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La risposta / The circle

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Samuele Bersani

Testo Della Canzone

La risposta / The circle di Samuele Bersani

Perché te non lo so
davvero io non so
la risposta.
Tu non sei come me
per questo io non ho nella testa
confusa delusa una risposta
cuore no, cuore no, cuore no io non ne ho
per te come per lei che ti assomiglia
tu però, tu però, tu però
non fissarmi così con quegli occhi scuri
vetri di bottiglia
mentre aspetti curiosa una risposta
Io c’ho dentro ancora lei e anche intorno
la mia notte è ancora lei e non dormo
siamo in tre, siamo in tre, siamo in tre
fai così ridi pure tu che puoi
mentre aspetti una risposta, mentre aspetti una risposta
mentre aspetti una risposta
mentre aspetti, aspetti, aspetti, una risposta…

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La risposta ad “Amando Armando” – Folkabbestia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La risposta ad "Amando Armando" – Folkabbestia

Fare la guerra è cosa giusta si sa
Ci vuole solo un po' di lucidità
Ci si raduna in un castello lassù
E si disegna il futuro per noi

Traccia il confine più in la
Che dividerà la gente si sa
Di quella tribù che certo più in la
Una guerra farà, oppure
Sposta il confine più in qua
Così lascerà una sola città
Abitata da chi in quella terrà più in la

Un curdo di qua, un basco di la
Questa è la storia dell'umanità
Un cristiano di qui, un musulmano di li
Mettili insieme nella terra indù

Traccia il confine più in la
Che dividerà la gente si sa
Di quella tribù che certo più in la
Una guerra farà, oppure
Sposta il confine più in qua
Così lascerà una sola città
Abitata da chi in quella terra più in la

Fare la guerra è cosa giusta si sa
Produrre armi da' sazietà
E forse l'uomo alla fine si sa
Un po' cattivello di certo lo è

Traccia il confine più in la
Che dividerà la gente si sa
Di quella tribù che certo più in la
Un macello farà, oppure
Sposta il confine più in qua
Così lascerà una sola città
Abitata da chi in quella terra più in la

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La risposta ad Amando Armando

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La risposta ad Amando Armando di Folkabbestia

Fare la guerra è cosa giusta si sa
Ci vuole solo un po’ di lucidità
Ci si raduna in un castello lassù
E si disegna il futuro per noi

Traccia il confine più in la
Che dividerà la gente si sa
Di quella tribù che certo più in la
Una guerra farà, oppure
Sposta il confine più in qua
Così lascerà una sola città
Abitata da chi in quella terrà più in la …

Un curdo di qua, un basco di la
Questa è la storia dell’umanità
Un cristiano di qui, un musulmano di li
Mettili insieme nella terra indù

Traccia il confine più in la
Che dividerà la gente si sa
Di quella tribù che certo più in la
Una guerra farà, oppure
Sposta il confine più in qua
Così lascerà una sola città
Abitata da chi in quella terra più in la …

Fare la guerra è cosa giusta si sa
Produrre armi da’ sazietà
E forse l’uomo alla fine si sa
Un po’ cattivello di certo lo è

Traccia il confine più in la
Che dividerà la gente si sa
Di quella tribù che certo più in la
Un macello farà, oppure
Sposta il confine più in qua
Così lascerà una sola città
Abitata da chi in quella terra più in la …

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La risposta al ragazzo della via Gluck

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La risposta al ragazzo della via Gluck di Giorgio Gaber

(di Gaber)

era un ragazzo un po’ come tanti
che lavorava tirava avanti
e aspettava senza pretese
il suo stipendio a fine mese
la madre a carico in due locali
mobili usati presi a cambiali
in un palazzo un po’ malandato
servizi in corte fitto bloccato…
ma quella casa ma quella casa
ora non c’e’ piu’
ma quella casa ma quella casa
l’han buttata giu’…
morta la madre rimasto solo
pensa alle nozze e alla morosa
che gia’ prepara il velo da sposa
ed il corredo per la sua casa
per quella casa fitto bloccato
tremila al mese spese comprese
lui la guardava tutto contento
ed aspirava l’odor di cemento…
ma quella casa ma quella casa
ora non c’e’ piu’
ma quella casa ma quella casa
l’han buttata giu’…
gia’ tutto e’ pronto
le pubblicazioni
il rito in chiesa e i testimoni
quand’ecco arriva un tipo astratto
con barba e baffi e viso distratto
quel palazzo un po’ malandato
va demolito per farci un prato
il nostro amico la casa perde
per una legge del piano verde…
ma quella casa ma quella casa
ora non c’e’ piu’
ma quella casa ma quella casa
l’han buttata giu’…
persa la casa fitto bloccato
la sua morosa lo ha abbandonato
l’amore e’ bello ma non e’ tutto
e per sposarsi ci vuole un tetto
ora quel prato e’ frequentato
da qualche cane
e qualche coppietta
e lui ripensa con gran rimpianto
a quella casa che amava tanto…
ma quella casa ma quella casa
ora non c’e’ piu’
ma quella casa ma quella casa
l’han buttata giu’…

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Accordi

   
D#sus4 G# C# D#7 G#

            G#
ERA UN RAGAZZO UN PO' COME TANTI 

                        D#7
CHE LAVORAVA TIRAVA AVANTI 

E ASPETTAVA SENZA PRETESE 

                          G#
IL SUO STIPENDIO A FINE MESE 

LA MADRE A CARICO IN DUE LOCALI 

                        D#7
MOBILI USATI PRESI A CAMBIALI 

IN UN PALAZZO UN PO' MALANDATO 

                           G#
SERVIZI IN CORTE FITTO BLOCCATO... 

MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA 

ORA NON C'E' PIU' 

C#        D#
MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA 

L'HAN BUTTATA GIU'... 

G#         G#
MORTA LA MADRE RIMASTO SOLO 

                            D#7
PENSA ALLE NOZZE E ALLA MOROSA 

CHE GIA' PREPARA IL VELO DA SPOSA 

                           G#
ED IL CORREDO PER LA SUA CASA 

PER QUELLA CASA FITTO BLOCCATO 

                         D#7
TREMILA AL MESE SPESE COMPRESE 

LUI LA GUARDAVA TUTTO CONTENTO 

                        G#
ED ASPIRAVA L'ODOR DI CEMENTO... 

MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA 

ORA NON C'E' PIU' 

C#        D#
MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA 

L'HAN BUTTATA GIU'... 

G#                G#
GIA' TUTTO E' PRONTO 

LE PUBBLICAZIONI 

                             D#7
IL RITO IN CHIESA E I TESTIMONI 

QUAND'ECCO ARRIVA UN TIPO ASTRATTO 

                                G#
CON BARBA E BAFFI E VISO DISTRATTO 

QUEL PALAZZO UN PO' MALANDATO 

                         D#7
VA DEMOLITO PER FARCI UN PRATO 

IL NOSTRO AMICO LA CASA PERDE 

                        G#
PER UNA LEGGE DEL PIANO VERDE... 

MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA 

ORA NON C'E' PIU' 

C#        D#
MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA 

L'HAN BUTTATA GIU'... 

G#         G#
PERSA LA CASA FITTO BLOCCATO 

                             D#7
LA SUA MOROSA LO HA ABBANDONATO 

L'AMORE E' BELLO MA NON E' TUTTO 

                              G#
E PER SPOSARSI CI VUOLE UN TETTO 

ORA QUEL PRATO E' FREQUENTATO 

DA QUALCHE CANE 

             D#7
E QUALCHE COPPIETTA 

E LUI RIPENSA CON GRAN RIMPIANTO 

                        G#
A QUELLA CASA CHE AMAVA TANTO... 

MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA ORA NON C'E' PIU' 

C#        D#
MA QUELLA CASA MA QUELLA CASA L'HAN BUTTATA GIU'...



G# C# D# G# C# D# G# C# G#

***

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La risposta dell’architetto

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Studentessi

Testo Della Canzone

La risposta dell'architetto di Elio e le storie tese

”Io di ******* ne conosco solo uno
Quello che esce dal ***** dopo che te l’ho messo nel ****”

Caro Marcio, tu sei Mondo
Ma anch’io nel senso che non sono immondo
Lavoro dieci ore al giorno
Mi faccio il **** e a casa ritorno
I miei figli mi chiedono
“Come stai, pa’?”
E io: “abbastanza bene”
Perché sono nati dal mio *******
Per fare queste cose ci vuole coraggio
Caro Mondo, io sono pa’ e mia moglie è ma’
Torno a casa e vedo i miei fi’
Non li vedevo da martedì
Perché i miei figli sono *******
Ma non quello che intendi tu, Marcio
Bensì quello che mi esce dal *****
Quello che spargo, per riempire il mondo di miei fi’
E se non ci credi vieni qui
A comprare un po’ del mio *******
Se hai coraggio
Scusa ma adesso devo andare a fare sesso con mia mo’
Per cercare di fare altri fi’
Che cresceranno e diventeranno fra’
La missione nel mondo è costruire case
E metterci dentro i fra’
Che questa società costringe a stare in strada
Da mattina a sera
‘fanculo alla strada
Viva la casa
Che contiene i fra’
Come animali in cattività
Questa ***** di società
Che ti costringe a fatturare
Io vorrei lavorare in nero
Nero come questa traccia che dura fino a quando torno a casa
Esco il ***** a mia mo’ ed esce fuori il bianco.
Tu parli di stamina
Io rispondo con ‘sta minchia
Perché quando vado da mia mo’
Che fa l’archeologa
Spesso rinviene vestigia romane
Sono cocci, ossa
Milioni di fra’ sepolti nella stessa fossa
E cos’era Giulio Cesare
Se non un altro bro’
Ucciso da Bru’
‘Fanculo a Bru’
Tu dici “gli errori dei genitori ricadono sui figli”
Ma questa volta sbagli
A ben vedere questa volta è la colpa dei figli che ricade sui genitori
che poi se vogliamo vedere non era neanche il suo pa’
Perché l’aveva adotta’
E che cos’è, checcaccazzoo
E c’è una cosa che voglio dire ai bro’ e ai fra’
Molliamo questo ***** di posto e andiamo a vivere a Bra
Bra con 28.000 abitanti in costante crescita
è il terzo comune per consistenza demogra**** della provincia di Cuneo
‘Fanculo alla consistenza demogra****
Della quale costituisce geogra****mente il baricentro
‘Fanculo al baricentro
Pur trovandosi a meno di 50 km da Torino
Capoluogo regionale del Piemonte
L’unico motivo per cui Bra mi piace un poco meno
E’ che bra in inglese vuol dire reggi****
E io il reggi**** lo voglio togliere
Quando vado e ******
Lo strappo coi denti
Lei mi dice “bravo”
Dopo gli metto il ***** dentro
Grosso e tremendo
Dentro a mia moglie che mi implora:
“******
Sodoma e Gomorra
Andiamo in Andorra
Ma sempre passando da Bra.”
La mia nuova terra
Bra come Sion, opposta a Babylon
Il mio interesse consiste nel fatto che a Bra
Ci sono molti terreni agricoli
Che il comune sta rendendo fabbricabili
Allora io vinco l’appalto
E costruisco case per i bro’ e i fra’
Case bellissime
Nel comune di Bra
Bra, Bra, Bra.

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La risposta dell’architetto – Elio e le Storie Tese Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La risposta dell'architetto – Elio e le Storie Tese

[Intro]
"Io di s*****o ne conosco solo uno
Quello che esce dal c***o dopo che te l'ho messo nel c**o"

[Verso 1]
Caro Marcio, tu sei Mondo
Ma anch'io, nel senso che non sono immondo
Lavoro dieci ore al giorno
Mi faccio il c**o e a casa ritorno
E i miei figli mi chiedono:
"Come stai, pa'?"
E io: "Abbastanza bene"
Perché sono nati dal mio s*****o
E per fare queste cose ci vuole coraggio!
Caro Mondo, io sono pa' e mia moglie è ma'
Torno a casa e vedo i miei fi'
Non li vedevo da martedì
Perché i miei figli sono s*****o
Ma non quello che intendi tu, Marcio!
Bensì quello che mi esce dal c***o!
Quello che spargo, per riempire il mondo di miei fi'
E se non ci credi, vieni qui
A comprare un po' del mio s*****o, se hai coraggio!
Scusa, ma adesso devo andare a fare sesso con mia mo'
Per cercare di fare altri fi'
Che cresceranno e diventeranno fra'
La missione nel mondo è costruire case
E metterci dentro i fra'
Che questa società costringe a stare in strada
Da mattina a sera
Fanculo alla strada!
Viva la casa!
Che contiene i fra'
Come animali in cattività!
Questa c***o di società
Che ti costringe a fatturare!
Io vorrei lavorare in nero
Nero, come questa traccia, che dura fino a quando torno a casa!
Esco il c***o a mia mo' ed esce fuori il b****o!

[Verso 2]
Tu parli di stamina
Io rispondo con 'sta m*****a!
Perché quando vado da mia mo'
Che fa l'archeologa
Spesso rinviene vestigia romane
Sono cocci, ossa
Milioni di fra' sepolti nella stessa fossa!
E cos'era Giulio Cesare
Se non un altro bro'
Ucciso da Bru'?
Fanculo a Bru'! (Bru', bru', bru', bru'...)

Tu dici: "Gli errori dei genitori ricadono sui figli"
Ma questa volta sbagli!
A ben vedere, questa volta è la colpa dei figli
Che ricade sui genitori!
Che poi, se vogliamo vedere, non era neanche il suo pa'
Perché l'aveva adotta'
E che cos'è, checcaccazz...
E c'è una cosa che voglio dire ai bro' e ai fra'
Molliamo questo c***o di posto e andiamo a vivere a Bra!
Bra, con 28.000 abitanti in costante crescita
È il terzo comune per consistenza demograf**a
Della provincia di Cuneo
'Fanculo alla consistenza demograf**a!
Della quale costituisce geograf**amente il baricentro
Fanculo al baricentro!
Pur trovandosi a meno di 50 km da Torino
Capoluogo regionale del Piemonte
L'unico motivo per cui Bra mi piace un poco meno
È che "bra", in inglese, vuol dire reggis**o
E io il reggis**o lo voglio togliere!
Quando vado e c****o
Lo strappo coi denti
Lei mi dice: "Bravo!"
Dopo gli metto il c***o dentro!
Grosso e tremendo!
Dentro a mia moglie che mi implora:
"S****a!
Sodoma e Gomorra!
Andiamo in Andorra!
Ma sempre passando da Bra..."
La mia nuova terra
Bra come Sion, opposta a Babylon
Il mio interesse consiste nel fatto che a Bra
Ci sono molti terreni agricoli
Che, però, il comune sta rendendo fabbricabili
Allora, io vinco l'appalto
E costruisco case per i bro' e i fra'
Case bellissime
Nel comune di Bra!
Bra, Bra, Bra

[Outro]
Bra, Bra, Bra
Bra!

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La risposta è caduta nel vento

Album

È contenuto nei seguenti album:

Luigi Tenco canta Tenco.jpg 1972 Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan
Ho capito.JPG 1982 Ho capito che ti amo
2.JPG 2003 Luigi Tenco
Le canzoni.jpg 2006 Le più belle canzoni di Luigi Tenco
Il mondo.jpg 2007 Il mondo in poesia
2008.jpg 2008 I grandi successi
Ho capito 1.jpg 2009 Ho capito che ti amo (Vol 1)
2009.jpg 2009 Ho capito che ti amo / Vedrai vedrai
L'uomo e l'artista.jpg 2011 L’uomo e l’artista

Testo Della Canzone

La risposta è caduta nel vento di Luigi Tenco

(Blowin’ in the Wind – Bob Dylan)
(MogolLuigi Tenco)

Quante le strade che un uomo farà
e quando fermarsi potrà?
Quanti mari un gabbiano dovrà attraversar
per giungere e per riposar?
Quando tutta la gente del mondo riavrà
per sempre la sua libertà?
Risposta non c’è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.

Quando dal mare un’onda verrà
che i monti lavare potrà?
Quante volte un uomo dovrà litigar
sapendo che è inutile odiar?
E poi quante persone dovranno morir
perché siamo in troppi a morir?
Risposta non c’è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.

Quanti cannoni dovranno sparar
e quando la pace verrà?
Quanti bimbi innocenti dovranno morir
e senza sapere il perché?
Quanto giovane sangue versato sarà
finché un’alba nuova verrà?
Risposta non c’è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
D#
QUANTE LE STRADE CHE UN UOMO FARA'

      A#
E QUANDO FERMARSI POTRA'

         D#
QUANTI MARI UN GABBIANO

       Gm7
DOVRA' ATTRAVERSAR

        D#6        F7
PER GIUNGERE E RIPOSAR

          D#                 Gm7
QUANDO TUTTA LA GENTE DEL MONDO

               D#                 F
RIAVRA' PER SEMPRE LA SUA LIBERTA'

                       A#9
RISPOSTA NON C'E' O FORSE CHI LO SA'

    F           F7    A#6 Gm D#
CADUTA NEL VENTO SARA'       



QUANDO DAL MARE UN'ONDA VERRA'

     A#
I MONTI LAVARE POTRA'

QUANTE VOLTE UN UOMO

       Gm
DOVRA' LITIGAR

     D#               F
SAPENDO CHE E'INUTILE ODIAR

          A#               Gm7
E POI QUANTE PERSONE DOVRANNO MORIR

        D#9              F
PERCHE' SIANO TROPPE A MORIR

     D#6               A#6
RISPOSTA NON C'E' O FORSE CHI LO SA

    D#m         F     Gm7 Gm D#
CADUTA NEL VENTO SARA'       



                          A#
QUANTE LE STRADE CHE UN UOMO FARA'

E QUANDO FERMARSI POTRA'

       D#
QUANTI MARI UN GABBIANO

       Gm7
DOVRA' ATTRAVERSAR

    D#6                F
PER GIUNGERE E  RIPOSAR

       D#6                    Gm
QUANDO TUTTA  LA GENTE DEL MONDO

               D#                 F7
RIAVRA' PER SEMPRE LA SUA LIBERTA'

     F              Gm
RISPOSTA NON C'E' O FORSE CHI LO SA'

    Cm9          Gm7   D#6 A#6 D#9 Gm7 D#6 D#m7 D#9
CADUTA NEL VENTO  SARA'                         


D#                     A#
RISPOSTA NON C'E' O FORSE CHI LO SA'

  Cm7            D#9   Gm7 Gm D# A#9
CADUTA NEL VENTO  SARA'     

***

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La risposta è caduta nel vento – Luigi Tenco Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La risposta è caduta nel vento – Luigi Tenco

Quante le strade che un uomo farà
E quando fermarsi potrà?
Quanti mari un gabbiano dovrà attraversar
Per giungere e per riposar?
Quando tutta la gente del mondo riavrà
Per sempre la sua libertà?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa
Caduta nel vento sarà

Quando dal mare un'onda verrà
Che i monti lavare potrà?
Quante volte un uomo dovrà litigar
Sapendo che è inutile odiar?
E poi quante persone dovranno morir
Perché siamo in troppi a morir?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa
Caduta nel vento sarà

Quanti cannoni dovranno sparar
E quando la pace verrà?
Quanti bimbi innocenti dovranno morir
E senza sapere il perché?
Quanto giovane sangue versato sarà
Finché un'alba nuova verrà?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa
Caduta nel vento sarà

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La Risposta è Sì – DJ Fastcut Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Risposta è Sì – DJ Fastcut

{Intro}
Rula, Rula
Sly
ATPC lo sai

{Strofa 1: Rula}
Mi trovi ancora a fare il rap su di una strumentale
Senza mai tentennare, vicino al trentennale
Di me ti puoi fidare
E non c'è gap generazionale
Quando Fastcut me la fa girare mi sento un immortale
Vengo dal tempo delle jam, delle musicassette
Dal tempo delle fanze e delle VHS
St'alba muore sin dai diciassette
Ho fatto tanto partendo da niente
Solo per passione non per interesse
Prima i testi, le rime, la base
Non i soldi, le fighe, né ghiaccio sulle collane
E al riscatto rivalsa sociale
Rispetto dal guadagnare
Ora la fama te la puoi comprare
Re Mida, parli di strada e stai sui social media
Somigli a un rapper ma non fai una rima
Io scrivo versi gagliardi, iconici
Voi fate versi goliardici, siete dei comici
Siete folklore, siete una fiction
Forse fate cagare o forse io non vi capisco
Sto in cattività e resisto
Rock Stars come i Non Phixion
E anche se mi estinguo lascio il DNA su questo disco

{Ritornello: Rula & Sly}
Non c'è un rimorso né un rimpianto, mi ritrovi qui
Son fatto per 'sta roba
Da una vita sopra al beat
Ci vedo e sempre vero
Racconto quel che vedo
Tu mi chiedi se son pronto, la risposta è sì
Non c'è un rimorso né un rimpianto, mi ritrovi qui
Son fatto per 'sta roba
Da una vita sopra al beat
Ci vedo e sempre vero
Racconto quel che vedo
Rula e Sly dalla street clique ATPC

{Strofa 2: Sly}
Stessa fotta come allora
Stessa fame che divora
Passa il tempo, cambia scuola
Mollo il micro? Non ancora
Amo il beat che mi rintrona
Come il rombo giù a Daytona
Il mio stile cristallino
Come l'acqua a Bora Bora
Così funziona, così è sempre stato
Dell'istinto di un poeta estinto vinto
Chi ha finto si è poi disintegrato
Vecchio bastardo ma è in ritardo
Mai un'assenza, mi chiedi il compito? Col cazzo, no beneficenza
Suono vecchio ai giorni nuovi
Nuovi suoni, nuovi attori
Alcuni sono dei campioni, gli altri non son buoni
Money money, visualizzazioni
Mi han detto di starne fuori
Certo che sto fuori, faccio rap non Instagram story
Io non vi rompo il cazzo
Non me ne fotte un cazzo
Ma vorrei sentire più stile
Non rime a casaccio
Dal sottosuolo accendo micce come un bombarolo
Più invecchio più divento buono come un buon Barolo
Mi presento sono Sly, se tu non sai chi sono
Qua la mano e confrontiamoci da uomo a uomo
Il mondo corre, dimentica ciò che è vero
Guarda avanti ma non scordo quel che c'era
Io c'ero

{Ritornello: Rula & Sly}
Non c'è un rimorso né un rimpianto, mi ritrovi qui
Son fatto per 'sta roba
Da una vita sopra al beat
Ci vedo e sempre vero
Racconto quel che vedo
Tu mi chiedi se son pronto, la risposta è sì
Non c'è un rimorso né un rimpianto, mi ritrovi qui
Son fatto per 'sta roba
Da una vita sopra al beat
Ci vedo e sempre vero
Racconto quel che vedo
Rula e Sly dalla street clique ATPC

{Strofa 3: Rula & Sly}
È partito dallo stereo
Batteva forte, suonava al massimo
Mi ha colpito nello stomaco
Mi ha dato fiato invece di toglierlo
Da allora son più vivo che mai
Cassa e rullante picchiano
Mi basta accendere il microfono
È partito dallo stereo
Batteva forte, suonava al massimo
Mi ha colpito nello stomaco
Mi ha dato fiato invece di toglierlo
Da allora son più vivo che mai
Cassa e rullante picchiano
Mi basta accendere il microfono

{Scratch: Dj Fastcut}
"Dead poets"
"?"
"Another classic CD for y'all to vibe with"
"?"
"ATPC baby"
"Take that and rewind it back"
"We ain't gon' stop"
"You hate me or you love me"
"Can you feel it?"
"A day in the street"
"And the shit don't stop"

{Ritornello: Rula & Sly}
Non c'è un rimorso né un rimpianto, mi ritrovi qui
Son fatto per 'sta roba
Da una vita sopra al beat
Ci vedo e sempre vero
Racconto quel che vedo
Tu mi chiedi se son pronto, la risposta è sì
Non c'è un rimorso né un rimpianto, mi ritrovi qui
Son fatto per 'sta roba
Da una vita sopra al beat
Ci vedo e sempre vero
Racconto quel che vedo
Rula e Sly dalla street clique ATPC

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La risulina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La risulina di Canzoni Milanesi

Canzone di osteria
Canzoni popolari Lombardia

Mé sòi ‘ndat ‘n dèn paés
‘ndoe i vindía le fomne a pés
gh’òi comprat ‘na risulina
che l’è stada la mé ruina

Poarèt mé gh’òi mai de fà
la risulina de contentà
lé no la öl ‘ndà a mèsa
se no la gha la bèla chèfa
se no la gha la bèla chèfa

Poarèt mé gh’òi mai de fà
la risulina de contentà
lé no la öl ‘ndà a durmí
se no la gh’à i lensöi de lí
se no la gh’à i lensöi de lí

Poarèt mé gh’òi mai de fà
la risulina de contentà
lé no la öl fà ‘l pulintí
se no la gh’à ‘l bel stignadí
se no la gh’à ‘l bel stignadí.

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La Rita è tornata

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Rita è tornata di Ivan Della Mea

Le quindici e quaranta
in via Montemartini
l’autunno già s’incanta
nel vuoto dei giardini

Le quindici e quaranta
c’è Rita alla panchina,
scolpita come santa
o come madonnina

Il busto ben eretto
paresse stesse in posa,
in mano ritto stretto
l’avanzo di una rosa

E come se pregasse
col capo chino a destra,
pareva che guardasse
diritto alla finestra

Col tempo dell’amore
che dolce si rinserra,
la Rita ha preso il fiore
e l’ha piantato in terra

O rosa benedetta
dall’acqua di fontana,
nessuno più ti aspetta
né santa né puttana

Tu ultima illusione
che il mentecatto afferra,
la rossa tua passione
già stinge nella guerra

“Mi tolgo la sottana,
mi spoglio d’ogni cosa,
di ogni veste umana
per diventare rosa”.

Arriva l’ambulanza
con la sirena in resta,
la Rita nuda danza
e grida: “È la mia festa!”

La festa del dolore
già torsolo di rosa,
che può scoprirsi amore
del nulla d’ogni cosa

“Portatemi pur via,
son matta e sono santa,
è dolce l’anarchia
alle quindici e sessanta.

Ridatemi la stanza
laggiù a Villa Fiorita,
abbiate un po’ clemenza
per Rita che è impazzita.”

Si veste dolce dolce
con gesti di poesia,
poi canta sottovoce:
“Coraggio, andiamo via.”

Le quindici e sessanta
e in via Montemartini
l’autunno ancora incanta
il vuoto dei giardini

E dalla mia finestra,
né santa né puttana
guardando sulla destra
c’è quella rosa strana.

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La ritmica

Album

È contenuto nei seguenti album:
1997 L’albero

Testo Della Canzone

La ritmica di Jovanotti

Rotola sotto di me come una strada le mie suole sono sensazioni che si consumano muovendosi si consumano fino a toccare coi piedi la terra nuda col vapore che suda sentirne l’umidità la rotondità e la ritmica sotto che scorre come l’arteria che porta l’ossigeno in giro convergono in un punto le prospettive di linee parallele di questo vento noi siamo vele di questa ritmica che viene da lontano come pioggia d’estate che porta la sabbia del Sahara morbidezza di dune alternarsi di soli e di lune di caldo e di freddo di acqua e sale di quiete e di moto di essenza e di vuoto di rosso di verde all’incrocio del suono susseguirsi di lampo e di tuono è un piacere primordiale accessibile ai bimbi soltanto la gioia del ritmo la gioia del canto la scoperta di spazi nuovi attraverso le mani e portarsi alla bocca gli oggetti camminare a gattoni per terra rotolarsi sull’erba riconoscere la propria madre dall’odore cercare calore calore calore stroboscopica che sollecita il mio pensiero e cambia le coordinate di spazio e tempo lo allinea al suono lo alleggerisce la ritmica imitazione della natura dove tutto è ritmico e matematico e fisico ed esoterico cibo per l’anima il ritmo che rotola sotto i miei piedi carboidrati di bassi e di medi tra le mura di questa stanza passo il capo di buona speranza l’oceano Atlantico e l’oceano Indiano per tornare vicino andare lontano telescopio che vede lontano le lune di giove la luce di Orione dentro gli occhi delle persone le ritmiche pi๠lontane legate da un filo di suono in un unico canto assoluto attraverso l’imbuto del tempo la sabbia che scende clessidra che gira respira la ritmica è un’ellittica intorno al sole sopra al ritmo soffio parole sviluppo calore calore calore

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La ritmica – Jovanotti

La ritmica – Jovanotti canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 1997

Lorenzo 1997 – L’albero Tutte le canzoni dell’album

Lorenzo 1997 – L’albero

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Testo della canzone: La ritmica – Jovanotti

In fondo al testo trovate il video della canzone

La ritmica – Jovanotti Testo:

Rotola sotto di me come una strada le mie suole sono sensazioni che si consumano muovendosi si
consumano fino a toccare coi piedi la terra nuda col vapore che suda sentirne l’umidità la rotondità e la ritmica sotto che scorre come l’arteria
che porta l’ossigeno in giro convergono in un punto le prospettive di linee parallele di questo vento noi siamo vele di questa ritmica che
viene da lontano come pioggia d’estate che porta la sabbia del Sahara morbidezza di dune alternarsi di soli e di lune di caldo e di freddo di
acqua e sale di quiete e di moto di essenza e di vuoto di rosso di verde all’incrocio del suono susseguirsi di lampo e di tuono è un piacere
primordiale accessibile ai bimbi soltanto la gioia del ritmo la gioia del canto la scoperta di spazi nuovi attraverso le mani e portarsi alla bocca
gli oggetti camminare a gattoni per terra rotolarsi sull’erba riconoscere la propria madre dall’odore cercare calore calore calore stroboscopica
che sollecita il mio pensiero e cambia le coordinate di spazio e tempo lo allinea al suono lo alleggerisce la ritmica imitazione della natura dove
tutto è ritmico e matematico e fisico ed esoterico cibo per l’anima il ritmo che rotola sotto i miei piedi carboidrati di bassi e di medi tra le mura di
questa stanza passo il capo di buona speranza l’oceano Atlantico e l’oceano Indiano per tornare vicino andare lontano telescopio che vede
lontano le lune di giove la luce di Orione dentro gli occhi delle persone le ritmiche pi๠lontane legate da un filo di suono in un unico canto
assoluto attraverso l’imbuto del tempo la sabbia che scende clessidra che gira respira la ritmica è un’ellittica intorno al sole sopra al ritmo
soffio parole sviluppo calore calore calore

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Accordi


            
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La riva bianca la riva nera

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La riva bianca la riva nera di Iva Zanicchi

di (Alberto TestaEros Sciorilli)

Ballata.
Canzone partecipante al concorso radiofonico Un disco per l’estate 1971
Innumerevoli e incalcolabili le versioni in tutti i Paesi, in particolare i Paesi Latini e America.

Signor Capitano si fermi qui
sono tanto stanco mi fermo sì
attento sparano si butti giù
sto attento ma riparati anche tu
dimmi un po’ soldato di dove sei
sono di un paese vicino a lei
però sul fiume passa la frontiera
la riva bianca la riva nera
e sopra il ponte
vedo una bandiera
ma non è quella
che c’è dentro al mio cuor.
tu soldato allora non sei dei miei
ho un’altra divisa lo sa anche lei
no non lo so perchè non vedo più
mi han colpito e forse sei stato tu

Signor Capitano che ci vuol far
questa qui è la guerra
non può cambiar
sulla collina canta la mitraglia
e l’erba verde
diventa paglia
e lungo il fiume
continua la battaglia
ma per noi due
è già finita ormai

Signor Capitano io devo andar
vengo anch’io con te
non mi puoi lasciar
no non ti lascerò
io lo so già
starò vicino a te per l’eternità

tutto è finito
tace la frontiera
la riva bianca
la riva nera
mentre una donna
piange nella sera
e chiama un nome
che mai risponderà

Signor Capitano si fermi qui
sono tanto stanco mi fermo sì

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|Accordi-Ins=

   
Am F

Am
Signor capitano si fermi qui

  Am
Sono tanto stanco mi fermo si!

           A7
Attento sparano si butti giù

Dm                 Em
Sto attento ma riparati anche tu

Am
Dimmi un pò soldato di dove sei?

A             Dm
Sono di un paese vicino a lei

                 Dm9
però sul fiume passa la frontiera

E7
la riva bianca la riva nera

Dm9                Am
e sopra il ponte vedo una bandiera

E                      E7
ma non è quella che c'è dentro il mio cuor

A#m
Tu soldato allora non sei dei miei

Ho un'altra divisa lo sa anche lei

A#                  D#m
No non lo so perchè non vedo più

            G#7                    Fsus4
mi han colpito e forse sei stato tu

  A#m
Signor capitano che ci vuoi far

   A#
questa qui è la guerra non può cambiar!

D#m                         A#m
Sulla collina canta la mitraglia

            F7           A#m
e l'erba verde diventa paglia

              D#m                 A#m
e lungo il fiume continua la battaglia

             F7                  A#m
ma per noi due è già finito ormai

  Bm
Signor capitano io devo andar

vengo anch'io con te non mi puoi lasciar

            B7
No non ti lascerò io lo so già

Em               F#m            Bm B
starò vicino a te per l'eternità   

Em               Em9
Tutto è finito tace la frontiera

F#7
la riva bianca la riva nera

Em9                  Bm
mentre una donna piange nella sera

F#
e chiama un nome che mai risponderà

Bm
Signor capitano si fermi qui

               A7                 Bm B
Sono tanto stanco mi fermo...si...  

***

}}

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La Rivalita – The Audition Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rivalita – The Audition

Am I the one you see in your so-called nightmares?
Wake up and dance, dance to the beat of the drama
Since beggars can't be choosers, I'll play the victim while you play the fool
This one goes out on, this one goes out on popular demand

So hit me back, here's another track you can count on losing
So take that, here's our plan of attack so count on bruising

We are the ones you've named the, the unaccepted
Wake up and dance, dance to the beat of the drama
Since liars can be bruisers, you'll play the victim while we play the fool
Tonight this goes out on the shelves because of popular demand

So hit me back, here's another track you can count on losing
So take that, here's our plan of attack so count on bruising
So hit me back, here's another track you can count on losing
So take that, here's our plan of attack so count on bruising

So hit me back, here's another track you can count on losing
So take that, here's our plan of attack so count on bruising

So hit me back, here's another track you can count on losing
So take that, here's our plan of attack so count on bruising

So hit me back, here's another track you can count on losing
So take that, here's our plan of attack so count on bruising

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La Riviera – Tina Arena Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Riviera – Tina Arena

J'ai marché loin vers la mer
Quelques pensées amères
À noyer dans les vagues

Et la douceur des matins tranquilles
Nos voyages à deux dans les îles
Se soulève avec le sable
Se soulève avec le sable

Je vais sous le soleil d'hiver
Et je mène mes larmes à la mer
Je relève le col de mon manteau droit
Sous l'azur des lumières de la cote de la riviera
Je perds tout le chaud de tes bras
Mais je serre notre amour contre moi
Je frisonne sous le bleu d'un ciel sans éclat
Je n'avais jamais eu aussi froid sous la riviera

Derrière moi l'ombre de la ville
L'horizon est comme immobile
Sous le vent qui tournoie
Sous le vent qui tournoie

Le cœur et le souffle fragile
Je respire encore difficile
Ces grains de toi
Je me débats

Je vais sous le soleil d'hiver
Et je mène mes larmes à la mer
Je relève le col de mon manteau droit
Sous l'azur des lumières de la cote de la riviera
Je perds tout le chaud de tes bras
Mais je serre notre amour contre moi
Je frisonne sous le bleu d'un ciel sans éclat
Je n'avais jamais eu aussi froid sous la riviera

J'espère qu'il y aura d'autres voyages
Et des sentiments aussi sauvages
Plus loin que la riviera
Plus loin que la riviera

Je vais sous le soleil d'hiver
Et je mène mes larmes à la mer
Je relève le col de mon manteau droit
Sous l'azur des lumières de la cote de la riviera
Je perds tout le chaud de tes bras
Mais je serre notre amour contre moi
Je frisonne sous le bleu d'un ciel sans éclat
Je n'avais jamais eu aussi froid sous la riviera

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La rivière

Album

È contenuto nei seguenti album:

1987 Avec des «si»

Testo Della Canzone

La rivière di Adamo

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La Rivincita – Jake La Furia e Emis Killa Feat Don Joe- Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rivincita – Jake La Furia e Emis Killa Feat  Don Joe

 


Star casinò sport

Ah,io sono l'uno su mille
La mosca bianca(la mosca bianca)
Sempre spiccato in mezzo alla calca
Da quando stavo su quella panca
Cresciuto in strada dopo il casello
Senza alcun mezzo per farmi bello
Quindi per tutti sono Emis Killa
Mica l'amico di questo o quello
Più di un fratello è diventato stile
Perchè se dove riesci la dove falliscono
Sperano tu faccia la stessa fine
Senza con merito e senza stile
Fra le file non fanno per me
Chi mi diceva resta sta ancora aspettando
Con la testa in aria e i propri sogni al banco
Fino a quando andranno in mano a qualcun'altro
Scuoto l'albero dell'amicizia
Aspettando che cadano i frutti marci
Fra capisco non riuscirci
Non capisco non provarci
GLi sputi e i calci presi dal mondo
Restituiti con gli interessi
Ho scritto il mio nome con l'indelebile
Lungo i vagoni sui manifesti

Nessuno
Credeva in noi
Nemmeno tu no
Festeggio in campo con i miei
Quando vinciamo gli Europei

Scarta,passa,dribbla,corri,tunnel,tira,para,ancora
Scarta,passa,dribbla,corri,scatta,tunnel,tira,gol
Scarta,passa,dribbla,corri,tunnel,tira,para,ancora
Scarta,passa,dribbla,corri,scatta,tunnel,tira,gol

È una cosa che inizia in campo da bamibini
Fino alla cima ?
Intorno non vedi nessuno
È la solitudine dei numeri primi
Quindi se non apro
Non apriamo la porta con la forza
Voglia di vincere fra come Micheal J Fox
Come Micheal J Jordan
Millesimato Italiano con i fichi e il patè
Facendo soltanto quello che sappiamo
Come Kylian Mbappè
Si chiama desiderio di rivalsa
Illuminare il buio nella stanza
Dalla giungla cielo come Tarzan
Campioni della gente come Barca
Fino alla cima,cima come Metzner
Dentro al campo ? con le tette
? pompa fammene 20
Fammi vedere quello che diventi
Un dente per dente
Chi nasce perdente
Ha un fuoco nelle viscere
Vincere è per sempre

Nessuno
Credeva in noi
Nemmeno tu no
Festeggio in campo con i miei
Quando vinciamo gli Europei

Scarta,passa,dribbla,corri,tunnel,tira,para,ancora
Scarta,passa,dribbla,corri,scatta,tunnel,tira,gol
Scarta,passa,dribbla,corri,tunnel,tira,para,ancora
Scarta,passa,dribbla,corri,scatta,tunnel,tira,gol

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La Rivolta – Duke Montana Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rivolta – Duke Montana

{Strofa 1: Duke Montana}
Stanno fori de testa non so che je passa pe la mente
Quando rompono il cazzo a uno che non fa niente
Te menano in gruppo e poi te sbattono dentro
Metti giù il manganello che te spacco il mento
Sicuramente te pijavano pel culo
A scuola pe te dev'esse stato duro
Quindi mo' cerchi la vendetta
E rompi il cazzo a me se me faccio una cannetta
Ammazzi l'innocenti, sei tu il criminale
Legittima difesa, ma chi vuoi incantare?
Poi se il pedofilo uccide na bambina lo so già
Che tu lo metterai in una cella dove gente non lo può tocca'
Perchè gente come me lo starebbero a castra'
Proteggere l'infame per te è facile
Perchè l'infame è il tuo simile

{Ritornello: Seppia & Duke Montana}
Anche se me vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me senti
Veloce come er vento (veloce come er vento)
Cor cazzo che me sbatti dentro (cor cazzo che me sbatti dentro)
Anche se me vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me senti
Veloce come er vento (veloce come er vento)
Cor cazzo che me sbatti dentro
Anche se mi vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me senti
Veloce come er vento
Cor cazzo che me sbatti dentro
Anche se me vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me senti
Veloce come er vento
Cor cazzo che me sbatti dentro

{Strofa 2: Seppia}
Agente bastardo lasciace sta
Non me devi cacà er cazzo, nun me provocà
Te nascondi sempre dietro al distintivo
Lo sai che devi fa? Puliscitece er culo!
Giri sempre sulla strada col lunotto acceso
Cerchi er criminale sotto effetto che sta fuso
Le botte che je dai pe strappaje na parola
Parate er culo merda, è arrivata l'ora che tu paghi
Soffri, te devi da pentì
Vivi la tua vita tra infami e balordi
Spegni i sogni della gente che n'ha fatto niente
Quanta gente carcerata ch'era innocente
E tu, pensi solamente alla carriera
A riempì verbali e a portacce in questura
Pensi solamente che siamo delinquenti
Lo sai che c'è agente?
Mo te zompano li denti

{Ritornello: Seppia & Duke Montana}
Anche se me vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me senti
Veloce come er vento (veloce come er vento)
Cor cazzo che me sbatti dentro (cor cazzo che me sbatti dentro)
Anche se me vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me senti
Veloce come er vento (veloce come er vento)
Cor cazzo che me sbatti dentro
Anche se mi vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me sentiveloce come er vento
Cor cazzo che me sbatti dentro
Anche se me vedi
Non mi prendi
Te passo dietro
Non me senti
Veloce come er vento
Cor cazzo che me sbatti dentro

Ecco una serie di risorse utili per Duke Montana in costante aggiornamento

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La rivoluzione

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rivoluzione di Festival di Sanremo 1967

(di MogolRoberto Soffici)
Gianni PettenatiGene Pitney

Guarda quante facce scure
piene di rancore sono ferme là
guarda quei ragazzi uniti
tutti colorati stan correndo qua
ma che succederà?
Ci sarà la rivoluzione
nemmeno un cannone però tuonerà
ci sarà la rivoluzione
l’amore alla fine vedrai vincerà
e basteranno pochi anni
oppure poche ore
per fare un mondo migliore
un mondo dove tutti saranno perdonati
chi ha vinto e chi ha perduto
vedrai si abbraccerà.
La la la la rivoluzione
nemmeno un cannone però tuonerà
la la la la rivoluzione
l’amore alla fine vedrai vincerà.

Guarda ora per la strada
ognuno si sorride senza più un perché
guarda quegli uomini importanti
sembrano bambini nessuno pensa a sé
e vuoi saper perché?
E’ finita la rivoluzione
per sempre è finita
mai più si farà
è finita la rivoluzione
l’amore alla fine ha vinto e vincerà.
E son bastati pochi anni
soltanto poche ore
per fare un mondo migliore
un mondo dove tutti saranno perdonati
chi ha vinto e chi ha perduto
vedrai si abbraccerà.
E’ finita la rivoluzione
per sempre è finita
mai più si farà
è finita la rivoluzione
l’amore alla fine ha vinto e vincerà.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
C
GUARDA QUANTE FACCE SCURE PIENE DI RANCORE SONO FERME LA'.

