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L’indecisi

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'indecisi di Trilussa

di Trilussa

Appena che scoppiava una tempesta,
un Pino in riva ar mare
abbassava la cresta.
Una Quercia je disse: – A quanto pare
voi pure v’inchinate
seconno le ventate…-
Sì, – je rispose er Pino –
quello che dite è esatto:
ma nun capisco mai, quanno m’inchino,
se me piego davero o se m’adatto.

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L’indesiderabile

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'indesiderabile di Totò

Non so perchè se entro in una casa
è comme fosse entrato ‘o schiattamuorto.
E nun mme faccio ancora persuaso
pecchè sta ggente po’ mme guarda stuorto,
e sotto ‘a lengua ‘e ssento ‘e rusec&agrave.

“Ih quanto è brutto! Pozza jettà ‘o sango!”.
“Io ‘o desse nu bicchiere ‘e stricchinina!”.
“Io quanno ‘o veco faccio ‘a faccia j’anca”.
“Se n’adda accattà tutte mmericine!”.
“Sotto a nu trammo mo che ghiesce ‘a ccà!”.

E nun capisco, po’ pecchè sta ggente
si mostra si villana e senza classe,
che tengo ‘a rogna, neh? I’ so ll’agente,
ll’agente incaricato delle tasse.
‘0 contribuente mm’adda rispettà’!

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L’indianata

Album

È contenuto nei seguenti album:
1999 Tutti gli uomini del deficiente

Testo Della Canzone

L'indianata di Elio e le storie tese

I tuoi problemi, i tuoi pensieri. I tuoi pensieri, i tuoi problemi. I tuoi problemi, la tua femminilità. La tua femminilità, le tue amarezze. Le tue amarezze, le tue carezze. Le tue carezze, la tua sensualità. La tua sensualità, la tua volubilità. La tua volubilità, le tue disperazioni. Le tue disperazioni, le tue grandi sbornie. Le tue grandi sbornie, di casalinga alcolizzata. Di casalinga alcolizzata, che cerchi nell’alcool. Che cerchi nell’alcool, la felicità. La tua felicità. I tuoi problemi, le tue amarezze, le tue incertezze. Perché, tu sei, per me. In primo luogo la tua libertà. La tua libertà, nella timidezza. Nella timidezza, nel tuo sorriso. Nel tuo sorriso, un sorriso beffardo. Un sorriso beffardo, di fronte all’amore. Di Fronte all’amore c’é poco da dire. C’é poco da dire e c’é poco da fare. C’é poco da fare, non resta che bere. Non resta che bere una bottiglia di gin. I tuoi problemi, le tue amarezze, le tue cose. Perché, tu sei, per me. Casalinga alcolizzata, casalinga alcolizzata, casalinga alcolizzata, casalinga.

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L’indianata – Elio e le Storie Tese Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'indianata – Elio e le Storie Tese

I tuoi problemi, i tuoi pensieri
I tuoi pensieri, i tuoi problemi
I tuoi problemi, la tua femminilità

La tua femminilità, le tue amarezze
Le tue amarezze, le tue carezze
Le tue carezze, la tua sensualità

La tua sensualità, la tua volubilità
La tua volubilità, le tue disperazioni
Le tue disperazioni, le tue grandi sbornie

Le tue grandi sbornie, di casalinga alcolizzata
Di casalinga alcolizzata, che cerchi nell'alcool
Che cerchi nell'alcool, la felicità
La tua felicità

I tuoi problemi, le tue amarezze, le tue incertezze

Perché, tu sei, per me

In primo luogo la tua libertà
La tua libertà, nella timidezza
Nella timidezza, nel tuo sorriso

Nel tuo sorriso, un sorriso beffardo
Un sorriso beffardo, di fronte all'amore
Di Fronte all'amore c'é poco da dire

C'é poco da dire e c'é poco da fare
C'é poco da fare, non resta che bere
Non resta che bere una bottiglia di gin

I tuoi problemi, le tue amarezze, le tue cose

Perché, tu sei, per me...

Casalinga alcolizzata
Casalinga alcolizzata
*Quanti piatti da lavare, quanti piatti da lavare.*
Casalinga alcolizzata
*Tanta spesa, tanta spesa, tanta spesa da comprare.*
Casalinga

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L’indiano

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 C’è sempre un motivo + L’indiano

Testo Della Canzone

L'indiano di Adriano Celentano

(di Paolo ConteGianni Bella)

Ehi…fatemi parlare,
ehi…fatemi inventare,
ehi…ehi…ehi…fatemi sognare.

Cavallo bianco che non suda mai,
è questo il nome
che ho dato ad una grande
meraviglia in cui mi perdo io.
Lo so che parlo come fa un indiano
affascinato dal mistero fragile e solenne,
ma è così che parlo io.

Non fatelo annoiare,
non fatelo impaurire,
ehi…ehi…non fatelo svanire.

C’è un tempo per guardare in alto
e un tempo per guardare in basso,
ascoltare e non parlare
e ammirare. Ecco, io
mi sento intorno un paradiso
che mi guarda tra le foglia
di un giardino di bisbigli
antichi e sto a sentire io.

Ehi…sento galoppare,
e il suono rimbombare,
ehi…ehi…ehi…fatemi sognare.

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Accordi

   
 (intr.)

  MIm7  LA7/MI  LAm7/MI  MIm7  LAm  MIm7


 MIm7
  Ehi, fatemi parlare,
                   LA7/MI
  ehi, fatemi inventare,
  LAm7/MI  MIm7      LAm      MIm7
  ehi,     ehi, ehi, fatemi sognare...


 MIm
  Cavallo bianco che non suda mai
                   SOL
  è questo il nome che ho dato

  ad una grande meraviglia
                  FA    MIm
  in cui mi perdo io...


 MIm
  Lo so che parlo come fa un indiano
              SOL
  affascinato dal mistero fragile
                                 FA    MIm
  e solenne, ma è così che parlo io...


 MIm7
  Non fatelo annoiare
                  LA7/MI
  non fatelo impaurire
  LAm7/MI  MIm7     LAm       MIm7
  ehi,     ehi, non fatelo svanire.


 MIm
  C'è un tempo per guardare in alto
                             SOL
  e un tempo per guardare in basso

  ascoltare e non parlare
                    FA     MIm
  ed ammirare, ecco io...


 MIm
  Mi sento intorno un paradiso
                       SOL
  che mi guarda tra le foglie

  di un giardino di bisbigli
                          FA    MIm
  antichi e sto a sentire io...


 MIm7
  Ehi, sento galoppare,
                      LA7/MI
  ehi, il suono rimbombare,
 LAm7/MI  MIm7      LAm       MIm7
  ehi,    ehi, ehi, fatemi sognare...


 (finale)

 MIm7  LA7/MI  LAm7/MI  MIm7  LAm

 MIm7  ..........................

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L’indiano – Adriano Celentano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'indiano – Adriano Celentano

Ehi… fatemi parlare
Ehi… fatemi inventare
Ehi… ehi… ehi… fatemi sognare

"Cavallo bianco che non suda mai"
È questo il nome
Che ho dato ad una grande meraviglia
In cui mi perdo io
Lo so che parlo come fa un indiano
Affascinato dal mistero fragile e solenne
Ma è così che parlo io

Non fatelo annoiare
Non fatelo impaurire
Ehi… ehi… non fatelo svanire

C'è un tempo per guardare in alto
E un tempo per guardare in basso
Ascoltare e non parlare
E ammirare
Ecco, io mi sento intorno un paradiso
Che mi guarda tra le foglia
Di un giardino di bisbigli
Antichi e sto a sentire io

Ehi… sento galoppare
E il suono rimbombare
Ehi… ehi… ehi… fatemi sognare

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L’indiano – Fabrizio Moro

Album

È contenuto nei seguenti album:
2005 Ognuno ha quel che si merita

Testo Della Canzone

L'indiano – Fabrizio Moro di Fabrizio Moro

Non c’è più modo di recuperare
Mi prendi in giro perché sai che io ti voglio bene
L’altra sera dici che eri sola
Ma so benissimo
Che c’era l’indiano con la duna
Trucco….
Ci vuole un tocco magico
Ti prendi gioco di me
Dici che sono paranoico
Non è vero
Io ci vedo bene
Ma tu fai finta di niente
Solo perché ti conviene
Fanculo
Se sono un po’ cattolico
Faccio spesa al discount
E poi mangi dentro il bar di Franco
Ma non vuol dire niente
La verità è che ti amo
Ogni giorno di più…

E tu
Mi tratti come uno stronzo
Ogni giorno di più
Esco
fuori c’è una festa
Se non va a finire male
Mi butto giù dalla finestra
Cammino sento un buon profumo, è lo zucchero filato, è l’odore del fumo
La gente si diverte tanto
Ma io penso a te che sei andata fuori
Per il weekend con il tuo amico un po’ trend.
Ma non pensi a me

E tu
mM tratti come uno stronzo
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più

E tu
Mi tratti come uno stronzo
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più

L’altra sera
Dici che eri sola
L’altra sera
Dici che eri sola
L’altra sera
Dici che eri sola
Ma so benissimo che c’era
L’indiano con la duna…
L’indiano con la duna…
L’indiano con la duna…
L’indiano con la duna…
L’indiano con la duna….

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L’indiano – Fabrizio Moro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'indiano – Fabrizio Moro

{Verse 1}
Non c'è più modo di recuperare
Mi prendi in giro perché sai
Che io ti voglio bene
L'altra sera dici che eri sola
Ma so benissimo che c'era
L'indiano con la duna

{Verse 2}
Trucco!
Ci vuole un tocco magico
Ti prendi gioco di me
Dici che sono paranoico
Non è vero, io ci vedo bene
Ma tu fai finta di niente
Solo perché ti conviene

{Verse 3}
Fanculo!
Se sono un po' cattolico
Faccio spesa alla discount
E poi mangi dentro il bar di Franco
Ma non vuol dire niente
La verità è che ti amo ogni giorno di più

{Chorus}
E tu
Mi tratti come uno stronzo
Ogni giorno di più

{Verse 4}
Esco, fuori c'è la festa
Se non va a finire male
Mi butto giù dalla finestra
Cammino, sento un buon profumo
È lo zucchero filato, è l'odore del fumo
La gente si diverte tanto
Ma io penso a te
Che sei andata fuori per il weekend
Con il tuo amico un po' trend
Ma non pensi a me

{Chorus}
E tu
Mi tratti come uno stronzo
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più

E tu
Mi tratti come uno stronzo
Ogni giorno di più
Ogni giorno di più

{Outro}
L'altra sera dici che eri sola
L'altra sera dici che eri sola
L'altra sera dici che eri sola
Ma so benissimo che c'era
L'indiano con la duna
L'indiano con la duna
L'indiano con la duna
L'indiano con la duna
L'indiano con la duna
L'indiano con la duna
L'indiano con la

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L’Indiano – Intercity Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Indiano – Intercity

La geometria, nell’ombra la scia
L’acqua che invade l’argine
Tu sei per me l’onda del mare indiano
L’erba che copre la via, la smania anima mia
Tu sei la modernità, un pasto caldo io e te
L’autunno uggioso che incontra l’armonia
Liquori misti nel mix, ad once azzurre nel mix
L’oceano genera i mari e i fiumi
Non sei tu amletica
Tu sei per me l’onda del mare indiano
L’erba che copre la via, la pianta anima mia
Tu sei la profondità, occhiali e lenti unisex
L’autunno uggioso che incontra l’armonia
Liquori misti nel mix, ad once azzurre nel mix
L’oceano genera i mari e i fiumi

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L’indiciso

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'indiciso di Poesie Romane

Me sposo cor un omo o co’ ‘na donna?
Io de certo me vojo assistemà,
Però si questa cosa l’ho da fà
Nun so si falla a questa o a l’artra sponna.

Me vojo sposà un Cristo o una Madonna?
Nun me strillate, pe’ la carità
Der Padreterno, ma si ho da sposà
Preferisco sposamme co’ ‘na bionna.

La donna, bionna o bruna, me pò dà
Du’ buci pe’ sfogamme, mentre che
Er frocio solamente un bucio cià.

Eppoi pò capitamme che me sposi
Co’ ‘na specie de scimmia, e ciò perché
Tant’ommini sò un po’ troppo pelosi!

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L’indifferente – Concerto Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'indifferente – Concerto

{Strofa 1}
Ok confesso
Lo so avrei fatto meglio
A seguire i consigli di mia madre
E ok confesso
Metto apposto solo quando non capisco
L'ordine del cosmo e ripulisco

{Bridge 1}
Potevamo essere bravi, due cristiani con gli amanti
Potevamo affogare i nostri pianti dentro una piscina
Della villa col giardino
Ma quanto odio il mio vicino
Ma ho scelto te l'indifferente

{Ritornello}
Ho scelto te
But you hurt me everytime, everytime, everytime
Ho scelto te
But you hurt me everytime, everytime, everytime

Ok confesso

{Strofa 2}
Ok confesso
Non ricordo esattamente
L'ora giusta per svegliarsi la mattina
Vabbè è lo stesso
Potrei vivere di notte
Tra le luci dei lampioni
Tanto ci sei tu con due Peroni

{Bridge 2}
Potevamo essere bravi, insospettabili e innocenti
Soffocando dei pensieri della notte sotto a un cuscino
E quel sorriso sempre bianco, ci nascondi l'imbarazzo
E ho scelto te l'indifferente

{Ritornello}
Ho scelto te
But you hurt me everytime, everytime, everytime
Ho scelto te
But you hurt me everytime, everytime, everytime

Ok confesso

{Post-Ritornello}
Potevamo essere bravi, due cristiani con gli amanti
Potevamo affogare i nostri pianti dentro una piscina
Della villa col giardino
Ma quanto odio il mio vicino
Ma ho scelto te l'indifferente

{Ritornello}
Ho scelto te
But you hurt me everytime, everytime, everytime
Ho scelto te
But you hurt me everytime, everytime, everytime

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L’indifferenza

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 Sei caduto anche tu

Testo Della Canzone

L'indifferenza di Pupo

Accettare, siamo tutti così,
tutti schiavi di un sì
di miserie di ogni dì.

Io posso capire anche se tu
un giorno non mi amassi più
e davvero fa male starci solo a pensare
ma saprei sopportare, c’è una cosa però
che io mai acetterò, la tua indifferenza.

Non siamo un treno che fugge via
lungo la solita ferrovia
noi siamo gioia, noi siamo malinconia
e per le strade che seguirai
a quella gente che incontrerai
tu non dare mai la tua indifferenza.

Mi piaci quando combatti così
e quando ti difendi da chi
va ostentando ragioni, anche le delusioni
fanno parte di noi forse tu non lo sai
ma colorano un po’ la nostra esistenza.

Ricordi un tale che se ne andò
ma in quell’albergo nulla cambiò
senza lasciare il vuoto lui, se ne andò.

D’indifferenza si muore sai
ma tu di questo non morirai
no, io mai ti darò la mia indifferenza.

Non siamo un treno che fugge via
lungo la solita ferrovia
noi siamo gioia, noi siamo malinconia
e per le strade che seguirai
a quella gente che incontrerai
tu non dare mai la tua indifferenza.

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L’indifferenza – Cristina D’avena

Album

È contenuto nei seguenti album:

1991 Cristina, l’Europa siamo noi
1993 I successi di Cristina
2010 Arriva Cristina Story

Testo Della Canzone

L'indifferenza – Cristina D'avena di Cristina D’Avena

(Alessandra Valeri ManeraNinni Carucci)

L’indifferenza
non è indulgenza,
ma un passo avanti per la meschinità.
L’indifferenza
non è mai prudenza,
ma un passo indietro per l’imparzialità
con la partecipazione
c’è la solidarietà.
L’indifferenza
non è pazienza,
ma la vittoria dell’incapacità,
l’indifferenza
non è certo coerenza,
ma la sconfitta di questa società.
La pietà
accanto all’umiltà
ogni cuore aprirà.

L’indifferenza
è la conseguenza
di un mondo traboccante di assurdità.
L’indifferenza
è la negligenza
che mette al muro tutta l’umanità
se c’è del rispetto e c’è dell’affetto
il mondo è quasi perfetto.
L’indifferenza
è la prepotenza
di chi con l’ottusità
nega la verità.

L’indifferenza, l’indifferenza
non è innocenza, non è innocenza,
ma un cielo pieno di triste oscurità.
L’indifferenza, l’indifferenza
è l’incoscienza, è l’incoscienza,
di un mondo vuoto che tutti vincerà.
La pietà accanto all’umiltà
ogni cuore aprirà.

L’indifferenza
è la conseguenza
di un mondo traboccante di assurdità.
L’indifferenza
è la negligenza
che mette al muro tutta l’umanità
se c’è del rispetto e c’è dell’affetto
il mondo è quasi perfetto.
L’indifferenza
è la prepotenza
di chi nega la verità.
L’indifferenza
è la conseguenza
di un mondo traboccante di assurdità.
Se c’è coscienza
questa indifferenza
vedrai che un giorno forse scomparirà.

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L’indifferenza – Franco Califano

Album

È contenuto nei seguenti album:

1990 Califano

Testo Della Canzone

L'indifferenza – Franco Califano di Franco Califano

(di: Franco Califano)

I colpi bassi… le falsità…
quale importanza!
ma voglio dire e ribadire
forse quello che già sai,
chi può annullarci quando c’è,
è l’indifferenza.
rancori… invidie e corruzioni
ma chi ci pensa!
un uomo muore, semina sangue
cade in terra e resta là! nessuno guarda,
ognuno va per la sua strada…

L’indifferenza
è un rullo compressore sull’umanità
come una jena su un agnello in libertà
meglio il dolore, l’odio,
meglio anche l’addio
L’indifferenza,
ti senti estraneo ovunque vai
l’indifferenza
la tua famiglia non ti ascolta e parli tu
l’indifferenza
è quando non ti accorgi più
se fai l’ amore con chi ti pare
su un letto rotto…

Chi abita sotto, avverte tutto,
ruba la tua intimità
ma tutto è bene se non c’è l’indifferenza

L’indifferenza
è un rullo compressore sull’umanità
come una iena su un agnello in libertà
meglio il disprezzo, l’odio,
meglio la pietà…

L’indifferenza,
tu sei cornuto e te ne freghi e cosi’ sia
l’indifferenza partorisce porcheria
distrugge tutti i sentimenti e scappa via

L’indifferenza,
fosse persona vorrei romperla a metà
spaccarla a pezzi, seminarla in una via
e poi applaudire senza fine l’agonia

L’indifferenza
L’indifferenza

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L’indifferenza – Franco Califano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'indifferenza – Franco Califano

I colpi bassi... le falsità...
Quale importanza!
Ma voglio dire e ribadire forse quello che già sai
Chi può annullarci quando c'è, è l' indifferenza
Rancori... invidie e corruzioni
Ma chi ci pensa!
Un uomo muore, semina sangue
Cade in terra e resta là! nessuno guarda
Ognuno va per la sua strada...
L' indifferenza
È un rullo compressore sull' umanità
Come una jena su un agnello in libertà
Meglio il dolore, l' odio, meglio anche l' addio
L' indifferenza, ti senti estraneo ovunque vai
L' indifferenza la tua famiglia non ti ascolta e parli tu
L' indifferenza è quando non ti accorgi più
Se fai l' amore con chi ti pare
Su un letto rotto...
Chi abita sotto, avverte tutto, ruba la tua intimità
Ma tutto è bene se non c'è l' indifferenza
L' indifferenza
È un rullo compressore sull' umanità
Come una iena su un agnello in libertà
Meglio il disprezzo, l' odio, meglio la pietà...
L' indifferenza, tu sei cornuto e te ne freghi e cosi' sia
L' indifferenza partorisce porcheria
Distrugge tutti i sentimenti e scappa via
L' indifferenza, fosse persona vorrei romperla a metà
Spaccarla a pezzi, seminarla in una via
E poi applaudire senza fine l' agonia
L' indifferenza
L' indifferenza

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L’indifferenza – Le Orme Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'indifferenza – Le Orme

Va, adesso balla come sai
L'orchestra sta suonando e tu la seguirai
Vai, la terrazza aspetta te
I profumi della notte ti porteranno via
Io resto qui con i problemi miei
Conditi con il tuo ricordo dolce e caro
Che accende ancora l'ira ardente
Di un uomo che si sente
Senza più la voglia di andar via
Senza più la voglia di allegria
E affonda in questo mar d'indifferenza
Va, adessao balla come sai
L'orchestra sta suonando tu seguila se puoi
Io resto qui perchè non credo più
Neanche tu puoi darmi una ragione nuova
Che accenda una scintilla ardente
Di un uomo che si sente
Senza più la voglia di andar via
Senza più la voglia di allegria
E affonda in questo mar d'indifferenza
Senza più fiducia nella gente
Senza voglia di obiettare niente
Da solo in questo mar d'indifferenza

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L’indifferenza – Mina

Album

È contenuto nei seguenti album:

1991 Caterpillar (Cd 2)

Testo Della Canzone

L'indifferenza – Mina di Mina

di: (Silvestro Longo – Carlo Ambrosio)

E un bel giorno entrerà
di grigio vestita,
in silenzio separerà
il nulla dalla vita,
in un gesto saremo un tandem fuori moda,
un malessere alieno che ci sbarra la strada.

Quasi un spugna, berrà
pozzanghere d’allegria
e opaca renderà
l’immagine tua e mia,
farà i bagagli per noi
senza obbligarci a partire,
ma un piacere l’avrà
nel vederci morire.

L’indifferenza, l’indifferenza
il mal sottile di quest’ibrida esistenza,
l’indifferenza, la sua presenza,
dannata sfida che ci perderà.

Lentamente si compie
questa trasformazione
nel fumo che se ne va
residui di passione
non risparmiando la noia
che ti scivola addosso
già passato remoto
il presente che è adesso.

Toglierà suoni e colori
alle voci di casa
dipingendo domani da
parole alla rinfusa
e spegnendo sorrisi
come acqua sul fuoco
che ti sembrano mesi
che sei fuori dal gioco.

L’indifferenza, l’indifferenza
il mal sottile di quest’ibrida esistenza
l’indifferenza, l’indifferenza
il mal sottile di quest’ibrida esistenza

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L’indipendente

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'indipendente di Ilario Da Costa

(Ilario Da Costa, Gildo dei Fantardi)

E’ facile sognare
girandosi nel letto

quando l’amico sole
ha già scaldato il tetto
così è fin troppo facile
certo deve esser comodo
il fare l’anfitrione
ed aspettare in camera
la prima colazione
così è davvero facile
sapere che dabbasso
abbiamo un cameriere
un maggiordomo e un cuoco
bravissimo e fedele
questa è la vita facile
questa è la vita facile

ma per me la cosa è diversa
non sono molto esigente
abito solo da tempo
sono perciò indipendente
mi alzo alle sei del mattino
il tempo corre ed ho fretta
e mentre mi allaccio le scarpe
mastico pane e pancetta
e dopo dulcis in fundo
un quarto di latte scremato
risparmio un decino a bottiglia
lo compro al supermercato
ma so che c’è gente diversa
assai diversa da me
spesso ci penso ed allora
mi viene in mente che..

E’ facile sognare
girandosi nel letto
quando l’amico sole
ha già scaldato il tetto
così è fin troppo facile
certo deve esser comodo
il fare l’anfitrione
ed aspettare in camera
la prima colazione
così è davvero facile
sapere che dabbasso
abbiamo un cameriere
un maggiordomo un cuoco
bravissimo e fedele
questa è la vita facile
questa è la vita facile
questa è la vita fa – ci – le

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Accordi

     
lam
E' facile sognare 
sol7          do
girandosi nel letto

sol7
quando l'amico sole 
                   do
ha già scaldato il tetto
mi7               lam
così è fin troppo facile
lam             
certo deve esser comodo 
sol7            do
il fare l'anfitrione
                so7                
ed aspettare in camera
             do
la prima colazione
mi7            lam
così è davvero facile
lam         
sapere che dabbasso 
sol7           do
abbiamo un cameriere
                    sol7    
un maggiordomo e un cuoco
              do
bravissimo e fedele
mi7                lam
questa è la vita facile
mi7                lam
questa è la vita facile

la+                    mi7
ma per me la cosa è diversa
                  la+
non sono molto esigente
re+            la+
abito solo da tempo 
mi7              la+
sono perciò indipendente
la+                     mi7
mi alzo alle sei del mattino 
                     la+
il tempo corre ed ho fretta
re+                     la+
e mentre mi allaccio le scarpe
mi7            la+
mastico pane e pancetta
re+              la+
e dopo dulcis in fundo 
   mi7            la+
un quarto di latte scremato
re+                   la+
risparmio un decino a bottiglia
mi7                la+
lo compro al supermercato
   re+                  la+
ma so  che c'è gente diversa
mi7              la+
assai diversa da me 
re+                la+
spesso ci penso ed allora
si7               mi7
mi viene in mente che..


Lam sal7 do mi7 lam

lam   
E' facile sognare 
sol7          do              
girandosi nel letto
               sol7        
quando l'amico sole 
               do
ha già scaldato il tetto
mi7               lam
così è fin troppo facile
lam              
certo deve esser comodo
sol7           do
il fare l'anfitrione 
                sol7
ed aspettare in camera 
            do
la prima colazione
mi7            lam
così è davvero facile
lam        
sapere che dabbasso 
sol7           do
abbiamo un cameriere
                  sol7
un maggiordomo un cuoco
               do
bravissimo e fedele
mi7                lam
questa è la vita facile
mi7                lam
questa è la vita facile
mi7              lam  mi7 lam
questa è la vita fa - ci - le

lam sol7 do mi7 lam

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L’indovina de le carte

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'indovina de le carte di Trilussa

di Trilussa

– Pe’ fa’ le carte quanto t’ho da dà?
– Cinque lire. – Ecco qui; bada però
che m’hai da dì la pura verità…
– Nun dubbitate che ve la dirò.

Voi ciavete un amico che ve vô
imbrojà ne l’affari. – Nun pô stà
perché l’affari adesso nun li fo.
– Vostra moje v’inganna. – Ma va’ là!

So’ vedovo dar tempo der cuccù!
– V’arimmojate. – E levete de qui!
Ce so’ cascato e nun ce casco più!

– Vedo sur fante un certo nun so che…
Ve so’ state arubbate… – Oh questo sì:
le cinque lire che t’ho dato a te.

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L’industria dell’obbligo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'industria dell'obbligo di Enzo Maolucci

Per me la scuola era come un cesso
dove la puzza non mi impediva
letture oscene per quell’attesa
e starci a lungo non mi piaceva.

Molta gente ad entrare ambiva
ed io, a dispetto, non me ne uscivo
ricordo bene la compagnia
di un grande stronzo che mi insegnava.

Tante grazie professore
di avermi detto prima
da quale parte stavi tu.
Il bagliore del tuo impero
coi libri di latino alimentavi
sempre più.

Catone, Cesare, Cicerone,
quella era gente del tuo partito
e tu da studente per guida
avevi solo quel tanghero di Benito.
Adesso invece non trovi più gente così
dopo Don Milani e dopo il Referendum.

Al professore puoi dare del tu,
non dice come pensa
per essere obbiettivo
e non condizionarti,
ma seduto lì nel banco
con te t’insegna ad usare la libertà.

Se non rispetti tutti
non sei democratico
e l’estremismo è inciviltà.
Rispetta anche l’autorità (Gesù diceva)
e basta con chi sciopera e ti parla di politica.

Grazie, vecchio professore
di avermi detto chiaro
che cosa stavi dando a me:
degne armi culturali
per vincere agli esami
e promuovermi al potere, ma…

Così ho imparato a non crederti,
il tuo premio non era per me.
Appena promosso ti ho tradito,
ed ora a pensarci mi sei servito.
Adesso il cesso è dell’obbligo
nessuno aspetta fuori,
ci stanno dentro in tanti.

Il diritto di studiare c’è (e va beh!)
Ma il posto di lavoro è un privilegio amaro, ma…

È come stare in fabbrica poi
ti insegnano ad ubbidire se vuoi,
puoi esser licenziato, lo sai,
se non impari tutto tu vai a settembre
(vacanza integrazione in autunno)
ma se lecchi il culo
puoi far carriera e diventare un professore
un po’ morbido, un po’ duro,
ma sempre dentro un cesso stai.

L’industria dell’obbligo produce
catene d’ubbidienti
che intasano il mercato ormai.

È vero che dentro ci sono anch’io,
ma posso per questo testimoniare:
merda non nasci ma lo diventi,
e il cesso già pieno sta per scoppiare.
Sì, qualcuno ci ha provato, lo so, a restaurare questa pietà.
Decreti Malfatti però,
e tutto prima o poi crollerà.

Ti fregano meglio, Baradel,
ti fregano meglio, Baradel.

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L’infanticida

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'infanticida di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia

Maiulin bella Maiulin bella Maiulin
dove l’ài messo quel bambin bambin che avevi
mamma della mia mamma l’ò gettà gettà in peschiera.

Figlia mia parlé pur piano parlé pur pian
parlé pur piano che nessun nessun ti sente
ti sente la giustizia la ti vien ti viene a prendere.

Mentre faseven quei discurset quei discurset
senti bussare forte forte alla porta
la bella Maiulin la casca in terra bell’è morta.

L’ànno prea l’ànno legà l’ànno legà
l’ànno legata con catene sicure
la bella Maiulina l’è in prigioni scure.

Mamma mia porté del pan porté del pan
porté del pane e dell’acqua ben fresca
l’aria della prigione mi fa male alla testa.

Mamma mia dammi d’un ba dammi d’un ba
dammi d’un bacio sulle dure catene
chi à fatto il male soffriranno alle pene.

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L’infanzia di Maria

Album

È contenuto nei seguenti album:
1970 La buona novella

Testo Della Canzone

L'infanzia di Maria di Fabrizio De Andrè

Coro:
Laudate dominum
Laudate dominum
Laudate dominum

Voce:
Forse fu all’ora terza forse alla nona
cucito qualche giglio sul vestitino alla buona
forse fu per bisogno o peggio per buon esempio
presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio
presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio.

Non fu più il seno di Anna fra le mura discrete
a consolare il pianto a calmarti la sete
dicono fosse un angelo a raccontarti le ore
a misurarti il tempo fra cibo e Signore
a misurarti il tempo fra cibo e Signore.

Coro:
Scioglie la neve al sole ritorna l’acqua al mare
il vento e la stagione ritornano a giocare
ma non per te bambina che nel tempio resti china
ma non per te bambina che nel tempio resti china.

Voce:
E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio
avevi dodici anni e nessuna colpa addosso
ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio
la tua verginità che si tingeva di rosso
la tua verginità che si tingeva di rosso.

E si vuol dar marito a chi non lo voleva
si batte la campagna si fruga la via
popolo senza moglie uomini d’ogni leva
del corpo d’una vergine si fa lotteria
del corpo d’una vergine si fa lotteria.

Coro:
Sciogli i capelli e guarda già vengono…
Guardala guardala scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli
guarda la pelle, tenera lieve
risplende il sole come la neve
guarda le mani guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guarda le forme la proporzione
sembra venuta per tentazione.
Guardala guardala scioglie i capelli
sono più lunghi dei nostri mantelli
guarda le mani guardale il viso
sembra venuta dal paradiso
guardale gli occhi guarda i capelli
guarda le mani guardale il collo
guarda la carne guarda il suo viso
guarda i capelli del paradiso
guarda la carne guardale il collo
sembra venuta dal suo sorriso
guardale gli occhi guarda la neve
guarda la carne del paradiso.

Voce:
E fosti tu Giuseppe un reduce del passato
falegname per forza padre per professione
a vederti assegnata da un destino sgarbato
una figlia di più senza alcuna ragione
una bimba su cui non avevi intenzione.

E mentre te ne vai stanco d’essere stanco
la bambina per mano la tristezza di fianco
pensi “Quei sacerdoti la diedero in sposa
a dita troppo secche per chiudersi su una rosa
a un cuore troppo vecchio che ormai si riposa”.

Secondo l’ordine ricevuto Giuseppe portò la bambina nella propria casa
e subito se ne partì per dei lavori che lo attendevano fuori dalla Giudea.
Rimase lontano quattro anni.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

  
SOL-             LAb    RE7        SOL-

Forse fu all'ora terza, forse alla nona

               LAb    RE7                SOL-

cucito qualche giglio sul vestitino alla buona

               DO-     RE7               SOL-

forse fu per bisogno o peggio, per buon esempio,

                   MIb  RE7               SOL-

presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio.

                   MIb          DO-       RE

presero i tuoi tre anni e li portarono al tempio.


Non fu più il seno di anna, fra le mura discrete,

a consolare il pianto, a calmarti la sete;

dicono fosse un Angelo a raccontarti le ore,

a misurarti il tempo fra cibo e Signore.

a misurarti il tempo fra cibo e Signore.


SOL-     RE7SOL-FA7 SIbSOL-   DO-  FA7SIb    RE7

Scioglie la neve al sole, ritorna l'acqua al mare

SOL-     RE7SOL-FA7SIbSOL-DO-         FA7SIb

il vento e la stagione ritornano a giocare

SIbFA      SOL-MIbRE4RE RE      SOL-      RE SOL-

ma non per te, bambina, che nel tempio resti china

ma non per te, bambina, che nel tempio resti china.


E quando i sacerdoti ti rifiutarono alloggio,

avevi dodici anni e nessuna colpa addosso;

ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio,

la tua verginità che si tingeva di rosso,

la tua verginità che si tingeva di rosso.


E si vuol dar marito a chi non lo voleva,

si batte la campagna, si fruga la via.

- popolo senza moglie, uomini d'ogni leva,

del corpo di una vergine si fa lotteria. -

del corpo di una vergine si fa lotteria.


SOL-      RE7SOL-FA7SIb SOL-    DO-FA7SIb

Sciogli i capelli e guarda, già vengono!


          SOL-

Guardala, guardala, scioglie i capelli,

         RE                   SOL-

sono più lunghi dei nostri mantelli,

guarda la pelle tenera, lieve,

             RE           SOL-

risplende al sole come la neve.

          DO-7  FA7         SIbMAJ

Guarda le mani, guardale il viso,

MIbMAJ   DO-6 RE7     SOL-

sembra venuta dal Paradiso,

          DO-7   FA7      SIbMAJ7

guarda le forme, la proporzione,

MIbMAJ7  DO-6 RE7      SOL-

sembra venuta per tentazione.


Guardala, guardala, scioglie i capelli,

sono più lunghi dei nostri mantelli,

guarda le mani, guardale il viso,

sembra venuta dal Paradiso.

Guardale gli occhi, guarda i capelli,

guarda le mani, guardale il collo,

guarda la carne, guarda il suo viso,

guarda i capelli del Paradiso.


          SOL-7
Guarda la carne, guardale il collo,
         RE              SOL-
sembra venuta dal suo sorriso,

guardale gli occhi, guarda la neve,
          RE            SOL-
guarda la carne del Paradiso.


E fosti tu Giuseppe, un reduce del passato

falegname per forza padre per professione,

a vederti assegnata, da un destino sgarbato,

una figlia in più senza alcuna ragione,

una bimba su cui non avevi intenzione.


E mentre te ne vai, stanco d'essere stanco,

la bambina per mano, la tristezza di fianco,

pensi: "quei sacerdoti la diedero in sposa

a dita troppo secche per chiudersi su una rosa,

a un cuore troppo vecchio che ormai si riposa".


Secondo l'ordine ricevuto, Giuseppe portò la bambina alla
propria casa e subito se ne parti per dei lavori che lo attendevano
fuori della giudea. Rimase lontano quattro anni.

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L’infanzia di Maria – Premiata Forneria Marconi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'infanzia di Maria – Premiata Forneria Marconi

Forse fu all'ora terza
Forse alla nona
Cucito qualche giglio
Sul vestitino alla buona
Forse fu per bisogno
O peggio per buon esempio
Presero i tuoi tre anni
E li portarono al tempio
Presero i tuoi tre anni
E li portarono al tempio

Non fu più il seno di Anna
Fra le mura discrete
A consolare il pianto
A calmarti la sete
Dicono fosse un Angelo
A raccontarti le ore
A misurarti il tempo
Fra cibo e Signore
A misurarti il tempo
Fra cibo e Signore

Scioglie la neve al sole
Ritorna l'acqua al mare
Il vento e la stagione
Ritornano a giocare
Scioglie la neve al sole
Ritorna l'acqua al mare
Il vento e la stagione
Ritornano a giocare

Ma non per te bambina
Che nel tempio resti china
Ma non per te bambina
Che nel tempio resti china

E quando i sacerdoti
Ti rifiutarono alloggio
Avevi dodici anni
E nessuna colpa addosso
Ma per i sacerdoti
Fu colpa il tuo omaggio
La tua verginità
Che si tingeva di rosso
La tua verginità
Che si tingeva di rosso

E si vuol dar marito
A chi non lo voleva
Si batte la campagna
Si fruga la via
Popolo senza moglie
Uomini d'ogni leva
Del corpo d'una vergine
Si fa lotteria
Del corpo d'una vergine
Si fa lotteria

Sciogli i capelli e guarda, già vengono...

Guardala, guardala, scioglie i capelli
Sono più lunghi dei nostri mantelli
Guarda la pelle, tenera, lieve
Risplende al sole come la neve
Guardala, guardala, scioglie i capelli
Sono più lunghi dei nostri mantelli
Guarda la pelle, tenera, lieve
Risplende al sole come la neve

Guarda le mani, guardale il viso
Sembra venuta dal Paradiso
Guarda le forme, la proporzione
Sembra venuta per tentazione

Guardala, guardala, scioglie i capelli
Sono più lunghi dei nostri mantelli
Guarda le mani, guardale il viso
Sembra venuta dal Paradiso
Guardala, guardala, scioglie i capelli
Sono più lunghi dei nostri mantelli
Guarda le mani, guardale il viso
Sembra venuta dal Paradiso

Guardale gli occhi, guarda i capelli
Guarda le mani, guardale il collo
Guarda la carne, guarda il suo viso
Guarda i capelli del Paradiso

Guarda la carne, guardale il collo
Sembra venuta dal suo sorriso
Guardale gli occhi, guarda la neve
Guarda la carne del Paradiso

E fosti tu Giuseppe
Un reduce del passato
Falegname per forza
Padre per professione
A vederti assegnata
Da un destino sgarbato
Una figlia di più
Senza alcuna ragione
Una bimba su cui
Non avevi intenzione

E mentre te ne vai
Stanco di essere stanco
La bambina per mano
La tristezza di fianco
Pensi: "Quei sacerdoti
La diedero in sposa
A dita troppo secche
Per chiudersi su una rosa
A un cuore troppo vecchio
Che ormai si riposa"

'Secondo l'ordine ricevuto
Giuseppe portò la bambina nella propria casa
E subito se ne partì
Per dei lavori che lo attendevano
Fuori dalla Giudea
Rimase lontano quattro anni'

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L’infanzia negata

Album

È contenuto nei seguenti album:
1996 L’elefante e la farfalla

Testo Della Canzone

L'infanzia negata di Michele Zarrillo

Qui muore Dio
Formicai di case e sedia
da impagliare
E i ritorni ubriachi
lungo le ringhiere
Di quei padri
senza stima e umanità
Nessuno qui denuncerà
Bambini eroi
Unghie sporche
e compitini da finire
Impauriti con l’orecchio
sulle scale
Quella porta non dovrebbe aprirsi mai
Nessuno qui denuncerà
Vivono gli amori a primavera
Come noi questa sera
Che non sembra cattivo il mondo
E dirti sei un regalo della vita
Ma non andrebbe vissuta
Questa infanzia negata e persa
Qui va così
Ed intanto cresce l’odio
verso gli altri
Loro sempre più da soli e più cattivi
Da evitare come brutte malattie
Nessuno qui denuncerà
Vivono gli amori a primavera
Come noi questa sera
Che non sembra cattivo il mondo
E dirti sei un regalo della vita
Ma chi può averla umiliata
Questa infanzia negata e persa
Qui c’ero anch’io
Frettolosi accordi
presi lungo i muri
Nelle macchine truccate
dei più duri
E gli amici persi
con rassegnazione
Fortuna che
Stasera ho te

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L’Infanzia Negata – Michele Zarrillo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Infanzia Negata – Michele Zarrillo

Qui muore Dio
Formicai di case e sedia da impagliare
E i ritorni ubriachi lungo le ringhiere
Di quei padri senza stima e umanità
Nessuno qui denuncerà
Bambini eroi
Unghie sporche e compitini da finire
Impauriti con l'orecchio sulle scale
Quella porta non dovrebbe aprirsi mai
Nessuno qui denuncerà
Vivono gli amori a primavera
Come noi questa sera
Che non sembra cattivo il mondo
E dirti sei un regalo della vita
Ma non andrebbe vissuta
Questa infanzia negata e persa
Qui va così
Ed intanto cresce l'odio verso gli altri
Loro sempre più da soli e più cattivi
Da evitare come brutte malattie
Nessuno qui denuncerà
Vivono gli amori a primavera
Come noi questa sera
Che non sembra cattivo il mondo
E dirti sei un regalo della vita
Ma chi può averla umiliata
Questa infanzia negata e persa
Qui c'ero anch'io
Frettolosi accordi presi lungo i muri
Nelle macchine truccate dei più duri
E gli amici persi con rassegnazione
Fortuna che
Stasera ho te

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L’infedele

Album

È contenuto nei seguenti album:
2004 L’attesa

Testo Della Canzone

L'infedele di Bungaro

Proviamo a guardarci allo specchio
e vedere chi siamo…
abbiamo le stesse espressioni
su facce diverse..
e tutti diversi ed uguali..
ma tutti infedeli..
le cose non sono mai quelle
non si capisce perchè..
Ah.. si tradisce non solo per amore
per la vita invisibile che è dentro di noi
Ah..si tradisce non solo per amore
ma per il gioco sottile che abbiamo di cercarlo altrove
Le donne caratterialmente…
diverse da noi…
hanno diari nascosti…
che leggono poi…
e scrivono dentro le frasi
Che fanno più effetto
Ma quando l’amore finisce..
le cambiano
ah.. si tradisce non solo per amore
per la vita invisibile che è dentro di noi
ah..si tradisce non solo per amore
per il gioco sottile che abbiamo di cercare ancora
perchè siamo così..infedeli
perchè siamo così..

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L’Inferno – Deleterio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Inferno – Deleterio

[Verso 1: Emis Killa]
Ci diciamo che nel giusto siamo noi io do a voi la colpa e poi
Di notte sto coi sensi di colpa che mi mangiano il cranio
Non riesco a dartela vinta ho il cuore più freddo del titanio
Ho la testa tra le mani, rimorsi grossi come titani
E la ragione che affonda come il Titanic
I drammi di una donna che si mischiano coi miei
Io in torto, con l'odio in corpo, che incolpo lei
Troppo narcisista per prendermela con lo specchio
Troppo egoista per odiare me stesso
Non mi accollo i pesi del dolore
Mi depersonalizzo, la bella vita è un brutto vizio
Se dire: "Ho torto" è solo l'inizio dell'umiltà
Ho sbagliato indirizzo ma sono capitato qua
Nella vita si fanno parecchi errori, pensa ai tuoi
Io penso ai miei e li ammetto prima o poi

[Hook: Parix]
E se facciamo sbagli
Diamo la colpa agli altri
Vestiti da sciacalli
Ci crediamo eroi
E più facciamo sbagli
Più continuiamo a farli
Per non pensare che
L'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi

[Verso 1: J-ax]
È la fine dell'impero occidentale, la gente 'sta a guardare Buddha come un pesce cane
E non vuole pensare, vuole solo scopare, brindare
Il mio paese è un tritacarne e vale
Abbiamo visto i Crystal Meth, la Bibbia e la pistola come nel Far West
Sul giornale, il delinquente e la meridionale ora ha un accento dell'est
Milano porto internazionale, un porto sporco ma senza il mare
La nebbia è intellettuale, il criceto è morto ma la ruota continua a girare
I genitori formichine, i presidenti Formigoni, ma siamo noi i buoni
Quindi guardi a un pozzo petrolifero, convinti di essere i giusti come Lucifero

[Hook: Parix]
E se facciamo sbagli
Diamo la colpa agli altri
Vestiti da sciacalli
Ci crediamo eroi
E più facciamo sbagli
Più continuiamo a farli
Per non pensare che
L'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi

[Verse 3: Parix]
L'inferno è questa vita non negare
Tengo dentro tutta l'aria per non annegare
La vita è insipida fatti dare un po' di sale che più stiamo qua
Più diventiamo matti da legare
La colpa è un po' di tutti e forse di nessuno
Non te lo chiedi tu continui a fare il duro
Sono molti meno quelli a cui hai chiesto scusa di quelli che hai mandato a fare in culo

[Hook: Parix]
E se facciamo sbagli
Diamo la colpa agli altri
Vestiti da sciacalli
Ci crediamo eroi
E più facciamo sbagli
Più continuiamo a farli
Per non pensare che
L'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi

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L’inferno – Nina Zilli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inferno – Nina Zilli

Lettera di "L'inferno": Nina Zilli

[Intro]
Come l'inferno tu
Togliermi dai guai
Prerogativa che non hai
Ti sei perso o no
Ti sei perso un pò

Ammetto che sto andando giù
Preferisco sempre andarci a sbattere la testa e tu
Come l'inferno tu
Com'è difficile resistere
Sperare morendo è più facile
Almeno per me

Non chiederti perchè
La regina è senza re
Ti sei perso o no
Hai sofferto un pò

[Pre-Chorus]
Ammetto che sto andando giù
Preferisco sempre andarci a sbattere la testa e tu
Come l'inferno tu
Com'è difficile resistere
Sperare morendo è più facile
Almeno per me

No, con te all'inferno proprio non ci sto
Non voglio insistere
E non mi importa più
Se come dici tu
Non si pò vivere

[Chorus]
Come l'inferno tu
Com'è difficile resistere
Sperare morendo è più facile
Almeno per me
Come l'inferno tu
Com'è difficile non andare via
Sperare morendo è una malattia che non va più via
Come l'inferno tu

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L’inferno bianco (Mattmark)

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'inferno bianco (Mattmark) di Franco Trincale

Canzoni Siciliane

Io vegnu di lu nfernu figghi mei
unni lu suli non si vidi mai
unni la nivi ammazza li cristiani
e piglia lu culori di lu sangui.

Nun mi guardati mali figghi mei
diavolo non è lu patri vostro
di tutti li cumpagni che rimasiru
la montagnazza non ebbi pietà

Franau la muntagna
di lu nfernu terrenu
e nuddu vosi cridiri
chiddi che mureru.

Giuvanni tanti voti
si ni vulia turnari
ma la muntagna ‘nfami
lu vosi seppelliri.

Giuvanni partiu cuntenti
ppi lu so destino
con la valigia piena di spiranzi
na lacrima ammucciata intra lu cori
e a so matruzza tutti li penseri.

Ora ci sta dda vecchia che l’aspetta
vestita a nero ccu l’occhi di pianto
arriva l’emigranti da luntanu
dentro la bara l’ultimo suo viaggio.

Franau la muntagna
di lu nfernu terrenu
e nuddu vosi cridiri
chiddi che mureru.

E ora li emigranti sono morti
seppelliti di la montagna,
a Mattmark
e li giornali parlano, parlano…

Duluri e passioni
tre giorni di pietati
poi ripiglia lu nfernu
ppi li nostri emigrati.

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L’inferno non basta – Hobos Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inferno non basta – Hobos

Corrode all'interno
Quello che sei
Aver finto di aver scelto

Nessuna sfida
Solo la fede
Tu credi e avrai il tuo compenso

Reprimi l'istinto
Piegati e soffri in silenzio
È questa la vita che hai promesso

Poi ti trasformi in ciò che sei
Impostore di te stesso
Chiedi pietà e preghi la tua salvezza
Il male lo senti
L'hai dentro

Confessa hai peccato
Nel nome del padre e del figlio
Dannato in questo mondo
Io non concedo il perdono

Castrazione
Al reo di infami molestie
Perché l'inferno non basta

Torture
Ad avari di solo denaro
Perchè l'inferno da solo non basta

Monsignore
Il clero è chiamato a giudizio
Perché l'inferno da solo
Non basta

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L’inferno sono gli altri – Cicco Sanchez Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inferno sono gli altri – Cicco Sanchez

Ho smesso di credere al karma
Di farmi la barba
Vedo meno mia madre del barman
Mio padre dell'alba
Sono quello che si fa le pare
Beve fino a stare male
Fuma finché non si calma
In testa un pazzo al manicomio che non smette di gridare
Lei che pensa al matrimonio, io che penso al funerale
Lotto per il podio mica per partecipare
Nasci solo e muori solo ma adesso non te ne andare
Dovrei mollare tutto e trovarmi un lavoro vero
Un po' come temere il buio e dopo diventare cieco
Sono a un passo dal cielo e non mi davi due lire
Sono pazzo davvero a forza di sentirmelo dire (di sentirmelo dire)

Non prendo sonno prima delle sei
Non so più chi sono, non so più chi sei, ehi
Non ne ho mai avuto abbastanza
Anche le mura della stanza ora mi parlano di lei
Siamo diventati grandi più prima che poi
L'inferno sono gli altri, l'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi (noi) l'inferno siamo noi (noi)
Pensavo d'essere meglio di te, meglio di te, meglio di te
Pensavo d'essere meglio di me, meglio di me, meglio di me, meglio di me

E ne faccio di strofe contro me stesso
Lascio un mazzo di rose sopra il suo letto
Tutto fatto in hangover con l'iphone spento
Quante cazzo di cose che non ti ho detto
E perché non ci vediamo per un joint, o anche due
Abbiamo il mondo in mano, il mondo ha noi nelle sue
Chi è sempre sobrio c'ha qualcosa da nascondere
Mi chiedi dove andiamo ma non ti so rispondere
Vorrei soltanto correre lontano via da questo schifo
Depresso scrivo, schivo me stesso
Tu mi odi e mi ami con un cuore grande
Sorridi e piangi nello stesso istante

Non prendo sonno prima delle sei
Non so più chi sono, non so più chi sei, ehi
Non ne ho mai avuto abbastanza
Anche le mura della stanza ora mi parlano di lei
Siamo diventati grandi più prima che poi
L'inferno sono gli altri, l'inferno siamo noi
L'inferno siamo noi (noi) l'inferno siamo noi (noi)
Pensavo d'essere meglio di te, meglio di te, meglio di te
Pensavo d'essere meglio di me, meglio di me,meglio di me, meglio di me

Pensavo d'essere meglio di me.. me.. me (me)
Pensavo d'essere meglio di te.. x2

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L’inferno sono gli altri – Virginiana Miller Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inferno sono gli altri – Virginiana Miller

{Verso 1}
Le ragazze puntano pistole
O le vedi fare la pipì
Sì, l'estate a Formentera
E l'Erasmus a Lloret de Mar
Sì le foto di viaggio
O del nuovo tatuaggio
I poeti e i DJ
Uh, bambine maledette
Nel satanico nord-est

{Chorus}
E ognuno è nel suo spazio
E ognuno ha qualcosa da dire
Che un po' ti sto a sentire
Thank you for adding me
Adding me, adding me, adding me

{Verso 1}
No, non guardi la televisione
E lo so, non hai eroi
Hai 2500 amici
Ma nessuno è lì con te
Per prendere un caffè

{Bridge 1}
Occhi sguardi, volti, mani
Parti, corpi, pezzi, brani
Bocche, lingue, versi, suoni
Così umani, troppo umani
(x2)

{Bridge 2}
Ah, l'inferno sono gli altri
Ah, l'inferno sono gli altri

{Chorus}
E ognuno è nel suo spazio
E ognuno ha qualcosa da dire
Che un po' ti sto a sentire
Thank you for adding me

{Bridge 1}

{Bridge 2}
Ah, l'inferno sono gli altri
Ah, l'inferno sono gli altri
Ah, l'inferno sono gli altri
Ah, l'inferno sono gli altri

Ah, l'inferno, siete gli altri

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L’Infezione – Claver Gold & Dj West Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Infezione – Claver Gold & Dj West

[Intro: Claver]
Se, se... Gold One, Kmaiuscola
Hey, quest'è l'infezione

[Strofa 1: Claver]
Qui c'è una cappa più grande, nebbia costante
È dura da ammettere, trasmettere è importante
Lettere che danno vita come tante
Giornate che non hanno un senso a sé stante
Globalizzando stiamo assestando
Colpi al setto diretto jab, gancio
Lancio flow, sgancio bombe fuoco arancio
M'arrangio come posso ti vengo addosso mangio
Scalpi di scarsi pappa di crani
Farsi la vita che scappa dalle mani
Faccio fatica, spaccio rap chica
Corpi deposti scomposti alla Guernica
Paura fa fifa tremano le gambe
C'hanno ricucito come flop sulle serrande
Non fare domande che non ho risposte
Chiudo le vostre bare con 'ste barre scomposte
Gold One

[Ritornello]
"Sono la mia stessa infezione"
"Ho una malattia paranormale"
"Sono la mia stessa infezione"
"Qui c'è una cappa più grande"
"Sono la mia stessa infezione"
"Ho una malattia paranormale"
"Sono la mia stessa infezione"
"Qui c'è una cappa più grande"

[Strofa 2: Fulo]
Io sento le sue grinfie nella carnagione
Ninfe putride linfe in putrefazione nutrite dall'infezione
L'infermità mentale l'infelicità morale
Le inferriate tagliano la visuale è un male radicale
Io vivo di ricordi, muoio di rimpianti
Scrivo per i sordi, scuoio fior di santi
Antidoto dottore pare 'sta puntata non ha
Poi l'imputata pare parla di amputare poi va
Non servirà dividersi in diversi versi incidersi il dolore
Non servirà a redimersi nel cuore
Io parlo già di prole, lisce strisciano le suole
Lei mi rincoglionisce senza pronunciar parole
Se la mia Luna latita su una matita gravita
La vita trita e la fortuna rara sarà
Cara ho una malattia paranormale
Io cercherò la via prima che sia sulla corsia di un ospedale

[Ritornello]
"Sono la mia stessa infezione"
"Ho una malattia paranormale"
"Sono la mia stessa infezione"
"Qui c'è una cappa più grande"
"Sono la mia stessa infezione"
"Ho una malattia paranormale"
"Sono la mia stessa infezione"
"Qui c'è una cappa più grande"

[Strofa 3: Delli]
Sono la mia stessa infezione
Finta promessa d'autoaccettazione
Tinta di insoddisfazione, rintanata nell'addome
Spinta dalle pare al limitare del burrone
Non è semplice se come complice c'è l'ambizione
Che divora il tutto ancora qui che sdraio affanni
Ignora la psiche in malora a un paio d'anni dal debutto
Io che ho già distrutto ciò che resta di me stesso
Ed ho prestato al rap in usufrutto solo un mio riflesso
Scuro nel plesso smania e rode mi dilania
Paura d'esser senza lode e senza infamia
La mia fobia è mediocrità priva di via d'uscita
Mi dà caccia con grida di sfida, dita schiaccian la ferita
È un mitra che si incolla sulle tempie
L'ampolla di questa clessidra che ormai si riempie
Pietà stanotte arruolo solo
Flotte di pensieri in volo a frotte dirottati al suolo

[Ritornello]
"Sono la mia stessa infezione"
"Ho una malattia paranormale"
"Sono la mia stessa infezione"
"Qui c'è una cappa più grande"
"Sono la mia stessa infezione"
"Ho una malattia paranormale"
"Sono la mia stessa infezione"
"Qui c'è una cappa più grande"

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L’infiltrato

Album

È contenuto nei seguenti album:

2004 Un angelo

Testo Della Canzone

L'infiltrato di Gianni Celeste

TU CU TUTT A PIOGG SCINN A ME TELEFONÁ
LUI TA SEQUESTRAT O CELLULAR E
T’HA STACCAT O NUMMER DA CAS
IJ O TERZ E CHESTA STORIJ UN POCO ANOMALA
IJ PA GENT L’INFILTRATO SO L’INTRUS
CA SPART E FAMIGLIJ
MA O CORE NO PUÓ CUMMANNÁ

AAAA QUANTA CHILOMETR OGNI IURNE
NUIE FACIMM IN AUTOSTRADA SUL PE C’AVÉ
AAAA E L’INFILTRATO MORE DA O PIACER
S’ANNASCUNNE RINDO LIETT NZIEM A TE
M’ARRITIR SEMB TARD
CU MUGLIEREM E NA UERR
MÓ NUN ME CRED CCHIÚ
NUN TENG CCHIÚ BUSCIJ
P’ARRACCUNTÁ OGNI VOLT
SONO ESAURITO
AAAA MA RINDA UERR TROV A PACE
NZIEM A TE

TU CHE PIANGI E TI DISPERI SE NUN VIR A ME
LUI CHE TI PRETENDE SE IL SUO CAGNOLINO
E POI TIRA IL GUINZAGLIO……..
IJ A STORIJ CCHIÚ CATTIV L’INFILTRATO IO
NUIE DUE AMANTI MA INNAMMORATI
CONTR TUTT O MUONN CE VULIMME
SBAGLIAMM E CE PIACE SBAGLIÁ

AAAA QUANTA CHILOMETR OGNI IURNE
NUIE FACIMM IN AUTOSTRADA SUL PE C’AVÉ
AAAA E L’INFILTRATO MORE DA O PIACER
S’ANNASCUNNE RINDO LIETT NZIEM A TE
M’ARRITIR SEMB TARD
CU MUGLIEREM E NA UERR
MÓ NUN ME CRED CCHIÚ
NUN TENG CCHIÚ BUSCIJ
P’ARRACCUNTÁ OGNI VOLT
SONO ESAURITO
AAAA MA RINDA UERR TROV A PACE
NZIEM A TE
AAAA AAAA AAAA

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L’infini – Lisandro Cuxi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'infini – Lisandro Cuxi

Yeah, yeah

On avait rendez-vous il y a temps d'années
Je n'ai pas vu passer le temps
J'ai perdu le nord comme déboussolé
De n'avoir su saisir l'instant
Vivre à deux-mille lieux de ceux que j'ai aimé
Je l'ai vécu bien trop souvent
Et si les printemps succédaient aux étés
Je pourrais remonter le temps

Juste une fois, revivre le jour
Où tout était possible si on le voulait
On aurait pu se dire pour toujours
Qu'on s'aimait, oui, qu'on s'aimait

J'aurais eu envie de danser et de t'enlacer
Au rythme de nos insomnies
Au lieu de me lasser et de m'effacer
Au risque d'en payer le prix
Et si nos allers, nos retours pouvaient s'inverser
Chaque seconde et chaque jour pour se retrouver
Le temps pourrait bien passer et nous dépasser
On serait l'infini

On a vu l'amour nous passer à côté
Et s'envoler avec le vent
J'ai fait des détours mais sans oublier
Mes erreurs, mes sentiments
Vouloir faire demi-tour et revenir en arrière
Je l'ai voulu, j'en ai rêvé
Et si les automnes succédaient aux hivers
On pourrait retrouver l'passé

Juste une fois, revivre l'instant
Quand une histoire impossible, ces temps secrets
On aurait pu se dire pourtant
Qu'on s'aimait, oui, qu'on s'aimait

J'aurais eu envie de danser et de t'enlacer
Au rythme de nos insomnies
Au lieu de me lasser et de m'effacer
Au risque d'en payer le prix
Et si nos allers, nos retours pouvaient s'inverser
Chaque seconde et chaque jour pour se retrouver
Le temps pourrait bien passer et nous dépasser
On serait l'infini

J'ai imaginé cent fois
Un autre présent, d'autres choix
Comme une vie qui se balance, balance
Au fond de moi
Une autre vie qu'on ne connaîtra pas
On serait l'infini

J'aurais eu envie de danser et de t'enlacer
Au rythme de nos insomnies
Au lieu de me lasser et de m'effacer
Au risque d'en payer le prix
Et si nos allers, nos retours pouvaient s'inverser
Chaque seconde et chaque jour pour se retrouver
Le temps pourrait bien passer et nous dépasser
On serait l'infini

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L’infinita Gioia Di H.B. – Verdena Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'infinita Gioia Di H.B. – Verdena

Lo non ti avrò mai
Ma sento che c'è
Mi sfiori
Mi sento lontano come non mai
Nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
Ora sento che io dovrei lei vomitare
Qualcosa non va qualcosa in me
E sudi mi vedo all'inverso come non mai
Nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
Ora bevo in lei e mi sento più speciale
E dentro me
E dentro me aahh
Io come lei
E dentro me
E dentro me aahh
Io come lei
Qualcosa non va qualcosa in me
E sudi
Lo non ti avrò mai
Ma sento che c'è
Mi sfiori
Mi sento lontano come non mai
Nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
Ora sento che io dovrei lei vomitare
E dentro me
E dentro me aaahhh
Io come lei
E dentro me
E dentro me aaahhh
Io come lei

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L’infinita gioia di Henry Bahus

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Verdena

Testo Della Canzone

L'infinita gioia di Henry Bahus di Verdena

Io non ti avrò mai
ma sento che c’è
mi sfiori
mi sento lontano come non mai
nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
ora sento che io dovrei lei vomitare
Qualcosa non va qualcosa in me
e sudi mi vedo all’inverso come non mai
nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
ora bevo in lei e mi sento più speciale
E dentro me
e dentro me aahh
io come lei
E dentro me
e dentro me aahh
io come lei
Qualcosa non va qualcosa in me
e sudi
Io non ti avrò mai
ma sento che c’è
mi sfiori
mi sento lontano come non mai
nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
ora sento che io dovrei lei vomitare
E dentro me
e dentro me aaahhh
io come lei
E dentro me
e dentro me aaahhh
io come lei

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L’infinita Gioia Di Henry Bahus – Verdena Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'infinita Gioia Di Henry Bahus – Verdena

[Verso 1]
Io non ti avrò mai
Ma sento che c'è
Mi sfiori
Mi sento lontano come non mai
Nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
Ora sento che io dovrei lei vomitare

[Verso 1]
Qualcosa non va
Qualcosa in me
E sudi
Mi vedo all'inverso come nOOn mai
Nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
Ora bevo in lei e mi sento più speciale

[Chorus]
E dentro me
E dentro me...
Io come lei
E dentro me
E dentro me...
Io come lei

[Bridge]
Qualcosa non va qualcosa in me
E sudi

[Verse 3]
Io non ti avrò mai
Ma sento che c'è
Mi sfiori
Mi sento lontano come non mai
Nei miei neri e blu non mi sembra di trovarti mai
Ora sento che io dovrei lei vomitare

[Chorus]
E dentro me
E dentro me...
Io come lei
E dentro me
E dentro me...
Io come lei

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L’infinito

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 L’infinito

Testo Della Canzone

L'infinito di Luca Napolitano

Giorni spenti qui in replay
uno dopo l’altro mai
ma quale senso abbiamo noi
non lo capiremo mai.
Ma questo notte è solo mia
e scaccio la maliconia
e lascia andare l’infinto
le delusioni, dubbie
chi mi ha già tradito
e da domani vivo ogni giorno
per non cadere mai.

Chiudi gli occhi spesso ormai
piango dentro ai sogni miei
così stanotte qui con me
fuggo l’inquietudine
e lascia andare l’infinito
le delusioni, dubbie
chi mi ha già tradito
e da domani vivo ogni giorno,
ogni secondo
e non inseguo l’infinito
non guardo giù
e cammino dritto sul passato
per stare bene in questo presente
per non cadere,
perchè inseguendo il tempo andato
ti ritrovi senza fiato.

Per stare bene in questo presente
per non cadere
mi libero nell’infinito
addio ad ogni dubbio
a chi mi ha già tradito
e da domani vivo ogni giorno
per non cadere mai.
Per stare bene in questo presente
che non ritorna mai

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L’infinito – Don Backy

Album

È contenuto nei seguenti album:
1971 Fantasia

Testo Della Canzone

L'infinito – Don Backy di Don Backy

(Don Backy)

Quando dormi e l’infinito
ti cammina nella mente
senza peso e senza tempo
io non posso dire niente
io non so che cosa senti
io non so che cosa sogni
un tormento sei per me
Nulla so del mondo che ti ha rapita
anche se tu mi sei vicina
ti allontani da me
Ora sei padrona dell’infinito
vorrei solo poter entrare
nei tuoi sogni con te
(Coro): Vorrei venire, nell’infinito con te
” Vorrei venire, nell’infinito con te
Aria, sole, luce dei tuoi pensieri
vorrei essere per guardare
quel tuo mondo, lassù
e vorrei col tuo silenzio parlare
per saper se nell’infinito
io cammino con te

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L’infinito – Francesco De Gregori Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'infinito – Francesco De Gregori

Lascia che cada il foglio
Dove sta scritto il nome
Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume
È un riflesso sull'acqua
Una bolla di sapone
E alla fine del libro non c'è spiegazione

Ho viaggiato fino in fondo alla notte
E stava nevicando
E ho visto un grande albergo con le luci spente
E ho avuto tanta paura
Ma nemmeno tanto
La strada andava avanti
Ed io slittavo dolcemente

Lascia che cada il foglio
Dove sta scritto il nome
E metti un palio
Al mio dolore
E non guardare il tempo
Il tempo non ha senso
Domani sarà tempo
Di cose nuove

Ho viaggiato fino in fondo nella notte
Senza guardarci dentro
Senza sapere dove stavo andando
E alle mie spalle il giorno
Si stava consumando
Ed ho provato un poco di tristezza
Ma nemmeno tanto

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L’infinito – Underdose Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'infinito – Underdose

Cammino piano copro le distanze
Rincorro e avanzo
Stanco ma non scappo
Se ad ogni passo
Segue un battito
Io risparmio il fiato
Chiamami il maratoneta
Tutto scorre in fretta ma io
Conto solo sui miei passi
E l’infinito è l’infinito

L'asfalto è caldo I piedi bruciano
Mi guardo intorno e scatto gli ultimi 100 metri Senza guardare all'infinito

L’aria che respiro è salata
Guarirà l'amaro in bocca ogni mia ferita la sete la rabbia

Allungo il passo vedo il mio traguardo
Incasso e stacco
Chiamami il maratoneta
Tutto scorre in fretta ma io
Conto solo sui miei passi
E l’infinito è l’ infinito
L’ aria che respiro è salata
Guarirà l'amaro in bocca ogni mia ferita la sete la rabbia

E’ l’infinito

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L’infinito Più O Meno – Renga Nek Testo della canzone

"L'infinito Più O Meno è un brano dell'album RengaNek (2023) di Renga Nek. Su Wikitesti puoi trovare il testo originale della canzone Renganek (Epic /Sony Music), undici nuovi brani ricchi di energia, ma anche di riflessione sulla società attuale come in apertura ""Giura Giuda"" (dove i potenri forti “hanno ucciso Gesù Bambino” cantano), in ""Storie di paura"" si risente il rock di Renga e poi proseguiamo con ""Scrivi una canzone"" scritta da Giuliano Sangiorgi. ""Più grande"" e ""L’infinito più o meno"" trattano della paternità, ""Faro"" è la ballad scritta da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e ""A fianco"" aggiunge romanticismo e sentimentalismo all'album, sino al melodico nuovo singolo ""Inspiegabile"" in radio dall’8 settembre dopo il singolo estivo ""Il solito Lido"" che non è riuscito a diventare un tormentone.

“Questo album è figlio della voglia a tornare a divertirsi, figlio di questa amicizia, che ci ha dato la possibilità di confrontarci col nostro lavoro – dice Francesco Renga in un'intervista- c’è la consapevolezza che lo facciamo per noi e per la nostra gente, il nostro pubblico che abbiamo coccolato e portato avanti e che ci ha permesso 40 e 30 anni di carriera. Classifiche e radio? Non è il nostro intento, la nostra generazione le hit estive se le scorda perché il campo da gioco è cambiato. Inutile scimmiottare e fare feat. con artisti giovani. Non è la strada. Questo album è figlio di questa lbertà” conclude l’artista bresciano che, senza peli sulla lingua, definisce la musica trap che va per la maggiore “una cosa agghiacciante e ignobile soprattutto per i testi”."

Il Testo della canzone di:
L'infinito Più O Meno – Renga Nek

Ho imparato a far sentire la mia voce
Anche in mezzo al rumore e
A raccontare un universo con le mie di parole
Anche stando in silenzio pronunciare il tuo nome
E perdonare tutte le paure
Accettare le sfide
E cercare un nuovo inizio dentro ad una fine
Vedere il colore delle rose anche dentro le spine

Tu mi hai indicato stelle con la mano
Come se fosse una strada che non conoscevo
La notte vista da un treno
Un terremoto leggero
Così forte che tremo ma che lo amo
Se con te
Io posso avere il cielo
Non mi accontento di meno
Io e te che siamo tutto il cielo
O l'infinito più o meno
Più o meno

Ho imparato a perdermi dentro ai miei passi per poi ritrovarmi
Per accettarmi negli sbagli
Fare aquiloni con gli stracci
E inventarmi dei sogni ogni volta che parli

E comunque poi lasciarmi andare
Superare il confine
Di quell'ansia che non passa ma si fa sottile
Puoi sentire il profumo delle rose anche dentro le spine

Tu mi hai indicato stelle con la mano
Come se fosse una strada che non conoscevo
La notte vista da un treno
, un terremoto leggero
Così forte che tremo ma che lo amo
Se con te
Io posso avere il cielo
Non mi accontento di meno
Io e te che siamo tutto il cielo
O l'infinito più o meno

E più cammino di continuo per il mondo
Più mi accorgo che
Il miglior profilo del futuro somiglia a te
Terra bruciata
L'hai coltivata
Dov'eri prima, ma dove sei stata?
Dov'eri prima, ma dove sei stata?

Tu mi hai indicato stelle con la mano
Come se fosse una strada che non conoscevo
La notte vista da un treno
Un terremoto leggero
Così forte che tremo ma che lo amo
Se con te
Io posso avere il cielo
Non mi accontento di meno
Io e te che siamo tutto il cielo
O l'infinito più o meno
Più o meno

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L’infinto (Capitolo: La Finestra) – Caparezza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'infinto (Capitolo: La Finestra) – Caparezza

Solo accettando la finzione
Noi, ritroveremo l'umanità
Solo accettando la finzione
Noi, ritroveremo l'umanità

Che venga la realtà virtuale
Non ne ho nessun timore
Tanto mi viene già da vomitare
Prima ancora che mi metta il visore
Vago tra finti pedoni, come in Grand Theft Auto
E predicatori che gridano: "Dio ci perdoni per averlo inventato"
Questa vita è finta, come quello che passa per vero sul web
Sì abbassa quel vetro fumé, vedo la banca non vedo più te
Non abbiamo creato il computer è il contrario, datemi retta
Siamo fake come i commenti e fake sta per “fa ke mi legga”
Si, sogno di siliconarmi, sogno la Silicon Valley
Tengo il mio naso sul monitor, mi rende euforico più di vernice e collanti
Io sto seguendo il mio scopo, mi trovo un lavoro e lo faccio con siti e portali
Quando non c'erano loro riempivate il vuoto giocando ai conflitti mondiali
E tu ti meravigli se siamo figli di un app aliena?
Si sa che progrediamo, non veneriamo più Ra né Atena
Ma una specie di beta tester celeste, non fa una piega
Dai, è l'inizio e la fine, l'Alfa e l'Omega-byte
In pratica tu sei...

Finto (Fintoooo)
Io sono finto (Fintoooo)
L'universo è finto (Fintoooo)
Ed è meglio finto (Fintoooo)
E' più bello finto (Fintoooo)
E' più vero finto (Fintoooo)

Questo non è il pianeta terra
Questo è...

Human Simulator, top seller
Mica come quello dei dinosauri
Vedi gli hanno dato un bel po' di stelle
E ci giocano fino ai pollici anchilosati
Concetti validi, tutto finto come certi invalidi
Come i muscoli di certi bodybuilders
E' inutile che cerchi un alibi
In questo futuro che è simulato
Ogni computer è un simulacro
Vecchi altarini spariscono dall'isolato
Un po' come il tuo Sì rubato
Siamo dei sistemi operativi
Figli performanti più dei padri
Parti da disegni primitivi
E non distingui più le foto dai quadri
Siamo fantocci sicuro, siamo gli androidi di Hiroshi Ishiguro
Crediamo nel vero amore finché non ne arriva uno nuovo
Che lo manderà a fare in c**o
E ti scandalizzi se ti rivelo che siamo finti?
Proprio non realizzi che per gli alieni tu manco esisti?
Michele è finto
Orgasmo finto
Nel piatto chele di granchio finto
Da un giorno all'altro cambiando filtro
Noi siamo il parto di un algoritmo
E si sta "come d'autunno sugli alberi le foglie" fatte di pixel
Vuote le capsule in blister
Metallari coi piatti ed il mixer
Certo, è tutto...

Finto (Fintoooo)
Io sono finto (Fintoooo)
L'universo è finto (Fintoooo)
Ed è meglio finto (Fintoooo)
E' più bello finto (Fintoooo)
E' più vero finto (Fintoooo)

Io nel pensier mi fingo (Fingoooo)
Io nel pensier mi fingo (Fingoooo)
Io nel pensier mi fingo (Fingoooo)
Io nel pensier mi fingo (Fingoooo)
Io nel pensier mi fingo (Fingoooo)
Io nel pensier mi fingo (Fingoooo)
(Solo accettando la finzione
Noi, ritroveremo l'umanità)
Il sorriso delle hostess, fiabe della buonanotte
Lo spettacolo dell'arte, tu di che ti meravigli?
(Solo accettando la finzione
Noi, ritroveremo l'umanità)
Lo stupore per il regalo di compleanno
Tutto bene grazie e tu? Tu di che ti meravigli?

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L’informazione

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'informazione di Shandon

Ovunque senti o leggi o guardi la tv
Ti riempiono di stronzate e devi crederci anche tu
L’informazione solida non segue l’entità
Di varie ideologie o politiche a metà
Non potrà mai esistere una notizia seria
Senza ottiche diverse nella nostra bella Italia
Qualsiasi storia qualsiasi fatto
Ti viene ripetutamente dette in un linguaggio
Basato sulla linea politica del giorno
Questa è la mia realtà levatevi di torno!!
Non credo nel giornale né nella notizia
Che si trasforma in base al volere di una lista
Io quindi preferisco ignorare le realtà
Convincermi che il mondo però così non va
Far scivolare via gli eventi della vita
Tanto così fan tutti dopo la bella lettura
Storie di guerra storie di morte
Ti vengono riportate come serial nella notte
La nostra storia la vita vera
Diventa sempre più un ricordo del passato

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L’inganno – Marlene Kuntz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inganno – Marlene Kuntz

Ti avvicinasti piano
Col pathos di un notturno:
Sotto il sole un pieno di gente
Ma si fece buio presto intorno
E avvinti e immemori ci baciammo; e poi...
Qual ghigno ingenerò l'inganno!
Te ne andasti come fumo
In fosforescenti spire
Ma non c'era più nessuno attorno
Al risveglio della luce. E infine
Avvinto e immemore mi addormentai
Ma quante risa, poi, giù nel sonno!

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L’inganno del potere

Album

È contenuto nei seguenti album:
2006 Officine meccaniche

Testo Della Canzone

L'inganno del potere di Le Vibrazioni

Le impronte che si cnfondono
tra la sabbia e il mare
non mi seguono
…e non so più tornare…
dalle mie bugie
a cui ho già chiesto il perdono,
ma non all’anima
che, invece, crede al destino
…lasciando tracce chiare!!!

“dimmi se vuoi
fare di noi
l’inganno del potere
che è sempre gravido”.

Le visioni infrante mi confondono
e vorrei districare
queste corde che…
…mi legano le mani

“dimmi se puoi
fare di noi
la goia del piacere
che è sempre gravida
…dimmi se vuoi
fare di noi
l’inganno del potere
che è sempre gravido”.

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L’inganno del potere – Le Vibrazioni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inganno del potere – Le Vibrazioni

Le impronte che si cnfondono
Tra la sabbia e il mare
Non mi seguono
...e non so più tornare...
Dalle mie bugie
A cui ho già chiesto il perdono
Ma non all'anima
Che, invece, crede al destino
...lasciando tracce chiare!!!

"dimmi se vuoi
Fare di noi
L'inganno del potere
Che è sempre gravido"

Le visioni infrante mi confondono
E vorrei districare
Queste corde che...
...mi legano le mani

"dimmi se puoi
Fare di noi
La goia del piacere
Che è sempre gravida
...dimmi se vuoi
Fare di noi
L'inganno del potere
Che è sempre gravido"

(Grazie a Nanà per questo testo)

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L’ingegner Gruviera

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ingegner Gruviera di Canzoni popolari

(Valzer Brillante)
di VILLA – CAVEZZALI

I.

Questa e’ una storia, gentili signor
triste e romantica, ahime’!
Un ingegnere ha perduto l’onor
ma non sapete chi e’…

Ritornello

E’ l’ingegner Gruviera
l’inventore del formaggio coi buchi
viveva a Bordighera
tra marchesi, visconti e granduchi;
conobbe l’altra sera
una donna romantica e bella,
le disse: ” Caciottella! “,
e la dama di colpo sveni’!
La folla allor
in gran furor
grido’: ” Lo si deve cacciar! “
E un camerier
compito e fier
lo prese e lo fece filar.

E l’ingegner Gruviera
l’inventor del formaggio coi buchi
parti da Bordighera
e mai piu’ vi potra’ ritornar!

II.

A Gorgonzola, paese natal,
il fatto fece scalpor!
Tutti ne parlan: curato, spezial,
sindaco, oste, dottor…

Ritornello

E’ I’ingegner Gruviera.
I’inventor del formaggio coi buchi,
viveva a Bordighera, ecc., ecc.

Finale

E lui viaggio’
un anno e piu’,
tentando, ma invan, di scordar….
A Melzo ando’,
a Reggio fu:
non c’era piu’ nulla da far!

E l’ingegner Gruviera
ritorno’ alla natia Gorgonzola
e, presa una pistola,
disse: ” Grana ” ed al cuor si sparo’!

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L’ingegno

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ingegno di Trilussa

di Trilussa

L’Aquila disse ar Gatto: – Ormai so’ celebre.
Cór nome e co’ la fama che ciò io
me ne frego der monno: tutti l’ommini
so’ ammiratori de l’ingegno mio! –

Er Gatto je rispose: – Nu’ ne dubbito.
Io, però, che frequento la cucina,
te posso di’ che l’Omo ammira l’Aquila,
ma in fonno preferisce la Gallina…

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L’ingenuo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1978 Polli di allevamento
1998 Un’idiozia conquistata a fatica
1999 Un’idiozia conquistata a fatica
2000 Gaber 1999-2000
2002 Un’idiozia conquistata a fatica (1997-2000)

Testo Della Canzone

L'ingenuo di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Tu sei un ingenuo. Tu credi a tutto e ti butti con troppa facilità perché sei un ingenuo.
Tu sei avido e vorace di conoscenza e abbocchi a tutti i mangimi. Ma stai attento, non c’è niente che sia meno nutriente dei mangimi.
Tu sei troppo suggestionabile. Il tuo cervello aderisce subito, come trovi una bella idea ti ci butti come su un osso. Ma attenzione, non c’è niente che sia meno nutriente delle idee.
Le idee sono come quei legnetti bucati che nelle spiagge si tirano ai cagnolini per farseli riportare, e tutti ci corrono dietro, le mordono, le supacchiano, le portano in giro scodinzolando e te le rimettono davanti tutte biascicate.
Tu viaggi troppo. Ma attenzione, non c’è niente che sia meno nutriente dei viaggi, ti basta un paese nuovo e il cuore ti si emoziona, la testa ti gira, un infinito si apre nuovo per te, un ridicolo piccolo infinito, e tu ci caschi dentro.
Il viaggio è la ricerca di questo nulla, di questa piccola vertigine per ingenui.

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L’ingenuo (II parte)

Album

È contenuto nei seguenti album:

1998 Un’idiozia conquistata a fatica
1999 Un’idiozia conquistata a fatica
2000 Gaber 1999-2000
2002 Un’idiozia conquistata a fatica (1997-2000)

Testo Della Canzone

L'ingenuo (II parte) di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

MONOLOGO

Tu sei un ingenuo.
Tu sei un ingenuo perché credi che la politica possa risolvere i problemi.
Cercare oggi di cambiare le condizioni di vita del Paese con qualsiasi tipo di politica, è come fare un po’ di pulizie a bordo del Titanic che sta affondando.
Tu sei un ingenuo, anche quando credi che un po’ di misticismo di seconda mano ti possa salvare.
E allora tu mi dirai: “Non c’è speranza”.
No, questo non si può dire. Le risorse dell’uomo sono imprevedibili.
Si potrebbe forse cominciare a pensare o anche a operare nel senso di un cambiamento sostanziale dell’animale uomo.
Una specie di… mutazione antropologica.

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L’ingiustizzie der monno

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ingiustizzie der monno di Trilussa

di Trilussa

Quanno che senti di’ cleptomania
è segno ch’è un signore ch’ha rubbato:
er ladro ricco è sempre un ammalato
e er furto che commette è una pazzia.
Ma se domani è un povero affamato
che ruba una pagnotta e scappa via
pe’ lui nun c’è nessuna malattia
che j’impedisca d’esse condannato!
Così va er monno! L’antra settimana
che Teta se n’agnede còr sartore
tutta la gente disse: – È una puttana. –
Ma la duchessa, che scappò in America
còr cammeriere de l’ambasciatore,
– Povera donna! – dissero – È un’isterica!…

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L’ingorgo – Lucio Dalla Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ingorgo – Lucio Dalla

Mettere in marcia il motore
Avanzare tre metri e poi staccare
Fermarsi a guardare e a parlare
Alla fine spegnere il motore

Due suore giovani nella due cavalli
Un ragazzotto dentro la Dauphin
C'è un uomo bianco nella caravella
Altro uomo e donna in una Peugeot

Dietro la due cavalli c'è una Volkswagen
Con dentro una ragazza e un soldato
Certamente sposati da poco
Hanno le spalle bruciate dal fuoco

Centomila auto imbottigliate
Nella corsia nord e sud verso Parigi
Da dodici ore nessuno si muove

Passa un giorno e arriva la sera
Passa la notte e il giorno fa ritorno
Alle 9 arriva uno straniero
E chiede pane alla gente che ha intorno

Alè, tutti in auto avanti 100 metri
A mezzogiorno si sbriciola un biscotto
L'ingegnere dorme nella Taunus
Un muso di cane contro il vetro rotto

La terza notte è lunga come il mare
La notte terza è proprio un fiume in piena
Una donna passeggia per il campo
Parla da sola, piange e si dimena

Parigi è laggiù, bella e lontana
Sembra un pavone con le piume aperte
Ha un giallo acceso per divertimento
Nasce un rumore e strisciare di vento

Al quarto giorno avanzano un chilometro
Molti hanno lasciato l'automobile
E girano per i prati e le foreste
Cercando il pane e l'acqua come bestie

Dividono sul bordo della strada
L'ultimo crack, l'ultima bottiglia
La coca-cola è razionata a gocce
Due gocce solo per le labbra rotte

Verso sera qualcosa si muove
Con uno strappo la fila si snoda
Come un gatto che si muove la coda
Le macchine procedono in pariglia

Le stelle o le nuvole o la vita
Forse un soldato poteva ritornare
Un adattarsi meccanico a pensare
Dalla Simca fanno un gesto d'amore

Assurdo sentimento di speranza
Cavalli, cavalli corrono sui prati
Foglie bianche si aprono cadendo
Il laser del sole le taglia ridendo

Luci rosse, rosse sempre accese
Danno il via a una pazza rincorsa
Centomila bisonti scatenati
Verso Parigi stretta in una morsa

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L’ingranaggio (prima parte)

Album

È contenuto nei seguenti album:
1972 Dialogo tra un impegnato e un non so

Testo Della Canzone

L'ingranaggio (prima parte) di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Un ingranaggio.
Un ingranaggio.

Un ingranaggio così assurdo e complicato
così perfetto e travolgente.
Un ingranaggio fatto di ruote misteriose
così spietato e massacrante.
Un ingranaggio come un mostro sempre in modo
che macina le cose, che macina la gente
sì, sì anch’io!
Sì, anch’io…

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L’ingranaggio (seconda parte)

Album

È contenuto nei seguenti album:
1972 Dialogo tra un impegnato e un non so

Testo Della Canzone

L'ingranaggio (seconda parte) di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Anch’io devo andare sempre avanti
senza smettere un momento
devo andare sempre avanti
e lavorare, lavorare, lavorare
e continuare a lavorare, lavorare, lavorare
e non fermarsi mai.

E non fermarsi mai
e non fermarsi mai
e avere dentro il senso
che non sei più vivo
e faticare tanto
trovarsi con un vecchio amico
e non saper che dire.
Capire che non ho più tempo
per il riso e il pianto
saperlo e non aver la forza
di ricominciare.

Non è che mi manchi la voglia
o mi manchi il coraggio
è che ormai son dentro
nell’ingranaggio.

Ricordo quelle discussioni
piene di passione
di quando facevamo tardi
dentro a un’osteria.
L’amore, l’arte, la coscienza
la rivoluzione
sicuri di trovar la forza
per andare via.

Non è che mi manchi la voglia
o mi manchi il coraggio
è che ormai son dentro
nell’ingranaggio.

L’ingranaggio.
Questo ingranaggio così assurdo e complicato
così perfetto e travolgente.
Quest’ingranaggio fatto di ruote misteriose
così spietato e massacrante.
Quest’ingranaggio come un mostro sempre in moto
che macina le cose, che macina la gente
sì, anch’io, devo andare sempre avanti,
senza smettere un momento
devo andare sempre avanti
e lavorare, lavorare, lavorare
e continuare a lavorare, lavorare, lavorare
e non fermarsi mai!

E non fermarsi mai
e non fermarsi mai
e ritornare a casa
silenzioso e stanco
senza niente dentro
appena il cenno di un sorriso
senza convinzione.
La solita carezza al figlio
che ti viene incontro
mangiare e poi vedere il film
alla televisione.

Non è che mi manchi la voglia
o mi manchi il coraggio
è che ormai son dentro
nell’ingranaggio…

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L’ingranaggio – Bassi Maestro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ingranaggio – Bassi Maestro

Hey hey questa va ai miei frà che vivono stock
Che ascoltano il rock perchè non conoscono l' hip hop
Questa va alle vite là fuori
Gli amori e le passioni
Che consumano i cuori a quelli buoni
A quelle vite finte
Di chi parla cinque lingue
Entra alle nove esce alle cinque
A quelle donne incinte,alle loro bimbe
Ai tramonti dalle mille tinte nei chip Intel
Ai flash di chi cerca lo scoop
Riciclando la solita storia sopra il solito look
Con lo stesso stipendio
Che non aumenta più
Con lo stesso sorriso
Che non convince più
A chi governa l'arte ma la distrugge,non ne fa parte
Ma la conduce e fa la ruggine
Ai capi che non portano risultati
Sfigati,riciclati in un mondo di rinnegati
A chi soffre veramente nella mente
Alla gente fuori che torna a casa raramente
Alle teste di cazzo,alle persone stupide
A chi ci prova ma s'accorge che è inutile

E' la vita che ti porta alla pazzia
Quando tenti di volare via
La nostalgia ti cattura
È solo un altro giorno, un' altra nuvola
Un' altra sfida,un'altra gara, un'altra notte scura
È la vita che ti porta alla pazzia
Quando tenti di volare via
La nostalgia ti cattura
È solo un altro giorno, un' altra nuvola
Un' altra sfida, un'altra gara, un'altra notte scura

Questa va a chi doveva farcela
Ma poi si è perso
Ed ha perso e ha terso lacrime in un fazzoletto
A chi pensava che fosse uno scherzo
Ed è troppo tardi adesso (è troppo tardi adesso)
Una per le strade della mia città
Una per chi è andato ma non tornerà..dall' aldilà
Una per gli amici che hanno finto
A quelli che vivono in un recinto, in un mondo ridipinto
Ai ragazzi che studiano e poi si sposano
Sudano e poi si odiano,rubano perchè trovano
A quelli che come me mantengono
E certi danni li contengono dentro anche se hanno detto no
A quelli più brutti, ai truzzi
Ai farabutti che la vita la vivi e poi la butti
Agli orfani che si sentono degli ospiti
E magari sono prossimi ad accoglierti
A chi ha flippato, ha scazzato, ha dato ma non è stato ricordato
All'Italia e al suo povero stato
A chi ha la voce per parlare, ma non lo fa
A chi ce l'ha ma non la vuole usare

E' la vita che ti porta alla pazzia
Quando tenti di volare via
La nostalgia ti cattura
È solo un altro giorno, un' altra nuvola
Un' altra sfida,un'altra gara, un'altra notte scura
Perchè è la vita che ti porta alla pazzia
Quando tenti di volare via
La nostalgia ti cattura
È solo un altro giorno, un' altra nuvola
Un' altra sfida, un'altra gara, un'altra notte scura

E' solo un altro perchè
Un pensiero che oggi passa di qua
Domani non si sa dov'è
Gli ennesimi dubbi di chi vive conflitti
Perchè non sappiamo come andare dritti
Di chi parla con i morti e non sa
Se sono sordi,se sei di là,se poi mi ascolti
Di chi non ci crede se prima non vede
Di chi non si arrende perchè non ha più sedi
Di chi vive le giornate in viaggio
Perchè punta a un miraggio,un ingaggio
Questa va a chi gira l'ingranaggio
Se ci sei ferma tutto per un attimo bastardo

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L’ingresso della fabbrica

Album

È contenuto nei seguenti album:

1972 L’orso bruno

Testo Della Canzone

L'ingresso della fabbrica di Antonello Venditti

L’ingresso della fabbrica
e il sole che comincia
le tue labbra senza rossetto.
Le tue amiche “Bolero film”
continuano a sognare di sognare
ancora mille storielle d’amore,
strane come il tuo bambino.

Autobus pieno
come la culla di Gesù, di Gesù.
I tuoi occhi piangono
speranze in bianco e nero
aspetta all’uscita un uomo
sposato con l’850 grigio topo.
Povero amore,
povero amore
povero amore
stasera, domani,
stasera, domani,
qualcosa rimane
come il tuo bambino.

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L’inizio

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'inizio di Fiorello

Venivamo
da esperienze sbagliate
ben lontani
dal vedersi mai più
ma siamo qua
fabbricanti di sogni
il mio inizio sei tu
Sconosciuti
tu non eri nei piani
stiam vivendo
nuove complicità
ma era un po’
che il cuore voleva.
Funzionerà
Con te
che io voglio riempire i miei giorni
Te
che io voglio far veri i miei sogni
Te
questo viaggio ha porti sicuri
chiari contorni
Ci sarò
per la fine del mondo
Ci sarò
per amarti di più
E così se chiami rispondo
il mio vero inizio sei tu
La nostra vita passava
cercando felicità
con te un futuro ce l’ho
l’ho aspettato da un po’
niente ora ci cambierà
Con te
che io voglio riempire i miei giorni
Te
che io voglio far veri i miei sogni
Te
questo viaggio ha porti sicuri
chiari contorni
Ci sarò
per la fine del mondo
Ci sarò
per amarti di più
E cos� se chiami rispondo
il mio vero inizio sei tu

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L’inizio – Crims Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inizio – Crims

{Intro}
Io non mi fermo mai
Questo è l'inizio
Soltanto l'inizio

{Strofa 1}
Provo a scrivere qualcosa senza censurarmi
Raccontare storie tristi senza aver vissuto drammi
E so che è facile dimenticarmi
Non sono stato quello stronzo nei peggiori anni
Cosa posso farci zitto e vado avanti
Che quante volte io bloccato nella strada
Con le cuffie per fermare l'ansia mi bastava
Alza un po' il volume
Chiamo casino quello della gente che parlava
In questo mondo la mia mente appesa ad una fune
Mi stanno lasciando passare avanti
Sono quello strano soltanto perché non sono come gli altri
Io resto solo, voi siete tanti
A te servono soldi, a me le rime per calmarmi

{Ritornello}
E anche oggi fisso il vuoto
Chiedendomi dove sarò
E tra qualche anno scriveremo ancora per non restare mai soli
Ma che ne se sanno dei beat, della magia
Che questa merda ti fa stare con la testa fuori, eh?
Vedo lontano la fine sembra un miraggio
Parleranno tanto ma non sapranno quello che faccio
Sono pazzo è questa vita non mi cura un cazzo
Vivo lo stesso giorno di sempre, sembra l'inizio di un viaggio

{Strofa 2}
Da quando sono in questa nuova zona
Ho cambiato vita, ho cambiato gli amici, ho cambiato ambizioni, eh sì Perché se prima non credevo a nulla
Adesso grazie a chi mi sta vicino sto sfruttando le occasioni, ehi
Lo so che suona strano, ma si che voglio farlo
Mica ci sto provando
Al massimo finiamo in quattro sotto al palco noi
Non c'è ne mai fregato un cazzo della fama e poi
Che cosa cambia tanto sono qui
Io sto scrivendo rime
Sarò lo stesso dall'inizio alla fine
E se ci credi o no
Non ti dimostro niente
Ti giri poi mi guardi prender tutto mentre tu rimani inerme
E striscia come un verme
Non chiedo aiuto frate non mi serve
E nel momento del bisogno urlavo tra la gente
Che cosa urlo a fare, siamo tutti amici
Ma quando ti serve qualcuno nessuno ti sente

{Ritornello}
E anche oggi fisso il vuoto
Chiedendomi dove sarò
E tra qualche anno scriveremo ancora per non restare mai soli
Ma che ne se sanno dei beat, della magia
Che questa merda ti fa stare con la testa fuori, eh?
Vedo lontano la fine sembra un miraggio
Parleranno tanto ma non sapranno quello che faccio
Sono pazzo è questa vita non mi cura un cazzo
Vivo lo stesso giorno di sempre, sembra l'inizio di un viaggio

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L’inizio – Fabrizio Moro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inizio – Fabrizio Moro

Questo è l'inizio
L'inizio è come l'oro
L'inizio di una luce che illumina il futuro
L'inizio, l'inizio, l'inizio
L'inizio è la ragione perchè è l'indizio
Di una prospettiva
Un punto di partenza
Che nasce per distruggere il dolore di una circostanza
L'inizio è solo un bambino che ha capito
Che non durerà per sempre il vitalizio
L'inizio non ha capelli, non ha occhi, ne naso, ne bocca
L'inizio è una striscia a mezz'aria che percepisce chi la tocca
E la tocca solamente chi è morto e risorto dal passato
Come un prato bruciato che viene annaffiato
Come chi si stende al sole dopo un alluvione
Dopo che in mezzo ai propri sbagli è affogato
L'inizio è musica, l'inizio è vita
È ogni cosa che sia mai esistita
È la storia che ora prende forma
È il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me
Questo è l'inizio
È il primo passo
È l'aria fresca che respiri appena torni da un collasso
L'inizio, l'inizio, l'inizio
L'inizio è la conferma di un sodalizio
Tra te e la tua vita
Perchè c'è chi è gia alla fine
E non si è reso conto che è iniziata
L'inizio è proprio il mattino
Che si affaccia dolcemente mentre sfidi il precipizio
L'inizio mi fa paura
Perchè lascia un po' di spazio ad una scena un po' più scura
Non ha orecchie ne mani e ne piedi
Lo percipisci sai dov'è ma non lo vedi
L'inizio è musica, l'inizio è vita
È ogni cosa che sia mai esistita
È la storia che ora prende forma
È il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me
Tornare a vivere
E l'ebrezza di un giorno presente confonde il benessere
Tornare a ridere
E a dare fiducia a me stesso e agli altri e rinascere
L'inizio è musica, l'inizio è vita
È ogni cosa che sia mai esistita
È la storia che ora prende forma
È il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me
È il passo di un ricordo che mi porta da te
Che sei stata l'amore più grande per me

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L’inizio – Nesli

Album

È contenuto nei seguenti album:
2009 Fragile

Testo Della Canzone

L'inizio – Nesli di Nesli

Ok. L’inizio e la fine, in guerra, in amore, la paura, la pace: quando si perde qualcosa ne arriva un’altra…
Il viaggio, la meta, perché una vita non basta…
Per la luce che hai negli occhi, per le promesse, le preghiere, perché c’è sempre vita nuova.
Per le risate, le lacrime, per le giornate più belle, perché troverai sempre qualcuno come te.
Per le parole, per le battaglie, per gli errori, gli schiaffi, gli insulti, perché c’è sempre qualcuno più bravo di te.
Per la voglia che hai di farcela, per la verità, la fede, per tutto quello che verrà.
Nesliving, il secondo volume del mio testamento.

Nessuno ti ha detto come un mondo perfetto
Sarà come saremo senza nessun affetto
Senza nessun effetto, senza niente che accada
Non porterò la pace, ma solo una spada
Che separerà e dividerà anhe la mia strada
Non sentirò ragione qualunque cosa accada,
La differenza di tutto è solo la fine,
E la presenza di tutti qui non coincide.
Non c’è confine se cadi in questo vuoto
Ci si sente liberi soltanto quando si va a fuoco
Se l’incertezza gela quello che provi
Non sei nel posto giusto, ti chiedi dove ti trovi
Ora lo sai, questo non è un sogno
Allora come mai non sono ancora sveglio?
Non c’è sostegno che regga questo peso
Quello delle cose che ho dentro e che ho difeso.

Rit. Brucia libera, brucia libera
Brucia libera, la mia avidità.

Sono uno zero, io sono un perdente
Quello che ho imparato a scuola non mi è servito a niente
Quello che ho visto fin qui mi ha cambiato per sempre
Non conosco nessuno in mezzo a tutta ‘sta gente
Non saprei chi chiamare per dirgli cosa mi accade
Tutti vogliono la verità, la verità quale?
Non la voglio sentire, non la so raccontare
I professori mi dicevano: “Che vuoi diventare?”
Io non so dove sono se sono un poco di buono,
Se le scelte che ho fatto mi porteranno lontano
Una vita di rime con il microfono in mano
Disperato dall’inizio alla fine, noi non torniamo
La strada è una sola, e a tratti anche scura
Quante volte sei morto, ma di cosa hai paura?
Le urla, gli spari, la tua galera
Risorse maledette per un’esistenza intera.

Rit.

Rifletto, che il tuo Dio sia maledetto
Cerco l’ispirazione poi me la inietto
Strappo di sola andata questo biglietto
Adesso ci siamo così il mondo è perfetto
E non c’è verso di cambiare la mia vita
Ne ho tante e quella vera non l’ho mai capita
Risorse maledette e non c’è via d’uscita
Risparmia le promesse e risparmia la fatica.
Oggi sì che si fa qualcosa di diverso
Entro ed esco, estroverso
Faccio questo dal nove nove
Tentativi, prove su prove
Brucia libera la mia voglia di farcela
Io mi sento pronto, pronto come una macchina
E non c’è una ragione ma sono in piedi
Come vedi, dillo anche tu, non ci credi.

Rit. (x2)

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L’Inizio – Nesli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Inizio – Nesli

{Intro}
Ok
L'inizio e la fine, in guerra, in amore, la paura, la pace: quando si perde qualcosa ne arriva un'altra...
Il viaggio, la meta, perchè una vita non basta...
Per la luce che hai negli occhi, per le promesse, le preghiere, perchè c'è sempre vita nuova
Per le risate, le lacrime, per le giornate più belle, perchè troverai sempre qualcuno come te
Per le parole, per le battaglie, per gli errori, gli schiaffi, gli insulti, perchè c'è sempre qualcuno più bravo di te
Per la voglia che hai di farcela, per la verità, la fede, per tutto quello che verrà
Nesliving, il secondo volume del mio testamento

{Verso 1}
Nessuno ti ha detto come un mondo perfetto
Sarà come saremo senza nessun affetto
Senza nessun effetto, senza niente che accada
Non porterò la pace, ma solo una spada
Che separerà e dividerà anhe la mia strada
Non sentirò ragione qualunque cosa accada
La differenza di tutto è solo la fine
E la presenza di tutti qui non coincide
Non c'è confine se cadi in questo vuoto
Ci si sente liberi soltanto quando si va a fuoco
Se l'incertezza gela quello che provi
Non sei nel posto giusto, ti chiedi dove ti trovi
Ora lo sai, questo non è un sogno
Allora come mai non sono ancora sveglio?
Non c'è sostegno che regga questo peso
Quello delle cose che ho dentro e che ho difeso

{Hook}
Brucia libera, brucia libera
Brucia libera, la mia avidità

{Verso 1}
Sono uno zero, io sono un perdente
Quello che ho imparato a scuola non mi è servito a niente
Quello che ho visto fin qui mi ha cambiato per sempre
Non conosco nessuno in mezzo a tutta 'sta gente
Non saprei chi chiamare per dirgli cosa mi accade
Tutti vogliono la verità, la verità quale?
Non la voglio sentire, non la so raccontare
I professori mi dicevano: "Che vuoi diventare?"
Io non so dove sono se sono un poco di buono
Se le scelte che ho fatto mi porteranno lontano
Una vita di rime con il microfono in mano
Disperato dall'inizio alla fine, noi non torniamo
La strada è una sola, e a tratti anche scura
Quante volte sei morto, ma di cosa hai paura?
Le urla, gli spari, la tua galera
Risorse maledette per un'esistenza intera


{Hook}
Brucia libera, brucia libera
Brucia libera, la mia avidità

{Verse 3}
Rifletto, che il tuo Dio sia maledetto
Cerco l'ispirazione poi me la inietto
Strappo di sola andata questo biglietto
Adesso ci siamo così il mondo è perfetto
E non c'è verso di cambiare la mia vita
Ne ho tante e quella vera non l'ho mai capita
Risorse maledette e non c'è via d'uscita
Risparmia le promesse e risparmia la fatica
Oggi sì che si fa qualcosa di diverso
Entro ed esco, estroverso
Faccio questo dal nove nove
Tentativi, prove su prove
Brucia libera la mia voglia di farcela
Io mi sento pronto, pronto come una macchina
E non c'è una ragione ma sono in piedi
Come vedi, dillo anche tu, non ci credi

{Hook x2}
Brucia libera, brucia libera
Brucia libera, la mia avidità

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L’inizio della fine – Fasma Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inizio della fine – Fasma

{Testo di "L'inizio della fine"}

{Intro}
...e poi cercavo
Oh, dobbiamo uscire, raga, finché non l'abbiamo partorita 'sta canzone stasera, eh
Cioè, non usciamo da qua se no
Seh, sto carico, c'ho voglia di lavora'
Anche se ci mettiamo degli anni, eh, è duro lavoro
Ce lo meritiamo

{Bridge 1}
L'inizio della fine, poi litighiamo male
Sempre le stesse scene, vuoi sempre litigare
No, no, non mi vuoi bene
No, no, non mi vuoi accanto
Non ti farei del male
No, non lo stai capendo

{Ritornello}
L'inizio della fine, poi litighiamo male
Sempre le stesse scene, vuoi sempre litigare
No, no, non mi vuoi bene
No, no, non mi vuoi accanto
Non ti farei del male
Ma te lo stai facendo

{Bridge 2}
"Ciao," è l'inizio di tutto
"Ciao", con il volto distrutto
"Ciao", cosa ho fatto di brutto?
Ho dato di matto
Ma per darti di tutto e poi

{Strofa}
Io e te, tu ed io, noi stiamo insieme
Con te, oddio, io mi sento bene
Con te ormai non mi serve bere
Non mi importa dove, non mi importa come
Basta stare con te, oddio, io mi sento bene, sì
Tu vuoi sia tuo il cuore che mi preme, ah-ah
Ma un cuore, no, non ce l'ho
Non vorrei farti del male
Ma un giorno io te ne farò

{Ritornello}
L'inizio della fine, poi litighiamo male
Sempre le stesse scene, vuoi sempre litigare
No, no, non mi vuoi bene
No, no, non mi vuoi accanto
Non ti farei del male
Ma te lo stai facendo

{Outro}
L'inizio della fine, poi litighiamo male
Sempre le stesse scene, vuoi sempre litigare
No, no, non mi vuoi bene
No, no, non mi vuoi accanto
Non ti farei del male
Ma te lo stai facendo

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L’Inizio Della Fine – Sick Boy Simon Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Inizio Della Fine – Sick Boy Simon

Fanculo, non fotti con Simon mettitelo in testa
Non è che mi monto la testa, mi monto la festa
Il fatto è che sei tu scarso, non io che faccio il gangsta
Sono stato pubblico prima del main event
E oggi non c'è più pubblicato perchè son tutti rappers
Io avrei fatto sta merda senza mai salire su un palco
Ma siete talmente seghe che mi è toccato farlo
Rimo da quando W Tang forever suonava nel mangianastri
Camera a gas, gangia bass, studiati gli incastri
Vecchia scuola, nuova scuola, prossima scuola
So solo che sta merda vi spettina ancora
E fate presto a dire king questo, king quello
Ne riparliamo quando arrivi a questo livello
Sick Boy dal giorno zero, di un altro pianeta Simon
Come a Saigon, questo è il tuo Vietnam

{Skit: Capitol I-Man}
" Yo Yo wassup is your boy Capitol I Man from the Mexakinz crew
Shout out to my boy Sick Boy Simon on Radio Bastard Volume 1
From Los Angeles to Italy L.A. connecta homye "

{Scratches}
" You wanna be an Mc' ?huh "
" Who the fuck is you ? Stay away from me "
" Feel me "
" Yo here we go again "
"Hey man "
" Fuck Around "
" And if you mess around then you'll catch a beatdown "
"Boost that ass and get up "
" I hang with the baddest "

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L’innamorata – Dalida Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'innamorata – Dalida

Je suis l'innamorata
Sempre innamorata
Mon cœur parle avec les mains
J'ai besoin de rien
De pain, de vin et je me sens bien

Je suis l'innamorata
J'y peux rien
J'suis née comme ça
Ma vie est un feu de joie
J'sais pas dire je t'aime
Sans me brûler, sans ouvrir les bras
Et mes colères et mes passions
Sont comme des volcans
Il coule dans mes veines
Un autre sang
Fait de soleil et de chansons

Je suis l'innamorata
Sempre innamorata
Meme si j'ai le coeur en France
Y'a comme une Provence
Dans ma tête comme une autre enfance

Ma vie est un feu de joie
J'sais pas dire je t'aime
Sans me brûler, sans ouvrir les bras
Et mes colères et mes passions
Sont comme des volcans
Il coule dans mes veines
Un autre sang
Fait de soleil et de chansons

Je suis l'innamorata
Sempre innamorata
Mon coeur parle avec les mains
J'ai besoin de rien, de pain, de vin
Et je me sens bien

Oh oh sono l'innamorata
Sempre innmorata

La, la, la...

Oh sono l'innamorata
Sempre innamorata

La, la, la...

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L’innamorato

Album

È contenuto nei seguenti album:
2010 Edda in orbita

Testo Della Canzone

L'innamorato di Edda

Solo il tono debuttante
Mi fa capire il tuo umore
Ho deciso di morire
Ho deciso a parole
Prende strade laterali
La ricetta del dolore
Prova a metterti nei panni miei
Che sono Stefano l’incoronato
A pezzi rovinami se non mi vuoi
Resta in gioco almeno tu
Se non nel cuore qui nell’anima
A fette cucinami
Se non mi vuoi
Non c’è rimedio
Oggi compio 12 anni
Oggi compio solo danni
Ho goduto mica tanto
Non rinascere troppo stanco
È così non è così
Ma veramente io volevo solo fare l’amore
Daghe sù daghema trà
Daghe reta un cicinin
E facciamo ancora festa all’amore dottò!
Non c’è rimedio
Ma come dici
Non c’è rimedio
Prova a metterti nei panni miei
Che sono io l’indemoniato
A pezzi a pezzi rinunciami
E benedicimi
Prova a metterti nei panni miei
Che sono io il tuo rovinato
A pezzi a pezzi finiscimi
Fai come vuoi
Non c’è rimedio
No non c’è rimedio
San Benedetto

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L’innamorato – Edda Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'innamorato – Edda

Solo il tono debuttante
Mi fa capire il tuo umore
Ho deciso di morire
Ho deciso a parole
Prende strade laterali
La ricetta del dolore

Prova a metterti nei panni miei
Che sono Stefano l'incoronato
A pezzi rovinami, se non mi vuoi
Resta in gioco almeno tu
Se non nel cuore qui nell'anima
A fette cucinami, se non mi vuoi
Non c'è rimedio

Oggi compio 12 anni
Oggi compio solo danni
Ho goduto mica tanto
Non rinascere troppo stanco
È così, non è così
Ma veramente io volevo solo fare l'amore
E facciamo ancora festa all'amore, dottò!
Non c'è rimedio
Ma come dici
Non c'è rimedio

Prova a metterti nei panni miei
Che sono io l'indemoniato
A pezzi, a pezzi rinunciami
E benedicimi
Prova a metterti nei panni miei
Che sono io il tuo rovinato
A pezzi, a pezzi finiscimi
Fai come vuoi
Non c'è rimedio
No non c'è rimedio
San Benedetto

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L’inno degli ubriachi

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Storie illustrate in la minore

Testo Della Canzone

L'inno degli ubriachi di Emanuele Martorelli

Cantano l’inno degli ubriachi e per la strada scendono
perche’ la verita’ stasera barcolla e’ difficile riprenderla
ma lo giuro e’ piu’ facile adesso riuscire a capire

Cantano un inno con le note stonate,e i pensieri in battere
perche’ le parole stasera traballano e’ difficile riprenderle
Posso cambiare gridare e fare, non ci sono limiti
e questi due che adesso mi accompagnano a spalla,magari sono angeli
solo che non hanno le ali e bestemmiano pure
tu non dire, tu non mi dire che esagero

no che i caffe’ non mi servono, e no che non mi agito
pure se cammino in bilico le parole vanno da sole
Fino a che mi stanno a sentire, fino a che mi sentono…

Perche’ continui a dipingere una situazione tragica
c’e’ tutta una logica sotto invece, libera di scegliere
cantano l’inno degli ubriachi e per la strada scendono
perche’ la verita’ stasera barcolla e’ difficile riprenderla
pero’ e’ proprio stasera che tutti mi stanno a sentire
cosi’ e’ proprio stasera che tutti mi sentono

e campane a vuoto suonano, e ancora resto in bilico
signori che rabbia mi sento salire, a fatica vedo i limiti
grido se cosa se grido se come, fino alla fune alla fame alla fine

Fino a che mi stanno a sentire, fino a che mi sentono
fino a che mi stanno a sentire, fino a che mi sentono

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L’inno dei figli della Lupa

Testo Della Canzone

L'inno dei figli della Lupa di Canzoni politiche

Siamo i figli della Lupa
dell’Italia il primo fiore
e donato abbiamo il cuore
al suo grande Condottier.

Noi di Roma siam Balilla
e del Duca il primo affetto.
Il Suo nome abbiamo in petto
e l’Italia nei pensier.

Suonate campane, suonate festose
a schiere di bimbi che passan gioiose
marciamo inquadrati da veri soldati.
L’Italia e il suo Duca vogliamo seguir.

Suonate campane, suonate festose
a schiere di bimbi che passan gioiose
marciamo inquadrati da veri soldati.
L’Italia e il suo Duca vogliamo servir.

La divisa che portiamo
sempre avrà la nostra Fede.
Mussolini ce la diede
le faremo sempre onor.

Suonate campane, suonate festose
a schiere di bimbi che passan gioiose
cantiamo inquadrati da veri soldati.
L’Italia e il suo Duca vogliamo servir.

Suonate campane, suonate festose
a schiere di bimbi che passan gioiose
marciamo inquadrati da veri soldati.
L’Italia e il suo Duca vogliamo servir.

Suonate campane, suonate festose
a schiere di bimbi che passan gioiose
marciamo inquadrati da veri soldati.
L’Italia e il suo Duca vogliamo servir.

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L’Inno Dei Non Mondiali – Gli Autogol Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Inno Dei Non Mondiali – Gli Autogol

{Strofa 1}
Quattro anni ad aspettare
Che arrivasse il Mondiale
Ed ero pronto a cantare
L’Inno della Nazionale

Ma mi ritrovo a guardare
E altre squadre giocare
C’è pure Panama amore
E mi spezza un pò il cuore

Niente Russia soltanto sabbia
Il nostro stadio è questa spiaggia
Senza Italia son notti tragiche
Altro che magiche

Contro chi giochiamo questa sera?
La Nazionale gioca a Formentera!
Questa sera Formentera
E l’Italia a Formentera

Po-po-ro-ro-po-po-po-ro-ro-ro
Questa sera a Formentera
Po-po-ro-ro-po-po-po-ro-ro-ro
E l’Italia a Formentera

Entro talmente veloce e a rappare
Che sembra la strofa sia di Douglas Costa
2006 ce l’ha fatto Grosso
2018 ce l’han fatta grossa
Pure con Messi la perde Ventura
Quest’anno giochiamo
Sì, a Fuerte Ventura
Quest’anno è più dura non siamo più fighi
Staremo in tribuna a mangiare fruttini
La prendo bene sì un po’ come Gigione
Quando CR7 gli ha segnato il rigore
Aspettavo solo la nostra qualificazione
Un po’ come il passaggio di Inzaghi a Barone ma
Svedesi in spiaggia calza e ciabatta
Esco come Aldo da sotto la sabbia
Mi manca l’Italia ma al prossimo turno
So già che il cielo ritornerà azzurro


Contro chi giochiamo questa sera?
La Nazionale gioca a Formentera!
Questa sera Formentera
E l’Italia a Formentera

Po-po-ro-ro-po-po-po-ro-ro-ro
Questa sera a Formentera
Po-po-ro-ro-po-po-po-ro-ro-ro
E l’Italia a Formentera

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L’inno del carrista

Testo Della Canzone

L'inno del carrista di Canzoni politiche

Col carrarmato noi facciam la guerra
strumento che conosce sol vittoria
che perder fa al nemico la sua boria
che appena appena lo sente avanzar
Col carrarmato noi facciam la guerra
compagine noi siamo d’ardimento
che sorridendo affronta ogni cimento
che se ne frega se poi dovrà morir.

Baldo carrista
lancia al vento del tuo cuore la canzone
nell’impeto di fede e di passione
per la tua Patria, per il Re, per il tuo Duce.
Se canta il cuore
l’accompagna col suo ritmo anche il motore
e dice a chi lo guida nel silenzio:
“Demone rosso, avanti!
Tu sei fra tutti quanti il re dell’ardimento!”

Baldo carrista
lancia al vento del tuo cuore la canzone
nell’impeto di fede e di passione
per la tua Patria, per il Re, per il tuo Duce.
Se canta il cuore
l’accompagna col suo ritmo anche il motore
e dice a chi lo guida nel silenzio:
“Demone rosso, avanti!
Tu sei fra tutti quanti il re dell’ardimento!”

Baldo carrista
lancia al vento del tuo cuore la canzone
nell’impeto di fede e di passione
per la tua Patria, per il Re, per il tuo Duce.
Se canta il cuore
l’accompagna col suo ritmo anche il motore
e dice a chi lo guida nel silenzio:
“Demone rosso, avanti!
Tu sei fra tutti quanti il re dell’ardimento!”

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L’inno del corpo sciolto – Roberto Benigni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inno del corpo sciolto – Roberto Benigni

È questo l'inno
Del corpo sciolto
Lo può cantare solo chi caca di molto
Se vi stupite
La reazione è strana
Perché cacare soprattutto è cosa umana

Noi ci si svegliamo e dalla mattina
Il corpo sogna sulla latrina
Le membra posano
In mezzo all'orto
È questo l'inno, l'inno sì del corpo sciolto


Ci han detto vili
Brutti e schifosi
Ma son soltanto degli stitici gelosi
Ma il corpo è lieto
Lo sguardo è puro
Noi siamo quelli che han cacato di sicuro

Pulirsi il culo dà gioie infinite
Con foglie di zucca di bietola o di vite
Quindi cacate
Perché è dimostrato
Ci si pulisce il culo dopo aver cacato

Evviva i cessi
Sian benedetti
Evviva i bagni, le toilettes e gabinetti
Evviva i campi
Da concimare
Viva la merda
E chi ha voglia di cacare

E se parlo con un demente
Un fetente, un ignorante
Mi levo la giacca
E la cacca gli fò

Il bello nostro è che ci si incazza parecchio
Ci si calma solo dopo averne fatta un secchio
La voglio reggere
Per una stagione
E colla merda poi far la rivoluzione

Pieni di merda andremo a lavorare
Poi tutt'a un tratto si fa quello che ci pare
E a chi ci dice, dice a te
Fai questo e quello
Gli cachiamo addosso e lo copriam fino al cervello

Non sono stato mai così giocondo
Viva la merda che ricopre tutto il mondo
È un mondo libero, un mondo squaqquera
Perché spillaqquera di qua e di là

Cacone, merdone, stronzone, puzzone
La merda che mi scappa si sparga su di te

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L’inno della banana – Blue Parrot Fishes Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inno della banana – Blue Parrot Fishes

Io
Sono una banana
Una banana distinta
Lalalalalalala
Mi vesto con cura
E sono gentile con tutti
Ma chi è gentil con me?
Nessuno
Nessuno
Nessuno

Mondo crudele
Caino e Abele
Nessuno mi è fedele
Ti farò vedere
Di che cos'è capace
Una banana vestita Versace

Io
Sono una banana
Io
Lalalala

Io sono una banana
E qui canto il mio dolore
Cantando mi dispero per questa società
E questo, ragazzi
È l’inno della banana

Oh, cazzo è? Boh

Ma un giorno la banana, frustrata e amareggiata
Decise di fare una vera e propria rivoluzione
Decise di essere ciò che non era
E nel tentativo cadde e si sbucciò

Ananab anu onos oi
Io sono una banana e mi sono sbucciata
Cantando mi dispero per questa società
E questo, ragazzi
È l'inno della banana
Di nuovo

Io
Sono una banana
Io
Lalalala
Qui canto il mio dolore
Cantando mi dispero
E questo è l'ultimo inno della banana

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L’Inno Istriano

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Inno Istriano di Sconosciuto

(di G. Giorgeri)

Oh bell’Istria, chi lungo il tuo lido,
Va scorrendo sul placido mar,
A te manda un festevole grido,
Come amico ad amico suol far
quai smeraldi I tuoi pingui oliveti,
Sono invidia al lontano stranier!

Sono sempre I tuoi dolci vigneti,
Nuova fonte di vita e piacer.
Delle muse qui il mite sorriso, sorriso,
qui il sapere ebbe culto ed onor, ed onor,
A tuoi figli qui brilla sul viso, sul viso,
L’amistade che viene dal cor.

L’amistade che viene dal cor.
Istria salve! salve!
Istria salve, ruggente procella,
Mai turbi il sereno tuo ciel,
Ma di pace e di gioia la stella,
A te splenda benigna e fedel.

Ruggente procella mai non turbi,
Mai non turbi il sereno tuo ciel,
Ma di pace e di gioia la stella, la stella,
A te splenda benigna e fedel, si fedel,
Ma di pace e di gioia la stella,
A te splenda benigna e fedel;

Ma di pace e di gioia la stella,
A te splenda benigna e fedel,
Ma di pace a te splenda, a te splenda,
a te splenda benigna e fedel, benigna e fedel.

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L’inno nazzionale

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'inno nazzionale di Fabrizio Graziani

di Fabrizio Graziani

La questione, nun lo nego, è delicata:
se tratta de capì s’è più normale,
quanno che sona l’inno nazzionale,
sentillo zitti o fasse ‘na cantata,

pe’ stabbilì se l’amor patrio cresce,
facennote drizzà tutti li peli,
deppiù co’ le parole de Mameli
oppure se stai muto come ‘n pesce!

A dì la verità, su ‘st’argomento
se n’è parlato tanto e de recente
cià raggionato pure ‘r Presidente
assieme a quarcheduno in Parlamento:

s´è stabbilito de studiallo a scola,
così i ragazzi s’affezzioneranno
e poi da granni lo canticchieranno
senza sbajà nemmanco ‘na parola!

Solo du’ cose se so´ messe ai voti:
l’emendamento Spartaco Martelli,
che ha detto chiaro: “Basta coi Fratelli,
l’Italia è piena solo de … Nipoti!”

e la proposta Fanco Frappalà,
che da trent’anni sta seduto ar banco
e che siccome ancora nun è stanco,
suggerirebbe “Finchè la barca và …!”

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L’innocenza – Scisma

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L’innocenza – Scisma

Non so se ci sia una ragione per

capire e riflettere gli enormi spazi

che esplodono dentro di me

che bruciano dentro di me

che non so dire niente

…bisogna immaginare

immaginare

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Do     Fam    Do    Fam     Do
Non so se ci sia una ragione per
 Fam      Do            Fam
capire e riflettere gli enormi spazi
     Lam      Mim      Fa
che esplodono dentro di me
     Lam      Mim      Fa
che bruciano dentro di me
  Fam
che non so dire niente

Ripetere

(slide)

verso +

    Fam7     Do    Sol  Lam Fa
...bisogna immaginare
  Do   Sol Fa Fam
immaginare

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L’innustria

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'innustria di Gioacchino Belli

di Gioacchino Belli 1832

Un giorno che arrestai propio a la fetta,
Senz’avé manco l’arma d’un quadrino,
Senti che cosa fo: curro ar camino
E roppo in quattro pezzi la paletta.

Poi me l’invorto sott’a la giacchetta,
E vado a spasso pe Campovaccino
A aspettà quarche ingrese milordino
Da daje ‘na corcata co l’accetta.

De fatti, ecco che viè quer c’aspettavo.
“Siggnore, guardi un po’ quest’anticaja
C’avemo trovo jeri in de lo scavo?”

Lui se ficca l’occhiali, la scannaja,
Me mette in mano un scudo e dice: “Bravo!”
E accusì a Roma se pela la quaja.

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L’inquietudine

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 Una parte de me
2010 Greatest Hits 1992–2010

Testo Della Canzone

L'inquietudine di Nek

Quando il buio scende io mi siedo qui
Libero la mente che va via e così
Guardo l’universo sento il suo fruscio
Sembra un manifesto dove sono anch’io

Si distende su me una calma che va

Oltre le cose oltre le attese
Oltre me oltre noi
Le mie difese
Oltre le cose le mani chiuse
Su di me quando c’è
L’inquietudine

È notte quando il vento muove la foschia
Seguo i lineamenti della vita mia
Il silenzio dentro non spaventa più
Ai suoi rami appendo la malinconia

Si distende su me questa calma che va

Oltre le cose oltre le attese
Oltre me oltre noi
Le mie difese
Oltre le cose le mani arrese
Oltre me quando c’è
L’inquietudine

L’alba mi dipinge dice ancora si
E le mie speranze le ritrovo qui

Oltre le cose le lunghe attese
Oltre me oltre noi
Oltre l’immenso
E quando ti penso in te mi anniento
Sento che spazzi via
L’inquietudine
L’inquietudine
L’inquietudine
L’inquietudine

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
               SI-                La
Quando il buio scende io mi siedo qui
         Mim    Fa#-         Sol
Libero la mente che va via e così
             SI-               La
Guardo l'universo sento il suo fruscio
            Mim     fa#-      Sol
Sembra un manifesto dove sono anch'io
    La         sol    Mim Fa#-  Sol
Si distende su me una calma che va
         Si-             La
Oltre le cose oltre le attese
      Mi-      La
Oltre me oltre noi
         Si-
Le mie difese
                      La
Oltre le cose le mani chiuse
      Mi-       La
Su di me quando c'è
      Si-   Fa#-
L'inquietudine

È notte quando il vento muove la foschia
Seguo i lineamenti della vita mia
Il silenzio dentro non spaventa più
Ai suoi rami appendo la malinconia

Si distende su me questa calma che va

Oltre le cose oltre le attese
Oltre me oltre noi
Le mie difese
Oltre le cose le mani arrese
Oltre me quando c'è
L'inquietudine

L'alba mi dipinge dice ancora si
E le mie speranze le ritrovo qui

Oltre le cose le lunghe attese
Oltre me oltre noi
Oltre l'immenso
E quando ti penso in te mi anniento
Sento che spazzi via
L'inquietudine
L'inquietudine
L'inquietudine
L'inquietudine	

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L’inquietudine – Nek Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inquietudine – Nek

Quando il buio scende io mi siedo qui
Libero la mente che va via e così
Guardo l'universo sento il suo fruscio
Sembra un manifesto dove sono anch'io

Si distende su me una calma che va

Oltre le cose oltre le attese
Oltre me oltre noi
Le mie difese
Oltre le cose le mani chiuse
Su di me quando c'è
L'inquietudine

È notte quando il vento muove la foschia
Seguo i lineamenti della vita mia
Il silenzio dentro non spaventa più
Ai suoi rami appendo la malinconia

Si distende su me questa calma che va

Oltre le cose oltre le attese
Oltre me oltre noi
Le mie difese
Oltre le cose le mani arrese
Oltre me quando c'è
L'inquietudine

L'alba mi dipinge dice ancora si
E le mie speranze le ritrovo qui

Oltre le cose le lunghe attese
Oltre me oltre noi
Oltre l'immenso
E quando ti penso in te mi anniento
Sento che spazzi via
L'inquietudine
L'inquietudine
L'inquietudine
L'inquietudine

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L’inquietudine di esistere

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 L’essenziale

Testo Della Canzone

L'inquietudine di esistere di Tiromancino

Tiromancino e Fabri Fibra

FABRI FIBRA:
Tocca essere decisi
Come il destino in certe cose tocca essere precisi
Da ragazzino stavo zitto
Mani in tasca come lo zippo
Un giovane afflitto
Sono partito ho capito ho pagato i miei debiti, la benzina e l’affitto
Il giorno dopo ero sovrapensiero
Sopra un aereo
In questo mondo in cui tutto gira intorno a chi è più famoso
Maltrattami e io ti sposo
Poi ti lascio
Faremo statistica come l’ennesima famiglia allo sfascio
A pezzi come un puzzle
Basta progetti, le cose migliori mi son venute così come quando ti ho incontrata, per caso.

TIROMANCINO:
Per questo dove sarò domani, ora non lo so
Non voglio vivere seguendo piani che non rispetterò
Come sempre leggera di nuovo la sera porta via da me
L’INQUIETUDINE DI ESISTERE
Che c’è.

FABRI FIBRA:
Mani aperte sugli occhi chiusi
Subito dopo pugni chiusi occhi aperti
Dipende come ti comporti
Come da piccoli
Saresti piccolo, vai a picco
Chi ci crede alla storia del ricco che gioca tutto e poi diventa povero
E chi ci crede alla storia del povero che gioca un numero e diventa ricco (ricco)
Domani dove sarò? come sarò? non lo so! non solo
Lancio le mani al cielo magari prendo il volo.

TIROMANCINO:
Per questo dove sarò domani, ora non lo so
Non voglio vivere seguendo piani che non rispetterò
Come sempre leggera di nuovo la sera porta via da me
L’INQUIETUDINE DI ESISTERE
Che c’è, che c’è.
L’INQUIETUDINE DI ESISTERE

FABRI FIBRA:
Domani dove sarò? come sarò? non lo so! non solo.

TIROMANCINO:
Che c’è.

FABRI FIBRA:
Lancio le mani al cielo magari prendo il volo.

TIROMANCINO:
Per questo dove sarò domani.

FABRI FIBRA:
Mani aperte sugli occhi chiusi.

TIROMANCINO:
Ora non lo so.

FABRI FIBRA:
Subito dopo pugni chiusi occhi aperti

TIROMANCINO:
L’INQUIETUDINE DI ESISTERE
Che c’è
L’INQUIETUDINE DI ESISTERE
Che c’è, che c’è.

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L’inquilino

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'inquilino di Cochi e Renato

(di Enzo JannacciCochi PonzoniRenato Pozzetto)

Puli puli puli pu fa il tacchino
qua qua qua quà l’ochetta
ci ci ci ci fa il pulcino
e di noi che cosa sarà.

Se gan de dì i viulinista
che sonen semper in fond a l’orchestra
a la matina quand leven su
ciapen l’archet e sel pichen in del…

Puli puli puli pu fa il tacchino
qua qua qua quà l’ochetta
portate qui l’inquilino
e di noi che cosa sarà.

Se gan de dì i peruché
che a fa la barba a le el so mesté
a la matina quand leven su
ciapen el penel e se le pichen in del…

Puli puli puli pu fa il tacchino
scif sciaf scif sciaf fa il pennello
mandate via l’inquilino
e di noi che cosa sarà.

Se gan de dì alura i dentista
che te impienisen la buca de pasta
a la matina quand leven su
ciapen la protesi e la pichen in del…

Pulì puli puli pu fa il tacchino
co co co cò il codrillo
lasciate lì l’inquilino
e di noi che cosa sarà.

Se gan de dì quei di giurnal
che el so mesté le de cuntà su i ball
a la matina quand leven su
ciapen el scoop e se’l pichen in del…

Puli puli puli pu fa il tacchino
fax la telescrivente
parlaci tu all’inquilino
e di noi che cosa sarà.

E quei che fan i vegetariani
solo lenticchie piselli e banani
a la matina quand leven su
ciapen un carciof e se le pichen in del…

Puli puli puli pu fa il tacchino
ma ma mammia il mandrillo
non trovo più l’inquilino
e di noi che cosa sarà.

E quei che navigan in Internet
passen la vita a cercar i tett
a la matina quand leven su
cerchen il mouse e sel troven in del…

Puli puli puli pu fa il tacchino
pric prac pric prac
fa il purgante
buttami giù l’inquilino
e di noi che cosa sarà.

E quei che gan il cellulare
che parlen sempre con l’auricolare
a la matina quand leven su
el GSM se le pichen in del…

Puli puli puli pu fa il tacchino
qua qua qua quà l’ochetta
voglio affittar l’inquilino
e di noi che cosa sarà.

E quei che fa la televisiun
che rimpirlisen la pupulasiun
a la matina quand leven su
ciapen la moviola e se la pichen in del…

Puli puli puli pu fa il tacchino
ridammi indietro il pulsante
ma vada via i ciap l’inquilino
e di noi che cosa sarà.
E di noi che cosa sarà.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
Cm Fm G Cm Fm Cm Cm9 D G Cm Em7 F G

            C                  G7
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G                  C
qua qua qua qua l'ochetta

                        F
ci ci ci ci' fa il pulcino

  Am     G
e di noi che cosa sara'

C                       G
se gan de di' il viulinista

                                  C
che sonen semper in fund a l'orchestra

a la matina quand leven su

F                     Em7
ciapen l'archet e sel pichen in del

C                        G
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G7 G
   qua qua qua qua l'ochetta

C                       F    C
portate qui l'inquilino e di noi che cosa sara'

                        G
se gan de di' i peruchè che a far la barba a le el so mestè

C                          F               Em
a la matina quand leven su ciapen el penel e sel pichen in del 

            C                  G7
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G                             C
cif ciaf cif ciaf fa il pennello

                     F    Am     G
mandate via l'inquilino e di noi che cosa sara'

C                          G
se gan de di' alura i dentista

                               C
che te impenissen la buca de pasta

            C7
a la matina quand leven su

F      Am           Em7
ciapen la protesi e la pichen in del

C                        G
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G7 G            C
   co co co co' il codrillo

                         F    C
lasciate li' l'inquilino e di noi che cosa sara'

se gan de di' quei di giurnall

G
che 'l so meste' le de cunta' su i ball

C                   F                      C
a la matina quand leven su ciapen lo scoop e sel pichen in del 

                               G7
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G               C                           F
faxa la telescrivente parlaci tu all'inquilino

  Am     G              C
e di noi che cosa sara' e quei che fan i vegetariani

G
solo lenticchie piselli e banani

C           C7
a la matina quand leven su

F         Am             Em7
ciapen un carciofo e sel pichen in del

C                        G
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G7 G          C
   ma mamma mia il mandrillo non trovo piu' l'inquilino

F    C
e di noi che cosa sara' E quei che navigan in internet

G                       Em
passen la vita a cercar i tett

C                          F                C               Em
a la matina quand leven su cerchen il mouse e sel troven in del

            C                  G7
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G                            C
pric prac pric prac fa il purgante

                      F    Am      G
buttami giu' l'inquilino e di noi  che cosa sara'

C
e quei che ghan il cellulare

G                                  C
che parlen sempre con l'auricolare a la matina quand leven su

F                   G
el Gi Esse Emme sel pichen in del

C                        G
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G7 G
   qua qua qua qua l'ochetta 

C                           F    C
voglio affittar l'inquilino e di noi che cosa sara'

e quei che fan la televisiun

G                              C
che rimpirlissen la pupulasiun a la matina quand leven su

F                 C
ciapen la moviola e se la pichen in del

                               G7
Puli puli puli pu' fa il tacchino

G                      C
ridammi indietro il pulsante

                             F
ma vada via i ciapp l'inquilino

          G
e di noi  che cosa sara'

C Em         C          Em C
e di noi che cosa sara'    

***

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L’insalata

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'insalata di Filastrocche

Nell’orticello
tra terra e ortaggi,
la timida insalata
vede miraggi.
Sogna un futuro strepitoso
e tra barbabietole sdegnate
e cavoli paffuti
immagina di andare sulla luna
tra mille benvenuti.
“Vedrete”- andava raccontando,
“Prima o poi girerò il mondo
e sulla luna
arriverò in meno di un secondo”.
Ma ecco
saltellando a cuor leggero
ecco giunger l’ortolano Piero:
la coglie e la depone
tra cocomeri e finocchi.
-“Addio sciocchi!”-
Nel cesto di vimini
si sente rimirata
e sprezzante rivolge agli altri vegetali
uno sguardo che non ha eguali.
Ma ecco
il viaggio dura poco.
Strappan via le foglie,
via le ali, via le verdi vesti
“Ma sogno o son desta?”-
“I miei vestiti!Le mie gonnelle!
Si portan via pure quelle!”-
Via le verdi foglie,
via tutte le spoglie,
ecco l’insalata
sembra sfigurata.
Servita in un gran piatto di portata
accetta rassegnata
la sua sorte sventurata.

