Ventilatore – Marta Tenaglia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Ventilatore – Marta Tenaglia


Se dovessi descrivere il modo in cui mi prendo cura di me
Direi soltanto: "Stanotte alle quattro c'era l'aria di un caldo da non credere"
Non un filo di vento, neanche per sbaglio
All'improvviso un flash, ricordo che
"No, guarda lascia stare, non me lo portare, non mi serve"

Non mi serve, non mi serve, non mi serve un ventilatore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve un ventilatore
Non mi serve, non mi sеrve, non mi serve un vеntilatore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve

Si potrebbe anche alludere al fatto che non so dar tregua alla mia super-me
Vorrei sempre mirare più in alto, sempre essere altro
Da quello che sono che faccio che parlo
Di calma un capolavoro quando mi innamoro
Come quella cosa che m'hai detto d'un fiato, che ho scordato
Ma per sei secondi non ho respirato

Non mi serve, non mi serve, non mi serve un ventilatore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve un nuovo amore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve un ventilatore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve

Stanotte si muore di caldo e di batticuore
Qui si muore di caldo e di batticuore
Qui si muore di caldo e di batticuore, qui si muore
Stanotte si muore di caldo e di batticuore
Qui si muore di caldo e di batticuore
Qui si muore di caldo e di batticuore, qui si muore

Non mi serve, non mi serve, non mi serve un ventilatore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve un nuovo amore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve un ventilatore
Non mi serve, non mi serve, non mi serve

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