GUARDA QUEI RAGAZZI UNITI TUTTI COLORATI STAN CORRENDO QUA.

MA CHE SUCCEDERA'!

   F                       F6                    G
CI SARA' LA RIVOLUZIONE NEMMENO UN CANNONE PERO' TUONERA'.

F
CI SARA' LA RIVOLUZIONE

  F6                G
L'AMORE ALLA FINE VEDRAI VINCERA'.

C      F                  Am            Gm
E BASTERANNO POCHI ANNI OPPURE POCHE ORE

                    C
PER FARE UN MONDO MIGLIORE 

   F                  Am
UN MONDO DOVE TUTTI SARANNO PERDONATI,

A#                              C                   F
CHI HA VINTO O CHI HA PERDUTO VEDRAI SI ABBRACCERA'.

LA LA LA LA RIVOLUZIONE

   F6                    G
NEMMENO UN CANNONE PERO' TUONERA'.

F
LA LA LA LA RIVOLUZIONE

  F6                 G             C
L'AMORE ALLA FINE  VEDRAI VINCERA'.

C
GUARDA ORA PER LA STRADA

OGNUNO SI SORRIDE SENZA PIU' UN PERCHE'

GUARDA QUEGLI UOMINI IMPORTANTI

SEMBRANO BAMBINI, NESSUNO PENSA A SE

E VUOL SAPER CHE C'E'.

F
E' FINITA LA RIVOLUZIONE 

    F6                   G
PER SEMPRE E' FINITA MAI PIU' SI FARA'.

F
E' FINITA LA RIVOLUZIONE

  F6                    G             F
L'AMORE ALLA FINE HA VINTO E VINCERA',

                    Am
E SON BASTATI POCHI ANNI

               A#           C                 Am
SOLTANTO POCHE ORE PER FARE UN MONDO MIGLIORE.

                                 A#                         Gm
UN MONDO DOVE TUTTI SARANNO PERDONATI,CHI HA VINTO O CHI HA PERDUTO

                C
VEDRAI SI ABBRACCERA'.

F
E' FINITA LA RIVOLUZIONE  

       F6                G
PER SEMPRE E' FINITA MAI PIU' SI FARA'.

F
E' FINITA LA RIVOLUZIONE

  F6                 C                F
L'AMORE ALLA FINE HA VINTO E VINCERA'.


F6 G F F6 G

***

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La rivoluzione – Ascanio Celestini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rivoluzione – Ascanio Celestini

Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte
Incominciarono ad aggirarsi come s’aggirò quel famoso spettro per l’Europa
Tutti evidentemente erano dei disgraziati
Ma ciascuno lo era in maniera differente
Perché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte

Infatti c’era quello che aveva perso la casa
Insieme a quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa
C’era quello che aveva perso la memoria
E mò non si ricordava manco più che cos’è che si era perso

C’era quello che aveva perso la ragione
E insieme alla ragione aveva perso anche il torto
E infine c’era quello che aveva perso tempo
E mò non c’aveva più tanto tempo da perdere
E difatti fu lui che disse: “Attenzione
Tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”

Nel mentre che s’aggiravano
Come s’aggira quel famoso spettro per l’Europa
Si trovarono a passare sotto le finestre di quelli che una volta dicevano Avanti Popolo
E dicevano Avanti Popolo perché mandavano sempre davanti il popolo
E loro rimanevano indietro, magari d’un passo magari d’un metro
Perché loro ad andare davanti gli veniva da ridere

E con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore
Videro lo scompiglio nelle forze dell’ordine
Che mò non erano più né tanto forti né tantomeno ordinate
Infatti erano scappati via i generali, tenenti, sottotenenti, nullatenenti
Perfino i Pompieri di Viggiù da qualche minuto non c’erano più

Erano velocemente scomparsi i gagliardi soldati
Che ringhiavano mostravano i denti
Per strada c’era soltanto qualche brigadiere in pensione che mostrava la dentiera
Ma è risaputo che anche i militari sdentati capiscono bene ne come va la situazione
E si dicono sottovoce
“Tra cinque minuti comincia la rivoluzione”

Il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti
Stava guardando in televisione
Un programma sui gamberi in salsa rosa
Quando ci fu una spiacevole interruzione

Il giornalista autorizzato dalla redazione disse che il quiz del sabato sera
Il tirassegno sul negro che passa la frontiera
Il telegiornale di Paperino
Il Grande Fratello con suo cugino
E le olimpiadi di mazza fionda non sarebbero più andati in onda

Disse “ è saltata è la programmazione
Perché tra cinque minuti comincia la rivoluzione!”

Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti
Per la prima volta durante la sua lunga carriera
Si sentì di essere la persona sbagliata nel posto peggiore

Lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di sé
Che le parole gli stavano in bocca come famosi quadri dentro ad un museo
Adesso invece si vergognava che in una giornata cosi piena di sole
Sporcasse il muro con la sua ombra

Quelli che s’aggiravano come lo spettro si aggira per l’Europa
Si fermarono in silenzio poi incominciarono a fare il conto all’incontrario
Come la notte di capodanno

E dissero meno 5, 4, 3, 2, 1
Con un po’ di emozione
Gentili signori comincia la rivoluzione!

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La rivoluzione – Enrico Ruggeri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rivoluzione – Enrico Ruggeri


Siamo quello che siamo, niente di più, niente di meno
Padri e figli di un tempo sbiadito intravisto dal treno
Eravamo sempre in cammino noi che volevamo andare lontano
Siamo quello che siamo

Siamo quello che siamo, siamo quello che resta
Di certi sogni appesi al soffitto di quell'ultima festa
Ricchi impoveriti dalla nostra stessa ricchezza
Siamo l'ultima carezza

Siamo mille libri consumati di fretta
Ed altri mille amori dimenticati alla svelta
Siamo fuoco e cenere all'ombra di una statua di cera
Noi che non crediamo e siamo solo preghiera

Siamo la rivoluzione da sempre sognata
Quello che avremmo tanto voluto così desiderata
Vincitori di un grande girone e poi sconfitti in finale
Perché quella sera avevamo da fare

Siamo quello che siamo, siamo sempre schierati
Siamo tifosi e soldati, arrivati e partiti
La poesia sfuggita di mano, la giustizia appena sfiorata
Siamo un biglietto scaduto di sola andata
Siamo una fermata scritta sopra a un foglio
Da conservare

Siamo quello che siamo, niente di più, niente di meno

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La Rivoluzione – Premiata Forneria Marconi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rivoluzione – Premiata Forneria Marconi

Canto per te che mi vieni a sentire
Suono per te che non mi vuoi capire

Rido per te che non sai sognare e
Suono per te che non mi vuoi capire

Nei tuoi occhi c'è una luce che riscalda la mia mente
Con il suono delle dita si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade della gente che sa amare
Che ci porta sulle strade della gente che sa amare

Il mio mitra è un contrabbasso che ti spara sulla faccia
Che ti spara sulla faccia ciò che penso della vita
Con il suono delle dita si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade della gente che sa amare

Nei tuoi occhi c'è una luce che riscalda la mia mente
Con il suono delle dita si combatte una battaglia
Che ci porta sulle strade della gente che sa amare
Che ci porta sulle strade della gente che sa amare

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La rivoluzione del sessintutto

Album

È contenuto nei seguenti album:

2008 Le dimensioni del mio caos

Testo Della Canzone

La rivoluzione del sessintutto di Caparezza

“40 anni fa Jimi Hendrix portò la rivoluzione in Italia con una piccola serie di concerti.
Era il 1968. Per celebrare questo anniversario indosserò una Stratocaster”
1968 groupies nelle band. Seni nudi su Electric Ladyland, Jimi Hendrix è gin seng. Dio si chiama Zappa Frank Vincent.
A Chicago dalle Plaster Casper, posso farmi il calco delle parti basse. Dischi di carne dal master casse, mentre nei 2000 ciò che passa è Casper. Nei rave rasta e paste, dai ghettoblaster rap gangster, fuoco black block sul Blockbuster, siamo black panther o ghostbuster? War masters coi panzer, eroi ma coi Pampers. Le rivoluzioni sono scomparse, vedo in giro solo foto pornazze.

RIT: Quanti credono nel 68 e quanti vedono del sesso in tutto? 68? Eh.. Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

Tu, in pratica, a scuola sei una chiavica, daresti fuoco all’istituto con la tanica ma da ieri ci torni volentieri, che miracoli che fa la supplente di matematica! Le tocchi la natica, lei miagola, ti fai le pippe sul teorema di Pitagora Scolari, sono coatti tali che il Pierino di Vitali è una figura aristocratica. Che fine ha fatto la protesta studentesca? Sodomizzata in una tresca da palestra! Il sessantotto è un interrogativo ma il numero successivo, ti resta nella testa! I fricchettoni vollero cambiare il mondo, quelli del mio mondo vogliono guardare i porno di edicole ridotte ed esporre più poppe delle flotte nel porto di Livorno. RIT.
Nel 68 ti infanghi a Woodstock, nel 2008 ti infanga Woodcock. C’è un nuovo cartello al sexy shop: “Pagherete caro, pagherete tutto!!” Bella, nei locali giusti del centro, balli coi bell’imbusti del momento. Ti diranno di non prostituirti ma di andarci a letto previo equo pagamento. A 13 anni hai già un rapporto di sesso in una chat parental control con uno che ti offende molto e nemmeno vuoi che si metta il Norton! A Praga dilaga l’inverno, La piaga dell’uomo moderno è passare le notti con gli occhi sullo schermo per diventare adulto con un ‘click’ su confermo. RIT.

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La Rivoluzione Del Sessintutto – Caparezza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rivoluzione Del Sessintutto – Caparezza

[Intro:]
"…vi aggiorneremo sulle condizioni del cucciolo di panda nella prossima edizione, ma parliamo di musica: come sapete sono passati quarant'anni dalla rivoluzione culturale del sessantotto; tra i vari artisti che ci stanno ammorbando con questo argomento non poteva mancare Caparezza. Il cantautore pugliese sta, infatti, tenendo un concerto per festeggiare questo scoppiettante anniversario
Colleghiamoci, allora, in diretta con il palco."

"40 anni fa Jimi Hendrix portò la rivoluzione in Italia con una piccola serie di concerti. Era il 1968. Per celebrare questo anniversario indosserò una Stratocaster"

1968, groupies nelle band
Seni nudi su Electric Ladyland,
Jimi Hendrix è ginseng
Dio si chiama Zappa Frank Vincent
A Chicago dalle Plaster Caster
Posso farmi il calco delle parti basse
Dischi di carne dal master casse
Mentre nei 2000 ciò che passa è Casper
Nei rave rasta e paste
Dai ghetto blaster rap gangster
Fuoco black bloc sul Blockbuster
Siamo Black Panther o Ghostbuster?
War masters coi panzer
Eroi, ma coi Pampers
Le rivoluzioni sono scomparse
Vedo in giro solo foto pornazze

Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
'68? Eh...
Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
'68? Eh...
Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

Tu, in pratica, a scuola sei una chiavica
Daresti fuoco all'istituto con la tanica
Ma da ieri ci torni volentieri
Che miracoli che fa la supplente di matematica!
Le tocchi la natica, lei miagola
Ti fai le pippe sul teorema di Pitagora
Scolari, sono coatti tali
Che il Pierino di Vitali è una figura aristocratica
Che fine ha fatto la protesta studentesca?
Sodomizzata in una tresca da palestra!
Il sessantotto è un interrogativo
Ma il numero successivo, ti resta nella testa!
I fricchettoni vollero cambiare il mondo
Quelli del mio mondo vogliono guardare i porno
Di edicole ridotte ed esporre più poppe delle flotte nel porto di Livorno

Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
'68? Eh...
Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
'68? Eh...
Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

Nel '68 ti infanghi a Woodstock
Nel 2008 ti infanga Woodcock
C'è un nuovo cartello al sexy shop
"Pagherete caro, pagherete tutto!!"
Bella, nei locali giusti del centro,
Balli coi bell'imbusti del momento
Ti diranno di non prostituirti
Ma di andarci a letto previo equo pagamento
A 13 anni hai già un rapporto di sesso in una chat parental control
Con uno che ti offende molto e nemmeno vuoi che si metta il Norton!
A Praga dilaga l'inverno,
La piaga dell'uomo moderno
È passare le notti con gli occhi sullo schermo
Per diventare adulto con un 'click' su confermo

Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
'68? Eh...
Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
Quanti credono nel '68 e quanti vedono del sesso in tutto?
'68? Eh...
Sesso in tutto? Eeeeeeeh!

[Outro:]
[*Dal pubblico*]
"Spacca la chitarra! Spacca la Chitarra
Spacca la chitarra! Spacca la Chitarra"

[*Rumore di chitarra spaccata*]

[*Voce narrante*]
"La scarica dell'amplificatore generò un varco spazio-temporale dal quale comparve una giovane ragazza del 1968…"

[Ragazza:] "Ma, ma dove sono? Tu non sei Jimi Hendrix!"
[Caparezza:] "Non sei un po' troppo giovane per l'LSD? Comunque io mi chiamo Caparezza."
[Ragazza:] "Ah, io mi chiamo Ilaria..."

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La rivoluzione è avere 20 anni – Negrita Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rivoluzione è avere 20 anni – Negrita

Siamo diavoli belli o angeli brutti
Siamo dentro una rete ma connessi con tutti
E siamo sempre più soli
Sempre più soli
Troppo cablati per uscire fuori
Guardiamo lo schermo e proviamo sfiducia
Con l'animo freddo e il polpastrello che brucia
Sfiducia negli altri, sfiducia nel mondo
Io al centro del cerchio e voi tutt'intorno

Be the change you wanna see in the world
Be the change you wanna see in the world
Be the change you wanna see
Be the change you wanna see in the world

Verso un giorno migliore
Verso un giorno migliore

Nell'universo individuale
L'offerta è singola, è personale
E ogni contatto è senza consistenza
Tranne col sesso o con la violenza
Qui non vendiamo orizzonti ma solo confini
Siamo chiusi per tutti a parte per i primi
E ci riempiamo la bocca di libertà
Ma cresce la repressione coi suoi ultrà

Be the change you wanna see in the world
Be the change you wanna see in the world
Be the change you wanna see
Be the change you wanna see in the world

Verso un giorno migliore
Verso un giorno migliore
Verso un giorno migliore
Verso un giorno migliore

Di scelte imperfette è piena la storia
E di buchi neri la nostra memoria
Il troppo potere ha fatto solo dei danni
La rivoluzione è avere vent'anni

Verso un giorno migliore
Verso un giorno migliore
Verso un giorno migliore

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La rivoluzione è come la rugiada

Testo Della Canzone

La rivoluzione è come la rugiada di Canzoni politiche

La rivoluzione è come la rugiada
Che fa le sementi diventare piante
E agli alberi conserva foglie verdi.
La rivoluzione fa i poveri prosperare
E li fa essere felici.
La rivoluzione dà agli uomini
Il meglio del lavoro
E guadagnare il merito
D’apprendere a leggere
E a curarsi.
La rivoluzione è la luce degli oppressi,
È la voce dei poveri.

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La Rivoluzione Scientifica Dei Sentimenti – Benni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rivoluzione Scientifica Dei Sentimenti – Benni

{Strofa 1}
Siamo arrivati già sfiniti alla partenza coi perdenti che brindavano al traguardo
Un salto temporale sotto il temporale
Delle stelle che picchiava sopra l'astronave
Fuori da un supermarket fino alle spiagge dorate
E le carezze di un'estate sopra il palmo addosso
Le costellazioni sopra i jeans che indosso
Perché mai mi sono perso
Schiavo del mio riflesso, figlio dell'Universo
Sempre grato, sempre grato al suo vissuto
E non ci ruberanno più neanche un minuto
Resta nel sogno o muori, sotto questi Soli
Abbiamo i mezzi necessari per farcela da soli
Dal Grande Furto della Prospettiva al Sole che ci attiva
Ammira, c'è qualcosa che ci attira
Tu lo chiami paradiso ma io non so cos'è
Perché è nascosto da millenni molto bene già dentro di me

{Ritornello}
Amo le persone silenziose, gli Universi che nascondono
L'istante in cui certe storie si incontrano
Guardarti dentro agli occhi trasportati via dai venti
È La Rivoluzione Scientifica dei Sentimenti
E se mi chiedi cosa porto di bagagli in questa vita
Poche migliaia di anni di esperienza fra le dita
Per questo ci ripenso di continuo mentre dormo
E non vorrei mai svegliarmi da questo Sogno

{Strofa 2}
Non svegliarmi, ho la rivoluzione in testa, parte dalla testa
Non dalla solita sedia dello stesso bar
Non ho mai chiesto niente, mi è bastato chiederlo una volta
Manco a farlo apposta, mi è bastata la risposta
Per questo resto attento a non svelarmi con la faccia
Non si sa mai che stai soffrendo e lei ti rida in faccia
Fanculo questa storia, è scolpita nel marmo che ho addosso
Nello stesso corpo, sepolta nello stesso posto
Voglio portarti via, oltre queste pareti
Farti ascoltare il Respiro di tutti i Pianeti
Oltrepassare le barriere della luce per curvare il tempo
Farti ascoltare le voci nel vento
L'orizzonte che si estende lungo queste sponde
Mentre il tempo si dilata in acque più profonde
Oltre la specie, oltre i limiti dei sensi
Persi, fino a non vederci più riflessi

{Ritornello}
Amo le persone silenziose, gli Universi che nascondono
L'istante in cui certe storie si incontrano
Guardarti dentro agli occhi trasportati via dai venti
È La Rivoluzione Scientifica dei Sentimenti
E se mi chiedi cosa porto di bagagli in questa vita
Poche migliaia di anni di esperienza fra le dita
Per questo ci ripenso di continuo mentre dormo
E non vorrei mai svegliarmi da questo Sogno
Amo le persone silenziose, gli Universi che nascondono
L'istante in cui certe storie si incontrano
Guardarti dentro agli occhi trasportati via dai venti
È La Rivoluzione Scientifica dei Sentimenti
E se mi chiedi cosa porto di bagagli in questa vita
Poche migliaia di anni di esperienza fra le dita
Per questo ci ripenso di continuo mentre dormo
E non vorrei mai svegliarmi da questo Sogno

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La roba

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La roba di Altoforno

Parodia di Kobra di Donatella Rettore

La roba mi dà alla mente
se la assumo di frequente
non capisco più niente
E mi butta giù (x 4)

La roba mi dà alla testa
io la taglio ma è tosta
e il piacere s’arresta.

Vedo tutto blu (x 4)

La roba orientale
se la prendi fa male
perché non si usa così
tu fumi un cannone
ti fai un iniezione
e tranquillamente ti dà assuefazione.

La roba ti rende assente
non è gomma del ponte
ma un estratto di piante.

Canapa e bambù (x 4)

Se di regola te ne passi
poi diventano cassi
per disintossicarsi

Non ti molla più (x 4)

Colombiana o anche greca
gira in discoteca
ma tu… non cascarci mai più

Aspirare fa male
è una cosa illegale
se ti scopre Bettino vai a Poggio Reale

E poi “sotto il busto”
non va per il giusto

Eppure eri un fusto
non provi più gusto…

Uo-oh la roba, ah (x2)

La roba non è oransoda
non va neanche di moda
l’unico che ne goda.

Vive a Cefalù (x4)

I problemi li ha cancellati
solo a quei disgraziati
che hanno in mano i mercati

Dove compri tu (x4

Se non ti è chiaro adesso
a dir poco sei fesso
non so come farti capir

Che tu prendi un abbaglio
che c’è in giro di meglio
che per vena o per bocca
hai da prender la gnocca…

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La rocca

Testo Della Canzone

La rocca di Canzoni Fiorentine

Canzoni della Toscana
Daisy Lumini

Bella mia cara, t’ho porto una rocca,
se tu mi ami te la vò donare;
ti ci ho dipinto la tua bella bocca,
ti ci ho stampato i’ tuo gentil parlare.

Alla mia bella una rocca ho portato
perché la fili tutta la mia vita,
quando la stoppa avrà tutta filata
de lo mio amore si sarà scordata.

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La Rockstar – Joey Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rockstar – Joey

{Testo di "La Rockstar"}

(Perché è tutto un boom boom boom tutto un rambambam)

{Strofa 1}
Si chiedono da dove esco, mamma ha fatto un gran lavoro
Voglio rapper come escort, brillo senza denti d'oro
Da un angolo di città muta, col veleno che parla per me
Preghiamo umili la Madonna, ma poi è il diablo che versa da bere
{Vertici?} in mare aperto, che show
Mi pento spesso tanto quanto poi sbaglio lo stesso
Ci hanno scagliati da qualche galassia e basta
Mentre l'età avanza puoi solo arredare al meglio la tua trappola

{Ritornello}
Vogliono la rockstar, ma non va bene quello che comporta
Perché è tutto un boom boom boom, tutto un ram-pam-pam-pam-pam
Vogliono la rockstar, ma non va bene quello che comporta
Perché è tutto un boom boom boom, tutto un ram-pam-pam-pam-pam
Alza il volume tutto un boom boom boom, tutto un ram-pam-pam-pam-pam

{Strofa 2}
Si chiedono se è un personaggio, ma mamma m'ha fatta davvero così
Ma se si nasce per sbaglio, siamo figli del cosmo quindi figli di chi
Dall'intestino di questa città, rifiuti di una società offensiva
Fanatica della realtà, cadaveri di ragazzini soffocati qua, vittime del rap
Cambieremo terra in un mare aperto, che show
Che ne dica e faccia io per voi sbaglio lo stesso
Ci hanno scagliati da qualche galassia e basta
Quando l'età avanza puoi solo arredare al meglio la tua bara

{Ritornello}
Vogliono la rockstar, ma non va bene quello che comporta
Perché è tutto un boom boom boom, tutto un ram-pam-pam-pam-pam
Vogliono la rockstar, ma non va bene quello che comporta
Perché è tutto un boom boom boom, tutto un ram-pam-pam-pam-pam
Alza il volume
Vogliono la rockstar, ma non va bene quello che comporta
Perché è tutto un boom boom boom, tutto un ram-pam-pam-pam-pam
Vogliono la rockstar, ma non va bene quello che comporta
Perché è tutto un boom boom boom, tutto un ram-pam-pam-pam-pam
Alza il volume

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La Roda – Modena City Ramblers Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Roda – Modena City Ramblers

Si muovono le storie e le canzoni
Si muovono le idee e le persone
Come una ruota
Che rotola e va

Si intrecciano i fili e i pensieri
Vanno gambe e si incrociano piedi
Ed è una goccia
Che scivola via

Camminano poeti e mercanti
Camminano genti su tracce di altre genti
Come una ruota
Che rotola e va

La roda, la roda, la roda
L'è la roda, l'è la roda

Si uniscono le strade e i viandanti
Si uniscono acque, ruscelli e torrenti
Goccia che scorre
E che scivola via

Vanno carovane sul mondo
Corrono danze e racconti tutt'intorno
Come una ruota
Che rotola e va

La roda, la roda, la roda
L'è la roda, l'è la roda

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La roeuda la gira

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La roeuda la gira di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia
(E. Sigismondo – F. Antonacci)
Nanni Svampa

O dònn gh’è chí el molètta
se gh’avii el cortell coi dent
se gh’avii la forbesetta
che taja pú per nient
cortell e forbesètta
o dònn portèmej chí
no gh’è nissun molètta
che mòla mej de mí.

no gh’è nissun molètta
che mòla mej de mí.

E gira la roeuda la gira
e la gira la roeuda la va
gira gira Giovann che vègn sira
ma la roeuda la stenta a girà.

L’è on pezz che foo girà
sta roeuda innanz e indrée
ma mai podró vanzà
cinq ghèj de sto mestée
l’è inutil pensàgh sora
l’è inscí che la gh’ha de ‘ndà
sta roeuda sòtt e sora
mí gh’hoo de fà girà.

sta roeuda sòtt e sora
mí gh’hoo de fà girà.

E gira la roeuda la gira
e la gira la roeuda la va
gira gira Gìovann che vègn sira
ma la roeuda la stenta a girà.

Lassem che’l mond el gira
e gira anca la luna
come i tosann de sira
in cerca de fortunna
e mí col mè carrètt
voo in gir de chí e de là:
o donn gh’è chí el molètta
se gh’avii de fa molà.

o donn gh’è chí el molètta
se gh’avii de fa molà.

E gira la roeuda la gira
e la gira la roeuda la va
gira gira Giovann che vègn
sira ma la roeuda la stenta a girà.

E gira gira gira gira gira…

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La Roma

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Roma di Paolo Pietrangeli

Come Vispe Terese
acchiappare farfalle,
con le braccia protese
ma girati di spalle;
con i figli perduti
ed i padri in disgrazia,
siamo sopravvissuti
senza fede nè grazia.

[rit.]Ma per fortuna che c’è la Roma,
ma per fortuna che c’è la Roma!

Per tre anni nel bosco
con i quaranta ladroni,
eravamo convinti
diventassero buoni.
Filologicamente
sono molti gli arcani:
eravamo marxisti,
ci sentiamo marziani.

[rit.]

Chi si spara alla tempia,
chi prepara la bomba,
chi si spara sei pere,
chi dà fiato alla tromba
e chi fa il funzionario,
chi si sciacqua al riflusso,
chi ripassa il bestiario
e si sbatte nel lusso.

[rit.]

E c’è chi come me,
vi assicuro: finito,
ha due miti soltanto:
Marlon Brando e il partito;
e c’è chi come me,
vi assicuro: finito,
ha due miti soltanto:
la Deneuve e il partito.

[rit]

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La Roma che conosco

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Roma che conosco di Marco Conidi

La Roma che conosco la porto sempre dentro
nei giorni di burrasca e in quelli senza vento
Tra vicoli, palazzi, bar, trattorie
so centomila strade… e so tutte mie
E sono tutte mie le facce della gente
le donne sul balcone, il ricco, il mendicante posteggiatori, tassinari, barbieri e benzinai
la Roma che conosco non la conosci mai
Non fa’ la stupida stasera
damme ‘na mano a faje dì da sì
Non fa’ la stupida stasera
La Roma che conosco c’ha sempre er sole addosso
e quanno esco ride, e me lo presta spesso.
E pure quanno piove sembra che non disturba
te fracica, te frega… E’ come una donna furba
la Roma se vedemo, dimo, annamo, famo,
non ti devi da preoccupare che tanto te richiamo
la Roma… N’dov’è che devono andare tutti quanti?
Moto, motorini, vespette… ottovolanti.
La Roma che conosco, du’ ore pe fa un metro
però mentre te blocca te fa vedè San Pietro
Non fa’ la stupida stasera
damme ‘na mano a faje dì da sì
Non fa’ la stupida stasera
La Roma che conosco è tavoli in eccesso
e tutti addosso a tutti ma stamo bene lo stesso
basta che quel piatto rimanga sempre quello
guanciale, pecorino… e un pò di quel vinello
Che ce fa uscì contenti tra vicoli incantati
a ride con gli amici oppure innamorati
La Roma che conosco te insegna a fa l’amore
e a ogni bacio aggiunge un pò, un pò del suo sapore.
Così la porti dentro dovunque te ne vai
La Roma che conosco… non la conosci MAI!!
Non fa’ la stupida stasera
damme ‘na mano a faje dì da sì
Non fa’ la stupida stasera
Non fa’ la stupida stasera
damme ‘na mano a faje dì da sì
Non fa’ la stupida stasera

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La romanza

Album

È contenuto nei seguenti album:

1985 Spazi uniti

Testo Della Canzone

La romanza di Dario Baldan Bembo

Testo Antonella Maggio – Musica Dario Baldan Bembo

L’amor e’ un fatto naturale

che il mondo intero fa girare

se di passioni non si parla piu’

la gente oggi si dice ‘i love you !’

E chi e’ disposto a farne a meno

per sempre lo rimpiangera’

Lei nascosta dal ventaglio, lui coi fiori in mano

lei distesa sullo scoglio che si stringe a lui

Fammi cogliere il tuo dolce fiore, che tradotto e’

voglio far l’amore, voglio far l’amore insieme a te

Se vuoi farne a meno, lo rimpiangerai

sai l’amore si assomiglia e noi non cambieremo mai

Amor che l’anima incatena

che vuol dire io voglio bene a te !

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La Rompe Carros – Daddy Yankee Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rompe Carros – Daddy Yankee

El bajo no quiere morir
El tipa no me pide ma’
Las bocinas se van a partir
El carro me quiere explotar

La rompe carro
Que Suena bum bum bum
Retumba el barrio
Que suena bum bum bum
La calle rajo
En por y bajo
En esta’ riba tiembla de bajo [2x]

En mi equipo va sonando la madre de los dembow
Si así suenan mi equipo imagínate la voushow
Esto va ser que tiembla to’ los booty en bikini
Si no le gano ahora como quiera tengo el Philip (ouu)
Con telista no te resista
Sigo rompiendo con los récords en la pista
Flow nitroso alborotos
Me llaman el rápido y furioso
Todos mirando como se ven ruflean
Cuando paso dicen (uu) como riflean
Pasando por el lao’ no se haga sulo
Tu mira’ adelante y le ha metió el turro

La rompe carro
Que Suena bum bum bum
Retumba el barrio
Que suena bum bum bum
La calle rajo
En por y bajo
En esta’ riba tiembla de bajo [2x]

Esto lo hice pa’ los clubes, la radio y el you tuve
Sácate de la disco que mi carro se sube
Todo el mundo me pregunta que tu tiene en el baul
Un equipo que te asota como una ak40full
Bols skul comandando en la niul skul
El lari la leyenda el 23 de los bulls
Quinto mes seis los mato desde el novato
Jinvaro son cobi porque mi dementicuatro
Se gilla ella me dice que se domilla
Pero como acelera si le guayan la tablilla
Dejamo’ el stery y los concirta amarilla
El pey suena ¡blom! Marrone y pastilla

El bajo no quiere morir
El tipa no me pide ma’
Las bocinas se van a partir
El carro me quiere explotar

La rompe carro
Que Suena bum bum bum
Retumba el barrio
Que suena bum bum bum
La calle rajo
En por y bajo
En esta’ riba tiembla de bajo [2x]
Go!
Los De La Nazza

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La Rompe Corazones – Daddy Yankee Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rompe Corazones – Daddy Yankee

[Daddy Yankee:]
Zuigui Daddy Yankee
Oh, oh, oh
La, la
Oh, oh, oh

Ozuna
Daddy-o

[Ozuna:]
Te pone una trampa
Primero se deja querer
Te eleva hasta el cielo
Y luego te deja caer
Y deja una huella donde quiera que pase
A veces buena, a veces mala
Pregunta bien

Le dicen la rompe corazones
Falsas ilusiones
No esperes que cambie con el tiempo
Se acostumbró a que la perdonen

Le dicen la rompe corazones
Falsas ilusiones
No esperes que cambie con el tiempo
Se acostumbró a que la perdonen

[Daddy Yankee:]
Mencionan su nombre y el diablo se esconde
Es como un trofeo a todos los hombres
Dice que te ama y es que algo se trama
Te tiene dormido haciéndote la cama
To' lo que se propone ella lo consigue
Quiere enamorarse y no se decide
Puede bajar el cielo y no hay quien la obligue
Caíste y es difícil que tú la olvides

Y empieza su venganza
Cuando se gana tu confianza
Intenta pero su corazón no tranza
Te engañó y aún no pierdo la esperanza, no...

[Ozuna:]
Y empieza su venganza
Cuando se gana tu confianza
Intenta pero su corazón no tranza
Te engañó y aun no pierde la esperanza, no

Le dicen la rompe corazones
Falsas ilusiones
No esperes que cambie con el tiempo
Se acostumbró a que la perdonen

Le dicen la rompe corazones
Falsas ilusiones
No esperes que cambie con el tiempo
Se acostumbró a que la perdonen

[Daddy Yankee:]
Me enamoró y ahora me ignora
Me dijo que estaba sola
Le llamo la insaciable
Que en la cama me devora
Hasta la mente me controla
Más de veinticuatro horas
No sabes lo que te espera
Hay sorpresas en la caja de Pandora

No, no, no, no
Na' de lo que hagas va ayudarte
No, no, no, no
Quizás te cures con el tiempo
(Ten cuidao', cuidao')
Pero esa marca va a quedarse, yeah

Y empieza su venganza
Cuando se gana tu confianza
Intenta pero su corazón no tranza
Te engañó y aun no pierde la esperanza, no

[Ozuna:]
Y empieza su venganza
Cuando se gana tu confianza
Intenta pero su corazón no tranza
Te engañó y aun no pierde la esperanza, no

[Daddy Yankee:]
Le dicen la rompe corazones
Falsas ilusiones
No esperes que cambie con el tiempo
Se acostumbró a que la perdonen

[Ozuna:]
Le dicen la rompe corazones
Falsas ilusiones
No esperes que cambie con el tiempo
Se acostumbró a que la perdonen

[Daddy Yankee:]
Chris Jeday
Gaby Music
DY
Ozuna
Zuigui, Daddy Yankee

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La ronda

Testo Della Canzone

La ronda di Canzoni politiche

Passa la ronda del partigiano
l’eco risponde con bombe a mano.
Era notte nera nera
soffiava il vento e la bufera
e il partigian sta a vigilar

Va’ piano mio partigiano
cerca di usare la precauzione
scendi abbasso dai buroni
e i fascisti va’ a aspettar

Aspettar, cantiam, beviam, siam partigiani
tutti uniti in un sol pensiero.
Prendi la mia borraccia,
versami nel bicchiere,
se voi volete bere
dovete voi morir.
Morir, soffrir dovete voi fascisti,
questa è l’ultima vostra ora
dalla man del partigian è difficile scappar.
Morir, soffrir dovete voi fascisti,
questa è l’ultima vostra ora
dalla man del partigian è difficile scappar.

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La Ronde Triste – Mylene Farmer Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Ronde Triste – Mylene Farmer

Please let me dream
Let me scream
I feel sad
Please let me dream
Let me scream
Let me die

I love you
I love you
I do love you
I love you
I love you
I do love you

"Don't quite!"

Please let me dream
Let me scream
I feel sad

"Don't quite!"

Please let me dream
Let me scream
Let me die

"Don't quite!"

I love you
I love you
I do love you
I love you
I love you
I do love you

"Don't quite"...

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La rondine

Album

È contenuto nei seguenti album:
2002 Disincanto

Testo Della Canzone

La rondine di Mango

Ti vorrei,ti vorrei
come sempre ti vorrei
notte farà,mi penserai
ma tu che ne sai dei sogni
quelli son miei, non li vendo
Che ne sai,che ne sai
chissà che mi scriverai
forse un addio,o forse no
ma tu che ne sai dei sogni…
Nonostante tu sia la mia rondine
andata via,sei il mio volo a metà
sei il mio passo nel vuoto
Dove sei,dove sei
Dove sei,dove sei dove sei
Unico amore che…rivivrei
sai di vento del Nord
sai di buono ma non di noi
stessa luna a metà
sei nel cielo sbagliato…
Non lo so,non lo so
quanto tempo ammazzerò
mio libro mio,non ti leggerò
baciandoti sulla bocca…
lo scriverò un altra volta…
Nonostante tu sia…..

nonostante tu sia la mia rondine andata via
stessa luna a metà
sei nel cielo sbagliato….

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
D#m BM7 F# C# 

D#m
My love...

BM7 F# C# 

D#m
My love...

F# 

C#  D#m       BM7
Nonostante tu sia
       F#             C#
la mia rondine andata via
       D#m        BM7
sei il mio volo a meta'
           F#        C#    D#m
sei il mio passo nel vuoto.
B
F# C# D#m B F# C# D# D#m
                  Ti vorrei
   B
ti vorrei
  C#              D#m
come sempre ti vorrei
G#m     E
notte fara'
G#      F#6
mi penserai
A#m9                 D#m6
ma tu che ne sai dei sogni
A#m6
uh...
    D#m       BM7
Nonostante tu sia
       F#          C#
la mia rondine andata via
           D#m    BM7
sei il mio volo a meta'
           F#        C#
sei il mio passo nel vuoto
D#m            G#m
dove sei, dove sei...
B                   C#
dove sei, dove sei, dove sei...
Cdim        G#
Unico amore che rivivrei...
   Fm
uh uh...
       D#m6      BM7
Sai di vento del nord
       F#              C#
sai di buono ma non di noi
       D#m      BM7
stessa luna a meta'
        F#       C#
sei nel cielo sbagliato
oh...

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La rondine – Ivano Fossati

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 La disciplina della terra

Testo Della Canzone

La rondine – Ivano Fossati di Ivano Fossati

Soldato entra in stanza
in stanza di quella signora
ch’era distesa sul letto
e che dormiva sola
e che dormiva sola.

Soldato le dà un bacio
e lei non ha sentito
soldato ne dà un altro
ahimè che son tradito
ahimè che son tradito.

“Se tu sarai tradito
sarai lo sposo mio
padrone del mio campo
e della vita mia
e della vita mia.”

Rondine rondinetta
sei stata traditora
cantavi quella notte
e non era la tua ora
e non era la tua ora.

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La rondine – Ivano Fossati Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rondine – Ivano Fossati

Soldato entra in stanza
In stanza di quella signora
Ch'era distesa sul letto
E che dormiva sola
E che dormiva sola

Soldato le dà un bacio
E lei non ha sentito
Soldato ne dà un altro
Ahimè che son tradito
Ahimè che son tradito

"Se tu sarai tradito
Sarai lo sposo mio
Padrone del mio campo
E della vita mia
E della vita mia."

Rondine rondinetta
Sei stata traditora
Cantavi quella notte
E non era la tua ora
E non era la tua ora

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La rondine importuna

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rondine importuna di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia
Gruppo Padano di PiadenaDuo di PiadenaRoberto Balocco

Peppino entra in stanza
in stanza di quella signora
era distesa sul letto
che la dormiva sola

Peppino le dà un bacio
ed ella non à sentito
Peppino gliene dà un altro
aimè che son tradita

Se tu sarai tradita
sarai la sposa mia
padrona del mio castello
e della vita mia

Rondine o rondinella
tu sei stata una traditora
tu ài cantato stanotte
non era la tua ora.

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La rondinella

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La rondinella di Filastrocche

Rondinella,vola,vola,
Va nell’aria tutta sola;
Or distendi le tue ali
Mentre su pel cielo sali.
Vola,vola,rondinella,
che la vita è sempre bella!!!!!!

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La rondinella di Mentana

Testo Della Canzone

La rondinella di Mentana di Canzoni politiche

Anno 1867

D’infelice campagna racconta
i disastri o genti rondinella
con l’accento di mesta favella
che natura a te in don comparti

Quando solchi lo spazio infinito
all’aprir della fredda stagione
reca ovunque la triste canzone
ch’è il lamento del prode che muor

Vedi a rivi l’italico sangue
che bruttò di Mentana il paese
Lo versò l’orgoglioso francese
in difesa del Pontefice-re

Maledetto di Francia il Signore
vil monarca spergiuro il più tristo
che al bugiardo Vicario di Cristo
sta in difesa di trono e d’altar

Ma rammenta o vilissmo Sire
quando i Vespri nel siculo suolo
fer completa la strage nè uno solo
rimaneva onde dir come fu

Sappi ancor la tua stirpe codarda
deve far la mertata sua fine
i destini hanno tutti un confine
a anche i troni san far vacillar

Torna dopo il tuo volo sospendi
sopra ‘l suol che die’ tomba agli arditi
italiani che furono traditi
da chi un giorno offrì lor libertà

E una prece alle vittime innalza
nella dolce gentil tua favella
adorabile mia rondinella
dolce augel della mesta canzon.

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La rondinella livornese

Testo Della Canzone

La rondinella livornese di Canzoni Fiorentine

Anno 1849

Sciogli pur, Livorno mia
la tua libera canzone
chi vigliacco ti tradìa
cadrà estinto innanzi a te
Via de’ regi la corona
solo il popolo sia re!

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La ronsgia del Sasse

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La ronsgia del Sasse di El Luisin tassista

Musica di U. Torreggiani

Là in fond de la Magolfa

in doe finiva i cà

tra el bèll Navili Grand

e quell che và a Pavia,

tranquill senza premura,

con l’acqua verda e scura:

tra i òrt e l’inguriera

el bon profumm di praa,

correva li ona ronsgia

sul bòrd d’on vegg sentee

ciamada poeu de tucc

la ronsgia del Sassee.

L’era nò on mar

ma l’era on fòss

limpid e ciar.

L’era el Sassee

con tanti sass

come tappee.

Gh’era i fiolitt

dent in la ronsgia

biòtt ‘me pessitt

semper content

svelt a nodà

contra corrent.

Pondà sù ‘na rubina

niad de passaritt

faseven on concert

ch’el dava l’alegria

in mezz a l’aria fina

con l’acqua che se nina.

On temp gh’era la spiaggia,

e andaven lì a fà el bagn

i fioeu di bollettari.

Adess l’è tutt cambiaa,

l’asfalt cont el ciment,

la ronsgia hann scancellaa.

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La ros’a lu giardine

Testo Della Canzone

La ros'a lu giardine di Canzoni Abruzzesi

La ros’a lu giardine
s’addore ogni matine
cuscì sarà l’amore
da tutte se fa vascià.

La ros’a lu giardino
s’addore e nen’zi coje
se casche tutte li fronne
se torn’a riddurà.

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La rosa

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La rosa di Marco D’Arienzo

Nennì, nennì, vattenne!
No’ sta cchiù a suspirà!
Sta rosa ca pretienne
manco la può guardà!
Cercame tu no squaso,
no squaso te lo dò:
nennì, porzì no vaso…
Ma chesta rosa, no!
Te pare no portiento
che accossì fresca sta?
Ma è stato ca lo viento
manco addorata l’ha.
Cresciuta essa è p’ammore,
e ammore la po ddà:
quanno te dò lo core
sta rosa toja sarà.