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L’insalata sbagliata

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'insalata sbagliata di Gianni Rodari

Gianni Rodari

Il professor Grammaticus
entrò nel ristorante
e ordinò al cameriere
un’insalata abbondante:
Metteteci l’indivia,
la lattuga, l’erbetta,
il sedano, la cicoria,
due foglie di ruchetta,
un mezzo pomodoro,
cipolla se ce n’è:
portate l’olio e il sale,
la condirò da me.
E il bravo professore,
con la forchetta in mano,
si accingeva a gustare
il pranzo vegetariano.
Ma tutta la sua delizia
fin dal primo boccone
si mutò in una smorfia
di disperazione.
Guardò meglio nell’ampolla
dell’olio e inorridì;
gli avevano servito
un « oglio» con la « g »!
Offeso e disgustato
fuggi dalla trattoria:
sono un pessimo condimento
gli errori d’ortografia.

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L’inserimento – Giorgio Gaber Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inserimento – Giorgio Gaber

Bisogna che ne faccia qualcosa di me
Vediamo un po': cosa posso fare da grande? Ora ho trentasette anni.... "andate a lavorare!"... mio zio non è ancor morto... Lui l'ha sempre detto che sono sprecato
Eh sì, perchè io, potenzialmente... potrei far tutto
Non so se provare o no. Potrei riiscrivermi all'Università, mi mancano venticinque esami. Sono stato stupido. Potevo approfittare al tempo degli Unni. Quando si entrava nelle aule, dai professori, col libretto in mano: "Firma, vecchia bagascia!". Gliene abbiamo messa di paura al tempo degli Unni: "Ditemi borghese, ditemi pure borghese non di più". Il termine borghese di merda per loro era il più leggerino, era come dire che uno non aveva più vent'anni! E come firmavano: trenta, trenta, trenta... Gliene abbiamo fatta di paura al tempo degli Unni!
Ora Attila è assessore, gli Unni sono un po' sfasciati. E' normale dopo i periodi di splendore, dopo le vittorie
Come l'impero romano, si sa. Ti metti a suonare la chitarra ...è la fine...
Quattro libri sulla decadenza dell'impero romano. Tre righe sulle vittorie. Gli storici si divertono più con gli sfaceli. Devono essere tutti della scuola di Francoforte
L'università non va più bene, è tornato tutto come prima, anzi... ti fanno certi mazzi!... E fanno bene. Hanno bisogno di gente preparata per la produzione... e il fine giustifica i mazzi...
Per ora va bene. M'arrangio qua e là, lavoretti saltuari, che se un domani fai lo scrittore li metti nella biografia
Ce ne ho due più di Henry Miller. Miller non ha fatto il ladro e le collanine. A noi ci hanno rovinato quelli lì... i Miller e i Kerouac, on the road... on the road... On the road noi! E loro a casa... gattacci neri finti, hanno portato scalogna solo a noi, che siamo ancora qui a vendere le collanine. Non posso mica vendere le collanine fino a sessantacinque anni! Bisogna che mi dia un limite. Non mi ci vedo: magro, tutto bianco, un po' d'artrosi, ma allegro...Il nonno dei fiori!
No, basta, devo rimettermi a studiare. Diventerò ingegnere, passerò dall'altra parte... coi gatti bianchi. C'è solo da attraversare il fiume... esito... faccio il salto...
Calma, un momento... Li guardo un po', prima... Non sarò come loro, questo è certo. Li vedo, li vedo. Sempre pronti a rincorrere un direttore nei corridoi, a divincolarsi vicino a lui, parlandogli un po' dal basso, ossequiosi scodinzolano, continuano a corrergli dietro, inciampano, lo raggiungono ancora, sempre più bassi... E poi se lo guardano, lo seguono a passettini e annuiscono, viscidi, striscianti, schifosi
E a casa minestrina al burro, il corriere... Ci vogliono delle minestrine al burro per essere come loro... E la moglie come li capisce!... E i tre figli... ci vogliono tre figli... Scopano, però!... Non mi sembrava... come hanno fatto?... Certo, ci vogliono tre figli... e l'amore, la fedeltà... la loro fedeltà a tutto...
Come hanno fatto?...

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L’insetto – Dilaila Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'insetto – Dilaila

Questi giganti intorno a me, non so chi sono
Io, così piccola, non so che cosa dare, dire, fare
Se non si accorgono di me, potrò ascoltare
Parlano di questioni più grandi del mare
Provo a dire no, con la mia voce, a dire no
Provo a dire no, con tutto il fiato, a dire no

Forse non valgo la metà di un vero uomo
Ma penso e quindi sono
Provo a dire no, con la mia voce, a dire no
Provo a dire no, con tutto il fiato, a dire no

Provo a dire no, con la mia voce, a dire no
Provo a dire no, a dire no, a dire no, a dire no...

Ecco una serie di risorse utili per Dilaila in costante aggiornamento

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L’insolito commiato del signor Augusto

Album

È contenuto nei seguenti album:
1987 Parlami d’amore Mariù

Testo Della Canzone

L'insolito commiato del signor Augusto di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

MONOLOGO

(Interno – pomeriggio)
La stanza è un specie di ampia anticamera, uno studio di avvocato, ordinato e pieno di libri, dove spiccano alcune stampe vagamente antiche, e un comò di buon gusto sei o settecentesco. Non importa. Taglio perché questi particolari non aggiungono niente alla storia.
Forse sto vivendo uno di quegli attimi in cui uno non capisce bene che sta succedendo, e perché. Ma siamo tutti qui davanti a quella porta che dà su una camera, dove il signor Augusto vive forse le sue ultime ore, e senza l’assistenza dei suoi famigliari. È una sua scelta… forse pudore esasperato, egoismo, altruismo… chi lo sa… forse perché in certi momenti le persone più vicine… sì, i figli, la moglie… Taglio!… perché è quasi impossibile capire come in certi casi possa essere straziante… farsi vedere dai familiari…
Con me è diverso. È riuscito a parlarmi anche in questi giorni. Evitava qualsiasi accenno alla sua malattia. Soltanto una volta ha sussurrato: “Da un giorno all’altro mi troverò improvvisamente privo di dolore.
Era molto bello come lo ha detto. Gli anziani sono quasi sempre belli. Forse perché i loro lineamenti si acquietano. Non devono più fare sforzi per apparire in un certo modo. Sono in pace con le loro rughe. E tutto diventa armonioso.
Ecco come lo vedo io, il signor Augusto. È come se sentissi per lui una forma di ammirazione e di amore… quasi sconosciuto. Taglio. Esce il medico: “È tranquillo e non soffre.” dice con tono rassicurante. “Non ha più bisogno di me, purtroppo.”
La moglie è immobile su una sedia. Il figlio e la figlia camminano avanti e indietro in silenzio. Lei ha gli occhi rossi di pianto. È strano che malgrado l’età io mi sia inteso sempre più col padre che con loro. Anche con la signora Rosita non mi sono mai capito… Mi sembra sempre di un’ovvietà disarmante… anche un po’ bigotta. Non cattiva, ma… insomma… una donna non cresciuta.
Taglio!… perché in fatto di miserie uno capisce solo quelle simili alle sue.
“Ma perché non vuol vederci…” dice la figlia quasi implorando. Forse non lo capirà mai.
Da più di dieci giorni il signor Augusto è lì dietro quella porta che incomprensibilmente recita le sue ultime ore con un’anziana infermiera. Un modo strano di allenarsi alla morte… senza attorno quelli che gli vogliono bene. Probabilmente è solo perché non vuole vederli soffrire.
E allora io? Forse non lo sa quanto io…
Sì, è strano sentirmi così attaccato a un uomo che ha venticinque anni più di me. Un tempo era molto amico di mio padre. Mi portavano a pescare quando ero piccolo. Poi mio padre ha smesso. Augusto no. Così ho continuato ad andarci io. Aveva trovato per me una canna di bambù leggerissima… E io riuscivo anche a prendere qualche pesce. Mi trattava come un nipotino. Sì, mi aveva scelto. Forse solo perché ci piaceva il lago. 0 c’era di più?… Si stava zitti per delle ore. Eppure mi ha insegnato tutto sulla pesca. Le sue mani si muovevano adagio, con sapienza. I gesti sicuri, essenziali… e poi l’immobilità, l’attesa.
Taglio, taglio.
Esce l’infermiera. Mi guarda. “Può passare, se vuole.”
La camera è in penombra. La prima cosa che si avverte è un odore acre, l’odore delle stanze dei malati. Mi avvicino. Mi fermo a un metro dal letto. Lui mi guarda fisso senza parlare. Non sembra che soffra. C’è come una specie di calma. È molto cambiato il signor Augusto dall’ultima volta che l’ho visto. Mi allunga una mano con fatica. Io lo guardo, gli sorrido, gli prendo la mano e gliela stringo affettuosamente… ma con un po’ di paura.
Il signor Augusto!… È qui davanti a me. L’avevo già visto venti giorni fa e sapevo tutto. E c’ero preparato. Ma adesso è diverso, diversissimo. Ora lui se ne va, proprio da un attimo all’altro. E io rimango fermo davanti a lui cercando di trovare la forza, almeno per compatire. Balbetto qualche parola, ma sono stordito, bloccato, con tutti i muscoli contratti. Capisco di non essere all’altezza. Ma non basta capire. Bisognerebbe essere. Dovrei trovare un altro uomo più grande di me per farlo morire dolcemente. Ora lui suda gocce così grosse che sembra che pianga con tutto il corpo. In questi momenti è straziante essere diventati poveri come si è. Si manca di quasi tutto quello che occorre per aiutare un uomo a morire. Lui è solo. Probabilmente sta raccogliendo le sue ultime forze per capire cos’è la morte.
Chiude gli occhi.
Cos’è la morte? La vecchia morte, quella che ti viene a prendere. La vecchia morte ladra. La pallida. La dama con la falce. L’infame. La bagascia. Nessuno resiste al suo richiamo. Nessuno. Che vuoi che se ne faccia un uomo del proprio corpo? Che se lo prenda lei! Eccola che si avvicina. Cammina nel giardino, indifferente. Non tocca neanche terra. Non guarda a destra né a sinistra. È lì. Gironzola. Sento il suo odore acre. Ha già deposto l’uovo. Non ci abbandona mai. Chiudete le porte, le finestre! Ma come? Non te l’hanno mai detto che devi morire? Sempre, sempre me l’hanno detto. Eppure mi disgusta, certo, non sono pronto, ho ancora da fare, e poi lo voglio decidere io. Mi disgusta quella spudorata quando arriva e ti spia, e ti aspetta, e ti sfibra, e ti vuole bianco come lei. Ti toglie il sangue e non rimane niente di niente. Nemmeno un po’ di rosa intorno al naso, sì, nel posto del raffreddore.
Eccola, arriva puntuale. Non devi far altro che ospitarla. Non viene mica per punirti. No! Per abitudine, per testardaggine. È puntigliosa, precisa. Oppure ti prende a tradimento, la vecchia bagascia, per la strada, in ospedale. Ma sì, come le piacciono gli ospedali! E i vecchi… e i bambini… tutti se li prende, l’ingorda. È tutto suo:
La fatica estenuante dei 6422 enfisemi polmonari. L’acidità arrabbiata dei 12326 alcolizzati. L’angoscia piena di domande dei 27873 ipertesi. I sussulti nervosi dei 4372 epilettici. L’ossessione sospetta delle 18227 epatiti virali. Il disprezzo incontenibile dei 47215 tossicomani. Il colore disumano e osceno delle migliaia e migliaia di cancerosi… E gli anemici, gli eczematosi. I diabetici, gli albuminosi, i paralitici, i pazzi, gli stupidi, gli inutili, i troppo, i non abbastanza… tutti, tutti, tutti dovete riconsegnare l’anima! Siete pronti? Siete in grado? Non è mica gratuito crepare. Bisogna presentare alla vecchia bagascia un bel resoconto tutto ricamato di storie. Ci vuole il bilancio, il bilancio. È esigente, l’ultimo respiro!
Eccola. È ancora lì. Gironzola. Sento il suo odore acre. Ha già deposto l’uovo. Non ci abbandona mai.
Esco. I figli mi vengono incontro. La madre rimane ferma raccolta nel suo angolo. È lì che prega in silenzio. Che strano! Non sapevo che si potesse pregare così bene… voglio dire… senza forma.
In strada sono già un altro uomo. Non basta sentire di avere toccato un’altra dimensione. Non basta essere andato un attimo nell’altro mondo. Appena in strada si ritrova subito il corso dei giorni come lo abbiamo lasciato qui a strascicare. Il corso dei giorni normale, miserabile, precario… ci aspetta.
Taglio!

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L’insonnia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Audio 2
1998 The best airplay

Testo Della Canzone

L'insonnia di Audio 2

Io cammino di notte inseguendo la striscia
intermittente, scontinua e bianca mezzeria.
Altrimenti mi perdo lungo il viale alberato
dell’attigua casetta della sua pizzeria.
Io mi sento normale se mi bevo un canale
con un quiz speciale ad alta pubblicità.

E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.

A me piace osservare che succede la notte
non è più tanto diversa dalle storie di giorno.
Vedi il tipo che sbava per le storie piccanti
e con gli occhi sgranati non si può andare avanti.
Una checca che strilla sembra più una gallina
che non riesce a contare neanche i soldi davanti.

E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.

E’ una storia che va di notte va è una storia che vola
è una storia che va di notte va è una storia che
al neon bianco di città vedo solo a metà.

Te l’ho detto con calma devi starmi alla larga
quando vedo il programma non toccarmi la gamba
ho contato tre volte prima di andare a letto
arrivo a cento mi fermo e ricomincio d’accapo
mi ripeto a memoria tutti i versi di prosa
dimmi tu c’è qualcosa per curare l’insonnia.

E si che bailando, bailando la notte bailando con te.
E si che bailando, bailando la notte bailando con te.

E’ una storia che va di notte va è una storia che vola
è una storia che va di notte va è una storia che
al neon bianco di città vedo solo a metà.

E’ una storia che va di notte va è una storia che vola
è una storia che va di notte va è una storia che
al neon bianco di città vedo solo a metà.

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L’insonnia – Audio 2 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'insonnia – Audio 2

Io cammino di notte inseguendo la striscia
Intermittente, scontinua e bianca mezzeria
Altrimenti mi perdo lungo il viale alberato
Dell'attigua casetta della sua pizzeria
Io mi sento normale se mi bevo un canale
Con un quiz speciale ad alta pubblicità

E si che bailando, bailando la notte bailando con te
E si che bailando, bailando la notte bailando con te

A me piace osservare che succede la notte
Non è più tanto diversa dalle storie di giorno
Vedi il tipo che sbava per le storie piccanti
E con gli occhi sgranati non si può andare avanti
Una checca che strilla sembra più una gallina
Che non riesce a contare neanche i soldi davanti

E si che bailando, bailando la notte bailando con te
E si che bailando, bailando la notte bailando con te

E' una storia che va di notte va è una storia che vola
È una storia che va di notte va è una storia che
Al neon bianco di città vedo solo a metà

Te l'ho detto con calma devi starmi alla larga
Quando vedo il programma non toccarmi la gamba
Ho contato tre volte prima di andare a letto
Arrivo a cento mi fermo e ricomincio d'accapo
Mi ripeto a memoria tutti i versi di prosa
Dimmi tu c'è qualcosa per curare l'insonnia

E si che bailando, bailando la notte bailando con te
E si che bailando, bailando la notte bailando con te

E' una storia che va di notte va è una storia che vola
È una storia che va di notte va è una storia che
Al neon bianco di città vedo solo a metà

E' una storia che va di notte va è una storia che vola
È una storia che va di notte va è una storia che
Al neon bianco di città vedo solo a metà

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L’instant X – Mylene Farmer Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'instant X – Mylene Farmer

Bloody lundi
mais qu’est-ce-qui
nous englue la planète
et embrume ma comète
c’est
la loi des séries
le Styx
les ennuis s’amoncellent
j’ai un teint de poubelle
mais
c’est l’instant X
qu’on attend comme le messie
comme l’instant magique
c’est l’équation
l’«ax + b» qui fait tilt
mais pour l’heure, dis

Papa Noël quand tu descendras du ciel
du fun, du zoprack et des ailes
l’an 2000 sera spirituel
c’est écrit dans «ELLE»
du fun pour une fin de siècle

Humeur killer
c’est l’heure pour
moi de prendre la pose
de penser à aut’chose
c’est
le cycle infernal
fatal
un rien devient l’Everest
mon chat qui s’défenêstre
à
à quand l’instant X
qu’on attend comme le messie
comme l’instant magique
c’est l’hécatombe
vernis qui craque
asphyxie
pied dans la tombe

Papa Noël quand tu descendras du ciel
du fun, du zoprack et des ailes
l’an 2000 sera spirituel
c’est écrit dans «ELLE»
du fun pour une fin de siècle

ya ya ya i ya ya ya

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L’insuccesso mi sta dando alla testa – Kappa-O Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'insuccesso mi sta dando alla testa – Kappa-O

{Intro}
Started smoking woolies at 16

{Strofa 1: Kappa-O}
A sedici anni stavo messo male
A ventisei stavo messo male
E ora stare messo male ormai per me è normale
L'odio è un istinto animale, lo reprimo, non ci faccio caso
Quando rimo non vado a naso, le cose quadrano guarda caso
Scarico ogni peso, cago fuori dal vaso
Sputo nel piatto in cui mangio, ci vomito dentro poi ceno
Whiskey e paracetamolo, bong da braciere pieno
Papaveri della Bayern, caffettiera, coltello nero
Se descrivo ciò che vedo è la schermata aperta di Reason
Là fuori è tutto grigio, è una vita da cani, Dio beagle
Se vuoi musica gay allora ascolta i Village People
Io ti ho avvertito, descrivo il male di un mondo impazzito
Non faccio il personaggio, non faccio l'amico
Prima che il gallo canti tre volte tu mi avrai tradito
Il Vangelo secondo Kappa-O
Seguilo alla lettera se vuoi avere l'ansia che c'ho

{Ritornello: Ribbores}
Dicono: "Calmati", ma calmati un cazzo
È da una vita che mi sbatto quindi pagami dazio
Pilotano la tua mente fino a renderti pazzo
Ti portano sul burrone poi dicon: "Saltaci" a un passo
Dicono: "Calmati", ma calmati un cazzo
È da una vita che mi sbatto, mo ripagami il mazzo
Cerco sollazzo, ma mi imbatto solo in gran caga cazzo
E già da ragazzo la vita mi uccide, la morte mi vive

{Strofa 2: Kappa-O}
Non so come cazzo stare calmo quando
Il mondo è un posto tremendo, tutti morimmo a stento
Tutti morimmo dentro in quel preciso momento
Quando per la prima volta provammo il dolore del fallimento
Pugno al mento, il colpo più duro non puoi pararlo
Io parlo come mangio e mangio mentre ti parlo
Mi sveglio a un buon orario solo per un onorario
Quali amici, scazzo pure col mio amico immaginario
Sto diventando sedentario, fuori forma, fuori orario
Fuori luogo, fuorilegge stronzo, fuori i soldi o sparo
Boom, sparagli Piero, sparagli ora
Prima che lui ti spari per un lavoro da 6 euro l'ora
Benvenuto nella nuova era, è la crisi dei valori
Chiudono i poveri fuori, il re fa rullare i tamburi
L'oppio è la religione dei popoli
Qua tutto va a puttane, ma mi dicono: "Calmati"

{Ritornello: Ribbores}
Dicono: "Calmati", ma calmati un cazzo
È da una vita che mi sbatto quindi pagami dazio
Pilotano la tua mente fino a renderti pazzo
Ti portano sul burrone poi dicon: "Saltaci" a un passo
Dicono: "Calmati", ma calmati un cazzo
È da una vita che mi sbatto, mo ripagami il mazzo
Cerco sollazzo, ma mi imbatto solo in gran caga cazzo
E già da ragazzo la vita mi uccide, la morte mi vive

{Strofa 3: Ribbores}
Dicono: "Calmati", capisco: "Armati"
AK-47 in strada e falli fuori tutti
Cazzo ti cambia, uomo, in testa c'hai già i buchi
No distinzione, istinto d'estinzione
Distruzione è l'intenzione
Il cuore scoppia, troppa è la tensione
Non basta più lo Yoga
Non basta più la droga
Nulla mi sfoga, tutto mi rinnova i dubbi

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L’insulto delle parole

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 L’insulto delle parole

Testo Della Canzone

L'insulto delle parole di Susanna Parigi

di Susanna ParigiKaballà

…e mi colpirete,
mi calpesterete,
mi risucchierete,
mi distruggerete,
forse…
Mi abbandonerete,
assalirete, sputerete
come strega che non piange,
come zingara alle porte.
Come idiota o pazza,
come spina nella rosa
ma io credo ancora,
credo ancora in qualcosa.

Battetemi le mani,
guardate il colpo d’ali.
Con i piedi feriti
continuo la giostra,
continuo il mio gioco;
non smetto
e salto.
Non si stanca questo cuore,
continuerà la corsa
e dolendo mi segue,
non vede, non sente il rumore
né l’insulto delle parole.
Né l’insulto delle parole

…e mi pregherete,
soffrirete e chiederete,
cercherete
poi vi pentirete…
forse…
Vi domanderete
e di dubbio ammalerete,
come belva che si pente,
come lacrima si espande.
Chiederete scusa,
poi mi cercherete senza posa
perché credo ancora
credo ancora in qualcosa.

Battetemi le mani,
guardate il colpo d’ali.
Con i piedi feriti
continuo la giostra,
continuo il mio gioco;
non smetto
e salto.
Non si stanca questo cuore,
continuerà la corsa
e dolendo mi segue,
non vede, non sente il rumore
né l’insulto delle parole,
Né l’insulto delle parole .

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L’Internationale (L’internazionale in francese)

Testo Della Canzone

L'Internationale (L'internazionale in francese) di Canzoni politiche

(Chrétien DegeyterEugene Pottier) 1871

Debout, les damnés de la terre
Debout, les forçats de la faim!
La raison tonne en son cratère
C’est l’éruption de la fin.
Du passé faisons table rase
Foules, esclaves, debout, debout
Le monde va changer de base
Nous ne sommes rien, soyons tout!

C’est la lutte finale
Groupons-nous, et demain
L’Internationale
Sera le genre humain

Il n’est pas de sauveurs suprêmes
Ni Dieu, ni César, ni tribun,
Producteurs, sauvons-nous nous-mêmes
Décrétons le salut commun
Pour que le voleur rende gorge
Pour tirer l’esprit du cachot
Soufflons nous-mêmes notre forge
Battons le fer quand il est chaud.

C’est la lutte finale
Groupons-nous, et demain
L’Internationale
Sera le genre humain

L’état comprime et la loi triche
L’impôt saigne le malheureux
Nul devoir ne s’impose au riche
Le droit du pauvre est un mot creux
C’est assez, languir en tutelle
L’égalité veut d’autres lois
Pas de droits sans devoirs dit-elle
Egaux, pas de devoirs sans droits.

C’est la lutte finale
Groupons-nous, et demain
L’Internationale
Sera le genre humain

Hideux dans leur apothéose
Les rois de la mine et du rail
Ont-ils jamais fait autre chose
Que dévaliser le travail
Dans les coffres-forts de la bande
Ce qu’il a crée s’est fondu
En décrétant qu’on le lui rende
Le peuple ne veut que son dû.

C’est la lutte finale
Groupons-nous, et demain
L’Internationale
Sera le genre humain

Les rois nous saoulaient de fumées
Paix entre nous, guerre aux tyrans
Appliquons la grève aux armées
Crosse en l’air, et rompons les rangs
S’ils s’obstinent, ces cannibales
A faire de nous des héros
Ils sauront bientôt que nos balles
Sont pour nos propres généraux.

C’est la lutte finale
Groupons-nous, et demain
L’Internationale
Sera le genre humain

Ouvriers, paysans, nous sommes
Le grand parti des travailleurs
La terre n’appartient qu’aux hommes
L’oisif ira loger ailleurs
Combien, de nos chairs se repaissent
Mais si les corbeaux, les vautours
Un de ces matins disparaissent
Le soleil brillera toujours.

C’est la lutte finale
Groupons-nous, et demain
L’Internationale
Sera le genre humain

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L’Internazionale

Testo Della Canzone

L'Internazionale di Canzoni politiche

(Chrétien DegeyterEugene Pottier)
Anno 1901

Composta da un operaio rivoluzionario francese, Eugenio Pottier,
nella estate del 1871, tra le rovine e in mezzo ai massacri della
Comune di Parigi, che è stata la prima esperienza di dittatura
proletaria in Occidente, l’Internazionale è diventato il canto più
amato e più diffuso del proletariato rivoluzionario mondiale

Compagni, avanti!

Il gran Partito noi siamo dei lavorator.

Rosso un fiore in noi è fiorito

una fede ci è nata in cuor.

Noi non siamo più nell’officina,

entro terra, pei campi, sul mar,

la plebe sempre all’opra china

senza ideale in cui sperar.

Su lottiam!

L’Ideale nostro alfine sarà,

l’Internazionale, futura umanità!

Un gran stendardo al sol fiammante

innanzi a noi glorioso va,

noi vogliamo per esso giù infrante

le catene alla libertà!

Che giustizia venga, noi vogliamo

non più servi, non più signor!

Fratelli tutti esser vogliamo

nella famiglia del lavor.

Su lottiam!

L’ Ideale nostro alfine sarà,

l’Internazionale, futura umanità.

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Accordi

   

Do+                               Rem Sol7
Compagni, avanti! Il gran Partito
 Rem                 Sol7 Do+
 noi siamo dei lavorator.
                                        Rem
Rosso un fiore in noi è fiorito
       Sol7                      Do
 e una fede ci è nata in cuor.
   Mim
Noi non siamo più nell'officina,
             Re7                   Sol
entro terra, nei campi, al mar,
     Sim                              Lam
la plebe sempre all'opra china
                             Re7     Sol+
 senza ideale in cui sperar.

 1° rit:
Sol7     Do
Su lottiam!
    Rem                Sol7     Do+
L'Ideale nostro alfine sarà,
              La Sol7    Fa+        Re+
l'Internazionale,    futura umanità!

2° rit & finale:
Sol7     Do
Su lottiam!
    Rem                Sol7         Do+
L'Ideale nostro alfine sarà,
 Mim          Rem    Do+     Sol7 Do
l'Internazionale,    futura umanità!

Un gran stendardo al sol fiammante

innanzi a noi glorioso va,

noi vogliamo per esso giù infrante

le catene alla libertà!

Che giustizia venga, noi vogliamo

non più servi, non più signor!

Fratelli tutti esser vogliamo

nella famiglia del lavor.

Su lottiam!

L' Ideale nostro alfine sarà,

l'Internazionale, futura umanità.

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L’internazionale di Fortini

Testo Della Canzone

L'internazionale di Fortini di Canzoni politiche

(Franco FortiniChrétien Degeyter)

Noi siamo gli ultimi del mondo.
Ma questo mondo non ci avrà.
Noi lo distruggeremo a fondo.
Spezzeremo la società.
Nelle fabbriche il capitale
come macchine ci usò.
Nelle scuole la morale
di chi comanda ci insegnò.

Questo pugno che sale
questo canto che va
è l’Internazionale
un’altra umanità.
Questa lotta che uguale
l’uomo all’uomo farà,
è l’Internazionale.
Fu vinta e vincerà.

Noi siamo gli ultimi di un tempo
che nel suo male sparirà.
Qui l’avvenire è già presente
chi ha compagni non morirà.
Al profitto e al suo volere
tutto l’uomo si tradì,
ma la Comune avrà il potere.
Dov’era il no faremo il sì.

Questo pugno che sale…

E tra di noi divideremo
lavoro, amore, libertà.
E insieme ci riprenderemo
la parola e la verità.
Guarda in viso, tienili a memoria
chi ci uccise, chi mentì.
Compagni, porta la tua storia
alla certezza che ci unì.

Questo pugno che sale…

Noi non vogliam sperare niente.
il nostro sogno è la realtà.
Da continente a continente
questa terra ci basterà.
Classi e secoli ci han straziato
fra chi sfruttava e chi servì:
compagno, esci dal passato
verso il compagno che ne uscì.

Questo pugno che sale.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
    Re                   Sol
Noi siamo gli ultimi del mondo.
   La                    Re
Ma questo mondo non ci avrà.
                       Sol
Noi lo distruggeremo a fondo.
      La           Re
Spezzeremo la società.
      La           Mi7
Nelle fabbriche il capitale
     Mi           La
come macchine ci usò.
     La7          Re
Nelle scuole la morale
        La     Mi      La
di chi comanda ci insegnò.

        Re        Sol
 Questo pugno che sale
        La        Re
 questo canto che va
    Re7        Fa#7Si-
 è l'Internazionale
   Mi          La
 un'altra umanità.
        Re         Sol
 Questa lotta che uguale
          La       Re
 l'uomo all'uomo farà,
   Re7    Sol    
 è l'Internazionale.
    Re      La7  Re
 Fu vinta e vincerà.

Noi siamo gli ultimi di un tempo
che nel suo male sparirà.
Qui l'avvenire è già presente
chi ha compagni non morirà.
Al profitto e al suo volere
tutto l'uomo si tradì,
ma la Comune avrà il potere.
Dov'era il no faremo il sì.

 Questo pugno che sale...

E tra di noi divideremo
lavoro, amore, libertà.
E insieme ci riprenderemo
la parola e la verità.
Guarda in viso, tienili a memoria
chi ci uccise, chi mentì.
Compagni, porta la tua storia
alla certezza che ci unì.

 Questo pugno che sale...

Noi non vogliam sperare niente.
il nostro sogno è la realtà.
Da continente a continente
questa terra ci basterà.
Classi e secoli ci han straziato
fra chi sfruttava e chi servì:
compagno, esci dal passato
verso il compagno che ne uscì.

 Questo pugno che sale.

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L’internazionale prolerataria

Testo Della Canzone

L'internazionale prolerataria di Canzoni politiche

Anno 1971

Noi siamo i proletari in lotta, gli oppressi che hanno detto no,
la forza immensa di chi vuole rovesciare la società.

Nelle fabbriche, nelle campagne, nelle scuole
e nei quartier la violenza degli sfruttati che questo mondo trasformerà.

Questa voce che sale dalla lotta e che va è l’internazionale più forte umanità.
Questo pugno che uguale l’uomo all’uomo farà è l’internazionale più grande umanità.

Noi siam la classe di chi crede che la vera libertà la si conquista col fucile,
chi scende a patti la perderà. Senza patria, senza legge e nome,
da Battipaglia a Diisseldòrf, siamo la tendenza generale, siamo la rivoluzion.

Questa voce che sale…

Contro il riformismo che contratta ma che il potere non ci dà,
noi siam la classe che avanza, che il Comunismo costruirà.
Uguaglianza, forza e fantasia, conoscenza e libertà,
che ci fu negata dal potere, a tutti quanti apparterrà.

Questa voce che sale…

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L’internazionale proletaria (Lotta continua)

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'internazionale proletaria (Lotta continua) di Canzoniere Pisano

(Canzoniere PisanoChrétien Degeyter)

Noi siamo i proletari in lotta,
gli oppressi che hanno detto no,
la forza immensa di chi vuole
rovesciare la società.

Nelle fabbriche, nelle campagne,
nelle scuole e nei quartier
la violenza degli sfruttati
che questo mondo travolgerà.

Questa voce che sale
dalla lotta e che va
è l’Internazionale
più forte umanità.
Questo pugno che uguale
l’uomo all’uomo farà
è l’Internazionale
più grande umanità.

Noi siam la classe di chi crede
che la vera libertà
la si conquista col fucile,
chi scende a patti la perderà.

Senza patria, senza legge e nome,
da Battipaglia a Dusseldòrf,
siamo la tendenza generale,
siamo la rivoluzion.

Questa voce che sale…

Contro il riformismo che contratta
ma che il potere non ci dà,
noi siam la classe che avanza,
che il Comunismo costruirà.

Uguaglianza, forza e fantasia,
conoscenza e libertà,
che ci fu negata dal potere,
a tutti quanti apparterrà.

Questa voce che sale

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L’interprete di un film

Album

È contenuto nei seguenti album:

1977 Io tu noi tutti

Testo Della Canzone

L'interprete di un film di Lucio Battisti

(di MogolLucio Battisti)

Chissà che faccia strana
la signora Carla avrà
trovandoti domattina,
accanto a me nel letto,
arriva alle otto.
Son certo che le pulizie non farà.
Stavolta fuggirà.
Mi sto chiedendo ancora
dove trovai il coraggio,
per farti quella domanda cretina
che ti ha fatto ridere prima,
prima che diventassi balbuziente
che mi si paralizzasse la mente
come sempre.
Tu, mi fai sentire un altro uomo.
L’interprete di un film
che ho sempre visto senza te
La mascella scolpita
di un rude cow-boy che fuma.
Un marinaio bruciato
dal sale e dalla sfortuna.
Confesso avevo un po’ paura
anche se non speravo in niente,
di un piccolo incidente
che mi mandasse a monte
questo incredibile presente.
La gioia di fare all’amore con te.
E invece adesso io cammino nudo,
davanti agli occhi tuoi,
sereno, forte, calmo
come non sono stato mai.
Per la prima volta grande
tanto che mi sentirei sicuro
anche senza te.
Tu, mi fai sentire un altro uomo.
L’interprete di un film
che ho visto tante volte ormai.
L’espressione di ghiaccio
di un giovane padrino.
Dolcemente stanco,
come un medico che ha operato
fino al mattino.
Confesso avevo un po’ paura
anche se non speravo in niente,
di un piccolo incidente
che mi mandasse a monte
questo incredibile presente.
La gioia di fare all’amore con te.
Tu, tu, tu,
mi fai sentire un altro uomo.
L’interprete di un film
che ho visto tante volte ormai.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Rem7 

Rem7
  Chissà che faccia strana la signora Carla avrà 
Fa                                                                       Sol7
   trovandoti domattina accanto a me nel letto   arriva alle otto
                                               Rem7
Son certo che le pulizie non farà       stavolta fuggirà 
Rem7
        Mi sto chiedendo ancora dove trovai il coraggio
       Fa
per farti questa domanda cretina che ti ha fatto ridere prima
  Sol
Prima che diventassi balbuziente 
                                          Rem7
che mi si paralizzasse la mente    come sempre 
      Sib7+                                    Lam7
Tu          mi fai sentire un altro uomo 
                                 Sib7+                                                 Do
l’interprete di un film          che ho sempre visto senza te 
Sol                                                                         Sim7
       La mascella scolpita di un rude cowboy che fuma 
Sol                                                               Mi7     Mi5+  La
     un marinaio bruciato dal sale e dalla sfortuna     eheheheh
Rem7
   confesso avevo un po’ paura anche se non speravo in niente
Fa
 di un piccolo incidente che mi mandasse a monte
               Sol                                                                       Rem
questo incredibile presente   la gioia di fare all’amore con te
Rem7
        E invece adesso io cammino nudo davanti agli occhi tuoi
Fa
 sereno forte calmo come non sono stato mai
Sol                                          Sol7                        
  per la prima volta grande    
                                     Rem7
tanto che mi sentirei sicuro      anche senza te
             Sib7+                                    Lam7
Tu    Tu          mi fai sentire un altro uomo 
                                 Sib7+                                                 Do
l’interprete di un film          che ho sempre visto senza te 
Sol                                                                   Sim7
L’espressione di ghiaccio di un giovane padrino
Sol
Dolcemente stanco 
                                                                    Mi7   Mi5+  La
come un medico che ha operato fino al mattino   eheheh

 [] Rem7  Fa   Sol [] Vacaliz.

Rem7
   confesso avevo un po’ paura anche se non speravo in niente
Fa
 di un piccolo incidente che mi mandasse a monte
               Sol                                                                     Rem7
questo incredibile presente   la gioia di fare all’amore con te
     Sib7+                                    Lam7
Tu    Tu    tu      mi fai sentire un altro uomo 
                                 Sib7+                                                 Do
l’interprete di un film          che ho sempre visto senza te 

Sol     Sim7

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L’interprete di un film – Mogol

L’interprete di un film – Mogol canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 1977

Tutto Mogol Tutte le canzoni dell’album

Tutto Mogol

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Testo della canzone: L’interprete di un film – Mogol

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’interprete di un film – Mogol Testo:

Chissà che faccia strana

la signora Carla avrà

trovandoti domattina

accanto a me nel letto

arriva alle otto.

Son certo che le pulizie non farà, stavolta fuggirà.

Mi sto chiedendo ancora

dove trovai il coraggio

per farti quella domanda cretina

che ti ha fatto ridere prima

prima che diventassi balbuziente

che mi si paralizzasse la mente

come sempre

Tu mi fai sentire un altro uomo,

L’interprete Di Un Film

che ho sempre visto senza te.

La mascella scolpita

di un rude cowboy che fuma

un marinaio bruciato

dal sale e dalla sfortuna

confesso avevo un po’ paura

anche se non speravo in niente

di un piccolo incidente che mi mandasse a monte

questo incredibile presente

la gioia di fare all’amore con te.

E invece adesso io cammino nudo

davanti agli occhi tuoi

sereno forte calmo come non sono stato mai

per la prima volta grande

tanto che mi sentirei sicuro

anche senza te.

Tu mi fai sentire un altro uomo

L’interprete Di Un Film

che ho visto tante volte ormai

L’espressione di ghiaccio

di un giovane Padrino

dolcemente stanco

come un medico che ha operato fino al mattino

Video

https://youtu.be/AEcIJDSZ4tE
[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

Rem7 

Rem7
Chissà che faccia strana la signora Carla avrà 
Fa Sol7
trovandoti domattina accanto a me nel letto arriva alle otto
Rem7
Son certo che le pulizie non farà stavolta fuggirà 
Rem7
Mi sto chiedendo ancora dove trovai il coraggio
Fa
per farti questa domanda cretina che ti ha fatto ridere prima
Sol
Prima che diventassi balbuziente 
Rem7
che mi si paralizzasse la mente come sempre 
Sib7+ Lam7
Tu mi fai sentire un altro uomo 
Sib7+ Do
l’interprete di un film che ho sempre visto senza te 
Sol Sim7
La mascella scolpita di un rude cowboy che fuma 
Sol Mi7 Mi5+ La
un marinaio bruciato dal sale e dalla sfortuna 
eheheheh
Rem7
confesso avevo un po’ paura anche se non speravo in niente
Fa
di un piccolo incidente che mi mandasse a monte
Sol Rem
questo incredibile presente la gioia di fare all’amore con te
Rem7
E invece adesso io cammino nudo davanti agli occhi tuoi
Fa
sereno forte calmo come non sono stato mai
Sol Sol7
per la prima volta grande 
Rem7
tanto che mi sentirei sicuro anche senza te
Sib7+ Lam7
Tu Tu mi fai sentire un altro uomo 
Sib7+ Do
l’interprete di un film che ho sempre visto senza te 
Sol Sim7
L’espressione di ghiaccio di un giovane padrino
Sol
Dolcemente stanco 
Mi7 Mi5+ La
come un medico che ha operato fino al mattino eheheh

             
 Rem7 Fa Sol  Vacaliz.

Rem7
confesso avevo un po’ paura anche se non speravo in niente
Fa
di un piccolo incidente che mi mandasse a monte
Sol Rem7
questo incredibile presente la gioia di fare all’amore con te
Sib7+ Lam7
Tu Tu tu mi fai sentire un altro uomo 
Sib7+ Do
l’interprete di un film che ho sempre visto senza te 

Sol Sim7
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L’interrogatorio di Caserio

Testo Della Canzone

L'interrogatorio di Caserio di Canzoni Fiorentine

Anno 1894
Canzoni della Toscana
Caterina Bueno

Entra la corte
esamina il Caserio
e gli domanda
se si era pentito.
«Cinque minuti m’avessero dato
un altro presidente avrei ammazzato».

«Lo conoscete voi
questo pugnale?»
«Sì, lo conosco,
ci ha il manico arrotondo:
nel cuore di Carnot
l’ho penetrato a fondo».

«Li conoscete voi
i vostri compagni?»
«Sì, li conosco,
io son dell’anarchia:
Caserio fa i’ fornaio
e non la spia».

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L’intervista

Album

È contenuto nei seguenti album:

La storia continua.jpg 2007 La storia continua… La tavola rotonda

Testo Della Canzone

L'intervista di Povia

Una notte ho sognato un giornalista che mi faceva un’intervista e così mi è venuta l’ispirazione e ci ho scritto una canzone rock che fa
“Buongiorno signor giornalista sono Povia son qui per l’intervista”

POVIA COSA NON LE PIACE DEL SUO LAVORO? Vorrei piacere a tutti ma non ce l’ha fatta neanche Gesù.
POVIA QUAL’E’ LA COSA CHE LE DA PIU’ FASTIDIO? Non c’è niente che mi dia proprio fastidio..oddio..a parte me stesso niente più.
POVIA SE C’E’ QUAL’E’ LA DIFFERENZA TRA L’UOMO E L’ANIMALE? L’animale non tenta il suicidio invece l’uomo si presta colpa della testa.

E IL BENE? A volte fa male. E IL MALE? A volte fa bene. UN SOGNO SI AVVERA? Se si insegue in silenzio.
COS’E’ LA FORTUNA? L’illusione del mondo!!!!! Perché il destino te lo fai da te perché ogni cosa è scritta si..

Ma sempre da un uomo tutto quanto si ripete uguale ma sempre da un uomo
Che dice “Cerco la felicità però non la trovo” e vuoi vedere che magari è lì a portata di mano

POVIA LA DIFFERENZA TRA COMUNISMO E COMUNIONE? Più che destra e sinistra le decisioni vanno prese con il cuore..per favore.

LA DONNA PIU’ BELLA? Sempre mia madre. E IL MITO PIU’ GRANDE? Sempre mio padre. TRA PIANGERE E RIDERE? E’ meglio sorridere.
E LA VITA SI GODE??? Nooooooooo si vive Perché il destino te lo fai da te perché ogni cosa è scritta si..

Ma sempre da un uomo tutto quanto si ripete uguale ma sempre da un uomo
Che dice “Cerco la felicità però non la trovo” e vuoi vedere che magari è lì .. e vuoi vedere che magari è lì..
e vuoi vedere che magari è lì a portata di mano uhuuuuuuuuuuuuuu.

POVIA VUOLE AGGIUNGERE QUALCOSA? Si, nessuno piace a tutti!

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L’intervista – Povia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'intervista – Povia

Una notte ho sognato un giornalista che mi faceva un'intervista e così mi è venuta l'ispirazione e ci ho scritto una canzone rock che fa
"Buongiorno signor giornalista sono Povia son qui per l'intervista"

POVIA COSA NON LE PIACE DEL SUO LAVORO? Vorrei piacere a tutti ma non ce l'ha fatta neanche Gesù
POVIA QUAL'E' LA COSA CHE LE DA PIU' FASTIDIO? Non c'è niente che mi dia proprio fastidio..oddio..a parte me stesso niente più
POVIA SE C'E' QUAL'E' LA DIFFERENZA TRA L'UOMO E L'ANIMALE? L'animale non tenta il suicidio invece l'uomo si presta colpa della testa

E IL BENE? A volte fa male. E IL MALE? A volte fa bene. UN SOGNO SI AVVERA? Se si insegue in silenzio
COS'E' LA FORTUNA? L'illusione del mondo!!!!! Perché il destino te lo fai da te perché ogni cosa è scritta si..

Ma sempre da un uomo tutto quanto si ripete uguale ma sempre da un uomo
Che dice "Cerco la felicità però non la trovo" e vuoi vedere che magari è lì a portata di mano

POVIA LA DIFFERENZA TRA COMUNISMO E COMUNIONE? Più che destra e sinistra le decisioni vanno prese con il cuore..per favore

LA DONNA PIU' BELLA? Sempre mia madre. E IL MITO PIU' GRANDE? Sempre mio padre. TRA PIANGERE E RIDERE? E' meglio sorridere
E LA VITA SI GODE??? Nooooooooo si vive Perché il destino te lo fai da te perché ogni cosa è scritta si..

Ma sempre da un uomo tutto quanto si ripete uguale ma sempre da un uomo
Che dice "Cerco la felicità però non la trovo" e vuoi vedere che magari è lì .. e vuoi vedere che magari è lì..
E vuoi vedere che magari è lì a portata di mano uhuuuuuuuuuuuuuu

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L’Intervista – Samuele Bersani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Intervista – Samuele Bersani

Il tempo che il supremo artista
Vi può concedere un briciolo
Durante il quale non si presta
A raccontarmi i suoi progetti O almeno una novità
E mi risponde scocciato
Sono le 10 ed è già completamente ubriaco
E mentre parla e sputa a razzo
Sembrando un vecchio ventriloquo
Alla ricerca di un pupazzo

A cui intestare tutto il suo terribile alito
Io con la testa m'assento
Completamente da lui
E dal suo fiato tremendo
Ho un nascondiglio nella mente
E per arrivarci niente traffico
Però lo dico piano
Ancora un po' distante
Più o meno un chilometro
In assoluto la mia penna è più feroce
Di quanto prima avesse fatto mai
Che schifo l'artista supremo
Io lo distruggo vedrai
Appena ho scritto l'intervista
Disinfettato il microfono
Stavo col sugo nella pasta
Quando mi chiamano dalla rivista
E mi dicono "scusa ma come l'hai trattato
Sai che l'artista ci serve
E tu sei licenziato"

Con le formiche sulla fronte
Che fanno merenda Mi addormenterò
Il più lontano dalle puttanate vostre
Che in pieno mi colpiscono
Non ho intenzione di ascoltarvi
E aprire gli occhi
Li tengo chiusi ancora per un po'
Sapendo che poi spalancarli sarà più dura però
Ho un nascondiglio nella mente
E anche per oggi niente traffico
Lo dico sottovoce
Ma non cambia niente
Infatti c'è uno sciopero
Rimango a lungo imbottigliato sopra a un ponte
Che porta fino a un piccolo autogrill
Già chiuso
Non credo nessuno mi verrà a cercare qui

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L’intossicato

Album

È contenuto nei seguenti album:

1985 Io se fossi Gaber
2002 Io se fossi Gaber (1985)
2002 Io se fossi Gaber 1985 – 2002

Testo Della Canzone

L'intossicato di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Io mi intossico talmente a contatto del mio prossimo che ogni tanto sono costretto a ritirarmi in campagna per disintossicarmi. Se non che a quel punto, non avendo più gente intorno, mi prende la paura che il mio odio per l’umanità sia diminuito. Allora ritorno in città… e mi incazzo… Vado in campagna e mi ritiro… e mi ritiro… Mi incazzo… mi ritiro… mi incazzo… mi ritiro…
Insomma, non riesco a risolvere quella assurda contraddizione che si potrebbe chiamare “mania di solitudine e di mondo”.

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L’intro – Campetty Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'intro – Campetty

Buongiorno musica
Un giorno elettrica
Un giorno un pò puttana
Un giorno matematica

Ho poco tempo sai
Nonostante l'ozio
Si davvero è un vizio
Sputare nell'aria

S'inaugura il negozio
T'incontro qui per caso
Come fosse un fosso
Ci salto dentro la, la, la

Io prego Allah se vuoi
Che mi faccia cattivo
Come un rottame di auto
Di detrito e di mediocrità

Francamente si fotta
La bellezza e la moda
La tua faccia da figa
La, la, la

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L’Intruso – Machete Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Intruso – Machete

{Intro}
Bigfoot, Riky, Intrusi!

{Strofa 1: Bigfoot}
Entro come un intruso dentro la mia società
Io non sono conforme allo standard, non faccio parte del clan
In the road per la mia tipa, non le compro più un jet classe
Per lo stato son l'intruso ma da me vuole le tasse
Quando andavo in facoltà, pecora nera del gregge
Non voglio fare l'avvocato anche se ho studiato legge
Sto in terra senza lettino, dormo insieme all'equipaggio
Perché sono come un clandestino per la nave con cui viaggio
Quando parlo con mia madre e dei suoi valori di un tempo
E lì, clandestino in casa in preda allo sgomento
Quando varco la porta pare che il mondo mi guardi e mi esamini
Come se fossi un alieno oppure un colpevole senza un alibi
Intrusi, di troppo, diversi, scomodi!
Ci tengono sempre lontani, non ci trattano mai da uomini
E quando a volte lo fanno, ci chiamano invasori
Ci vorrebbero sconfitti in ritirata... Fuori!

{Ritornello: Bigfoot}
Più sai meno sei, vieni chiamato intruso
Sei scomodo perché la verità è un abuso
Più sai meno sei, vieni chiamato intruso
Sei scomodo perché la verità è un abuso

{Strofa 2: Riky}
Sì, tematicamente sono sistematicamente una mina
E tu manco ti accorgi che sto in mezzo ai porci ma sono la peste suina
Mi nascondo: intruso... Vuoi trovarmi: illuso
Come chi ha tra le mani la soluzione ma non ha le istruzioni per l'uso
Come un criminale al governo, sono un ladro col volto scoperto
Anche se mi intralci la strada ti investo, levati di mezzo, levati di mezzo
Ehi Bigfoot, che passa? Noi gli intrusi voi la comparsa
Ehi Brunotti ti fotto la bici... Che mi dici?
Sono l'intruso e se sbaglio col cazzo mi scuso, mica vi devo qualcosa
Sono l'intruso come una notizia di stupro dentro a una cronaca rosa
Busso alla tua porta, mi apri? Io bugiardo, come Fabri
Complicated, come Avril, io gioco sporto ma tu non ti lavi
Una cosa che non ho è lo scrupolo e se non mi fate entrare mi intruffolo
Io vi scoppio come un brufolo, dopo tutta la rabbia che accumulo
Combattiamo una guerra tra poveri e il mio gioco è Grand Theft Democracy
Tu senza armi, io ho munizioni infinite da quando ho i codici

{Ritornello: Bigfoot} X2
Più sai meno sei, vieni chiamato intruso
Sei scomodo perché la verità è un abuso
Più sai meno sei, vieni chiamato intruso
Sei scomodo perché la verità è un abuso

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L’Inutilità Del Panorama – Verme Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Inutilità Del Panorama – Verme

Mi avevan detto che arrivato su sarebbe stato bello
Che ne sarebbe valsa la pena
Ma ascolta un cretino, la pena rimane
Perchè non sento più le gambe
Perchè non sento più le gambe

Ho come l’impressione che intanto il mondo sia cambiato in peggio
Dimmi se il panorama non è
Che una strada da fare a ritroso
Ed io non sento più le gambe
Ed io non sento più le gambe
E ho il cuore in culo

Se vi accorgete che non torno entro sera
Venitemi a cercare
Oppure è qui che morirò
Maledicendo il giorno in cui ho capito che
Non voglio vivere una volta sola
In questo porco mondo
Io voglio vivere una volta al giorno
In questo porco mondo
In questo porco mondo

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L’inventario

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Ragazza occhi cielo

Testo Della Canzone

L'inventario di Loredana Errore

Seduti fuori orario in un caffè
a fare l’inventario di quello che
non più appartiene a me,
non appartiene a te.

C’è un’alba di metallo fra gli alberi
e l’ultimo traguardo adesso è qui.
Mai, nessuno mai di me
ha saputo interpretare
ogni singolo segnale.
Ma è tardi ormai per riprovare.

Anche se avrei voglia
l’emozione poi mi imbroglia
ma sarebbe un errore
che ci illude, poi ci spacca il cuore

Anche se è normale,
è naturale insistere.
Sarebbe un errore,
l’errore che vorrei.

Ah ah ah…

E non c’è un’eccezione
neanche per noi
E condizioni per scrivere un diario in comune
Ora mai, nessuno mai ieri
mi ha insegnato ad imparare
come amore sia al plurale
Ma non serve ormai ricominciare.

Anche se avrei voglia
l’emozione poi mi imbroglia
ma sarebbe un errore
che ci illude, poi ci spacca il cuore.

Anche se fa male,
naturale insistere
sarebbe un errore,
l’errore che vorrei.

Anche se è normale,
naturale insistere
sarebbe un errore,
l’errore che vorrei.

Ah ah ah… no no no…

Seduti fuori orario in un caffè.

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L’inventario di un amore

Album

È contenuto nei seguenti album:
2010 Malamorenò

Testo Della Canzone

L'inventario di un amore di Arisa

Fare l’inventario di un amore
Non è certo facile ma posso
Dirti che ho trovato in un cassetto ieri il tuo maglione rosso
Questa nostra stanza non riesce
A tenere tutto ciò che è nostro
Se apri le finestre esce amore esce amore a più non posso
Sulla scrivania tazze di caffè
Panni stesi da due mesi che non raccogliamo
E il vento porta via con sè, luce entra che

Basta il tuo sorriso, basta quel tuo viso
Tutto torna a posto, tutto prende un senso
Tutto ciò che voglio è qui… Sei tu
E se con l’età tutto cambierà
Ti ricorderai di quei giorni in cui eravamo solamente noi
Tutto il resto adesso e poi

Fare l’inventario di un amore
Non è certo facile ma posso
Dire che ho trovato le tue chiavi sempre lì al solito posto
Tutto quel disordine perfetto
Certe volte sembra che abbia gusto
Noi professionisti a perder tutto sempre lì nel posto giusto
Gente per la via passa e dice che
Sta cambiando il tempo fuori piove chiudi tutto
e vieni qui vicino a me, sei vicino a me

Basta il tuo sorriso, basta quel tuo viso
Tutto torna a posto, tutto prende un senso
Tutto ciò che voglio è qui… Sei tu
E se con l’età tutto cambierà
Ti ricorderai di quei giorni in cui eravamo solamente noi
Tutto il resto adesso e poi

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L’inventore

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'inventore di Ornella Vanoni

Mi avrai davanti,
anzi mi hai già davanti,
come un rimpianto che incomincia a far male,
che non se ne va.
Mentre lavori, mentre chiedi agli amici
di non andare via,
e parli e ridi,
ma il vuoto non se ne va.
Mentre dici di me
quello che non ho fatto,
quel che non ho detto,
e intanto pensi a un letto,
a una casa senza porte chiuse,
a una donna che ti aiuta
a trovar cento scuse,
a trovar mille fughe.
Ma la notte è il nemico
che mette a nudo il cuore,
un silenzio pesante
che non fà respirare.
E’ toccando il dolore
che si riesce a capire
che ci vuole talento,
per poter dire amore.
Tu sai che ero di più,
più di una donna sola,
una donna da amare,
una donna da parlare.
Una donna che si cerca
e non si fà cercare.
Tu sai che ero di più,
più di una donna sola,
più di tante parole,
da dire e da pensare.
La tua donna che cambia
e non si fà cambiare.
Mi avrai davanti,
anzi mi hai già davanti,
come un bambino
che non sa camminare
e resta fermo là.
Come una spina che entra piano nel cuore,
piccola compagnia,
mentre ti vesti
o mentre bevi un caffè.
Ma la notte è il nemico
che mette a nudo il cuore,
un silenzio pesante
che non fà respirare.
Tu sai che ero di più,
più di una donna sola,
una donna da amare,
una donna da parlare.
Una donna che si cerca
e non si fà cercare.
Una donna che si cerca
e non si fà cercare

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L’Inventore D’Invenzioni – MusicaPerBambini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Inventore D'Invenzioni – MusicaPerBambini

C'era una volta un inventore d'invenzioni
Creò una macchina per fare sette cloni
Uno per ogni giorno della settimana
Così uscì il primo a passo scalzo
Ed il secondo fece un balzo
Poi uscì il terzo, mentre il quarto
Cantava:

"Miracolo, sto nascendo
Miracolo, sto crescendo
Miracolo, sto apprendendo
Cosa fare di me:

Diventerò un inventore d'invenzioni
Farò una macchina per fare sette cloni
Uno per ogni mio peccato capitale"
Quando uscì il primo fece un salto
Ed il secondo ancor più in alto
Così uscì il terzo, mentre il quarto
Cantava:

"Miracolo, sto nascendo
Miracolo, sto crescendo
Miracolo, sto apprendendo
Cosa fare di me

Miracolo, sto vivendo
Miracolo, sto evolvendo
Miracolo, sto apprendendo
Cosa fare di te"

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L’invenzione

Album

È contenuto nei seguenti album:

2003 Grandimprese
2004 Grandimprese (Repackaging)
2008 L’officina del fantastico

Testo Della Canzone

L'invenzione di Mario Venuti

Io mi trovavo nel mezzo di una guerra
senza sapere se vivere o ferire
ma ti ho voluto con l’astuzia e la pazienza
e non mi stanco di dire che tu sei…

la mia più grande invenzione
sei di certo il frutto migliore
che ha dato la mia immaginazione
eppure non vedo reale
tu sei la mia più grande invenzione
e forse io sono la tua
io sono la tua…

Per un amore coi piedi sulla terra
ce ne son mille dispersi tra le stelle
come vediamo le cose di ogni giorno
ma più ti conosco e più penso che tu sei…

la mia più grande invenzione
sei di certo il frutto migliore
che ha dato la mia immaginazione
eppure non vedo reale

So che non è dato a tutti
comprendere il tuo segreto
gli altri facciano finta di non vedere
quanta sapienza c’è dietro ad ogni bellezza

tu sei la mia più grande invenzione
sei di certo il frutto migliore
che ha dato la mia immaginazione
eppure non vedo reale
tu sei la mia più grande invenzione
e forse io sono la tua
io sono la tua…

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
Em A G F#m



Em
Io mi trovavo 

    A                  Bm
nel mezzo di una guerra

                  F#m
senza sapere se vivere o ferire

Em
ma ti ho voluto 

      A
con l'astuzia e la pazienza

Bm                   F#m
e non mi stanco di dire 

che tu sei

       D               G9
la mia più grande invenzione

       Em7                   A
sei di certo il frutto migliore 

                   D          G9
che ha dato la mia immaginazione 

  Em7                A
eppure non vedo reale

              D                  G9
tu sei la mia più grande invenzione

  Em7                 A
e forse io sono la tua

              Em A Bm F#m Em
io sono la tua            


                    A             Bm
Per un amore coi piedi sulla terra

                    F#m7               Em
ce ne son mille  dispersi fra le stelle

                A
condividiamo le cose di ogni giorno

GM7
ma più ti conosco 

    F#m
più penso che tu sei 

   D                      G9
la mia più grande invenzione

       Em7                   A
sei di certo il frutto migliore 

                   D          G9
che ha dato la mia immaginazione 

    Em7              A
eppure non vedo reale

               G
so che non è dato a tutti 

       Am                 G
comprendere il tuo segreto

                      Am
gli altri facciano finta 

                  Bm7
di non vedere quanta sapienza 

    A                    D G9 Em7 A
c'è dietro ad ogni bellezza       



          D                      G9
tu sei la mia più grande invenzione

       Em7                   A
sei di certo il frutto migliore 

                   D          G9
che ha dato la mia immaginazione 

  Em7                A
eppure non vedo reale

          D                      G9
tu sei la mia più grande invenzione

  Em7                 A
e forse io sono la tua

              Em A
io sono la tua   



Bm F#m Em9 A Bm F#m7 Em9 A9 Bm F#m7 Em9 A9 Bm F#m7 Em9 A9 Bm F#m7 Em

***

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L’invenzione – Mario Venuti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'invenzione – Mario Venuti

Io mi trovavo nel mezzo di una guerra
Senza sapere se vivere o ferire
Ma ti ho voluto con l'astuzia e la pazienza
E non mi stanco di dire che tu sei...
La mia più grande invenzione
Sei di certo il frutto migliore
Che ha dato la mia immaginazione
Eppure non vedo reale
Tu sei la mia più grande invenzione
E forse io sono la tua
Io sono la tua...
Per un amore coi piedi sulla terra
Ce ne son mille dispersi tra le stelle
Come vediamo le cose di ogni giorno
Ma più ti conosco e più penso che tu sei...
La mia più grande invenzione
Sei di certo il frutto migliore
Che ha dato la mia immaginazione
Eppure non vedo reale
So che non è dato a tutti
Comprendere il tuo segreto
Gli altri facciano finta di non vedere
Quanta sapienza c'è dietro ad ogni bellezza
Tu sei la mia più grande invenzione
Sei di certo il frutto migliore
Che ha dato la mia immaginazione
Eppure non vedo reale
Tu sei la mia più grande invenzione
E forse io sono la tua
Io sono la tua...

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L’invenzione di Pulcinella

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'invenzione di Pulcinella di Gianni Rodari

Gianni Rodari

Signore e signori, fatevi avanti
piU’ gente entra, piU’ siete in tanti!
Correte a vedere la grande attrazione,
la formidabile invenzione.
Non sono venuto su questo mercato
per vendere il fumo affumicato.
Non sono venuto a questa fiera
per vendere i buchi del gruviera.
Il mio nome E’ Pulcinella
ed ho inventato la moz – za – rel – la!

Da questa parte, signori e signore
son Pulcinella il grande inventore!
Per consolare i poveretti
ho inventato gli spaghetti.
Per rallegrare a tutti la vita
creai la pizza Margherita!
Olio, farina, pomodoro
nulla vale questo tesoro.
Ad ascoltarlo corre la gente,
si diverte… e non compra niente!!

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L’inverno all’improvviso – Nina Zilli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inverno all'improvviso – Nina Zilli

Se mi sfiori come un piano
Sei sole e pioggia tu
Giochi con il tasto nero
Sei la nota che fa il blues
Se mi sfiori come un piano
Io dimentico che tu
Sei soltanto un altro uomo
Una luce che andrà giù
Mai ti avrei immaginato
Più diverso da me, sei arrivato
Come l'inverno all'improvviso

Voglio te, voglio te, voglio te
Voglio te, voglio te, voglio te

Se mi sfiori come un piano
Servi solamente tu
Perché questo cielo scuro, su colora un po' di blu
Mai ti avrei immaginato, più diverso di me
Te ne sei andato
Come l'inverno all'improvviso

Voglio te, voglio te, voglio te
Voglio te, voglio te, voglio te

Voglio più di prima, non mi basta un'ora
Voglio che sia una, sei la nota giusta per me
Voglio più di prima, una cosa vera
Come questa sera, sei la nota giusta per me

Quando mi sfiori tu
Mi rubi l'anima
Sei la nota giusta all'improvviso
Voglio te, voglio te, voglio te
Voglio te, voglio te, voglio te

Anche se non ci credi, quando ti guardo ridi
Sei la mia musica baby, sei la nota giusta per me
Anche se non ci credi, sento quello che vivi
Sei la mia musica baby, sei la nota giusta per me

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L’inverno cosa fai?

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'inverno cosa fai? di Festival di Sanremo 1964

(di NisaColonnello)
Piero FocacciaBobby Rydell

Di giorno steso nel sol,
la sera accanto al juke-box,
questa è la vita che a te,
ragazzo, piace di più,
l’estate porta sul mar
un desiderio d’amor
è tutta tua questa piccola città.
Ma tu l’inverno cosa fai,
quando la spiaggia è vuota
e intorno rivedi le solite facce?
Tu annoiato da morire
giri sul lungomare
nessuno è più solo, più solo di te.
Tu ogni giorno t’innamori,
ogni giorno un’avventura,
ogni angolo è per te, per te,
tu non hai tempo da sprecare,
non hai tempo per dormire,
per tre mesi vivi d’amor.
Di giorno steso nel sol,
la sera accanto al juke-box,
questa è la vita che a te,
ragazzo, piace di più,
l’estate porta sul mar
un desiderio d’amor
è tutta tua questa piccola città.
Ma tu l’inverno cosa fai,
quando la spiaggia è vuota
e intorno rivedi le solite facce?
Tu annoiato da morire
giri sul lungomare
nessuno è più solo, più solo di te.
Di giorno steso nel sol,
la sera accanto al juke-box,
questa è la vita che a te,
ragazzo, piace di più,
l’estate porta sul mar
un desiderio d’amor
è tutta tua questa piccola città.

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L’inverno del passerotto

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'inverno del passerotto di Filastrocche

Anche d’inverno il passerotto
se ne va in giro senza cappotto;
si mette le piume pesanti,
ma dove ce li ha i guanti?
Non si mette la sciarpa quando vola,
ma non gli viene il mal di gola?
E’ un uccello proprio perfetto,
non si mette mai nemmeno il berretto!
Invece io che sono un bambino,
mi vesto per bene e corro in giardino!

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L’inverno di Vivaldi

Album

È contenuto nei seguenti album:
2005 Non al denaro, non all’amore, nè al cielo

Testo Della Canzone

L'inverno di Vivaldi di Morgan

Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile he non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo
Ma tu che vai,ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un’altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell’ombra incerta di un divenire
dove anche l’alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai,ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l’amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l’inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un’alba antica.
Ma tu che stai,perchè rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà la neve camposanti.

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L’inverno in Carnia

Testo Della Canzone

L'inverno in Carnia di Canzoni politiche

L’inverno è nero e duro
sulla montagna
ma, pur tremante e nudo,
ei non si lagna.

Quanti dei suoi compagni
sono perduti:
in mano del nemico
sono caduti.

Coraggio, Patriota,
nella Sventura.
Il tempo della prova
sempre non dura.

Quando la primavera
verrà coi fiori
è il tempo, Patriota,
dei tuoi allori!

Patriota dell'”Osoppo”,
in alto il cuore:
sui monti della Carnia
c’è il tricolore!

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L’inverno mantiene da solo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'inverno mantiene da solo di Gianni Resta

C’è una nave che stenta in alto mar ma l’inverno mantiene da solo.
Se la dama t’incanta, puoi barcollar ma l’inverno mantiene da solo.

La sambuka carbura nell’anima e l’opinione, poi, diventa la solita.
Tu, non puoi viverne senza, moriresti in sua assenza ma l’inverno mantiene da solo.

La gente nelle piazze la domenica ma l’inverno mantiene da solo.
Il treno che si ferma nelle città ma l’inverno tira avanti da solo.
Poi mi chiedi di aver pazienza che per niente mi daresti anche l’anima
che non puoi viverne senza che moriresti in mia assenza ma l’inverno mantiene da solo.

E allora, passerai di quà prima di scoprire se starai da solo…

che non puoi viverne senza, cher moriresti in sua assenza eche l’inverno mantiene da solo.

L’invasione nemica paura fà ma l’inverno amntiene da solo.

Tu comatti tutto l’anno per il tuo ideale ma l’inverno tira schiaffi da solo!
Il motore suona roba sinfonica che non per niente, io, ci ho speso anche l’anima.

Non posso viverne senza e morirei in sua assenza ma l’inverno mantiene da solo.
E allora, passerai di quà prima di scoprire se starai da solo…

che non puoi viverne senza, cher moriresti in sua assenza e che l’inverno mantiene da solo.

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L’Inverno Precoce – Maisie Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Inverno Precoce – Maisie

Ora di punta
Cappotto sbagliato
In mezzo al mercato
Sognavo di te

Lo vedo non parli
Parcheggi lontano
La panda ammaccata
La targa straniera
La giacca rubata
Mi parla di te

E non ti conosco
E non mi conosci
E mangi un gelato
Io bevo un caffè

Tepore sognato
Di quelle coperte
In offerta speciale
Le compro per te

[Chorus]:
Ma tu ti allontani
Che freddo alle mani
Aspetto gli amici
E parlo con me
Un mare di piume
Che cade veloce
L'inverno precoce
Odora di te
Odora di te
E non so chi sei
E non so chi sei

Sono una forza
Spingo i pulsanti
Maneggio la stecca
Come un campione
E Luigi è un coglione
Se vuole sfidarmi
Ti giuro vent'anni
Lo ricorderà

E non eri nessuno
Se non amavi i poeti
Io fingevo di amarli
Per pura viltà

E arriva la crisi
Dopo la scuola
Arriva la vita
Che ci ucciderà

[Chorus]:
E tu ti allontani
Che freddo alle mani
Aspetto gli amici
E parlo con me
Un mare di piume
Che cade veloce
L'inverno precoce
Odora di te
Odora di te
E non so chi sei
E non so chi sei

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L’inverno se n’è andato

Testo Della Canzone

L'inverno se n'è andato di Canti Scout

L’inverno se n’è andato, l’aprile non c’è più
È ritornato maggio al canto del cucù.
Cucù, cucù, l’aprile non c’è più
È ritornato maggio al canto del cucù, cucù.

Lassù sulle montagne la neve non c’è più
Comincia a fare il nido il povero cucù
Cucù, cucù, la neve non c’è più
Comincia a fare il nido il povero cucù, cucù.

La bella alla finestra la guarda in su e in giù
Vede spuntare i fiori al canto del cucù
Cucù, cucù, la guarda in su e in giù
Vede spuntare i fiori al canto del cucù, cucù.

Te l’ho pur sempre detto che maggio ha una virtu
Colora tutti i prati al canto del cucù
Cucù, cucù, che maggio ha una virtù
Colora tutti i prati al canto del cucù, cucù.

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L’inverno senza neve

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'inverno senza neve di Paola Turci

Abbiamo parlato a lungo
Tu guardavi le mie mani
Io la curva dolce del tuo sorriso
E un pensiero silenzioso
Trafiggeva la bellezza trasparente
Dei tuoi occhi
Avro’ cura di te
E l’inverno sara’
senza neve ne’ pioggia
senza ombre ne’ nebbia
e risvegliera’ i nostri sensi
assopiti dal tempo
Abbiamo aspettato il giorno
Io cercavo le tue mani
quando hai detto non dimenticarmi
Ed e’ stato in quel momento
Nell’istante in cui ogni parola
Diventava un bacio
Che l’inverno arrivo’
senza nuvole
senza neve ne’ pioggia
senza ombre ne’ nebbia
dal silenzio la tua voce
il principio e la fine

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L’inverno trascorre

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 Dolci frutti tropicali

Testo Della Canzone

L'inverno trascorre di Pacifico

L’inverno trascorre, mantenendo il fiato
tutto è fermo, impegnato
e chissà come passi i tuoi giorni adesso

Fuori il freddo, fà nevicare
guardo i fiocchi, dondolare
cumuli e crocchi a spezzettare il cielo

L’inverno trascorre, livido e inquinato
tutto e fermo, impagliato
e non durano molto queste giornate
pochi morsi, poche manciate

Delle tue vecchie cose
dimmi cosa è restato
e il tuo vecchio orologio non si è ancora fermato
delle tue vecchie cose
dimmi cosa è importante
E diventa più caro a tenerlo distante

L’inverno trascorre trattenendo il fiato
tutto è dentro, stipato
e chissà come passi le tue giornate
come riempi queste buche allineate

Delle tue vecchie cose
dimmi cosa è restato
e il tuo vecchio orologio non si è ancora fermato
delle tue vecchie cose
dimmi cosa è importante
E diventa più caro a tenerlo distante

L’inverno trascorre…

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L’inverso – Alessandro Furlan Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inverso – Alessandro Furlan


Non ho sogni,limiti e impressioni
Gioco spesso non mi senti
E peso troppo le parole
E ballo sui carboni ardenti

E anche il cielo chiude prima del previsto
E tutto resta nero come me
Anche questa sera cambio il disco
Forse un po' troppo banale

Muovi un po' di meno quella testa
Che non resta poi più niente
Muovi un po' di meno quella testa
Quella testa,quella testa(x2)

E dei pensieri fanne a meno
E sono vuoto in converso
E rimonciamo da zero
Ma con la base all'inverso

E anche questa stupida rivista
Non fa che dire di
Non esser come me
Quanto vogliono per stare in vista
E per ballare

Muovi un po' di meno quella testa
Che non resta poi più niente
Muovi un po' di meno quella testa
Quella testa,quella testa(x2)

E tutto il mondo va all'inverso(x3)
Stop(uh)

E tutto il mondo va all'inverso(x3)
Stop

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L’inviato su marte – Cecco e Cipo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'inviato su marte – Cecco e Cipo

Cosa stanno dando alla televisione?
La solita immondizia che piace alle persone
Niente sul 6, neppure sul 4
Cosa stanno dando alla televisione?
La solita immondizia che piace alle persone
Niente sul 6, neppure sul 4
E allora sai che faccio? gioco un po' col gatto!
Mao! Mao!
Poi mi viene in mente un'altra cazzata
Mi piacerebbe tanto fare l'astronauta!
Dicono che esista un altro mondo su Marte
E allora detto fatto, Venerdì si parte!
E penso alla gente che posso incontrare:
Se si vestono bene, se si vestono male
E penso alle cose che posso imparare:
Non faranno mai male, non faranno mai male
Ma faranno sudare!
Voglio fare l'inviato su Marte per il telegiornale spaziale
Voglio vivere sulla terra rossa cercando una scossa che non proverò qua
Nè ora nè mai, nè prima nè poi
Voglio trovare una casa su Marte per i figli dei figli
Che prima o poi avrò
Voglio sposare una forma di vita che si chiama Rita
E con cui canterò, canterò
Canterò le mie canzoni d'amore universali
Le mie canzoni universali!
E penso alla gente che posso incontrare:
Se si vestono bene, se si vestono male
E penso alle cose che posso imparare:
Non faranno mai male, non faranno mai male
Ma faranno sudare!
Voglio fare l'inviato su Marte per il telegiornale spaziale
Voglio vivere sulla terra rossa cercando una scossa che non proverò qua
Nè ora nè mai, nè prima nè poi
Voglio trovare una casa su Marte per i figli dei figli
Che prima o poi avrò
Voglio sposare una forma di vita che si chiama Rita
E con cui canterò, canterò
Canterò le mie canzoni d'amore universali
Le mie canzoni universali!

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L’Invidia – Ape Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Invidia – Ape

[Strofa 1]
Vivo con lei la maggior parte del mio tempo
Il nostro rapporto è violento
Un'attrazione senza sentimento, sta in piedi senza un senso
Si nutre del mio orgoglio e non ci pensa a ciò che penso
E crede non le serva il mio consenso
In compenso bisbiglia e non chiarisce ciò che dice
Mi costringe nei panni di un ruolo che non mi si addice
Infelice, la sua sete di conquiste infinite
Spinge il mio lato sporco ad emergere in superficie
M'induce a pensare che non sia solo un ipotesi
Immaginarmi nei panni di chi sembra saper muoversi
E confondersi piuttosto che nascondersi
Per non trovarsi fuori dalle grazie della sorte e dei suoi calcoli
Inutili i miei tentativi: gesti istintivi
Poco incisivi per sottrarmi ai suoi modi aggressivi
Prende spunto dai miei motivi creandoci diversivi
Che trasforma in desideri ossessivi

[Ritornello]
Lei l'energia negativa che mi consuma
La rabbia nascosta e la fame di fortuna
La sete di gloria quell'ansia deleteria
Lei l'ombra con cui convivo
Sperando un giorno scompaia
Lei l'energia negativa che mi consuma
La rabbia nascosta e la fame di fortuna
La sete di gloria quell'ansia deleteria
Lei l'ombra con cui convivo
Sperando un giorno scompaia

[Strofa 2]
Mi parla solo di quello che dovrei essere
Quanto sbaglio a riflettere
Dei modi più efficaci per non farmi sottomettere
Sa insistere al punto da annullare le mie tattiche
Vanifica i miei sforzi trasformandomi in suo complice
Il suo incombere scandito da rituali mai uguali
Procedimenti mentali fatti di analisi e particolari
A volte soggetti casuali alle altri banali
Realtà concrete mischiate a visioni irreali
Mi lascia il dubbio che incarni ciò da cui fuggo
Rivelando la miseria dei criteri cui mi appoggio
Da cui traggo linfa per il mio viaggio
Pensando sia coraggio ma è il timore di diventare un ostaggio
Offusca la mia visione su un ampio raggio
Distorce la mia percezione da selvaggio
Manomette ogni mio ingranaggio
Incrinando un equilibrio mentale
Precario innanzi al suo cospetto

[Ritornello]
Lei l'energia negativa che mi consuma
La rabbia nascosta e la fame di fortuna
La sete di gloria quell'ansia deleteria
Lei l'ombra con cui convivo
Sperando un giorno scompaia
Lei l'energia negativa che mi consuma
La rabbia nascosta e la fame di fortuna
La sete di gloria quell'ansia deleteria
Lei l'ombra con cui convivo
Sperando un giorno scompaia
Lei l'energia negativa che mi consuma
La rabbia nascosta e la fame di fortuna
La sete di gloria quell'ansia deleteria
Lei l'ombra con cui convivo
Sperando un giorno scompaia
Lei l'energia negativa che mi consuma
La rabbia nascosta e la fame di fortuna
La sete di gloria quell'ansia deleteria
Lei l'ombra con cui convivo
Sperando un giorno scompaia

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L’invidia – CFCrew Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'invidia – CFCrew

(HOOK)
Se ci odiate naturale
E’ l’invidia brò
Tu sei preso male, io sto con un personale
E’ l’invidia brò
Caccio questo grasso J infernale
E’ l’invidia brò x4

(TREISI)
Entro nel locale fra scendo le scale e già che guardi male... È l’invidia brò!
Preso male vuoi capire cosa c è dentro al mio personale... La tua invidia brò!
Tutti questi babbi vanno dire siete solo dei drogati... E’ l’invidia brò!
Poi scaldano se con le loro tipe ci siamo sfogati.. E’ l’invidia brò!
Per cercare la pace ho sempre fatto di tutto
Soprattutto sempre stati veri dal debutto
Non ci credi e critichi tutto senza un costrutto
Fai serata con la crew uh, ma torni distrutto
Crescendo mi son son reso conto di tante cosette
Chi è sempre buono fra poi è il primo che ci rimette
Con ste vostre rimette siete al massimo fighette
Che se ti do le cime tu leghi le barchette
Vogliamo il cash veloce
La vita incasinata
Lo dico sotto voce
Lei resta innamorata
Rapper laureati apri la scatola cranica
110 e lode ci fosse il corso in botanica
Weed balsamica
Fra faccio quello che posso
Tipo lava vulcanica senti il flow ci scorre addosso
Quando fumo mi rilasso non voglio agitarmi
Non farmi agitare brò!

(HOOK)
Se ci odiate naturale
E’ l’invidia brò
Tu sei preso male, io sto con un personale
E’ l’invidia brò
Caccio questo grasso J infernale
E’ l’invidia brò x4

(PABLO)
​Vivo da solo fra’ dai quindici anni
Mi parli di cosa cos’hai da spiegarmi?
Io taglio traguardi tu fermo che guardi
Se non fai un cazzo poi non lamentarti
Mille chilometri a settimana (la mia invidia brò)
Investo i miei soldi in viaggi e marijuana (la tua invidia brò)
Agosto in West Coast con Sweet Home Alabama
Capodanno con i fuochi però a Copacabana
Poi Mar dei Caraibi daiquiri e l'Havana
Tu e la tua invidia in gommone a Tirana
Schivo le tue critiche come un'abilità
Scrivo barre mitiche senza lucidità
Copiare le mie ritmiche la quotidianità
L'invidia che provi non porta felicità
Ma che criticare che hai capito male
Continui a invidiare senza poi contare
Gli puoi raccontare ma non puoi negare
Che vieni ai miei live e ribalto il locale
Incapace a provare la felicità
Ma quella degli altri non ti sfugge mai
Coscienza sporca senza dignità
Quello che semini raccoglierai

(HOOK)
Se ci odiate naturale
E’ l’invidia brò
Tu sei preso male, io sto con un personale
E’ l’invidia brò
Caccio questo grasso J infernale
E’ l’invidia brò x4

(SANDER)
La vita con i brasa ci prendiamo tutto
Pure tutto quello che non ci è stato concesso
Perchè la nostra forza giá prima del debutto
Il fiuto per i soldi e la fame per il successo
Prendo questa vita, cambio questa vita
Voglio stare fatto ai piani alti con i miei homies
Non è mai finita, scalo sta salita
Per pisciare in testa a sti invidiosi chiaccheroni
E tu che ne sai, di stare sempre in giro fino all'alba e poi tornare la mattina
E ti chiedi come mai, se dopo questa bomba stai seduto e non sei più quello di prima
E’ l'invidia che vi sale, tipo adesso
Questa tipa mi fa tipo, tipo sesso
Voglio il grano che fa Diplo, tipo adesso
Vorresti durare a lungo, tipo sesso
E non ci sono dubbi noi facciamo la moda
La notte in testa coda
Le pare per la roba
Se c'è qualche problema
Io conto sui miei brasa
Perchè siamo una squadra
Tu puoi restare a casa
E se ti senti preso male, è l'invidia bro
Se ci provi ma non riesci a fare, è l'invidia bro
Se siamo i più freschi del locale, è l'invidia bro
No pare, niente di personale, è l'invidia bro

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L’Invidia – Co’Sang Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Invidia – Co’Sang

{Intro}
Ha, mmh
Co'Sang, Cookin' Soul, mmh
Non vi vedo d'accordo
Haha, facitiv' na resata

{Bridge}
Io non so il tuo nome, non so nemmeno come
Che ti devo qualcosa se scrivo una canzone
Io non so il tuo nome, non so nemmeno come
Che ti devo qualcosa se scrivo una canzone

{Strofa 1: Luchè}
Yeah, yeah, ah, yeah
Appena mi sveglio le dico è stato un amore
Indosso la croce le bacio il labbro inferiore
Qualcosa di nuovo che ha uno strano sapore
In Spagna mi chiaman capo, international in O
Dopo noi i nomi iniziano tutti per O
Ci copiano e non pagano il diritto d'autore
Per questo reppo in lingua madre per adozione
E vivo ancora il sogno di un ragazzo del sud
Ma lei conosce i testi e si masturba col flow
L'amico mi sputtana ma lei ama il Deep Troath
La sogna nuda come un film di Claudia Koll
Ma si risveglia con Indy-Geni sulla Home
È come se ti fanno rovesciare il liquore
Quand'è il Napoletano a illuminare lo show
E torno da New York il Ghetto Boia è in Tour
Puntando ai soldi degli imprenditori del nord

{Ritornello}
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
Ogni maschera è scoperta
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
Ogni maschera è scoperta


{Strofa 2: Ntò}
Odiano e dicono che ignorano
Le loro donne adorano odorarci
Al collo ho un capolavoro orafo
Sul braccio un tocco di Contemporaneo e un tocco di Barocco (arte)
Un pianoforte, un temporale in sottofondo
Gente di Marianella fruga dentro il tuo salotto
A volte caga anche sul tavolo
Non è più Poesia Cruda
Lui già arrossisce con la verità, nuda
Come Ruby che canta papi perché ruba
E' come Booba, riposate in pace, seppellisco
Le vostre insicurezze solo con un bel disco
Anima culinaria da Valencia
Napoli violenta con i culi in aria
Sul rimare, se vuoi farmi un test
Dammi la provetta in cui devo urinare
Sono un profeta, specie protetta in estinzione
Tu rimani ustionato dal tuo umore
Serve un estintore, serpe
Schiaccio la tua testa come Maria

{Ritornello}
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
Ogni maschera è scoperta
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
L'invidia crebbe come erba
Ogni maschera è scoperta

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L’invincibile ninja Kamui

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'invincibile ninja Kamui di Bambini

(di G. Balestra)

Un ragazzo forte ed invincibile tu sei,
lotti contro quei nemici che son stati amici tuoi,
odi la violenza, odi il male, ma vedrai
che soltanto con la forza la tua vita salverai

Ninja Kamui tu sei forte come cento e più guerrieri,
ninja Kamui, lotterai, la tua spada al sole brillerà…

Come tutti i ninja sei cresciuto anche tu,
ora sai che la tua strada non è quella, non lo è più,
odi la violenza, odi il male, ma vedrai
che per essere felice tu combattere dovrai

Ninja Kamui tu sei, un invincibile agente segreto,
ninja Kamui, vincerai, ed un uomo libero sarai…

[ Ninja… ]

Quando tu sei solo, la luna da lassù [ la luna da lassù ]
sembra dirti “Hai ragione tu,
la vita va vissuta in pace e libertà
anche se, caro costerà…”

Ninja Kamui, ninja Kamui,
ninja Kamui, ninja Kamui…

Ninja Kamui tu sei forte come cento e più guerrieri,
ninja Kamui, lotterai, la tua spada al sole brillerà…

Ninja Kamui tu sei, un invincibile agente segreto,
ninja Kamui, vincerai, ed un uomo libero sarai…

Ninja Kamui tu sei forte come cento e più guerrieri,
ninja Kamui, lotterai, la tua spada al sole brillerà…

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L’invito – Aldo Fabrizi

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'invito – Aldo Fabrizi di Poesie Romane

di Aldo Fabrizi

Nun m’aricordo bene in che paesetto,

quanno che mòre un capo de famìa,

er parentado je fà compagnia,

facenno un pranzo intorno ar cataletto.

La tradizione vo’ che ‘sto banchetto,

preparato durante l’agonia,

se faccia, senza tanta ipocrisia,

cor medico, cor prete er chierichetto.

Doppo li pianti la famìa se carma

e ar punto che la pasta viè servita,

se brinda a la salute della sarma.

Poi c’è l’invito pe’ nun faje un torto

e si a st’invito nun ritorna in vita,

significa ch’er morto è proprio morto.

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L’io

Album

È contenuto nei seguenti album:
1990 Sirtaki

Testo Della Canzone

L'io di Mango

L’io senza te
l’io dentro te
che non ha più spazio
che non ha più tempo
L’io che cercai
l’io che incontrai
la calma senza meta
la fede assoluta

Amore casto e fato
amore ignoto e vago
amore mio
è questo vuoto immenso
è non avere un senso l’io

Io che pregai
io che sognai
la mia preghiera
la mia chimera
io che sbagliai
io che cambiai
per non avere schemi
perché non voglio premi

amore misterioso
assai pericoloso
amore mio
è questo labirinto
è non avere un centro l’io

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L’io – Mango Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'io – Mango

L'io senza te
L'io dentro te
Che non ha più spazio
Che non ha più tempo
L'io che cercai
L'io che incontrai
La calma senza meta
La fede assoluta

Amore casto e fato
Amore ignoto e vago
Amore mio
È questo vuoto immenso
È non avere un senso l'io

Io che pregai
Io che sognai
La mia preghiera
La mia chimera
Io che sbagliai
Io che cambiai
Per non avere schemi
Perché non voglio premi

Amore misterioso
Assai pericoloso
Amore mio
È questo labirinto
È non avere un centro l'io

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L’ipocondriaco Innamorato – Davide Di Rosolini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ipocondriaco Innamorato – Davide Di Rosolini

E' mattina e sorge il sole sul mio viso
Per illuminare un nuovo brufolo
E ai miei capelli sul cuscino dico grazie
Siete l' orgoglio della mia calvizie
Il mio specchio non mi fa solo grasso
Ma bianco e pallido proprio come un cesso
Riesco a prendere la mira per pisciare
Grazie a dio per certe cose sembra ancora funzionare

Io sono malato di tipo cronico
Ho il cervello spostato di qualche centimetro
Il naso tappato da qualche anno
Non respiro bene ciò sempre l' affanno
Ciò i denti marci i peli incarniti
Piscio verde e mi brucia ciò i reni malati
Il ritmo del cuore che zoppica e cede
Tutte le volte che ti rivede

E chissà se un giorno sarai mia
Nonostante la maledetta ipocondria

Nel pomeriggio dopo il solito caffè
La mia gastrite brucia e penso a te
Intensamente perchè mi resti il tuo ricordo
Che l' alzaimer avanza ed ho paura che ti scordo
Ti penso nuda e faccio un giro su youporn
Dopo l' orgasmo una malboro e poi mi sparo l' aerosol
E dopo qualche abbassamento di pressione
È giunta l' ora della pilloa del cuore

Perchè sono malato di tipo cronico
Ho il cervello spostato di qualche centimetro
Il naso tappato da qualche anno
Non respiro bene ciò sempre l' affanno
Ciò i denti marci i peli incarniti
Piscio verde e mi brucia ciò i reni malati
Il ritmo del cuore che zoppica e cede
Tutte le volte che ti rivede

E chissà se un giorno sarai mia
Nonostante la maledetta ipocondria

E sera e al bar c' è la gente che sorride
Nessuno nota che la solitudine mi uccide
C' è chi si bacia e chi sta in intimità
A me nessuno mi caga nemmeno per pietà
E all' improvviso mi giro e vedo lei
Appiccicata a quel gran stronzo del DJ
E così bella.. ha come un albero nel petto
Fiori nei capelli ed i capezzoli d' argento
Poi nota che la guardo e gli prende la mano
E per farmi soffrire se la poggia sul suo seno
Così capisco che non avrò mai più il suo cuore
Non mi resta che la morte e mi abbandono al mio dolore

E resto malato di tipo cronico
Ho il cervello spostato di qualche centimetro
Il naso tappato da qualche anno
Non respiro bene ciò sempre l' affanno
Ciò i denti marci i peli incarniti
Piscio verde e mi brucia ciò i reni malati
Il ritmo del cuore che zoppica e cede
Che mi fa male quando ti vede

Oramai so che non sarai più mia
Mi resta solo questa bastarda ipocondria

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L’ipotesi

Album

È contenuto nei seguenti album:
2006 Come da 2 lunedì

Testo Della Canzone

L'ipotesi di Davide De Marinis

La mia vita senza te è un’ipotesi, cos’è
basterebbe dirti che sto già meglio senza te
sono solo le tue cose che mi parlano, quando mi circondano
sembra tutto in ordine, ogni gesto è fragile

sono certi momenti che rimangono eterni
e ti ritrovo nei sogni e nei miei giorni più belli
so che non è abbastanza, che questa vita ci cambia
e ritorna puntuale, quasi un’abitudine
questa solitudine, quasi un’abitudine

la mia vita senza te è un’incognita, cos’è?
attraverso giorni che, manca tutto, manchi te
sono fuori fra la gente provo a fingere e perfino a ridere
vado a fondo, vado giù… tocco e poi ritorno su

sono certi momenti che rimangono eterni
e ti ritrovo nei sogni e nei miei giorni più belli
so che non è abbastanza, che questa vita ci cambia
e ritorna puntuale, quasi un’abitudine
la mia solitudine, quasi un’abitudine
questa solitudine, quasi un’abitudine
quasi un’abitudine, quasi un’abitudine,
quasi un’abitudine…

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L’ippocampo

Album

È contenuto nei seguenti album:
1991 Cicli e tricicli

Testo Della Canzone

L'ippocampo di Ivan Graziani

Ero lì che mi annoiavo sulla spiaggia e la notte era umida come le tue labbra quando all’improvviso io l’ho visto meraviglioso, quasi a riva era lui, era lui, proprio lui… Figlio della fantasia, l’ippocampo mille volte in un sogno sognato ma vero nel mito. Nell’acqua bassa io mi sono avvicinato e con le dita l’ho accarezzato ed era così morbida, così lucente la sua pelle che per istinto ho sentito di cavalcarlo e via, via, via… Come il cavaliere che non son mai stato un cavaliere e il suo sogno proibito insieme nel mito. E nella notte le pinne, sembravan fatte di fiamme come i cavalli del carro di Apollo brillante e ho pensato all’amore e al suo fuoco interiore che nessuna tempesta mai spegnerà. E fra le schiume vedevo, come su di un falso piano la città inabissarsi lontano, lontano e ho pensato alla vita che è un’illusione infinita ma se non c’è l’illusione finita sarà Così, così… Così mi son trovato che nuotavo come un pazzo verso riva Dio, come la vita mi sembrò bella e irraggiungibile a terra voglio andare, a terra! E la terra toccai, la toccai, mi svegliai Chissà dov’è l’ippocampo? è una luce nello spazio infinito perduta nel mito…

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L’ippocampo – Ivan Graziani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ippocampo – Ivan Graziani

Ero lì che mi annoiavo sulla spiaggia
E la notte era umida come le tue labbra
Quando all'improvviso io l'ho visto
Meraviglioso, quasi a riva era lui
Era lui, proprio lui...

Figlio della fantasia
L'ippocampo
Mille volte in un sogno sognato
Ma vero nel mito

Nell'acqua bassa io mi sono avvicinato
E con le dita l'ho accarezzato
Ed era così morbida
Così lucente la sua pelle
Che per istinto ho sentito
Di cavalcarlo
E via, via, via...

Come il cavaliere
Che non son mai stato
Un cavaliere e il suo sogno proibito
Insieme nel mito

E nella notte le pinne
Sembravan fatte di fiamme
Come i cavalli del carro di Apollo, brillante
E ho pensato all'amore
E al suo fuoco interiore
Che nessuna tempesta mai spegnerà

E fra le schiume vedevo
Come su di un falso piano
La città inabissarsi lontano, lontano...

E ho pensato alla vita
Che è un'illusione infinita
Ma se non c'è l'illusione, finita sarà
Così, così...

Così mi son trovato che nuotavo
Come un pazzo verso riva
Dio, come la vita mi sembrò bella e irraggiungibile
A terra voglio andare, a terra!
E la terra toccai, la toccai, mi svegliai

Chissà dov'è l'ippocampo
È una luce nello spazio infinito
Perduta nel mito...

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L’ironia – KiKO96 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ironia – KiKO96

{Testo di "L'ironia"}

L'ironia fa più danni dell'eroina
E io non ci capisco più un cazzo
Se mi lasci mi lancio dal terrazzo
Giuro, lo faccio
L'ironia fa più danni dell'eroina
E io non ci capisco più un cazzo
Se mi lasci mi lancio dal terrazzo
Tanto ho un piano per l'atterraggio

Ho scritto una canzone, è tutta ritornello
Ritorniamo insieme per stare un po' peggio
Ho scritto una canzone per stare un po' meglio
Ritorniamo insieme come un ritornello

Oh, oh, oh, oh
Ironia-eroina, ironia-eroina
Oh, oh, oh, oh, oh

L'ironia fa più danni dell'eroina
E io non ci capisco più un cazzo
Se mi lasci mi lancio dal terrazzo
Insieme a Farco
L'ironia spezza il cuore tipo l'aritmia
Io ti giuro che muoio d'infarto
A trent'anni mentre mangio il gelato
Panna e pistacchio-oh

Ironia-eroina, ironia-eroina
Ironia-eroina, ironia
Ironia-eroina, ironia-eroina
Ironia-eroina, eroina, eroina

Ho scritto una canzone, è tutta ritornello
Ritorniamo insieme per stare un po' peggio
Ho scritto una canzone per stare un po' meglio
Ritorniamo insieme come un ritornello

Ritorniamo insieme come un ritornello
Oh, oh, oh, oh
Ironia-eroina, ironia-eroina
Ironia-eroina, ironia-eroina
Ironia-eroina, eroina, eroina

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L’ironia di sempre

Album

È contenuto nei seguenti album:

2008 Ricomincio da 30 (Cd 2)

Testo Della Canzone

L'ironia di sempre di Pino Daniele

You came like sun
in the moonglove
You brought the sky
inside the my window
You smile and drop
the brilliant inside my soul

Con gli occhi dell’amore
Chissà se ‘o vero o nun è ‘o vero
Se ‘o veramente me vu bene
Chissà se sò come me vide tu
Con gli occhi dell’amore…
con gli occhi dell’amore
Quello che conta è la realtà…
che si respira insieme a noi
Tutte le cose che farò
Tutte le cose che farai
E il mondo tutto suo perché
Ad occhi chiusi se vorrai
Il tuo sorriso si, portami via…
con l’ironia di sempre
Con l’ironia di sempre..
con l’ironia di sempre
Chissà se il cuore ora mente,
chissà se libera la gente
Una dolce confusione che..
Agli occhi dell’amore..
agli occhi dell’amore
Quello che conta è la realtà,
che si respira insieme a noi
Tutte le cose che farò
Tutte le cose che farai
il mondo tutto suo perché
Ad occhi chiusi se vorrai
Sul tuo sorriso si, portami via…
con l’ironia di sempre
Con l’ironia di sempre..
con l’ironia di sempre.. di sempre
Come un bambino.. come un bambino
Felice come un bambino..
come un bambino
come un bambino..
felice come un bambino
come un bambino.. come un bambino
Con l’ironia di sempre..
con l’ironia di sempre
Con l’ironia di sempre..
con l’ironia di sempre
Sempre.. ironia di sempre

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L’irriducibile

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Lochness (Cd 2)
1998 Mina studio collection (Cd 1)

Testo Della Canzone

L'irriducibile di Mina

di:
(De MartiniMassimiliano Pani)

Mah,
stavo pensando che
forse sto sbagliando
direzione e strategia,
e se poi aveste ragione voi
vecchi amori pensionati
a corto di magia,
mi tuffo a testa in giù
e l’acqua non c’é più,
trovo sempre il pavimento.

Io, l’irriducibile,
io, sogno improbabile,
che voglia
di arrendermi al mondo
com’è

Io, l’irriducibile,
io, sogno improbabile,
che voglia
di illudermi un giorno
di più.

Sai, mi devo decidere
nuoto in superficie
o rischio ancora l’embolia
dai dai dai,
non vivono male poi
i falsi innamorati
tutto garbo e cortesia.
Non so se riuscirei,
se sopravviverei
ma che brivido provarci.

Io, l’irriducibile,
io, sogno improbabile,
che voglia
di arrendermi al mondo
com’é.

Io, l’irriducibile,
io, sogno improbabile,
che voglia
di illudermi un giorno
di più.

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L’Isabella

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Isabella di El Luisin tassista

Musica di Claudio Merli

Fantastica tosetta, l’Isabella!

De lee, ve cuntaroo ona storiella.

Se me vola la memòria

su l’Olòna e sul Tesin,

i tecc ross sù la pianura

tiren l’oeucc in sù i cassin.

Tanta bella l’è la vita,

senza cruzzi, come ‘l voeur

chi coltiva la speranza

stretta stretta, in fond del coeur.

L’Isabella! Ma che tosa! Se l’è bella,

Reginetta de la bassa Lombardia.

Quand se passa in bicicletta…oej che scèna

a vedella col cuu in aria a mondà ‘l ris!

Coi color de primavera, l’Isabella,

mi la vedi coi farfall volà sui fior,

sora al verd de la campagna de la bassaa,

Isabella! Vola vola, vola via!

Ona stròlega induvina

la me leg in sù la man

quell che in sòrt el me propina

el destin del mè doman.

E mi sògni l’Isabella,

reginetta de paes,

che la gh’ha la simpatia

sù la faccia senza el trucch.

Tì tosetta pussee bella de la bassa,

sui sentee di tò campagn e in mezz al bosch,

su la strada del mornee che se slontana,

ti per nòrma fermet nò! Ma slisa via

Fantastica storiella in armonia,

de quell che pò succed in Lombardia!

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L’isola

Album

È contenuto nei seguenti album:
1991 Nenè1995 Come due soli in cielo il racconto1999 Minghi studio collection

Testo Della Canzone

L'isola di Amedeo Minghi

Ricordo,
strade diverse da qui.
Ricordo,
voci che non ci sono più.
Passava in fretta
la nostra gioventù.
Altri ragazzi fuggivano
e spesso
non tornavano più qui.
E da ragazzo cullavo un’idea
che libertà
fosse solo andare via.
Erano fiori, i pensieri nati qui.
Io,
non potevo distruggerli
in un istante,
ucciderli cosi.
Ma la mia vita
non è un isola.
C’è bisogno anche di me.
Vorrei anche qui
libertà.
E libertà non è
solo un’idea.
Guardo stupito chi dice,
che è
già mia.
Penso ai ragazzi che sono andati via.
E tutto il mondo e’ una fabbrica
e gli uomini che parlano
non possono confondere,
nascondere la nostra libertà.

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L’isola – Al Rangone

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'isola – Al Rangone di Al Rangone

(Eugenio Del SartoMauro RotaGianni StellavatoRoberto Rangone)

SPERO
CHE QUESTA VOLTA UNA CANZONE
NON SIA SOLTANTO MUSICA
MA RENDA UN PO’ PIU’ LIBERI
UOMINI CHE A FINE SECOLO
NON HANNO ANCOR LA LIBERTA’.
COMPLICI
DI QUESTA STRANA AMERICA
CHE INSEGNA A DAR VALORE
PIU’ AL DIO DENARO CHE ALL’ AMORE
MA NELL’ AMORE, CREDIMI,
CI TROVI SEMPRE UN PO’ DI PIU’.

SE CERCHI UN’ ISOLA
DOVE LA GENTE AMA LA MUSICA,
VIVE DI SOGNI E DI SALSEDINE
LA TUA TRISTEZZA SE NE ANDRA’.
IO VOGLIO UN’ ISOLA
MAGARI IN FONDO ALLA TUA ANIMA
DOVE L’ AMORE, QUELLO VERO,
NON MI POTRA’ TRADIRE MAI.

VIVERE
DI DUBBI E DI INCERTEZZE
DI SCHIAFFI E DI CAREZZE
SENZA POTERE SCEGLIERE.
TI TROVI A FARE IL COMPLICE
DI QUALCHE COSA CHE NON SAI.
TORNERA’
LA FORZA DI SORRIDERE
SOLTANTO QUANDO IL CUORE
TI PORTERA’ IN MEZZO ALLE NUVOLE.
E ALLORA SARAI LIBERO
SOGNANDO L’ISOLA CHE VUOI.

SE CERCHI UN’ ISOLA
DOVE LA GENTE AMA LA MUSICA
VIVE DI SOGNI E DI SALSEDINE
LA TUA TRISTEZZA SE NE ANDRA’.
IO VOGLIO UN’ ISOLA
MAGARI IN FONDO ALLA TUA NIMA
DOVE L’ AMORE, QUELLO VERO,
NON MI POTRA’ TRADIRE MAI.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
G#                         D#9     D#                 C#9
SPERO CHE QUESTA VOLTA UNA CANZONE NON SIA SOLTANTO MUSICA

   C#m                 G#                         D#
MA RENDA UN PO' PIU' LIBERI UOMINI CHE A FINE SECOLO

                           G#                          D#9
NON HANNO ANCOR LA LIBERTA' COMPLICI DI QUESTA STRANA AMERICA

D#                       C#9           C#m           G#
CHE INSEGNA A DAR VALORE PIU' AL DIO DENARO CHE ALL'AMORE

              D#                                    G#
MA NELL'AMORE CREDIMI CI TROVI SEMPRE UN PO' DI PIU'

          C#                              G#
SE CERCHI UN'ISOLA DOVE LA GENTE AMA LA MUSICA

                        D#7                           G#  G#6
VIVE DI SOGNI E DI SALSEDINE LA TUA TRISTEZZA SE NE ANDRA'

          C#                                G#
IO VOGLIO UN'ISOLA MAGARI IN FONDO ALLA TUA ANIMA

                         D#  D#7               C# G# D#9 D# C#9 C#m G# D#
DOVE L'AMORE QUELLO VERO NON MI POTRA' TRADIRE MAI                     




  G#            Fm           D#9            D#          C#9
VIVERE DI DUBBI E DI INCERTEZZE DI SCHIAFFI E DI CAREZZE

   C#mM7            G#                          D#
SENZA POTERE SCEGLIERE TI TROVI A FARE IL COMPLICE

                           G#                         D#9
DI QUALCHE COSA CHE NON SAI TORNERA' LA FORZA DI SORRIDERE

         D#              C#9         C#m           G#    G#9
SOLTANTO QUANDO IL CUORE TI PORTERA' IN MEZZO ALLE NUVOLE

               D#                              G#
E ALLORA SARAI LIBERO SOGNANDO L'ISOLA CHE VUOI

          C#                              G#
SE CERCHI UN'ISOLA DOVE LA GENTE AMA LA MUSICA

                        D#7                           G#  G#6
VIVE DI SOGNI E DI SALSEDINE LA TUA TRISTEZZA SE NE ANDRA'

          C#                                G#
IO VOGLIO UN'ISOLA MAGARI IN FONDO ALLA TUA ANIMA

                        D#   D#7                  C# G#
DOVE L'AMORE QUELLO VERO NON MI POTRA' TRADIRE MAI 

***

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L’isola – Aleandro Baldi

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 Liberamente tratto

Testo Della Canzone

L'isola – Aleandro Baldi di Aleandro Baldi

Tu che hai paura di chi non è fatto come te,
e ti allontani da chi non la pensa come te
rimani piccolo
nella tua isola
uomo di Lilliput.
Tu guardi il mare che si muove lì davanti a te
e per timore poi non vuoi che il mare guardi te,
inconsapevole,
di avere un’anima,
e i giorni passano,
col tempo crescere diventa più difficile,
e finchè avrai paura non saprai mai il limite fra il sogno e la realtà,
le bugie saranno verità,
raccontarti favole è più facile,
uomo troppo prigioniero di fantasmi, di frontiera,
prova un giorno a chiederti perchè,
vedi in me un nemico che non c’è,
tu che per un gioco un po’ perverso perdi il meglio che c’è in te.

Come un involucro di seta è la tua isola,
e tu non vuoi uscirne fuori come fanno le farfalle
che sono splendide
quando si librano,
e i giorni passano,
col tempo crescere diventa più difficile.
e finchè avrai paura non saprai mai il limite fra il sogno e la realtà,
le bugie saranno verità,
raccontarti favole è più facile
uomo troppo prigioniero di fantasmi, di frontiera…

Tu che per paura del diverso perdi il meglio che c’è in te.
Guarda i fiori come accolgono
quelle api che li aiutano,
mentre tu che alzi il muro attorno a te,
uomo troppo prigioniero di fantasmi, di frontiera,
prova un giorno a chiederti il perchè,
vedi in me un nemico che non c’è,
tu che per un gioco un po’ perverso, perdi il meglio che c’è in te…
tu che per paura del diverso perdi il meglio che c’è in te.

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L’isola – Amedeo Minghi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola – Amedeo Minghi

Ricordo
Strade diverse da qui
Ricordo
Voci che non ci sono più
Passava in fretta
La nostra gioventù
Altri ragazzi fuggivano
E spesso
Non tornavano più qui
E da ragazzo cullavo un'idea
Che libertà
Fosse solo andare via
Erano fiori, i pensieri nati qui
Io
Non potevo distruggerli
In un istante
Ucciderli cosi
Ma la mia vita
Non è un isola
C'è bisogno anche di me
Vorrei anche qui
Libertà
E libertà non è
Solo un'idea
Guardo stupito chi dice
Che è
Già mia
Penso ai ragazzi che sono andati via
E tutto il mondo e' una fabbrica
E gli uomini che parlano
Non possono confondere
Nascondere la nostra libertà

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L’isola – Angelo Branduardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola – Angelo Branduardi

Sedeva il pescatore
All'ombra della vela
Lenta scivolava la barca
Sopra il fiume
Lungo le due rive
Solo alberi fioriti
Mentre si smarriva
E dimenticava il tempo del suo viaggio...
Sereno navigava
Quando all'improvviso
Il fiume si nascose in una gola scura
E si fece notte
Sin che il monte non si aprì
E gli apparve allora
Fra le nuvol, sconosciuta una pianura...
L'isola, sconosciuta l'isola
Ora la vedeva... così vicina
Ed il fiume allora
Lui felice risalì
Certo di potere
Ritrovare un giorno la traccia del suo viaggio...
All'ombra della vela
Sedeva il pescatore
Lasciando scivolare la barca lungo il fiume
Ma la via per l'isola
Lui non seppe ritrovare
Mentre navigava
Sempre più svaniva il ricordo del suo viaggio...
L'isola, sconosciuta l'isola
Ora la vedeva... così vicina

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L’Isola – Emma marrone

L’Isola – Emma marrone canzone pubblicata per la prima volta nell’anno

Testo della canzone: L’Isola – Emma marrone

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’Isola – Emma marrone Testo:

Un respiro complice
Prendi fiato e scegli me
In fila indiana, scegli me

Un destino, un vortice,
in controluce è più semplice
prendi fiato e scegli me

E tutti guardavano la nave partire
all’orizzonte scomparire
E tutti restavano senza parole

Dicono che tornerà a prenderci
qualcuno tornerà
Dicono chissà

E tutti guardavano il sole sparire
all’orizzonte dentro il mare

E tu mi guardavi
ed io ti dicevo
amore non aver paura
troveremo un modo per andare
via di qua,
via di qua, dall’isola

Via di qua, via di qua, dall’isola
Via di qua, via di qua, dall’isola
E tutti guardavano la nave partire
all’orizzonte scomparire

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L’isola – Neri Per Caso

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Angelo blu

Testo Della Canzone

L'isola – Neri Per Caso di Neri Per Caso

Quando vivi navigando
Tutti i porti sembrano lo stesso
E l’inverno taglia le tue vele
Ma io stavo naufragando
Me ne rendo conto solo adesso
Che risento il sangue nelle vene
E sabbia calda sotto me
Apro gli occhi e vedo un’isola
Forse questa è la mia isola
Che dolce isola è
Sulle carte non c’è
Che dolce meta per me
E in cielo batte un sole vero
Che dolce isola sei
Io mai ripartirei
Che dolci notti darai
In pieno mare c’è un tesoro
Quando vivi navigando
Solo sale ti rimane addosso
La tempesta gonfia le tue vele
Navigando mi domando
Se fuggivo solo da me stesso
Se potevo stare così bene
La risposta adesso c’è
Ogni uomo cerca un’isola
Ad un uomo basta un’isola
Che dolce isola sei
Io mai ti lascerei
Che dolce acqua mi dai
Ed in petto batte un cuore vero
Che dolce isola sei
Io mai ripartirei
Che dolci notti mi dai
È in pieno mare il mio tesoro

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L’isola – Simone Cristicchi

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 Fabbricante di canzoni
2006 Fabbricante di canzoni (Sanremo 2006)

Testo Della Canzone

L'isola – Simone Cristicchi di Simone Cristicchi

Partimmo verso Luglio con gli zaini sulle spalle,
con i biglietti in mano di un primo viaggio,
su quel traghetto pieno di chitarre e frikkettoni,
destinazione un’ isola lontana della Grecia,
Intorno a noi soltanto mare, salsedine e
L’odore di marijuana colorava l’aria dolce,
come il calore dentro ai sacchi a pelo
in una notte fredda sotto al cielo…

L’isola è un minuscolo puntino in mezzo al niente,
distante dal rumore di una civiltà invadente…
L’euforica incertezza di viaggiare sopra a un autobus
Che a malapena si reggeva in piedi…
Vedi gli ulivi cullati dal Meltemi, le facce consumate
E antiche dei vecchietti di una paese bianco,
arrampicato alla montagna di roccia, e di Mediterraneo!

C’era il sole, c’era il mare,
c’era tutto quello che volevo avere…
C’era il sole, c’era il mare…il mare
C’era il pane, c’era il sale
E tutto quello che potrei desiderare,
C’era il sole, c’era il mare e poi…c’eri tu!

Aspettavamo l’ alba sulla spiaggia,
dalla Taverna un sottofondo di Sirtaki e di preghiere,
scoperta di sapori nuovi, davanti a quel bicchiere di Retina
e un’insalata greca…
Le chiacchierate con la gente più diversa
Capitata in quell’angolo sperduto della terra
E Fabio, che ci raccontava il giorno che ha deciso
Di lasciare tutto e di restare!

C’era il sole, c’era il mare,
c’era tutto quello che volevo avere…
C’era il sole, c’era il mare…il mare
C’era il pane, c’era il sale
E tutto quello che potrei desiderare,
C’era il sole, c’era il mare e poi…c’eri tu!

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L’isola – Zucchero

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'isola – Zucchero di Zucchero

Stefano Sani

Sveglia fiore mio
è già alto il sole
sveglia amor mio
sotto il cielo blu

metti fiore mio
la tua maglietta rosa
metti amor mio
il tuo sorriso qui…

e so già che cosa sei, sei felicità
sei caffè-latte per me
e so già che cosa sei,
tu sei l’isola che non trovai…

Vola fiore mio
vola verso il mare
vola amor mio
quando sei con me…

quanti anni hai
sedici anni appena
quanti anni hai
da restar con lui

E so già che cosa sei,
sei felicità
sei primavera per me
e so già che cosa sei,
tu sei l’isola che non trovai…

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L’isola che non c’è

Album

È contenuto nei seguenti album:

1980 Sono solo canzonette
1996 Quartetto d’archi
2000 Sembra ieri

Testo Della Canzone

L'isola che non c'è di Edoardo Bennato

* Alex Britti 2008 MTV Unplugged: Alex Britti
* Gianni Morandi2009 Canzoni da non perdere
* Nomadi2010 RaccontiRaccolti
* 2011 Io canto 3 – Nicholas Porto

Seconda stella a destra
questo e’ il cammino
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all’isola che non c’e’.

forse questo ti sembrera’ strano
ma la ragione
ti ha un po’ preso la mano
ed ora sei quasi convinto che
non puo’ esistere un’isola
che non c’e’.

e a pensarci che pazzia
e’ una favola e’ solo fantasia
e chi e’ saggio
chi e’ maturo lo sa
non puo’ esistere nella realta’.

son d’accordo con voi
non esiste una terra
dove non ci son santi ne’ eroi
e se non ci son ladri
se non c’e’ mai la guerra
forse e’ proprio l’isola
che non c’e’… che non c’e’…

e non e’ un’invenzione
e neanche un gioco di parole
se ci credi ti basta perche’
poi la strada la trovi da te…

son d’accordo con voi
niente ladri e gendarmi
ma che razza di isola e’
niente odio e violenza
ne’ soldati ne’ armi
forse e’ proprio l’isola
che non c’e’… che non c’e’…

seconda stella a destra
questo e’ il cammino
e poi dritto fino al mattino
non ti puoi sbagliare perche’
quella e’ l’isola che non c’e’…

e ti prendono in giro
se continui a cercarla
ma non darti per vinto perche’
chi ci ha gia’ rinunciato
e ti ride alle spalle
forse e’ ancora piu’ pazzo di te

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
                  Do                                           Sol

Seconda stella a destra, questo è il cammino

                Fa                   Do

e poi dritto, fino al mattino

                  Lam          Mi7       Fa

poi la strada la trovi da te

                  Do        Sol          Do  Fa  Do

porta all'isola che non c'è.

 

                  Do           Sol

Forse questo ti sembrerà strano,

                Fa                                   Do

ma la ragione ti ha un po' preso la mano

                  Lam          Mi7       Fa

ed ora sei quasi convinto che

                    Do      Sol          Do  Fa  Do

non può esistere un'isola che non c'è.

 

      Do                       Sol

E a pensarci, che pazzia,

                Fa               Do

è una favola, è solo fantasia,

                  Lam          Mi7       Fa

e chi è saggio, chi è maturo lo sa

                    Do      Sol          Do  Fa  Do

non può esistere nella realtà.

 

                  Lam      Mi7              Lam     Mi7

Son d'accordo con voi, non esiste una terra

                Fa           Do          Sol

dove non ci son santi nè eroi

                Rem            Sol7                    Rem        Sol7

e se non ci son ladri, se non c'è mai la guerra

                Rem        Sol7           Rem     Sol7

forse è proprio l'isola che non c'è     che non c'è

 

  Do                           Sol

E non è un'invenzione

     Fa                                      Do

e neanche un gioco di parole

                  Lam          Mi7       Fa

se ci credi ti basta perchè

                 Do            Sol       Do  Fa Do Sol Fa Do Lam Mi7 Fa Do Sol Do Fa Do

poi la strada la trovi da te

 

                  Lam      Mi7              Lam     Mi7

Son d'accordo con voi niente ladri e gendarmi,

                Fa           Do            Sol

ma che razza di isola è?

                Rem            Sol7        Rem    Sol7

Niente odio e violenza, nè soldati nè armi

                Rem        Sol7             Rem                   Sol7

forse è proprio l'isola che non c'è... che non c'è...

 

      Do                                    Sol

Seconda stella a destra, questo è il cammino

                Fa           Do

e poi dritto fino al mattino

                  Lam          Mi7       Fa

non ti puoi sbagliare perché

      Do     Sol         Do  Do7

quella è l'isola che non c'è

 

                Fa           Sol             Do       Do7           Fa

E ti prendono in giro se continui a cercarla

                Do          Sol          Do    Do7

ma non darti per vinto perchè

                    Fa       Sol          Do  Do7    Fa

chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle

                Do         Sol             Fa         Do

forse è ancora più pazzo di te 

================================
Versione Britti


C#                                        G#
SECONDA STELLA A DESTRA QUESTO E' IL CAMMINO

          F#              C#
E POI DRITTO FINO AL MATTINO

           A#m               F#
POI LA STRADA LA TROVI DA TE...

           F#9
PORTA ALL'ISOLA CHE NON C'E'

C#                            G#
FORSE QUESTO TI SEMBRERA' STRANO

           F#                         C#
MA LA RAGIONE TI HA UN PO' PRESO LA MANO

         A#m                  F#
ED ORA SEI QUASI CONVINTO CHE...

            C#
NON PUO' ESISTERE UN'ISOLA CHE NON C'E'

          G#
E A PENSARCI CHE PAZZIA

         F#                  C#
E' UNA FAVOLA E' SOLO FANTASIA

            A#m                     F#
E CHI E' SAGGIO CHI E' MATURO LO SA...

            G#                 C#
NON PUO' ESISTERE NELLA REALTA'

           Fm                A#m
SON D'ACCORDO CON VOI NON ESISTE UNA TERRA

     F#9                   G#
DOVE NON CI SON SANTI NE' EROI

         D#m
E SE NON CI SON LADRI

            D#m7
SE NON C'E' MAI LA GUERRA

                                      C#
FORSE E' PROPRIO L'ISOLA CHE NON C'E' CHE NON C'E' 

         G#
E NON E' UN'INVENZIONE

      F#                  C#
E NEANCHE UN GIOCO DI PAROLE

         A#m                 F#
SE CI CREDI TI BASTA PERCHE'...

             G#               C# G# F# C# A#m F# C#9 C#
QUELLA E' L'ISOLA CHE NON C'E'                       

           Fm
SON D'ACCORDO CON VOI

         A#m
NIENTE LADRI E GENDARMI

       F#
MA CHE RAZZA DI ISOLA E'

G#      D#m
NIENTE ODIO E VIOLENZA

         D#m7
NE' SOLDATI NE' ARMI

                                 D#m          C#9
FORSE E' PROPRIO L'ISOLA CHE NON C'E' CHE NON C'E'

            C#                            G#
SECONDA STELLA A DESTRA QUESTO E' IL CAMMINO

          F#              C#
E POI DRITTO FINO AL MATTINO

          A#m                 F#
NON TI PUOI SBAGLIARE PERCHE'...

             C#9              C#
QUELLA E' L'ISOLA CHE NON C'E'

         F#9                C#
E TI PRENDONO IN GIRO SE CONTINUI A CERCARLA

          C#9
MA NON DARTI PER VINTO PERCHE'...

               F#9             C#
CHI CI HA GIA' RINUNCIATO E TI RIDE ALLE SPALLE

                                C#
FORSE E' ANCORA PIU' PAZZO DI TE

***

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L’isola che non c’è – Gianni Morandi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola che non c'è – Gianni Morandi

Seconda stella a destra
Questo è il cammino
E poi dritto, fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all'isola che non c'è

Forse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione
Ti ha un po' preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere un'isola che non c'è

E a pensarci, che pazzia
È una favola, è solo fantasia
E chi è saggio, chi è maturo lo sa
Non può esistere nella realtà!....

Son d'accordo con voi
Non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri
Se non c'è mai la guerra
Forse è proprio l'isola
Che non c'è. che non c'è

E non è un'invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta perché
Poi la strada la trovi da te

Son d'accordo con voi
Niente ladri e gendarmi
Ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza
Né soldati né armi
Forse è proprio l'isola
Che non c'è.... che non c'è

Seconda stella a destra
Questo è il cammino
E poi dritto, fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all'isola che non c'è

E ti prendono in giro
Se continui a cercarla
Ma non darti per vinto perché
Chi ci ha già rinunciato
E ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te

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L’isola che non c’è – Nomadi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola che non c'è – Nomadi

Seconda stella a destra
Questo è il cammino
E poi dritto, fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all'isola che non c'è

Forse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione
Ti ha un po' preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere un'isola che non c'è

E a pensarci, che pazzia
È una favola, è solo fantasia
E chi è saggio, chi è maturo lo sa
Non può esistere nella realtà!....

Son d'accordo con voi
Non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri
Se non c'è mai la guerra
Forse è proprio l'isola
Che non c'è. che non c'è

E non è un'invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta perché
Poi la strada la trovi da te

Son d'accordo con voi
Niente ladri e gendarmi
Ma che razza di isola è?
Niente odio e violenza
Né soldati né armi
Forse è proprio l'isola
Che non c'è.... che non c'è

Seconda stella a destra
Questo è il cammino
E poi dritto, fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all'isola che non c'è

E ti prendono in giro
Se continui a cercarla
Ma non darti per vinto perché
Chi ci ha già rinunciato
E ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te

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L’isola che suona

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'isola che suona di Easy Shankes

Venticinque ore tra scali e volo
Nella mia testa un pensiero solo
Prendere il caldo prendere il sole
Sotto le palme di fronte al mare

Con quella musica che pompa tutto il giorno
ed i colori tropicali tutt’intorno
e quella cassa porta il tempo nella testa
Mattina e sera aria di festa

Mi rendo conto che la vivo da turista
Una bellezza tale io non l’ho mai vista
Per chi ci vive di sicuro è diversa
Ed il benessere è condizione avversa
però sorride il sole e la barista
svanisce quel pensiero che rattrista
e nuova gioia mi riconquista…

Ora ti amo ancora
Bellezza che imprigiona
Nell’isola che suona

Venticinque ore tra scali e volo
Senza fumare neppure una Marlboro
Un misto tra l’astinenza e il dolore
Ma appena scendo coglierò un fiore

Appena scendo comincio a sognare
Con la mia mente ritorno a volare
E quella cassa porta il tempo nella testa
S’aprono danze, riparte la festa

E mi sorride il sole e la barista
Il paesaggio di bellezza imprevista
Ma che piacere che prova la mia vista !

Ora ti amo ancora
Bellezza che imprigiona
Nell’isola che suona

Nell’isola che suona, io questo già lo so
Un pezzo del mio cuore, certo ci lascerò
Saranno poi le foto a darmi nostalgia
Vedendole attaccate sui muri a casa mia
Ed a volte il ricordo
Scoppia come un petardo
Ritornare ci voglio
Ma vuoto è il portafoglio!

Ora ti amo ancora
Bellezza che imprigiona
Nell’isola che suona

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L’isola d’oro

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'isola d'oro di Canzoni Napoletane

(di Antonio De Curtis
Giacomo Rondinella

Alla piccola marina
c’è una piccola spiaggetta,
io ci vado ogni mattina,
guardo il mare e torno su,
puntualmente ogni mattina,
son vent’anni che ci vado,
alla piccola marina
per guardare il mare blu.

Tutti sognano un amore,
tutti amano una donna,
ma io porto qui nel cuore,
solo Capri e nulla piu’.

Capri tu sei la mia amante, l’amante del cuore,
isola d’oro incantata, sei terra d’amore,
solo da te si può avere la gioia infinita
di vivere e amare per sempre, per tutta la vita.

Sugli scogli d’ametiste,
coi riflessi di smeraldo,
quante cose si son viste,
quanta bella gioventù,
quando c’è la luna piena
è la festa dell’amore
ogni donna è una sirena
nello specchio d’acqua blu.

Solo a Capri puoi apprezzare
il gran dono della vita
puoi amare chi ti pare,
ama pure chi vuoi tu.

Capri tu sei la mia amante, l’amante del cuore,
isola d’oro incantata, sei terra d’amore,
solo da te si può avere la gioia infinita
di vivere e amare per sempre, per tutta la vita

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L’isola degli sfigati

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 La vita è strana

Testo Della Canzone

L'isola degli sfigati di Luca Dirisio

Prima dai poi dirai
se credi in quello
che fai
o e’ un miraggio
e non c’e’ stato mai
e che non c’e’
rimedio al cinismo
che ormai
ci governa ci divora
nel mio cuore e nel
tuo e’ anche
in quello di tuo zio
per le strade
e nelle piazze
del mondo
poca luce soffusa
che non basta piu’
neanche a prendere
il buco del cesso
e piu’ tiri
su e piu’ resti li’
e nascondi
i punti deboli
e dichiari
guerra aperta
a chi non
ti ha ascoltato mai
sempre rigidi
con i debiti perche’
siamo esseri deboli
ci scordiamo che
siam tutti uguali
siamo tutti uguali
tutti uguali
siamo tutti uguali
come fai se non
sai nemmeno quello
che vuoi
a distinguerti li’
dove sei senza palle
ne’ voglia
di avere di piu’
dal tuo cielo
dal tuo cuore
sei capace soltanto
a produrre veleno
e a parlare
male anche dei tuoi
io ti dico una
cosa fanne quel
che vuoi
ma la grinta non
si vende al mercato
ed e’ inutile
che tu resti li’
e nascondi i punti
deboli e dichiari
guerra aperta
a chi non
ti ha ascoltato mai
sempre rigidi
con i debiti
perche’ siamo
esseri deboli
ci scordiamo
che siam
tutti uguali

Siamo tutti uguali
siamo tutti uguali
siamo tutti uguali

E piu’ tiri
su e piu’ resti li’
e nascondi i punti
deboli e dichiari
guerra aperta
a chi non
ti ha ascoltato mai
sempre rigidi
con i debiti
perche’ siamo
esseri deboli
ci scordiamo che
siam tutti uguali
siamo tutti uguali
siamo tutti uguali
tutti uguali
eha eha eha eha ha
siamo tutti uguali

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L’isola dei morti – Kaesar Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola dei morti – Kaesar

Corpi morti cicatrici volti intorpiditi
Scopi pochi sguardi vuoti gioie in molti litri
Voli di corvi soli e torvi sopra i nostri lidi
Sogniamo posti miti ma restiamo in sporchi siti
Giorni cupi e grigi annebbiano la mia esistenza
Buoni propositi annegano nella mia incompetenza
Affogo in amari amarezza, ebbro già della mia ebbrezza
Una calda carezza non scalda la anima grezza
Fredda polare il mio sogno era di volare
Ma la gravità è un vincolo e ho visto il mio sogno crollare
Se provo a decollare al collo mi si stringe un collare
Come effetto collaterale che non posso più tollerare
Tolte varie sconfitte scottanti tanti rimpianti
Ho visto cedere anche le mie colonne portanti
I pochi vanti non li ho mai messi davanti
A quei traguardi mai raggiunti, a tutti gli obiettivi infranti

Spero che questi testi perpetuino il mio nome
Per superare la grande depressione come il 29
Come la Death Valley ma la mia ambizione
È che mi portino l’alloro sotto forma di corone
Solo allora questa sofferenza sarà ripagata
Ma per ora l’estrema sentenza è ancora rimandata
Da quando anche nell’arte l’apparenza è dilagata
La valenza della stessa non si è mai più risanata
Ma l’immagine muore col personaggio
Se metti l’arte al margine non resta più niente del tuo passaggio
Perchè l’uomo è gracile e senza ancora di salvataggio
Qual è il senso di farlo se non lasci nessun messaggio?
Non ti rendi conto? Abbiamo solo questo mondo
Solo le storie che racconto sopravvivranno il mio tramonto
Non ti rendi conto? Abbiamo solo questo mondo
Scriverò queste storie affinché sopravvivano io mio tramonto

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L’isola dei serpenti – Marnero Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola dei serpenti – Marnero

1-2-3 prova, c'è qualcuno in ascolto? 1-2-3 prova

Ho trovato un lavoro: guardiano del faro di un sasso chiamato “Isola dei Serpenti”
Una roccia di cui sono il solo abitante e in cui vivo isolato, eremita e distante
Ma non più di quanto lo fosse tenermi inchiodato e seduto di fronte agli schermi
Parassita di vita inferiore alle attese, protesi protese e due stampelle tese
Per permettermi di trascinarmi ancora
E che importa se è stato il coraggio del vuoto o solo paura di stare nel gioco
Del cedere a scelte forzate e violente o la volontà di non scegliere niente
Che importa se in fondo il mio sabotaggio del mondo mi porta a tenermi in ostaggio
Io ho tolto il cerone e ho perso il mio nome, la rivoluzione è cessare l’azione
E imparare umiltà risalendo lo zero senza torcicolli
Per un luogo verso cui voltarmi, senza un luogo verso cui voltarmi

E ho smesso di farmi domande
Perché non voglio sentire menzogne
E ho smesso di essere deluso
Per essere deluso bisogna averci creduto almeno una volta sola

E ho smesso di fare domande del cazzo
Ci vado da solo a spostare quel masso
Che ostacola il passo alla tomba di Achille
Diciamolo, eroe di 'sto paio di palle
Giacché immobilista fu nella sua testa
E piuttosto causò una sconfitta nefasta
Ma invece il motivo di quelle sue gesta
Non fu volontà, ma altrui ira funesta
Ho colmato la distanza fra l'atto e la potenza
Ed ho riempito lo scarto fra la potenza e l’atto
Trasformando il possibile in irreversibile

La porta dell'Ade puoi tenerla aperta
Io sono già stato morto per tutti i millenni prima che nascessi
E ora non ho più paura di perdere niente
Ma non affrettarti a scegliere, non troverai mai la vita che cerchi

E comunque tutto o niente non fa differenza
Ritorno al mondo (spezzato nell'origine O)
Ritorno al mondo con una giacca, una tuba e una borsa con dentro la morte
Vestito di morte, sono qua, sono pronto e non ho paura di fallire
In piedi davanti alla folla in Parco della Vittoria
Essere o non essere? Né l'uno, né l'altro
O, se vuoi, tutti e due, quello che è, è ed è

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L’isola del tempo

Album

È contenuto nei seguenti album:
1997 Eta Beta

Testo Della Canzone

L'isola del tempo di Timoria

Cerco un nuovo mondo
e con gli occhi chiusi
vedo un’ isola, magica

s’é fermato il tempo
in un mare giallo
blu elettrico, liquido

cerco un nuovo mondo
e con gli occhi chiusi
vedo un’ isola

volo via nel vento
i miei occhi mordono le nuvole
messico

l’ isola del tempo
il guerriero
il nuovo giorno magico

ci sediamo in cerchio
é nella mia mano la tribù
donna muovi il corpo
se lo chiedi ci sarai anche tu

c’é l’ amico rospo
col mantello sembra
il re del messico libero
brucia tutto intorno
parlo la sua lingua
e tutti ridono …

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
SI5
Cerco un nuovo mondo e con gli occhi chiudi vedo
   LA      SOL       LA          SI5
un'isola magica  la la la la
SI5
s'è fermato il tempo in un mare giallo
        LA5      SOL5       LA5
blu elettrico liquido      la la la la
SI5
Cerco un nuovo mondo e con gli occhi chiusi vedo
    LA5           SOL  FA#  MI         SOL    FA#  SI5
un'isola         uh                             uh

SI5


SI5
Volo via nel vento i miei occhi mordono
    LA5          SOL5         LA5
le nuvole      Messico     la la la la
SI5
l'isola del tempo il guerriero il nuovo giorno
LA5             SOL  FA#  MI                SOL FA# SI5
magico       uh                                   uh

MI
Ci sediamo in cerchio è nella mia mano
        SI
la tribù
MI
donna muoci il corpo se lo chiedi ci sarai
RE        REb      DO
anche tu

SI5 guitar solo

SI5
C'è l'amico rospo col martello sembra il
            LA56      SOL5    LA5
re del Messico  libero    cra cra cra cra

SI5
brucia tutto intorno
                                          LA5
parlo la tua lingua e tutti ridono

SOL FA#  MI
uh  ____________
SOL FA#  SI5
uh _____________
SOL FA#  MI
uh _______________
SOL FA#  SI5U
uh _______________

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L’isola Del Tempo – Timoria Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola Del Tempo – Timoria

(Pedrini)
Cerco un nuovo mondo
E con gli occhi chiusi
Vedo un'isola, magica
S'è fermato il tempo
In un mare giallo
Blu elettrico, liquido
Cerco un nuovo mondo
E con gli occhi chiusi
Vedo un'isola
Vola via nel vento
I miei occhi mordono le nuvole
Messico
L'isola del tempo
Il guerriero
Il nuovo giorno magico
Ci sediamo in cerchio
È nella mia mano la Tribù
Donna muovi il corpo
Se lo chiedi ci sarai anche tu
C'è l'amico rospo
Col mantello sembra
Il re del Messico Libero
Brucia tutto intorno
Parlo la sua lingua
E tutti ridono.....

