Il Testo della canzone di:
Vernice nera – Omega Storie

{Testo di "Vernice Nera"}

{Strofa}
Dal rubinetto d'oro in sala scorre vernice nera
Lavo le mani e ascolto lei
Che dice a me di essere un’opera d'arte medicea e
Ripongo un me nella trousse
Che non ti trovo, giusto, ognuno ha le sue
Sei il muschio sopra il marciapiede su cui aspetto un bus che
Mi apre una porta al centro ed imita le tombe etrusche
Saresti ritornata presto, su, scherzavi, la tattica
Non è invocare Murphy e fermare su viale Suzzani la macchina
Figlio d'arte come Cillian, boicottaggi ai battiti di ciglia
E uccido come i volatili in Siria
Se non ci sei sono la ruggine che copula
Sopra i detriti che il fiume si scorda e dona al nulla cosmico
Tra i viali forgio ovviari e se c’è luce ammiro
Un verde concepito da un coito targato blu giallino
Farei estenuanti passeggiate nel tuo giardino
Ma mi dai retta se sto male, come un bugiardino
Va bene, grazie
Lavo 'ste quattro tazze col solvente e prendo in tempo le distanze
Nell'acquario ti carezzo un solo lato, come le razze
Che hanno dorso nero e ventre bianco
Come le razze
Le mie lagne sono pozzanghere
E mi chiedo come tu sia spoglia
Simile a campagne in Bielorussia Nord
Quando ti corichi ricordati di spegnerla la lampada ad olio
E se sei presente siamo sempre a tu per tu
Che ho imparato da Giulia a osservar
Le parti in alto delle architetture
Di una Monza bene che mi ha segnato il senno di grigio
Direi al vecchio me che ad oggi mi piacciono i Joy Division
Frantumo rapporti come ogni caricatore
Borse d'alligatore
L'ossequiarti sa come ti tosse, a tratti è carbone
Le gote rosse ormai pallide al sole
E i suoi capelli mossi, sai, san di Sansone
Quando ti sale l'autostima
Sentiti il Cambise di quattro o cinque persone
Ed io ho la testa tiepida e non calda, ben salda da mai
Ma mamma insiste, dice che va rotta ed è un salvadanaio

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