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La Rosa – Sanz e Paco de Lucía – Testo e Traduzione in Italiano

TRADUZIONE IN ITALIANO

Bemba, il tuo bemba colora 'vicino ai due
Celia, piove lo zucchero, il bam-bam e il guaguancó
Bemba, il tuo bemba colora 'vicino ai due
Bemba, abbiamo il ballo che in mezzo al lungomare

I quereres hanno un lato
Lui la ama, ma lei non così tanto
I garofani cantano
E la rosa finirà per piangere

So solo che quando passa il tempo
La mia anima rimarrà a suonare nel vento
Ho solo un pensiero
Che la vita è breve, succede in un attimo

Il mio Paco è andato all'Avana, l'Avana ha il suo parco
L'onda si infrange sulla pietra e il mio cuore si spezza
Il mio Paco è andato all'Avana, l'Avana ha il suo parco
L'onda si infrange sulla pietra, non smetterò di amarti

E ora ti porto, guarda come stanno le cose
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine
E ora ti porto, guarda come stanno le cose
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine

L'inverno sta passando
Lei piange, ma io canto per lei
Le parole volano via
Ma i miei versi finiscono per restare

So solo che quando passa il tempo
Metterò la mia anima in mezzo al vento
Ho solo un pensiero
Che la vita è breve, succede in un attimo

Il mio Paco è andato all'Avana, l'Avana ha il suo parco
L'onda si infrange sulla pietra e il mio cuore si spezza
Il mio Paco è andato all'Avana, l'Avana ha il suo parco
L'onda si infrange sulla pietra e il mio cuore si spezza

E ora ti porto, guarda come stanno le cose
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine
E ora ti porto, guarda come stanno le cose
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine

Ora ti porto, guarda cosa sono (Guarda cosa sono)
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine (Spine ha una rosa)
Ora ti porto, guarda come stanno le cose
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine

Ora ti porto, guarda come stanno le cose
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine
E ora ti porto, guarda come stanno le cose
Che un garofano non ha spine, che una rosa ha spine

Continua su Testitradotti

Il Testo della canzone di:
La Rosa – Sanz Paco de Lucía


Bemba, tu bemba colora' cerquita de los dos
Celia, que llueve azúcar, los bam-bam y el guaguancó
Bemba, tu bemba colora' cerquita de los dos
Bemba, nos queda el baile aquel en medio del malecón

Los quereres tienen bando
Él la quiere, pero ella no tanto
Los claveles van cantando
Y la rosa acabará llorando

Solo sé que cuando pase el tiempo
Quedará mi alma sonando en el viento
Solo tengo un pensamiento
Que la vida es corta, pasa en un momento

Mi Paco se fue a La Habana, La Habana tiene su parque
La ola rompe en la piedra y el corazón se me parte
Mi Paco se fue a La Habana, La Habana tiene su parque
La ola rompe en la piedra, yo no dejaré de amarte

Y ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa
Y ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa

El invierno va pasando
Ella llora, pero yo le canto
Las palabras se van volando
Pero mis versos se acaban quedando

Solo sé que cuando pase el tiempo
Clavaré mi alma en la mitad del viento
Solo tengo un pensamiento
Que la vida es corta, pasa en un momento

Mi Paco se fue a La Habana, La Habana tiene su parque
La ola rompe en la piedra y el corazón se me parte
Mi Paco se fue a La Habana, La Habana tiene su parque
La ola rompe en la piedra y el corazón se me parte

Y ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa
Y ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa

Ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas (Mira lo que son las cosas)
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa (Espinas tiene la rosa)
Ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa

Ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa
Y ahora yo te traigo a ti, mira lo que son las cosas
Que un clavel no tiene espinas, que espinas tiene la rosa


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La rosa a lu ciardine

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rosa a lu ciardine di Sconosciuto

La rosa a lu ciardine
s’addore i matine
cuscì sarà l’amore
da tutte si fà vasà
cuscì farà l’amore
da tutte si fà vasà

La rosa a lu ciardine
s’addore e nin se coije
si casche tutte li fronne
si torna a riddurà
si casche tutte li fronne
si torna a riddurà

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La rosa bianca

Album

È contenuto nei seguenti album:
1963 Endrigo

Testo Della Canzone

La rosa bianca di Sergio Endrigo

coltivo una rosa bianca
in luglio come in gennaio
per l’amico sincero
che mi da’ la sua mano franca
per chi mi vuol male e mi stanca
questo cuore con cui vivo
cardi e ortiche coltivo
coltivo una rosa bianca…
coltivo una rosa bianca
in luglio come in gennaio
per l’amico sincero
che mi da’ la sua mano franca
per chi mi vuol male e mi stanca
questo cuore con cui vivo
cardi e ortiche coltivo
coltivo una rosa bianca…

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

  
Am Em

E           Em
COLTIVO UNA ROSA BIANCA 

B7                Em
IN LUGLIO COME IN GENNAIO 

                    B                      Em
PER L'AMICO SINCERO CHE MI DA' LA SUA MANO FRANCA 

           Bm
PER CHI MI VUOL MALE E MI STANCA 

B                    Em
QUESTO CUORE CON CUI VIVO 

      B                 Em               E
CARDI E ORTICHE COLTIVO COLTIVO UNA ROSA BIANCA... 



Em B7 Em B7 Em G B Em


E           Em
COLTIVO UNA ROSA BIANCA 

B7                Em
IN LUGLIO COME IN GENNAIO 

                    B                      Em
PER L'AMICO SINCERO CHE MI DA' LA SUA MANO FRANCA 

           Bm
PER CHI MI VUOL MALE E MI STANCA 

B                    Em
QUESTO CUORE CON CUI VIVO 

      B
CARDI E ORTICHE COLTIVO 

C             E
COLTIVO UNA ROSA BIANCA... 

***

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La rosa bianca – Sergio Endrigo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rosa bianca – Sergio Endrigo

Coltivo una rosa bianca
In luglio come in gennaio
Per l’amico sincero
Che mi dà la sua mano franca
Per chi mi vuol male e mi stanca
Questo cuore con cui vivo
Cardi né ortiche coltivo
Coltivo una rosa bianca

Cultivo la rosa blanca
En julio como en enero
Para el amigo sincero
Que me da su mano franca
Y para el cruel que me arranca
El corazón con que vivo
Cardos ni ortigas cultivo
Cultivo la rosa blanca

Ecco una serie di risorse utili per Sergio Endrigo in costante aggiornamento

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La rosa del deserto

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Liberi di volare

Testo Della Canzone

La rosa del deserto di Nomadi

Dentro i tuoi gesti c’è qualcosa di più

dietro i tuoi passi l’ombra dov’è

ti muove il vento forse lo muovi tu però di certo ti amai;

come la rosa del deserto che sa

schiudersi dentro tutto il vuoto che c’è

e fu per caso per destino o follia ma so di certo che amai,

poi la neve avvolse tutte le cose lieve quasi come morire

nella quiete cominciai a capire finalmente

pronunciai il mio nome.

Sai tra le mani ho stretto quel gelo

perché domani ricordassi che c’ero

che ero nel mondo a fare a morsi l’amore;

come ogni arsa creatura

e che con la vita abbia protetto il dolore

che sia servita a non lasciarmi il timore

di stare al mondo farmi a pezzi per sempre

per ogni sorta d’amore,

ma la neve scese bianca per ore lieve quasi come morire

nella quiete io imparai a sognare finalmente

a pronunciare il mio nome.

Dentro i tuoi gesti c’è qualcosa di più

dietro i tuoi passi l’ombra dov’è

ti muove il vento o forse lo muovi tu però di certo ti amai;

ma la neve scese piano per ore lieve quasi come morire

nella quiete imparai a sognare finalmente

a pronunciare il mio nome.

Poi la neve avvolse tutte le cose lieve quasi come morire

nella quiete cominciai a capire finalmente

io seppi il mio nome.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Intro: C/A- x2

C                           G
Dentro i tuoi gesti c'è qualcosa di più
E-                   A-
dietro i tuoi passi l'ombra dov'è
D-                      A-            G                 A-
ti muove il vento forse lo muovi tu però di certo ti amai

C/A-

come la rosa del deserto che sa

schiudersi dentro tutto il vuoto che c'è

e fu per caso per destino o follia ma so di certo che amai,

       G            A-            G           A-
poi la neve avvolse tutte le cose lieve quasi come morire
      G           A-                 G
nella quiete cominciai a capire finalmente
                  A-
pronunciai il mio nome.


Intro x2


Sai tra le mani ho stretto quel gelo

perché domani ricordassi che c'ero

che ero nel mondo a fare a morsi l'amore;

come ogni arsa creatura


e che con la vita abbia protetto il dolore

che sia servita a non lasciarmi il timore

di stare al mondo farmi a pezzi per sempre

per ogni sorta d'amore


ma la neve scese bianca per ore lieve quasi come morire

nella quiete io imparai a sognare finalmente

a pronunciare il mio nome.


Intro x2


Dentro i tuoi gesti c'è qualcosa di più

dietro i tuoi passi l'ombra dov'è

ti muove il vento o forse lo muovi tu però di certo ti amai.


Ma la neve scese piano per ore lieve quasi come morire

nella quiete imparai a sognare finalmente

a pronunciare il mio nome.


Poi la neve avvolse tutte le cose lieve quasi come morire

nella quiete cominciai a capire finalmente

io seppi il mio nome.


Intro...
	

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La rosa dell’inverno

Album

È contenuto nei seguenti album:
1995 Dove vai 1986 Odissea

Testo Della Canzone

La rosa dell'inverno di Mango

Non è un dolore in più
è paura o ancora di più
è leggero e strano
è qualcosa che
mi sospinge in te
piano…
Non è un profumo in più
non è il vento ora sei tu
non mi lascia tempo
è qualcosa che
assomiglia a te
dentro…

Spina e poesia
chiara malinconia
non lasciarmi più
la rosa dell’inverno sei tu
ormai so cosa sei per me…

non mi lascia tempo
è qualcosa che
assomiglia a te
dentro…

Spina e poesia
chiara malinconia
non lasciarmi più
la rosa dell’inverno sei tu
e so cosa sei per me…

Non è un amore in più
è pensarti come sei tu
è leggero e strano
è qualcosa che
è qualcosa che
mi sospinge in te
mi sospinge in te
mi sospinge in te

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La rosa filosofale

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 Carovane

Testo Della Canzone

La rosa filosofale di Sergio Cammariere

(Parole di Roberto Kunstler – Musica di Sergio Cammariere)

Dove io ti lascio le rose
Oggi è sempre allora fugace
Dove un singolo muove
Si dissolve nel luogo di scorie

Sogni nei discorsi dell’uomo
Scopre di essere solo
Altro è un concetto infinito
Se tu sai che io è un altro

Ecco le carovane
Le lunghe file eterne
Lungo le amate sponde
Traverserò l’Armaggedon

Eccola che si copre
La verità ch’è nuda
Rinchiusa dai sapienti
Che non sanno dove sta

Dentro sento il soffio del vento
Altre volte mi osservo
Altre volte invece mi interrogo
Sulle cose che poi di me non so

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La Rosa Galimberta

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Rosa Galimberta di El Luisin tassista

Musica di Claudio Merli – U. Marino

Oej, ma che tosa! (ma guarda che bellee)

Rimirala, vedella (la par on monument)

cont in man la sidella (la cor in sul sentee)

a toeu l’acqua del pozz.

La Rosa Galimberta, neoda de la Malia,

la tosa pussee bella de tutta Lacciarella,

l’è lee la “Miss lombarda” che adess l’è diventada

la “Miss de l’alta Italia” de chì de là del Pò.

(in di bei canton doe passa el Pò)

L’è staa a Cilavègna che dent d’on “night club”

tra ‘na gazosa e on ball l’ha cognossuu el Carloeu.

Quand lù el fà el tovaja, la vosa a scarpagòss:

“Oej ti Carloeu! Sta quiett! Fà minga el balabiòtt!

Se ti Carloeu, magara, de mì t’impòrta nient

a voo fini i me dì sarada in d’on convent”

“Oh Rosa Galimberta, stelascia del mè coeur,

in del melgon in fior con tì faroo l’amor!

E là, sù la cassina, quand pioeuv e tira vent,

al succ arent a tì… d’amor voeuri morì.

Sul Rèdefoss, in barca, intanta che se và,

mi te faroo vedè de sposa on bell anell”

La Rosa Galimberta l’è tutta ‘na storiella

che per usanza antiga, co’ i mè penser sòtt-sella,

la vola nò per caso sui cà d’ona contrada

in doe anmò se parla la lengua di lombard.

(El parlà nostran che te slarga el coeur)

E gira e poeu rigira la stòria la ritorna

in sù la stessa strada. *Carloeu…guzza la vista!*

Chì gh’ha la dònna bella, l’è minga tutta soa!

La Rosa Galimberta… te mett i còrna in coo!

Oej, ma che tosa (l’incant di me penser).

Tanta bella slanzada (la ghe fà gola a tucc)

l’è ona tosa lombarda (coi pregi e i sò difet)

che l’inziga l’amor.

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La rosa nera

Album

È contenuto nei seguenti album:

1967 La rosa nera
1999 Il meglio

Testo Della Canzone

La rosa nera di Gigliola Cinquetti

(PacePanzeriPilat)

Una rosa di sera
non diventa mai nera.

Hanno distrutto il nido ad una rondine
hanno gettato un sasso fin lassù
hanno tagliato le ali a una farfalla
e la farfalla non si muove più.
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me.
Ma una rosa di sera
non diventa mai nera

Hanno portato un uomo alla frontiera
e da quel giorno non si è visto più
hanno gettato inchiostro nel torrente
e nel torrente non si vede più.
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me.
Ma una rosa di sera
non diventa mai nera.

E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va…

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Accordi

   
E D# A


Dm               A#              C
UNA ROSA DI SERA NON DIVENTA MAI NERA

D
TA RA TA TA  TA RA TA TA 

TA RA TA TA  TA RA TA TA 

TA RA TA TA  TA RA TA TA 

                         Dm
TA RA TA TA  TA RA TA TA 

                               C
HANNO DISTRUTTO IL NIDO DI UNA RONDINE

   A#                         A
HANNO GETTATO UN SASSO FIN LASSU'

Dm                              C
HAN TAGLIATO LE ALI A UNA FARFALLA

A#                             A
E LA FARFALLA NON SI MUOVE PIU'

Gm
STANNO CAMBIANDO  IL MONDO

    Dm
STANNO UCCIDENDO ME

                    A#                C
MA UNA ROSA DI SERA NON DIVENTA MAI NERA

D
TA RA TA TA  TA RA TA TA 

TA RA TA TA  TA RA TA TA

TA RA TA TA  TA RA TA TA 

                          Dm
TA RA TA TA  TA RA TA TA  

                               C
HANNO PORTATO UN UOMO ALLA FRONTIERA

  A#                                 A
E DA QUEL GIORNO NON SI E' VISTO PIU'

   Dm                               C
HANNO GETTATO  INCHIOSTRO NEL TORRENTE

  A#                           A
E NEL TORRENTE NON SI VEDE PIU'

    Gm
STANNO CAMBIANDO  IL MONDO

    Dm
STANNO UCCIDENDO ME

                    A#              C
MA UNA ROSA DI SERA NON DIVENTA MAI NERA

D
TA RA TA TA  TA RA TA TA 

TA RA TA TA  TA RA TA TA

TA RA TA TA  TA RA TA TA 

                        Gm
TA RA TA TA  TA RA TA TA

           D#
E TUTTO VA E TUTTO VA

FINCHE' LA TERRA NON SCOPPIERA'

E TUTTO VA E TUTTO VA FINCHE' LA TERRA

NON SCOPPIERA' E TUTTO VA E TUTTO VA

FINCHE' LA TERRA NON SCOPPIERA'

E TUTTO VA E TUTTO VA 

FINCHE' LA TERRA NON SCOPPIERA'

***

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La rosa nera – Gigliola Cinquetti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rosa nera – Gigliola Cinquetti

Una rosa di sera
Non diventa mai nera

Hanno distrutto il nido ad una rondine
Hanno gettato un sasso fin lassù
Hanno tagliato le ali a una farfalla
E la farfalla non si muove più
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me
Ma una rosa di sera
Non diventa mai nera

Hanno portato un uomo alla frontiera
E da quel giorno non si è visto più
Hanno gettato inchiostro nel torrente
E nel torrente non si vede più
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me
Ma una rosa di sera
Non diventa mai nera

E tutto va, e tutto va
Finchè la terra non scoppierà
E tutto va, e tutto va
Finchè la terra non scoppierà
E tutto va, e tutto va
Finchè la terra non scoppierà
E tutto va, e tutto va
Finchè la terra non scoppierà
E tutto va, e tutto va
Finchè la terra non scoppierà
E tutto va, e tutto va...

Ecco una serie di risorse utili per Gigliola Cinquetti in costante aggiornamento

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La rosa spogliata

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rosa spogliata di Ornella Vanoni

Cerco il calore del nostro amore
Lungo la tua assenza
Tutto il piacere tutto il martirio
Di una passione imensa
Il nostro disco l’amico muto
Che non ha piu suonato
Foto,regali
Tutto perduto
Tutto dimenticato

E in ogni stanza la tua speranza
La tua malinconia
Il tuo sorriso timido e grato
Prima di andare e via
E poi il pianto e poi l’insulto
L’amore lacerato
E poi tormento
Nell’agonia
Di un mondo consumato

Silenziosa resta una rosa
Che tu ma’ hai regalata
Tra le mie dita
È transalita
Quando l’ho accarezzata
Il tuo profumo
Il tuo dolci pelli
La tua pelle amata
Tutto disfatto
Tutto finito
La rosa è si spogliata…

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La Rose Des Vents – Anggun Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rose Des Vents – Anggun

Je suis née à l'envers
Tout au bout de la mer
Dans un lotus ouvert
Aux bras de Shiva
Loin de chez toi
J'ai grandi, j'ai rêvé
Aux pays des orchidées
Aux masques rouges et dorés
Qui marquent mon âme
Aussi fort que tes charmes

Et j'ai suivi le chant de mes veines
Aussi loin que m'entraînent tes pas
J'ai tourné la rose des vents vers tes plaines
Si fort que j'en saigne parfois
Loin de chez moi

J'ai appris ton espace
Les saisons froides qui passent
Nos coeurs à la surface
Au nord de mes lois
Plus au nord que tu crois

Je veux t'emmener là
Marcher la tête en bas
Saluer Ganesha
Sur les cendres chaudes
De mes rêves émeraude

Et j'ai suivi le chant de mes veines
Aussi loin que m'emmène ta voix
J'ai tourné la rose des vents vers tes plaines
Si fort que j'en saigne parfois
J'ai lâché la rose des vents pour tes signes sur moi
Et je sens ses épines sur moi

Et si je suis fidèle
Aux flèches des hirondelles
Aux elfes qui m'ensorcellent
Au nom de ta voix
Où que tu sois

J'appellerai toujours
La croix du sud au secours
Quand je serai à mon tour
La , qui guide les amants

Si j'ai suivi le chant de mes veines
Aussi loin que m'emmène ta voix
J'ai tourné la rose des vents vers tes plaines
Si fort que j'en saigne parfois
Je serai la rose des vents qui parfume
Tes jours et tes lunes
Che moi, chez moi...

Ecco una serie di risorse utili per Anggun in costante aggiornamento

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La rosella

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rosella di Bambini

Rebecca Marie La Manna Fin
(Fin (Alberto Testa) – Macmer)

Sono qui, vivo qui
In Australia sempre qui,
Sono una pappagalla
Sono la Rosella…

Gioco un po’, volo un po’
Vizi non ne ho.
Canto un po’, parlo un po’
Dico quel che so…
È un lavoro utile perché
Tengo vivo il mondo intorno a me…

Buon giorno a lui, buon giorno a lei
Tutti amici miei…
Buon giorno qua, buon giorno là
All’umanità.
E se lì c’è buio, caso mai…
Non «buon giorno» ma «good night»…

Interludio

Chippy-chee, chippy-chee,
Yellow parrot… red and blue…
Is that the little fella?
Yes! It’s our Rosella!

«Morning sir!», darling bird,
Come show me your face
And we’ll play face to face
Lovely «Peek-a-boo»;
There’s a perfect place for us to hide
Up high in that tree come follow me.

Peek-a-boo, peek-a-boo,
Play the peek-a-boo,
Peek-a-boo, peek-a-boo,
Always peek-a-boo!
From way up high we will sing and play,
Let us reign as kings all day.

in opzione al testo in lingua

Volo su, volo giù
Sul mio ramo mi trovi tu
Sono una pappagalla,
Sono la Rosella…

Gioco un po’, volo un po’
Vizi non ne ho.
Canto un po’, parlo un po’
Dico quel che so…
Non tagliare l’albero perché
Tu le ali taglieresti a me…

Allegria, fantasia
Dò a chi non ne ha…
Compagnia, simpatia
Sai che bene fa…
E se lì in Italia già ce n’è
Ne darete voi a me…!

Orchestra

Gioco un po’, volo un po’
Vizi non ne ho.
Canto un po’, parlo un po’
Dico quel che so…
Non tagliare l’albero perché
Tu le ali taglieresti a me…

Allegria, fantasia
Dò a chi non ne ha…
Compagnia, simpatia
Sai che bene fa…
E se lì in Italia già ce n’è
Ne darete voi…
Ne darete voi…
Ne darete voi a me!

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La Rosetta de la Vedra

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Rosetta de la Vedra di El Luisin tassista

Musica di Claudio Merli – C. Covini

On angel de belezza, di locch la reginetta,

la mòrt con rusteghezza de sòtt la colonetta

la vita spensierada de colp ghe l’ha ranzada.

Col profumm d’ona roeusa de magg,

quand spontaven i stell e la luna,

de perlee se faseva coragg

e l’andava cercà la fortuna.

La cercava sui strad l’aventor

ch’el scodeva i sò vizzi de sciora,

e per quell la vendeva l’amor,

ma ‘l destin la mandava in malora.

Ghe diseven Rosetta de nòmm

e de sòt la fatal colonetta

pòcch distant de la Piazza del Dòmm,

la batteva sul gir del rochetta.

On pilatt questurin, brutt cafù,

cont el sangh che dedent ghe buiva,

el voreva domà tutt per lù

i sò grazzi de tosa espansiva.

La Rosetta, al contrari però,

col soris de popòla smorfiosa,

al pilatt ghe diseva de nò,

ma con tucc l’era semper cerosa.

Cont el scur d’ona sera d’agost,

pròpi sòtt la fatal colonetta,

per ridagh a l’intòrt el sò cost,

el pilatt l’ha mazzaa la Rosetta.

Per i strad, per i cort, sui ringher,

la notizia in d’on boff l’è volada.

La liggera vestida de ner,

la vendetta tra lor l’hann giurada.

Ma la pola però col questor,

commisari i caramba con cura

su la tomba gh’hann miss tanti fior

e coi locch hann piangiuu la sventura.

L’è questa la ballada che canten i liggera.

La canten per la strada in libertà de sera.

Ma sòtta sorveglianza la canten là in casanza.

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La rossa – Casadei

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rossa – Casadei di Raoul Casadei

A ME PIACE LA ROSSA (LA ROSSA)
LA ROSSA DI CUORI
E’ LA STORIA INFINITA
DI TRAGUARDI E MOTORI

A ME PIACE LA ROSSA (LA ROSSA)
LA ROSSA VINCENTE
CHE COLPISCE NEL CUORE
E SCONVOLGE LA GENTE

A ME PIACE LA ROSSA (LA ROSSA)
LA ROSSA VINCENTE
HAI RUBATO IL MIO CUORE
CAVALLINO RAMPANTE

ALE’ OH OH ALE’ OH OH FERRARI (FERRARI)
E’ UNA FAVOLA DI MINIGONNE, DI RUOTE E MOTORI
ALE’ OH OH S’IMPENNA IL CAVALLINO
E’ VELOCE, POTENTE E RAMPANTE
IL TRAGUARDO E’ VICINO

ALE’ OH OH ALE’ OH OH FERRARI (FERRARI)
E’ UNA FAVOLA DI MINIGONNE, DI RUOTE E MOTORI
ALE’ OH OH S’IMPENNA IL CAVALLINO
E’ VELOCE, POTENTE E RAMPANTE
IL TRAGUARDO E’ VICINO
A ME PIACE LA ROSSA (LA ROSSA)
LA ROSSA VINCENTE
HAI RUBATO IL MIO CUORE
CAVALLINO RAMPANTE

ALE’ OH OH ALE’ OH OH FERRARI (FERRARI)
E’ UNA FAVOLA DI MINIGONNE, DI RUOTE E MOTORI
ALE’ OH OH S’IMPENNA IL CAVALLINO
E’ VELOCE POTENTE E RAMPANTE
IL TRAGUARDO E’ VICINO

ALE’ OH OH ALE’ OH OH LA ROSSA (LA ROSSA)

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La rossa – Milva

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rossa – Milva di Milva

la primavera ormai e’ passata…
la pioggia quando viene e’ andata…
povera rossa fingi l’allegria
nel disco di dieci anni fa
si ma una mattina che pioveva…
una mattina che pioveva…
i lampi e i tuoni litigavan forte
che lo si senti cantar
e i tuoni e i lampi litigavan forte
che lo si senti cantar
venuta su a patate e lenti
negli occhi sempre sorridenti
e gli anni della sua bellezza venti
e la rossa e’ li a cantar
e gli anni della sua bellezza venti
e la rossa e’ li a cantar
la faccia con i bigodini
e il trucco passo’ forse
troppo in fretta
la gola che si stringe per dispetto
la rossa comincio’ a cantar
la gola che si stringe per dispetto
la rossa comincio’ a cantar
si fece un gran silenzio e tosto
si fece buio come a mezzogiorno

sparivano microfoni e lustrini
la rossa comincio’ a cantar
sparivano microfoni e lustrini
quando la rossa comincio’ a cantar
poi lei si lascio’ impallidire
e poi le venne da morire
e poi fu come andare in fondo al mare
finche’ l’applauso fini’
e poi fu come andare in fondo al mare
finche’ l’applauso svani’
la primavera e’ anche passata
la pioggia guarda strano si e’ fermata
mia bella rossa dammi l’allegria
del disco di dieci anni fa
mia bella rossa dammi l’allegria
del disco di dieci anni fa
mia bella rossa dammi l’allegria
del disco di dieci anni fa

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Accordi

     
E                     E9
LA PRIMAVERA ORMAI E' PASSATA...

       E                     D#m
LA PIOGGIA QUANDO VIENE E' ANDATA...

  A                         E
POVERA ROSSA FINGI L'ALLEGRIA

      A9
NEL DISCO DI DIECI ANNI FA

E A#9       F
  SI MA UNA MATTINA CHE PIOVEVA...

                     Gm
UNA MATTINA CHE PIOVEVA...

        A#9                   F
I LAMPI E I TUONI LITIGAVAN FORTE CHE LO SI SENTI CANTAR

    C9                          F
E I TUONI E I LAMPI LITIGAVAN FORTE CHE LO SI SENTI CANTAR

Fm  F#6                 F#
VENUTA SU A PATATE E LENTI

        F#6                G#m
NEGLI OCCHI SEMPRE SORRIDENTI

      B9                        F#
E GLI ANNI DELLA SUA BELLEZZA VENTI

E LA ROSSA E' LI A CANTAR

      C#9                       F#
E GLI ANNI DELLA SUA BELLEZZA VENTI

  B9
E LA ROSSA E' LI A CANTAR

F#m   G               G9
LA FACCIA CON I BIGODINI

     G
E IL TRUCCO PASSO' FORSE

          Am
TROPPO IN FRETTA

     C9                         Bm
LA GOLA CHE SI STRINGE PER DISPETTO

G
LA ROSSA COMINCIO' A CANTAR

     D9                         Bm
LA GOLA CHE SI STRINGE PER DISPETTO

      C9
LA ROSSA COMINCIO' A CANTAR

Gm      G#                   G#9
SI FECE UN GRAN SILENZIO E TOSTO

G#                       D#
SI FECE BUIO COME A MEZZOGIORNO

     C#9                    Cm
SPARIVANO MICROFONI E LUSTRINI

G#
LA ROSSA COMINCIO' A CANTAR

     C#9                    Cm
SPARIVANO MICROFONI E LUSTRINI

    G#
QUANDO LA ROSSA COMINCIO' A CANTAR

E       A                   A9
POI LEI SI LASCIO' IMPALLIDIRE

      A               E
E POI LE VENNE DA MORIRE

      D9                           C#m
E POI FU COME ANDARE IN FONDO AL MARE

   A
FINCHE' L'APPLAUSO FINI'

      D9                           C#m
E POI FU COME ANDARE IN FONDO AL MARE

   A
FINCHE' L'APPLAUSO SVANI'

Bm7   A
LA PRIMAVERA E' ANCHE PASSATA

                         E
LA PIOGGIA GUARDA STRANO SI E' FERMATA

D                           F#m
MIA BELLA ROSSA DAMMI L'ALLEGRIA

      D9
DEL DISCO DI DIECI ANNI FA

A      D9                      C#m
MIA BELLA ROSSA DAMMI L'ALLEGRIA

      A
DEL DISCO DI DIECI ANNI FA

       D9                      C#m
MIA BELLA ROSSA DAMMI L'ALLEGRIA

      A                   D A D A D
DEL DISCO DI DIECI ANNI FA        


A
CHE LO SI SENTI CANTAR

LA ROSSA COMINCIO' A CANTAR

FINCHE' L'APPLAUSO FINI'

DEL DISCO DI DIECI ANNI FA

***

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La Rossa – Van der Graaf Generator

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 Still Life
1994 Maida Vale (live)

Testo Della Canzone

La Rossa – Van der Graaf Generator di Van der Graaf Generator

Lacking sleep and food and vision
here I am again, encamped upon your floor,
craving sanctuary and nourishment,
encouragement and sanctity and more.
The streets seemed very crowded,
I put on my bravest guise-
I know you know that I am acting,
I can see it in your eyes.
In the harsh light of freedom I know
that I cannot deny that I have wasted time,
have frittered it away in idle boasts
of my freedom and fidelity,
when simpler words would have profited me
most…
…it isn’t enough in the end, when I’m looking
for hope.
Though the organ-monkey screams
as the pipes begin to spit
still he’ll go through the dance routines
just as long as he thinks they’ll fit,
just as long as he knows that it’s dance, smile-
or quit.

Like the monkey I dance to a strange tune
when all of these years I’ve longed to lie with you,
I’ve bogged myself down in the web of talk,
quack philosophy and sophistry-
at physiciality I’ve always baulked,
like the man in the chair who believes it’s
beyond him to walk.
I’ve been hiding behind words,
fearing a deeper flame exists,
faintly aware of the passage
of opportunities I have missed.
But the nearness and the smell of you,
La Rossa from head to toe…
I don’t know what I’m telling you,
but I think you ought to know
soon the dam wall will break, soon the water
will flow.
Though the organ-monkey groans
as the organ-grinder plays
he’s hoping, at the most,
for an end to his dancing days;
still he hops up and down on his perch
in the usual jerky way.
Though it might mean an end to all friendship
there’s something I’m working up to say.

Think of me what you will;
I know that you think you feel my pain-
no matter if that’s just the surface.
If we made love now would that change all
that ahs gone before?
Of course it would, there’s no way it could ever
be the same…
one more line crossed,
one more mystery explained.
Now I need more than just words, though
the options are plain that lead from all
momentary action.
If we make love now it will change all
that is yet to be…
never could we agree in the same way again.
One more world lost,
one more heaven gained.

La Rossa, you know me, you read me as though
I am glass;
though I know it there’s no no way in which I can
pass-
though it means that you’ll finish my story
at last I’d trade all the clever talk,
the joking, the smoking and the quips,
all the midnight conversations, all the friendship,
all the words and all the trips
for the warmth of your body,
the more vivid touch of your lips.
All bridges burning behind me,
all safety beyond reach,
the monkey feels his chains out blindly,
only to find himself released.

Take me, take me now and hold me deep
inside your ocean body,
wash me as some flotsam to the shore,
there leave me lying evermore!
Drown me, drown me now and hold me down
before your naked hunger,
burn me at the altar of the night-
give me life!

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La rossa matita

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La rossa matita di Filastrocche

Una rossa matita, voleva disegnare…
Su un piccolo foglio disegnò un bambino,
dietro lo stesso foglio disegnò un topino.
Però, per disegnare il gatto della zia,
non c’era spazio che sulla scrivania,
e sull’armadio che era un pò più grande,
disegnò un enorme elefante.
Poi, per finire, proprio lì sul muro
disegnò un fantastico canguro.
Però, la mamma, non fu troppo contenta,
di quella rossa matita turbolenta.

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La rossa Palestina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rossa Palestina di Umberto Fiori

Laggiù nel Medioriente, come un bufalo ferito infuria il pirata americano

ma nei campi, sulle dune, sono armati anche i bambini e ogni donna impugna il suo fucile

no, non fan paura i carriarmati d’Israele: la tua terra tu la devi liberare…

Rit. Abbiamo alzato il rosso, il verde, il bianco e il nero,

stretto in pugno la bandiera: i colori di Al Fatah.

Abbiamo alzato la bandiera partigiana della rossa Palestina

accanto a quella del Vietnam!

Li chiamano “banditi” i giornali dei padroni che chiamavano “assassini” i partigiani,

noi non crederemo ai bollettini israeliani, al tiranno giordano traditore.

Quante volte ci hanno detto “E` finita in Palestina.” e ancora cantavamo la canzone…

Rit.

Al di là di questo mare c’è un popolo fratello: ogni lotta aiuta un altra lotta,

ogni colpo sparato sul nemico sionista in Italia colpisce chi comanda.

Coi popoli in rivolta si muove oggi la Storia, Rivoluzione, fino alla vittoria!

Rit.

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La rostisciada

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rostisciada di Canzoni Milanesi

Canzone milanese di osteria
Canzoni popolari Lombardia
Nanni Svampa

Bej come num
la mamma ne fa pú
s’è ròtt la macchinetta
s’è ròtt la macchinetta
bej come num
la mamma ne fa pú
s’è ròtt la macchinetta
al papà ‘l ghe tira pú!

Mè pader fa el moletta
e mí foo el molettin
quand sarà mort mè pader
faroo el moletta mí
e zon e zon e zi
Mè pader fa el moletta
e mí foo el montasú
mè pader ciappa i zvanzigh
e mi pesciàa in del cú.

Oh Lucifero Lucifero
vestito di pelle di bufalo
faceva ballar le piattole
sulle piante di tomattiche.

L’è vera che sont goeubb
ma sont de rispettà
de goeubb a ghe n’è tanti
de tanti qualità
mè pader l’era goeubb
mia mamma l’era goeubba
gh’avevi ‘na sorella
l’era goeubba anca quella.

Sont passàa depos al Brovètt
con la morosa sòtt a brazzètt
e stringh e bindej
fighitt de lotton
tira minga a man de goldón
Sont passàa de Porta Cinés
con la morosa ai temp di scirés
e stringh e bindej
fighitt de lotton
tira minga a man de goldón.

Mio Dio c’è tanta polvere
perché non piove un po’
e io che ci ho tanti debiti
e io che ci ho tanti debiti
mio Dio c’è tanta polvere
perché non piove un po’
e io che ci ho tanti debiti
come li pagherò?

Chichinscí l’è semper festa leràj
on ciondol leràj
on ciondol leràj
chichinscí l’è semper festa leràj
on ciondol leràj
on ciondolo d’or!

Vieni in sul mar
vieni a vogar
sentirai con il sole e la luna
che in del ghicc ohèj gh’emm la fortunna.

E s’cimm e s’ciumm e s’ciamm
e s’cimm e s’ciamm e s’ciumm
farèmm la rostisciada
con l’oli de la lumm!

Hoo sposàa ona paisanotta
bianca rossa granda e grossa
la-rin-don-don-dela la-ri-don-don-dà
Sentíi se la gh’ha de dotta
la mia bella paisanotta
la-rin-don-don-dela la-ri-don-don-dà
Lée la gh’ha dò camís
che in fond inn tutt lis
la-rin-don-don-dela la-ri-don-don-dà
La gh’ha on para de calzètt
che ghe manca i solètt
la-rin-don-don-dela la-ri-don-don-dà
La gh’ha on para de mudand
che ghe manca i dò gamb
la-rin-don-don-dela la-ri-don-don-dà.

Per andare per andare a Saint Moritz
si fa il passo della Maloja
la Rosina la fa la julla-là
la Rosina la fa la julla-là
Per andare per andare a Saint Moritz
si fa il passo della Maloja
la Rosina la fa la julla-là
per potersi divertir.

Bottigliaio bottigliaio fa le botti
cadregaio fa le cadreghe
la Rosina la fa la julla-là
la Rosina la fa la julla-là
Bottigliaio bottigliaio fa le botti
cadregaio fa le cadreghe
la Rosina la fa la julla-là
per potersi divertir.

L’elefante l’elefante in bicicletta
fa al corte alla formica
la Rosina dà via la julla-là
la Rosina dà via la julla-là
L’elefante l’elefante in bicicletta
fa al corte alla formica
la Rosina dà via la julla-là
per potersi divertir.

C’è la tigre col lione e il liofa-fantico
attaccata all’esil collo della svipera
con la forza del rino-rinocerontico
con la forza del rino-rinocerontico
C’è la tigre col lione e il liofa-fantico
attaccata all’esil collo della svipera
con la forza del rino-rinocerontico
il collo si spezzò.

Gh’avevi ona morosa in piazza Baracca
che la mangiava el fen compagn d’ona vacca
gh’è passàa via el dottór de l’ospedal
el gh’ha ordinàa la cura del giazz artificial.
Ohèj l’è bell e l’è bón e l’è san
l’è san come ‘l corall
viva la macchina viva la macchina
Ohèj l’è bell e l’è bón e l’è san
l’è san come ‘l corall
viva la macchina del jazz artificial.

Gh’avevi ona morosa che stava in via Pioppètt
che la gh’aveva dù bugnón sui tètt
gh’è passàa via el dottór de l’ospedal
el gh’ha ordinàa la cura del giazz artificial.
Ohèj l’è bell e l’è bón e l’è san
l’è san come ‘l corall
viva la macchina viva la macchina
Ohèj l’è bell e l’è bón e l’è san
l’è san come ‘l corall
viva la macchina del jazz artificial.

Gh’avevi ona morosa che stava invers l’Ortiga
che la gh’aveva el mordisón de testa
gh’è passàa via el dottór de l’ospedal
el gh’ha ordinàa la cura del giazz artificial.
Ohèj l’è bell e l’è bón e l’è san
l’è san come ‘l corall
viva la macchina viva la macchina
Ohèj l’è bell e l’è bón e l’è san
l’è san come ‘l corall
viva la macchina del jazz artificial.

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La rotaia e la campagna – Dente Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rotaia e la campagna – Dente

Penso sempre meno a te
Come a una rotaia
Che fila dritto lungo la campagna



Penso sempre meno a me
Come alla campagna
Sulla quale passa una rotaia


Penso sempre meno a noi
Sempre meno a noi
Sempre meno a noi

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La rotazione – Nicolò Carnesi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La rotazione – Nicolò Carnesi

Cambiano le correnti, cambiano gli umori
Cambiano i desideri, mutano i colori
C'è da qualche parte una mano che ne afferra un'altra
C'è da qualche parte una vita che ne salva un'altra

Mutano le maree, invecchiano i sorrisi
Mutano i continenti e si alzano i palazzi
C'è da qualche parte una lacrima che cambia gli eventi
C'è da qualche parte un universo dove non si muore mai

E non lo troveremo sai, ma ci resta il viaggio
Ci restano i sogni, la fame, la sete
La voglia di qualcosa di diverso
E correremo forte verso mondi indefiniti
Ma ci resta una stella lontana da guardare
Per non perderci del tutto
Per ricollegarsi al tutto
Anche se a volte ci tocca abbassare lo sguardo
Per vederci meglio

Cambiano le dimensioni, mutano gli ideali
Cambiano i nostri visi, girano le parole
E c'è da qualche parte un amore che uccide gli inverni
C'è da qualche parte un universo dove non si odia mai

E non lo troveremo sai, ma ci resta il viaggio
Ci restano i sogni, la fame, la sete
La voglia di qualcosa di diverso
E correremo forte, chissà per quanto tempo
Ma ci resta quel punto lontano da guardare
Per non perderci del tutto
Per riscoprire tutto
Per non dimenticare tutto quello
Che ci ha portato salvi fino a qui

Cambiano le correnti, cambiano gli umori
Cambiano i desideri, mutano i colori
E c'è da qualche parte un amore che uccide gli inverni

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La rotta degli schiavi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rotta degli schiavi di Banda Bassotti

La storia ci racconta Quando in Africa il progresso Veniva da lontano Su una nave affamata La nave si mangiava La fiera razza nera Condita con le lacrime Il sangue e le catene E mentre si cullava Sulle onde del gran mare Comincia il lungo viaggio Per poterla vomitare La rotta degli schiavi Per l’America del Nord L’unico viaggio gratis Che gli hanno fatto fare Legato e incatenato Alla rabbia del dolore Lo spiritual dei neri Percorre tutto il mare E i pesci che ascoltano Quel canto africano Si incazzano e saltando Cominciano a cantare Squalo uno Squalo due e tre Mangiate tutti i bianchi Cattivi come i re Mangiate pure Razzisti e sfruttatori Sarà una buona dieta Per la Terra Guarda un nero là Un altro laggiù Sono a casa tua E non li sopporti più Ora pensi che Ognuno a casa sua Corri corri a chiamare I guardiani Scudo crociato Di certo ti darà Tutto il coraggio Di affrontare la viltà Per molestare La gente che lavora Solo perché ha La pelle nera

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La Roue Tourne – Dadju Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Roue Tourne – Dadju

J'ai suivi mon cœur une fois, c'est mort, j'me suis désabonné
Elle aime les hommes avec son boule
Elle n'hésite pas à le donner
Elle me dégoûte, les négros la tapent tous les jours
J'ai fait qu'une seule erreur: faire un gosse à une meuf qui voulait seulement jouer
J'suis un bonhomme jusqu'au bout, j'vais assumer
Mais j'suis un homme, ne joue pas avec ma fierté
Tu arrêtes tout, tes histoires d'écarter tes genoux
On est plus ensemble mais respecte moi
Et le tit-pe qu'on a, tu l'as pas trouvé
J'ai fait des salles pendant des années
Retour de flammes ne m'a pas loupé
T'as fait tout ça pour que ça me blesse
Je mens si j'dis qu'ça m'a pas touché
Mais la roue tourne, la roue tourne
Même si c'est moi qui ai mal en premier
C'que j'veux c'est que la roue tourne, la roue tourne
C'est toi qui aura mal en dernier, je te le promets

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La Roue Tournera – Miguel Bose Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Roue Tournera – Miguel Bose

Le temps qui passe laisse bien des traces
Mais certains n'ont pas compris
Que nous sommes les mêmes sous un autre éclairage

Tu me dis: "Tu changes, et malgré tout…
Tu es prêt a t'enflammer".
Mais tu n'sauras jamais ce que ça me fait
À moi… à moi…

Amour, ne crois pas que je n'sais pas
Que ça aussi passera
Donne-moi le temps de m'y habituer
Donne-moi au moins le temps de respirer
Je ne suis pas sur d'y arriver
Donne-moi au moins le temps de faire des adieux

La roue tourne et tournera
Tout est changement, tout est instable
C'est bien mieux pour moi si on peut tourner ensemble
Je t'emmènerai aussi loin que je pourrai
La roue que tourne n'attend pas
C'est le signe du temps qui s'écoule
Tout ce que l'on peut faire
C'est foncer malgré la houle…
Que ça nous plaise ou pas, c'est la vie, c'est la loi…
La roue tournera… la roue tournera…

Bueno, bueno, bueno…

Après le printemps, j'ai eu l'été
J'aurai l'automne et l'hiver
Toujours avec sérénité

Si tu pouvais me donner une autre chance
Pour ce qui me reste à prouver
Si je pouvais avoir encore une autre chance…

La roue tourne et tournera
Tout est changement, tout est instable
C'est bien mieux pour moi si on peut tourner ensemble
Je t'emmènerai aussi loin que je pourrai
La roue que tourne n'attend pas
C'est le signe du temps qui s'écoule
Tout ce que l'on peut faire
C'est foncer malgré la houle…
Que ça nous plaise ou pas, c'est la vie, c'est la loi…
La roue tournera… la roue tournera…
La roue tournera…

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La Roue Tournera – Miguel Bose Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Roue Tournera – Miguel Bose

Le temps qui passe laisse bien des traces
Mais certains n'ont pas compris
Que nous sommes les mêmes sous un autre éclairage

Tu me dis: "Tu changes, et malgré tout…
Tu es prêt a t'enflammer".
Mais tu n'sauras jamais ce que ça me fait
À moi… à moi…

Amour, ne crois pas que je n'sais pas
Que ça aussi passera
Donne-moi le temps de m'y habituer
Donne-moi au moins le temps de respirer
Je ne suis pas sur d'y arriver
Donne-moi au moins le temps de faire des adieux

La roue tourne et tournera
Tout est changement, tout est instable
C'est bien mieux pour moi si on peut tourner ensemble
Je t'emmènerai aussi loin que je pourrai
La roue que tourne n'attend pas
C'est le signe du temps qui s'écoule
Tout ce que l'on peut faire
C'est foncer malgré la houle…
Que ça nous plaise ou pas, c'est la vie, c'est la loi…
La roue tournera… la roue tournera…

Bueno, bueno, bueno…

Après le printemps, j'ai eu l'été
J'aurai l'automne et l'hiver
Toujours avec sérénité

Si tu pouvais me donner une autre chance
Pour ce qui me reste à prouver
Si je pouvais avoir encore une autre chance…

La roue tourne et tournera
Tout est changement, tout est instable
C'est bien mieux pour moi si on peut tourner ensemble
Je t'emmènerai aussi loin que je pourrai
La roue que tourne n'attend pas
C'est le signe du temps qui s'écoule
Tout ce que l'on peut faire
C'est foncer malgré la houle…
Que ça nous plaise ou pas, c'est la vie, c'est la loi…
La roue tournera… la roue tournera…
La roue tournera…

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La route

Album

È contenuto nei seguenti album:
1965 La Boheme

Testo Della Canzone

La route di Charles Aznavour

Quand les tambours, ont cessé de rouler

Les clairons de sonner

L’adjudant de gueuler

Moi j’ai repris la route

Moi j’ai repris la blanche et belle grande route

Quand le soleil dans le ciel s’est pointé

Ivre de liberté

Sans savoir où aller

Moi j’ai repris la route

D’un petit pas léger

Il y avait une gosse

Qui gardait ses moutons

Laridondon

Pas fûtée mais précoce

Un bien joli tendron

L’air tendre et l’herbe verte

Quelques banalités

Laridondé

La fille s’est offerte

On s’est laissé glisser

Quand ses parents ont crié au voleur

Car j’avais pris le coeur

De la fillette en pleur

Moi j’ai repris la route

Moi j’ai repris la blanche et belle grande route

Quand les gendarmes ont cessé de chercher

Et moi de me cacher

Lorsque tout fut calmé

Moi j’ai repris la route

Mais je l’ai enlevée

A Paris sur la Butte

Où l’on s’est installés

Laridondé

Elle a fait la culbute

Avec tout le quartier

Quand j’étais en colère

Elle m’ouvrait les bras

Laridonda

Il n’y avait rien à faire

Elle ne compreniat pas

Quand dans mes yeux les larmes ont perlé

Quand ma vie fut brisée

Et mon coeur dévasté

Moi j’ai repris la route

Moi j’ai repris la blanche et belle grande route

Quand la caserne a ouvert ses battants

Que j’ai vu grimaçant

Mon amour d’adjudant

Ca ne fait aucun doute

Je me suis engagé

Et j’ai reprisla route

Dans les rangs de l’armée .