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L’isola del Teschio – Giag700 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola del Teschio – Giag700

(Ritornello)
Yar Yar!
L'Isola del Teschio sai
La c'è un gran tesoro
L'isola del Teschio sai
La c'è figa tutto l'anno
L'isola del Teschio sai
La ci sono tanti soldi
L'isola del Teschio sai
L'isola del Teschio sai!

(Verso)
Sono stato là, all'isola del Teschio
La ho trovato figa, tesori e monete
Molte sverginelle nude la è il paradiso in terra
Tutti ci vorrebbero stare, in quell'isola del Teschio
Quelle capre là mi insultano, ma lo fanno solo per avere più attenzioni!
Yahr Yahr..

(Ritornello)
Yar Yar!
L'Isola del Teschio sai
La c'è un gran tesoro
L'isola del Teschio sai
La c'è figa tutto l'anno
L'isola del Teschio sai
La ci sono tanti soldi
L'isola del Teschio sai
L'isola del Teschio sai!
Yahr Yahr Yahr

(Outro)
C'è un pirata qua che si chiama Barbarossa
È andato proprio qua, all'isola del Teschio!

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L’isola del tesoro

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'isola del tesoro di Lino Toffolo

(Stefano JurgensMassimo Cantini)
Lino Toffolo con Fabiana Cantini

Ooissa oooo oooIssa oooo

papapapa pa iapapapapa papapapa pa iapapapapa

le vele scendono a meta la nave silenziosa va

in mezzo al mar in mezzo al mar

ogni pirata all’erta sta la terra e quel puntino la

in mezzo al mar in mezzo al mar

e nella notte scura scura

saremo la saremo la nella radura

tutti a cercare tutti a scavare

finche il tesoro non si troverà

può cominciare questa avventura

andiamo la andiamo la nella radura

in mezzo all’isola c’è un bel tesoro ma

solo la mappa sa dove sarà

dieci passi avanti in direzione sudest

tre passi in dietro a partire da nord

misurali bene comincia qua

due passi avanti a partire da sud

poi si va dritti sino a la

papapapa pa iapapapapa papapapa pa iapapapapa

Ooissa oooo oooIssa oooo

Coltelli spade notte blu e tutti bevono di più

per festeggiar per festeggiar

le carte segnano di la e verso l’isola si va

per festeggiar per festeggiar

e nella notte scura scura

saremo la saremo la nella radura

il capitano Flint sorride a tutto sprint

forse il tesoro sta sognando gia

può cominciare questa avventura

andiamo la andiamo la nella radura

in mezzo all’isola c’è un bel tesoro ma

chi arriva prima se lo prenderà

dieci passi avanti in direzione sudest

tre passi in dietro a partire da nord

misurali bene comincia qua

due passi avanti a partire da sud

poi si va dritti sino a la

papapapa pa iapapapapa papapapa pa iapapapapa

e nella notte scura scura

saremo la saremo la nella radura

tutti a cercare tutti a scavare

finche il tesoro non si troverà

può cominciare questa avventura

andiamo la andiamo la nella radura

in mezzo all’isola c’è un bel tesoro ma

solo la mappa sa dove sarà

e nella notte scura scura

saremo la saremo la nella radura

il capitano Flint sorride a tutto sprint

forse il tesoro sta sognando gia

può cominciare questa avventura

andiamo la andiamo la nella radura

in mezzo all’isola c’è un bel tesoro ma

chi arriva prima se lo prenderà

e nella notte scura scura

saremo la saremo la nella radura

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L’isola del tesoro – Enrico Ruggeri

Album

È contenuto nei seguenti album:
1999 L’isola dei tesori

Testo Della Canzone

L'isola del tesoro – Enrico Ruggeri di Enrico Ruggeri

Fuori dal tempo e da questa realtà,
oltre i confini del corpo e dell’anima,
c’è un’irreale e lontana città
dove puoi essere quello che adesso non sei.

Quando sei qui,
sai, è proprio così;
meglio dei sogni che hai.
C’è un’incredibile
e fresca energia
tra desiderio e realtà;
molto più in alto degli alberi
ti sveglierà, ti prenderà.

Dove sei? Come fai
a non accorgerti?
Come fai?
Tu lo sai come stai;
tu puoi volare,
tu puoi raggiungere me.
L’isola del tesoro,
credimi c’è.

Lungo una strada segreta che va
dentro ai deserti perduti dell’anima,
senti una voce che ti chiamerà
e ti diranno di prendere quello che vuoi,
che non hai qui.
Sai, è proprio così;
meglio dei sogni che hai.

Intellegibile e fresca energia
tra desiderio e realtà,
molto più in alto degli angeli
ti piacerà, ti prenderà.

Dove sei? Come fai
a non accorgerti?
Come fai?
Tu lo sai cosa vuoi,
ma puoi volare;
tu puoi raggiungere me.
L’isola del tesoro, credimi c’è.

Fissati un punto più alto del sole
e poi vai..ai.. , vai..ai…
Lasciati indietro discorsi e parole,
cambia colore;questo è il tesoro che è in te.

Dove sei? Come fai
a non accorgerti?
Come fai?
Tu lo sai cosa vuoi,
ma puoi volare;
tu puoi raggiungere me.
L’isola del tesoro,
credimi c’è

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L’isola Del Tesoro – Enrico Ruggeri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola Del Tesoro – Enrico Ruggeri

Fuori dal tempo e da questa realtà
Oltre i confini del corpo e dell'anima
C'è un'irreale e lontana città
Dove puoi essere quello che adesso non sei

Quando sei qui
Sai, è proprio così;
Meglio dei sogni che hai
C'è un'incredibile
E fresca energia
Tra desiderio e realtà;
Molto più in alto degli alberi
Ti sveglierà, ti prenderà

Dove sei? Come fai
A non accorgerti?
Come fai?
Tu lo sai come stai;
Tu puoi volare
Tu puoi raggiungere me
L'isola del tesoro
Credimi c'è

Lungo una strada segreta che va
Dentro ai deserti perduti dell'anima
Senti una voce che ti chiamerà
E ti diranno di prendere quello che vuoi
Che non hai qui
Sai, è proprio così;
Meglio dei sogni che hai

Intellegibile e fresca energia
Tra desiderio e realtà
Molto più in alto degli angeli
Ti piacerà, ti prenderà

Dove sei? Come fai
A non accorgerti?
Come fai?
Tu lo sai cosa vuoi
Ma puoi volare;
Tu puoi raggiungere me
L'isola del tesoro, credimi c'è

Fissati un punto più alto del sole
E poi vai..ai.. , vai..ai...
Lasciati indietro discorsi e parole
Cambia colore;questo è il tesoro che è in te

Dove sei? Come fai
A non accorgerti?
Come fai?
Tu lo sai cosa vuoi
Ma puoi volare;
Tu puoi raggiungere me
L'isola del tesoro
Credimi c'è

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L’isola dell’alfabeto

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'isola dell'alfabeto di Filastrocche

Sull’ isola dell’alfabeto
ci sono cinque vocali
piccoline ma speciali
giocano, fanno baccano
e con le consonanti
si prendono per mano.
Formano insieme
un girotondo di parole
in un prato di viole

I numeri

Uno, due, tre
nel castello ci sta il re
ci sta il re e la regina,
che fa il bagno ogni mattina
Quattro,cinque, sei
la regina ha sei nei,
ha sei nei sopra la guancia
e ne ha uno sulla pancia.
Sette, otto, nove
i regali fan le prove;
fan le prove per il ballo
e vestiti son di giallo.
Uno, due, tre
continuare puoi date;
puoi da te trovare le rime
per il re e la regina

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L’isola dell’amore (Lublu tibia)

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Un falco chiuso in gabbia

Testo Della Canzone

L'isola dell'amore (Lublu tibia) di Toto Cutugno

(di Toto Cutugno)

C’è un isola laggiù dove finisce il mare
Se vuoi toccare il cielo andiamo a respirare
Lascia tutto a casa ma portati via il cuore
Dove andiamo c’è poesia quando tramonta il sole

E’ l’isola d’amore

Ti maià sei i sogni freschi di bambina
Ti maià sei il pane caldo di mattina
Ti maià sei tu il mio cielo ed io il tuo mare
Ti maià sei tutto quanto voglio avere

Lublu tibia sei nell’aria che respiro
Lublu tibia sei nel vento il mio sospiro
Lublu tibia sei la pioggia che mi bagna
Lublu tibia sei l’estate che ritorna

C’è un’isola laggiù ai confini del tempo
Dove si può comprare un vero sentimento
L’indirizzo è facile ma non lo dare a nessuno
Questa è l’isola per noi e non vogliamo nessuno

E’ l’isola del cuore

Ce te nem sei come l’aria che respiro
Ce te nem sei come il vento il mio sospiro
Ce te nem sei tu la pioggia che mi bagna
Ce te nem sei tu l’estate che ritorna

Lublu tibia sei nell’aria che respiro
Lublu tibia sei nel vento il mio sospiro
Lublu tibia sei la pioggia che mi bagna
Lublu tibia sei l’estate che ritorna

Balla ballerina balla il sole scende dietro quella roccia
Sotto questa luna piena io ti nasconderò fra le mie braccia
Mentre sale il battito del cuore
Quei due gabbiani fan l’amore
Come noi
Come noi

Lublu tibia sei nell’aria che respiro
Lublu tibia sei nel vento il mio sospiro
Lublu tibia sei la pioggia che mi bagna
Lublu tibia sei l’estate che ritorna

Ti amo sei come l’aria che respiro
Ti amo sei come il vento il mio sospiro
Ti amo sei tu la pioggia che mi bagna
Ti amo sei tu l’estate che ritorna

Ti amo
T’innamorerai
Ti amo
T’innamorerai

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L’isola della piccola Flo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1994 Fivelandia 12
1997 Un’avventura al giorno
2000 Fivelandia 12

Testo Della Canzone

L'isola della piccola Flo di Cristina D’Avena

(Alessandra Valeri ManeraVincenzo Draghi)
Sigla della Serie TV “Flo, la piccola Robinson”

Guarda Flo
che splendida baia
crespa il mare lì davanti a te.
sbirci un po’
la costa selvaggia
scruti tutto con gran curiosità.
Chi lo sa
se questa realtà
giorno dopo giorno ti cambierà!

Piccola Flo la vita è così
sempre ricca di sorprese
mia piccola Flo il mondo è di chi
è fermo e cortese.

Piccola Flo lo sai che ogni dì
il tuo cielo è più turchese.
Il sole scintilla di semplicità
la luna risplende di serenità
le stelle si tingono di felicità.

Piccola Flo.

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L’isola di Gorm

Album

È contenuto nei seguenti album:

2008 Gormiti che miti!
2009 Gormiti che miti!

Testo Della Canzone

L'isola di Gorm di Antonio Divincenzo

(Alessandro Gobbi – Antonio D’Ambrosio, Antonio Divincenzo)
Antonio DivincenzoFabio Ingrosso (Voce intro)

“In un tempo ignoto e sconosciuto

la felice isola di Gorm

si scontrò con le forze del Vulcano:
veri mostri di malvagità”.

Gormiti!

Go go go Gormiti!

Go go go Gormiti!

In un tempo ignoto e sconosciuto

la felice isola di Gorm

si scontrò con le forze del Vulcano:

veri mostri di malvagità.

Si sprigionò doppia energia,

la “Grande Bolla” magica

travolse tutti dentro sé.

Gormiti!

Forti torneranno nell’Isola di Gorm

i potenti vincenti…… Gormiti

e combatteranno per l’Isola di Gorm

vigorosi coraggiosi…… Gormiti

sono i Signori della Natura,

i quattro Occhi della Vita,

oh oh oh nell’Isola di Gorm.

Go go go Gormiti!

Go go go Gormiti!

Go go go Gormiti!

Go go go Gormiti!

Di nascosto anche il Vecchio Saggio

nella “Grande Bolla” si tuffò,

dopo viaggi in mondi paralleli

sul pianeta Terra si trovò.

Con forza e tanta volontà

cercò la linfa magica

che scorre nei più grandi eroi.

Gormiti!

Forti torneranno nell’Isola di Gorm

i potenti vincenti…… Gormiti

e combatteranno per l’Isola di Gorm

vigorosi coraggiosi…… Gormiti

sono i Signori della Natura,

i quattro Occhi della Vita,

oh oh oh nell’Isola di Gorm.

Go go go Gormiti!

Go go go Gormiti!

Go go go Gormiti!

Go go go Gormiti!

Nell’Isola di Gorm!

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L’Isola di Niente – Premiata Forneria Marconi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Isola di Niente – Premiata Forneria Marconi

Ma la verità
È il numero che ho
Triste camminare
Inutili perché;

Favole e bugie
Che parlano di Dio
Stupidi soldati
Che chiedono di me

Solo nei giardini delle menti siede
Il tempo che verrà
Siede chi ha perduto accarezzando
Quella pace che non ha
E pace di un momento è riposare
Su quest'isola di niente...

Ma la verità
È il numero che ho
Triste camminare
Inutili perché
E come un aquilone
Che vento non ha
Io non pano più
Di credere di perdonare:
Troppe verità
Che chiedono di me

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L’isola di Utopia – Appino Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola di Utopia – Appino

{Strofa 1}
Non credo agli angeli
Non credo ai diavoli
Non credo al fato, al destino, agli autorevoli
Non credo agli ordini
Né alle carceri
Non credo alle favole di eroi e martiri

{Strofa 2}
Non credo al lavoro
Non come salario
Non credo al fan del generale rivoluzionario
Non credo alla pace, la trovo feroce
Non credo a tregue, armistizi né ai portavoce

{Strofa 3}
Non credo agli ultimi
Perché non credo agli angeli
Non credo ai primi
Perché non credo ai diavoli
Neanche alla croce perché non credo ai martiri
Non credo a buoni, cattivi o responsabili

{Strofa 4}
Non alle stelle
Perché non credo al fato
Non credo a niente che sia già stato deciso
Non credo ai miti
Non possono spiegare
Poi guardo il mare e penso di sapere

{Ritornello}
Non credo, io so
So che il destino è tutto nelle mani mie
E nelle mani di chi viaggia accanto a me
Quindi credo potrei credere in te

Perché io non credo, io so
E se lo faccio credo in tutto quel che c'è
Le rocce, il legno, il fuoco che scalda il caffè
Il prato dove siamo stesi io e te

{Strofa 5}
Credo nel porto, nel faro della nave
Nella rotta e nel sistema decimale
Credo nell'uomo, credo nell'animale
Credo nell'acqua e nel sale minerale

{Strofa 6}
Credo nell'aria, l'ossigeno che brucia
Nella scrittura, credo nella fiducia
Credo in Utopia, credo nel capire
E in quella parola in rima con volere

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L’isola di Wight

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'isola di Wight di Dik Dik

Cover di Wight is Wight – Michel Delpech
(di: Daiano – M. Delpech – Salerno – R. Vincent)

* Matia Bazar2007 One two three four

Sai cos’è l’isola di Wight
e’ per noi l’isola di chi
ha negli occhi il blu
della gioventù
di chi canta hippy hippy hippy
hippy hippy
hippy hippy

Al mercato un dì
andai così
e curiosare qui e là
e non sapevo cosa fare

Fra divise blu
e giacche lunghe di lamé
ho visto te
villaggio bianco intorno a me

Sai cos’e’ l’isola di Wight
e’ per noi l’isola di chi
ha negli occhi il blu
della gioventù
di chi ama hippy hippy hippy
hippy hippy
hippy hippy

Senza una valigia io e te
siamo partiti un giovedì
nei nostri occhi c’era un sì

Pioggia di farfalle intorno a noi
mi davi la tua gioventù
nessuno mi ha fermato più

Sai cos’è l’isola di Wight
e’ per noi l’isola di chi
ha negli occhi il blu
della gioventù
di chi canta hippy hippy hippy
hippy hippy

Sai cos’e’ l’isola di Wight
e’ per noi l’isola di chi
ha negli occhi il blu
della gioventù
di chi ama hippy hippy hippy

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Accordi

   
FA  SIb
FA    LA- SOL-          DO  FA     LA- SOL-         DO
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
     LA-          RE-                      LA-
ha negli occhi il blu della giovent— di chi canta
SIb           DO             RE-
hippy hippy hippy ....... hippy hippy   hippy hippy
           RE-           SIb7       LA7           RE-
Al mercato un dì andai coì per curiosare qui e là
        LA7       RE-    DO
e non sapevo cosa fare.
FA         DO           LA-          MI7         LA-
Fra divise blu e giacche lunghe di lamè  ho visto te
         SOL7             DO
miraggio bianco intorno a me
FA    LA- SOL-          DO  FA     LA- SOL-         DO
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
     LA-          RE-                      LA-
ha negli occhi il blu della gioventù di chi canta
SIb             DO             RE-
hippy hippy hippy ....... hippy hippy   hippy hippy
          RE-          SIb7       LA7             RE-
Senza una valigia io e te siamo partiti un giovedì
           LA7            RE-  DO
nei nostri occhi c'era un sì.
FA            DO              LA-         MI7          LA-
Pioggia di farfalle intorno a noi mi davi la tua gioventù
           SOL7         DO
nessuno mi ha fermato qui.
FA    LA- SOL-          DO  FA     LA- SOL-         DO
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
     LA-          RE-                      LA-
ha negli occhi il blu della gioventù  di chi canta
SIb           DO           RE
hippy hippy         hippy hippy
SOL   SI- LA-          RE   SOL    SI-   LA-         RE
Sai cos'è l'isola di Wight? E` per noi l'isola di chi
     SI-        MI-                         SI-
ha negli occhi il blu della gioventù di chi canta
DO              RE4  RE   SOL          SI-  LA- RE SOL SI- LA- RE SI- MI-
hippy hippy hippy ....... la la la la la    SI- MI- SI- DO  RE 

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L’isola di wight – I dik dik Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola di wight – I dik dik

Sai cos'? L'isola di Wight
? Per noi l'isola di chi
Ha negli occhi il blu
Della giovent?
Di chi canta hippi hippi pi

Al mercato un d?
Andai cos?
Per curiosare qui e la
E non sapevo cosa fare

Fra divise blu
E giacche lunghe di lam?
Ho visto te
Miraggio bianco intorno a me

Sai cos'? L'isola di. ..

Senza una valigia io e te
Siamo partiti un gioved?
Nei nostri occhi c'era un s?

Pioggia di farfalle intorno a noi
Mi davi la tua giovent?
Nessuno mi ha fermato pi?

Sai cos'? L'isola di...

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L’isola felice

Album

È contenuto nei seguenti album:

1990 Non mi riconosco in nessuno
1999 Tu nell’intimità
2001 Stasera canto io

Testo Della Canzone

L'isola felice di Franco Califano

(di: Franco CalifanoRomano Musumarra)

Noi, noia senza A
frase discutibile,
ma c’è tanta verità.. dentro..

Noi, non ne vorremmo mai
di sconfitte come queste,
così prevedibili, ovvie..

L’isola felice ormai
si allontana da noi due
mancano entusiasmo e idee
per rimanere qui anche un altro po’
senza più illusioni però.. penso

L’isola felice ormai,
vivere la fantasia
se si ha voglia di andar via
devi farlo tu, non devo farlo io
senza dire ancora vedrai.. domani..

Noi, noia senza A
rido per non piangere
cosa si può aggiungere.. peccato.

Noi, siamo stati noi
prede troppo facili
della realtà di sempre

L’isola felice ormai
è sfuggita pure a noi
capita anche se non vuoi
bisogna prendere su i fatti
anche se sai che non ce ne
saranno per noi di nuovi..

L’isola felice ormai,
vivere la fantasia
se si ha voglia di andar via
devi farlo tu, non devo farlo io
senza dire ancora vedrai.. domani..
L’isola felice ormai..

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L’isola Felice – Franco Califano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola Felice – Franco Califano

Noi, noia senza A
Frase discutibile, ma c'è tanta verità..dentro..
Noi,non ne vorremmo mai
Di sconfitte come queste, così prevedibili,ovvie..
L'isola felice ormai
Si allontana da noi due
Mancano entusiasmo e idee
Per rimanere qui anche un altro po'
Senza più illusioni però..penso
L'isola felice ormai, vivere la fantasia
Se si ha voglia di andar via
Devi farlo tu,non devo farlo io
Senza dire ancora vedrai..domani..
Noi, noia senza A
Rido per non piangere
Cosa si può aggiungere..peccato
Noi,siamo stati noi
Prede troppo facili della realtà di sempre
L'isola felice ormai
È sfuggita pure a noi
Capita anche se non vuoi
Bisogna prendere su i fatti anche se sai
Che non ce ne saranno per noi di nuovi..
L'isola felice ormai,vivere la fantasia
Se si ha voglia di andar via
Devi farlo tu, non devo farlo io
Senza dire ancora vedrai..domani..
L'isola felice ormai..

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L’isola non trovata

Album

È contenuto nei seguenti album:

1971 L’isola non trovataFrancesco Guccini
1974 Interpretano GucciniNomadi
1984 Fra la via Emilia e il West – Vol. 1Francesco Guccini
1998 Guccini Live Collection – Disc 1Francesco Guccini

Testo Della Canzone

L'isola non trovata di Nomadi

(di Francesco Guccini)

Ma bella più di tutte
è l’isola non trovata
quella che il re di Spagna
ebbe da suo cugino,
il re del Portogallo
con firma suggellata
e bolla del Pontefice
in gotico – latino.

Il re di Spagna fece vela
cercando l’isola incantata
però quell’isola non c’era
e mai nessuno l’ha trovata.

Svanì di prua dalla galea
come un’idea,
come una splendida utopia
è andata via, non tornerà.

Le antiche carte dei corsari
portano un segno misterioso
ne parlan piano i marinari
con un timor superstizioso
nessuno sa se c’è davvero o è un pensiero
se a volte il vento ne ha il profumo
è come il fumo che non prendi mai.

Appare a volte avvolta
di foschia magica e bella
ma se il pilota avanza
su mari misteriosi
è già volata via
tingendosi d’azzurro,
color di lontananza.

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Accordi

   
E C#m D F#m A E D F#m A E D F#m A E D F#m A


E
MA BELLA PIU' DI TUTTE E' L'ISOLA NON TROVATA

D
QUELLA CHE IL RE DI SPAGNA EBBE DA SUO CUGINO

          F#m                        A
IL RE DEL PORTOGALLO CON FIRMA SUGGELLATA

                      E
E BURLA DEL PONTEFICE IN GOTICO LATINO

                     D    F#m      A              E
IL RE DI SPAGNA FECE VELA CERCANDO L'ISOLA INCANTATA

                      D     F#m      A              E
PERO' QUELL'ISOLA NON C'ERA E MAI NESSUNO L'HA TROVATA

C#m                      F#  A        B C#
SVANI' DI PRUA DALLA GALEA CO  ME UN'IDEA

C#m                     F#  D         A
COME UNA SPLENDIDA UTOPIA E'   ANDATA VIA E NON TORNERA'

E                       D    F#m        A             E
LE ANTICHE CARTE DEI CORSARI PORTANO UN SEGNO MISTERIOSO

                      D    F#m      A              E
NE PARLAN PIANO I MARINARI CON UN TIMOR SUPERSTIZIOSO

C#m                     F# A           B  C#
NESSUNO SA SE C'E' DAVVERO OD E' UN PENSIERO

C#m                               F#
SE A VOLTE IL VENTO NE HA IL PROFUMO

D          A                E     B E D F#m A
E' COME IL FUMO CHE NON PRENDI MAI  

      

E                                          D
APPARE A VOLTE AVVOLTA DI FOSCHIA MAGICA E BELLA

                       D6                                F#m
MA SE IL PILOTA AVANZA SU MARI MISTERIOSI E' GIA' VOLATA VIA

                  A                   E
TINGENDOSI D'AZZURRO COLOR DI LONTANANZA

                       D          F#m      A
NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA

         E                           D       F#m      A
NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA   NA NA NA NA NA 

         E                              D       F#m         A
NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA

         E                                 D       F#m         A
NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA

         E                                 D       F#m         A
NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA

         E                                 D       F#m         A             E
NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA   NA NA NA NA NA

***

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L’isola non trovata (Reprise)

Album

È contenuto nei seguenti album:

1971 L’isola non trovata

Testo Della Canzone

L'isola non trovata (Reprise) di Francesco Guccini

Appare, a volte, avvolta di foschia, magica e bella,
ma se il pilota avanza su mari misteriosi è già volata via,
tingendosi d’azzurro, color di lontananza…

Il Re di Spagna fece vela cercando l’isola incantata…

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L’isola Non Trovata – Francesco Guccini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola Non Trovata – Francesco Guccini

......Ma bella più di tutte l'isola non trovata
Quella che il re di Spagna s'ebbe da suo cugino
Il re di Portogallo, con firma suggellata
E "bulla" del pontefice in gotico-latino......

Il Re di Spagna fece vela cercando l'isola incantata
Però quell'isola non c'era e mai nessuno l'ha trovata
Svanì di prua dalla galea come un'idea
Come una splendida utopia, è andata via e non tornerà mai più...

Le antiche carte dei corsari portano un segno misterioso
E ne parlan piano i marinai con un timor superstizioso
Nessuno sa se c'è davvero od è un pensiero
Se a volte il vento ne ha il profumo, è come il fumo che non prendi mai!

Appare a volte avvolta di foschia
Magica e bella, ma se il pilota avanza
Su mari misteriosi è già volata via
Tingendosi d'azzurro, color di lontananza

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L’isola non trovata – Nomadi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'isola non trovata – Nomadi

...Ma bella più di tutte l'isola non trovata
Quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino
Il Re di Portogallo, con firma suggellata
E "bulla" del pontefice in Gotico-Latino...

Il Re di Spagna fece vela cercando l'isola incantata
Però quell'isola non c'era e mai nessuno l'ha trovata
Svanì di prua dalla galea come un'idea
Come una splendida utopia, è andata via e non tornerà mai più...

Le antiche carte dei corsari portano un segno misterioso
E ne parlan piano i marinai con un timor superstizioso
Nessuno sa se c'è davvero o è un pensiero
Se, a volte, il vento ne ha il profumo, è come il fumo che non prendi mai!

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L’Isola Pt1 – Liffe Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Isola Pt1 – Liffe

{Verso 1 }
Era una piccola riva nascosta posta sulla costa, il sole la illuminava e lei splendeva anche di notte
In principio ero diretto dalla parte opposta ma quel mare valeva cambiare tutte le mie rotte
Le onde colpiva lasciando lividi invisibili e cortecce di querce marroni come le sue iridi e l'acqua frusciava nel silenzio, il vento salato, volava via un gabbiano stanco di non essere ascoltato
E chiesi per favore un ultimo concerto, all'aperto si levò quel canto che io stesso avevo chiesto
Alzai lo sguardo al cielo, intorno a me la quiete, solo acqua, era la sede del tempio di Talete
Rimasi nel silenzio, perso qualche settimana, a piedi nudi calpestando bianca sabbia africana
Quando calò la marea, dea di quell'epopea e la platea di schiuma mi acclamò un nuova idea Eolo, starnutiva e dalle nuvole affacciato e di testuggini ormai vecchie non seppe avere pietà e soffiò finché l'ultimo albero non fu piegato per dare alla sua isola nuova sonorità
E tutto quel chiasso porta a spasso polvere e ramoscelli mi venne detto scegli quelli più belli per farne dimora
Dai pochi rifugi alti rimasti volarono uccelli con piume di colori che io mai visto fino ad allora Quiete dopo la tempesta, silenzio assordante
Le domande poste fino a quel momento erano nulla in confronto a quella che fece il mare, la più importante, pregando il vento che lento mi culla
La zattera prese forma legata con fili d'erba che non serva l'ingegno in una persona, ipocrisia, usai ciò che la terra dona poi riposai con in mente la rotta scelta
Salpai un venerdì mattina e la brina attutiva la pesantezza di quel viaggio che iniziavo in quel momento
Ormai presi il largo salutai l'isola vicina, ringraziandola di avermi ospitato tutto quel tempo
I gabbiani mi accompagnarono ancora per qualche miglio
L'acqua mi cullava, il vento portava consiglio
Era la mia odissea, il ricordo dimenticato dal lancio di dado e di un codice mai decifrato
E col sorriso sul viso all'improvviso il sole illuminò la zattera
Incisi queste parole, comprendevo ora l'immensità del mare
E al primo soffio di vento sapevo già cosa fare

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L’ispettore Gadget

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Fivelandia 11
1996 Cristina D’Avena e i tuoi amici in TV 9
2000 Fivelandia 11
2003 Fivelandia 21
2004 Cartoon Story
2004 Boing – Le sigle più belle dei cartoni
2005 Cartoonlandia Boys
2008 Gormiti Compilation e i tuoi supereroi
2009 Cartoonlandia
2011 Cartoonlandia Story 80′-90′
2011 Il meglio di Cristina D’Avena

Testo Della Canzone

L'ispettore Gadget di Cristina D’Avena

(Alessandra Valeri ManeraNinni Carucci)

E’ al passo con noi è l’Ispettore Gadget
che sbaglia ma poi con i suoi gadget
è più in gamba dei suoi e arresta tutti così

Di gadget ne ha perfino nel capello
dal quale farà emergere un ombrello
poi se lo vorrà un martellone così

L’Ispettore, l’Ispettore
tempestivamente si ingarbuglia sempre di più

L’Ispettore Gadget
quando vuole le sua gambe allungherà
L’Ispettore Gadget ci stupirà
come l’ultima volta

L’Ispettore, l’Ispettore Gadget è con noi
ogni caso si sa presto risolverà
Parola di Ispettore Gadget

Indaga però poi sbaglia sempre pista
in questo lo so è specialista
ma con tutto ciò l’ha sempre vinta così

Se guarda di qua i ladri sono altrove
Se guarda di là mancano le prove
e allora che fa
s’ingadgettizza così

L’Ispettore, l’Ispettore
tempestivamente si ingarbuglia sempre di più

L’Ispettore Gadget
quando vuole le sua gambe allungherà
L’Ispettore Gadget ci stupirà
come l’ultima volta

L’Ispettore, l’Ispettore Gadget è con noi
ogni caso si sa presto risolverà
Parola di Ispettore Gadget

Parola di ispettore Gadget

Quando vuole pure il collo allungherà

Come l’ultima volta

L’Ispettore, L’Ispettore.

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L’Ispettore Nasy

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Ispettore Nasy di Bambini

(G. Laneve – G. Bobbio – G. Laneve)

Nasy,
ispettore del giallo,
ci sei tu sempre in ballo…
e il colpevole avrai!

Nasy,
tu sei l’asso dei nasi
puoi svelar cento casi
con quel fiuto che hai.

Ami il mistero nascosto qua e là e le donnine rotonde,
sei l’ispettore più sexy dell’intera città.

Nasy,
sei un vero campione;
qua non c’è discussione:
il più forte sei tu.

Giallo…
il mistero del giallo
si fa sempre più giallo.
Chi svelarlo saprà?

Nasy,
tutti son persuasi
ch’è il più strano dei casi.
L’indiziato chi è?

E’ un tipo che come un’ombra viene e va, ma è sotto gli occhi di tutti.
Se Nasy segue un’idea certo acciufarlo potrà.

Nasy,
sei un vero campione.
Qua non c’è discussione:
devi vincere tu.

Nasy,
ispettore del giallo,
sei entrato già in ballo
e più scampo non c’è.

Niente
salverà il delinquente!
Sguscia via fra la gente,
ma trovarlo saprai.

Charlestonando tu scivoli e vai con la pipa fra i denti
e con la lente già scopri varie tracce qua e là.

Nasy,
hai risolto il mistero
e puoi esserne fiero:
il più forte sei tu!

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L’Istante Prima – Santiago Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Istante Prima – Santiago

{verse 1}
A volte ci sono momenti in cui vale la pena dirsi tutto
L'istante prima di parlarle ero distrutto
Avevo i suoi occhi intensi riflessi nei miei
E anche se non parlava quello che mi circondava parlava di lei Ero lì in piedi a cuore nudo
E guardavo le sue mani attorcigliarsi nei capelli ed io... muto
Ed era come ci fossero più secondi un minuto, in quel minuto
Stupendo, forse il più vero che abbia mai vissuto
L'istante prima di capire mio padre ero convinto
Che per qualche motivo mi rifiutasse
Poi ho capito che pure un adulto cade e non era scontato
Che ritrovasse le forze e che si rialzasse
Ti guardi allo specchio non sei lo stesso
E intanto i giorni passano
Come i buchi nel cuore che ti porti appresso
L'istante prima un foglio vuoto non aveva senso
Guarda adesso c'e un pezzo di vita racchiusa in un verso

{hook}
Perché il tempo non aspetta ed ogni volta ti riporta dove ti riperderai
Dove tutto è sempre uguale così maledettamente più normale quando io normale non son stato mai
Ricordo quell'istante prima che capissi che non serve essere schiavo per dare valore alla mia libertà
E che l'istante prima di essere felice e più importante del momento stesso intero di felicità
Io vado via
Dove mi fermo questa volta ancora non lo so
Ma so per certo che l'istante prima di tornare avrò bisogno di restarmene in disparte ancora un po'
In silenzio ancora un po'

{verse 2}
La prima volta che ho fatto un tiro e ho fumato
L'istante prima ero terrorizzato e la pura mi spezzava il fiato
Avevo sguardi addosso
Presi coraggio e feci un tiro così grosso che a metà mi spezzò in due il costato
L'istante prima di farmi un amico vero
Cerco di capire se anche lui mi abbia capito per davvero
Se finge o se fa sul serio
Se io sono realmente chi sono o solo il fantasma di quello che ero
Perché a volte fai brutti sogni, ti nascondi
Una richiesta d'aiuto che fa da scudo nelle notti insonni
L'istante prima eri fermo, ma adesso corri
Perché il tempo non si ferma e ruba i giorni se ti volti e dormi
Voglio solo sentirmi vivo e respirare a fondo, così a fondo tanto da sfondarmi il setto
E son qui che lo ripeto all'infinito fino all'istante prima che il battito cessi e il cuore si blocchi nel petto

{hook}
Perché il tempo non aspetta ed ogni volta ti riporta dove ti riperderai
Dove tutto è sempre uguale così maledettamente più normale quando io normale non son stato mai
Ricordo quell'istante prima che capissi che non serve essere schiavo per dare valore alla mia libertà
E che l'istante prima di essere felice e più importante del momento stesso intero di felicità
Io vado via
Dove mi fermo questa volta ancora non lo so
Ma so per certo che l'istante prima di tornare avrò bisogno di restarmene in disparte ancora un po'
In silenzio ancora un po'

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L’istinto

Album

È contenuto nei seguenti album:

1978 Piano piano mi innamorai di te
2000 Settantaseiduemila

Testo Della Canzone

L'istinto di Collage

Stavi aggrappata ai tuoi giovani anni
col viso impigliato al tuo ruolo di donna
la tua esperienza col sesso contrario
è solo violenza che strappa la gonna
ma sotto le stelle di un cielo dipinto
un ragazzo ribelle ti ha insegnato l’istinto
e la tua rabbia d’avere vissuto
una vita di gabbia l’hai pagata col pianto

e un’onda accartocciata
di quell’estate andata
rotola ai tuoi piedi i suoi frammenti
e tu sei l’immagine infranta
di un viso truffato che porta via il mare
dove va a morire
le tue gambe spezzate le scarpe bagnate
di finta allegria
la tua compagna secchiona e pedante
gliel’hai confessato
che hai avuto un amante
ti ha condannata ma i particolari
ha voluto sapere e sempre più chiari

se quel piacere è maggiore o minore
del vizio privato di amarsi da sole
e come un animale
lei ti ha lasciata al pianto
a rammendare i tuoiframmnti
e tu vuoi lo chiaffo paterno
della posta del cuore
per il tuo primo errore
amore amore
con le gambe spezzate
le scarpe inzuppate
di finta allegria

frammenti e tu
sei una goccia di luna finissima rena
che t’entra negli occhi se te li tocchi
hai seguito l’istinto ed ora piangi tu
ed ora piangi tu… ed ora piangi tu

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L’istinto – Samuele Bersani

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Samuele Bersani

Testo Della Canzone

L'istinto – Samuele Bersani di Samuele Bersani

Non so mai quello che pensi
Posso fidarmi di te o no?
Chissà che cosa diventi
quando esci da qui, non so
E va a finire che ho pianto
lontano dove non c’era niente
nessuno che mi avrebbe visto per dirlo
nessuno che mi avrebbe detto “Non farlo”
perché i consigli lo sai, non s’imparano mai
e puoi seguire solo il tuo Istinto
Scivolando lentamente in una specie di mania
paranoia pura-pura paranoia senza l’allegria
Come una spia che ti minaccia
sto perdendo il tempo e la mia faccia…
Ma come è mossa la vita!
mi mangio il cibo scaduto del cane
Andiamo fuori a pisciare
e mi ha insegnato cos’è l’odore
Io come un santo ti seguo
anche se ai santi non credo
Nessuno può fermarmi quando mi accendo
Nessuno può capire quello che ho dentro
perché i consigli lo sai, non si ascoltano mai
e puoi seguire solo il tuo Istinto…
Scivolando lentamente in una specie di mania
paranoia pura-pura paranoia senza l’allegria
Come una spia che ti minaccia
sto perdendo il tempo e la mia faccia
Nessuno può fermarmi quando mi accendo
nessuno può capire quello che ho dentro
perché i consigli lo sai, non si ascoltano mai
e puoi seguire solo il tuo Istinto…
Scivolando lentamente in una specie di mania
paranoia pura-pura paranoia senza l’allegria
sto perdendo il tempo e la mia faccia…(rip.)

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L’Istinto – Samuele Bersani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Istinto – Samuele Bersani

Non so mai quello che pensi
Posso fidarmi di te o no?
Chissà che cosa diventi
Quando esci da qui, non so
E va a finire che ho pianto
Lontano dove non c'era niente
Nessuno che mi avrebbe visto per dirlo
Nessuno che mi avrebbe detto "Non farlo"
Perché i consigli lo sai, non s'imparano mai
E puoi seguire solo il tuo Istinto
Scivolando lentamente in una specie di mania
Paranoia pura-pura paranoia senza l'allegria
Come una spia che ti minaccia
Sto perdendo il tempo e la mia faccia...
Ma come è mossa la vita!
Mi mangio il cibo scaduto del cane
Andiamo fuori a pisciare
E mi ha insegnato cos'è l'odore
Io come un santo ti seguo
Anche se ai santi non credo
Nessuno può fermarmi quando mi accendo
Nessuno può capire quello che ho dentro
Perché i consigli lo sai, non si ascoltano mai
E puoi seguire solo il tuo Istinto...
Scivolando lentamente in una specie di mania
Paranoia pura-pura paranoia senza l'allegria
Come una spia che ti minaccia
Sto perdendo il tempo e la mia faccia
Nessuno può fermarmi quando mi accendo
Nessuno può capire quello che ho dentro
Perché i consigli lo sai, non si ascoltano mai
E puoi seguire solo il tuo Istinto...
Scivolando lentamente in una specie di mania
Paranoia pura-pura paranoia senza l'allegria
Sto perdendo il tempo e la mia faccia...(rip.)

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L’Istria nel cuore

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Istria nel cuore di Sconosciuto

Notte fonda quando se la luna,
la fa ciaro per fortuna,
tra le strade tutte grige,
….come ombre due valige.

Un singhiozo, un soriso,
e due joze sul mio viso,
ale sete meno un quarto,
Istria mia mi sa parto.

Istria cara nel cuor mio,
porto sempre sasi e mar,
per pensarte ogni note,
sia de giorno ricordar……

Istria cara nel cuor mio,
mi te porto a quela gente,
che magari i se lontani,
ma i xe sempre istriani…

Tra stranieri co son solo,
col pensiero lontan mi sono,
a mi sempre compan,
Istria quanta nostalgia…

Istria cara nel cuor mio,
porto sempre sasi e mar,
per pensarte ogni note,
sia de giorno ricordar…

Istria cara nel cuor mio,
mi te porto a quela gente,
che magari i se lontani,
ma i se sempre istriani..
ma i se sempre istriani…

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L’istrione

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Tutti Gli Zeri Del MondoRenato Zero
2009 All-in – L’ultima follia di Enrico RuggeriEnrico Ruggeri

Testo Della Canzone

L'istrione di Charles Aznavour

(Giorgio Calabrese – Georges Garvarentz e Charles Aznavour)
2000 – Renato Zero 2000 Tutti Gli Zeri Del Mondo

io sono un istrione
ma la genialita’
e’ nata insieme a me
nel teatro che vuoi
dove un altro cadra’
io mi surclassero’
io sono un istrione
ma la teatralita’
scorre dentro di me
quattro tavole in croce
e qualche spettatore
che sono lo vedrai
lo vedrai
in una stanza di tre muri
tengo il pubblico con me
sull’orlo di un abisso scuro
col mio trac e coi miei tic
e la commedia brillera’
del fuoco sacro acceso in me
e parlo e piango e ridero’
del personaggio che vivro’
perdonatemi se
con nessuno di voi
non ho niente in comune
io sono un istrione
a cui la scena da’
la giusta dimensione
la vita torna in me
ad ogni “chi e’ di scena?”
che io sentiro’
e ancora moriro’
di gioia e di paura
quando il sipario sale
paura che potro’
non ricordare piu’
la parte che so gia’
poi quando tocca a me
puntuale sono la’
nel sogno sempre uguale
uguale
io sono un istrione
ed ho scelto oramai
la vita che faro’
procuratemi voi
sei repliche in citta’
e un successo faro’
io sono un istrione
e l’arte e l’arte sola
e’ la vita per me
se mi date un teatro
e un ruolo adatto a me
il genio si vedra’
si vedra’
con il mio viso ben truccato
con la maschera che ho
in tono enfatico e discreto
versi e prosa vi diro’
con tenerezza o con furor
in mezzo agli altri mentiro’
fino che sembri verita’
fino a che io ci credero’
non e’ per vanita’
quel che valgo lo so
e ad essere sincero
sono un vero istrione
e grande come me
e io ne sono fiero
la la la ……

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Accordi

   
A C#m D E A C#m D E A

                 C#m
IO SONO UN ISTRIONE

MA LA GENIALITA'

D
E' NATA INSIEME A ME

E
NEL TEATRO CHE VUOI

D
DOVE UN ALTRO CADRA'

E
IO MI SURCLASSERO'

AM7 A9 

F#
IO SONO UN ISTRIONE

G
MA LA TEATRALITA'

F#m
SCORRE DENTRO DI ME

E
QUATTRO TAVOLE IN CROCE

D                 E
E QUALCHE SPETTATORE

                   A    E
CHI SONO LO VEDRAI LO VEDRAI

           Am
IN UNA STANZA DI TRE MURI

         Dm
TENGO IL PUBBLICO CON ME

                G
SULL'ORLO DI UN ABISSO OSCURO

              C
COI MIEI CRAC CON I MIEI CHI

        Dm
E LA COMMEDIA BRILLERA'

            Dm7
DEL FUOCO SACRO ACCESO IN ME

          Dm6
E PARLO E PIANGO E RIDERO'

            B7            E7
NEL PERSONAGGIO CHE VIVRO'

E A
  PERDONATEMI SE

C#m
CON NESSUNO DI VOI

D                    E
NON HO NIENTE IN COMUNE

                 D
IO SONO UN ISTRIONE

A CUI LA SCENA DA'

A                E  A
LA GIUSTA DIMENSIONE

LA VITA TORNA IN ME

                     Dm
AD OGNI CHI E' DI SCENA

              A
CHE IO SENTIRO'

                E
E ANCORA MORIRO'

                 D
DI GIOIA E DI PAURA

                    A
QUANDO IL SIPARIO SALE

F#
PAURA CHE POTRO'

Bm                A
NON RICORDARE PIU'

                   Bm
LA PARTE CHE SO GIA'

    C#
POI QUANDO TOCCA A ME

D
PUNTUALE SONO LA'

C#                   F#m9   B
NEL SOGNO SEMPRE UGUALE UGUALE

E A                C#m
  IO SONO UN ISTRIONE

ED HO SCELTO ORAMAI

D
LA VITA CHE FARO'

E
PROCURATEMI VOI

D
SEI REPLICHE IN CITTA'

E
E UN SUCCESSO FARO'

AM7 A9 

F#
IO SONO UN ISTRIONE

G                    F#m
E L'ARTE L'ARTE SOLA E' LA VITA PER ME

E
SE MI DATE UN TEATRO

D
E UN RUOLO ADATTO A ME

E                  A    E
IL GENIO SI VEDRA' SI VEDRA'

             Am
CON IL MIO VISO BEN TRUCCATO

       Dm
CON LA MASCHERA CHE HO

            G
IN TONO ENFATICO DISCRETO

           C
VERSI E PROSA VI DIRO'

        Dm
CON TENEREZZA O CON FURORE

                Dm7
E MENTRE AGLI ALTRI MENTIRO'

           Dm6
FINO A CHE SEMBRI VERITA'

            B7           E7
FINO A CHE IO CI CREDERO'

E A
  NON E' PER VANITA'

C#m7
QUEL CHE VALGO LO SO

D                E
E AD ESSERE SINCERO

                   D
SOLO UN VERO ISTRIONE

E' GRANDE COME ME

A               E  A
ED IO NE SONO FIERO


C#m D E A C#m D E A

***

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L’istrione – Enrico Ruggeri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'istrione – Enrico Ruggeri

Io sono un istrione
Ma la genialità è nata insieme a me
Nel teatro che vuoi
Dove un altro cadrà io mi surclasserò
Io sono un istrione
Ma la teatralità scorre dentro di me
Quattro tavole in croce
E qualche spettatore
Chi sono lo vedrai
Lo vedrai
In una stanza di tre muri
Tengo il pubblico con me
Sull'orlo di un abisso oscuro
Col mio trac e coi miei tics
E la commedia brillerà
Del fuoco sacro acceso in me
E parlo e piango e riderò
Del personaggio che vivrò
Perdonatemi se con nessuno di voi
Non ho niente in comune
Io sono un istrione
A cui la scena dà
La giusta dimensione
La vita torna in me
Ad ogni eco di scena che io sentirò
E ancora moriro
Di gioia e di paura
Quando il sipario sale
Paura che potrò non ricordare più
La parte che so già
Poi quando tocca a me
Puntuale sono là
Nel sogno sempre uguale
Uguale
Io sono un istrione
Ed ho scelto oramai
La vita che farò
Procuratemi Voi sei repliche in città
E un successo farò
Io sono un istrione e l'arte
L'arte sola è la vita per me
Se mi date un teatro
E un ruolo adatto a me
Il genio si vedrà
Si vedrà
Con il mio viso ben truccato
Con la maschera che ho
Sono enfatico e discreto
Versi e prosa Vi dirò
Con tenerezza o con furore
E mentre agli altri mentirò
Fino a che sembri verità
Fino a che io ci crederò
Non è per vanità
Quel che valgo lo so
E ad essere sincero
Solo un vero istrione
È grande come me
Ed io ne sono fiero
Ed io ne sono fiero

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L’istrione, Massimo Ranieri

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 Canto perché non so nuotare…da 40 anni

Testo Della Canzone

L'istrione, Massimo Ranieri di Massimo Ranieri

[[Category::Massimo Ranieri]] [[Category:]]

io sono un istrione
ma la genialita’
e’ nata insieme a me
nel teatro che vuoi
dove un altro cadra’
io mi surclassero’
io sono un istrione
ma la teatralita’
scorre dentro di me
quattro tavole in croce
e qualche spettatore
che sono lo vedrai
lo vedrai
in una stanza di tre muri
tengo il pubblico con me
sull’orlo di un abisso scuro
col mio trac e coi miei tic
e la commedia brillera’
del fuoco sacro acceso in me
e parlo e piango e ridero’
del personaggio che vivro’
perdonatemi se
con nessuno di voi
non ho niente in comune
io sono un istrione
a cui la scena da’
la giusta dimensione
la vita torna in me
ad ogni “chi e’ di scena?”
che io sentiro’
e ancora moriro’
di gioia e di paura
quando il sipario sale
paura che potro’
non ricordare piu’
la parte che so gia’
poi quando tocca a me
puntuale sono la’
nel sogno sempre uguale
uguale
io sono un istrione
ed ho scelto oramai
la vita che faro’
procuratemi voi
sei repliche in citta’
e un successo faro’
io sono un istrione
e l’arte e l’arte sola
e’ la vita per me
se mi date un teatro
e un ruolo adatto a me
il genio si vedra’
si vedra’
con il mio viso ben truccato
con la maschera che ho
in tono enfatico e discreto
versi e prosa vi diro’
con tenerezza o con furor
in mezzo agli altri mentiro’
fino che sembri verita’
fino a che io ci credero’
non e’ per vanita’
quel che valgo lo so
e ad essere sincero
sono un vero istrione
e grande come me
e io ne sono fiero
la la la ……

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Accordi

   
A C#m D E A C#m D E A

                 C#m
IO SONO UN ISTRIONE

MA LA GENIALITA'

D
E' NATA INSIEME A ME

E
NEL TEATRO CHE VUOI

D
DOVE UN ALTRO CADRA'

E
IO MI SURCLASSERO'

AM7 A9 

F#
IO SONO UN ISTRIONE

G
MA LA TEATRALITA'

F#m
SCORRE DENTRO DI ME

E
QUATTRO TAVOLE IN CROCE

D                 E
E QUALCHE SPETTATORE

                   A    E
CHI SONO LO VEDRAI LO VEDRAI

           Am
IN UNA STANZA DI TRE MURI

         Dm
TENGO IL PUBBLICO CON ME

                G
SULL'ORLO DI UN ABISSO OSCURO

              C
COI MIEI CRAC CON I MIEI CHI

        Dm
E LA COMMEDIA BRILLERA'

            Dm7
DEL FUOCO SACRO ACCESO IN ME

          Dm6
E PARLO E PIANGO E RIDERO'

            B7            E7
NEL PERSONAGGIO CHE VIVRO'

E A
  PERDONATEMI SE

C#m
CON NESSUNO DI VOI

D                    E
NON HO NIENTE IN COMUNE

                 D
IO SONO UN ISTRIONE

A CUI LA SCENA DA'

A                E  A
LA GIUSTA DIMENSIONE

LA VITA TORNA IN ME

                     Dm
AD OGNI CHI E' DI SCENA

              A
CHE IO SENTIRO'

                E
E ANCORA MORIRO'

                 D
DI GIOIA E DI PAURA

                    A
QUANDO IL SIPARIO SALE

F#
PAURA CHE POTRO'

Bm                A
NON RICORDARE PIU'

                   Bm
LA PARTE CHE SO GIA'

    C#
POI QUANDO TOCCA A ME

D
PUNTUALE SONO LA'

C#                   F#m9   B
NEL SOGNO SEMPRE UGUALE UGUALE

E A                C#m
  IO SONO UN ISTRIONE

ED HO SCELTO ORAMAI

D
LA VITA CHE FARO'

E
PROCURATEMI VOI

D
SEI REPLICHE IN CITTA'

E
E UN SUCCESSO FARO'

AM7 A9 

F#
IO SONO UN ISTRIONE

G                    F#m
E L'ARTE L'ARTE SOLA E' LA VITA PER ME

E
SE MI DATE UN TEATRO

D
E UN RUOLO ADATTO A ME

E                  A    E
IL GENIO SI VEDRA' SI VEDRA'

             Am
CON IL MIO VISO BEN TRUCCATO

       Dm
CON LA MASCHERA CHE HO

            G
IN TONO ENFATICO DISCRETO

           C
VERSI E PROSA VI DIRO'

        Dm
CON TENEREZZA O CON FURORE

                Dm7
E MENTRE AGLI ALTRI MENTIRO'

           Dm6
FINO A CHE SEMBRI VERITA'

            B7           E7
FINO A CHE IO CI CREDERO'

E A
  NON E' PER VANITA'

C#m7
QUEL CHE VALGO LO SO

D                E
E AD ESSERE SINCERO

                   D
SOLO UN VERO ISTRIONE

E' GRANDE COME ME

A               E  A
ED IO NE SONO FIERO


C#m D E A C#m D E A

***

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L’istruzzione

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'istruzzione di Trilussa

di Trilussa

Loreto, pappagallo ammaestrato,
doppo trent’anni ritornò ner bosco
propio dov’era nato.
Er padre disse: – Come sei cambiato! –
La madre disse: – Nun te riconosco!
So’ diventato ‘na celebbrità!
rispose er Pappagallo co’ la boria
d’un professore d’università. –
Ho imparato a memoria
una dozzina de parole belle…
Dodici sole?…- Sì, però so’ quelle
che l’ommini ce formeno la Storia
e che so’, su per giù, le litanie
de li discorsi e de le poesie:
Iddio, Patria, Famija, Fratellanza,
Onore, Gloria, Libbertà, Doveri,
Fede, Giustizzia, Civirtà, Uguajanza…-
La madre disse: – Fijo, parla piano:
nojantri nun volemo dispiaceri…

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L’Italia – Marco Masini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Italia – Marco Masini

E' un paese l'Italia dove tutto va male
Lo diceva mio nonno che era meridionale
Lo pensavano in tanti comunisti presunti
E no...

E' un paese l'Italia che governano loro
Lo diceva mio padre che c'aveva un lavoro
E credeva nei preti che chiedevano i voti
Anche a Dio...

E' un paese l'Italia dove un muro divide a metà
La ricchezza più assurda dalla solita merda
Coppie gay dalle coppie normali
È un paese l'Italia che rimane fra i pali
Come Zoff...

E' un paese l'Italia di ragazze stuprate
Dalle carezze di un branco cresciuto
Dentro gabbie dorate
Perchè è un paese l'Italia dove tutto finisce così
Nelle lacrime a rate che paghiamo in eterno
Per le mani bucate dei partiti del giorno
Che hanno dato all'Italia
Per volare nel cielo d'Europa
Una misera scopa

E' un paese l'Italia dove l'anima muore da ultrà
Nelle notti estasiate, nelle vite svuotate
Dalla fame dei nuovi padroni
È un paese l'Italia che c'ha rotto i coglioni!

Ma è un paese l'Italia che si tuffa nel mare
È una vecchia canzone che vogliamo tornare a cantare
Perchè se l'ignoranza non è madre di niente
E ogni cosa rimane com'è
Nei tuoi sogni innocenti c'è ancora l'odore
Di un'Italia che aspetta la sua storia d'amore

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L’italia chiama – Grido Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italia chiama – Grido

{Verse 1}
Che bello che è svegliarsi pieno di buone intenzioni
Doccia, caffè, jolla poi catapultato qua fuori
Dal parabrezza tolgo due belle contravvenzioni
Macchina nuova che ora è un cesso per i piccioni
Penso "Potrebbe andare peggio!"
E una signora mi tampona fermo nel parcheggio
Scendo a vedere chi sia
Lei chiama la polizia
E dopo un'ora di perquisa vado via
Mentre canticchio un motivetto che fa

{RIT}
Parapapapapa
L'Italia chiama
Dalla Sicilia fino in Pianura Padana
Bere e fumare comporta gravi danni
Ma qui chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni!
Parapapapapa
L'Italia chiama
Se non si vince vorrà dire che si bara
Bere e fumare comporta gravi danni
Ma qui chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni!

{Verse 2}
Ci riempie gli occhi questa grande bellezza fittizia
Con l'edilizia rifatta tipo cubista di Ibiza
Buona la bufala che si scioglie sulla mia pizza
Così la bufala la prendiamo come notizia
Conta più il rumore che fai delle dimensioni del pene
Le condivisioni di like, oggi c'è l'invidia del meme
Beviamo per dimenticare che il danno l'han fatto le banche
Al limite vince Salvini, tiriamo su un muro e spariamo a due barche
Per ora brindiamo, cantiamo e giochiamo le carte

{RIT}
Parapapapapa
L'Italia chiama
Dalla Sicilia fino in Pianura Padana
Bere e fumare comporta gravi danni
Ma qui chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni!
Parapapapapa
L'Italia chiama
Se non si vince vorrà dire che si bara
Bere e fumare comporta gravi danni
Ma qui chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni!

{Verse 3}
Fin da bambino ho sognato come Cochi e Renato
Di cantare una canzone intelligente
Cercando l'ispirazione, guardando nelle persone
Per le strade della mia città
Ma mi è venuta fuori un'altra di quelle canzoni idiote
Che la gente canta quando si ubriaca nei bar

{RIT}
Parapapapapa
L'Italia chiama
Dalla Sicilia fino in Pianura Padana
Bere e fumare comporta gravi danni
Ma qui chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni!
Parapapapapa
L'Italia chiama
Se non si vince vorrà dire che si bara
Bere e fumare comporta gravi danni
Ma qui chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni!

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L’Italia è bbella

Album

È contenuto nei seguenti album:
1993 L’Italia è bbella

Testo Della Canzone

L'Italia è bbella di Festival di Sanremo 1993

(di Roberto MuroloCarlo Faiello)
Roberto Murolo

Addo’ si’ nnata tu, ‘a sera
‘o cielo e’ rosa
e ll’acqua e’ comm”e ll’oro,
e’ preziosa
e a sabbia
nfonne tutt”e ccose;
Addo’ si nnata tu,
‘o sole abbrucia ‘a pelle
e a notte
cchiu’ vicine
songh”e stelle
e ce ne stanno
a mmille a mmille
Ah, tu ca sunnave
‘e te’ fa accumpagna’
d”o viento
penzaste: che ffortuna,
‘a vita in Occidente!
e cchesto e’ assaje
pe’ cchi nun tene niente
Quanta criature
arrivano a luntano
pe’ vede’ ‘e crescere
stu ggrano
Ah’, ll’Italia e’ bella
pe’ cchi tene
‘a faccia nera!
ma areto ‘a ‘sta ricchezza
sapisse che amarezza,
e te ne accuorge’
quanno scenne a sera.
e ppienze ‘o cielo
tuojo ch’e’ rosa
e a lune gia’ sta’ lla’
mentre n’airone se ne va’
Addo’ tu si’ vvenuta
e’ tutto n’atu munno
e nun e’ comme
te pareva ‘nzuonno
e mmo’ ca o tiempo
sta cagnanno
Addo’ tu si’ vvenuta
quacche sera chiove,
e nun e’ doce
chello ca se’ prova
penzanno a cchesta
vita nova
Ah’, ll’Italia e’ bella
pe’ cchi tene ‘a faccia nera
ma areto ‘a ‘sta ricchezza
sapisse che amarezza,
e te ne accuorge’
quanno scenne a sera
e ppienze ‘o cielo
tuojo ch’e’ rosa
e a lune gia’ sta’ lla’
mentre n’airone se ne va’
E ppienze
‘o cielo tuojo ch’e’ rosa
e a lune gia’ sta’ lla’
mentre n’airone se ne va

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Accordi

   
Am Em Am Am9 Am Em9
      Am     Dm
Addo' si' nnata tu, 'a sera

'o cielo e' rosa

Am         E7
e ll'acqua e' comm"e ll'oro,

            F
e' preziosa e a sabbia

    Dm
nfonne tutt"e ccose;

Am9   Dm6
Addo' si nnata tu,

'o sole abbrucia 'a pelle

G6     Em7
e a notte

cchiu' vicine

songh"e stelle

e ce ne stanno

F6
a mmille a mmille

Em7 Em6
Ah, tu ca sunnave

Am7
'e te' fa accumpagna'

d"o viento

C6
penzaste: che ffortuna,

'a vita in Occidente!

e cchesto e' assaje

Em7
pe' cchi nun tene niente

Am7 G6     Em7
    Quanta criature

arrivano a luntano

                C6
pe' vede' 'e crescere

stu ggrano

Em7
Ah', ll'Italia e' bella

Am6
pe' cchi tene

'a faccia nera!

C6
ma areto 'a 'sta ricchezza

sapisse che amarezza,

e te ne accuorge'

quanno scenne a sera.

Em6       C6
e ppienze 'o cielo

tuojo ch'e' rosa

e a lune gia' sta' lla'

Em7
mentre n'airone se ne va'

Dm6 Em7 Dm6 Em7 Dm6 Em7 Dm6   Am6
                        Addo' tu si' vvenuta

e' tutto n'atu munno

      Em7
e nun e' comme

te pareva 'nzuonno

F6              Dm6
e mmo' ca o tiempo

sta cagnanno

Am6   G6
Addo' tu si' vvenuta

quacche sera chiove,

D6
e nun e' doce

chello ca se' prova

F6             Bm7
penzanno a cchesta

vita nova

E7 D6
   Ah', ll'Italia e' bella

pe' cchi tene 'a faccia nera

ma areto 'a 'sta ricchezza

sapisse che amarezza,

F#m6
e te ne accuorge'

D6
quanno scenne a sera

e ppienze 'o cielo

tuojo ch'e' rosa

F#m6
e a lune gia' sta' lla'

D6
mentre n'airone se ne va'

Dm6 Am6 D6 Dm6 D6 Dm6 A9
                      E ppienze

'o cielo tuojo ch'e' rosa

Dm6
e a lune gia' sta' lla'

Dm9                      Dm6 
mentre n'airone se ne va'  
  
Dm6 F6 Dm6 Am Em7 Am9 Em7 Am Em7 Am9 G9 Am Dm9                                        

***

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L’Italia è bbella – Nuova Compagnia Di Canto Popolare Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Italia è bbella – Nuova Compagnia Di Canto Popolare

Addò si' nata tu 'a sera 'o cielo è rosa
E ll'acqua è comm'a ll'oro: è preziosa!
E 'a sabbia 'nfonne tutte ccose...
Addò si' nata tu 'o sole abbrucia 'a pelle
E 'a notte,cchiù vicine songo 'e stelle
E ce ne stanno a mille a mille...
Ah, tu ca sunnave 'e te fa accumpagná d' 'o viento...
Penzaste: "Che furtuna 'a vita in Occidente..."
E chesto è assaje pe' chi nun tene niente!
Quanta criature arrivano 'a luntano
Pe' vedé crescere 'stu grano!
Ah! Ll'Italia è bella
Pe' chi tene 'a faccia nera!
Ma areto a 'sta ricchezza...
Sapisse ch'amarezza!
E te n'accuorge quanno scenne 'a sera...
E pienz' 'o cielo tujo ch'è rosa...
E 'a luna giá sta llá...
Mentre n'airone se ne va...
Addò tu si' venuta è tutto n'atu munno
E nun è comme te pareva 'nzuonno...
E mo ca 'o tiempo sta cagnanno...
Addò tu si' venuta quacche sera chiove
E nun è doce chello ca se prova...
Penzanno a chesta vita nova!....
Ah! Ll'Italia è bella
Pe' chi tene 'a faccia nera!
Ma areto a 'sta ricchezza...
Sapisse ch'amarezza!
E te n'accuorge quanno scenne 'a sera...
E pienz'a 'o cielo tujo ch'è rosa...
E 'a luna giá sta llá...
Mentre n'airone se ne va...

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L’Italia è un’altra cosa

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Italia è un'altra cosa di Titti Bianchi

di C. DAMIANI – V. PISANO – A. M. BIANCHI
A volte si gira il mondo
soltanto per dire “Io sono stato là”
se poi lo racconti agli amici
ti invidiano tutti perché stanno qua.
Ma anche se ho visto l’America
la Cina con gli occhi di mandorla
il cuore dell’India
e le coste del Madagascar
mi accorgo che è bello il Perù
ma il mio cielo è sempre più blu.
L’Italia è un’altra cosa
avevi ragione tu
è come una bella sposa
da amare sempre più
ascolta una serenata
e ti innamorerai
il cuore nel petto farà BUM BUM
e poi BUM BUM
e ancora BUM BUM
l’amore profuma di rosa
l’Italia è un’altra cosa.
Ho girato le strade di Francia
mi son perso nei suoi BOULEVARD
conosciuto la terra d’Espana
quando il toro si andava a matar.
E poi quelle notti nel Messico
ubriaco in un sogno magico
non sai quante volte
son stato a pensare di te
la mia forse è nostalgia
dell’erba di casa mia.
L’Italia è un’altra cosa

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L’Italia È Una – Dargen D’Amico Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Italia È Una – Dargen D'Amico

[Ritornello]
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore

[Strofa 1]
Il troppo stroppia, la coppia scoppia
Meglio una gallina oggi che un film di Moccia
Errare è umano, perseverare vacci piano
Chi va piano, sì, ma quando arriviamo?
Il diavola fa le pentole, sai, per arrotondare
E chi non muore è immortale
A pensare male si fa peccato
Che esagerato, cosa dovrebbero dire i sodomiti allora?

[Ritornello]
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore

[Strofa 2]
Mai fare niente per niente, non servirebbe a molto
Non c'è peggior sordo di quello appena morto
I panni sporchi si lavano a novanta
Panni puliti, mani pure, anni '90
Il lupo perde il pelo, maledetta calvizie
Politica ipocrita, business delle immondizie
La speranza è l'ultima morfina l'oncologico
La virtù sta nel mezzo, nel mezzo ecologico

[Ritornello]
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore

[Strofa 3]
Lontano dagli occhi, cinque lettere: piede
Questa me la lego al dito, quattro lettere: fede
Il mondo è bello perché è vario, vale a dire bastardo
Chi va con lo zoppo arriva in ritardo
Carta canta, strano mondo
Can che abbaia, io non dormo
Il primo amore non si spoglia mai
L'erba del vicino, sì, ma li passi tu i guai

[Ritornello]
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore
L'Italia è una, democratica
Fondata su la-la-la-la-la-la-la-la-l'amore

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L’Italia l’è malada

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Italia l'è malada di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia
Le mondine di Villa Garibaldi

1. L’Italia l’è malada
Sartori l’è ‘l dutur
per far guarir l’Italia
per far guarir l’Italia

l’Italia l’è malada
Sartori l’è ‘l dutur
per far guarir l’Italia
tajem la testa ai sciur.

2. L’Italia l’è malada
e Ferri l’è ‘l dutur
per fa guarì l’Italia
tajem la testa ai sciur.

3. E l’Italia l’è malada
e Lenino l’è il dottore
e per far guarire l’Italia
ci vuole rivoluzion.

Anderemo sul Monte Calvario
dove è nato Gesù Cristo
e l’era un vero comunista
predicava la libertà.

O Romagna, bella Romagna
dell’Italia sei la più forte
dell’anarchia vogliam la morte
dell’Italia vogliam la libertà.

4. L’Italia l’è malada
Togliatti l’è ‘l dutur
per far guarir l’Italia
tagliam la testa ai sciur.

5. L’Italia l’è malada
Vittorio gh’ha i dulúr
per far guarì l’Italia
taiàgh la testa ai sciúr.

L’Italia l’è malada
Garibaldi ‘l fa ‘l dutúr
per far guarì l’Italia
taiàgh la testa ai sciúr.

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L’italia Per Me J-Ax Feat Fedez – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italia Per Me – J-Ax Feat Fedez

[J-Ax:]
Né ricchi né poveri, siamo nati nel mezzo
Io e mio fratello sul letto a castello
Casa umile fuori, tirata a lucido dentro
Quando me ne sono andato m’è rimasto l’accento
Dialetto del nord con la cadenza di giù
La polenta e il salame col kebab e il cous cous
Quando penso a lei mi manca non per la Costa Smeralda
Ma per ogni estate la vacanza dai parenti del sud
Non è il politico che dice: "Prima gli italiani"
Non conta se ci nasci, conta se la ami
Non è farsi i selfie con la Ferrari
È un bambino che si sente Valentino
Mentre schiaccia sui pedali
Non è il saluto a braccio teso allo stadio
È Samantha che ci crede e arriva fino allo spazio
Non è l’abito firmato d’alta moda
È mio padre che ha firmato le cambiali per i miei libri di scuola

[Sergio Sylvestre:]
È il primo bacio dato un pomeriggio al luna park
Ti fa il caffè più buono anche nei peggiori bar
E quando vado via so che
Lei rimane dentro me
È una canzone di De Andrè
So a memoria le parole, neanche so perché
Questa è l’Italia per me
Questa è l’Italia per me
Questa è l’Italia per me

[Fedez:]
Graffiti come sfondo, nato in una frazione di Milano
Cresciuto in una frazione di secondo
Le tipe truccate come commesse di Moschino
E noi per piacere a loro truccavamo il motorino
Il tricolore impolverato appeso in bidelleria
Ogni ricordo è una boccata d’aria di periferia
Quando non si andava a scuola per gli scioperi
Il primo corteo che mi torna in mente con l’odore dei fumogeni
Guardavo i figli ricchi col Montgomery, pensando
Non possono permettersi il lusso di essere poveri
Non è il clientelismo di chi salta le file
Ma è mia nonna che quando fa i conti parla ancora in lire
Sono le tende di Emergency e la Strada di Gino
Non è Gianluca Vacchi o i calciatori da giardino
Non è il centro commerciale costruito con l’appalto
Ma è il centro sociale che mi ha dato voce sopra un palco

[Sergio Sylvestre:]
È il primo bacio dato un pomeriggio al luna park
Ti fa il caffè più buono anche nei peggiori bar
E quando vado via so che
Lei rimane dentro me
È una canzone di De Andrè
So a memoria le parole, neanche so perché

[J-Ax & Fedez:]
Non è il pusher di quartiere con il poster del padrino
È mia mamma col santino di Falcone e Borsellino
Non è una volta all’anno tifare la Nazionale
È la tua squadra di calcetto che arriva in semifinale
Da ladri di bicicletta a ladri di mazzette
E forse più che un antifurto servirebbe un anti-furbo
Per me rimarrà la penisola che non c’è
La amo e la odio
Questa è l’Italia per me

[Sergio Sylvestre:]
È il primo bacio dato un pomeriggio al luna park
Ti fa il caffè più buono anche nei peggiori bar
E quando vado via so che
Lei rimane dentro me
È una canzone di De Andrè
So a memoria le parole, neanche so perché
Questa è l’Italia per me
Questa è l’Italia per me
Questa è l’Italia per me

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L’Italia ritagliata – Perturbazione Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Italia ritagliata – Perturbazione

L'Italia è un po' una coda
Per arrivare in fondo
Non basta avere i numeri
L'Italia è come un cinema
Prenota i posti tattici
Ma al cinema nessuno ci va più
L'Italia che credevi quando eri uno studente splendeva sulle pagine iniziali di un atlante
Ma è un luogo della mente
La tua insoddisfazione
Concetto che anni si fa si diede il nome di nazione
L'Italia è delusione
Mosaico senza tessere
Residuo di qualcuno che dovevi un giorno essere
L'Italia è un genitore sul letto dell'analisi
Finché quel padre non diventi tu

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L’Italia vista dal bar – Perturbazione Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Italia vista dal bar – Perturbazione

L'Italia vista dal bar
È un'istantanea di noi
Quasi impossibile da spiegare
Non c'è governo che tenga
Una possibilità
Che qualche cosa potrà cambiare
Un Biancosarti al mattino
Cappuccini fumanti
Il centravanti cos'ha mangiato
I tramezzini imbottiti
I vecchi pensionati
Inebetiti con il passato

E questi siamo noi
Poeti, santi ed avventori
E mediamente eroi
Qualcuno ce l'ha fatta
Ed è volato via
Ma quanta nostalgia

L'Italia vista dal bar
È sempre un fatto degli altri
Ognuno c'entra
E si sente a casa
C'è il giornale che aspetta
Un'altra sigaretta
Un salutarsi come per strada
E uno straniero è straniero
Perché questo mistero
Resterà senza soluzione
E se la gente s'incazza
Scenderemo in piazza
Oppure a far la ri-colazione

E questi siamo noi
Poeti, santi ed avventori
E mediamente eroi
Qualcuno ce l'ha fatta
Ed è volato via
Ma quanta nostalgia che ha
E non importa se il posto
Non è più fisso, non è più lo stesso
Ci deve essere un nesso
Tra la felicità e l'espresso
Proprio adesso
Proprio adesso

L'Italia vista dal bar
È un'istantanea di noi
Quasi impossibile da spiegare
Ed io che cerco un nesso
Tra un desiderio espresso
E la felicità qui e adesso

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L’italia è di tutti – Fabrizio Moro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italia è di tutti – Fabrizio Moro

Tra la sconfitta e la vittoria il nostro paese ha la sua grande storia
A volte deriso poi massacrato preso a sassate in un grande teatro
Lasciato da solo come un bambino che cerca la mano per il suo cammino
Amato ed odiato a volte cambiato da facce spietate con un bel vestito

L'Italia è di tutti di chi l'ha incontrata negli anni di piombo nell'acqua passata
Di chi è stato zitto con troppa omertà di chi gli ha negato la verità
Di quelli che stanno coi piedi per terra di chi l'ha difesa facendo la guerra
L'Italia che sogna l'Italia che piange il 2 agosto Bologna

L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti
L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti

Il nostro paese nella sua dolce vita gridando ha strappato la bocca cucita
Coi lividi addosso e il volto riflesso in una bandiera un poco sbiadita
L'ho visto da dietro a un telegiornale sdraiato sul letto di un ospedale
Le scarpe di fango le mani di legno e gli occhi arrossati da lacrime amare

L'Italia è di tutti di chi vuole amarla di chi è stato male soltanto a guardarla
Di chi l'ha umiliata dicendo " lo giuro" e poi gli ha negato persino il futuro
Di un vecchio che è stanco ma infondo ne è fiero e si commuove pensandola in bianco e nero
L'Italia che cade e rialza la testa e rialza la testa

L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti
L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti

Di chi ha un grande vuoto nell'immaginario è di uno studente universitario
Di chi poi si è arreso ed è andato via e la pensa ogni tanto con malinconia
Le mani pulite le menti tradite di quelli di troppe promesse mancate
Di chi sopravvive nel suo dormiveglia dei morti per mano di un capofamiglia

L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti
L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti
L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti
L'Italia è di tutti l'Italia è di tutti

Stringiti ancora un po a me per dare un senso alla vita
Siamo una parte di questo io e te

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L’italiana

Album

È contenuto nei seguenti album:

1998 Amore Dopo Amore
1999 Amore Dopo Amore – Tour Dopo Tour

Testo Della Canzone

L'italiana di Renato Zero

Non e’ il fascino ruffiano di una bandiera
la carezza di un dialetto, ne’ una melodia
una cucina cosi’ povera ma sincera
allora che cos’e’
che mi lega a te.
Quella faccia strafottente, cosi’ italiana
di coraggio, di passione, di gelosia
stai nel recinto anche tu
in questo ghetto ci stai
per non vivere piu’
che bell’esempio che dai.
Non rinuncero’
io non sbarrero’ la porta…
non accettero’
che la faccia mia sia un’altra ed io,
quanto ti ho amata pure io
ma questo cielo oltre che il tuo,
e’ pure il mio,
la stessa anima piu’ malinconica,
se questo e’ un oblio!
Da quel primo bacio dato senza pensare
nel timore che un amore ci porti via
migrazioni naturali quelle del cuore
valige che pesano.
Non c’e’ terra non c’e’ mare che puo’ spiegare
quale mistica attrazione ci tiene qui…
pronti a soffrire cosi’
sono secoli ormai
le differenze fra noi
le appianeremo se vuoi.
Madre anche tu
salva almeno le apparenze
tutti i figli tuoi
dalla Sicilia fino in Piemonte, ed io
se ti ho difesa lo sa Dio
ma il tuo pensiero non e’ piu’ limpido…
Forse nostalgico
vivo di questa mia utopia…
cara democrazia.
Non ci vedrai piu’
tutti intorno a una bottiglia
non ci entriamo ormai
nel ritratto di famiglia, e tu
piu’ delirante di cosi’
madre dimenticata li’ in un angolo
un ruolo scomodo
siamo davvero figli tuoi…
cosi’ sicura sei…
io ci spero sai…
Che quel silenzio arrivi, mai!

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
STRUM.  Eb     Bb    Bbdim  Cm
	Eb     Ab    Eb     Ab
	Eb     Fm    Cm     Ddim
	G7/9b  C4    C7     Fm
	F7     Eb    Ab7+   Bb
	C5     F5    G7 
	C5     F5    G7 
	C5     F5    G

C				      F9    G
Non e' il fascino ruffiano di una bandiera
C					F9  G
la carezza di un dialetto, ne' una melodia
C				F9
una cucina cosi' povera ma sincera
	G
allora che cos'e'
	G4        G    F
che mi lega a te.
C				      F9    G
Quella faccia strafottente, cosi' italiana
C			      Em     F  G
di coraggio, di passione, di gelosia
  C        Em7            F
stai nel recinto anche tu
	   G4     G      C
in questo ghetto ci stai
        Em7         F
per non vivere piu'
	   G4     G    C   F   G4   G
che bell'esempio che dai.
Eb	   Gm   Ab
Non rinuncero'
	      Bb4     Bb
io non sbarrero' la porta...
Eb         Gm   Ab
non accettero'
		Bb4        Bb     C   Em7
che la faccia mia sia un'altra ed io,
F	      G4  G     C   Em7  F
quanto ti ho amata pure io
	   G4   E7           Am
ma questo cielo oltre che il tuo,
    Em          Am
e' pure il mio,
	  Em     F4        F
la stessa anima piu' malinconica,
    G4		       G
se questo e' un oblio!

STRUM.	C5  F9  C  F9  G

C				  F9   G
Da quel primo bacio dato senza pensare
C				  F9   G
nel timore che un amore ci porti via
C				 F9
migrazioni naturali quelle del cuore
   G	   G4     G  F  Eb
valige che pesano.
				    Gm7    Ab9  Bb
Non c'e' terra non c'e' mare che puo' spiegare
Eb			     Gm7     Ab9   Bb
quale mistica attrazione ci tiene qui...
 Eb          Gm7       Ab
pronti a soffrire cosi'
     Bb4   Bb      Eb
sono secoli ormai
	Gm7            Ab
le differenze fra noi
	  Bb4  Bb    Eb  Db
le appianeremo se vuoi.

STRUM.	C4  C  Fm  Bb  Ab  Bb

Gb		Bbm  Cb
Madre anche tu
		 Db4   Db
salva almeno le apparenze
Gb	       Bbm   Cb
tutti i figli tuoi
		    Db4    Db      Eb  Gm  Ab
dalla Sicilia fino in Piemonte, ed io
	   Bb4 Bb     Eb   Gm  Ab
se ti ho difesa lo sa Dio
	      Bb  G7       Cm   Gm
ma il tuo pensiero non e' piu' limpido...
Cm       Gm
Forse nostalgico
Ab4      Ab           Bb4
vivo di questa mia utopia...
	     Bb
cara democrazia.
Gb		Bbm   Cb
Non ci vedrai piu'
		  Db4   Db
tutti intorno a una bottiglia
Gb		  Bbm   Cb
non ci entriamo ormai
	      Db4   Db      Eb  Gm  Ab
nel ritratto di famiglia, e tu
	 Bb4	Bb	Eb  Gm  Ab
piu' delirante di cosi'
	Bb4   G7  Cm        Gm      Cm
madre dimenticata li' in un angolo
	  Gm
un ruolo scomodo
Ab4	 Ab	     Bb4
siamo davvero figli tuoi...
	      Bb
cosi' sicura sei...
Eb	    Gm    Ab
io ci spero sai...
	    Bb		Eb
Che quel silenzio arrivi, mai!

STRUM.	Ab9  Bb7  Eb
	Ab9  Bb7  Eb

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L’italiana – Aylin Prandi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italiana – Aylin Prandi

Non è il fascino ruffiano di una bandiera
La carezza di un dialetto, né una melodia
Una cucina così povera ma sincera
Allora che cos'è che mi lega a te
Quella faccia strafottente, così italiana
Di coraggio, di passione, di gelosia
Stai nel recinto anche tu
In questo ghetto ci stai
Per non vivere più
Che bell'esempio che dai...
Non rinuncerò
Io non sbarrerò la porta...
Non accetterò
Che la faccia mia sia un'altra ed io
Quanto ti ho amata pure io
Ma questo cielo oltre che il tuo
È pure il mio
La stessa anima
Più malinconica, se questo è un oblio!
Da quel primo bacio dato senza pensare
Nel timore che un amore ci porti via
Migrazioni naturali quelle del cuore
Valige che pesano
Non c'è terra non c'è mare che può spiegare
Quale mistica attrazione ci tiene qui...
Pronti a soffrire così
Sono secoli ormai
Le differenze fra noi
Le appianeremo se vuoi...
Madre anche tu
Salva almeno le apparenze
Tutti figli tuoi
Dalla Sicilia fino in Piemonte, e io
Se ti ho difesa lo sa Dio
Ma il tuo pensiero non è più limpido...
Folle nostalgico
Vivo di questa mia utopia...cara democrazia
Non ci vedrai più
Tutti intorno a una bottiglia
Non ci entriamo ormai
Nel ritratto di famiglia, e tu
Più delirante di così
Madre dimenticata lì in un angolo
Un ruolo scomodo
Siamo davvero figli tuoi...così sicura sei...
Io ci spero sai...
Che quel silenzio arrivi, mai!

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L’Italiano

Album

È contenuto nei seguenti album:

1983 L’Italiano
1990 The very best of Toto Cutugno

Testo Della Canzone

L'Italiano di Festival di Sanremo 1983

(di Toto CutugnoCristiano Minellono)
Toto Cutugno
Marco Calliari
2007 – Simone Cristicchi 2007 Dall’altra parte del cancello
* Francesco TricaricoFestival di Sanremo 20112011 150 anni dell’Unità d’Italia

Lasciatemi cantare con la chitarra in mano
lasciatemi cantare sono un’italiano
Buongiorno Italia, gli spaghetti al dente
e un partigiano come Presidente
con l’autoradio sempre nella mano destra
e un canarino sopra la finestra
Buongiorno Italia con i tuoi artisti
con troppa America sui manifesti
con le canzoni, con amore, con il cuore
con piu’ donne sempre meno suore.

Buongiorno Italia, buongiorno Maria
con gli occhi pieni di malinconia
buongiorno Dio
lo sai che ci sono anch’io

Lasciatemi cantare con la chitarra in mano
lasciatemi cantare una canzone piano piano
lasciatemi cantare perche’ ne sono fiero
sono un’italiano un’italiano vero

Buongiorno Italia che non si spaventa
e con la crema da barba alla menta
con un vestito gessato sul blu
e la moviola la domenica in TV

Buongiorno Italia col caffe’ ristretto
le calze nuove nel primo cassetto
con la bandiera in tintoria
e una seicento giu’ di carrozzeria
Buongiorno Italia, buongiorno Maria
con gli occhi pieni di malinconia
buongiorno Dio
lo sai che ci sono anch’io

Lasciatemi cantare con la chitarra in mano
lasciatemi cantare una canzone piano piano
lasciatemi cantare perche’ ne sono fiero
sono un’italiano un’italiano vero

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Accordi

   
Am

LASCIATEMI CANTARE CON LA CHITARRA IN MANO

LASCIATEMI CANTARE:

Am
SONO UN'ITALIANO.


BUONGIORNO ITALIA GLI SPAGHETTI AL DENTE


UN PARTIGIANO COME PRESIDENTE

                                  E
CON L'AUTORADIO SEMPRE NELLA MA DESTRA


UN CANARINO SOPRA LA FINESTRA


BUONGIORNO ITALIA CON I SUOI ARTISTI


CON TROPPA AMERICA SUI MANIFESTI

                                   Am
CON LE CANZONI CON AMORE CON IL CUORE

                            C6
CON DONNE SEMPRE MENO SUORE.

                                 C
BUONGIORNO ITALIA BUONGIORNO MARIA

                                E
CON GLI OCCHI PIENI DI MALINCONIA

              Am                         Dm
BUONGIORNO DIO LO SAI CHE CI SONO ANCH'IO

                  Am
LASCIATEMI CANTARE CON LA CHITARRA IN MANO

                                          Dm
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE PIANO PIANO

                  Am
LASCIATEMI CANTARE PERCHE' NE SONO FIERO

                                 F
SONO UN'ITALIANO UN'ITALIANO VERO

                                   A#m
BUONGIORNO ITALIA CHE NON SI SPAVENTA


E CON LA CREMA DA BARBA ALLA MENTA

                              F
CON UN VESTITO GESSATO SUL BLU


E LA MOVIOLA LA DOMENICA IN T.V.

                                    F7
BUONGIORNO ITALIA COL CAFFE' RISTRETTO


LE CALZE NUOVE NEL PRIMO CASSETTO


CON LA BANDIERA IN TINTORIA

         A#m                       C#6
E UNA SEICENTO GIU' DI CARROZZERIA.

                                 C#
BUONGIORNO ITALIA BUONGIORNO MARIA

                                F
CON GLI OCCHI PIENI DI MALINCONIA

              A#m                        D#m
BUONGIORNO DIO LO SAI CHE CI SONO ANCH'IO

                  A#m
LASCIATEMI CANTARE CON LA CHITARRA IN MANO

                                          D#m
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE PIANO PIANO

                  A#m
LASCIATEMI CANTARE PERCHE' NE SONO FIERO

                                 D#m
SONO UN'ITALIANO UN'ITALIANO VERO

                    A#m                   F
NA NA NA NA NA NA NA  NA NA NA NA NA NA NA


NA NA NA NA NA NA NA  NA NA NA

  A#m                   D#m
NA NA NA NA  NA NA NA NA



                  A#m
LASCIATEMI CANTARE CON LA CHITARRA IN MANO

                                          D#m
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE PIANO PIANO

                  F#6                   F7
LASCIATEMI CANTARE PERCHE' NE SONO FIERO

                                  A#m
SONO UN'ITALIANO UN'ITALIANO VERO 

***

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L’italiano – Ciao italia ! Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italiano – Ciao italia !

Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Sono un italiano
Buongiorno Italia gli spaghetti al dente
E un partigiano come Presidente
Con l'autoradio sempre nella mano destra
E un canarino sopra la finestra
Buongiorno Italia con i tuoi artisti
Con troppa America sui manifesti
Con le canzoni con amore
Con il cuore
Con piu' donne sempre meno suore
Buongiorno Italia
Buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero
Buongiorno Italia che non si spaventa
E con la crema da barba alla menta
Con un vestito gessato sul blu
E la moviola la domenica in TV
Buongiorno Italia col caffe' ristretto
Le calze nuove nel primo cassetto
Con la bandiera in tintoria
E una 600 giu' di carrozzeria
Buongiorno Italia
Buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero
Na na na na na na na na...
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero

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L’italiano – Patrizio Buanne Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italiano – Patrizio Buanne

Laciatemi Cantare Con La Chitarre In Mano
Laciatemi Cantare Sono Un Italiano

Buongiorno Italia, gli spaghetti al dentee
Un partigiano come presidente
Con l'autoradio sempre nella mano destra
Un canarino sopra la finestra
Buongiorno italia con i tuoi artisti, con tropp' America sui manifesti
Con le canzoni con amore, con il cuore, con piu donne e sempre menu suore
Buongiorno Italia, buongiorno Maria con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio, lo sai che ci sono anch'io

Laciatemi cantare con la chitarra in mano
Laciatemi cantare una canzone piano piano
Laciatemi cantare, perché ne sono fiero
Sono un Italiano, un Italiano vero

Bongiorno Italia, che no si spaventa
E con la crema da barba alla menta
Con un vestito gessato sul blu e la moviola la domenica in TV
Buongiorno Italia col caffè ristretto
Le calze nuove nel primo cassetto
Con la bandiera in tintoria e una 600 (seichenta) gui di carrozzeria
Buongiorno Italia, buongiorno Maria con gli occhi dochi di malinconia
Buongiorno Dio, lo sai che ci sono anch'io

Laciatemi cantare con la chitarra in mano
Laciatemi cantare una canzone piano piano
Laciatemi cantare, perché ne sono fiero
Sono un Italiano, un Italiano vero

Laciatemi cantare con la chitarra in mano
Laciatemi cantare una canzone piano piano
Laciatemi cantare, perché ne sono fiero
Sono un Italiano, un Italiano vero

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L’italiano – Stefano Rosso

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'italiano – Stefano Rosso di Festival di Sanremo 1980

(di Stefano Rosso)
Stefano Rosso

Vent’anni all’estero minatore
Oppure in galleria come editore
Scudetti mezzo buon meridionale
Se ammazzo in Africa son coloniale
Se ammazzo in Austria son patriota
Canto da sempre e non conosco nota
Piaccio alle nordiche specie svedesi
Cambio governo quasi ogni sei mesi
Sono cattolico per adozione
E l’hobby invece è la rivoluzione
Mio figlio un giorno sarà calciatore
Per il momento è in terza dalle suore

Ma cosa guardi?
Cosa c’è di strano?
Chi sono dici?
Beh son l’italiano

Son stato il solo a perdere la mano
Sia col tedesco che l’americano
Ma se mi chiedi chi fu Garibaldi
Uno che nacque presto e morì tardi

Ma cosa guardi?
Cosa c’è di strano?
Chi sono dici?
Beh son l’italiano

Siam tutti preti navigatori
Figli di ‘gnotta e grandi cantautori
Mamma è una santa le altre da bordello
Se perde il Napoli faccio un macello
Se trovo un portafogli,perché è vecchio
Tv a colori
E pane dentro al secchio

Siam diplomatici laici estremisti
Furbetti asmatici e poi femministi
Di calcio tecnici d’amor maestri
Figli di parroci in gite campestri
Pei cruciverba siamo i pensatori
Quattro infermieri e centosei dottori

Ma cosa guardi?
Cosa c’è di strano?
Chi sono dici?
Beh son l’italiano

Son stato il solo a perdere la mano
Anzi il pallone con il coreano
Son stato il solo a vincere la guerra
Sia con la Svizzera che l’inghilterra

Ma cosa guardi?
Cosa c’è di strano?
Chi sono dici?
Beh son l’italiano

Da vivo sono un po’ menefreghista
Da morto invece son nazionalista
Specie se in veste poi da deputato
Da giornalista e a volte pensionato
Ma la domenica problemi grossi
Segna Giordano o segna Paolo Rossi?

Ma cosa guardi?
Cosa c’è di strano?
Chi sono dici?
Beh son l’italiano

Son stato il primo a perdere la mano
Sia col tedesco che l’americano
Confesso è vero ma non è finita
Prossima vittima è l’europa unita

Ma cosa guardi?
Cosa c’è di strano?
Chi sono dici?
Beh son l’italiano.

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L’italiano – The best of italian pop songs Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italiano – The best of italian pop songs

Lasciatemi Cantare Con La Chitarre In Mano
Lasciatemi Cantare Sono Un Italiano
Buongiorno Italia, gli spaghetti al dentee un partigiano come presidente
Con l'autoradio sempre nella mano destra, un canarion sopra la finestra
Buongiorno italia con i tuoi artisti, con tropp' america sui manifesti
Con le canzoni con amore, con il cuore, con piu donne e sempre menu suore
Buongiorno Italia, buongiorno Maria con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio, lo sai che ci sono anch'io
Lasciatemi cantare con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare una canzone piano piano
Lasciatemi cantare, perch ne sono fiero
Sono un Italiano, un Italiano vero
Bongiorno Italia, che no si spaventa
E con la crema da barba alla menta
Con un vestito gessato sul blu e la moviola la domenica in TV
Buongiorno Italia col caff ristretto
Le calze nuove nel primo cassetto
Con la bandiera in tintoria e una 600 (sechenta) gui di carrozzeria
Buongiorno Italia, buongiorno Maria con gli occhi dochi di malinconia
Buongiorno Dio, lo sai che ci sono anch'io
Lasciatemi cantare con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare una canzone piano piano
Lasciatemi cantare, perché ne sono fiero
Sono un Italiano, un Italiano vero
Bridge
Lasciatemi cantare con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare una canzone piano piano
Lasciatemi cantare, perch ne sono fiero
Sono un Italiano, un Italiano vero

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L’italiano – The gypsy queens Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italiano – The gypsy queens

Buongiorno Italia gli spaghetti al dente
E un partigiano come Presidente
Con l'autoradio sempre nella mano destra
E un canarino sopra la finestra

Buongiorno Italia con i tuoi artisti
Con troppa America sui manifesti
Con le canzoni con amore
Con il cuore
Con le donne sempre meno suore

Buongiorno Italia
Buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io

Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero

Buongiorno Italia che non si spaventa
E con la crema da barba alla menta
Con un vestito gessato sul blu
E la moviola la domenica in TV
Buongiorno Italia de l caffè ristretto
Le calze nuove nel primo cassetto
Con la bandiera in tintoria
E una 600 giù di carrozzeria

Buongiorno Italia
Buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io

Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero

Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Sono un italiano
Un italiano vero

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L’italiano – Toto Cutugno Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italiano – Toto Cutugno

[Intro]
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Sono un italiano

[Strofa 1]
Buongiorno Italia gli spaghetti al dente
E un partigiano come Presidente
Con l'autoradio sempre nella mano destra
E un canarino sopra la finestra
Buongiorno Italia con i tuoi artisti
Con troppa America sui manifesti
Con le canzoni con amore, con il cuore
Con più donne sempre meno suore

[Pre-ritornello]
Buongiorno Italia, buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io

[Ritornello]
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero

[Strofa 2]
Buongiorno Italia che non si spaventa
E con la crema da barba alla menta
Con un vestito gessato sul blu
E la moviola la domenica in tivù
Buongiorno Italia col caffè ristretto
Le calze nuove nel primo cassetto
Con la bandiera in tintoria
E una Seicento giù di carrozzeria

[Pre-ritornello]
Buongiorno Italia, buongiorno Maria
Con gli occhi pieni di malinconia
Buongiorno Dio
Lo sai che ci sono anch'io

[Ritornello]
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero

[Bridge]
Ta na na na na na na
Ta na na na na na na
Ta na na na na, ta na na
Ta na na, ta na na

[Ritornello]
Lasciatemi cantare
Con la chitarra in mano
Lasciatemi cantare
Una canzone piano piano
Lasciatemi cantare
Perché ne sono fiero
Sono un italiano
Un italiano vero

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L’italiano balla – Fabri Fibra Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'italiano balla – Fabri Fibra

[Strofa 1]
In Argentina è tango
Come il pallone, a Cuba il mambo
Sirtaki in Grecia, Sud Americane
Se fossi bravo a ballare per quanto inserito nel giusto giro non farei neanche un passo, giusto un giro
Al mondo non conta chi c'è, conta chi c'ha
Se questa vita fosse un ballo sarebbe un Cha Cha Cha
Balli di coppia, balli di gruppo, sballi di gruppo
Infatti Dio ci fa e poi ci accoppia

[Ritornello]
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male

Balla, balla, balla

L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male

[Strofa 2]
Mi dai del commerciale, ti sbagli
Io sono super-commerciale al cubo
Tu sembri presa male, non balli eppure mi stai appiccicata al culo
Ho mille cose in ballo, finché sono in pista ballo
In questo paese va tutto lento, ballo un lento
Un passo a destra, uno a sinistra verso la pista
Come un ballerino che ha perso la vista

[Ritornello]
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male

Balla, balla, balla

L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male

[Bridge]
Guarda, guarda che c'è, che c'è
Non so ballare come gli altri
Al tempo vanno tutti quanti meglio di me, meglio di me
Mamma, guarda che c'è, che c'è
Non so ballare come gli altri
Al tempo vanno tutti quanti meglio di me, meglio di me

[Ritornello]
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano balla male
L'italiano, l'italiano, l'italiano balla male

Balla, balla

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L’italiano medio

Video

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'italiano medio di Articolo 31

Io mi ricordo
collette di
Natale campi
di grano ai lati
della provinciale
il tragico Fantozzi
la satira sociale
oggi cerco
Luttazzi e non
lo trovo sul canale
comunque
sono un bravo
cittadino
ho aggiornato
suonerie
del telefonino
un bicchiere
di vino
con un panino
provo felicita’ se
Costanzo
fa il trenino
ho un santino
in salotto lo prego
cosi’ vinco all’
enalotto ho Jerry
Scotti col risotto
ma e’ scotto
che mi fa diventare
milionario come
Silvio col giornale
di Paolo e tanta
fede in Emilio
quest’anno ho avuto
fame ma per due
settimane
ho fatto il ricco
a Porto Cervo
che bello
pero’ ricordo
collette di Natale
campi di grano
ora il grano e’ da
buttare
m’importa poco
oggi io vado
al centro
commerciale
e il mio
problema e’ solo
dove parcheggiare
oh o o oh o o
ma a me non
me ne frega tanto
oh o o oh o o
io sono un italiano
e canto
e datemi Fiorello
e Panariello alla
tivu sono l’italiano
medio nel blu
dipinto di blu
io sono un bravo
cittadino onesto
bevo al mattino
un bel caffe’
corretto dopo
cena il limoncello
in vacanza
la tequila
la gazzetta
d’inverno
e d’estate novella
duemila che bella
la vita
di una stella
marina o Martina
o quella della
velina
la mora o la bionda
e’ buona e rotonda
finche’ la barca
va finche’
la barca affonda
e intanto
sto perdendo sulla
patente il punto
e un’auto blu
mi sfreccia accanto
che incanto
oh o o oh o o
ma a me non
me ne frega tanto
oh o o oh o o
io sono un italiano
e canto non
togliermi il pallone
e non ti disturbo
piu’ sono l’italiano
medio
nel blu dipinto
di blu oh
ma spero
che un sogno
cosi’ non finisca
mai piu’
mi voglio svegliare
mai piu’ ti voglio
fare vedere che sono
proprio un bravo
cittadino
ho il portafoglio
di Valentino
e l’importante
e’ quello che
ci metto dentro
vado con
il vento a sinistra
a destra
sabato in centro
fino a consumar
le suole
ballo canzoni
spagnole
cosi’ non
mi sforzo a seguire
le parole
penso a fare
all’amore alla
figlia di Briatore
alla nonna
senza ascensore
alla donna
del calciatore
a qual e’ il male
minore l’onore
sua eccellenza
monsignore ancora
baciamo la mano
che bel
miracolo italiano
oh o o oh o o
ma a me non
me ne frega tanto
oh o o oh o o
io sono un italiano
e canto e datemi
Fiorello
e Panariello alla
tivu
sono l’italiano
medio
nel blu dipinto
di blu
oh o o oh o o
ma a me non
me ne frega tanto
oh o o oh o o
io sono un italiano
e canto non
togliermi il pallone
e non ti disturbo
piu’ sono
l’italiano medio
nel blu dipinto
di blu

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L’nvincibile Ninja Kamui

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'nvincibile Ninja Kamui di Bambini

testo e musica di G.Balestra

Un ragazzo forte ed invincibile tu sei
lotti contro quei nemici
che sono stati amici tuoi
odi la violenza odi il male ma vedrai
che soltanto con la forza
la tua vita salverai

Ninja Kamui tu sei
forte come cento e più guerrieri
Ninja Kamui lotterai
la tua spada al sole brillerà

Come tutti i Ninja sei cresciuto anche tu
ma ora sai che la tua strada
non è quella non lo è più
odi la violenza odi il male ma vedrai
che per essere felice
tu combattere dovrai

Ninja Kamui tu sei
un invincibile agente segreto
Ninja Kamui vincerai
ed un uomo libero sarai

Ninja

Quando tu sei solo
la luna da lassù
sembra dirti hai ragione tu
la vita va vissuta
in pace e libertà
anche se caro costerà

Ninja Kamui….

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L’obelisco d’Arnaldo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'obelisco d'Arnaldo di Altoforno

Parodia di L’ombelico del mondo di Jovanotti

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo
Questo è l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo

L’hanno voluto a Palazzo Spada
a significare rinascita certa
è fatto poi con sapienza ternana
com’è tornita quest’asta gnerta!
Questo è l’obelisco d’Arnaldo
torre di guardia per gli aereoplani
lancia di luce stagliata nel cielo
ceppo utilissimo per i cani

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
insieme alla torre della biblioteca
buca le nuvole come un dardo
si erge qual fallo durante una sega
attrae le turiste che son di passaggio
divulga loro un gradito messaggio
che noi ternani, e questo è sicuro,
abbiam l’obelisco più lungo e duro

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
è di metallo e lamiera fulva
come coltello si insinua nel burro
è come pene in labbra di vulva
Gennaro Pepe l’ha visto ossidato
con un secchio d’acido l’ha sbiancato
questo è l’obelisco d’Arnaldo
e noi lo stiamo già imbrattando

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
qui si concentra l’energia
di Porta Romana gran baluardo
speramo che un fulmine se lo porti via
quanno fa freddo, quanno fa callo
è la metafora del comando
questo è l’obelisco d’Arnaldo
e noi lo stiamo già scacchiando

Questo è l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo
l’obelisco d’Arnaldo

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L’obeso

Album

È contenuto nei seguenti album:
2001 La mia generazione ha perso

Testo Della Canzone

L'obeso di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

S’aggira per il mondo un individuo osceno
così diverso che sembra quasi disumano
è un essere inquietante e forse non è un caso
che a poco a poco diventi contagioso.

L’obeso,
l’obeso
l’obeso ha un aspetto
imperturbabile e imponente
è un grosso uomo che si muove lentamente
mangia sempre dalla sera alla mattina
con l’isterica passione
per qualsiasi proteina
l’obeso è imprigionato
nel suo corpo assai opulento
sembra un uomo generato
da un enorme allevamento.

L’obeso aumenta di peso.
L’obeso aumenta di peso.

L’obeso
è una strana anomalia della natura
è l’uomo nuovo che assomiglia a un grosso uovo
è felice, vive in pace nel suo stato
e s’ingurgita di tutto
sembra quasi lievitato
l’obeso s’è creato
quel suo corpo così pieno
per sfuggire dal terrore
di non essere nessuno.

L’obeso aumenta di peso.
L’obeso aumenta di peso.

L’obeso siamo tutti magri e grassi
siamo i nuovi paradossi
l’obeso è una presenza a tutto tondo
è il simbolo del mondo.

L’obeso mangia idee mangia opinioni
computer, cellulari
dibattiti e canzoni
mangia il sogno dell’Europa
le riforme, i parlamenti
film d’azione e libri d’arte
mangia soldi e sentimenti
e s’ingravida guardando e mangiando
gli orrori del mondo.

L’obeso è ormai un destino senza scampo
è la follia del nostro tempo
l’obeso è un pachiderma nauseabondo
è il simbolo del mondo.

L’obeso mangia gruppi finanziari
mangia spot e informazioni
aiuti umanitari
mangia slogan e ideologie
vecchie idee e nuovi miti
mangia tutti i bei discorsi
dei politici e dei preti
e s’ingurgita la pace, la guerra
la pace, la guerra.

L’obeso aumenta di peso.
L’obeso aumenta di peso.

L’obeso ha un aspetto
imperturbabile e imponente
è un futuro che è sempre più presente
mangia tutto, mangia il mondo come noi
senza il minimo disturbo
senza vomitarlo mai
l’obeso è il segreto
di un gonfiarsi disumano
l’obeso è l’infinito
di un Leopardi americano
l’obeso è l’infinito
di un Leopardi americano
l’obeso è l’infinito
di un Leopardi americano.
L’obeso
L’obeso
L’obeso…

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L’Obeso – Giorgio Gaber Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Obeso – Giorgio Gaber

S'aggira per il mondo un individuo osceno
Così diverso che sembra quasi disumano
È un essere inquietante e forse non è un caso
Che a poco a poco diventi contagioso

L'obeso
L'obeso
L'obeso ha un aspetto
Imperturbabile e imponente
È un grosso uomo che si muove lentamente
Mangia sempre dalla sera alla mattina
Con l'isterica passione
Per qualsiasi proteina
L'obeso è imprigionato
Nel suo corpo assai opulento
Sembra un uomo generato
Da un enorme allevamento

L'obeso aumenta di peso
L'obeso aumenta di peso

L'obeso
È una strana anomalia della natura
È l'uomo nuovo che assomiglia a un grosso uovo
È felice, vive in pace nel suo stato
E s'ingurgita di tutto
Sembra quasi lievitato
L'obeso s'è creato
Quel suo corpo così pieno
Per sfuggire dal terrore
Di non essere nessuno

L'obeso aumenta di peso
L'obeso aumenta di peso

L'obeso siamo tutti magri e grassi
Siamo i nuovi paradossi
L'obeso è una presenza a tutto tondo
È il simbolo del mondo

L'obeso mangia idee mangia opinioni
Computer, cellulari
Dibattiti e canzoni
Mangia il sogno dell'Europa
Le riforme, i parlamenti
Film d'azione e libri d'arte
Mangia soldi e sentimenti
E s'ingravida guardando e mangiando
Gli orrori del mondo

L'obeso è ormai un destino senza scampo
È la follia del nostro tempo
L'obeso è un pachiderma nauseabondo
È il simbolo del mondo

L'obeso mangia gruppi finanziari
Mangia spot e informazioni
Aiuti umanitari
Mangia slogan e ideologie
Vecchie idee e nuovi miti
Mangia tutti i bei discorsi
Dei politici e dei preti
E s'ingurgita la pace, la guerra
La pace, la guerra

L'obeso aumenta di peso
L'obeso aumenta di peso

L'obeso ha un aspetto
Imperturbabile e imponente
È un futuro che è sempre più presente
Mangia tutto, mangia il mondo come noi
Senza il minimo disturbo
Senza vomitarlo mai
L'obeso è il segreto
Di un gonfiarsi disumano
L'obeso è l'infinito
Di un Leopardi americano
L'obeso è l'infinito
Di un Leopardi americano
L'obeso è l'infinito
Di un Leopardi americano
L'obeso
L'obeso
L'obeso...

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L’obolo di S. Pietro

Testo Della Canzone

L'obolo di S. Pietro di Canzoni politiche

(Guerra Janqueiro)

Con tale amore il papa imitò il gran candore
del Martir del Calvario
che amministrando i beni con cristiano fervore
divenne milionario

Contempla in oggi o mite figliolo di Maria
il pasciuto pretone
che gioca a borsa i fondi di Russia e di Turchia
con Rotschild il barone

La croce che novella vita diè al mondo intero
perchè ti diè la morte
è ritta nel “bureau” del Successor di Pietro
sopra una cassa forte…

E la ricchezza immane da papi accumulata
(finanzieri preclari
sublime economia) fu cominciata con i trenta denari

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L’oca e er cigno

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'oca e er cigno di Trilussa

di Trilussa

Un Rospo, più burlone che maligno,
diceva all’Oca: – Bella come sei,
un po’ ch’allunghi er collo, pari un cigno…
– eh, mica ha torto! – j’arispose lei –
Co’ ‘sto cattivo gusto che c’è adesso
sarei più che sicura der successo. –

E a forza de ginnastica svedese
e a furia de st’ ar sole e de sta’ a mollo
er fatto sta che all’Oca, doppo un mese,
je s’era quasi raddoppiato er collo:
e un Critico stampò sopra un giornale:
“La scoperta d’un Cigno origginale”.

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L’oca sgangherona

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'oca sgangherona di Bambini

Natalia Vigorita
(Concato)

C’era una volta l’ocona Sgangherona
Morbida e larga come una poltrona
Era cresciuta in un vecchio casale
Sempre al lavoro e stava un po’ male.

Era simpatica la Sgangherona
Era un po’ tozza, non era bella
Ma stava in guardia ed era brava
Faceva proprio da sentinella.

Poi una sera fece fagotto
Con un grazioso fardello nel becco,
Sotto le stelle si mise in cammino
«Camminerò finché viene mattino».

Chi la incontrava diceva: «Che bella
Quell’oca grassa che caracolla!»
Ma Sgangherona sentendosi inquieta
Faceva finta di avere una meta…

Dopo due giorni e due notti di viaggio
La Sgangherona si fece coraggio
Lasciò la strada che andava a Corfù
E in un laghetto si buttò giù!

Un anno dopo passando di lì
Chi la vedeva diceva così:
«Guarda che furba la Sgangherona
Morbida e larga come una poltrona!
Dal più bel cigno si è fatta sposare
E adesso tutti vanno a guardare…
Han sette piccoli, grassi cignetti
E tanti amici, castori e folletti…»

Orchestra

Un anno dopo passando di lì
Chi la vedeva diceva così:
«Guarda che furba la Sgangherona
Morbida e larga come una poltrona!
Dal più bel cigno si è fatta sposare
E adesso tutti vanno a guardare…
Han sette piccoli, grassi cignetti
E tanti amici, castori e folletti…»

Mentre l’ocona caracollando
Balla un bel valzer col cigno Rolando
Nel lago i pesci, nel cielo i gabbiani
Un bimbo ride e gli batte le mani…
Nel lago i pesci, nel cielo i gabbiani
Un bimbo ride e gli batte le mani.

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L’Occhi Tua – Gente De Borgata Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Occhi Tua – Gente De Borgata

{Strofa 1: Supremo '73}
Ce sta un confine sottile su cui passare
Dove anime buone diventano puttane, in poche ore
Ma se l'obiettivo sta bene, cosa in comune per tutti
Se beve e se magna, se vive e se sogna
'a buon fine dei fatti
Guardami in faccia quando brindi
Cin-cin lo fanno l'occhi, bocche e bicchieri so' bugiardi
A volte finti come i saldi
Frasi de convenienza da bravi bimbi
Con sorrisi a comando pe' i parenti
Fortuna che l'occhio parla da solo
'na promessa de scialo o una presa per culo
Lui t'avverte al volo
È er primo a svelarte il mistero
Come marchi conta zero pe' me
Sta scritto là in chiaro chi c'è, chi c'ho davanti
Avanti prego, i convenevoli accannali perchè me ne frego
L'occhi tua so' l'anima tua è a loro che credo
Le parole vengono dopo e restano solo se non so' fuori luogo

{Ritornello}
L'occhi tua parlano per te
Loro contano per me più delle parole fratè
So l'occhi tua la tua vera voce
Quella che se fa senti, anche in silenzio non tace
L'occhi tua parlano per te
Loro contano per me più delle parole fratè
So l'occhi tua la tua vera voce
Quella che se fa senti, anche in silenzio non tace

{Strofa 2: Il Turco}
L'occhi sai son lo specchio dell'anima
Ma l'occhi so chiusi e qua le anime so in vendita
Le verità devi scavà pe' trovarla
Fammete guardà che vuoi fà, me vuoi d una calla
Accanna il silenzio parla qua
Basta che mi guardi mentre stamo a brinda
E se sa, R O M A da tempi qua
Roba casareccia, c'è la feccia del rap
(e ce poi giurà) tra una vodka e una {?}
Co l' occhi rossi e con poche novità, poche possibilità
Più se famo grossi e più sta città ce costa cà
Ce stamo pe' stacce
Non ricordo i nomi ma ricordi gli occhi e le facce
Ao, e sono storie che raccontano vitacce
Da chi non c'ha parole ma c'ha solo parolacce

{Ritornello: Simo}
L'occhi tua parlano per te
Loro contano per me più delle parole fratè
So l'occhi tua la tua vera voce
Quella che se fa senti, anche in silenzio non tace
L'occhi tua parlano per te
Loro contano per me più delle parole fratè
So l'occhi tua la tua vera voce
Quella che se fa senti, anche in silenzio non tace

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L’occhi Tua L’anima Tua – Gente De Borgata Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'occhi Tua L'anima Tua – Gente De Borgata

{Supremo '73}
Ce sta un confine sottile su cui passare
Dove anime buone diventano puttane, in poche ore
Ma se l'obiettivo sta bene, cosa in comune per tutti
Se beve e se magna, se vive e se sogna
'a buon fine dei fatti
Guardami in faccia quando brindi
Cin-cin lo fanno l'occhi, bocche e bicchieri so' bugiardi
A volte finti come i saldi
Frasi de convenienza da bravi bimbi
Con sorrisi a comando pe' i parenti
Fortuna che l'occhio parla da solo
'na promessa de scialo o una presa per culo
Lui t'avverte al volo
È er primo a svelarte il mistero
Come marchi conta zero pe' me
Sta scritto là in chiaro chi c'è, chi c'ho davanti
Avanti prego, i convenevoli accannali perchè me ne frego
L'occhi tua so' l'anima tua è a loro che credo
Le parole vengono dopo e restano solo se non so' fuori luogo

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L’occhio del ciclone – Ligabue Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'occhio del ciclone – Ligabue

Siamo qui nella piazza
Sta piovendo a dirotto
Solo che qualche cosa va fatto
Quello è solo un ragazzo
Veste da poliziotto
Solo che
Trema tutto l’assetto

Troppa rabbia nell’aria
Qui non può finire bene
Il mio caporeparto
Urla sempre più forte
Solo che
Son parole già morte

Che anche stavolta
Nessuno che ci ascolta
E anche stavolta
Ognuno i cazzi suoi

Non ci sono ragioni
Qui nell’occhio del ciclone
Non guardare là fuori
Sei nell’occhio del ciclone
E non c’è nessuno
Mai nessuno
Che ti copra un po’ le spalle
Non ci sono ragioni
Sei nell’occhio del ciclone
Occhio

Il ministro da casa
Formalizza le scuse
Che chissà
Salverà la pensione
Qualche macchina a fuoco
Le vetrine sfondate
Solo che
La colpa non era loro

Tutti fuori controllo
Non potrà finire bene
C’è chi resta sdraiato
Piove già sul bagnato
Tira già
Un lunghissimo tuono

E anche stavolta
Nessuno che ci ascolta
E anche stavolta
Ognuno i cazzi suoi

Non ci sono ragioni
Qui nell’occhio del ciclone
Non guardare là fuori
Sei nell’occhio del ciclone
E non c’è nessuno
Mai nessuno
Che ti copra un po’ le spalle
Non ci sono ragioni
Sei nell’occhio del ciclone
Occhio

Il poliziotto ragazzo
Sta tremando da un pezzo
Ma lo sa che qualcosa va fatto
Sono qui questa volta
E nessuno mi ascolta
Sai cos’è
Qualche cosa va fatto

Non ci sono ragioni
Qui nell’occhio del ciclone
Non guardare là fuori
Sei nell’occhio del ciclone
E non c’è nessuno
Mai nessuno
Che ti copra un po’ le spalle
Non ci sono ragioni
Sei nell’occhio del ciclone
Occhio

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L’occhio della lince freestyle – Stranger Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'occhio della lince freestyle – Stranger

{Strofa 1}
Mi alzo questa mattina sul letto consumato
Con addosso un po di brina un sogno è evaporato
Esco sulla terazzina a riprendere il fiato
Prospettiva infinita di un cielo risvegliato
Stavo con lo sguardo perdente
Ricordo si a tutti una fetta invece a me niente
Quante attenzioni che ho buttato per niente
Ora se ti strappo il cuore è solo dente per
Dente
Non riusciamo a conciliare le nostre vite
Nell'altro cerchiamo solo noi stessi
Quindi anche se aumenti le tue prospettive
Aumenti solo il numero dei tuoi riflessi
E sento poco sarà per sti silenzi assordanti
Che alimentano il moto di cipressi volanti
Immaginati, vedo istanti buttati
Tra momenti rubati
Come ne avessimo tanti
E ho poco tempo per andare via da questa gabbia
L' amore è un sentimento malattia come la rabbia
Stiamo scendendo su una funivia che va sott' acqua
Quindi se sale il vento è una follia restare in ansia

{Intermezzo - Stranger e No Label}
-... che volevo fare
-è che boh forse viene simile all'altra
-Eh lo so
-Ma l'altra come volevamo farla?
-Eh non abbiamo ancora deciso
-Oppure solo una conversazione...
In cui non si sa cosa dire
{Strofa 2}
Nuvoloni grigi sopra il mare calmo
Quanti pomeriggi solo a stare calmo
L'occhio delle linci per il male, sono un gallo annuncio il sole con un solo canto
Ma in testa ho un uragano, sarà l anticiclone africano, o una farfalla che ha sbattuto le ali su urano?
Perche una mela cade dal ramo e mai viceversa?
Sai il tempo scorrerà al contrario, basterà una scelta
Che in fondo non esistiamo, siamo
La possibilità di un sogno umano
Riflettiamo
Solo l' essenza dello straordinario
Di un controsenso strano ma ordinario
Ma ormai non cambia
Sono straniero che vi guarda mantenendo la distanza
Odore di delusione nella tua stanza
Sai il miglior cafone si nasconde in gesti di eleganza
Sono l alba di due soli in questo buio astrale
Tra gli ultimi sognatori e i primi senza un ideale
Quando hai un cuscino di rovi che ti fa sanguinare
Anche un uncino di errori ti farà meno male
E meno male, che avevo l' ultima cartina dentro il portafoglio
Che a volte la fortuna gira uguale, forse perche in quelle spine c era un quadrifoglio
No, no non credo
Coincidenze sopravvalutate nate da un vivere bieco
Anaconda strangolata dal tuo ego
Sono l ombra colorata dentro un mondo in bianco e nero

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L’occhio nero

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'occhio nero di Enzo Carella

L’alba l’onda il cielo
l’occhio nero
la farfalla effimera
nel suo svolazzio

Il campo di trifogli
già scogli in naso insù
il meglio bocconcino
si’ ma tu contuttoci??

Tu te si’ scurdata
non ti cale di me
e nemmeno ti sovviene
chi continua a sospirar

si’ che sei sventata
te ne impippi di me
Non rammenti
Tu l’obliasti
che ti lasciasti a sospirar Oh Oh

Io t’ho dato tutto
la frittata
nel panino a scricchiolo
il mio mugolio
la bicicletta nuova
le mie zampette insù
che faccio il barboncino
si’ ma tu con tuttociò

Tu te si’ scurdata
non ti cale di me
e nemmeno ti sovviene
chi continua a sospirar

si’ che sei sventata
te ne impippi di me
Non rammenti
Tu l’obliasti
chi lasciasti a sospirar Oh Oh

Tu te si’ scurdata
E tu te si’ scurdata
Tu te si’ scurdata
E tu te si’ scurdata

Tu ti sei scordata
del guaglione
del monello intrepido
del tuo core mio
Core ‘e chistu core
che non si ferma più
Ci faccio il polpettone
se ne provi un po’ anche tu

Tu te si’ scurdata…

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L’occhio ridente

Album

È contenuto nei seguenti album:

1977 Primo secondo frutta

Testo Della Canzone

L'occhio ridente di Ivan Cattaneo

(IL TEMPO E L’OROLOGIO) REGGAE
Guarda quella nube
sembra fissa nel cielo
ma un vento sottile
la spinge lontano
e l’occhio ridente
non riesce a capire
che il nostro tempo
sta sfuggendo veloce
dai vivi tutto vivilo adesso
riprendi il tuo tempo
per riuscire a fermarlo
perché tu domani
potresti esser morto
così è già domani
e domani è già tardi
l’occhio ridente
guarda sempre al futuro
vive in passato
e mai l’attimo presente
così stai sempre ad aspettare
una strana stagione
per vivere quello
che puoi vivere adesso
ed oggi non hai avuto
il coraggio d’invitare
quella ragazzina sotto il fico ad amare
così è già domani
e non puoi ritornare
sotto quel fico
a cercare di amare
il canarino continua a cantarti
di aprire la gabbia
e non solo la sua
e l’occhio ridente
non riesce a capire
che le pigre lancette
stan correndo veloci
e il minuto di oggi
è già un minuto di ieri
così è già domani
e domani è già tardi
per vivere come tu avevi deciso
ferma il tuo tempo
ferma il tuo tempo
ferma il tuo tempo.

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L’occidente – Ianva Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'occidente – Ianva

Come genti del Nord dai barbarici Numi
Che scambiarono per Roma i marmi di Luni
O gli Altaici dell'Est errabondi e ferini
Fondatori d'imperi per pascolarvi ronzini
O i predoni del Sud, autoeletti Signori
Inventandosi un dio da servi-pastori
Abbiamo stomaci esausti, ma appetiti da iene
Tutti incontro alla sera che viene…

Dove va a cadere il sole, sepolcreto di tramonti:
Quando s'alza il fortunale, si sa, chi avanza
Per primo affonderà

Deleghiamo ogni cosa, anche l'esser violenti
Ma la guerra dei ventri ci scopre impotenti
Sempre sotto tutela di un corretto pensare
Che ci castra quel tanto da tirare a campare
Dentro a questo circuito senza ieri o domani
Per leccar quattro ossa come s'addice ai cani:
Non ho più alcuna voglia di fare il possibilista
Guardo solo la notte che è in vista…

Dove va a morire il sole, l'orizzonte inghiotte i giorni
La stagione del Maestrale, lo sai, dispero che torni
Dove va a sfinirsi il vento, l'orizzonte incontra l'onda
Sono oltre al mare aperto e più in là, ma non vi è sponda…

Tra Vladivostok, la propaggine estrema
E le Orcadi che sono d'Occaso il diadema
Suggestivo, lo so, ma a che pro ci si crede
Se il tenerci alla pelle resta l'unica fede?
Ci ostiniamo a pensarci quali punti d'arrivo
Ma il più morto di "loro" è pur sempre più vivo
Di chi ormai ha di sacro giusto un osso sul culo
E d'un tratto la notte è già un muro!

Muro che non sente pianti, muro che recinge il niente:
Solo un punto cardinale e nulla più quest'Occidente
E se il sole vi si spegne, e se ora è giunto il tempo
Quella fiaccola di Atene che tu sai, difendila dal vento
Che verrà…

(Grazie a Dario per questo testo)

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L’oceano Oilalà – Vinicio Capossela Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'oceano Oilalà – Vinicio Capossela

Che tipo scontroso, giocoso, scherzoso
Che tipo che coso è l'oceano oilalà
La la la la
Il tifone è allegro
Il baleno è un buffone
Quando sbatte orgoglioso il codone
La nuvola scappa
La schiuma si leva
Quando soffia l'arcoBalena
La la lala
Che tipo scherzoso giocoso, scontroso
Che tipo che coso è l'oceano oilalà
Lalala
La nave la spacca col tuono
Che tipo che coso l'oceano che è
Per lui è soltanto uno sbuffo
Si scrolla il cielo di dosso in un tuffo
Lalalala
Che tipo scontroso giocoso scherzoso
Che tipo che coso è l'oceano oilalà
Lalala la
La nave che sbatte è il cicchetto che fuma
Quando vanesio s'incipria di schiuma
Per lui è soltanto un balocco
La burrasca che gonfia nel fiocco
Che tipo scontroso giocoso scherzoso
Che tipo che coso è l'oceano oilalà!
Che tipo scontroso giocoso scherzoso
Che tipo che coso l'oceano che è
Che tipo scontroso giocoso scherzoso
Che tipo che coso l'oceano che è
Lalalala
Rolling the wave, rolling the wave
Rollin the wave around the whale!
La balena rolla e rulla
Tonda e oleosa, grassa e sontuosa
Piena di barili d'olio
È solo un mammifero senza piedi
La più bella l'ho vista nuotare sulla crosta d'oceano polare
Al ramponiere non manchi la lena
Quando colpisca la balena
Rolling the wave rolling the wave around the whale
Rolling the wave rolling the wave around the whale
Della tempesta non s'importa
Tanto sa sempre nuotare
È un gigante di forza, è la regina del mare!
Uhm che la smetta quel tuono
A che ci serve un tuono?
Uhm non vogliamo dei tuoni, noi vogliamo del rhum
Uhm uhm
Date un bicchiere di rhum!
Uhm uhm date un bicchiere di rum
Uhm uhm uhm, noi vogliamo del rum
Uhm uhm uhm, noi vogliamo del rum
Uhm uhm uhm
Noi vogliamo del rum

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L’ochetta Gelsomina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ochetta Gelsomina di Zecchino d’oro

Roberta Soldano
(Tranese – Famauri)
* Piccolo coro dell’Antoniano2000 La banda birichina

Il pollaio è in gran subbuglio,
C’è in cortile un tafferuglio,
S’è diffusa una notizia
Che fa tutti strabiliar…

I galletti, i maialetti,
La gallina ed i pulcini,
I conigli ed i tacchini
Sono corsi ad ascoltar.

Qua qua qua, qua qua qua, (2 volte)
La notizia è questa qua:

L’ochetta Gelsomina
Ha deciso stamattina
Di fare un’audizione
Alla televisione.

Agghindata, infiocchettata,
Come un cesto d’insalata,
Dice: «Qui non ci sto più,
Me ne vado alla Tivù»

Qua qua qua, qua qua qua, (2 volte)
Ma che bella novità!

L’ochetta Gelsomina
Vuole fare la stellina,
Vuol cantare, vuol ballare
E famosa diventar.

Con il twist e il cha-cha-cha
Ed il madison si sa,
Dal cortile al teleschermo
Sarà facile arrivar.

Qua qua qua, qua qua qua, (2 volte)
Uh, le arie che si dà!

Interludio

Ma non sente come gracchia
Da una pianta la cornacchia:

«Cra cra cra cra cra cra cra
Pur col twist e il cha-cha-cha
La comare Gelsomina
Sempre un’oca resterà!»

Qua qua qua, qua qua qua, (2 volte)
Sempre un’oca resterà!

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L’odeur De L’essence – Orelsan Testo con traduzione in italiano

TRADUZIONE IN ITALIANO

(Guarda ancora) Nostalgia: far risplendere la grandezza di una Francia passata su cui hanno fantasticato
(Guarda) Incomprensione: afferrare chi vede denigrata la propria fede senza farsi chiedere nulla
(Guarda) Paura: persuadili che degli estranei verranno nei loro salotti per sostituirli
(Guarda) Disperazione: fagli correre dei rischi per sopravvivere dove li abbiamo tutti impacchettati
(Ascoltando) Paranoia: far credere loro che non si può più uscire per strada senza essere in pericolo
(Ascolta) Panico: fagli urlare che la terra sta morendo e nessuno ha un cazzo
(Ascolta) Sfiducia: eccitali, dì che non possiamo mangiare niente, che non abbiamo più nemmeno il diritto di pensare
(Ascolta) Odio: puntali all'estremo, accendi il fuoco, dai fuoco a tutto

L'odore di benzina, l'odore di benzina
L'odore della benzina

Il gioco è finito, tutti i nostri leader hanno fallito
Saranno distrutti dalla bestia che hanno creato
La fiducia è morta insieme al rispetto
Cosa ci governa? Paura e ansia
Ci distruggiamo, cerchiamo un nemico
Alcuni dicono ""è una cazzata", altri negano
I miliardari lasciano in eredità ai loro stupidi figli
La storia appartiene a chi l'ha scritta
Nessuno ascolta più, tutti parlano
Nessuno cambia idea, solo sterili dibattiti
Tutti sono eccitati perché tutti sono eccitati
Solo opinioni forti, niente è mai preciso
Non c'è più tempo per pensare, tirannia dei numeri
Ragazzini di dodici anni i cui tweet sono citati dai media
L'intelligenza vende meno delle polemiche
Battle Royale, sono tutti per la sua piccola squadra (Vedi)
Facho stronzo, cagna isterica (Guarda)
Tutto è reattivo, tutto è sistemico (Guarda)
Appena uno stronzo fa qualcosa di sbagliato
Da qualche parte il mondo intero sta diventando suscettibile (Guarda)
I colpevoli sono ex vittime
Il cerchio del male non è mai finito
Tutto degenera, tutto è ciclico
Nessuna soluzione, solo recensioni
Ognuno è sensibile (Sensibile), tutto è sensibile (Sensibile)
Tutti sulla difensiva (sensibile)
Soggetto sensibile, persona sensibile (Sensibile)
Sensibile (Sensibile), Sensibile (Sensibile)
Sensibile (Sensibile), tutto è sensibile (Sensibile)
Tutti sulla difensiva (sensibile)
Soggetto sensibile, persona sensibile (Sensibile, sensibile, sensibile)
Tutti si scopano tutti, vogliono prendere il trenino
Ogni seconda discussione è qualcuno che si lamenta
Mentre il resto del mondo soffre perché possiamo vivere bene
I genitori bevono, sono i bambini che bevono
Incidenti d'auto, violenza domestica
L'alcol è sempre alla radice del male
Niente riempie più l'ospedale e il tribunale
Non diamo per scontato di essere un alcolizzato, fa schifo dire cose cattive al riguardo
Prendiamo i mongoli, diamo loro le armi
Chiamala ""giustizia"", è sorpresa dai drammi
Preso in un vortice infernale
Curiamo il male con il male e i media ne fanno festa
Solo fatti vari, gallina, volpe, vipera
O sei favorevole o contrario, tutto è binario
I buzz scraper flirtano con gli estremi
Da quando i mongoli sono diventati esperti
Circondato dai Mongoli, l'Impero Mongolo
Facciamo i mongoli per compiacere i mongoli
Cadremo come i mongoli
Come gli egiziani, come i romani, come i Maya, come i greci
Dobbiamo riavviare, dobbiamo resettare
Non crediamo più a niente, tutto è deepfake
Affrontare l'ignoto nel rifiuto
Misto di paura, odio e tristezza
Le nostre contraddizioni, i nostri dilemmi
Corrotto, sono nato nel sistema
Nessuno si muove nella stessa direzione, tutto è inerte
Vediamo che solo una forma di ricchezza
Prendere i soldi della gente è rubare, tranne quando si tratta di affari
Generazione Z perché l'ultima
È chiaro che non conoscevamo la guerra
Tutti i vecchi votano, sceglieranno il nostro futuro
La nonna vota Marine, le restano tre anni di vita
YouTuber fascisti e pseudo-sovversivi
Questo è ciò che otteniamo quando censuriamo gli artisti
Nulla progredisce mai, molti si radicalizzano
Mancano i padri e si perdono nella nostalgia
Da un tempo in cui altri erano già nostalgici
Da un tempo in cui altri erano già nostalgici
Da un tempo in cui altri erano già nostalgici
Da un tempo in cui—, uh, dannazione,
Le pecore vogliono solo un leader carismatico
Nessuna empatia, tutto è gerarchico
La scuola ti insegna solo l'individualismo
Ti insegniamo come fare soldi, non amici
Se il Presidente vince la metà dei voti
È che i due terzi della Francia non lo volevano
Non c'è bisogno di sapere cos'è il Senato
Per vedere che i vecchi ricchi fanno le leggi, uh
A nessuno piacciono i ricchi, finché non diventano ricchi
Poi nascondono i loro soldi o vanno fuori di testa perdendoli
Così tanti lavori di merda, fai finta di farlo
Quanti lavori servono solo per soddisfare i nostri chef?
Nutrito di giudizi, nutrito di luoghi comuni
Anche se non sappiamo nemmeno come nutrirci, facciamo un casino
Non sappiamo gestire le nostre emozioni quindi le nascondiamo
Non sa come gestire i nostri rapporti di donazione

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Il Testo della canzone di:
L'odeur De L'essence – Orelsan


(Re-re-regarde) La nostalgie : leur faire miroiter la grandeur d'une France passée qu'ils ont fantasmée
(Regarde) L'incompréhension : saisir ceux qui voient leur foi dénigrée sans qu'ils aient rien d'mandé
(Regarde) La peur : les persuader qu'des étrangers vont v'nir dans leurs salons pour les remplacer
(Regarde) Le désespoir : leur faire prendre des risques pour survivre là où on les a tous entassés
(Écoute) La paranoïa : leur faire croire qu'on peut plus sortir dans la rue sans être en danger
(Écoute) La panique : les pousser à crier qu'la terre meurt et personne en a rien à branler
(Écoute) La méfiance : les exciter, dire qu'on peut plus rien manger, qu'on n'a même plus l'droit d'penser
(Écoute) La haine : les faire basculer dans les extrêmes, allumer l'incendie, tout enflammer

L'odeur de l'essence, l'odeur de l'essence
L'odeur de l'essence

Les jeux sont faits, tous nos leaders ont échoué
Ils s'ront détruits par la bête qu'ils ont créée
La confiance est morte en même temps qu'le respect
Qu'est c'qui nous gouverne? La peur et l'anxiété
On s'auto-détruit, on cherche un ennemi
Certains disent "c'est foutu", d'autres sont dans l'déni
Les milliardaires lèguent à leurs enfants débiles
L'histoire appartient à ceux qui l'ont écrite
Plus personne écoute, tout l'monde s'exprime
Personne change d'avis, que des débats stériles
Tout l'monde s'excite parce que tout l'monde s'excite
Que des opinions tranchées, rien n'est jamais précis
Plus l'temps d'réfléchir, tyrannie des chiffres
Gamins d'douze ans dont les médias citent les tweets
L'intelligence fait moins vendre que la polémique
Battle royale, c'est chacun pour sa p'tite équipe (Regarde)
Connard facho, connasse hystérique (Regarde)
Tout est réac', tout est systémique (Regarde)
Dès qu'un connard fait quelque chose de mal
Quelque part le monde entier d'vient susceptible (Regarde)
Les coupables sont d'anciennes victimes
Le cercle du mal jamais fini
Tout dégénère, tout est cyclique
Pas d'solutions, que des critiques
Tout l'monde est sensible (Sensible), tout est sensible (Sensible)
Tout l'monde est sur la défensive (Sensible)
Sujet sensible, personne sensible (Sensible)
Sensible (Sensible), sensible (Sensible)
Sensible (Sensible), tout est sensible (Sensible)
Tout l'monde est sur la défensive (Sensible)
Sujet sensible, personne sensible (Sensible, sensible, sensible)
Tout l'monde baise tout l'monde, veux faire le p'tit train
Une discussion sur deux, c'est quelqu'un qui s'plaint
Pendant qu'le reste du monde souffre pour qu'on vive bien
Les parents picolent, c'est les enfants qui trinquent
Accidents d'bagnole, violences conjugales
L'alcool est toujours à la racine du mal
Rien remplit plus l'hôpital et l'tribunal
On n'assume pas d'être alcoolique, c'est relou d'en dire du mal
On prend des mongols, leur donne des armes
Appelle ça "justice", s'étonne des drames
Pris dans un vortex infernal
On soigne le mal par le mal et les médias s'en régalent
Que des faits divers, poule, renard, vipère
Soit t'es pour ou soit t'es contre, tout est binaire
Les gratteurs de buzz flirtent avec les extrêmes
Depuis qu'les mongols sont dev'nus des experts
Entourés d'mongols, l'Empire mongol
On fait les mongols pour plaire aux mongols
On va tomber comme les Mongols
Comme les Égyptiens, comme les Romains, comme les Mayas, comme les Grecs
Faut qu'on reboot, faut qu'on reset
On croit plus rien, tout est deepfake
Face à l'inconnu dans l'rejet
Mélange de peur, haine et tristesse
Nos contradictions, nos dilemmes
Corrompu, j'suis né dans l'système
Personne avance dans l'même sens, tout est inerte
On voit qu'une seule forme de richesse
Prendre l'argent des gens, c'est voler, sauf quand c'est du business
Génération Z parce que la dernière
Ça s'voit clairement qu'on n'a pas connu la guerre
Tous les vieux votent, ils vont choisir notre av'nir
Mamie vote Marine, elle a trois ans à vivre
YouTubeurs fascistes, pseudo subversifs
Voilà c'qu'on a quand on censure les artistes
Rien n'avance jamais, nombreux s'radicalisent
En manque de r'pères et ils s'perdent dans la nostalgie
D'une époque où d'autres étaient déjà nostalgiques
D'une époque où d'autres étaient déjà nostalgiques
D'une époque où d'autres étaient déjà nostalgiques
D'une époque où—, uh, putain, les
Moutons veulent juste un leader charismatique
Aucune empathie, tout est hiérarchique
L'école t'apprend seulement l'individualisme
On t'apprend comment faire d'l'argent, pas des amis
Si l'Président remporte la moitié des voix
C'est qu'les deux tiers de la France en voulaient pas
Pas b'soin d'savoir c'est quoi l'Sénat
Pour voir qu'les vieux riches font les lois, uh
Personne aime les riches, jusqu'à c'qu'ils l'deviennent
Ensuite ils planquent leur argent ou flippent de l'perdre
Tellement d'tafs de merde, fais semblant d'le faire
Combien d'jobs servent juste à satisfaire nos chefs?
Nourris aux jugements, nourris aux clichés
Alors qu'on sait même pas s'nourrir, on s'bousille
On sait pas gérer nos émotions donc on les cache
Sait pas gérer nos relations donc on les gâche
Assume pas c'qu'on est donc on est lâches
On s'pardonne jamais dans un monde où rien s'efface
On s'crache les uns sur les autres, on sait pas vivre ensemble
On s'bat pour être à l'avant dans un avion qui va droit vers le crash

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L’odio

Album

È contenuto nei seguenti album:
2005 Apuamater

Testo Della Canzone

L'odio di Davide Giromini

L’odio lava i nostri cuori dalle foglie morte
Ai germogli dell’azione dona caldo sangue
Risuscita meduse incravattate
A gelare i vecchi figli del pensiero di una dea che langue
L’odio porta i nostri occhi sulle bianche rive e ci mostra tutti uguali
L’odio gratta
L’odio uccide
L’odio stenta a liberarsi
Poi esplode
Nella stanza di mio padre
L’odio lucida le idee di nuova patina celeste
La bellezza innesca curve rade
Celebrando la purezza di un afflato senza ordine morale
L’odio giova a chi per l’odio di una classe di un amore s’è immolato al cicerone del museo dell’esistenza
L’odio è cieco
L’odio porta degli occhiali da malato d’astinenza
L’ odio prende il nostro spirito l’eleva l’accartoccia
Fra le nuvole del nuovo paradiso
Del millennio che darà la vita eterna
A chi d’odio riempirà la nostra terra
L’odio crea canzoni per lenire l’odio
E per legare al vizio sterile di un ideale all’odio
Che ne crea la dipendenza
L’odio sotto forma religiosa prende il posto della scienza
L’odio siamo noi col nostro carico di odio addosso a cui
Riversiamo l’odio dalla nostra pancia
Sempre vuota e insoddisfatta
L’odio scrive un alfabeto con le pieghe della faccia
L’odio passa da uno stadio fra le pagine del Mein Kampf
L’odio parte da uno stadio per finire fra le righe del Mein Kampf

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L’Odio Dentro – MadMan Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Odio Dentro – MadMan

[Intro]
Vng sul beat, R.I.P
Con tutto l'odio dentro di 'sto mondo

[Verso 1: Esse-P]
La ricchezza qua si nutre di paura
Uccide la bellezza e produce spazzatura
Non vuole più cultura, vuole la vita grezza
Ma la riuscita è mezza
Hanno perso il senso della misura
Vali quello che paghi qua sotto
Quindi in molti casi vali più da morto
Trattato come un mezzo aborto e non
Penso a torto quando credo che sia meglio tagliar corto
E tu barrati 'sta storia di omicidio, come il Maracaibo
E dopo salpa per sempre da questo lido
Non mi fido di questi ben vestiti, e non rido
Perché so che avranno pronte nuove mosse, Kansas City
Mischio consapevolezza e follia
La speranza è l'ultima, ma è sotto autopsia
Cristo in fondo mi assomiglia
Ha messo la vita dentro un calice, io dentro una bottiglia

[Hook: MadMan]
Loro vorranno il tuo cuore e dovrai darglielo
Lo schiacceranno e vorranno cancellartelo
E nessun faccia a faccia, questo è un caccia caccia
Non tenerti l'odio dentro, sputaglielo in faccia
La vita stringe e non ci starai più dentro, sai
La vita spinge novantadue su cento ormai
E nessun faccia a faccia, questo è un caccia caccia
Non tenerti l'odio dentro sputaglielo in faccia

[Verso 1: MadMan]
Questa è l'ennesima stesura di una vita che mi odia
Non trovo la misura e scrivo sempre in brutta copia
Ma la penna mi usura, tortura e mi ossida
Faccio 'sta chiusura mentre penso già alla prossima
Sono in collisione con la tradizione classica
E non c'è competizione con la mia visione caustica
Il destino spinge alle corde, stringe forte
Chi finge la morte non vince, lui lo morde e mastica
Il mio Dio è morto lasciandomi le illusioni
Restituisco il bossolo a Foscolo e Schopenhauer
E nell'oblio porto il peso di disperazioni
Ma abbatto convinzioni come fossero Twin Towers
E le calpesto, gratto spesso il fondo
Come il terzo mondo, ma ora ho perso il conto
Di ogni testo e qua ci resto, stronzo
Perché c'ho gli occhi lucidi se scrivo un testo sbronzo

[Hook: MadMan]
Loro vorranno il tuo cuore e dovrai darglielo
Lo schiacceranno e vorranno cancellartelo
E nessun faccia a faccia, questo è un caccia caccia
Non tenerti l'odio dentro, sputaglielo in faccia
La vita stringe e non si starai più dentro, sai
La vita spinge novantadue su cento ormai
E nessun faccia a faccia, questo è un caccia caccia
Non tenerti l'odio dentro sputaglielo in faccia

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L’odio Migliore – Marlene Kuntz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'odio Migliore – Marlene Kuntz

Ho ucciso Paranoia, la mia concubina cocciuta
E l'ho accoppata, giuro, come di schianto
Ora si prepari il compianto: la vergogna del Golgota
È una volta ancora emblema nel vento
Lo meritava davvero, è tutto ciò che so
Mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no
Mi si notifichi pure oscena gratuità
Ma lei mi torturava e questa è la verità
Questa è la verità
Questa è la verità
Questa è la verità
Questa è la verità

Lo meritava davvero, è tutto ciò che so
Mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no
Lo meritava davvero, è tutto ciò che so
Mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no

Non hai mai avuto a che fare con la fissa cruciale
Cagna fedele come l'edera?
Un rampicante del cuore in dirittura finale:
La cattura dell'anima?
Bene, nutri l'odio migliore con assiduità
Dagli ambascia e rancore e lui t'accecherà
Nutri l'odio migliore con felicità
Dagli ambascia e rancore e ti ripagherà

Lo meritava davvero, è tutto ciò che so
Mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no
Lo meritava davvero, è tutto ciò che so
Mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no
Non puoi dirmi di no

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L’odio Sulla Pelle – MERLO Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'odio Sulla Pelle – MERLO

[Verso 1]
Da tempo ho spento il mio talento in venti pacchi di cartine
Campo a stento messo al centro in bilico tra inizio e fine
Mi concentro poi ti anniento, sul tuo cranio un cacciavite
La mia rima è medicina, cura le ferite
Sto un po' strano tutto il giorno mi contorno di pensieri
Sto intorno a gente guasta con vizi giornalieri
Persi nei sentieri ma stiamo ancora in piedi
Te che cambiavi il mio ieri quando non sapevo chi eri
Che sono uno scemo ma per di più son pure vuoto
Il mio cervello sta in cottura e ci vado pure il cuoco
Nuoto da anni tra danni e drammi senza sfocio
Non farti domande, fra, se non metti il mio viso a fuoco
Il mio sorriso sembra un gioco a cui non gioco mai
Non voglio sapere nulla, so già tutto quindi sai che
Il momento giusto non esiste e tornerai
In un mondo un po' diverso dove non esiste il "mai"

[Chorus]
Fuori il diluvio
Perdonami, mami, se ti deludo
Ti ho solo illuso
Neanche mi scuso
Non provo niente per 'sta gente, ho solo odio sulla pelle
Per questo mondo che in fondo mi vede da intruso

Fuori il diluvio
Perdonami, mami, se ti deludo
Ti ho solo illuso
Neanche mi scuso
Non provo niente per 'sta gente, ho solo odio sulla pelle
Per questo mondo che in fondo mi vede da intruso

[Verso 1]
Te che facevi la schiva non ti vedevo più viva
Bevevo tequila da lire e piangevo una diga
Zitto e respira, il karma è un'arma e la ruota gira
Caro amico ti dico com'è fatta una diva
Ti prende per il culo e sai bene che il cash attira
Due, ti ama per il pene, sei solo l'alternativa
Tre, se non rompe a te è già in trattativa
Quattro, mettile il guinzaglio perchè è una cagna aggressiva
Non sono il tuo tipo di tipo ma tipicamente la tipa è una diva
Solo se ne ha avuti duemila
E una cifro tipo: ammazzerei i tuoi ex tutti in fila
Sparando con il mitra e gridando "Bella riga!"
Stendo un vielo pietoso sul tuo sorriso corroso
Da falsità e di invidia che ti hanno reso nervoso
E marcio a ritroso, il mio circolo vizioso è con 'sta musica
Che non si limita, ma soprattutto non la doso

[Chorus]
Fuori il diluvio
Perdonami, mami, se ti deludo
Ti ho solo illuso
Neanche mi scuso
Non provo niente per 'sta gente, ho solo odio sulla pelle
Per questo mondo che in fondo mi vede da intruso

Fuori il diluvio
Perdonami, mami, se ti deludo
Ti ho solo illuso
Neanche mi scuso
Non provo niente per 'sta gente, ho solo odio sulla pelle
Per questo mondo che in fondo mi vede da intruso

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L’odore

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'odore di Subsonica

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L’odore – Giorgio Gaber

Album

È contenuto nei seguenti album:

1974 Anche per oggi non si vola
1992 Il Teatro Canzone

Testo Della Canzone

L'odore – Giorgio Gaber di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Sdraiati sull’erba
soltanto un attimo prima
di fare l’amore.

Un grillo che canta
c’è una aria bellissima intorno…
che odore!

Pian piano riprendo a sfiorare la sua sottana…
sarà la zona!

Cerchiamo un posto migliore
e allora ritrovo di nuovo
la mia tenerezza.

È una cara ragazza
comincio a sentirmi eccitato…
più che un odore è una puzza.

Io tento un abbraccio per chiuderle il setto nasale…
è micidiale!

Non ce la faccio
m’è venuta anche un po’ di nausea
mi gira la testa.
In città non mi sento mai male
l’aria è più giusta
un bar d’alluminio
mi siedo e mi sento un signore…

C’è ancora l’odore, l’odore mi insegue, oramai è dappertutto
non posso, non posso, oramai ce l’ho addosso!

Vado a casa, mi siedo sul letto, mi sdraio, mi distendo
ma c’è ancora!
Io mi annuso e lo sento più forte, un odore tremendo
mi tolgo i vestiti, oramai sono nudo….
vuoi vedere che sono io, vuoi vedere che sono io, vuoi vedere che sono io!

Calma, un momento, ragioniamo.

Mi faccio un bel bagno
mi lavo da tutte le parti
con molta attenzione.
Mi metto anche il talco
son candido come un bambino…
maledizione!

Adesso però non mi devo suggestionare…
da vomitare!

Non ce la faccio
è un odore che non si distrugge
con una lavata.
Ci vorrebbe un programma in risciacquo
la schiuma frenata.
Mi spalmo le creme, i profumi
dai piedi alla testa…

Il puzzo sovrasta, ce l’ho nella pelle, che schifo mi faccio, che corpo ignorante così puzzolente!

Come faccio con tutta la gente che mi ama e mi stima
come faccio?
Non c’è niente da fare la puzza è più forte di prima
che schifo!

Io che c’avevo tanti amici, sono uno che lavora, mi son fatto una carriera, non è giusto che la perda
mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me!
Io che conosco tanta gente, son venuto su dal niente, c’ho una bella posizione, non è giusto che la perda
mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me…

Mi son fatto tutto di merda!

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Intro:    SIb    LAb/SIb    SIb    LAb/SIb

       SIb      LAb/SIb            MIb
Sdraiati sull'erba soltanto un attimo prima di fare l'amore.
         SIb               LAb/SIb           MIb
Un grillo che canta, c'è un’aria bellissima intorno... che odore!
        DOm                                                  FA           SIb4 SIb FAm7      SIb4Sib FAm7
Pian piano riprendo a sfiorare la sua sottana.………sarà la zona!

                               Sib                       LAb/SIb                     MIb
Cerchiamo un posto migliore e allora ritrovo di nuovo la mia tenerezza.
              Sib            LAb/Sib                      MIb
È una cara ragazza, comincio a sentirmi eccitato... più che un odore è una puzza!
 DOm                             FA    SIb4 SIb FAm7  SIb4 Sib FAm7
Io tento un abbraccio per chiuderle il setto nasale... … è micidiale!

                  SIbm7        MIb                   SIbm7
Non ce la faccio, m'è venuta anche un po' di nausea, mi gira la testa.
         MIb                   SIbm7
In città non mi sento mai male, l'aria è più giusta,
     SOLb                       SIbm7    FAm7
un bar d’alluminio mi siedo e mi sento un signore...

                           SIbm7             FAm7
C'è ancora l'odore, l'odore mi insegue,
                                SIbm7                  MIb              FA7
oramai è dappertutto, non posso, non posso, oramai ce l'ho addosso!

SIbm7             FAm7         SIbm7            MIb
Vado a casa, mi siedo sul letto, mi sdraio, mi distendo,  ma c'è ancora!
              SIbm7              FAm7   SIbm7          MIb
Io mi annuso, lo sento più forte, un odore tremendo, mi tolgo i vestiti,
                           SIbm7                          FAm7
oramai sono nudo... oddio! oddio! l’odore è mio, l’odore è mio...
SIbm                      FAm7              SIbm7                  FAm7             SIbm7                   FAm7
vuoi vedere che sono io, vuoi vedere che sono io, vuoi vedere che sono io…


…calma, un momento, ragioniamo!


SIb                     LAb/SIb            MIb
Mi faccio un bel bagno, mi lavo da tutte le parti con molta attenzione
       SIb                                              LAb/SIb                               Mib Mi
metto anche il talco, son candido come un bambino... maledizione!
   DOm                                                    FA      SIb4 SIb FAm7     SIb4 SIb FAm7
Adesso però non mi devo suggestionare……... da vomitare!

 SIbm7       MIb           SIbm7
Non ce la faccio, è un odore che non si distrugge con una lavata.
            MIb                              SIbm7
Ci vorrebbe un programma in risciacquo, la schiuma frenata.
         SOLb               SIbm7        FAm7
Mi spalmo le creme, i profumi, dai piedi alla testa...
                        SIbm7           FAm7
il puzzo sovrasta, ce l'ho nella pelle,
                              SIbm7                MIb         FA7
che schifo mi faccio, che corpo ignorante, così puzzolente!
              SIbm7             FAm7            SIbm7      MIb
Come faccio con tutta la gente che mi ama e mi stima,…………..come faccio?
 SIbm7             FAm7                SIbm7    MIb
Non c'è niente da fare, la puzza è più forte di prima, ………….che schifo!
                   SIbm7              FAm7
Io che c'avevo tanti amici, sono uno che lavora,
                SIbm7               FAm7
mi son fatto una carriera, non è giusto che la perda,
               SIbm7       FAm7    SIbm7      FAm7
mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me!
                  SIbm7                   FAm7
Io che conosco tanta gente, son venuto su dal niente,
                    SIbm7                FAm7
c’ho una bella posizione, non è giusto che la perda,
          SIbm7     FAm7     SIbm7       FAm7     SIbm7                  FAm7
mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me…
         SIbm7 FAm7 SIbm7 FAm7 SIbm7 FAm7 SIbm7 FAm7 SIbm7
mi son fatto tutto di merda!

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L’odore del mare

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'odore del mare di Festival di Sanremo 1987

(di Guido Morra, Eduardo De Crescenzo e Maurizio Fabrizio)
Eduardo De Crescenzo

Se penso al mondo come a un’armonia
tutto è giusto sia così
se ogni strada è la strada mia
il mio posto è stare qui
L’odore del mare mi calmerà
la mia rabbia diventerà
amore amore è l’unica per me
né dare né avere la vita va da sé
né bene né male intorno a me non c’è
né luna né sole è tutto nel mio cuore
tutto questo cercare che amore poi diventerà
l’odore del mare mi calmerà, la mia rabbia diventerà
amore amore e mi sorriderà
un giorno normale illuminerà, né falso né vero
intorno a me non c’è né bianco né nero
è tutto nel mio cuore
e tutto questo cambiare che amore poi diventerà
Penso a quanta gente c’è quante stelle di città
che in questo istante proprio come me
vivono l’immensità
l’odore del mare mi calmerà…

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Accordi

   
Dm A# G7 A#


A
SE PENSO AL MONDO 

Dm
COME A UN'ARMONIA

            F
TUTTO E' GIUSTO SIA COSI'

SE OGNI STRADA 

Gm
E' LA STRADA MIA

E IL MIO POSTO E' STARE QUI'

            A#              F
L'ODORE DEL MARE MI CALMERA'

       Gm               F
LA MIA RABBIA DIVENTERA'

AMORE AMORE , 

        D#m
E' L'UNICA PER ME

          A#6
NE DARE , NE AVERE , 

            A7
LA VITA VA' DA SE'

           A#6
NE BENE NE MALE , 

             Gm7
INTORNO A ME NON C'E'

           A#6
NE LUNA NE SOLE 

                 A7
E' TUTTO NEL MIO CUORE

               Dm
E TUTTO QUESTO CERCARE 

              A7
CHE AMORE POI DIVENTERA'

  F          A Gm
MUSICA.......  

Gm9           A#            F
L'ODORE DEL MARE TI CALMERA'

          Gm            F
LA MIA RABBIA DIVENTERA'

                             D#m
AMORE AMORE , E MI SORRIDERA'

          A#6                   A7
UN GIORNO NORMALE MI ILLUMINERA'

              Dm
NE' FALSO NE' VERO , 

          A
INTORNO A ME NON C'E'

             Dm
NE' BIANCO , NE NERO, 

             A
E' TUTTO NEL MIO CUORE

           F
E TUTTO QUESTO CAMBIARE

    A                A#
CHE AMORE POI DIVENTERA'

      F
PENSO A QUANTA GENTE C'E' , 

Dm
QUANTA GENTE DI CITTA'

Gm
IN QUESTO ISTANTE 

MOLTI COME ME 

VIVONO L'IMMENSITA'

     A#                  F
L'ODORE DEL MARE TI CALMERA'

          Gm            F
LA MIA RABBIA DIVENTERA'

       G
AMORE AMORE , 

      Fm
E' L'UNICA PER ME

              C6
NE DARE , NE AVERE , 

   Am6
LA VITA VA' DA SE'

         Em
NE FALSO NE VERO , 

  C
INTORNO A ME NON C'E'

          C6          C G B
NE' TERRA NE' CIELO ,   

Em
TUTTO E' NEL MIO CUORE

E TUTTO QUESTO GIRARE 

CHE AMORE POI DIVENTERA'

Em9 Em C C6 Em9 Em B Em Em9 Em C6

***

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L’odore del mare – Cor Veleno Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'odore del mare – Cor Veleno

{Hook}
Pare di sentire l'odore del mare x4

{Strofa 1: Grandi Numeri}
Seduto solo sulla spiaggia, la tua barca che va
Ho visto andare in fumo un'altra opportunità
E questo cercare un senso non ha senso lo so
Ma insisto a fare i conti contro la verità
E confesso forse di avere avuto in cuore ragione
Ma adesso lo stesso cuore io l'ho preso e l'ho buttato nel cesso
Di storie inutili per non illudermi affianco a giorni e ricordi che superi
Un tuffo e scoprire chi sei
L'odore del mare il sapore di lei
Che riscopri nelle notti di stelle lontane
Quando pare di sentire l'odore del mare lo sai

{Hook} x8

{Strofa 2: Primo}
Dove sto
A me mi pare di sentire il mare con le solite faccie che cambiano
Lungo il solito stesso viale, scrivo da distanze remote
La strada mi consuma per fortuna ho le ruote
Se prendo le vacanze dalle ultime mode
Perchè proprio non mi piacciono le storie innocue
Una vita che è al massimo te la giochi a poker
Non è una vita al massimo, al massimo è mediocre
A casa non ci sto se ho lo show potente
Te lo volevo dì anche se non c'entra niente
Perchè faccio quello che me pare, pare
E sento il mare come D senti B
Come chicco sente ale

{Hook} x8

{Outro}
Migliore, pensa che domani è migliore
Leggi le mie mani, è migliore
Dov'è la felicità se tu non tornerai qua
Migliore, dimmi che domani è migliore
Leggi le mie mani è migliore
Dov'è la felicità seduto solo chissà

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L’odore del pane

Album

È contenuto nei seguenti album:
1974 Anima

Testo Della Canzone

L'odore del pane di Riccardo Cocciante

Se io non mi fossi fermato
ad allacciarmi una scarpa
io non avrei mai sentito
l’odore del pane sfornato
E se non avessi pensato
di rubare quel pane
io non avrei immaginato
che potevo finire in prigione
E se non avessi pensato
di finire in prigione
io non avrei mai capito
di essere libero
E se poi io non fossi libero
non potrei più fermarmi
per strada
ad allacciarmi una scarpa
e rubare, no
l’odore del pane

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L’odore del pane – Riccardo Cocciante Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'odore del pane – Riccardo Cocciante

Se io non mi fossi fermato
Ad allacciarmi una scarpa
Io non avrei mai sentito
L'odore del pane sfornato

E se non avessi sentito
L'odore del pane
Io non mi sarei reso conto
Di non avere un soldo

E se non avessi pensato
Di rubare quel pane
Io non avrei immaginato
Che potevo finire in prigione

E se non avessi pensato
Di finire in prigione
Io non avrei mai capito
Di essere libero

E se poi io non fossi libero
Non potrei più fermarmi per strada
Ad allacciarmi una scarpa
E rubare
L'odore del pane

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L’odore del pianto

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'odore del pianto di Alessandro Errico

{{InserimentoTesti
|Testo-Ins=

Imitare al limite solo inconcepibile
dentro nel petto sei spento un po’ stanco
stracci al vento fragile vuoto e miserabile
chiedo un aiuto portatemi indietro l’odore del pianto ma rido di me
le labbra tirata dal freddo ma il freddo cos’e’
stringiamoci piu’ forte per sopravvivere
contro noi
tutto e tutti adesso dobbiamo resistere
dove sei
razionalizzabile moto onduoso instabile sono l’umore che cambia col vento
proiezione clinica io figura cinica
chiedo un aiuto portatemi indietro l’odore del pianto ma rido di me
crepare di freddo nel fuoco ma il fuoco dov’e’
stringiamoci piu’ forte per sopravvivere
contro noi
tutto e tutti adesso dobbiamo resistere
dove sei
figli di un destino irripetibile non c’e’ cosa piu’ nauseante dell’abitudine
Imitare al limite il tempo delle favole
io non ho piu’ lacrime e piango a modo mio
scusa adesso vattene devo sopravvivere
sono l’umore che cambia col vento
l’odore del pianto ma rido di te
poi resta soltanto il freddo ma il freddo cos’e’
lacrime congelate che tagliano il mio viso
stringiamoci piu’ forte per sopravvivere
contro noi
tutto e tutti adesso dobbiamo resistere
dove sei
figli di un destino irripetibile vittime del disincanto incontrastabile
stringiamoci piu’ forte per sopravvivere
contro noi
tutto e tutti adesso dobbiamo resistere
dove sei
gira il mondo gira e noi dentro la sua scia
non fa sconti la solitudine quando si vola via

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L’odore della giacca di mio padre – Afterhours Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'odore della giacca di mio padre – Afterhours

Puoi andare solo avanti
E vai più in là che puoi
Lasciando scivolare chi non si aggrappa più
Picchia forte che lei è più grande di te

Tuo padre nel suo letto
Tu guardi la TV
Ti chiedi se hai risposto
Ai suoi occhi con i tuoi
Che sai navigare in un mare d'amore
Anche senza di lui

So navigare nel panico solo
E sì lo so che lui
Resta dentro di me

Sì, lo so, che tu resti dentro di me

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L’Odore Della Morte – Talco Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Odore Della Morte – Talco

Si riaprono le danze allo squillo delle trombe
La dignità collassa al fragore delle bombe
Il cane imperialista tra embarghi e polizia
Combatte coi fantasmi della sua ipocrisia

Terrorismo umanitario, pace satellitar
La verità sedata in una base nuclear
Tra resti d'ospedali e vite spazzate via
Lo yankee costruisce la sua democrazia

[Ritornello]
Fischia sempre più forte
Il vento dell'occidente
Tra le macerie umane
Una bomba intelligente
Giustizia planetaria
Il mondo apre le porte
Pace totalitaria
Solo l'odore della morte
L'odore della morte
L'odore della morte


Iraq e Jugoslavia, Cuba ed Afghanistan
Piombo su Palestina, Nicaragua e Vietnam
Tra elogi della razza e della civiltà
L'aquila a stelle strisce continua a svolazzar

[Ritornello]
Fischia sempre più forte
Il vento dell'occidente
Tra le macerie umane
Una bomba intelligente
Giustizia planetaria
Il mondo apre le porte
Pace totalitaria
Solo l'odore della morte
L'odore della morte
L'odore della morte

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l’Odore della Pioggia – Memento Feat Eugenio in Via Di Gioia – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
l'Odore della Pioggia – Memento Feat Eugenio in Via Di Gioia


Mhm, mhm
Mhm, mhm, mhm
Eh, eh

E non so più
Che ho odore ha la pioggia
Ho un ombrello coi buchi
E non so più
La pioggia che rumore fa
Il cuore me lo scuci

Le lacrime son solo acqua
Respiro pioggia, manca l'aria
Mi son stretto troppo la sciarpa, uh
Ho le tue mani sopra al collo
Se stringi, mi sento più morto
E vedo buio anche di giorno, uh

E lo so già, mhm
Non posso stare sveglio
Memento sta correndo, mhm
E lo so già, mhm
Non posso stare fermo
Memento sta correndo

E non so più
Che ho odore ha la pioggia
Ho un ombrello coi buchi
E non so più
La pioggia che rumore fa
Il cuore me lo scuci

Capiterà di sentirsi soli
Urlare in silenzio dentro la mente
Capitеrà di sentirsi soli
Sento il mare sulla pеlle
Sale sopra questa pelle
Sali perché non c'è tempo
Di sentirsi controvento
Restare a secco
Sabbia nel deserto

E lo so già, mhm
Non posso stare sveglio
Memento sta correndo, mhm
E lo so già, mhm
Non posso stare fermo
Memento sta correndo
]
E non so più
Che ho odore ha la pioggia
Ho un ombrello coi buchi
E non so più
La pioggia che rumore fa
Il cuore me lo scuci





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L’odore delle rose

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'odore delle rose di Diaframma

(Testo e musica di Federico Fiumani)

L’odore delle rose è una reazione chimica

se un giorno lo scoprissi non lo ameresti più ?
Il senso delle cose è una coperta stesa
su un passato ancora vivo ma te lo ricordi tu ?

Se torni indietro amore tu certo ce la farai

a dare un senso alle cose che sono dentro di te
Re
se torni indietro amore ….

Il perchè delle emozioni perchè nascono e poi muoiono
credi a me non lo sappiamo e non lo sapremo mai
Ma le cose in cui credevo io son le stesse da una vita
cambia forse lo scenario cambia il gusto ma che fa ?
Se torni indietro amore ….

Qualcosa che ti va credi a me

qualcosa che tu sei nel profondo del cuore

L’odore delle rose dura il tempo di un sorriso
sul tuo abito da sposa dura il tempo che vuoi tu
Così passa la mia vita così passa la tua vita
e perchè non ti rincontro neanche me lo chiedo più

Se torni indietro amore …

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
 
Re                          La
L'odore delle rose è una reazione chimica
Sol                                                                    Re
se un giorno lo scoprissi  non lo ameresti più ?
Il senso delle cose è una coperta stesa 
su un passato ancora vivo ma te lo ricordi tu ?

                           Re                                La
Se torni indietro amore tu certo ce la farai
                                Sol                                  La
a dare un senso alle cose che sono dentro di te
                        Re
se torni indietro amore ....

Re...
Il perchè delle emozioni perchè nascono e poi muoiono
credi a me non lo sappiamo e non lo sapremo mai
Ma le cose in cui credevo io son le stesse da una vita
cambia forse lo scenario cambia il gusto ma che fa ?
Se torni indietro amore  ....

Mi
Qualcosa che ti va credi a me
                                                            Re
qualcosa che tu sei nel profondo del cuore

Re...
L'odore delle rose dura il tempo di un sorriso
sul tuo abito da sposa dura il tempo che vuoi tu
Così passa la mia vita così passa la tua vita
e perchè non ti rincontro neanche me lo chiedo più

Re...
Se torni indietro amore ...

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L’odore Delle Rose – Diaframma Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'odore Delle Rose – Diaframma

L'odore delle rose
È una reazione chimica
Se un giorno lo scoprissi
Non l'ameresti più?

Il senso delle cose
È una coperta stesa
Su un passato ancora vivo
Ma te lo ricordi tu?

Se torni indietro, amore
Tu certo ce la farai
A dare un senso alle cose
Che sono dentro di te
Se torni indietro, amore

Il perché delle emozioni
Perché nascono e poi muoiono
Credi a me, non lo sappiamo
E non lo sapremo mai
Ma le cose in cui credevo io
Son le stesse da una vita
Cambia forse lo scenario
Cambia il gusto, ma che fa?
Se torni indietro, amore...

Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore
Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore

L'odore delle rose
Dura il tempo di un sorriso
Sul tuo abito da sposa
Dura il tempo che vuoi tu
Così passa la mia vita
Così passa la tua vita
E perché non ti rincontro
Neanche me lo chiedo più

Se torni indietro, amore

Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore
Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore

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L’odore delle rose – Federico Fiumani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'odore delle rose – Federico Fiumani

L'odore delle rose
E' una reazione chimica
Se un giorno lo scoprissi
Non l'ameresti piu'?

Il senso delle cose
E' una coperta stesa
Su un passato ancora vivo
Ma te lo ricordi tu?

Se torni indietro amore
Tu certo ce la farai
A dare un senso alle cose
Che sono dentro di te
Se torni indietro amore

Il perche' delle emozioni
Perche nascono e poi muoiono
Credi a me non lo sappiamo
E non lo sapremo mai
Ma le cose in cui credevo io
Son le stesse da una vita
Cambia forse lo scenario
Cambia il gusto ma che fa?
Se torni indietro amore...

Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore
Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore

L'odore delle rose
Dura il tempo di un sorriso
Sul tuo abito da sposa
Dura il tempo che vuoi tu
Cosi' passa la mia vita
Cosi' passa la tua vita
E perche' non ti rincontro
Neanche me lo chiedo piu'

Se torni indietro amore

Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore
Qualcosa che ti va, credi a me
Qualcosa che tu sei nel profondo del cuore

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L’odore di ortensie

Album

È contenuto nei seguenti album:
2010 Tutti gli incanti della vita

Testo Della Canzone

L'odore di ortensie di Roberto Amadè

SE SENTIRAI UN SOFFIO DI VENTO
È POSSIBILE CHE SIA IL MIO AMORE
SPIAZZATO DA OGNI LAMENTO
DELLE TUE FREDDE PAROLE

SE SENTIRAI ODORE DI MARE
È POSSIBILE CHE SIA IL MIO CUORE
CULLATO DALLE ONDE PIU’ CALME
PER ALLEVIARNE IL DOLORE

QUANTE PAROLE
QUANTE BUTTATE NEL VENTO
QUANTE PERSONE
VORREBBERO UN ALTRO MOMENTO
PER RITROVARE
UN BAGLIORE ORMAI SPENTO

SE SENTIRAI ANCORA IL MIO CANTO
PORTATO DALLE CORRENTI
VERRA’ PER TROVARE UN RICORDO
INSIEME ALL’ODORE DI ORTENSIE

IL PENSIERO DI ATTENDERE UN FIGLIO
TI PREGO NON FARLO MORIRE
QUESTO MONDO è ACCIECATO DAL FALSO
NON SI ACCORGE CHE SPEGNE L’AMORE

QUANTE PERSONE
VORREBBERO UN ALTRO MOMENTO
PER RITROVARE
UN AMORE ORMAI SPENTO

QUANTE PERSONE
VORREBBERO UN ALTRO MOMENTO
PER RITROVARE
UN AMORE ORMAI SPENTO

SE SENTIRAI ANCORA IL CANTO
PORTATO DALLE CORRENTI
VERRA’ PER TROVARE UN RICORDO
INSIEME ALL’ODORE DI ORTENSIE

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L’officina del fantastico

Album

È contenuto nei seguenti album:

2008 L’officina del fantastico

Testo Della Canzone

L'officina del fantastico di Mario Venuti

(Mario VenutiKaballà)

La notte mi attirò
Tra le sue braccia
Con impeto accecante di bellezza
Da un trampolino con un doppio salto
Precipitai nell’occhio blu cobalto
In un caleidoscopio le visioni di scomposero
E poi si ricomposero in nuove geometrie

Seguimi abbandonati a questa musica
Apri quella porta ed entra dentro l’officina del fantastico
Senti la tua coscienza che si moltiplica
Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia
Al di là del divino e il profano

Così mi ritrovai a camminare
A ventimila leghe sotto il mare
Dove vivono creature dalle squame iridescenti
Che si nutrono esclusivamente di poesia

Seguimi abbandonati a questa musica
Apri quella porta ed entra dentro l’officina del fantastico
Senti la tua coscienza che si moltiplica
Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia
Al di là del divino e il profano

Senti la tua coscienza che si moltiplica
Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia
Al di là del divino e il profano

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L’Officina del Fantastico – Mario Venuti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Officina del Fantastico – Mario Venuti

La notte mi attirò
Tra le sue braccia
Con impeto accecante di bellezza
Da un trampolino con un doppio salto
Precipitai nell'occhio blu cobalto
In un caleidoscopio le visioni si scomposero
E poi si ricomposero in nuove geometrie

Seguimi, abbandonati a questa musica
Apri quella porta ed entra dentro l'officina del fantastico
Senti la tua coscienza che si moltiplica
Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia
Al di là del divino e il profano

Così mi ritrovai a camminare
A ventimila leghe sotto il mare
Dove vivono creature dalle squame iridescenti
Che si nutrono esclusivamente di poesia

Seguimi, abbandonati a questa musica
Apri quella porta ed entra dentro l'officina del fantastico
Senti la tua coscienza che si moltiplica
Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia
Al di là del divino e il profano

Senti la tua coscienza che si moltiplica
Qui si costruiscono illusioni e i meccanismi della fantasia
Al di là del divino e il profano

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L’officina Della Camomilla – Discografia

Wikitesti.com è la più grande enciclopedia musicale italiana, sul nostro sito oltre i testi delle canzoni potete trovare: traduzioni delle canzoni, accordi per chitarra, spartiti musicali e molto altro.

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TUTTI I TESTI 

Lista aggiornata il 29/12/2020

Agata brioches - L'officina della camomilla Testo della canzone
Bambini che fumano - L'officina della camomilla Testo della canzone
Città Mostro Di Vestiti L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Dai graffiti del mercato comunale - L'officina della camomilla Testo della canzone
Fake Tales Of Pietraligure L'Officina Della Camomilla Feat The Van Houtens - Testo con accordi
La canzone di Piera - L'officina della camomilla Testo della canzone
La Febbre Della Puttana L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
La Guerra È Finita (Cover Baustelle) L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
La tua ragazza non ascolta i beat happening - L'officina della camomilla Testo della canzone
Lulù Devi Studiare Marc Augé L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Mio Fior Pericoloso - L'officina della camomilla Testo della canzone
Morte per colazione - L'officina della camomilla Testo della canzone
Nazipunk L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Oltre La Frontiera Della Lince L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Palazzina Liberty - L'officina della camomilla Testo della canzone
Pegaso Disco Bar L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Penelope - L'officina della camomilla Testo della canzone
Piccola sole triste - L'officina della camomilla Testo della canzone
Principe Sasha L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Rivoltella L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Senontipiacefalostesso L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi
Signora del Mare - L'officina della camomilla Testo della canzone
Squatter - L'officina della camomilla Testo della canzone
Un Fiore Per Coltello L'Officina Della Camomilla - Testo con accordi

 

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L’oi bella va in giardino

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'oi bella va in giardino di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia
Sandra Mantovani

L’oi bella va in giardino e la si addormentò
l’oi bella va in giardino e la si addormentò
l’oi bella va in giardino e la si addormentò
l’oi bella va in giardino e la si addormentò

traverso il suo giardino passò d’un cavalier
traverso il suo giardino passò d’un cavalier
traverso il suo giardino passò d’un cavalier
traverso il suo giardino passò d’un cavalier

l’à despiccà una rosa poi ghe l’à messa in sen
l’à despiccà una rosa poi ghe l’à messa in sen
l’à despiccà una rosa poi ghe l’à messa in sen
l’à despiccà una rosa poi ghe l’à messa in sen

la rosa l’era fresca l’oi bella si svegliò
la rosa l’era fresca l’oi bella si svegliò
la rosa l’era fresca l’oi bella si svegliò
la rosa l’era fresca l’oi bella si svegliò

sassìn d’un cavaliere com’è-la che sì chì
sassìn d’un cavaliere com’è-la che sì chì
sassìn d’un cavaliere com’è-la che sì chì
sassìn d’un cavaliere com’è-la che sì chì

mi son vegnù da Roma per dir chi ò massà
mi son vegnù da Roma per dir chi ò massà
mi son vegnù da Roma per dir chi ò massà
mi son vegnù da Roma per dir chi ò massà

e quel che ì massato com’erelo vestì
e quel che ì massato com’erelo vestì
e quel che ì massato com’erelo vestì
e quel che ì massato com’erelo vestì

l’era vestì di rosso col capelìn turchin
l’era vestì di rosso col capelìn turchin
l’era vestì di rosso col capelìn turchin
l’era vestì di rosso col capelìn turchin

e quel che ì massato l’era il mio primo amor
e quel che ì massato l’era il mio primo amor
e quel che ì massato l’era il mio primo amor
e quel che ì massato l’era il mio primo amor

ma no stà a pianger bella che il primo amor son mì
ma no stà a pianger bella che il primo amor son mì
ma no stà a pianger bella che il primo amor son mì
ma no stà a pianger bella che il primo amor son mì.

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L’oiseau de passage

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'oiseau de passage di Antoine

Le premier souffle du printemps
M’emportant au dessus des champs
Par dessus les cytises et les lilas
Vient de me ramener vers toi
Pas besoin de grand feu de joie
pas besoin de tuer le veau gras
Pas de petits plats dans les grands
D’ailleurs je ne reste pas longtemps

Je suis un oiseau de passage
Qui se pose au creux de ta main
J’aimerais poser mes bagages
Sur ton coeur si tu le veux bien
Je suis un oiseau de passage
Fatigué au bord du chemin
Lorsque je serai reposé
Lorsque j’aurais repris courage
J’entendrai le vent murmurer
Je suis un oiseau de passage
Qui se pose au creux de ta main
J’aimerais poser mes bagages
Sur ton coeur si tu le veux bien

Je suis un oiseau de passage
Fatigué au bord du chemin
Lorsque j’aurai repris courage
J’entendrai le vent dans les pins
Va plus haut fais le tour de la terre
Va plus haut n’ai peur de rien
Chacun d’entre nous sur la terre
Doit choisir l’endroit qui lui plaît
Chacun doit vivre à sa manière
Moi j’ai choisi de m’envoler
D’ailleurs si tu voulais vraiment
Te laisser porter par le vent
Je t’apprendrais à t’envoler
Et tu pourrais m’accompagner

Je suis un oiseau de passage
Qui se pose au creux de ta main
J’aimerais poser mes bagages
Sur ton coeur si tu le veux bien
Je suis un oiseau de passage
Fatigué au bord du chemin
Lorsque j’aurai repris courage
J’entendrai le vent dans les pins

{refrain guitare}

Va plus haut, va plus haut
Je suis un oiseau de passage
Qui se pose au creux de ta main
J’aimerais poser mes bagages
Sur ton coeur si tu le veux bien
Je suis un oiseau de passage
Fatigué au bord du chemin
Si nous ne sommes pas très sages
Tout ca sera sans lendemain

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L’olocausto dei sarmoni

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'olocausto dei sarmoni di Poesie Romane

Ieri la tv ha raccontato la mattanza
A la quale er sarmone è destinato
Quanno torna a casa co’ ‘a speranza
De riprodusse lì ar posto ‘nd’era nato

Li grandi pesci iniziano er banchetto
Balene e squali ‘o pijano a forchettate
Attaccandolo ner mare senza rispetto
Prima che lui abbandoni l’acque salate

Poi come li fiumi a risalì ce prova
In mezzo a la foresta e la montagna
Ad aspettallo indovina chi ce trova?
L’orso che so’ mesi che nun magna!

La sua è proprio ‘na brutta storia
Fatta de ‘nganni, de trappole, d’agguati
E tutto ciò solo pe’ fa un po’ de baldoria
Co’ la moje e l’amici ritrovati

Si nun fosse che questa è la natura
Viè da pensà in maniera commovente
Ch’èsse sarmone è propio ‘na iattura
Che de peggio nun c’è pò èsse gnente!

Voi vedé che ha deciso er padreterno
De punì quelli che nun so’ stati boni
E de spedilli come meritano all’inferno
Facennoli rinasce come sarmoni?

Si così fosse me devo preoccupà
Nun vorrei propio che venerdì passato
Senza volello m’hanno dato da magnà
Quarche politico nostrano affumicato.

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L’ombelico del mondo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1995 Lorenzo 90-95
2009 Oyeah

Testo Della Canzone

L'ombelico del mondo di Jovanotti

Questo è l’ombelico del mondo
dove si incontrano facce strane di una bellezza un po’ disarmante
pelle di ebano di un padre indigeno e occhi smeraldo come il diamante
facce meticce da razze nuove come il millennio che sta arrivando
questo è l’ombelico del mondo e noi stiamo già ballando
questo è l’ombelico del mondo.
questo è l’ombelico del mondo dove non si sa dove si va a finire
e risalendo dentro se stessi alla sorgente del respirare
è qui che si incontrano uomini nudi con un bagaglio di fantasia
questo è l’ombelico del mondo senti che sale questa energia
questo è l’ombelico del mondo.
questo è l’ombelico del mondo è qui che c’è il pozzo dell’immaginazione
dove convergono le esperienze e si trasformano in espressione
dove la vita si fa preziosa e il nostro amore diventa azioni
dove le regole non esistono esistono solo le eccezioni
questo è l’ombelico del mondo.
questo è l’ombelico del mondo è qui che nasce l’energia
centro nevralgico dell’universo da qui che parte ogni nuova via
dalle province del grande impero sento una voce che si sta alzando
questo è l’ombelico del mondo e noi stiamo già ballando
questo è l’ombelico del mondo.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Lam  Sol  Do   Re -  Ripete stesso giro

Questo e' l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo
Questo e' l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo

E' qui che si incontrano
facce strane
di una bellezza
un po' disarmante
Pelle di ebano
di un padre indigeno
e occhi smeraldo
come il diamante
Facce meticce di razze nuove
come il millennio
che sta iniziando
Questo e' l'ombelico del mondo
e noi stiamo gia' ballando

Questo e' l'ombelico del mondo
l'ombelico del mondo

Questo e' l'ombelico del mondo
dove non si sa dove si va a finire
E risalendo dentro se stessi
alla sorgente del respirare
E' qui che si
incontrano uomini nudi
con un bagaglio di fantasia
Questo e' l'ombelico del mondo
senti che sale questa energia

Questo e' l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo
Questo e' l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo...

Questo e' l'ombelico del mondo
e' qui che c'e' il
pozzo dell'immaginazione
Dove convergono le esperienze
e si trasformano in espressione
Dove la vita si fa preziosa
e il nostro amore diventa azioni
Dove le regole non esistono
esistono solo le eccezioni

Questo e' l'ombelico del mondo
l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo...

Questo e' l'ombelico del mondo
e' qui che nasce l'energia
Centro nevralgico del nuovo mondo
da qui che parte ogni nuova via
Dalle province del grande impero,
sento una voce che si sta alzando
Questo e' l'ombelico del mondo
e noi stiamo gia' ballando

Questo e' l'ombelico del mondo
l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo l'ombelico del mondo...

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L’ombelico del mondo – Jovanotti Testo e Accordi per chitarra

L’ombelico del mondo – Jovanotti  Di questa canzone sono presenti gli accordi per chitarra che trovate in fondo al Testo

Trova tutte le canzoni di Jovanotti

 

Testo della canzone: L’ombelico del mondo – Jovanotti

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’ombelico del mondo – Jovanotti Testo:

Questo e’ l’ombelico del mondo……
e’ l’ombelico del mondo……
Questo e’ l’ombelico del mondo……
e’ l’ombelico del mondo……

e’ qui che si incontrano facce strane
di una bellezza un po’ disarmante
pelle di ebano di un padre
indigeno e occhi smeraldo come il diamante
facce meticce di razze nuove
come il millenio che sta iniziando
questo e’ l’ombelico del mondo
e noi stiamo gia’ ballando

Questo e’ l’ombelico del mondo…..
l’ombelico del mondo……

Questo e’ l’ombelico del mondo
dove non si sa dove si va a finire
e risalendo dentro se stessi
alla sorgente del respirare
e’ qui che si incontrano uomini
nudi con un bagaglio di fantasia
Questo e’ l’ombelico del mondo
senti che sale questa energia

Questo e’ l’ombelico del mondo……
l’ombelico del mondo……
Questo e’ l’ombelico del mondo……
e’ l’ombelico del mondo……

Questo e’ l’ombelico del mondo
e’ qui che see’e’ il pozzo dell’immaginazione
dove convergono le esperienze
e si trasformano in espressione
dove la vita si fa preziosa
e il nostro amore diventa azioni
dove le regole non esistono
esistono solo le eccezioni

Questo e’ l’ombelico del mondo……
e’ l’ombelico del mondo……
Questo e’ l’ombelico del mondo……
e’ l’ombelico del mondo……

Questo e’ l’ombelico del mondo
e’ qui che nasce l’energia
centro nevralgico del nuovo mondo
e’ qui che parte ogni nuova via
dalle provincie del grande impero
sento una voce che si sta alzando
Questo e’ l’ombelico del mondo
e noi stiamo gia’ ballando

Questo e’ l’ombelico del mondo…….
e’ l’ombelico del mondo……
l’ombelico del mondo……
l’ombelico del mondo……
l’ombelico del mondo……

Accordi per chitarra

Ecco gli accordi di questa canzone
Accordi per chitarra

 

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L’ombra

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ombra di Festival di Sanremo 1955

(di Colì)
Jula De PalmaMarisa Colomber

Ombra nella notte che cammini
quando e’ più deserta la città
col tuo passo lieve lungo il marciapiede
cerchi con l’amor la carità.

Luccica l’asfalto della strada
se la luna bianca in cielo appar
forse nell’attesa senti a chi riposa
e più stanca torni a camminar.

Attendi di sentire da lontano
il passo di un ignoto risuonar
attendi che si faccia più vicino
per dirgli se ti vuole accompagnar.

Come un freddo brivido di vento
sale al cielo un senso di pietà
mentre nella via senza compagnia
l’ombra silenziosa passa e va.

Mentre nella via senza compagnia
l’ombra silenziosa passa e va.

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L’ombra – Angelo Branduardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombra – Angelo Branduardi

Mi protegga l'ombra
E non mi trovi la tristezza
Mi protegga l'ombra
E mi riporti a casa
Su questa vecchia strada
Ho camminato e camminato
Senza mai fermarmi
Senza mai riposare
L'anima mia inquieta
Segua il suo cammino
Mi protegga l'ombra
Dalle ombre della sera

Ecco una serie di risorse utili per Angelo Branduardi in costante aggiornamento

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L’ombra – Anna Oxa

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ombra – Anna Oxa di Anna Oxa

Dietro l’ombra il mio corpo più in là
che guarda l’ombra stupita dice ridendo “Quell’ombra chi è,
chi è quell’essere stanco che ride e piange al mio fianco?”
Dietro l’ombra dei frammenti di gloria cercano nuovi domani
“Farei di tutto” dice il corpo al pennello
“per pitturarmi la vita senza sporcarmi le mani”
Stanno cadendo stallattiti dal muro come ricordi ruffiani
stanno spiovendo le ultime ore di questa notte che ha
tutte le ombre nel cuore
Quelli che rubano passaggi e promesse
rubano sempre gli amori prendono quello che trovano sempre
quando poi scavano il sole cercando un po’ di calore.
Ma questo mio cercare l’acqua nel deserto
per riciclare ancora un libro troppo aperto
è come ritornare sulle mie risposte
e questa notte con le note rotte è come la paura.
Dietro l’ombra il mio corpo pi in là che guarda l’ombra stupita
dice ridendo “Quell’ombra chi è?”
mentre la stanza si appanna forse la notte c’inganna
stanno cadendo stallattiti dal muro come conquiste lontane
stanno spegnendo le ultime ore
per cancellare col giorno tutte le ombre del cuore.
Ma questo mio cercare l’acqua nel deserto
per riciclare ancora un libro troppo aperto
è come ritornare sulle mie risposte
e questa notte con le note rotte è come la paura
ma questo mio cercare un attimo già perso
mi fa sentire sola in mezzo a un mare aperto
e ritornare sempre sulle mie risposte
ma questa notte con le note rotte è come la paura.
Quelli che scavano il sole cercando un’ombra migliore

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Accordi

   
FA MIb SIb REb MIb / FA MIb SIb REb MIb
FA                       MIb            SIb                      FA
   Dietro l'ombra il mio corpo più in là   che guarda l'ombra stupita
                    MIb
dice ridendo: "Quell'ombra chi è,
SIb                    REb  MIb                          FA
   chi è quell'essere stanco   che ride e piange al mio fianco?"

FA                        MIb            SIb                FA
   Dietro l'ombra dei frammenti di gloria   cercano nuovi domani
                         MIb
"Farei di tutto" dice il corpo al pennello
SIb                   REb MIb                   FA       MIb
   "per pitturarmi la vita   senza sporcarmi le mani".

FA                      MIb          SIb                FA
   Stanno cadendo stalattiti dal muro   come ricordi ruffiani
                   MIb
stanno spiovendo le ultime ore
SIb                    REb         MIb        FA
   di questa notte che ha tutte le ombre nel cuore.

                     MIb             SIb                   FA
Quelli che rubano passaggi e promesse   rubano sempre gli amori
                     MIb
prendono quello che trovano sempre
SIb                      REb MIb                     FA     MIb
   quando poi scavano il sole   cercando un po' di calore.

LAb                                     MIb   FA-
    Ma questo mio cercare l'acqua nel deserto
SOLb                                      REb    MIb
    per riciclare ancora un libro troppo aperto
FA-                               MIb
    è come ritornare sulle mie risposte
         DO7                                 REb MIb REb MIb
e questa notte con le labbra rotte è come la paura.


Dietro l'ombra il mio corpo più in là
che guarda l'ombra stupita dice ridendo: "Quell'ombra chi è?"
mentre la stanza si appanna forse la notte c'inganna.

Stanno cadendo stalattiti dal muro come conquiste lontane
stanno spegnendo le ultime ore
di questa notte che ha tutte le ombre del cuore.

Ma questo mio cercere l'acqua nel deserto
per riciclare ancora un libro troppo aperto
è come ritornare sulle mie risposte
e questa notte con le note rotte è come la paura.

Ma questo mio cercare un attimo già perso
mi fa sentire sola in mezzo a un mare aperto
e ritornare sempre sulle mie risposte
ma questa notte con le note rotte è come la paura.

FA MIb SIb FA MIb
SIb                      REb MIb                      FA    MIb SIb FA
   Quelli che scavano il sole   cercando un'ombra migliore.

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L’ombra – Don Backy

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ombra – Don Backy di Don Backy

(Ico CeruttiDon Backy)

Un’ombra va, per la città
cammina ma non sa se troverà
cammina ma non sa se arriverà
va sola nella notte
e gira senza meta
cercando di trovar la verità
L’ombra se ne va
l’ombra se ne va
Con gli occhi della notte lei vedrà
il sole da lontano
spuntare piano piano
il sogno svanirà e l’ombra va
E mi accorgo che
che quell’ombra torna dentro me
con la verità, troverà l’amor

E mi accorgo che
che quell’ombra torna dentro me
con la verità, troverà l’amore che non ha

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L’ombra – Enzo Jannacci

Album

È contenuto nei seguenti album:

1963 Le canzoni di Enzo Jannacci

Testo Della Canzone

L'ombra – Enzo Jannacci di Enzo Jannacci

L’ombra dipinse sul muro la sua figura
e mi guardò sorridendomi.
Poi l’ombra lasciò ch’io chiamassi,
ovunque cercassi e morissi d’amore per lei,
per lei, per lei io non posso più amare nessuno,
per lei io non piango che lacrime amare.
L’ombra dischiuse le labbra e mi sfiorò con un bacio,
un solo bacio, dolcissimo bacio
e poi si spense perchè l’ombra non può non può amare.
Per lei, io non posso più amare nessuno, ,
per lei io non piango che lacrime amare.
L’ombra dischiuse le labbra
e mi sfiorò con un bacio, un solo bacio,
dolcissimo bacio e poi si spense
perchè l’ombra non può, non può amare,
non può amare.

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L’ombra del gigante

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Stile libero
2007 E2 (Cd 2)
2010 Ore 21: Eros Live World Tour 2009-2010

Testo Della Canzone

L'ombra del gigante di Eros Ramazzotti

In quest’aria densa
c’è chi ancora pensa
di vedere un po’ più in là…
Mentre in un istante
L’ombra del gigante
sta oscurando la città
Ogni giorno ne senti parlare
sembra già dappertutto ormai
delle onde del cielo e del mare
è il padrone assoluto lo sai…
che in ogni angolo e in ogni parte
sta cambiando la realtà
vedi come diventa importante
rimanercene fuori, rimanere qua
Con le braccia verso il cielo
ed il cuore un po’ più su
non ci sono solo io
non ci sei soltanto tu
a farci compagnia se vuoi
c’è ancora gente
quelli vicini come noi
umanamente
lascia che il vento porti
con le sue ali forti
l’ultimo dei sogni che farò…
che io farò
In quest’aria densa c’è chi ancora cerca
un respiro un po’ più in là…
E se chiudono tutte le porte
come uscire una voce lo sa
tieni accesa la luce stanotte
se qualcuno si è perso, si ritroverà
Con le braccia verso il cielo
ed il cuore un po’ più su
non ci sono solo io
e non ci sei soltanto tu
a farci compagnia se vuoi
c’è ancora gente
quelli vicini come noi
musicalmente
lascia che il vento porti
con le sue ali forti
l’ultimo dei sogni che farò…
che io farò
A farci compagnia se vuoi
c’è ancora gente
quelli vicini come noi
umanamente…

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
fa
Sono giorni limpidi
solm
giorni senza nuvole
do
e i miei occhi vedono
      sib        fa
più lontano che mai
sol        7
dopo aver guarsolm
In quest'aria densa
mib7+
c'è chi ancora pensa
dom                     solm   fa
di vedere un po' più in là.

solm
Mentre in un istante
mib7+
l'ombra del gigante
dom                 solm   fa
sta oscurando la città.

        solm
Ogni giorno ne senti parlare
          mib7+
sembra già dappertutto ormai
      dom
delle onde del cielo e del mare
       mib               re
è il padrone assoluto lo sai.
            solm
che in ogni angolo e in ogni parte
        mib7+
sta cambiando la realtà
      dom
vedi come diventa importante
     mib           re7      sib4
rimanercene fuori, rimanere qua.

sib            fa        solm
Con le braccia verso il cielo
       mib             sib4
ed il cuore un po' più su
sib         fa   solm
non ci sono solo io
           mib      fa
non ci sei soltanto tu
        solm           mib
a farci compagnia se vuoi
       fa4     fa
c'è ancora gente
        solm        mib
quelli vicini come noi
  fa
umanamente
rem            solm
lascia che il vento porti
rem         solm
con le sue ali forti
mib           dom7       solm fa
l'ultimo dei sogni che farò.
         solm
che io farò.

In quest'aria densa
c'è chi ancora cerca
un respiro un po' più in là.

E se chiudono tutte le porte
come uscire una voce lo sa
tieni accesa la luce stanotte
se qualcuno si è perso, si ritroverà.

Con le braccia verso il cielo
ed il cuore un po' più su
non ci sono solo io
e non ci sei soltanto tu
a farci compagnia se vuoi
c'è ancora gente
quelli vicini come noi
musicalmente
lascia che il vento porti
sulle sue ali forti
l'ultimo dei sogni che farò.
che io farò. che io farò.

[sale di un tono]
A farci compagnia se vuoi
c'è ancora gente
quelli vicini come noi
umanamente.

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L’ombra del passato

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ombra del passato di Ciro Festosi

Ciro Festosi

L’OMBRA DEL PASSATO

Sai lasciati andare,
il tempo ormai ci darà ragione
credimi, ormai lo sai,
che questo amore, non sarà diviso mai….
Sarà per noi tutto per noi,
solo il presente conta ormai,
è l’ombra dei ricordi che riaffiora a volte sai,
son solo dei momenti vuoti sai,
da colmare tra di noi, come qualche tempo fa…

L’amore, è solo amore quello vero,
che si sente dentro al cuore,
non tenerlo dentro sai…
la verità…che conta è quella che ,
viviamo insieme io e te ,
lasciando ombre dietro noi…
Orch.
Vedi, e bello amarsi,
e stuzzicarsi, per poi rincorrersi,
credimi per questo amore,
per quanto t’amo puoi esser certa sai…
sarà così, sempre così…
per quanta vita ci sarà,
e l’ombra dei ricordi che riaffiora a volte sai…
son solo dei momenti vuoti sai
da colmare tra di noi, per questa storia …

* L’amore è solo amore quello vero,
che si sente dentro al cuore non tenerlo dentro sai,
la verità… che conta è quella che,
viviamo insieme io e te
lasciando ombre dietro noi…
Orch. *

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L’ombra del Tempo – Mega195 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombra del Tempo – Mega195

Vienimi a cercare dove il tempo non è mai esistito
Dove volare sta a significare che tutto è un sogno più ambito
Ed ho capito che a tentare puoi riuscirci
Ma se vuoi mollare da laggiù non potrai sentirci
Prova a seguirci innalziamo canti
Prova a guardarci mentre cerchiamo di non distrarci
Restando bassi coi piedi a terra
Andando scalzi con la mente che non si ferma
Cerchiamo sguardi che hanno perso una scelta
Puntando ai nastri di un'illogica partenza
Ciò che compensa alle volte non riempie
Ma c'è chi afferma che tutto nasce dalle tempie
Ma c'è chi sente mentre altra ascolta
Se le differenze non sono più quelle di una volta
Un'altra volta un'altra e basta
Sparirò tra chi ricorda il tempo che ci ammazza


Vienimi a cercare dove sono sempre stato nei cieli più grigi
Dove il sole viene oscurato dagli edifici
Le cicatrici che ho rimarginato
Sono i soli sacrifici ai quali mi sono prestato
Ed ho volato solo per sentirmi libero
Ma poi sono cascato avvertendo un male effimero
Marco detto Icaro non muore quando casca
Mi rialzo mentre assimilo metamorfosi come kafka
Quanto basta per vendersi una coscienza
C'è chi si rialza quando altri ne fanno senza
Una resistenza la mia che si sviluppa
Una conoscenza di coloro che stanno alla frutta
Per quanto brutta la verità non dorme
Ma c'è chi la sfrutta e poi la butta nei suoi forse
Qua ci si confonde tra le domande
Ma è il silenzio delle ombre a rendermi più grande

Ecco una serie di risorse utili per Mega195 in costante aggiornamento

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L’ombra del vento – Axos Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombra del vento – Axos

[Strofa 1: Axos]
Lo senti un canto d'angelo, una voce in gabbia
Ho fatto un patto con il diavolo per farti diventare sabbia
Ora scandisci tu il mio tempo dentro una clessidra
Se ti stringo troppo forte passi tra le dita
Ho fatto un patto con il diavolo
Perché nella realtà dell'illusione
Sei l'essenza, sei lo spettacolo
Questo è il mio patto: farti immortale
Per ripararti dietro me quando sei all'angolo, non farti male
Ho stretto forte la sua mano incandescente
Per starti accanto sempre
Mentre il mio corpo intanto scende
Vedo le case un po' più grandi e il cielo un po' si offende
Perché grido che l'amore sia dannato o non sia niente
È questo che ho deciso, non volare pur di camminare
Poggiando sul tuo viso le mie labbra anche se amare
E preferisco amare piccole scaglie di gioia pura
Per regalarti un sogno e cent'anni di caratura

[Ritornello: Valeria Angelastri]
Ascolta i violini di strada
Il canto del vento tra i palazzi
Ed io che sono pazzo porterò fino a te
I riflessi della Senna, gli edifici
Stanotte inganno il diavolo a Parigi

[Strofa 2: Axos]
Sì, il diavolo mi crede allocco
Pensa sia più importante quello che mi ha tolto
Dimmi, è molto?
Non sa che per chi ha un cuore con il fiocco
L'amore è eterno, come mettere al tempo il blocco
L'inverno qui s'è sciolto, non sono più costretto a star lassù
Dove certo regna il blu, ma tu, tu non ci sei
Su 'sta terra sarò goffo
Ma mi son ripreso dagli dei stasera quello che mi han tolto
Tutto d'un fiato quell'amore, quella foga
Poi mi hai dato dipendenza diventando la mia droga
E fa male qualche volta, non m'importa, io ti tengo
Soffio sopra un foglio bianco per incidere nel vento
E che dannazione sia, se passeggiando pure questa via
Declama al mondo la sua litania
Dedicandoci parole che ci portano la pioggia sulla testa
Ora pure il cielo ci accarezza

[Ritornello: Valeria Angelastri]
Ascolta i violini di strada
Il canto del vento tra i palazzi
Ed io che sono pazzo porterò fino a te
I riflessi della Senna, gli edifici
Stanotte inganno il diavolo a Parigi

[Strofa 3: Axos]
La case sono scorci illuminati leggermente
Sulle punte delle cattedrali ali di colombi
Sembra siano solo cuore e niente mente
E sappi che nel mio cuore niente mente quando tu mi ascolti
Senti i rintocchi a mezzanotte, le finestre allora sveglie
È come il canto della morte, così dolce quanto ardente
Ci stringiamo perché in fondo non si sceglie
Siamo sotto le coperte mentre il diavolo sta lì impaziente
Di vedere dove ha vinto in 'sto baratto
Rilegge le condizioni del contratto
Tutto è chiaro; «Questo è matto», pensa
E c'ha ragione, il saggio della sofferenza
Sono matto di una donna in tutta la sua essenza
È proprio lì che non arriva il male, dove il bene è folle
Dove pure sotto il sole non si scioglie
Dove accoglie quelle voglie che son parte della luce
Dove, credimi, che pure un colpo al cuore si ricuce

[Ritornello: Valeria Angelastri]
Ascolta i violini di strada
Il canto del vento tra i palazzi
Ed io che sono pazzo porterò fino a te
I riflessi della Senna, gli edifici
Stanotte inganno il diavolo a Parigi

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L’ombra della luce

Album

È contenuto nei seguenti album:

1991 Come un cammello in una grondaia
1994 Unprotected
1996 Battiato Studio Collection Cd 2
1996 Battiato Live Collection Cd 1
1996 Shadow, light

Testo Della Canzone

L'ombra della luce di Franco Battiato

* Alice1999 God is my D.J.

Difendimi dalle forze contrarie
la notte, nel sonno,
quando non sono cosciente
quando il mio percorso,
si fa incerto
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
in uno dei tuoi regni di quiete:
è tempo di lasciare
questo ciclo di vite
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Perché, le gioie
del più profondo affetto
o dei più lievi
aneliti del cuore
sono solo l’ombra della luce
Ricordami, come sono infelice
lontano dalle tue leggi
come non sprecare
il tempo che mi rimane
E non abbandonarmi mai…
Non mi abbandonare mai!
Perché, la pace che ho sentito
in certi monasteri
o la vibrante intesa
di tutti i sensi in festa
sono solo l’ombra della luce.

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L’ombra Della Luce – Alice Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombra Della Luce – Alice

Difendimi dalle forze contrarie
La notte, nel sonno, quando non sono cosciente
Quando il mio percorso, si fa incerto
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
In uno dei tuoi regni di quiete:
È tempo di lasciare questo ciclo di vite
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perché, le gioie del più profondo affetto
O dei più lievi aneliti del cuore
Sono solo l'ombra della luce
Ricordami, come sono infelice
Lontano dalle tue leggi
Come non sprecare il tempo che mi rimane
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perché, la pace che ho sentito in certi monasteri
O la vibrante intesa di tutti i sensi in festa
Sono solo l'ombra della luce

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L’ombra della Luce – Franco Battiato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombra della Luce – Franco Battiato

Difendimi dalle forze contrarie
La notte, nel sonno, quando non sono cosciente
Quando il mio percorso, si fa incerto
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Riportami nelle zone più alte
In uno dei tuoi regni di quiete:
E' tempo di lasciare questo ciclo di vite
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perchè, le gioie del più profondo affetto
O dei più lievi aneliti del cuore
Sono solo l'ombra della luce
Ricordami, come sono infelice
Lontano dalle tue leggi;
Come non sprecare il tempo che mi rimane
E non abbandonarmi mai...
Non mi abbandonare mai!
Perchè, la pace che ho sentito in certi monasteri
O la vibrante intesa di tutti i sensi in festa
Sono solo l'ombra della luce

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L’ombra della luna

Album

È contenuto nei seguenti album:
2001 Passo dopo passo

Testo Della Canzone

L'ombra della luna di Davide De Marinis

Non riesco a scriverti, ogni pretesto è un limite
mastico i tappi delle biro, forse è un istinto
primitivo
e immagina che immagino di noi…

Chissà se puoi sentire il mio stato emozionale
vorrei uscirne fuori, vorrei uscirne fuori e non
so…

Voglio ribellarmi, voglio far rumore
andare contro corrente, scrivere il mio nome
star sulle mie gambe, posso anche sbagliare
l’Ombra della Luna non fa più paura…
non fa più paura
l’Ombra della Luna…

Il sole asciuga i miei pensieri, l’insicurezza e la
mia ingenuità
magari mi hai già dimenticato, al momento
opportuno non ho parlato
e immagina che immagino di noi…
perchè non c’è ragione di fingere in amore
vorrei saperti amare, vorrei saperti amare…
non so…

Voglio ribellarmi, voglio far rumore
andare contro corrente, scrivere il mio nome
star sulle mie gambe, posso anche sbagliare
l’Ombra della Luna non fa più paura…
non fa più paura
l’Ombra della Luna..

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L’Ombra Della Sfinge – Lanz Khan Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ombra Della Sfinge – Lanz Khan

{Strofa 1}
Ho un coltello nascosto, tastami
Al posto della lingua uccide come le metastasi
Recide i sogni più scuri della tua mente
È tagliente come un fendente che manda in paralisi
(Ora) L'occhio si spalanca su un cielo che piange
Microbi artificiali nelle analisi del sangue
Una casta sacerdotale ti mummifica
Il rito mi purifica come il bagno nel Gange
Metamorfosi come Kafka
Mille scarafaggi nei paraggi come per Gregorio Samsa
Prognosi riservata per il mio karma
L'ultima dignità è la vendetta del mio fantasma
I simboli del potere sono qui in città
Ma tu li confondi con una triste quotidianità
Architettura della fiera delle vanità
Che mangia la mia paura e la mia spiritualità

{Ritornello}
E quando i battiti rallentano la vita stringe
Avvelenati ogni secondo all'ombra della sfinge
Il telegiornale è tanto che non mi convince
Siete tutti morti come un ragno dentro la laringe
E quando i battiti rallentano la vita stringe
Avvelenati ogni secondo all'ombra della sfinge
Il telegiornale qua non mi convince
Per sopravvivere servono gli occhi di una lince

{Strofa 2}
C'è qualcuno che ci osserva come a Rockwell
Profetizzo distopie come Orwell
C'è del fumo che raddensa questa coltre
Serpi al servizio del regime delle ombre
Qui i presidenti sono incisi nelle rocce
Altri sono uccisi dai corrotti nelle scorte
Canini affondano dritti nella carotide
Tubi sull'epiglottide
(Il silenzio fra le tombe)
Paradisi artificiali sul tragitto
Ti spezzano le ali affondandoti in un abisso
Mani giunte strette al crocifisso
Quando arrivano dal cielo cavallette all'ottava piaga d'Egitto
Tu vai a Lourdes per la cura delle anime
È fuori dal Louvre che si erge la piramide
A New York la regina Semiramide
Insetti di Babilonia che ti strappano le lacrime

{Ritornello}
E quando i battiti rallentano la vita stringe
Avvelenati ogni secondo all'ombra della sfinge
Il telegiornale è tanto che non mi convince
Siete tutti morti come un ragno dentro la laringe
E quando i battiti rallentano la vita stringe
Avvelenati ogni secondo all'ombra della sfinge
Il telegiornale qua non mi convince
Per sopravvivere servono gli occhi di una lince

E quando i battiti rallentano la vita stringe
Avvelenati ogni secondo all'ombra della sfinge
Il telegiornale è tanto che non mi convince
Siete tutti morti come un ragno dentro la laringe
E quando i battiti rallentano la vita stringe
Avvelenati ogni secondo all'ombra della sfinge
Il telegiornale qua non mi convince
Per sopravvivere servono gli occhi di una lince

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L’ombra di nessuno

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ombra di nessuno di Mal Dei Primitives

L’OMBRA DI NESSUNO SARO’

ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO’

L’OMBRA DI NESSUNO SARO’

MA NON HO PAURA DI TE

PERCHE’ VOGLIO AVERE COME TE

QUALCUNA CHE SIA ORA MIA

MA CHE LO SIA SOLO PER ME

E M’APPARTENGA SEMPRE PIU’ DI PIU’

L’OMBRA CHE PER ME

NON GUARDI LA GENTE

L’OMBRA CHE PER SE

NON CERCHI NIENTE

MA NIENTE PERCHE’

IO NON SONO L’OMBRA DI NESSUNO

IO NON VIVO ALL’OMBRA DI NESSUNO

L’OMBRA DI NESSUNO SARO’

ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO’

L’OMBRA DI NESSUNO SARO’

MA NON HO PAURA DI TE

IO LO SO’ CHE ASSOMIGLIO A TE

E NON POTREI PIANTARTI MAI

PERCHE’ TU SEI SOLO UN EGOISTA

EGOISTA COME ME PIU’ DI ME

NON E’ COLPA MIA SE NOI SIAMO COSI’

SE L’EGOISMO E’ FORTE PIU’ DI NOI

IO NON SONO L’OMBRA DI NESSUNO

IO NON VIVO ALL’OMBRA DI NESSUNO

L’OMBRA DI NESSUNO SARO’

ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO’

PERCHE’ VOGLIO AVERE COME TE

QUALCUNA CHE SIA ORA MIA

MA CHE LA SIA SOLO PER ME

E M’APPARTENGA SEMPRE PIU’ DI PIU’

L’OM BRA CHE PER ME

NON GUARDI LA GENTE

L’OMBRA CHE PER SE

NON CERCHI NIENTE

IO NON SONO L’OMBRA DI NESSUNO

IO NON VIVO ALL’OMBRA DI NESSUNO

L’OMBRA DI NESSUNO SARO’

ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO’

E7 E
L’OM BRA DI NESSUNO SARO’

MA NON HO PAURA DI TE

L’OMBRA DI NESSUNO SARO’

ED IO QUANDO VOGLIO ME NE ANDRO’

L’OMBRA DI NESSUNO

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Am                      Em7
L'OMBRA DI NESSUNO SARO'

   Am                       E7
ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO'

Am
L'OMBRA DI NESSUNO SARO'

Em7 Am
    MA NON HO PAURA DI TE

Dm9     F                   C
PERCHE' VOGLIO AVERE COME TE

      F                 C
QUALCUNA CHE SIA ORA MIA

          F              C
MA CHE LO SIA SOLO PER ME

      F                           C
E M'APPARTENGA SEMPRE PIU' DI PIU'

    Dm
L'OMBRA CHE PER ME 

NON GUARDI LA GENTE

    A
L'OMBRA CHE PER SE 

               A7
NON CERCHI NIENTE 

MA NIENTE PERCHE'

Am
IO NON SONO L'OMBRA DI NESSUNO

IO NON VIVO ALL'OMBRA DI NESSUNO

                        Em7
L'OMBRA DI NESSUNO SARO'

   Am                           E7
ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO'

  Am
L'OMBRA DI NESSUNO SARO'

Em7 Am
    MA NON HO PAURA DI TE

Dm9 F                          C
    IO LO SO' CHE ASSOMIGLIO A TE

        F
E NON POTREI PIANTARTI MAI

C       F                     C
PERCHE' TU SEI SOLO UN EGOISTA

        F
EGOISTA COME ME PIU' DI ME

C      Dm
NON E' COLPA MIA SE NOI SIAMO COSI'

     A                        A7
SE L'EGOISMO E' FORTE PIU' DI NOI

Am
IO NON SONO L'OMBRA DI NESSUNO

IO NON VIVO ALL'OMBRA DI NESSUNO

F                       C
L'OMBRA DI NESSUNO SARO'

      F
ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO'

C       F                   C
PERCHE' VOGLIO AVERE COME TE

         F
QUALCUNA CHE SIA ORA MIA

C      Dm
MA CHE LA SIA SOLO PER ME

            A
E M'APPARTENGA SEMPRE PIU' DI PIU'

A7  Am
L'OM  BRA CHE PER ME 

NON GUARDI LA GENTE

  Am
L'OMBRA CHE PER SE 

NON CERCHI NIENTE 

                          Em7
IO NON SONO L'OMBRA DI NESSUNO

C6                            E7
IO NON VIVO ALL'OMBRA DI NESSUNO

Am                      Em7
L'OMBRA DI NESSUNO SARO'

   Am
ED IO QUANTO VOGLIO ME NE ANDRO'

E7  E
L'OM  BRA DI NESSUNO SARO'

MA NON HO PAURA DI TE

L'OMBRA DI NESSUNO SARO'

ED IO QUANDO VOGLIO ME NE ANDRO'

L'OMBRA DI NESSUNO

***

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L’ombra di nessuno – Caterina Caselli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombra di nessuno – Caterina Caselli

L'ombra di nessuno sarò
Ed io quanto voglio me ne andrò
L'ombra di nessuno sarò
Ma non ho paura di te
Perché voglio avere come te
Qualcuna che sia ora mia
Ma che lo sia solo per me
E m'appartenga sempre più di più
L'ombra che per me
Non guardi la gente
L'ombra che per se
Non cerchi niente
Ma niente perché

Io non sono l'ombra di nessuno
Io non vivo all'ombra di nessuno
L'ombra di nessuno sarò
Ed io quanto voglio me ne andrò
L'ombra di nessuno sarò
Ma non ho paura di te
Io lo so' che assomiglio a te
E non potrei piantarti mai
Perché tu sei solo un egoista
Egoista come me piu' di me
Non è colpa mia se noi siamo così
Se l'egoismo è forte più di noi

Io non sono l'ombra di nessuno
Io non vivo all'ombra di nessuno
L'ombra di nessuno sarò
Ed io quanto voglio me ne andrò
Perché voglio avere come te
Qualcuna che sia ora mia
Ma che la sia solo per me
E m'appartenga sempre più di più
L'ombra che per me
Non guardi la gente
L'ombra che per se
Non cerchi niente

Io non sono l'ombra di nessuno
Io non vivo all'ombra di nessuno
L'ombra di nessuno sarò
Ed io quanto voglio me ne andrò
L'om bra di nessuno sarò
Ma non ho paura di te
L'ombra di nessuno sarò
Ed io quando voglio me ne andrò
L'ombra di nessuno...

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L’ombra in me

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 Monaco ’74

Testo Della Canzone

L'ombra in me di Delta V

You heard the word
wander as I wonder
what poem shall I plunder
which verse of curse
shall I emerse and put you under a sage
for each page
I reveal my inner rage
it reduces what?
I’m like a slave
Ciao, io mi sento bene bene
sì molto bene bene bene
e, visto che non ti conviene
non puoi dirmi di no
Io vivo tra i tuoi muri
osservo i lati oscuri
ti guardo e non mi vedi
ma so a che cosa credi
Io sono la tua ombra
mi muovo nella stanza
io gioco nel silenzio
ma un silenzio non sarà
io so quello che tu non sogni mai
io so quello che non sai
Vivo al buio insieme a te
non mi troverai
Tu non chiederti perché
resto immobile
quando chiami non risponderò
ma voglio stare solo con te
Io taglio le tue rose
io sposto le tue cose
che poi non sai trovare
ma vedi riapparire
Io sono quella porta
che chiudi e resta aperta
le luci sempre accese
la sveglia che non suonerà
Io so quello che tu non chiedi mai
io ho quello che non hai
Sono l’ombra intorno a te
che cosa cercherò?
la presenza che non c’è
che non trovo mai
sono tutto quello che non sai
ma voglio stare solo con te
Il gioco può cambiare
ma non potrà finire
almeno finché resto qui
ma dovrai arrenderti
Words in my brain
entertain and I get it on
I make them understand
I got lyrics
and I’ll be living strong
in my soul
I control I let go
but you don’t know how I flow
‘cause blow by blow
I bestow words from Gods
rhymes for Lords for Gods
to see they make them understand
they’re messing with JC inside
I write I destroy those who employ
silly chicks in the mix
I make them really annoyed
Non mi troverai, resto immobile

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L’ombra nel sole

Album

È contenuto nei seguenti album:
1994 Cult l’immensità Cult canzone

Testo Della Canzone

L'ombra nel sole di Don Backy

(Don Backy)

L’ombra nel sole
ti porterà
un po’ di me
in un sogno d’or
Amore amore
se ascolterai
questa mia voce
ti chiamerà
Ti parlerà
solo del grande amore
che ho provato
solamente per te
T’attenderò
in riva al mare
quando col sole
ritornerai

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L’ombre D’un Amour – Joe Dassin Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombre D'un Amour – Joe Dassin

Le jour l'éveille, elle se lève, s'habille et ne dit rien
Sur son visage glisse une larme et ses yeux se sont éteints
Et déjà, c'est en vain que tu cherches l'ombre d'un amour
Sous ses larmes, l'ombre d'un amour, l'ombre d'un chagrin

Elle se maquille mais dans la glace, pas un regard pour toi
Une cigarette... le café passe. Elle dit que c'est fini
Qu'elle s'en va. Et déjà, c'est en vain que tu cherches
L'ombre d'un amour, sous les larmes, l'ombre d'un amour

Elle range ses cheveux et sa main tremble un peu
Puis elle va regarder si elle est jolie; si tout va bien
Si son rimmel n'a pas coulé, si elle n'oublie rien
Midi, la gare, tu ne veux pas croire qu'elle ne reviendra pas

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L’ombre De Ma Voix – Tina Arena Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombre De Ma Voix – Tina Arena

C'est pas sur moi
C'est pas comme ça
Pas sur ma peau blanche comme l'effroi
Pas si facile pour moi, l'émoi
Pas plus docile qu'un chat

J'ai pas les mots, la gueule de l'emploi
Bien trop sauvage pour faire le poids
Tourner les pages, trouver le sang froid
Moi j'avance un peu comme on se bat

Ma chaleur à moi, elle est dans ma voix
Ma folie tu vois, elle ne tient qu'à ça
Ma chaleur à moi, elle ne se voit pas
Mais elle se pose juste là

Juste là
Au creux de mes notes ici et là
Je ne suis pas l'ombre de ma voix
Mais c'est elle qui guide mes pas
C'est elle qui ouvre la voix

C'est pas gagné pour mes yeux noirs
Te faire tomber me faire le mal
Retenir les hommes et mes larmes
Moi je ne sais pas j'ai pas les armes

Ma chaleur à moi, elle est dans ma voix
Ma folie tu vois, elle ne tient qu'à ça
Ma chaleur à moi, elle ne se voit pas
Mais elle respire juste là

Juste là
Au creux de mes notes ici et là
Je ne suis pas l'ombre de ma voix
Mais c'est elle qui guide mes pas
C'est elle qui ouvre la voix

Ma chaleur à moi, elle est dans ma voix
Ma folie tu vois, elle ne tient qu'à ça
Ma chaleur à moi, elle ne se voit pas
Mais elle respire juste là

Juste là
Au creux de mes notes ici et là
Je ne suis pas l'ombre de ma voix
Mais c'est elle qui guide mes pas
Quand elle me porte jusqu'à moi
Là juste là

Juste là

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L’ombrellaio

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Le canzoni intelligenti

Testo Della Canzone

L'ombrellaio di Cochi e Renato

Ombrellaio, ombrellaio santo cielo verrà, verrà,
sono qui che aggiusto il manico,
sono qui che pianto il manico
ombrellaio, ombrellaio santo cielo verrà, verrà,
sono qui che aggiusto il manico
ma non so come si fa.

L’ombrellaio, ombrellaio è arrivato eccomi qua
se ci sono problemi di manico,
se c’è da piantare il manico,
ombrellaio, ombrellaio è arrivato eccolo qua
se ci sono problemi di manico lui li risolverà.

Senta ombrellaio, guardi ombrellaio,
cosa è successo,
guardi un po’ qua, mi si è svitato il manico,
mi si è smollato il manico.
Non è niente!
Ombrellaio, ombrellaio non vada via rimanga qua,
se adesso non ciò niente forse un giorno si romperà.

Sono ombrellaio, faccio l’ombrellaio,
giro il mondo di qui e di la,
cambio stecche, pianto i manici
ma sapesse ma quanti manici.
Ombrellaio, ombrellaio guardi il mio ombrello che scherzo mi fa,
se bisogna cambiare il manico faccia presto per carità.

Ombrellaio, ombrellaio santo cielo ma cosa mi fa,
Ombrellaio, ombrellaio ma stia fermo per carità.
Ombrellaio, ombrellaio che cosa fa …ah, ah, ah, ah…
Adesso viene il bello.
Ombrellaio, ombrellaio, ombrellaio, ombrellaio
me sont innamorà
ombrellaio, ombrellaio, me sont innamorà
che cosa fa, che cosa fa, ombrellaio,
lasci un po’ stà
non mi tocchi, non mi tocchi
ombrellaio, ombrellaio
ombrellaio, ombrellaio
ombrellaio, ombrellaio

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L’ombrello di mio fratello

Album

È contenuto nei seguenti album:

1963 Le canzoni di Enzo Jannacci

Testo Della Canzone

L'ombrello di mio fratello di Enzo Jannacci

Non so se è la prima volta che si sente questa storia,
la storia di uno che cercava un ombrello,
l’ombrello di suo fratello.

Non era tornato nemmeno a mangiare
per cercare l’ombrello di suo fratello,
roba di lusso, un vero gioiello,
roba di suo fratello.

“Eh, già, ma com’era quell’ombrello?”
“Intanto, era di mio fratello.”
Suo fratello, un tipo sfacciato, maleducato, raccomandato.

Non era tornato nemmeno a mangiare
per cercare l’ombrello di suo fratello,
roba di lusso, un vero gioiello,
roba di suo fratello.

“Allora, dunque, trovato l’ombrello?”
No, non l’aveva trovato.
Ma poteva continuare, continuare a cercare.

“Guarda quest’altro”, dice il fratello,
“un altro ombrello, guarda che bello.”
Chissà di chi era quell’ombrello,
non certo di suo fratello.

“Ma come, io non torno nemmeno a mangiare
per cercare l’ombrello di mio fratello
e quello lì, perchè è sfacciato, raccomandato,
ruba gli ombrelli!”.

“Però anche questo, che roba, che bello,
che bell’ombrello, un vero gioiello.
Chissà di chi era quell’ombrello.
Ormai, roba di mio fratello.”
Roba di suo fratello.

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L’ombrello di mio fratello – Enzo Jannacci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombrello di mio fratello – Enzo Jannacci

Non so se è la prima volta
Che si sente questa storia
La storia di uno che cercava un ombrello
L'ombrello di suo fratello

Non era tornato nemmeno a mangiare
Per cercare l'ombrello di suo fratello
Roba di lusso, un vero gioiello
Roba di suo fratello

"Eh, già, ma com'era quell'ombrello?"
"Intanto, era di mio fratello"
Suo fratello, un tipo sfacciato
Maleducato, raccomandato

Non era tornato nemmeno a mangiare
Per cercare l'ombrello di suo fratello
Roba di lusso, un vero gioiello
Roba di suo fratello

"Allora, dunque, trovato l'ombrello?"
No, non l'aveva trovato
Ma poteva continuare
Continuare a cercare

"Guarda quest'altro", dice il fratello
"Un altro ombrello, guarda che bello"
Chissà di chi era quell'ombrello
Non certo di suo fratello

"Ma come, io non torno nemmeno a mangiare
Per cercare l'ombrello di mio fratello
E quello lì, perché è sfacciato, raccomandato
Ruba gli ombrelli!"

"Però anche questo, che roba, che bello
Che bell'ombrello, un vero gioiello
Chissà di chi era quell'ombrello
Ormai, roba di mio fratello"
Roba di suo fratello

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L’ombrello e la macchina da cucire

Album

È contenuto nei seguenti album:

1995 L’ombrello e la macchina da cucire
1996 Battiato Studio Collection Cd 2

Testo Della Canzone

L'ombrello e la macchina da cucire di Franco Battiato

(Manlio Sgalabro – Franco Battiato)

Ero solo come un ombrello su di una
macchina da cucire
dalle pendici dei monti iblei
a settendrione
ho percorso il cammino,arrampicandomi
per universi e mondi
con atti di pensiero e uomori cerebrali
L’abisso non mi chiama,sto sul ciglio
come un cespuglio:
quieto come un insetto che si prende il sole
Scendevo lungo il fiume scrollando le spalle
Che cena infame stasera,che pessimo vino
chiacchiero col vicino
Lei non ha finezza,
non sa sopportare l’ebrezza
Colgo frasi occidentali
Schizzano dal cervello i pensieri
fini le calze
La Coscenza trascendentale,
no l’idea incarna
dice che questa estate ci sarà la fine del mondo
The end of the world
berretto di pelo e sottanina di tàrtan
Hove we cold feet about the cosmos?

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L’ombrello e la macchina da cucire – Franco Battiato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombrello e la macchina da cucire – Franco Battiato

Ero solo come un ombrello su una
Macchina da cucire
Dalle pendici dei monti Iblei
A settentrione
Ho percorso il cammino, arrampicandomi
Per universi e mondi
Con atti di pensiero e umori cerebrali
L’abisso non mi chiama, sto sul ciglio
Come un cespuglio: quieto come un insetto
Che si prende il sole
Scendevo lungo il fiume scrollando le spalle.....
Che cena infame stasera
Che pessimo vino
Chiacchiero col vicino
Lei non ha finezza
Non sa sopportare l’ebbrezza
Colgo frasi occidentali
Schizzano dal cervello i pensieri -
Fini le calze
La Coscienza trascendentale
No l’Idea si incarna
Dice che questa estate
Ci sarà la fine del mondo
The end of the world
Berretto di pelo e sottanina di tàrtan
Have we cold feet about the cosmos?

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L’ombrello rosso a pois

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Miami

Testo Della Canzone

L'ombrello rosso a pois di Paolo Meneguzzi

L’ombrello rosso a pois
tu tu tu tu tu ru tu tu
L’ombrello rosso a pois
tu tu tu tu tu ru tu tu

Un centro una mattina
cammino verso il bar
ti vedo tra la pioggia
con l’ombrello rosso a pois
La strada è un fiume
a fianco ci sei tu
dobbiamo attraversare e non c’è un cavalcavia

Tuturututututu..

Io cerco di coprirmi con mezza giacca in testa
il semaforo è rosso e così
mi copri tu
che con il tuo ombrello
e con il tuo sorriso
mi dici:” Ma sei scemo non lo vedi quanto piove?”

Tuturututututu..

Ma mentre attraversiamo
tu inciampi e cadi giù
ti aiuto per rialzarti
ma sei già tutta bagnata
ci incamminiamo insieme
tu che ti reggi a me
entriamo al bar e scuoti
L’ombrello rosso a pois

L’ombrello rosso a pois
tu tu tu tu tu ru tu tu
L’ombrello rosso a poi
tu tu tu tu tu ru tu tu

Tu prendi un latte caldo
io il solito caffè
ma il tipo dietro al banco
porta un latte anche a me
e glielo sto per dire
ma entra una signora
che toglie la sua giacca
e lo saluta con un bacio

Tuturututututu..

Ti chiedo dove vivi
non ti ho mai vista qui
rispondi mentre bevi
vivo al 303
Poi apri il giornale
leggi l’oroscopo
mi chiedi tra le righe:
“Tu di che segno sei?”

tu tu tu tu tu ru tu tu
L’ombrello rosso a pois

Suonano le campane tu guardi l’orologio
mi dici:”E’ tardi scusa io devo andare via”
E dalla tua borsetta prendi un biglietto blu
“Questo è il mio numero chiama pure quando vuoi”

L’ombrello rosso a pois
tu tu tu tu tu ru tu tu
L’ombrello rosso a pois
tu tu tu tu tu ru tu tu

Guardo dalla finestra
per quanto pioverà
forse per tutto il giorno
forse anche più
Tra poco arriva il treno mi alzo e vado via
Ma sulla sedia vedo
L’ombrello rosso a pois

L’ombrello rosso a poi
tu tu tu tu tu ru tu tu
L’ombrello rosso a poi
tu tu tu tu tu ru tu tu…
L’ombrello rosso a poi
tu tu tu tu tu ru tu tu
L’ombrello rosso a poi
tu tu tu tu tu ru tu tu

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L’ombrello Rosso A Pois – Paolo Meneguzzi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ombrello Rosso A Pois – Paolo Meneguzzi

L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...

Un centro una mattina
Cammino verso il bar
Ti vedo tra la pioggia
Con l'ombrello rosso a pois
La strada è un fiume
A fianco ci sei tu
Dobbiamo attraversare
E non c'è un cavalcavia...

Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...

Io cerco di coprirmi
Con mezza giacca in testa
Il semaforo è rosso e così mi copri tu
Che con il tuo ombrello
E con il tuo sorriso
Mi dici:"Ma sei scemo
Non lo vedi quanto piove...?"

Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois...

Ma mentre attraversiamo
Tu inciampi e cadi giù
Ti aiuto per rialzarti
Ma sei già tutta bagnata
Ci incamminiamo insieme
Tu che ti reggi a me
Entriamo al bar e scuoti
L'ombrello rosso a pois...

L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...

Tu prendi un latte caldo
Io il solito caffè
Ma il tipo dietro al banco
Porta un latte anche a me
E glielo sto per dire
Ma entra una signora
Che toglie la sua giacca
E lo saluta con un bacio...

Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...

Ti chiedo dove vivi
Non ti ho mai vista qui
Rispondi mentre bevi:
"Vivo al 303"
Poi apri il giornale
Leggi l'oroscopo
Mi chiedi tra le righe:
"Tu di che segno sei...?"

Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois...

Suonano le campane
Tu guardi l'orologio
Mi dici:"È tardi scusa
Io devo andare via"
E dalla tua borsetta
Prendi un biglietto blu
"Questo è il mio numero
Chiama pure quando vuoi..."

L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...

Guardo dalla finestra
Per quanto pioverà
Forse per tutto il giorno
Forse anche più
Tra poco arriva il treno
Mi alzo e vado via
Ma sulla sedia vedo
L'ombrello rosso a pois...

L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...
L'ombrello rosso a pois
Tu, tu, tu, tu, tu, ru, tu, tu...

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L’ombrellone

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ombrellone di Festival di Sanremo 1962

(di CalviChiosso)
Johnny DorelliGloria Christian

Per la nostra estate d’amore
non abbiamo un’orizzonte di mare,
ma soltanto – un terrazzino
ed un mare di tetti…
un obrellone
di tela azzurra
ho aperto al primo sole del mattino
e ti voglio vicino.
Se chiudi gli occhi,
tu puoi vedere
un’onda che si sfrange alla scogliera
e ti senti leggera…
e allora
un ombrellone azzurro può bastare
per tutto ciò che puoi desiderare:
per il sole, per il mare
per ciò che forse non avremo mai!
Un ombrellone,
un po’ sbiadito,
regala un cerchio d’obra più discreto
ad un timido bacio…
vieni, ti prego,
appoggia la tua testa sul mio cuore,
e sogna, sogna..
vieni, ti prego,
appoggia la tua testa sul mio cuore,
e sogna,
sogna la nostra vacanza d’amor!

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L’omino dei gelati

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'omino dei gelati di Poesie bambini

di V. Ruocco

Nel parco pubblico della città
è ricomparso alla fine di maggio
un simpatico e strano personaggio…
(Un uomo o un mago?
Nessuno lo sa!)
In giacca bianca e bottoni dorati
tondo, rubizzo, giocondo all’aspetto
spinge pian piano un grazioso carretto
su cui c’è scritto in azzurro « Gelati »,
Quel carrettino! Che grandi sospiri
quando nel parco compie i suoi giri!
I bimbi sognano di poter dire:
« Mi dia un gelato da mille lire! »
Da quale strana terra incantata
è qui venuto quel caro omino
con le delizie del suo carrettino
fatte di crema e di panna montata?
Forse le fate della Montagna
gli dan la neve pei suoi sorbetti:
forse dal Regno della Cuccagna
a lui, di notte, mille folletti
portan le essenze più dolci e strane
di miele, fragole, menta e banane.
Forse… (bambini sentite me)
del parco pubblico quell’uomo è il re!
Quando si chiudono tutti i cancelli
e buoni dormono bimbi ed uccelli,
sotto un gran platano il nostro ometto
si siede in trono sul suo carretto.
Il venditore di palloncini
a lui s’inchina con riverenza,
gli rende omaggio la diligenza
frenando il trotto dei suoi ciuchini,

E intanto ammiccano, là fra le rose,
le lucciolette lievi e curiose…
Ma chi può dirlo?.. Nessuno sa
chi sia davvero quel personaggio
ch’è ricomparso alla fine di maggio
nel parco pubblico della città.

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L’omino del sonno

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'omino del sonno di Ninna Nanne

C’è un omino piccino,
piccino che va in giro soltanto di sera e cammina pianino,
pianino con un sacco di polvere nera.
E’ l’omino inventor del dormire
che nel lungo serale cammino
senza farsi veder ne’ sentire
porta il sonno per ogni bambino.
Non si sa se sia bello o sia brutto se sia vecchio p
iù o meno del nonno si sa solo
che va dappertutto e che lascia,
passando, un gran sonno.
Quando stanchi si senton gli occhietti
è perché sta passando l’omino
ed è l’ora in cui tutti i bimbetti
fan la nanna nel loro lettino!

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L’omino della luna

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'omino della luna di Bambini

Alberto Sanna
(MarcoraComolli)

Ecco un’astronave
È arrivata sulla Luna
Scendon gli astronauti
Con la tuta e occhiali blu.

E pian piano avanzano
In mezzo a quel silenzio
Quando da un cratere
Un omino salta su…

«Eccomi qua l’omino della Luna»
Lui fa ridendo agli uomini spaziali
«lo vi aspettavo ormai da tanto tempo già
E finalmente adesso siete qua!
Io vivo qui da solo sulla Luna
E custodisco i sogni dei bambini.
Tutte le notti mando tanti sogni giù
Ed al mattino poi ritornan su!

Io mando ai bimbi del mondo
I più bei sogni che ho
Sogni dolci pieni di marron glassé!
O di giocattoli nuovi
Soldatini e robot
Con pupazzi che camminano da sé…

Eccomi qua l’omino della Luna
Quando tornate ditelo ai bambini,
Che tanti sogni belli ancora manderò
E sempre più felici li farò!».

«Io mando ai bimbi del mondo
I più bei sogni che ho
Sogni dolci pieni di marron glassé!
O di giocattoli nuovi
Soldatini e robot
Con pupazzi che camminano da sé….

Eccomi qua l’omino della Luna
Quando tornate ditelo ai bambini
Che tanti sogni belli ancora manderò
E sempre più felici li farò!».

«Che tanti sogni belli ancora manderò
E sempre più felici li farò!».

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Accordi

   
  C
Ecco un'astronave 

è arrivata sulla Luna 

scendon gli astronauti 

con la tuta e occhiali blu. 

  B
E pian piano avanzano 

      Em
in mezzo a quel silenzio 

    B
quando da un cratere 

      G
un omino salta su... 





            F6              C
"Eccomi qua l'omino della Luna" 

            F6                   C
lui fa ridendo agli uomini spaziali 

              Dm                   C6
"Io vi aspettavo ormai da tanto tempo già 

          Dm6                 C
e finalmente adesso siete qua!

            F6              C
Io vivo qui da solo sulla Luna 

         F6                   C
e custodisco i sogni dei bambini. 

            Dm               C6
Tutte le notti mando tanti sogni giu' 

           G                  C
ed al mattino poi ritornan su!

               C7
Io mando ai bimbi del mondo i 

           F
piu' bei sogni che ho. 

         C7                         Dm
Sogni dolci pieni di marron glassé! 

           D7
O di giocattoli nuovi 

       G
soldatini e robot 

         D7
con pupazzi che camminano da sè... 

           F6              C
Eccomi qua l'omino della Luna 

            F6                C
quando tornate ditelo ai bambini, 

            Dm                  C6
che tanti sogni belli ancora manderò 

              G
e sempre piu' felici li farò!" 



C F6 C F6 C Dm C6 G


C              C7
Io mando ai bimbi del mondo 

             F
i piu' bei sogni che ho. 

         C7                        Dm
Sogni dolci pieni di marron glassé!

           D7
O di giocattoli nuovi 

       G
soldatini e robot 

         D7
con pupazzi che camminano da sè... 

           F6              C
Eccomi qua l'omino della Luna 

            F6                C
quando tornate ditelo ai bambini, 

            Dm                  C6
che tanti sogni belli ancora manderò 

              G
e sempre piu' felici li farò!" 



C Dm C6 G C


             Dm                  C6
"Che tanti sogni belli ancora manderò 

              G                 C
e sempre piu' felici li farò!". 

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L’Omino Di Latta – Fiaba Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Omino Di Latta – Fiaba

C'era una mela col bruco, la cornacchia col lupo ed un uomo colle mani grandi che faceva i balocchi, ne riempiva tre sacchi
Cocci a cui dava la vita con le agili dita (chissà quante volte avrai gettato certamente, in passato) si muovevano soli
Forse un carro curvo dalla strada un po' sconnessa lento arriverà, l'uomo colla barba lunga e la bisaccia piena d'oro gli dirà: - Ti regalo uno zecchino, voglio quello strano omino -
- Eccolo che arriva, già mi tremano le gambe, viene proprio qua-, disse quell'omino figlio della latta e della stoppa, che lo sa
- Fa vedere da vicino! No quello… l'omino!-
Scappa sopra il pentolino, sul sacco di lino, nel tino
- Eccoti qua piccolino… Dai vecchio! Prendi uno zecchino… facciamo due, oggi è stata una buona giornata per me. -
Il carro dei mostri che gira le strade ti porta lontano, mostrarti vorrà!
Il carro dei mostri, che gira le strade, che gira e che gira e che gira…
Erano rinchiusi dentro il carro, fra le sbarre (e lui era la) l'uomo cane, l'orso triste, l'aspica e cos'altro solo Dio lo sa
- Vieni un poco più vicino, prenditi quel lanternino.-
- State lì da molto? -
- Siamo qui rinchiusi solo da un eternità -
- Certo che vi credo, ma non vedo lo motivo della crudeltà -
- Sempre mostri siamo stati e perciò veniam mostrati-
Colle mani sue di latta dita nei lucchetti, gli scatti - Che succede qui dentro?! -
Scappano sui tetti, negli anfratti, di scatto
- Anche il gatto… -
E l'omino di latta

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L’omino di neve

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'omino di neve di Gianni Rodari

Gianni Rodari

L’omino di neve,

guardate che caso,

non ha più naso

e ha solo un orecchio:

in un giorno di Sole

è diventato vecchio!

Chi gli ha rubato un piede?

E’ stato il gatto,

bestia senza tatto.

Per un chicco di grano

una gallina

gli becca una mano.

Infine, per far festa,

i bambini

gli tagliano la testa

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L’omm de la tempesta

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 E semm partii

Testo Della Canzone

L'omm de la tempesta di Davide Van De Froos

Quaand l’è rüvaa nel porto de Marsiglia

l’ha cambiaa el maar cun’t una tazza de Penod

el s’è impiastraa de pagüüra e meraviglia

tütt quell che gh’era ghe l’era in del paltò

Oecc de fiöö in una fàcia de acqua dulza
un baretèn per fà parè de vèss francees
la schèna larga cumè I’unda che se svòlza
e che la sbàtt cuntra i ricordi e’l sò paees

Ammò una volta in giir a nàula sura un puunt
una furmiga che la rampèga sura èl mappamuund
ammò una volta a scapà da la sua umbrìa
per setàss giò e ciciarà cun quela futugrafia

E i g’hann daa ceentmìla nomm

ma l’ünich che ghe resta

forsi l’è propi quest che…

E forsi basta mea fà una guèra

tajà cun’t una forbis tütt el maar

quaand seet a cà gh’è quaicòss che te sutèra

e suta el tècc gh’è mea la Stèla Pulaar

E podet beev mìla tazz de camamèla
sarà i pensee ne la butèglia del vènn biaanch
a la tempesta basta mea una scudèla
perchè l’inchiostro de ogni viagg l’è nel to’saangh

Ammò una volta senza strada ne valiis
cumè una pianta che la ne va senza i radiis
ammò una volta senza spècc retruvisuur
i ricordi adree de cursa, ma lüü chè curr
pussèe de luur

E i g’hann daa ceentmìla nomm

ma l’ünich che ghe resta

forsi l’è propi quest che…

l’Omm de la Tempesta

E quèla zinghera setàda in sö la giustra
l’era un demoni o un angel senza i a al
löö l’ha verdüü la sua man ‘me ‘na finestra
lee l’ha lengiüüda e l’ha vedüü quel
tempuraal

“Nareet in giir, o furestee, per tütt el muund,
ma anca el muund de una quaj paart el finirà,
una tempesta l’è difficil de na’ a scuund
resta con me e la tempesta cesserà…”

L’è pussèe facil girà el muund
ciapà pesciaad de la mia umbrìa
che restà che insèma de te
e brüsà questa futugrafia,
perchè i m’hann daa ceentlnila nomm
ma I’ünich che me resta
forsi l’è propi quest che:
I’Omm de la Tempesta

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Intro: Sib Fa Mib Sib Fa (2 volte)  Mib Fa Sib Sib Mib Sib    

  Sib                 		     Mib
Quaand l'è rüvaa nel porto de Marsiglia 
  Sib                                    Fa
l'ha cambiaa el maar cun't una tazza de Penod 
   Sib                 		       Mib
el s'è impiastraa de pagüüra e meraviglia
  Sib                       Fa          Sib      Mib Fa
tütt quell che gh'era ghe l'era in del paltò 


Oecc de fiöö in una fàcia de acqua dulza 
un baretèn per fà parè de vèss francees 
la schèna larga cumè I'unda che se svòlza
e che la sbàtt cuntra i ricordi e'l sò paees 

 Mib       Fa             Sib           Fa
Ammò una volta in giir a nàula sura un puunt
una furmiga che la rampèga sura èl mappamuund
ammò una volta a scapà da la sua umbrìa 
per setàss giò e ciciarà cun quela futugrafia 

           Mib            Sib
E i g'hann daa ceentmìla nomm 
       Fa           Solm
ma l'ünich che ghe resta 
  Mib                  Fa      Mib Fa
forsi l'è propi quest che... 

Sib                       Mib
E forsi basta mea fà una guèra
 Sib                           Fa 
tajà cun't una forbis tütt el maar 
  Sib                                   Mib
quaand seet a cà gh'è quaicòss che te sutèra
   Sib                      Fa     Sib      Mib  Fa
e suta el tècc gh'è mea la Stèla Pulaar 

E podet beev mìla tazz de camamèla 
sarà i pensee ne la butèglia del vènn biaanch
a la tempesta basta mea una scudèla 
perchè l'inchiostro de ogni viagg l'è nel to'saangh 

Mib       Fa        Sib           Fa
Ammò una volta senza strada ne valiis 
cumè una pianta che la ne va senza i radiis
ammò una volta senza spècc retruvisuur 
i ricordi adree de cursa, ma lüü chè curr 
pussèe de luur 

           Mib            Sib
E i g'hann daa ceentmìla nomm 
       Fa          Solm
ma l'ünich che ghe resta
   Mib                 Fa     Mib
forsi l'è propi quest che... 
  Fa           Sib    Mib Fa
l'Omm de la Tempesta 

E quèla zinghera setàda in sö la giustra 
l'era un demoni o un angel senza i a al 
löö l'ha verdüü la sua man 'me 'na finestra 
lee l'ha lengiüüda e l'ha vedüü quel 
tempuraal 

"Nareet in giir, o furestee, per tütt el muund, 
ma anca el muund de una quaj paart el finirà, 
una tempesta l'è difficil de na' a scuund 
resta con me e la tempesta cesserà..." 

L'è pussèe facil girà el muund 
ciapà pesciaad de la mia umbrìa
che restà che insèma de te 
e brüsà questa futugrafia, 
perchè i m'hann daa ceentlnila nomm
ma I'ünich che me resta 
forsi l'è propi quest che: 
I'Omm de la Tempesta

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L’ommo sbagliato

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ommo sbagliato di Raffaele Viviani

Io so’ tutto nu sbaglio, ‘a dinto ‘e ffasce;
già ‘o primmo sbaglio ‘e l’ommo è quanno nasce.
‘E guaie ca passa doppo e tutto ‘o mmale,
so’ frutte ‘e chistu sbaglio iniziale.
Dicevo: so’ nu sbaglio ‘a che so’ nato,
crisciuto senza mamma e senza pate:
ca cchiù pe’ fa’ na cosa e, senz’ammore,
vuletteno fa’ a me pe’ fa’ n’errore.
Penzajeno: cchiù criammo a nu spustato?
e ce ne stanno tante e chisto è n’ato.
Po’ se squagliaieno, chi l’ha viste cchiù.
E c’è rimasto ‘o fallo ‘e ggiuventù.
E n’ommo ch’è nu fallo e nu fallito,
nu sbaglio calculato e stabilito;
tutto chello che fa nun le riesce;
sbandato, nun è carne e nun è pesce.
Dice na cosa, nun ce sta chi ‘o crede,
cchiù se fa ‘nnanze e cchiù nisciuno ‘o vede.
Nisciuno ‘o dà ‘mpurtanza e ‘o stenne ‘a mano:
tutto chello che cerca sta luntano.
E io scengo sempe, comm’ ’a cartuscella
menata abbascio, ca fa ‘a palummella:
e quanno arriva ‘nterra è scarpesata,
mentr’io cchiù scengo e cchiù sprufonna ‘a strata.
Ognuno me ne caccia: so’ na mosca,
pe’ me sta vita è na parola trosca.
E si me mengo a mare, ‘e bella posta,
‘o mare, attuorno a me, piglia e se scosta.
Si stenno ‘e mmane p’ ‘e tene’ appuiate:
trovo ‘o vvacante attuorno ‘a tutte ‘e late.
Songo desideruso ‘e na ‘ntuppata,
nun saccio che vo’ di’ na scarpesata.
Manco ‘e malanne, ch’è na malatia?,
niente, nisciuno ‘a vo’, sta vita mia.
Sperammo ca tenesse ‘a bbona sciorte
cu chello ca desidero: cu ‘a morte.

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L’omo e el lupo

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'omo e el lupo di Trilussa

di Trilussa

Un vecchio Lupo, ner guardà le stelle,
diventò bono e se sentì er dolore
d’avé scannato tante pecorelle.
(Tutte le cose belle
fanno un effetto maggico ner core.)

E diceva fra sé: – Pe’ conto mio
sarei disposto a fa’ la vita onesta:
però bisognerà che me travesta
perché nessuno sappia chi so’ io.
Infatti puro l’Omo s’è convinto
che pe’ sta’ bene ar monno è necessaria
una certa vernice umanitaria
che copra la barbaria de l’istinto. –

E fisso in quel’idea
pijò la pelle d’un abbacchio morto
e ce se fece come una livrea:
poi, zitto zitto, entrò ner pecorume
che stava a magnà l’erba in riva ar fiume.
Mantenne la promessa. Da quer giorno
fu l’amico più bono e più tranquillo
de l’agnelletti che ciaveva intorno.
Benché stasse a diggiuno
nun je storse un capello e, manco a dillo,
nun se ne mise all’anima nessuno.

Ma una brutta matina
trovò tutte le pecore scannate
e un vecchio co’ le mano insanguinate
che contrattava la carneficina.
Eh! – disse allora – l’Omo è sempre quello:
predica la bontà, ma all’atto pratico
nun è che un lupo: un lupo dipromatico
che specula sur sangue de l’agnello.

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L’omo e l’arbero

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'omo e l'arbero di Trilussa

di Trilussa

Mentre segava un Arbero d’Olivo
un Tajalegna intese ‘sto discorso:
Un giorno, forse, proverai er rimorso
de trattamme così, senza motivo.

Perché me levi da la terra mia?
Ciavressi, gnente, er barbero coraggio
de famme massacrà come quer faggio
che venne trasformato in scrivania?

Invece – j’arispose er Tajalegna –
un celebre scurtore de cartello,
che lavora de sgurbia e de scarpello,
te prepara una fine assai più degna.

Fra poco verrai messo su l’artare,
te porteranno in giro in processione,
insomma sarai santo e a l’occasione
farai quanti miracoli te pare. –

L’Arbero disse: – Te ringrazzio tanto:
ma er carico d’olive che ciò addosso
nun te pare un miracolo più grosso
de tutti quelli che farei da santo?

Tu stai sciupanno troppe cose belle
in nome de la Fede! T’inginocchi
se vedi che un pupazzo move l’occhi
e nun te curi de guardà le stelle! –

Appena j’ebbe dette ‘ste parole
s’intravidde una luce a l’improviso:
un raggio d’oro: Iddio dar Paradiso
benediceva l’Arbero cór Sole.

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L’omo e la scimmia

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'omo e la scimmia di Trilussa

di Trilussa

L’Omo disse a la Scimmia:
Sei brutta, dispettosa:
ma come sei ridicola!
ma quanto sei curiosa!

Quann’io te vedo, rido:
rido nun se sa quanto!…-
La Scimmia disse: – Sfido!
T’arissomijo tanto!…

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L’omo finto

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'omo finto di Trilussa

di Trilussa

Dice che un giorno un Passero innocente
giranno intorno a un vecchio Spauracchio
lo prese per un Omo veramente;
e disse: – Finarmente
potrò conosce a fonno
er padrone der monno! –
Je beccò la capoccia, ma s’accorse
ch’era piena de stracci e de giornali.
Questi – pensò – saranno l’ideali,
le convinzioni, forse:
o li ricordi de le cose vecchie
che se ficca nell’occhi e ne l’orecchie.

Vedemo un po’ che diavolo cià in core…
Uh! quanta paja! Apposta pija foco
per così poco, quanno fa l’amore!
E indove sta la fede?
e indove sta l’onore?
e questo è un omo? Nun ce posso crede…
Certe vorte, però, lo rappresento,
disse lo Spauracchio – e nun permetto
che un ucello me manchi de rispetto
cór criticamme quello che ciò drento.
Devi considerà che se domani
ognuno se mettesse a fa’ un’inchiesta
su quello che cià in core e che cià in testa,
resteno più pupazzi che cristiani.

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L’onda

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'onda di Sconosciuto

L’amore dell’estate è come un’onda
Che arriva all’improvviso e se ne va
E come un’onda so che tu farai
Un po’ ti fermerai
Ma so che prima o poi te ne andrai
L’amore dell’estate è come il vento
Che arriva, ti accarezza e se ne va
E come il vento mi accarezzerai
Ma un giorno con un “ciao”
I giorni insieme a me scorderai
E perciò non crederò
Alle cose che dirai
Tu amami se vuoi
Ma non parlare mai
Di amore che non finirà
L’amore dell’estate è come un’onda
Che arriva all’improvviso e se ne va
E come un’onda so che tu farai
Un po’ ti fermerai
Ma so che prima o poi te ne andrai
Tu amami se vuoi
Ma non parlare mai
Di amore che non finirà
L’amore dell’estate è come un’onda
Che arriva all’improvviso e se ne va
E come un’onda so che tu farai
Un po’ ti fermerai
Ma so che prima o poi te ne andrai

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L’onda – Francesca Chiara

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'onda – Francesca Chiara di Francesca Chiara

Il tramonto è rosa
L’arancione è già andato via
Chiara è tutta sola
Dentro a un buco di malinconia
E c’è il mare che le dice
“Chiudi gli occhi e lui tornerà”
Ma poi sente quella voce
Strana in testa che sussurra:

“Butta via, butta via, butta via l’amore
Butta via, butta via, butta via l’amore”

Che senso ha – che male fa
Che senso ha giocare
Che senso ha
Ridere, scherzare senza te

E l’onda va…

Il rumore in testa
Era musica un anno fa
Chiara il tempo passa
E batte lento sulla riva
E c’è troppa gente, troppi sguardi
Troppo sole
E fa rabbia chi sorride in faccia a chi sta male

“Butta via, butta via, butta via l’amore
Butta via, butta via, butta via l’amore”

Che senso ha – che male fa
Che senso ha giocare
Che senso ha
Vivere senza te
Che senso ha – che male fa
E tutto va a morire
Che senso ha
Ridere, scherzare senza te.

E l’onda va…

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L’onda – Paola Turci

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'onda – Paola Turci di Paola Turci

La senti l’onda che ti esaspera
Ti prende e ti tira fuori l’anima
Lo senti il cuore come palpita
Un animale dentro scalpita
E vai e vai che arrivi dove vuoi
Se guardi dentro è dentro tutti noi
Se prendi l’onda allora si
Che bello vivere così
E questo tempo allora scivola
Che ti saluto già dall’isola
E come viaggia questa musica
Che già mi fa sentire l’unica
E allora allora allora si
Io voglio vivere così
Così
È l’onda l’onda che ci carica
Dal Polo Nord al Sud America
Dalla Jamaica arriva in Africa
E passa tutto dalla Manica
E l’onda non si è mai fermata
In ogni stato c’è già stata
E arriva arriva arriva qui
Che bello vivere così

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L’onore

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'onore di Giuseppe Penza

Chèdd’è chell’ammuina?
‘A gente curreva a’ ccà e allà.
“Hanno sparato sentette”
Vedette ‘na figliola ca ‘e guardie
purtavano a caserma.
L’onore de’ figliole è sacro
s’ha da rispettà
e guaie a chi n’abusa!
‘O scellerato a nguaiaie,
e doppe due anni
nun vuleva arreparà..
Essa dicette ddoie parole:
” O me spuse, o t’accido”
e accussì facette.
Dui viecchi accidentati,
aspettavano a sere ‘a figliola.
ca purtava ‘o pane a casa,
ma essa ‘e baciaie e dicette:
“Io aggio salvato l’onore”!

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L’onore – Trilussa

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'onore – Trilussa di Trilussa

di Trilussa

Povera società senza giudizzio!
Povera nobbirtà senza decoro!
diceva un rospo verde in campo d’oro
dipinto su uno stemma gentilizzio. –

Che diavolo direbbe l’antenato
se doppo dieci secoli a di’ poco
sapesse ch’er nepote vince ar gioco
cor mazzo de le carte preparato?

Va’ là! – je fece un’Aquila d’argento
appiccicata su lo stemma stesso. –
Quell’antenato che stimamo adesso
nun era che un teppista der trecento.

È er tempo che nobbilita: per cui
è inutile che peni e te ciaffanni.
Er nipote che rubba, tra mill’anni,
diventa un antenato pure lui.

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L’Onorevole

Album

È contenuto nei seguenti album:
2011 Supersantos

Testo Della Canzone

L'Onorevole di Alessandro Mannarino

Preso un lavoro e perso una donna
Andò sul canale a cercare la luna
Ma trovò nell’acqua salmastra L’altra sua faccia, solo più scura
E fece finta di non avere mai avuto paura
Fece finta di non avere mai amato nessuna
Andò al bar del cielo vuoto
Da bere costa poco
Lo paghi doppiamente solo il giorno dopo
Ordinò tre bicchieri pieni di ghiaccio e uno di perdono
E prese a costeggiare la via del superuomo
La mattina i colleghi dell’ufficio “Stomaco e conchiglie”
Lo trovavano pieno di rispetto
Sogno delle mogli, perfetto per le figlie
Prefetto, prefetto
La notizia del decesso arrivò nel pomeriggio
Nel vuoto giallo di un nuovo chiacchiericcio
Gli impiegati del partito andavano alla schiera
Con le gobbe ripiegate nella giusta maniera
La sua bara fu un leggio di frassino e betulla
E un discorso che diceva tutto e non diceva nulla
E davanti alle domande di una giornalista bella e bruna
Fece finta di non avere mai avuto paura
Fece finta di non avere mai amato nessuna
Il giorno seguente si presentò al lavoro
Con gli occhi vuoti e il raffreddore
Ed era deceduto solo da poco
Appena da dieci o dodici ore
Ma i segni della morte erano evidenti
E aveva biglietti della lotteria al posto dei denti
Fichi d’india al posto delle orecchie
Bacchette al posto delle mani
E al posto dei cani un branco inamidato di esseri umani

E quando gli dissero che l’economia era malata
E che la fame era la migliore cura
Fece finta di non avere mai avuto paura
Fece finta di non avere mai amato nessuna

Una settimana appena dopo il suo funerale
Aveva la testa rigirata sulla schiena
Ma trovò il modo di rimediare
Chiamò il generale Panciapiena
E ordinò i più feroci bombardamenti su tutti i suoi sogni passati
In difesa del popolo e dei giorni seguenti

A un anno dalla morte si vedevano solo le ossa
Era sparito tutto, persino la puzza
E guardava dall’alto della sua fossa la gente che manifestava nella piazza
E scorse fra la folla la sua amata
Con le lacrime in tempesta sopra il viso
E quando vide che veniva calpestata
Non si scompose, ma abbozzò un sorriso
E fece finta di non avere mai avuto paura
Fece finta di non avere mai amato
Di non avere mai amato nessuna

Amore mio come farò
Quest’inverno che t’ha gelato il sangue ti lusinga
Amore mio ti seppellirò
Questa notte che m’ha coperto il volto ti contenta

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L’Onorevole – Alamia e Sperandeo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Onorevole – Alamia e Sperandeo

Giovanni cala la lenza che pigliamo un po' di pesciolini
No, secondo me con la rete se ne prendono di più!
La politica, una parola oggi che non va di moda

E la serietà tra i politici oramai non è più in voga
Che stupidità, andar alle urne per le nuove elezioni
Tanto domani si sa questo govenro cadrà e sempre il popolo alla fine pagherà!
Tanto domani si sa questo governo cadrà e sempre il popolo alla fine pagherà!
Ma che vuoi far...

Ma di tutta l'erba non se ne può fare un fascio
Abbiamo questa sera con noi un uomo che potrà cambiare radicalmente
Il volto, la maschera a questa Sicilia tanto martoriata e malgovernata
Eccolo! Lo vedo! E' lui!
Il Messia venuto da lontano, dalla via Perpignano
Figghio ru sbarco americano, naturalizzato palermitano
L'onorevole Aristide Gargiulo!

Felicissima sera, a tutti sti elettori qui presenti (ma cu è Mario Merola?!)
A tutti sti cristiani incravattati, femmine scicche e ommine pittate!

Onorevole, chiedo scusa, guardi che si dice ommine scicche
E femmine pittate
No no, si dice ommine pittate perché al giorno d'oggi co' st'aricchine e sti capiddi a scussuniedda
Gli uomini so' tutti ricchioni, come a te! Andiamo avanti... (Grazie, grazie)
Chesta è 'na festa e piazza, tutti ch' e fracchesciasse sti signori
Ma questa sera avrei preferito iriminne nt'e mafunn' u pipirito
Chi sono? (Un fango) Che ve ne 'mporta, son l'uomo della svolta
E son venuto qua musica musicante! E non ti cunvenia?
Stasera in mienz' a st'ommini eleganti
Qualcuno l'ave belli vunci tanti (Bravo Gargiulo!)
Amici, compagni, fratelli, sorelle, nipoti, cognati, gent'a pieri, pompieri, carnezzieri, salumieri
Funtanieri, rigattieri, infermieri... parlate, dite, apritevi, le vostre richieste per me sono un debito!

Sugnu Totò u muratore, staiu vicino a Guaritore
E una casa come i cristiani non ce l'ho!
Disoccupato e mort'i fame, sotto la Cassa Integrazione
Mi busc'u pane guardando i machine a' stazione!
Como si dice, int'a stu munnu c'è cu nata e cu va n'funnu!
Cu nasce tunno, rice u proverbio, un po' morire quadrato!
Io saccio solo che sta vita è troppo disgraziata!
Siempre pane e fellata...
E datimilla una casa popolare puro a mia! (datimilla, amunì!)Ovunque sia (Unn'è gghiè!), u Burgo Novo, au ZEN o a Bonagia!

E ca a vuoli 'i mia?! Ma la smetta! Si rivolga a chi di competenza
S'accattasse un cuppo di cala e semienza
Si va assietta a Piazza Indipendenza, così s'a mancia e non ci piensa!
Parlate, dite, fate le vostre richieste serie!

Onorevole Gargiulo, tanto per cominciare mi è d'uopo
Rivolgerle il saluto mio e quello della cittadinanza tutta (sucunieddu!)
Noi questa sera nel ringraziarla
Siamo estremamente fieri di averla qui fra noi
Perché il suo alto senso democratico
Il suo imperturbabile spirito politico...
Ohhh, ohhh, ooohhhhhh
Ma che s'incantò u disco?
Ma io le stavo facendo una domanda...
Ma la domanda nn'è cuntu che è un libro, egregio amico!
Stringiamo, quagliamo!
Egregio onorevole, guardi che non condivido assolutamente il suo modo di fare nei miei confronti! Si ricordi che io sono
Un giornalista da 'a Repubblica!
Che è lei? Un giornalista da 'a Repubblica!
Ma lei manco della via d'ussuna è, se ne vada, si levasse i ravanzi!
U giornalista...
Guardi che lei ha affermato... che cosa ho affermato io?
Chi sugnu sbirru sbirru comu a lei?! (u 'nchiummu, u 'nchiummo)
Adesso basta, calma, amici cittadini ho scritto due paroline per voi
Soltanto io posso risolvere i problemi che attanagliano questa nostra bella Italia
Questo nostro amato stivale, questo mocassino, questa tappina
E to soro la tappinara!
Ecco, la voce del popolo che si esprime in termini sicuri e decisi
Un elettorato di gente di tavierna...
Ma chi, a tiest'i cernia?!
Onorevole Gargiulo, e l'acqua che non viene nelle nostre case?
Dite, parlate pure, fate le vostra lamentazioni!
Posso parlare? Parli!

Io sto in una casetta piccolina a via Pitrè (vabbè)
Due camere e cucina, senza acqua ma perché (chi è?)
E quando la matina e pulizie debbo fa (chi c'è?), cu l'acqua minerale io mi devo arrangià!

Un'ora sola, ri matiiina!Un pozzu inchiri mancu a bagnina
In confidenza, le dico che.. un mi pozzu fare mancu u bidet!!

Filo, ma picchè ne viene un filo (s'a futtunu!), manco si può lavari, ma comu schifio sav'a ffari!
(ma come sav'a ffari cu st'acqua!) filo, ne corre solo un filo (sa vinninu, sa vinninu!)
Ma dimmi tu perché, m'è fare 'u shampoo c'u the!

Onorevole, ma perché non ci parla delli suoi programmi?
Ma di quale programma vuole parlare lei? del primo programma, del secondo programma?
Parliamo del terzo? parliamo della filodiffusione, parliamo delle televisione
E allora parliamo di TeleSakura, tutta nuda!
I prezzi sono saliti alle stelle? e si mettesse a'nura e si facesse viriri 'i felle!

Onorevole Gargiulo, nt'i facsimile che nummaro è 11?
Amici, volete le case? (Ciertu) gli ospedali (sé!), un lavoro sicuro per voi e per i vostri figli (sissìgnore), le fabbriche?
Un avvenire migliore? Iti a rubbare!
Onorevole, sì un fango si! Avi sett'anni ca ti vegn'appresso, u travaggio, a casa popolare
La pensione per nonnò! Gargiulo, non te lo faccio mangiare più u puipp'a Munnieddu!
Tè, addobba duoco! Ma che spari?! Che spari?
Che sunn' stricchettuna? non è lo sparo di un verme solitario
Che può fermare la mia voce, non è una rondine che fa primavera
Ma è un cervo che fa primavera, un cuirnutu sì!!
Ecco il terrorismo dilaga, bombe a mano, mitra, bazooka, carriarmati
Lanciafiammi, sputunicchi, tricchi tracche, assicuta fimmine
Questa nostra Italia invasa da Turchi, Francesi, Svedesi, Americani
Marocchini, Tunisini, Algerini
Dobermann, mastini napoletani, chihuaua
Can'i caccia, can'i maaannara!
Ecco cosa sono tutti, un pugn'i can'i mannara!
Parlate cittadini, dite pure, perché le vostre richieste per me sono Vangelo!

Amico Gargiulo, lei si è sempre interessato ai problemi di noi elettori
Ecco, ci dica, a noi gay di piazza Sant'Oliva ma cosa manca?
'A pullanca vi manca, pezz'i seicientu!
Va isa a cardariella! A noi gay cosa manca, u bollito!

E ricordate cittadini, quando votate, votate sicuro, votate Aristide Gargiulo
Che quando acchiana iddo ve la pigghiate tutti nt'o culo!

Giovanni cala la lenza che pigliamo un po' di pesciolini
No, secondo me con la rete se ne prendono di più!
La politica, una parola oggi che non va di moda
E la serietà tra i politici oramai non è più in voga
Che stupidità, andar alle urne per le nuove elezioni
Tanto domani si sa questo govenro cadrà e sempre il popolo alla fine pagherà!
Tanto domani si sa questo governo cadrà e sempre il popola alla fine pagherà!
Ma che vuoi far..