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La Route Des Princes – Black M Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Route Des Princes – Black M

Je suis sur la route des princes mais bon, y'a rien de charmant
La hass me fait mal à la tête, y'a pas de médicaments
J'travaille pour manger, tard le soir, j'fais mal à mes ligaments
"Mon fils ne baisse jamais les bras", c'est ce que me dit maman
On fait avec
J'marche avec peu d'affaires
Mon frère si tu savais
J'aimerai que tout s'arrête

Bah ouais
Sur la route j'ai calé
Plus d'essence plus rien, j'ai
Tout donner pour qu'maman puisse manger
J'veux devenir un prince
Peu importe c'qu'il pense
Hier soir j'en ai rêvé
J'voulais pas m'réveiller
J'aimerai rouler vite sur la route
Mais il y a des trous sur le goudron
Papa n'a plus vraiment de souffle
À mon tour de faire j'n'ai plus 10 ans

Oui je rêve de toucher le sommet
Chez moi y'a pas de building
Si tu vois que je brille, c'est juste le soleil
Personne ne connait ma vie

Je suis sur la route des princes mais bon, y'a rien de charmant
La hass me fait mal à la tête, y'a pas de médicaments
J'travaille pour manger, tard le soir, j'fais mal à mes ligaments
Mon fils ne baisse jamais les bras, c'est ce que me dit maman
On fait avec
J'marche avec peu d'affaires
Mon frère si tu savais
J'aimerai que tout s'arrête

Les miens
Ont misés sur moi mais
J'ai peur de nous noyer
On m'a dit de partir loin d'ici
Mes amis s'éloignent
Les rues en témoignent
Le nord nous a séduit
Ici les rêves s'épuisent
J'aurais aimé marcher sans doute
J'ai trébuché sur mes illusions
Chaque jour que Dieu fait, maman souffre
À mon tour de gérer la maison

Oui je rêve de toucher le sommet
Chez moi y'a pas de building
Si tu vois que je brille, c'est juste le soleil
Personne ne connait ma vie

Je suis sur la route des princes mais bon, y'a rien de charmant
La hass me fait mal à la tête, y'a pas de médicaments
J'travaille pour manger, tard le soir, j'fais mal à mes ligaments
Mon fils ne baisse jamais les bras, c'est ce que me dit maman
On fait avec
J'marche avec peu d'affaires
Mon frère si tu savais
J'aimerai que tout s'arrête

On fait avec
C'est Dieu qui donne et c'est lui qui reprend, ça ira mieux demain
J'marche avec peu d'affaires
Je me suis interdit d'abandonner tant que j'ai mes deux mains
Mon frère si tu savais
C'est Dieu qui donne et c'est lui qui reprend, ça ira mieux demain
J'aimerai que tout s'arrête
Et c'est pour ça que sur la route des princes, on chante le même refrain

Je suis sur la route des princes mais bon, y'a rien de charmant
La hass me fait mal à la tête, y'a pas de médicaments
J'travaille pour manger, tard le soir, j'fais mal à mes ligaments
Mon fils ne baisse jamais les bras, c'est ce que me dit maman
On fait avec
J'marche avec peu d'affaires
Mon frère si tu savais
J'aimerai que tout s'arrête

La route des princes, Conakry
On a tous une route des princes
Un but à atteindre, des rêves
Force à toute l'Afrique
Force au monde, yeah
Éternellement insatisfait

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La Rua – Discografia

Wikitesti.com è la più grande enciclopedia musicale italiana, sul nostro sito oltre i testi delle canzoni potete trovare: traduzioni delle canzoni, accordi per chitarra, spartiti musicali e molto altro.

Su wikitesti.com ci sono oltre 11.000 artisti e 320.000 testi. Sulla pagina “discografia e raccolte” trovi Trovi la lista completa degli artisti in ordine alfabetico: Discografie e Raccolte

TUTTI I TESTI 

Lista aggiornata il 29/12/2020

Alla mia età si vola - La Rua
Finché Il Cuore Batte - La Rua Testo della canzone
I 90 - La Rua Testo della canzone
Il sabato fa così - La Rua
Per Motivi Di Insicurezza - La Rua Testo della canzone

 

Su wikitesti.com ci sono oltre 11.000 artisti e 320.000 testi. Sulla pagina “discografia e raccolte” trovi Trovi la lista completa degli artisti in ordine alfabetico: Discografie e Raccolte

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La Rue Marie-Laurence – Joe Dassin Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rue Marie-Laurence – Joe Dassin

Toutes ces rues qui ont les noms célèbres
Je les ai oubliées, mais je garde dans mes pensées
Tous les visages que j'y voyais naguère
Et mon plan de la ville est un calendrier

Toutes les rues de Paris portent un prénom de fille
Souvenirs d'un temps disparu
Y'a la rue Stéphanie et la rue Caroline
L'avenue de la Fille Inconnue
Le boulevard Virginie et l'impasse Martine
Ces jolis rendez-vous qui n'existent plus
Mais ma rue préférée,
Celle oû j'aimais rêver
Elle a un nom qui danse, la rue Marie-Laurence

Pauvre Molière, pauvre Pierre Corneille
Pauvre Émile Zola, malheureux Léon Gambetta
Du paradis oû vos âmes sommeillent
Pardonnez à celui par la faute de qui

Toutes les rues de Paris portent un prénom de fille
Souvenirs d'amours disparus
Y'a la rue Stéphanie et la rue Caroline
L'avenue de la Fille Inconnue
Le boulevard Virginie et l'impasse Martine
Ces jolis rendez-vous qui n'existent plus...

Ecco una serie di risorse utili per Joe Dassin in costante aggiornamento

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La Rue Morgue – Casper Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rue Morgue – Casper

Sieh der Mund, rot wie von Gift
Und ein Lächeln, das niemand vergisst
Ihr Blick wie ein Strick an deinem Hals
Wie sie Feuerwasser trinkt, mehr summt als dass sie singt
Jungenblut trockenpustend an den Krallen
Wie's so geht, geht geht
Jede Rettung kommt leider zu spät
Und klapp!, schnappt's der Maus ins Genick
Mitleid bekommt, wer Mitleid verdient
Somit jeder da, der sie nur sieht
Und der bittersüßen Sinfonie erliegt

La-la-la-lass dich fallen und gib dich einfach hin
Denn für dich ist das Licht schon in Sicht
La-la-la-lass dich fallen und nimm es einfach hin
Wehr dich nicht, mein Kind Blick ins Licht

Sieh den Mann in Schwarz an der Bar
Der Blick, den er dir zuwarf
Eine Flut aus Blut vernebelt dein Hirn
Es vergeht dort keine Nacht, wo er keine Beute macht
Ein Kuss lässt deinen Puls sofort erfrieren
Wie's so geht, geht, geht
Jede Rettung kommt leider zu spät
Und klapp!,schnappt's der Maus ins Genick
Mitleid bekommt, wer Mitleid verdient
Somit jede da, die ihn nur sieht
Und den Schutz für nur eine Nacht vergisst

La-la-la-lass dich fallen und gib dich einfach hin
Denn für dich ist das Licht schon in Sicht
La-la-la-lass dich fallen und nimm es einfach hin
Wehr dich nicht, mein Kind Blick ins Licht

Dieser Ort am Rande der Stadt
Jede Seele, die ihn betrat
Spurlos verschwand und ward nie mehr gesehen
Also denk noch einmal nach
Sei gewarnt, eh du dich wagst
Du bist jung und hast noch viel zu leben

La-la-la-lass dich fallen und gib dich einfach hin
Denn für dich ist das Licht schon in Sicht
La-la-la-lass dich fallen und nimm es einfach hin
Wehr dich nicht, mein Kind Blick ins Licht

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La rugiada

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rugiada di Canzoni popolari

Dov’é qu’at vè o Mariettina
Dov’é qu’at vè o Mariettina
stamattina en mez al prà?

A vag a far la campagnola
a vag a far la campagnola
a vag an campagna a lavorar.

Sa savez ch’at sè tuta sola
Sa savez ch’at sè tuta sola
a t’ agnirei a ‘compagnar.

E la rugiada la si alza
E la rugiada la si alza
Lo scossalin l’è già bagnà.

Lo scosalin l’è già bagnato
Lo scosalin l’è già bagnato
Stamattina in mezzo al prà.

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La Ruleta – Vicente Fernandez Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Ruleta – Vicente Fernandez

En la ruleta del amor
Voy a jugar mi partida
Quiero ganar este albur
Ser el dueño de tu vida
En la ruleta del amor
Apostare lo que pidas
Al cinco pongo mi amor
Al negro pongo el dolor
Y al treces pongo mi vida
No permitas que se pierdan la ruleta del amor
Lo mejor de nuestras vidas
Si quisieras dar la vuelta la ruleta corazos
Ganaremos la partida
En la ruleta del amor
Apostare lo que pidas
Al cinco mi amor
Al negro pongo el dolor
Y al treces pongo mi vida
No permitas que se pierdan la ruleta del amor
Lo mejor de nuestras vidas
Si quisieras dar la vuelta la ruleta corazos
En la ruleta del amor
Apostare lo que pidas
Al cinco mi amor
Al negro pongo el dolor
Y al treces pongo mi vida

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La rumba de Nicolas

Album

È contenuto nei seguenti album:

1996 Tierra gitana
1999 Estrellas

Testo Della Canzone

La rumba de Nicolas di Gipsy Kings

Cuando nosotros cantemos
En este mundo muy bueno
Queremos que la gente se levanta para bailar

Cuando nosotros cantemos
En este mundo muy bueno
Queremos que la gente se levanta para bailar

Bamboleo Djobi
Bamboleo Djoba
A si se canta la rumba de Nicolas

Bamboleo Djobi
Bamboleo Djoba
A si se canta la rumba de Nicolas

De Nicolas
Si, si
De Nicolas

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La Rumba Es Mejor – Celia Cruz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Rumba Es Mejor – Celia Cruz

Yo sé muy bien que el mambo está de moda
yo sé muy bien que el mambo está de moda
y que a todos nos gusta, sí señor
pero mejor me gusta una rumbona bien caliente y sabrosona

Oye bien y verás cuando suena el tambor
que cosa es mejor

Ay, me gusta el mambo y me gusta el son
(pero la rumba es mejor)
ay, pero la rumba también es buena
(pero la rumba es mejor)

Ay, me gusta el son, que me gusta el son
(pero la rumba es mejor)
oye bien y verás cuando suena el bongó
(pero la rumba es mejor)

Ay, pero la rumba es mejor
(pero la rumba es mejor)
ay, yo bailo mambo y yo bailo son
(pero la rumba es mejor)

(Pero la rumba es mejor)
ay, yo bailo mambo y yo bailo son
(pero la rumba es mejor)

Me gusta el son, que me gusta el son
(pero la rumba es mejor)
oye bien y verás cuando suena el bongó
(pero la rumba es mejor)

Ay, pero la rumba es mejor
(pero la rumba es mejor)
ay, yo bailo mambo y yo bailo son
(pero la rumba es mejor)

Ay, buena la rumba y que bueno el son
(pero la rumba es mejor)
ay, bailando el mambo yo gozo el son

(Pero la rumba es mejor)
ay, yo bailo mambo y yo bailo son
(pero la rumba es mejor)
me gusta el mambo y me gusta el son
(pero la rumba es mejor)
oye bien y verás cuando suena el bongó
(pero la rumba es mejor)
ay, pero la rumba es mejor
(pero la rumba es mejor)

Ay, yo bailo mambo y yo bailo son
(pero la rumba es mejor)
ay, buena la rumba y que bueno el son
(pero la rumba es mejor)

Ay, bailando el mambo yo gozo el son
(pero la rumba es mejor)

(Pero la rumba es mejor)
ay, yo bailo mambo y yo bailo son
(pero la rumba es mejor)
me gusta el mambo y me gusta el son
(pero la rumba es mejor)

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La rumbaghina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La rumbaghina di El Luisin tassista

Musica di V. Pinotti
La montanara ohe si canta a San Siro

Ballemm la rumbaghina

la rumba de Milan,

se mì te foo la mòssa

sta ‘ttent la scòssa

l’è montanina.

Cantemm la rumbaghina

al freseh d’on bell boschett,

on còro ‘n de la stòria

a regordass di nòst casett.

Insemma gustaremm

l’idea de ‘sto progett

del Ghino on bell boschett

su la montagna de San Sir…

El Ghino incoeu el se stima

– ovej tì… fa nò el giavan! –

ma lù l’ha vist la inscimma

i bej tosann del nòst Milan.

Ballemm la rumbaghina

la rumba de Milan,

se mì te foo la mòssa

sta ‘ttent la scòssa

l’è montanina.

Sòttbrasc ona schiscetta

con dent on bon risòtt,

e sòtta ‘na pobietta

staremm alegher fin che ven nòtt.

Al di d’incoeu ch’el mond

a l’incontrari el và,

di cruzzi foo on fagòtt

e poeu me metti ‘dree a ballà…

Ballemm la rumbaghina

che l’è di milanes,

e ballarann con nun

i meneghitt d’alter paes!

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La ruota

Album

È contenuto nei seguenti album:
2010 La ruota

Testo Della Canzone

La ruota di Enrico Ruggeri

Ognuno di noi è un centro di ruota
Che rende partecipi di un meccanismo che gira
E molto dipende da noi

Passiamo attraverso milioni di istanti
La vita davanti è un mistero, un’ipotesi, un sogno che va

Siamo come panni stesi tra la pioggia e il sole
Che il vento fa volare

Ognuno di noi è un centro di ruota
E il mondo gira lento intorno a noi

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La Ruota – Dargen D’Amico Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Ruota – Dargen D'Amico

[Intro]
È così

[Strofa 1]
L'uomo occidentale è nato con le prime bestemmie
Il fuoco ha reso la scimmia più in gamba, un umano
Prima dell'uomo la natura aveva il cuore sano
Ma la ruota gira e torneremo a essere scimmie
Il fuoco è morto quando è diventato una torcia
La terra è morta quando la prima casa c'è sorta sopra
L'acqua è morta quando è diventata la doccia
L'aria è morta quando è diventata condizionata

[Ritornello]
È così
Vieni qui, la ruota che gira
Come la testa all'ultimo giro di tequila
Come il vento gira le pagine del mio libro
Fisso un punto fermo per non perdere l'equilibrio

[Strofa 2]
Anche i cani sanno come dall'ammirazione
Si passa in fretta all'odio, alla lapidazione
E se fino a ieri la madamoiselle fu dama
Oggi i cavalieri si divertono a chiamarla puttana
La donna che fa la bella vita si fa bella
Domani farà la vita come in favella
Il boomerang, la cambiale gira la ruota
Un giorno carota, l'altro bastone, garrota
È così

[Ritornello]
È così
Vieni qui, la ruota che gira
Come la testa all'ultimo giro di tequila
Come il vento gira le pagine del mio libro
Fisso un punto fermo per non perdere l'equilibrio

[Strofa 3]
Abbiamo l'identica mentalità da
Occidente coloniale di tre secoli fa
Solo che oggi uno stato
Se vuole rimanere nell'anonimato
Uccide in nome della NATO
Ma se il mondo gira non è sempre occidentale
Il peso della gravità ci riporterà il male
Ieri ridevi ed eri un padre sulla tomba
Oggi il figlio porta torta più bomba

[Ritornello]
È così
Vieni qui, la ruota che gira
Come la testa all'ultimo giro di tequila
Come il vento gira le pagine del mio libro
Fisso un punto fermo per non perdere l'equilibrio

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La ruota – Enrico Ruggeri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La ruota – Enrico Ruggeri

Ognuno di noi è un centro di ruota
Che rende partecipi di un meccanismo che gira
E molto dipende da noi

Passiamo attraverso milioni di istanti
La vita davanti è un mistero, un'ipotesi, un sogno che va

Siamo come panni stesi tra la pioggia e il sole
Che il vento fa volare

Ognuno di noi è un centro di ruota
E il mondo gira lento intorno a noi

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La Ruota – OIDA Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Ruota – OIDA


La ruota gira, gira, gira
Il tempo gira, oh come gira
Ma padre mio, fratello mio, la ruota gira amico mio
Questo è un addio, io non lo so
In cuore mio spero di no
Ma madre mia, sorella mia, la ruota gira amica mia
La ruota gira, gira, gira
Il tempo gira, oh come gira
Ma padre mio, fratello mio, la ruota gira amico mio
Questo è un addio, io non lo so
In cuore mio spero di no
Ma madre mia, sorella mia, la ruota gira amica mia
Questo è un addio, io non lo so
In cuore mio spero di no
Ma madre mia, sorella mia, la ruota gira amica mia
La ruota gira, gira, gira
Il tempo gira, oh come gira
Ma padre mio, fratello mio, la ruota gira amico mio

Lai lai la
Lai lai la
Lai-a
Lai lai la
Lai lai la
Lai-a

La ruota gira, gira, gira
Il tempo gira, oh come gira
Ma padre mio, fratello mio, la ruota gira amico mio
Questo è un addio, spero di no
In cuore mio io non lo so
Ma madre mia, sorella mia, la ruota gira amica mia
Tamburi e fiori indosserò
Nel vuoto luce piangerò
Ma padre mio, fratello mio, il mondo gira amico mio
Questo è un addio, questo è un addio
Questo è un addio io non lo so
Ma madre mia, sorella mia, la ruota gira amica mia

Questo è un addio, questo è un addio
Questo è un addio io non lo so
Ma madre mia, sorella mia, la ruota gira, gira, gira, gira
Gira, gira, gira, gira, gira
Uhhhhhh
La ruota gira, gira, gira

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La ruota gira

Album

È contenuto nei seguenti album:
2006 Cuore muscoli e cervello (CD3)

Testo Della Canzone

La ruota gira di Enrico Ruggeri

Quanto conta il caso nelle scelte che farai
Ti sarà possibile determinare il tuo destino
Potrai sempre scegliere la strada che vorrai
Manterrai la situazione sempre controllabile da te
Quante domande…
La ruota gira
Tutto si modifica velocemente
Senza alcuna logica apparente
La ruota gira..
Prendi la tua decisione
Prendi il tuo futuro nelle mani
Senza più paura che ti sbrani
Segui la tua inclinazione c’è una voce dentro che ti chiama
Del tuo libro scrivi tu la trama
Non lasciarla scrivere per te
La ruota gira
Chi sarà fondamentale, un altro oppure tu?
Quale congiunzione potrà incanalare il tuo cammino
Giunto a metà strada non portai cambiare più
Con la convinzione che la vita sia gestibile da te
Quante domande…
La ruota gira
E muove gli ingranaggi inesorabilmente
Giustifica il passato col presente
La ruota gira
Prendi la tua decisione
Guarda nel futuro il bene e il male
Chiedi al tuo futuro cosa vale
Ci sarà una spiegazione
C’è una voce dentro che ti vuole
Del tuo libro scrivi le parole
Non lasciarlo scrivere per te
La ruota gira
Prendi la tua decisione
C’è una voce dentro che ti chiama
Del tu libro scrivi tu la trama
Non lasciarla scrivere per te
La ruota gira

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La Ruota Gira – Enrico Ruggeri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Ruota Gira – Enrico Ruggeri

Quanto conta il caso nelle scelte che farai
Ti sarà possibile determinare il tuo destino
Potrai sempre scegliere la strada che vorrai
Manterrai la situazione sempre controllabile da te
Quante domande…
La ruota gira
Tutto si modifica velocemente
Senza alcuna logica apparente
La ruota gira..
Prendi la tua decisione
Prendi il tuo futuro nelle mani
Senza più paura che ti sbrani
Segui la tua inclinazione c'è una voce dentro che ti chiama
Del tuo libro scrivi tu la trama
Non lasciarla scrivere per te
La ruota gira
Chi sarà fondamentale, un altro oppure tu?
Quale congiunzione potrà incanalare il tuo cammino
Giunto a metà strada non portai cambiare più
Con la convinzione che la vita sia gestibile da te
Quante domande…
La ruota gira
E muove gli ingranaggi inesorabilmente
Giustifica il passato col presente
La ruota gira
Prendi la tua decisione
Guarda nel futuro il bene e il male
Chiedi al tuo futuro cosa vale
Ci sarà una spiegazione
C'è una voce dentro che ti vuole
Del tuo libro scrivi le parole
Non lasciarlo scrivere per te
La ruota gira
Prendi la tua decisione
C'è una voce dentro che ti chiama
Del tu libro scrivi tu la trama
Non lasciarla scrivere per te
La ruota gira

(Grazie ad artemide per questo testo)

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La ruspa del piacere

Testo Della Canzone

La ruspa del piacere di Canzoni politiche

Anno 2006

Lassù in Val Cenischia,
terra di sogni e di chimere
un bel viadotto stona
ma escon le boie panatere

Han la divisa scura
e una speranza in cuor:
mandarti giù in galera
a colpi di baston.

Alle tre e mezza và la ruspa del potere
e nell’oscurità c’è Sanna e vuol godere.

Son botte a profusion,
son calci nel sedere,
e questa è la canzon
del carabiniere.

Il presidiante stanco
scende la sierra martoriata
ma anche Torino è al fianco
brucia la sua barricata.

Dobbiamo ritornare
a prenderci Venaus,
invadere il cantiere
cacciare i boia-faus.

A mezzogiorno và la manifestazione
dai monti scenderà sui servi del padrone.

Son grida di passion,
ciascuno vuol godere
e nell’oscurità
torna il carabiniere.

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La saga di Addolorato

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Esco dal mio corpo e ho molta paura

Testo Della Canzone

La saga di Addolorato di Elio e le storie tese

Recentemente mi sono trovato a ripensare
ad una curiosa vicenda
che il mio animo sensibile non manco’ d’impressionare.
In un periodo in cui le discussioni ruotano principalmente
intorno a tante cose ma comunque principalmente quasi esclusivamente
intorno a l’annoso problema del controllo delle nascite
e le pubblicita’ fanno la loro parte,
e chi ha orecchie da intendere intenda e gli altri chissa’…

Io conobbi coloro i quali poi
di questa mia canzone divennero gli eroi,
dieci fratelli, nove facean combutta uno era emarginato,
si chiamava Addolorato.

E allora Cino con Dino e Gino,
con Lino Mino Nino Pino Rino e Tino, si divertono un casino
a metterlo in culo ad addolorato perche sono dei bastardi
E se mangiano il gelato non lo danno ad Addolorato
e se per caso fuori piove non lo lasciano rientrare,
Addolorato, e’ addolorato di nome e di fatto.

[Parlato]
Insomma, questo povero Addolorato vive una vita tristissima, infernale
quasi. Lui abita all’interno della casa dei coniugi X, diciamo che
ci sono delle camere grandissime, come dei mini appartamenti: uno per
ognuno degli altri nove figli. C’e’ un mini appartamento con la lettera C
sulla porta, e quello li’ sara’ il miniappartamento di Cino. Su un’altra
porta invece c’e’ la lettera D, e quello li’ sara’ il miniappartamento di
Dino. “Mini”, poi: son delle robe enormi, tipo dei quattordicinali, cioe’
140 metri quadri per ogni, per ogni miniappartamento, ma non ci interessa:
andiamo invece nella povera casa di Addolorato. Addolorato abita in un
terrapieno sotto ‘sta casa qui, sessanta metri sotto, c’e’ una cameretta
grande, diciamo, mezzo metro quadro, cosi’, dove lui e’ dentro, al buio,
con una porta che non si apre perch’ e’ nel terrapieno. Gliel’hanno fatta,
no, gliel’hanno fatta ‘sta, ‘sta porta qui ma e’ una finta, tanto per dargli
quell’impressione li’, no, “C’hai anche una porta, cosa rompi le balle”,
e lui poveretto, abita qui, ed e’ collegato a tutto il mondo esterno come
da un cordone ombelicale, proprio vero. Hanno preso quello di un , di un,
di un elefante: e’ lungo 60 m e largo cosi’, e gliel’hanno collegato al
tetto di questa cameretta.[ride] E con dei metodi empirici gli fanno
arrivare tutto , solo che glielo fanno arrivare tutto sciolto, tipo che
gli mandano giu’ un cornetto, un cono, dall’alto, glielo infilano dentro
‘sto cordone ombelicale,[ride] e si blocca li’,[ride] non arriva un cazzo.
Insomma diciamo che l’unica cosa che riesce ad arrivargli giu’ sono solo
liquidi. Gli buttan giu’ dell’acqua, della coca cola. Arriva giu’ tutto
mischiato al sangue dell’elefante perche’ c’e’, in mezzo c’e’ quello
schifo li’, no, poi insomma ‘sto co- cordone ombelicale gliel’han messo
su qualche me-mese fa, adesso puzza un po’,insomma, si sta…Vabbe’,
comunque lui, lui non ha mai detto niente,si accontenta, vive, a lui basta
quello che gli danno, non ha mai chiesto niente, non ha mai chiesto
nulla…certo lui cova un po’, ma e’ che lui e’ proprio molto molto
triste , lui ha pitturato tutta questa cameretta qui con del colore
grigio. Non, non lo vede perche’ e’ completamente buio , dentro li’, ma a
lui basta pensare che i muri della cameretta siano tutti grigi per esser
triste, e questa qui e’ la condizione che lui preferisce fra tutte quante
perche’ all’interno di questo stato d’animo riesce a concepire delle
poesie bellissime che ha scritto tutte, nella sua mente pero’,perche’ e’
un povero illuso,e’ un incapace e non sa fare un cazzo! Oh, un bel
giorno e’ talmente triste che dice: “Sono costretto a prorompere in un
tristissimo blues” e lui pensa di prorompere in un tristissimo blues,
ma in realta’ non fa un cazzo:

Demotivato, si…
in alcuni momenti della mia vita io mi sento veramente
molto, molto, molto, molto, molto, molto demotivato.
E mi sento anche molto molto molto molto depresso
E del resto sara’ capitato anche a voi di trovarvi
in una cameretta in un terrapieno a 60 metri di profondita’
e di sentirvi demotivati e depressi.
Qui nel mio letto verticale
contenuto nella mia cameretta pitturata di grigio.
E’ il colore che io preferisco, ma soffro,
perche’ non me lo lasciano neanche vedere.
Non mi danno neanche una lampadina per illuminare questa
misera cameretta che io ho cercato di arredare alla cieca
basandomi su un solo senso: l’olfatto.
E’ stato difficilissimo ma io ce l’ho fatta.
Un giorno accenderanno la lampadina e si accorgeranno,
tutto il mondo si accorgera’ di quello che io
sono capace di fare in questa cameretta.

Terza parte nella quale Addolorato tenta il suicidio,
non ce la fa, ma fonda i Joy Division.

E mentre Cino, con Dino e Gino,
con Lino Mino Nino Pino Rino e Tino, si divertono un casi-no
a giocare ad un due tre stella emarginando Addolorato,
lui tranquillo va a baciare delle ragazze al lungomare,
e quando tornano dal mare e le somme vanno a tira-a-a-are
Addolorato e’ stato quello che ha copulato.
E se vediamo la morale dopo tuttto questo bacia-a-a-are
Addolorato non si sente piu’ addolorato.
E gli altri nove si masturbano.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
Am E Am Dm Am



Am           Caug                        C
Recentemente mi sono trovato a ripensare ad una curiosa vicenda 

D                          Am
che il mio animo sensibile non manco' d'impressionare.


In un periodo in cui le discussioni 

ruotano  principalmente intorno a tante cose 

                                                C
ma comunque principalmente quasi esclusivamente intorno all'annoso

                       Am
problema del controllo delle nascite

A
e le pubblicita' fanno la loro parte, 

B7                                    Dm6                   A
e chi ha orecchie da intendere intenda gli altri chissa'...                     

   B
Io conobbi coloro i quali poi 

   Bm
di questa mia canzone divennero gli eroi, 

F

A
dieci fratelli, nove facean combutta 

uno era emarginato, si chiamava Addolorato.


E allora Cino  con Dino e Gino, 

                        Am
con Lino Mino Nino Pino Rino  Tino, 

                           F
si divertono un casi  no...

                       G7
...a metterlo nel culo ad addolorato 

       C
perche sono dei bastardi

  G                     C                         F
E se mangiano il gelato non ne danno ad addolorato

                          Am
e se per caso fuori piove non lo lasciano rientra a a are,  

            D                                Bdim G
Addolorato, e' addolorato di nome e di fatto.     


2
Insomma questo povero Addolorato ...

     Gsus4
vive una vita tristissima infernale quasi

                                              G
lui abita all'interno della casa dei coniugi x

diciamo che ci sono delle camere grandissime come dei miniappartamenti,

uno per ognuno degli altri nove figli

                                          C9
c'e' un miniappartamento con la lettera c sulla porta

e quello li' sara' il miniappartamento di cino

                  C
su un'altra porta invece c'e' la lettera d

quello li' sara' il miniappartamento di dino

     G
sono delle robe enorme tipo... dei quattordicinali, 

cioe' centoquaranta metri quadri 

per ogni per ogni minoappartamento, ma non ci interessa.

D7
Andiamo invece nella povera casa di Addolorato. 

                                  C7
Addolorato abita in un terrapieno  

sotto questa casa qui, sessanta metri sotto.

                   Dm
C'e' una cameretta  grande diciamo mezzo metro quadro, 

                                D
cosi' dove lui e' dentro al buio

con una porta che non si apre perche' e' nel terrapieno 

G
gliel'hanno fatta gliel'hanno fatta sta porta qui ma e' finta, 

tanto per dargli quell'impressioni li' no  c'hai anche una porta cosa rompi le balle.                


E lui poveretto abita qui ed e'  collegato a tutto il mondo esterno, 

come da un cordone ombelicale, proprio vero, 

                         C7
hanno preso quello di un di un elefante 

che e' lungo sessanta metri ed e' largo cosi, 

e gliel'hanno collegato al tetto di questa cameretta.                                         

                          G7
E con dei metodi empirici gli fanno arrivare tutto, 

solo che glielo fanno arrivare tutto sciolto, 

                     G
tipo che gli mandano giu' un cornetto, un cono, dall'alto 

                                                   Dm
glielo infilano dentro sto' cordone ombelicale che si blocca li'. 

                                                          C
Insomma diciamo che l'unica cosa che riesce ad arrivargli giu' sono solo liquidi, 

                                      Dm
gli buttano giu' dell'acqua della cocacola, 

e arriva tutto giu'mischiato al sangue dell'elefante 

perche' in mezzo c'e' quello schifo ,li'.

Poi insomma sto' cordone ombelicale 

                    G
gliel'han messso su qualche mese fa e adesso puzza un po', si sta'...                    

         C
Va be'.  comunque lui lui non ha mai detto niente, 

                      G7
si accontenta, vive a lui basta quello che gli danno, 

                                                  G
non ha mai chiesto niente non ha mai chiesto nulla certo lui cova un po'.

Ma e' che lui e' proprio molto molto triste. 

C
Lui ha pitturato tutta questa cameretta qui' con del colore grigio,  

non lo vede perche' e' completamente buio.

                                         G
Ma a lui basta pensare che  i muri della cameretta siano tutti grigi per essere triste,  

                    E
E questa qui' e' la condizione  che lui preferisce fra tutte quante 

                                                              Em
perche'all'interno di questo stato d'animo riesce a concepire delle poesie bellissime 

che ha scritto tutte nella sua mente pero', 

           Dm
perche' e' un povero illuso, e' un incapace e non sa fare un cazzo.

G
oh, un bel giorno e' talmente triste che dice, 

sono costretto a prorompere in un tristissimo blues 

 A
3

e lui pensa di prorompere in un tristissimo blues, in realta' non fa' un cazzo.  

demotivato, si in alcuni  momenti della mia vita io mi sento veramente 

molto, molto, molto, molto, molto, molto,

molto, molto, molto, molto, molto, molto,

molto, molto, molto, molto, molto, molto,

molto, molto, molto, molto demotivato.          

E mi sento anche molto molto molto molto molto depresso

                                 Am
E del resto sara' capitato anche a voi 

di trovarvi in una cameretta in un terrapieno 

  Dm
a 60 metri di profondita' e di sentirvi demotivati e depressi.                              

G                                                                            C
Qui nel mio letto verticale contenuto nella mia cameretta pitturata di grigio

e' il colore che io preferisco,  ma soffro 

               G
perche' non me lo lasciano neanche vedere.

Non mi hanno dato neanche una lampadina 

C
per illuminare questa misera cameretta che io 

              F
ho cercato di arredare alla cieca basandomi su un solo senso: l'olfatto.                                                               

   Am
E' stato difficilissimo ma io ce l'ho fatta. 

                                     G
Un giorno accenderanno una lampadina e si accorgeranno, 

tutto il mondo si accorgera' 

              C
di quello che io sono capace di fare in questa cameretta.

F
            A
Terza parte nella quale Addolorato tenta il suicidio, 

          D
non ce la fa pero' fonda i Joy Division.      

E mentre Cino, con Dino e Gino, 

con  Lino Mino Nino Pino Rino  e Tino, 

si divertono un casi  no: 

             Dm
a giocare ad un due tre stella emarginando addolorato, 

lui tranquillo va a baciare delle ragazze al lungomare, 

                                          G
e quando tornano dal mare e nessuno ve lo dira' a a a a  

                                           Am
Addolorato e' stato quello che ha copulato.

E se vediamo la morale dopo tuttto questo baciaaaare 

           C
Addolorato non si sente  piu' addolora  to.

                                 Cm
E gli altri nove, si' masturbano.

***

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La saga di Addolorato – Elio e le Storie Tese Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La saga di Addolorato – Elio e le Storie Tese

[Spoken Word 1]
Andiamo avanti con il nostro pezzo forte, diciamo con il vero mattone di questa sera, ed è un pezzo che parla di un giovane, della tristissima vita di un giovane, chiamato Addolorato, che però è addolorato proprio, diciamo, perché...
Diciamo "homo homini lupus" ecco... tanto per intenderci
Addolorato che è l'ultimo figlio di una serie di dieci figli avuti da due coniugi, chiamiamoli X, due coniugi X...
- È una storia vera?! -
Sì sì è un fatto vero, stiamo incidendo un disco e tu m'interrompi mentre io spiego? Che poveretto...
E questi coniugi X c'hanno dieci figli di cui uno è questo Addolorato poveretto e gli altri nove sono nove gemelli che hanno vent'anni in più di Addolorato e, pensate, non vi ho ancora detto la parte più comica, che si chiamano Cino, Dino, Gino, Lino, Mino, Nino, Pino, Rino e Tino, pensate... risate veramente grasse qui su questo palco...
E niente, quindi lui si trova a vivere insieme a questi nove mostri che lo martellano tutto il giorno di scherzi, botte, liquidi anche organici, glieli buttano addosso tutto il giorno; questo qui poveretto è tutto umido ed è tristissimo
Il titolo di questo brano quindi è La Saga di Addolorato

[Verso 1]
Recentemente mi sono trovato a ripensare
Ad una curiosa vicenda
Che il mio animo sensibile non mancò d'impressionare
In un periodo in cui le discussioni ruotano principalmente
Intorno a tante cose, ma comunque, principalmente, quasi esclusivamente
Intorno all'annoso problema del controllo delle nascite
E le pubblicità fanno la loro parte
E chi ha orecchie da intendere, intenda, e gli altri chissà...

Io conobbi coloro i quali poi
Di questa mia canzone divennero gli eroi
Dieci fratelli, nove facean combutta, uno era emarginato
Si chiamava Addolorato

E allora Cino con Dino e Gino
Con Lino, Mino, Nino, Pino, Rino e Tino, si divertono un casino
A metterlo in culo ad Addolorato, perché sono dei bastardi
E se mangiano il gelato, non lo danno ad Addolorato
E se per caso fuori piove, non lo lasciano rientrare
Addolorato, è addolorato di nome e di fatto

[Spoken Word 2]
Insomma, questo povero Addolorato vive una vita tristissima, infernale
Quasi. Lui abita all'interno della casa dei coniugi X, diciamo che
Ci sono delle camere grandissime, come dei mini appartamenti: uno per
Ognuno degli altri nove figli. C'è un mini appartamento con la lettera C
Sulla porta, e quello lì sarà il miniappartamento di Cino. Su un'altra
Porta invece c'è la lettera D, e quello lì sarà il miniappartamento di
Dino. "Mini", poi: son delle robe enormi, tipo dei quattordicinali, cioè 140 metri quadri per ogni, per ogni miniappartamento, ma non ci interessa:
Andiamo invece nella povera casa di Addolorato. Addolorato abita in un terrapieno sotto 'sta casa qui, sessanta metri sotto, c'è una cameretta grande, diciamo, mezzo metro quadro, così, dove lui è dentro, al buio
Con una porta che non si apre perché è nel terrapieno. Gliel'hanno fatta
No, gliel'hanno fatta 'sta, 'sta porta qui ma è una finta, tanto per dargli
Quell'impressione lì, no, "C'hai anche una porta, cosa rompi le balle"
E lui poveretto, abita qui, ed è collegato a tutto il mondo esterno come
Da un cordone ombelicale, proprio vero. Hanno preso quello di un, di un...
Di un elefante: è lungo 60 m e largo così, e gliel'hanno collegato al...
Tetto di questa cameretta. [ride]
E con dei metodi empirici gli fanno...
Arrivare tutto, solo che glielo fanno arrivare tutto sciolto, tipo che
Gli mandano giù un cornetto, un cono, dall'alto, glielo infilano dentro 'sto cordone ombelicale, [ride] e si blocca lì, [ride] non arriva un cazzo
Insomma diciamo che l'unica cosa che riesce ad arrivargli giù sono solo liquidi
Gli buttan giù dell'acqua, della coca cola. Arriva giù tutto
Mischiato al sangue dell'elefante perché c'è, in mezzo c'è quello
Schifo lì, no, poi insomma 'sto co-cordone ombelicale gliel'han messo
Su qualche me-mese fa, adesso puzza un po', insomma, si sta... Vabbè
Comunque lui, lui non ha mai detto niente, si accontenta, vive
A lui basta
Quello che gli danno, non ha mai chiesto niente, non ha mai chiesto
Nulla... certo, lui cova un po', ma è che lui è proprio molto, molto
Triste, lui ha pitturato tutta questa cameretta qui con del colore grigio
Non, non lo vede perché è completamente buio , dentro lì, ma a lui basta pensare che i muri della cameretta siano tutti grigi per esser triste, e questa qui è la condizione che lui preferisce fra tutte quante
Perché all'interno di questo stato d'animo riesce a concepire delle
Poesie bellissime che ha scritto tutte, nella sua mente però
Perché è un povero illuso,è un incapace e non sa fare un cazzo! Oh, un bel giorno è talmente triste che dice: "Sono costretto a prorompere in un tristissimo blues" e lui pensa di prorompere in un tristissimo blues
Ma in realtà non fa un cazzo:

[Verso 1]
Demotivato, sì...
In alcuni momenti della mia vita io mi sento veramente
Molto, molto, molto, molto, molto, molto demotivato
E mi sento anche molto molto molto molto depresso
E del resto sarà capitato anche a voi di trovarvi
In una cameretta in un terrapieno a 60 metri di profondità
E di sentirvi demotivati e depressi
Qui nel mio letto verticale
Contenuto nella mia cameretta pitturata di grigio
È il colore che io preferisco, ma soffro
Perché non me lo lasciano neanche vedere
Non mi danno neanche una lampadina per illuminare questa
Misera cameretta che io ho cercato di arredare alla cieca
Basandomi su un solo senso: l'olfatto
È stato difficilissimo ma io ce l'ho fatta
Un giorno accenderanno la lampadina e si accorgeranno
Tutto il mondo si accorgerà di quello che io
Sono capace di fare in questa cameretta

[Spoken Word 3]
Terza parte, nella quale Addolorato tenta il suicidio
Non ce la fa, ma fonda i Joy Division

[Verse 3]
E mentre Cino, con Dino e Gino
Con Lino, Mino, Nino, Pino, Rino e Tino, si divertono un casi-no
A giocare ad un, due, tre, stella, emarginando Addolorato
Lui, tranquillo, va a baciare delle ragazze al lungomare
E quando tornano dal mare, e le somme vanno a tira-a-a-are
Addolorato è stato quello che ha copulato
E se vediamo la morale, dopo tuttto questo bacia-a-a-are
Addolorato non si sente più addolorato
E gli altri nove si masturbano

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La saga di Giarabub

Testo Della Canzone

La saga di Giarabub di Canzoni politiche

Inchiodata sul palmeto

Veglia immobile la luna,

a cavallo della duna

sta l’antico minareto.