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L’opera delle rane

Album

È contenuto nei seguenti album:

1979 Barbapapà

Testo Della Canzone

L'opera delle rane di Orietta Berti

(RaggiStocckermans – Bos)

Sarà la rana l’animale
che alla festa canterà.
Cra cra cra cra cra cra…
Cra cra cra cra cra cra…
Ma quella che arriva qui
è rana raffreddata o no
ha il naso che lòe gocciola
e uno sternuto in bilico
Cra cra ce la farò,
cra cra aiuto un po’.
Cra cra ma canterò,
cra cra ci riuscirò.
Barbapapà, Barbapapà,
è malata chissà se canterà,
canterà!
Barbapapà, Barbapapà,
e la festa chissà che fine fa.
Che fare non si sa,
ma che difficoltà.
Cra cra che brutto qui,
che umido che c’è!
Barbapapà, Barbapapà,
è malata chissà se canterà,
canterà!
Barbapapà, Barbapapà,
e la festa chissà che fine fa.
Andiamo via di qui,
fuggiamo andiamo via,
mi sembra sia un’idea,
ranocchia insieme a me.
Barbapapà, Barbapapà,
traslochiamo e festa si farà,
si farà!
Barbapapà, Barbapapà,
tutti in coro che festa si farà.
Lasciamo i nidi e gli alberi,
pollai, rifugi e simili,
andiamo ed affrettiamoci,
fuggiamo via di qui.
Tok tok, bau bau, arf arf, be be,
miao miao, cip cip, ron ron, mu mu,
andiamo ed affrettiamoci,
andiamo via di qui.
Ranocchia guarirai,
dai vieni insieme a noi,
in fila a tre per tre,
cra cra, be be, youppiè…
Barbapapà, Barbapapà,
traslochiamo e festa si farà,
si farà!
Barbapapà, Barbapapà,
tutti insieme che bello che sarà.

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L’operaio della Fiat (La 1100)

Album

È contenuto nei seguenti album:

1974 Ingresso libero
2005 Sotto i cieli di Rino Special Edition (CD 1)

Testo Della Canzone

L'operaio della Fiat (La 1100) di Rino Gaetano

Hai finito il tuo lavoro
hai tolto trucioli dalla scocca
è il tuo lavoro di catena
che curva a poco a poco la tua schiena
neanche un minuto per ogni auto
la catena è assai veloce
e il lavoro ti ha condotto
a odiare la 128
Ma alla fine settimana
il riposo ci fa bene
noi andremo senza pensieri
dagli amici a Moncalieri
. . . la millecento,la millecento . . .
Hai lasciato la catena
un bicchiere di vino buono
ti ridà tutto il calore
trovi la tua donna e fai l’amore
sei già pronto per partire
spegni tutte le luci di casa
metti il tuo abito migliore e pulito
lasci al gatto la carne per tre giorni
e insieme a una Torino abbandonata
trovi la tua macchina bruciata
. . . la millecento,la millecento,la millecento . . .

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
la-7 re7 la-7 re7

la-7                      re7
du du du du du du du du   du du du du du du du du
la-7                      re7
du du du du du du du du   du du du du du du du du

la-7                re7  la-7                        re7
hai finito il tuo lavoro hai tolto i truccioli dalla scocca
la-7                 re7      si7                        mi7
è il tuo lavoro di catena che curva a poco a poco la tua schiena

la-7                       re7  la-7                re7
neanche un minuto per ogni auto la catena è assai veloce
la-7                 re7   si7                 mi7
e il lavoro ti ha condotto a odiare la centoventotto

la-       do        re              la-
ma a fine settimana il riposo ci fa bene
la-         do             re                 la-
noi andremo senza pensieri dagli amici a Moncalieri

la-7                      re
du du du du du du du du   du du du du du du du du
la-7                      re
du du du du du du du du   du du du du du du du du

do  re   la-   do  re   la-   do re  la- re7 la- re7
la  millecento la  millecento

la-7              re7  la-7                 re7
hai lasciato la catena un bicchiere di vino buono
la-7               re7  si7                        mi7
ti ridà tutto il calore trovi la tua donna e fai l'amore

la-7                  re7                                re7 la-7
sei già pronto per partire spegni tutte le luci di casa
la-7                                     la-7 re7
metti il tuo abito migliore e pulito
re7                                     re7 la-7
lasci al gatto la carne per tre giorni
la-7
e insieme a una Torino abbandonata
si7                      mi7
trovi la tua macchina bruciata

la-7                      re7
du du du du du du du du   du du du du du du du du
la-7                      re7
du du du du du du du du   du du du du du du du du

do  re   la-   do  re   la-   do  re   la-
la  millecento la  millecento la  millecento


la-7                      re7
du du du du du du du du   du du du du du du du du
la-7                      re7
du du du du du du du du   du du du du du du du du

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L’operaio della Fiat – Rino Gaetano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'operaio della Fiat – Rino Gaetano

[Strofa 1]
Hai finito il tuo lavoro
Hai tolto trucioli dalla scocca
È il tuo lavoro di catena
Che curva a poco a poco la tua schiena
Neanche un minuto per ogni auto
La catena è assai veloce
E il lavoro ti ha condotto
A odiare la 128

[Bridge]
Ma alla fine settimana
Il riposo ci fa bene
Noi andremo senza pensieri
Dagli amici a Moncalieri

[Ritornello]
La millecento! La millecento!

[Strofa 2]
Hai lasciato la catena
Un bicchiere di vino buono
Ti ridà tutto il calore
Trovi la tua donna e fai l'amore

[Pre-Ritornello]
Sei già pronto per partire
Spegni tutte le luci di casa
Metti il tuo abito migliore e pulito
Lasci al gatto la carne per tre giorni
E insieme a una Torino abbandonata
Trovi la tua macchina bruciata

[Ritornello]
La millecento! La millecento! La millecento!

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L’operaio della Sip

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'operaio della Sip di Ellen Kessler

Ho un bell’appartamento
proprio da lunedì,
e ci vivo da sola,
cichibon cicchidì…
Manca solo una cosa
essenziale per me,
il telefono, è chiaro!
Cichibon, chichidè!

Vado alla sip
per averlo con urgenza,
dico “sapete io non so starne senza…”
Mercoledì arriva un’operaio in gip,
dice “we, baby… sono l’uomo della sip!
ho un telefono perfetto,
te lo metto dove vuoi…
Te lo metto nel soggiorno,
te lo metto dentro al bagno,
te lo metto contro il muro,
te lo metto nella hall..
Se lo vuoi col ciccolino
che fa solamente –bip-
te lo metto volentieri,
come faccio con i vip,
perché we baby,
sono l’uomo della sip”

E che uomo! E che telefono!

”In mezz’ora te lo metto,
te lo metto dappertutto…”

Pensate un po’,
un telefono dappertutto! Uh!
Ho riflettuto un poco

e considerato che

era un uomo straordinario,

proprio come piace a me.
Il telefono lo voglio,
anche se non sono un vip,
quindi ho preso per la mano l’operaio della sip
cantando “elalali elalilali, elali lali lali”,
Presto mettilo perché voglio telefonare!

Uh! Eccolo!
E l’ho avuto nel soggiorno,
e l’ho avuto dentro al bagno,
e l’ho avuto contro il muro,
e l’ho avuto nella hall..
Con o senza ciccolino,
con il bip, senza il bip,
me l’ha messo dappertutto
l’operaio della sip,
cantando “elalilali elalilali
ciababadu babadabu baduda
du lalilali cichibon cichiba!”

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L’operaio Gerolamo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1973 Il giorno aveva cinque teste
1975 Bologna 2 settembre 1974

Testo Della Canzone

L'operaio Gerolamo di Lucio Dalla

S’alza il sole sui monti
E sono ancora a casa
Cala il sole sull’acqua
E mi trovo nella polvere della strada

S’alza il sole sui monti
E adesso sono a Torino
Cala il sole sull’acqua
E mi trovo solo come un cane in angolo
Dentro una mescita di vino

S’alza il sole sui monti
E sono arrivato in Germania
Cala il sole sull’acqua
E sono in una baracca disteso
Al buio con un vecchio maglione addosso
E una lampada che non funziona

S’alza il sole sui monti
E mi trovo a Nanterre, periferia di Parigi
Cala il sole sull’acqua
E sono con gli altri compagni
a vegliare un povero italiano, il mio amico Luigi.

S’alza il sole sui monti
E sono arrivato a Malano
Città dell’abbondanza e dei miracoli e della Madonna
Cala il sole sull’acqua
E non ho nemmeno la forza di guardarmi la mano

S’alza il sole sui monti
E mi trovo qui braccato nella campagna
Cala il sole nell’acqua
Se qualche santo m’aiuta
mi trovo alla fine in una grotta buttato

S’alza il sole sui monti
E sono ferito a morte, ferito al petto e condannato
Povero operaio, povero pastore, povero contadino

S’alza il sole sui monti
E un altro al posto mio è già arrivato.

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L’opportunità – Peter Punk Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'opportunità – Peter Punk

Mentre io canto in Cile c'è
Chi ancora grida libertà
Cercando ruolo del potere in questo gioco
Spezzando le radici di catene e povertà

Finché gente come voi!
Come Pinoche si è venduto al Dio denaro
Finché gente come voi!
Permise ai balcani
Genocidio kossovaro

Se quel ragazzo crescerà
In mezzo a persone che
Vedendo nel fuggire un'opportunità
Per aver disprezzo innocenza e lealtà

Finché gente come voi!
Come Pinoche si è venduto al Dio denaro
Finché gente come voi!
Permise ai balcani
Genocidio kossovaro

E se il color della pelle
Oppure il luogo in cui sei nato
Chi vuol esser libero può non girare armato
Trova la rabbia dentro te che si ribella a un dittatore
Che vuole toglierci la libertà

Finché gente come voi!
Come Pinoche si è venduto al Dio denaro
Finché gente come voi!
Permise ai balcani
Genocidio kossovaro

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L’opposto – Elia p.s. Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'opposto – Elia p.s.

{Strofa 1}
E mi ricordo un giorno
Io in una casa tu dall'altra parte del mondo
Avrei pagato non so cosa per prepararti qualcosa
Da mangiare
Ma non ho soldi
Indovina tu qual è il finale (ah)

{Ritornello}
E siamo sempre tutti al primo posto
Anche se sembra l'opposto
Poi ti chiamo e ti incazzi con la paura addosso
E tu sei sempre al primo posto
Anche se sembra l'opposto
Domani è un altro giorno sempre nello stesso posto
Però

{Strofa 2}
Un egoista non si accorge delle cose che perde
Sono troppo preso ad osservare il pavimento
Se mi chiedi se ti penso
Se mi dici mi dispiace oggi proprio non ti penso
Poi mi manchi tu ed è tutto diverso
E non so perché faccio così sapendo
Che a volte tu provi lo stesso
Poi mi dispiace, me ne pento
Ma non serve più a niente
Forse avrai capito che in fondo
Sono un po' un perdente ma (ah ah)

{Ritornello}
E siamo sempre tutti al primo posto
Anche se sembra l'opposto
Ma alla fine passa tutto e cambiamo discorso
E tu sei sempre al primo posto
Anche se sembra l'opposto
Non ti prendo per il culo, giuro
Mi ammazzo piuttosto
Mi ammazzo piuttosto

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L’opposto di me

Album

È contenuto nei seguenti album:
2011 Lontano da tutto

Testo Della Canzone

L'opposto di me di Serena Abrami

Ritrovarsi a camminare senza orientamento
aspettare che qualcosa accada
per avere un argomento e poi sparire.
Ritrovarsi un minuto dopo
sconosciuti
annotare questi mesi come fossero minuti.

Come tu mi vedi?
Cosa non va?
Non ci sono più e non ci sono più
per nessuno
se devo dimostrare di essere
come qualcuno.
Non ci sono più e non ci sono più
per nessuno
se devo dimostrare di essere
diversa da me.

E paragonarsi con chi
neanche ti interessa
per rimanere poi fregati
da chi non dice niente.

Non è così sincero.
Non è quello che vorrei.

Non ci sono più e non ci sono più
per nessuno
se devo dimostrare di essere
come qualcuno.
Non ci sono più e non ci sono più
per nessuno
se devo dimostrare di essere
diversa da me
in un modo che è
l’opposto di me.

Non ci sono più e non ci sono più
per nessuno
se devo dimostrare di essere
come qualcuno.
Se devo dire o fare, se devo
dire o fare, svaniscano i miei sogni se
non posso più soffrire
Se devo dire o fare, se devo
dire o fare, svaniscano i miei sogni se
non posso più dormire
Se devo dire o fare, se devo
dire o fare, svaniscano i miei sogni se
non posso più soffrire.
Se devo dire o fare, se devo
dire o fare… C’è chi preferisce il mare.

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L’ora d’aria

Album

È contenuto nei seguenti album:
1994 Giò Di Tonno

Testo Della Canzone

L'ora d'aria di Giò Di Tonno

Ho capito d’aver torto
ho capito i miei errori
solo quando sarò morto
so che io ne verrò fuori,
ma da oggi son sicuro
che la vita può cambiare
la ma testa contro il muro
è un ricordo da bruciare
fare male fare bene
fare quello che volevo
per dimenticar le pene
oh mio dio quanto bevevo
e rubavo per mangiare
solo due galline e un pollo
ora mi vedo dappertutto
con un cappio attorno al collo
Ho sfiorato con le dita
la fortuna di passaggio
ho fumato la mia vita
solo per trovar coraggio

E il tempo in questo buco
passa lentamente
è freddo e scuro questo buco
non si vede un accidente

L’ora d’aria no… non mi basta più
cerco un po’ d’amore
quello che sai darmi tu
L’ora d’aria no… non mi basta mai
ogni volta mi domando
chissà cosa farai

Per il mondo mille figli
tutti di diverse madri
ed è chiaro che mi somiglino
sono tutti quanti ladri,
quante donne quanto amore
quante storie da scordare
se ripenso al mio dolore
non riesco più a parlare
vedo solo il cielo a strisce
da questo sporco metro quadro
e per chi non lo capisce ancora
sono solo mezzo ladro
sono solo mezzo uomo
che ha capito mezza vita
sono quello che non sono
fino a che non è finita
ma poi il tempo ha tutto il tempo
di passare senza fretta
che lo conti ogni momento
con un’altra sigaretta

E il tempo è fumo e niente
è uno squarcio nel mio cuore
e passa lentamente
perché il tempo ha ore ed ore

L’ora d’aria no… non mi basta più
cerco un po’ di cielo
quello che vedi anche tu
L’ora d’aria no… non mi darà mai
la speranza di vederti
di toccarti mai

Solo adesso che son vecchio
sono giunto a conclusione
la mia faccia nello specchio
ne è una chiara dimostrazione,
mi ritrovo in questi panni
attaccati alle mie ossa
io per tutti questi anni
ho scavato… la mia fossa

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L’Ora d’Aria – Atarassia Gröp Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ora d'Aria – Atarassia Gröp

SOLTANTO DUE MINUTI, SIGNOR PRESIDENTE
LO SO CHE È CHIEDER TROPPO, PERO' A VOLTE NON LE SEMBRA
CHE SI DEBBA DARE ASCOLTO A QUELLA GENTE
A CUI LA VITA HA DETTO QUASI SEMPRE SOLAMENTE "NO!"?
PER CUI FACCIA ATTENZIONE PER FAVORE A QUESTE PICCOLE PAROLE
E SE LO VUOLE
LEGGA FINO IN FONDO PER SEGUIRMI
IN QUESTO VOLO DENTRO AL CUORE

LE DICO PER INTANTO, SIGNOR PRESIDENTE
CHE QUESTA CELLA È LARGA QUATTRO METRI E SIAMO IN OTTO A RESPIRARCI
DALL'OTTOBRE DI DUE ANNI FA
MI SCUSI SE DITURBO, MA ERO STANCO DI SENTIRMI DIRE "NO!"
DA CHI CONFONDE LA SEVERITA' CON LA DISUMANITA'
MI CAPIRA'
SE DICO CHE MI PIACEREBBE AVERE ANCORA
LA MIA DIGNITA'

E OGNI NOTTE SI SOGNA DI VOLARE VIA
SCROLLANDOCI DI DOSSO SBARRE E FOLLIA
VEDE SIGNORE, SOGNARE È MENTIRE
MA DA UNA BUGIA QUANTO SI PUO' CAPIRE
E APRIRE GLI OCCHI COSTA CARO AL CUORE

QUALE RIEDUCAZIONE, SIGNOR PRESIDENTE?
QUESTA È SOLAMENTE NEGAZIONE DELLA NOSTRA UMANITA'
OLTRE CHE DELLA LIBERTA'
IN NOME DI UNO STATO CHE NON SA COS'È LA CIVILTA'
LE ANNUNCIO CHE LA PROSSIMA ORA D'ARIA QUI QUALCUNO MORIRA'
ED IL SUO NOME È IL NOME CON CUI FIRMO

ANCORA DUE RIGHE PRIMA DI VOLAR VIA
FACCIA IN MODO CHE DI VITE BASTI LA MIA
IL SECONDINO CHE MI TROVERA' SDRAIATO
NON TROVERA' UN EROE MA IL BISOGNO DISPERATO
DI UN UOMO QUALUNQUE IN UN MONDO SBAGLIATO!

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L’Ora d’Aria – Nesli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ora d'Aria – Nesli

{Cut & Scratch: Dj Locca}

{Verso 1: Nesly}
E' come un lancio di dadi fatto a 2 mani quando rimando a domani i miei piani
Pronto a fottermi in uscita con numeri dispari o numeri pari
Fanno là fuori storie da mò mentre sto a casa a risolver questioni
Milioni di decisioni non bastano per arrivare a giuste conclusioni
Quello che ti basta è quello che mai vorresti
Questioni d'essersi immersi in viaggi spessi versi sconnessi
Controllarsi o strafarsi
Fare o lasciar fare
Mi chiudo in casa per ore ma me ne gusto una in particolare
L'ora d'aria in cui me ne sto lì seduto e composto
Non so se sto bluffando me stesso o soltanto resto!

{Verso 1: Chime Nadir}
Fuori cercando dentro me ma si è spento
Stando in piedi a stento dandomi il contento
Con tanto è tanto
Per quanto e quanto Testa Mobile andamento nobile
Tape reversibile che vai via agile
L'unirsi di elementi contrastanti crea frangenti interessanti
Gradi di pressione scostanti fra tanti non so quanti stanno
Senza guanti e fanno sbattendo denti
Ricomponendo intenti attenti a venti inopportuni tizzoni che vanno su vestiti buoni e poi fanno
Un tot di danno da mò la guarda là dentro
Finestre in stile '800
Luce soffuse e candelabri d'argento
200 pollici spento
Suiz a pavimento
Sex a pagamento
Donne e godimento
Ah che ci farei io lì dentro!

{Cut & Scratch: Dj Locca}

{Verse 3: Nesly}
Resto fuori ancora per pochi minuti
Vedo portici vuoti
Vortici noti di conoscenti ai vertici fra shopping in hip-hop in riga là fuori come antidepressivo
Che giro in giro a fare meglio che mi ritiro a fare,rime in casa per ore la situazione che formo incrociando parole e il reale
Nesly con le sue sole forze
Non notti nel sentirmi dense,ma frequenze da trance come vuole un sensei
Sto con chi ha dei viaggi strippati come i miei
Nesly su come steez e si và da steez e nello sfondo di giorni persi alla Walt Disney
Visi tristi illusionisti già visti
Qua troppi fiacchi là troppi rischi
Misti di chi ha strippi misti misticismi fittizi
Sogni fattissimi missili tossici è l'alibi
Abili rapidi spostamenti alle mie spalle poco stabili comportamenti in cui speri di svegliarti una mattina senza troppi inconvenienti
Se ti senti tenti
Se non ti accontenti è perchè tanti scarsi e non riesci a andare avanti
Fatti da parte o fatti dei party
Distenderti o distrarti so che non servirà perchè tornerai a casa a farti
Rime da infarti!

{Verse 4: Chime Nadir}
Fuori passo l'ora d'aria
Gusto amaro ma zero atmosfera varia
Svaria tra gente svarionata gira
Sospiro sarà fisso meno dura fòri fòra all'ora d'aria botta millennaria
Faccio solo e no corriera
Il fiatello è da paura no vespa
Finchè accada l'ora
La strada stora fumo d'ora bene tiro ancora
Avanti il giusto
Riempie la bocca il gusto robusto che sblocca
Portico caldo ma angusto che tocca poi tic il giusto che stacca arti col freddo mi blocca un tossico sbocca penso a chi spacca a chi sboccia penso a me in doccia!

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L’Ora Dei Tramonti – Enrico Nigiotti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ora Dei Tramonti – Enrico Nigiotti

Un’altra notte
spegno le stelle
ma quell’odore dell’amore resta sempre
giocando a carte
con questa sorte
non c’è partita che si vinca veramente
ognuno sa
che va così c’è
chi non cade e chi si arrende dentro al ring
il tempo va
ma è fermo qui
e resta ancora ad aspettare un vecchio si

Un’altra notte
spegno le stelle
ma qua l’odore dell’amore resta sempre
troppe domande
danno risposte
a chi la vita l’avvelena veramente
purtroppo qua tutto è poesia
se chiudo gli occhi tu rimani e non vai via
infondo so solo così
e resto solo a divorare un vecchio si
dannata notte
dannate stelle
dannato amore che rimane sulla pelle
riposa e cresce
è senza scarpe
e non capisce che il dolore non mi serve
qualcuno ha questa magia
io non la vedo ma la sento ancora mia
forse lo so è solo un film
ma sarei un pazzo a confessarmi che è così

Sicuro sto nell’euforia
nessuno mai può darti questa vita mia
tre birre e vodka io sono qui
piangendo il cuore aspetto il mio tuo vecchio si
piangendo il cuore aspetto il mio tuo vecchio si
piangendo il cuore aspetto il mio tuo vecchio si

E' un’altra sera che diventa notte
brucio e bevo in questa stanza piena di gente di storie di facce che non me ne frega niente
ti conoscono tutti anche se qui non ci sei mai stata
non riesco a nasconderti
basta parlarmi per vedere te
se per sentirsi soli bisogna essere stati due allora
io mi sento perso
bevo e brucio amore mio
perché odio quello che amo di te
perché sei andata via lasciando qua il rumore dei tuoi passi
e il bicchiere vuoto in mezzo all’anima

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L’ora del boogie

Album

È contenuto nei seguenti album:

1968 Adriano rock

Testo Della Canzone

L'ora del boogie di Adriano Celentano

(testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete – musica di Bill Haley, Johnny Grande e Billy Williamson)

Boogie, oh boogie boogie,
Oh boogie, boogie, boogie Bl.
E questa l’ora del boogie
Rock’n roll,
La bomba che e scoppiata dodici anni fa,
Ma tu ragazzo che ne sai,
Non valgono un rock
I balli che tu fai.
Lei balla il boogie,
Lui balla il boogie,
L’ora del il boogie,
Forza del col boogie,
L’ora del boogie,
Oh boogie, boogie, boogie Bl.

L’avevo detto già un anno fa
Che il rock’n ‘roll
Avrebbe ucciso il beat
Ragazzo ascoltami non sbaglio mai,
Il mago della musica mi chiamano ormai.

Lei balla il boogie,
Lui balla il boogie,
L’ora del il boogie,
Forza del col boogie,
L’ora del boogie,
Oh boogie, boogie, boogie Bl.

L’avevo detto già un anno fa
Che il rock’n ‘roll
Avrebbe ucciso il beat.

E questa l’ora del boogie
Rock’n roll
Oh boogie, boogie, boogie Bl.

Lei balla il boogie,
Lui balla il boogie,
L’ora del il boogie,
Forza del col boogie,
L’ora del boogie,
Oh boogie, boogie, boogie Bl

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
A                 Asus4
Boogie, oh boogie boogie,

   A
Oh boogie, boogie, boogie Bl.

E questa l'ora del boogie Rock'n roll,

La bomba che e' scoppiata dodici anni fa,

   A
Ma tu ragazzo che ne sai,

Non valgono un rock i balli che tu fai.

A
Lei balla il boogie, Lui balla il boogie,

D                 A                 E
L'ora del boogie, Forza col boogie, L'ora del boogie, 

     A
Oh boogie, boogie, boogie boogie, boogie Bl.



A D A E Am

A
L'avevo detto gia' un anno fa

                                   D9
Che il rock'n 'roll Avrebbe ucciso il beat

  A
Ragazzo ascoltami non sbaglio mai,

Il mago della musica mi chiamano ormai.

A
Lei balla il boogie, Lui balla il boogie,

D                 A
L'ora del boogie, Forza col boogie, 

E                      A
L'ora del boogie, Oh boogie, boogie, boogie

boogie, boogie Bl.



Am D A E Am


A
L'avevo detto gia' un anno fa

                                   D9
Che il rock'n 'roll Avrebbe ucciso il beat

  A
Ragazzo ascoltami non sbaglio mai,

Il mago della musica mi chiamano ormai.

A
Lei balla il boogie, Lui balla il boogie,

D                 A
L'ora del boogie, Forza col boogie, 

E                      A
L'ora del boogie, Oh boogie, boogie, boogie Bl.

***

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L’ora del Campari

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ora del Campari di Crivel

(di F. Crivel – R. Dufas)

Quando al fine d’un giorno noioso
la gaiezza risorge nel cuor,
cerca ognuno il perché prodigioso
e domanda con grande stupor
donde viene questa gioia verace.
Ogni crisi finita è davver,
forse al mondo ritorna la pace!
No, credete, è un motivo più ver.

Se d’affanni, vecchi malanni,
non si sente più novella,
se ciascun sorride lieto
e la vita trova bella,
se ragione misteriosa
a gioir ciascuno appella,
questa è l’ora senza pari,
questa è l’ora del Campari!

Brilli il sole nel cielo in festa,
o di pioggia si innondi il terren,
a quest’ora nel cuor si ridesta
il pensiero che tutto va ben,
poichè la gioia, calda e vermiglia,
e il sol ci rifiuta calor,
Campari l’ha chiusa in bottiglia
onde tutti ripetono in cor:

Se d’affanni, vecchi malanni,
non si sente più novella,
se ciascun sorride lieto
e la vita trova bella,
se ragione misteriosa
a gioir ciascuno appella,
questa è l’ora senza pari,
questa è l’ora del Campari!

Quando gli stranieri in carovana,
dalle brume di nordico suol
ripercorron la terra italiana
nel tepore dell’italo sol,
ammiran sui colli di Roma
nuove glorie ed eterno splendor,
ma lasciando de fiori a Roma
con rimpianto ripeton tra lor:

Se d’affanni, vecchi malanni,
non si sente più novella,
se ciascun sorride lieto
e la vita trova bella,
se ragione misteriosa
a gioir ciascuno appella,
questa è l’ora senza pari,
questa è l’ora del Campari!

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L’ora del fucile

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ora del fucile di Pino Masi

Cover di Eve of destruction – Barry McGuire
Canzoniere Pisano

Tutto il mondo sta esplodendo dall’Angola alla Palestina,
l’America Latina sta combattendo,
la lotta armata vince in Indocina;
in tutto il mondo i popoli acquistano coscienza
e nelle piazze scendono con la giusta violenza.

E quindi: cosa vuoi di più, compagno, per capire
che è suonata l’ora del fucile?

L’America dei Nixon, degli Agnew e McNamara dalle Pantere Nere una lezione impara:
la civiltà del napalm ai popoli non piace, finché ci son padroni non ci sarà mai pace;
la pace dei padroni fa comodo ai padroni, la coesistenza è truffa per farci stare buoni.

E quindi: cosa vuoi di più, compagno, per capire
che è suonata l’ora del fucile?

In Spagna ed in Polonia gli operai insegnan che la lotta non si è fermata mai contro i padroni uniti,
contro il capitalismo, anche se mascherato da un falso socialismo.
Gli operai polacchi che hanno scioperato gridavano in corteo “Polizia Gestapo”
Gridavano: “Gomulka, per te finisce male”.
Marciavano cantando l’Internazionale.

E quindi: cosa vuoi di più, compagno, per capire
che è suonata l’ora del fucile? Le masse, anche in Europa, non stanno più a guardare,
la lotta esplode ovunque e non si può fermare:
ovunque barricate: da Burgos a Stettino, ed anche qui fra noi,
da Avola a Torino, da Orgosolo a Marghera, da Battipaglia a Reggio,
la lotta dura avanza, i padroni avran la peggio.

E quindi: cosa vuoi di più, compagno, per capire
che è suonata l’ora del fucile?

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
Sol           Do         Re
Tutto il mondo sta esplodendo
Sol              Do    Re
dall'Angola alla Palestina,
   Sol           Do        Re
l'America Latina sta combattendo,
   Sol                Do      Re
la lotta armata vince in Indocina;
   Sol                     
in tutto il mondo i popoli
   Do         Re
acquistano coscienza
  Sol           
e nelle piazze scendono
    Do            Re
con la giusta violenza.

           Sol  Do     Re       Sol          
 E quindi: cosa vuoi di più, compagno,
       Mi-
 per capire
     Do        Re          Sol
 che è suonata l'ora del fucile?

L'America dei Nixon, degli Agnew e
Mac Namara
dalle Pantere Nere una lezione impara;
la civiltà del napalm ai popoli non piace,
finché ci son padroni non ci sarà mai
pace;
la pace dei padroni fa comodo ai padroni,
la coesistenza è truffa per farci stare
buoni.

 E quindi: cosa vuoi di più...

In Spagna ed in Polonia gli operai
dimostran che la lotta non si è fermata
mai
contro i padroni uniti, contro il
capitalismo,
anche se mascherato da un falso
socialismo.
Gli operai polacchi che hanno scioperato
gridavano in corteo: Polizia Gestapo!
Gridavano: Gomulka, per te finisce male!
Marciavano cantando l'Internazionale.

 E quindi: cosa vuoi di più...

Le masse, anche in Europa, non stanno più
a guardare,
la lotta esplode ovunque e non si può
fermare:
ovunque barricate: da Burgos a Stettino,
ed anche qui da noi, da Avola a Torino,
da Orgosolo a Marghera, da Battipaglia a
Reggio,
la lotta dura avanza, i padroni avran la
peggio.

 E quindi: cosa vuoi di più.

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L’Ora Del Rock – Adriano Celentano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ora Del Rock – Adriano Celentano

Boogie, oh boogie boogie
Oh boogie, boogie, boogie bi!
È questa l'ora del boogie, rock'n'roll
La bomba che è scoppiata ventun anni fa
Ma tu, ragazzo, che ne sai
Non valgono un rock
I balli che tu fai

Lei balla il boogie
Lui balla il boogie
L'ora del boogie
Forza col boogie
L'ora del boogie
Oh boogie, boogie, boogie bi!

L'avevo detto già un anno fa
Che rock'n'roll avrebbe ucciso il punk
Ragazzo, ascoltami, non sbaglio mai
Ritogliti la spilla, che non c’entra col rock!

Lei balla il boogie
Lui balla il boogie
L'ora del boogie
Forza col boogie
L'ora del boogie
Oh boogie, boogie, boogie bi!

L'avevo detto già un anno fa
Che rock'n'roll avrebbe ucciso il punk
È questa l'ora del boogie, rock'n'roll
Oh boogie, boogie, boogie bi!

Lei balla il boogie
Lui balla il boogie
L'ora del boogie
Forza col boogie
L'ora del boogie
Oh boogie, boogie, boogie bi!

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L’ora Del Tè – Dilaila Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora Del Tè – Dilaila

Sì, lavorerò, invecchierò, impazzirò
Ma per l'ora del tè io ci sarò
Ci sarò

Sì, mi esaurirò, invecchierò, cosa farò?
Oh, per l'ora del tè io ci sarò
Ci sarò

No, la gioia no, la noia no, l'amore no
Sono solo bugie, bugie
Bugie

Si, impazzirò, poi vagherò, mi perderò
Ma per l'ora del tè io ci sarò
Ci sarò

È l'ora del tè, ci sono anch'io, eccomi qua
Tutto il resto è follia, follia
Follia

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L’Ora Dell’Addio – Josh Groban Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ora Dell'Addio – Josh Groban

Ora di andarmene
Ill momentoche
Questo cuore teme
È difficile
Un coltello che
Ti lacera

Credimi
Fa più male dentro
Il dover andarsene
Sapere che
Tu soffri come soffro
Quando è l’ora dell’addio

Se a votlte pensi che
La mia scelta sia
Segno che nonti amo
Non odiarmi mai
Vado per la tua
Felicità

Credimi
Fa più male dentro
Il dover andarsene
Sapere che
Tu soffri come soffro
Quando è l’ora dell’addio

Com’èdifficile ignorare le memorie di una vita
Tutto mi ricorda come sei parte di me

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L’ora dell’amore

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ora dell'amore di Camaleonti

Cover di HomburgProcol Harum
(di: Keith Reid – Gary Brooker)

Ricky Gianco
Procol Harum
Andrea Di Palermo
Dalida
* Matia Bazar2008 One two three four (Vol. 2)

Da molto tempo questa stanza
ha le persiane chiuse
non entra piu’ luce qui dentro

il sole e’ uno straniero
e’ lei che mi manca
e’ lei che non c’e’ piu’

l’orologio della piazza
ha battuto la sua ora
e’ tempo di aspettarti

e’ tempo che ritorni
ti sento sei vicina
e’ l’ora dell’amore

il vuoto della vita
e’ grande come il mare

da quando se n’e’ andata
io non l’ho vista piu’
e’ lei che mi manca

e’ lei che non c’e’ piu’
l’orologio della piazza
ha perso la speranza

io no che non l’ho persa
io aspetto che ritorni
ti sento sei vicina

e’ l’ora dell’amore

io no che non l’ho persa

io aspetto che ritorni
ti sento sei vicina
e’ l’ora dell’amore

e’ l’ora dell’amore
e’ l’ora dell’amore

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
F F7 Dm C F
                          G7
DA MOLTO TEMPO QUESTA STANZA

A#                 F
HA LE PERSIANE CHIUSE

                           G7
NON ENTRA PIU' LUCE QUI DENTRO

A#                    F
IL SOLE E' UNO STRANIERO

Dm               Gm
E' LEI CHE MI MANCA

F                      C7
E' LEI CHE NON C'E' PIU'

F                    G7
L'OROLOGIO DELLA PIAZZA

A#                 F
HA BATTUTO LA SUA ORA

      F6
E' TEMPO DI ASPETTARTI

      G6
E' TEMPO CHE RITORNI

      A
TI SENTO SEI VICINA

    A#           F
E' L'ORA DELL'AMORE



F7 Dm C F

                 G7
IL VUOTO DELLA VITA

A#                  F
E' GRANDE COME IL MARE

                      G7
DA QUANDO SE N'E' ANDATA 

A#                   F
IO NON L'HO VISTA PIU'

       Dm        Gm
E' LEI CHE MI MANCA

F                      C7
E' LEI CHE NON C'E' PIU'

F                    G7
L'OROLOGIO DELLA PIAZZA

A#                F
HA PERSO LA SPERANZA

      F6
IO NO CHE NON L'HO PERSA

        G6
IO ASPETTO CHE RITORNI

      A
TI SENTO SEI VICINA

    A#           F
E' L'ORA DELL'AMORE



F7 Dm C

      F6
IO NO CHE NON L'HO PERSA

        G6
IO ASPETTO CHE RITORNI

      A
TI SENTO SEI VICINA

    A#           F
E' L'ORA DELL'AMORE

    A#           F
E' L'ORA DELL'AMORE

    A#           F
E' L'ORA DELL'AMORE

F7 Dm C F

***

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L’ora dell’amore – I Camaleonti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora dell'amore – I Camaleonti

L'ORA DELL'AMORE
Camaleonti
Da molto tempo questa stanza
Ha le persiane chiuse
Non entra più luce qui dentro
Il sole è uno straniero
E' lei che mi manca
E' lei che non c'è più
L'orologio della piazza
Ha battuto la sua ora
E' tempo di aspettarti
E' tempo che ritorni
Lo sento sei vicina
E' l'ora dell'amore
Il vuoto della vita
E' grande come il mare
Da quando se n'è andata
Io non l'ho vista più
E' lei che mi manca
E' lei che non c'è più
L'orologio della piazza
Ha perso la speranza
Io no che non l'ho persa
Io aspetto che ritorni
Ti sento sei vicina
È l'ora dell'amore

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L’ora dell’Ave Maria

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ora dell'Ave Maria di Del Sarto

(Eugenio Del SartoWalter ScaglioneEnrico Cremon)

TU, ANCHE QUANDO NON STAI CON ME
SEI UN PENSIERO CHE NON VA VIA.
COME VORREI CHE IN QUESTO MOMENTO
STESSI PENSANDO AL RITORNO
MENTRE IL TRAMONTO DIPINGE DI SE’
L’ ULTIMA ORA DEL GIORNO…

E’ QUASI L’ ORA DELL’ AVE MARIA
TU SEI UN SOSPIRO LONTANO
LA MIA PREGHIERA, OVUNQUE TU SIA,
TI SARA’ SEMPRE VICINO.
SOLO LE STELLE MI FAN COMPAGNIA
E TU CHIUSA DENTRO IL MIO CUORE …
E’ QUASI L’ ORA DELL’ AVE MARIA
L’ ORA PER FARE L’ AMORE.

IO, NELLE NOTTI D’ ESTATE
SE LA TUA MANO NON SENTO
SAI, COME FANNO ANCHE I MARINAI
SE STA CAMBIANDO UN PO’ IL VENTO
TIRANO IN BARCA LA MALINCONIA
E SI ABBANDONANO AL CANTO ….

E’ QUASI L’ ORA DELL’ AVE MARIA
TU SEI UN SOSPIRO LONTANO
LA MIA PREGHIERA, OVUNQUE TU SIA,
TI SARA’ SEMPRE VICINO.
SOLO LE STELLE MI FAN COMPAGNIA
E TU CHIUSA DENTRO IL MIO CUORE …
E’ QUASI L’ ORA DELL’ AVE MARIA
L’ ORA PER FARE L’ AMORE.

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L’ora delle tentazioni

Album

È contenuto nei seguenti album:
1996 Linea gotica

Testo Della Canzone

L'ora delle tentazioni di C.S.I

Eccola l’ora delle tentazioni
è questa l’ora delle tentanzioni
il vento il fuoco una porta che sbatte
pensieri parole
posso tutto ciò che voglio
voglio tutto ciò che posso
rosa è una rosa una rosa è una rosa
mistica rosa rosa carnosa
sfiorisci bel fiore
ORO
oro e piaceri e paradisi mussulmani
La Casa La Chiesa a Modo e per Bene
la casa la chiesa a modo e per bene campana che suona
la notte che viene cattolico decoro cattolico decoro
cattolico decoro cattolico decoro la luce si spegne
scaldano le braccia del peccato scaldano il freddo
del firmamento che è fredda la notte
è fredda la notte…

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L’ora delle tentazioni – Consorzio Suonatori Indipendenti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora delle tentazioni – Consorzio Suonatori Indipendenti

Eccola l'ora delle tentazioni
È questa l'ora delle tentanzioni
Il vento il fuoco una porta che sbatte
Pensieri parole
Posso tutto ciò che voglio
Voglio tutto ciò che posso
Rosa è una rosa una rosa è una rosa
Mistica rosa rosa carnosa
Sfiorisci bel fiore
ORO
Oro e piaceri e paradisi mussulmani
La Casa La Chiesa a Modo e per Bene
La casa la chiesa a modo e per bene campana che suona
La notte che viene cattolico decoro cattolico decoro
Cattolico decoro cattolico decoro la luce si spegne
Scaldano le braccia del peccato scaldano il freddo
Del firmamento che è fredda la notte
È fredda la notte...

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L’ora di chimica – Merio Feat RAGNO – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora di chimica – Merio Feat RAGNO


Chi ha il mare fuori dalla finestra
Non lo guarda mai
Corro contro muri di cartapesta
Così mi sentirai

Voglio esser libero
Sì, ma da che cosa?
Liberi, liberi
È solo una parola

Finirà, finirà prima o poi
Un po' come la scuola
Finirà, finirà insieme a noi

Se la vita è cinema
Preparati i popcorn
All'ora di chimica
Mi ucciderei con sotto i Korn
Solo per vedere in che cosa mi reincarno, uoh-oh-oh, yeah
Solo per vedere se almeno ci guadagno, uoh-oh-oh, yeah
No, non sto ridendo, baby, sto recitando
Io mai contento
Siamo animali rari, gabbiani con le ali
Color petrolio
Lacrime si appiccicano sui muri
Mi basterebbe morire a metà
Nascondiamo la verità sotto un tappeto
Ma lei non smetterà di esistere

Voglio esser libero
Sì, ma da che cosa?
Liberi, liberi
È solo una parola
Voglio esser libero
Sì, ma da che cosa?
Liberi, liberi
È solo una parola

Finirà, finirà prima o poi
Un po' come la scuola
Finirà, finirà insieme a noi

Liberi, liberi
È solo una parola

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L’ora Di Daniela – Marco Borsato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora Di Daniela – Marco Borsato

Questa è l'ora che ci attende
L'ora della verità Daniela
Di parlarci io e te Daniela
Far sognare il nostro cuor amore
Far volar la fantasia Daniela
Cambiare vita se tu vuoi

Volar con la mente
Dentro un mondo tutto blù
Dove c'è la gente
Che non si spaventa più
Per l'ipocrisia

Ma perché questa gente
Corre dietro al vento?
Questo amore è un mare blù
Un profondo abisso...

Questa è l'ora che ci attende
L'ora della verità Daniela
E fuggir dal mondo noi Daniela

Per amarci se tu vuoi amore
Poi bloccar la fantasia
Nei sogni la felicità

Volar con la mente
Dentro un mondo tutto blù
Dove c'è la gente
Che non si spaventa più
Per l'ipocrisia

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L’ora Di Daniela – Marco Borsato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora Di Daniela – Marco Borsato

Questa è l'ora che ci attende
L'ora della verità Daniela
Di parlarci io e te Daniela
Far sognare il nostro cuor amore
Far volar la fantasia Daniela
Cambiare vita se tu vuoi

Volar con la mente
Dentro un mondo tutto blù
Dove c'è la gente
Che non si spaventa più
Per l'ipocrisia

Ma perché questa gente
Corre dietro al vento?
Questo amore è un mare blù
Un profondo abisso...

Questa è l'ora che ci attende
L'ora della verità Daniela
E fuggir dal mondo noi Daniela

Per amarci se tu vuoi amore
Poi bloccar la fantasia
Nei sogni la felicità

Volar con la mente
Dentro un mondo tutto blù
Dove c'è la gente
Che non si spaventa più
Per l'ipocrisia

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L’ora di Daniela – Marco Borsato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora di Daniela – Marco Borsato

Questa è l'ora che ci attende
L'ora della verità Daniela
Di parlarci io e te Daniela
Far sognare il nostro cuor amore
Far volar la fantasia Daniela
Cambiare vita se tu vuoi

Volar con la mente
Dentro un mondo tutto blù
Dove c'è la gente
Che non si spaventa più
Per l'ipocrisia

Ma perché questa gente
Corre dietro al vento?
Questo amore è un mare blù
Un profondo abisso...

Questa è l'ora che ci attende
L'ora della verità Daniela
E fuggir dal mondo noi Daniela

Per amarci se tu vuoi amore
Poi bloccar la fantasia
Nei sogni la felicità

Volar con la mente
Dentro un mondo tutto blù
Dove c'è la gente
Che non si spaventa più
Per l'ipocrisia

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L’Ora di Piangere – Cor Veleno Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ora di Piangere – Cor Veleno

{Ritornello}
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va

{Strofa 1: Grandi Numeri}
L'ora di piangere stan-chi muti
Schemi da infrangere taglia e cuci
Dal Parlamento al mome-nto rissa
Alle cazzate che di-ce Striscia
Ronde legalizzate e case barricate
E Vespa a Porta a Porta porta le sue stronzate
Il mondo intanto bussa l'Italia che non apre
La vostra nuova fase e allora buona pace
È la città dei lucchetti dove
Dieci episodi col Mo-nsignore
La casta vive per ce-nsurarci
Ragazzo sognati la pensione
Mamma Carfagna guada-gna quanto
Mamma Carfagna guada-gna all'anno
Quanto guadagna una ca-gna all'anno
Se ha scelto Silvio come padrone?

{Ritornello}
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va

{Strofa 2: Grandi Numeri}
Scusa l'ora di piangere è tardi ma è esclusa
L'ultimo tango nel fango del Giuda
Non si può perdere sempre ma brucia
Alzati in piedi se credi che
Non serve un'altra vittima, non serve che scommetti ma
La vuoi una mia è legittima, è il beat che te spettina
Il suono buono nuovo, provo solo a fare muro
Ma la mafia dei colletti bianchi gioca col tuo culo, sai?
E quale sarebbe l'antidoto
Se ogni giorno qui passa pericolo?
Il mio veleno sul tuo stereo è una chance
E gli altri fanno solo pippa col bounce
E gli altri sanno chi è che spigne col sound
E gli altri stanno sotto botta knock out, ah
L'ora di piangere no l'ora di splendere seh twist and shout!

{Ritornello}
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va
L'ora di piangere viene per tutti noi
Quando l'amore se ne va

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L’ora è buia

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 Canos

Testo Della Canzone

L'ora è buia di Verdena

Tu non puoi,
tu non lo fai
ma sei qui
oramai
sembri giù
vuoi di più,
tu mi affliggerai.

c’è uno squarcio su di lei,
ora è tardi, io dovrei
in un bar
fra di noi
ti convincerò

non sei più
non sarai mai
come vuoi
tu lo sai
nulla in più
d’ora in poi
tu mi affliggerai

c’è uno squarcio su di lei,
ora e sempre io dovrei
in un bar
fra di noi
ti convincerò

l’ora è buia.

sarà dura.

l’ora è buia.

non puoi,
non lo fai
ma sei qui
oramai.

sembri giù
vuoi di più
tu non fingerai.

c’è uno squarcio su di lei
ora e sempre
io dovrei
in un bar
fra di noi
ti convincerò
ti convincerò.

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L’ora è giunta

Album

È contenuto nei seguenti album:

1985 Joan lui

Testo Della Canzone

L'ora è giunta di Adriano Celentano

Lui” quel giorno li
mentre moriva sulla croce
voi del popolo eravate li a guardarlo
e volevate assicurarvi
che il suo sangue versato per voi fosse la fine sua.
Quel giorno li
con le sue spine volevate
cancellar dai vostri cuori il volto suo
Perche per voi
che nelle tenebre vivete
era come un tormento la sua verita.
E da quel di
voi non avete ancora smesso
di ucciderlo e la vita ch’e in “lui”
e che da lui
viene la dolce sensazione
chi c’e in un amplesso o il profumo di un fior.

E giunta l’ora della fine ormai
di quel famoso lunedi
quando incomincio
questa storia qui
che non potremo piu raccontar

Gli uomini amavano le tenebre
piu della luce che e nel sol
e le loro opere
di malvagita
hanno oscurato l’umanita

L’uomo, nasce
l’uomo nasce libero ma come uno schiavo
vive
vive nella sua malvagita.

Quando nascevano
gli uomini erano liberi ma
li imprigionava la societa.
Volevan essere
i padroni degl’altri e poi
erano schiavi ancor di piu.

Schiavi piu dei loro schiavi
eran degli schiavi
piu dei loro schiavi
eran degli schiavi
piu dei loro schiavi
eran degli schiavi
piu dei loro schiavi

“Lui” quel giorno li
mentre moriva sulla croce
voi del popolo eravate li a guardarlo
e volevate assicurarvi
che il suo sangue versato per voi fosse la fine sua.
Quel giorno li
con le sue spine volevate
cancellar dai vostri cuori il volto suo
Perche per voi
che nelle tenebre vivete
era come un tormento la sua verita.
E da quel di
voi non avete ancora smesso
di ucciderlo e la vita ch’e in “lui”
e che da lui
viene la dolce sensazione
chi c’e in un amplesso o il profumo di un fior.

Schiavi piu dei loro schiavi
eran degli schiavi
piu dei loro schiavi
eran degli schiavi
piu dei loro schiavi
eran degli schiavi
piu dei loro schiavi.

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L’ora è giunta – Adriano Celentano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora è giunta – Adriano Celentano

Lui, quel giorno lì, mentre moriva sulla croce
Voi del popolo eravate lì a guardarlo
E volevate assicurarvi che il suo sangue
Versato per voi fosse la fine Sua

Quel giorno lì con le sue spine volevate
Cancellar dai vostri cuori il volto Suo
Perché per voi, che nelle tenebre vivete
Era come un tormento la Sua verità

E da quel dì voi non avete ancora smesso
Di ucciderlo e la vita che è in Lui e che da Lui
Viene la dolce sensazione che c'è in un amplesso
O il profumo di un fior

È giunta l'ora della fine ormai
Di quel famoso lunedì
Quando incominciò questa storia qui
Che non potremo più raccontar

Gli uomini amavano le tenebre
Più della luce che è nel sol
E le loro opere di malvagità
Hanno oscurato l'umanità

L'uomo nasce
L'uomo nasce libero
Ma come uno schiavo
Vive, vive nella sua malvagità

Quando nascevano
Gli uomini erano liberi, ma
Li imprigionava la società
Volevan essere i padroni degli altri
E poi erano schiavi ancor di più

Schiavi più dei loro schiavi
Eran degli schiavi
Più dei loro schiavi
Eran degli schiavi
Più dei loro schiavi
Eran degli schiavi
Più dei loro schiavi

Lui, quel giorno lì, mentre moriva sulla croce
Voi del popolo eravate lì a guardarlo
E volevate assicurarvi che il suo sangue
Versato per voi fosse la fine Sua

Quel giorno lì con le sue spine volevate
Cancellar dai vostri cuori il volto Suo
Perché per voi, che nelle tenebre vivete
Era come un tormento la Sua verità

E da quel dì voi non avete ancora smesso
Di ucciderlo e la vita che è in Lui e che da Lui
Viene la dolce sensazione che c'è in un amplesso
O il profumo di un fior

Schiavi più dei loro schiavi
Eran degli schiavi
Più dei loro schiavi
Eran degli schiavi
Più dei loro schiavi
Eran degli schiavi
Più dei loro schiavi

Lui, quel giorno lì, mentre moriva sulla croce
Voi del popolo eravate lì a guardarlo
E volevate assicurarvi che il suo sangue
Versato per voi fosse la fine Sua

Quel giorno lì con le sue spine volevate
Cancellar dai vostri cuori il volto Suo
Perché per voi, che nelle tenebre vivete
Era come un tormento la Sua verità

E da quel dì voi non avete ancora smesso
Di ucciderlo e la vita che è in Lui e che da Lui
Viene la dolce sensazione che c'è in un amplesso
O il profumo di un fior

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L’ora esatta – Sfolla Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ora esatta – Sfolla

{Ritornello: Adriano Celentano}
Sono le quattro e ho bisogno di un po' di droga
Mia cara mia aiutami a spingere, mia cara mia aiutami a spingere

{Strofa 1}
Mi alzo a mezzogiorno, col pranzo mezzo pronto
Ma sono mezzo sbronzo, mezzo stronzo, resto e morto
Sono le tredici e quaranta, guardo il Tg di ’sti sfigati
Quanto rimpiango Enrico Papi e quei ritardati a Sarabanda
E anche oggi faccio che fallire e andarmene a fanculo
Non lancio singoli sul web, ma lancio caccole sul muro
Sono le due e quarantatré e il mio cellulare della Tre
Non prende manco per il cazzo, ma prende per il culo me
Prendo il Mac che mi serve per lavoro ma da lì
Poco tempo, mi scogliono, guardo tette su YouJizz
Sono le quindici e diciotto, in testa ho il 15-18
Molesto due ragazze di 15 e 18
Racimolo una siga ma non trovo l'accendino
Esco in mutande e suono il campanello della mia vicina
Sono le quattro meno cinque e mi risponde il barboncino
Io bestemmio e me l'accendo con il gas della cucina


{Ritornello: Adriano Celentano}
Sono le quattro e ho bisogno di un po’ di droga
Non ce la faccio neanche a parlare
Sono le quattro e ho bisogno di un po' di droga
Mia cara mia aiutami a spingere, mia cara mia aiutami a spingere

{Strofa 2}
Mi rialzo a mezzanotte che sono leso molto
Lo scazzo mena forte e cado a peso morto
Sono le ore in cui mi manca produrre un pezzo che mi piaccia
E mi sbatto il cazzo sulla pancia riproducendo "L'ora esatta"
E anche stanotte faccio che sboccare tutto nel mio cesso
Mi specchio e sembro Johnny Depp ma brutto, povero e depresso
Sono le due e cinquantatré ed io sto ancora bestemmiando
Puccio un biscotto dentro al latte e si spezza prima di mangiarlo
Prendo il cell, chiamo lei, le chiedo se è finita qui
Le domando se disturbo e spero che mi dica sì
Sono le tre e ventisette, in testa ho l'11 settembre
Unisco due cartine a elle, fumo le torri gemelle
Sono ancora infastidito che non trovo l'accendino
Esco pazzo e suono il campanello della mia vicina
Sono le quattro meno cinque e mi risponde il suo ragazzo
Io bestemmio e torno a casa con il doppio dello scazzo

{Ritornello: Adriano Celentano}
Sono le quattro e ho bisogno di un po' di droga
Non ce la faccio, non ce la faccio neanche a parlare
Così dimentico, così dimentico che come uomo non valgo molto Non ce la faccio neanche a parlare
Mia cara mia aiutami a spingere

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L’ora giusta

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ora giusta di Festival di Sanremo 1971

(di Corrado ContiDaniele PaceMario PanzeriGianni Argenio)
Edda OllariLorenza Visconti

Altri interpreti:
* Orietta Berti1971 Orietta1977 Orietta Berti1978 Orietta Berti 196519752008 Gli anni della Polydor 19631978

Viene una volta sola
la primavera
ma l’ora giusta
viene ogni sera
la ra la la la la la
la la la la la la la la
Lui
chi mi manca è lui
quando è l’ora giusta
il vento è caldo
e non è qui
lui
chi mi manca è lui
va
mia tristezza va
con le foglie gialle
che il tempo amico cancellerà
va
mia tristezza va
ma io lo so
che lui
non può restar lontano da me
ma io lo so lo so
che l’ora è giusta è stare con te
la la la la la
la la la la la la la la la la la la la la la la

Va
mia tristezza va
con le foglie gialle
che il tempo amico cancellerà
va
mia tristezza va
ma io lo so
che lui
non può restar lontano da me
ma io lo so lo so
che l’ora è giusta è stare con te
la la la la la la
la la la la la la la la
ma io lo so
che lui
non può non restar lontano da me
ma io so
che lui non può
non restar lontano da me

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L’ora giusta – Romans

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ora giusta – Romans di Romans

(di PolizzyNatili)

Basta che tu guardi dalla finestra Se ti affacci proprio all’ora giusta
Io verrò ad aspettare te Lì nell’angolo in quel caffé
non ti far vedere dalla tua mamma scendi in fretta senza farti sentire
anche se quando tornerai quattro schiaffi per cena avrai credi pure a me,
vale la pena non lasciarti prendere dalla paura

Una mano batte sulla spalla io mi volto
e a un tratto il mondo crolla c’è tuo padre davanti a me lì in quell’angolo del caffè.
Sono mezzo morto dalla paura devo proprio fargli una gran pena lui sorride
dicendo che dopo tutto che male c’è se ci tengo tanto potrò salire
e per la tua mamma basterà un fiore Oh,sì!
Basterà un fiore… Oh, sì! Basterà un fiore

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L’ora legale

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ora legale di Poesie Romane

L’ora legale nun è più legale:
Dar venticinque ottobbre, a quanto pare,
Ritornerà debbotto ora solare,
E questo fatto nun è tanto male.

Potrò tené la capa sur guanciale
‘N’ora deppiù, e questo è un bon affare
Perché me tratterrò co la commare
Più a le longhe ner letto, mancomale!

Ripijerò l’oretta che ho perduta
Co quell’ora legale maledetta,
E in tar magnera l’averò futtuta.

Ma quello che dispiace tanto a me
È che pe mette addietro la lancetta
De l’orloggio me devo arzà a le tre!

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L’oracolo di Delfi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'oracolo di Delfi di Giuni Russo

Gnozi seauton
Hemati plazomenos
Ti accolgano i Traci in Salmidesso
Gnozi seauton hemati plazomenos
Ti accolgano i Traci in Salmidesso
Gnozi seauton l’oracolo di Delfi
Andavamo a pranzo insieme al dottor Freud
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Gnozi seauton komiso komiò
O padre che cosa ho sopportato da questo straniero
Tetlazi kardiè
Tetlazi kardiè
Gnozi seauton in cima al monte Athos
Quel magico sole più non rivedrò
Gnozi seauton l’oracolo di Delfi
Dalle colonne d’Ercole un giorno ci chiamò
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Gnozi seauton komiso komiò
O padre che cosa ho sopportato da questo straniero
Tetlazi kardiè tetlazi kardiè

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L’Oracolo di Delfi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Oracolo di Delfi di Sconosciuto

Gnozi seauton
Hemati plazomenos
Ti accolgano i Traci in Salmidesso
Gnozi seauton hemati plazomenos
Ti accolgano i Traci in Salmidesso
Gnozi seauton l’oracolo di Delfi
Andavamo a pranzo insieme al dottor Freud
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Gnozi seauton komiso komiò
O padre che cosa ho sopportato da questo straniero
Tetlazi kardiè
Tetlazi kardiè
Gnozi seauton in cima al monte Athos
Quel magico sole più non rivedrò
Gnozi seauton l’oracolo di Delfi
Dalle colonne d’Ercole un giorno ci chiamò
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Il libro dell’Es finisce così
Gnozi seauton komiso komiò
Gnozi seauton komiso komiò
O padre che cosa ho sopportato da questo straniero
Tetlazi kardiè tetlazi kardiè

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L’Oracolo Di Selfie – Nitro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Oracolo Di Selfie – Nitro

[Verso 1]
Cambia la tua vita con un click
Il tuo autoscatto è il mio riscatto
Ricatto con l'autoritratto ogni tuo contatto non soddisfatto
Non ho neanche un tasto ma non pensare che abbia del tatto
Se dura più l'imbarazzo un secondo prima dello scatto!
Però di giorno non esco mai se vedo che intorno non c'è il wi-fi
Vedo il mondo in modo contorto distorto come il fisheye
Poi ti espongo il corpo online, faccio rapporto secondo i like
Vuoi che ti segua il mondo ma in fondo nemmeno tu sai dove vai
E allora..

[Hook]
Forse sta vita non è mia e vivo dentro un replay
Rimarrò giovane per sempre dentro il mio display
Una nazione sottovuoto senza servi e Dei
Con la reputazione in foto, siamo Selfie-Made

[Verso 1]
Ho una retina tipo steadycam
La vita è una recita, in Video Veritas
Fammi una foto segnaletica, visto che oggi giorno una foto vi insegna l'etica
Edita, non medita, poi addebita la tua credit card
Dimentica la tua identità, è più autentica la tua replica
Non hai un account: è un handicap
Conta la presenza scenica
A metà tra carne e pixel, l'opera più triste della genetica!
Soltanto gli animi più fragili hanno alibi stabili
E vedono attimi in HI-QUALITY
Siamo al cento per cento ma in poco saremo scarichi
Ma in fondo cosa immagini se il mondo è pieno di immagini!
E di giorno non esce mai se vede che intorno non c'è il wi-fi
Vede se stesso in modo complesso, compresso in 2 Gigabyte
Chiede l'amplesso ma solo online,
Vede il riflesso di ciò che fai
Vede un universo finto attraverso un filtro di Afterlight
E allora..

[Hook]
Forse sta vita non è mia e vivo dentro un replay
Rimarrò giovane per sempre dentro il mio display
Una nazione sottovuoto senza servi e Dei
Con la reputazione in foto, siamo Selfie-made

[Verse 3]
Dimentica i tuoi meriti e i trofei
Non hai proseliti in un cosmo che si compra sopra Ebay
Siamo ancora rei ma nella storia che vorrei
Vivo in eterno in uno schermo: sono il nuovo Dorian Gray
Ed immagina un specchio nel quale puoi modificarti
Dove puoi assottigliare i tuoi tratti al fine di assomigliare agli altri
Hai una fotocamera interna ma un giorno se la ribalti
Scoprirai una vita persa e il mondo che avevi davanti!
E vissero infelici ed empi
Pieni di amici digitali, virtuali e sorridenti
Spettacolo dei nostri tempi
Aspetti il tuo miracolo e ti arrendi all'Oracolo di Selfie

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L’orangotango bianco – Valentina Peis

L’orangotango bianco – Valentina Peis canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2016

Testo della canzone: L’orangotango bianco – Valentina Peis

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’orangotango bianco – Valentina Peis Testo:

scritta da Ernesto Migliacci e Andrea Casamento

Uh uh uh uh uh uh
Nella foresta di Jambo Jambo
C’è un orangotango bianco
Non ha molti amici né ragazze accanto
Perché da tutti gli altri è diverso.
Un giorno incontra l’oranga più bella
A lei si apre il cuore a vederlo star male
Gli vuole già bene
E lo invita a ballare con lei, con lei!
L’orango Tango L’orango tango
Ha pettinato il suo
Capello biondo capello biondo
Tutto stirato il pelo
Bianco, bianco, Il pelo bianco, bianco
Balla ogni sera innamorato il tango L’orango tango bianco!
L’oranga tanga ha il cuore grande
Dolce come un mango Uh…uh…
Lei la regina, lui il re Uh…uh…
L’Orango Tango col casqué Uh uh uh uh uh uh
Olè! Da…Ba…Du…Dah!
Nella foresta di Jambo Jambo
L’Orango bianco è scomparso, scomparso
Di scuro caffè si è colorato
Con gli altri ora è mimetizzato.
Ma la pioggia di maggio rivela l’ingranno
L’Oranga ritrova il suo orango bianco
Per lei è speciale
Lo ama così com’è, perché è,
L’orango Tango L’orango tango
Ha pettinato il suo
Capello biondo capello biondo
Tutto stirato il pelo
Bianco, bianco, Il pelo bianco, bianco
Balla ogni sera innamorato il tango L’orango tango bianco!
L’oranga tanga ha il cuore grande
Dolce come un mango Uh…uh…
Lei la regina, lui il re Uh…uh…
L’Orango Tango col casqué Uh uh uh uh uh uh
Olè! Uh!Uh!Uh!Uh!
L’Orango Tango Uh!Uh!Uh!Uh!
Cuore di mango Uh!Uh!Uh!Uh!
Lui balla il tango Uh!Uh!Uh!Uh!
l’Orango Tango L’orango Tango
Ha pettinato il suo Capello biondo
Capello biondo Tutto stirato il pelo
Bianco, bianco Bianco bianco
Balla ogni sera innamorato il tango
Innamorati oranghi
Gli Orango Tanghi hanno cuori grandi
Come manghi uh…uh…
Lei la regina, lui il re uh…uh…
Gli Orango Tanghi col casqué Uh uh uh uh uh uh
Olè!

Video


[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi


            
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L’orazione di San Donato

Testo Della Canzone

L'orazione di San Donato di Canzoni Abruzzesi

Canzoni Abruzzesi 1965

Perse li forze mì, perse l’ingegne
la morte m’ha venute a vesetare
«Leva li gambe to da stu regne»
perse li forze mie, perse l’ingegno

Ed a le tre le volte che mi ha viste
vilde la facce la mia gioventù
lu mastre te l’ha fatte la bone reviste
ed a le tre le volte che mi ha visto

Ed a li quattre mi senta ferite
‘n mezze a lu pette mi sente mancate
la lingue mi diceve «ggiuta ggiute»
ed a li quattre mi sento ferito

Ed a li cinque me ce mise a lette
la lingue mi cercave la comunione
e tutte me diceva ca non mi giove
ed a li cinque me ce mise a letto

Ed a li sei mi voglio confessare
cercande perdonanza, madre mie,
e quelle è un dovere ca haie da fare
ed a li sei mi voglio confessare

Ed a li otto li molti persone
mò vinne in casa mie a vesetare
ognune si l’arcuntave le sue ragione
ed a li otto le molte persone.

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L’Orazzi e li Curiazzi!

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'Orazzi e li Curiazzi! di Mario Filippi

‘N giorno Roma, a città incantata,
stava pè esse dar nemico conquistata,
ma li romani, gente abbituata a tutto,
stavano lì, e resistevano de brutto!

L’attacchi dei nemichi ereno forti,
e a li romani provocavan morti,
l’acqua mancava, e er pane…puro quello!
Così, pensorno de risorve la questione co ’n duello!

Presi tra li sordati più famosi,
quelli che ‘nsereno mai aresi,
scersero pe la forza tre fratelli,
che poi se seppe fossero gemelli!

Dall’alto de le torri se chiamò er nemico,
che je rispose in men che nun te dico,
scerse tra l’attaccanti tre curiazzi,
che subbito iniziorno a strillà come dei pazzi!

Li curiazzi ereno forti e valorosi,
in mezzo a li nemichi ereno assai famosi,
l’orazzi, perfetti sconosciuti,
sortanto a Roma, ereno cresciuti!

Ar primo scontro, li Curiazzi te n’ammazzorno due,
er terzo orazzio era rimasto solo e n’po’ su e sue!
Poi se decise, a vendicà li fratelli,
facennose rincore npò a ritroso, avanti a quelli!

Uno a la vorta, lui l’affrontò poi tutti,
trovannoli ‘npò stanchi e ‘npoco cotti!
Roma era sarva, grazzie a quei fratelli,
che poi se seppe fossero gemelli!
Pag.1
S’aritirò er nemico imbufalito,
e dentro Roma nacque n’antro mito,
quello de li gemelli detti Orazzi,
che ‘ngiorno combattettero i Curiazzi!

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L’orchestra – Enzo Jannacci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orchestra – Enzo Jannacci

L’orchestra suonava decisamente male
Ballavi con me, ma toccavi un tale
Lo specchio rifletteva soltanto te
Sì, te

L’orchestra peggio di così non poteva suonare
Morivo dalla voglia di vederti ballare
Lo specchio continuava a guardare te

Ma se...
Ma se invece di chiudermi in un sacco a pelo blu marin
Mi avessi domandato se non ce la facevo a stare senza di te
Ma sì, era meglio nascondersi in un sacco a pelo blu marin
Piuttosto che domandarsi se era tutto vero
O si trattava di un film, di un film

L’orchestra fu sostituita da un cantautore
Sì, ma uno di quelli che prima ti spiegano le parole
Lo specchio rifletteva più lui che me
Sì, me

L’orchestra, sempre più impaurita, stava lì a guardare
Non mi stupivo più del sentirmi mollare
E quello ridacchiava e guardava te!
Ma te!
Ma te!

Cosa te ne fregava del sacco a pelo blu marin
Se avevi già capito che non ce la facevo a stare senza di te?
Ma a te cosa te ne fregava del sacco a pelo blu marin
Se avevi già deciso che era proprio ora di cambiare film? Film

Ma a te cosa te ne fregava del sacco a pelo blu marin
Se avevi già capito che non ce la facevo a stare senza di te?
Ma a te cosa te ne fregava del sacco a pelo blu marin
Se avevi già deciso che era proprio ora di cambiare film?
Film
Film
Film
Film

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L’orchestra dei fischietti

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orchestra dei fischietti di Stormy Six

Quando meno te lo aspetti
è scoppiata la realtà,
è l’orchestra dei fischietti
che dà la sveglia alla città,
dà la sveglia coi tamburi
e nessuno dormirà,
scrive in rosso sopra i muri
e spacca il mondo in due metà.

Non è un coro di cherubini sul tapis roulant
salta e fischia con la forza del sogno
e con la semplicità del bisogno
Non è un coro di cherubini sul tapis roulant
salta e fischia con la forza del sogno
e con la semplicità del bisogno

Niente resta uguale a se stesso,
la contraddizione muove tutto.
Niente resta uguale a se stesso,
la contraddizione muove tutto.
Niente resta uguale a se stesso,
la contraddizione muove tutto.
Niente resta uguale a se stesso,
la contraddizione muove tutto.

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L’orchestra Del Vento – Andrea Chimenti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orchestra Del Vento – Andrea Chimenti

(Andrea Chimenti / Francesco Magnelli / Gianni Maroccolo)

Suona l'orchestra del vento
Battendo alle mie finestre
Carezza le cime degli alberi
Portando sabbia dal deserto
Sfiorando il pelo dell'acqua
Carezza le cime degli alberi

E ogni giorno più alte
Queste vecchie mura
Dove ci chiudiamo e si dimentica

A volte batte alle mie finestre
Ed io sto in silenzio
Sa che sono in casa
E vuole portarmi via

Agita i miei sogni
Nelle notti da solo
Ma ci si abitua e si dimentica

E ogni volta il vento
Mi supera distratto
Lasciando solo inquietudine

E ogni giorno più alte
Queste vecchie mura
Dove ci chiudiamo e si dimentica

E ogni giorno il vento
Le supera distratto
Ma sa che sono in casa
E vuol portarmi via

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L’orchestrina

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Nelson
2011 Gong-oh

Testo Della Canzone

L'orchestrina di Paolo Conte

Ride la stella Aldebaran
ride e fa to be to be to be or not to be
ride la stella ride e fa
trallalà to be to be to be or not to be
e suona suona l’orchestrina
un motivetto da ballare
hanno la faccia malandrina
ma sono stanchi di suonare suonare
si sta spogliando un’odalisca
è già da un’ora che lo fa
esasperante il suo languore aiuto l’orchestrina del mio cuor
ride la stella Aldebaran
ride e fa to be to be to be or not to be
ride la stella ride e fa
trallallà to be to be to be or not to be
ah l’odalisca adesso è nuda
e muove i fianchi in qua e in là
fuori le palme e il vento suda
aria di pioggia e di infelicità
arriva un tipo di Milano
tutto nottabulo languor
mette la mancia sopra il piano
e chiede che si suoni ancora ancor
si suona si suona ancora orchestrina
che poi vedrai che se ne andrà
suonate “bella Madunina”
forza orchestrina del mio cuor
ride la stella aldebaran
ride e fa to be to be to be or not to be
ride la stella ride e fa
trallallà to be to be to be or not to be
ma prima ancora che finisca
altro pensiero ha da pensare
c’è da portare l’odalisca
a fare quattro passi in riva al mare
lo vuol vedere mentre albeggia
esasperante è il suo languor
nel buio che ci ho una scorreggia
ah ah brava orchestrina del mio cuor.

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L’Orda d’Oro – Musashi a.k.a Eugen De Silentio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Orda d'Oro – Musashi a.k.a Eugen De Silentio

Le parole sono il fondamento della chimica del mondo
Per questo motivo prima di enunciare congettura affondo
Ciò che l'io scongiura l'imperdonabile affronto
Di scoprire in un pretesto il motivo per reputarmi stolto
Sono l'erede di sei millenni di civiltà
Ma non dimentico di essere figlio del mio secolo
Impedirò a me stesso di oltraggiare la mia dignità
Dovessi patire gli orrori di Attilio Regolo (già)
Dall'età del bronzo a Donald Trump
Dall'Enûma Eliš a Thomas Mann, da Pitagora a John Wheeler
La mia sostanza è la monade Leibniziana
Reggo in me le traccie di passato, presente e avvenire
Ossessivo e compulsivo, io pianifico e vanifico
L'intento del Demonio di plagiarmi
Poiché sono sereno fintanto che io codifico
Le modalità in cui decida di manifestarmi

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L’ordine dall’alto – Nomadi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ordine dall'alto – Nomadi

Non voglio tornare a pensare
O pensare di dover tornare
Vorrei rimanere distante
Dove l'aria è un po' più rilassante

Le industrie dell'ovest avanzano
E si fermano sui campi di grano
È un mondo che vomita ferro
E lo vomita per nostra mano

Eh… tutti fermi ad aspettare
Che arriva l'ordine dall'alto
E ti comunica il nemico da fregare

La pioggia colora d'argento
E l'uomo costruisce cemento
Innalza le proprie barriere
Contro chi non è stato cortese

Gli eserciti a sud si muovono
E lo fanno con passo regolare
I signori del nord rispondono
E lo fanno per fare male

Eh… tutti fermi ad aspettare
Che arriva l'ordine dall'alto
E ti comunica il nemico da fregare

Eh… tutti fermi ad ascoltare
Che arriva l'ordine dall'alto
E ti comunica: sei abile a sparare

Mi ricordo il mattino che nasce
E a poco a poco la notte che tace
La sabbia del mare dorata e preziosa
E la neve pura e il sole

Lo sento nell'aria da quando il vento
Manda vibrazioni
Mi taglia il viso, brucia gli occhi
Respiro radiazioni

Eh… tutti fermi ad aspettare
Che arriva l'ordine dall'alto
E ti comunica il nemico da fregare

Eh… tutti fermi ad ascoltare
Che arriva l'ordine dall'alto
E ti comunica: sei abile a sparare

Eh… tutti fermi ad aspettare
Che arriva l'ordine dall'alto
E ti comunica il nemico da fregare

Eh… tutti fermi ad ascoltare
Che arriva l'ordine dall'alto
E ti comunica: sei abile a sparare

Eh…
Eh…

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L’ordine naturale

Album

È contenuto nei seguenti album:
2010 La ruota

Testo Della Canzone

L'ordine naturale di Enrico Ruggeri

Hai levato le mani a un cielo che non si ricorda chi eri,
e hai lasciato cadere un velo su certi perduti pensieri.
Le persone sbagliate ti lasciano immagini sulla faccia,
e nel vento d’estate spariscono senza lasciare traccia.

E’ la legge della vita, che una legge non c’è;
la risposta è rimandata e non sappiamo perchè.
E’ già scritto il finale in tutte queste questioni spinose:
è nell’ordine naturale delle cose.

Tutto è come deve andare,
tutto segue leggi misteriose:
è l’ordine naturale,
è l’ordine naturale delle cose.

Hai guardato finire un amore che ti era rimasto accanto,
per un nuovo destino bruciato e spento da vino e pianto.
E nei posti sbagliati hai lasciato il trucco sopra a un lenzuolo;
gli anni sono passati e di nuovo provi a spiccare il volo.

E’ la legge della vita: una legge non c’è;
la risposta è già arrivata ma non sappiamo qual è.
Hanno scritto il finale alle nostre vite così faticose,
è nell’ordine naturale delle cose.

Tutto è come deve andare,
tutto segue leggi misteriose:
è l’ordine naturale,
l’ordine naturale delle cose.

E’ la legge della vita: una legge non c’è;
la risposta è incasellata ma non sappiamo dov’è.
E’ già scritto il finale seguendo regole fantasiose:
è nell’ordine naturale delle cose.

Tutto è come deve andare,
tutto segue leggi misteriose:
è l’ordine naturale,
l’ordine naturale delle cose.

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L’ordine naturale – Enrico Ruggeri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ordine naturale – Enrico Ruggeri

Hai levato le mani a un cielo che non si ricorda chi eri
E hai lasciato cadere un velo su certi perduti pensieri
Le persone sbagliate ti lasciano immagini sulla faccia
E nel vento d'estate spariscono senza lasciare traccia

È la legge della vita che una legge non c'è
La risposta è rimandata e non sappiamo perché
È già scritto il finale in tutte queste questioni spinose
È nell'ordine naturale delle cose

Tutto è come deve andare
Tutto segue leggi misteriose
È l'ordine naturale
È l'ordine naturale delle cose

Hai guardato finire un amore che ti era rimasto accanto
Per un nuovo destino bruciato e spento da vino e pianto
E nei posti sbagliati hai lasciato il trucco sopra a un lenzuolo
Gli anni sono passati e di nuovo provi a spiccare il volo

È la legge della vita: una legge non c'è
La risposta è già arrivata ma non sappiamo qual'è
Hanno scritto il finale alle nostre vite cosi' faticose
È nell'ordine naturale delle cose

Tutto è come deve andare
Tutto segue leggi misteriose
È l'ordine naturale
L'ordine naturale delle cose

È la legge della vita, una legge non c'è
La risposta è incasellata ma non sappiamo dov'è
È già scritto il finale seguendo regole fantasiose
È nell'ordine naturale delle cose

Tutto è come deve andare
Tutto segue leggi misteriose
È l'ordine naturale
È l'ordine naturale delle cose
L'ordine naturale delle cose

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L’orfano e la vecchietta

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'orfano e la vecchietta di Poesie Romane

di Alberto Mariani

Che posso dì de ‘na donna che m’ha campato
Che ‘n tempo de guera er destino cià inciampato
A quer tempo la fame nun guardava ‘n faccia la gente
A dispetto de l’anni che ciavevi nun t’ha fermato gnente
La scòla t’è mancata ma sei riuscita a famme campà
Senza sentì l’abbandono de mamma e de papà
E quer bagajo de proverbi e contadina sapienza
Me so serviti pe superà l’ingiustizie dell’esistenza
Ma te ringrazio d’er tanto amore che m’hai dato,
E nun me scordo manco d’avé trovato,
Pe me la più brava e granne donna
E anche se nu lo sei, te chiamerò pe sempre nonna.

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L’orghenin sù ‘na stella

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orghenin sù 'na stella di El Luisin tassista

Musica di E. Crosti

Gh’è on orghenin sù ‘na stella

ch’el seguta sonà canzon

per ona bella copietta

inrequietta del nòster rion.

Vègnen i vegg moment de nostalgia

e come on sògn fann rigordà

i bei temp passaa.

Quattaa col velù

l’amor de gioventù

in fond del me coeur

mai pù el moeur.

L’orghenin anmò el sòna

ona veggia canzon

che me rigòrda anmò

on basin sù la bocca.

E l’orghenin sù ‘na stella

con l’ultima soa canzon,

pensi ch’el pòrta fortuna.

La speranza la splend d’illusion.

E sogni anmò l’amor che me consola

e gusti anmò de pù, el savor

che me dà l’amor.

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L’ORGIA DI M.G. – M¥SS KETA Feat Dargen D’Amico – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ORGIA DI M.G. – M¥SS KETA Feat Dargen D'Amico


(Un, due, tre, quattr)
(Okay)
(Un, due, tre, quattr)

Ambarabà ciccì coccò
C'è la KETA sul tuo iPhone
Fotopiedi.com
Per qualcosa di più hot
Ambarabà ciccì coccò
Questa pussy a chi la do?
Così calda che è un falò
Crookers, droppaci 'sta song

Well, it's been a while
Since I looked into your eyes (Ambarabà ciccì coccò)
Well, it's been a while
Since I looked into your eyes (Ambarabà ciccì)
(Un, due, tre, quattr)

Che cazzo ci faccio in Nomentana?
Cioè, alla fine siamo, cioè, siamo lontani da Cinecittà
Oh, ma arriva?

Ho perso qualsiasi treno
Ma ho già visto nel futuro che muoio sereno
Se bacio tutti, se vado a piedi dappertutto
E soprattutto se non me la meno
Scarpine nuove
Cerco una principessa in cassa integrazione
Che mi usi per smorzare la delusione
Per bruciare la colazione
Non voglio più farmi mancare niente
Santificare le feste
Dove la M¥SS fa le messe con le papesse
A Cinecittà fare nuove esperienze
Pensavo di essere un debole
Che certe sopracciglia non potevo permettermele
Però tutte le grandi verità vanno contraddette
Quindi eccole

È notte in Nomentana
Verso Cinecittà
Manda la location
Che arriva questa stronza qua

Ambarabà ciccì coccò
C'è la KETA sull'iPhone
Di tutti i gruppi indie, hardcore
Hipster, punk, electro-pop
Ambarabà ciccì coccò
Questa pussy a chi la do?
Così calda che è un falò
Damiano e Vic, facciamo il rock

Che cazzo ci faccio in Nomentana?
Well, it's been a while

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L’Oriente è rosso

Testo Della Canzone

L'Oriente è rosso di Canzoni politiche

Li Yu-yuan
Anno 1944

L’Oriente è rosso, il sole è sorto
la Cina ha generato un Mao Tse-tung.
Egli vive per il popolo,
a lui dobbiamo la nostra salvezza.

Mao Tse-tung ama il suo popolo,
egli è il nostro timoniere
nel costruire la nuova Cina,
avanziamo sotto la sua guida.
Il partito è come il sole,
al apparire si diradano le tenebre;
dove è il Partito Comunista
il popolo rompe le catene.

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L’Originale – Dunk Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Originale – Dunk

Sembra che non respiriamo
Che il cielo è sereno
Pieno di risposte
L'energia non circola
Figlia di un mezzo metro
Nella piega di un albero
Di luce il sole
E gli occhi dappertutto
Nuotano guardano il miracolo

(Subordinato al mutamento
Benché strumento per guadagnare
L'originale
Malvagio perché in movimento
E perché mortale)

Non ce ne frega un cazzo
Delle parole dette bene
L'educazione
Altro che eccitazione
Per un orgasmo alchemico
In un anno mi disintegro

(Subordinato al mutamento
Benché strumento per guadagnare
L'originale
Malvagio perché in movimento
E perché mortale)

Sembra che non respiriamo

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L’originale Trasmissione Della Rovina – Gente Guasta Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'originale Trasmissione Della Rovina – Gente Guasta

[Intro]
Originale trasmissione della rovina nel 98, 99, nel 2000
Gente Guasta
Zingari di professione in Germania, lo sai com'è
Piemont Studio
Delle volte per andare oltre devi andare forte
Dj Skizo bisogna elevare
El Presidente bisogna andare oltre
Polaroide lo sai
Delle volte devi andare oltre
Delle volte devi andare forte
Delle volte devi andare oltre
Noi andiamo forte

El Presidente]
Gente in gamba sbanda
Guarda l'alba e poi si domanda
Perchè non 'sto giù in branda
Alla veneranda età di ventisei anni?
Gli ulteriori danni
Gli interiori affanni
Gli esteriori vogliono fermarmi per vestire i panni del Mahatma Gandhi
Ma non si buttano giù dalle Alpi
Fanno il Bungie Jumping
Sono le otto e sono sotto già da troppo
Conosco i rischi dello sporco business con cui fotto
Metto nel cassetto un altro master del disastro
Quel che è rimasto di me è guasto
Quel che mi intasco me lo rispendo in quel che vendo
Educazione ed intrattenimento io non mento
Nè invento nè tantomeno intendo
Dividere elemento da elemento
Affermazioni che hanno il fondamento
In fondamenta solide più del cemento
'sta gente ne è al corrente?
O forse sono io che sto correndo
Ci stan mettendo fuori combattimento
Seguo il vento evolvendo e non vendo
Almeno per il momento
Sarà che il suono da cui io provengo è tremendo
Prevengo ogni mio intento è futurista
In Italia non c'è un cazzo
Buena, terra di conquista
Attivista
Sempre nella mischia con chi si infischia
Di chi studia le mie idee e me le confisca
Che Dio ti assista se hai compiuto questa svista
Passami le Rizla e della ganja dalla Svizzera
C'abbiamo il suono del 2000
Rima sopra rima
Solamente merce sopraffina da 'sta cantina
Della rovina noi ne siamo i testimonial
Incendio questo spliff con cui do fuoco a Babilonia
Fuoco a Babilonia

[Hook]
Testimoniamo la rovina
All'assalto di qualsiasi palco
Sempre in prima linea
Gente Guasta devasta
L'originale trasmissione continua(x2)

[Verso 1: Polaroide]
Cambio sede ma non cambio fede
Porto in me l'erede di quel seme
Bella a chi ci crede
A fare in culo chi ci spreme
Chi guarda ma non vede che
Oltre quella coltre c'è oro nella polvere
99 salgo sul palco pure senza fare le prove
Dimmi quando e dove io ti dico quanto e come
Fisso in missione
Per chi non ne vuole c'è dell'altro altrove
Altro che in vacanza da una vita
Qui la movida è infinita
La partita è ripartita
Mica è spartita la torta
Finché sforna la mia torba
Meno finemente nota come merda
Una mente aperta
Lascia il solco quando passa
Non è che arriva fa man bassa
Mette in tasca poi scappa
Vuoi che io non sappia da mo come s'innaffia una traccia
Un Dj se la graffia e si scascia
Chi si accascia per primo mischiando birra e vino
Ha vinto in premio di pulire 'sto casino
Più di un mattino testimone del rovino
Tu fatti un tiro
Passo il giro, non si ferma 'sto delirio

[Verse 3: Toni L]
...

[Hook]
Testimoniamo la rovina
All'assalto di qualsiasi palco
Col cuore e nient'altro in prima linea
Gente Guasta
L'originale trasmissione continua
Testimoniamo la rovina
Sul palco sempre in prima linea
Gente Guasta devasta
L'originale trasmissione continua

[Bridge]
Delle volte devi andare oltre
Delle volte devi andare forte
Delle volte devi andare oltre
Delle volte devi andare forte
Più forte di più
Più forte di più
Più forte

[Outro]
And now going a progress some step witch a bit more difficult
Ready
Set
La rovina
Dj Ski
Gente Guasta 2000
Music please
È così che va
Lo sai chi è che c'ha il suono del 2000
Lo sai chi è che mette rima su rima
Testimoniamo la rovina all'assalto di qualsiasi palco col cuore e nient'altro in prima linea
O no! o no!

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L’origine – LE DEVA Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'origine – LE DEVA

Ogni giorno ha un nome
Ma qualcuno è straordinario
Come certe sere
O canzoni alla radio
Come le parole
Quelle che non sai trovare mai
E se penso al meglio
C’è mia madre a ogni partenza
Oppure quel consiglio
Di un’amica in una stanza
Se ci penso in fondo
La bellezza è femmina
Donne come un’emozione
Forti come il vento
Che attraversa il mare
O al centro dell’inverno
Perso tra la gente
Dietro ad un banale "non è niente"
Comunque vada
Siamo bellissime
Donne sono i sacrifici
Con il cuore che già mette le radici
O dentro un’altra storia che non vale molto
Già ferite fuori e pure dentro
Di questa vita
Siamo l’origine
L’origine
Come quando è sera
C’è una luce sul cammino
E cerchi una sorella
Che ti sa stare vicino
E ti ricordo ancora
Che l’amore è femmina
Donne come un’emozione
Forti come il vento
Che attraversa il mare
O al centro dell’inverno
Perso tra la gente
Dietro ad un banale "non è niente"
Comunque vada
Siamo bellissime
Donne sono i sacrifici
Con il cuore che già mette le radici
O dentro un’altra storia che non vale molto
Già ferite fuori e pure dentro
Di questa vita
Siamo l’origine
L’origine
Perché non serve scappare mai
Quello che conta è qui accanto a noi
Comunque vada
Siamo bellissime
Donne sono i sacrifici
Con il cuore che già mette le radici
O dentro un’altra storia che non vale molto
Già ferite fuori e pure dentro
Di questa vita
Siamo l’origine
L’origine

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L’origine del male – LowLow & Mostro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'origine del male – LowLow & Mostro

[Verso 1: LowLow]
Io rappresento l'aridità (brah)
Il genio, il talento, l'abilità
L'inferno è il mio habitat, Deus ex machina del rap
Liricamente parlando sono una divinità
Indovina chi è tornato, MS due lettere impresse
Prendo due compresse tutte d'un fiato
Dio mi ha dato l'ispirazione perciò ne sono grato
La tecnica di Leo Messi, l'interpretazione di Di Caprio
L'artista più tormentato, questa è la mia storia, ok?
Il ritratto di Dorian Gray, il mio volto deteriorato
Intrappolato dal successo, nemico di me stesso
Il nuovo me prende il possesso, Giulio è lì è morto ammazzato
Sono la più grande beffa per chi tiene a me
Disarmato, davanti a un carrarmato in piazza a Tienanmen
Sono il massacro di sti scarsi
Trasmesso in 32 paesi, tradotto in 6 lingue dalla CNN
Sono il Dio del rap

[Hook: Mostro]
Perdona tutti i miei peccati, padre
Prima di vedere il sole tramontare
Prima che il mio cuore cominci a gelare
Noi siamo l'origine del male

[Verso 1: Mostro]
Io rappresento la salvezza
Sono il motivo per cui ancora non ti spari in testa
Il mio rap è una prostituta bellissima, si ama o si disprezza
Ha il corpo di una modella e il volto della tristezza
Questa troia sfrutta la paura, ti scopa e ti tortura
E' il gusto di umiliarvi con l'arte della scrittura
Sono quel mostro che ognuno di voi tiene nascosto, ma
Come rimorso esisto anche se non mi vuoi
Devoto a questa merda come un prete a Gesù Cristo
Uno skinhead al nazismo, gli ho giurato fedeltà eterna
Le sfide che ho affrontato, il mio dolore come scudo
Questi valgono uno sputo, provo un odio spudorato
E vieni... Vieni che ti porto nel il mio passato
Tra i fantasmi dell'infanzia e gli scheletri nell'armadio
Il giorno in cui ho incontrato Giulio quando tutto è cominciato
MS, siamo tornati, solo per bere il sangue versato

[Hook x2]

[Verse 3: Lowlow & Mostro]
Ahh, il sangue macchia il pentagramma
L'obiettivo, che mi tiene vivo, scrivo la tua condanna
Innovativo, rap esclusivo, fuori programma, arrivo
Vengo a scoparmi tua mamma, senza preservativo
Prendo due groupie, le porto nel retro di un Van
E' tornata la merda più sick
Per voi piccoli fan, piccoli Stan, bim bum bam
Sulle Twin Tower sono Bin Laden, io sono Saddam
Tu insegui il beat come un ciccione sul tapisroulant
Schizzo la tua troia come all'acquafan
Run motherfucker, run
Corri e non voltarti
Sono un computerdi rime mi esplode la RAM
Sono Van Damme, decimo Dan
Sono passato dal rubare al Pam
A zoccole, fragole, champagne
La scena è una troia la scopo le strappo i collant
AMEN

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L’origine del mondo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1998 La favola di Adamo ed Eva
2002 Antecedentemente inedito

Testo Della Canzone

L'origine del mondo di Max Gazzè

Il riflesso sul lago di Kaman
mosso da un gelo pittoresco e inesatto
piega gli elementi in un comune respiro e sposta le nuvole
da pezzi di sereno a grappoli uniti all’Europa centrale
dove Geografia rimprovera meridiani
calca sull’equatore quale leader incontrastato
punge con il picco le aree più basse
Ho udito sirene cantare troppo piano
il grido di Ulisse gonfiare le vele

Perfino nello sconcerto delle Marianne
s’annida riluttante l’origine del mondo
quando linfe ingrossate vivacchiano a fondo
lasciano il piglio alle correnti
mentre ai bordi una furba umidità
cresce fra creature allegre vanitose
fuori sulle sabbie l’Atlantico è pensoso
su come cucire le terre che separa

Spero che non voglia o che voglia per sempre
il contrario dei sogni l’origine del mondo

Cristalli di cielo frantumano l’ordine apparente di gesso
scaturito da quello che sotto chiamano quasi sempre
colui che governa e controlla le cose
come un’immensa unica verità plasmata in forma perfetta (conveniente)
che a vederla appare in balia di qualsiasi evento esagonale

e tu profitta dello scompiglio per decidere finalmente
certifica l’origine del mondo

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
 Mim DO7+ SOL6 RE9 
Il riflesso sul lago di Kaman mosso da un gelo pittoresco ed inesatto 

Mim DO7+ SOL6 RE9 
Piega gli elementi in un comune respiro e sposta le nuvole da pezzi di 
sereno 

   Mim DO7+ SOL6 RE9 
A grappoli uniti all'Europa centrale dove Geografia rimprovera meridiani 

Mim DO7+ 
Calca sull'equatore quale leader incontrastato e punge con il picco 

   SOL6 RE9 
Le aree più basse 

     DO RE 
Ho udito sirene cantare troppo piano, il grido di Ulisse gonfiare le vele. 


Mim SOL RE4 RE Mim SOL RE4 RE 


   Mim DO7+ SOL6 
RE9 
Perfino nello sconcerto delle Marianne si annida riluttante l'origine del 
mondo 

       Mim DO7+ SOL6 RE9 
Quando linfe ingrossate vivacchiano a fondo lasciando il piglio alle 
correnti 

Mim DO7+ SOL6 RE9 
Mentre ai bordi una furba umidità cresce fra creature allegre, vanitose 

Mim DO7+ SOL6 RE9 
Fuori sulle sabbie l'Atlantico è pensoso su come cucire le terre che separa 

DO 
Spero che non voglia o che voglia per sempre 

                                      RE 
il contrario dei sogni, l'origine del mondo 


Mim SOL RE4 RE DO SOL RE4 RE DO 


    MIm SOL RE4 RE DO SOL SOL RE 
Cristalli di cielo frantumano l'ordine apparente di gesso scaturito 

   DO 
Da quello che sotto chiamano quasi sempre colui che governa 

                RE 
E controlla le cose 

MIm SOL RE4 RE DO SOL SOL RE 
Come un'immensa unica verità plasmata in forma perfetta 
(conveniente) 

         DO RE 
Che a vederla appare in balia di qualsiasi elemento esagonale 


Mim7 SOL6 DO7+ SOL6 RE9 X3 

          Mim7 SOL RE4 RE 
E tu approfitta dello scompiglio per decidere finalmente 


DO7+ SOL RE 
certifica l'origine del mondo 

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L’oriundo – Non Voglio Che Clara Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'oriundo – Non Voglio Che Clara

Fossi un calciatore
Volerei per ore ed ore
Per volare in Europa
Lì sì che si gioca

Ho un sogno da oriundo
Mi vedo in un limbo
Che sfreccia sul fango
E calcia dal fondo

Ma ho capito dal primo minuto
Che qui non c'era partita
Ho sbagliato a reagire
Qualcuno ha iniziato a fischiare e non l'ha più finita

Non gioco più
Non gioco più

Fossi un cantante
Senza voce ma un po' triste
O un attore da teatro
Con la quinta su di un lato

Che se non sai cosa dire
Puoi sempre sparire
Io invece lotto nel fango
E scalcio dal fondo

Perché ho capito dal primo minuto
Con te ne valeva la pena
Ho sbagliato a parlare lo ammetto
Ma avevo già pronta la scena

E ora non giochi più
Non giochi più

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L’orizzonte

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 Ali e radici

Testo Della Canzone

L'orizzonte di Eros Ramazzotti

Io ti mentirei,
se dicessi che,
per amore non ho pianto mai..
e sincero non sarei,
se negassi che anch’io,
più di un cuore l’ho ferito sai.
Oggi il vento che ha infuriato dentro me,
si è calmato e adesso non oscillo più.
Questo perché,
penso solo a te,
penso solo a te…
l’aria è limpida e pulita come non ho visto mai.
Penso solo a te e nell’anima..
è già un’intima certezza la promessa che mi fai.
L’orizzonte che ho davanti,
cosi chiaro come appare ormai,
finalmente abbraccerò perché,
l’orizzonte è l’immagine di te.
Se conosci me,
tu sai bene che,
io per amicizia morirei..
e se sto cambiando un po è soltanto perché so,
che cos’è un inganno, che cos’è.
Penso solo a te,
penso solo a te..
l’aria è limpida e pulita come non ho visto mai.
Penso solo a te..
e nell’anima,
è già un’intima certezza la promessa che mi fai.
Io so già come pigliarti lungamente accarezzarti..
e più ancora,
se più amore chiederai,
ti farò sentire amata più che mai.
L’orizzonte che ho davanti,
così chiaro come appare ormai,
finalmente abbraccerò perché l’orizzonte è l’immagine di te…
l’orizzonte che ho davanti a me.

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Accordi

   
Dm Gm Dm

   Gm             A#
IO TI MENTIREI SE DICESSI CHE

    Dm                    C
PER AMORE NON HO PIANTO MAI

     Dm
E SINCERO NON SAREI

        A#
SE NEGASSI CHE ANCH'IO

Dm                             C
PIU' DI UN CUORE L'HO FERITO SAI

        Gm
OGGI IL VENTO CHE HA INFURIATO DENTRO ME

C        F
SI E' CALMATO E ADESSO

                Dm
NON OSCILLO PIU'...

               C     F
QUESTO PERCHE' PENSO SOLO A TE

        Am
PENSO SOLO A TE

L'ARIA E' LIMPIDA E PULITA

         F
COME NON HO VISTO MAI

                        Am
PENSO SOLO A TE E NELL'ANIMA...

             D
E' GIA' UN'INTIMA CERTEZZA

         Gm
LA PROMESSA CHE MI FAI

         A#
L'ORIZZONTE CHE HO DAVANTI

          Dm
COSI' CHIARO COME APPARE ORMAI

  A#6
FINALMENTE ABBRACCERO' PERCHE'...

A#       F                     A# A#m
L'ORIZZONTE E' L'IMMAGINE DI TE   


   Dm            A#
SE CONOSCI ME TU SAI BENE CHE

 Dm                   C
IO PER AMICIZIA MORIREI

         Dm
E SE STO CAMBIANDO UN PO'...

         F
E' SOLTANTO PERCHE' SO

Dm                              C
CHE COS'E' UN INGANNO CHE COS'E'...

        F               Am
PENSO SOLO A TE PENSO SOLO A TE

               Cm
L'ARIA E' LIMPIDA E PULITA

         F
COME NON HO VISTO MAI

                        Am
PENSO SOLO A TE E NELL'ANIMA...

             Cm
E' GIA' UN'INTIMA CERTEZZA

         Gm9
LA PROMESSA CHE MI FAI

           A#
IO SO GIA' COME PIGLIARTI

        Dm
LUNGAMENTE ACCAREZZARTI

           A#6                       A#
E PIU' ANCORA SE PIU' AMORE CHIEDERAI

     F                             Am D Gm
TI FARO' SENTIRE AMATA PIU' CHE MAI   
  

         A#
L'ORIZZONTE CHE HO DAVANTI

          Dm
COSI' CHIARO COME APPARE ORMAI

FINALMENTE ABBRACCERO' PERCHE'

A#    C                      C#
L'ORIZZONTE E' L'IMMAGINE DI TE

Dm C                           Dm
L'ORIZZONTE CHE HO DAVANTI A ME

***

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L’orizzonte (di una donna sola)

Album

È contenuto nei seguenti album:
1994 Oggetti smarriti

Testo Della Canzone

L'orizzonte (di una donna sola) di Enrico Ruggeri

Mangiano spesso da sole
e si domandano perché;
e quasi si sentono in colpa
se si avventurano per bere un caffè.
Parlano ancora di voli
che non prendono quasi mai
ed hanno paura del tempo,
perché il tempo ti sa guardare in faccia.

Ed hanno gli occhi all’orizzonte
ma non vanno via,
combattute tra il presente
e la malinconia.
Ma il mondo non aspetta ancora:
guardi indietro e già domani è qui.
Ci sono donne così,
ci sono vite così.

Perdono troppe occasioni:
non vogliono sbagliare più.
Piangono a certe canzoni:
errori di gioventù.
Scrivono lettere lunghe
che non mandano quasi mai
ed hanno il colore del vento,
perché è il vento che porta più lontano.

L’orizzonte si addormenta
prima di noi due
e scopri quella luce spenta
tra le braccia sue.
Tu non sei cambiata ancora;
guardi indietro e mi ritrovi qui.
Sei una donna così,
con un amore così.

E nascondono i pensieri
nel silenzio,
tra le ombre e i desideri.
E gli amici più sinceri
non telefonano più,
perché quando eri felice
non telefonavi tu.

L’orizzonte ci risveglia
quando lo vorrai
e anche se il tuo amore sbaglia
lo perdonerai.
Se qualcuno sta aspettando,
guardi indietro e lo ritrovi qui.
Per una donna così,
un orizzonte così

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L’orizzonte – Eros Ramazzotti

L’orizzonte – Eros Ramazzotti canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2009

Ali e radici Tutte le canzoni dell’album

Ali e radici

Guarda la pagina artista di Eros Ramazzotti o naviga nella categoria Eros Ramazzotti

Testo della canzone: L’orizzonte – Eros Ramazzotti

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’orizzonte – Eros Ramazzotti Testo:

Io ti mentirei
Se dicessi che
Per amore
Non ho pianto mai…
E sincero non sarei
Se negassi che anch’io
Più di un cuore
L’ho ferito sai

Oggi il vento che
Ha infuriato dentro me
Si è calmato e
Adesso non oscillo più
Questo perché

Penso solo a te
Penso solo a te…
L’aria è limpida e pulita
Come non ho visto mai
Penso solo a te
E nell’anima…
È già un’intima
Certezza la promessa
Che mi fai

L’orizzonte che ho
Davanti così chiaro
Come appare ormai
Finalmente abbraccerò
Perché l’orizzonte
È l’immagine di te

Se conosci me
Tu sai bene che
Io per amicizia morirei…
E se sto cambiando un pò
È soltanto perché so
Che cos’è un inganno
Che cos’è

Penso solo a te
Penso solo a te
L’aria è limpida e pulita
Come non ho visto mai
Penso solo a te
E nell’anima
È già un’intima certezza
La promessa che mi fai
Io so già come
Pigliarti lungamente
Accarezzarti
E più ancora
Se più amore chiederai
Ti farò sentire
Amata più che mai

L’orizzonte che ho
Davanti così chiaro
Come appare ormai
Finalmente abbraccerò
Perché l’orizzonte
È l’immagine di te

L’orizzonte
Che ho davanti a me

Video


[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

Dm Gm 

Dm Gm
IO TI MENTIREI
   A#
SE DICESSI CHE
    Dm                    C
PER AMORE NON HO PIANTO MAI
     Dm
E SINCERO NON SAREI
        A#
SE NEGASSI CHE ANCH'IO
Dm
PIU' DI UN CUORE
              C
L'HO FERITO SAI
        Gm
OGGI IL VENTO CHE HA INFURIATO
DENTRO ME
C        F
SI E' CALMATO E ADESSO
                Dm
NON OSCILLO PIU'...
QUESTO PERCHE'
C     F
PENSO SOLO A TE
        Am
PENSO SOLO A TE
L'ARIA E' LIMPIDA E PULITA
         F
COME NON HO VISTO MAI
PENSO SOLO A TE
        Am
E NELL'ANIMA...
             D
E' GIA' UN'INTIMA CERTEZZA
         Gm
LA PROMESSA CHE MI FAI
         A#
L'ORIZZONTE CHE HO DAVANTI
          Dm
COSI' CHIARO COME APPARE ORMAI
  A#6
FINALMENTE ABBRACCERO' PERCHE'...
A#       F
L'ORIZZONTE E' L'IMMAGINE DI TE
A# A#m   Dm
   SE CON   OSCI ME
   A#
TU SAI BENE CHE
 Dm                   C
IO PER AMICIZIA MORIREI
         Dm
E SE STO CAMBIANDO UN PO'...
         F
E' SOLTANTO PERCHE' SO
Dm                              C
CHE COS'E' UN INGANNO CHE COS'E'...
        F
PENSO SOLO A TE
        Am
PENSO SOLO A TE
               Cm
L'ARIA E' LIMPIDA E PULITA
         F
COME NON HO VISTO MAI
PENSO SOLO A TE
        Am
E NELL'ANIMA...
             Cm
E' GIA' UN'INTIMA CERTEZZA
         Gm9
LA PROMESSA CHE MI FAI
           A#
IO SO GIA' COME PIGLIARTI
        Dm
LUNGAMENTE ACCAREZZARTI
           A#6
E PIU' ANCORA
SE PIU' AMORE CHIEDERAI
A#   F
TI FARO' SENTIRE AMATA PIU' CHE MAI
Am D Gm       A#
     L'ORIZZONTE CHE HO DAVANTI
          Dm
COSI' CHIARO COME APPARE ORMAI
FINALMENTE ABBRACCERO' PERCHE'
A#    C                      C#
L'ORIZZONTE E' L'IMMAGINE DI TE
Dm C
L'ORIZZONTE CHE HO DAVANTI A ME
Dm
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L’orizzonte – Orietta Berti

Album

È contenuto nei seguenti album:

1974 Occhi rossi
2008 Gli anni della Polydor 19631978

Testo Della Canzone

L'orizzonte – Orietta Berti di Orietta Berti

(PacePanzeriCazzulani)

Se mi svegliassi nella notte
e non vedessi gli occhi tuoi,
cosa farei?
Se non sentissi le tue mani,
ancora calde su di me,
cosa farei?
E se vedessi sul cuscino,
la tua lettera d’addio,
cosa farei?
Morirei, lo so,
ma poi dopo un po’ ci penserei.
Per quella notte senza te,
il mio orizzonte perderei,
il mio orizzonte di una vita
che volevo vivere giorni e giorni,
tutta insieme a te.
Se camminando quella notte,
io incontrassi per la strada
un altro uomo,
che mi portasse a casa sua
e mi prendesse come te,
cosa farei?
Saprei resistere gridando,
ma poi nel buio senza te,
cosa farei?
Morirei per lui,
o morirei per te, non so.
Per quella notte insieme a lui,
il mio orizzonte perderei,
il mio orizzonte di una vita
che volevo vivere giorni e giorni,
tutta insieme a te.
………………

Saprei resistere gridando,
ma poi nel buio senza te,
cosa farei?
Morirei per lui,
o morirei per te, non so.
Per quella notte insieme a lui,
il mio orizzonte perderei,
il mio orizzonte di una vita
che volevo vivere giorni e giorni,
tutta insieme a te.

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L’Orizzonte Degli Eventi – Baustelle Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Orizzonte Degli Eventi – Baustelle

Sebbene la massa del Sole incurvi lo spazio-tempo
E ogni religione punti sul concetto di eternità
Ci rivolgiamo alle agenzie di viaggi e seguitiamo ad aver paura
La stessa di quello scrittore americano del Novecento
Che gli costò perplessità nei confronti del progresso
Accuse di razzismo e letteratura da quattro soldi
Viviamo l'orizzonte degli eventi
Oltrepassarlo ci spaventa e ci esalta insieme
Al ventennale dell'esame di stato non sono andato
Ma continuo a immaginare ciò che mi riserverà il futuro
E quale inno mio figlio canterà
Bucare l'orizzonte degli eventi
Questo vogliamo tutti
Quando facciamo sport per rimanere giovani
Preghiamo la Madonna, o ci appoggiamo la
Canna di pistola alla tempia

Mercedes, recessione, fallimento, dipendenti, calciatori, brava gente, imprenditore, questore, prestazione, pressione fiscale, Annalisa, vicinato, cinquant'anni. discoteca, l'orizzonte, messaggino, perdono, vergogna, Gesù Cristo, Porta a porta, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Canna di pistola alla tempia

Paola lascia casa
Il ragazzo, la famiglia, una gatta
L'Inghilterra o la Germania, questo sì
Questo si che è sicuro
Un lavoro anche di merda lo si trova
Paola lascia tutto e non saluta nessuno
Disillusione per disillusione
Meglio la maleducazione che una
Canna di pistola alla tempia

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L’orizzonte del destino

Album

È contenuto nei seguenti album:
2009 Spirito Interno

Testo Della Canzone

L'orizzonte del destino di Cekko

Quando tu
capisci che
hai vissuto
quando tu
riconosci chi
hai amato
finalmente potrai sentirti libero
e ti dirai: “ma io potro’
raggiungere quella meta oscura
o continuero’ ad aver paura
di me?”

Guarda sempre avanti
non giudicare gli altri
e con uno sguardo in su
vedrai anche tu

l’ orizzone del destino
il viaggio il cammino
quella destinazione
che non avevi preso in considerazione
l’ orizzone del destino
è sempre più vicino
quello strano segnale
che prima vedevi orizzonatale.

Quando tu
vedi mondi superficiali
allora tu
comincia a muovere le ali
e vola verso l’ unico posto
che dovrai raggiungere ad ogni costo

quel luogo non definito
segnato da un percorso ormai svanito
nemmeno tu sai dove’
e non sai neanche’ il perche’
ma lo rincorri ad agio
per assaporare il viaggio
per riucire a vedere di più

l’ orizzone del destino
il viaggio il cammino
quella destinazione
che non avevi preso in considerazione
l’ orizzone del destino
è sempre più vicino
quello strano segnale
che prima vedevi orizzonatale.

Un mondo tutto nuovo
come ci si sente a non esser solo?
chissa se riuscira’
a vedere quella felicita’
che ora conosci anche tu

l’ orizzone del destino
il viaggio il cammino
quella destinazione
che non avevi preso in considerazione
l’ orizzone del destino
è sempre più vicino
quello strano segnale
che prima vedevi orizzonatale.

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L’orizzonte di K.D.

Album

È contenuto nei seguenti album:

1971 L’isola non trovata

Testo Della Canzone

L'orizzonte di K.D. di Francesco Guccini

K.D. si svegliò quel mattino e guardò le cose accanto a lei,
gli occhi ancor velati dalle briciole dei sogni
mentre il sonno scompariva accanto a lei lentamente,
il sonno scompariva accanto a lei…

K.D. si affacciò alla finestra, vide il mondo solito ad di là:
svaniva il suo orizzonte sulla ruggine del ponte
dove il fiume scompariva e la città finiva,
dove il fiume scompariva…

K.D. non seppe mai dire che sensazione la prese,
sentì il suo corpo svanire, le braccia eran ali rapprese.
Pianse qualcuno lontano che forse non conosceva
ed il suo pianto pian piano quell’orizzonte scioglieva…

Ma poi sorrise sorpresa di quella stupida ebbrezza,
il suo orizzonte tornato reale
le dava la solita sua sicurezza,
solita sua sicurezza…

Quando anche noi qualche volta ci sentiam tristi per niente
forse c’è K.D. che piange lontana,
fantasma che è in noi e ci accompagna per sempre,
che ci accompagna per sempre,
che ci accompagna per sempre!

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Accordi

   
Lam	Do	    Mi4/7 Mi7
K.D. si svegliò quel mattino
Lam    Do	        Mi4/7 Mi7
e guardò le cose accanto a lei
   Lam	       Do	      
gli occhi ancor velati 
       Re           Fa
dalle briciole dei sogni
	   Lam	  Sol                  Lam
mentre il sonno scompariva accanto a lei
     Sol
lentamente, 
   Lam	  Sol	     Lam9
il sonno scompariva accanto a lei.
K.D. si affacciò alla finestra
vide il mondo solito ad di là
svaniva il suo orizzonte
sulla ruggine del ponte
dove il fiume scompariva 
e la città finiva,
dove il fiume scompariva.
Lam	  Sol	Lam
K.D. non seppe mai dire
Lam	  Sol	Lam
che sensazione la prese
Do	       Re	 Mi4/7 Mi7
sentì il suo corpo svanire
   Do		Re           Mi4/7 Mi7
le mani e le braccia rapprese.
Pianse qualcuno lontano
che forse non conosceva
ed il suo pianto pian piano
quell'orizzonte scioglieva.
Ma poi sorrise sorpresa
di quella stupida ebbrezza
il suo orizzonte
tornato reale
le dava la solita sua sicurezza,
solita sua sicurezza
Quando anche noi qualche volta
ci sentiam tristi per niente
forse c'è K.D. 
che piange lontano
fantasma che in noi ci accompagna 
per sempre,
che ci accompagna per sempre.

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L’orizzonte è azzurro anche per te

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orizzonte è azzurro anche per te di Nuovi Angeli

Il nostro tetto è un cielo blu,
non è la casa che vuoi tu,
fatta di mattoni e niente più
e non vogliamo sai
avere in tasca un soldo mai,
tanto siamo ricchi più di voi

Cerca, cerca, cerca dove vuoi
non troverai il sorriso
che abbiamo solo noi.
Ma se in cima a un monte salirai
capirai allora che
l’orizzonte è azzurro anche per te
e sorriderai .. e sorriderai .. e sorriderai

Siamo un grande fiume blu
che corre, corre sempre più
finché un giorno arriveremo al mare
e se tu vorrai
una goccia in più sarai
e con noi al mare arriverai.

Corri, corri, corri insieme a noi
quando tu sarai in mezzo a noi
capirai allora che
l’orizzonte è azzurro anche per te
e sorriderai .. e sorriderai .. e sorriderai ..
e sorriderai .. e sorriderai ..

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L’Orlando

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'Orlando di Sergio Endrigo

Testo e musica di Sergio Endrigo
[Ascoltate brava gente cosa dicono i Cristiani dei feroci Musulmani]
Ecco sono arrivati i Mori, avanza già la mezzaluna
E sulle mura di Palermo, di Granada e Barcellona
Non parlano latino
(la pelle la hanno scura)
Han fatto a pezzi un frate
(il Papa ne ha paura)
Non sanno il Paternoster,
distruggono le vigne,
non mangiano il maiale,
hanno mogli cento e mille
Guerra, guerra nel nome del Signore
dalla Francia all’Inghilterra
Per la fede e per l’onore aspettano la spada nel terrore dell’Islam
L’Orlando

[Or diciamo senza offesa i fedeli di Maometto, dei Cristiani cosa han detto]
Ecco sono partiti i matti
con i pennacchi e i gonfaloni
C’è un vescovo a cavallo
e dietro gli straccioni
Bestemmiano in latino
(in sassone ed in franco)
Si schiacciano i pidocchi
(sul mento rosso e bianco)
Si bevono le vigne, si rubano il maiale, han cento concubine ma la moglie è chiusa a chiave
Guerra, guerra nel nome del profeta
Dalla Mecca a Gibilterra
tutti pronti a dar la vita
E la testa taglieremo al nemico dell’Islam
L’Orlando

Era un terremoto l’Orlando, il cavalier senza paura, con la spada durlindana, una forza di natura
Ha rotto mille teste
(in mille guerre sante)
Salvò regine bionde
(dal drago e dal gigante)
Ma da quando Carlo Magno
l’ha fatto il paladino
Dimentica gli amici
per le femmine ed il vino
Guerra guerra ma l’Orlando è innamorato
Solo Angelica la bella
dritto al cuore l’ha ferito,
La forza ormai gli manca
e più non guarirà
L’Orlando
Era innamorato L’Orlando
e nel dolcissimo duello
Anche un grande capitano
può rimetterci il cervello
L’han visto mezzo nudo
(ormai è proprio matto)
Ormai il suo nemico
(lo porta in mezzo al petto)
E i Mori a cento e a mille
conservano la testa
Se in casa non c’è il gatto tutti i topi fanno festa
Guerra, guerra ma l’Orlando non ci viene
C’è chi dice che è un vigliacco,
e chi dice che fa bene
Ma c’è un solo uomo al mondo
che sa la verità
L’Orlando

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L’ormonauta

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 Presente

Testo Della Canzone

L'ormonauta di Renato Zero

Dormo poco e male
io fatico a respirare
ho problemi seri pure con la milza

Soffro con il cuore
non riesco a digerire
certo che mi ci vorrebbe una vacanza

DOTTORE DICA PUò CHIAMARSI VITA LA MIA
Perennemente in farmacia
Pasticche creme gocce fiale ed altre
Soluzioni ma si può?

Scavi nel passato
se qualcosa mi ha turbato
nel bel mezzo di un’immacolata infanzia.

La mia portinaia
il mio maestro la badante
lei lo sa com’è morbosa certa gente…

Hanno tutti quanti un pò abusato di me
quante prestazioni non sa
dovevo stare accorto
ma qualcosa è andato storto
Ho preso presto la mia verginità

DICA DOTTORE
SARO’ MICA GRAVE
VORREI FERMARMI
MA QUESTO ATTREZZO NON VUOLE

Lei non ha nulla
per metterlo a nannà
MI DIA UNA MANO

risolveremo l’arcano
Dottore caro
mi sento depresso
già condannato
dall’ennesimo amplesso…

Troppe tentazioni
infinte le occasioni
un’allettante vetrina
mia cugina non mi sfuggirà…meschina!

L’UNICA SPERANZA
di sedare queste angosce
è andare là dove nessuno mi conosce…

Lei che fà dottore?
s’è deciso vuol seguirmi?
ha davanti tutto il tempo per guarirmi

Faccia la valigia
e lasci perdere Freud
di coscienze
ne ha stranite anche lui
meglio improvvisare
e lasciarsi attraversare
DA QUEL BRIVIDO
IL PIU’ANTICO CHE C’E’

Dottore dica
le sembro anormale
la mia libido
non accenna a calare
dire male dell’amore è facile
se non lo puoi avere, toccare
senza sesso ma che vità è …

Dire male dell’amore è facile
se non lo puoi avere,toccare
ma se lo incontri tu lo seguirai

PER SEMPRE

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Accordi

   
Cm D7 Cm A#9 G7



   Cm                    G#7
DORMO POCO E MALE IO FATICO A RESPIRARE

         G7                     Cm
HO PROBLEMI SERI PURE CON LA MILZA

                           G#7
SOFFRO CON IL CUORE NON RIESCO A DIGERIRE

          G7                      Cm
CERTO CHE MI CI VORREBBE UNA VACANZA

     G#7                      G7
DOTTORE DICA PUO' CHIAMARSI VITA LA MIA

     G#              G
PERENNEMENTE IN FARMACIA

      G#7                        G7
PASTICCHE CREME GOCCE FIALE ED ALTRE

                Cm9  G7 Cm
SOLUZIONI MA SI PUO' SCAVI NEL PASSATO

         G#7
SE QUALCOSA MI HA TURBATO

           G7                    Cm
NEL BEL MEZZO DI UN'IMMACOLATA INFANZIA

                           G#7
LA MIA PORTINAIA IL MIO MAESTRO LA BADANTE

          G7                   Cm
LEI LO SA COM'E' MORBOSA CERTA GENTE

   G#                          G7
HANNO TUTTI QUANTI UN PO' ABUSATO DI ME

    G#7                G      G7
QUANTE PRESTAZIONI NON SA DOVEVO STARE ACCORTO

         Cm
MA QUALCOSA E' ANDATO STORTO HO PERSO

   G#m6            Cm9
PRESTO LA MIA VERGINITA'

Cm7       G#9              D#
DICA DOTTORE SARO' MICA GRAVE

D#M7         D#9   Gm                     D#
VORREI FERMARMI MA    QUESTO ATTREZZO NON VUOLE

D#M7       Fm6
LEI NON HA NULLA

C#             Cm                    Dm              G#9
PER METTERLO A NANNA MI DIA UNA MANO RISOLVEREMO L'ARCANO

Gm        G#9               D#
DOTTORE CARO MI SENTO DEPRESSO 

Gm           D#9   D#M7
GIA' CONDANNATO DAL   L'ENNESIMO AMPLESSO

    G#M7                Fm7          Fm6
TROPPE TENTAZIONI INFINITE LE OCCASIONI

           D#M7    D#9
UN'ALLETTANTE VETRINA

  G#6          Fm7      Cm7 A#7   D#
MIA CUGINA NON MI SFUGGIRA' MESCHINA



Cm G#7 Bm G7


 Cm
L'UNICA SPERANZA

       G#7                            G7
DI SEDARE QUESTA ANGOSCIA E' ANDARE LA'

                Cm7
DOVE NESSUNO MI CONOSCE

    Cm                       G#7
LEI CHE FA' DOTTORE S'E' DECISO VUOL SEGUIRMI

        G7                       Cm7
HA DAVANTI TUTTO IL TEMPO PER GUARIRMI

   G#                        G
FACCIA LA VALIGIA E LASCI PERDERE FREUD

          G#7                     G7
DI COSCIENZE NE HA STRANITE ANCHE LUI

                             Cm
MEGLIO IMPROVVISARE E LASCIARSI ATTRAVERSARE

           Fm6                    Cm9
DA QUEL BRIVIDO IL PIU'ANTICO CHE C'E'

Cm        G#9   Fm6           D#
DOTTORE DICA LE    SEMBRO ANORMALE

D#M7       D#9   A#7             D#  Gm
LA MIA LIBIDO NON    ACCENNA A CALARE

G#M7                      Fm7
DIRE MALE DELL'AMORE E' FACILE

       Fm6        D#M7
SE NON LO PUOI AVERE TOCCARE

   Fm7                  Cm7  A#7
SENZA SESSO MA CHE VITA E'   



G#9 A#7 D#6 D# Fm7 A#7 D#




G#M7                      Fm7
DIRE MALE DELL'AMORE E' FACILE

       Fm6        D#M7    D#6
SE NON LO PUOI AVERE TOCCARE

      G#6            Fm7     Cm7   A#7
MA SE LO INCONTRI TU LO SEGUIRAI   

       D#      Cm7
PER SEMPRE PER SEMPRE

D#6        D#
PER SEMPRE AH...

***

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L’ormonauta – Renato Zero Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ormonauta – Renato Zero

Dormo poco e male
Io fatico a respirare
Ho problemi seri pure con la milza

Soffro con il cuore
Non riesco a digerire
Certo che mi ci vorrebbe una vacanza

DOTTORE DICA PUò CHIAMARSI VITA LA MIA
Perennemente in farmacia
Pasticche creme gocce fiale ed altre
Soluzioni ma si può?

Scavi nel passato
Se qualcosa mi ha turbato
Nel bel mezzo di un'immacolata infanzia

La mia portinaia
Il mio maestro la badante
Lei lo sa com'è morbosa certa gente...

Hanno tutti quanti un pò abusato di me
Quante prestazioni non sa
Dovevo stare accorto
Ma qualcosa è andato storto
Ho preso presto la mia verginità

DICA DOTTORE
SARO' MICA GRAVE
VORREI FERMARMI
MA QUESTO ATTREZZO NON VUOLE

Lei non ha nulla
Per metterlo a nannà
MI DIA UNA MANO

Risolveremo l'arcano
Dottore caro
Mi sento depresso
Già condannato
Dall'ennesimo amplesso...

Troppe tentazioni
Infinte le occasioni
Un'allettante vetrina
Mia cugina non mi sfuggirà...meschina!

L'UNICA SPERANZA
Di sedare queste angosce
È andare là dove nessuno mi conosce...

Lei che fà dottore?
S'è deciso vuol seguirmi?
Ha davanti tutto il tempo per guarirmi

Faccia la valigia
E lasci perdere Freud
Di coscienze
Ne ha stranite anche lui
Meglio improvvisare
E lasciarsi attraversare
DA QUEL BRIVIDO
IL PIU'ANTICO CHE C'E'

Dottore dica
Le sembro anormale
La mia libido
Non accenna a calare
Dire male dell'amore è facile
Se non lo puoi avere, toccare
Senza sesso ma che vità è ...

Dire male dell'amore è facile
Se non lo puoi avere,toccare
Ma se lo incontri tu lo seguirai

PER SEMPRE

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L’oro del mondo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'oro del mondo di Albano

un giorno
ti svegli e scopri che
il mondo e’ in mano a te
tu sei qualcuno ormai
ti basta
alzare un dito e poi
hai tutto cio’ che vuoi
e’ tutto facile
i sogni sono
ormai realta’
ma non vorrei
tutto l’oro del mondo
in cambio di te
che resti li’
ad aspettare che io
mi ricordi di te
ma che cos’e’
tutto l’oro del mondo
di fronte a te
che vuoi bene
a me a me
perdonami
se ti ho lasciata qui
a piangere per me
volavo in alto sai
ero lontano
ormai da te
ma non vorrei
tutto l’oro del mondo
in cambio di te
che resti li’
ad aspettare che io
mi ricordi di te
ma che cos’e’
tutto l’oro del mondo
di fronte a te
che vuoi bene
a me a me

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Em Am Em E7 F# B Em

             Bm
un giorno ti svegli e scopri che 

Em Em7
il mondo e' in mano a te 

Em Am7
tu sei qualcuno ormai 

Em         Bm
ti basta alzare un dito e poi 

Em  Em7                 Em Am7
hai tutto cio' che vuoi e' tutto facile 

  Am6
i sogni sono ormai realta' 

B             G#m                B7
ma non vorrei tutto l'oro del mondo 

          G#m   D
in cambio di te che resti li' 

C#m          F#m    B7
ad aspettare che io mi ricordi di te 

E B             G#m                B7
  ma che cos'e' tutto l'oro del mondo 

          G#m  D             C    B
di fronte a te che vuoi bene a me a me 

Em           Bm
perdonami se ti ho lasciata qui 

Em  Em7
a pi  angere per me 

Em  C6                Am6
vola  vo in alto sai ero lontano 

            B             G#m                B7
ormai da te ma non vorrei tutto l'oro del mondo 

          G#m   D
in cambio di te che resti li' 

C#m          F#m    B7
ad aspettare che io mi ricordi di te 

E B             G#m                B7
  ma che cos'e' tutto l'oro del mondo 

          G#m  D
di fronte a te che vuoi bene 

C    B    Em CM7 Em Em9
a me a me           

***

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L’oro del Mondo – Al Bano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'oro del Mondo – Al Bano

Un giorno ti svegli e scopri che
Il mondo è in mano a te
Tu sei qualcuno ormai
Ti basta alzare un dito e poi
Hai tutto ciò che vuoi
È tutto facile
I sogni sono ormai realtà

Ma non vorrei tutto l'oro del mondo
In cambio di te
Che resti lì ad aspettare
Che io mi ricordi di te
Ma che cos'è tutto l'oro del mondo
Di fronte a te
Che vuoi bene a me
A me

Perdonami se ti ho lasciata qui
A piangere per me
Volavo in alto, sai
Ero lontano ormai da te

Ma non vorrei tutto l'oro del mondo
In cambio di te
Che resti lì ad aspettare
Che io mi ricordi di te
Ma che cos'è tutto l'oro del mondo
Di fronte a te che vuoi bene a me
A me

Ecco una serie di risorse utili per Al Bano in costante aggiornamento

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L’oro del mondo – Ivan Cattaneo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1992 Il cuore è nudo… E i pesci cantano!

Testo Della Canzone

L'oro del mondo – Ivan Cattaneo di Ivan Cattaneo

Dimmi che senso ha
ma dimmi che senso ha
vivere nel mondo solo a metà
sempre con gli occhi spenti
e con il corpo sporco di pensieri
ma dimmi che senso ha
desiderare ciò che mai ci darà
nemmeno l’ombra della più debole felicità
l’oro del mondo
è solo AMORE DISPERATO & STANCO
e adesso io piango
perché non c’è più AMORE nel mio TEMPO
lui parte dal cuore e solo dopo il cuore
lui si ESPANDE lui ti esplode dentro
e finalmente capirai
che non ti serve niente mai
soltanto un po’ di ORO! OH!
L’ORO DEL MONDO È AMORE
L’ORO DEL MONDO È AMORE
L’ORO DEL MONDO È L’AMORE
dimmi che senso ha
ma dimmi che senso ha
pensare sempre a quello che verrà
o a quello che è già stato e mai all’ATTIMO
che è il vero senso della vita perché:
l’oro del mondo
è solo AMORE DISPERATO & STANCO
l’oro del mondo
è solo AMORE-IMMENSO AMORE-ADESSO
e solo col cuore tu troverai la chiave
di un MISTERO SELVAGGIO & PROFONDO
nessuna lingua da capire
e non ti serve niente mai
soltanto un po’ di ORO! OH!
L’ORO DEL MONDO È AMORE
L’ORO DEL MONDO È AMORE
L’ORO DEL MONDO È L’AMORE

l’oro del mondo
è solo AMORE DISPERATO & STANCO
profuma d’INTENSO
ma non lo puoi toccare è come il vento!
Oh uoh oh oro…oro del mondo
oh oro del mondo
oh oro del mondo è AMORE!

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L’oro di cui siamo fatti – Deborah iurato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'oro di cui siamo fatti – Deborah iurato

L'oro di cui siamo fatti
Non cresce sotto gli alberi o nei prati
Non si agita negli indici di borsa
Non lo sfiorano le crisi
L'aria di cui siamo fatti
Non vive nei respiri della gente
Non corre più veloce della luce
Eppure ci protegge

Questa piccola certezza
Considerala un modo per provare
A non dimenticare che dal buio
Spesso prende vita un sole
Voglio illuminarmi
Come una stella che ti guarda se ti spogli
Come una guerra che ti strappa via le forze
Per poi caderti più vicino
Più vicino
Voglio ricordarti
Il mio grandissimo bisogno di certezze
In questa guerra che ci strappa via le forze
Per poi caderti vicino
Un po' più vicino
L'oro di cui siamo fatti
Non muore tra le dita di una donna
Non dorme nelle stanze del potere
Eppure ci fa luce

Questo piccolo segreto
Conservalo per quando avrai bisogno
Di essere sicuro che da un viaggio
Si può sempre ritornare
Voglio illuminarmi
Come una stella che ti guarda se ti spogli
Come una guerra che ti strappa via le forze
Per poi caderti più vicino
Più vicino
Voglio ricordarti
Il mio grandissimo bisogno di certezze
In questa guerra che ci strappa via le forze
Per poi caderti vicino
Un po' più vicino
Un po' più vicino
Na na na na na
Na na na na na
Voglio ricordarti
Il mio grandissimo bisogno di certezze
In questa guerra che ci strappa via le forze
Per poi caderti vicino
Un po' più vicino
Un po' più vicino

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L’Oro Di Napoli – Clementino Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Oro Di Napoli – Clementino

L'or e Napule sta ancor miez' a via
Sott a l'uocchie e chi ancora adda capi
Ca s'ammischia rind o' sangue fra è na malatia
Tra sti prete e chesti note tutt a storia mij!

Scriv rime ro casell fra comm a Vicienz
Stu core caccia o fumm fra ca me pare l'incenso
Pur senza l'albero vir ca sta l'incendio
E o'politico parla si ma ch' va ricenn?!
E o' stival ca ha spustat tutt o baricentro
Tutt e fabbriche ca' mo' so pront o fallimento
E nun m'addiverto, vec tanti sciempi
Quann' stev che pazzielle eran ati tiempi
A terra chiagne comm rice fratm a tant'anni
L' abusivo vence semp, e buoni ccà e scartamm
Stamm comm a sfravecatura, già ra natura
Sicur e tutt sti pret misur sta caratura
L'or e Napule sta miez a via
Tra nu bancone e n'at ro mercato si nun ce stai nun puo' capì
E nun è stata colpa mij
Si o Stato ccà c'ha abbandunat, e a stessa musica riesc' a mpazzì

L'or e Napule sta ancor miez' a via
Sott a l'uocchie e chi ancora adda capi
Ca s'ammischia rind o' sangue fra è na malatia
Tra sti prete e chesti note tutt a storia mij!

Duje cafun re paesi, scis pe mura, surann sette cammise
Ind a 12 mesi sott a centri
Cu' l'accent ignorante
Ogni parola tene na storia a se stante e n'anima tant
Francesi , turchi , spagnoli, culture e che ricchezze
No e disprezz chi parla solo re sole
Chiu facile e conviene
Ca nun te succere niente a meno che nun tien a faccia e scem
Ca te cerchi e problemi
Addo a gente sa 'nnammora e na canzone
Sap comm funziona senz ij a scol
Figli e nu ciel azzurro
Si vien po gran turch
Spienn poco, mangn' buon e t' arregali n'emozion
E nun ta scuord pecchè nun è o panorama
N'articl e giornal è ben carnale
Lassateme canta sinnò sto male
E luci arapr primm e riman comm a na Stella Diana

O miezijuorno e l' Italia
Ma nun se stenn o' mesale
E stamm semp contro a chi fra mo manten o' pugnale
E resto ancor ra parte e chi nun tene o' pane
È chest è o'ver
L'or e Napule meridionale
O miezijuorno e l' Italia
Ma nun se stenn o' mesale
E stamm semp contr a chi fra mo manten o' pugnale
E resto ancor ra parte e chi nun tene o' pane
È chist è o'ver or e Napule meridionale

L'or e Napule sta ancor miez' a via
Sott a l'uocchie e chi ancora adda capi
Ca s'ammischia rind o' sangue fra è na malatia
Tra sti prete e chesti note tutt a storia mij!

L'or e Napule sta ancor miez' a via
Sott a l'uocchie e chi ancora adda capi
Ca s'ammischia rind o' sangue fra è na malatia
Tra sti prete e chesti note tutt a storia mij!

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L’oro e ‘o sole

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'oro e 'o sole di Galdieri

Rocco Galdieri

‘O Sole nun è d’oro, figlia mia,
né dint’ ‘o vierno, né dint’ ‘a staggione.
Nun credere a chi conta ‘sta buscia;
nun sentere a chi canta ‘sta canzone.
Rispunne a chi te dice ‘sti pparole:
— « ‘O Sole nun è d’oro! ‘O sole è… ‘o Sole!
‘O Sole è ‘o Sole che ‘nce scarfa ‘e ccase,
c’ammatura ogni frutto e ‘ndora ‘e spiche.
È ‘o Sole ca m’asciutta ‘e panne spase,
ca mme secca ‘a cunzerva e spacca ‘e ffiche.
E nun è d’oro! Pecché ll’oro è niente…
E senza ‘o Sole nun sarrìa lucente! »

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L’orologio

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orologio di Caterina Caselli

(PacePanzeriPilat)

oh che bel giorno speriamo che non piova,
anche la sera sara’ una bella sera se
esci con l’ombrello il tempo e’ sempre
bello, ma dimmi per favore che ore sono
grillo non la smette, sono le nove il so
le non si muove, la luna si e’ fermata,
e tu non hai capito ma dimmi per favore
che ore sono al tuo orologio l’orologio
ha capito che volevo solo un bacio amo
re dammi tu l’appuntamento, il giorno e
l’ora che ci rivedremo, il vento da l’ad
dio al girasole, la notte sta cadendo su
di noi e’ mezzanotte e l’ora delle stre
ghe, le strade son deserte non gira piu’
nessuno, i cuori innamorati si sono addor
mentati, ma dimmi per favore che ore sono
al tuo orologio mezzanotte tutto tace,
l’orologio si e’ fermato presto correre
a casa correre a casa correre a casa pres
to correre a casa correre a casa correre
a casa presto correre a casa correre a ca
sa correre a casa presto correre a casa
correre a casa correre a casa

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Em G C F G C
oh che bel giorno speriamo che non piova, 
anche la sera sara' una bella sera 

    F                        C
se esci con l'ombrello il tempo e' sempre bello, 
   G                        F
ma dimmi per favore che ore sono al tuo orologio 
C
sono le sette il grillo non la smette, 
                                        F
sono le nove il sole non si muove, la luna si e' fermata, 
     C                 G
e tu non hai capito ma dimmi per favore 
        F                    C
che ore sono al tuo orologio l'o

                                           C# C#m
rologio ha capito che volevo solo un bacio amo  re 
                  B
dammi tu l'appuntamento, 
   A                        G#
il giorno e l'ora checi rivedremo, 
   C#m                     B
il vento da l'addio al girasole, 
   A                       G#  C#
la notte sta cadendo su di noi e' mezzanotte e l'ora delle streghe, 
le strade son deserte non gira piu' nessuno, 
        F#                 C#
i cuori innamorati si sono addormentati, 
   G#                       F#
ma dimmi per favore che ore sono al tuo orologio

C#
mezzanotte tutto tace, l'orologio si e' fermato 
    C#
presto correre a casa correre a casa correre a casa 
presto correre a casa correre a casa correre a casa presto correre a casa 
correre a casa correre a casa presto correre a casa correre a casa correre a casa 

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L’orologio – Caterina Caselli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orologio – Caterina Caselli

Oh che bel giorno speriamo che non piova
Anche la sera sara’ una bella sera se
Esci con l’ombrello il tempo e’ sempre
Bello, ma dimmi per favore che ore sono
Grillo non la smette, sono le nove il so
Le non si muove, la luna si e’ fermata
E tu non hai capito ma dimmi per favore
Che ore sono al tuo orologio l’orologio
Ha capito che volevo solo un bacio amo
Re dammi tu l’appuntamento, il giorno e
L’ora che ci rivedremo, il vento da l’ad
Dio al girasole, la notte sta cadendo su
Di noi e’ mezzanotte e l’ora delle stre
Ghe, le strade son deserte non gira piu’
Nessuno, i cuori innamorati si sono addor
Mentati, ma dimmi per favore che ore sono
Al tuo orologio mezzanotte tutto tace
L’orologio si e’ fermato presto correre
A casa correre a casa correre a casa pres
To correre a casa correre a casa correre
A casa presto correre a casa correre a ca
Sa correre a casa presto correre a casa
Correre a casa correre a casa

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L’orologio – Lucio Corsi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orologio – Lucio Corsi

Oggi mi metto l'orologio che è una macchina del tempo
E me ne torno a quando
Con le zanzare dividevo il costo dell'appartamento
E non pagavo tanto
A volte il giorno d'oggi
Ti può sembrare notte
Se corri all'incontrario ti tornano le forze
Se corri all'incontrario ti tornano le forze

Oggi mi metto l'orologio che è una macchina del tempo
E parto per un viaggio
Alla ricerca della mano di un amico perso
Non so dove trovarlo
È al passo con il tempo
Ma quello già passato
Se corri all'incontrario ti riprendi il fiato
Se corri all'incontrario ti riprendi il fiato

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L’orologio – Sergio Endrigo

Album

È contenuto nei seguenti album:
1968 L’arca

Testo Della Canzone

L'orologio – Sergio Endrigo di Sergio Endrigo

(De MoraesSoledadeBardotti)

Passa il tempo tic e tac tic e tac e vola via
Giorno e notte tic e tac tic e tac e così sia
Passa il tempo passa in fretta con la noia e l’allegria
Sono molto molto stanco più non penso più non dormo
Faccio solo tic e tac tic e tac notte e giorno
Giorno e notte tic e tac tic e tac notte e giorno
Tic e tac tic e tac notte e giorno
Tic e tac tic e tac notte e giorno
Tic e tac tic e tac notte e giorno

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L’orologio americano

Album

È contenuto nei seguenti album:

1996 Macramé

Testo Della Canzone

L'orologio americano di Ivano Fossati

Verità vuole
che lei, colpo di vento
stesse al suo balcone
nel suo corpo
salivando e attendendo
ed io per parte mia
con un’orchestra
come sola buona compagnia
salissi per un bacio deflorato
per un tempo
neanche ben pagato
eh, io sì
io sì

L’amore dura
quel che deve durare
consacrato e misurato
da un orologio elementare
ma io che ho caro quel che è mio
e la domanda come la risposta
vivevo tutto questo
come dietro ad una porta
solo un po’ discosta

Perché è così che la gente vive
perché è questo che la gente fa
perché è così che ci si insegue
per un morso di immortalità
è il meccanismo ottuso
di un orologio falsoamericano
che misura il tempo e tempo non c’è più
ma fermava il tempo se passavi tu

Verità vuole
che lei, labbra grosse
restasse impigliata alla mia bocca
più di quanto volesse
di questo mi ricordo
e poco d’altro
del suo sguardo
lampeggiante a ore
e che svanì dentro al mondo
sorridendo
come ricevuta dal Signore

La rabbia e l’amore
s’imparano gratis
se proprio non c’è niente altro
da dividersi
e noi
immobili nel cielo
lucidochimico
di una fotografia
perché niente è come niente
niente è un’orgia dolorosa
è tempo squadernato
e via

Ma è così che la gente vive
è questo che la gente fa
è così che ci si insegue
per un morso di immortalità
è il meccanismo ottuso
di un orologio falsoamericano
che misura il tempo e tempo non c’è più
ma fermava il tempo se passavi tu.

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L’orologio Americano – Ivano Fossati Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orologio Americano – Ivano Fossati

Verità vuole
Che lei, colpo di vento
Stesse al suo balcone
Nel suo corpo
Salivando e attendendo
Ed io per parte mia
Con un'orchestra
Come sola buona compagnia
Salissi per un bacio deflorato
Per un tempo
Neanche ben pagato
Eh, io sì
Io sì


L'amore dura
Quel che deve durare
Consacrato e misurato
Da un orologio elementare
Ma io che ho caro quel che è mio
E la domanda come la risposta
Vivevo tutto questo
Come dietro ad una porta
Solo un po' discosta

Perché è così che la gente vive
Perché è questo che la gente fa
Perché è così che ci si insegue
Per un morso di immortalità
È il meccanismo ottuso
Di un orologio falsoamericano
Che misura il tempo e tempo non c'è più
Ma fermava il tempo se passavi tu

Verità vuole
Che lei, labbra grosse
Restasse impigliata alla mia bocca
Più di quanto volesse
Di questo mi ricordo
E poco d'altro
Del suo sguardo
Lampeggiante a ore
E che svanì dentro al mondo
Sorridendo
Come ricevuta dal Signore

La rabbia e l'amore
S'imparano gratis
Se proprio non c'è niente altro
Da dividersi
E noi
Immobili nel cielo
Lucidochimico
Di una fotografia
Perché niente è come niente
Niente è un'orgia dolorosa
È tempo squadernato
E via

Ma è così che la gente vive
È questo che la gente fa
È così che ci si insegue
Per un morso di immortalità
È il meccanismo ottuso
Di un orologio falsoamericano
Che misura il tempo e tempo non c'è più
Ma fermava il tempo se passavi tu

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L’orologio del dottor Guida

Testo Della Canzone

L'orologio del dottor Guida di Canzoni politiche

Anno 1969

L’orologio del dottor Guida e fermato a quei tempi là;
lui lo porta sempre al polso, non lo vuole riparar,
non lo vuole, non lo vuole, non lo vuole ripar.

Le lancette si son fermate quando cadde l’oppressore:
il fascismo fu abbattuto ma rimase il buon questore,
ma rimase, ma rimase, ma rimare il buon questore.

Cominciò la sua carriera praticando un gran mestiere:
ai gloriosi antifascisti lui faceva da carceriere,
lui faceva, lui faceva, lui faceva da carceriere.

Uomo duro e ben tagliato, con le idee molte chiare,
a Milano è arrivato per la calma riportare,
per la calma, per la calma, per la calma riportare.

E consulta il suo orologio, fermo ancora a quei tempi,
e vorrebbe dare esempi come fece in quei dì,
come fece, come fece. come fece in quei dì.

Ma i tempi non son più quelli dei purganti
e manganelli e Milano griderà:

Repressione non passerà, repressione,
repressione, repressione non passerà!

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L’orologio del dottore Guida

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orologio del dottore Guida di Franco Trincale

L’orologio del dottor Guida
s’è fermato a quei tempi là;
lui lo porta sempre al polso,
non lo vuole riparar,
non lo vuole, non lo vuole, non lo vuole riparar.

Le lancette si son fermate
quando cadde l’oppressore:
il fascismo fu abbattuto
ma rimase il buon questore,
ma rimase, ma rimase, ma rimase il buon questore.

Cominciò la sua carriera
praticando un gran mestiere:
ai gloriosi antifascisti
lui faceva da carceriere,
lui faceva, lui faceva, lui faceva da carceriere.

Uomo duro e ben tagliato,
con le idee molto chiare,
a Milano è arrivato
per la calma riportare,
per la calma, per la calma, per la calma riportare.

E consulta il suo orologio,
fermo ancora a quei tempi,
e vorrebbe dare esempi
come fece in quei dì,
come fece, come fece, come fece in quei dì.

Ma i tempi non son più quelli
dei purganti e manganelli
e Milano griderà:
repressione non passerà,
repressione, repressione, repressione non passerà!

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L’orologio del nonno

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orologio del nonno di Bambini

Maria Grazia Sinatra
(di: Bolchesi – Bertoz)
Edizione: Collezione Larius

Il nonnino sui vent’anni
Era un baldo uffiziale
Coi mustacchi a rubacuore
E il pesante sciabolon.
Lancia in resta ei partiva
Tintinnando gli speroni
A cavallo di un cavallo
Per la nonna conquistar.
Il buon tempo che passò
Ai nipoti d’oggi dì
L’orologio narra ancor
Con il fischio del cucù…
Cucù cucù cucù!
Ma la nonna, giovinetta,
Resisteva ritrosetta,
Poi cedeva con languore
All’assalto del guerrier!
Quanta passione si celava nel cuor
Pur nella grazia d’un lieve rossor!
Quanto candore nella semplicità
Ed il profumo d’un sogno d’amor.
Tace il nonno e rivede la nonnina sui
vent’anni,
Poi tossicchia e con l’occhietto fa un
astuto risolin.
Eh eh eh eh eh eh eh.
Cucù cucù cucù cucù.

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L’orologio della Passione

Testo Della Canzone

L'orologio della Passione di Canzoni Abruzzesi

Canto di questua per la Settimana Santa (1966)

Preparati all’un’ora
quest’è l’ultima cena
e con faccia serena
così Gesù parlò
e con faccia serena
così Gesù parlò

Disse sarò tradito
disse sarò negato
e Giuda disperato
rispose io non sarò

Alle tre i sacramenti
istituisce allor
e a lor tutti contenti
‘l suo corpo dispensò

Alle quattro si mosse
con grande compassion
alle cinque nell’orto
il buon Gesù andò

Alle sei il Padre Eterno
dal re dei cieli andò
alle sette nell’orto
la turba lo menò

Alle otto una guanciata
al buon Gesù toccò
alle nove schiaffeggiato
allor Giuda si turbò

Alle dieci carcerato
il buon Gesù andò
quando che fu accusato
suonava l’undicior

Alle dodici Pilato
le mani si lavò
alle tredici di bianco
vestiro ‘l salvator

Alle tredici di bianco
vestiro ‘l salvator
con una canna in mano
per dargli più dolor

Coronato di spine
fu alle quindicior
dalle tempie divine
il sangue suo versò

Legato alla colonna
fu alle sedicior
battuto e flagellato
per Dio fu un gran dolor

Alle diciassettore
la penna sua doprò
in croce il redentore
all’or diciotto andò

Alle diciannovore
testamento donò
Gesù pieno d’amore
Giovanni a sé chiamò

Alle venti da bere
chiedeva il salvator
gustando aceto e fiele
solo per ‘l peccator

Suonando le ventuno
la testa sua chinò
quell’alma santa e pura
all’eterno padre andò

Alle ventidueore
la lancia lo passò
con ferro e con parole
la costola gli piagò

Alle ventitreore
di croce lo levò
Maria con gran dolore
in braccio lo pigliò

Alle ventiquattrore
Gesù al sepolcro andò
solo per nostro amore
e a tutti ci salvò

Di sette giorni intanto
Gesù risuscitò
con gloria festa e canto
all’eterno padre andò.

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L’Oroscopo – Jesto Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Oroscopo – Jesto

{Verse 1}
Amici del segno del sagittario veniamo a noi
Anche per questa settimana continua il transito di negatività che disturberà le vostre attività
Lavoro: paura eh?
Questo potrebbe essere il momento giusto per fare successo ma non lo è
Su di voi piove con Giove in opposizione
Non azzeccate più una proposizione
La disperazione sta prendendo il sopravvento
All'università state perdendo tempo
Date retta a noi che di stelle ne capiamo
Con quelle borse non andrete lontano
Ma non temete siete un segno pieno di risorse qualcosa v'inventerete
Il progetto su ci avete investito le vostre forze
Basterà giusto a rientrarci nelle spese (forse!)
E se cosi non fosse
Avreste un motivo in più per giustificare la tosse
Non non va come dovrebbe
Ma un colpo di fortuna potrebbe aprire nuove strade, potrebbe!

{Chorus}
-Hey sto parlando con te-
-con me? Non è possibile-
-con te che ti ammazzi di ma e di se-
-ma de che io non ci credo-
-e invece si sto parlando con te-
-seh mi vorresti dire che-
-ho un futuro fatto apposta per te-
-per me?allora è vero!-

{Verse 2}
Amore: Venere sta per dichiararvi guerra
Il vostro umore è a terra
È un periodo scarico vi crogiolate nel rammarico
Tra problemi di cuore e crisi di panico
Una settimana strana
Tenete il coltello saldamente dalla parte della lama
L'amore è corrisposto
Ma dovete combattere ad ogni costo il vostro
È un carattere tosto/ma non temete, vedrete tutto si metterà a posto
Eros: potrebbe essere la carta vincente
Diventa avvincente, avvolgente
Coinvolgente travolgente stravolgente...
È un salvagente
Avvertite l'urgente bisogno di cogliere l'attimo fuggente
E tornare ad essere il leone ruggente/che tutti vi credono
Ma tagliatevi i capelli che cosi sembrate Predator
Si prevedono fregature per quelli che se ne fregano
Cupido vi ha colpito, al fegato
Ti senti perso? Depresso? Non ti senti te stesso? Ti senti sommerso dai problemi sempre più spesso, ti credi diverso?
"Oh c'ha preso!"
Non so più che pensare
Penso che mi faro un personale...

{Chorus}
-Hey sto parlando con te-
-con me? Non è possibile-
-con te che ti ammazzi di ma e di se-
-ma de che io non ci credo-
-e invece si sto parlando con te-
-seh mi vorresti dire che-
-ho un futuro fatto apposta per te-
-per me?allora è vero!-

{Verse 3}
Salute: 3 stellette
Nonostante stiate bene fumate troppe sigarette
Quando vi deciderete a smettere e ad ammettere a voi stessi che siete tabagisti persi?
Chiusa parentesi che è meglio
Tornando alla salute il vostro cervello sta per scoppiare come il computer di vostro fratello
E potevate toccare tutto tranne quello
Inutili le suppliche preferite martello o incudine?
Sbagliate attitudine, incutete inquietudine
Vi state abbandonando all'abitudine
"Ma che ne sai tu di me?"
Troppi se troppi ma cosa c'è che non va? Ditemi
Amici del sagittario non intristitevi
Non siete tanti
Ma siete giovani e aitanti
E avete tutta la vita davanti

{Chorus}
-Hey sto parlando con te-
-con me? Non è possibile-
-con te che ti ammazzi di ma e di se-
-ma de che io non ci credo-
-e invece si sto parlando con te-
-seh mi vorresti dire che-
-ho un futuro fatto apposta per te-
-per me?allora è vero!-

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L’oroscopo speciale

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 L’oroscopo speciale

Testo Della Canzone

L'oroscopo speciale di Samuele Bersani

(Samuele BersaniSamuele Bersani/Giuseppe D’Onghia)

Non è stato mai ritrovato
il cadavere nascosto
l’han dimenticato
poi è arrivato in fretta agosto
faccio un tuffo…
mi ripulirò dalla follia
fra la gente che sta attenta
all’abbronzatura e alla cronaca violenta
senta, guardi qua
questa è la mia sedia a sdraio può prenderla
ho avuto chissà quale intuito
per restare indifferente
e che capacità
di recitare questa parte sempre
quello che sono stato fino a ieri
non vale più
l’oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
ma non mi dire che troverò un lavoro
salta le righe e dimmi quant’è
tanto l’amore se resto con te ahi ahi
non è stato mai circondato
il mio corpo come adesso
sanguino per bene
ma sento il cuore e le sirene
come piangono
i parenti all’ospedale
non dormono
l’oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
ma non mi dire la frase sul lavoro
salta le righe e dimmi quant’è
tanto l’amore se resto con te ahi ahi
l’oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
e non mi dire che domani m’innamoro…

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Accordi

   
          dom/sol   mim7/9  fa#m            sim
Non è stato mai ritrovato    il cadavere nascosto
  sib        fa             sib              rem7
l'han dimenticato poi è arrivato in fretta agosto
        solm
faccio un tuffo
         do9 do do9            sol/mi
mi ripulirò             dalla follia
       fa#m            sim
tra la gente che sta attenta
sib         fa           sib       rem7
 all'abbronzatura e alla cronaca violenta
        solm   mim7/9  fa#m                      sol
senta, guardi   qua    questa è la mia sedia a sdraio
     la
può prenderla
           dom/sol    mim7/9  fa#m                sim
ho avuto chissà quale intuito  per restare indifferente
   sib      fa        sib         rem7        solm
e che capacità di recitare questa parte sempre
      mim7/9  fa#m               sol      la
quello che     sono stato fino a ieri non vale più

   re                       re/do            re/sib   re/la
l'oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
         re/fa#  sib         do
ma non mi dire      che troverò un lavoro
re               sol
salta le righe e dimmi quant'è
do             mim7/9         re   la   re     re/do re/sib re/la re
tanto l'amore se resto con te "ahi       ahi ahi ahi ahi ahi"

           dom/sol    mim7/9 fa#m                 sim
non è stato mai   circondato   il mio corpo come adesso
sib          fa                sib         rem7
sanguino per bene ma sento il cuore e le sirene
    solm      do'  la                 sib
come    piangono    i parenti all'ospedale
    do
non dormono

   re                       re/do            re/sib   re/la
l'oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
         re/fa#  sib         do
ma non mi dire      la frase sul lavoro
re               sol
salta le righe e dimmi quant'è
do             mim7/9         re    la  re     re/do re/sib re/la re
tanto l'amore se resto con te "ahi       ahi ahi ahi ahi ahi"

re/fa#  sib  do  re  sol  do  mim7/9  re  la

   re                       re/do            re/sib   re/la
l'oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
         re/fa#  sib            do
e  non mi dire      che domani m'innamoro

re  sol  do  mim7/9  re  la  re

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L’Oroscopo Speciale – Samuele Bersani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Oroscopo Speciale – Samuele Bersani

Non è stato mai ritrovato
Il cadavere nascosto
L'han dimenticato
Poi è arrivato in fretta agosto
Faccio un tuffo...
Mi ripulirò dalla follia
Fra la gente che sta attenta
All'abbronzatura e alla cronaca violenta
Senta, guardi qua
Questa è la mia sedia a sdraio può prenderla
Ho avuto chissà quale intuito
Per restare indifferente
E che capacità
Di recitare questa parte sempre
Quello che sono stato fino a ieri
Non vale più
L'oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
Ma non mi dire che troverò un lavoro
Salta le righe e dimmi quant'è
Tanto l'amore se resto con te ahi ahi
Non è stato mai circondato
Il mio corpo come adesso
Sanguino per bene
Ma sento il cuore e le sirene
Come piangono
I parenti all'ospedale
Non dormono
L'oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
Ma non mi dire la frase sul lavoro
Salta le righe e dimmi quant'è
Tanto l'amore se resto con te ahi ahi
L'oroscopo speciale di fine mese leggerai per me
E non mi dire che domani m'innamoro...

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L’orrore

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Il genio

Testo Della Canzone

L'orrore di Il Genio

Chiamo e non rispondi
ti prenderò

nebbia tuoni e lampi
e brividi

Che fine ha fatto Baby-Jane
la mummia contro Frankenstein
l’ombra del gato inferno streghe
e macellai

l’uomo dagli occhi a raggi x
squilli di morte e incubi
i passi della notte i pozzi
e i pendoli

striscia il dolore nel silenzio
freddo che pulsa nelle vene
le tombe aperte marciano divise in schiere

E Nosferatu è il mio chaffeur
e Carrie invece è la mia girl
c’è un gatto nero nel giardino

Cos’è successo alla città
orde di zombie affamati
strade deserte croci le urla dei dannati

L’orrore è dentro la mia notte
lungo la schiena un brivido
verdi meduse agghiacciano gorgoni e serpi strillano

Ciclopi e grotte di follie
squarci di sangue e di caverne
civette stridule e mangia
e pipistrelli a frotte.

Strisciando in bui corridoi
bagliori e sibili di vento
paludi lame di rasoi pallore schianto

L’orrore rantola nel buio
tra i fili fi questa città
portami via da questo incanto o è questa la realtà.

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L’orrore – Il Genio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orrore – Il Genio

Chiamo e non rispondi
Ti prenderò

Nebbia tuoni e lampi
E brividi

Che fine ha fatto Baby-Jane
La mummia contro Frankenstein
L'ombra del gato inferno streghe
E macellai

L'uomo dagli occhi a raggi x
Squilli di morte e incubi
I passi della notte i pozzi
E i pendoli

Striscia il dolore nel silenzio
Freddo che pulsa nelle vene
Le tombe aperte marciano divise in schiere

E Nosferatu è il mio chaffeur
E Carrie invece è la mia girl
C'è un gatto nero nel giardino

Cos'è successo alla città
Orde di zombie affamati
Strade deserte croci le urla dei dannati

L'orrore è dentro la mia notte
Lungo la schiena un brivido
Verdi meduse agghiacciano gorgoni e serpi strillano

Ciclopi e grotte di follie
Squarci di sangue e di caverne
Civette stridule e mangia
E pipistrelli a frotte

Strisciando in bui corridoi
Bagliori e sibili di vento
Paludi lame di rasoi pallore schianto

L'orrore rantola nel buio
Tra i fili fi questa città
Portami via da questo incanto o è questa la realtà

(Grazie a pp.neo per questo testo)

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L’Orsa Maggiore

Album

È contenuto nei seguenti album:
2006 La fotografia

Testo Della Canzone

L'Orsa Maggiore di Marco Meloni

Cerco una direzione ma non mi trovo più
guardo l’Orsa Maggiore lassù
la notte è già passata un’altra ne arriverà
prenderò la mia strada poi chissà
ci sono cose che cambiano e si confondono adesso qui
voglio le cose che contano per esser liberi
c’entra tanta gente sulla mia nave spaziale
e non c’è un sogno che non possa realizzare
volerà veloce la mia nave interstellare
verso cieli nuovi ancora da esplorare
cerco una direzione ma non mi trovo più
chiamo la mia astronave da quaggiù
guardo l’Orsa Maggiore è lei che mi guiderà
se guardi il cielo un uomo tra poco volerà
ci sono cose che passano lasciando segni indelebili
voglio le cose che contano per esser liberi
c’entra tanta gente sulla mia nave spaziale
e non c’è un sogno che non possa realizzare
volerà veloce la mia nave interstellare
verso cieli nuovi ancora da esplorare
ma il mondo è così splendido che non mi fermerò
il cielo è così limpido che non mi perderò
il mondo è così splendido che non mi stancherò
il cielo è così limpido che non mi fermerò
c’entra tanta gente sulla mia nave spaziale
e non c’è un sogno che non possa realizzare
volerà veloce la mia nave interstellare
verso cieli nuovi ancora da esplorare

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L’Orsa Maggiore – La Municipàl Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Orsa Maggiore – La Municipàl


Eccomi che a pezzi dopo un altro addio
Mi addormento con in sottofondo Paolo Fox
Alzo gli occhi al cielo e tu sei lì come una stella polare
Il nibbio sta cantando, lo ascoltiamo un po'
L'aurora sta arrivando e presto arrossirò
L'estate sta finendo ed io mi sento sempre un bambino

Ma ho deciso che stanotte non ti penserò
Che partirò col Grande Carro verso nord
Per lasciarti andare
Ma per non dimenticare
Ho deciso che stanotte non ti penserò
Che parlerò del più e del meno con il diavolo
In mezzo a tutto quel rumore
Nascosto tra le nostre spine

Sarà che ieri sera abbiam bevuto troppo
Che abbiamo fatto festa con il vino spunto
Quei porci dei miei amici hanno fatto un gran bel grosso casino
E provo come sempre a contare i cocci
A rimettermi in piedi, a ricucire i pezzi
La botta sta finendo ed io mi sento sempre un cretino

Ma ho deciso che stanotte non ti penserò
Che partirò col Grande Carro verso il nord
Per lasciarti andare
Ma per non dimenticare
Ho deciso che stanotte non ti penserò
Che parlerò del più e del meno con il diavolo
In mezzo a tutto quel rumore
Nascosto tra le nostre spine

Mi perderò
In mezzo a tutto quel rumore
Che ci fa stare bene
Mi perderò
In mezzo a tutto quel rumore
Che ci fa stare bene

Allora resta un po' ancora qui con me
Prima che arrivi l'alba a ricordarmi che siamo solo un'ossessione
Una storia andata male
Allora resta un po' ancora qui con me
Non svegliarmi, non svegliarmi prima del caffè
E restiamo ad ascoltare il suono dell'Orsa Maggiore

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L’orsacchiotto Mysha

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orsacchiotto Mysha di Bambini

(diL.Macchiarella – M.Fraser – D.Meakin)

Sei tanto piccolo, quasi un giocattolo
cucciolo di mamma e papà.

Mysha, fiocco di nuvola,
Mysha, nato da una favola,
Mysha, Mysha che tenerezza fai dovunque vai.
Mysha, dolce adorabile,
Mysha, lì sul dirigibile,
Mysha, più angelo che mai.

Gli orsacchiotti come te fanno troppe fantasie,
tanti sogni e poche furberie.
Con le tigri di quaggiù prepotenti e un po’ di più
mica buone come sei tu, mica buone come sei tu.

Mysha, caldo batuffolo
Mysha, che Natasha coccoli,
Mysha, Mysha sull’aquilone va insieme a lei.
Mysha, mondo fantastico,
Mysha, soffice ed elastico,
Mysha, di tutti amico sei.

Gli orsacchiotti come te stanno bene in compagnia,
tra gabbiani, pony e scimpanzè.
Tra cavalli e coccodè nonostante poi ci sia,
chi la sa più lunga di te, chi la sa più lunga di te.

[GIRO STROFA]

(Mysha),(Mysha),(Mysha),(Mysha),

(Mysha),(Mysha),(Mysha),(Mysha),
(Mysha),(Mysha),(Mysha),(Mysha),

Mysha, fiocco di nuvola,
Mysha, nato da una favola,
Mysha, Mysha che tenerezza fai dovunque vai.
Mysha, dolce adorabile,
Mysha, lì sul dirigibile,
Mysha, più angelo che mai.
Mysha, caldo batuffolo
Mysha, che Natasha coccoli,
Mysha, Mysha sull’aquilone va insieme a lei.
Mysha, mondo fantastico,
Mysha, soffice ed elastico,
Mysha, di tutti amico sei.
e farà
e se grande per magia
lei di nuovo tornerà

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L’orsacchiotto Sughy Pooh

Album

È contenuto nei seguenti album:
1994 Malelingue

Testo Della Canzone

L'orsacchiotto Sughy Pooh di Ivan Graziani

Stanotte lei è scappata lasciando solo un biglietto sul vetro del gabinetto fra la crema sprecata. “Ho solo tredici anni ma ho sofferto come una di cent’anni e più ho solo tredici anni ma mi aspetto qualche cosa di più” That’s right. E’ uscita in punta di piedi senza svegliare i genitori mettendosi soltanto in tasca quella foto a colori. La foto sotto l’albero di Natale, si faceva a chi scherzava di più lei è lì sorridente col suo orsacchiotto Sughy Pooh. Sughy Pooh, Sughy Pooh… Sughy Pooh, Sughy Pooh… La notte avvolge le cose, sembra proprio pesare su tutto le sembra pieno di pietre anche in suo zainetto. Lei lo stringe forte, forte mentre cammina nel buio mentre pensa impaurita “Se avessi mio padre vicino!” Suo padre le vuol bene sì, ma di sua madre non se ne può più lei adesso è lì da sola col suo orsacchiotto Sughy Pooh. Sughy Pooh, Sughy Pooh… Sughy Pooh, Sughy Pooh… Dalla finestra sul tetto lei spaventata sta rientrando e va a strappare il biglietto che è ancora lì dentro il suo bagno. Poi si infila piano, piano nel letto, nel letto senza far rumore e giura “Fuggirò un’altra volta ma soltanto per amore” Poi si infila piano, piano nel letto e giura “Non lo faccio più!” E’ stanca, poi si addormenta col suo orsacchiotto Sughy Pooh. Sughy Pooh, Sughy Pooh… Sughy Pooh, Sughy Pooh

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L’orsacchiotto Sughy Pooh – Ivan Graziani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orsacchiotto Sughy Pooh – Ivan Graziani

Stanotte lei è scappata
Lasciando solo un biglietto
Sul vetro del gabinetto
Fra la crema sprecata:

"Ho solo tredici anni ma ho sofferto
Come una di cent'anni e più
Ho solo tredici anni ma mi aspetto
Qualche cosa di più"
That's right

È uscita in punta di piedi
Senza svegliare i genitori
Mettendosi soltanto in tasca
Quella foto a colori

La foto sotto l'albero di natale
Si faceva a chi scherzava di più
Lei è lì sorridente
Col suo orsacchiotto Sughy Pooh

Sughy Pooh, Sughy Pooh...
Su-su-su-su-su-Sughy Pooh...
Oh, Sughy Pooh, Sughy Pooh...
Su-su-su-su-su-Sughy Pooh...

La notte avvolge le cose
Sembra proprio pesare su tutto
Le sembra pieno di pietre
Anche il suo zainetto

Lei lo stringe forte, forte
Mentre cammina nel buio
Mentre pensa impaurita:
"Se avessi mio padre vicino!"

Suo padre le vuol bene, sì
Ma di sua madre non se ne può più
Lei adesso è lì da sola
Col suo orsacchiotto Sughy Pooh

Sughy Pooh, Sughy Pooh...
Su-su-su-su-su-Sughy Pooh...
Oh, Sughy Pooh, Sughy Pooh...
Su-su-su-su-su-Sughy Pooh...

Dalla finestra sul tetto
Lei spaventata sta rientrando
E va a strappare il biglietto
Che è ancora lì dentro il suo bagno

Poi si infila piano, piano nel letto
Nel letto senza far rumore
E giura: "Fuggirò un'altra volta
Ma soltanto per amore"

Poi si infila piano, piano nel letto
E giura: "Non lo faccio più!"
E, stanco, poi si addormenta
Il suo orsacchiotto Sughy Pooh

Sughy Pooh, Sughy Pooh...
Su-su-su-su-su-Sughy Pooh...
Oh, Sughy Pooh, Sughy Pooh...
Su-su-su-su-su-Sughy Pooh...

Sughy Pooh, Sughy Pooh...
Su-su-su-su-su-Sughy Pooh...

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L’orsetto Gigione

Album

È contenuto nei seguenti album:

Non basta.jpeg 2009 Non basta un sorriso

Testo Della Canzone

L'orsetto Gigione di Povia

(Giuseppe PoviaLuigi LivieroRaffaele Chiatto)

E’ arrivato l’orsetto Gigione che cambia ogni canzone
è arrivato l’orsetto Gigione il nostro burlone
è l’eroe di ogni bambino che cambia Cappuccetto con Mago Merlino
che cambia la favola vera in una fiaba che rimane sospesa.

Per tutti i bambini hip hip urrà
è arrivato l’orsetto Gigione.
E’ lui che cambia le favole
che diventa il nostro Gigione.

E’ arrivato l’orsetto Gigione
che cambia ogni canzone
è arrivato l’orsetto Gigione eh
proprio il nostro Burlone!
E chi lo fermerà?
E chi lo fermerà?

Per tutti i bambini hip hip urrà
è arrivato l’orsetto Gigione.
E’ lui che cambia le favole
che diventa il nostro Gigione.
E’ proprio un orsetto, orsetto bimbone
che fa i capricci sempre a colazione
lui vuole cambiare le favole
e vuole fare il birbone.

E’ arrivato l’orsetto Gigione
che cambia ogni canzone
è arrivato l’orsetto Gigione eh
che vuole fare il birbone!
E chi lo fermerà?
E chi lo fermerà?

Per tutti i bambini hip hip hurrà
è arrivato l’orsetto Gigione.
E’ lui che cambia le favole
che diventa il nostro Gigione.

E’ arrivato l’orsetto Gigione
che cambia ogni canzone
è arrivato l’orsetto Gigione eh
che vuole fare il birbone!
E chi lo fermerà?
E chi lo fermerà?

E’ arrivato l’orsetto Gigione che cambia ogni canzone
è arrivato l’orsetto Gigione il nostro burlone
è l’eroe di ogni bambino che cambia Cappuccetto con Mago Merlino
che cambia la favola vera in una fiaba che rimane sospesa.

Buonanotte!

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L’orso – Francesco Baccini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orso – Francesco Baccini

Umiliato perché sempre colpito alla fotocellula nel cuore
L'orso del Luna-Park s'innamora della donna a due teste
Lascia quella falsa e imbellettata nei baracconi
E riporta nella grotta quella vera e sincera

Il mio pensiero scivola tra le colline
E ne sarà ben donde il mio perdono
Mi cresce una peluria sul corpo
Son orso, la metamorfosi avviene

L'orso è impazzito fra quelle luci, che puzzano anche
Di zucchero filato
Deve fuggire dai baracconi da quella donna con due teste
Un po' snodata
È riuscito a strappare alla sua metà la parte giusta e
Quella falsa lascerà
E nella grotta la porterà e finalmente una sola testa lui amerà

Nessuno adesso più gli sparerà
E senza fotocellula lui vivrà
Amerà soltanto metà della sua metà
L'orso in amore lui diventerà

L'orso è impazzito…

(Grazie a Gianluca&Max per questo testo)

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L’orso bruno

Album

È contenuto nei seguenti album:

1972 L’orso bruno
1975 Canzone d’autore
1977 Cronache
1992 Gli anni ’70

Testo Della Canzone

L'orso bruno di Antonello Venditti

Quando la luna della foresta
dipinge il fiume e la montagna
e un altro inverno senza dolore
posa le ali sulla tua terra.
Stai già sognando lunghe stagioni
e mele acerbe da regalare
a chi ti aspetta senza parlare
nel tuo castello di roccia scura.
Dopo l’inverno la primavera
sveglia le cose con la sua pioggia
mentre i tuoi occhi chiusi nel sonno
stanno aspettando il suo richiamo.
Dio delle foglie!
Dio della valle!
Lui ti ringrazia per questo sonno
fa che il destino non sia crudele
per un tuo figlio sempre fedele

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L’orso bruno – Antonello Venditti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'orso bruno – Antonello Venditti

Quando la luna della foresta
Dipinge il fiume e la montagna
Un altro inverno senza dolore
Posa le ali sulla tua terra

Stai già sognando lunghe stagioni
E mele acerbe da regalare
A chi ti aspetta senza parlare
Nel tuo castello di roccia scura

Dopo l'inverno la primavera
Sveglia le cose con la sua pioggia
Mentre i tuoi occhi chiusi nel sonno
Stanno aspettando il suo richiamo

Dio delle foglie! Dio della valle!
Lui ti ringrazia per questo sonno
Fa' che il destino non sia crudele
Per un tuo figlio sempre fedele

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L’orso canterino

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orso canterino di Bambini

Sergio Manuel Tamayo Viera
(H.Tamayo Tornès (Michele Galasso) – H.Tamayo Tornès

Vi racconterò la storia
con questa mia canzone
di un bambino che suonava
strumenti a percussione
aveva un amico orso
e vi dirò
che al festival dei bambini
si presentò
(voglio fare l’artista)
diceva l’orso
(diventare famoso)
Hei
(L’orso e il percussionista)
che ha travato
(per un duo favoloso)
vieni a cantar ti dico
con amore una canzone
sei un grande cantante amico
e l’orso così cantò
canta canta in allegria
quando suono il mio mambò
il canto è la vita mia
e per sempre suonerò
(sono l’orso canterino
il merenghe di un bambino
ballando con voi amici
felice canterò)
Lui ti canta una guaracha
una rumba canterà
e se balla la muchaha
lui per tutti canterà
(sono l’orsio canterino
il merenghe di un bambino
ballando con voi amici
felice canterò)
noi partiamo adelante
sul ritmo del mio bongò
con la voce più caliente
canta tu io suonerò
(con la voce più caliente
canta tu io suonerò)
………
(vamos a cantar
vamos a cantar
vamos a cantar amigo
vamos a cantar)
io te lo chiero amigo
la fiesta va a cominciar
un ninio do che lo vo
in orso va a improvvisar
(vamos a cantar
vamos a cantar
vamos a cantar amigo
vamos a cantar)
che per lo zecchino d’oro
io giocando canterò
le voci di tutto il coro
nel cuore mi porterò
(sono l’orso canterino
il merenghe di un bambino
ballando con voi amici
felice canterò)
noi partiamo adelante
sul ritmo del mio bongò
con la voce più caliente
canta tu io suonerò
(con la voce più caliente
canta tu io suonerò)

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Accordi

   
Gm F A# F


A#                                     F
Vi racconterò la storia con questa mia canzone

                                         A#
di un bambino che suonava strumenti a percussione

                         F
aveva un amico orso e vi dirò

                                  A#    D#
che al festival dei bambini si presentò(

                A#
voglio fare l'artista) diceva l'orso

   F           A#     D#
(diventare famoso) Hei

                        A#
(L'orso e il percussionista)

                    F            A#
che ha travato (per un duo favoloso)

               F                 A#
vieni a cantar ti dico con amore una canzone

       F                A#              D#
sei un grande cantante amico e l'orso così cantò

                 A#                     F
canta canta in allegria quando suono il mio mambò

                   A#                  F
il canto è la vita mia e per sempre suonerò

             A#
(sono l'orso canterino il merenghe di un bambino

   F                             A#
ballando con voi amici felice canterò)

                 D#                    Dm
Lui ti canta una guaracha una rumba canterà

              F                        A#
e se balla la muchaha lui per tutti canterà

              F                           A#
(sono l'orsio canterino il merenghe di un bambino

                 F               A#
ballando con voi amici felice canterò)

              D#                             Gm
noi partiamo adelante sul ritmo del mio bongò

                F                       A#
con la voce più caliente canta tu io suonerò

             F                           A#   F A# F
(con la voce più caliente canta tu io suonerò)     


A#              F             A#
(vamos a cantar vamos a cantar

               F                    A#
vamos a cantar amigo vamos a cantar)

             F                     A#
io te lo chiero amigo la fiesta va a cominciar

         F                           A#
un ninio do che lo vo in orso va a improvvisar

            F                 A#
(vamos a cantar vamos a cantar

               F                    A#
vamos a cantar amigo vamos a cantar)

                 F                    A#
che per lo zecchino d'oro io giocando canterò

                 F                           A#
le voci di tutto il coro nel cuore mi porterò

             F                           A#
(sono l'orso canterino il merenghe di un bambino

                 F               A#
ballando con voi amici felice canterò)

             D#                         Gm
noi partiamo adelante sul ritmo del mio bongò

                F                       A#
con la voce più caliente canta tu io suonerò

             Cm           F           A#
(con la voce più caliente canta tu io suonerò)

***

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L’orso Giovanni

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'orso Giovanni di Bambini

Massimo Ferluga, Alessia Franchini e Tiziana Taveri
(Napolitano – Barberia)

La torta del cuoco del Re di Berlino
È fatta di frutta e buon maraschino,
Ma l’orso Giovanni la strada la sa,
La torta del cuoco mangiata s’è già…!

Jodler………… (insieme aIl’orchestra)

La vasca da bagno del Re di Berlino
È vuota di acqua, ma piena di vino,
Ma l’orso Giovanni la strada la sa,
La vasca da bagno scolata s’è già…!

Jodler………… (insieme all’orchestra)

Le piante dell’orto del Re di Berlino
Son fatte di zucchero e buon semolino,
Ma l’orso Giovanni la strada la sa,
Le piante dell’orto succhiate s’è già…!

Jodler………… (insieme all’orchestra)

Ovunque nel mondo c’è un Re di Berlino,
C’è l’orso Giovanni… C’è l’orso Giovanni…
Ovunque nel mondo c’è un Re di Berlino,
C’è l’orso Giovanni che è un po’ più
furbino…!

Jodler………… (insieme all’orchestra)

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L’orso golosone

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'orso golosone di Filastrocche

Un orso nel suo cammino

trovò un barattolino,

lo guardò e lo riguardò

alla fine lo leccò.

Era dolce e delicato

una delizia per il palato.

Ma mentre lo gustò

un’ape lo punzecchiò.

All’orso piaceva così tanto il miele…

Ma quel dolore era crudele!

Cercò allora un accordo

da proporre senza ingordo:

offrì alle api la sua protezione

in cambio di miele a colazione!

Mai più punture né dolore

Solo feste, amicizia e onore!

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L’orso venditore de fumo

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'orso venditore de fumo di Trilussa

di Trilussa

Un Orso se vantava con un Gatto:
Per me la Reggia è come casa mia;
er Re Leone me vô un bene matto,
me tratta a tu per tu! Prova ne sia
ch’a mezzogiorno ciò l’appuntamento:
se m’aspetti un momento, vado e torno…-
L’Orso, infatti, annò su; ma er Re Leone,
appena se lo vidde comparì,
vortò la schina, arzò la coda e… paffete!
E l’udienza finì.
Embè? – je chiese er Gatto – Ciai discorso?
Che t’ha detto? Racconta! Com’è annata?
Nun me lo domannà! – rispose l’Orso. –
Se tratta d’una cosa delicata…

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L’ortolano e er diavolo

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ortolano e er diavolo di Trilussa

di Trilussa

C’era ‘na vorta un povero Ortolano
che, se j’annava un pelo a l’incontrario,
dava de piccio a tutto er calennario,
metteva en ballo er paradiso sano;
Dio guardi! Cominciava a biastimà:
Corpo de…! Sangue de…! Mannaggia la…! –

Un giorno, mentre stava a tajà un cavolo
e che pe’ sbajo invece tajò un broccolo,
come faceva sempre attaccò un moccolo:
però, ‘sta vorta, scappò fôra er Diavolo,
che l’agguantò da dove l’impiegati
cianno li pantaloni più lograti.

Ner sentisse per aria, straportato,
l’Ortolano diceva l’orazzione,
pregava le medesime persone
che poco prima aveva biastimato:
Dio! Cristo santo! Vergine Maria!
M’ariccommanno a voi! Madonna mia!…-

Er Diavolo, a ‘sti nomi, è naturale
che aprì la mano e lo lasciò de botto:
l’Ortolano cascò, come un fagotto,
sopra un pajone senza fasse male.
L’ho avuta bona! – disse ner cascà. –
Corpo de…! Sangue de…! Mannaggia la…!

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L’osceno del villaggio

Album

È contenuto nei seguenti album:

2002 L’osceno del villaggio

Testo Della Canzone

L'osceno del villaggio di Federico Salvatore

Quand’ero piccolo sentii nel vicolo
parole luride volare via:
Che piezzo ‘e chiàveca! Che figlio ‘e zoccola!
Si ‘a mmerda ‘e ll’uommene! E così sia.
Però credetemi, quand’ero piccolo
volgare in pubblico io non fui mai,
mio padre un pudico, mammà una monaca,
gente cattolica, onesta e pia..
Ah! Senza retorica fummo il ritratto della borghesia.
Ah! Senza retorica fummo l’esempio della borghesia.
Quand’ero piccolo dicevo al massimo
Mannaggia al diavolo! Che porcheria!
Ma piezzo ‘e chiaveca e figlio ‘e zoccola
sapevo chiuderle in mente mia.
Facevo il chierico e ogni domenica
servivo un parroco di via Foria,
ma poi un sabato, dopo la predica,
lo vidi fottere in sacrestia..
Ah! Che piezzo ‘e chiàveca! Uscì di colpo dalla bocca mia.
Ah! Che piezzo ‘e chiàveca! Uscì quel giorno dalla bocca mia.
Ho fatto il classico ed in quell’ultimo
anno scolastico ’76
per dare l’anima ad un politico
il voto minimo fu 36.
Ma ero giovane e mi imbottivano
di grosse pillole d’ideologia,
mentre il politico coi soldi pubblici
in sud America volava via..
Ah! Che figlio ‘e zoccola! Uscì di colpo dalla bocca mia.
Ah! Che figlio ‘e zoccola! Uscì quel giorno dalla bocca mia.
Quand’ero piccolo sentii nel vicolo
parole luride e le imparai
ma ‘a mmerda ‘e ll’uommene è stata l’unica
che nel mio lessico non misi mai.
Però domenica sfoglio Repubblica
e in terza pagina senza allegria,
leggo la cronaca di quel pedofilo
che non può prendere la polizia..
Ah! Sì ‘a mmerda ‘e ll’uommene! Esce di colpo dalla bocca mia.
Ah! Sì ‘a mmerda ‘e ll’uommene! Esce quel giorno dalla bocca mia.

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L’ospite

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ospite di Alex Baroni

Piove, piove, chiedi: Ma dove?
in me, dentro di me, nell’anima
qui, davanti a me:
tu e le tue scarpe bagnate sul mio
bel parquet
io in piedi qui l’uomo immobile
con la voglia che ho di te
non andartene
ma tu mi tratti un pò così
come un ospite
un attore senza un film
uno inutile
piove, piove su queste mie rose
che tu no getti via solo per cortesia
su, che cosa c’è
sono i tuoi occhi
a parlare per te, ora so
per me ora è cosi
sei un ospite
mi dispiace ma è cosi
è da non credere
anche se il mio posto è qui
sono un ospite
ma perchè non ti fermi un pò
sta per piovere
però a cena, grazie no, no
sono un ospite
qualche impegno urgente con…
non so più con chi
ma certamente ci sarò
chiamami un taxi
voglio darti un bacio, sai
no, non fingere, no
un ombrello casomai
sta per piovere
piove dentro me.

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L’ospite – Gianni Morandi

Album

È contenuto nei seguenti album:
1972 Gianno nove – Il mondo cambierà

Testo Della Canzone

L'ospite – Gianni Morandi di Gianni Morandi

( MigliacciMattone )

Sono qui davanti alla tua porta,

a casa tua stasera si fa festa

al nostro amor hai detto punto e basta

con lo champagne tu lo cancellerai

sorriderai ma il tuo cuore sarà triste

mi scorderai però non tanto presto

la rivincita che ti riprenderai

un sapore amaro avrà.

La dolcezza del perdono dove sta.

E lasciami morire per la via,

che io ci sia o non ci sia

è lo stesso ormai per te

il mio corpo se ne va

ma il pensiero resta qui

prima o poi la tua risposta sarà si

Un ospite non puoi mandarlo via

se c’è festa in casa tua

lascia almeno un posto in più

questa sera amore , te ne prego amore

fammi salire su

questa volta accetta un ospite in più

………….

Tu lo sai, lo sai quanto mi costa

stare qui, ma voglio una risposta

son sorpreso, son deluso

son offeso, perché tu questa sera hai

detto no a un ospite in più

E lasciami morire per la via,

che io ci sia o non ci sia

è lo stesso ormai per te

il mio corpo se ne va

ma il pensiero resta qui

prima o poi la tua risposta sarà si

Un ospite non puoi mandarlo via

se c’è festa in casa tua

lascia almeno un posto in più

questa sera te ne prego amore

fammi salire su

questa volta accetta un ospite in più

E lasciami morire per la via,

che io ci sia o non ci sia

è lo stesso ormai per te

il mio corpo se ne va

ma il pensiero resta qui

prima o poi la tua risposta sarà si

Un ospite non puoi mandarlo via

se c’è festa in casa tua

lascia almeno un posto in più

questa sera te ne prego amore

fammi salire su.

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L’ospite – Gianni Rodari

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ospite – Gianni Rodari di Gianni Rodari

Gianni Rodari

Sul ramo più alto,
vicino alla stella,
c’è un passero vero
che cinguetta e saltella.
Ha visto dal davanzale
quest’albero fatato:
la finestra era aperta,
con un frullo è volato
sul ramo più alto,
proprio accanto alla stella,
il passero vivo
che cinguetta e saltella.
Fuori fa tanto freddo,
non lo cacciate via:
è l’ospite di Natale,
vi metterà allegria.
Di tutta la vostra festa
una briciola gli basterà,
sulla tovaglia rossa
un poco passeggerà,
poi tornerà sul ramo,
vicino alla sua stella,
il passero vero
che cinguetta e saltella.

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L’ospite – Paul Celan Testo della poesia

L’ospite – Paul Celan Testo della canzone
Poesie di Paul Celan su Wikitesti. Biografia e poesie di Paul Celan su Wikitesti.

Paul Celan è stato uno dei più importanti poeti del XX secolo, noto principalmente per la sua poesia in lingua tedesca che affronta temi come la sopravvivenza, la memoria e l'identità dopo l'Olocausto.

Ebreo di origine rumena, Celan nacque il 23 novembre 1920 a Cernăuți, in Romania (oggi conosciuta come Chernivtsi, in Ucraina). Il suo nome di nascita era Paul Antschel, ma in seguito, durante gli anni della scuola superiore, scelse di italianizzare il suo nome in "Celan", un anagramma del suo cognome originale.

Celan è soprattutto noto per la sua poetica complessa, spesso caratterizzata da immagini suggestive e liriche profonde. Le sue opere sono influenzate da figure come Friedrich Hölderlin, Rainer Maria Rilke e Georg Trakl. La sua scrittura è stata segnata profondamente dalla sua esperienza personale con l'Olocausto; Celan stesso era un sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, ma gran parte della sua famiglia fu sterminata.

Uno dei suoi lavori più noti è la raccolta di poesie "Todesfuge" (Fuga della morte), che è un'opera potente e struggente sull'Olocausto. Questo poema è considerato una delle opere più importanti della letteratura contemporanea sulla tragedia dell'Olocausto.

Celan ha vissuto gran parte della sua vita adulta a Parigi, dove ha lavorato come traduttore e ha continuato a scrivere poesie. Ha tradotto opere di poeti francesi, come Rimbaud e Valéry, in tedesco.

La vita di Celan è stata segnata da una lotta con la depressione e la solitudine. Nel 1970, si suicidò gettandosi nel fiume Senna a Parigi.

La sua eredità letteraria è di grande importanza nella poesia contemporanea, e le sue opere continuano ad essere studiate e apprezzate in tutto il mondo. Celan è considerato uno dei poeti più influenti del XX secolo e la sua poesia rimane una testimonianza potente della resilienza umana e della necessità di ricordare le tragedie del passato.

Il Testo della canzone di:
L'ospite – Paul Celan

Molto prima di sera
torno da te che hai scambiato il saluto con il buio.
Molto prima del giorno,
si sveglia
e ravviva, prima di andare, un sonno,
un sonno, risonante di passi:
tu lo senti misurare lontananze
e là lanci la tua anima.

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L’ospizio

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ospizio di Poesie Romane

Una valiggia sopra a un tavolino
Indove che la nora ce stà mette
Quattro camice, quarche pedalino,
Tre para de mutanne, du’magliette,
Un piggiama che pare ‘no straccetto,
Dù pantofole e quarche fazzoletto.

Ne stà preparazione c’è l’indizio
Che nonno se ne và: entra all’ospizio.
Er vecchio sta a sedè tutto abbacchiato
Guardanno attorno come trasognato.

La nora intanto parla allegramente:
– Papà ce devi annà proprio contento:
L’ospizio è bello, nun ciamanca gnente.

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L’ostaria

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ostaria di Poesie Romane

No, nun ce stanno più (ch’epica bella!(1))
Giù lungo ar fiume(2) l’ostarie affollate,
Do’ a sera ce veniveno scolate(3)
Le vigne ‘ntere a fa’ la passatella(4).

Su quelle sedie e tavoli bisunti(5)
Ce s’artrovava un po’ er core de Roma.
Quarche biastima(6) detta, ma a la bòna,
‘Na mòra(7), e poi l’inzurto a li defunti(8).

– Portece ‘na fojetta(9). Va a faciolo(10). –
Trincaveno e faceveno scopetta(11),
Er carzolaro assieme ar barcarolo.

Trestevere ha svennuto ‘st’etichetta
E er benzinaro(12) n’è morto da solo:
Senz’ostaria anche Roma fa cilecca(13).

(1) Che bei tempi!
(2) Tevere.
(3) Bevute.
(4) Giuoco da osteria.
(5) Sporchi.
(6) Bestemmia.
(7) Una partita a morra.
(8) L’intercalare: “a li mortacci tua”.
(9) Mezzo litro di vino.
(10) E’ il momento adatto.
(11) Partita a scopa (con le carte da gioco napoletane).
(12) Oste.
(13) Viene a mancare.

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L’osteria de Sora Pia

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'osteria de Sora Pia di Massimo Cestiè

di Massimo Cestiè

Questa bbreve povesia,
È ddedicata a Sora Pia,
Er locale de ‘n’amico,
Arto, grosso e pure fico.

C’è magnà dall’à ala zzeta
Solo robba prelibbata.
Piatti forti o delicati,
Pizze e fritti profumati.

Oggni vòrta ch’entro quine
De magnà nun ciò mmai fine.
Tutto er cibbo è genuvino
Nun ve dico poi der vino.

Cammerieri e lavoranti
Stannappresso ali clienti,
Co’ ddovizzia e con amore,
E te senti ‘n gran zignore.

Ala fine poi la nota
E mmai la tasca resta vòta,
Pòi magnatte tutt’er monno
Sempre poco spenni ‘nfonno.

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L’otava meraveglia

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'otava meraveglia di [[]]

[[Category:]]

1953 – di Anacleto Ughes

A canta sta nostra marina
e, cantandu, rispunde stu celu,
u sprandù d’ina festa veixina
ch’u fa tütu paresce ciü belu.

Za’ e sciure i sun prunte a curbae
pe’ lançare dai carri a manae.

Bataglia ogni pecina
cu’ a graçia d’ina regina,
e, tra prufümi, canti e alegra zuventü,
a lança sciure, baixi e a tüti a da’ d’u tü.
Sta festa cuscì grandiusa
l’è festa ventemigliusa.
St’utava meraveglia a nu’ se pö scurdà
arrivederçi alura in’autr’anu a bataglià.

L’è bela sta mei Ventemiglia,
cu’ e terre cuscì prufümae,
a in recamu o merletu a sumeglia
pe’ e sou sciure ch’i sun spantegae.

E ‘ste sciure i sun tute pe’ vui
se vegnì a bataglià inseme a nui.

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L’Ottavo, Capitolo – Caparezza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ottavo, Capitolo – Caparezza

Cosa non ho fatto in vita mia, ballare?
Compare, invitami a ballare!

Se arriva un P.R. nel camerino, gli spacco il cranio e gli porto via il palmare!

Sudi come in hammam perchè quando parlo ti paio un hooligan
Sì, violento, perchè così fan tutti;
Già, sii violento così tutti fan!

Un migliaio nella sala mi aspetta
Mi metto il saio come in una strana setta
Salgo su, grido "Su! Su!"
Tutti saltano come specchietti in una strada stretta

"CapaRezza, non cambiare posizione!"
Chi? Quando? Cosa? Come?
Me lo ricordo, proferiva il mio nome, mo me lo ritrovo a preferire il mio clone!

Mi dirado, mi deridi
Ti fidi, diffidi
Mi tratti, ritratti
Mi reciti, mi recidi
Ero convinto, mo sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo
Ero convinto, mo sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo

Tranquillo, sono contrito, non con tritolo
Faccio la conta ma me ne frego se non ti trovo
Trovo, trovo me singolare
Come la terza persona del verbo fare al passato remoto

Come Giuda, rinnego e ti mollo
Senza Giuda cosa porteresti al collo?

La sinistra mi da assillo politico
La destra mi torna buono quando me lo scrollo

E con questo tocco il fondo di verità:
Amo gli autori, detesto le autorità

Dici che sono una gran testa, sì, ma io sono una gran testa di ca...
Dica! Guardi che so' pazzo!
Io ce l'ho con tutti, ma mai col Jackson!

Chissà perché mi sento un sommelier nel senso che penso di reggerlo un fiasco!

Mi dirado, mi deridi
Ti fidi, diffidi
Mi tratti, ritratti
Mi reciti, mi recidi
Ero convinto, mo sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo
Ero convinto, mo sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo

Qui si mette male!
"Preparati al peggio!"
Me le vuoi suonare?
"Preparati, arpeggio!"
Vuoi lasciarmi un segno?
"Preparati al seggio!"
Mi vuoi al buio?
"Preparati, albeggio!"

Amo 'sta landa, non tramando, ma tramandandola
Devi credermi se ti dico che sto ammirandola

Parlo a vanvera
Di me non ha un buon ricordo nemmeno Pico Della Mirandola

Io mi guadagno da vivere con l'intuito
Pagami, quando accuso non sono gratuito!

Nel mio romanzo fantasy sono un druido
Ecco perché poi quando scrivo vado fluido

Nella mia vita in discesa tipo scivoli
Urto spigoli dopo aver bevuto slivovitz

Mi sbattevo per farti capire i testi
Adesso, adesso me ne sbatto i testicoli!

Mi dirado, mi deridi
Ti fidi, diffidi
Mi tratti, ritratti
Mi reciti, mi recidi
Ero convinto, mo sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo
Ero convinto, mo sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo

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L’Ottavo, Capitolo – Caparezza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ottavo, Capitolo – Caparezza

[Strofa 1]
Cosa non ho fatto in vita mia, ballare?
Compare, invitami a ballare!
Se arriva un P.R. nel camerino
Gli spacco il cranio e gli porto via il palmare!
Sudi come in un hammam
Perché quando parlo ti paio un hooligan
Sì, violento, perchè così fan tutti;
Già, sii violento così tutti fan!
Un migliaio nella sala mi aspetta
Mi metto il saio come in una strana setta
Salgo su, grido "Su! Su!"
Tutti saltano come specchietti in una strada stretta
"Caparezza, non cambiare posizione!"
Chi? Quando? Cosa? Come?
Me lo ricordo, proferiva il mio nome
Mo' me lo ritrovo a preferire il mio clone!

[Ritornello]
Mi dirado, mi deridi
Ti fidi, diffidi
Mi tratti, ritratti
Mi reciti, mi recidi
Ero convinto, mo' sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo
Ero convinto, mo' sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo

[Strofa 2]
Tranquillo, sono contrito, non con tritolo
Faccio la conta ma me ne frego se non ti trovo
Trovo, trovo me singolare
Come la terza persona del verbo fare al passato remoto
Come Giuda, rinnego e ti mollo
Senza Giuda cosa porteresti al collo?
La sinistra mi dà assillo politico
La destra mi torna buono quando me lo scrollo
E con questo tocco il fondo di verità:
Amo gli autori, detesto le autorità
Dici che ho una gran testa, sì, ma
Io sono una gran testa di cazzo
Dica! Guardi che so' pazzo!
Io ce l'ho con tutti, ma mai col Jackson!
Chissà perché mi sento un sommelier
Nel senso che penso di reggerlo un fiasco!

[Ritornello]
Mi dirado, mi deridi
Ti fidi, diffidi
Mi tratti, ritratti
Mi reciti, mi recidi
Ero convinto, mo' sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo
Ero convinto, mo' sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo

[Strofa 3]
Qui si mette male!
"Preparati al peggio!"
Me le vuoi suonare?
"Preparati, arpeggio!"
Vuoi lasciarmi un segno?
"Preparati al seggio!"
Mi vuoi al buio?
"Preparati, albeggio!"
Amo 'sta landa, non tramando, ma tramandandola
Devi credermi se ti dico che sto ammirandola
Parlo a vanvera
Di me non ha un buon ricordo nemmeno Pico Della Mirandola
Io mi guadagno da vivere con l'intuito
Pagami, quando accuso non sono gratuito!
Nel mio romanzo fantasy sono un druido
Ecco perché poi quando scrivo vado fluido
Nella mia vita in discesa tipo scivoli
Urto spigoli dopo aver bevuto Slivovitz
Mi sbattevo per farti capire i testi
Adesso, adesso me ne sbatto i testicoli!

[Ritornello]
Mi dirado, mi deridi
Ti fidi, diffidi
Mi tratti, ritratti
Mi reciti, mi recidi
Ero convinto, mo' sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo
Ero convinto, mo' sono contrito
L'ottavo capitolo
Lottavo, capitolo

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L’ottimista

Album

È contenuto nei seguenti album:

1984 Cuore

Testo Della Canzone

L'ottimista di Antonello Venditti

L’ottimista nasce in piedi
di sette mesi o poco prima
ha la camicia pronta già stirata
e la mascella volitiva
è un ottimista dall’aria
vagamente socialista
e poi e poi non sbaglia mai,
non sbaglia mai
lui frequenta
gli ambienti più strani
basta solo che siano mondani
ha per tutti un solo
ed unico discorso
viva l’Italia dal garofano rosso
è un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi non sbaglia proprio mai,
non sbaglia mai,
non sbaglia mai
ha uno sguardo serio e corrucciato
quando parla a lungo dello stato
ma poi si illumina d’immenso
quando viene l’ora di pranzo
è un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi non sbaglia mai,
non sbaglia mai
e Gesù lo vide camminare
sulle onde azzurre del suo mare
gli disse “Amico non so chi tu sia
ma giù le zampe
almeno quest’acqua è mia”
ma è un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi e poi non sbaglia mai,
non sbaglia mai,
non sbaglia mai
è un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi e poi lui emerse
sulle rive del Tevere
disse forte bello grande mio
si potrebbe costruire una metropoli
il cui nome somigliasse
un po’ più al mio
ma è un ottimista
dall’aria vagamente socialista
e poi non sbaglia proprio mai,
non sbaglia mai,
non sbaglia mai

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L’Otto – Chiara Osso Testo della canzone

L'Otto è un singolo di Chiara Osso del 2021. Su Wikitesti puoi trovare il testo integrale della canzone L’Otto – una dedica a Roma di Chiara Osso, promettente artista tra i finalisti del Contesto Indie. Uno spaccato della città, dal punto di vista giovanile, il racconto di una serata trascorsa attraversando le strade a piedi, a notte fonda

Il Testo della canzone di:
L'Otto – Chiara Osso


Ventiquattro ore che sto in questa stanza
Sto fra le nuvole volo Luftanza
Ho zero grazie stammi a distanza
Che sport hai fatto?cinque anni danza

Sono da sola e qui cala la sera
Cena a lume di candela
Fare cin cin allo specchio mi stressa
Sta qui mi parla in una lingua diversa

Pizza,Birra e Moscow Mule
In Hangover manchi tu
Roma ancora bella con i sampietrini a terra
Lutto passa dove passiamo noi ma tu non passi più
Stiamo lontani da troppo
Da Leo vedo il tramonto
Qussù dalla ruota
Tra due dita tutta Roma
L'Otto passa dove passiamo noi
Ma tu non passi più

Il Tevere scorre come i miei pensieri
La mente ferma ieri
Sono io non sei tu come un deja vu
Frase enigmatica un altro tabu

Ci siamo persi di vista
Guardo le storie su Instagram
Di celebrità sparo a vista
Mi sono imposta di tornare in pista

Pizza,Birra e Moscow Mule
In Hangover manchi tu
Roma ancora bella con i sampietrini a terra
Lutto passa dove passiamo noi ma tu non passi più
Stiamo lontani da troppo
Da Leo vedo il tramonto
Qussù dalla ruota
Tra due dita tutta Roma
L'Otto passa dove passiamo noi
Ma tu non passi più

Giro le strade romane
Tra le rose Pakistane
Le chiamano sere nere
Sento le vertigini ho paura di cadere giù

Giro le strade romane
Tra le rose Pakistane
Le chiamano sere nere
L'Otto sembra pieno
Ma è vuoto quando manchi tu

Pizza,Birra e Moscow Mule
In Hangover manchi tu
Roma ancora bella con i sampietrini a terra
Lutto passa dove passiamo noi ma tu non passi più
Stiamo lontani da troppo
Da Leo vedo il tramonto
Qussù dalla ruota
Tra due dita tutta Roma
L'Otto passa dove passiamo noi
Ma tu non passi più

L'Otto passa dove passiamo noi
Ma tu non passi più(x2)

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L’Ouragan – Davodka Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ouragan – Davodka

V'là Davodka
Le flow élastique comme un bout d'Afghan
Qui balaie les MCs et les fout tous à cran
La leçon tourne comme une tornade
J'me fous d'l'argent
J'débarque juste en coup d'vent sur ce p'tit air ça donne un ouragan
J'commence par les côtes pour voir c'que t'a dans le ventre l'ami
Comme quoi un courant d'air peut t'semer un vent d'panique
J'balaye tout sur mon passage
Vu que y'a trop de faux c'est normal faut qu'j'élague
J'suis l'nettoyeur
Face à moi Katrina n'est qu'une femme de ménage
Vu le climat actuel normal que l'ambiance soit devenue si chaude
Tu t'prenais pour un dieu mais t'es qu'une poussière dans l'oeil du cyclone
Ce soir j'arrose de rimes en une bourrasque
Les rappeurs rampent par terre
J'terrasse ces arriérés
J'suis comme cette phrase tu sais que j'manque pas d'air
Face à la dépression certains au bout d'une corde se pendent
Maintenant face à tes rêves tu peux chanter
"Autant en emporte le vent"
La tempête est lancée
Vaut mieux remballer tes offenses
Vu l'atmosphère j'vie une pression incalculable même pour Météo France

V'là l'ouragan
Le flow élastique comme un bout d'Afghan
Qui balaie les MCs et les fout tous à cran
La leçon tourne comme une tornade
J'me fous d'l'argent
J'débarque juste en coup d'vent sur ce p'tit air ça donne un ouragan
V'là Davodka
Le flow élastique comme un bout d'Afghan
Qui balaie les MCs et les fout tous à cran
La leçon tourne comme une tornade
J'me fous d'l'argent
J'débarque juste en coup d'vent sur ce p'tit air ça donne un ouragan

'Paraît qu'on fait du rap antique
J'suis pas l'patron ni l'apprenti
J'ai pas b'soin d'surfer sur la vague pour que mon flow traverse tout l'Atlantique
J'ai pas l'temps d'rire
J'nique le dirty c'est la route des épaves
Davodka c'est l'MC qui fout l'Amérique dans tous ses états
Regarde dehors, je nique les porcs, je casse les portes, sans faire d'efforts
Et ouais mon gars il faut se méfier de ce sale décor où la haine déborde
Regarde les vies qu'on mène
Île-De-France c'est l'coeur de l'asile
Y'a moins de chances qu'on tienne la barre sur un bateau que dans une cours d'assise
J'comprends ton désarroi
Toi petit prince qui s'voyait déjà roi
Là y'a plus d'règles sauf en années lumières pour s'mesurer à moi
Les flics m'amènent pour du shit en lamelles
C'est la merde et ça gâche les moments de ces mômes
Ouais c'est l'minimum moi même j'élimine de ma mine le mal émanant de mes mots
Personne ne m'arrêtera
Dans ma lancée pas d'accrochage
Dégage de là car sur ma route même l'Himalaya n'est qu'un dos d'âne
Il est déjà trop tard
Car mon inspi t'décroche une droite
Mon stylo s'vide comme un distributeur d'capotes au fond des chiottes d'une boite

V'là l'ouragan
Le flow élastique comme un bout d'Afghan
Qui balaie les MCs et les fout tous à cran
La leçon tourne comme une tornade
J'me fous d'l'argent
J'débarque juste en coup d'vent sur ce p'tit air ça donne un ouragan
V'là Davodka
Le flow élastique comme un bout d'Afghan
Qui balaie les MCs et les fout tous à cran
La leçon tourne comme une tornade
J'me fous d'l'argent
J'débarque juste en coup d'vent sur ce p'tit air ça donne un ouragan

J'vous balaye
Tour à tour c'est fait
Ça fait beaucoup d'effet
Normal ça vous effraie
J'pars et j'reviens comme un bouton d'herpès
La parole est une arme et là y'a toutes les raisons que j'tire
Le rap indé souffle comme le grand méchant loup sur toutes les maisons d'disque
Davodka
Les faux MC c'est ça que j'affronte
Ils s'inventent toute une histoire c'est peut être pour ça qu'ils se la racontent
J'offre l'amour à ma famille
Ma colère à d'autres qui pensent
Qu'il suffit de parler dans le vent pour avoir un tonnerre d'applaudissements
On rase des villes et des gars se débinent
Je terrasse et fait face à ces tas de débiles
Quand je lâche mes phases ils te parlent de fric
Et d'autres placent des tas de pétasses dans les clips
Faut pas se taire
Pour que toutes ces putes disparaissent comme les aztecs
Tu te la coules douce mais là tu mènes ta barque face à un iceberg

V'là l'ouragan
Le flow élastique comme un bout d'Afghan
Qui balaie les MCs et les fout tous à cran
La leçon tourne comme une tornade
J'me fous d'l'argent
J'débarque juste en coup d'vent sur ce p'tit air ça donne un ouragan
V'là Davodka
Le flow élastique comme un bout d'Afghan
Qui balaie les MCs et les fout tous à cran
La leçon tourne comme une tornade
J'me fous d'l'argent
J'débarque juste en coup d'vent sur ce p'tit air ça donne un ouragan

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L’Outro – Campetty Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Outro – Campetty

Vieni a Vietri qui con me
Ad Alberi in salita al sole
Acqua grigia plastica
Un orco che ci brucia il mare

Vento di cotone e sale
Terraferma tra le montagne bio
E un'ugola di dispiacere
Voci tra le strade vuote
Quel ronzio di insetti
E di canzoni d'ascoltare

Parlami di Roma
Quella volta in cui andasti in gita
Semplice leggera
Accento strano e curve mozzafiato

Vento di cotone e sale
Terraferma tra le montagne bio
E un'ugola di dispiacere
Voci tra le strade vuote
Quel ronzio di insetti
E di canzoni d'ascoltare

Raccontami le storie in comune
Con voce sussurrante e volume al minimo
Che bello che é
Raccontami le storie in comune
Con voce dirompente e volume al massimo
Che bello che é

No time, no space, I read the news today
No time, no space, I read the news today

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L’ovvio – Frankie HI-NRG MC Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ovvio – Frankie HI-NRG MC

[Verso 1]
L’ovvio fin da subito, prima di ogni cosa
Ovvio come i fiocchi, ovvio come il rosa
Ovvio come le allusioni erotiche
Ovvio quanto il nome
Con le consonanti esotiche
Ovvio che sai già che nella vita sarai madre di maschi
Sposa di maschi, amante di maschi
Comunque sarai sempre raccontata da maschi
Con meno fantasia dei pastori tedeschi
L’ovvio, sempre l’ovvio
Fondamentalmente l’ovvio
La fuga da ogni dubbio

Dentro alle canzoni
Ti sussurrano l’ovvio
Ti danno le istruzioni
Per vestire il tuo doppio

Ti dicono le marche
Ti elencano i modelli
Così vuoi sempre quelli
Perché sono i più belli

Ti dicono per sempre
Ma intendono per ora
Ti dicono l’ovvio
Di quell’ovvio che innamora

[Hook]
Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

[Verso 1]
L’ovvio come l’unica ragione, come una religione
L’ovvio dei popoli anche a colazione
La razione di ovvietà la danno presto
Danno, su danno, per tutto il palinsesto

Ovvio che parlare delle angosce non deprima
Ovvio che se fai veder le cosce arrivi prima
Ovvio che quest’anno vada il viola
Ovvio che un bidello ti faccia il doposcuola

E tu li imiti portando i limiti le relazioni coi tuoi simili
E giustifichi gli atteggiamenti orribili
Elimini il contraddittorio solo col volume
Un’opinione vale solamente se comune

Giri, è importante che in mezzo alla gente
Tu ti senta presente, emozioni
Mentre te la tiri, svogliatamente, non metti mai niente
Che non possa attirare attenzioni

[Hook]
Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

[Verse 3]
Sai che dipende da te la direzione da prendere
Ascolta il cuore prima di scegliere
Abbi presente chi sei e per chi sei imprescindibile
Il resto son chiacchere

Sono chiacchere sui soldi per i vizi, per gli sfizi, per gli spritz ed i servizi
Chicchere sul nome di lui, spazio nome di lei, spazio m’amerà mai

Spazio vuoto tra i tuoi, vuoti che si riempiono con la personalità
Non esiste antidoto, non esiste formula
Ora è il tuo momento, tu non sei più la prossima
Non aver paura e guardati: sei bellissima

[Hook]
Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

Ridi se ti dicono l’ovvio
Tremi e ti emozioni se ti dicono l’ovvio
Il cuore batte forte se ti dicono l’ovvio
Questo perché baby hai l’ovvio, baby hai l’ovvio

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L’ovvio della vita – Virux Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ovvio della vita – Virux

Sto nel torto e me ne sbatto /sbocco sopra il tuo contratto / mai a crto nel contatto / sta semana stese quattro

Graffio come un gatto / ho il dj piatto / tu riconosci i meriti oppure levati dal cazzo

Ragazzo non hai niente da insegnarci / se vuoi farci da pignata si può starci / la tua ragazza è un po mignotta si può starci / puoi odiarci non postarci ma non puoi non prostrarti

Ogni rima che ti faccio bhè è peggio la prossima / come chi ti incula dicendo controllo la prostata / la situa più ostica / in volo su ustica / lo vedi che qua il dito stuzzica

Amici miei, se fossi fuoco sto mondo lo brucerei / se fossi acqua lo annegherei / se fossi droga bhè io farei il doppio / chi è il meglio eh eh direi che è ovvio

QUESTO è L'OVVIO DELLA VITA SARA L'OPPIO NELLA PIPA VEDO UN MOSTRO ED UN CONIGLIO CON UN MITRA.... LA MISSIONE QUA E' SUICIDA

Faccio esplodere gli auricorali dei minorenni infottati con la merda più rappusa di altri tempi / la tua ragazza è rimasta delusa per i miei comportamente infatti se noti sul cazzo c'ho ancora il segno dei denti

Qua mica trandy / siamo trentenni con i buchi nei denti e con la schina ridotta a brandelli / con le palle che fumano tipo copertone pirelli / tu fumi il copertone e li chiami pure spinelli?

Io mi fumo i testi degli scrausi, nonostante ciò sia cancerogeno, non sai il danno che mi causi / ci sei arrivato quasi nel momento che ci arrivi meriti gli applausi / akira un al'tro livello Hashish di Auswiz

Fanculo i Nazi e il grigio dei palazzi come si sul dire sono veramente cazzi / amari ma comunque sempre cazzi / ma la merda zuccherata è cioccolata nel palato dei più falsi

Non lo so però può darsi / cio che mi dici non so che significa come catarsi / nella vita bisogna un po riinventarsi/ infatti vi tocco la fica nonostante siete maschi

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L’ubriaco

Album

È contenuto nei seguenti album:

1970 Due anni dopo
1988 …Quasi come Dumas…

Testo Della Canzone

L'ubriaco di Francesco Guccini

Appoggiato sulle braccia, dietro al vetro d’ un bicchiere,
alza appena un po’ la faccia e domanda ancora da bere.
I rumori della strada filtran piano alle pareti,
dorme il gatto sulla panca e lo sporco appanna i vetri.

Cade il vino nel bicchiere poi nessuno più si muove
e non sai se fuori all’aria ci sia il sole oppur se piove.
E quell’uomo si ricorda e, per uno scherzo atroce,
quasi il vino gli dà forza, l’illusione gli dà voce.

E si alza sulle gambe, sbarra gli occhi e poi traballa,
come con i riflettori sopra il gesto delle braccia..
La la la la la la ..

Ma si ferma all’improvviso e ricade giù a sedere,
torna l’ombra sul suo viso, torna il vino nel bicchiere.
E lontano, oltre, nel tempo, una folla misteriosa
è scattata tutta in piedi, grida: “Bravo, bene, ancora!”

Son tornati i riflettori sul suo viso e sulle mani,
si alza e accenna ad un inchino per quei pubblici lontani.
E più forte tra quei muri quella voce ora si è alzata
e fa tintinnare i vetri e rimbalza sulla strada…
La la la la la la ..La la la la la la ..

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
     Lam
Appoggiato sulle braccia,
	   Do
dietro al vetro d'un bicchiere,
	Mi7		 Lam	
alza appena un po' la faccia
    Rem		       Mi4  Mi7
e domanda ancora da bere.
     Lam
I rumori della strada
	 Do
filtran piano alle pareti,
	  Sol7
dorme il gatto sulla panca
     Do		          Mi7
e lo sporco appanna i vetri.
	 La
Cade il vino nel bicchiere
	Rem
poi nessuno più si muove
       Sol7
e non sai se fuori all'aria
	   Do        Mi7
ci sia il sole oppur se piove.
E quell'uomo si ricorda
e per uno scherzo atroce
quasi il vino gli dà  forza,
l'illusione gli dà  voce.
E si alza sulle gambe
sbarra gli occhi e poi traballa,
come con i riflettori
sopra il gesto delle braccia..
   La7 Rem Si7 Mi
La la la la la la ..
Ma si ferma all'improvviso
e ricade giù  a sedere,
torna l'ombra sul suo viso,
torna il vino nel bicchiere.
Ma lontano, oltre, nel tempo,
una folla misteriosa
è  scattata tutta in piedi
rida: "Bravo, bene, ancora!"
Son tornati i riflettori
sul suo viso e sulle mani,
si alza e accenna ad un inchino
per quei pubblici lontani.
      La
E più forte tra quei muri
       Rem
quella voce ora si è  alzata
      Si7
e fa tintinnare i vetri
     Mi7
e rimbalza sulla strada.

La La7
La la..

Rem Si7 Mi7

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L’ubriaco – Francesco Guccini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ubriaco – Francesco Guccini

Appoggiato sulle braccia, dietro al vetro d'un bicchiere
Alza appena un po' la faccia e domanda ancora da bere
I rumori della strada filtran piano alle pareti
Dorme il gatto sulla panca e lo sporco appanna i vetri
Cade il vino nel bicchiere poi nessuno più si muove
E non sai se fuori all'aria ci sia il sole oppur se piove
E quell'uomo si ricorda e per uno scherzo atroce
Quasi il vino gli dà forza, l'illusione gli dà voce
E si alza sulle gambe, sbarra gli occhi e poi traballa
Come con i riflettori sopra il gesto delle braccia...

Ma si ferma all'improvviso e ricade giù a sedere
Torna l'ombra sul suo viso, torna il vino nel bicchiere
E lontano, oltre nel tempo, una folla misteriosa
È scattata tutta in piedi, grida: "Bravo, bene, ancora!"
Son tornati i riflettori sul suo viso e sulle mani
Si alza e accenna ad un inchino per quei pubblici lontani
E più forte tra quei muri quella voce ora si è alzata
E fa tintinnare i vetri e rimbalza sulla strada...

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L’ubriaco – Ivan Graziani

Album

È contenuto nei seguenti album:
1973 La città che io vorrei

Testo Della Canzone

L'ubriaco – Ivan Graziani di Ivan Graziani

Camminando in tondo zigzagando nella luna con la bottiglia metà dentro e metà fuori. Dove vai? Ma che strada fai? Hai ingoiato ogni specie di liquore hai fatto il filo alla figlia del fattore. Dove vai? Ma che strada fai? Cammina piano, cammina piano e non ti stancherai. Sotto un portone barcollando sei arrivato ti sei seduto per riprendere un po’ fiato. Dove vai? Ma che strada fai? E a squarciagola ti sei messo a cantare finché l’affanno non ti ha fatto stare male. Dove vai? Ma che strada fai? Cammina piano, cammina piano e non ti stancherai. Poi quando il sole appare sopra i tetti tutto macchiato di vino e di spaghetti. Dove vai? Ma che strada fai? Camminando in tondo zigzagando fra la gente ora che sei solo non conti proprio niente. Dove vai? Ma che strada fai? Cammina piano, cammina piano e non ti stancherai.

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L’ubriaco – Ivan Graziani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ubriaco – Ivan Graziani

Camminando in tondo
Zigzagando nella luna
Con la bottiglia metà dentro e metà fuori
Dove vai?
Ma che strada fai?

Hai ingoiato ogni specie di liquore
Hai fatto il filo alla figlia del fattore
Dove vai?
Ma che strada fai?

Cammina piano
Cammina piano e non ti stancherai

Sotto un portone, barcollando, sei arrivato
Ti sei seduto per riprendere un po' fiato
Dove vai?
Ma che strada fai?

E a squarciagola ti sei messo a cantare
Finché l'affanno non ti ha fatto stare male
Dove vai?
Ma che strada fai?

Cammina piano
Cammina piano e non ti stancherai

Poi quando il sole appare sopra i tetti
Tutto macchiato di vino e di spaghetti
Dove vai?
Ma che strada fai?

Camminando in tondo
Zigzagando fra la gente
Ora che sei solo
Non conti proprio niente
Dove vai?
Ma che strada fai?

Cammina piano
Cammina piano e non ti stancherai

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L’Ubriaco E Il Cieco – Marnero Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ubriaco E Il Cieco – Marnero

L’UBRIACO
“Cos'è successo ieri? Un naufragio, un disastro?
Non ricordo... Un corpo morto e un Porto
Un racconto scritto sul Diario di Bordo”
Una pozza di sangue o vino rosso?
“Uno Specchio che ha stravolto
Il riflesso distorto del mio volto
La corda stretta al collo
Ma io non me ne sono neanche accorto”
Una visione, un sogno sepolto o un racconto?
Chi è sconfitto? (Sopravvissuto)
Chi ha smarrito? (A che è servito?)
Chi ha scordato? (La valigia è vuota)
Chi ha giocato questa partita?
Meglio morire che perdere la vita

IL CIECO
“Cosa ti porta in questa Taverna?
Sei mezzo morto o sei mezzo vivo?”
Il Cieco disse: “Non vedo un motivo”
Gli occhi cuciti scrutavano il vecchio
Il Cieco disse: “Non è un approdo”
Fissava nei frammenti rotti di quel grande specchio
“Salpai da cieco di mare su quella galera infame
Da mendicante, senza aspettarti niente
Vai alla cieca e puoi rinnegare chi sei
E tu che bevi per non scordare, versami ancora del vino
Che io preferirei di no, non dimenticare
E quindi ho scelto di mendicare
Su quella nave cantavo il mare e i guai
Tenevo il ritmo e narravo le gesta
Storie che spronano allo sforzo i marinai
Per tener duro e scamparla dentro la tempesta
Mi cacciò il capitano, non la gradiva l’imprevedibilità
E adesso, non previsto, sono qua a terra
E ho aperto gli occhi ai miei fallimenti
Non ho scordato quello che ho perso
Ma guardo in modo diverso e vedo altrimenti
Ma ora son cieco di terra e so che
Solo in mare ci vedo qualcosa di più
Vedo qualcosa di più e questa ferita
Questo tatuaggio e questo dito mutilato
Non li ho mai visti, ma porto il dolore che è stato
Guardo dietro le mie spalle e mi vedo chiudere porte
Guardo davanti ai miei occhi
E vi vedo ammanettati alla morte
I cani randagi, gli echi dei passi e questo dito ammutinato
Non li vedo più, ma porto sul corpo il dolore che è stato
Guardo davanti ai miei occhi
Rinuncio al bastone e al mio nome e mi vedo guardare
Guardo davanti ai miei occhi e mi vedo guardare

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L’uccellaro

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uccellaro di Trilussa

di Trilussa

C’è ‘na vecchietta d’ottantatre anni
Che da vent’anni lei disse “nun magno”.
C’ha ‘na gabbietta che è piena d’affanni
Ce so’ cresciute le tele de ragni.
“E mo c’ho ‘n uccello ardito,
Ma s’è ‘ndebbolito, sta tutto ‘ngrippato
Ma pperò nun canta più, bell’uccellaro provvedece tu”!
L’artro giorno su per il Tritone, sotto a quel lampione
Er venditor d’uccelli io me misi a fa’.
Da ‘na paina me ‘ntesi chiamà.
Lei me disse “figliolo mio bbello,
Io c’avrei malato l’uccello”.
Me feci dare la sua abbitazzione
Per curare l’uccello malato.
M’ero accorto però che er verdone
Stava bbene, ma s’era invecchiato.
Io je dissi “ma signora mia, buttetelo via
Che l’uccello è vecchio e nun ce la fa ppiù
Drento la gabbia nun vola più sù”!

Je l’ho dato un ber pettirosso
Era bbello, simpatico e grosso
E sartava di ggiorno e di notte
E tre gabbie aveva già rotte.
E mo’ tutte le matine
Questa signorina passa giù a bbottega
E me lo sta sempre a di’
“Nun c’ho mmai avuto ‘n uccello così”
“Nun c’ho mmai avuto ‘n uccello cosììììììììììììììì”!

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L’uccelletto

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uccelletto di Trilussa

di Trilussa

Era d’Agosto e il povero uccelletto
ferito dallo sparo di un moschetto
ando’, per riparare l’ala offesa,
a finire all’interno di una chiesa.

Dalla tendina del confessionale
il parroco intravvide l’animale
mentre i fedeli stavano a sedere
recitando sommessi le preghiere.

Una donna che vide l’uccelletto
lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si senti’ un pigolio:
cio cio, cip cip cio.

Qualcuno rise a ‘sto cantar d’uccelli
e il parroco, seccato, urlo’: “Fratelli!
Chi ha l’uccello mi faccia il favore
di lasciare la casa del Signore!”

I maschi, un po’ sorpresi a tal parole,
lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lascio’ il confessionale
e: “Fermi – disse – mi sono espresso male!

Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l’uccello deve uscire!”.
A testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte uscirono pian piano.

Ma mentre andavan fuori grido’ il prete:
“Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l’ha preso in chiesa!”

Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzaron tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.

“Per tutti i Santi – grido’ il prete –
sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l’equivoco e la serie degli errori:

esca solo chi e’ cosi’ villano
da stare in chiesa con l’uccello in mano!”
Ben celata in un angolo appartato,
una ragazza col suo fidanzato,

in una cappelletta laterale,
ci manco’ poco si sentisse male,
e con il volto di un pallore smorto
disse: “Che ti dicevo ? Se n’e’ accorto!”

Ma in un angolo ancor piu` appartato,
un’altra ragazza col suo fidanzato,
disse: “caro non s’e` accorto, perche`io non sono sciocca,
in quanto io l’uccello, lo tenevo in bocca!”

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L’uccellin che vien dal mare

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'uccellin che vien dal mare di Oscar Carboni

(CherubiniRolandi)

Innamorata mia,
fiore di melograno,
tu mi vuoi tanto bene
però mi conviene
di stare lontano.

Quando dei baci miei
senti la nostalgia,
guarda nel cielo turchino
finchè un uccellino
tu vedi a passar.

Quell’uccellin che vien dal mare,
che viene a dire?
Che viene a fare?
Sul tuo balcon verrà a posare
un mazzolino di fiori per te.

Porta un biglietto
nel quale c’è scritto:
“Ti voglio, t’aspetto domani alle tre”.
Sono deciso, con l’animo ansioso,
ma il posto preciso indovina dov’é.

Quell’uccellin che vien dal mare
è il mio pensiero che vola da te.

Porta un biglietto
nel quale c’è scritto:
“Ti voglio, t’aspetto domani alle tre”.
Sono deciso, con l’animo ansioso,
ma il posto preciso indovina dov’é.

Quell’uccellin che vien dal mare
è il mio pensiero che vola da te!

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L’uccellin che vien dal mare – Filastrocca

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uccellin che vien dal mare – Filastrocca di Filastrocche

L’uccellin che vien dal mare
quante penne può portare?
Può portarne ventitrè:
a star sotto tocca a te

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L’uccellin dal becco rosso

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uccellin dal becco rosso di Filastrocche

L’uccellin dal becco rosso
è caduto giù nel fosso;
giù nel fosso non c’è più:
resti fuori proprio tu.

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L’uccellino

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'uccellino di Cugini di montagna

MA DIMMI UN PO’ PO’ PO’
SE L’AVESSI QUA QUA QUA
QUELL’UCCELLINO QUELL’UCCELLINO
MA DIMMI UN PO’ PO’ PO’
SE L’AVESSI QUA QUA QUA
QUELL’UCCELLINO CHE L’E’ VOLAT
SI L’E’ VOLATO SU QUELLA PIANTA
L’E’ LA’ CHEL CANTA L’E’ LA’ CHEL CANTA
SI L’E’ VOLATO SU QUELLA PIANTA
L’E’ LA’ CHEL CANTA QUELL’UCCELLIN
SI L’E’ VOLATO SU QUELLA PREDA
L’E’ LA’ CHEL PREGA L’E’ LA’ CHEL PREGA
SI L’E’ VOLATO SU QUELLA PREDA
L’E’ LA’ CHEL PREGA QUELL’UCCELLIN
SI L’E’ VOLATO SULLA BISTECCA
L’E’ LA’ CHEL LECCA L’E’ LA’ CHEL LECCA
SI L’E’ VOLATO SULLA BISTECCA
L’E’ LA’ CHEL LECCA QUELL’UCCELLIN
SI L’E’ VOLATO SULLA TREPONTA
L’E’ LA’ CHEL MONTA L’E’ LA’ CHEL MONTA
SI L’E’ VOLATO SULLA TREPONTA
L’E’ LA’ CHEL MONTA QUELL’UCCELLIN

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L’uccellino – Federico Salvatore

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Coyote interrotto

Testo Della Canzone

L'uccellino – Federico Salvatore di Federico Salvatore

Per me sicuramente sarà un’impresa
Raccontarvi la storia dell’uccellino in chiesa
Che volando un domenica con aria depressa
Finì in cattedrale durante la messa.
Voi certo mi direte non c’è niente di male
Se un uccello finisce in un confessionale
Ma c’era un ragazza che visto il passerotto
Lo prende e se lo ficca nella tasca del cappotto.
Cip cip comincia il cinguettio
Che disturba la preghiera nella casa di Dio
Così che il prete si fa il segno della croce
Interrompe la predica e dice ad alta voce:
“fratelli fedeli, fratelli peccatori,
chi tiene l’uccello è pregato di uscir fuori”
A tali parole tutti gli uomini presenti
Lasciarono la chiesa senza fare commenti
Ma conscio dell’equivoco il prete li fermò:
“tornate pure dentro che più chiaro sarò,
mi sono espresso male perché volevo dire
chi ha preso l’uccello è pregato di uscire”
In punta di piedi e con la faccia sorpresa
Ogni donna si alza e abbandona la chiesa
E subito il prelato che vuole riparare
Grida ancora alle donne “dovete rientrare!
Mi dite cosa avete al posto del cervello
Ho messo alla porta chi ha preso l’uccello
Ma io mi rivolgo e non vedo l’offesa
Soltanto a chi l’uccello l’ha preso in chiesa”
A testa bassa per coprire il rossore
Si avviano all’uscita quasi tutte le suore
E solo la badessa passando piano piano
Fa un gesto di minaccia al biondo sagrestano
Il prete furibondo e un po’ di malumore
Ripete ancora “ferme, rientrino le suore
E per l’ultima volta vorrei che si allontani
Chi tiene l’uccellino nascosto fra le mani!”
Una nonna col nipote 4 anni o poco più
In preda alla vergogna divenne tutta blu
“Padre scusate, quello voleva fa ‘o pipì
gli stringo l’uccellino se no ve la fa qui”.

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Accordi

   
Am
Per me sicuramente sara' un'impresa

               E
raccontarvi la storia dell'uccellino in chiesa

             Am
che volando una domenica con aria depressa

fini' in cattedrale durante la messa

Voi certo mi direte non c'e' niente di male

           E
se un uccello finisce in un confessionale

         Am
ma c'era una ragazza che visto il passerotto

lo prende e se lo infila nella tasca del cappotto

                                               E
Cip Cip comincia il cinguettio che disturba la preghiera

                            Am
nella casa di Dio cosi' che il prete 

si fa il segno della croce interrompe la predica 

e dice ad alta voce:

FRATELLI FEDELI FRATELLI PECCATORI

                                            G
CHI TIENE L'UGELLO E' PREGATO DI USCIR FUORI

                        Am
A tali parole tutti gli uomini presenti

                           E
lasciarono la chiesa senza fare commenti

                            Am
ma conscio dell'equivoco il prete li fermo'

                             E
TORNATE PURE DENTRO CHE PIU' CHIARO SARO'

                              Am
MI SONO ESPRESSO MALE PERCHE' VOLEVO DIRE

                         F
CHI HA PRESO L'UGELLO E' PREGATO DI USCIRE

            Am
In punta di piedi e con la faccia sorpresa

        E
ogni donna si alza e abbandona la chiesa

    Am
e subito il prelato che vuole riparare

      E
grida ancora alle donne:

                    Am
DOVETE RIENTRARE MI DITE COSA AVETE

                      E
AL POSTO DEL CERVELLO HO MESSO ALLA PORTA 

                      Am
CHI HA PRESO L'UGELLO MA IO MI RIVOLGO

E NON VEDO L'OFFESA SOLTANTO A CHI L'UGELLO

                     Em
LO HA PRESO IN CHIESA

             Am
A testa bassa per coprire il rossore

si avviano all'uscita quasi tutte le suore

e solo la badessa passando piano piano

fa un gesto di minaccia al biondo sagrestano

Il prete furibondo  e un po' di malumore

ripete ancora:

             E
FERME RIENTRINO LE SUORE E PER L'ULTIMA VOLTA

                Am
VORREI CHE SI ALLONTANI CHI TIENE L'UGELLINO

                F
NASCOSTO TRA LE MANI ..E C' COSA...

Am                  F
Una nonna col nipote 4 anni o poco piu'

in preda alla vergogna divenne tutta blu':

PADRE SCUSATE QUELLO VOLEVA FA O' PIPI'

                        Am
GLI STRINGO L'UCCELLINO SENNO' VE LA FA QUI...

***

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L’uccellino – Filastrocca

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uccellino – Filastrocca di Filastrocche

L’uccellino nella gabbietta
son tre giorni che non cinguetta
cosa avrà quell’uccellino
forse vuole un biscottino!
No,no,no mio bel bambino
io non voglio il biscottino
voglio solo la libertà
vola via e se ne va
vola via e se ne va!

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L’uccellino della radio

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'uccellino della radio di Betty Curtis

Silvana Fioresi
La stazione radio stamattina
vive in una grande agitazion
per un grave fatto s’indovina
sono tutti in apprension

Ingegneri, tecnici ed attori
stanno muti a udir l’annunciator
che fa appello ai radioscoltatori
con la voce scossa dal tremor

Della radio l’usignol
stamattina ha preso il vol
al suo libero cielo ha voluto ritornar

Nella gabbia a fili d’or
rimaneva a malincuor
tutti i passeri udendo di fuori cinguettar

Una passeretta lo chiamò
gli disse “ci-ci-ci”
all’amore non puoi dir di no
e l’uccellin fuggì

Non lo state ad aspettar
non vorrà più ritornar
nel suo volo d’amore d’azzurro verso il sol
l’uccellino della radio ha preso il vol

In un parco forse è capitato
dove le coppiette usano andar
sopra una panchina s’è posato
e si è messo a cinguettar

È sbocciato un bacio al primo trillo
primo fiore di felicità
l’usignolo zufola tranquillo
mentre tutti siamo in ansietà

Della radio l’usignol
stamattina ha preso il vol
al suo libero cielo ha voluto ritornar

Nella gabbia a fili d’or
rimaneva a malincuor
tutti i passeri udendo di fuori cinguettar

Una passeretta lo chiamò
gli disse “ci-ci-ci”
all’amore non puoi dir di no
e l’uccellin fuggì

Non lo state ad aspettar
non vorrà più ritornar
nel suo volo d’amore d’azzurro verso il sol
l’uccellino della radio ha preso il vol

Forse in una scuola l’uccellino
sopra un davanzale si posò
chino sopra un compito un bambino
al suo canto si voltò

Cinguettò in un modo che i piccini
subito guardarono di fuor
oh poter cacciare i maggiolini
correre nei prati tutti in fior

Della radio l’usignol
stamattina ha preso il vol
al suo libero cielo ha voluto ritornar

Nella gabbia a fili d’or
rimaneva a malincuor
tutti i passeri udendo di fuori cinguettar

Una passeretta lo chiamò
gli disse “ci-ci-ci”
all’amore non puoi dir di no
e l’uccellin fuggì

Non lo state ad aspettar
non vorrà più ritornar
nel suo volo d’amore d’azzurro verso il sol
l’uccellino della radio ha preso il vol

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L’uccellino quando imbruna

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'uccellino quando imbruna di Ninna Nanne

Ninna nanna, nanna ninna,
l’uccellino quando imbruna mette il capo sotto l’ala,
è un batuffolo di piuma, dorme ai raggi della luna.
(oppure: dorme, dorme sulla rama)
Ecco il vento che lo culla, ecco mamma che ti ninna.
Ninna nanna, nanna ninna.

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L’uccellino vola

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uccellino vola di Filastrocche

Vola vola l’uccellino
dentro all’acqua non c’è il vino
chi l’ho sà
volerà
dal sua papà .

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L’uccello

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'uccello di Gianni Drudi

NON HO UN CANE
NON HO UN GATTO
NON HO UN PESCE COLORATO
MA DAL GIORNO CHE SON NATO
HO UN UCCELLO MOLTO BELLO
FUORI E DENTRO
DALLA GABBIA
CANTA SI’
MA NON PER RABBIA
DALLA SERA ALLA MATTINA
CANTA PER LA PASSARINA
ORNITOLOGICAMENTE
PARLANDO
IL MIO UCCELLINO
UBBIDISCE A COMANDO
VEDE UNA PASSERA
E VA’ SULL’ATTENTI
E LE FA IL PRESENTATARM
NON HO UN CANE
NON HO UN GATTO
MA NEMMENO TARTARUGHE
HO UN UCCELLO SENZA RUGHE
UN REGALO
DI MAMMA E PAPA’.
HA SEMPRE VINTO
LE GARE DI CANTO
FA QUATTRO STECCHE
POI SFOGA IL SUO PIANTO
E’ BIANCO E ROSA
E LA TESTA E’ PIU’ ROSSA
QUANDO SI METTE A CANTAR
NON HO UN CANE
NON HO UN GATTO
NON HO UN PESCE COLORATO
MA DAL GIORNO CHE SON NATO
HO UN UCCELLO MOLTO BELLO
FUORI E DENTRO
DALLA GABBIA
CANTA SI’
MA NON PER RABBIA
DALLA SERA ALLA MATTINA
CANTA PER LA PASSARINA
NON HO UN CANE
NO NO
NON HO UN GATTO
NO NO
NON HO UN TOPO
AMMAESTRATO
MA DAL GIORNO CHE SON NATO
HO UN UCCELLO
IL PIU’ BELLO CHE C’E’

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L’uccisione di Babbo Natale

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 Bufalo Bill

Testo Della Canzone

L'uccisione di Babbo Natale di Francesco De Gregori

* Fiorella Mannoia2001 Fragile2007 Canzoni nel tempo

Dolly del mare profondo, figlia di minatori,
si leva le scarpe e cammina sull’erba
insieme al figlio del figlio dei fiori.
E fanno la solita strada fino al cadavere del grillo,
la luna impaurita li guarda passare
e le stelle sono punte di spillo.
E mentre le lancette camminano
i due si dividono il fungo e intanto mangiando
ingannano il tempo ma non dovranno ingannarlo a lungo.
Infatti arriva Babbo Natale,
carico di ferro e carbone,
il figlio del figlio dei fiori lo uccide
con un coltello e con un bastone.
E Dolly gli pulisce le mani con una fetta di pane,
le nuvole passano dietro la luna
e da lontano sta abbaiando un cane.
E la neve comincia a cadere,
la neve che cadeva sul prato
e in pochi minuti si sparse la voce
che Babbo Natale era stato ammazzato.
Così Dolly del mare profondo
e il figlio del figlio dei fiori si danno la mano
e ritornano a casa, tornano a casa dai genitori.

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Accordi

     
SOL               DO  SOL
Dolly del mare profondo
              DO SOL
figlia di minatori
   LA-                SOL        DO
si leva le scarpe e cammina sull'erba
           SOL        DO         SOL
insieme al figlio del figlio dei fiori.

E fanno la solita strada
fino al cadavere del grillo
la luna impaurita li guarda passare
e le stelle sono punte di spillo.

E mentre le lancette camminano
i due si dividono il fungo
e intanto mangiano ingannando il tempo
ma non dovranno ingannarlo a lungo.

Infatti arriva Babbo Natale
carico di ferro e carbone
il figlio del figlio dei fiori lo uccide
con un coltello e con un bastone.

E Dolly gli pulisce le mani
con una fetta di pane
le nuvole passano dietro la luna
e da lontano sta abbaiando un cane.

E la neve comincia a cadere
la neve che cadeva sul prato
e in pochi minuti si sparse la voce
che Babbo Natale era stato ammazzato.

Cosi' Dolly del mare profondo
e il figlio del figlio dei fiori
si danno la mano e ritornano a casa
tornano a casa dai genitori.

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L’uccisione di Babbo Natale – Fiorella Mannoia

L’uccisione di Babbo Natale – Fiorella Mannoia canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2001

Fragile Tutte le canzoni dell’album

Fragile

Guarda la pagina artista di Fiorella Mannoia o naviga nella categoria Fiorella Mannoia

Testo della canzone: L’uccisione di Babbo Natale – Fiorella Mannoia

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’uccisione di Babbo Natale – Fiorella Mannoia Testo:

di Francesco De Gregori

(feat. Francesco De Gregori

Dolly del mare profondo

figlia di minatori

si leva le scarpe e cammina sull? erba

insieme al figlio del figlio dei fiori

E fanno la solita strada

fino al cadavere del grillo

la luna impaurita li guarda passare

e le stelle sono punte di spillo

E mentre le lancette camminano

i due si dividono il fungo

e intanto mangiando ingannano il tempo

ma non dovranno ingannarlo a lungo

Infatti arriva Babbo Natale

carico di ferro e carbone

il figlio del figlio dei fiori lo uccide

con un coltello e con un bastone

E Dolly gli pulisce le mani

con una fetta di pane

le nuvole passano dietro la luna

e da lontano sta abbaiando un cane

E la neve comincia a cadere

la neve che cadeva sul prato

e in pochi minuti si sparse la voce

che Babbo Natale era stato ammazzato

Così Dolly del mare profondo

e il figlio del figlio dei fiori

si danno la mano e ritornano a casa

tornano a casa dai genitori

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Accordi


            
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L’uccisione Di Babbo Natale – Francesco De Gregori Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'uccisione Di Babbo Natale – Francesco De Gregori

Dolly del mare profondo, figlia di minatori
Si leva le scarpe e cammina sull'erba
Insieme al figlio del figlio dei fiori
E fanno la solita strada
Fino al cadavere del grillo
La luna impaurita li guarda passare
E le stelle sono punte di spillo
E mentre le lancette camminano
I due si dividono il fungo
E intanto mangiando ingannano il tempo
Ma non dovranno ingannarlo a lungo
Infatti arriva Babbo Natale
Carico di ferro e carbone
Il figlio del figlio dei fiori lo uccide
Con un coltello e con un bastone
E Dolly gli pulisce le mani con una fetta di pane
Le nuvole passano dietro la luna
E da lontano sta abbaiando un cane
E la neve comincia a cadere
La neve che cadeva sul prato
E in pochi minuti si sparse la voce
Che Babbo Natale era stato ammazzato
Così Dolly del mare profondo
E il figlio del figlio dei fiori si danno la mano
E ritornano a casa, tornano a casa dai genitori

Ecco una serie di risorse utili per Francesco De Gregori in costante aggiornamento

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L’ufficio delle cose perdute

Album

È contenuto nei seguenti album:

1988 L’ufficio delle cose perdute
1992 Senza contorno solo… per un’ora

Testo Della Canzone

L'ufficio delle cose perdute di Gino Paoli

Nella grande tartaruga
con i tetti a scaglie grige
si rincorrono gli odori
i colori
e le puttane
nel gran ventre del paese
ci son posti che
sono strani
certe volte anche per me
Sulla strada che val al porto
dopo un’arco c’e’ una piazza
sempre piena di bambini
qualche gatto
e un vu cumpra’
tra un negozio di bottoni e un
tizio che si fa’
c’e’ un ufficio senza targa e senza eta’
ed e’ un ufficio del vento
cose perdute quelle
che son sparite in fondo
a qualche momento chiuso
Ed e’ un ufficio pieno
di vecchie cianfrusaglie
di giorni poco usati e di candeline
di un’altra eta’
Sono andato li a cercare
i capelli che ho perduto
il sorriso di mio padre
ed il canto di un amico
voglio indietro i miei vent’anni
e le speranze in piu’
voglio l’albero dei come
e dei perche’
Ma dentro quel momento
non c’e’ nel mio giardino
l’albero che ho piantato
qualche anno fa’
per sempre
Ma nell’ufficio delle
cose perdute devo
in cambio dei vent’anni
ridare tutto
tutto quello che ho
E ritorno piano a casa
con le rughe ed i pensieri
lascio li’ i miei vent’anni
i capelli, i sogni in piu’
mi va bene rimanere
con quello che ho
torno a casa
apro la porta
e ci sei tu
e ci sei tu
e ci sei tu.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
I- Do Mim7   Rem7 Fam Sol7/4  
   Do Mim7   Rem7 Fam Sol7/4
   Fa Fam    Do Mim7 Lam Re9
   Fa7+ Sol7/4 Do    

Do              Mim7       Rem7                  Fam Sol7/4
1-Nella grande tartaruga - con i tetti a scaglie grigie
Do          Mim7         Rem7          Fam Sol7/4
  si rincorrono gli odori - i colori e le  ......
Fa                  Fam         Do     Mim7   Lam  Re9
  nel gran ventre - del paese - ci son posti che ......
         Fa7+         Sol7/4   Sol7    Do
  sono strani - certe volte anche per me

2-Sulla strada che va al porto - dopo un arco c'é una piazza
  sempre piena di bambini - qualche gatto e un vù cumprà
  tra un negozio - di bottoni - e un tizio che si fà ......
  c'é un ufficio senza targa - e senza età

 Do7  Fa      Sol7/4   Mim7 La7 Fa   Sol7/4    Do Do7
R-    Ed é l'ufficio - delle - cose perdute - quelle
      Fa        Sol7/4      Mim7 La7 Rem7           Fam Sol7/4
      che son sparite - in fondo  -  a qualche momento chiuso
      Fa      Sol7/4    Mim7 La7 Fa           Sol7/4  Do Do7
 -    Ed é l'ufficio - pieno  -  di vecchie - cianfrusaglie
      Fa         Sol7/4 Mim7 La7     Fa7+    Sol7/4 Sol7    Do
      di giorni un poco usati - e di candeline di un'altra età

((credo si trasponda tutto Verso e Rit. 1 tono più alto))

3-Sono andato lì a cercare - i capelli che ho perduto
  il sorriso di mio padre - ed il canto di un amico
  voglio indietro i miei vent'anni - e le speranze in più ...
  voglio l'albero - dei come - e dei perchè

R-    Ma dentro quel - momento - non c'é nel mio - giardino
      l'albero che ho - piantato - otto anni fa per sempre
 -    Ma nell'ufficio - delle - cose perdute - devo
      in cambio dei vent'anni - ridare tutto quello che ho
  
4-E ritorno piano a casa - con le rughe ed i pensieri
  lascio li i miei vent'anni - i capelli e i sogni in più
  mi va bene - rimanere - con quello che ho
  torno a casa apro la porta - e ci sei tu ....
  e ci sei tu .... - e ci sei tu ....

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L’ufo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ufo di Titti Bianchi

DI M. RUSSO – P. TOSATTO- M. A. BIANCHI
Ho visto un ufo ch’è atterrato dolcemente
nella piazza del paese
era più o meno come un disco tutto d’oro
aveva tante luci accese
è uscito fuori un omino un poco buffo
con due lunghe braccia tese
mentre suonavano le otto al campanile
della chiesa del paese.
Mi ha guardato in modo strano
mi ha toccata con la mano
lentamente ha fatto un giro intorno a
me senza neanche aver paura
dimostrandomi sicura
l’ho invitato a casa mia a bere un thè.
Mi ha seguita in ascensore
si è fermato poche ore
pòi scusandosi se n’è tornato giù
ha riacceso il suo motore
senza il minimo rumore
è volato in cielo e non l’ho visto più.
Son due mesi ch’è avvenuto quel
contatto
con l’omino siderale
ed io lo giuro sono stata sempre bene
solo ora sto un po’ male.
Sono confusa e mi gira un po’ la testa
per il resto son normale
a parte forse quella nausea che m’arriva
ogni mattina col giornale.
Ve lo giuro era un marziano
si vedeva che era strano
ma più o meno era fatto come noi.
Non diceva una parola
ma capiva che ero sola
m’ha trattata come fossi una dei suoi.
Mi sfiorava con le dita
ed io ero un po’ stordita
non ricordo poi se abbiam bevuto il thè
Ma da quando se n’è andato

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L’uguaglianza

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uguaglianza di Trilussa

di Trilussa

Fissato ne l’idea de l’uguajanza
un Gallo scrisse all’Aquila: – Compagna,
siccome te ne stai su la montagna
bisogna che abbolimo ‘sta distanza:
perché nun è né giusto né civile
ch’io stia fra la monnezza d’un cortile,
ma sarebbe più commodo e più bello
de vive ner medesimo livello.-

L’Aquila je rispose: – Caro mio,
accetto volentieri la proposta:
volemo fa’ amicizzia? So’ disposta:
ma nun pretenne che m’abbassi io.
Se te senti la forza necessaria
spalanca l’ale e viettene per aria:
se nun t’abbasta l’anima de fallo
io seguito a fa’ l’Aquila e tu er Gallo.

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L’uguri

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'uguri di Poesie Romane

L’uguri sò penzieri che se fanno
A tutti li parenti e conoscenti
Speranno d’evità quarsisia danno
E de poté campà sani e contenti.

Se fanno pe’ natale, capodanno,
Pe’ pasqua, e in più pe’ tutti li momenti
De fà festa, presempio un comprianno,
Oppuro pe’ l’esami a li studenti.

L’ugurio più gradito se farà
Si tu stai male e nun sei mai sicuro
De stà un po’ mejo e de poté campà.

Ma te pò capità puro che mori,
Perché l’uguri te li fanno puro,
Faje le corna, certi jettatori!

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L’ulivo benedetto

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ulivo benedetto di Filastrocche

Oh, i bei rami d’ulivo ! chi ne vuole ?
Son benedetti, li ha baciati il sole.
In queste foglioline tenerelle
vi sono scritte tante cose belle,
Sull’uscio, alla finestra, accanto al letto,
mettici l’ulivo benedetto !
Come la luce e le stelle serene:
un pò di pace ci fa tanto bene.

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L’ultim bagatt de Milan

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultim bagatt de Milan di El Luisin tassista

Musica di Claudio Merli

L’ha faa ona vita con la sgagnosa

in d’ona via ‘rent ai navili.

Fin de pinella el lavorava

a la giornada ma con fadiga.

A l’è l’ultim bagatt de Milan!

E tira e tira… tira la lèsna.

Giustegh i scarp ai pòver e sciori.

E picca e picca e poeu ripicca,

cambia la soeula quand a l’è ròtta.

E ‘na palanca non le mett via.

Vers l’osteria varda ‘me ‘l tròtta,

la gola el bagna cont el barbera.

Là là là… se mett a cantà!

Orca sibretta! L’è ‘na sciavatta!

Pòcch ghe n’impòrta, el giusta pur quella

L’età ghe pesa in sù la s’cena.

El voeur la sposa ma non la troeuva.

A l’è l’ultim bagatt de Milan!

‘Me ‘na poiana gh’è la miseria

ferma che spetta e ghe refila

el foeuj de via poeu che la vaga

in sù la forca e chi le manda…

A l’è l’ultim bagatt de Milan!

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L’ultim barbon

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultim barbon di El Luisin tassista

Musica di U. Torreggiani

La tradizion la voeur

ch’el milanes barbon

ghe pias la libertà.

E lì sù ‘na banchetta

che gh’era in sui bastion,

a l’ombra d’ona pianta,

o sòtt on pont quant pioeuv,

l’ha semper tiraa là

senza cercà ona vòlta

on ghell de carità.

L’è stada l’invenzion

d’on tòcch de filter bianch

in fond ai sigarett

miss lì per risparmià

tabacch bordegasciaa,

per semper s’è desfada

la razza di barbon,

che in temp ormai lontan

i mocc che gh’era in terra

cattaven sù in Milan.

La ditta del tabacch

a l’è falida inscì,

falida in sui duu pee.

E senza l’incombenza

de ‘vegh on sò mestee,

li sol sù la banchetta,

el milanes barbon,

con pù nissun confòrt,

fenida la soa industria

de creppacoeur l’è mòrt.

E li sù ‘na banchetta

per non cercà danee

l’è mòrt de creppacuoer,

perchè in de la soa vita

lù l’ha mai faa on meste.

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L’ultima – Chinny Testo della canzone

L'ultima è un singolo di Chinny del 2021. Su Wikitesti puoi trovare il testo integrale della canzone “L’ultima”: questo il titolo del brano di debutto di Chinny
Un inedito scritto da lei che parte da una dimensione di profonda solitudine, di incomprensione
Passa per l’autoconsapevolezza e, infine
Approda all’altro, entità esterna a noi che può contenere le nostre paure, capire le nostre fragilità e amarle

Il Testo della canzone di:
L'ultima – Chinny


Eccoci ancora qua
Oramai siamo sempre al solito bar
Ma nessuno qui mi chiede come va
Mi sono accorta
Sono cambiata non sono più come una volta
Io gliel'ho detto ma lui non mi ascolta
Rimango l'unica a capire che quella davanti allo specchio
Non è più stupida come gli altri la vestono

Perché fa male sentirsi l'ultima
L'unica indecifrabile
Tu odiami o stringimi
Ma senza fare fatica
Sarà impossibile

Usa quella lingua solo per baciarmi
Se mi fai male ogni volta che mi parli
Che fai? No aspetta
Non guardarmi così che poi non sono bella
Prova a sorridermi la mattina appena sveglia

Perché fa male sentirsi l'ultima
L'unica incomprensibile
Respingimi o amami
Ma senza fare fatica
Sarà impossibile

Perché fa male sentirsi l'ultima
L'unica indecifrabile
Tu prendimi e stringimi
Ma se sarò una fatica
Sarà impossibile

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L’Ultima – Darkeemo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima – Darkeemo

{Strofa 1}
È l'ultimo pacchetto e lo prometto smetto
Confermo taglio i ponti con 'sto vizio maledetto
Certo che l'ho già detto almeno altre duecento volte
Ma questa è quella giusta, come dici per le donne
Ci metterò coraggio, grinta e forza d'animo
Mi impegnerò lottando ogni giorno fino allo spasimo
Ormai ex-fumatore, voi altri tossici vi biasimo
Uscirò da questo tunnel senza un minimo di panico
Sui miei diari più ultime sigarette di Zeno
Se poi le conto ammonto ad un'ultima stecca almeno
Più dicono che mi fa male più io m'avveleno
Però oggi è diverso dico basta per davvero
È quasi un'ora che non fumo ma resisto
La gente che non riesce a smettere non la capisco
Non c'entrano cerotti, liquirizie o varie terapie
L'uomo non per forza resta schiavo delle sue manie

{Ritornello}
Questa è l'ultima! Contrasto tra desiderio e ragione
È l'ultima! Combatto contro ogni mia pulsione
Questa è l'ultima! L'ultima! E non cambio decisione
Questa è l'ultima! Posso giurarlo sul mio onore
Questa è l'ultima! Cerco di ignorare il suo richiamo
È l'ultima! Senza di lei è tutto un po' più strano
Questa è l'ultima! L'Ultima! Uomo puoi scommetterci
Questa è l'ultima! Sì, l'importante è crederci...

{Strofa 2}
Perché fumare è fin troppo paradossale
Pur tenendo te a stesso continui a farti del male
E se applichi logica razionale sembra una malattia
In fin dei conti è come una lucida eutanasia
Che poi pensavo almeno a un cazzo di motivo
Uccido i miei polmoni per sentirmi un po' più vivo?
A quindici anni forse faceva più figo
Adesso che ne ho venti mi sento come smarrito
La nicotina magari compensa qualche carenza
Riempie lacune nascoste dentro la mia esistenza
Mi calma i nervi quando perdo la pazienza
O forse è solo una parvenza di difesa dall'insicurezza
Oppure è mera dipendenza e nient'altro
Io ho consapevolezza dei danni del tabacco
Uno strano sortilegio però mi tiene in scacco
I plotoni delle tentazioni tornano all'attacco

{Ritornello}
Questa è l'ultima! Contrasto tra desiderio e ragione
È l'ultima! Combatto contro ogni mia pulsione
Questa è l'ultima! L'ultima! E non cambio decisione
Questa è l'ultima! Posso giurarlo sul mio onore
Questa è l'ultima! Cerco di ignorare il suo richiamo
È l'ultima! Senza di lei è tutto un po' più strano
Questa è l'ultima! L'Ultima! Uomo puoi scommetterci
Questa è l'ultima! Sì, l'importante è crederci...

{Strofa 3}
Lei la compagna più fedele che non mi tradisce
Anche se ogni suo bacio nasconde sfumature killer
Se provo ad abbandonarla finale stile thriller
Studia una vendetta trasversale come Stiller
Bionda che mi rapisce in vortici di perdizione
Se ripenso a ogni momento insieme un filo di emozione
Dal primo amplesso del mattino dopo colazione
Alle carezze della buona notte avvolto nel suo alone
Spirito forte però la carne è debole
Mi arrendo anche se so che l'attrazione fisica è ingannevole
Battaglie perse in partenza contro la mia coscienza
La mia incoerenza rende resistenza cedevole
È un'ora e dieci che non fumo segni di astinenza
Pensa al tuo orgoglio, al tuo coraggio, anche alla tua salvezza
Il bene e il male si scontrano dentro la mia testa
Cosa potrà farmi in fondo la mia ultima sigaretta?

{Ritornello}
Questa è l'ultima! Contrasto tra desiderio e ragione
È l'ultima! Combatto contro ogni mia pulsione
Questa è l'ultima! L'ultima! E non cambio decisione
Questa è l'ultima! Posso giurarlo sul mio onore
Questa è l'ultima! Cerco di ignorare il suo richiamo
È l'ultima! Senza di lei è tutto un po' più strano
Questa è l'ultima! L'Ultima! Uomo puoi scommetterci
Questa è l'ultima! Sì, l'importante è crederci

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L’Ultima – Mefa Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima – Mefa

{Strofa 1: Mefa}
Odio ogni ricordo che riguarda te
Li ho seppelliti ma alcune puttane non si scordano sul serio
Chi cazzo prenderà il tuo posto me lo chiedo
E nella notte i miei rimorsi mordono davvero
È stato bello quanto è durato ma dobbiamo smettere
Il gioco è bello solo quando te lo puoi permettere
E mi trovo qua a riflettere
Che sei brava a fare perdere la testa
Anche se con te l’Isis non c’entra
Ricordo quando mi chiesi di scegliere tra te e la musica
Ma questa scelta zia aveva troppa importanza
Non potevo scegliere
La musica è la speranza di vivere il mio sogno
Tu il mio sogno che mi dava una speranza
E ci sentiamo troppo al sicuro nelle braccia di chi usa e basta
E avviciniamo troppo al fuoco i nostri stati d’animo di carta

{Ritornello: Noone}
La speranza è tutto ciò che ho
Siamo divisi da muri invisibili
Ma io no
Non mi pongo limiti
Mi tornano i brividi
Anche sta volta un’altra chanche
Mentre mi ripeto che questa era l’ultima
Questa era l’ultima

{Strofa 2: Mefa}
Troppo vicino al fondo, non risalgo mica
Mi hai toccato nel profondo di un intera vita
Io che rompo ciò che tocco non sono re Mida
Non so stare al mondo manco in questa situa
Così tante cose che non vanno
È un miracolo se non sto ancora scappando
Potrei dirti così tante cose invece di cantarle
Ma se apro la bocca siamo sopra il letto e stiamo già scopando
Come faccio, se non ho le forze dimmi come faccio
Mollo tutto qua in città e parto, Mollo tutto qua in città e parto
Non è facile sentirti piangere, com’è che siamo arrivati così
Ci eravamo promessi che se ci fossimo trovati al margine non saremo mai stati faticosi
Fatti un giro dentro la mia testa, un film degli orrori
Giuro non vedrai l’ora di uscirne fuori
Non esiste medicina se hai la depressione addosso
L’unico momento in cui ti passa è quando muori
Non devo darti spiegazioni, sono io che le voglio
Ma ogni volta che mi trovo davanti ai tuoi tacchi alti, crollo
Ora basta, basta, Ogni parola che usi è un sasso in faccia
E non mi scordo le persone che mi hanno ferito
Non mi scordo di chi mi ha abbandonato in battaglia
Spesso siamo tristi, ti dico il motivo
Avviciniamo al fuoco i nostri stati d’animo di carta

{Ritornello: Noone}
La speranza è tutto ciò che ho
Siamo divisi da muri invisibili
Ma io no
Non mi pongo limiti
Mi tornano i brividi
Anche sta volta un’altra chanche
Mentre mi ripeto che questa era l’ultima
Questa era l’ultima

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L’ultima – Roberto Casalino Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima – Roberto Casalino


L’ultima parola prima di andare
L’ultimo addio a una serie che neanche ho voglia di ricordare
L’ultima promessa da mantenere, e che non manterrai
L’ultima carezza, e poi non mi fiderò più di te

L’ultima impressione di questo mattino
È la notte che svanisce e il sole illumina il profilo del tuo viso
Il silenzio fa brillare la tua pelle poggiata qui vicino
Non ritrovo i miei pensieri, di ieri
Modificati dall’onda d’urto del tuo corpo sul mio corpo
E tutti i corpi visti prima, ce li siamo dimenticati

Dov’è il dolore? Non provo dolore
Sono passate solo poche orе
E ci sentiamo già fiorire dentro
Chi sе ne frega se ci manca un pezzo
Avremo tanto tempo, permettendo
E se lo immagino, mi sento meglio
Perché eravamo nel posto sbagliato
Al momento sbagliato, sbagliato contesto

L’ultima parola messa fuori posto
Come te che mi sei a fianco, ma sul lato sbagliato
L’ultima versione di noi stessi di cui io non mi accontenterò (No)
L’ultima contraddizione tra il tuo dire e il mio fare
Se non ci fosse questo vuoto, adesso non avremmo più distanze da coprire e da colmare

Dov’è il dolore? Non provo dolore
Sono passate solo poche ore
E ci sentiamo già fiorire dentro
Chi se ne frega se ci manca un pezzo
Avremo tanto tempo, permettendo
E se lo immagino, mi sento meglio
Perché eravamo nel posto sbagliato
Al momento sbagliato, sbagliato contesto

Sono finite le parole che avevo da dire
Ricorda, l’ultima non è sinonimo di fine
Sono finite le parole che avevo da dire
Ricorda, l’ultima non è sinonimo di fine

Dov’è il dolore? Non provo dolore
Sono passate solo poche ore
E ci sentiamo già fiorire dentro
Chi se ne frega se ci manca un pezzo
Avremo tanto tempo, permettendo
E se lo immagino, mi sento meglio
Perché eravamo nel posto sbagliato
Al momento sbagliato, sbagliato contesto

Fanculo il dolore
Sono passate solo poche ore
E ci sentiamo già fiorire dentro
Chi se ne frega se ci manca un pezzo
Avremo tanto tempo, permettendo
Saremo presi bene, pure meglio
Perché eravamo nel posto sbagliato
Al momento sbagliato, sbagliato contesto

L’ultima non è sinonimo di fine

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L’ultima bestia

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima bestia di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Eccola
esce dal mare
a fatica si trascina ferita… ancora un metro, ancora un metro,
eccola
le grandi squame molli si muovono avanza enorme, malata…
ancora un metro, ancora un metro.

È vicina, vicina, reagisce, combatte, a stento con forza si trascina.
È vischiosa, bagnata, la coda che sbatte strisciando lentamente si avvicina.
Eccola, eccola, eccola, eccola, eccola… ancora un metro ancora un metro

Gli uomini sono fermi le donne sono ferme
tutti uguali e grigi guardano…
Il primo uomo parla adagio, con calma
indaga, spiega, deduce, conclude dài, dài, dài…

Eccola
si muove ancora a fatica
raggiunge la spiaggia fangosa. Ancora un metro, ancora un metro.
Eccola
trascina il grosso ventre che sanguina strisciando con smania rabbiosa.
Ancora un metro, ancora un metro.

È enorme potente, fa un passo, ritenta respira, respira affaticata
ora sembra più forte, si scuote, si riprende continua la sua lotta disperata.
Eccola, eccola, eccola, eccola, eccola… ancora un metro ancora un metro.

Il mare è fermo e grigio
il cielo è fermo e grigio
strani uccelli neri gridano…
Il secondo uomo parla adagio, con calma indaga, spiega, deduce, conclude
Il terzo uomo parla adagio, con calma
Il quarto uomo parla adagio, con calma indaga, spiega, deduce, conclude indaga, spiega, deduce, conclude dài, dài, dài…

Eccola
ritenta cammina ha vinto, ha vinto è salva, viva, grandiosa
ancora un metro, ancora un metro…
Un ultimo sforzo la testa si gonfia la bocca si allarga viscida, umida, acquosa
ancora un metro, ancora un metro

Dal ventre esce un rantolo di rabbia, un urlo di morte e di dolore poi basta…
più niente…
Si muore, si muore, si muore…

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L’ultima birra

Album

È contenuto nei seguenti album:
2001 Uscita di sicurezza

Testo Della Canzone

L'ultima birra di Marco Masini

Ci vuole un’altra birra,
un’altra gioventù,
e un cuore di bottiglia,
per non amarti più.
Ci vuole il cameriere
gentile che lavora qui
e un bagno, dove andare
a piangere pipì.

Non cambia nulla
e il tempo affoga
nell’ultima birra,
ma, se potessi berla
insieme a te,
me ne farei due grandi baffi,
per strappare quel sorriso
dai tuoi occhi dolci e buffi,
che, se il paradiso c’è,

è qui su questa terra,
ce l’avevamo io e te,
ma ormai non cambia nulla,
e qui davanti a me

c’è l’ultima birra,
la silenziosa e lenta
rivoltella
di gente troppo sola
come me.

Ma ogni generazione
ha la sua guerra,
la sua religione
e l’illusione che la vita
è facile cambiarla
con l’ultimo sorso di birra.

E ci si incontra, ci si flescia,
ci si struscia un po’ d’amore,
ci si prende, ci si lascia
a bere in questo bar,
l’ultimo sorso dell’ultima birra,
l’ultima birra.

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L’ultima birra – Marco Masini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima birra – Marco Masini

Ci vuole un'altra birra
Un'altra gioventù
E un cuore di bottiglia
Per non amarti più
Ci vuole il cameriere
Gentile che lavora qui
E un bagno, dove andare
A piangere pipì

Non cambia nulla
E il tempo affoga
Nell'ultima birra
Ma, se potessi berla
Insieme a te
Me ne farei due grandi baffi
Per strappare quel sorriso
Dai tuoi occhi dolci e buffi
Che, se il paradiso c'è

È qui su questa terra
Ce l'avevamo io e te
Ma ormai non cambia nulla
E qui davanti a me

C'è l'ultima birra
La silenziosa e lenta
Rivoltella
Di gente troppo sola
Come me

Ma ogni generazione
Ha la sua guerra
La sua religione
E l'illusione che la vita
È facile cambiarla
Con l'ultimo sorso di birra

E ci si incontra, ci si flescia
Ci si struscia un po' d'amore
Ci si prende, ci si lascia
A bere in questo bar
L'ultimo sorso dell'ultima birra
L'ultima birra

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L’Ultima Bomba In Città – Articolo 31 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Bomba In Città – Articolo 31

[Strofa 1]
Bambini
Questa è la storia, la storia di un errore
Dovuto a qualche birra e a un sedile posteriore
Nessuno pensa al futuro il venerdì
Un buco nel goldone e lui è arrivato qui
Stupito il dottore guardava quel bambino
Che non voleva piangere e mostrava il suo ditino
E serio serio fissava il suo papà
Sembrava gli dicesse dalla culla

[Ritornello]
Potrò sembrarti così sbagliato
Ma a me va bene star qui sdraiato
Dammi solo una possibilità
E la mia voce sarà l'ultima bomba in città
L'ultima bomba in città

[Strofa 2]
Sono manganelli e sassi ma alla fine ti ritrovi
A far parte del sistema contro cui manifestavi
Ma lui amava la sua diversità
E non lo voleva un posto dentro questa società
Ma quando poi la vide ridere
Sola a quel concerto che ballava
Capì cosa vuol dire vivere
E nel petto il cuore gli diceva

[Ritornello]
Potrà sembrarti così sbagliato
Ma almeno lasciami qui un bacio
Dammi solo una possibilità
E il nostro amore sarà
L'ultima bomba in città
L'ultima bomba in città

[Strofa 3]
Diminuiscono i compagni e ti allontani dai vent'anni
E lui diceva "Forse, amore, sono inutili i miei affanni
Qui sono rimasti a fare da padroni
I soliti ladroni che però han cambiato i nomi
Il male che c'è fuori è troppo enorme da cambiare
E allora io da qui cosa ci son passato a fare?"
Ma lei aveva una nuova vita in sé
E guardandosi la pancia disse: "Ora combatteremo in tre!"

[Ritornello]
Il tuo passaggio non è sbagliato
Ed il motivo è qui, è nato
Dagli solo una possibilità
E la sua vita sarà l'ultima bomba in città
L'ultima bomba in città

[Bridge]
Ma quando poi la vide ridere
Sola a quel concerto che ballava
Capii che l'importante è vivere
E nel petto il cuore gli scoppiava
Boom
Lo so che sembra così sbagliato
Ma a me va bene star qui stonato
Lo so che sembro così fumato
Ma dammi solo una possibilità
Dammi solo una possibilità
E la mia voce sarà
L'ultima bomba in...