Squilli, macchine, bandiere

Scoppi, sangue… dimmi tu,

che succede cammelliere?

E la sagra di Giarabub!

Colonnello non voglio il pane

Dammi il piombo pel mio moschetto

C’è la terra del mio sacchetto

Che per oggi mi basterà!

Colonnello non voglio l’acqua

Dammi il fuoco distruggitore

Con il sangue di questo cuore

La mia sete si spegnerà!

Colonnello non voglio il cambio

Qui nessuno ritorna indietro

Non si cede neppure un metro

Se la morte non passerà!

Spunta già l’erba novella

Dove il sangue scese a rivi,

quei fantasmi in sentinella

sono morti o sono vivi?

Cammelliere non sei tu?

In ginocchio pellegrino:

son le voci di Giarabub!

Colonnello non voglio encomi

Sono morto per la mia terra

Ma la fine dell’Inghilterra

Incomincia da Giarabub!

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La saggezza e il pane

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Acchiappanuvole

Testo Della Canzone

La saggezza e il pane di Mango

Semplice e nuda come mani in su
in questa vita rampicante in me
sto attento a te
io ho il centro di me.
A mia madre io prego la sapienza e il lume,
quel piccolo infinito
non è mai finito per te
io ho il centro di te
e sto al centro di me.
Dell’acqua torbida che mi dai
farò un miracolo di onestà
il mio amore avrà da bere, sì
e di un’eterna malinconia
farò una bella di notte che
si risveglia principessa, sai
io ho il centro di te
io ho il centro di me.
Rondini a mille come mani in su
e poi di nuovo in mare,
le coscienze in mare
a mia madre io prego la saggezza e il pane
non ho paura adesso, non fa mai lo stesso
perché
io sto attento a te
io sto al centro di me,
io sto al centro di me.

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La saggezza e il pane – Mango Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La saggezza e il pane – Mango

Semplice e nuda come mani in su
In questa vita rampicante in me
Sto attento a te
Io ho il centro di me
A mia madre io prego la sapienza e il lume
Quel piccolo infinito
Non è mai finito per te
Io ho il centro di te
E sto al centro di me
Dell'acqua torbida che mi dai
Farò un miracolo di onestà
Il mio amore avrà da bere, sì
E di un'eterna malinconia
Farò una bella di notte che
Si risveglia principessa, sai
Io ho il centro di te
Io ho il centro di me
Rondini a mille come mani in su
E poi di nuovo in mare
Le coscienze in mare
A mia madre io prego la saggezza e il pane
Non ho paura adesso, non fa mai lo stesso
Perché
Io sto attento a te
Io sto al centro di me
Io sto al centro di me

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La sagra

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sagra di Alida Ferrarese

(di: V.Santimone – D.Crepaldi)
Ed. Mus. CARAMBA (MI)

Si vedono sventolare le bandiere
si sente una fisarmonica suonare
e circola tutt’intorno un profumino
l’odore delle salsicce sulla brace.
Che bella festa che bella sagra
si fa la pesca si canta e balla
c’è la polenta che è tutta gialla
con una birra la mando giù.

(Strumentale)

Si accendono mille luci sul piazzale
si accendono sulla pista per ballare
la tombola sotto il grande capannone
lo zucchero filato ed il torrone.
Che bella festa che bella sagra
si fa la pesca si canta e balla
c’è la polenta che è tutta gialla
con una birra la mando giù.

(Strumentale)

Non mancano le attrazioni per il pupo
lo scivolo l’altalena e il calcio in culo
e l’angolo dedicato alla cultura
spettacolo pirotecnico in chiusura.
Che bella festa che bella sagra
si fa la pesca si canta e balla
c’è la polenta che è tutta gialla
con una birra la mando giù.

(Strumentale)

Che bella festa che bella sagra
si fa la pesca si canta e balla
c’è la polenta che è tutta gialla
con una birra la mando giù.
Con una birra la mando giu.

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La sagra di Giarabub

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sagra di Giarabub di Carlo Buti

di Mario RuccioneDe Torres e A. Simeoni
Carlo Buti
In queste parole v’è tutto l’eroismo dei soldati Italiani che, sotto la guida del Colonnello Castagna, difesero con onore per 20 mesi l’Oasi di Giarabub, nel deserto della Cirenaica

Inchiodata sul palmeto – veglia immobile la luna

a cavallo della duna – sta l’antico minareto.

Squilli,macchine,bandiere, – scoppi sangue … Dimmi tu

che succede cammelliere? –

E’ la sagra di Giarabub!

“Colonnello, non voglio pane, dammi

piombo pel mio moschetto

c’è la terra del mio sacchetto

che per oggi mi basterà.

Colonnello, non voglio l’acqua, dammi

il fuoco distruggitore

con il sangue di questo cuore

la mia sete si spegnerà.

Colonnello, non voglio il cambio,

qui nessuno ritorna indietro

non si cede neppure un metro

se la morte non passerà!”

Spunta già l’erba novella – dove il sangue scese a rivi…

Quei fantasmi in sentinella – sono morti,o sono vivi?

E chi parla a noi vicino? – Cammelliere,non sei tu?

– In ginocchio,pellegrino: – son le voci di Giarabub!

“Colonnello, non voglio pane,

dammi piombo pel mio moschetto…

… … …

Colonnello non voglio encomi,

sono morto per la mia terra…

Ma la fine dell’Inghilterra

Incomincia a Giarabub!

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La sai troppo lunga

Album

È contenuto nei seguenti album:

1967 Ci vuole poco

Testo Della Canzone

La sai troppo lunga di Rita Pavone

ClariniEnrico Ciacci
Dal film “ Rita la Zanzara “ diretto da Lina Wertmüller

La sai troppo lunga
( coro ) ORA LO SAI
Tu non la sai giusta
( coro ) DAVVERO MAI
Ma adesso basta!
Lasciami perdere
E allora vedrai,
io ti scorderò.

Non è colpa mia
( coro ) SE POI TRA NOI
Scenderà il silenzio
( coro ) CHE NON VORREI
Ma adesso basta!
Per me è finita!
Son stanca, vedrai
Io ti lascerò.

Mi vedrai nei tuoi pensieri
E ricordando tutto di me
Capirai
Che hai sbagliato
E se cambierai….
Ti perdonerò

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La Saison Du Blues – Joe Dassin Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Saison Du Blues – Joe Dassin

Y a des jours où les choses qu'on a à dire
Ont besoin d'un peu de musique
Des jours de mélancolie
Des jours de spleen, de vague à l'âme
Des jours de blues

Y a une saison où l'on sent
Que quelque chose va se passer
Comme une sensation d'air froid
Qui vous descend dans la nuque
Qui vous donne envie de remonter votre col
C'est la saison du blues

Et tu le sens au fond des os
Et dans le ventre et dans la peau
Tout va changer
Sans que rien soit vraiment nouveau

Cette saison-là
Me fait toujours penser à ces mendiants
Assis autour d'un feu de misère
Qui font chauffer du vieu café
Dans une vielle boîte de conserve
Ils ont des manteaux râpés jetés sur la tête
Et ils essaient d'avoir chaud
Ils attendent l'hiver
Et voilà que j'ai envie de revenir à cette musique
Dont les accords naissent en mineur

Et tu le sens au fond des os
Et dans le ventre et dans la peau
Tout va changer
Sans que rien soit vraiment nouveau

C'est l'époque où j'aime regarder la campagne
J'la vois changer d'couleur
Il fait beau, ça sent bon
Je sais qu'ça va pas durer
Insensiblement l'hiver est là
Il tombe dessus comme un manteau d'brouillard
La saison du blues

Et tu le sens au fond des os
Et dans le ventre et dans la peau
Tout va changer
Sans que rien soit vraiment nouveau

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La sala

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sala di Checco Zalone

Al Telefono:
G: Prond, so Giovan della sal ved ca do a venut la ragazza e ha disdet tutto quando!
C: E, lo so, guardi, non sai come stò soffrendo.
G: E a me che mi inderessa, qua mi dovete dare la penala, va bene?
C: Ma come! A me la penale? Ma lo sapete chi sono io? Io sono i…
G: Si, u candand du cazz, t canosc a te.
C: Ma come vi permettere. Vabbù signor Giovanni vi farò un assegno marzo 2012, arrivederci.

Quanti baci quante dolce carezze
Fidanzati noi da giovine età
Eri forze l’unica certezza
Nel mio mondo di pricarietà

Quanti soldi alle pasticcerie
Per portarci i dolci a mamma tua
Il fioraio giuro non dico bugie
Grazie a me si è alzato casa sua

Mi credevo era amore, quel che c’era tra noi.

(In Sottofondo)
M: “Il matrimonio è il giorno più bello della vita Checco
Ebbe la sala l’aveva decid mammet!”

Non ti piaceva la sala e sei scappata via Maria
Non ti piaceva perchè l’ha scelta mamma mia e zia
Ho prenotato la sala e tu mi fuggi via Maria
L’ho prenotata pensanto che già eri mia… Follia!!!

Bambiniere sparse a tutta la casa
Pesciolini di murano blu
Il bocchè con i garofani rosa
Ce li o dati alla signora di su
Che la figlia dopodomani si sposa
Senza chiacchiere come fai tu…

Mi credevo era amore, quel che c’era tra noi.

(In sottofondo)
G: “E commè disdicete un mese prima, io ho già preso il pesce fresco!”

Non ti piaceva la sala e sei scappata via Maria
Non ti piaceva perchè l’ha scelta mamma mia e zia
Ho prenotato la sala e tu mi fuggi via Maria
L’ho prenotata pensanto che già eri mia… Follia!!!

Non ti piaceva la sala e sei scappata via…

(Parlato)
C: E allora signori e signori un aldro applauso un altro applauso per i sposi fra 5 minuti stà la sorbetta un uldima canzone, signore levi il bambino però da immezzo. Un ultima canzone di Renato Zero.

Lui chi è…

B: Checco!Checco!
C: Aoh!
B: A detto lo zio puoi mettere la Macarena?
C: No! Dicci allo zio che io queste canzone cafoni non li so.

Lui chi è… già è difficile farlo con de.. Molliloooooo….

Non ti piaceva la sala e sei scappata via Maria
Non ti piaceva perchè l’ha scelta mamma mia e zia
Ho prenotato la sala e tu mi fuggi via Maria
L’ho prenotata pensanto che già eri mia… Follia!!!

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La sala d’aspetto

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La sala d'aspetto di Gianni Rodari

Gianni Rodari

Chi non ha casa e non ha letto
si rifugia in sala d’aspetto.

Di una panca si contenta,
tra due fagotti s’addormenta.

Il controllore pensa: “Chissà
quel viaggiatore dove anderà?”

Ma lui viaggia solo di giorno,
sempre a piedi se ne va attorno:

cammina, cammina, eh, sono guai,
la sua stazione non la trova mai!

Non trova lavoro, non ha tetto,
di sera torna in sala d’aspetto:

e aspetta, aspetta, ma sono guai,
il suo treno non parte mai.

Se un fischio echeggia di prima mattina,
lui sogna d’essere all’officina.

Controllore non lo svegliare:
un poco ancora lascialo sognare.

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La salamandra

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 La seconda rivoluzione sessuale

Testo Della Canzone

La salamandra di Tre allegri ragazzi morti

Guarda com’è bella
bella come non ce n’è
bella come un animale
bella come eri bella anche te

e piange sempre la sera
che è quasi una preghiera
piange con gli occhi e si bagna
la scambiano per una cagna

si bagna faccia e la figa
che certo è questa la vita
si bagna la faccia e la figa
non è una ferita la gioia che…

fammi capire se
almeno un’ora vuoi solo me
fammi capire che
almeno un’ora.

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La samba de la Baia

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La samba de la Baia di El Luisin tassista

Musica di F. Patterlini

Sant Gennaro, Sant Nicola e Sant Ambroeus

con Santa Rosalia e i alter sant,

on dì s’hinn miss d’acòrd de fà ‘na gèma

terròna milanesa ecezzional.

E ‘stà gèma sbarlusenta

con la pièna a l’è rivada.

Giangianesa milanesa,

l’è la stèma de la Baia.

L’è la stèma pussee bella

che in tutt el mond a gh’è,

l’è la stèma pussee bella

che in tutt el mond a gh’è.

Baia del rè, Baia del rè.

L’è tò l’è mè, ciappel ch’el gh’è

l’amor che l’è tranquill ‘me,on bè,

per godè quell certo nonsochè.

Per la festa de la Baia, nòtt e dì,

la samba giangianesa sui contrad

al ritmo della banda del Tirazza,

la balen fin i zòpp, che l’è tant pòcch.

Gh’è l’Ambroeus con la Concetta,

che con mòssa al temp de samba

moeuven tutt el tafanari

da l’indritta a l’incontrari.

L’è la samba de la Baia

se balla con piesè,

l’è la samba de la Baia

se balla con piesè.

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La San Marqueña – Lila Downs Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La San Marqueña – Lila Downs

¡Wepa!
¡Wipi!
Llegó, llegó papá con Lila Downs
Y el grupo Kual...
Véngase el sabor

San Marcos tiene la fama
De las mujeres bonitas
San Marcos tiene la fama
De las mujeres bonitas
También Acapulco tiene
De diferentes caritas
Sanmarqueña de mi vida
Sanmarqueña de mi amor

Ya llegué, ya estoy aquí
Ahora acabo de llegar
Ya llegué, ya estoy aquí
Ahora acabo de llegar
Si nuevos amores tienes
Ya los puedes retirar
Sanmarqueña de mi vida
Sanmarqueña de mi amor

A la mar fui por naranja
Cosa que la mar no tiene
A la mar fui por naranja
Cosa que la mar no tiene
El que vive de esperanza
La esperanza lo mantiene
Sanmarqueña de mi vida
Sanmarqueña de mi amor

(Y un saludo a toda la costa chica:
Ometepec, amuzgo, Oaxaca)
(Abuelita, soy tu nieto y ya llegué)

Quien te puso Sanmarqueña
No te supo poner nombre
Quien te puso Sanmarqueña
No te supo poner nombre
Que mejor te hubiera puesto:
La bendición de los hombres
Sanmarqueña de mi vida
Sanmarqueña de mi amor

Dame lo que yo te pido
Que no te pido la vida
Dame lo que yo te pido
Que no te pido la vida

De la cintura pa' bajo
De la rodilla pa' arriba
Sanmarqueña de mi vida
Sanmarqueña de mi amor
(Cómo dice que dice)

Voy a echar mi despedida
Como la de un marinero
Voy a echar mi despedida
Como la de un marinero
Con su sombrero en la mano
Y hasta luego compañeros
Sanmarqueña de mi vida
Sanmarqueña de mi amor

(¡Sabroso!)

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La Sandunga – Lila Downs Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sandunga – Lila Downs

Ay sandunga, sandunga mamá por Dios
Sandunga no seas ingrata, mamá de mi corazón

Ay sandunga, sandunga mamá por dios
Sandunga no seas ingrata, mamá de mi corazón

Antenoche fui a tu casa
Tres golpes le di al candado
Tú no sirves para amores
Tienes el sueño pesado

Ay sandunga, sandunga mamá por dios
Sandunga no seas ingrata, mamá de mi corazón

Me ofreciste acompañarme
Desde la iglesia a mi choza
Pero como no llegabas
Tuve que venirme sola

Ay sandunga, sandunga mamá por Dios
Sandunga no seas ingrata, mamá de mi corazón

A orillas del papaloapan
Me estaba bañando ayer
Pasaste por las orillas
Y no me quisiste ver

Ay sandunga, sandunga mamá por Dios
Sandunga no seas ingrata, mamá de mi corazón

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La Santa Allegrezza

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Santa Allegrezza di Canzoni Napoletane

Tradizionale – 1700

Nuje cantammo la Santa Allegrezza,
Maria bellezza maggiore ci dà!
S’è incarnato lu Verbo di Dio,
lasciando a Maria la verginità.
Cosa importante,
lo Patre, lo Figlio e lo Spirito Santo!

Quanno tu gravida fuste Regina,
lo cielo de stelle faciste stupire;
quanno l’intese Giuseppe devoto,
cercava nu luogo per partorire.
Cosa n’ce prega,
Giuseppe e Maria ce cercan la fede.

E San Giuseppe, patriarco supremo
pe’ dare lo fieno ne apre la mano;
e se non era la mano di Dio,
lo cielo sereno pe’ letto n’avria.
Dove reposa,
è la bellezza di tutte le cose!

Quanno in viaggio la coppia si mise,
n’angelo scende dal gran Paradiso,
p’accumpagnarcela passo pe’ passo
e per difenderla da Satanasso.
Verbo di Dio,
quanno in viaggio si mise Maria.

Ma gran pericolo deve passare
la Vergine bella del cielo e del mare;
e se un serpente il piede l’arresta,
la Verginella ci schiaccia la testa.
Luce la strada,
dodici stelle Maria è ‘ncurunata.

Po’ nel cammino, per farla passare,
s’aprono pure le onde del mare;
cantano tutte le acque del mondo,
per questa vergine bella e gioconda.
Luce divina,
quanno Maria sopra all’acqua cammina.

E San Giuseppe, dal giglio d’argento,
va con la sposa nel freddo e nel vento,
e quando il vento si sente più forte,
bussa Giuseppe a tutte li porte;
fa l’addimanda,
ma non c’è posto int’a cchesta locanda.

Soffre Maria e la mano ce tremma,
quanno n’arrivano a Betlemme;
per questa coppia che il freddo l’agghiaccia,
tutti ci chiudono la porta n’faccia.
Mmiezo a la via,
nasce il mistero del Verbo di Dio!

E in mezzo al cielo Maria tutta pura
e sotto al piede ci spunta la Luna.
Vergine bella che andasti e venisti,
pe’ gghire truvanno la croce de Cristo.
Per redenzione
dell’umana generazione.

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La santa allegrezza – Nuova Compagnia Di Canto Popolare Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La santa allegrezza – Nuova Compagnia Di Canto Popolare

Nuje cantammo la santa allegrezza
Maria bellezza maggiore ce dà
Se l'è 'ncarnato il Verbo di Dio
Lasciando a Maria la verginità
Cosa importante, cosa importante
Lu Patre lu Figlio e lo Spirito Santo
Quanno tu gravida fuste Regina
Lu cielo de stelle faciste stupire
Quanno l'intese Giuseppe devoto
Cercava 'nu luogo per partorire
Cosa nce prega, cosa nce prega
Giuseppe e Maria ce cercan la fede
E San Giuseppe patriarco supremo
Pe' darce lu fieno ne apre la mano
E se nun era la mano di Dio
Lo cielo sereno pe' letto ne avria
Dove reposa, dove reposa
È la bellezza de tutte le cose
Quanno in viaggio la coppia si mise
N'angelo scende dal gran Paradiso
P'accumpagnarcelo passo pe' passo
E per difenderla da Satanasso
Verbo di Dio Verbo di Dio
Quanno in viaggio si mise Maria
Ma gran pericolo deve passare
La Vergine bella del cielo e del mare
E se un serpente il piede l'arresta
La Verginella ci schiaccia la testa
Luce la strata, luce la strata
Dodici stelle Maria è 'ncurunata
Po' nel cammino per farla passare
S'aprono pure le onde del mare
Cantano tutte le acque del mondo
Per questa vergine bella e gioconda...
Luce divina, luce divina
Quanno Maria sopra all'acqua cammina
E San Giuseppe dal giglio d'argento
Và con la sposa nel freddo e nel vento
E quando il vento si sente cchiù forte
Bussa Giuseppe a tutte li porte
Fa' l'addimanda, fa' l'addimanda
Ma nun c'è posto a chesta locanda
Soffre Maria e la mano ce tremma
Quanno n'arrivano a Betlemme
Per questa coppia che il freddo l'agghiaccia
Tutti ci chiudono la porta 'nfaccia
'Mmiezo a la via, 'mmiezo a la via
Nasce il mistero del Verbo di Dio
E in mezzo al cielo Maria tutta pura
E sotto i piedi ci spunta la luna
Vergine bella che andasti e venisti
Pe' gghire truvanno la croce de Cristo
Per redenzione,per redenzione
E dell'umana generazione.......

Ecco una serie di risorse utili per Nuova Compagnia Di Canto Popolare in costante aggiornamento

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La Santa Bad Bunny e Daddy Yanke – Testo e Traduzione in Italiano

TRADUZIONE IN ITALIANO

Non sei una santa, non sono un santo
Ci siamo incontrati peccando
Adesso mi stai cercando
Perché lei vuole di più da me (cattivo!)
E te lo do (Bunny!)
Tu vieni e io vado (DY)
Ti ho detto che era solo per giocare
Che non potevi innamorarti (alza, alza, plo!)

E ora vuoi cambiarmi
Sapendo come sono, sai cosa do
Non farti sembrare uguale (Cosa? Cosa? Cosa?)
Non comportarti come un santo, ti piace il 

Continua su Testitradotti

Il Testo della canzone di:
La Santa – Bad Bunny Daddy Yanke

Tú no ere’ una santa, ni yo soy un santo
Nos conocimo’ pecando
Ahora me está’ buscando
Porque quiere más de mí (Bad)

Y yo te lo doy (Bunny)
Te viene’ y me voy (DY)
Te lo dije que esto era pa’ jugar
Que no te podía’ enamorar (Sube, sube, plo)

Y ahora me quiere’ cambiar
Sabiendo cómo soy, tú sabe’ lo que doy
No te haga’, tú ere’ igual (¿Qué, qué, qué?)
No te haga’ la santa, el perreo te encanta (You know)

Y ahora me quiere’ cambiar (Yeah-yeah, eh)
Sabiendo cómo soy, tú sabe’ lo que doy
No te haga’, tú ere’ igual (Tú ere’ igual, bebé)
No te haga’ la santa, el perreo te encanta (Da-ddy)
Mami, somo’ polo positivo y negativo (¿Qué?)
A la flecha de Cupido siempre me le esquivo (Cucú)
Tenemo’ secreto’ guarda’o en el archivo
No va a haber confianza si contigo convivo, baby

‘Tás calentándote (Wow), yo calentándome (Eh)
Y tú dice’ que tú ere’ brava, pero a vece’ te me quita (Rrr)
Y vuelve’ y me excita’
Pero yo no soy el hombre que necesita’ (Yeh)

Yo no voy con labia, no
Tú sabía’ la que había, baby
El romance no e’ mi área, no (¿Qué?)
No me diga’ que te enamoraste de mí

Yo no voy con labia, no
Tú sabía’ (Tú sabía’), la que había, baby (Baby)
El romance no e’ mi área, no
No me diga’ (No me diga’), que te enamoraste de mí (Mí)

Y ahora me quiere’ cambiar (Sube)
Sabiendo cómo soy, tú sabe’ lo que doy
No te haga’, tú ere’ igual (Tú ere’ igual, bebé)
No te haga’ la santa, el perreo te encanta

Y ahora me quiere’ cambiar (Me quiere’ cambiar)
Sabiendo cómo soy, tú sabe’ lo que doy
No te haga’, tú ere’ igual (Trr)
No te haga’ la santa, el perreo te encanta (Bad Bunny, come on)

No me diga’ que me quiere’, no me diga’ que me ama’
Tú sabe’ que no te creo
Mucho meno’ en tu cama

Seguimo’ envuelto’ en la bellaquera, ey
Ey, la noche entera
Eso de enamorarse no e’ pa’ cualquiera
Con el corazón dentro ‘e la nevera

Lo tengo frío, frío, sorry, pero en nadie confío
Tú sigue en lo tuyo y yo en lo mío
Buena’ noche’, fue un placer, ey
Pero no me va’ a convencer (Come, on)

Yo no voy con labia, no
Tú sabía’ la que había, baby
El romance no e’ mi área, no
No me diga’ que te enamoraste de mí

Yo no voy con labia, no
Tú sabía’ (Tú sabía’), la que había, baby (Eh-eh)
El romance no e’ mi área, no
No me diga’ (No me diga’) que te enamoraste de mí (¿Qué?)

Y ahora me quiere’ cambiar
Sabiendo cómo soy, tú sabe’ lo que doy
No te haga’, tú ere’ igual (Ver igual)
No te haga’ la santa, el perreo te encanta

Y ahora me quiere’ cambiar
Sabiendo cómo soy, tú sabe’ lo que doy (Yo’)
No te haga’, tú ere’ igual
No te haga’ la santa, el perreo te encanta

Mucho party, mucho money
Daddy Yankee, Bad Bunny
Mucho party, mucho money
Daddy Yankee, Bad Bunny

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La Santa Caterina

Testo Della Canzone

La Santa Caterina di Canti Scout

I Gufi

La S.Caterina

era figlia di un re

Suo padre era pagano

sua madre invece no

Un di mentre pregava

il padre la scopri

Che fai o Caterina

in quella posa lì

Io prego Iddio mio padre

eh e non conosci tu

Alzati o Caterina

se no ti ucciderò

Uccidimi mio padre

ma non rinnegherò

E gli angeli dei Cielo

cantarono Osanna.

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Accordi

     
A E7

A
La santa Caterina 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

la santa Caterina 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

    E               A   E7 A
era figlia di un Re e e e e

    E               A   E  A
era figlia di un Re e e e e

    E7
era figlia di un Re 



A
Suo padre era pagano 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

suo padre era pagano 

        E               A
biribim biribim biribim bum bum 

      D             A   E7 A
sua madre invece no o o o o

      E             A   E  A
sua madre invece no o o o o

      E7
sua madre invece no 



A
un giorno era in preghiera 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

un giorno era in preghiera 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

     D             A   E7
il padre la scoprì i i i i 

A                      E
il padre la scoprì i i i i 

A    E
il padre la scoprì 



A
Che fai o Caterina 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

Che fai o Caterina 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

       D          A   E7 A
in quella posa lì i i i i

       E          A   E  A
in quella posa lì i i i i

       E7
in quella posa lì 



A
Io prego Iddio mio Padre 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

Io prego Iddio mio Padre 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

        E          A   E7 A
che non conosci tu u u u u

        E          A   E   A
che non conosci tu u u u u 

        E7
che non conosci tu 



A
Deh! Lascia quella posa 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

Deh! Lascia quella posa 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

     D           A   E7 A
o io ti ucciderò o o o o

     E           A   E  A
o io ti ucciderò o o o o

     E7
o io ti ucciderò 



A
Uccidimi mio padre 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

Uccidimi mio padre 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

      D          A   E7 A
ma io non cederò o o o o

      E          A   E  A
ma io non cederò o o o o

      E7
ma io non cederò 



A
Al colmo del furore 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

Al colmo del furore 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

     E            A   E7 A
il padre la colpì i i i i

     E            A   E  A
il padre la colpì i i i i

     E7
il padre la colpì 



A
E gli angeli del cielo 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

E gli angeli del cielo 

        E7              A
biribim biribim biribim bum bum 

     E          A     E7   A
cantaron Gloria ia ia ia ia

     E          A     E    A
cantaron Gloria ia ia ia ia

     E7         A
cantaron Gloria 

***

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La sapienza

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sapienza di Edoardo Bennato

La sapienza è un infezione
il sapiente va aiutato
perché non si rende conto
di esser stato contagiato

La sapienza va compresa
da chi è privo di sapienza
da chi è stato fortunato
e ne ha fatto sempre senza

La sapienza porta febbre
il sapiente è disperato
ma è un paziente inconsenziente
non vuole essere curato…

E chi è che ci trova la soluzione
del mistero della pubblica istruzione!

La sapienza porta nausea
se ti sfiora un non sapiente
si diventa aggressivi
la sapienza da violenza

Mors tua vita mea
lotta di lunga durata
la sapienza non si arrende
è una guerra annunziata!

E chi è che ci trova la soluzione
del mistero della pubblica istruzione!

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La sarabanda (La gota fria)

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sarabanda (La gota fria) di Julio Iglesias

COL SORRISO SENZA AVVISO TE NE VAI
SALVI TE
MA NON SAI CHE MALE FAI
NEPPURE LA BUONUSCITA
NEPPURE LA BUONUSCITA
E LA NOTTE SOGNO E PENSO
E LA MENTE VIAGGIA E VOLA
E LA NOTTE SOGNO E PENSO
E NESSUNO MI CONSOLA
S’AGGIUSTA POI CON IL TEMPO
S’AGGIUSTA POI CON IL TEMPO
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
UN AMICO ME LO DICEVA
UN AMICO ME LO DICEVA
FAR L’AMORE FAR L’AMORE SERVIRA’
SERVIRA’ E IL MIO CUORE GUARIRA’
NON SI CURA MAI DA SE’
NON SI CURA MAI DA SE’
VITA SEI UN SARABANDA
DOVE OGNUNO PENSA A SE’
VITA SEI UNA SARABANDA
COME HAI CAMBIATO ME
IO CERCO CHI MI COMPRENDA
IO CERCO CHI MI COMPRENDA
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
UN AMICO ME LO DICEVA
UN AMICO ME LO DICEVA
CARO AMICO CARO AMICO CHE PAZZIA
CHE PAZZIA ASTINENZA E GELOSIA
CHE VUOTO CHE SENTO QUA
CHE VUOTO CHE SENTO QUA
CHE FORTE LA NOSTALGIA
CHE FORTE LA NOSTALGIA
LA SARABANDA
UH
LA SARABANDA

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Accordi

     
Gm
COL SORRISO SENZA AVVISO TE NE VAI
SALVI TE
MA NON SAI CHE MALE FAI
   Gm9
NEPPURE LA BUONUSCITA
NEPPURE LA BUONUSCITA
A# F A#
     E LA NOTTE SOGNO E PENSO
F6
E LA MENTE VIAGGIA E VOLA
  A#
E LA NOTTE SOGNO E PENSO
F
E NESSUNO MI CONSOLA
       Gm
S'AGGIUSTA POI CON IL TEMPO
Gm9        Gm
S'AGGIUSTA POI CON IL TEMPO
Gm9         Gm
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
Gm9
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
      D#
UN AMICO ME LO DICEVA
Gm9   D#
UN AMICO ME LO DICEVA

Gm9 Gm D Gm Gm9 

Gm
                
FAR L'AMORE FAR L'AMORE SERVIRA'
SERVIRA' E IL MIO CUORE GUARIRA'
NON SI CURA MAI DA SE'
Gm9      Gm
NON SI CURA MAI DA SE'
Gm9 A# F A#6
         VITA SEI UN SARABANDA
F6
DOVE OGNUNO PENSA A SE'
  A#
VITA SEI UNA SARABANDA
F
COME HAI CAMBIATO ME
   Gm
IO CERCO CHI MI COMPRENDA
Gm9
IO CERCO CHI MI COMPRENDA
            Gm
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
Gm9
HO PERSO IO E HAI VINTO TU
      Gm
UN AMICO ME LO DICEVA
Gm9   Gm
UN AMICO ME LO DICEVA
Gm9 Gm
    CARO AMICO CARO AMICO CHE PAZZIA
CHE PAZZIA ASTINENZA E GELOSIA
    Gm9
CHE VUOTO CHE SENTO QUA
              D
CHE VUOTO CHE SENTO QUA
Gm9          D#
CHE FORTE LA NOSTALGIA
Gm9    Gm
CHE FORTE LA NOSTALGIA
Gm9 Gm
    LA SARABANDA
D
UH
   Gm9
LA SARABANDA
D Gm D Gm D Gm Gm9 Gm D

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La sbornia

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sbornia di Antoine

Cover di Lily the pink – Scaffold

I Gufi

Eeeeeeeeeee
trinca, trinca, trinca
buttalo giu’ con una spinta
e vedraaaaai
che bella fe-esta.
La medicina
del mondo in rovina,
vai tranquillo,
e’ questa quaaaaa’.

Galbusera
quando beve barbera
fa lo slalom
tra i lampio-oni.
A schivarli
tutti quanti son buoni,
lui invece
li sbatte giu’.

Sua cugina
beve solo benzina
e poi parte
come un ra-azzo.
Ora a Monza
sta girando da un pezzo,
chissa’ quando
si fermera’.

Beatrice
usa la lavatrice,
suo marito
gliel’ha compra-ata
E quando beve

ha la sbronza frenata,
fatto il pieno
si ferma li’.

Il cognato
che beveva moscato
si e’ inciuccato
assieme al Ma-arco.
Li han trovati
seduti nel parco
a progettare
rivoluzion.

Maria Rosa
ha la sbronza amorosa,
ogni fiasco
un fidanza-ato
Se cambia vino
l’ha bello e scordato
e mai nessuno
la sposera’.

Nota: Il blocco seguente lentamente

Se il nonnino
beve un buon grignolino
sente il suono
delle campa-ane.
Quindi sogna
le sbronze serene
che verranno nell’aldila’.

Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
trinca, trinca, trinca
buttalo giu’ con una spinta
e vedraaaaai
che bella fe-esta.
La medicina
del mondo in rovina,
vai tranquillo,
e’ questa quaaaaaaaaaaaaaaaaaaa’.

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Accordi

   
Eb Bb Bb7 Eb

Bb7
Eeeeeeeeeee
Eb
trinca, trinca, trinca
          Bb
buttalo giu' con una spinta
    Bb7
e vedraaaaai
          Eb
che bella fe-esta.
La medicina
              Bb
del mondo in rovina,
        Bb7
vai tranquillo,
          Eb
e' questa quaaaaa'.



Bb7  Eb
Galbusera
               Bb
quando beve barbera
      Bb7
fa lo slalom
         Eb
tra i lampio-oni.
A schivarli
                 Bb
tutti quanti son buoni,
      Bb7
lui invece
          Eb
li sbatte giu'.

Sua cugina
beve solo benzina
e poi parte
come un ra-azzo.
Ora a Monza
sta girando da un pezzo,
chissa' quando
si fermera'.

Beatrice
usa la lavatrice,
suo marito
gliel'ha compra-ata
E quando beve

ha la sbronza frenata,
fatto il pieno
si ferma li'.

Il cognato
che beveva moscato
si e' inciuccato
assieme al Ma-arco.
Li han trovati
seduti nel parco
a progettare
rivoluzion.


Maria Rosa
ha la sbronza amorosa,
ogni fiasco
un fidanza-ato
Se cambia vino
l'ha bello e scordato
e mai nessuno
la sposera'.

Nota: Il blocco seguente lentamente

Se il nonnino
beve un buon grignolino
sente il suono
delle campa-ane.
Quindi sogna
le sbronze serene
che verranno nell'aldila'.

Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
trinca, trinca, trinca
buttalo giu' con una spinta
e vedraaaaai
che bella fe-esta.
La medicina
del mondo in rovina,
vai tranquillo,
e' questa quaaaaaaaaaaaaaaaaaaa'.

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La scala (The ladder)

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La scala (The ladder) di Giusy Ferreri

Ho perduto troppo tempo
tra la mia incoerenza
dietro cui ho trascorso giorni

Tutto intorno per il fondo
giù per questa scala
contro un esistenza vana

Tempo che ho perduto ormai
mentre allineo gli addii
e percorro questa scala

Spesso è notte in ogni posto
mentre sfido ad ogni costo
questa vita che è una scala

E sfoglio i ricordi,
i divertimenti
scrollando a fatica i pesi
che ormai non mi spaventano

Dal passato ho ereditato
la saggezza d’oggi
che vorrei ora mi aiutasse

Crescere non ti rende forte
quanto il sacrificio a volte
e per questo spesso è notte

Tempo che ho perduto ormai
mentre allineo gli addii
e percorro questa scala

E sfoglio i ricordi,
i divertimenti
scrollando a fatica i pesi
che ormai non mi spaventano

la vita è un pò più amara
ad ogni passo dalla scala

Spesso è notte in ogni posto
mentre sfido ad ogni costo
questa vita che è una scala

Tempo che ho perduto ormai
mentre allineo gli addii
e percorro questa scala

E sfoglio i ricordi,
i divertimenti
scrollando a fatica i pesi

E passano inverni
e ricordi eterni
e rimarrai sempre il pazzo
di sempre
di sempre
di sempre
il pazzo di sempre

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Accordi

   
Dm Dm7 A# Am A#

   Dm
HO PERDUTO TROPPO TEMPO

A#9
TRA LA MIA INCOERENZA

F                           A#
DIETRO CUI HO TRASCORSO GIORNI...

   Dm
TUTTO INTORNO PER IL FONDO

F
GIU' PER QUESTA SCALA

                      A#
CONTRO UN'ESISTENZA VANA...

   A#M7
TEMPO CHE HO PERDUTO ORMAI

   F
MENTRE ALLINEO GLI ADDII

  Am                 A#
E PERCORRO QUESTA SCALA...

    A#M7
SPESSO E' NOTTE IN OGNI POSTO

   F
MENTRE SFIDO AD OGNI COSTO

   Am                     A#
QUESTA VITA CHE E' UNA SCALA...

                 F
E SFOGLIO I RICORDI

            Am
I DIVERTIMENTI

                 A#
SCROLLANDO A FATICA I PESI...

      G                    Dm7 A# Am A#
CHE ORMAI NON MI SPAVENTANO          


    Dm
DAL PASSATO HO EREDITATO

A#9
LA SAGGEZZA D'OGGI

F                       A#
CHE VORREI ORA MI AIUTASSE...

   Dm
CRESCERE NON TI RENDE FORTE

A#9                       F
QUANTO IL SACRIFICIO A VOLTE

                       A#
E PER QUESTO SPESSO E' NOTTE...

   A#M7
TEMPO CHE HO PERDUTO ORMAI

   F
MENTRE ALLINEO GLI ADDII

  Am                 A#
E PERCORRO QUESTA SCALA...

                 F
E SFOGLIO I RICORDI

            Am
I DIVERTIMENTI

                 A#
SCROLLANDO A FATICA I PESI...

          G
CHE ORMAI NON MI SPAVENTANO...

     C
LA VITA E' UN PO' PIU' AMARA

           F             Dm7 A# Am A#
AD OGNI PASSO DELLA SCALA          

    A#M7
SPESSO E' NOTTE IN OGNI POSTO

   F
MENTRE SFIDO AD OGNI COSTO

   Am                     A#
QUESTA VITA CHE E' UNA SCALA...

   A#M7
TEMPO CHE HO PERDUTO ORMAI

   F
MENTRE ALLINEO GLI ADDII

  Am                 A#
E PERCORRO QUESTA SCALA...

                 F
E SFOGLIO I RICORDI

            Am
I DIVERTIMENTI

                 A#
SCROLLANDO A FATICA I PESI

               F
E PASSANO INVERNI

              Am
E RICORDI ETERNI

              A#
E RIMARRAI SEMPRE

IL PAZZO DI SEMPRE

F
DI SEMPRE

Am
DI SEMPRE

A#
IL PAZZO DI SEMPRE

F9 Am A# F Am7 A#6 F9 F

***

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La scala buia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1975 Del mio meglio N. 3
2007 Love Box – Mina (Cd 1)

Testo Della Canzone

La scala buia di Mina

di:
(BoncompagniFranco BracardiPazzaglia)

Sto
con gli occhi chiusi
accanto a te sto così,
tu
ascolti tutto quello
che dico io
a te
per rivivere
andare a ripescare
in fondo alla mia anima
ricordi che ho tentato invano di nascondere
ma ora finalmente
posso confessare tutto quanto a te
finalmente dire a te la verità.

Leggera, più leggera
prigioniera non mi sento più
sorridente, lentamente
da una scala buia vengo su
più su, più su.
Paura, più paura
una lunga notte non mi fa
ogni tanto quasi sento
che mi sfiora la felicità,
chissà, chissà, chissà…
grazie a te.

avrò bisogno di te sempre più

tu sai cosa vuol dir
per me stare qui
con te.

Voglio vivere
con te che dici
che la vita non è inutile
che hai dato la speranza
a chi stava per cedere
protetta dai tuoi occhi dolci,
se il tuo braccio non mi lascia mai
avrò sempre quel coraggio che ora ho.

Leggera, più leggera
quando sto con te mi sento già
in un cielo più leggero
bianca nuvola che va,
che va, che va, che va.
Paura, più paura
una piazza vuota non mi fa
sono nuova, sono bella
una donna che sorriderà
perché leggera.

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La scala dei Santi

Album

È contenuto nei seguenti album:

1996 Macramé

Testo Della Canzone

La scala dei Santi di Ivano Fossati

Se vuoi sentimento io ho sentimento
e carne per la carne
e tempo per il tempo

Ho la mano leggera come l’ombra
che dà un’ultima pettinata alla vita
la vita che sfolgora e distrugge
non mi trova da nessuna parte
se non fra i giacinti romani
dove ho la mia tana segreta
e nessuna spada straniera sale
per la scala dei santi

Vivo di amore volontario
della mia vita che cola via
col cuore storto per oltraggio
da umanissimo amore
da normalissimo amore

Da umanissimo amore
soluzione dei misteri dei dolenti
soluzione di ogni disperanza
per occasione d’amore perduta
se vuoi sentimento io ho sentimento
e carne per la carne
e tempo per il tempo.