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L’Ultima Bossa – En?gma Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Bossa – En?gma

{Strofa 1}
Nuovo capitolo
Giuro che spesso ripenso e mi sento ridicolo
Che in certe storie che cambiano il titolo
Prendi e ti butti ma è sempre lo stesso l'epilogo
Riepilogo
In giro nel solito posto più tipico
La chica è pazza, mi porta di forza in un vicolo
Fotterà nada di quello che dicono
Se non capiscono bueno
Ti sembro timido e serio
Tu mi sorridi mentre lo scenario trasuda passione e mistero
Qui tutto tetro
Questa s'indiavola ed io maledetto
Mica le dico però: Vade retro
S'alza d'istinto si gira e l'acchiappo da dietro
Cosa sei?
No, non lo so davvero
Cosa vuoi?
Un po' non me lo spiego
Qui non c'è domani
Non pensare a ieri
Non voglio che m'ami
E che scleri
Non dirmi il tuo nome
Prometti che noi non avremo bisogno d'essere sinceri

{Bridge}
Stanotte è roba nostra
La Luna a noi si prostra
Non c'è parola che ci possa dare una risposta
Questa è la vita che pulsa
Forse per l'ultima volta
Un ballo ci chiama e sussulta
La nostra ultima bossa

{Ritornello}
E mi dicevo no non fa per me
E di riflesso non sapevo cosa c'era in te
E invece woh woh da quella sera
Il Paradiso brucia e giù all'Inferno sai si gela
Mi ripetevo no, non fa per me
E quante cose mi perdevo in mezzo ai ma e ai se
E ti ricordi, pensavamo: non è niente di che
Ma vabbè, e perché, e perché, eh eh

{Strofa 2}
Chica mi stavi guardando
Non dire cazzate ti vedo lo stesso pure se ora abbassi lo sguardo
Che strano che sono, ti guardo e ti scruto
Ma rimango zitto e non parlo
Mi stringi la mano qui palmo su palmo
Non c'è rimpianto
Ci sono solo gli impulsi e la voglia sfrenata di farlo
Canto questa roba
Mentre mi sali sopra
Ci accoglie la penombra
Chi vuoi che mai ci scopra
Mai, mai, di me meno sai meglio stai
St'unione puzza già di guai
Mi s'apre un mondo nuovo ogni espressione che fai
Mi servi e non mi muovo, tensione distrai
Non s'ha da fare come i Bravi
Ma noi non siamo bravi
L'uno l'altro siamo schiavi

{Bridge}
Stanotte è roba nostra
La Luna a noi si prostra
Non c'è parola che ci possa dare una risposta
Questa è la vita che pulsa
Forse per l'ultima volta
Un ballo ci chiama e sussulta
La nostra ultima bossa

{Ritornello}
E mi dicevo no non fa per me
Di riflesso non sapevo cosa c'era in te
E invece woh woh da quella sera
Il Paradiso brucia e giù all'Inferno sai si gela
Mi ripetevo non fa per me
E quante cose mi perdevo in mezzo ai ma e ai se
E ti ricordi, pensavamo: non è niente di che
Ma vabbè, e perché, e perché, eh eh

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L’ultima bugia

Album

È contenuto nei seguenti album:

2008 Ti brucia
2008 Non ho più paura

Testo Della Canzone

L'ultima bugia di Roberta Bonanno

Ti strapperò da me, da queste notti
che mi parlano di noi
eviterò le vie, le nostre compagnie
mordendo le lenzuola non mi convincerò

un’altra vita, qualunque vita sia
un treno verso il niente, un ultima bugia,
quanta fatica
fuggire via per poi trovarti sempre in me,
e poi mi perderò
tra braccia che nn so
ma è me che tradirò,
ma qualcosa devo fare
se vivere è un dovere
riuscissi almeno a odiarti
riuscire a immaginare un altra vita

un brivido, un segnale
un gesto di speranza in questo temporale
ma quanta strada per poi trovarti qui

e mi fa piangere
la mia fragilità
difendere il mio orgoglio non so più
e non mi consolerà nessuna verità

e niente serve a niente
se tu non tornerai

un’altra vita, qualunque vita sia
è solo un cielo spento, un’ultima bugia.

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L’ultima bugia – Fabio De Rossi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima bugia – Fabio De Rossi di Festival di Sanremo 1988

(di Massimiliano Governi e Fabio De Rossi)
Fabio De Rossi

Ti ho vista sai, a braccia nude ieri
lividi ormai sempre più neri
ciao, come stai? no, non ti vergognare
non stare male, prova a parlare…
che ti succede occhi blu
ehi giura che non lo fai più… mai più.
D’inverno smetterò, io cambierò città
d’inverno smetterò dicevi un anno fa
e avvolta in un paltò, dicevi io non so
mio Dio che farò, la scuola lascerò
tun non lasciarmi più, mai più
giura che non lo farai, no mai… mai più.
Quel giorno poi, a Roma nevicava
tra le lensuola non c’eri più
com’è difficile star su
ci provo se ci provi tu… ma tu.
D’inverno smetterai, ma giura che lo farai
d’inverno sarai qui, dai dimmi che è così
nel letto accanto a me, sorridi dai perché
la neve è andata via, è l’ultima bugia
tu non lasciarmi più… mai più
tu non morire più… mai più.

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L’ultima canzone

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima canzone di Beniamino Gigli

(di Francesco Paolo Tosti – Cimmino)
Franco CorelliEnrico CarusoGiuseppe Di StefanoJosé CarrerasLuciano PavarottiMario LanzaAlfredo KrausGino Bechi
* Andrea Bocelli2002 Sentimento

M’han detto che doman

Nina vi fate sposa,

Ed io vi canto ancor la serenata.

Là nei deserti piani

Là,ne la valle ombrosa,

Oh quante volte a voi l’ho ricantata!

Foglia di rosa

O fiore d’amaranto

Se ti fai sposa

Io ti sto sempre accanto.

Domani avrete intorno

Feste sorrisi e fiori

Né penserete ai nostri vecchi amori.

Ma sempre notte e giorno

Piena di passione

Verrà gemendo a voi la mia canzone.

Foglia di menta

O fiore di granato,

Nina, rammenta

I baci che t’ho dato!

Ah! … Ah! …

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L’ultima Canzone – Luciano Pavarotti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima Canzone – Luciano Pavarotti

M'han detto che domani
Nina, vi fate sposa
Ed io vi canto ancorla serenata!
La, nei deserti piani
La, ne la valle ombrosa
Oh, quante volte a voi l'ho ricantata! ecc

"Foglia rosa
O fiore d'amaranto
Se ti fai sposa
Io ti sto sempre accanto, ecc
Foglia di rosa!"

Domani avrete intorno
Feste, sornsi e fiori
Ne penserete ai nostri vecchi amori;
Ma sempre, notte e giorno
Piena di passione
Verra gemendo a voi la mia canzone, ecc

"Foglia di menta
O fiore di granato
Nina, rammenta
I baci che t'ho dato! ecc

Foglia di menta!
La, la!"

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L’Ultima canzone dell’umanità – Moderno Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima canzone dell'umanità – Moderno

(Il mondo non ha senso)

Il vento spazza via le foglie,fa pulizia
Con una cura superiore
La pioggia,scolpisce questa terra
E lo fa con violenza meritata

Solo per noiquesto momento avrà un peso
Solo per noi questo momento sarà sacro
Solo per noi questo momento avrà un peso
Solo per noi,solo per noi

Ogni uomo ha la sua storia originale inimitabile
È spirito inafferabile e irrudicibile
Noi siamo il frutto di un potere inconoscibile
Eppure leggo di 3 incidenti,o attentati al giorno

Il mondo non ha senso così com'è
Niente apre le porte,come una sconfitta
Il mondo non ha senso così com'è
Ma oggi il più bello saresti tu

Solo con te questo momento,acquista un peso
Solo con te questo momento,diventa sacro(x2)

Solo con te questo momento,acquista un peso(nanana)
Solo con te questo momento,diventa sacro(nanana)

Solo con te questo momento,acquista un peso(nanana)
Solo con te questo momento,diventa sacro

Combatto ogni giorno,in cerca della mia infinità
Contro la mia infinità ?
Ma il nostro fondo in fondo è quando nell'intero cosmo
Il punto di non ritorno,è il luogo della nostra nascita

(Combatto ogni giorno,in cerca della mia infinità)(x3)

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L’ultima Carmen

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima Carmen di Milva

Al travolo di un bar
deserto come me
tra polvere che sa
di birra e di caffé
un’altra identità
je garde mon secret
la Carmen che c’e in me

L’amour est un oiseau rebelle
que nul ne peut apprivoiser
et c’est bien en vain qu’on l’appelle
s’il lui convient de refuser
Rien n’y fait, menace ou prière
l’un parle bien l’autre se tait
et c’est l’autre que je préfère:
il n’a rien dit, mais il me plaît

L’amour est enfant de bohème
il n’a jamais jamais connú de loi:
si tu ne m’aimes pas, je t’aime;
si je t’aime, prends garde à toi!

L’amour est enfant de bohème
il n’a jamais jamais connú de loi:
si tu ne m’aimes pas, je t’aime;
si je t’aime, prends garde à toi!

Un vento da nord est
la sabbia porterà
su un mare che non c’è
un sogna brillerà
negli occhi delle spie
l’Hotel Seagul Magique
tra fuochi e artiglierie

L’amour est un oiseau rebelle
que nul ne peut apprivoiser
et c’est bien en vain qu’on l’appelle
s’il lui convient de refuser
Rien n’y fait, menace ou prière
l’un parle bien l’autre se tait
et c’est l’autre que je préfère:
il n’a rien dit, mais il me plaît

l’amour, l’amour, l’amour ….

Sul lucido parquet
un volo aspetta già
decolla proprio qui
tra spari e crudeltà
col militare che
d’incanto scoprirà
la Carmen che c’è in me

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L’Ultima Casa Accogliente – The Zen Circus Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Casa Accogliente – The Zen Circus

Avevo la strada davanti ma il futuro alle spalle
Dei bambini come genitori
Il mare nel fianco, una ferita aperta
Fra lenzuoli di terra troppo soli, tu
Una bottiglia di vino fra le gambe
Ed una strada da dimenticare
La borsa piena di rami secchi
E nessuna voglia di ricominciare
Sei spuntata dal nulla come questo camion
Un frontale ti salva la vita, a volte è necessario
L'acqua corrente non vede le stelle, le ritrovo tutte quante sulla tua pelle
Dici che la musica serve a far tacere le persone
E niente, sei il mio continente
L'ultima casa accogliente
Elena
Come va
Nevica
Nell'anima
Elena
Edera
Si arrampica
Libera

E se dicembre è il mese della fine
Per noi è l'inizio, come Gesù Cristo
In questo bosco, dentro a questa casa risorgeremo
E sulla notte torna il sereno

Una stanza piena di specchi per vederci meglio
Il Colosseo saluta il nostro risveglio
I gatti neri ci veglieranno
Tu il maschio, io la femmina e senza sonno
Un basso scandirà, il ritmo lento dei nostri sospiri
Oh, niente, sei il mio torrente
L'ultima casa accogliente
Nessuno mi capisce, ma non è colpa mia
Io cosa posso farci, nessuno mi capisce
Nessuno mi capisce, ma non è colpa mia
Io cosa posso farci, nessuno mi capisce
Nessuno mi capisce, ma non è colpa mia
Io cosa posso farci, nessuno mi capisce
Ma non è colpa mia, io cosa posso farci
Ma non è colpa mia, ma non è colpa mia

E se dicembre è il mese della fine
Per noi è l'inizio, come Gesù Cristo
In questo bosco, dentro a questa casa risorgeremo
E sulla notte torna il sereno

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L’ultima cellula

Album

È contenuto nei seguenti album:

2004 Mariachi Hotel

Testo Della Canzone

L'ultima cellula di Rio

Che strano là fuori
c’è tutto un mondo con i suoi rumori
ti protegge la stanza
ma sai che ne uscirai e non è abbastanza

la strada davanti
e i dubbi dietro fan da carburanti
ma a volte inciampi
succede sai

ed ogni volta che cadi
e che non ce la fai più
l’ultima cellula grida
rimani tu

c’è un piano per ogni giorno
e sempre più complicazioni
e gli sguardi intorno
e cento esami e a volte e a volte che lezioni

ma una voce dentro dice niente da fare
se ti fermi ad ogni passo non puoi arrivare
e se non ti batti non fai battere il cuore
ti rialzerai

perché ogni volta che cadi
e che non ce la fai più
l’ultima cellula grida
rimani tu
ed ogni volta che cadi
e che non ce la fai più
non è la fine che credi
rimani tu

ma una voce dentro dice niente da fare
se ti fermi ad ogni passo non puoi arrivare
e se non ti batti non fai battere il cuore
ti rialzerai

perché ogni volta che cadi
e che non ce la fai più
l’ultima cellula grida
rimani tu
ed ogni volta che cadi
e che non ce la fai più
non è la fine che credi
rimani tu

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Accordi

     
Re / La / Fa#m / Sol





Che strano là fuori

C'è tutto un mondo con i suoi rumori

Ti protegge la stanza

Ma sai che ne uscirai e non è mai abbastanza



La strada davanti

E i dubbi dietro fan da carburanti

Ma a volte inciampi

Succede sai



Ed ogni volta che cadi

Rit: Sol/Re/Sol/Sim/Sol/Re/Fa#m/Sol

E che non ce la fai più

L'ultima cellula grida

Rimani tu



Intro



C'è un piano per ogni giorno

E sempre più complicazioni

E gli sguardi intorno

E cento esami e a volte e a volte che lezioni



Ma una voce dentro dice niente da fare

Se ti fermi a ogni passo non puoi arrivare

E se non ti batti non fai battere il cuore

Ti rialzerai



Perché ogni volta che cadi

E che non ce la fai più

L'ultima cellula grida

Rimani tu

Ed ogni volta che cadi

E che non ce la fai più

Non è la fine che credi

Rimani tu



Ma una voce dentro dice niente da fare

Se ti fermi a ogni passo non puoi arrivare

E se non ti batti non fai battere il cuore

Ti rialzerai



Perché ogni volta che cadi

E che non ce la fai più

L'ultima cellula grida



Rimani tu

perchè ogni volta che cadi

e che non ce la fai più

non è la fine che credi

rimani tu.   

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L’ultima cena

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima cena di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia
Sandra Mantovani, Bruno Pianta e Cristina Pederiva

Gesù Cristo fa l’ultima cena
Gesù Cristo fa l’ultima cena
Madre Maria si mette a piang
Madre Maria si mette a piang

«Cosa l’è che piangi oi madre
Cosa l’è che piangi oi madre?»
«Piango l’amore del buon Gesù
piango l’amore del buon Gesù»

L’è stat uno dei suoi compagni
l’è stat uno dei suoi compagni
sì l’ha menato al tradiment
sì l’ha menato al tradiment

L’ha menato sul Monte Calvario
l’ha menato sul Monte Calvario
e su la croce sì l’ha mettut
e con tre chiodi sì l’ha inchiodà

Gesù Cristo cercava di bever
Gesù Cristo cercava di bever
o sì gh’ha dato l’asìd e ‘l fiel
o sì gh’ha dato l’asìd e ‘l fiel

E nell’ora che tramonta il sole
e nell’ora che tramonta il sole
l’è stà in quell’ora Gesù spirò
l’è stà in quell’ora Gesù spirò.

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L’ultima cena – Simone Suzzi

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ultima cena – Simone Suzzi di Simone Suzzi

La cosiddetta Realtà
è multisfaccettata come un diamante
mille oasi e mille stanze di tortura
ti bacia e fa paura
ci guardo attraverso per cogliervi il riflesso luccicante
nessuno m’aiuta a chiamarmi Uomo
(solo qualche donna)
molti ci sguazzano, a proprio agio in questo letamaio
io stringo i lacci emostatici al Demonio
e gli inietto grammi di metilenediossimetamfetamina
per convincerlo ad amarmi
rischio tutto faccio brutto
faccio l’artista se non va questa intervista
tanto so aprire le scatole di fagioli
sugli angoli appuntiti dei cartelli stradali;
so scrivere; so dove buttano il cibo scaduto i supermercati.
Invento la pista e la trovo tastando
annusando e leccando nel buio le tracce lasciate sui muri
dai poeti gioiosi e dai loschi figuri
è un cane che si morde la coda o è un Serpente Sacro?
Sarà un battito d’ali di farfalla a salvarci?
Morire per abitudine sarebbe disdicevole
mi disseto con calici di sguardi lunghi
proclamiamo la vittoria della frutta su ogni dolcificante
l’orario lavorativo di quattro ore
con pausa caffè e limoncello quello buono
e l’Ultima Cena stasera.

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L’Ultima Chiamata – Noyz Narcos Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Chiamata – Noyz Narcos

[Verso 1: Duke Montana]
This is for the ghetto, pe' la gente che sta fatta persa
Fuck the bitches in the club, ogni lasciata è persa
Ascolta gangsta rap che incita violenza
Fatti di sostanze che creano dipendenza
Alcolizzate, fomenta risse con l'infami
Datte, se vedi la volante scompari
Trovate 'na crew di guerrieri, make them family
Se c'hai scazzi con qualcuno chiamali
Raduna 10 macchine pe' vendicatte
Metti in chiaro lascia il sangue sull'asfalto delle fuckin' piazze
Crazy killers on your blocco make the strage
Fuck the pace bring the war come un kamikaze
Malarazza is dangerous don't fuck with us
We break your motherfucker neck come boss of boss
Non ragioniamo siamo matti ricordate
Fatti i cazzi tuoi se fai l'eroe ti puoi fottere

[Verso 1: Noyz Narcos]
Io non ci gioco co' 'sta roba ci fotto
Lo metto sotto non ci vivo spalla a spalla che è un mondo corrotto
È Cosa Nostra e famo mafia questa è Malarazza
Prendi lama e mazza chiama gli altri e scendi in piazza
Non vuoi problemi con il TruceKlan
Se vieni sotto meglio dire appena arrivi che sei solo un fan
Riempiamo il mezzo chiudi gli sportelli
Leggi iniziali dei fratelli incise sulle lame dei coltelli
Ne tocchi uno parte l'altro, inneschi un meccanismo
Quattro di notte, Roma nuda, faccio Gran Turismo
Lego il bandana sopra al volto questo è terrorismo
Mischio sostanze che se provi te t'esplode l'organismo
Lascio 'sta stronza nel mio letto prima che ritorno
Ringrazio Dio che so' tornato a casa un altro giorno
Se c'ho a disposizione una chiamata
Prima della perquisizione c'è un amico che mi svuota casa

[Verse 3: Chicoria]
So' nato qualificato nient'artro che pe' rompe er cazzo
Nun me serve er pezzo
Uso ogni parola come la pallottola
Appena uscita dalla canna della pistola
Esco co' la gente de borgata dalla mente malata
Rimani con la bocca spalancata da tanta merda assimilata
Una lezione pe' ogni giorno
E così cor microfono
Io suono alla grande nelle orecchie di tutte le bande de Roma
Prendi appunti noi nun famo sconti
Semo commercianti solo co' i contanti
Giganti della rete te nun sei connesso pe' niente
Adesso come pretendi rispetto da 'sta gente
E nun parlo online parlo de strada con le Nike co' i buchi
Corri a comprarne n'artro paro cor grano dei primi stronzi che asciughi

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L’Ultima Confessione – Claver Gold Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Confessione – Claver Gold

[Intro: Diego Abatantuono]
Sai cosa succede quando muoio?
Sto lì e aspetto che ricominci da capo
E la cosa più brutta è l'ansia che mi viene
So che devo ricominciare però non ne ho voglia
E sto lì sospeso tra la vita e la morte

[Ritornello: Claver]
Mi butta giù la pressione ho una brutta impressione
Ho un vago ricordo della realtà
Mi tocca fare attenzione tra cavi in tensione
E false speranze nell'aldilà
Non credo c'è una versione ma una perversione
Va in discussione la verità
La fede delle persone città in confusione
Pronti per l'ultima confessione

[Strofa 1: Claver]
Prete da un po' ho perso la mia fede
Sto in mezzo a quella gente che ci spera ma non sai in che crede
Che batte il marciapiede da mattina a sera
Notte fonda affonda l'ansia nella china di una penna a sfera
Vivo nell'era digitale sulla lama
Che separa la mia morte quotidiana dal nirvana
E questa trama fitta come nebbia che reclama
Silenzio nell'immenso vuoto di quest'esistenza umana
Ed io ho peccato, tradito, amato, scopato
Fumato la mia vita in personal d'un fiato
Ho rubato ho imbustato i ricordi di vecchi amici
Tuffandomi dagli apici alle appendici
E che dici? Forse io dovrei beh forse potrei
Farmi per suonare al buio solo come Ray
Mentre sputo i cazzi miei fiuto morte ho un freddo boia
Stacco il collo ad ogni paranoia e adesso è tutta un'altra storia

[Ritornello: Claver & Trais]
Mi butta giù la pressione ho una brutta impressione
Ho un vago ricordo della realtà
Mi tocca fare attenzione tra cavi in tensione
E false speranze nell'aldilà
Non credo c'è una versione ma una perversione
Va in discussione la verità
La fede delle persone città in confusione
Pronti per l'ultima confessione

[Strofa 2: Trais]
E la Chiesa ha mani lunghe con il sangue tra le unghie
Non ci basterà una messa per poterci fare indulgere
Ottimi consigli su come posso raggiungere
La grazia di dio salvatore svelta come un fulmine
Ruggine su chiodi che trafiggono il mio indice
Beviamo dal tuo calice mangiamo dal tuo pollice
Resto alquanto fuori da strane sette liturgiche
Piangenti come un salice che ha perso il proprio polline
Puntami il dito perché non vivo
Come vorresti che io vivessi io metto il preservativo
Ho mangiato, ho bevuto, ho scopato, rubato e pippato
E soprattutto fumo sempre prima di ogni aperitivo
Compro a basso prezzo un po' di gloria così lei mi annoia
Con il tempo posso pure trasformarla in gioia
Ho rispetto per chi ha fede o come questo dir si voglia
E non dimentico però chi ha sparso sangue nella storia

[Ritornello: Claver & Arsen]
Mi butta giù la pressione ho una brutta impressione
Ho un vago ricordo della realtà
Mi tocca fare attenzione tra cavi in tensione
E false speranze nell'aldilà
Non credo c'è una versione ma una perversione
Va in discussione la verità
La fede delle persone città in confusione
Pronti per l'ultima confessione

[Strofa 3: Arsen]
Padre perdono perché pecco
La società mi tira contro ogni comandamento
Ci vogliono dentro
Ma dentro a cosa? Lavoro e chiesa casa e spesa
Falsa informazione finché l'anima è presa
Hanno ricattato uomini vomitato dogmi citato fonti
Creando paura nell'errore con cui affondi
Cancellato carneficine errori di chi ha governato
Corrotto come i politici nello Stato
Apri gli occhi e guarda nei miei vitrei
Lì troverai libertà e verità indiscutibili
Battezzano i neonati, si fingono interessati
Vogliono nomi, fatti e confessione dei peccati
Io lo chiamo controllo delle masse per ingrassare casse
Di un sistema formato da caste
Sto a mente lucida, come la metti adesso
Senza un sermone non sei tu sono io che ti confesso

[Ritornello: Claver, Trais & Arsen]
Mi butta giù la pressione ho una brutta impressione
Ho un vago ricordo della realtà
Mi tocca fare attenzione tra cavi in tensione
E false speranze nell'aldilà
Non credo c'è una versione ma una perversione
Va in discussione la verità
La fede delle persone città in confusione
Pronti per l'ultima confessione

Ecco una serie di risorse utili per Claver Gold in costante aggiornamento

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L’ultima cosa

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima cosa di Roberto Carlos

( Autori: Bareta – Balsamo ~ 1968 )
Io sono l’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me.
L’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me.

Sono l’ultima foglia d’autunno
a staccarsi da un ramo.
Sono l’ultima stella che splende
in un cielo lontano.

Sono l’ultima goccia di pioggia
a cadere su un fiore.
Ma io sono, io sono, io sono,
io sono l’amore.

Io sono l’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me.
Oh, l’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me.

Sono l’ultima onda di un mare
che bacia la sponda.
Sono l’ultima eco di un grido
che ancor ti risponda.

Sono l’ultima luce del sole
di un giorno che muore.
Ma io sono, io sono, io sono,
io sono l’amore.

Io sono l’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me.
L’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me.

Sono l’ultima pagina bianca
di un lungho discorso.
Sono l’ultima ora di un anno,
di un anno trascorso.

Sono l’ultima cosa del mondo
che vuole il tuo cuore.
Ma io sono, io sono, io sono,
io sono l’amore.

Io sono l’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me.
L’ultima cosa per te,
tutto e poi tutti e poi me!

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L’ultima cosa vera – Marco Carta

L’ultima cosa vera – Marco Carta canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2016

Come il mondo Tutte le canzoni dell’album

Come il mondo

Guarda la pagina artista di Marco Carta o naviga nella categoria Marco Carta

Testo della canzone: L’ultima cosa vera – Marco Carta

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’ultima cosa vera – Marco Carta Testo:

Quando non hai pagine nuove
e la vita dice no
oppure sei in mezzo al rumore
e vuoi solo fermarti un pò
se dentro te c’è un temporale
che non si esaudisce mai
oppure se tutto è troppo normale
e non va bene
lei comunque vada ci sarà
Rit
La musica fa volare
e supera il bene e il male
parla al mondo solo a te se vuoi
e poi confonde la mente e il cuore
unisce a persone sole
se non lascia niente non è lei
perché è l’ultima cosa vera
Quando sei tu quello diverso
ma diverso poi da chi
o non è più nemmeno un momento
per viaggiare e poi perderti
se dentro te le sensazioni
stanno lì e non escono
rallenta un po’ devi solo aspettare
lei ti raggiungerà
Rit
La musica fa volare
e supera il bene e il male
cambia il tempo intorno a te se vuoi
e poi confonde la mente e il cuore
unisce a persone sole
e se ti mente allora non è lei
perché non illude mai (mai)

La musica fa cambiare
e so che non può tradire
non le importa che colore hai
e poi arriva se sai ascoltare
ovunque ti può trovare
e se non lascia niente non è lei
perché è l’ultima cosa vera
per me

 https://youtu.be/mI_-zN2_9vw

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Accordi


            
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L’ultima donna che amo

Album

È contenuto nei seguenti album:

2004 C’è sempre un motivo
2005 C’è sempre un motivo + L’indiano
2008 L’animale

Testo Della Canzone

L'ultima donna che amo di Adriano Celentano

(MogolGianni Bella)

E ti ritrovi senza amore
così tu scopri finalmente che cosa sei
ti confronti col dolore
prendi coscienza del coraggio che tu non hai
ma poi…sulle ali di un pensiero
indefinito tu
tu ti senti più leggero
così incominci a respirare
e a muoverti e a danzare
e guardi avanti…

Un desiderio…lo vedi già nei suoi occhi
un desiderio dentro al quale tu ti specchi
e riprende la vita dentro te
e l’incubo a un tratto più non c’è
e le cose diventan tutte nuove
Lo sai che ormai tu avrai
il mondo intero in una mano
che aprire non vorrai
lo so lo so tu sei l’ultima donna che amo
e che io amerò

E quando arriva un dispiacere
ti ritrovi in fondo al mare e vuoi uscire fuori
nuoti in su per risalire guardi la luce in superficie…
non ce la fai…

Ma poi…sulle ali di un pensiero…
irrazionale tu
vedi tutto meno nero
così incominci a respirare
e a muoverti e a danzare…e guardi avanti

Un desiderio…lo vedi già nei suoi occhi
un desiderio dentro al quale tu ti specchi
e riprende la vita dentro te
e l’incubo a un tratto più non c’è.
Lo sai che ormai tu avrai
il mondo intero in una mano
che aprire non vorrai
lo so lo so tu sei l’ultima donna che amo
e che io amerò.

Io amerò…

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Am                  F
E ti ritrovi senza amore 

         G7                             E Am
cosi' tu scopri finalmente che cosa sei   

                   F
ti confronti col dolore 

         Em7                             E
prendi coscienza del coraggio che tu non hai 

   F                      Am
ma poi sulle ali di un pensiero 

              F                     Am
indefinito tu tu ti senti piu' leggero 

  F                      Am
cosi' incominci a respirare 

                    F
e a muoverti e a danzare e guardi avanti... 

             C
Un desiderio lo vedi gia' nei suoi occhi 

F                         C
un desiderio dentro al quale tu ti specchi 

Am                        G
e riprende la vita dentro te 

e l'incubo a un tratto piu' non c'e' 

Am                 C
e le cose diventan tutte nuove. 

   F                 C
Lo sai che ormai tu avrai 

                         F
il mondo intero in una mano 

                  C
che aprire non vorrai 

   F
lo so lo so 

   C                          F
tu sei l'ultima donna che io amo 

                C Am
e che io amero'.  

                         F
E quando arriva un dispiacere 

   C9                                E   Am
ti ritrovi in fondo al mare e uscire vuoi

                  F
nuoti in su per risalire 

          C                            E
guardi la luce in superficie non ce la fai. 

   F                      Am
Ma poi sulle ali di un pensiero irrazionale tu 

F                 Am
vedi tutto meno nero 

  F                      Am
cosi' incominci a respirare 

                    F6
e a muoverti e a danzare e guardi avanti.

F              C
Un desiderio...lo vedi gia' nei suoi occhi 

F                         C
un desiderio dentro al quale tu ti specchi 

Am                        G
e riprende la vita dentro te 

                                Am
e l'incubo a un tratto piu' non c'e'. 

           C
Lo sai che ormai 

                  Am
tu avrai il mondo intero in una mano 

    C
che aprire non vorrai 

         G
lo so lo so 

                   Am
tu sei l'ultima donna che io amo 

  C
e che io amero'.  

Am       C Am
Io amero'  

***

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L’Ultima Estate – Hyst Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Estate – Hyst

{Intro: Jesto & Hyst}
Ma te ci pensi se sta cosa del 2012 è vera
Insomma questa potrebbe essere l'ultima estate
Ma ci pensi?
Te che faresti se fosse
Ahah
Eh

{Strofa 1: Hyst}
Dovrei fare tutti i viaggi
Che non ho mai fatto ancora
Dai miraggi del deserto
Ai paesaggi con l'aurora
La Thailandia costa poco
Sopratutto se vai a nuoto
La penisola va a fuoco
E io resto qui e aspetto un maremoto
Devo qualcosa a qualcuno?
Non mi ricordo cosa ho comprato
Adesso vado a fare colletta
Un po' al parlamento, un po' al senato
Devo qualcosa a qualcuno?
Non mi ricordo, mo me lo segno
Teste di legno, messe al governo
Per realizzare ben altro disegno
E io qui
Con te che mi guardi a breve distanza
Io che lavoro ad oltranza
Tu metti a posto la stanza
Non chiedi niente
Come una santa
Io vorrei solo portarti in vacanza
Prova costume
Porta il computer
Che lo metto qui
Sopra la panza

{Ritornello: Hyst & Jesto}
Chissà se questa ultima estate
Sarà con te (sì, sarà con te)
C'abbiamo messo anima e cuore
Chissà perché (non so bastate)
L'ultima estate
L'ultima estate che ho
Questa è:
L'ultima estate (è Jesto)
L'ultima estate che ho
Voi che fate?

{Strofa 2: Jesto}
Ti convinco prova a dire resta
Non c'ho i soldi manco per partire di testa
Gente mediocre, fuori fa festa
Io a casa al buio, spengo la sesta
Il mondo che gira
Pensa un secondo, respira
Faranno guerra alla Siria
Nono, non sono mie fisime
In bocca questo missile
Volo via, EasyJet
Penale, cosa fare?
'Ste estate è un problema reale
Anche se Roma d'estate è una crema
Morire è uguale anche con la crema solare
Supershallo al sole
Con le birre e le canne
Per fischiare a tutte dalle
Ragazzine alle mamme
Voi che fate?
Restate o partite
Di che parlate
Senza partite
Già l'ho detto dalle testate
Ultima spiaggia dove passo l'estate
Arrivo a riva al mare
Mi siedo e nel riflesso dell'acqua ti vedo
''Ritornerai'' mi ripeto
Accendo l'ultima speranza rimasta
Nel pacchetto e mi chiedo

{Ritornello: Hyst & Jesto}
Chissà se questa ultima estate
Sarà con te (sì, sarà con te)
C'abbiamo messo anima e cuore
Chissà perché (non so bastate)
L'ultima estate
L'ultima estate che ho
Questa è:
L'ultima estate (è Jesto)
L'ultima estate che ho
Voi che fate?

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L’ultima fermata – Nicolò Carnesi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima fermata – Nicolò Carnesi

L'ultimo ballo di quel film
Ti ha sempre confusa, ti ha sempre commossa
Come io non saprò fare mai
L'ultima pagina
L'hai presa ad esempio
Per l'ultima sera
Per l'ultima metafora
Per cui mi ha salutato

Ma sì, facciamoci del male ancora un altro po'
Ma sì, restiamo incollati a tutte quelle cose che non abbiamo più

L'ultima sigaretta e poi
Ti giuro che smetto
Ti giuro, lo faccio
Mi sento diverso

Ma sì, prendiamoci in giro ancora un altro po'
Ma sì, c'è un fiore che sboccia in mezzo alla tempesta
In mezzo alle tue braccia

Non mi ricordo più
Se si parla di noi
O soltanto di idee
Se ne esistono più
Aiutami tu
Ad uccidere i fantasmi
Che ci portiamo in tasca

L'ultima favola
È quella che mia madre
Mi raccontava al letto la notte prima
Del primo giorno a scuola
L'ultima notte con te
Lo so, sarà felice
Saranno poche ore
Ma recitate bene

Ma sì, lasciamo all'illusione almeno un'ora d'aria
Se c'è l'ennesimo poeta
Che insegue la tempesta
Io inseguo le tue labbra

E non mi ricordo più
Se si parla di noi
O soltanto di idee
Se ne esistono più
Aiutami tu
Ad uccidere i fantasmi
Che ci portiamo in tasca
E lasciati i pensieri ancora un'ora d'aria
Come si lascia ai marinai
L'idea della conquista
L'idea della conquista

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L’ultima foglia

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ultima foglia di Filastrocche

Da un brullo rametto

cade l’ultima foglia.

La natura si spoglia

prima di andare a letto.

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L’ultima Generazione – Golhetti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima Generazione – Golhetti

Intro

Siamo gli ultimi, gli ultimi
Uhn, seh

Strofa 1: Golha

Siamo i figli rinnegati di un tempo senza ragione
Lacrime sul copione, in piedi grazie al rancore
Fottono col tuo nome, fotton sulla tua pelle
E un chissenefotte è solo per chi sa comprar le stelle
Mettiti un ferro in mano, mettiti un Ferragamo
Sappi che entrambe le cose non rendono meno schiavo
Versami un altro amaro, versami altro denaro
Dal giorno in cui nasciamo, ci rubano parti di quello che siamo
Ma comunque non basterà, no, non ci basterà
Sarà che siamo bastardi cresciuti in cattività
Mi basta guardare i miei fratelli al bancone per sapere
Che avremo tutto senza avere avuto un occasione
Per i miei: tatuati, sbagliati, senza lavoro
Non è okay: siam legati da vodka, pare e Marlboro (uhn)
Dacci di più perché non è questo quel che meritiamo
Trascino sta penna, trascino la mano
Trascino il mio mondo sapendo che siamo...

Rito

L'ultima generazione (l'ultima generazione)
Quella in equilibrio sul filo sopra a un burrone
Con lo sguardo fisso, intorno l'abisso
Non crediamo alle tue parole, né ad un crocifisso

L'ultima generazione (l'ultima generazione)
Quella in equilibrio sul bordo di un cornicione
Con lo sguardo fisso, intorno l'abisso
Senza fede nell'amore ed in ciò che hai visto

Strofa 2: Rayden

(Ye)
L'ultima generazione prima dell'armageddon
Fossi un supereroe strafatto come Hancock
Senza valori, seguiamo solo i soldi come chi assalta i portavalori
Non è questione di equilibrio manco se
Salgo sopra a un cornicione ho il libero arbitrio
In verità, è la natura che mi sopraffa
Se mi schianto al suolo è solo colpa della forza di gravità
Fatemi un' ovazione: concedo il bis
Poi salto dal burrone: Thelma e Louise
Che magari si sta meglio (meglio)
Vado via da qua, esco alla grande da sta vita come un colossal
Fai come me, guardo avanti
Do tutto senza rimpianti, non credo nei santi
Fai del tuo meglio finché respiri
Perché solo nel vangelo gli ultimi saranno i primi, solo lì


Bridge

Mi sento in equilibrio su questa corda tesa
Nessuna scelta o bivio, solo l'aria che pesa
Non devo guardare giù
Non devo guardare giù
Non devo guardare giù
Mi sento in equilibrio su questa corda tesa
Nessuna scelta o bivio solo l'aria che pesa (che pesa)
Voglio di più perché non è questo quel che meritiamo
Trascino sta penna, trascino la mano
Trascino il mio mondo sapendo che siamo...

Rito

L'ultima generazione (l'ultima generazione)
Quella in equilibrio sul filo sopra a un burrone
Con lo sguardo fisso, intorno l'abisso
Non crediamo alle tue parole, né ad un crocifisso

L'ultima generazione (l'ultima generazione)
Quella in equilibrio sul bordo di un cornicione
Con lo sguardo fisso, intorno l'abisso
Senza fede nell'amore ed in ciò che hai visto

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L’ultima giornata di sole

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima giornata di sole di Cristina Donà

Portami con le tue braccia in alto
come un fascio di grano
tienimi ancora nel caldo vento estivo
…che soffia via

portami ancora più in alto
ho un’anima a forma di prato
sorprendentemente fiorito
non aspetto e non voglio sprecare
l’ultima giornata di sole
l’ultima giornata di sole

torna la pioggia a cambiare le cose
un demone innocuo che non mi confonde

Tienimi nelle tue mani grandi
come acqua nei laghi
versami sugli occhi stanchi appena chiusi
non c’e’ tempo e
non posso aspettare
più; l’ultima giornata di sole
l’ultima giornata di sole

torna la pioggia a cambiare le cose
ma non mi confonde

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L’ultima giornata di sole – Cristina Donà Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima giornata di sole – Cristina Donà

L'ULTIMA GIORNATA DI SOLE (Cristina Donà)

Portami con le tue braccia in alto
Come un fascio di grano
Tienimi ancora nel caldo vento estivo
...che soffia via

Portami ancora più in alto
Ho un'anima a forma di prato
Sorprendentemente fiorito
Non aspetto e non voglio sprecare
L'ultima giornata di sole
L'ultima giornata di sole

Torna la pioggia a cambiare le cose
Ma è un demone innocuo che non mi confonde

Tienimi nelle tue mani grandi
Come acqua nei laghi
Versami sugli occhi stanchi appena chiusi
Non c'e' tempo e
Non posso aspettare
È l'ultima giornata di sole
L'ultima giornata di sole

Torna la pioggia a cambiare le cose
Ma non mi confonde

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L’ultima Graziosa – Garybaldi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima Graziosa – Garybaldi

L'ultima graziosa
È volata via di qua
Si chiamava Didi
Abitava giù in città

Mi diceva: "hei tu
Sai che se io sono qua
Io non voglio soldi
Vivo la mia libertà"

Didi

Vivere è triste, amico
Vivere allegro insieme
Camminando per la strada
Donando dolci qua e là, hei

Didi, Didi
Abitavi giù in città
Mi vendevi i dolci
Sei volata via di qua

Hei Didi, dove ti troverò
Forse su nel cielo, con le ali come me
Che stai volando in alto
Venuto per portarti via con me, hei

Vola su, vola su da me
Insieme, via di qua
Vola su, Didi

L'ultima graziosa che è volata via di qua
Vieni qua

L'ultima graziosa
È volata via di qua
Si chiamava Didi
Abitava giù in città

Mi diceva: "hei tu
Sai che se io sono qua
Io non voglio soldi
Sogno un po' di libertà"

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L’ultima lacrima

Album

È contenuto nei seguenti album:

1998 Amor mio
1999 Sarà
2002 Una storia infinita

Testo Della Canzone

L'ultima lacrima di Cugini Di Campagna

(G. Belfiore – R. Fia – Ivano Michetti)
Nick Luciani

Non fiatare…non lo dire
…lascia stare…tocchi il cuore.
Rinfacciare un’amore
può ferire da morire.

Accusando vuoi addolcire
il rimorso, il dolore.
Ma la vita è accettare
tanto il bene, quanto il male.

Per continuare così scontenti
non ne val la pena.
Vedere sempre nero
quando nel cielo c’è la luna piena.

E allora tu, libera l’anima
lascia se puoi, qualsiasi remora.
Se non lo sai, questa è la regola
rimuovi già l’ultima lacrima…
…l’ultima lacrima!

Qui si deve costruire
far tesoro d’ogni errore.
Quando pensi di finire?
…perdonare?….riprovare?

Per continuare così scontenti
non ne val la pena.
Vedere sempre nero
quando nel cielo c’è la luna piena.

E allora tu, libera l’anima
adesso che il cuore domina.
Questa è per noi la svolta magica
rimuovi già l’ultima lacrima…
…l’ultima lacrima!

Non fiatare…non lo dire
…lascia stare…tocchi il cuore.

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L’ultima lacrima nera – MANU Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima lacrima nera – MANU

{Verse 1}
Racconterò di noi
Di tutti i giorni che
Ci han visto crescere e soffrire
Volevo dirtelo
Ma è tardi, ora che
Il tempo ha consumato ogni cosa di te
Sei andata via
Non puoi capire quanto ho sofferto
E ti giuro che
Ti ho amata e rispettata fino alla fine

{Chorus}
E allora lascio al ricordo più bello che ho
L'ultima lacrima nera, e lo so
Che ogni qualvolta si parla di noi
Sento il mio cuore che non ce la fa
Ogni respiro è fatto di te
Ogni silenzio è rumore per me
Lascio al ricordo più bello che ho
L'ultima lacrima nera

{Verse 2}
Son 29 ore sai, che non ti vedo più
Son 29 anni buttati, amore mio
Il tempo non mi può guarire se non ci sei
La luna non può bastare se non mi vuoi
Le stelle impallidiscono e il sole muoresenza di te
Dolce mio amore, senza di te

{Chorus}
E allora lascio al ricordo più bello che ho
L'ultima lacrima nera, e lo so
Che ogni qualvolta si parla di noi
Sento il mio cuore che non ce la fa
Ogni respiro è fatto di te
Ogni silenzio è un rumore per me
Lascio al ricordo più bello che ho
L'ultima lacrima nera
Lascio al ricordo più bello che ho
L'ultima lacrima nera

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L’ultima lettera

Album

È contenuto nei seguenti album:
2007 In fondo

Testo Della Canzone

L'ultima lettera di Le Mani

Piangere o sorridere.
chi è mai riuscito a prendere quell’attimo che anticipa
un brivido
o una lacrima?
Ti direi di essere
quell’attimo che io non ho,
un’ultima sensualità….
Mi affogherei,
ma vorrei
cadere dalle nuvole,
di nuovo tra le braccia tue…

Rit. Credimi questa è
l’ultima lettere che ho per te…
… continuo a piangere…
ma se anche solo
per un istante mi penserai,
vieni a prendermi…
se vorrai

Non ho mai pensato di
fuggire lontano da te.
Mi annoierei, ma vorrei
cadere dalle nuvole,
di nuovo tra le gambe tue…

Rit. Credimi questa è
l’ultima lettere che ho per te…
… continuo a piangere…
ma se anche solo
per un istante mi penserai,
vieni a prendermi…
se vorrai

Credimi questa è
l’ultima lettera che ho per te
continuo a piangere…
ma se anche solo
per un istante mi penserai
vieni a prendermi… ma se vorrai

Ma se anche solo per un istante mi penserai, vieni a prendermi…

…credimi, questa è
l’ultima lettera che ho per te.

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L’ultima lettera – Gemelli DiVersi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima lettera – Gemelli DiVersi

Io non sò
Quello che farò
Però'
Lascerò
Parole per te e ti penserò
S se ti troverò
LE FRASI TI SCRIVERO'CIO' CHE NON TI HO DETTO MAI
RICORDA CHE
SE CHIUDI GLI OCCHI ORA MI VERDRAI
RIVIVRAI
QUEL MOMENTO
MERE CIELO SPIAGGIA STELLE
IO E TE PER ORE A FAR L'AMORE ACCAREZZATI DALLO IODIO
A NOTTE FONDA
FINO ALL'ALBA
COLAZIONE AL PRIMO BAR
E' UN NUOVO GIORNO IN SPIAGGIA
L'EBREZZA
DI QUEL BACIO NELL'ACQUA
MA ASCOLTA
LE LABBRA ……
SONO LONTANE E ORMAI
SOLO IL TEMPO
AIUTERA' A SFUOCARE IL TUO RICORDO
UN RIMPIANTO
MA ORA RIPONGO
LA NOSTRA FAVOLA
IN QUESTA CHE SARA' L'ULTIMA LETTERA...
RIT. - VORREI INCONTRARTI MA SO'
CHE NON C'E' PIU' TEMPO PER NOI
L'ULTIMA LETTERA E POI
CON LEI MI DIMENTICHERAI
FORSE E' SBAGLIATO PERO'
DOBBIAMO ARRENDERCI ORMAI
E COME LACRIME SAI
SGORGANO LETTERE CHE SANNO ANCORA DI TE………
SEMBRA TUTTO LONTANO GIA'
E IL NOSTRO CALDO E' FINITO ORMAI
DA DOMANI SARAI IN CITTA'
E TI SCORDERAI
CHE C'E' UN MARE DAVANTI A NOI
DI PROMESSE GRIDATE AL CIELO
MA QUELL'ULTIMO BACIO SAI
ERA PIU' UN ADDIO
L'INVERNO GUARIRA'
QUEL VUOTO GELIDO
CHE E' DENTRO TE
UN'ALTRA ESTATE
UN'ALTRA SPIAGGIA E UN NUOVO CUORE SCALDERAI
RICORDA CHE
SE CHIUDI GLI OCCHI MI VEDRAI
CHISSA' CHE POI ……
MA FORSE E' TUTTO INUTILE - RIT. – MI SEMBRA DI VEDERE QUI' DAVANTI A ME
LA TUA IMMAGINE
IN LACRIME
SCAPPARE DA UN ADDIO SUSSURRANDO UN SE'
LEGGO PAGINE
SU PAGINE
MA ADESSO NON MI RIESCO A ILLUDERE
INUTILE
VEDO PICCOLE
LETTERE
CHILOMETRI DI INCHIOSTRO
PROMESSE ADESSO IN BRICIOLE
CONTO LE GIORNATE PASSATE DA QUELL'ESTATE
PRIMA DI PARTIRE VERSO STRADE SEPARATE
SCANDITE
DA PAROLE SBIADITE
ILLUSIONI FINITE
EMOZIONI SVANITE
DUE VITE
DIVISE
DAL DESTINO
CHE HA DERISO
DUE PERSONE UNITE
IN UN SECONDO
FUORI DA UN SOGNO
SENZA RITORNO
UGNUNO NEL SUO MONDO
RINCORRENDO A FATICA LA PROPIA VITA
PEPITA / E' FINITA MA…
RICORDA CHE SE CHIUDO GLI OCCHI TI VEDRO' CHISSA' CHE POI…… MA FORSE E' TUTTO INUTILE

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L’ultima lettera – Gianni Meccia

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima lettera – Gianni Meccia di Gianni Meccia

(Gianni MecciaFranco Migliacci)

C’E’ SCRITTO NELLA LETTERA

CHE OGGI M’HAI MANDATO TU

C’E’ SCRITTO QUESTA E’ L’ULTIMA

PERCHE’

NON VUOI SOFFRIRE PIU’

C’E’ SCRITTO NON CERCARMI

PERCHE’ ORMAI

QUANDO TU LEGGERAI

IO LONTANO SARO’

AHI AHI

NON MI LASCIARE MAI

COME PUOI DIMENTICARE TU

IO TI CHIEDO SCUSA E SE PERDONERAI

NON DOVRAI PIANGER PIU’

C’E’ SCRITTO NELLA LETTERA

ADDIO BUONA FORTUNA A TE

E GRAZIE PER QUEGLI ATTIMI

FELICI CHE DONASTI A ME

C’E’ SCRITTO T’AMO ANCORA

PIU’ CHE MAI

MA SOFFRIRE MI FAI

E DA TE FUGGIRO’

AHI AHI

NON MI LASCIARE MAI

COME PUOI DIMENTICARE TU

IO TI CHIEDO SCUSA E SE PERDONERAI

NON DOVRAI PIANGER PIU’

C’E’ SCRITTO T’AMO ANCORA

PIU’ CHE MAI

E FIRMATO IL TUO NOME

CHE MAI PIU’ SCORDERO’.

AHI AHI

NON MI LASCIARE MAI

COME PUOI DIMENTICARE TU

IO TI CHIEDO SCUSA E SE PERDONERAI

NON DOVRAI PIANGER PIU’

NON DOVRAI PIANGER PIU’

NON DOVRAI PIANGER PIU’

MAI PIU’ MAI PIU’

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
G6 Em G6 Em

     G6            Em
C'E' SCRITTO NELLA LETTERA 

    G6            Em
CHE OGGI M'HAI MANDATO TU 

     G6                Em
C'E' SCRITTO QUESTA E' L'ULTIMA 

   Am
PERCHE' 

            D
NON VUOI SOFFRIRE PIU' 

     G              B7
C'E' SCRITTO NON CERCARMI 

        C
PERCHE' ORMAI 

Am7            Cm6
QUANDO TU LEGGERAI 

D            G
IO LONTANO SARO' 

AHI AHI  

       C
NON MI LASCIARE MAI 

D7                 G
COME PUOI DIMENTICARE TU 

                           C
IO TI CHIEDO SCUSA E SE PERDONERAI 

Am                 G
NON DOVRAI PIANGER PIU'

 

     G6            Em
C'E' SCRITTO NELLA LETTERA 

  G6             Em
ADDIO BUONA FORTUNA A TE 

  G6            Em
E GRAZIE PER QUEGLI ATTIMI 

  Am         D
FELICI CHE DONASTI A ME 

     G             B7
C'E' SCRITTO T'AMO ANCORA 

         C
PIU' CHE MAI 

Am7            Cm6
MA SOFFRIRE MI FAI 

D            G
E DA TE FUGGIRO' 

AHI AHI 

         C
NON MI LASCIARE MAI 

D7                 G
COME PUOI DIMENTICARE TU 

                           C
IO TI CHIEDO SCUSA E SE PERDONERAI 

Am                 G
NON DOVRAI PIANGER PIU'



Em G Em G Em Am



D    G             B7
C'E' SCRITTO T'AMO ANCORA 

         C
PIU' CHE MAI 

Am7              Cm6
E FIRMATO IL TUO NOME 

D                  G
CHE MAI PIU' SCORDERO'. 

AHI AHI 

         C
NON MI LASCIARE MAI 

D7               G
COME PUOI DIMENTICARE TU 

                           C
IO TI CHIEDO SCUSA E SE PERDONERAI 

Am                 G
NON DOVRAI PIANGER PIU' 

Am                 G6
NON DOVRAI PIANGER PIU' 

Am                 G6
NON DOVRAI PIANGER PIU' 

MAI PIU'  MAI PIU' 

***

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L’ultima lettera di Byron

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima lettera di Byron di Emily Novak

Infondo sai mi piace
rincasare a notte fonda
con l’amaro in bocca e i pensieri doloranti
consapevole del fatto
che dietro quelle quattro mura
non c’è nessuno che aspetta il mio ritorno

Infondo sai mi piace
osservare sul mio volto
i segni inconfondibili del tempo
che poi son tante cicatrici
e tante rughe sulla fronte
e tanti fili
di corallo in fondo agli occhi

RIT
sarà per questo che ho bisogno di te
sarà per questo che piango
quando parli d’amore
sarà per questo che sorrido di me
sarà perché sto fingendo
di esser bravo a cadere
sarà perché non lo so neanch’io
aiutami tu…

Ammetto che mi piace
avere un cuore marinaio
sempre in viaggio e sempre in cerca di una meta
vederlo riposare su una spiaggia di speranze
e poi sentirlo sprofondare negli abissi

E non ti nego che alle volte
ho anche bisogno di sentirmi insoddisfatto
completamente vuoto
rubare mille baci
a mille bocche sconosciute
e poi accorgermi
che non mi è rimasto niente..

RIT
sarà per questo che ho bisogno di te
sarà per questo che piango
quando parli d’amore
sarà per questo che sorrido di me
sarà perché sto fingendo
di esser bravo a cadere
sarà perché non lo so neanch’io
aiutami tu…

sarà per questo che ho bisogno di te
sarà per questo che piango
quando parli d’amore
sarà per questo che sorrido di me
sarà perché sto fingendo
di esser bravo a cadere

sarà per questo che ho bisogno di te
sarà per questo che sorrido di me
sarà perché non lo so neanch’io
aiutami tu…

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

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L’ultima linea – Ghemon Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima linea – Ghemon

{Ritornello}
Ogni strada che sembra non avere più uscita
È una gara in cui questa vita vuole metterti
Ogni scala che verso il cielo fa la sua salita
È una sfida in cui certe volte devi perderti

{Strofa 1}
Il muro avanti ai tuoi occhi ha più di una crepa
La strada è cieca ma ha due mani d’acciaio e un cuore di pietra
Tu vai maneggiato con cura in ogni tua piega
Sei fine porcellana tenuta dentro una teca
Il rischio l’hai visto, nascosto in ogni storia
Perchè tristezza e gioia spesso si mischiano
Ci sono urla, quant’è difficile trovare la tua voce la tua lingua
E tradurgliela

{Ritornello}
Ogni strada che sembra non avere più uscita
È una gara in cui questa vita vuole metterti
Ogni scala che verso il cielo fa la sua salita
È una sfida in cui certe volte devi perderti

{Strofa 2}
Trascinato come in una danza vorticosa
Quando sai di avere tutto ma manca qualcosa
E ti fai film e viaggi, vai a rimuginarci sopra
La mente non riposa, i pensieri sono nastri di cellulosa
L’aspettativa spesso crea pathos
Nemici immaginari, ansia da risultato
E scarichi la frustrazione in uno status
Senza capire che sei il primo ad aver sbagliato
Per te loro hanno la colpa
Loro sono il male che bussa alla tua porta
Ma a forza di ripeterlo diventi uno stereotipo a tua volta
Chi grida che è pulito spesso ha la coscienza sporca
La testa alle cose migliori
L’aria nei polmoni ed il fumo fuori
Manovratori senza rotta
Impariamo a nostre spese dagli errori
Col cuore nel calzini in attesa che un giorno voli

{Ritornello}
Ogni strada che sembra non avere più uscita
È una gara in cui questa vita vuole metterti
Ogni scala che verso il cielo fa la sua salita
È una sfida in cui certe volte devi perderti

Ogni strada che sembra non avere più uscita
È una gara in cui questa vita vuole metterti
Ogni scala che verso il cielo fa la sua salita
È una sfida in cui certe volte devi perderti

{Outro}
Fino a che l’ultima linea ritorna la prima e riparti da qui
Vibra di luce, è mattina finché la tua notte è finita così

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L’ultima luna – Gigi Finizio

Album

È contenuto nei seguenti album:
2005 Per averti

Testo Della Canzone

L'ultima luna – Gigi Finizio di Gigi Finizio

L’ultima luna,
L’ultima luna…

L’ultima luce sul mare,
L’ultimo amore…

Cosa siamo stati noi,
Davvero…

Come due ombre senza corpi noi,
Ma veri…

Ehi, non perderemo mai,
Non perderemo mai…

L’ultima luna,
L’ultimo addio…

L’ultimo battito d’ali,
Sul corpo mio…

Di noi due cosa sarà
Successo…

E adesso dimmi dove sei,
Dove sei, adesso…
(Adesso…)
Adessooooo…

Ehi, dimmi che tu ci sei,
E che per sempre ci sarai…
Ehi, anche se non potrai,
Pensaci sempre…

Sempre…
(Sempre…)

L’ultima luna
È andata via…

Mi sei volata dal cuore,
E così sia…

Non ricordo neanche più
Com’ero…

Ricordo solo un grande azzurro
Nel cielo…
(Nel cielo…)
Nel cielooooo…

Ehi, dimmi che tu ci sei,
E che per sempre ci sarai…
Ehi, anche se non potrai,
Pensaci sempre…

Ehi, dimmi che tu ci sei,
E che per sempre ci sarai…
Ehi, non perderemo mai,
Non moriremo mai…

Ehi, dimmi che tu ci sei,
E che per sempre ci sarai…

Ci sarai…
Ci sarai…
Ci sarai…

Ehi, non perderemo mai,
Non moriremo mai…

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L’ultima luna – Luisa Corna

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 Acqua futura

Testo Della Canzone

L'ultima luna – Luisa Corna di Luisa Corna

(di Renato Zero)

Respira … sei viva
respira … stanotte l’ultima
la luna … ci prova
signora … con i più deboli
se vuoi uccidermi
tranquillo non reagirò
non mi illudo più
la mia luna … non sei tu

Pensi che sia facile
liberarti di me
sbattermi fuori … escludermi
proprio adesso che ho dentro una parte di te

Ti ringrazio cielo
indulgente anche se
è precario questo volo
perché mai questa luna mi è ostile perché …

Più fredda … la sera
mi spengo … non ho preghiere no …
mi lascio cadere giù
che se ho amato tanto
non ci riprovo più

Navigo nel disordine
questa faccia è la mia
fatico a riconoscere
la passione dalla follia

Eri la mia luna
sentimento e magia
alla fine … troppe lune
che ho perduto la fede e il rispetto in me

Ti ringrazio cielo
indulgente anche se
è precario questo volo
perché mai questa luna mi è ostile perché …

Ho bisogno di sapere
se la luna che ho dentro … somiglia a te …
la luna … la luna … la luna

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L’ultima mano – Modà Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima mano – Modà

Apro la porta piano piano e cammino lentamente per non svegliare te
Ma poi mi accorgo che sul letto c’è soltanto un foglio in cui mi dici che
Che tu non ci sei più e non ritorni più…

Riesco a ricordare lentamente l’ultima frase che mi hai detto e…
Che era tanto tempo che aspettavi di passare una serata con me
E mi è venuto da piangere perché son riuscito a perdere, la vera vita da vivere

E mentre dentro me bruciava un fuoco ardente ti ho cercata
Ma di te non c’era già più niente
Allora sono uscito come un pazzo, ho bevuto, ho camminato
Ho ripensato a tutto quello che mi prende quando io non riesco a vedere più niente
Tranne la voglia di sfidare la sorte di sentirmi un vincente un perdente vabbé…
Non riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante
Che ha già vissuto questa malattia sulla sua pelle e che sa tutto di me

Ricordo che piangevi, mi parlavi e la tua mano cercava me
Che indifferente da ogni lacrima che versavi pensavo a tutt’altro tranne che
Stavo per perdere te, ma questa volta per sempre…
Ricordo tutte quelle scuse che inventavo pur di uscire per andare solo ad accumulare sconfitte
Ricordo quella notte in cui mi sono ritrovato di fronte alla mia fossa già scavata
E ho ripensato a tutto quello che mi prende quando non vedo più niente
Tranne la voglia di sfidare la sorte di sentirmi un vincente un perdente vabbé…
Non riesco neanche ad ascoltare le parole di un amico importante
Che ha già vissuto questa malattia sulla sua pelle e che sa tutto di me…

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L’ultima Mano – Sikitikis Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima Mano – Sikitikis

Falsi d'autore
I tuoi sentimenti il profumo le ipocrisie
Vortici e scrupoli
Sul tavolo è in gioco la mano della nostalgia
Promesse e debiti
Sotto il tappeto le briciole delle bugie
Stanze di specchi
Contorni e illusioni svanire non essere più
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile
Castelli di carte
Il crollo ad un soffio di vento ad un solo fruscio
Sguardi scorrevoli un sogno a colonne
Lo schianto che ti porta via
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile
.
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile
Andarsene ora quando il sonno e il silenzio rendono tutto più difficile

(Grazie a el per questo testo)

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L’Ultima Metro – Jack Scarlett Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Metro – Jack Scarlett


Ero in after
Ricordo, quel fine settimana
Bicocca, in ritardo
Ti aspetto alla fermata
Sento che ti conosco
Ma non ci siamo mai visti

Poi quel sorriso e una rosa dietro alla schiena
Non importa dell'ora o di che facciamo per cena
Dopo un botto di bugie, tu per me sei verità
La certezza che nel buio quel tuo viso basterà

E questo cielo è blu come una doppia spunta
Dammi un bacio ora che la notte è lunga
Mani strette tanto che han fatto la colla
Voglio incontrarti ancora per la prima volta

A te che ascolterai, tu quanto mi manchi
E poi che eri diverso
Ma ora sei come gli altri
Ti passerò davanti
Il fiato appanna il vetro e scrivo il tuo nome al finestrino della metro
Mi hai preso e non mi hai più ridato
Tu che eri tutto quello che non mi aspettavo
Prendo l'ultima metro, l'ultima metro
Eri l'ultima metro, l'ultima metro.

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L’ultima nave

Album

È contenuto nei seguenti album:

1979 Viva l’Italia

Testo Della Canzone

L'ultima nave di Francesco De Gregori

Oggi arrivano cinque navi,
da terre molto lontane,
guarda che belle bandiere
e guarda che navi strane.
La prima è già arrivata,
però non c’è nessuno a bordo,
oggi arrivano cinque navi
ma la prima è già soltanto un ricordo.

Oggi arrivano quattro navi,
guarda che belle prue,
chissà che potremmo trovare
sulla nave numero due.
Dieci bambini magri magri
e mezzo tozzo di pane,
la nave per ora rimane al largo
però mi è già passata la fame.

Oggi arrivano tre navi
cariche di caffè,
ma guarda che strane persone
a bordo della numero tre.
Hanno le mani pulite pulite
perchè non le usano mai,
deve essere gente pericolosa,
gente che va in cerca di guai.
E guarda che belle bandiere,
guarda che belle chitarre,
guarda che facce felici
dietro a quelle sbarre.

Sulla penultima nave,
attori e musicisti,
rubano una scialuppa
e chi li ha visti li ha visti.

E poi c’è la nave più piccola,
la nave che non può affondare,
la nave che arriva per ultima,
la più bella in mezzo al mare,
perchè sulla nave più piccola,
quella che aspetto io,
ci sta il tuo cuore di ragazza
che ho catturato io.

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L’ultima notte

Album

È contenuto nei seguenti album:
2001 Josh Groban

Testo Della Canzone

L'ultima notte di Josh Groban

Chissa perche stai li cosi
con queglie occhi fissi su di me
vedrai che poi me passera
e che non m’aspettavo
Questa follia

Fingero mi abituero
Continuero in silenzio senza te

Solo resto coi ricordi
Domani tutto finira
Ma adesso resta qui
Qui con me perche sara
L’ultima notte insieme a te

Vedrai vedrai si aggiustera
Ora fa un po’ male ma se ne adra
I sogni de eternita
Sono i piu duri da

Gettare via

Solo resto coi ricordi
Domani tutto finira
Ma adesso resta qui
Qui con me perche sara
L’ultima notte insieme a te

Seguiro sopportero
Questo gran dolore senza te

Solo resto coi ricordi
Domani tutto finira
Ma adesso resta qui
Qui con me perche sara
L’ultima notte insieme a te

Questa qui sara
L’ultima notte insieme
A te

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L’ultima notte – ARIETE Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima notte – ARIETE


Un'altra estate passa
E la guardiamo andare via in silenzio
Tu mi sfiori le labbra
E mi prometti: "Ci vediamo presto"
E sparirà la sabbia
Si lascerà trascinare dal vento
È vuota quella piazza
Ricordo quando ci stavamo in cento

Da stesi sulla riva all'alto mare
Quante giornate ho visto cominciare
La luce è spenta adesso in quel locale
Dove andavamo per gridare

Non m'importa di niente
Io l'ultima notte la passo con te
Prendi da bere e portami dove vanno le stelle
È l'ultima notte, siamo solo io e te

Dimmi che ti ricordеrai di me
Dimmi che ti ricorderai di mе
Dimmi che ti ricorderai

E siamo soli in spiaggia
Se non abbiamo bisogno di niente
Se stai tra le mie braccia
Giuro stanotte durerà per sempre
Mi risfiori le labbra
E restiamo insieme fino alle sette
E sparirà anche l'alba
Tra baci che sanno di sigarette

Da stesi sulla riva all'alto mare
Quante giornate ho visto cominciare
La luce è spenta adesso in quel locale
Ci torneremo per gridare

Non m'importa di niente
Io l'ultima notte la passo con te
Prendi da bere e portami dove vanno le stelle
È l'ultima notte, siamo solo io e te

Dimmi che ti ricorderai di me
Dimmi che ti ricorderai di me
Dimmi che ti ricorderai


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L’ultima Notte – Josh Groban Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima Notte – Josh Groban

Chissà perché stai lì così
Con quegli occhi fissi su di me
Vedrai che poi mi passerà
È che non m'aspettavo
Questa follia

Fingerò mi abituerò
Continuerò in silenzio senza te

Solo resto coi ricordi
Domani tutto finirà
Ma adesso resta qui
Qui con me perché sarà
L'ultima notte insieme a te

Vedrai vedrai si aggiusterà
Ora fa un po' male ma se ne andrà
I sogni di eternità
Sono i più duri da
Gettare via

Solo resto coi ricordi
Domani tutto finirà
Ma adesso resta qui
Qui con me perché sarà
L'ultima notte insieme a te

Seguirò sopporterò
Questo gran dolore senza te

Solo resto coi ricordi
Domani tutto finirà
Ma adesso resta qui
Qui con me perché sarà
L'ultima notte insieme a te

Questa qui sarà
L'ultima notte insieme
A te

Ecco una serie di risorse utili per Josh Groban in costante aggiornamento

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L’ultima notte al mondo

Album

È contenuto nei seguenti album:

2011 L’amore è una cosa semplice

Testo Della Canzone

L'ultima notte al mondo di Tiziano Ferro

Cade la neve ed io non capisco che sento davvero,
mi arrendo, ogni riferimento è andato via…
spariti i marciapiedi e le case e colline…
sembrava bello ieri.
Ed io, io sepolto da questo bianco mi specchio
e non so più che cosa sto guardando.
Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
con questa neve bianca adesso mi sconvolge,
la neve cade e cade pure il mondo anche se non è freddo
adesso quello che sento e ricordati, ricordami:
tutto questo coraggio non è neve.
E non si scioglie mai, neanche se deve.
Cose che spesso si dicono improvvisando:
Se mi innamorassi davvero saresti solo tu,
l’ultima notte al mondo io la passerei con te
mentre felice piango e solo io,
io posso capire al mondo quanto
è inutile odiarsi nel profondo!
Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
con questa neve bianca adesso mi sconvolge,
la neve cade e cade pure il mondo
anche se non è freddo adesso quello che sento e ricordati,
ricordami: tutto questo coraggio non è neve.
E non si scioglie mai, neanche se deve.
Non darsi modo di star bene senza eccezione,
crollare davanti a tutti e poi sorridere.
Amare non è un privilegio, è solo abilità,
è ridere di ogni problema…
mentre chi odia trema.
Il tuo sorriso dolce è così trasparente
che dopo non c’è niente,
è così semplice, così profondo
che azzera tutto il resto e fa finire il mondo.
…E mi ricorda che il coraggio non è come questa neve.
Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
con questa neve bianca adesso mi sconvolge,
la neve cade e cade pure il mondo anche se non è freddo
adesso quello che sento e ricordati, ricordami:
tutto questo coraggio non è neve.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
E non si scioglie mai, neanche se deve
Sol           Re/Fa# Mi-     Si7     Do
Cose che spesso si dicono improvvisando
                   Do6
Se mi innamorassi davvero
   Sol         Re/Fa# Mi-          Si7
saresti solo tu l’ultima notte al mondo io
   Do
la passerei con te
La-                         La-
mentre felice piango e solo io
Re Si7      Mi-                     Do
io posso capire al mondo quanto è inutile
   La-
odiarsi nel profondo
Sol                        Si-
Ho incontrato il tuo sorriso dolce
       Mi-                           Do
con questa neve bianca adesso mi sconvolge
Sol                          Si-
la neve cade e cade pure il mondo
Mi-                                 Do
anche se non è freddo adesso quello che sento
  Sol       Si-            La-            Do          
e ricordati ricordami: tutto questo coraggio
Sol Do Do-
non è neve
Sol      Re                      Do
E non si scioglie mai, neanche se deve
La-                             Re
Non darsi modo di star bene senza eccezione
Sol        Re/Fa#  Mi-            Mi-/Re
crollare davanti a tutti e poi sorridere
La-                          Si-
Amare non è un privilegio è solo abilità
   Do
è ridere di ogni problema
 Re
mentre chi odia trema
Sol       Si-                     Mi-
Il tuo sorriso dolce è così trasparente
                   Do
che dopo non c’è niente
Sol                   Si-
è così semplice così profondo
             Mi-                    Do
che azzera tutto il resto e fa finire il mondo
Sol                 Si-     
E mi ricorda che il coraggio
La-       Do    Sol  Do
non è come questa neve
Sol                        Si-
Ho incontrato il tuo sorriso dolce
       Mi-                           Do
con questa neve bianca adesso mi sconvolge
Sol                          Si-
la neve cade e cade pure il mondo
Mi-                                 Do
anche se non è freddo adesso quello che sento
Sol       Si-            La-            Do          
e ricordati ricordami: tutto questo coraggio
Sol Do Do- Sol
non è neve 

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L’ultima notte assieme – Frank Siciliano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima notte assieme – Frank Siciliano

{Verso 1: Frank Siciliano}
Piedi nella sabbia, brezza dal mare
Vuoi che non lo sappia? Stai per salpare
Sguardo all’orizzonte, pensieri di sale
Un bacio sulla fronte
Un “no” per perdonare
Tieni stretto il passato
I luoghi dove sei stato
L’incontro casuale, l’incontro che ti ha cambiato
Il posto dove sei nato (ehi)
Sai quando correre
E quando prendere fiato e lasciarmi senza (ah)
Dimmi sarà una lunga assenza?
Lo so saperlo non fa differenza
Rompi il vetro d’emergenza (ah)
Quando partire è un’urgenza
Sai capisco bene non pensarci mo
Nella testa ho mille scene, a ripensarci woo
Okay va bene,guardami negli occhi e tira sul il bicchiere
Brindo all’ultima notte insieme

{Hook: Frank Siciliano, Ghemon}x2
Su vai, ora sciogliti
Ovunque sarai, fino a che sei qui
Ricorda l’ultima notte assieme

{Verso 1: Ghemon}
La mente gira a vuoto e non conosce riposo
Fermala un minuto
E cerca tu il contatto
Anche se io non oso
Lo so che se apri tu il fuoco
In camera il silenzio scarrella e spara piombo inesploso
Pari di velluto
Sei senza colpi nel tamburo ma il tuo corpo è acciaio
E tu sei fredda più del buio
Non concedi appelli
Domani è come una sentenza
Ed io sarò ai cancelli
Il primo ai blocchi di partenza
Ma aspetta
Pensarci adesso che equilibri sposta?
A cosa serve? A chi dei due importa?
In pace comprendiamo il senso della lotta
Quasi tocchiamo l’energia prodotta
Senti nell’aria l’elettricità
E questa calma che ballare più lenti ci da
Prendi e dai, andiamo sui tetti di venti città
Stanotte saremo in balia degli eventi, si sa e si va

{Hook: Frank Siciliano, Ghemon}x2
Su vai,ora sciogliti
Ovunque sarai,fino a che sei qui
Ricorda l’ultima notte assieme

{Outro: Frank Siciliano}
Su vai
Ricorda l’ultima notte assieme
Dovunque sarai
Ricorda l’ultima notte assieme

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L’ultima notte di caccia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1979 Viva
1981 Pooh ’78 – ’81
1982 Palasport (Live)
1985 Anthology
1995 Pooh Book
2001 Best Of The Best

Testo Della Canzone

L'ultima notte di caccia di Pooh

(FacchinettiNegrini)

batte il suo tempo sempre esatto
il forte tamburo del petto
cuore di guerra sempre attento
cuore di quercia nel vento
luna di maggio brucia il legno
per una donna ed un sogno
biondi capelli stretti fianchi
per una donna dei bianchi
occhi di donnola bocca di fragola
pelle di nuvola freccia che penetra
luna di maggio gialla falce
grido d’amore dell’alce
ombre di carri nella sera
fuochi di gente straniera
fiamme che ballano occhi di cenere
resta invisibile l’attimo
giusto verra’
lei ha detto che verra’
e lingua di serpente
lei non ha
nel suo corpo tiepido
la sete del tuo sesso sciogliera’
per altre notti ancora
il frutto si aprira’
il lupo di frontiera nutrira’
stan giocando gli uomini
la bocca all’acquavite
e gli occhi a lei
si sentono invincibili
non sanno che li guardi e che ci sei
la luna le sue spalle
d’argento vestira’
l’amante del ribelle lei sara’
notte di corsa senza fiato
notte di volpe in agguato
batte coraggio nella pelle
fra l’agrifoglio e le stelle
porta la donna tua
dentro la terra tua
dentro la gente tua
dentro la storia tua
fuochi nel campo tutti spenti
mordi l’attesa tra i denti
vengono passi sul sentiero
mordi tra i denti il respiro
quella e’ la donna tua
quella e’la forza tua
gli uomini pallidi
non la vedranno mai piu’
lei ha detto che verra’ e lingua
di serpente lei non ha
sul tuo corpo d’albero la seta
del suo sesso sciogliera’
l’aurora le sue spalle
di rosso vestira’
l’amante del ribelle lei sara’
ultima luna del tuo viaggio
cuore di puma selvaggio
vengono passi sul sentiero
un lampo di luce uno sparo
occhi di donnola bocca di fragola
pelle di nuvola freddo che penetra
batte il suo tempo strano e stretto
il forte tamburo del petto
cielo pesante come roccia
l’ultima notte di caccia
luna che scivola dietro una nuvola
fiato di polvere senza capire perche’

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
La              Mi         Re          La Mi
Batte il suo tempo sempre esatto
   La          Mi     Re       Mi
il forte tamburo del petto
La          Mi         Re             La Mi
cuore di guerra sempre attento,
La          Mi          Re       Mi
cuore di quercia nel vento
La         Mi        Re          La Mi
Luna di maggio brucia il legno
La         Mi           Re     Mi
per una donna e un sogno
La          Mi     Re     La  Mi
biondi capelli stretti fianchi
La         Mi        Re        Mi
per una donna dei bianchi

Fa#m      Mi       Re                 La  Mi
Occhi di donnola, bocca di fragola,
Fa#m   Mi      Re
pelle di nuvola,
                   La    Mi
freccia che penetra

La         Mi         Re     La Mi
Luna di maggio gialla falce,
La          Mi      Re    Mi
grido d'amore dell'alce
La           Mi     Re    La Mi
Ombre di carri nella sera,
La           Mi      Re        Mi
fuochi di gente straniera

Fa#m           Mi      Re
Fiamme che ballano,
             La     Mi
occhi di cenere
La          Mi   Re
resta invisibile:
            La      Mi La Sol Fa Sol La
l'attimo giusto verra'!

La                Mi/La
Lei ha detto che verra'
   Re/La          Mi/La                La Mi/La Re/La Mi/La
e lingua di serpente lei non ha
La                   Mi/La
nel suo corpo tiepido
  Re/La            Mi/La                 La Mi/La Re/La Mi/La
la sete del tuo sesso sciogliera'
       Fa#m          Do#m  Fa#m            Do#m
per altre notti ancora il frutto si aprira',
  Re                Mi             La Mi/La Re/La Mi7La
il lupo di frontiera nutrira'
La                    Mi/La
Stan giocando gli uomini,
    Re/La                 Mi/La
la bocca dell'acquavite
                        La Mi/La Re/La Mi/La
e gli occhi a lei
    La                 Mi/La
si sentono invincibili,
       Re/La           Mi/La                  La Mi/La Re/La Mi/La
non sanno che li guardi e che ci sei
     Fa#m                Do#m  Fa#m            Do#m
La luna le sue spalle d'argento vestira',
    Re                  Mi
l'amante del ribelle lei sara'

STRUM : La Mi Re La Mi
              La Mi Re Mi

La         Mi       Re       La Mi
Notte di corsa senza fiato,
La         Mi          Re      Mi
notte di volpe in agguato
La         Mi        Re    La  Mi
batte coraggio nella pelle
La          Mi         Re     Mi
fra l'agrifoglio e le stelle
Fa#m     Mi       Re                 La    Mi
porta la donna tua dentro la terra tua
Fa#m      Mi       Re                 La     Mi
dentro la gente tua dentro la storia tua
La             Mi         Re  La    Mi
Fuochi nel campo tutti spenti,
La           Mi    Re         Mi
mordi l'attesa tra i denti
La          Mi        Re      La Mi
vengono passi sul sentiero,
La             Mi       Re     Mi
mordi tra i denti il respiro
Fa#m          Mi       Re                    La       Mi
Quella e' la donna tua, quella e' la forza tua
La           Mi  Re
gli uomini pallidi
               La        Mi   La Sol Fa Sol La
non la vedranno mai piu'

La               Mi/La
Lei ha detto che verra'
   Re/La          Mi/La                 La Mi/La Re/La Mi/La
e lingua di serpente lei non ha
La                  Mi/La
sul tuo corpo d'albero
    Re/La           Mi/La                La Mi/La Re/La Mi/La
la seta del suo sesso sciogliera'
       Fa#m                Do#m Fa#m             Do#m
L'aurora le sue spalle di    rosso vestira',
   Re                    Mi
l'amante dei ribelle lei sara'

STRUM : La Mi Re La Mi La Mi Re Mi

La      Mi     Re       La   Mi
Ultima luna del tuo viaggio
La          Mi      Re       Mi
cuore di puma selvaggio
La           Mi       Re      La Mi
vengono passi sul sentiero,
     La          Mi         Re      Mi
un lampo di luce, uno sparo
Fa#m     Mi        Re
Occhi di donnola,
                La   Mi
bocca di fragola,
Fa#m   Mi     Re
pelle di nuvola,
                  La     Mi
freddo che penetra
La              Mi        Re          La    Mi
Batte il suo tempo strano e stretto
   La          Mi     Re      Mi
il forte tamburo del petto
La        Mi       Re     La  Mi
cielo pesante come roccia,
La       Mi      Re       Mi
l'ultima notte di caccia
Fa#m       Mi     Re                La    Mi
luna che scivola dietro una nuvola
Fa#m   Mi      Re              La   Mi    La
fiato di polvere senza capire perche'

STRUM : La Mi Re La Mi ( 2 v )
        Fa#m Mi Re La Mi ( 2 v )
        La Sol/La Fa/La Sol/La La

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L’ultima notte di Carnevale

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima notte di Carnevale di Canzoni Milanesi

Canzone composta dalle filatrici cremonesi a Sala al Barro, in Brianza
Canzoni popolari Lombardia
VignolaGruppo Padano di Piadena

lle cinque e mezza
suona la campanella
e alle sei
si ritira in un convento

Povere forestiere
bandonate dal padre e dalla madre
e dei nostri
primi innemorati

Quando viene la festa
tutti vanno a passeggio
noi si ritiriamo
in questo misero convento

Povere forestiere
purtèe pasiensa
che qualche giorno
ti daranno licenza.

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L’Ultima Notte di Merda – Scrima Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Notte di Merda – Scrima

Dimmelo anche tu sei ??? combinano ancora
Dimmelo anche tu se dal gianicolo mi aspetto l'aurora
E con quegli occhi cos' grandi che hai mi illumini Roma
Per ogni strada che sappia di noi una stella si spoglia

Chissà se mi pensi ancora
l'ultima notte di merda
la vorrei con te
E non mi basta neanche il vento
l'ultima notte di merda
l'ultima notte con sai

La pioggia non perdona
E torno a farci male anche stanotte
parlando di un caffè

Ma quanto fiato in gola
Cantando un'altra stupida canzone
che parli un po di noi

Chissà se mi pensi ancora
l'ultima notte di merda
la vorrei con te
E non mi basta neanche il vento
l'ultima notte di merda
l'ultima notte con Te...
l'ultima notte con Te...
l'ultima notte con Sa

La pioggia non perdona.


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L’ultima notte felice del mondo

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 I mistici dell’occidente

Testo Della Canzone

L'ultima notte felice del mondo di Baustelle

Mentre la pioggia batteva sui vetri
l’attrice guardava passare il tassì
sull’asfalto e sul piombo scrivevo parole d’amore
tu mi parlavi con frasi dei salmi
io ero sbandata, ma questo non conta
così ti stringevo al mio cuore come fosse
l’ultima notte felice del mondo
l’ultima notte importante per dimenticare di essere soli
di essere soli da sempre

mentre la mafia giurava vendetta
l’attrice di un tempo era già via di qui
giocavo con l’acqua del mare quand’ero bambina
tu mi baciavi sul letto disfatto
l’estate prendeva una piega di nuove speranze
cadevano stelle come fosse
l’ultima notte felice del mondo
l’ultima notte importante per dimenticare di essere soli
di essere soli da sempre.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

 
    do                la-



    Mentre la pioggia batteva sui vetri



    re-               sol



    l'attrice guardava passare il tassì



    fa                 mi-                   sol



    sull'asfalto e sul piombo scrivevo parole d'amore



    do                      la-



    tu mi parlavi con frasi dei salmi



    re-                  sol



    io ero sbandata, ma questo non conta 



    fa                   mi-                   



    così ti stringevo al mio cuore



                 do   fa       do      re-         sol



    come fosse   l'ultima     notte felice del mondo



     do  fa  sib          re#/mib



    l'ultima notte importante

 

    do                 mi-            fa      mi-    sol



    per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre





    do                   la-



    mentre la mafia giurava vendetta



    re-                  sol



    l'attrice di un tempo era già via di qui



    fa                   mi-                   sol



    giocavo con l'acqua del mare quand'ero bambina



    do                 la-



    tu mi baciavi sul letto disfatto



    re-              sol                  fa 



    l'estate prendeva una piega di nuove speranze



                 mi-               do   fa       do   re-        sol



    cadevano stelle come fosse   l'ultima   notte felice del mondo



        do fa sib                re#/mib



    l'ultima notte importante



        do                 mi-        fa        mi-        sol



    per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre







(prima versione pervenuta)

    do                la-

    Mentre la pioggia batteva sui vetri

    re-               sol

    l'attrice guardava passare il tassì

    re-                 mi-                   sol

    sull'asfalto e sul piombo scrivevo parole d'amore

    do                      la-

    tu mi parlavi con frasi dei salmi

    re-                  sol

    io ero sbandata, ma questo non conta 

    re-                   mi-                   

    così ti stringevo al mio cuore

               do sol  la-   do              sol

    come fosse   l'ultima     notte felice del mondo



    l'ultima notte importante



    per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre



    do                   la-

    mentre la mafia giurava vendetta

    re-                  sol

    l'attrice di un tempo era già via di qui

    re-                   mi-                   sol

    giocavo con l'acqua del mare quand'ero bambina

    do                 la-

    tu mi baciavi sul letto disfatto

    re-              sol                  re- 

    l'estate prendeva una piega di nuove speranze

                 mi-           do sol la-  do               sol

    cadevano stelle come fosse   l'ultima   notte felice del mondo



    l'ultima notte importante



    per dimenticare di essere soli di essere soli da sempre

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L’Ultima Notte Felice Del Mondo – Baustelle Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Notte Felice Del Mondo – Baustelle

Mentre la pioggia batteva sui vetri
L'attrice guardava passare il tassì
Sull'asfalto e sul piombo scrivevo parole d'amore
Tu mi parlavi con frasi dei salmi
Io ero sbandata, ma questo non conta
Così ti stringevo al mio cuore come fosse
L'ultima notte felice del mondo
L'ultima notte importante per dimenticare di essere soli
Di essere soli da sempre

Mentre la mafia giurava vendetta
L'attrice di un tempo era già via di qui
Giocavo con l'acqua del mare quand'ero bambina
Tu mi baciavi sul letto disfatto
L'estate prendeva una piega di nuove speranze
Cadevano stelle come fosse
L'ultima notte felice del mondo
L'ultima notte importante per dimenticare di essere soli
Di essere soli da sempre

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L’ultima occasione

Album

È contenuto nei seguenti album:

1965 Studio Uno (album)
1965 Mina & Gaber: Un’ora con loro

Testo Della Canzone

L'ultima occasione di Mina

(di: Jimmy FontanaTony Del Monaco)

* Orietta Berti2003 Emozione d’autore2010 Nonostante tutto… 45 anni di musica
* Francesco Renga2009 Orchestra e Voce2012 Fermoimmagine
* Claudio Baglioni2006 Quelli degli altri tutti qui (Cd 1)

UNO COME TE
IO NON LO TROVERO’ MAI PIU’

UNO COME TE
MA NON POSSO PIU’
CHIEDERTI TEMPO PER CAMBIAR PERCHE’

SAREBBE INUTILE
SAREBBE SOLO PER PIETA’
ED IO NON VOGLIO PIU’ PRETENDERE

LE COSE CHE NON MERITO DA TE
E PERDERO’ COSI’
ANCHE QUEST’ULTIMA OCCASIONE CHE MI DAI

E SARA’ TARDI QUANDO CERCHERO’ DI TE
AH…
MA NON POSSO PIU’
CHIEDERTI TEMPO PER CAMBIAR PERCHE’
SAREBBE INUTILE

SAREBBE SOLO PER PIETA’
ED IO NON VOGLIO PIU’ PRETENDERE
LE COSE CHE NON MERITO DA TE

E PERDERO’ COSI’
ANCHE QUEST’ULTIMA OCCASIONE CHE MI DAI
E SARA’ TARDI QUANDO CERCHERO’ DI TE

DI TE…
E PERDERO’ COSI’
ANCHE QUEST’ULTIMA OCCASIONE CHE MI DAI
E SARA’ TARDI QUANDO CERCHERO’ DI TE
MH MH MH MH
ANCHE QUEST’ULTIMA OCCASIONE

CHE MI DAI

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L’ultima occasione – Claudio Baglioni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima occasione – Claudio Baglioni

Uno come te
Io non lo troverò mai più
Uno come te
No, non posso più
Chiederti tempo per cambiar
Perché
Sarebbe inutile
Sarebbe solo per pietà
Ed io non voglio più pretendere le cose che non merito
Da te
E perderò così
Anche quest'ultima occasione che mi dai
E sarà tardi quando
Cercherò di te
Ma non posso più
Chiederti tempo per cambiar
Perché
Sarebbe inutile
Sarebbe solo per pietà
Ed io non voglio più pretendere le cose che non merito
Da te
E perderò così
Anche quest'ultima occasione che mi dai
E sarà tardi quando
Cercherò di te
Di te

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L’ultima occasione – Francesco Renga Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima occasione – Francesco Renga

Una come te
Io non la troverò mai più
Una come te
Ma non posso più
Chiederti tempo per cambiar
Perché
Sarebbe inutile
Sarebbe solo per pietà
Ed io non voglio più pretendere le cose che non merito
Da te
E perderò così
Anche quest'ultima occasione che mi dai
E sarà tardi quando
Cercherò di te
Ma non posso più
Chiederti tempo per cambiar
Perché
Sarebbe inutile
Sarebbe solo per pietà
Ed io non voglio più pretendere le cose che non merito
Da te
E perderò così
Anche quest'ultima occasione che mi dai
E sarà tardi quando
Cercherò di te
Di te...

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L’Ultima Occasione – Non Voglio Che Clara Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Occasione – Non Voglio Che Clara

Una come te
Io non la troverò mai più
Una come te
Ma non posso più
Chiederti il tempo per cambiare
Perché sarebbe inutile
Sarebbe solo per pietà
Ed io non voglio più pretendere
Le cose che non merito da te

E perderò così
Anche quest'ultima occasione che mi dai
E sarà tardi quando cercherò di te
Di te...

Ma non posso più
Chiederti il tempo per cambiare
Perché sarebbe inutile
Sarebbe solo per pietà
Ed io non voglio più pretendere
Le cose che non merito...

E perderò così
Anche quest'ultima occasione che mi dai
E sarà tardi quando cercherò di te...

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L’ultima poesia – Francesco Renga

Album

È contenuto nei seguenti album:
2001 Francesco Renga

Testo Della Canzone

L'ultima poesia – Francesco Renga di Francesco Renga

Ogni cosa, questa sera
mi parla di te la televisione è accesa
e davanti a me
la tua fotografia tra i fogli e
un’ultima poesia
da scrivere ora la mia mente vola da te
sulle pagine scritte, nel cuore ora c’è un’ultima poesia
te la regalo, anima mia tutto si confonde piano
tra sogno e realtà sopra il foglio la mia mano
scivola
… e così vai via verso il mare
dove tutto prima o poi
può finire ora la mia mente vola da te
sulle pagine scritte, nel cuore ora c’è un’ultima poesia
te la regalo, anima mia ora la mia mente vola da te
tra le cose che non ti ho mai dato ora c’è un’ultima poesia
il vento poi ti soffia via

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Accordi

   
LA                   FA#m    FA     LA
   Ogni cosa questa sera mi parla di te
                 FA#m     FA      MI
la televisione accesa e davanti a me
               DO#m      RE
la tua fotografia tra i fogli e
              DO#m     RE
un'ultima poesia da scrivere
MI                FA#m
ora la mia mente vola da te
       MI     LA
sulle pagine scritte nel cuore
          LA/SOL#     FA#m
ora c'è un'ultima poesia
   FA#m/MI     RE      MI
te la regalo anima mia
LA                    FA#m FA          LA
   tutto si confonde piano tra sogno e realtà
                       FA#m   FA  MI
sopra il foglio la mia mano scivola
     DO#m RE
e così vai via verso il mare
     DO#m       RE
dove tutto prima o poi può finire
MI                FA#m
ora la mia mente vola da te
       MI    LA
sulle pagine scritte nel cuore
          LA/SOL#     FA#m
ora c'è un'ultima poesia
   FA#m/MI        RE     MI
te la regalo anima mia
MI                FA#m
ora la mia mente vola da te
        MI                     LA
tra le cose che non ti ho mai dato
           LA/SOL#    FA#m
ora c'è un'ultima poesia
    FA#m/MI      RE       MI
il vento poi ti soffia via

LA LA/SOL LA/FA# LA/FA  4 volte l'ultima rallentando l'ultima nota

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L’ultima poesia – Gianni Celeste

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 Without limits

Testo Della Canzone

L'ultima poesia – Gianni Celeste di Gianni Celeste

DENTRO L’ULTIMA POESIA
CHE HO TROVATO A TERRA
SCRITTA IN UN BIGLIETTO
DENTRO L’ULTIMA POESIA
C’ERA UN GRANDE CUORE
CON IL NOSTRO AMORE
C’ERI TU SPOGLIATA
FORSE MEZZA NUDA
NON CAPISCO SEMBRA SCRITTA DA UN POETA
RACCONTAVI LA TUA VITA
POCHI VERSI
MA CONCISI SU NOI DUE

RIT: DIMMI COME HAI FATTO A DIRE AMORE
A UN’ALTRO UOMO
E POI A TE SCURDÁ OGNI COS E ME
ED IO COME HO FATTO A NON VENIRTI PIÚ A CERCARE
IL MIO ORGOGLIO STUPIDO
M’ALLUNTANAV A TE
DIMMI COME HAI FATTO AD INVENTARE
MILLE EMOZIONI
FORS E FINT TUTT COMM A ME
SAI IO CI HO PROVATO
HO FATTO FINTA DI SOGNARE
MA CE STEV TU VICIN A ME

SAI QUELL’ULTIMA POESIA
SCRITTA IN ITALIANO NO IN NAPOLETANO
SAI CHE L’HO TRADOTTA IO
TANTO A TE NON SERVE L’HAI DIMENTICATA
STEV SCRITT CA SI TUTT A VITA MIJ
TU A REGIN E IJ NA STELLA COR MIJ
E VULISS TURNÁ ARRED NU MINUT
SULAMENT PE T’AVÉ

RIT

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L’ultima poesia – Marcella Bella Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima poesia – Marcella Bella

Son troppo deluso per aver la forza
Di ricominciare ormai, ho le ruote a terra
Non ho più reazioni, anche se qualcuno
Mi odiasse, non farei più nessuna guerra

Per fortuna ho ancora te
Qualche amico caro che
Amico resterà
La vita è tutta qua

E no, mi dispiace, no, non condivido
Non è così che ti vorrei, senza più entusiasmo
La vita è una bella donna che si dà
Soltanto a chi la tratterà con più ottimismo

Son felice insieme a te
E gli amici li amo anch’io
Ma se ti chiudi fugge via
Anche l’ultima poesia

E chissà cosa accadrà
Bene o no e chi lo sa
Certo che riguardo noi
Comunque andrà, con gioia si vivrà

Poesia leggera, questa sera
La respiro insieme a te come fosse aria
E l’anima torna ad essere un puledro
Non si può domare più, non si recinge l’aria

Son felice insieme a te
E gli amici li amo anch'io
Ma se ti chiudi fugge via
Anche l’ultima poesia

Poesia leggera, questa sera
La respiro insieme a te come fosse aria
E l’anima torna ad essere un puledro
Non si può domare più, non si recinge l’aria

Son felice insieme a te
E gli amici li amo anch’io
Ma se ti chiudi fugge via
Anche l’ultima poesia

Poesia leggera, questa sera
La respiro insieme a te come fosse aria
E l’anima torna ad essere un puledro
Non si può domare più, non si recinge l’aria

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L’ultima preghiera

Album

È contenuto nei seguenti album:

1998 Mediamente isterica
2008 Mediamente isterica (Deluxe Edition)

Testo Della Canzone

L'ultima preghiera di Carmen Consoli

A rogo strega eretica
e le tue ceneri
si disperderanno con vento
a rogo strega eretica
e le tue mani
non dissemineranno mai più
cattiva sorte
che la tua voce
si ammutolisca per sempre

Credo di non sopportare
questo lamento straziante
adesso le fiamme asciugano
le tue lacrime
e il tuo sguardo
non si poserà più
sui nostri bambini innocenti
hai il tempo
per l’ultima maledizione
o per l’ultima preghiera
tra migliaia di scongiuri

Credo di non sopportare
questo lamento straziante
e le tue mani
non dissemineranno mai più
cattiva sorte
e le tue mani
non dissemineranno mai più
cattiva sorte
e le tue mani
non dissemineranno mai più
cattiva sorte

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
 Mim    Lam

 A rogo strega eretica anatasidavres
 e le tue ceneri si disperderanno col vento
 A rogo strega isterica
 e le tue mani non dissemineranno mai più cattiva sorte
 che la tua voce si ammutolisca per sempre shh
 Credo di non sopportare questo lamento straziante
 adesso le fiamme asciugano le tue lacrime
 e il tuo sguardo non si poserà mai più sui nostri bambini innocenti
 hai tempo per l'ultima maledizione o per l'ultima preghiera
 tra migliaia di scongiuri
 Credo di non sopportare questo lamento straziante
 e le tue mani non dissemineranno mai più cattiva sorte
 e le tue mani non dissemineranno mai più cattiva sorte
 e le tue mani non dissemineranno mai più cattiva sorte
 miseria miseria

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L’ultima preoccupazione – Dente Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima preoccupazione – Dente

L'ultima mia preoccupazione è riposta nei genitali
L'unica cosa che vorrei adesso è una macchina velocissima
Che mi porti indietro a qualche mese fa
Quando son venuto a prenderti in stazione
Ridendo e camminando col cuore in fiamme
E poi di colpo a casa
Testa bassa e coda tra le gambe
Tanto
Ti voglio tanto
Talmente tanto
Che dentro a un uomo solo non ci sta

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L’ultima racchiona

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima racchiona di Gem Boy

L’ho cuccata in un locale
alta e bionda non sembrava male
mi invita a casa usciamo che pioveva.
Nessun dei due aveva ombrelli:
“Oddio il viso! Oddio i capelli!”
poi come una statua di cera si scioglie e cola!
Così di colpo diventa mora,
sotto chili di terra affioran
brufolazzi, cicatrici, di tutto c’era la sotto.
E adesso che le dico?
“A guardarti meglio mi fai schifo!”
No, non è carino e poi mi sa che si offende
Ma quando si avvicina lo stomaco mi sale in gola
passi per i baffi ma non ho retto al pus!
Cose della serie un bel sacchetto in testa
sono anni che mi fregano
ma da stavolta giuro non ci casco più

L’ultima racchiona e me ne andrò
che non ne posso più
di tutte queste donne finte che
si basano su trucchi
e non si capisce mai
cosa nascondano là sotto!

Giunti a casa lei passa all’attacco,
si toglie le scarpe con il tacco
e da un metro e ottanta diventa
un metro e un cazzo!
Le tette che sembravan meloni
ad un tratto diventan limoni
e per restare in tema frutta
mi si ammoscia la banana.
per fortuna chiappe e cosce sembran sode
ma tolte calze e mutande non ci ho visto più:
cose della serie slavina di cellulite
qui altro che sambernardo
per trovare il buco mi serviva un badile!

L’ultima racchiona e me ne andrò
che non ne posso più
di tutte queste donne finte che
si basano su trucchi
e non si capisce mai
cosa nascondano la sotto

L’ultima racchiona mi farò
e il rospo mando giù
speriamo voglia farlo al buio che,
con tutto quel suo pelo,
mi sembra Lucio Dalla
però non sento freddo dopo

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L’ultima replica

Album

È contenuto nei seguenti album:

2011 Oltre le nuvole

Testo Della Canzone

L'ultima replica di La Differenza

Non guardarmi negli occhi
perchè sto piangendo
non è quello che dici
ma è quello che sento
dalle mani respiro
ogni parte di te
tra le mani trattengo
ogni attimo che
serve a ricordarmi
che non posso odiarti
serve a trascinarmi
via da quegli orgasmi
perchè vai via
ora che nevica
qui sulla pelle mia
resta un pò di te
è una trappola, è pura follia
fa che sia
l’ultima replica
prima di strappar via
le mie lacrime
e ogni pagina in questa poesia
e rimango distratto
davanti allo specchio
e dipingo col fango
i miei desideri
servirà ad odiarti
per dimenticarmi
per dimenticarti…
perchè vai via
ora che nevica
qui sulla pelle mia
resta un pò di te
è una trappola, è pura follia
fa che sia
l’ultima replica
prima di strappar via
le mie lacrime
e ogni pagina in questa poesia
e rimango immobile
io rimango immobile
mentre piove su di me…
fa che sia
l’ultima replica
prima di strappar via
le mie lacrime
e ogni pagina in questa poesia.

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L’ultima risorsa

Album

È contenuto nei seguenti album:
2005 La nuova alba

Testo Della Canzone

L'ultima risorsa di Attitudine

Siamo l’ultima risorsa!
Siamo l’ultima risorsa!
Siamo l’ultima risorsa!
Siamo l’ultima risorsa!
Bastardi senza nome han distrutto la mia storia
Tanto fango sulla strada che mi ha portato qui
Vuoto e nulla è quel che resta degli amici del passato
Tradimenti e sporchi imbrogli sono aghi sulla pelle
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
C’è chi rinnega il mio stile e chi afferma che è finito
Ma la storia è assai diversa, tanti visi a confermarlo
Suoni duri come pietre, corde e rabbia nella mani
Nabat, Rough ed Asociale, il loro grido è ancora vivo
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
Siamo l’ultima risorsa d’un passato di gloria!
Siamo l’ultima risorsa!

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L’ultima risposta

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima risposta di Subsonica

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L’ultima rivolta nel quartiere Villanova non ha fatto feriti

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Primitivi del futuro

Testo Della Canzone

L'ultima rivolta nel quartiere Villanova non ha fatto feriti di Tre allegri ragazzi morti

Prendi a calci il tuo padrone, non lo fai
Parla dei tuoi desideri, non lo fai
Metti a fuoco la nazione, non lo fai
Smettila di comperare, non lo fai
Stacca la televisione, non lo fai

Guarda il cielo: è rovinato
Guarda il campo: è rovinato
Guarda il mare deturpato
Guarda l’uomo, guarda l’uomo, guarda l’uomo, guarda l’uomo

Prendi a calci il tuo padrone, non lo fai
Rimetti in moto la ragione, non lo fai
La famiglia è un’altra cosa, non lo fai
Stacca la tua connessione, non lo fai
Scrivi almeno una poesia, non lo fai

Guarda il cielo: è rovinato
Guarda il campo: è rovinato
Guarda il mare deturpato
Guarda l’uomo, guarda l’uomo, guarda l’uomo, guarda l’uomo.

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L’ultima rivolta nel quartiere Villanova non ha fatto feriti – Tre allegri ragazzi morti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima rivolta nel quartiere Villanova non ha fatto feriti – Tre allegri ragazzi morti

Prendi a calci il tuo padrone.. non lo fai
Parla dei tuoi desideri.. non lo fai
Metti a fuoco la nazione.. non lo fai
Smettila di comperare.. non lo fai
Stacca la televisione.. non lo fai

Guarda il cielo è rovinato
Guarda il campo è rovinato
Guarda il mare è deturpato
Guarda l'uomo
Guarda l'uomo
Guarda l'uomo
Guarda l'uomo

Prendi a calci il tuo padrone.. non lo fai
Rimetti in moto la ragione.. non lo fai
La famiglia è un'altra cosa.. non lo fai
Stacca la tua connessione.. non lo fai
Scrivi almeno una poesia.. non lo fai

Guarda il cielo è rovinato
Guarda il campo è rovinato
Guarda il mare è deturpato
Guarda l'uomo
Guarda l'uomo
Guarda l'uomo
Guarda l'uomo

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L’ultima rivoluzione

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Tutte storie

Testo Della Canzone

L'ultima rivoluzione di Eros Ramazzotti

Prima di cercare di guarire il mondo
qui si tratta forse di capirci noi
prima di arrivare a raschiare il fondo
una smossa, amico, diamocela noi
sono ancora i pregiudizi e l’idiozia
che non lasciano vedere un po’ più in là
c’è un attacco generale di miopia
che potrebbe diventare cecità
mi sbaglierò
ma guarda in giro, guarda cosa c’è
per questo anch’io
mi sono barricato dentro me
c’è già troppa confusione
troppa gente che sa sempre il perché
per ognuno c’è una storia che non va
e se tutti han ragione
ma la colpa allora di chi mai sarà
se tu sei qui
è già un inizio, è già qualcosa
saper con chi
puoi parlare
fortuna che
almeno tu sei uno che sa
anche ascoltare
l’ultima rivoluzione che c’è
se ancora sei
l’amico che sei sempre stato tu
che dici se
provassimo a cercare
di diventarlo ancora di più
di più
prima di cercare di guarire il mondo
(di guarire)
qui si tratta forse di capirci noi
(di capirci)
prima di cercare di quadrare il mondo
(di guarire)
c’è bisogno forse di cambiare noi
di cambiare noi
forse è l’ultima rivoluzione che
la potrebbe fare ognuno dentro sé
si potrebbe fare
ognuno dentro sé

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
LA SOL LA SI-7 FA#-7 RE LA

      LA         MI            SI-
Prima di cercare di guarire il mondo
        RE          MI         FA#-
qui si tratta forse di capirci noi
      LA          MI             SI-
prima di arrivare a raschiare il fondo
     RE           MI           FA#-  RE LA MI   RE LA MI
una smossa, amico,   diamocela noi.
       LA           MI           SI-
Sono ancora i pregiudizi e l'idiozia
        RE         MI                 FA#-
che non lasciano vedere un po' più in là
         LA        MI         SI-
c'è un attacco generale di miopia
       RE         MI       FA#-
che potrebbe diventare cecità.
RE     LA    MI      RE              LA          MI
   Mi sbaglierò, ma guarda in giro, guarda cosa c'è
RE      LA         MI    RE             LA     MI
   per questo anch'io mi sono barricato dentro me
         SI-7       DO#-7
c'è già troppa confusione
       RE           MI            LA   MI  SI-  RE  MI  FA#-
troppa gente che sa sempre il perchè.
      LA            MI            SI-
Per ognuno c'è una storia che non va
                  DO#-        RE           MI    LA
e se tutti han ragione, ma la colpa di chi mai sarà.
MI-7           LA   MI-7                     LA
    Se tu sei qui è già un inizio, è già qualcosa
MI-7           LA         SI-   SIb5+ RE/LA MI/SOL#
    saper con chi puoi parlare.
MI-7         LA                          FA#            SI-
    Fortuna che almeno tu sei uno che sa     anche ascoltare.
  SOL  RE   LA DO     RE        MI-   LA MI SI-   RE MI FA#-
L'ul - ti - ma rivoluzione che c'è.
RE      LA   MI     RE           LA           MI
   Se ancora sei l'amico che sei sempre stato tu
RE     LA   MI    RE           LA
   che dici se provassimo a cercare
   RE           LA       MI LA MI SI-       RE MI
di diventarlo ancora di più,         di più.

FA#- LA MI SI-7 RE MI FA#- FA#

      SI         FA#           DO#-
Prima di cercare di guarire il mondo
        MI          FA#        SOL#-
qui si tratta forse di capirci noi
      SI         FA#            DO#-
prima di cercare di quadrare il mondo
      MI          FA#         SOL#   DO SOL RE-7 FA SOL         LA-
c'è bisogno forse di cambiare noi,                  di cambiare noi.
          DO       SOL       RE-7
Forse è l'ultima rivoluzione che
      FA           SOL         LA- DO SOL RE-7
la potrebbe fare ognuno dentro sé.
      FA           SOL         LA-
Si potrebbe fare ognuno dentro sé.

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L’ultima salita

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 Con me o contro di me
2007 Nomadi & Omnia Symphony Orchestra (Cd 2)

Testo Della Canzone

L'ultima salita di Nomadi

Corri più veloce del vento
il vento non ti prenderà mai
corri ancora adesso lo sento
sta soffiando sopra gli anni tuoi.
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no

Dimmi cos’è che fa sentire
il vuoto che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè

Cerchi questo giorno d’inverno
il sole che non tramonta mai
lo cerchi in questa stanza d’albergo
solo e sempre con i tuoi guai.
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no

Dimmi cos’è che fa sentire il vuoto
che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè

Dimmi cos’è che fa sentire
il vuoto che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè

A braccia alzate verso il cielo
nella notte te ne andrai
e a pugni chiusi sulla vita
la tua vita graffierai

Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no

Dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè….

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Intro: Fa Do Sol (2 volte)

Fa Do Sol Fa Do Sol
Corri più veloce del vento, il vento non ti prenderà mai.
Fa Do Sol Fa Do Sol
Corri ancora adesso, lo sento, sta soffiando sopra gli anni tuoi.
Fa Do Sol
Dammi la mano, fammi sognare, dimmi se ancora avrai
Fa Sol Mi7
al traguardo ad aspettarti qualcuno oppure no.

Lam Sol Mi7 Lam Lam/Sol Fa
Dimmi cos’è che fa sentire il vuoto, che ti toglie tutto e fa finire il gioco.
Do Sol Mi7
Dimmi cos’è dentro di te, dimmi perché.

Lam (invece di Fa)
Cerchi in questo giorno d’inverno il sole che non tramonta mai.
Lo cerchi in questa stanza d’albergo, solo e sempre con i tuoi guai.
Dammi la mano, fammi sognare, dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti qualcuno oppure no.

Dimmi cos’è che fa sentire il vuoto, che ti toglie tutto e fa finire il gioco.
Dimmi cos’è dentro di te, dimmi perché.
Dimmi cos’è che fa sentire il vuoto, che ti toglie tutto e fa finire il gioco.
Dimmi cos’è dentro di te, dimmi perché.

Fa Do Sol
A braccia alzate verso il cielo nella notte te ne andrai,
Lam Lam/Sol Fa
e a pugni chiusi sulla vita, la tua vita graffierai.
Do Sol
Dammi la mano, fammi sognare, dimmi se ancora avrai
Fa Sol Mi7
al traguardo ad aspettarti qualcuno oppure no.

Strum: Lam Sol Mi7 Lam Lam/Sol

Fa Do Sol Mi7
Dimmi cos’è dentro di te, dimmi perché.

Strum: Lam Sol Mi7 Lam Lam/Sol

Fa Do Sol Mi7
Dimmi cos’è dentro di te, dimmi perché.

Finale: Lam Sol Mi7 Lam Lam/Sol Fa Do Sol Mi7 (ad libitum) 

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L’ultima salita – Nomadi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima salita – Nomadi

Corri più veloce del vento
Il vento non ti prenderà mai
Corri ancora, adesso lo sento
Sta soffiando sopra gli anni tuoi

Dammi la mano, fammi sognare
Dimmi se ancora avrai
Al traguardo ad aspettarti
Qualcuno oppure no

Dimmi cos'è che fa sentire
Il vuoto che ti toglie tutto
E fa finire il gioco
Dimmi cos'è dentro di te
Dimmi perché

Cerchi questo giorno d'inverno
Il sole che non tramonta mai
Lo cerchi in questa stanza d'albergo
Solo e sempre con i tuoi guai

Dammi la mano, fammi sognare
Dimmi se ancora avrai
Al traguardo ad aspettarti
Qualcuno oppure no

Dimmi cos'è che fa sentire il vuoto
Che ti toglie tutto
E fa finire il gioco
Dimmi cos'è dentro di te
Dimmi perché

Dimmi cos'è che fa sentire
Il vuoto che ti toglie tutto
E fa finire il gioco
Dimmi cos'è dentro di te
Dimmi perché

A braccia alzate verso il cielo
Nella notte te ne andrai
E a pugni chiusi sulla vita
La tua vita graffierai

Dammi la mano, fammi sognare
Dimmi se ancora avrai
Al traguardo ad aspettarti
Qualcuno oppure no

Dimmi cos'è dentro di te
Dimmi perché
Dimmi cos'è dentro di te
Dimmi perché...

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L’Ultima Scena – Night Skinny Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Scena – Night Skinny

{Strofa 1}
Sento il vento fra i capelli e le pale degli elicotteri
Tu pensi alle favole io penso a chi vuole fottermi
Tentano di confonderci vogliono solo estorcermi
Il senno che mi rimane nel sonno tocca contorcersi
Credo nell'uomo e nella sua carta di credito
E un demonio se c'è non se la mena come il suo competitor
La mia generazione compra il tuo debito
Ma la nostra coscienza non incontra il tuo merito
Non ci intorti neanche con le tue bombe
Ricordati che le tombe non hanno casseforti
L'ipnosi non mi tocca per ora ma la si tange
Prega ginuflessa su di un raso rosso sangue
Qui si batte la fiacca questo sistema sfianca
Ti schiaccia come una blatta e chi alza la testa schiatta
Sventola i tuoi diritti e poi te li straccia in faccia
Poi torna chiedendo un voto che suona più da minaccia
Una manciata di uomini che gioisce
Un videopoker ci riunisce in questa apocalisse in pixel
Come un dramma che suona fin troppo comico
Liriche multitasking finestre aperte su un monitor
Stato di attrito cronico
Ferite aperte cucite vite mediocri coperte dal tasso alcolico
Madre riparami da queste piogge acide
Una specie che annega nelle sue stesse lacrime

{Ritornello}
Siamo presi benissimo
Ci si muove
Come in una palude pianissimo
Qui si muore
Fisso negli occhi l'aliena
Provo mosse nuove
Se non ci si muove
Questa è l'ultima scena
Siamo presi benissimo
Ci si muove
Come in una palude pianissimo
Qui si muore
Fisso negli occhi l'aliena
Provo mosse nuove
Se non ci si muove
Questa è l'ultima scena

{Strofa 2}
Capisci che siamo stanchi dei vostri soldi contanti
E dei vostri toni arroganti e dei vostri SUV bianchi
E di vedere i nostri sogni infranti
Dei vostri numeri ed illuderci che tanto ce la faremo ma in quanti?
Sensi di colpa che inculchi con cui non copri le
Facce consumate da lacrime endocrine
La vostra governance messa a repentaglio da pochi nerd
Fanno saltare i server e i nervi di chi li sfrutta
La fretta non ci concede più tempo ma riflettiamo
L'ologramma quotidiano di quello che siamo
Basta un click e lo cambiamo ma non ne abbiamo percezione
Fatto sta che non ci tocca mai premere il bottone
Vite da pusillanime senza quasi pentirsene
Bacia la figlia stappa una birra poi chissene
I detrattori là fuori non hanno dresscode
Mani sul collo come il Morpho di Vampyros Lesbos
Io nel dubbio resto se no è proprio da stronzi
Lasciare la propria firma e sparire in un men che non si
Quasi ridendo quasi provando pena
Prendersi sul serio con le dita incrociate dietro la schiena

{Ritornello}
Siamo presi benissimo
Ci si muove
Come in una palude pianissimo
Qui si muore
Fisso negli occhi l'aliena
Provo mosse nuove
Se non ci si muove
Questa è l'ultima scena
Siamo presi benissimo
Ci si muove
Come in una palude pianissimo
Qui si muore
Fisso negli occhi l'aliena
Provo mosse nuove
Se non ci si muove
Questa è l'ultima scena

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L’ultima sera

Album

È contenuto nei seguenti album:

1991 Crescendo

Testo Della Canzone

L'ultima sera di Mariella Nava

Chiave maledetta chiave apri quella porta
porta che si tiene dietro i desideri miei
blindata come i miei segreti e tutto quello che farei
ma cresce questa voglia qui costretta e chiusa

Scarpe maledette scarpe che mi state strette
e calpestate questa strada che non è più mia
sicure come un’abitudine impolverate di bugie
di quando fermo gli occhi e sciolgo le mie fantasie

Ma da domani no le poche cose prendo
e poi spicchiamo il volo il meglio lascerò
che si capisca che non è un momento solo…

Andiamo via mi porti via
per fermarci, se vuoi in capo al mondo
non lasciamo più tracce qui intorno
spengo la coscienza scappo da questa galera
fatta di ragioni e colpe
ti giuro,
è l’ultima sera…

Luna maledetta luna che aspetti per calare
m’illumini nei miei pensieri sveglia accanto a lui
proietti la mia vita già trascorsa e come la ricostruirei
e un passo indietro a chi non c’entra con gli errori miei

Ma questa volta no
non posso rinunciare
nè aspettare ancora

Andiamo via mi porti via
vieni a prendermi appena fa giorno
viaggio di sola andata senza ritorno
brucerò lo stesso per non farci più del male
un’esistenza più leale
e vera
è l’ultima sera…

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L’ultima settimana

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Marracash

Testo Della Canzone

L'ultima settimana di Marracash

La città è ormai lontana
e sono qui che guido
sono vivo
e ancora ho lei vicino
accucciata sul sedile almeno lei è innocente
lei che non sa niente
di quello che combino
io,meschino che ho rovinato tutto
come ho potuto
chissa forse era destino.
Butto giu un sorso
ed alzo il finestrino
per tenere chiuso fuori il buio
arriverà il mattino
non farmi domande
io non ti dirò bugie
ma tu non me lo chiedi
perchè sto sulle mie
perchè ti ho chiesto di partire
senza dirlo a nessuno
perchè penso per due
quando ho sempre pensato per uno
e non c’è piu il futuro di una volta
leggo al cesso dell’autogrill
che ironia della sorte ma
non c’è ironia nella morte
pago il caffè ed esco
c’è foschia questa notte

RIT:
fissami pure non so dirti la verità
dai vieni qua e dimmi che anche io ho un’anima
se si sa non è piu un segreto
ma in realtà -non so dirtelo-
guardarmi a fondo stavolta non basterà
tu temi gia e sai che qualcosa non va
non pensarci perchè tanto questa volta io
-non so dirtelo-

Lei mi fa ciao dal parabrezza
ingoio l’amarezza
voglio che mi veda senza
c’è il mare c’è brezza
le corro incontro coi biglietti in tasca
per la prima nave in partenza
e tutto la diverte
ride la sto a guardare
semplicemente
pensando che le è andata male
Messina splende
vedo tre fichi d’india
arance di sicilia
lei,si sistema il trucco alle ciglia
e arriviamo che sono gia a tavola
nino è a capo tavola
è sorpreso
ma non chiede
che ci faccio là
ci sistema fuori avola
vecchia casa isolata
tutta in pietra e in tufo
sembra una favola
lei se ne innamora
io penso che sia un bel modo
per un uomo
di passare la sua ultima settimana
stiamo soli per qualche ora
io bevo sciolgo quel nodo
ora quella tenda chiudila
che mi va

Rit.

Passati i primi giorni
non penso nemmeno piu a scappare
non le dico mai no
qualsiasi cosa voglia fare
il mare,le cene,la pace,le chiese,le strade
di giorno
lei cosi vive bella
io dentro morto
piu mi accorgevo di quando era bello averla
piu si avvicinava il momento di perderla
e lei era sempre stata li
come una fune tesa
e io non mi ero mai
allungato per prenderla
ed ora era tardi
troppo tardi per me e lei
dopodomani saro a milano alle sei
per dire non ce l’ho fatta
che non ho i soldi
per prendermi due colpi
e pareggiare i conti
in cerchio sopra di me
i loro volti
mentre è a te che penso
mentre credo vado all’inferno
leggi il biglietto
ho messo i soldi in un doppiofondo
un tramonto

[tu in spiaggia che ridi
girando in tondo
e poi nulla..]x4

e poi nulla.

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L’Ultima Settimana – Marracash Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Settimana – Marracash

[Hook]
Fissami pure, non so dirti la verità
Dai vieni qua e dimmi che anch'io ho un'anima
Se sì non è più un segreto, ma in realtà
Non so dirtelo
Guardami a fondo, stavolta non basterà
Tu tremi già e sai che qualcosa non va
Non pensarci perché tanto questa volta io
Non so dirtelo

[Verso 1]
La città è ormai lontana e sono qui che guido
Sono vivo, e ho ancora lei vicino
Accucciata sul sedile, almeno lei è innocente
Lei che non sa niente di quello che combino
Io meschino, che ho rovinato tutto
Come ho potuto? Chissà, forse era destino
E butto giù un sorso dal suo finestrino
Per tenere chiuso fuori il buio, arriverà il mattino
E non farmi domande e io non ti dirò bugie
Ma tu non me lo chiedi perché sto sulle mie
Perché ti ho chiesto di partire, senza dirlo a nessuno
Perché penso per due, che ho sempre pensato per uno
"E non c'è più il futuro di una volta"
Leggo al cesso dell'autogrill, che ironia della sorte
Ma non c'è ironia nella morte
Pago il caffè ed esco, c'è foschia questa notte

[Hook]
Fissami pure, non so dirti la verità
Dai vieni qua e dimmi che anch'io ho un'anima
Se sì non è più un segreto, ma in realtà
Non so dirtelo
Guardami a fondo, stavolta non basterà
Tu tremi già e sai che qualcosa non va
Non pensarci perché tanto questa volta io
Non so dirtelo

[Verso 1]
E lei mi fa ciao dal parabrezza, ingoio l'amarezza
Voglio che mi veda senza
C'è il mare, c'è brezza, le corro incontro
Coi biglietti in tasca per la prima nave in partenza
E tutto la diverte, ride, la sto a guardare
Semplicemente pensando che le è andata male
Messina splende, guido tra i fichi d'india
Arance di Sicilia, lei si sistema il trucco alle ciglia
Arriviamo che sono già a tavola, Rino è a capotavola
È sorpreso ma non chiede che ci faccio là
Ci sistema fuori Avola
Vecchia casa isolata, tutta in pietra, e, puff, sembra una favola
Se ne innamora e io penso che sia un bel modo
Per un uomo di passare la sua ultima settimana
Stiamo solo per qualche ora, io bevo, sciolgo quel nodo
Ora quella tenda chiudila, che mi va

[Hook]
Fissami pure, non so dirti la verità
Dai vieni qua e dimmi che anch'io ho un'anima
Se sì non è più un segreto, ma in realtà
Non so dirtelo
Guardami a fondo, stavolta non basterà
Tu tremi già e sai che qualcosa non va
Non pensarci perché tanto questa volta io
Non so dirtelo

[Verse 3]
Passati i primi giorni non penso nemmeno più a scappare
Non le dico mai no, qualsiasi cosa voglia fare
Il mare, le cene, la pace, le chiese, le strade di giorno
Lei così viva e bella, io dentro morto
Più mi accorgevo di quanto era bella averla
Più si avvicinava il momento di perderla
E lei era sempre stata lì, come una fune tesa
E io non mi ero mai allungato per prenderla
Ed ora era tardi, troppo tardi per me e lei
Dopodomani sarò a Milano alle sei
Per dirgli "non ce l'ho fatta", che non ho i soldi
Per prendermi due colpi e pareggiare i conti
Un cerchio sopra di me, i loro volti mentre è a te che penso
Mentre crepo e vado all'inferno, leggi il biglietto
Ho messo i soldi in un doppiofondo, un tramonto
Tu in spiaggia che ridi girando in tondo, poi nulla
Tu in spiaggia che ridi girando in tondo, poi nulla
Tu in spiaggia che ridi girando in tondo, poi nulla
Tu in spiaggia che ridi girando in tondo, poi nulla
E poi nulla...

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L’ultima sigaretta – Lucia Manca Testo della canzone

https://open.spotify.com/track/3tnzGfsxyFJSp8A19aPqUa?si=6CoJRsvpQRuqwnLZaHM95Q

Il Testo della canzone di:
L'ultima sigaretta – Lucia Manca

(Strum.)

Ogni notte passa in fretta
e ti aspetto alla porta
ma tu, non arrivi mai.

Mentre fumo l'ultima sigaretta
penso a tutto quello che vorrei,
che non riesco ad avere mai.

RIT.
E vieni su da me
e non avere più paura,
puoi fare finta che non sia
per questa mia malinconia..
e ti rialzi e c'è
un posto dove stare
per non vedermi andare via
con questa mia malinconia.

(strum.)

Ogni notte passa in fretta
mentre ascolto in lontananza
le voci di questa città..

fumo ancora un'altra sigaretta
e confondo il tempo,
se ne va con la mia abitudine.

RIT.
E vieni su da me
e non avere più paura,
puoi fare finta che non sia
per questa mia malinconia..
e ti rialzi e c'è
un posto dove stare
per non vedermi andare via
con questa mia malinconia.

Con questa mia malinconia.

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L’ultima speranza – Giancarlo Magalli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima speranza – Giancarlo Magalli

E così vuoi diventare un mito, un eroe
Ho già avuto mille idioti in prova, proprio come te
E uno dopo l'altro quanti fiaschi. Mai!
E quante notti insonni
Ma basta con le scuse, se è un figlio famoso
Che mi chiede di provarci ancor
Risponderò così: "Ci sto"!
Hai vinto!
Oh dei!
Ohi ohi!
Pensavo nessun mi avrebbe incastrato più
Me l'ero giurato eppure ci siamo ancor
Io amo le coppe e non le sconfitte
Io sono il migliore ma ooooh, un'altra schiappa!
Ai sogni che avevo io non ci credo più
E' meglio un buon prato in cui pascolare, ma
A te serve un maestro, un satiro saggio
Un professionista che uaaaah, mi torna l'ulcera
Ho una speranza l'ultima e sei, sei tu
Sebbene ciò che cerco sia un po' di più
Di tanti incapaci che ho scelto tu sei
Tu sei il peggio! Ma ci sei solo tu
Quello a cui vai incontro sai
È un grande impiccio e lo vedrai
Dopo tanti mezzi dei, tu no, non mi deluderai
Puoi essere un mito e tu lo sarai perché
Hai dentro un gran cuore, e non solo muscoli
Ricorda che è un'arte, un lusso per pochi
E tu sei un po' poco però... stai andando forte!
Sei l'ultima speranza la mia, sei tu
Prima che quel dannato mi butti giù
Su te punto tutto. Vai, caccialo via
E' il momento in cui, puoi fargli veder chi sei
Il più grande eroe esistito mai sei tu

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L’ultima spiaggia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1977 Tac
1990 Non mi riconosco in nessuno
1992 Califano in concerto dal Blue Moon di Ogliastro Marina 2
2001 Stasera canto io
2003 Le luci della notte

Testo Della Canzone

L'ultima spiaggia di Franco Califano

(di: Franco Califano)

Trovato il paese,
poi dopo fai presto
per l’auto al parcheggio,
c’è un povero Cristo
Trapassa la piazza,
imbocca il viale
finchè non incontri
una rampa di scale

Trecento gradini
e arrivi al mio nulla
mi vedi trascino
una mente che sballa,
un sorso di mare,
una lama di sole
per l’ultima spiaggia
di uomo animale..

Laggiù, dove m’hai spinto tu
sto io che aspetto il turno mio.

Ormai dal tempo
antico dell’addio
ho solamente
una gran voglia di morire
la solitudine…
morire in solitudine….
perchè dopo tanti anni vieni qua
ad arricchire il niente
con la tua pietà…

A un uomo che aveva
perduto la testa
prendesti anche il collo,
gli facesti la festa,
piangendo ritorna
sui passi di prima
gli stessi gradini,
ma verso la cima..

Il viale, la piazza,
la macchina è a posto
la mancia al guardiano
che campa di questo..
il sole ha girato
gelando lo scoglio
in basso sono io,
sto vivendo e non voglio..

Laggiù dove m’hai spinto tu
sto io che aspetto il turno mio.

Ormai dal tempo
antico dell’addio
ho solamente
una gran voglia di morire..
la solitudine..
morire in solitudine..
perchè dopo tanti anni vieni qua
ad arricchire il niente
con la tua pietà…

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
(intr.) LAm LAsus2  LAm6 MIm
         LAm LAsus2  LAm6 MIm
         LAm LAsus2  LAm6 MIm
         LAm LAsus2  LAm  LAm7
 REm
 Trovato il paese, poi dopo fai presto
 LAsus2            LAm                    LAsus2
 per l'auto al parcheggio, c'è un povero Cristo
 REm
 Trapassa la piazza, imbocca il viale
 LAsus2        LAm                 LAsus2
 finchè non incontri una rampa di scale
 REm
 Trecento gradini e arrivi al mio nulla
 LAsus2       LAm7    LAsus2      LAm
 mi vedi trascino una mente che sballa,
 REm
 un sorso di mare, una lama di sole
 LAsus2        LAm               LAm7    LAm6
 per l'ultima spiaggia di uomo animale..

     MIm              LAm      LAm7
 Laggiù, dove m'hai spinto tu
     RE                MIm
 sto io che aspetto il turno mio.
   LAm7 LAm           SOL         MIm
 Ormai   dal tempo antico dell'addio
        LAm             SI7
 ho solamente una gran voglia di
   MIm          LAm    LAm7
 morire la solitudine...
   RE           MIm
 morire in solitudine....
 LAm7   LAm           SOL        DO7+
 perché    dopo tanti anni vieni qua
           LAm          SI7            MIm
 ad arricchire il niente con la tua pietà...

 REm
 A un uomo che aveva perduto la testa
 LAsus2             LAm                   LAsus2
 prendesti anche il collo, gli facesti la festa,
 REm
 piangendo ritorna sui passi di prima
 LAsus2         LAm               LAsus2
 gli stessi gradini, ma verso la cima..
 REm
 Il viale, la piazza, la macchina è a posto
  LAsus2         LAm7       LAsus2    LAm
 la mancia al guardiano che campa di questo..
 REm
 il sole ha girato gelando lo scoglio
 LAsus2        LAm                   LAm7    LAm6
 in basso dove io, sto vivendo e non voglio..

     MIm              LAm      LAm7
 Laggiù, dove m'hai spinto tu
     RE                MIm
 sto io che aspetto il turno mio.
   LAm7 LAm           SOL         MIm
 Ormai   dal tempo antico dell'addio
        LAm             SI7
 ho solamente una gran voglia di
   MIm          LAm    LAm7
 morire la solitudine...
   RE           MIm
 morire in solitudine....
 LAm7   LAm           SOL        DO7+
 perché    dopo tanti anni vieni qua
           LAm          SI7            MIm
 ad arricchire il niente con la tua pietà...

 (strum.)
  REsus4 RE LAsus2 LAm LAm7    REsus4 RE MIm

 (finale)
 RE REsus4 RE LAm LAsus2 LAm7    RE REsus4 RE LAm LAsus2 LAm7
 RE REsus4 RE LAm LAsus2 LAm7    RE REsus4 RE LAm  MIm

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L’ultima spiaggia – Franco Califano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima spiaggia – Franco Califano

[Strofa 1]
Trovato il paese, poi dopo fai presto
Per l’auto al parcheggio c’è un povero Cristo
Trapassa la piazza, imbocca il viale
Finché non incontri una rampa di scale
Trecento gradini e arrivi al mio nulla
Mi vedi, trascino una mente che sballa
Un sorso di mare, una lama di sole
Per l’ultima spiaggia di un uomo animale

[Ritornello]
Laggiù, dove m’hai spinto tu
Sto io, che aspetto il turno mio
Ormai, dal tempo antico dell’addio
Ho solamente una gran voglia di morire
La solitudine... morire in solitudine
Perché dopo tanti anni vieni qua
Ad arricchire il niente con la tua pietà?

[Strofa 2]
A un uomo che aveva perduto la testa
Prendesti anche il collo, gli facesti la festa
Piangendo ritorna sui passi di prima
Gli stessi gradini, ma verso la cima
Il viale, la piazza, la macchina è a posto
La mancia al guardiano, che campa di questo
Il sole ha girato, gelando lo scoglio
In basso dove io sto vivendo e non voglio

[Ritornello]
Laggiù, dove m’hai spinto tu
Sto io, che aspetto il turno mio
Ormai, dal tempo antico dell’addio
Ho solamente una gran voglia di morire
La solitudine... morire in solitudine
Perché dopo tanti anni vieni qua
Ad arricchire il niente con la tua pietà?

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L’ultima spiaggia – JVLI Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima spiaggia – JVLI

{Intro}
(Shade)
Insomma sto dando di matto
Le ho mandato un messaggio tipo quindici giorni fa
Ma non mi ha ancora risposto
Credo.. le siano finiti i giga
Si sarà sicuramente così
Sai dovrei chiedere a Baby K se le fa una promozione
O qualcosa del genere
(Boro Boro)
Sicuramente si sarà fatta un altro
E sarà in spiaggia con lui
A spassarsela sul suo yacht
O come si chiamano quelle merde simili
(JVLI)
Shh, smettila, non lo vedi che ci sta soffrendo?
Dovremmo pensare alla musica

{Strofa 1: Shade}
(eeeoo, Iskido, Jvli, Shade)
Goditi il nostro momento
Prima che si sarà spento
E succederà fra un momento
Tipo quando l'iPhone è all'1%
Invece ora come ora è un po' come se tu non mi conoscessi
E abbiamo in comune solamente Netflix
E guardi quelle serie con battute divertenti
Ma non ti diverti
Perchè sei così calda
Che se mi chiedi di farlo con la protezione
Uso la crema protezione cinquanta
Rapinerei una banca
Casa di carta
Ma non ho soldi
La mia è una casa di carta (straccia)

{Bridge}
Non so come fai
Mi mandi sempre fuori
Anche se non esco mai
Mi chiedo sempre
Chissà come fai
Mi sembra ci sei ancora
Anche quando te ne vai

{Ritornello}
E prendo il muro a
Testate
D'estate
Testate
E prendo il muro a
Testate
D'estate
Che fate?
Finchè mi cade la faccia
Castelli in aria di sabbia
E prendo il muro a
Testate
D'estate
Che fate?
Ci vediamo all'ultima spiaggia
Eeeeeeeeoooooooo
E va bhe, speriamo ti piaccia
Eeeeeeeeoooooooo
Ci vediamo all'ultima spiaggia
Eeeeeeeeoooooooo
Ti bacio sulle tue labbra
Quando il destino non guarda

{Strofa 1: Boro Boro}
Hey hey baby
Dimmi mo' cosa ti credi
Cive-diamo
All'ultima spiaggia come ieri
Testate contro al muro
Estate caliente mucho
{? 2:03} puntata uno
(uh uh uh)
Ya
Ora viene {?} prima ero a {?}
La mia vita suona a scatti come un carillon
Mangio rapper gamberetti
E non seguo il bon ton
Ho solo preso pesci freschi
Frate ma por favor
Fumo canne mangio tappe come rapper
Cambio scrape come niente
Cambio tipa con l'amica mica male
Ma allo stesso tem(po)

{Bridge}
Non so come fai
Mi mandi sempre fuori
Anche se non esco mai
Mi chiedo sempre
Chissà come fai
Mi sembra ci sei ancora
Anche quando te ne vai

{Ritornello}
E prendo il muro a
Testate
D'estate
Testate
E prendo il muro a
Testate
D'estate
Che fate?
Finchè mi cade la faccia
Castelli in aria di sabbia
E prendo il muro a
Testate
D'estate
Che fate?
Ci vediamo all'ultima spiaggia
Eeeeeeeeoooooooo
E va bhe, speriamo ti piaccia
Eeeeeeeeoooooooo
Ci vediamo all'ultima spiaggia
Eeeeeeeeoooooooo
Ti bacio sulle tue labbra
Quando il destino non guarda

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L’ultima Spiaggia – Rocky’s Filj Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima Spiaggia – Rocky's Filj

Ho lasciato là quel mondo
... navigando tanto ...
Sto su questa spiaggia... ormai
Niente più città fumose, niente cose da cui fuggire!
Bevo questa sabbia bianca... e il mare blu

Non sarà un rifugio... certo! Ma mi sembra giusto
"pace" per un giorno ancora!
Non sfuggirò al grande buio, lo aspetterò quaggiù!
E tuonerà...
E un altro sole brucerà, e poi pioverà...
... ma allora non sarò già più...
Voglio bere il cielo... cielo... cielo...