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La Scampagnata – Alamia e Sperandeo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scampagnata – Alamia e Sperandeo

-Cuncìììatta! Che ne abbiamo della vita? Tutte le sorde che guadagno me le mangio e u rriestu i miettu a llibbrìattu tutt'a ttìa: si ccuntienta?
-Oniiiestu si, Tanino... Si oniestu com'u ciuri i cucuzza

Ma chi bella scampagnata
Nn'am'a fari sta simana
M'è puittàri una pocu ri manciàri
E' mmetàri a mme cucino
Chiddu ca fa u spazzino
Baff'i chiummu u grattino
E faciem'i tocch'i vinu;
Siempri io c'u ric'a tutti:
"manci e bbevi e te ne fotti"
'E probblemi un ci pinsari
Cunciiiatta: mìattiti a ppreparàri!


-Tanino.Manola si pisciò tutta: il tempo che ci cambio le mutande e sono da te
-Va' stuoccat'i ammi e mmùùùaviti che già si è fatto tardo, ti ho detto! e poi non trovamo manco più un metro quatrato di prateria vacante!
-Tanino?
-Chi è???
-Senti una cosa. chi ffà, a ddignità nnà puittamu oppuru a lassamu a casa?
-Ma chi ffà, t'u scuiddasti c'a ddignità nnà'mpignamu 'o Munt'i Pietà?



Aieri siam'andati a Bolognetta (hua!)
Cu amici e parienti p'a pasquetta (hua-hua-hua!)
Nni misim'a ccarricari
4 lapi chin'ì manciari
Ora vi cuntu u teleggiuinnàli:
Mè cumpari u Coca Cola
Puittò 40 stecche ri stigghiuola
Cacùacciuli, finocchi e rramurazzi
Grattati r'i passaggi 'ei Ficarazzi
E me suoggiru Sulinu
Puittò 123 litr'e vinu;
Me cugnatu che è un tipu serio
Puittò virina, caiccagnùala e zzinieru
E la tavola si mise a priparar

-SDISANURàTI, LA PASTA è PPRONTA!!

A pasta è ppronta a tavola, anelletti c'u ragù
Si poi s'arrifridda unn'a manciamu cchiù:
Ci sunnu bbruciuluuuna, tri tigghi r'i sfinciuna
Savar'e mmuccuna
Na troffa ri caidduna
Pi frutta aranci e ppruna
E vino a tignitèèèè

T'i manci... ru granci?
Non fare finta c'un t'appitiscinu e poi t'i manci
Ti ho visto che guardavi strano
E stavi p'allungari i mano
S'un ti firmava tu ti futtievi tutt'u tiaaaaanooo!
Poi viviii, e ti strammii (sì un fangu sì...)
E accuminci a sparrari pur'a mmìa
Nnà panza avevi 20 litra 'i vinu (28 prego)
Ti sei messo a piangere come un bambino
Quanno tu vivi ogni vvuota ti stracanci

-Chi è che è incarricato dell'arrostimento?
-Muvièmunn'e gghisam'i manu!
-Uèè, Uèè...

Com'è bbella a cainn'i crastu
Com'è bbella a cainn'i craaastu, (che crastu che crastu!!!)
Arrustut'a caibbonella
Ma che bbella ma che bella. (che bbella che bbella!!)
Accumincia a'zzizzari
C'u fùacu s'av'addumari
Si caibbùna un ci nn'è cchiù
Megghiu ch'i ligna i mietti tu

-Ueellàààà un sgarram'a parrari picchì ti sgangh'i primi i secunni, i tìazzi e i quaitti cuoinna (compres'i sbuzzaturi) aaaah?!

Torero, u sannu tutti ca tu si un torero (bbrunìallu)
Se passi a via Maqueda -vicin'a Bbaddarò
Ti stricano sutta l'arcu i Cutò
To sùoru 'a chiaman'a Caillotta
Travagghia o viculu Marùatta
To matri cci fa la ruffiana
Ma viri chi figgh'i buttà

-Ooohu! U sapieva c'avieva agghiri a ffiniri a ffeto
-U vinu avissi agghiri a 100.000 £ 'o litru!


Muittatèlla, muittatèlla
Un vi sciarriati tant'a mmìa a cainn'i crastu non mi piaci
A muittatèlla, muittatèlla
Anche se fatta alla brace
A cainn'i crastu a mmia un mi piaci
A muittatèlla è troppu bella


30 kili r'i sasizza
Ìu a finiri 'nta munnizza
Una casc'i scuimmi e alacci
S'a tiraru facci facci
S'ammiscò me nonno Rasu
Ci scugnaru puru u nasu:
Sta scampagnata finìu mali
Curri curri pu spitàli;
Sta scampagnata finìu mali
Curri curri pu spitàààliiiiiii

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La scappatella der leone

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scappatella der leone di Trilussa

di Trilussa

Una vorta er guardiano d’un serrajo
lassò per uno sbajo
uno sportello de la gabbia aperto.
Giacché me se presenta l’occasione,
disse er Re der Deserto – me la squajo… –
E zitto zitto escì da la priggione.

Indove te ne vai? – chiese la Jena.
El Leone rispose: – Ar Colosseo,
a magnà li Cristiani ne l’Arena. –
La Jena disse: – Quanto me fai pena,
povero babbaleo!

Che credi? De rifà la pantomima
de le bestie ch’esciveno de fôra,
cór pasto de le berve come allora
e li martiri pronti come prima?
Nun hai saputo che, da un pezzo in qua,
è proibbito d’ammazzà la gente
senza er permesso de l’Autorità?
Tu rischi de restà senza lavoro;
dà retta a me, collega mio, rimani:
e lascia che li poveri cristiani
se magnino fra loro.

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La Scarognata – Squallor Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scarognata – Squallor

Dedicata
Ma comme ho fatto? Ma comme ho fatto?
Me so 'nnammurato 'e na scarognata
Aveva due mamme, come genitori. Manc' nu pate
Che l'aggio fatt' e male, a 'sta cessa?
'A chiammavo Ofelia, e dicette ch'a chiammavo Loffa
Ma comme se fa?
Songo pur'io scarognato, ma in una maniera più felice
Mannaggia a Bubbà!

Un giorno siamo andati sopra la carrozzella
E 'o cavallo c'ha cacato n'gopp' e' ccosce
S' annammuraje 'e n'ata cavalla ca steva vicino
Chello invece 'e sa vasà, se mette a cacà!
Chesta nun è 'na festa 'e bballo, è 'nu casino. Ma pecché è 'nu casino?
Io me mettesse a chiagnere dimane e dopodimane, e chi me ferma cchiù?
Damme 'nu kleenex, va…

Co' o permesso de' genitori vuosti
Un giorno, alla stazione, me steva salutanno
Chella me vasava e a' reto' teneva 'nu pingone
Ca s'o metteva 'nguoll' e sott, 'e nascost' a mme
E allora 'a guardaje, dicette: Ofelia! Ofè… No Loffa, Ofelia!
Ma tu m'uo fa' murì?
M'è strappato 'o core… Bucchinara!
Ma t'o mettesse 'n culo!

E voi rideto, e voi rideto, ma e' song'io 'o cornuto
Song'io ca me port' stu' ccorne tutt'e juorne… 'n capo…
Tras' n'to 'o barbiere: curnuto! Tras' n'to tramm: curnuto!
Ma io, quale curnuto… Io me magnav'e sorde 'e Ofelia tutt'e juorne
Diecimila lire, ventimila lire, trentamila lire, quarantamila cinquantamila sessantamila…
Basta, nun me l'ha vulut' dà cchiù, cessa!

E' stat' o primm' ammore mio. Teneva quarantacinc' anne, e un inizio di scogliosi cronica
Che per curarla si era dovuto vendere la Raffaello, e manc' c'a facevo
Dottori, medicine, una siringa sembrava un'autobotte, ogni matina
Il dottore, tale professor Cagliostri Ernesto, quand'arrivava sembrava quello delle tasse
S'acchiappava dieci, trenta, quaranta, cinquanta, sessantamila lire
E'morta Ofelia, il dottore è deceduto
La mamma e la mamma sono morte, ma io sto semp' cca

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La scarpetta di cristallo

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scarpetta di cristallo di Poesie bambini

La scarpetta di cristallo,
la scarpetta di chi è?
Su donzelle, su provate
la scarpetta al vostro piè!

La scarpetta elegante
di cristallo trasparente:
una dama sconosciuta
dopo il ballo l’ha perduta.

Ora il principe cercando
va con ansia e sospirando:
«Dal mio amore devo andare,
io la voglio ritrovare».

Le fanciulle speranzose
di riuscire presto spose
van provando la scarpetta
ma, ahimé… è troppo stretta!

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La scatola blu – Levante Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La scatola blu – Levante

[Verso 1]
Solo te, solo tre
Solo te e tre accordi per te
Se scendo giù, dove sei tu
Giù in cantina
In una scatola blu
In una scatola

[Verso 1]
Solo te, solo me
Quanto costa cedere
Ad un sorso di rimpianti
Per sentirsi sempre più stanchi ormai
E un po' meno pronti

[Verse 3]
Contro me cento te
Pianger sembra facile
Vendo vento alla gente
Oltre te tutto è niente, lo sai
Tutto è niente se vuoi

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La scatola dei colori

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scatola dei colori di Filastrocche

Ho una scatola dei colori
in cui ogni colore esprime
una sua felicità…
Ho l’arancione per la gioia di vivere.
Ho il verde per radici e foglie,
Ho il blu per il cielo e il mare.
Ho il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduto
e ho disegnato la pace.

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La scatola dei sogni

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La scatola dei sogni di Bambini

Paula Ribo’ Gonzales
(Minguella Deu (Valeri Manera) – Minguella Deu

Avete mai avuto
Una scatola dei tesori?
Di legno, di cartone, di latta…
Io ne ho una meravigliosa.
Certamente adesso avrai
Tanti piccoli tesori
Più belli e rari che mai
Che ora tu ci mostrerai.
La candela di una torta,
Una sveglia che non va,
Un bottone del sofà,
Il portachiavi di papà.
La maniglia di una porta
E un’asticella storta.
Nella scatola cosa c’è?
Tutto quello che piace a te
E se ancora cercherai
Che tesori troverai!
Interludio
Pues os vamos a contar,
Cada uno de nosotros
Lo que se puede encontrar
En la caja de tesoros:
Una pluma que no escribe,
Una foto de bebé,
Unos cromos de picar
Y un caramelo sin chupar,
Una linterna sin pilas
Y un viejo tirachinas.
Já, já, já, sí, sí, sí,
Todo esto me gusta a mi.
Já, já, já, sí, sí, sí,
Ahora vamos a seguir.
Interludio
Che bellezza e che allegria
È una festa di colori.
C’è forse un po’ di magia
Su continua pronti e via!
Un pezzetto di confetto,
La cartina del Perù,
Un pennello di bambù,
Una pallina bianca e blu.
La borraccia col fischietto
E un buffo pupazzetto.
Nella scatola cosa c’è?
Tutto quello che piace a te
E se ancora cercherai
Che tesori troverai!
Vi consiglio di aver cura
Delle scatole perché
Hanno dei tesori che
Li vorrebbe anche un re
E perciò averne una
È proprio una fortuna.
Nella scatola cosa c’è?
Tutto quello che piace a te
E se ancora cercherai
Che tesori troverai!
Nella scatola cosa c’è
Tutto quel che piace a me!
Laralla laralla laralla laralla
Laralla laralla laralla la
Laralla laralla laralla laralla
Laralla laralla larallarallà

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La scatola del cuore – Mark The Hammer Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La scatola del cuore – Mark The Hammer

{Strofa 1}
Ricordi quella volta in cui hai assaggiato
Una tua prima pesca dolcissima?
La rabbia che rimane dopo una delusione
È medicina che guarisce l'ingenuità
Ti vedo...
NO!
No,non ti vedo...
Relativismo cosmico
Ipersensibilità al paracetamolo
Insufficienza e(m)patica
E ti dico così...

{Ritornello}
Perché ti amo...
...la Scatola del cuore
Perché ti amo...
...la Scatola del cuore

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La scatola di soldatini morti

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La scatola di soldatini morti di Gianmarco Fusari

Il Generale fu ferito
fu ferito ad una gamba
i vermi, d’alcool, inebrierà
disinfettando di pietà
l’ingrata terra

ed il Sergente: -Meglio di niente-
tirava sassi nell’acqua scura
contro la noia, un dì, gridò
-Dobbiamo spingerci più a nord!-
-Fuoco alle nuvole!-

girò la ruota, pescò la morte, contro una manica di cittadini insorti

ed un soldato semplice come
un cuore a muro, un albergo a ore
fiore di un campo senza età
già bombardato per metà
dalla monotonia

provò a spiegare il suo dolore ad un esercito di manichini sordi

suona l’allarme, ogni mattina,
rilasso il cuore, è solo un’altra esercitazione
vedi i bagliori? Quello più smorto è la realtà

l’ho barattata, questo Natale, per una scatola di soldatini morti

domani parto, invado il nord e un qualche senso lo avrà

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La scatola nera

Album

È contenuto nei seguenti album:
2004 Zoo di Venere

Testo Della Canzone

La scatola nera di Zoo di Venere

Adesso tocca a me – L’aereo è stato collaudato
Velocità Mach 3 – L’assetto in volo è assicurato
Il casco è anti-shock – La radio è per la ricezione
Velocità Mach 3 – Supererò il muro del suono – per te.

OK – Sono qui – Seconda pista di decollo
Attendo ordini – Dalla torre di controllo
Le mani sulla cloche – Aumento il battito del cuore
La voce dice “go”
E già mi sento proiettare
Io già mi sento proiettare

Via da qui
Lo sento si alza il vento – Che mi riporta da te
Io viaggerò nel tempo – Per ritornare da te

Il cielo da quassù- – Attiva nuove sensazioni
Velocità Mach 3 – Accelera le mie visioni
Più su – La mia cloche – Insegue il battito del cuore
La voce dice “no”
Ma già mi sento proiettare

Via da qui
Lo sento si alza il vento – Che mi riporta da te
Io viaggerò nel tempo – Per ritornare da te

Da te – Volevo il cielo, il cielo vuole me
Con te – Vivevo un sogno, un sogno vive in me

Silenzio, poesia – La radio ormai l’ho disconnessa
Lo so – E’ una follia
Ma io non sono più la stessa
Io non sono più la stessa

Via da qui
Lo sento si alza il vento – Che mi riporta da te
Io viaggerò nel tempo – Per ritornare da te
Lo sento si alza il vento – Che mi riporta da te
Io viaggerò nel tempo – Io viaggerò con te

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La scelta

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 La vida que vendrà

Testo Della Canzone

La scelta di 99 Posse

Dimmi dimmi dimmi cos’è
quel senso di insoddisfazione dentro di te
eppure una casa ce l’hai
uno straccio di lavoro non ti manca e non sai
che cosa cazzo è che rode dentro te
che ti svegli stai incazzato
e nun saie nemmeno pecché- mo sei grande
e devi badare a te stesso al tuo futuro
spesso pensi al tuo futuro- c’è lavoro c’è
basta andarselo a cercare
solo che con il lavoro che c’è
che è nero, saltuario e soprattutto pesante
pagato poco e niente, il tuo futuro qual è
il tuo lavoro per chi è e perché
doversi accontentare sempre di ciò che c’è
Si nun è bbuono pe mmé tienatillo pe tté
io posso scegliere, posso dire di no
chi nun sceglie maie nun perde maie
ma non vince nemmeno
Io non so dove andrò o quanti sbagli avrò fatto
accetto il conflitto sereno
non mi accontento più, voglio tutto
e come gli Assalti ho bisogno di un progetto
per rompere la gabbia, per uscire dal ghetto
e dare un senso a tutta la rabbia
che mi esplode nel petto, lo ammetto
ho bisogno di te mo, ma domani non è detto
preparati al conflitto!
Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto
Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto

Cosa stai cercando dimmi cosa c’è?
dimmi che posso fare qualche cosa per te
dimmi qual è il problema dimmi come e perché
vedi tutto nero la ragione qual è
sei senza riferimento vero no?
sei smarrito senza un punto fermo -mo-
credo di capire – non ti preoccupare
è inevitabile perdersi come in un bicchiere
girando a vuoto nel nocciolo della questione

cercando quel potere quasi paranormale
di capovolgere la situazione cambiare
lo stato di cose attuale…. e intanto….
la vita va avanti ma si fa sempre più complicata
si fa più subdola la minima scelta ti viene negata
se non stai nei ranghi e non rispetti gli schemi
puoi stare sicuro che verrai tagliato fuori
e gli altri bambini ti prenderanno per il culo
per il semplice fatto che non stai in fila con loro
se non rispondi a tutti i crismi richiesti
fatti da parte e lascia passare gli altri
sono le regole dei tempi moderni
se non ti adegui devi cercare nuovi espedienti
nuovi orizzonti nuovi strumenti
nuovi mezzi per affermare che ci sei
…CHE DISSENTI!

Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto
Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto

Dimmi dimmi dimmi perché
mi guardi e non favelli, dimmi dimmi che c’è
tu vuoi sapere da me com’è che si fa,
perché, dov’è che si va fratemo, nun te pozzo aiutà
pecché mo io c’ho nella testa la stessa domanda:
“che cazzo farò?” fino a mmo mi è andata pure bene
fin troppo, ho fatto tanti sbagli e sono ancora in galoppo
ma dimmi, dimmi, dimmi che fa uno che vende i dischi
se nessuno li compra: qua l’Italia va a destra
la sinistra è già a destra e chi è rimasto a sinistra
si spacca e porca vacca! quanto è difficile
esser comunisti oggi non è mica semplice
ma non c’è alternativa: chi lascia la strada vecchia per la nuova
sa quello che lascia ma non sa quello che trova
però ci prova e dimmi, dimmi, dimmi perché
dovrei restare nella strada vecchia, perché?
Voglio saperlo da te com’è che si fa,
perché, dov’è che si va, fratemo
trova tu la risposta, però io mo so
che la vecchia strada del lavoro e dell’onestà
per me è una strada senza via d’uscita
perciò sono qua e que serà serà!

Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto
Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto

Vorrei trovare il modo migliore per dirti ciò che penso
come mi vivo ogni santo giorno
parlare non è facile mettersi a nudo quasi impossibile
e allora provo a scrivere:
faccio di tutto per far coincidere ciò che sono
con ciò che vorrei essere – io ci provo!
ma tu non prendere per oro colato tutto quel che dico
non puoi avere idea di quante volte avrò sbagliato
quante cose avrei voluto fare e non ho fatto
quante quelle che invece di affrontare ho rifuggito
quante le volte che avrei voluto dire
cose che poi per paura non ho detto
quante volte avrei fatto meglio a tacere
– prima di aprire la bocca devi pensare!
e prima di arrenderti tutte le devi provare
non darti per vinto fino a quando non leggi la parola FINE!

Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto
Non so domani dove andrò
per adesso ho già scelto
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto
per adesso ho già scelto
ma da oggi è conflitto
per adesso ho già scelto
ma da oggi è conflitto
Non so domani dove andrò
Non so domani che farò
Non so domani dove andrò
Non so domani che farò
ma da oggi è conflitto

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La Scelta

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La scelta – Caparezza Testo della canzone

La scelta – Caparezza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La scelta – Caparezza

Da grande suonerò la “Pastorale”, ora sul piano resto curvo come un pastorale.
Mio padre è d’umore un po’ grigio, mi vuole prodigio
ma sono solo un bambino e c’è rimasto male.
Padre lascia stare l’alcool, ti rovini, sei severo quando faccio tirocini.
Io sono romantico ma pure tu. Mi vedi solo come un mazzo di fiorini!
Sono Ludovico, culto, mito, donne mi scansano come avessi avuto il tifo.
Troppi affanni, a 30 anni ho perduto udito, tu mi parli e mi pari un fottuto mimo.
Se la mettiamo su questo piano la mia vita ha senso se la mettiamo su questo piano,
quindi prendo lo sgabellino e lascio la corda, canto l’“Inno alla gioia”
perché vedo l’abisso ma su questo, plano.
Scrivo mille lettere, faccio rumore, lotto col silenzio ma ce la farò.
Tengo la mia musica, lascio l’amore, io sarò immortale, la mia amata no.

E sono contento della scelta che ho fatto. Nemmeno un rimorso nemmeno un rimpianto.
Si, sono contento, che bella scoperta. Non serve nient’altro che fare una scelta.
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica, questa è la mia vita non dimenticarlo.

Mi chiamo Marco.
Sento il gelo dei riflettori, vorrei rimanerne fuori ma il mondo vuole che vada in tour.
Entro in classifica perché la fama è cieca, così cieca che in fondo non mi riguarda più.
E’ un buon lavoro, incasso da molto, vale come un disco d’oro in cassa da morto,
voglio fissare mio figlio, il tempo passa e m’accorgo
che sto fissando un foglio tipo carta da forno.
Hey, sono Marco, new romantico, sotto palco scompaio, “puff” come borotalco.
Che guaio, bruciano il mio contratto ché il sound è cupo, rarefatto.
Ho preparato un ritiro veloce, la mia famiglia è più importante di un giro di note
e questi parlano, parlano mentre io sto ricucendo la vita con un filo di voce.
E non lascio lettere, niente rumore, amo il mio silenzio e non comprendi quanto.
Grazie per gli applausi ma ho scelto l’amore, questa è la mia vita non dimenticarlo.

E sono contento della scelta che ho fatto. Nemmeno un rimorso nemmeno un rimpianto.
Si, sono contento, che bella scoperta. Non serve nient’altro che fare una scelta.
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica, questa è la mia vita non dimenticarlo.

O continuare gli accordi o game over, Guardare il mondo da sobri o in hangover
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee
Casa e famiglia o canzoni e le prove, O con i figli o tra i corni e le viole
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark o Bee

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La scelta – La Scelta

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La scelta – La Scelta di La Scelta

So che tutto il tempo che mi pesa passerà
So di viverlo in momenti e ben metà
So cambiare angolazioni proprio come te
Poi distinguerne gli effetti dai perchè…
Non parlare a volte complica le cose
Basta un’espressione, ti racconterà
Del mio mondo, della mia serenità…

Semplice dimostrare che l’istinto vale più di un altro compromesso inutile,
Imparare che la scelta vuole un segno inaspettatamente, aspettalo!
D’improvviso mi sorprende, sorprende, sorprende…

So che l’equilibrio costa troppa intimità
Cerco di pensare a non pensare
Che domani, il mio domani
Sospiro di ieri…

Semplice dimostrare che l’istinto vale più di un altro compromesso inutile,
Imparare che la scelta vuole un segno inaspettatamente, aspettalo!
D’improvviso mi sorprende
Semplice dimostrare che l’istinto vale più di un altro compromesso inutile,
Imparare che la scelta vuole un segno ehhh
D’improvviso mi sorprende…
D’improvviso mi sorprende…
sorprende…
sorprende…

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La scelta – Marco Fabi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La scelta – Marco Fabi di Marco Fabi

Musica: marco fabi
Testo: francesco de nigris

Solo per te
Io scordo tutto
E aspetto che tu
Mi guardi e poi? e poi

Ora sei qui
Riposa con me
Saro’ leggero e calmo
La notte aspetta

Ho lasciato per te
Tutte le cose che
Serviranno d’ inverno
Quando saro’
Lontano da qui
Sabbia nel vento
Quando saro’
Ricordo
Che ti scivola dentro
Quando saro’
Un grido
Che rompe il silenzio

Rit.
Non so…
Amarti non so
Se ho…
Sbagliato non so

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La Scelta – Marco Fabi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scelta – Marco Fabi

Musica: marco fabi
Testo: francesco de nigris

Solo per te
Io scordo tutto
E aspetto che tu
Mi guardi e poi… e poi

Ora sei qui
Riposa con me
Saro' leggero e calmo
La notte aspetta

Ho lasciato per te
Tutte le cose che
Serviranno d' inverno
Quando saro'
Lontano da qui
Sabbia nel vento
Quando saro'
Ricordo
Che ti scivola dentro
Quando saro'
Un grido
Che rompe il silenzio

Rit
Non so...
Amarti non so
Se ho...
Sbagliato non so

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La scelta – Studio 3

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Incontenibile

Testo Della Canzone

La scelta – Studio 3 di Studio 3

Si parla tanto
Di come è facile
Buttare al vento quelle storie così belle
Adolescenti, Piccoli adulti,
Coinvolti in storie troppo grandi che…
Portiamo avanti,
Prima per gioco e poi,
Dimenticando che la fuori c’è anche il mondo
Rubiamo sogni e inconsapevoli
Giorno dopo giorno ci cuciamo sulla pelle

E condividendo
Le prime paure, le nostre esperienze…
Immaginando
Come sarà ma invece poi
Cosa c’è?
Cos’è successo se
D’un tratto non c’è più colore,muore tutto se
Non ci sono lacrime
E’ un sentimento che
Si scioglie lento,
Quanto amore, quanto male fa?
Ma oggi dovrò perderti…

Restiamo vigili per quel telefono
La nostra prima tentazione nella notte
Guardiamo il mondo, a tutto tondo
Quando ogni certezza ci diventa maledetta

E condividendo
Le prime paure le scelte future,
Immaginando
Come sarebbe ancora ma
Cosa c’è?
Cos’è successo se
D’un tratto non c’è più colore, muore tutto se
Non ci sono lacrime
E’ un sentimento che
Si scioglie lento,
Quanto amore,quanto male fa?
Ma oggi dovrò perderti…

Perchè non ci basta mai
Vivere come siamo
Non ci accontentiamo mai di una vita di emozioni
Siamo così…

Cosa c’è?
Cos’è successo se
D’un tratto non c’è più colore, muore tutto
Se non ci sono lacrime
E’ un sentimento che si scioglie lento,
Quanto amore,quanto male fa?
Ma oggi dovrò perderti..

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La scelta d’un mestiere

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scelta d'un mestiere di Lina Schwarz

Lina Schwarz

Ho da scegliermi un mestiere
pensa Piero tutto il giorno.
Se facessi il panettiere?
Ah, ma scotta troppo, il forno!
Se facessi il muratore?…
Ma il mestiere è troppo duro!
Forse, forse il minatore…
E se piglio il torcicollo?..
Potrei fare l’imbianchino…
Mi farò spazzacamino!
Ho da fare il macellaio?
Beh, quel sangue mi fa orror.
O, se andassi marinaio?
Ma del mare ho tal terror!…
Cosi, Piero, tutto il giorno.
per cercar la professione,
se ne va girando intorno,
sfaccendato e bighellone.
Cerca, cerca, il tempo passa…
Nulla impara e nulla sa
e, se in ozio ora s’ingrassa,

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La scelta del mestiere

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scelta del mestiere di Poesie bambini

“Ho da scegliermi un mestiere”,
pensa Piero tutto il giorno.
“Se facessi il panettiere?
Oh, ma scotta troppo il forno!…
Se facessi il muratore?
Ma il mestiere e’ tanto duro!
Forse forse il minatore…
Ma star sempre giU’ all’oscuro!
Potrei fare l’imbianchino…
E se piglio il torcicollo?
Mi farO’ spazzacamino!
E se il tetto mi dA’ un crollo?
Ho da fare il macellaio?
Be’! quel sangue mi fa orror!
O se andassi marinaio?
Ma del mare ho un tal terror!…”
CosI’ Piero tutto il giorno,
per cercar la professione,
se ne va girando intorno
sfaccendato e bighellone.
Cerca cerca, il tempo passa…
nulla importa e nulla sa,
e se in ozio ora s’ingrassa,
come mai la finirA’?

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La Scelta Sbagliata – Willie Peyote Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scelta Sbagliata – Willie Peyote

{Strofa 1: Willie Peyote}
Non puoi farmene una colpa
Se a forza di star male ti ci abitui un poco per volta
M'hai salvato la vita distruggendone un pezzo per volta
Senza dubbi di sorta, sicura
È questo che più fa paura
La verità non esiste in natura
Non esiste una cura
Che poi, non è che l'abbia cercata
Mi hanno detto: "È fatica sprecata"
Se posso faccio la scelta sbagliata
Giornata di inizio novembre
O almeno, stando al calendario dovrebbe
In cielo come una strana pellicola
Fa freddo, ma non si direbbe
E alla gente tanto basta
Una giacca leggera fuori stagione
È una buona ragione
Per farli sorridere
In fondo è già tutto difficile
Fingere, scegliere, vivere
La consapevolezza di aver fatto volutamente la scelta sbagliata
A volte ti rende invincibile

{Ritornello: Tormento & Willie Peyote}
È che a te va tutto bene così com'è
A me no
A me no
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che so?
A te va tutto bene così com'è
A me no, no, no
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che ho?

{Bridge 1: Tormento}
Da troppo ormai non mi convinci, non ci sto
Mi allontani, mi respingi, KO
Ho la voglia di riuscirci da solo e ho
Una vena di follia coltivo già da un po'

{Strofa 2: Willie Peyote}
Come spiegarti?
Da gagno giocavo spesso da solo
E adesso non riesco a giocare con gli altri
O almeno non sempre, vogliate scusarmi
Però in fondo di me puoi fidarti
Dico sempre la verità
Come gli ubriachi, i bambini e i leggings
Potessi starei da sempre zitto come Maggie
Ma senti
Vedo ogni intimo sintomo e so
Che alla fine vorrebbero dirmi di no
Finti però
Convinti che i simboli indichino
Chi può e chi no
"Ma che stupido!"
Per scrupolo dubito spesso
È l'unico modo che ho per adesso
È la scelta sbagliata, e lo so
Ma ho disobbedito e disobbedirò

{Ritornello: Tormento & Willie Peyote}
È che a te va tutto bene così com'è
A me no
A me no
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che so?
A te va tutto bene così com'è
A me no, no, no
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che ho?

{Bridge 2: Tormento}
Ce la farò? Ce la farò? Non ce la farò
Ce la farò? Ce la farò? Non ce la farò
Ce la farò? Ce la farò? Non ce la farò
Ce la farò? Devi credere in me almeno un po'

{Ritornello: Tormento & Willie Peyote}
È che a te va tutto bene così com'è
A me no
A me no
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che so?
A te va tutto bene così com'è
A me no, no, no
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che ho?

{Outro: Tormento & Willie Peyote}
Ce la farò? Non ce la farò
Ce la farò, ce la farò
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che so?
Ce la farò? Ce la farò? Non ce la farò
Ce la farò, ce la farò
Cosa c'è che non va se metti in dubbio quel poco che ho?

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La Scelta Svelta – Flaminio Maphia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scelta Svelta – Flaminio Maphia

Lo so è scadente il mondo di oggi gente negativa ma non hai alternativa
Io dico che ognuno va sulla sua strada
Ognuno fa la sua scelta allora falla, bada
Alla svelta vada come vada
La mia scelta l'ho fatta, fare musica si tratta
Aspettando come sette e mezzo la matta
Per Rude di lottare non è mai abbastanza
Perché finche c'è vita c'è speranza

RIT.: Il mondo è come un mare in tormenta
Perciò fai la tua scelta
Muovi le tue carte vincenti alla svelta
E se perdi l'occasione ritenta

Il nome sulle spalle è fastidioso
Da organizzazione a delinquere di stampo mafioso
Ma questo non vuol dire che prima di ascoltare
La tua bocca devi aprire e dargli fiato senza pensare
Perché io so di città, vivo in città e parlo di città
E di questa zozza società
Impicci sopra impicci per poter svoltà
Ma da ora sono le liriche la mia specialità
E tu vuoi fottere me per la tua sporca svolta
Dici che sono cambiato perché ho fatto la mia scelta
Giusta o sbagliata questo non importa
Però quando starò in cima guai a te se apri bocca
Perché di parole abbondi ma non vedo i fatti
L'amicizia è lunga solo se sono chiari i patti
Fai la scelta svelta che la vita ha fretta
La vita non aspetta fai alla svelta la tua scelta

RIT.: Il mondo è come un mare in tormenta
Perciò fai la tua scelta
Muovi le tue carte vincenti alla svelta
E se perdi l'occasione ritenta
Ormai sei in gioco continua a giocare
Perché l'asso pigliatutto mi pare
Perciò non te lo fare scappare
Cerca di non barare, non copiare
E non aspettare che i problemi ti schiaccino
Combattili fino a che non crollino
Perché prima o poi il tuo momento verrà
Perciò non farti prendere dalla negatività
La vita è come un gioco a carte
Impara l'arte e la metti poi da parte
Che di sicuro la sfrutti poi in futuro
Il domani sarà roseo ma il presente è più che scuro
L'ho voluta la bicicletta e ora pedalo
Non ti aspettar niente perché niente ti regalo
Questo è il preludio che anticipa il tripudio
Se la gente ti dà odio tu rispondi con lo studio

RIT.: Il mondo è come un mare in tormenta
Perciò fai la tua scelta
Muovi le tue carte vincenti alla svelta
E se perdi l'occasione ritenta

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La Scena Patetica – Artemoltobuffa Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scena Patetica – Artemoltobuffa

Questa è la scena patetica
In cui lui
Fa armi e bagagli
Questa è la scena patetica
In cui lui
Prende e se ne va

Cancella ogni sua traccia:
Cancella ogni sua traccia
Prende e se ne va

Questa è la scena romantica
In cui lui
Ci scrive lettere

Cancella ogni sua traccia:
Cancella ogni sua traccia:
La borsa sulla spalla
Cancella ogni sua traccia

Prende e se ne va
Prende e se ne va

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La scenza

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scenza di Pasquino da Todi

Pasquino da Todi

Mo Tolomeo giurava che la tera
Stesse lì ferma e je girasse attorno,
P’alluminalla er sole e, come un forno,
P’ariscallalla da matina a sera.

Copernico ciaveva l’oppignone
Che annassero le cose pe’ l’inverso.
L’astrolomo studiava l’universo
E confermò d’avecce poi raggione.

Su la teoria geocentrica, l’umano,
Pe’ milleetrecentanni cià creduto,
Pe’ poi toccà la verità co’ mano.

Bisogna fa’ tesoro! La sperienza
Ce deve d’amparà su ‘sto vissuto,
Che scenza spesso poi nega la scenza.

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La scerta

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scerta di Gioacchino Belli

di Gioacchino Belli 1832

Sta accusì. La padrona cor padrone,
Volenno marità la padroncina
Je portonno davanti una matina,
Pe sceje, du’ bravissime perzone.

Un de li dua aveva una ventina
D’anni, e du’ spalle peggio de Sanzone;
E l’antro lo diceveno un riccone
Ma aveva un po’ la testa cennerina.

Subbito er giuvinotto de quer paro
Se fece avanti a dì: “Sora Lucia,
Chi volete de noi? parlate chiaro”.

“Pe dilla, me piacete voi e lui”,
Rispose la zitella; “e ppijerìa
Er cicio vostro e li quadrini sui”.

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La scerta der Papa

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scerta der Papa di Gioacchino Belli

di Gioacchino Belli

Sò fornaciaro, sì sò fornaciaro,
sò un cazzaccio, sò un tufo, sò un cojone:
ma la raggione la capisco a paro
de chiunque sa intenne la ragione.

Scejenno un Papa, sor dottor mio caro,
drent’a ‘na settantina de perzone,
e manco sempre tante, è caso raro
che s’azzecchino in lui qualità bone.

Perché s’ha da creà sempre un de loro?
Perché ogni tanto nun ze fa filice
un brav’omo che attenne ar zu’ lavoro?

Mettémo caso: io sto abbottanno er vetro?
Entra un Eminentissimo e me dice:
sor Titta, è Papa lei: vienghi a San Pietro.

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La schiena – Paolo Benvegnù Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La schiena – Paolo Benvegnù

Tutti i respiri che ho sono per te
Tutti i respiri che hai
È così che ogni goccia di me scava la tua schiena
Lentamente
Con un ritmo costante

Dove vai? Cosa fai?
Con chi stai parlando? Cosa stai bevendo? Ascoltami
Cerca di evitare le tue distrazioni
È così che ogni goccia di me scava la tua schiena
Lentamente
Con un ritmo costante

Non hai padroni. Lo so
E non hai limiti e non hai risposte
Ma solo un vago senso di eleganza
Per questo ti insegno la pazienza
È così che ogni goccia di me scava la tua schiena
Lentamente
Con un ritmo costante
È così che ogni goccia di te scava la mia schiena
Lentamente
Con un ritmo costante

Certo
L'ambizione è un lusso
Come la miseria. La Privazione. La Punizione
Ti guardi intorno e non sai chi cercare
Per questo ti insegno a costruire
E a dare spazio alle tue idee più strane
A mescolare estro e perversione
Perche' Dio non guarda
Dio bestemmia. E alla volte non si applica

Respira. Guarda il cielo. Guarda le stagioni passare
Prendi posizione. Viaggia
Ricerca la tua parte migliore
Non hai nemmeno un idolo da venerare
Nemmeno quattro soldi per andare al mare
Di notte a immaginare
Nuotare

E così la seduzione ed i calmanti
Le vertigine e gli svenimenti
Gli sfinimenti
Il controllo di tutti i movimenti
È così che ogni goccia di te scava la mia schiena
Lentamente
Con un ritmo costante
È così che ogni goccia di me scava la tua schiena
Lentamente
Con un ritmo costante
Tutti i respiri che ho sono per te
Tutti i respiri che hai
È così che ogni goccia di te scava la mia schiena
Lentamente

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La Sciamana E Il Testimone – Marnero Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sciamana E Il Testimone – Marnero

LA SCIAMANA
L’uomo nasce e muore, nel mezzo vive
Dimmi, se sei morto, dove è la tua tomba?
Creature smarrite nell’illusione si risvegliano
Solo con un chiodo piantato dentro al piede
Tutto viene dall’acqua
Le condizioni si sono determinate

IL TESTIMONE
Non fuggire né galleggiare
Ci deve essere un modo altro
Non negare né annegare, ad un passo dallo schianto
Non c’è, sotto il tappeto, niente di ciò che hai perso
Niente dietro la tenda, in un senso o nel suo inverso
Se guardi dentro l’abisso il sommerso ora è riemerso
Se guardi dentro lo specchio conti un numero diverso
Sulla frontiera fra ascoltare e sentire
Fra sentire e comprendere, fra conoscere e agire
Fra luce e buio, fra mare e porto:
Le cose avvengono sul bordo
Dietro le quinte, improvvisamente
Si alza il sipario, ma dietro non c’è più niente
Dietro le quinte non c’è più niente
Il teatro brucia e nessuno si accorge di niente
Ma poi il tribunale brucia, il testimone è uno di noi
Ultima volta per le obiezioni respinte
Ultima volta per le obiezioni accolte
C’è un’ultima volta per ogni cosa
C’è un’ultima volta anche per le ultime volte
Ultima volta per colpevoli e assolti
Ultima volta per le speranze di salvezza
Niente è successo se nessuno lo racconta
Ma non abbiamo prove da portare in tribunale
Ma solo un testimone di cui non ci si può neanche fidare
(Io lo so, so che è vero, sono uno di voi, sono voi)
E anche se fossero solo parole
Qualcuno c’è che sta parlando
Non negare né ignorare che il fallimento
È fino in fondo, ad un passo dallo schianto
Il dolore è testimone che la fine ci alita sul collo
Alzare il bavero ed andare, ad un passo dal tracollo
E anche se fossero solo parole
Qualcuno c’è che sta ascoltando
Non negare né annegare quello che resta sul fondo
Ad un passo dallo schianto

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LA SCIMMIA È PAZZA – M¥SS KETA Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
LA SCIMMIA È PAZZA – M¥SS KETA

{Intro}
Però non sento un cazzo io
Cioè non sento proprio nulla
Ok, ok, ok
Abbassa che se no si sente il ritorno, no?
Si sente il ritorno o no?

{Strofa 1}
Ho una cella a Guantanamo (bomba)
VIP cinque stelle
Per via di un contatto
Che ho venduto ai 5 Stelle

Total look Eckhaus Latta
Vado a fare la matta (ciao bello)
Se la libertà è morta (amen)
Beh io sono risorta

La regina del prime time tv, sì
Eccomi qui
Eccomi qui

Ho un server statale (what?)
Per il backup di Tinder
Ero su Skype con la Merkel (e poi?)
Mi ha mostrato le zinne

{Ritornello}
A scimmia è pazz
A scimmia è pazz, a scimmia è pazz, a scimmia è pazz
A scimmia è pazz
A scimmia è pazz, a scimmia è pazz, a scimmia è pazz
A scimmia è pazz
A scimmia è pazz, a scimmia è pazz, a scimmia è pazz

{Strofa 2}
Camminavo per le strade del web
C’era una scimmia su un alberello (ah sì)
Mi dice: “Madame vieni qui”
Mi salta addosso e mi mangia il cervello (oh no)
Mi morde il collo e mi stacca la faccia
Mi svuota la testa e ci si installa
Fatto sta che poi ho messo una maschera
E poi boh tutto il resto è storia

Oh, dov’è la regina di MTV?
Eccomi qui, eccomi qui

Quando penso a D’Alema
È quasi sempre un problema
La mamma me lo diceva
Non dovevo innamorarmi di un collega

{Ritornello}
A scimmia è pazz (mamma)
A scimmia è jazz (mamma)
Uscimm in piazza (mamma)
Magnamm a pizz (mamma)
La scena ammazz (mamma)
La scema in piazza (mamma)
La pizza in piazza (pizza)
La scema è pazza (mamma)
Faccim e pazz (mamma)
Uscimm matt (mamma)
Oscena in piazza (mamma)

A scimmia è pazz
A scimmia è pazz

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La Scimmia Pensa La Scimmia Fa – Brain Fno Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scimmia Pensa La Scimmia Fa – Brain Fno

{Strofa 1 Brain}
Yo! Sarà che ho il piede pesante, ma vado veloce sui ritmi stuntman
Sto come Tony Hawk sulle rampe, scivola il flow che dò sulla dubstep
Io non tollero l'intollerante, ho Lucky Strikes per tenerti distante
Ho la scimmia che pensa e la scimmia che fa una canna gigante
Lascio il sangue sopra ogni traccia in play
È il mio Nirvana ed io Kurt KoBrain
Okay, vengo dal basso e se non mi rispetti c'è un gancio di rime alla Cassius Clay
Ehi, sei proprio tu John Wayne? e io chi cazzo sarei?
Un MC con la classe di Messi e i riflessi di chi c'ha una botta da Silver Haze
Hey! qui zero b-boy scout, zero Lil' Wayne, zero VIP, zero clown
No MC fashion house (?) fascio ti rimando a Casa Pound, ciao
La tua roba a me m'annoia mi manda in paranoia la elimino
Sono il boia con l'ascia sul collo di Povia che libero quando scatta il giusto sound
Ho più fiato nei polmoni dei tuoi calciatori nonostante
Sto coi fumatori peggiori coltivatori di piante che rendono i colori di 'sto mondo più interessante
È per questo che se sto al lavoro, a casa, al volante ho in testa un pensiero costante
(cosa cosa?) è una scimmia che pensa a una scimmia che fa una canna gigante, vez!