Forte griderò al vento
Tutto lo sgomento di chi uccide e insieme muore già
Terra senza campi, senza fiori, senza vita né morte!!!
Non esiste un'altra spiaggia, no, non c'è più...

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L’ultima Spiaggia – Samadhi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima Spiaggia – Samadhi

Vieni amico mio
Che quella stella in cielo
Ci guiderà!
Segui noi!...

E lungo il cammino, sai
Ce ne sono tanti che vanno là...
Come noi
A cercare Bethlemme...
Vien anche tu!!!

Strade senza nome...
Corde ai nostri piedi...
ECCO PERCHÉ
SIAMO QUI!

Un milione di anni...
Fiumi di parole...
ECCO PERCHÉ
SIAMO QUI!

Noi andiamo a Bethlemme..
Vieni anche tu!!!

Nella notte nera
Noi cantiamo in coro
Guardando sù...
Verso Lui...

Nasci un'altra volta, Tu...
Noi la cometa
Si aspetterà
TORNA QUI!

Torna ancora a Bethlemme!!!
Pietà di noi...

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L’ultima spiaggia – Zecchino d’oro

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima spiaggia – Zecchino d'oro di Bambini

Valentina Tripodoro
(PanzutiCoppola – Paltrinieri)

L’ultima spiaggia rimasta pulita
È un’occasione per fare una gita.
Sabbia dorata, mar di cobalto,
L’ultima spiaggia è presa d’assalto.
Macchine in fila sul litorale,
Gente impaziente, la febbre sale…

Sull’ultima spiaggia a un passo dal mare
Han messo un cartello che fa meditare:
«ULTIMA SPIAGGIA RIMASTA PULITA,
CHE RESTI TALE DOPO LA GITA!»

Sull’ultima spiaggia a un passo dal mare
Han messo un cartello che fa meditare:
«ULTIMA SPIAGGIA RIMASTA PULITA,
CHE RESTI TALE DOPO LA GITA!»

Interludio

Tutti in costume di corsa a bagnarsi,
Dentro quell’acqua che sogno tuffarsi!
È mezzogiorno, dai, che si mangia!
Lì sulla spiaggia la gente si arrangia.
Una montagna di scatolette,
Un campionario di bottigliette…

Sull’ultima spiaggia a un passo dal mare
Han messo un cartello che fa meditare:
«ULTIMA SPIAGGIA RIMASTA PULITA,
CHE RESTI TALE DOPO LA GITA!»

Sull’ultima spiaggia a un passo dal mare
Han messo un cartello che fa meditare:
«ULTIMA SPIAGGIA RIMASTA PULITA,
CHE RESTI TALE DOPO LA GITA!»

Interludio

Chi fa la siesta sotto la tenda,
Chi torna in acqua e poi fa merenda:
Meloni e pesche, mamma che bello!
Però nessuno che legga il cartello…
Torna la quiete, la gita è finita,
L’ultima spiaggia non è più pulita…

Sull’ultima spiaggia a un passo dal mare
Han tolto il cartello che fa meditare:
«ULTIMA SPIAGGIA RIMASTA PULITA,
CHE RESTI TALE DOPO LA GITA!»

Sull’ultima spiaggia a un passo dal mare
Han tolto il cartello che fa meditare:
«ULTIMA SPIAGGIA RIMASTA PULITA,
CHE RESTI TALE DOPO LA GITA!
CHE RESTI TALE DOPO LA GITA!»

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L’ultima stanza a destra

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

L'ultima stanza a destra di Luciano Somma

Voce narrante: Francesco Cusani

La casa si trovava a piano terra, c’era l’ingresso ed un lunghissimo corridoio con diverse porte, una per ogni stanza da letto, fino ad arrivare in un grande salone che era in pratica il posto maggiormente frequentato dalla famiglia, in effetti fungeva da soggiorno e sala da pranzo, e dava su un giardino abbastanza grande con un piccolo orto e qualche albero da frutta.

Il capo famiglia era un impiegato di banca 48 enne e la moglie una maestra di scuola elementare sulla quarantina; la prole, numerosa: cinque maschi e due femmine, che si distanziavano di due anni l’uno con l’altro, dai 16 ai 4 anni.

Viveva, con la già numerosa famiglia, il padre di lei. Aveva superato di poco l’ottantina, un commerciante di pellami ormai in pensione rimasto vedovo, che era andato ad abitare con l’unica figlia femmina; gli altri due figli maschi si erano trasferiti in altre città ben lontane da Napoli.
Don Carmine, come affettuosamente veniva chiamato dai vicini ed in famiglia, una volta smessa l’attività, aveva venduto tutto ed il ricavato, diverse decine di milioni, lo aveva diviso tra i tre figli. La femmina, Camilla, aveva potuto realizzare il sogno dell’acquisto di quella casa.
Nonostante guadagnassero bene, lei ed il marito Filippo non erano mai riusciti a mettere nulla da parte, i 7 figli, quasi tutti in età scolare, avevano tante di quelle esigenze che i soldi non bastavano mai. Quei milioni erano stati una vera manna dal cielo: “santi e benedetti”.

Erano gli inizi degli anni 90 e dieci anni prima c’era stato il terremoto, la città ancora risentiva, specialmente nei quartieri popolari, di quell’effetto sismico devastante nei segni chiaramente visibili.
Loro abitavano in una zona centrale, ma, poiché il palazzo aveva subito grossi danni, si erano trasferiti nella zona collinare del Vomero dove prima erano stati qualche anno in una casa d’affitto e poi avevano avuto l’opportunità di acquistare quella grossa abitazione da ristrutturare.
L’avevano fatto mano a mano e adesso, finalmente, era più che abitabile, arredata con mobili moderni, senza però grosso sfarzo, lasciando un’unica stanza, ancora da adibire a qualcosa, sempre chiusa a chiave.
Quest’ultima, da buon San Pietro, l’aveva tenuta il nonno il quale ogni tanto, almeno una volta al mese, vi entrava, la rinchiudeva alle sue spalle e vi restava alcune ore. Per le pulizie non c’erano problemi, don Carmine provvedeva lui stesso: da giovane era stato in marina e dunque aveva imparato a fare di tutto, dal lavare i propri panni a spolverare.

Nessuno della famiglia era mai entrato in quella stanza, l’ultima sulla destra prima del salone, Camilla e qualche nipote avevano tentato di saperne qualcosa, ma da quell’orecchio il vecchio non sentiva, pretendeva la sua intimità, ci mancherebbe altro, diceva: «vi ho messo in condizione di avere quasi una reggia e volete mettere il naso nell’unico angolo privato che ho? Non sia mai!».

Nonostante i suoi ottant’anni godeva di ottima salute, usciva tutte le mattine per fare la sua brava passeggiata di qualche chilometro, nel pomeriggio, durante la buona stagione, trascorreva qualche ora in giardino, mangiava di tutto bevendo a tavola anche un buon bicchiere di vino bianco, se lo faceva venire da Mondragone, e la sera guardava i film in programma alla Tv.

La stanza “segreta” aveva un piccolo balconcino che affacciava sulla strada in discesa, sicché si può dire che dal di fuori si poteva accedere con molta facilità, ma don Carmine era molto previdente, aveva fatto mettere una cancellata che era chiusa dall’interno con un grosso e robustissimo catenaccio a prova di ladri, “anche quelli più scaltri”, diceva.

Quella mattina, era da poco passato mezzogiorno, come faceva ormai da tempo, don Carmine aveva rinchiuso la porta alle sue spalle e Camilla, che si era presa qualche giorno di ferie dalla scuola ed era sola in casa, stava in cucina tagliando delle patate quando sentì un grido provenire dalla stanza. Cercò di aprire la porta, ma non ci fu verso; corse per la strada tentando di capire almeno di cosa si trattasse, ma la cancellata e la finestra chiusa, con le tendine abbassate, non le consentirono di vedere un bel nulla. Rientrò in casa precipitandosi a chiamare al telefono il marito al quale brevemente spiegò la cosa e questi le assicurò che sarebbe rientrato appena possibile, il tempo di chiedere il permesso al direttore della filiale nella quale lavorava. Camilla fu presa dal panico, andava su e giù per la casa, avrebbe potuto allertare i vicini, ma un pensiero le suggerì di aspettare. Dopo un po’ si avvicinò nuovamente alla porta chiamando a voce alta, nevroticamente, il padre.

Passò qualche minuto e don Carmine uscì seguito da una donna alta, bionda, sui quaranta che incrociando il suo sguardo arrossì, scappando verso la porta e guadagnando l’uscita.

«Che c’è figliola?», disse il padre con un disarmante sorriso sulle labbra, «hai scoperto il mio “segreto” e mi dispiace che l’hai dovuto fare perché quella stupida di Matilde si è messa a gridare, non aveva mai avuto questa reazione nonostante io le dessi il solito pizzicotto sulle natiche nel “momento culminante”, non potevo sapere che stamattina la siringaia, sai la mia piccola soffre di reumatismi, aveva avuto la mano pesante lasciandole “quella parte” indolenzita! Vedi sono tre anni che va avanti questa nostra relazione, prima di questa casa andavamo in albergo, ricordi quando ti dicevo che andavo a trovare il mio amico Aldo, ma adesso con una stanza a disposizione, che ho preteso, sarebbe stato da sciocchi non approfittare, ti pare?».

Quando venne Filippo e seppe la cosa scoppiò in una sonorissima risata ed il giorno dopo furono giocati tre numeri a lotto.
Non uscirono!

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L’ultima telefonata

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima telefonata di Pino Donaggio

(Pino DonaggioPallavicini)

Ciao, sono io.
Ti ho telefonato perchè
ti devo dire che io parto.
Non so, non so per dove,
io voglio solo
andarmene,
andar lontano da te.

Non te ne voglio
per quello che hai fatto.
Anche
se io ti lascio,
ti penseró per sempre,
ogni momento
della vita.

Saluta gli amici
e trova una scusa.
Inventa qualcosa,
tu sei brava a mentire.
Salutami anche
chi ti ha rubato a me
e digli che mai piú io torneró.

Ti devo dire,
non so, non so più cosa.
Forse io sto piangendo,
non farci caso, è soltanto,
solo perché io ti amo.
Solo perché io ti amo.
Io ti amo.

Ciao, metti giù prima tu.

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L’ultima thule – Francesco Guccini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima thule – Francesco Guccini

Io che ho doppiato tre volte Capo Horn
E ho navigato sette volte i sette mari
E ho visto mostri ed animali rari
L’anfesibena, le sirene, l’unicorno

Io che tornavo fiero ad ogni porto
Dopo una lotta, dopo un arrembaggio
Non son più quello e non ho più il coraggio
Di veleggiare su un vascello morto

Dov’è la ciurma che mi accompagnava
E assecondava ogni ribalderia?
Dov'è la forza che ci circondava?
Ora si è spenta ormai, sparita via

Guardo le vele pendere afflosciate
Con i cordami a penzolar nel vuoto
Che sbatton lenti contro le murate
Con un moto continuo, senza scopo

E vedo in aria un’insensata danza
Di strani uccelli contro il cielo bigio
Cantare un canto in questo mondo grigio
Un canto sordo ormai, senza speranza

E qui da solo penso al mio passato
Vado a ritroso e frugo la mia vita
Una saga smarrita ed infinita
Di quel che ho fatto, di quello che è stato

Le verità non vere in cui credevo
Scoppiavano spargendosi d’intorno
Ma altre ne avevo e giorno dopo giorno
Se morivo, più forte rinascevo

E ora son solo e non ho più il conforto
Di amici andati e sempre più mi assale
La noia a vuotar l’ultimo boccale
Come un pensiero che mi si è ritorto

Ma ancora farò vela e partirò
Io da solo e, anche se sfinito
La prua indirizzo verso l’infinito
Che prima o poi, lo so, raggiungerò

L’Ultima Thule attende al Nord estremo
Regno di ghiaccio eterno, senza vita
E lassù questa mia sarà finita
Nel freddo dove tutti finiremo

L’Ultima Thule attende e dentro il fiordo
Si spegnerà per sempre ogni passione
Si perderà in un’ultima canzone
Di me e della mia nave anche il ricordo

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L’ultima volta

Album

È contenuto nei seguenti album:

2004 Le donne…

Testo Della Canzone

L'ultima volta di Gianni Celeste

L’ULTIMA VOLTA E VIA
NUN CI VIDIMM CCHIU
LASCIARSI É MEGLIO
NON VEDERSI PIÚ
L’ULTIMA VOLTA É VIA
DIMENTICARSI DI NOI
NON SIAMO ESISTITI MAI
E QUESTO AMORE INCANCELLABILE
SE CANCELL STASER

RIT: L’ULTIMA VOLTA GLI OCCHI TUOI
LA TUA BOCCA I BACI TUOI
IL TUO SORRISO CA ME FA MURÍ
L’ULTIMA VOLTA IL CORPO TUO
LE TUE MANI I SOGNI TUOI
E QUEL DOMANI CHE NON CI SARÁ MAI PIÚ
MI LASCI E TE NE VAI
NUN ME PURT CU TTE
L’ULTIMA VOLTA GLI OCCHI TUOI
CHE SI CHIUDONO PER ME
E IL PIACERE SALE SU
E SE SPUS CU MME

L’ULTIMA VOLTA E VIA
NUN CE CERCAMM CCHIU
LASCIARSI ANDARE
NON CADERE PIÚ
L’ULTIMA VOLTA E VIA
PECCHE NUN SIMM NUIE
É STATO BELL E ADDA FIRNÍ
QUESTO GRANDE AMORE INCANCELLABILE
SE CANCELL STASER

RIT:

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L’ultima volta (prima di dormire) – Gianluca Modanese Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta (prima di dormire) – Gianluca Modanese


Quanto mi fa male cercarti tra le strade
Vedere il tuo giubbotto rosa e pensare a te
E quanto mi fa male che adesso tu stia bene
Probabilmente meglio di come stavi insieme a me

Chissà se lui ora ti fa ridere, lui ora ti fa ridere
Sullo stesso letto dove ridevamo io e te
Chissà se lui ora ti fa stare bene, oppure ti fa stare male
Se ti fa incazzarе perché arriva in ritardo

Sei uno scherzo dеl destino, perché penso ancora te
Io ti ho dato tutto quanto, ma è stato inutile
Bevo un calice di vino, questa notte sa di te
Ripeterò a me stesso prima di dormire che è l’ultima volta
Ti giuro è l’ultima volta

Quanto mi fa male chiedermi se sei mai stata mia
Giro per le strade prima di buttarmi ancora via
E buttare via quello che ho di te
Le tue ansie e le mie frasi stupide
Le coperte, Netflix, e le serie che
Guarderai senza di me

Sei uno scherzo del destino, perché penso ancora te
Io ti ho dato tutto quanto, ma è stato inutile
Bevo un calice di vino, questa notte sa di te
Ripeterò a me stesso prima di dormire che è l’ultima volta
Ti giuro è l’ultima volta

Lui ora ti fa ridere, lui ora ti fa ridere
Sullo stesso letto dove ridevamo io e te
Chissà se lui ora ti fa stare bene, oppure ti fa stare male
Se ti fa incazzare perché arriva in ritardo

Sei uno scherzo del destino, perché penso ancora te
Io ti ho dato tutto quanto, ma è stato inutile
Bevo un calice di vino, questa notte sa di te
Ripeterò a me stesso prima di dormire che è l’ultima volta
Ti giuro è l’ultima volta
Lo giuro è l’ultima volta
Lo giuro è l’ultima volta
Lo giuro è l’ultima

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L’Ultima Volta – Asp126 X Franco126 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Volta – Asp126 X Franco126

{Strofa 1: Franco126}
Qualcosa mi turba seduto nel buio
Un senso di inquietudine
Qualcuno mi scruta da un buco sul muro
Tieni gli occhi su di me
Siamo abili a inventarci alibi
Diavoli ci parlano nelle orecchie
I dialoghi vanno spegnendosi
Come mozziconi di sigarette
Fisse, sbalzi d'umore
Mia madre piange, pareti in cartone
Emozioni dentro le bustine
Con la testa qua ma coi pensieri altrove
E il cielo sbadiglia
Aspettiamo che sorge il sole
Le colline hanno gli occhi
Mi guardano e mi mettono in soggezione
L'ansia si arrampica addosso come foglie d'edere
Riempio di angosce questo posacenere
Corro sui tetti cascano le tegole
Scende la notte, salgono le fregole
È come fossi sui binari con il treno in corsa
Come se dovessi urlare e non avessi più la bocca

{Ritornello: Franco126}
L'ultima e smetto
Giuro che smetto
Butto il pacchetto
L'ultima e smetto
Chiudo col resto
Mi stufo presto
L'ultima e smetto
È l'ultima volta promesso
Quante volte l'ho detto
E ripeto lo stesso
Che è l'ultima e giuro che smetto
In testa una sparatoria
Cerco una scappatoia
Lacrime in salamoia
Mari di paranoia

{Strofa 2: Carl Brave}
Io chiuso in studio tutto il giorno
Batteri dentro al mio soggiorno
Fuori freddo, dentro un forno
Mezzo vuoto il Disaronno
Mezzogiorno
Una foto di mio zio che non ricordo
Io che gli assomiglio non lo riconosco
Le mie mani tremanti
Nostre teste fumanti
Tra le mani diamanti
'Sti locali soffocanti
Le tue amiche belanti
Non ti tratto coi guanti
E non è colpa del vino
Se ora ci vedo triplo
Se mi cacciano di fuori
Vieni qua ti aspetto fuori
Vieni qua ti aspetto fuori
So che so' passati anni
Mesi che ho passato a farmi
Paranoie su di altri
I miei amici usciti pazzi

{Ritornello: Franco126}
L'ultima e smetto
Giuro che smetto
Butto il pacchetto
L'ultima e smetto
Chiudo col resto
Mi stufo presto
L'ultima e smetto
È l'ultima volta promesso
Quante volte l'ho detto
E ripeto lo stesso
Che è l'ultima e giuro che smetto
In testa una sparatoria
Cerco una scappatoia
Lacrime in salamoia
Mari di paranoia

{Strofa 3: ASP126}
L'ultima volta
L'ultima ciospa
L'ultima botta
L'ultima cosa detta era:
"Sarà l'unica volta"
Volere l'amore di tutti
Pure dell'ultima cozza
Amare ed odiare la musica nostra
Come 'na lurida stronza
C'ho le paranoie scusate
Ma non c'ho nessuna scusante
Faccio il furbo, ma prendo inculate
Fumo pe' tenere le mani occupate
Vorrei avecce i piedi pe' tera
Ma sogno co' le palpebre aperte
Dovrei stare a casa stasera
E domani svegliamme alle sette
Prime de andare a letto
Devo fumamme 'no spino
Beve un goccetto
Finché non stiro o non m'addormento
Resto sveglio e m'ascolto il respiro
Voglio tenemme vicino la gente mia
Il mio primo obiettivo
Che 'n so esse obiettivo su niente
Quindi me serve qualche consiglio

{Ritornello: Franco126}
L'ultima e smetto
Giuro che smetto
Butto il pacchetto
L'ultima e smetto
Chiudo col resto
Mi stufo presto
L'ultima e smetto
È l'ultima volta promesso
Quante volte l'ho detto
E ripeto lo stesso
Che è l'ultima e giuro che smetto
In testa una sparatoria
Cerco una scappatoia
Lacrime in salamoia
Mari di paranoia

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L’ultima volta – Ciro Napoletano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Ciro Napoletano

Ricordiamocelo stasera baby
Era stupendo ma non era amore
Non è più come quando mi chiedevi
"Dai non andare che stasera piove"
Dimmi come sei stata in questi mesi
Senza di me senza le mie parole
Non c'è più posto nel mio monolocale
Ma ci pensi mai

Ricordiamocelo stasera baby
Era stupendo ma non era amore
Non è più come quando mi chiedevi
"Dai non andare che stasera piove"
Dimmi come sei stata in questi mesi
Senza di me senza le mie parole
Non c’è più posto nel mio monolocale
Oh no

Dicesti fai di ogni tuo pezzo il l'oro re mida
Fare l'amore tra una sessione e l’altra, che vita
Scusa se vado non trattengo mai quello che mi da
L'ispirazione per essere migliore di prima
E tutto quello che vedo è solo uno specchio vuoto
Ti sto di fronte ma non troviamo un punto di incontro
Casa è sempre attaccata al muro, è di polistirolo
È solo una cornice con all'interno mie foto
Ci guarderemmo anche se ci chiudessero le palpebre
Io sto fingendo ancora come quando dissi "vattene"
Abbiamo avuto anche la possibilità di andarcene
Ma forse vogliamo vederla stroncare sul nascere, ma no

Ricordiamocelo stasera baby
Era stupendo ma non era amore
Non è più come quando mi chiedevi
"Dai non andare che stasera piove"
Dimmi come sei stata in questi mesi
Senza di me senza le mie parole
Non c'è più posto nel mio monolocale
Ma ci pensi mai, ci pensi mai

A tutto quello che ci siamo detti
L'ultima notte in cui ti ho visto qui in città
Nessuno dei due ritornerà preso
Forse ci rivedremo o forse è l'ultima volta
E ognuno penserà a sé stesso
Abbiamo avuto vita breve ma lo sai
Pensandoci nello stesso momento

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L’ultima volta – Fabio Casillo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Fabio Casillo

Sto arrivando di corsa, nella nuova città​
Mi sono rotto del tempo, che tempo che fa​
Sono 2 mesi e non riesco più​
Ti trovo in ogni sogno, alcuni anche taboo​
E in giro strade deserte viaggiano da sole​
Tutti a lamentarsi fortuna a casa sto bene​
Nella mia fantasia, non sei niente male​
sai io ho voglia di vederti… rifammi saziare!

Come l'ultima volta sotto il temporale​
Come l'ultima notte non è stata male​
Come l'ultima favola di una vita infinita​
Che lascia l'unica scia nell'aria con le dita(x2)​

Tutto sudato mi alzo dal letto​
Lensula appiccicose e il profumo di te​
Mi giro più volte ma senza trovarti​
Sei un po' diversa di quando sei con me​

Non mi importa se fa bene​
Mi sento debole se in gruppo​
E sono tutto distrutto, ti sembrerà brutto​
Ma voglio mollare tutto così e...

Ti presento l'estate, dai fammi scappare​
A fare il bagno con ste tipe, non ci posso provare​
Scusa ma non ci so stare, son legato in un film​
Che dura solo mezz'ora, perchè dopo peggiora​

Come l'ultima volta sotto il temporale​
Come l'ultima notte non è stata male​
Come l'ultima favola di una vita infinita​
Che lascia l'unica scia nell'aria con le dita(x2)​

Non pensare sia facile, non ti vendicare​
Sai che non lo faccio apposta, sono strano da capire​
Ho troppi sogni nella testa che mi fanno volare​
Ma in fondo lo sai anche te, che non c'è niente di male eh eh​
Sono solo passioni che riempono sto generatore​
E in fondo per te, ci sarà un posto migliore​
Qualcuno che si sa dare, che da spazio al tuo umore e​
Sai già che ti voglio bene ancora bè bèbè bèbè… ehi!​

E ti presento l'estate, dai fammi scappare​
A fare il bagno con ste tipe e non ci posso provare​
Scusa ma non ci so stare, son legato in un film​
Che dura solo mezz'ora, perchè dopo peggiora ah​

Come l'ultima volta sotto il temporale​
Come l'ultima notte non è stata male​
Come l'ultima favola di una vita infinita​
Che lascia l'unica scia nell'aria con le dita​

Nell'aria con le dita(x2)​

Come l'ultima volta(x2)​

Come l'ultima notte​

Come l'ultima

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L’ultima volta – Francesco Guccini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Francesco Guccini

Quando è stata quell'ultima volta
Che ti han preso quei sandali nuovi
Al mercato, coi calzoni corti
E speranza d'estate alla porta
Ed un sogno che più non ritrovi
E quei sandali duravan tre mesi
Poi distrutti in rincorse e cammino?
Quando è stata quell'ultima volta
Che han calzato il tuo piede bambino
Lungo i valichi dell'Appennino?

Quando è stata quell'ultima volta
Che ti ho vista e poi forse baciata?
Dimmi adesso, ragazza d'allora
Quando e dove te ne sei andata
Perché e quando ti ho dimenticata
Ti sembrava durasse per sempre
Quell'amore assoluto e violento
Quando è stato che, finito il niente
Perché è stato che tutto si è spento?
Non ha visto nemmeno settembre

Quando è stata quell'ultima volta
Che hai sentito tua madre cantare?
Quando in casa, leggendo il giornale
Hai veduto tuo padre fumare
Mentre tu ritornavi a studiare?
In quei giorni ormai troppo lontani
Era tutto presente e il futuro
Un qualcosa lasciato al domani
Un'attesa di sogno e di oscuro
Un qualcosa di incerto e insicuro

Sarà quando quell'ultima volta
Che la vedi e la senti parlare
Quando il giorno dell'ultima volta
Che vedrai il sole nell'albeggiare
E la pioggia ed il vento soffiare
Ed il ritmo del tuo respirare
Che pian piano si ferma e scompare

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L’ultima volta – Ladyroux Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Ladyroux

Non ho programmi questa sera tu lo sai
Eppure non mi chiedi neanche cosa fai
Sei bravo a farmi perdere la testa beh
Io sono di sicuro più brava di te
Fai quello sincero su ogni cosa
Ma non sopporto più nessuna scusa

Sei bravo a farmi perdere la testa beh
Io sono di sicuro più brava di te
Come
Le onde del mare
Andare e venire
Sei come
Il tempo che passa ma non sa passare da dove
Bisogna cercare
Bisogna iniziare
Da me da te da me da te da me da te
da me

Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò

Hai labbra dolci come fossero veleno
E occhi che a guardali non mi sembra vero
Inutile provare a dirti che non c’è
Nessuna voglia nessuna se come me
E copro bene tutte quante le ferite
Innesco e disinnesco come dinamite

Sei bravo a farmi perdere la testa beh
Io sono di sicuro più brava di te
Come
La pioggia che cade
Andare e venire
Sei come
Il tuono che vibra le stelle che san far rumore
Ore che passo a volare
Bisogna iniziare
Da me da te da me da te da me da te
da me

Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò

Ci siamo conosciuti
Ancora sconosciuti
Ci siamo divorati
E siamo diventati

Come
Le onde del mare
Andare e venire
Sei come

Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò
Tu sei la mia ultima volta
Che mi fiderò che mi fiderò

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L’ultima volta – Luchè Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Luchè


Il freddo di Londra, l'amore non basta
Non combattiamo più, castelli di rabbia
Scusa, sono stanca, fuggivo da me stessa
E non mi perdono più
A poche ore da me, guardiamo la stessa luna
Mi trema la voce mentre stringo un portafortuna
Sento la pressione, ti ho lasciato solo
Quando sei tornato l'ho fatto di nuovo

Oh, mai, mai, scorderò la pioggia
Mai, mai, chiuderò la porta

Sei una ferita che fa ancora tanto male ma
Ti ringrazio per le cose che mi insegnerai
Ci stringiamo per nascondere una lacrima
È l'ultima volta, è l'ultima volta
Sei una ferita che fa ancora tanto male ma
Ti ringrazio per le cose che mi insegnеrai
Frasi mai dette nascondono la verità
È l'ultima volta, è l'ultima volta

Ho pеrso tutto quello che ho
Messo in dubbio tutto quello che so
I miei sentimenti ubriachi
Lacrime sul dance floor
Stringo nelle mani ricordi a cui aggrapparsi
Siamo solo umani, vogliamo essere importanti
Dovrei cancellarti, odiarti per sempre
Ma senza un'illusione io non sono niente

Oh, mai, mai, ti darò la colpa
Mai, mai, cambierò qualcosa

Sei una ferita che fa ancora tanto male ma
Ti ringrazio per le cose che mi insegnerai
Ci stringiamo per nascondere una lacrima
È l'ultima volta, è l'ultima volta
Sei una ferita che fa ancora tanto male ma
Ti ringrazio per le cose che mi insegnerai
Frasi mai dette nascondono la verità
È l'ultima volta, è l'ultima volta

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L’ultima volta – Mina Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Mina

Io spero in un sorriso
E cerco di parlare all'ombra del tuo viso
Tu vuoi che io ti ami
Ti vedo, sei nervoso con le tue belle mani

Io non t'ho mai visto indifferente
Per me così importante
Ora che hai deciso, amor mio
Di non vedermi più

Parla per un momento solo
Mi sembra di morire cadendo a mezzo volo
Sai, una forte emozione
Ma penso che sia il caldo
O questa confusione

Cerco di capire i tuoi pensieri
Ma mi hai già spiegato ieri
E non vedi l'ora di andar via
Perché non sei più mio

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L’ultima volta – Nicomi Testo della canzone

L'ultima volta è un singolo di Nicomi del 2022. Su Wikitesti puoi trovare il testo integrale della canzone Il cantautore pugliese apre le danze con un brano che parla di amore, in particolare della difficoltà di interrompere una relazione. Quando qualcuno che amiamo ci ferisce nel profondo ci troviamo di fronte a un bivio. Vogliamo scappare per il dolore subito, ma vogliamo anche tornare perché non riusciamo a dimenticarlo.

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Nicomi


Mi ritroverai senza lacrime
Mentre guardo un film come volevi tu,come volevi tu
Ricomincerò a bere ?
A ridere di più come chiedevi tu,come chiedevi tu
Fare tardi la notte non capire più niente
Ritrovarmi da solo anche in mezzo alla gente
Chiederti il perchè siamo stupidi

Io non ricordo più
L'ultimo sguardo poi l'ultimo bacio,mentre guardavi la tv
Anche se poi di nuovo per l'ultima volta ritornerò
Come le foglie col vento d'autunno quando negli occhi c'eri tu
C'eri tu,c'eri tu

Ti ritroverò sola dentro un bar
Con in mano un drink
Come volevi tu,come volevi tu
Fare tardi la notte non capire più niente
Ritornare a fumare come tutta la gente
Chiederti il perchè siamo stupidi

Io non ricordo più
L'ultimo sguardo poi l'ultimo bacio,mentre guardavi la tv
Anche se poi di nuovo per l'ultima volta ritornerò
Come le foglie col vento d'autunno quando negli occhi c'eri tu
C'eri tu,c'eri tu

E dire basta lo ammetto sono stanco di nuovo
Sarà colpa del vento come tutte le volte
Nonostante fuori piove tutto cambia
Nonostante il tuo sorriso non mi passa

Non tornare di nuovo dirti che sei importante
Mi fa male la testa colpa delle paure
Nonostante fuori piove tu sei stanca
Nonostante il nostro amore tutto passa

Io non ricordo più
L'ultimo sguardo poi l'ultimo bacio,mentre guardavi la tv
Anche se poi di nuovo per l'ultima volta ritornerò
Come le foglie col vento d'autunno quando negli occhi c'eri tu
C'eri tu,c'eri tu

In aggiornamento...

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L’ultima volta – Ntò Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultima volta – Ntò

{Intro}
Mai avuto niente, sai…
E tu che mi dai? (che mi dai?)

{Strofa 1: Nto’}
Posti caldi piani alti
Mari calmi negli occhiali
Sempre pronto quando chiami
Porsche Macan
Ecco le chiavi
L’amicizia lunga e i patti chiari
Gusti raffinati al punto giusto più attillati (stile)
Guardaroba da Tellier
Portamento da tenere
Per parecchi sono il paragone
Quello da temere
Hanno ragione
Arancione Borealis, toro sopra al cofano
Dicono "non lo conosco" e poi mi copiano
Ogni mia ex resta un mito
Come ogni cosa nella mia vita
Puoi averla solo quando ho finito
E maledirmi quando mi cita
Nei discorsi sugli scontri gli anni scorsi
Voce rauca, strilli sordi irrisolti
Ancora trauma causa soldi
Il solito problema frà, succede (cosa?)
Io ridipingo il cielo
Fuggendo dal successo
Ci riesci o no? Su 100
Urgente
Senza famiglia, il gelo
Tu ridi ma sei ingenuo
Se vivi per la gente

{Rit. Nto’} x2
L’ultima volta che lo faccio ancora
Che ti coinvolgo nel mio lavoro
Regalo tempo e ricevo odio
L’ultima volta che resto solo
Non voglio addosso il loro odore
L’ultima volta che mi innamoro

{Strofa 2: Gemitaiz}

Hey
L'ultima volta, l'ultimo tiro in porta
Prima della fine del gioco quando la speranza è morta
L'ultima volta quando la distanza è corta
Ma ho ancora la ruota di scorta
Quella non me l’hanno tolta
Quindi spingo
Senza darmi un limite
Con 3 grammi nell'iride
Giù per le strade ripide
Non c'è un giorno che fingo con le speranze vivide
Senza sostanze chimiche non sono invincibile
Piango come gli altri passo notti in bianco
Poi il giorno dopo dico che non sono stanco
Perché spero che quello che è successo non lo sanno
Ma lo sanno tutti quanti
Quindi volo via
Su una stella che sia solo mia
Senza paura che me la tolgano
Perché è parte di me come una organo
Spreco le parole spero di dargli un peso
Ma finisco sempre per ritrovarmi arreso
Guardo il cielo sembra quasi offeso
Ma è l'ultima volta, la prossima sarò compreso

{Rit. Nto’} x2
L’ultima volta che lo faccio ancora
Che ti coinvolgo nel mio lavoro
Regalo tempo e ricevo odio
L’ultima volta che resto solo
Non voglio addosso il loro odore
L’ultima volta che mi innamoro

{Strofa 3: Rischio}
Oggi che per loro non ho più tempo
Oggi che il tempo lo guadagno, non lo vendo
Perché qui il tempo non ha prezzo
Io che non ho tempo per chi non apprezza
Io che arrivo come una sorpresa
Aria fresca
La lo sento è primavera
Mentre tu dici ????
Come ????
E giusto, come fare la spesa
Arriva il carico, tutti carichi
Quando serve tutto in un alibi
Oggi che guardano i miei abiti
Mi dicono, dove abiti?
Napoli, ibiza, Madrid, (no)
Kingston, Roma, Maine (no)
Volo la casa, volo all’ambasciata
Io la porto in giro così
Le parole non mi possono toccare
I pugni non possono farmi male
Loro non possono dirmi dove andare
Se il confine è solo un limite mentale
Io non ho mai saputo dire “per sempre”
Per questo, c’ho sperato sempre
Che l’ho fatto come un Tmax
Ed Stafford, Dmax
Fanculo il passato è passato
E tutti quelli che l’hanno scordato
E chi non ce, si chiede il perché
Ma questo è solo il risultato
Siamo artefici di noi stessi
E ora non basta un artificiere
Brilliamo
E non un artificio
Allora non basta un gioielliere

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L’Ultima Volta – Pinguini Tattici Nucleari Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Volta – Pinguini Tattici Nucleari


L'ultima volta che hai saltato scuola per sentir l'odore del pane
L'ultima volta che ti sei fidato delle luci delle lampare
L'ultima volta che hai detto: "Basta"
L'ultima volta che hai detto: "Ancora un po'"
L'ultima volta che hai pensato: "Bene, ora c'è bisogno di uno stop"
L'ultima volta che hai voltato pagina e forse era meglio che cambiavi libro
E che ti sei specchiato dentro agli occhi degli ultimi per sentirti un poco poco più primo
L'ultima volta che hai scaricato una canzone da eMule
L'ultima volta che ti sei tuffato senza guardare giù

Le ultime volte non bussano alla porta
Le ultime volte le senti all'improvviso
E se va bene ti lasciano l'amaro in bocca
E se va male una cicatrice in viso

L'ultima volta che ti sei bagnato di piogge non tue (Oh, oh)
È che sembrava una tua canzone, invece eran gli U2
L'ultima volta che hai baciato tua madre mentre dicevi: "Ti odio"
L'ultima volta che ti mancava poco per arrivare sul podio
L'ultima volta che hai chiamato amico un grande figlio di puttana
Di quelli che ti dice: "Famo alla romana" quando hai preso solo la marinara

Le ultime volte non bussano alla porta
Le ultime volte le senti all'improvviso
E se va bene ti lasciano l'amaro in bocca
E se va male una cicatrice in viso

E tirami una sberla, mostrami com'è bella la vita dei falliti, sgridami
È questa la mia guerra, non ho i piedi per terra, mi chiamano "Shoefiti", svegliami
E sento il ritmo del tuo respirare che piano piano riprende a ballare dal niente
Il profumo di un'ultima volta che sa di tornare a casa dal mare quando viene settembre

L'ultima volta
L'ultima volta

Le ultime volte non bussano alla porta
Le ultime volte le senti all'improvviso
E se va bene ti lasciano l'amaro in bocca
E se va male una cicatrice in viso

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L’Ultima Volta – Vacca Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultima Volta – Vacca

[Ritornello: Vacca]
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare

[Verso 1: Vacca]
Non ho neanche un ricordo apro gli occhi e realizzo che questa non è la mia stanza
Vorrei alzarmi dal letto ma la testa gira ho la nausea come in gravidanza
C'ho la batteria scarica urlo ma non mi risponde nessuno
Lo sguardo nel vuoto lo stomaco grida non riesco a stare più di un'ora a digiuno
Vedo le stelle la luna i pianeti ho il dolore che bussa nel centro del cranio
Le palle che girano più dei cavalli giù nella piazza a Siena per il palio
E i ricordi di ieri ora tornano a galla soltanto frammenti ne conto un paio
Sulle lenzuola quel che ho mangiato e la canottiera odore di[?]

[Bridge: Vacca]
Cerco un appiglio m'alzo corro veloce e non vedo la porta ad un metro
Rimbalzo indietro scalzo cerco l'uscita corro sui cocci di vetro
Questo di certo non è il paradiso alla porta il diavolo mica San Pietro
Giuro ogni giorno che è l'ultima volta poi il giorno seguente però lo ripeto

[Ritornello: Vacca]
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare

[Verso 1: Vacca]
La strada le luci gli amici al tappeto dall'aperitivo cammino all'indietro
Gli alcolici a fiumi sostanze che assumi questa è l'ultima volta ogni giorno me lo ripeto
Le cene senza fine bottiglie che consumi per digerire vado a farne una giga nel retro
È la vita di ogni giorno la fine di ogni notte la ruota gira e io assomiglio sempre più a un criceto
E si va in locale e si beve poi si va ancora in un altro locale
A bere c'abbiamo sempre sete, farà bene al morale va bene
Ma il giorno dopo neanche so chi sono non so chi cazzo siete
Problemi di memoria ok ma non lo faccio pesare a nessuno sono solo cazzi miei
Che se solo penso che i soldi erano i miei che da 100 miliardi che ne avevo ne son rimasti sei ok

[Bridge: Vacca]
Cerco un appiglio m'alzo corro veloce e non vedo la porta ad un metro
Rimbalzo indietro scalzo cerco l'uscita corro sui cocci di vetro
Questo di certo non è il paradiso alla porta il diavolo mica San Pietro
Giuro ogni giorno che è l'ultima volta poi il giorno seguente però lo ripeto

[Ritornello: Vacca]
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare

[Verse 3: Mondo Marcio]
Ogni notte che non sono a letto quante volte me lo sarò detto
Se è spagnola mi prende di petto poi come a Flo Rida mi soffia il fischietto
Sei una groupie ma io non sono una band tutti quei buchi lo so che fanno per me
E se provo a smettere è sempre un fiasco come Lupe
La notte maledetta uccide pian piano come una sigaretta
Mi dicono che anche l'alcol uccide lentamente non conta non vado di fretta
Prima di calmarmi mi sparo Marcio è un treno sei sul mio binario
Se non sai come far sedere quattro tipe sulla stessa sedia metti quella sedia al contrario
I marci mi chiamano le regine mi chiamano no non son un call center e che vogliono me
Le troie ballano i miei marci le amano se le porto a letto i miei occhi ne contano tre
Voglio fare presto ma faccio le sette voglio guardarle gli occhi ma le guardo le tette
Voi siete tutte persone squisite Hannibal Lecter

[Ritornello: Vacca]
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare
Oggi è l'ultima volta, giuro è l'ultima volta
Domani smetterò di bere non andrò a ballare
E se mi gira bene smetterò anche di fumare

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L’ultima volta che la vidi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultima volta che la vidi di Piero Ciampi

(LitalianoGian Franco Reverberi)

Il mio sguardo vide i suoi passi
allontanarsi per sempre sulla sabbia
e fu l’ultima volta, l’ultima volta che la vidi

L’ultima volta che la vidi
mi chiese di fermare il tempo
e mi dette uno scrigno pieno di comete.
Io non posso ormai più andare
tra i sorrisi della gente
né chiedere alle cose un posto in mezzo a loro.

L’ultima volta che la vidi
mi chiese di fermare il tempo
e mi dette una mano piena di carezze.
Fu una lacrima candida e lunga
che cadendo sopra un fiore
mi fece ricordare
che se bianco è bianco e nero è nero
in questa vita io sono uno straniero.

Senza di lei il giorno non ha né alba né tramonto
l’arcobaleno e gli usignoli sono ormai cose perdute….

Fu una lacrima candida e lunga
che cadendo sopra un fiore
mi fece ricordare
che se bianco è bianco e nero è nero
in questa vita io sono uno straniero.

Ed ogni sera ritornano su quella spiaggia
processioni di stelle
come l’ultima volta che la vidi.

==============================
I miei occhi erano pieni del suo sguardo,
poi vidi i suoi passi allontanarsi sulla spiaggia…
e fu l’ultima volta che la vidi

L’ultima volta che la vidi
mi chiese di fermare il tempo
e mi dette uno scrigno pieno di comete.
Io non posso ormai più andare
tra i sorrisi della gente
né chiedere alle cose un posto in mezzo a loro.

L’ultima volta che la vidi
mi chiese di fermare il tempo
e mi dette una mano piena di carezze.
Fu una lacrima candida e lunga
che cadendo sopra un fiore
mi fece ricordare
che se bianco è bianco e nero è nero
in questa vita io sono uno straniero.

Ed ogni sera ritornano su quella spiaggia
processioni di stelle e di comete
come l’ultima volta che la vidi.

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L’ultima volta insieme

Album

È contenuto nei seguenti album:

1974 Un’altra donna
1999 La storia

Testo Della Canzone

L'ultima volta insieme di Cugini Di Campagna

(MichettiPaulin)
Nick Luciani

Ti chiedo scusa se sono qui
ma poco tempo mi resta ormai
per dirti quello che non vorrei.

La nostra storia finisce qui
dove tramonta la gioventy
di quel ragazzo che c’era in me.

Domani io mi sposo e tutto finir`
quel filo che ci lega tra noi si spezzer`

L’ultima volta insieme
ed in silenzio mi allontanerr
mai piy gli incontri di due segreti amanti.
L’ultima volta insieme
e ad occhi chiusi mi ricorderr
della tua casa quando restavi sola
La prima volta sei stata tu
ed ho perduto l’ingenuit`
con l’esperienza della tua et`

Domani io mi sposo c’h una ragazza che
tutte le sue speranze le ha gi` riposte in me.

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L’ultimo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1979 Zio Tom

Testo Della Canzone

L'ultimo di Fabio Concato

…Zio Tom
Goodbye Zio Tom…
Goodbye Zio Tom…

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L’ultimo – Ernia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo – Ernia

{Strofa 1}
Bene, anni 90 che lì nasci
Una famiglia disagiata fin da quando nelle fasce
Padre, quarantenne muratore, Pugliese dal Meridione
Prende casa al Cimitero Maggiore
Quella via è il Far West per loro
Non è posto per bambini in cui nasci che sei già uomo
E loro, non fanno altro che aggiungersi alle famiglie
Ma se sognavam di meglio, la società li costringe
Fin che passano gli anni e tra gli sforzi non arriva il meglio
Padre sempre sveglio la madre scappa vuole il di meglio
Con le amicizie i primi anni di scuola ma sogna di fare i soldi con i balordi giù a Bonola
E in questo campo sai fan passi da giganti
Stan le sere nei cortili a imparare dai più grandi
Torna a casa ragionando sul da farsi
Ma tiene il cash in mano e porta buste in mezzo ai parchi

{Strofa 2}
E fino adesso un altro anno che passa
Primo arresto, poi il processo per qualche grammo di troppo in tasca
Non vuole più problemi quindi poi si calma
La coscienza ormai pulita ma il precedente la macchia
Non sogna più il denaro quindi mette a posto la testa
Contatti con i ragazzi ricchi bucandosi a qualche festa
Eppure, non si accorge della svolta, quella sera in quella festa la incontra per la prima volta
E spaventato prima un bacio, poi la sfiora e rintocchi
La prima volta nella vita e non vede il male negli occhi
E lei, non c'entra con dov'è cresciuto
Se gli passa le emozioni di un ora con un minuto
La vede sola anche se in mezzo alle persone
Sopra le sue labbra i primi segni dell'amore
Le avevano parlato di questa emozione
Ma non capita due volte, la fortuna è un sognatore
Infatti aveva sta sensazione dopo mesi lei ha un altro ''Avrò un futuro migliore''
E lui, viene scosso dal suo tip, la scoperta fa paura perché è il suo migliore amico
Non sa che fare quindi riguarda il passato ma bastano pochi giorni di tempo e viene lasciato
La prima grande lezione di non fidarsi
Torna a vendere nei parchi ritornando su i suoi passi
E purtroppo viene preso un'altra volta
Con i bracciali su i suoi polsi e l'oro soltanto in bocca
Per raccontarli tutti non bastano i giorni
E soltanto l'ultimo di tutti sti racconti

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L’ultimo Abbraccio – Petra Berger Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo Abbraccio – Petra Berger

Né una croce,neanche un fiore
Solo buio e umiditá
La grazia ch'era stata dei corpi
Ora offende i ricordi
Trá quei sassi laggiú
É per colpa di un' amore
E certo umana gelosia
Il sole tenta invano di entrare
Coi raggi a scaldare quel triste tempio
Solo pietá in quello scomposto abbraccio, niente piú
Quadro imperfetto che mai nessuno ammirerá
E Francesca era un bel fiore
Paolo lo raccoglierá
Ma l'odio che la mano armerá
Le loro vite avrá
Solo pietá in quell'ultimo abbraccio, niente piú
Storia e leggenda ... per sempre amanti senza etá

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L’ultimo Addio – Annalisa Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo Addio – Annalisa

La strada neanche la guardavi
Andavi veloce
Facevi Elvis, io ridevo
Senza un perché
I treni persi il lunedì
Le notti di Amsterdam
E mi piaceva andare a letto con te
Tutte le volte come l'ultima da vivere
E giro intorno
E non mi fermo mai
Sono uguale a te
E anche se afondo
Non ti accorgerai
Che sei con me
Ciò che provo io non è più importante
Fare a modo mio non ha mai risolto niente
Sei l'ultimo addio per me
Ma forse è stato solo un sogno
Un colpo di testa
Sempre in ritardo sulla vita
E su di me
E litigare per un giorno
Senza guardarsi mai
Tu mi dicevi
Non fidarte di me
Ma io volevo solo te
E giro intorno
E non mi fermo mai
Sono uguale a te
E anche se afondo
Non ti accorgerai
Che sei con me
Ciò che provo io non è più importante
Fare a modo mio non ha mai risolto niente
Sei l'ultimo addio per me
Sei l'ultimo addio per me
Ora guido io
Sempre guido io
Vedrai
E giro intorno
E non mi fermo mai
Sono uguale a te
E anche se afondo
Non ti accorgerai
Che sei con me
Ciò che provo io non è più importante
Fare a modo mio non ha mai risolto niente
Sei l'ultimo addio per me

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L’Ultimo Amaro – Soft The Brainstorm Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Amaro – Soft The Brainstorm

{Strofa 1 Krin 183}
Apro gli occhi con l'amaro in bocca
Addormentato freddo nelle ossa
Completamente spaccato, la sveglia sembra una scossa
Catapultato, (?) sotto zero
Ghiacciato, nemmeno il sangue scorre, paralizzato
L'asfalto su multicorsie mi porta lontano
La metropoli alle spalle va in secondo piano
Contromano come la follia nel quotidiano
Fra poco parte il volo ho già il biglietto in mano
60 sec sono in cielo ormai è dipendenza
Le nuvole tra me e Via d'Indipendenza
Quando sogno un espresso già dalla partenza
Ogni secondo non passa fa resistenza
Quando stai fuori dall'Italia manca il tuo paese
Quando parli mischiando italiano e inglese
Ma ora è tempo di mangiare il resto non ci tocca
Chiudere gli occhi e digerire con l'amaro in bocca

{Ritornello Krin 183}
L'amaro scorre giù nei bicchieri, giù dentro i desideri
Con gli amici giù tra i discorsi seri
Ci si ripiglia dopo viaggi lunghi mille miglia
Fino a quando è vuota la bottiglia
Siamo partiti dalle stesse cose, stesse radici
Ma i rami cercano un altro sole
Seduti al tavolo dell'osteria che celebriamo
Basta parole, ora brindiamo

{Strofa 2 Soft}
Mi fermo un attimo a pensare siamo ancora noi qui seduti a tavola
Quelli del muretto in darsena
Darsela a gambe era quello che volevamo
Ora ci tremano le gambe del tavolo quando ci voltiamo
Perfetto, un altro giro di Stravecchio
Così forse la smetto di fare il vecchio
La nostalgia è un film bellissimo da spettatori
Ma un pò meno da registi o scrittori
Oggi c'è una luce giallo seppia che taglia la nebbia
Fa sembrare la cameriera un'attrice da commedia
Cornelia, la chiamerei
Lei sorride e mi dice: "a quanti bicchieri sei?"
Il cazzeggio è l'epilogo di 'sta cena
Sono il simbolo, di una vita intera
Perchè quello che mi tiene vivo in fondo sai cos'è
Pensare alla prossima tavolata fin dal primo assaggio di caffè

{Ritornello Krin 183}
L'amaro scorre giù nei bicchieri, giù dentro i desideri
Con gli amici giù tra i discorsi seri
Ci si ripiglia dopo viaggi lunghi mille miglia
Fino a quando è vuota la bottiglia
Siamo partiti dalle stesse cose, stesse radici
Ma i rami cercano un altro sole
Seduti al tavolo dell'osteria che celebriamo
Basta parole, ora brindiamo

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L’ultimo amore

Album

È contenuto nei seguenti album:
1998 Tornerò

Testo Della Canzone

L'ultimo amore di Pupo

con Petra Magoni

L’ultima donna che avrò
con tutto il mio tempo da dedicarle
perché mai nella vita si è vecchi e stanchi
com’è bella la vita quando ti senti in pace coi sentimenti
niente più storie ed amanti
niente più niente di niente solo lei qui con me!
Vedi come tutto è diverso dai tirati su
l’ultima donna è concesso puoi sceglierla tu
quando non conta più il sesso
e l’amore è qualcosa di più.

L’ultimo uomo che avrò
non mi dovrò più aspettare
perché; la vita non è solo e sempre andare
io sogno giò le sue braccia per potermi tuffare
come se fosse il mare
come se lui fosse il sole come se lui fosse il cielo
ed io un gabbiano perso nel blu u u !!!

Vedi come tutto è diverso dai tirati su
l’ultimo uomo è concesso puoi sceglierlo tu
quando non conta più il sesso
e l’amore è qualcosa di più.
C’è dentro il rispetto è un gradino più su
l’ultimo amore è un successo che mai andrò giù
indipendente dal sesso io vorrei che fossi tu.”

Lei: “Solo tu!”
Lui: “L’ultima donna che avrò.”
Lei: “L’ultimo uomo che avrò!”
Lui: “L’ultima donna che avrò.”
Lei: “L’ultimo uomo che avrò!”
Lui: “L’ultima donna sarai.”
Insieme: “TU!

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L’ultimo amore – Memo Remigi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultimo amore – Memo Remigi di Memo Remigi

(Alberto TestaMemo Remigi)

L’anticamera è buia
accendo la luce
e lì dentro allo specchio
c’è un uomo che ride
sono io che rientro
da una grande serata
ho ballato
ho bevuto
e l’ho quasi baciata

lo so che è un po’ ridicolo
vedere uno alla mia età
innamorato perso ormai
di una ragazza come te

ma forse
forse è l’ultima
forse è l’ultima
l’ultima volta che…

non credevo
potesse succedermi ancora
mi sentivo protetto
da un lungo passato
mentre invece è bastato
un ingenuo sorriso
e lì dentro lo specchio
c’è un uomo cambiato

chissà cosa dicono
gli amici miei vedendoci
hai voglia di buttarti tu
si vede che sei giovane

ma forse
forse è l’ultima
l’ultima volta che
l’ultimo amore

son passati tre mesi
ed è sempre più bello
io mi sento
leggero leggero leggero
ho soltanto paura
che possa finire
che un ragazzo qualunque
ti venga a rubare

e tu continui a dirmelo
che i ragazzini
non li vuoi
che l’uomo giusto
sono io
e i dubbi miei
ti offendono

ma tu non sai cosa vuol dire
sentirsi morire
al pensiero
che dovrà finire
anche l’ultimo amore

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L’ultimo amore – Ricchi e Poveri

Album

È contenuto nei seguenti album:
1990 Una domenica con te

Testo Della Canzone

L'ultimo amore – Ricchi e Poveri di Ricchi e Poveri

(Everlasting love)
(di JE. Cason – McGayden)

Poi io lo so
che per lui piangerai
e per un po’
solo a lui penserai
aspettero’
anche se tu non vuoi
lo scorderai
anche se non lo sai
se apri gli occhi tuoi
un giorno tu vedrai
che ogni amor che hai
sembra l’ultimo
eppure tu lo sai
che arriva prima o poi
il vero amor che vuoi
ed e’ l’ultimo
se guardi gli occhi miei
e se mi crederai
un giorno tu dirai
era l’ultimo
era l’ultimo amore
era l’ultimo amore
or io lo so
che per lui piangerai
e per un po’
solo a lui penserai
se apri gli occhi tuoi
un giorno tu vedrai
che ogni amor che hai
sembra l’ultimo
eppure tu lo sai
che arriva prima o poi
il vero amor che vuoi
ed e’ l’ultimo
se guardi gli occhi miei
e se mi crederai
un giorno tu dirai
era l’ultimo
era l’ultimo amore
era l’ultimo amore
se guardi gli occhi miei
e se mi crederai
un giorno tu dirai
era l’ultimo
se apri gli occhi tuoi
un giorno tu vedrai
che ogni amor che hai
sembra l’ultimo
eppure tu lo sai
che arriva prima o poi
il vero amor che vuoi
ed e’ l’ultimo
era l’ultimo amore
era l’ultimo amore

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Accordi

   
D A G A D A G A


G            Am                    G9
POI IO LO SO  CHE PER LUI PIANGERAI

G        Am                     G9
E PER UN PO' SOLO A LUI PENSERAI

G         Am                   G9
ASPETTERO' ANCHE SE TU NON VUOI

G        Am                  E  A
LO SCORDERAI ANCHE SE NON LO SAI

D                 A                       G
SE APRI GLI OCCHI TUOI UN GIORNO TU VEDRAI

                  A                  D
CHE OGNI AMOR CHE HAI SEMBRA L'ULTIMO

             A                      G
EPPURE TU LO SAI CHE ARRIVA PRIMA O POI

                     Em             D
IL VERO AMOR CHE VUOI ED E' L'ULTIMO

                    F#m                   G
SE GUARDI GLI OCCHI MIEI  E SE MI CREDERAI

               D9              Am
UN GIORNO TU DIRAI ERA L'ULTIMO

                   A#           D    G
ERA L'ULTIMO AMORE ERA L'ULTIMO AMORE

           Am                    G
OR IO LO SO CHE PER LUI PIANGERAI

             Am7     Am       E  A
E PER UN PO'  SOLO A LUI PENSERAI

D                 A                    G
SE APRI GLI OCCHI TUOI  UN GIORNO TU VEDRAI

              A9                     D
CHE OGNI AMOR CHE HAI SEMBRA L'ULTIMO

             A                     G
EPPURE TU LO SAI  CHE ARRIVA PRIMA O POI

                     Em             D
IL VERO AMOR CHE VUOI ED E' L'ULTIMO

                    F#m               G
SE GUARDI GLI OCCHI MIEI E SE MI CREDERAI

               D9              Am
UN GIORNO TU DIRAI ERA L'ULTIMO

                   A#           D    D Bm
ERA L'ULTIMO AMORE ERA L'ULTIMO AMORE  

D                   A                 G
SE GUARDI GLI OCCHI MIEI E SE MI CREDERAI

               A                D
UN GIORNO TU DIRAI ERA  L'ULTIMO

                  A                   G
SE APRI GLI OCCHI TUOI UN GIORNO TU VEDRAI

                  Em                 D
CHE OGNI AMOR CHE HAI SEMBRA L'ULTIMO

             F#m                  G
EPPURE TU LO SAI CHE ARRIVA PRIMA O POI

                 D9                 Am
IL VERO AMOR CHE VUOI ED E' L'ULTIMO

                   A#
ERA L'ULTIMO AMORE ERA L'ULTIMO AMORE

***

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L’ultimo appuntamento

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultimo appuntamento di Neil Sedaka

Questo è l’ultimo… appuntamento
Vengo per dirti che t’amo ancora
Fredda è la sera, fredda la luna
Ma la tua mano… non mi abbandona
Trema… trema… per me
Non si può cancellare… tutta una vita
In un attimo solo… non si può credi a me
No, no non è l’ultimo… appuntamento
Anche domani… ritornerai
Ritornerò… ritornerai
Non si può cancellare… tutta una vita
In un attimo solo… non si può credi a me
No, no non è l’ultimo… appuntamento
Anche domani… ritornerai
Ritornerò… ritornerai
[sfumando]
Ritornerò… ritornerai

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L’Ultimo Appuntamento – Neil Sedaka Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Appuntamento – Neil Sedaka

Questo è l'ultimo... appuntamento
Vengo per dirti che t'amo ancora
Fredda è la sera, fredda la luna
Ma la tua mano... non mi abbandona
Trema... trema... per me
Non si può cancellare... tutta una vita
In un attimo solo... non si può credi a me
No, no non è l'ultimo... appuntamento
Anche domani... ritornerai
Ritornerò... ritornerai
Non si può cancellare... tutta una vita
In un attimo solo... non si può credi a me
No, no non è l'ultimo... appuntamento
Anche domani... ritornerai
Ritornerò... ritornerai

Ritornerò... ritornerai

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L’ultimo assalto – Paolo Benvegnù Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo assalto – Paolo Benvegnù

Chiudi gli occhi
Riesci a conservare ogni più piccolo momento
Di noi due
E abbandonarti come se i tuoi gesti si sciogliessero
In un nuovo slancio

L'ultimo dei desideri
L'ultimo assalto ai tuoi pensieri
L'ultima delle invenzioni
L'ultimo assalto ai tuoi respiri
Che bruciano ad intermittenza
Ti chiudono nella tua stanza

Svegliati
Riesci a desiderare
A immaginare tutto il male
Se è proprio così che mi vuoi
Mettimi in catene
E poi distruggimi con uno sguardo

L'ultimo dei desideri
L'ultimo assalto ai tuoi pensieri
E non mi toccano
L'ultima delle invenzioni
L'ultimo assalto ai tuoi respiri
Che investono la tua distanza
Tra contorsioni e indifferenza

L'ultimo dei desideri
L'ultimo assalto ai tuoi pensieri
L'ultimo istante del mondo
L'ultimo assalto al tuo silenzio
Che continua a farmi male
Continua a farmi male
Continua a farmi male

Chiudi gli occhi
Riesci a conservare
Ogni più piccolo
Frammento
Di noi
Due

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L’ultimo Babbo Natale – Fiorella Mannoia

L’ultimo Babbo Natale – Fiorella Mannoia canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2016

Combattente Tutte le canzoni dell’album

Combattente

Guarda la pagina artista di Fiorella Mannoia o naviga nella categoria Fiorella Mannoia

Testo della canzone: L’ultimo Babbo Natale – Fiorella Mannoia

In fondo al testo trovate il video della canzone

L’ultimo Babbo Natale – Fiorella Mannoia Testo:

(Giuliano Sangiorgi)

Sono tagli sui polsi le parole

Sono foglie d’autunno senza sole

Nascondigli perfetti dal rancore

Tutto quello che resta da mangiare

Sono mani testarde da legare

Le migliori son quelle da mimare

Costruite da bocche prelibate

Poi distrutte dal tempo e abbandonate

Sono lunghi abiti da accorciare

Sono gambe di donne da scoprire

Arrossite tra dita maliziose

Ingiallite su pelle da buttare

Sono solo parole le parole

Sono l’ultimo fiato da ingoiare

Resistenti alla ruggine del mare

Tutto quello che resta da sapere

Ah, le parole, parole

Non sono altro che

Tutto quello che ci muove

Verso le cose, le cose

Non sono altro che

Tutte quante le parole

Che ogni giorno inventiamo

Per dare un senso al tempo

Che sfugge alle parole

Sono bolle di sapone da salvare

Dagli spigoli di chi le fa scoppiare

Sono unghie rosse da smaltare

Per ogni ruga stanca da coprire

Sono maschere anche quando non è carnevale

Angoli bui di una bocca da baciare

Cadute in basso come le tue scuse

Volate in alto con le mie braccia tese

Sono solo parole le parole

Sono l’ultimo Babbo Natale

La verità che poi fa male

Tutto quello che resta di mio padre

Ah, le parole, parole

Non sono altro che

Tutto quello che ci muove

Verso le cose, le cose

Non sono altro che

Tutte quante le parole

Che ogni giorno inventiamo

Per dare un senso al tempo

Che sfugge alle parole

Alle parole (parole, parole)

Che sfugge alle parole

Parole, parole

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Accordi


            
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L’ultimo bacio

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 L’anfiteatro e la bambina impertinente
2001 État de necessité
2003 Un sorso in più
2010 Per niente stanca

Testo Della Canzone

L'ultimo bacio di Carmen Consoli

Cerchi riparo fraterno conforto
tendi le braccia allo specchio
ti muovi a stento e con sguardo severo
biascichi un malinconico Modugno

Di quei violini suonati dal vento
l’ultimo bacio mia dolce bambina
brucia sul viso come gocce di limone
l’eroico coraggio di un feroce addio
ma sono lacrime mentre piove piove
mentre piove piove
mentre piove piove

Magica quiete velata indulgenza
dopo l’ingrata tempesta
riprendi fiato e con intenso trasporto
celebri un mite e insolito risveglio

Mille violini suonati dal vento
l’ultimo abbraccio mia amata bambina
nel tenue ricordo di una pioggia d’argento
il senso spietato di un non ritorno

Di quei violini suonati dal vento
l’ultimo bacio mia dolce bambina
brucia sul viso come gocce di limone
l’eroico coraggio di un feroce addio
ma sono lacrime mentre piove piove
mentre piove piove
mentre piove piove

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Accordi

   
Intro: Fa9, Sol4 Sol, Lam, Sol4 Sol

       Fa9               Sol4       Sol    Lam            Sol4      Sol
Perché essere felici per una vita intera sarebbe quasi insopportabile
         Fa9   Sol4        Sol
forse è meglio dondolarsi tra l'estasi e la noia
    Lam                   Sol4 Sol
cercando le risposte più plausibili
    Mim   Fa       Sol         Lam
Com'era l'albero così sarà il frutto
Sol       Sol7    Mim    Sib
dolce pensiero di vivere tutto....
        Rem
Non può essere mai come ieri
  Fa                Do
mai più la stessa storia
                Rem
Non può essere mai come ieri
  Fa                  Lam  Sol4 Sol
mai quella stessa gloria
                 Rem    Fa
Su vieni e riabbracciami
         Mib                       Fa    Do
se ti ho perso è stato solo per un attimo

        Fa9               Sol4 Sol
Ci sono infinite cose deliziose
  Lam
così vicine agli occhi
     Sol4 Sol
che non le sai vedere
       Fa9                       Sol4 Sol
Quanto tempo abbiamo perso inutilmente
    Lam                 Sol4 Sol
seguendo dei percorsi inevitabili
    Mim   Fa       Lam
Com'era l'albero così sarà il frutto
Sol       Sol7    Mim    Sib
dolce pensiero di vivere tutto....

        Rem
Non può essere mai come ieri
  Fa                Do
mai più la stessa storia
                Rem
Non può essere mai come ieri
  Fa                  Lam  Sol4 Sol
mai quella stessa gloria
                 Rem    Fa
Su vieni e riabbracciami
         Mib                       Fa    Do
se ti ho perso è stato solo per un attimo

Rem, Fa, Do, Rem, Fa, Lam, Sol4 Sol

        Rem
Non può essere mai come ieri
  Fa                Do
mai più la stessa storia
                Rem
Non può essere mai come ieri
  Fa                  Lam  Sol4 Sol
mai quella stessa gloria
                 Rem    Fa
Su vieni e riabbracciami
         Mib                       Fa    Do
se ti ho perso è stato solo per un attimo
Fa9               Sol4 Sol          Lam                 Sol4     Sol
Perché essere felici per una vita intera sarebbe quasi insopportabile. 

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L’ultimo Bacio – Eddy Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo Bacio – Eddy


Rit.
Si solo andata no ritorno
Si come va
Ti aspetto qui nel nostro posto tu
lo sai già
L’ultimo bacio come Giuda
Le tue parole fan paura

Strofa.
Accendo un’altra sigaretta
Mentre ti aspetto mi tolgo il vizio
E scusami se io insisto
Cose vere no non fingo
Bipolare, ma cristo
Se mi piaci ed insisto
Forse non mi capisco
Ma so prendermi il rischio

Alle volte mi sembra di inseguire solo una cosa che scappa prendi di corsa la giacca
Guardami in faccia dimmi sta sera no
Le volte che il cuore mi ghiaccia ti senti a casa si nelle mie braccia stammi vicino bruciamo in sta
stanza

Rit.
Si solo andata no ritorno
Dimmi come va
Ti aspetto qui nel nostro posto tu
lo sai già
L’ultimo bacio come Giuda
Le tue parole fan paura

Prendi un aereo e vola da me
Messaggi di notte fino alle tre
Se guardo quel voto sto in bilico
Non provo da tempo quel brivido
Che mi faccia impazzire che mi faccia pensare ai ricordi prima di dormire
Di incontrare un sorriso che colmi quel voto e mi faccia piacere la fine.

Guardami adesso sono diverso
Mi guardo allo specchio non son lo stesso
Mischiavo le notti tra odio e sesso
Uno schiaffo di mamma sul tuo viso aperto
Ma non trovo il coraggio di dire no
Le parole nel buio mi pesano
Mi ritrovo a parlare da solo davanti a nessuno.

Rit.
Si solo andata no ritorno
Si come va
Ti aspetto qui nel nostro posto tu
lo sai già
L’ultimo bacio come Giuda
Le tue parole fan paura (x2)

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L’Ultimo Bacio – Lortex Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Bacio – Lortex

[Verse1: Lortex]
Ye ye dall'ultimo bacio ho ancora il profumo che avevi addosso
Dici come ti piaccio col vestito bianco o più con quello rosso
Giuro non capisco perché sei qui
Me ne sarei già andato al tuo posto
E lo so che litighiamo tutti i giorni
Ma non hai idea di quanto ti ama sto stronzo
Siamo come gli opposti attratti
Però in te mi riconosco a tratti
Io mi disconosco dagli altri
Non mi serve più nessuno tu mi basti
Giuro che non riesco a spiegarti
I sacrifici fatti per amarti
Non ti regalo la luna, ma gli astri
Domani andiamo lontano fai i bagagli
Finito il live dicono che farò strada
Esci, chiedo "dove vai?" "con amiche" "fai la brava"
Non aspettarmi stasera torno tardi a casa tata
Tre di mattina sei sveglia chiedi "amore com'è andata?"

[Refrain]
Come hai fatto? Sei l'unica
Ad amare un matto e la sua musica
Che poi in uno come me cosa ci troverai
Io che rispondo "ti amo" se chiedi "come stai"
Come hai fatto? Sei l'unica
Ad amare un matto e la sua musica
Che poi in uno come me cosa ci troverai
Io che rispondo "ti amo", se chiedi "come stai?"

[Verse2: Lortex]
Guardarti negli occhi e capire che sei quella giusta
Noi che litighiamo, ci odiamo ma ti amo, ti bacio poi tutto si aggiusta
È vero ci sono le coppie in cui tutto va bene coi fiori e i regali in busta
Ma chi ha avuto tutto e vive sempre sopra il panorama non se lo gusta
Stasera affacciati guarda la luna e immagina sia li con te
Mi piace vedere i tuoi occhi un po' lucidi quando poi ti dico che
Sei stata la cosa più bella una cosa più bella ti giuro non c'è
E se ti sussurro all'orecchio sei mia è perché ormai lo sento fai parte di me
Mentre studiavi Bukowski, io mi studiavo i tuoi occhi verdi
Se ami qualcuno ci provi anche se sai che poi il resto lo perdi
Noi due persi ci siamo trovati i nostri due sguardi si sono baciati
Coi destini impostati giuro li passo con te se avrò i giorni contati

[Refrain]
Come hai fatto? Sei l'unica
Ad amare un matto e la sua musica
Che poi in uno come me cosa ci troverai
Io che rispondo "ti amo", se chiedi "come stai?"
Come hai fatto? Sei l'unica
Ad amare un matto e la sua musica
Che poi in uno come me cosa ci troverai
Io che rispondo "ti amo", se chiedi "come stai?"

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L’ultimo bacio – Negramaro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo bacio – Negramaro

Quando tu ritornerai da me
Avrò soltanto il tempo
Di ridarti indietro il resto
E poi, dal resto, io non chiedo altro
Che aspettarmi da te
L'ultimo bacio
E se tu vorrai riaverlo come per finire
Questa nostra storia che sembrava non avesse fine

Ed invece già qui
L’ultimo bacio sulle tue labbra
E adesso solo adesso sulla fine
Proprio adesso, come adesso, puoi capire
Tutto quello che cercavi, ora è questo che ti fa fuggire

Non ero forse io quello che non sapeva amare?
Non ero forse io sempre a sbagliare?
Prima o poi, si sa, la fine è sempre quella da arrivare
E parlarne, credo non faccia altro che allontanare

Il per sempre che c'è
Nell'ultimo bacio
Sulle tue labbra
E adesso solo adesso sulla fine
Proprio adesso, come adesso, tu puoi capire
Tutto quello che cercavi ora è questo che ti fa fuggire

Da me, da te, da noi
E adesso e solo adesso, sulla fine
Proprio adesso, come adesso, io so capire
Tutto quello che cercavi, ora, è questo che ti fa fuggire

Non credo fossi io quello che non sapeva amare
Non credo fossi io sempre a sbagliare
Baciami fino a perderti
Baciami, che di fiato ce n’è per l'ultimo bacio
Quest'addio sulla tua bocca
Non ha poi il sapore di una storia come tante
Che sia andata a male
Sa di eterno tra noi, l'ultimo bacio

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L’ultimo ballo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultimo ballo di Mia Martini

HAI DETTO ADESSO O QUALCUNO,

NON DIRLO A NESSUNO”

IO, COME SOGNAVO

COME NON CI CREDEVO

MA UN BRIVIDO AL CUORE

DICEVA

CHE NON ERA UN PENSIERO

CERTO LEI MI SOMIGLIA

GUARDA CHE MERAVIGLIA

AVRAI L’AMICA DEL CUORE

INSIEME ALL’AMORE

SARA’ COME AVERE

DELLE TUE

LA PARTE MIGLIORE

DIMMI E’ COSI’ ENTUSIASMANTE

STARE IN MEZZO ALLA GENTE

SENTIRSI DUE STELLE

DUE PIETRE SORELLE

CHE AL BUIO SFREGANDOSI

DANNO CALORE E SCINTILLE

L’ULTIMO BALLO CON TE

L’ULTIMO BALLO PER ME

RUBANDO QUI AL POSTO SUO

MA QUANTE VOLTE ANCH’IO ATTRAVERSAVO

IL TUO CIELO E PENSAVO

ADESSO HO QUALCUNO

NON LO DICO A NESSUNO E

COME ANCH’IO MI SOGNAVO

COME UN DIO TI SCALDAVO

PECCATO CHE ADESSO

TU SIA SOLAMENTE UN PENSIERO

COME SEMBRA ALL’ISTANTE

I FUOCHI DI AMANTI

E QUEI POMERIGGI

“COS’HAI? NON RISPONDI!”

SPERAVO DA SEMPRE

DI STRINGERTI INSIEME AI TRAMONTI

IO NON CI PENSO AD ODIARE

PERO’, COME FA MALE

SENTIR QUEL CHE SENTO

COME UN PIANTO DI DENTRO

CHE NON VUOLE CAPIRE

CHE IL TEMPO

STA GIA’ PER FINIRE

L’ULTIMO BALLO CON TE

L’ULTIMO BALLO PER ME

RUBANDO QUI AL POSTO SUO

MA QUANTE VOLTE ANCH’IO

ATTRAVERSAVO IL TUO

CIELO E PENSAVO

ADESSO HO QUALCUNO

NON LO DICO A NESSUNO E

COME ANCH’IO MI SOGNAVO

COME UN DIO TI SCALDAVO

PECCATO CHE ADESSO

TU SIA SOLAMENTE UN PENSIERO

ADESSO HO QUALCUNO

NON LO DICO A NESSUNO E

COME ANCH’IO MI SOGNAVO

COME UN DIO TI SCALDAVO

PECCATO CHE ADESSO

TU SIA SOLAMENTE UN PENSIERO.

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Accordi

     
Fsus4 A# Cm A# F

A#
HAI DETTO

"ADESSO O QUALCUNO, NON DIRLO A NESSUNO"

         Cm
IO, COME SOGNAVO

COME NON CI CREDEVO

           F
MA UN BRIVIDO AL CUORE

                            A#
DICEVA CHE NON ERA UN PENSIERO

CERTO LEI MI SOMIGLIA

GUARDA CHE MERAVIGLIA

      Cm
AVRAI L'AMICA DEL CUORE

INSIEME ALL'AMORE

      F
SARA' COME AVERE

                         A#
DELLE TUE LA PARTE MIGLIORE

            Gm
DIMMI, E' COSI' ENTUSIASMANTE

STARE IN MEZZO ALLA GENTE

      Cm9
SENTIRSI DUE STELLE

Cm
DUE PIETRE SORELLE

       F
CHE AL BUIO SFREGANDOSI

                   A#
DANNO CALORE E SCINTILLE

D#M7                 Gm
L'ULTIMO BALLO CON TE

A#M7
L'ULTIMO BALLO PER ME

D#
RUBANDO QUI AL POSTO SUO

                       C
MA QUANTE VOLTE ANCH'IO

             F
ATTRAVERSAVO IL TUO CIELO

              A#9
E PENSAVO ADESSO HO QUALCUNO

                   A#
NON LO DICO A NESSUNO

       Cm9
E COME ANCH'IO MI SOGNAVO

Cm
COME UN DIO TI SCALDAVO

     F
PECCATO CHE ADESSO

                            A#9
TU SIA SOLAMENTE UN PENSIERO


A# Cm9 Cm F A#9


A#
COME SEMBRA ALL'ISTANTE I FUOCHI DI AMANTI

       Cm
E QUEI POMERIGGI "COS'HAI? NON RISPONDI!"

     F
SPERAVO DA SEMPRE DI STRINGERTI INSIEME

         A#           Gm
AI TRAMONTI IO NON CI PENSO AD ODIARE

                           Cm9
PERO', COME FA MALE SENTIR QUEL CHE SENTO

Cm                               F
COME UN PIANTO DI DENTRO CHE NON VUOLE CAPIRE

                              A#
CHE IL TEMPO STA GIA' PER FINIRE

    D#M7             Gm
L'ULTIMO BALLO CON TE

A#M7
L'ULTIMO BALLO PER ME

  D#
RUBANDO QUI AL POSTO SUO

                       C
MA QUANTE VOLTE ANCH'IO

                F
ATTRAVERSAVO IL TUO CIELO

           A#9
E PENSAVO ADESSO HO QUALCUNO

                   A#
NON LO DICO A NESSUNO

         Cm9             Cm
E COME ANCH'IO MI SOGNAVO

                             F
COME UN DIO TI SCALDAVO PECCATO CHE ADESSO

                          A#9
TU SIA SOLAMENTE UN PENSIERO


A# Cm9 Cm F A#9 A#


       A#9                            A#
ADESSO HO QUALCUNO NON LO DICO A NESSUNO

         Cm9             Cm              Cm9
E COME ANCH'IO MI SOGNAVO COME UN DIO TI SCALDAVO

     F                                       A#9
PECCATO CHE ADESSO TU SIA SOLAMENTE UN PENSIERO

A# Cm9 Cm F A#9 A# A#9 A# Cm9 Cm Cm9 F A#9 A# Cm9 Cm F A#9 A#

***

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L’ultimo ballo – Audio 2

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 MogolAudio2

Testo Della Canzone

L'ultimo ballo – Audio 2 di Audio 2

(di Mogol)

Tu hai deciso poi di dirmelo
e adesso ho un masso sora l’anima
che non mi lascia neanche piangere
nè posso continuare a fingere
da un uomo tu lo puoi pretendere
di aver la forza di resistere
che con coraggio volti pagina
per iniziare ancora a vivere…..

é stato molto bello aver ballato insieme
anche se la musica adesso non c’è più
comunque e sempre sincera
come un vento freddo di primavera
e tu lo se già stata con me
e sembri ancor più bella
in questo luongo istante
che bello poi non è

le foglie poi si sa che cadono
e in cielo arrivano le nuvole
e gli orizzonti, anche i più nitidi
regolarmente poi si offuscano

è stato molto bello aver ballato insieme
anche se la musica adesso con c’è più
e stato il sogno più bello
che si è infranto al suolo come cristallo
sincera tu sei stata stasera con me
e sembri ancor più bella
in questo lungo istante
che bello poi non è
che bello poi non è
che bello poi non è
aver ballato insieme
solo ieri….e mai più.

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L’ultimo ballo – Audio 2 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo ballo – Audio 2

Tu hai deciso poi di dirmelo
E adesso ho un masso sora l'anima
Che non mi lascia neanche piangere
Nè posso continuare a fingere
Da un uomo tu lo puoi pretendere
Di aver la forza di resistere
Che con coraggio volti pagina
Per iniziare ancora a vivere.....

È stato molto bello aver ballato insieme
Anche se la musica adesso non c'è più
Comunque e sempre sincera
Come un vento freddo di primavera
E tu lo se già stata con me
E sembri ancor più bella
In questo luongo istante
Che bello poi non è

Le foglie poi si sa che cadono
E in cielo arrivano le nuvole
E gli orizzonti, anche i più nitidi
Regolarmente poi si offuscano

È stato molto bello aver ballato insieme
Anche se la musica adesso con c'è più
E stato il sogno più bello
Che si è infranto al suolo come cristallo
Sincera tu sei stata stasera con me
E sembri ancor più bella
In questo lungo istante
Che bello poi non è
Che bello poi non è
Che bello poi non è
Aver ballato insieme
Solo ieri... e mai più

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L’ultimo Ballo – Dirotta Su Cuba Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo Ballo – Dirotta Su Cuba

Ritrovarsi qui
Con dentro al cuore un'emozione
Rivederla fra la gente
Sorrisi complici
Fra note sudate un'armonia
Scoprirsi ancora un pò bambini
Orchestra di mani verso il cielo
Pioggia di voci che canterà

Balliamo stanotte per le strade
A piedi nudi in riva al mare
Morire e rinascere
Musica è vivere
In quest'Ultimo Ballo noi

E viversi così
Mettere in gioco i sentimenti
I più veri, i più incoscienti
Ed illudersi poi
Che non potrà finire mai
Perché è come un Grande Amore
L'Ultimo Abbraccio e su il sipario
Mille violini suoneranno per noi

Balliamo stanotte per le strade
A piedi nudi in riva al mare
Morire e rinascere
Musica è vivere
In quest'Ultimo Ballo noi
E volteggiare insieme al vento
Unire le mani in un flamenco
I sogni rincorrere
Un Ultimo Salto e poi
Balleremo ancora noi…

E sarà così
E sarà sempre così
E sarà come una casa dove sempre tornerò
E sarà il più bel ricordo che mai più cancellerò
E sarà come una voce che il nostro cuore scalderà
E sarà come una festa che per noi non finirà
E sarà così
E sarà sempre così
Così
Così

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L’Ultimo Ballo – Mondo Marcio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Ballo – Mondo Marcio

{Intro}
Yo Benvenuti nel ventunesimo secolo figli di puttana
Hem, questo è mondo marcio yeah sabato sera marci, sabato sera
Lasciate giù i vostri drink, le vostre stronzate
Non siamo qua per piangerci, siamo qua per festeggiare yeah
Oh marcio dì al dj di mettere su la mia canzone preferita
È il mio ultimo ballo questo uomo

{Verso 1}
Sabato sera una dama al mio braccio
Occhi di ghiaccio, la notte chiama mondo marcio
Jeans da straccio uno sollevato al polpaccio
Cuore da valentino, troie hiphop e uno spino
Spirito da bambino il mio spirito è fare al minimo mattino
Selezione all'ingresso neanche m'avvicino
Ho marci giù per passare dal retro tipo
HEY NESSUNO E' CONTRO SE C'E' UN ALTRO DJ VERO?
Randez vous al bar se tu sei con Bugs e Rido togli la red bull dal frigo
La mia crew è vibra e vibro
Occhiali da sole anche se è notte perchè fa un pò più figo
Il mio flow in slow mov dammi una hoe e poi muovilo un pò per il mooondo
Prendilo a fooondo gridami un do di petto
La ragazza mi ha preso e mi ha detto

{Rit.}
Vai più su vai via da qua
Uomo non c'è più la mia realtà
Tornerà la la lala
Qua i marci vogliono amore ma qui c'è solo rancore
Io prego un giorno migliore ma Dio non me lo da
Allora accendo un cannone col mondo sotto le suole
Stare seduto sul sole è la mia felicità
Io non ho bisogno d'amore soltanto belle signore
Fammi scopare due ore poi sarò ancora in città
Vorrei che tutto sparisse vorrei soltanto tornare
A quando non c'era più niente di male come si fa?

{Verso 2}
E non ho nient'altro da fare
Che riempire questo corpo di fumo e lasciarmi andare
Ai marci non frega un cazzo di un futuro in un era glaciale
Ieri sera per le strade 'sta sera a puttane
Gente ho il marcio in mente cerco di non pensare più a niente
La mia vita è come guidare a luci spente in città
Un marcio si fa e si fa finche la mia età va a puttane me ne esco dalla realtà
Come il prez dammi un altro po di rap se mi chiedi com'è ce n'è
Tanto che mi muovo in two step ho soltanto le conoscenze giuste
Il mio uomo shocca porta le troie e chiamo fame per le buste
Ma troppa rabbia troppo odio nel cuore e questo mondo mi ha fottuto
Aspetto un giorno migliore
E il Pavarotti del rap grasso come il cazzo
Mentre vivo d'hiphop e vado a spasso nello spazio
Marcio non faccio carità piuttosto che darti un soldo dò l'anima
Perchè resisti vibra records nel club, come fifty
Siamo noi che in Italia abbiamo i dischi a voi stupidi servirebbe un lifting
Voi marci lanciati in dissing dagli artisti
Sicuro che vi fumo adesso che sono fuori dagli abissi
È troppo scuro? fanculo sono nato durante un'eclissi

{Rit.}

{outro}
Ou marcio marcio abbassa la musica..
È il mio momento questo uomo, è il mio momento
So che abbiamo avuto tanti brutti momenti
Tante bombe tante stronzate ma capisci dobbiamo andare avanti
E Dio mi perdoni ma ci riusciremo ok? in un modo o nell'altro

(Grazie a Pasa per le correzioni)

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L’ultimo bicchiere

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Nord sud ovest est

Testo Della Canzone

L'ultimo bicchiere di 883

(Max PezzaliMauro Repetto)
Nikki

Dentro al buio del locale
musica che e’ sempre uguale

luci basse che mi danno un po’
fastidio
quelle gambe un po’ intriganti

con le calze trasparenti
qui si fanno tutte belle ma
chi sa per chi

forse io dovrei andare
quasi l’ora di dormire
se mi guarda ancora un po’ mi sa

che vado li’
si’ ma tanto cosa dico
hai un ragazzo o un marito

studi o fai un
lavoro interessante e unico
io non voglio piu’ sprecare una parola

perche’ il gioco proprio
non lo reggo piu’
cose della serie tu sei qui da sola

sono anni che mi urtano
mi rovinano da troppo tempo
l’ultimo bicchiere e me ne andro’

che non se ne puo’ piu’
di tutte queste storie finte
che si basano sui film

ma non ti danno mai
qualcosa piu’ di un freddo vuoto
quante storie storie vere

lui che le offrira’ da bere
come se non si capisse che
intenzioni ha

forse non per amicizia
e neanche con dolcezza
ma poi le dira’ tu che cos’hai capito

io non voglio piu’ sprecare una parola
perche’ il gioco proprio
non lo reggo piu’

cose della serie tu sei qui da sola
sono anni che mi urtano
mi rovinano da troppo tempo

l’ultimo bicchiere e me ne andro’
che non se ne puo’ piu’
di tutte queste storie finte

che si basano sui film
ma non ti danno mai
qualcosa piu’ di un freddo vuoto

(Instrumental)
l’ultimo bicchiere e me ne andro’
che non se ne puo’ piu’

di tutte queste storie finte
che si basano sui film
ma non ti danno mai

qualcosa piu’ di un freddo vuoto
l’ultimo bicchiere e me ne andro’
che non ne posso piu’

di tutte queste storie finte
che si basano sui film
ma non ti danno mai

qualcosa piu’ di un freddo vuoto

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Accordi

   
Sol				Lam7
Dentro al buio del locale musica che e' sempre uguale
Re				Mim	Re4  Re
luci basse che mi danno un po' fastidio
Sol			       Lam7
quelle gambe un po' intriganti con le calze trasparenti
Re			Mim	Re4  Re
qui si fanno tutte belle ma chissà per chi.
Sol			Lam7
Forse io dovrei andare quasi l'ora di dormire
Re			Mim	Re4  Re
se mi guarda ancora un po' mi sa che vado lì
Sol			Lam
sì ma tanto cosa dico hai un ragazzo o un marito
Re			Mim	Re4  Re
studi o fai un lavoro interessante e unico
Do		Re	Lam	Mim
io non voglio più sprecare una parola
	Do		Sol		Re
perché il gioco proprio non lo reggo più
Do	Re	Lam	Mim	    Do
cose della serie tu sei qui da sola sono anni che mi urtano
	Re
mi rovinano da troppo tempo……..
Sol					Re
l'ultimo bicchiere e me ne andrò
			Mim
che non se ne può più
			Do	Re4  Re   Sol
di tutte queste storie finte che
		Re		Lam7
si basano sui film ma non ti danno mai
			  Do	Re4  Re   Sol   Do
qualcosa più di un freddo vuoto.

Brutte storie storie vere lui che le offrirà da bere
come se non si capisse che intenzioni ha
forse non per amicizia e neanche con dolcezza
ma poi lei dirà tu che cos'hai capito
io non voglio più sprecare una parola
perché il gioco proprio non lo reggo più
cose della serie tu sei qui da sola sono anni che mi urtano
mi rovinano da troppo tempo……..

l'ultimo bicchiere e me ne andrò
che non se ne può più di tutte queste storie finte che
si basano sui film ma non ti danno mai
qualcosa più di un freddo vuoto.

Strum : Sol  Re  Lam7  Do  Sol  Re  Lam7  Do  Re

Sib				Fa
l'ultimo bicchiere e me ne andrò
			Sol
che non se ne può più
			Mib    Fa4  Fa  Sib
di tutte queste storie finte che
		Fa			Dom7
si basano sui film ma non ti danno mai
		Sib      Mib    Fa4  Fa
qualcosa più di un freddo vuoto.

l'ultimo bicchiere e me ne andrò
che non se ne può più di tutte queste storie finte che
si basano sui film ma non ti danno mai
qualcosa più di un freddo vuoto.

Strum : Sib  Fa  Re7  Solm  Mib  Fa4  Fa (x2)

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L’Ultimo Bicchiere – Nicki Minaj Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Bicchiere – Nicki Minaj

Dentro al buio del locale
Musica che è sempre uguale
Luci basse che mi danno un po' fastidio
Quelle gambe un po' intriganti
Con le calze trasparenti
Qui si fanno tutte belle ma chissà per chi
Forse io dovrei andare
Quasi l'ora di dormire
Se mi guarda ancora un po' mi sa che vado lì
Sì ma tanto cosa dico
Hai un ragazzo o un marito
Studi o fai un lavoro interessante e unico
Io non voglio più sprecare una parola
Perché il gioco proprio non lo reggo più
Cose della serie tu sei qui da sola
Sono anni che mi urtano
Mi rovinano da troppo tempo
L'ultimo bicchiere e me ne andrò
Che non se ne può più
Di tutte queste storie finte che si basano sui film
Ma non ti danno mai qualcosa
Più di un freddo vuoto
Quante storie storie vere lui che le offrirà da bere
Come se non si capisse che intenzioni ha
Forse non per amicizia e neanche con dolcezza
Ma poi lei dirà tu che cos'hai capito
Io non voglio più sprecare una parola
Perché il gioco proprio non lo reggo più
Cose della serie tu sei qui da sola
Sono anni che mi urtano
Mi rovinano da troppo tempo
L'ultimo bicchiere e me ne andrò
Che non se ne può più
Di tutte queste storie finte che si basano sui film
Ma non ti danno mai qualcosa
Più di un freddo vuoto
L'ultimo bicchiere e me ne andrò
Che non se ne può più
Di tutte queste storie finte che si basano sui film
Ma non ti danno mai qualcosa
Più di un freddo vuoto
L'ultimo bicchiere e me ne andrò
Che non ne posso più
Di tutte queste storie finte che si basano sui film
Ma non ti danno mai qualcosa
Più di un freddo vuoto...

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L’ultimo cielo

Album

È contenuto nei seguenti album:
1973 Mi… Ti… Amo

Testo Della Canzone

L'ultimo cielo di Marcella Bella

Alle sette domattina io mi sposerò,
C’è mia madre giù in cucina che lavora già,
I regali nel salotto,
Il vestito bianco, il letto,
Tutto è pronto ma,
Chi lo sa domani come finirà,

Mi rigiro dentro il letto,
Sto pensando che,
Forse in due sarà più stretto,
Che prigione è,
La valigia nel mio sguardo,
Non mi importa cosa perdo,
Dove andar non so,
Ma di certo qui non ci starò,

Amore amore, ultimo cielo blu,
Nell’anima mia c’eri tu,
Come potrei non dico amare ma…
Volere bene,
Dare ad un altro corpo che ti appartiene

Vola di mano il pettirosso, via
Leggera un’impronta la mia,
Parole antiche su poche righe,
E poi la mia coscienza non s’affatica più come mia madre,
Un parentesi di vita si chiude,

Sfiora il treno la mia casa,
Piccola si fa l’ombra bianca di una sposa forse alla mia età,
Rido e penso all’invitato,
Che si chiede un po’ arrabbiato non si mangia ormai,
Il regalo indietro io vorrei,

Amore amore, ultimo cielo blu,
Nell’anima mia c’eri tu,
Come potrei non dico amare ma…
Volere bene,
Dare ad un altro corpo che t’appartiene

Vola di mano il pettirosso, via
Leggera un’impronta la mia,
Parole antiche su poche righe,
E poi la mia coscienza non s’affatica più come mia madre,
Un parentesi di vita si chiude,

Alle sette domattina io mi sposerò,
C’è mia madre giù in cucina che lavora già,
I regali nel salotto,
Il vestito bianco, il letto,
Tutto è pronto ma,
Chi lo sa domani come finirà

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L’ultimo cielo – Max Gazzè

Album

È contenuto nei seguenti album:

2008 Tra l’aratro e la radio

Testo Della Canzone

L'ultimo cielo – Max Gazzè di Max Gazzè

(di Girolamo SantucciMax Gazzè)

L’ultimo cielo
È dentro di me
E mi riscopro
Più anima che uomo

Nasce dall’emozione
Nuova armonia
Tempo che fugge
Svanisce e non mi distrugge

Ed è subito sera
Un tramonto più ad est

Primavera di mare di vele nel sole e il profumo di te
E sarà amore..
L’immenso respiro che è in noi
Quando siamo infiniti e sublimi

L’ultimo cielo
È il cielo più grande
Spande passione
E un nuovo senso di me

Ed è subito sera….
[…]
L’immenso respiro che è in noi
Quando siamo infiniti e sublimi

E sarà amore…
L’immenso respiro che è in noi
Quando siamo infiniti e sublimi
E noi siamo infiniti e sublimi
Noi siamo infiniti e sublimi

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L’ultimo comizio

Testo Della Canzone

L'ultimo comizio di Canzoni politiche

Quando ho mai accettato di fare ‘sto comizio

su questo trespolone tra quattro altoparlanti

la gente ch’è rimasta alcuni li conosco

son tutti a capannelli non mi sembrano tanti

Certo sono deluso mi aspettavo più masse

il fuoco degli applausi acceso dal mio dire

invece francamente la gente se ne frega

passeggia in lungo in largo e sembra non sentire

Il tempo dei comizi è quello in cui la gente

fissa la trattoria dove andare a mangiare

è il tempo della conta: in quanti eravamo?

forse cinquantamila e forse anche di più

E fesso chi m’ha detto di scrivere il discorso

e di dirlo con tono un poco esagitato

e stupido che sono a finire in crescendo

aspettando un applauso che non è arrivato

sulle prime ho pensato di aver scordato un popolo

quando delle rivolte ho fatto la mia lista

ma non è possibile, ci ho messo pure gli indios

e una tribù maora internazionalista

Il tempo dei comizi è quello in cui i compagni

piegano gli striscioni e se ne vanno via

è il tempo di rimettersi a posto la camicia

cercare un vecchio amico e prendersi un caffè

E allora mi son detto: «compagni la piantiamo

con questa commediola del comizio finale

cerchiamo un nuovo modo una cosa diversa

sennò piantiamo tutto ed andiamo a mangiare! »

quando mi sono accorto d’aver parlato forte

col microfono aperto e la gente ascoltava

sono rimasto muto con la faccia da pirla

ma la gente applaudiva quel comizio le andava

perché il tempo dei comizi è finito da quando

la gente non applaude più a comando… ‘

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L’ultimo degli uccelli

Album

È contenuto nei seguenti album:

1972 I mali del secolo
1987 I mali del secolo
2008 L’animale

Testo Della Canzone

L'ultimo degli uccelli di Adriano Celentano

(testo e musica di Adriano Celentano)

Disse l’uccellino al cacciatore che gia spiano il fucile su di lui:
“Prima che tu spari c’e una cosa che io devo dirti: son l’unico
rimasto in tutto il mondo da questo tuo orribile sterminio,
se uccidi pure me non avrai scampo: di tutti gli uomini
presto verra la fine, perche tu crudelmente hai infranto l’equilibrio
della natura, tu che sempre predichi l’amore e la liberta di ogni uomo
hai ucciso il simbolo della liberta, hai distrutto l’unica difesa delle piante.
Ma ora che il cielo e deserto, l’inizio di una strage e su di voi:
gli insetti gia preparano una guerra, per sterminare il verde sulla terra,
non ci sara piu ossigeno nell’aria e voi soffocherete piano piano,
dunque hai solo un modo per salvarti: lasciami libero di andare per il mondo,
sperando in un miracolo soltanto: che una compagna io trovi salva,
in modo che ritorni la mia razza come sta scritto nella natura.
Ma ora che il fucile hai abbassato, una cosa ancora devo dirti:
questo favore non te lo faro; tu vuoi risparmiarmi solamente
perche hai paura, paura di morire.
Non permettero che nuove ali nascano ancora
per essere un crudele bersaglio dei cacciatori ,
anche se tu non mi ucciderai, aspettero la morte che mi prenda.
Questa e la mia vendetta…

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Accordi

   
G
DISSE L'UCCELLINO AL CACCIATORE 
                          D
CHE GIA SPIANO' IL FUCILE SU DI LUI: 

"PRIMA CHE TU SPARI C'E UNA COSA 

                       G
C'E' UNA COSA CHE IO DEVO DIRTI: 

SON L'UNICO RIMASTO IN TUTTO IL MONDO 

                    C
DA QUESTO TUO ORRIBILE STERMINIO, 

                      G
SE UCCIDI PURE ME NON AVRAI SCAMPO: 

   D
DI TUTTI GLI UOMINI 

                       G
PRESTO VERRA' LA FINE, 

          C                       G
PERCHE TU CRUDELMENTE HAI INFRANTO

        D                 G
L'EQUILIBRIO DELLA NATURA,

       F#                     C
TU CHE SEMPRE PREDICHI L'AMORE

                 G
E LA LIBERTA' DI OGNI UOMO

    D                                G
HAI UCCISO IL SIMBOLO DELLA LIBERTA',

       C
HAI DISTRUTTO L'UNICA 

       G         D  A
DIFESA DELLE PIANTE.

G
MA ORA CHE IL CIELO E' DESERTO, 

                          D
L'INIZIO DI UNA STRAGE E' SU DI VOI:

GLI INSETTI GIA' PREPARANO UNA GUERRA,

                         G
PER STERMINARE IL VERDE  SULLA TERRA,

NON CI SARA' PIU' OSSIGENO NELL'ARIA 

                   C
E VOI SOFFOCHERETE PIANO PIANO,

                        G6
DUNQUE HAI SOLO UN MODO PER SALVARTI: 

  D                       G            C
LASCIAMI LIBERO DI ANDARE PER IL MONDO,

                     G
SPERANDO IN UN MIRACOLO SOLTANTO: 

    D                     G     F#
CHE UNA COMPAGNA IO TROVI SALVA,

                     Bm            C
MA ORA CHE IL FUCILE HAI ABBASSATO,

                G
UNA COSA ANCORA DEVO DIRTI:

   D                 G         C
QUESTO FAVORE NON TE LO FARO'; 

                     G
TU VUOI RISPARMIARMI SOLAMENTE 

   D                    G
PERCHE HAI PAURA, PAURA DI MORIRE.

C                   G
NON PERMETTERO' CHE NUOVE ALI 

  D           G
NASCANO ANCORA

    C                           G              D G
PER ESSERE UN CRUDELE BERSAGLIO DEI CACCIATORI   

      C                      G D
ANCHE SE TU NON MI UCCIDERAI,  

 C                                G D G C
ASPETTERO' LA MORTE CHE MI PRENDA.      

                G        C               G
QUESTA E LA MIA VENDETTA QUESTA E LA MIA VENDETTA

***

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L’ultimo degli uomini

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultimo degli uomini di Selene Lungarella

(P. Brescia- R.Benini – P.Brescia)

Troppi manichini, facce di cemento
I soliti discorsi
Voglia di scappare, basterà un momento
Lì non c’è mai nessuno

Vieni, siediti qui con me e guarda
l’immenso cielo sopra di te

Qui sembra di pensare a un mondo appena nato
La strada è più in discesa
Occhi senza tempo, suono di tappeto
Come persiane socchiuse d’attesa

Sogna, amico mio sogna ancora
perché io sogno ancora

Come se stando qui sotto mille stelle immobili
ritrovassimo quei battiti che sembravano impossibili
Come se da quassù non ci fossero più limiti
E anche l’ultimo degli uomini diventasse invulnerabile

Guardo questo cielo
vedo tanta gente, milioni di persone
nello sguardo un velo
come spaventati da un unico dolore

Sogna, amico mio sogna ancora
perché io sogno ancora

Come se stando qui sotto mille stelle immobili
ritrovassimo quei battiti che sembravano impossibili
Come se da quassù non ci fossero più limiti
e anche l’ultimo degli uomini diventasse invulnerabile

Dicevi tu “Sogna”
ed io sogno ancora

Come se da quassù non ci fossero più limiti
e anche l’ultimo degli uomini diventasse invulnerabile

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L’ultimo Dei Miei Cani – GOLPE! Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo Dei Miei Cani – GOLPE!

Persino l'ultimo dei miei cani
Si è trasferito all'ombra Ma che caldo che fa
Fa caldissimo
Ci sono 40 gradi a Londra
Figurati qua
Figurati qua
Fa caldissimo
E non mi dire che eri fuori di te

Che ti sentivi instabile
Lasciare tutto quanto alla noia
Una volta per tutte
E non pensare al perché

E io ti giuro non capisco perché
Vivo a Milano ma penso a te
Disperdo chili di cenere al vento
Ero così contento quando andavi via
Ed ho avuto i crampi da lucidità
Trasformo l'ansia da maturità
In una rima che sa di retorica
Da bere fredda con un po' di tonica

Che bello poter pensare Di essere soli io e te
E poi scattarci una foto
Far finta tra un anno Che sia ancora così
E non ho voglia di andare a ballare

Dai ti prego lasciami stare
E quando torni non mi svegliare Che fa caldissimo

E io ti giuro non capisco perché
Vivo a Milano ma penso a te
Disperdo chili di cenere al vento
Ero così contento quando andavi via
Ed ho avuto i crampi da lucidità
Trasformo l'ansia da maturità
In una rima che sa di retorica
Da bere fredda con un po' di tonica

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L’ultimo dei re

Album

È contenuto nei seguenti album:

1992 Lasciamoci respirare

Testo Della Canzone

L'ultimo dei re di Mietta

Rabbia Il Freddo E’ Nostalgia
La Tua Voglia Di Andar Via
Sai Come Un Lupo E’ La Citta’
Prima O Poi Ti Togliera’
Anche L’ultimo Dei Tuoi Respiri
No Ma Tua Madre Che Ne Sa
Se Questa Vita Va Cosi’
E Di Ragazzi Ne Hai Fregati Tanti
Dai Se Ci Credi Ce La Fai
Stringi I Denti Butta Via
Questa Strada Buia Di Periferia
Dove I Lampioni Sono Croci
E Nella Testa Senti Quelle Voci
Ma Le Tue Mani Sono Le Tue Ali
E Ti Sollevano Se Tu Lo Vuoi
Cerca La Vita Dentro Le Canzoni
Dimenticando Il Male Che Ti Fai
E Se Davvero Tutti Non Ti Credono
Tu Non Parlare Piu’
Ma Guarda Dritto Negli Occhi
Guardaci Vedrai Ci Sei Anche Tu
E Se Nel Braccio Hai Una Storia Facile
La Vita E Nella Strada Ci Sono Gli Angeli
Caduti Come Te Dai Mangia Qualche Cosa
Dai Tanto Per Ricominciare
E Se Ti Va Possiamo Respirare
Dai, Se Ci Provi Ce La Fai
Stringi I Pugni E Vieni Via
Dalle Strade Buie Di Periferia
Noi Inchiodati Qui Sul Muro
Il Futuro Ma Dov’e’
Nella Rete Resta L’ultimo Dei Re
Iio Ti Credo Solo S
Non La Smetti Ancora Di Lottare
Ma Le Tue Mani Sono Le Tue Ali
Quando Si Aprono Tu Volerai
Sulle Citta’ Che Sono Tutte Uguali
Dove Si Muore Nel Silenzio
E Poi Taglia Per Sempre Le Catene Inutili
Ti Prego Non Morire Piu’
E Quel Ragazzo Che Torna A Vivere
Sorridere Sei Tu
Ti Sei Sporcato Anche Dentro L’anima
Sei Sceso Sempre Piu’ Giu’
Ma Guarda Dritto Negli Occhi
Guardaci Vedrai Ci Sei Anche Tu
In Questo Amore Che Non Dimentica
Lo Sai Ci Sei Anche Tu.

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L’ultimo di dicembre

Album

È contenuto nei seguenti album:

1972 Stasera ti dico di no
2008 Gli anni della Polydor 19631978

Testo Della Canzone

L'ultimo di dicembre di Orietta Berti

(PanzeriCazzulaniPace)

Io camminavo sotto la neve,
quando il sole d’un tratto spuntò.
28 di dicembre
io stavo andando da lui,
ma sulla stessa strada,
io ti dovevo incontrare.
“Permette signorina,
lei non sa niente di me,
ma se mi guarda negli occhi
saprà cosa voglio”.
Quello che ti ho risposto non so,
ma però son venuta con te.
Sotto lo stesso ombrello,
tu mi hai toccato la mano.
Sapevo di sbagliare,
ma mi piaceva armistiare.
“La prego signorina,
vuole cenare con me?”
Alla luce di quella candela
un’orchestra suonava…
………………….

L’ultimo di dicembre
Io mi vestivo per te.
Era la mezzanotte
quando hai telefonato.
“Addio signorina,
è stato bello così”.
Mentre fuori la neve cadeva,
il mio cuore moriva.

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L’ultimo film insieme – Elio e le storie tese

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultimo film insieme – Elio e le storie tese di Elio e le storie tese

Parodia dell’omonimo brano di Michele Zarrillo presentato al Festival di San Remo 2008

Scivola via
Come una foglia sul fiume
Come acqua che
Sgocciola giù dalle piume.

Adesso scivola via
Questa paura di perdermi
(L’ultimo film)
Perdermi
(L’ultimo film)
Perdermi l’ultimo film.

Michele
Michele
Michele

Zarrillo
Zarrillo
Zarrillo

Ecco che c’è Zarrillo
Che se lo anagrammate diventa “Arrzillo”
Ecco che c’è Michele
Che se lo anagrammate diventa “Limeceh”
L’ultimo film insieme lo guardo insieme
Poi ci mangiamo i popcorn.

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L’ultimo fuoco

Album

È contenuto nei seguenti album:

1971 Shalom (Canti del popolo ebraico)

Testo Della Canzone

L'ultimo fuoco di Iva Zanicchi

Hine Ma Tov)
(Sandro Tuminelli – Trascrizione e rielaborazione Ezio Leoni)

Nel sonno è la vallata laggiù
chiusa da un cielo nero
ma un fuoco c’è sopra il monte lassù
nel verde di un sentiero
E un canto lieve scende giù in città
la la la la la la la la
Svegliatevi e cantate con noi
voi che cercate amore
un cuore che più cantare non sa
a poco a poco muore
Venite al tempio della verità
basta un fuoco e una pietra per altare
lo sguardo al cielo con serenità
ed insieme mettiamoci a cantare
Dio del mondo che vegli l’eternità
sveglia il cuore di chi non conosce amor
ed accendi il tuo fuoco di carità
sulla strada buia del dolor
Dio del mondo che tanto in alto stai
siamo in pochi e non ci sentirai
E la città non si sveglia più
non vuole più cantare
e scenderà bianca e fredda quaggiù
la neve in ogni cuore
l’ultimo fuoco forse morirà
la la la la la la
e il nostro canto solo resterà
la la la la la la
Svegliatevi e cantate con noi
voi che cercate amore
un cuore che più cantare non sa
a poco a poco muore
Svegliatevi e cantate con noi
Svegliatevi e l’amore verrà
un cuore che più cantare non sa
a poco a poco muore

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L’ultimo gesto di un clown

Album

È contenuto nei seguenti album:

1988 Ridi pagliaccio (Cd 2)
1998 Mina studio collection (Cd 1)

Testo Della Canzone

L'ultimo gesto di un clown di Mina

di:
(Paolo LimitiFerraraGianfranco Fasano)

Con il sorriso dipinto di un clown
l’ultima scena la faccio per te
per una
vita dovrai ricordare
l’attimo in cui hai perso me.
L’indifferenza totale che tu
da gran signore giocavi con me,
vedi che
anch’io la so recitare
e caso strano fa male anche a te,
chissà perchè tu che eri un re.
E mi vorrai come allora
perchè uscendo dalla porta ho riso ancora
perchè il cuore paga chi non soffre mai e
e mi vorrai di più ancora,
bella stupida convinta che l’amore
fosse dire a
quel telefono “dai, suona se puoi,
fa che sia lui, fa che sia lui”.
E poi c’è un ultimo gesto del clown
che non vedrai, che io tengo per me,
togliere questo sorriso e gridare
che t’amo ancora ma non lo saprai e
e mi vorrai come allora
perchè uscendo dalla porta ho riso ancora
perchè il cuore paga chi non soffre mai e
e mi vorrai di più ancora,
bella stupida convinta che l’amore
fosse dire a
quel telefono “dai, suona se puoi,
fa che sia lui, fa che sia lui”,
fosse dire a quel telefono “dai, suona se puoi,
fa che sia lui, fa che sia lui”

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Accordi

   
D#m9 G#sus4 A#m


G#7            G#         C#6
CON IL SORRISO DIPINTO DI UN CLOWN 

D# G#                           C#6
   L'ULTIMA SCENA LA FACCIO PER TE, 

D# C#                       Fm
   PER UNA VITA DOVRAI RICORDARE 

         C#           Fm
L'ATTIMO IN CUI HAI PERSO ME... 

C#m 

G#                        C#
L'INDIFFERENZA TOTALE CHE TU 

G#                          C#
DA GRAN SIGNORE GIOCAVI CON ME, 

A#m7 Fm
     VEDI CHE ANCH'IO LA SO RECITARE 

Fm9 Fm                                Cm
    E CASO STRANO FA MALE ANCHE A TE. 

        G#9     G#m    G#
CHISSA' PERCHE' TU CHE ERI UN RE... 

     Fm              D#6
E MI VORRAI COME ALLORA 

Cm7     Fm
PERCHE' USCENDO DALLA PORTA 

            D#
HO RISO ANCORA 

              D#m7
PERCHE' IL CUORE PAGA 

        F#6
CHI NON SOFFRE MAI 



Fm  G#M7      Fm          D#
E MI   VORRAI DI PIU' ANCORA, 

           Fm
BELLA STUPIDA 

                  D#9
CONVINTA CHE L'AMORE 

           C#           D#
FOSSE DIRE A QUEL TELEFONO 

            Fm9
"DAI, SUONA SE PUOI, 

C#7              G#6
FA' CHE SIA LUI,     FA' CHE SIA LUI...". 

G#    A#
E POI C'E' 

                A#9
UN ULTIMO GESTO DEL CLOWN 

Cm7 

A#9     A#
CHE NON VEDRAI, CHE IO TENGO PER ME. 

F9       Gm
TOGLIERE QUESTO SORRISO E GRIDARE 

Dm Dm7       Gm7
   CHE T'AMO ANCORA 

          A#6
MA NON LO SAPRAI 

Dm  DM7       Gm     Dm
E MI   VORRAI COME ALLORA 

                Gm
PERCHE' USCENDO DALLA PORTA 

          Dm
HO RISO ANCORA 

Dm7           C#9
PERCHE' IL CUORE PAGA 

        A#7
CHI NON SOFFRE MAI 



D#  Dm        Gm          F6
E MI   VORRAI DI PIU' ANCORA, 

F          Gm
BELLA STUPIDA 

                  F
CONVINTA CHE L'AMORE 

           D#           D
FOSSE DIRE A QUEL TELEFONO 

         Gm
"DAI, SUONA SE PUOI, FA' CHE SIA LUI, 

A#6         A#
FA' CHE SIA LUI"... 

            F6
AH! AH! AH! AH! 

Dm7 A#6 


F6           D#       D
FOSSE DIRE A QUEL TELEFONO 

         Gm
"DAI, SUONA SE PUOI, 

Gm6         A#6
FA' CHE SIA LUI, 

            A# Am Asus4 F
FA' CHE SIA LUI           

***

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L’ultimo gesto di un clown – Mina Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo gesto di un clown – Mina

Con il sorriso dipinto di un clown
L'ultima scena la faccio per te
Per una vita dovrai ricordare
L'attimo in cui hai perso me

L'indifferenza totale che tu
Da gran signore giocavi con me
Vedi che anch'io la so recitare
E caso strano, fa male anche a te
Chissà perché, tu che eri un re

E mi vorrai come allora
Perché uscendo dalla porta ho riso ancora
Perché il cuore paga chi non soffre mai
E mi vorrai di più ancora
Bella stupida, convinta che l'amore
Fosse dire a quel telefono: "Dai, suona, se puoi
Fa che sia lui, fa che sia lui"

E poi c'è un ultimo gesto del clown
Che non vedrai, che io tengo per me
Togliere questo sorriso e gridare
Che t'amo ancora ma non lo saprai

E mi vorrai come allora
Perché uscendo dalla porta ho riso ancora
Perché il cuore paga chi non soffre mai
E mi vorrai di più ancora
Bella stupida, convinta che l'amore
Fosse dire a quel telefono: "Dai, suona, se puoi
Fa che sia lui, fa che sia lui"

Fosse dire a quel telefono: "Dai, suona, se puoi
Fa che sia lui, fa che sia lui"

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L’ultimo gettone

Album

È contenuto nei seguenti album:
1992 Lasciatemi cantare

Testo Della Canzone

L'ultimo gettone di Gigi D’Alessio

Separarmi da lei
o lasciarmi con te,
nun o saccio manch’i c’aggia fa
comm’e’ difficile
Tu ti arrabbi se io ceno insieme con lei
lei si arrabbia se poi sono uscito con te
pe sta buon’ ce vulesse na persona
proprio tale e quale a me
Lat’ sfizio ce sta a ferni’ e me stanca’
per rifare l’amore con lei
nu poco dopp’e te
dimagrire cosi’ ogni giorno di piu’
m’aggia stregnere ‘o jeans a cammisa e ‘o gile’
pe sta buon’ ce vulesse na persona
proprio tale e quale a me

Ma io voglio bene a essa e pur’a te
vulesse almeno tenere ‘o curaggi’e me lassa’
‘e storie nun s’abbruciano accussi’
pecche si te perdesse ne suffresse sultant’i
io quann’ faccio ammore ‘nzieme a te
me stong’attient’ ‘o nomm’ pe paura ‘e me ‘mbruglia’
si a casa po’ me voglio appicceca’
support’ e stong’ zitte v’a ferni’ che chiamm’a te
annascuso a dint’a na cabina
sbaglio ancora nata vota
ma stu nummere qual’e’
scavo dint’e sacche do cazone
tengo l’urdemo gettone
chiammo a essa o chiammo a te

Ma io voglio bene a essa e pur’a te
vulesse almeno tenere ‘o curaggi’e me lassa’
‘e storie nun s’abbruciano accussi’
pecche si te perdesse ne suffresse sultant’i
io quann’ faccio ammore ‘nzieme a te
me stong’attient’ ‘o nomm’ pe paura ‘e me ‘mbruglia’
si a casa po’ me voglio appicceca’
support’ e stong’ zitte v’a ferni’ che chiamm’a te
annascuso a dint’a na cabina
sbaglio ancora nata vota
ma stu nummere qual’e’
scavo dint’e sacche do cazone
tengo l’urdemo gettone
chiammo a essa o chiammo a te

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L’ultimo gettone – Gigi D’Alessio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo gettone – Gigi D'Alessio

Separarmi da lei
O lasciarmi con te
Nun o saccio manch'i c'aggia fa
Comm'e' difficile
Tu ti arrabbi se io ceno insieme con lei
Lei si arrabbia se poi sono uscito con te
Pe sta buon' ce vulesse na persona
Proprio tale e quale a me
Lat' sfizio ce sta a ferni' e me stanca'
Per rifare l'amore con lei
Nu poco dopp'e te
Dimagrire cosi' ogni giorno di piu'
M'aggia stregnere 'o jeans a cammisa e 'o gile'
Pe sta buon' ce vulesse na persona
Proprio tale e quale a me

Ma io voglio bene a essa e pur'a te
Vulesse almeno tenere 'o curaggi'e me lassa'
'e storie nun s'abbruciano accussi'
Pecche si te perdesse ne suffresse sultant'i
Io quann' faccio ammore 'nzieme a te
Me stong'attient' 'o nomm' pe paura 'e me 'mbruglia'
Si a casa po' me voglio appicceca'
Support' e stong' zitte v'a ferni' che chiamm'a te
Annascuso a dint'a na cabina
Sbaglio ancora nata vota
Ma stu nummere qual'e'
Scavo dint'e sacche do cazone
Tengo l'urdemo gettone
Chiammo a essa o chiammo a te

Ma io voglio bene a essa e pur'a te
Vulesse almeno tenere 'o curaggi'e me lassa'
'e storie nun s'abbruciano accussi'
Pecche si te perdesse ne suffresse sultant'i
Io quann' faccio ammore 'nzieme a te
Me stong'attient' 'o nomm' pe paura 'e me 'mbruglia'
Si a casa po' me voglio appicceca'
Support' e stong' zitte v'a ferni' che chiamm'a te
Annascuso a dint'a na cabina
Sbaglio ancora nata vota
Ma stu nummere qual'e'
Scavo dint'e sacche do cazone
Tengo l'urdemo gettone
Chiammo a essa o chiammo a te

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L’ultimo gigante

Album

È contenuto nei seguenti album:

1987 La pubblica ottusità
1997 Alla corte del remix

Testo Della Canzone

L'ultimo gigante di Adriano Celentano

Era un giorno gelido d’inverno quella notte… quella notte
checircondo di buio quel famoso pomeriggio
il freddo penetrava fino dentro le calzette
mentre perdevo lamia vista dentro a un piccolo ingranaggio.

Dai vetri l’ombra di in 78 giri bussa alla mia porta
dicendo d’essere l’ultimo gigante ormai in estinzione
e zoppicando col passo da vecchio rotolo nella mia stanza
e si sdraio su un giradischi spento… spento.

Se vuoi sapere latua storia accendi e fammi girare… girare
mi disse il vecchio 78 con aria sufficiente
e scoprirai che in fondo alle mie valli c’e tutta la tua forza
io sono quello che tu sei sempre stato dal giorno che sei nato
e col mio orologio matto io posso anche fermare il tempo… tempo
se calerai, sopra di me, quel diamante…

…”Rock around the clock”…

E una musica esplosiva mi scoppio dentro nel cuore
mentre tutti gli ingranaggi eran fermi ad ascoltare
questa musica esplosiva che portava un’aria nuova.

Ma ad un tratto gli orologi poi ripresero ad andare
e comincio a camminare anche quello che prima non andava
dalla finestra uno strano chiarore illuminava la stanza
e nel guardare la neve che scendeva io mi ricordai
che proprio quel giorno
era il giorno del mio… compleano.

E una musica esplosiva mi scoppio dentro nel cuore
mentre tutti gli ingranaggi eran fermi ad ascoltare
questa musica esplosiva che portava un’aria nuova.

Io sono quello che ti sei sempre stato dal giorno che sei nato
e poi mi disse puoi toglier la puntina ora il tempo si e fermato.

…”Rock around the clock”…

E una musica esplosiva mi scoppio dentro nel cuore
mentre tutti gli ingranaggi eran fermi ad ascoltare
questa musica esplosiva che portava un’aria nuova.

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L’ultimo giorno

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

L'ultimo giorno di Franco Tozzi

di (Alberto TestaEros Sciorilli)

Manifestazione Radiofonica Un Disco per l’Estate 1967

Arriva l’ultimo giorno
prima di partire
arriva tutto ad un tratto
non lo attendi mai
ti viene voglia di piangere
ma non lo fai
le dai un ultimo bacio
e te ne vai

amore mio
coro ricordami
non è un addio
coro ricordami
amore mio
coro ricordami
ritornerò

coro amore mio
ricordami
coro non è un addio
ricordami
coro amore mio
ricordami
ritornerò

Arriva l’ultimo giorno
che malinconia
il tempo corre veloce
non lo fermerai
rivivi allora in un attimo
il primo incontro
le dai un ultimo bacio
e te ne vai

amore mio
coro ricordami
non è un addio
coro ricordami
amore mio
coro ricordami
ritornerò

coro amore mio
ricordami
coro non è un addio
ricordami
coro amore mio
ricordami
ritornerò

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L’ultimo giorno – Colapesce Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo giorno – Colapesce

E' l'ultimo giorno
E poi potremo andarcene dove ci pare
Tu prendi la prossima uscita e non ti voltare
Io senza preavviso poi cercherò di scomparire
Ma se nell'ultimo giorno
Poi non ci fossi tu

Che fine del mondo sarebbe senza di te
Non avrei paura nemmeno di andarmene via
Per guardare le cose svanire in un attimo
E dormire nei letti dei fiumi ad agosto
E' l'ultimo giorno di scuola

Non so che cosa mi aspetta da tutta la vita finora
So che chi perde qualcosa poi torna a cercarla
Nei posti dove è stato
Negli angoli nascosti
E se quest'ultimo giorno io perdessi te

Che fine del mondo sarebbe senza di te
Non avrei paura nemmeno di andarmene via
E guardare le cose svanire in un attimo
E dormire nei letti dei fiumi ad agosto

Sembra il finale
Di un film già scritto male
Forse per la televisione
Con quei due ragazzi
In fondo a una stazione
Con l'aria da funerale
Per prendere una direzione
Roma o Palermo bruceranno insieme all'inferno

Che fine del mondo sarebbe senza di te
Non avrei paura nemmeno di andarmene via
Per guardare le cose svanire in un attimo
E dormire nei letti dei fiumi ad agosto

Che fine del mondo sarebbe senza di te
Che fine del mondo sarebbe senza di te
Che fine del mondo sarebbe senza di te
Che fine del mondo sarebbe

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L’Ultimo Giorno – Jimbo_jim Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Giorno – Jimbo_jim

Verse:1

Ho disegnato il mondo
L'ho colorato con le mie rime
Vado fino in fondo
Nel frattempo la mia ombra sorride
Guardo il sole sorgere
Voglio correre
Ogni squarcio ricucito
Sento il cuore battere (Si)
Credo che sia impazzito
Ed ogni occasione
Cerco di coglierla
Come un fiore appena sbocciato
Perso nel l'illusione tra collera
E il passato che ho ricordato
A volte è radioso Matahari
Agitato come i mari
Guardo spesso le mie mani
I miei pianti rari
E indosso maschere Balinesi
Che tramandano una memoria
Antiche come un vecchio padre
Cerca di tramandare la storia
Se hai del talento
Fra non ti rimane che coltivarlo
Cresci testardo
Apri la mano
Spacca e prenditi tutto quanto
Il bene e il male fanno guerra
Ma non so proprio chi vincerà
Io prego un Dio che non conosco
E nessuno mai conoscerà
In questa vita siamo solo spettatori
Alcuni sono sotto i riflettori
Commettiamo ogni volta errori
Tutto questo nuoce ai nostri cuori

Verso 1:

Per chi vive nel passato
Il presente fra non esiste
"Una passione è oro colato"
Tempo fa un vecchio mi disse
Bado a me
Un albero che è sempreverde
Tra bufere deserti o il suolo rovente
Io non mollo per niente
Morirò con il cuore in mano se serve
La libertà la conquisti facendo di ciò che ti piace un lavoro
Vivo da solo guardando sti scemi
Fra che si ammazzano solo per avere il trono
Flusso di coscienza permanente
Scrivo la mia vita casualmente
Lettere dopo lettere
Non so se posso più smettere
Guardo avanti pensando
Cosa mi aspetta
È passato tutto così in fretta
Zero limiti
Faccio quello che voglio anche se mi critichi
Io sto bene
Mai sentito più leggero credimi
(Ah)
E siamo arrivati alla meta
Fra siamo arrivati alla Zeta

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L’ultimo giorno – L’orso Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo giorno – L'orso

Io ti sposerò nonostante domani il mondo finisca
E ti inviterò a passare con me le tue ultime ore
Ovunque vorrai ci sarà un mondo intero per noi
Se domani finirà
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi
Mentre il mondo esplode
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi
Mentre il mondo esplode
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi
Io ti troverò i vestiti più belli tra le tante macerie
Ti allontanerò dal tramonto dell'uomo che fugge impaurito
E ovunque vorrai ci sarà un mondo intero per noi
Se domani finirà
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi
Mentre il mondo implode
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi
Mentre il mondo implode
E ci pensi poi gli occhi miei nei tuoi

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L’Ultimo Giorno Che Ho – Don Joe & Shablo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Giorno Che Ho – Don Joe & Shablo

[Hook: Deleterio]
Fumo come fosse l'ultimo giorno che ho
Fotto come fosse l'ultimo giorno che ho
Domani boh zio, vivo mò zio
La morte è un'avventura, paura non ho
Bevo come fosse l'ultimo giorno che ho
Spendo come fosse l'ultimo giorno che ho
Domani boh zio, vivo mò zio
La morte è un'avventura, paura non ho

[Verso 1: Marracash]
Calcolando che fumo circa un kappa l'anno
Più due kappa di litri d'alcol, più altro se ci scappa ogni tanto
Scopo tanto zio, ma è l'unico sport che faccio
La linea della vita l'ho già pippata dal palmo
Già stato all'inferno, sono tornato abbronzato
Ho così tanti film in testa che mi sono abbonato
Non è una novità che un futuro costa caro
Faccio "Puro Bogotà" e sono un puro borgataro
Davanti a me c'è sempre stata una merda, un cocco di mamma
Come è vero che c'è sempre erba nel cocco di Marra
L'idea che tu mi batta campa poco come una farfalla
Faccia a faccia non ti presenti come il premier in aula
È così, in giro dal tramonto all'alba
Invischiati in storie street, come insetti nell'ambra
Io li faccio e poi li spendo, non posso portarli dietro
Non voglio essere il più ricco del cimitero

[Hook: Deleterio]
Fumo come fosse l'ultimo giorno che ho
Fotto come fosse l'ultimo giorno che ho
Domani boh zio, vivo mò zio
La morte è un'avventura, paura non ho
Bevo come fosse l'ultimo giorno che ho
Spendo come fosse l'ultimo giorno che ho
Domani boh zio, vivo mò zio
La morte è un'avventura, paura non ho

[Verso 1: Marracash]
Marracash spacca tutto
Scatena terremoti come l'HAARP
Senti le vibrazioni come il gruppo
Ragazzo triste come Patty Pravo
Zio, la canticchiavo
La mia ex era così fredda che ci pattinavo
Non compri Gucci perché fa bene le camicie
Tu vuoi Gucci, Gucci, Gucci, Gucci sulla superficie
Con la tua tipa non va perché siete due femmine
A volte frà i nodi spezzano il pettine
Ho lasciato questa siga per i postumi, non per i posteri
E pezzi di vita come post-it in tanti posti
Zio spostati, perché siamo spostati
La musica era l'unica: ci siamo sposati
Marracash, fanculo, il domani è già qui
Faccio surf sopra uno tsunami, nah mean?
Hai un bell'aspetto baby, come un assegno con tanti zeri
Lasciamoci alle spalli ieri, vedi?

[Hook: Deleterio]
Fumo come fosse l'ultimo giorno che ho
Fotto come fosse l'ultimo giorno che ho
Domani boh zio, vivo mò zio
La morte è un'avventura, paura non ho
Bevo come fosse l'ultimo giorno che ho
Spendo come fosse l'ultimo giorno che ho
Domani boh zio, vivo mò zio
La morte è un'avventura, paura non ho

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L’Ultimo Giorno D’Inverno – Niccolò Agliardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'Ultimo Giorno D'Inverno – Niccolò Agliardi

[Verso 1]
L'ultimo giorno d'inverno non sarò qui, dove sono ora
Perché non farà così freddo fuori come fa adesso
E non sarò da solo a casa ad aspettare che passi l'inverno
Io non lo so se sarò con te
È più probabile che anche tu sia altrove
E se ci sarà qualcosa che mi infastidirà
Perché mi conosco e ci sarà
È che tu non ti sarai nemmeno accorta dei viali di Milano che saranno diventati rosa e bianchi ai lati
Perché ancora ci si ostina a credere che Milano è una città dove mancano i colori
Ma io ti assicuro che l'ultimo giorno d'inverno, i bastioni
Per chi si potrà permettere il lusso di guardare non solo avanti, ma anche di fianco
Saranno uno spettacolo di pura e concreta bellezza
Chissà se ti ricorderai anche tu di alzare lo sguardo l'ultimo giorno di inverno
Perché gli alberi in fiore della salita a Porta Venezia bisognerebbe che tutti, almeno una volta, ci si fermasse ad osservarli
Io avrò le mie nuove canzoni pronte per non essere più
Soltanto nostre
E so che con un po' di imbarazzo di qualcuna ancora rivendicherai la storia e l'inizio
Delle altre non ti curerai più
E tu finirai sulle riviste colorate
E io farò brutta figura con il mio vicino di posto, poco
Dopo il decollo, in aereo
Perché per sapere qualcosa di te avrò sbirciato tra le pagine dei suoi giornali
Di me penserà soltanto che sono un cafone
Non che ho aspettato che finisse l'inverno
Però davvero, poi, basta, me lo prometto
Saranno passati così tanti giorni dal momento in cui ti sto scrivendo che aver bisogno di parlare ancora di te
Senza parlare con te
Sarà solo una stucchevole deriva criminale
Ed io, forse, se sarò bravo
Se riuscirò a ricordare a me stesso che non necessariamente saremo meglio o peggio di quel che siamo oggi
Mi fermerò prima di quello strazio che ancora mi sfonda il cuore
Ho capito che ci portiamo dentro chi non siamo riusciti
Ad avere accanto
Ma questo non potrà essere più motivo per sentire sempre lo stesso giro infinito di parole
Sempre lo stesso giro infinito
Non avremo colpe né io né te l'ultimo giorno d'inverno
Sai che avrò imparato a vestirmi meglio
Ma quello un po' lo faccio già da ora
Se posso avere un'attenuante
È che a me i maglioni pesanti non stanno molto bene
L'ultimo giorno d'inverno avrò una giacca leggera ed elegante
Per le scarpe, vediamo
Prenderò dimestichezza con le mie nuove occasioni
E anche con nuove posizioni sulla chitarra
Mi serviranno a gettare al mondo le mie parole
Quelle che non suoneranno più così inopportune
E a non cominciare e a non finire tutto nello stesso modo
Tutto nello stesso modo, tutto nello stesso modo
L'ultimo giorno d'inverno...

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L’ultimo giorno del circo – Angelo Branduardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
L'ultimo giorno del circo – Angelo Branduardi

Han spento lucciole e lanterne
Messo il leone nella gabbia
Scambiato il funo con la nebbia
Domani il circo se ne va
Le stelle accese nella tenda
Sono tornate dei fanali
I clown degli uomini normali
Domani il circo se ne va

Passato il giorno della festa
Ritorneremo a misurare
Quel posto vuoto sul piazzale
Domani il circo se ne va

Passato il giorno della festa
Ci resta il piccolo calvario
Di spazi vuoti al calendario
Domani il circo se ne va

Han messo via le luminarie
Smonttato tutto pezzo a pezzo
Soldati e bimbi a metà prezzo
Domani il circo se ne va

Nel lampo breve di un istante
Forse era solo un'illusione
L'uomo sparato dal cannone
Domani il circo se ne va

Passato il giorno della festa
Resta un ricordo eccezionale
Un manifesto lungo il viale
Domani il circo se ne va

Passato il giorno della festa
Ci sono a far da spazzatura
Lustrini fra la segatura
Domani il circo se ne va

Solo l'orchestra del silenzio
Che non ha posto per partire
Rimane a farci divertire
Domani il circo se ne va

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