{Chorus Brain x1}
Ho la scimmia che pensa
E la scimmia che fa una canna gigante, vez!
Ho la scimmia che pensa
E la scimmia che fa fa fa fa fa "uh!"
Ho la scimmia che pensa
E la scimmia che fa una canna gigante, vez!
Ho la scimmia che pensa
E la scimmia che fa fa fa fa fa "uh!"
Questa va a tutti i fumatori bolognesi e non
Questa va a tutti i fumatori di bong, oh-oh!
Questa va a tutti i fumatori di joint
Questa va a tutti i fumatori se sei giù con noi!

{scratches DJ Rod}

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La scimmia, la volpe e le scarpe

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Zecchino d’oro

Testo Della Canzone

La scimmia, la volpe e le scarpe di Zecchino d’oro

(Titolo originale: “Osaru no cagoya”)
(お猿のかご屋) (Giappone)
(Testo: Minoru Kainuma – Takeo Yamagami – Testo Italiano: Antonella Boriani – Musica: Minoru Kainuma)
Ryōma Kainuma (海沼 亮午)

SOLISTA:
Sulla strada per Osaka la scimmia trafelata passava con un cesto di bambù,
Quando vide inaspettata la volpe argentata con le scarpe nuove blu.
CORO:
Quella scimmia trafelata in viaggio per Osaka le scarpette nuove ammirò,
Eran belle per davvero coi lacci tutti d’oro e perfino qualche strass!
SOLISTA:
“Le mie scarpe non voglio sporcare
Nella strada che porta in città.
SOLISTA +
CORO:
Con il cesto mi devi portare!”
SOLISTA:
La volpe ordinò con vanità!
CORO:
Una scimmia sai scarpe non ha mai, ma ti porterà col cuore dove tu vorrai.
SOLISTA +
CORO:
Essa essa essa hoi sassa
Sulla strada per Osaka sai chi passa,
SOLISTA:
A cavallo di una scimmia una volpe c’è
Ascoltando la canzone capirai perché
CORO:
Non è mai quel che hai che ti fa brillare, ma soltanto quel che sai donare.
SOLISTA:
Quella scimmia trafelata, in viaggio per Osaka, la volpe sulle spalle caricò,
CORO:
Ma pesava per davvero e dopo un capogiro, lunga stesa scivolò.
SOLISTA:
Fu così che la volpe pentita per aver agito con vanità
SOLISTA +
CORO:
Caricò la scimmietta ferita
SOLISTA:
E nel cesto la portò in città.
CORO:
Un amico sai non ti lascia mai, ma ti porterà col cuore dove tu vorrai.
SOLISTA +
CORO:
Essa essa essa hoi sassa
SOLISTA:
Osaruno kagoyada hoi sassa
Higureno yamamici hosoi mici
Odawara giocin burasagete
Sole yattoko dokkoi hoi sassa hoi hoi hoi hoi sassa.
CORO:
Quella volpe, bambini, ha capito ciò che dà vera felicità:
E’ l’affetto che ti dona un amico, vale più di due scarpette con strass.
SOLISTA:
Un amico sai non ti lascia mai!
SOLISTA +
CORO:
Essa essa essa hoi sassa
Sulla strada per Osaka sai chi passa,
SOLISTA:
A cavallo di una volpe una scimmia c’è
Ascoltando la canzone capirai perché
SOLISTA +
CORO:
Non è mai quel che hai che ti fa brillare, ma soltanto quel che sai donare.

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La scimmietta

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scimmietta di Filastrocche

La scimmietta Gianmaria
lava la sua biancheria
nella boccia dell’inchiostro.
Poi lo asciuga, te lo mostro,
nel mio fazzoletto buono!

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La scogliera

Album

È contenuto nei seguenti album:
1985 E’ Piazza del Campo

Testo Della Canzone

La scogliera di Mario Castelnuovo

L’orizzonte ha già tagliato il cielo e non ha più paure,
Teresina con lo sguardo al mare il sole accoglierà
fra le gambe caffelatte e il cuore che non ha colore
fra la musica delle cicale il mare frugherà…

“M’hanno detto che quand’è arrivato lui sbarcò dal mare,
m’hanno detto ad occhio e croce qui, proprio nel posto mio,
so soltanto che mia madre penso solo per amore…
l’ha portato sugli scogli… è qui che sono nata io…

E tu chi sei?… ti avvicini o no… perché non vuoi?…
…ti vergogni di me?… ma guardavi, lo so…
ma dai, se vuoi ti racconto, però se vieni qui,
il segreto che ho, e ti farò l’amore…”

L’orizzonte ha spettinato i cuori di chi fa l’amore…
Teresina adesso in fondo al mare non ci guarda più…

“M’hanno detto che mio padre odiava solo per amore,
m’hanno detto che i corsari veri erano a casa mia…
so soltanto che la guerra è guerra e che non ha colore,
so soltanto che la guerra è guerra, e non è bella mai…

E tu chi sei?… ti avvicini o no… perché non vuoi?…
…ti vergogni di me?… ma guardavi, lo sai…
ma dai, se vuoi ti racconto, però se vieni qui,
il segreto che ho, e ti farò l’amore…”

L’orizzonte ha spettinato i cuori pure alle cicale,
Teresina adesso in fondo al mare non ci guarda, ma…
so soltanto che la guerra è guerra e che non ha colore…
solo questa perla nera che domani tornerà.

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La scommessa più grande – Cherba Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La scommessa più grande – Cherba

Un'altra estate alle porte
Un altro inverno alle spalle
Un'altra notte che mi assale
Con le sue domande
Al tempo,no non importa
Se sei pronto o meno
Ed il mio piano è vacillato
Di fronte al tuo arrivo
Con la tua storia viva nel tuo sguardo
Tutto il contrario di ogni mio percorso
Ed ora scrivo di te che eri
La meta sconosciuta di questa mia avventura

Ed ogni dubbio che ho sul mio futuro
Si spegne nella semplicità
Di te che mi stai vicino
Sei la scommessa più grande che ho fatto
Forse mi sbaglio,ma se guardo a domani lo sento

Saremo ancora qui,su questa nostra strada ah
A disegnare insieme,questa nostra storia ah
Senza paura di sentire il tempo scorrere
Se ogni fine è un nuovo inizio
Quando siamo io e te
Ma non per mano qui,su questa nostra strada ah

In mezzo a un mondo che corre
Ci vuole coraggio a fermarsi
E assaporare lentamente tutti quei momenti
In cui ti guardo negli occhi,non c'è bisogno che parli
Sei la risposta a tutto quello che mi manda in crisi
Ci ho messo un attimo a decidere che
Giorno per giorno,mi sarei preso cura di te
L'amore è un dono prezioso,da coltivare nel tempo
Per far sbocciare come primavera,il tuo sorriso

Ed ogni dubbio che ho,sul mio futuro
Si spegne nella semplicità,di te che mi stai vicino
Sei la scommessa più grande che ho fatto
Forse mi sbaglio ma se guardo a domani lo sento

Saremo ancora qui,su questa nostra strada ah
A disegnare insieme,questa nostra storia ah
Senza paura di sentire il tempo scorrere
Se ogni fine è un nuovo inizio
Quando siamo io e te
Ma non per mano qui,su questa nostra strada ah

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La Scomparsa Del Pescatore – Ensi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Scomparsa Del Pescatore – Ensi

{Verso 1: Ensi}
Se una canzone ti entra in testa dalla sera prima
Come spesso succede, poi te la ritrovi alla mattina
E lui la canticchiava dalle sette e un quarto
Da quando la sveglia gli ricordava di essere già in ritardo
Ha un hangover pesante come un Range Rover
Fa lo slalom gigante fra le bottiglie di Slalom vuote
Arriva in bagno, si lava e si guarda negli occhi
Come chi sa che lei non chiamerà nemmeno oggi
E si prepara al volo, fa colazione con una Marlboro
Come metà degli italiani, odia il suo lavoro
E sogna il cash di grattare quello buono
Ha mille motivi per mollare e in testa ha un motivetto solo
Il ritornello fa (la la la la la la)
Se lo ripete di continuo tipo un mantra
Non è un grande fan, ma gli è rimasta impressa e se la canta
Parla di un pescatore e ha un testo di spessore
Non si ricorda tutte le parole, ma non gli frega
Mentre va a piedi sotto casa del collega
Smezzano il viaggio per l'ufficio ogni mattina
Non per la compagnia, costa due Euro un litro di benzina
Arriva e lo saluta con discorsi di routine
Tipo discorsi da ascensore, è solo Lunedì
Robe tipo "oggi forse piove anche se il meteo dava il Sole"
E "non vedo l'ora che sia Venerdì"
E lui continua a canticchiare fra sé e sé
Mentre il collega guida in città come a Laguna Seca
E gli chiede che canzone è
Lui risponde "te di musica non sai una sega"
Questo è De Andrè
L'amico quasi offeso dice "guarda
Mio padre in casa ha tutti i dischi e suona pure la chitarra
Conosco tutta la discografia e non prendermi per il culo
Questa non l'ho mai sentita in vita mia"
Lui spiega

{Rit.}
Nessuno ricorda l'effetto che fa
Ti entrava in testa con facilità
Ma aveva nel testo parole profonde che andavano oltre la banalità
Faceva "la la la la la la la"
Faceva "la la la la la la la"
E parlava di un sorriso, del sole, del pane e del vino
Di un pescatore e un assassino

{Vese 2: Ensi}
Ma come non la conosci, questa è un classico
Questa è un must, io non ne mastico, ma questa chiunque la sa
Mentre parcheggiano la canta
La sera prima l'ha sentita in un programma in radio sugli anni '70
Ed è convinto non si sbaglia, ride e dice "guarda
Chiedi a papà che te la fa con la chitarra"
Quindi salgono in ufficio e il collega fa "non discuto"
Quanto scommetti che non è De Andrè? Cercala su Google!
Lui accetta, la cerca e non trova niente
Stupito chiede ad altri e gli rispondono ugualmente
Vuole andare a fondo, ma non c'è storia
Come se il mondo l'avesse cancellata a tutti dalla memoria
Quindi stop, ha un cerchio nella testa e ci fa l'hula-hoop
Si rimette a lavorare, poi vede la otto in buca
All'improvviso sente il treno fischiare come Belluca
E si accende la lampadina
In una mano ha un gratta e vinci da un milione nell'altra una monetina
E pensa a quanti soldi farà scrivendola al posto suo
E pensa che l'avremmo fatto tutti al posto suo
Quindi stop, non parla con nessuno ormai da un po'
Non si ricorda tutto il testo, a volte se lo inventa
Ma si ricorda bene il senso, quindi scrive e non si ferma
Tanto sa che...

{Rit.}

{Verse 3: Ensi}
Se una canzone ti entra in testa dalla sera prima
Come spesso succede, poi te la ritrovi alla mattina
Ma lui si era assopito e non si era svegliato
Il solco lungo il viso era il segno del cuscino, lo aveva sognato
Lui vede il rosso in banca e vede il verde speranza
Nel mezzo il bianco del vestito della sua ragazza
E questo è il sogno tricolore della svolta
L'occasione di un pescatore per fare pesca grossa

{Rit.}

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La scomunica

Testo Della Canzone

La scomunica di Canzoni politiche

Raffaele Mario Offidani (Spartacus Picenus)

Chi incatenò l’umanità che langue
e l’inondò di lacrime e di sangue
ci non ebbe nè cuore nè coscienza
fu detto “l’Uomo della Provvidenza”

Ma chi per la giustizia tutto ha dato
dal Sant’Uffizio fu scomunicato
Chiediamo a chi ci guarda da lassù
“Quale è il vero cristiano buon Gesù”

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La sconosciuta

Album

È contenuto nei seguenti album:

2011 Decadancing

Testo Della Canzone

La sconosciuta di Ivano Fossati

Posso aspettare, è solo un attimo..
Posso aspettare, è solo un secolo..
Poi ti vedrò
dirò il tuo nome
e un altro nome, avrò
Io mi ricordo le lacrime perdute
Quelle nei sogni e quelle dentro di me
oggi come una sconosciuta
Ritorni
Posso aspettare, per la tua bocca..
Posso aspettare, che la tua marea mi tocchi..
Serve coraggio
a ricominciare
E non sbagliare, ancora
Vivo a qualunque prezzo
e non è questo il peggio
Non voglio aspettare alla porta
nessuno mai più.
E tu come una sconosciuta, ritorni..
Io ti vedrò
Lontanissima…
E un altro nome ti darò
io che ho lavorato, io che ho aspettato..
Ancora un milione di buone parole dirò
e tu come una sconosciuta
Ritorni.

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La sconosciuta – Ivano Fossati Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sconosciuta – Ivano Fossati

Posso aspettare, è solo un attimo..
Posso aspettare, è solo un secolo..
Poi ti vedrò
Dirò il tuo nome
E un altro nome, avrò
Io mi ricordo le lacrime perdute
Quelle nei sogni e quelle dentro di me
Oggi come una sconosciuta
Ritorni
Posso aspettare, per la tua bocca..
Posso aspettare, che la tua marea mi tocchi..
Serve coraggio
A ricominciare
E non sbagliare, ancora
Vivo a qualunque prezzo
E non è questo il peggio
Non voglio aspettare alla porta
Nessuno mai più
E tu come una sconosciuta, ritorni..
Io ti vedrò
Lontanissima...
E un altro nome ti darò
Io che ho lavorato, io che ho aspettato..
Ancora un milione di buone parole dirò e tu come una sconosciuta
Ritorni

(Grazie a Simona per questo testo)
Posso aspettare, è solo un attimo..
Posso aspettare, è solo un secolo..
Poi ti vedrò
Dirò il tuo nome
E un altro nome, avrò
Io mi ricordo le lacrime perdute
Quelle nei sogni e quelle dentro di me
Oggi come una sconosciuta
Ritorni
Posso aspettare, per la tua bocca..
Posso aspettare, che la tua marea mi tocchi..
Serve coraggio
A ricominciare
E non sbagliare, ancora
Vivo a qualunque prezzo
E non è questo il peggio
Non voglio aspettare alla porta
Nessuno mai più
E tu come una sconosciuta, ritorni..
Io ti vedrò
Lontanissima...
E un altro nome ti darò
Io che ho lavorato, io che ho aspettato..
Ancora un milione di buone parole dirò e tu come una sconosciuta
Ritorni

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La scopa ballerina

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scopa ballerina di Poesie bambini

La filastrocca della scopa ballerina
comincia ogni giorno fin dalla mattina
quando la padrona accende la radio,
balla e canta come allo stadio.
Se proprio quel giorno è di umore nero
si mette a cantare “Va’ pensiero”,
se invece è alle stelle, si sente regina
non c’è niente di meglio che ascoltare Mina.
Quando arriva sera si sente un po’ stravolta
la botta finale giela dà Jhon Travolta,
ma poi si addormenta sperando di sognare
di diventare Miss e di andare a ballare.

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La scopa e … la befana

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scopa e … la befana di Gianni Rodari

Gianni Rodari

Quando la Befana di Roma ha finito il suo giro,
torna nel paese delle Befane dove, per prima cosa,
sgrida sua sorella per.ché non ha lavato i pavimenti,
non ha spolverato i mobili e non è andata dal parrucchiere.
Alla sorella della Befana non va di viaggiare
sta sempre in casa a mangiucchiare cioccolatini
e a succhiare caramelle all’anice.
È più pigra di ventiquattro mucche.
Le due sorelle hanno un negozio di scope.
Lì si servono tutte le Befane del paese.
Le Befane sono migliaia e consumano un monte di scope.
Gli affari vanno benone.
Quando le vendite diminuiscono si pensa a lanciare una nuova moda.
La moda della miniscopa, ad esempio, fa furore.
In principio le Befane più anziane protestano.
Poi i cominciano anche loro a fare delle prove di nascosto in casa,
con le tende ben tirate.
E un bel giorno escono anche loro con la miniscopa.
Dopo un po’ di tempo le vendite tornano a diminuire.
E allora viene lanciata la moda della maxiscopa: una scopa lunghissima.
Due volte più del necessario.
Il giorno che una Befana giovane giovane, molto graziosa,
si fa vedere in giro con la maxiscopa,
tutte le altre diventano matte per l’invidia.
L’anno dopo la sorella della Befana inventa la scopa midi e diventa ricca.
Mette su un negozio di aspirapolvere.
E qui cominciano i guai. Perché le Befane viaggiando con l’aspirapolvere,
aspirano nuvole, comete, uccellini, paracadutisti,
satelliti naturali e artificiali, pipistrelli, professori di latino.
Già, per i viaggi è più pratica la vecchia scopa.

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La scoperta de l’America

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scoperta de l'America di Cesare Pascarella

di Cesare Pascarella

Cusì Colombo. Lui cor suo volere,
Seppe convince’ l’ignoranza artrui.
E come ce ‘rivò! Cór suo pensiere!
Ecchela si com’è… Dunque, percui
Risémo sempre lì… Famme er piacere :
Lui perché la scoprì? Perché era lui.
Si invece fosse stato un forestiere
Che ce scopriva? Li mortacci sui!

Quello invece t’inventa l’incredibile :
Che si poi quello avesse avuto appoggi,
Ma quello avrebbe fatto l’impossibile.

Si ci aveva l’ordegni de marina,
Che se troveno adesso ar giorno d’oggi,
Ma quello ne scopriva ‘na ventina!

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La scoperta dell’alba – Subsonica Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La scoperta dell'alba – Subsonica

Vedrai
Puoi ricominciare
Se tornerai
Vedrai
Puoi ricominciare
Se tornerai
Vedrai
Sulle schegge del passato
Camminerai

Vedrai
Le tue stanze chiuse le riaprirai
Saprai dove l'alba si è spezzata
Arriverai

Aria un viaggio in fondo al tempo nell'aria
Aria guariremo il tempo con l'aria

Vedrai
La tua voce in bianco e nero
Riascolterai
Saprai
Dove si infrange ciò che è stato
E ciò che sarai

Aria un viaggio in fondo al tempo nell'aria
Aria guariremo il tempo con l'aria
Aria un viaggio in fondo al tempo nell'aria
Aria guariremo il tempo con l'aria
Aria un viaggio in fondo al tempo nell'aria
Aria guariremo il tempo con l'aria

Aria la mia insicurezza nell'aria
Aria nella gloria intera dell'aria

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La scuola

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La scuola di Filastrocche

Vado a scuola, vedo amici,
gioco, parlo, imparo, rido,
piU’ si E’, piU’ si E’ felici:
degli amici io mi fido.
La maestra ha bei capelli,
E’ un’amica un po’ piU’ grande:
lei ci insegna ritornelli,
lei risponde alle domande.
Vado a scuola, vedo cose,
le disegno con colori,
sento storie misteriose,
e alla fine torno fuori.

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La scuola cimiteriale – Management Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La scuola cimiteriale – Management

Per sempre è una promessa interessante
Se non fosse per l'intoppo di durare un poco troppo
La tua nascita amico è stata un bluff
Perché non basta un boia per tagliare la testa della noia

Te l'avevo giurato questo io lo so
Ma non sono un bugiardo il destino è un colpo di biliardo
A volte la buca la decidi tu
A volte chiudi gli occhi tiri e non ci pensi più

E chissà se lei lo sa che io lo so anche se non c'ero
Che il mio nome l'ha scelto tra le lapidi di un cimitero
Ho puntato in grande
Ho puntato in grande

E quando ci credevo poi non m'è rimasto niente
Ho sbagliato tutto
Un gesto istintivo
Ma quando ci credevo mi sentivo vivo

Statisticamente i materassi
Durano molto di più dei matrimoni e dei rapporti
Quelli sono dei posti che assomigliano a degli incubi

Lo sai per salvarmi dove devo andare?
Nel mio stomaco
Dove c'è un confessionale
Dove cerco di capire la mia sorte
Per avere fornicato sul letto di morte

E chissà se lei lo sa che io lo so anche se non c'ero
Che il mio nome l'ha scelto tra le lapidi di un cimitero

Li ho realizzati tutti
Ma i sogni che ho vissuto
Sono una parodia di quelli che avevo sognato

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La scuola dei Puffi

Album

È contenuto nei seguenti album:

1982 I Puffi
1983 Le canzoni dei Puffi
2010 Puffi che passione
2011 Puffi che passione

Testo Della Canzone

La scuola dei Puffi di Cristina D’Avena

(di: Paola Blandi – G. Behrle – J.F.F. Ferry Wienneke – Frankfurter)

Tutti i Puffi devono andare a scuola!
Lo ha detto il Grande Puffo!

La la la la la la la la la la

la la la la la la la la la
la la la la la la la la la la

la la la la la la!!!

Ora è tempo di studiare!

Che peccato devo andare!
Vi racconto della Francia!

C’è venuto il mal di pancia!
Dai facciamo un po’ di storia!

Lo sai che non ho memoria!
Ora spiego la formica!

Oh mamma che fatica, no!

Ma allora che volete far?
Adesso te lo spiegherò!!!

La cosa bella a scuola è l’intervallo!
Si può giocare a palla nell’intervallo!
Mangiamo la merenda insieme agli amici!
Lo sai cosa ci piace? L’intervallo!!!

Su facciamo la lezione!

No cantiamo una canzone!
Dai studiamo un po’ l’inglese!

Non c’è fretta, a fine mese!
Ditemi la tabellina!

L’ho scordata stamattina!
Ora interrogo un Puffino!
E’ caduto nel tombino!

Ma allora che volete far?
Adesso te lo spiegherò!!!

La cosa bella a scuola è l’intervallo!
Si può giocare a palla nell’intervallo!
Mangiamo la merenda insieme agli amici!
Lo sai cosa ci piace? L’intervallo!!!

La la la la la la la la la la

la la la la la la la la la
la la la la la la la la la la

la la la la la la!!!

Ora basta, fate i bravi!

Ma tu cosa ne ricavi?
Poi studiamo tutto il mondo!

Lo sappiamo che è rotondo!
Parlerò del Presidente!

Meglio se non dici niente!
Dai leggiamo il dizionario!

Non possiamo, è fuori orario!

(parlato)

Ma allora che volete fare?
Adesso te lo spiegherò!!!

La cosa bella a scuola è l’intervallo!
Si può giocare a palla nell’intervallo!
Mangiamo la merenda insieme agli amici!
Lo sai cosa ci piace? L’intervallo!!!

Volete l’alfabeto? NO!!!
Volete l’aritmetica? NO!!!
È inutile, lo sai!!!

La cosa bella a scuola è l’intervallo!
Si può giocare a palla nell’intervallo!
Mangiamo la merenda insieme agli amici!
Lo sai cosa ci piace? L’intervallo!!!

(Parlato)

Ma allora che vi piace???
L’intervallo!!!

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La scuola dei serpenti

Album

È contenuto nei seguenti album:

1995 Radiomatia

Testo Della Canzone

La scuola dei serpenti di Matia Bazar

Cos’è questa paura che ci prende
che ci tortura e non ci lascia mai
prendere fiato sulla lunga via
in corsa contro il tempo
mmm tra i bei miraggi e la realtà
tra chi vuole un mondo falsario
e chi è schiavo della libertà

E alla scuola dei serpenti
ai veleni dice sì
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
la scuola dei serpenti
strisciando dice sì
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
chi è che ci prende ancora in giro
che ci promette e non mantiene mai
che si approfitta di noi e dopo noi
anche dei nostri desideri
mmm se c’è davvero
davvero chi c’è
chi c’è dietro ai nostri pensieri
che ci vuole tutti insieme a sè

E alla scuola dei serpenti
ai veleni dice sì
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
la scuola dei serpenti
strisciando dice sì
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
tra i bei miraggi
e la realtà
tra chi vola nell’universo
e chi è schiavo della libertà

E alla scuola dei serpenti
ai veleni dice sì
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
e alla scuola dei serpenti
strisciando dice sì
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
E alla scuola dei serpenti
ai veleni dice sì
oh oh oh oh oh oh oh oh oh
oh oh oh oh oh oh

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
F       F                         Fsus4
COSA E' QUESTA PAURA CHE CI PRENDE

CHE CI TORTURA E NON CI LASCIA MAI

                  F
PRENDERE FIATO SULLA LUNGA VIA

                        A#9
IN CORSA CONTRO IL TEMPO

Fsus4     A#9    Fsus4
TRA I BEI MIRAGGI E LA REALTA'

F                A#9           Fsus4
TRA CHI VUOLE UN MONDO FALSARIO

                               Csus4
E CHI E' SCHIAVO DELLA LIBERTA'

F
E ALLA SCUOLA DEI SERPENTI AI VELENI DICE SI'

       D#9
OOH... OOH...

A#               F
LA SCUOLA DEI SERPENTI STRISCIANDO DICE SI'

       D#9   A#
OOH... OOH...

       F                           Fsus4
CHI E' CHE CI PRENDE ANCORA IN GIRO

F
CHE CI PROMETTE E NON MANTIENE MAI

                         F
CHE SI APPROFITTA DI NOI E DOPO NOI

                         A#9
ANCHE DEI NOSTRI DESIDERI

                                F
SE C'E' DAVVERO DAVVERO CHI C'E'

FM7     A#9                      Fsus4
CHI C'E' DIETRO I NOSTRI PENSIERI

A#9                              C
E CHE CI VUOLE TUTTI INTORNO A SE

F
E ALLA SCUOLA DEI SERPENTI AI VELENI DICE SI'

       D#
OOH... OOH...

A#               F                   D#9   A#
LA SCUOLA DEI SERPENTI STRISCIANDO DICE SI'   

G#9   D# A#
OOH...   

G#9   D#
OOH...

A#9                                 F
OOH.. TRA I BEI MIRAGGI E LA REALTA'

FM7    A#9                Fsus4
TRA CHI VOLA NELL'UNIVERSO

A#9                            C7
E CHI E' SCHIAVO DELLA LIBERTA'

F
E ALLA SCUOLA DEI SERPENTI AI VELENI DICE SI'

       D#9
OOH... OOH...

A#               F
LA SCUOLA DEI SERPENTI STRISCIANDO DICE SI'

       D#9
OOH... OOH...

A#                F
E ALLA SCUOLA DEI SERPENTI AI VELENI DICE SI'

       D#9
OOH... OOH...


A# F D#9 A# F D#9 A# F

***

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La scuola della musica

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La scuola della musica di Amici di Maria De Filippi

Ehi, tu ci stai,
io ci sto,
c’è qualcuno che ci aspetta,
darà una spinta in più,
a realizzare il sogno
che nel cuore porti tu,
ore sette alla stazione,
parte un treno ferma a Cinecittà,
Ci troveremo un grande posto magico..
La scuola della musica
con personaggi mitici
ci forma ci fa crescere
ma a volte ci fa piangere
La scuola della musica
sa regalarti un pubblico,
l’ha fatto già con i giovani,
che un anno fa partirono,
tenendo stretto un sogno come noi…
Ehi siamo qua,
proprio noi,
la fatica che ci aspetta,
sarà un esame in più,
se stringo forte i pugni
allora puoi farlo pure tu,
io riprovo la canzone,
è carino il passo a due che fai..
Siam pronti per la sfida,
forza abbracciami..
La scuola della musica
con personaggi mitici
ci forma ci fa crescere
ma a volte ci fa piangere
La scuola della musica
sa regalarti un pubblico,
l’ha fatto già con i giovani,
che un’anno fa partirono,
tenendo stretto un sogno come noi…

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La scuola fa cagar – TheTubers Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La scuola fa cagar – TheTubers

{Strofa 1}
Sognavo già da un po' di tempo
Che finisse qui, che finisse qui
Ora vanno via i momenti
Di disperazion, di disperazion

{Pre-Ritornello}
No non ci credo, no non ci credo (eh-oh)
Solo ti dico, solo ti dico che per me

{Ritornello}
La scuola fa cagar
Adesso andiamo al mare
Ora andiamo al mare
È tempo di nuota-a-ar
Ora è finita e canta
Ora è finita e balla
Che per noi, Che per noi
Se la balli
Sei più trash di noi-oi-oi
La scuola fa cagar
Puoi bestemmiarla
Si tu puoi bestemmiarla sta scuola

{Strofa 2}
Ora siamo più felici
Tutto è passato, si tutto è passato
Prendi i libri e lo zaino
E falli volar, e falli bruciar

{Pre-Chorus}
No non ci credo, no non ci credo (eh-oh)
Solo ti dico, solo ti dico che per me

{Ritornello}
La scuola fa cagar
Adesso andiamo al mare
Ora andiamo al mare
È tempo di nuota-a-ar
Ora è finita e canta
Ora è finita e balla
Che per noi, Che per noi
Se la balli
Sei più trash di noi-oi-oi
La scuola fa cagar
Puoi bestemmiarla
Si tu puoi bestemmiarla sta scuola

{Bridge}
Si tu puoi bestemmiarla se lo vuoi
Si tu puoi bestemmiarla qui con noi
Ma perchè non bestemmi

La scuola fa cagar
Adesso andiamo al mare
Ora andiamo al mare
È tempo di nuota-a-ar
Ora è finita e canta
Ora è finita

{Ritornello}
La scuola fa cagar
Adesso andiamo al mare
Ora andiamo al mare
È tempo di nuota-a-ar
Ora è finita e canta
Ora è finita e balla
Che per noi, Che per noi
Se la balli
Sei più trash di noi-oi-oi
La scuola fa cagar
Puoi bestemmiarla
Si tu puoi bestemmiarla sta scuola

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La seconda da sinistra

Album

È contenuto nei seguenti album:

2002 Veleno
2009 Riassunti d’amore – Mina con archi

Testo Della Canzone

La seconda da sinistra di Mina

di: (Daniele Silvestri)

In un momento come questo
è meglio non avvicinarsi alla finestra
Per evitare qualche fischio
è ben più saggio rimanere nell’orchestra
Assaporare il gusto lieve di esistenze
non esposte alla bufera
Recuperare una distanza
tra l’ìpotesi e l’esperienza vera

Ciò che di eroico e di geniale
c’è nel diventare uguale al proprio sfondo
ciò che di tragico e banale
c’è nel credere soltanto a questo mondo
E’ la speranza un giorno
di essere smentiti dall’esplodere di un bacio
E’ la paura di non essere capiti
per un gesto esagerato

Io sono quella nella foto, vedi,
la seconda da sinistra in piedi
Mi si vede appena ti devi concentrare,
sono dietro vedi dietro
E dietro voglio stare

No non è questione di mancanza di coraggio
Né in questo modo io mi sento
particolarmente buona e saggia
E’ che non voglio essere l’ostaggio di nessuno
Io sono una e intorno ce n’è molti di più
Così se vuoi vedermi devi cercarmi tu

Io sono quella nella foto, vedi,
la seconda da sinistra in piedi
Mi si vede appena ti devi concentrare,
sono dietro, vedi, dietro
E dietro voglio stare.

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La Seconda Metà – Ted Bee Feat Massi Wrong – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Seconda Metà – Ted Bee Feat Massi Wrong


Erano gli anni in cui andava di moda il Barbour (Seh)
Craxi scappava in Tunisia, modello parkour (Via)
La Serie A con il girone da diciotto
Sette sorelle da fare invidia al mondo
Io in BMX sfrecciavo per i viali
L'Italia si fermava quando scattava Pantani
Le Copa Mundial scarpe nere di rigore (Seh)
A Pasadena maledetto quel rigore (Maledetto)
La rossa con la neve, partite mai sospese
I presidenti pazzi, Gaucci, Matarrese (Seh)
Le maglie nei pantaloni, tutti a parte un uomo
Quello che alzava il braccio pеr chiamare il fuorigioco (Seh)
Oggi tutti a dire: "Vеngo dagli anni Novanta" (Tutti)
Ma io c'ero davvero in trasferta a Brescia-Atalanta (Seh)
Te li ricordi gli schiaffi che ha preso Tuta?
Le cannonate che tirava Batistuta

Erano gli anni Novanta, la seconda metà
Sempre in due sopra quel Booster, tutta mia la città
Senza il problema del lavoro, un deca che valeva oro
Gli stadi pieni tutto l'anno e d'estate il Festivalbar

Il mito di Mark Lenders e il suo tiro supersonico (Seh)
La corsa di Mazzone, la sedia di Mondonico (Ah)
Adesso è tutto business, Mino e le sue [?] (Seh)
Tieniti la Superlega e ridammi la Coppa Coppe (Seh)
A Parma Nevio Scala, in Colombia Valderrama
All'oratorio cento contro cento e chi si trova para (Seh)
Sciagurato chi è un bimbo al giorno d'oggi
Non conoscerà la favola di Volpi e Poggi (No)
Quanto mi mancano l'estati con mio padre (Quanto)
Le telecronache di Pizzul al mondiale
Vorrei tornare indietro, ah, se si potesse
Fortuna che in taverna ho migliaia di VHS (Oh)
Seh, seh, per rivedere in pista Senna (Seh, seh)
Ricomprerei le birre sottomarca del Despar
Ma il tempo va veloce e pensare che si interrompa
È come credere alle bombe di Maurizio Mosca

Erano gli anni Novanta, la seconda metà
Sempre in due sopra quel Booster, tutta mia la città
Senza il problema del lavoro, un deca che valeva oro
Gli stadi pieni tutto l'anno e d'estate il Festivalbar

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La Seconda Nota – Lil’Pin Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Seconda Nota – Lil'Pin

{Intro}
Parabellum
Il vostro incubo peggiore
Lil'Pin
Yeah
Ricordi
QSE nightmare
Ricordi
Questo è P
Fuori I.N.R.I

{Strofa}
Dalla casa del pane
Da Betlemme
Il re dei re, vuoi fare il re?
Bevi il mio sangue, il sangue reale
Ti sgamo tutti i campioni
Mangio il corpo
Bevo il sangue dal Graal
La colazione dei campioni, ne' serie A ne serie B
Faccio l'anthem
Faccio serie a parte
Testa di serie della serie P
Della serie P ha troppe barre
Tu hai troppo barra, ma non basta
Per smontarti mi basta una barra
Potrei buttarti giù le orecchie
Non fa rima
Farei prima se staccassi orecchie come Cubeddu e Farina
Nella scena nessuno mi batte
Ma se scrivo punchline e flat line neanche il mio cuore mi batte
Ne penso due ne dico quattro
Nel collo, catene di montaggio
Ne penso due che ti sembrano quattro
È P che è l'asso del re
È l'asso di picche, la morte
Resto parabellum fino alla morte

{Ritornello x2}
La seconda nota il re, con la P
Il re, con la P
Con la P nota, suona molto meglio
Non mi interessa la tua merda
La mia merda è meglio
Non mi interessa la tua merda
La mia merda è meglio

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La sedia

Album

È contenuto nei seguenti album:
1972 Dialogo tra un impegnato e un non so

Testo Della Canzone

La sedia di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

…La sedia!
La sedia è la sedia: visione globale dell’oggetto.
Generalmente di legno, faggio evaporato, noce dei casi migliori, talvolta di vimini, caso limite, non globale.
La sedia serve per sedersi e se di vimini stride alla pressione dei culi obesi, pesanti, sempre seduti: fenomenologia dell’oggetto.
Già, ma chi si siede?
Qui il discorso si fa più difficile ed occorre un’analisi più profonda alla luce della quale emerge un verità sconcertante: si siede chi ha la sedia.
Chi non ce l’ha?
Chi non ce l’ha è costretto a stare in piedi. Se ne deduce che inevitabilmente la sedia opera nell’umanità una piccola divisione.
Ma chi ha la sedia è gentile e la cede a chi è in piedi?
No! Chi ha la sedia se la tiene e ci sta comodamente seduto.
Ma allora cosa ci rappresenta il “Prego s’accomodi”?
Il “Prego s’accomodi” è un modo di dire, signorile e democratico, che fa notare le differenze ma con gentilezza. Meglio sarebbe sostituirlo con “Prego stia pure in piedi”, ugualmente gentile però più vero!
Io la sedia ce l’ho però sto in piedi.
No, mi dispiace questo caso non è previsto!
Come non è previsto? Cercate di prevederlo perché io sono uno in piedi con la sedia.
Beh, allora diciamo che soggettivamente sei uno di quelli che stanno in piedi, ma oggettivamente…

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La sedia a dondolo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sedia a dondolo di Dea Garbaccio

(Morbelli – Rampoldi)

Quando tacita e leggera
scende la sera lieve nel cuor,
sulla sedia a dondolo mi sdraio allor
e addormenta il cuore sognator.

Sulla sedia a dondolo
placida mi dondolo
e mi sembra d’essere
una bianca nuvola che nell’aria va.

Il mio cuor si dondola
come in una gondola
e il mio cuore palpita
trepido in un’estasi di felicitá.

E senza te
chiudo gli occhi e tu mi appari allor
e volgi a me,
mi sorridi e mi sussurri: “Amor”.

Sulla sedia a dondolo
placida mi dondolo
e il mio cuore immemore
subito s’illumina di felicità.

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La sedia da spostare

Album

È contenuto nei seguenti album:

1994 E pensare che c’era il pensiero
1995 E pensare che c’era il pensiero
1997 Gaber 96-97

Testo Della Canzone

La sedia da spostare di Giorgio Gaber

di GaberLuporini
MONOLOGO

[Al centro della scena buia una sedia illuminata. Voce fuori campo:]
a) Secondo me quella sedia lì va spostata.
b) Anche secondo me quella sedia lì va spostata.
a) Facile dirlo quando l’han detto gli altri.
b) Se è per questo sono anni che lo dico e nessuno mi ascolta.
a) Da una approfondita analisi storica e sociologica viene fuori che quella sedia pesa dai nove ai dieci chili.
b) Non sono d’accordo. Dai sondaggi il 2% degli intervistati dice che pesa dai cinque ai sei chili, il 3% dai sei ai sette chili, il 95% non lo so e non me ne frega niente. Basta che la spostiate.
a) Secondo me per spostarla bisognerebbe prenderla con cautela per la spalliera e la metterla da un’altra parte. (*)
b) Eccesso di garantismo. Al punto in cui siamo non resta che affidarsi a una figura autorevole e competente, forse un tecnico. Magari di destra appoggiato dalle sinistre. (*)
a) Un tecnico? No, un tecnico non può garantire la stabilità della sedia e poi costituisce un’anomalia antidemocratica e anticostituzionale. (*)
b) Se è così cambiamo la Costituzione.
a) Non è una cosa che si può fare da un giorno all’altro. Nel frattempo propongo di indire un referendum.
b) Non si troveranno mai 500.000 firme per spostare una sedia.
a) E allora non c’è scelta: elezioni anticipate.
b) No, le elezioni oggi no. Sarebbe troppo grave per il Paese. Forse domani.
a) Rimane il problema urgente della sedia da spostare.
b) Su questo sono d’accordo. Può essere un punto di incontro.
a) Parliamone.
b) Parliamone.
a) Parliamone.
b) Parliamone.

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La Sedia Di Lillà – Alberto Fortis Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sedia Di Lillà – Alberto Fortis

Stava immobile nel letto con le gambe inesistenti
E una piaga sulla bocca che seccava il suo sorriso
Mi parlava rassegnato con la lingua di chi spera
Di chi sa che è prenotato sulla sedia di lillà

Ogni volta che rideva si stracciavano le labbra
E il sapore che ne usciva era di stagione amara
Le sue rughe di cemento lo solcavano di rosso
Prontamente diluito da una goccia molto chiara

“Penso troppo al mio futuro” mi diceva delirando
“Penso troppo al mio futuro, penso troppo e vivo male
Penso che fra più di un anno cambieranno i miei progetti
Penso che fra più di un anno avrò nuove verità
Tu non farmi questo errore, vivi sempre nel momento
Cogli il giorno e tanto amore, cogli i fiori di lillà”

“Quanti amici hanno tradito” continuava innervosito
“Quanti amici hanno tradito per la causa dell'amore”
Sono andato a casa sua, sono andato con i fiori
Mi hanno detto che era uscito, che era andato a passeggiare
Ma vedevo un'ombra appesa, la vedevo dondolare
L'ombra non voleva stare sulla sedia di lillà

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La sedia e Al Bar Casablanca – Giorgio Gaber Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sedia e Al Bar Casablanca – Giorgio Gaber

Al bar Casablanca
Seduti all�aperto
Una birra gelata
Guardiamo le donne
Guardiamo la gente
Che va in passeggiata
Con aria un po� stanca
Camicia slacciata
In mano un maglione
Parliamo parliamo di proletariato
Di rivoluzione

Al bar Casablanca
Con una gauloise
La nikon, gli occhiali
E sopra una sedia
I titoli rossi dei nostri giornali
Blue jeans scoloriti
La barba sporcata da un po� di gelato
Parliamo, parliamo di rivoluzione
Di proletariato

L�importante e che l�operaio prenda coscienza. Per esempio i comitati unitari di base� guarda gli operai di Pavia e di Vigevano non hanno mica permesso che la politica sindacale realizzasse i suoi obiettivi, hanno reagito, hanno preso l�iniziativa! Non ? che noi dobbiamo essere la testa deli operai. Sono loro che devono fare, loro, noi�

Al bar Casablanca
Seduti all�aperto
La nikon gli occhiali
E sopra una sedia i titoli rossi
Dei nostri giornali
Blue jeans scoloriti
La barba sporcata da un po� di gelato
Parliamo, parliamo di rivoluzione, di proletariato�

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La sedia elettrica

Album

È contenuto nei seguenti album:

1984 El Niño

Testo Della Canzone

La sedia elettrica di Alberto Fortis

Tu non hai il biberon

come mai mio piccolo
siedi in braccio a lei, dormirai tra zaffiri e amori,
su di lei ti calmerai, ti calmerai.

Dell’hotel sono il maitre

se tu vuoi, parli a me
siedi in braccio a lei, spazierai tra ieri e domani
siedi qua, ti spiegherò, ti spiegherò,

ti spiegherò, ti spiegherò chi sei.

* La sedia elettrica non vale me l’ha detto lei
mi ha detto siedi e ascolta per sapere cosa sei
io credo agli Angeli di carne che cercate voi
mi lasci libero, libero, libero
destinazione uomo è il viaggio che reclamo in me,
il mondo è un’idea senza nuvole,
voglio la mamma e un aeroplano urlante via da qui
Amore dimmi se ci sei, dimmi se ci sei.

Favole del buon Gesù
Angeli col biberon
la tua mente va, la tua mente è polvere di stelle
tu le avrai in braccio a lei, in braccio a lei,

in braccio a lei, in braccio a un brivido

* La sedia elettrica non vale io non gioco più
gioco soltanto con chi è pazzo e grida insieme a me
seduti i ladri della mente e della verità
mi lasci libero, libero, libero

Un lampo tra le mie mani azzurre e i denti blu

un vuoto sì, ma dolce e fragile
vedo le stelle e intanto sbarro gli occhi verso te
mi sento libero, libero, libero

Baby tu mi dai, la scossa.

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La Sedia Elettrica – Alberto Fortis Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sedia Elettrica – Alberto Fortis

Tu non hai il biberon
Come mai, mio piccolo?
Siedi in braccio a lei
Dormirai tra zaffiri e amori
Su di lei ti calmerai
Ti calmerai

Dell'hotel sono il maître
Se tu vuoi, parli a me
Siedi in braccio a lei
Spazierai tra ieri e domani
Siedi qua, ti spiegherò
Ti spiegherò, ti spiegherò
Ti spiegherò chi sei

La sedia elettrica non vale
Me l'ha detto lei
Mi ha detto: "Siedi e ascolta
Per sapere cosa sei"
Io credo agli angeli di carne
Che cercate voi
Mi lasci libero, libero, libero

Destinazione uomo è il viaggio
Che reclamo in me
Il mondo è un'idea senza nuvole
Voglio la mamma, un aeroplano
E un lanciafiamme qui
Amore, dimmi se ci sei
Dimmi se ci sei!

Favole del buon Gesù
Angeli col biberon
La tua mente va
La tua mente è polvere di stelle
Tu le avrai in braccio a lei
In braccio a lei, in braccio a lei
In braccio a un brivido

La sedia elettrica non vale
Io non gioco più
Gioco soltanto con chi è pazzo
E grida insieme a me
Seduti i ladri della mente
E della verità
Mi lasci libero, libero, libero

Un lampo tra le mie mani
Azzurre e i denti blu
Un vuoto sì, ma dolce e fragile
Vedo le stelle e intanto
Sbarro gli occhi verso te
Mi sento libero, libero, libero
Baby, tu mi dai la scossa

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La sedia in bilico – Mercalli_IT Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sedia in bilico – Mercalli_IT

Le dita sulle tazze di caffè si scottano un po'
Le labbra mezze aperte di sorpresa
E di non so che cosa ti dirò
La sedia in bilico
Mi serve per trovare un equilibrio
E non caderti addosso
E non caderti dentro

Ma il tempo ha smesso di guarirci
Già da qualche mese ormai
Puoi chiederti perché
Il tempo ha smesso di guarirci
E tu non capirai
Ma tanto già lo sai
Che domani mi ricorderai
Di non chiamarti amore

Allungo le mie mani per toccarti
Per essere sicuro che ci sei
Ti scansi e poi fai ridere un po’ gli occhi
La sedia in bilico
Mi serve per trovare un equilibrio
E per tenere il passo
Del tuo presentimento

Ma il tempo ha smesso di guarirci
Già da qualche mese ormai
Puoi chiederti perché
Il tempo ha smesso di guarirci
E tu non capirai
Ma tanto già lo sai
Il tempo ha smesso di guarirci
Già da qualche mese ormai
Puoi chiederti perché
Il tempo ha smesso di guarirci
E tu non capirai
Ma tanto già lo sai
Che domani mi ricorderai
Di non chiamarti amore

Ecco una serie di risorse utili per Mercalli_IT in costante aggiornamento

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La Sedia Vuota – Talco Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sedia Vuota – Talco

Signori accorrete
Ho una storia da raccontare
Io piango sogni indignati
Non abbiate timor di me
I cieli non fanno la storia
È di un giorno vero che voglio parlare
Guardate giù nelle strade
Qui troverete i perché

Scomparso in nudi sentieri
Cammina per giorni e sere
Tra lamenti nel vuoto
Nel tormento e la povertà
Lo sdegno è un’idea che si accende
Tra macerie di false barriere
Ernesto ha sguardo sicuro
E cresce con la verità

Qui nelle città grida grida la gente
Ci han rapito con l’odio il sole della verità
Ma ditelo a chi ancora non sa
Qui c’è il pianto di un uomo morto per la libertà

E voi dall’alto che predicate
Annacquati da effimeri miti
Che svendete l’amore e la vita
Per le spoglie dell’idiozia
Il sogno piange i suoi figli
E non raccoglie ideali traditi
Cammina in mezzo alla gente lungo il sentiero dell’utopia

Ma il sole dov’è portatori di democrazia?
Vi hanno visto gettarlo nel fango lì con la nostra utopia
Noi gridiamo a voi, traditori della verità
Sopra un volo gettato nel fango si rialza la nostra città

Qui nelle città grida grida la gente
Ci han rapito con l’odio il sole della verità
Ma ditelo a chi ancora non sa
Qui c’è il pianto di un uomo morto per la libertà

-------------------------------------------------------------

:::ENGLISH TEXT:::

THE EMPTY CHAIR

Ladies and gentlemen
I have a story to tell you
I mourn in indignant dreams
But fear me not
Skies never write history
I wish to tell you of a true dream
Look in these streets of yours
And you’ll find out why

Hidden away along barren paths
He walks for days and nights
Among wails in the emptiness
In torment and poverty
Indignation is an idea sparked
By the ruins of false barriers
Ernesto looks confident
And grows along with truth

Here in the street the people’s shouts
With hate they stole the sun of truth from us
Tell those who still don’t know
Here are the tears of a man who died for freedom

And you who preach
Watered-down by fatuous myths
You who sell love and life
For the vestiges of idiocy
A dream mourns its children
And gathers not betrayed ideals
It walks among the people
Along the path to utopia

But where is the sun, you bringers of democracy?
They saw you toss it in the mud along with our utopia
We shout out to you, betrayers of truth
From the mud our city rises

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La segretaria ha colpito ancora

Album

È contenuto nei seguenti album:

1977 Primo secondo frutta

Testo Della Canzone

La segretaria ha colpito ancora di Ivan Cattaneo

(INTERFERENZA DI UNA MACCHINA DA
SCRIVERE SU UN TELEFONO OCCUPATO)
Il testo è nel
linguaggio inventato
o anglo-bergamasco
tipico delle
indaffaratissime
dattilografe milanesi.

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La segreteria

Album

È contenuto nei seguenti album:

1996 Strumenti

Testo Della Canzone

La segreteria di Neri Per Caso

Chi lo sa
Se la luna ti gira ancora
O se invece ti è passata già
Maledetto pomeriggio a pensare a te
Ti chiamo e ti richiamo e non ci sei
Io lo so tu sei lì che mi stai ascoltando
E mi vuoi far morire un po’
Ci riesci molto bene
Vedi come sto
E messo le catena
E mandi avanti la segreteria
È una pazzia
Ma mi piace la tua voce che dice,
“Questa è una segreteria.”
È una pazzia
Inchiodato al telefono in casa
E non andare più via
Ma cos’è che ti ho fatto di tanto grave
Che ora tu non vuoi parlarmi più
Lei è soltanto una mia amica
Era un poco giù
L’ho vista disperata e l’ho abbracciata
Si d’accordo sarà pure un po’ carina
Ma non è bella come te
E a te io ti voglio bene
Lo vedi come sto
E messo le catena
E mandi avanti la segreteria

È una pazzia
Ma mi piace la tua voce che dice,
“Questa è una segreteria.”
È una pazzia
Inchiodato al telefono in casa
Senza muovermi più

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La Segreteria – Neri Per Caso Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Segreteria – Neri Per Caso

Chi lo sa se la luna ti gira ancora
O se invece ti e' passata gia'
Maledetto pomeriggio a pensare a te
Ti chiamo e ti richiamo e non ci sei
Io lo so
Tu sei li' che mi stai ascoltando
E mi vuoi far morire un po'
Ci riesci molto bene vedi come sto
E messo le catena
E mandi avanti la segreteria
E' una pazzia
Ma mi piace la tua voce
Che dice "questa e' una segreteria"
E' una pazzia
Inchiodato al telefono
In casa e non andare piu' via

Ma cos'e' che ti ho fatto
Di tanto grave
Che ora tu non vuoi parlarmi piu'
Lei e' soltato una mia amica
Era un poco giu'
L'ho vista disperata
E l'ho abbracciata
Si d'accordo sara' pure un po' carina
Ma non e' bella come te
E a te io ti voglio bene
Lo vedi come sto
E messo le catena
E mandi avanti la segreteria
E' una pazzia
Ma mi piace la tua voce
Che dice "questa e una segreteria"
E' una pazzia
Inchiodato al telefono
In casa senza muovermi piu'

E' una pazzia
Ma mi piace la tua voce
Che dice "questa e una segreteria"
E' una pazzia
Inchiodato al telefono
In casa senza muovermi piu'

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La Semi-Automatica – Mercanti Di Liquore Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Semi-Automatica – Mercanti Di Liquore

Era un artista con la semi-automatica
Un Marcantonio con la faccia asimmetrica
Venuto grande a famiglia un po' tragica:
Padre introvabile, sorella alcolica, madre bisbetica
Nell'anno ultimo della scuola dell'obbligo
Già si vantava di un amore equivoco
Trovata un giorno alla casa del popolo
Passeggiatrice dei viali percorsi da chi non dà scrupolo
Lei gli diceva: "Portami a Cesenatico
Ci perderemo nel vortice osceno di un bacio adriatico"
Lui rispondeva: "Mio fiore selvatico ti porto via...
Prendo una macchina e torno
Ma non garantisco che è mia"
Negli anni a seguito divenne tecnico
Specializzato in taccheggio e borseggio di denaro pubblico
Per il suo amore che aveva nel fumo il suo vizio più cronico
Lui fece esplodere un distributore automatico
Ma quando l'acqua esce spesso dagli argini
Porta fastidi a chi trova nelle ossa dolori reumatici
Il Marcantonio comincia a attirare attenzioni molteplici
Provoca ruggini e scatena forti rancori antipatici
In una notta di tardo dicembre che metteva i brividi
Lei tornò a lui con la faccia coperta di graffi e di lividi
Aveva osato rivolgersi al Nando con toni polemici
Ma i protettori son poco galanti più sovente pugili...
Lui la baciò, l'abbracciò e rimboccò le lenzuola
Uscì di casa col sangue negli occhi ed in man la pistola
Raggiunse il Nando e gli piantò negli occhi la semi-automatica
Poi gli sparò, sentì 'click'... Porca troia la pistola era scarica
Era un artista con la semi-automatica
Un Marcantonio con la faccia asimmetrica
L'han crivellato in fondo a via Padova
Neanche sapevano di lasciare una vedova
L'han ritrovato fra scarti e rifiuti alla vecchia discarica...
Esagerati! Gente troppo metodica!

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La semplicità – Carmen Consoli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La semplicità – Carmen Consoli

Capita che tutto non basta
Perdere tutto ciò che resta
Capita che qualcosa resta
E non sai cosa voglia dire

La semplicità, la semplicità
Nelle cose che ami
Per le cose che ami
La semplicità, la semplicità
Nelle cose che ami
Per le cose che ami
Mille strade, cieli aperti sopra la realtà

Capita quando sei vestito
Credere di spogliare il mondo

Ma la semplicità, la semplicità
Nelle cose che ami
Per le cose che ami
Ma la semplicità, la semplicità
Nelle cose che ami
Per le cose che ami
Mille strade, cieli aperti sopra la realtà

Ma la semplicità, la semplicità
La semplicità, la semplicità
Nelle cose che ami
Per le cose che ami
Nelle cose che ami
Per le cose che ami

....e non sai cosa voglia dire
La semplicità, la semplicità
Per me

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La Semplicità Della Montagna – Verme Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Semplicità Della Montagna – Verme

Si è fatto tardi e anche se non devi è giusto che vada
E che io la smetta di interrogarmi su quanto dura
Un abbraccio che vuol dire qualcosa
Un abbraccio che vuol dire qualcosa

Sentirsi presto, domani
Ha la semplicità di una montagna
Sentirsi presto, domani
Ha la semplicità di una montagna

Ma tu lo capirai troppo tardi
Lo capirai troppo tardi
Ma tu lo capirai troppo tardi
Lo capirai troppo tardi
Ma tu lo capirai troppo tardi
Lo capirai

Si è fatto tardi e anche se non devi è giusto che vada

Sentirsi presto, domani
Ha la semplicità di una montagna
Sentirsi presto, domani
Ha la semplicità di una montagna

Ecco una serie di risorse utili per Verme in costante aggiornamento

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La Señal – Daddy Yankee Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Señal – Daddy Yankee

Son Las 3 De La Mañana Y Todo El Mundo Bailando
Bailando
Bailando

Me Di Cuenta Que Me Tiraste La Señal
Bailando Yo Te Doy Media Vuelta
Y Me Daña La Salud Mental
Tu Movimiento Mata
Me Di Cuenta Que Me Tiraste La Señal
Tranquila Que La Cosa Está Resuelta
De Aquí Nos Vamos Sin Pensar
Dale Ahora Nadie Está Mirando

Son Las 3 De La Mañana
Y Todo El Mundo Bailando
La Discoteca Que Llena
Y El Bajo Retumbando
Con Las Luces De Neón
Se Ve La Ropa Brillando
No Hay Na' Mejor Que Ver
A To'a Esas Gatas Perreando
La Mesa Llena 'e Botellas
Y Un Reguero De Prenda
El Hermano 'e La Iglesia
Está Gastando La Ofrenda
Par De Locos Por
Ahí Descuidaron Su Tienda
Y Su Gata Se Busca
Un Tipo Como Yo Que La Atienda

Me Di Cuenta Que Me Tiraste La Señal
Bailando Yo Te Doy Media Vuelta
Y Me Daña La Salud Mental
Tu Movimiento Mata

Me Di Cuenta Que Me Tiraste La Señal
Tranquila Que La Cosa Está Resuelta
De Aquí Nos Vamos Sin Pensar
Dale Ahora Nadie Está Mirando

Nadie Está Mirandonos
Un Par De Horas To' Se Matarán Buscandonos
Vamos A Hacer Como Los Ninjas
Hay Que Tirar Una Bola De Humo
Mi Niña Ahora Están
Envueltos En El Consumo

Como Hablarán De Lo Que No Se Ve
Podemos Hacer Lo
Que Sea Pero Hacerlo Bien
Bailando En Lo Oscuro
Nadie Se Va A Comprometer
Si No Me Sale El Plan A,
Como Chencho Me Sale El Plan B

De Lejos Me Tiras Una Señal Que La Vea
De Aquí Tú Y Yo Nos Vamos A Fugar Como Sea
Cuidado Con Tu Amiga Que Puede Actuar Como El DEA
Te Grabo Un Video Por Celular, Te Chotea (Hey!)

Tranquila Mami No Te Pongas Impaciente
Hay Que Hacer La Mosquita Muy Inteligente
Con To' Lo Que Llegué No Sé Quien Lo Va A Llevar
Ninguno Me Va A Dar Lo Que Tú Me Vas A Dar

Me Di Cuenta Que Me Tiraste La Señal
Bailando Yo Te Doy Media Vuelta
Y Me Daña La Salud Mental
Tu Movimiento Mata
Me Di Cuenta Que Me Tiraste La Señal
Tranquila Que La Cosa Está Resuelta
De Aquí Nos Vamos Sin Pensar
Dale Ahora Nadie Está Mirando

Son Las 3 De La Mañana
Y Todo El Mundo Bailando
Bailando
Bailando
Me Di Cuenta
Perreando
Todo El Mundo Perreando
Bailando
Son Las 3 De La Mañana
Y Todo El Mundo Bailando
Bailando
Bailando
Me Di Cuenta
Perreando
Todo El Mundo Perreando
Bailando

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La Señorita Hermafrodita – Bunbury Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Señorita Hermafrodita – Bunbury

La señorita hermafrodita no se pinta lo suficiente
No se quita lo suficiente
No me excita lo que debiera

Un respeto, por favor, para la simetría, para la aritmética y la geografía
Los números pares y los plurales, no son populares en tu topografía

Esos tacones del desprecio, caminando como si detuvieran el mundo sobre el trapecio: de un lado el infierno, del otro el cielo

Por la serranía redonda de ronda, he visto tu sombra acercarse
He pedido otra ronda de sake
Me has llamado cobarde por no estamparte un beso en la boca
Pensamiento patético y poético, a estas alturas de noche es normal, en un animal cuadrúpedo y palmípedo, con instinto mamífero vocacional

Esos tacones del desprecio, caminando como si detuvieran el mundo sobre el trapecio: de un lado el infierno, del otro el cielo

La señorita hermafrodita no se pinta lo suficiente
No se quita lo suficiente
No me excita lo que debiera

Esos tacones del desprecio, caminando como si detuvieran el mundo sobre el trapecio: de un lado el infierno, del otro el cielo

Ya sé que piensas que no hay excusa que valga, espera que se me ocurra algo
Ahora que salgo, dejaré una puerta abierta

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La sensazione che mi dai – Mao Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sensazione che mi dai – Mao

La sensazione che mi dai quando mi fai quello che fai
La senzazione che mi dai tu la ignori
Mi c'è voluto un po' di tempo per piacere un po' a me stesso
E te lo dico adesso sono sincero
Non sono un duro e tu lo sai
Non sono puro e tu ci stai, ma per davvero
Sono capace di applaudire
Di stupirmi e di svenire per davvero

Per davvero per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero adesso sono sincero
Annienterai la mia autostima continuando come prima
Troppo stretching provoca dolore
Per davvero per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero

Non ti dico più come mi piaci
Non ti dico più quello che penso di te
Per davvero per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero per davvero per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero

Come illudersi e dirti sempre si
Faccio ridere posso fingere e risultare tutto quello che vuoi
Per davvero per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero per davvero
Per davvero

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La sensi che mi piace

Album

È contenuto nei seguenti album:
2009 La sensi che mi piace

Testo Della Canzone

La sensi che mi piace di Brusco

A me la sola sensi che mi piace è quella che si fuma,
rosella mò sei mamma e pensa alla creatura,
vendite la Roma e lascia la tribuna,
c’è chi per potersi sedere lì digiuna,
dicci se davvero qui cè una congiura,
se una Roma forte fa troppa paura,
l’anno scorso sei riuscita a mette in fuga
chi dava la luna alla lupa,
e non so se mò riprendi Nonda
ma so che no,non prendi Drogba,
so che Eto’o sta bene ndò sta,
io sogno unaltra realtà,
e per non farmi il sangue troppo amaro fumo sensimiglia,
sperando che quest’anno Totti si ripiglia,
la Roma non è mica un bene di famiglia,
ti prego Pippo Marra molla la bottiglia,
spiegateci perchè chi si avvicina scappa,
spiegateci se adesso siamo di una banca,
ma diteci qualcosa che la gente è stanca
e manca un mese e poi si rivà.
A me la sola sensi che mi piace è quella che si fuma,
rosella mò sei mamma, pensa alla creatura,
vendite la Roma e lascia la tribuna,
cè chi per potersi sedere lì digiuna,
dicci se davvero qui cè una congiura,
se una Roma forte fa troppa paura,
l’anno scorso sei riuscita a mette in fuga
chi dava la luna alla lupa e,
tutte le radio giornali e tivvù.. no,
la frase “è fatta” non ditela più..no,
tra Soros e Mutu non cè ne è uno,
nè Fioranelli ma solo Profumo.
Ormai so anni che leggo e mi illudo,
prego Pradè, lo affido a Bruno,
ditemi è fatta ad affare concluso,
io dico è fatta quando la chiudo.
La gente di fatiche pe sta squadra già ne fa parecchie,
si mangia le unghie e fuma sigarette
e magari prima che Francesco smette
vorrebbe la coppa con le orecchie.
A me la sola sensi che mi piace è quella che si fuma,
Rosella mò sei mamma, pensa alla creatura,
vendite la Roma e lascia la tribuna,
c’è chi per potersi sedere lì digiuna,
dicci se davvero qui cè una congiura,
se una Roma forte fa troppa paura,
l’anno scorso sei riuscita a mette in fuga
chi dava la luna alla lupa,
e non so se mò riprendi Nonda
ma so che no,non prendi Drogba,
so che Eto’ò sta bene ndò sta,
io sogno un’altra realtà,
e per non farmi il sangue troppo amaro fumo sensimiglia,
sperando che quest’anno Totti si ripiglia,
la Roma non è mica un bene di famiglia
che si passa dal padre alla figlia,
spiegateci perchè chi si avvicina per comprare scappa,
spiegateci se adesso siamo di una banca,
ma diteci qualcosa che la gente è stanca
e manca un mese e poi si rivà.
A me la sola sensi che mi piace è quella che si fuma,
Rosella mò sei mamma, pensa alla creatura,
vendite la Roma e lascia la tribuna,
c’è chi per potersi sedere lì digiuna,
dicci se davvero qui cè una congiura,
se una Roma forte fa troppa paura,
l’anno scorso sei riuscita a mette in fuga
chi dava la luna alla lupa.

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La senti questa forza?(BEBO #1) – Lo stato sociale Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La senti questa forza?(BEBO #1) – Lo stato sociale

L'altro giorno ero a casa
Mi ha citofonato Checco che mi fa:
"Bebo, la senti questa forza?"
No Checco ma cosa ci fai a Roma? Tu abiti a Bologna, ma perché sei sotto casa?
"Bebo, questa forza parla chiaro"
Ho capito vez, però...
"Bebo, questa forza dice che sei vecchio"
Ma io ci sono ancora, non sono vecchio
Sono appena entrato in una nuova giovinezza
Non ho nemmeno quarant’anni, non sono vecchio Checco
"No Bebo, la senti questa forza? È questa forza che lo dice"

Lo dicono i medici, le statistiche
La mia grinta nell'affrontare il mondo
Faccio attività fisica così poi da vecchio posso morire in salute
Leggo i giornali online, l'approfondimento di [?]
Non ci capisco un cazzo, ma l’ho letto
Sono cresciuto un po', così posso vivere più consapevole
Più triste ma più consapevole
Che a pensarci non so se è un vantaggio
Non mi fermo un attimo, faccio mille cose
Produco le band, progetti di nicchia, produco culti musicali
Gente che rimarrà, te lo assicuro
E non entrano mai nella classifica, ma non è quello il punto
L'importante è insistere, non mollare

Guardami, non mollo, faccio l'editore
Invento un prodotto editoriale
No, non è un libro, no, non è un fumetto
Certo che serve, una rivista la vogliono tutti
Tutti quelli che conosco
Che sono molti meno di quelli che mi conoscono
E molti meno di quelli che contano che vanno in classifica, loro
E non sbagliano un colpo
Dicono la cosa giusta, vanno per la maggiore
Però il dubbio mi resta e manco l'ho pensato io
Me l'ha rivelato Alberto

Ma sei sicuro che essere famosi in un paese con la Lega al quaranta percento,sia una cosa positiva?

Non mi do più le risposte, le risposte sono da vecchi
Mi faccio un altro po' di domande
Faccio le domande sui social network così penseranno che sono ancora giovane
"Ehi ciao, come va? che fate stasera? Come si cucina in napalm in casa?
Sono [?], l'ha detto il mio oroscopo marxista, esiste, fidati
Sono ancora la punta dell’iceberg
Il cuneo dell’avanguardia
Le rughe sono il nuovo status symbol
Non è pancia, questa non è pancia, è la postura

"Bebo, la senti questa forza?"
Non sono vecchio Checco, fidati di me, ti ho mai deluso?
"Beh, qualche volta"
Come tutti ho deluso più spesso mia madre, mio padre
Ma mi sono ripreso, gliel'ho fatto vedere che sono contato qualcosa
Non sono vecchio, è un’impressione
È la carta da parati dell'anima
È il vecchio comunista che non si dice più
Sono un giovane socialista, sono un marxista
Non lo faccio più il pugno alzato, ho i miti giusti
Bella per Bernie Sanders
Bella per Alexandria Ocasio-Cortez
Rileggiamo tutto il Capitale
Sono uno che sperimenta ancora

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La sentinella

Album

È contenuto nei seguenti album:
1983 Sognadoro

Testo Della Canzone

La sentinella di Mimmo Locasciulli

Parole e musica di Mimmo Locasciulli

C’è una stella in mezzo al cielo
dolce sposa tutta bianca dentro a un velo
figlia dolce della luna
come te io non ho amato mai nessuna.

C’è una stella che cammina
che si ferma e piano piano si avvicina
soffia il vento nella notte fredda e scura
e giuro che non ho paura
La sentinella guarda il cielo e se ne va.

Voglio tornare a casa mia
voglio tornare a casa mia.

C’è una stella nella mano
soffia il vento e se la porta più lontano
soffia il vento dentro gli occhi e dentro al cuore
e sto morendo di dolore.

La sentinella guarda il cielo e se ne va.

Voglio tornare a casa mia
voglio tornare a casa mia.

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La sepoltura dei morti

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sepoltura dei morti di Stormy Six

vado a memoria con buona approssimazione,
probabilmente la tonalità è un’altra,
col mio gruppo venticinque anni fa la facevamo così

Il mese d’aprile tra tutti e’ crudele,

sui morti fiorisce il lilla’.

L’inverno ha sepolto la loro memoria,

lasciando soltanto pieta’,

e adesso una vita e’ una faccia ingiallita ,

e’ solo una fotografia,

la morte non vale nemmeno il giornale

che leggi e che poi butti via.

In mezzo al biliardo tre morti ammazzati:

tu segna otto punti per te,

continui a parlare di cronaca nera

che leggi bevendo il caffe’.

“Nel ’64 era tutto più bello,

ma quello era l’anno del boom,

Guidavo nel vento la nostra ‘600

E i morti restavano giu'”.

In mezzo alla gente che sfila al mattino,

sotto l’insegna del tram

ho riconosciuto un nostro vicino

che gioca a biliardo nel bar.

“Quel corpo che tiene sepolto in giardino

di fiori ne da’ o non ne da’?

Tenga lontano il suo cagnolino:

se scava lo ritrovera’.

“Quel corpo che tiene sepolto in giardino

di fiori ne da’ o non ne da’?

Tenga lontano il suo cagnolino:

se scava lo ritrovera’.

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Accordi

   

vado a memoria con buona approssimazione,
probabilmente la tonalità è un'altra, 
col mio gruppo venticinque anni fa la facevamo così

mi- la- mi- la-

mi-                  la- 
Il mese d'aprile tra tutti e' crudele,
    si-               la-
sui morti fiorisce il lilla'.

mi-                     la- 
L'inverno ha sepolto la loro memoria,
  re                  si- 
lasciando soltanto pieta',

mi                       la9
e adesso una vita e' una faccia ingiallita ,
   mi              re
e' solo una fotografia,
mi                  la9
la morte non vale nemmeno il giornale
    do          re        mi
che leggi e che poi butti via.

mi- la- mi- la-

mi-                      la- 
In mezzo al biliardo tre morti ammazzati:
   si-                  la-
tu segna otto punti per te,

mi-                   la- 
continui a parlare di cronaca nera
    re                  si- 
che leggi bevendo il caffe'.

mi                     la9
"Nel '64 era tutto più bello,
   mi                    re
ma quello era l'anno del boom,
mi                   la9
Guidavo nel vento la nostra '600
    do      re      mi
E i morti restavano giu'".

mi- la- mi- la-

mi-                     la- 
In mezzo alla gente che sfila al mattino,
si-                 la-
sotto l'insegna del tram

mi-                la- 
ho riconosciuto un nostro vicino
    re                   si- 
che gioca a biliardo nel bar.

mi                      la9
"Quel corpo che tiene sepolto in giardino
   mi                    re
di fiori ne da' o non ne da'?
mi               la9
Tenga lontano il suo cagnolino:
   do       re     mi
se scava lo ritrovera'.

mi- la-  si- la-     mi- la- re si-   


mi                      la9
"Quel corpo che tiene sepolto in giardino
   mi                    re
di fiori ne da' o non ne da'?
mi               la9
Tenga lontano il suo cagnolino:
   do       re     mi
se scava lo ritrovera'.

mi- la- mi- la- mi-

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La sera

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sera di Del Sarto

(Eugenio Del SartoTino TraversoMario Rustignoli)

QUANDO LA SERA
PIAN PIANO VIEN GIU’
PORTA QUALCOSA CHE ORMAI NON C’E’ PIU’.
UN PASSO LENTO CHE C’E’ NELLA VIA
MI RIEMPIE IL CUORE DI MALINCONIA.
LA PRIMA LUCE, L’ INSEGNA DI UN BAR
SONO IL SEGNALE DEL TEMPO CHE VA.

LA SERA QUI DA NOI
DA NOI CHE NON STIAMO IN CITTA’,
HA UN GUSTO STRANO CHE
CAPISCE SOLTANTO CHI E’ QUA.
IL CIELO SI FA BLU,
SI ACCENDE UNA STELLA LASSU’,
TUTTO SI FERMA MA
DOMANI PIU’ BELLO SARA’.

ANCHE LA NEBBIA
E’ DIVERSA QUAGGIU’
SA DI UN NOVEMBRE CHE NON TORNA PIU’.
VECCHIE CANZONI CI CULLANO UN PO’
MUSICA DOLCE INTORNO A UN FALO’.
LA VITA VERA SAPPIAMO COS’E’
QUI SPLENDE IL SOLE ANCHE QUANDO NON C’E’.

TUTTO SI FERMA MA,
DOMANI PIU’ BELLO SARA’.

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La sera – Guido Renzi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sera – Guido Renzi di Guido Renzi

io che la notte non dormo perchè penso a te
anche se lo so che non serve non riesco a spiegarmi
perchè non sto con te

passerà un lampione s’accende una macchina passa
chissa dove va
passerà una luce si spegne una voce si sente
ma non chiama me

passerà
QUANDO TUTTO IL SILENZIO C’è GENTE CHE RIDE
CHISSà POI PERCHè
pensi a me chissà se pensi a me
da quel momento che non ho scelto te

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
LAm                                      MI
io che la notte non dormo perchè penso a te
REm                     LAm                   MI
anche se lo so che non serve non riesco a spiegarmi
                   LA
perchè non sto con te

     LA
passerà un lampione s'accende una macchina passa
            MI
chissa dove va
     SIm             RE                (MI)
passerà una luce si spegne una voce si sente
              LA
ma non chiama me

LA
passerà QUANDO TUTTO IL SILENZIO C'è GENTE CHE RIDE
           MI
CHISSà POI PERCHè
REm                    LA
pensi a me chissà se pensi a me
          MI                      LA
da quel momento che non ho scelto te

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La sera – Morgan

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sera – Morgan di Festival di Sanremo 2010

Morgan

S’apre la sera
vedi, s’avvera
morbida svela e distende
la sua coperta nera
Ecco la sera, bella la sera
la luce s’inchina
esce di scena
poi si nasconde tra i monti
scalderà altre genti
brucerà altri campi
e altri orizzonti
avanti, entri la sera
e noi siamo ancora qui
ma niente sembra uguale: con te

Con te si può parlare
disordinare il destino
rimandare il mattino
che il modo migliore è
consumare le ore facendo l’amore

Cade la sera
e il cuore s’ispira
mentre che il cielo si oscura
buio a regalar le stelle
belle illusioni, sogni lontani
anche se per oggi abbiamo dato già abbastanza
tutte le nostre forze, tutti i fianchi e gli occhi

Non siamo stanchi
e d’incanto l’identico istinto ci coglie
e con me ti fai trascinare via
guarda la sera
scende sicura
apre la notte futura e
non infonderà paure
anzi ci invita a nuove avventure
e fin che resteremo insieme non morirò
e del tormento allora ci faremo un canto
tutto il tempo che resta, ogni sera la nostra festa
e il vento come orchestra
mentre un raggio di luna rifrange
sulla pioggia che piange tu volteggi come un’onda
cosi volubile e profonda, stasera
l’atmosfera profuma d’incenso
quando ormai mi credevo disperso
con stupore immenso tutto ritorna per me ad avere un senso
o almeno si spera, esce la sera, buona la sera

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La sera che partì mio padre – Enzo Jannacci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sera che partì mio padre – Enzo Jannacci

La sera che partì mio padre
Noi s'era alla finestra a guardare
Guardare per vederlo andare, neanche tanto lontano
E non muovere neanche una mano

La sera che partì mio padre
Non c'erano canzoni da ascoltare
Perché la radio continuava a parlare
E mio padre andava per non tornare più

La sera che partì soldato
Gli dissero di non sparare
Che era solo roba di leva militare
Bastava soltanto dire: "Altolà!"

La sera che arrivò mia madre
Che lo vide bianco senza più respirare
Aveva in mano il telegramma
Medaglia d'oro per l'altolà

La sera che partirò anch'io
Io spero solo che sia Natale
Perché a Natale stanno tutti a casa
A mangiare, bere, ascoltarsi, parlare

La sera che me ne andrò via
Diranno che, che dovevo andare
Diran che non vado a star male
Ma io so già che là non si sta così

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La sera che partì mio padre – Mina Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sera che partì mio padre – Mina

La sera che partì mio padre
Noi s'era alla finestra a guardare
Guardare per vederlo andare
Neanche tanto lontano
E non muovere neanche una mano

La sera che partì mio padre
Non c'erano canzoni da ascoltare
Perché la radio continuava a parlare
E mio padre andava per non tornare più

La sera che partì soldato
Gli dissero di non sparare
Che era solo roba di leva militare
Bastava soltanto dire: "Altolà!"

La sera che arrivò mia madre
Che lo vide bianco senza più respirare
Aveva in mano il telegramma
Medaglia d'oro per l'altolà

La sera che partirò anch'io
Io spero solo che sia Natale
Perché a Natale stanno tutti a casa
A mangiare, bere, ascoltarsi, parlare

La sera che me ne andrò via
Diranno che, che dovevo andare
Diran che non vado a star male
Ma io so già che là non si sta così

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La sera dei miracoli – Fiorella Mannoia

La sera dei miracoli – Fiorella Mannoia canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2013

A te Tutte le canzoni dell’album

A te

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Testo della canzone: La sera dei miracoli – Fiorella Mannoia

In fondo al testo trovate il video della canzone

La sera dei miracoli – Fiorella Mannoia Testo:

A te è un album tributo a Lucio Dalla

di Lucio Dalla

(feat. Alessandra Amoroso)

È la sera dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di Roma
con la bocca fa a pezzi una canzone.
È la sera dei cani che parlano tra di loro
della luna che sta per cadere
e la gente corre nelle piazze per andare a vedere
questa sera così dolce che si potrebbe bere
da passare in centomila in uno stadio
una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio
anzi la manda in onda
tanto nera da sporcare le lenzuola.
È l’ora dei miracoli che mi confonde
mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde.
Si muove la città con le piazze e i giardini e la gente nei bar
galleggia e se ne va, anche senza corrente camminerà
ma questa sera vola, le sue vele sulle case sono mille lenzuola.
Ci sono anche i delinquenti
non bisogna avere paura ma soltanto stare un poco attenti.
A due a due gli innamorati
sciolgono le vele come i pirati
e in mezzo a questo mare cercherò di scoprire quale stella sei
perché mi perderei se dovessi capire che stanotte non ci sei.
È la notte dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di Roma
ha scritto una canzone.
Lontano una luce diventa sempre più grande
nella notte che sta per finire
e la nave che fa ritorno,
per portarci a dormire

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

Do                                Do5+
E' la sera  dei miracoli fai attenzione
    Do6
qualcuno nei vicoli di Roma
                                Fa
con la bocca fa a pezzi una canzone
      Sol
e' la sera  dei cani che parlano tra di loro
       Mi-
della luna che sta per cadere
      Do                 Fa                   Re-  Sol
e la gente corre nelle piazze per andare a vedere  
        Do
Questa sera  così dolce che si potrebbe bere
       Do5+
da passare in centomila in uno stadio
     Do6
una sera  così strana e profonda
                      Fa
che lo dice anche la radio, anzi la manda in onda
       Sol
tanto nera da sporcare le lenzuola
     Mi-
e' l'ora dei miracoli che mi confonde
                 Do                    Fa         Re-
mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde  
Sol7
             La-7 Re                                 Sol
Si muove la città   con le piazze, i giardini e la gente 
nei bar
                 La-7 Re                           Sol
galleggia e se ne va     anche senza corrente camminerà
               La-7 Re                             Sol
ma questa sera  vola le sue vele sulle case sono mille 
lenzuola
        Re
ci sono anche i delinquenti
                   Sol
non bisogna aver paura ma stare un poco attenti
        Re                              Sol
a due a due gli innamorati sciolgono le vele come i pirati
                     La-7 Re                          Sol
e in mezzo a questo mare    cercherò di capire quale s
tella sei
                La-7 Re                          Sol
perché mi perderei    se dovessi capire che stanotte non 
ci sei
La Re La Sim Lab Sol Lab Sol Fa#m Mim La
Do                                  Do5+
E' la notte dei miracoli fai attenzione
Do6                                            Fa
qualcuno nei vicoli di Roma ha scritto una canzone
    Sol
lontano una luce diventa sempre più grande
       Mi-
nella notte che sta per finire
       Do            Fa                      Re-  Sol
e' la nave che fa ritorno per portarci a dormire  

MIm7 LA RE (ad libidum)
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La sera è ormai notte – Chiara Ragnini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sera è ormai notte – Chiara Ragnini

La sera è ormai notte
ed i tuoi occhi sono un cielo
e dell’autunno possiedono il colore
degli alberi bruciati
dei rami d’argilla
e di foglie di castagni umidi

Sulle nostre colline
mi parli di Ginsberg
e i tuoi capelli di rame
ti nascondono le labbra
che sono bacche rosse
che voglio assaggiare
e la tua pelle bianca
io voglio assaporare

La sera è ormai notte
e nei tuoi occhi
separo ad uno ad uno
i colori dell’autunno

La sera è ormai notte
e nei tuoi occhi
confondo ad uno ad uno
i segreti dell’autunno

La sera è ormai notte
ed i tuoi occhi sono un cielo
E dell’autunno possiedono il calore

Sulle nostre colline
mi parli di Ginsberg
ed i tuoi capelli di rame
ti nascondono le labbra
che sono frutti morbidi
che voglio assaggiare
e la tua pelle bianca
io voglio assaporare

La sera è ormai notte
e nei tuoi occhi
Separo ad uno ad uno
i colori dell’autunno

La sera è ormai notte
E nei tuoi occhi
Confondo ad uno ad uno
I segreti dell’autunno

Ma tu dimmi che questo tempo resterà
si perde all’orizzonte l’ultimo raggio di sole
Ma tu dimmi che no, non cambierà
L’idea di perfezione che fa rima col tuo nome

Separo ad uno ad uno
i colori dell’autunno
confondo ad uno ad uno
i segreti dell’autunno

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La serata benedetta – Mondo Marcio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La serata benedetta – Mondo Marcio

[Intro]
Si si si uomo pensavi che me ne fossi andato? Invece guarda qua cos'ho..ho una storia bello,ho una storia da raccontarti..questa stronzata mi è successa l'altra sera..eh uomo ti assicuro che non c'ho proprio capito un cazzo..niente..ero fatto ma così fatto..quindi quello che sto per fare è raccontarti le cose come sono andate sterili,così magari puoi dirmi tu cos'è stato ok sta a sentire..

[Verso 1]
Guardo mia ma fumare
Leggendo l'esposto in tribunale
Che l'infame ha mandato come regalo di natale
Altri problemi,già altra merda da spalare
Ma stasera ho troppa fame e non ci voglio pensare
Perciò pace, carne alla brace e birra in mano
Metto i piatti a lavare e mi preparo per Milano
Chiamo il mio socio per andare a vendere afghano
Mia ma sul divano "Quando torni fai piano!"
Ci rivediamo,scendo le scale e arrivo al portone
Dove scopro che il mio uomo ha portato amici per l'occasione
Io dico "Cosa ma ti sei fatto di maria?"
Lui dice"Fanculo lo spaccio,molto meglio la compagnia no?
Stai un pò giù con la mia crew
Possiamo andare in questo locale a fumare vudù
"Ci stai?""Ci sto!"anche se la cosa è un pò strana
Perchè ero uscito per la grana
E sono fiitocon dieci figli di puttana
Che nemmeno conosco
Ma quando mi passano marijuana e veleno
Bè uomo sono a posto
Preso in pieno da ogni tir
Andiamo in gir
Per la città gridando come gli ultrà di san siro
E mente fumo il cannone la mia attenzione va ai muri della case
Senza insulti na nemmeno una frase
Solo firme e graffiti fottutamente riusciti
Niente offese agli immigrati o disegni antisemiti
E sto ancora guardando i pezzi ma siamo arrivati al locale
Tutti esaltati perchè ci siamo appena fumati un quintale
Ma nonostante questo riusciamo a entrare
C'è una battaglia sul palco io alzo la mano per rimare
Ma non mi cagano così faccio il dito "Fanculo"
Loro lo vedono e mi passano il micro
E dicono "sentiamo che sei fare!"
Adesso tutto il locale mi ascolta come un oracolo
Sono fatto sono dentro un miracolo

[Rit]
Nella serata benedetta
La serata benedetta
Prega uomo
Perchè non senti il cielo
Non c'è neanche un tuono
Benedetta,è la serata benedetta
Fuori un altra boccia
Perchè non vedi non cade neanche una goccia (X2)

[Verso 1]
Sono in botta
Rimango col micro che scotta
Da quanto è caldo
Ora che metto le mie rime in saldo
E mentre tutto il locale scazza e mi batte le mani
Si avvicina una ragazza e mi dice "Come ti chiami?"
"Eh..marcio..piacere..mi piace come muovi il sedere
Andiamo in bagno così mi fai rivedere"
Lei entra chiude la porta e mi spinge alla parete
Poi si mette in ginocchio mi guarda in faccia e dice "Ho sete"
E il resto lo sai
Si fa presto lo sai
"Gliel'hai anche messo nel c...?"
Na questo mai..sono momenti strani
Quando le chiedo "E tu come ti chiami?"
Lei dice "Questo è il mio numero se ti interessa fallo domani"..
Buona..esco dal locale mentre la base ancora suona nella testa
Così decido di farmi quello che resta
E mentre lievito per strada non c'è ambulanza non c'è sirena
Solamente fattanza serena
Non c'è nessuno con una fottuta lama alla mia schiena
Niente di quello schifo che mi avvelena la cena
Ogni sera... adesso cammino col mio spino e sorrido
Sto così bene che potrei essere perfino in paradiso
Finchè arrivo a casa mia,saluto la cricca
Mentre butto la cicca
Di Maria..poi faccio le scale e arivo su
Entro e trovo due persone abbracciate davanti alla tv
Una è mia madre l'altro sembra mio padre
Adesso il mio sangue è diventato freddo come un iglù
Ora non so se ho esagerato col vudù
O se tutta la serata è un regalo impacchettato da gesù
Perchè sono stato tra amici
Ho scherzato,rilassato, ho fumato gangia e radici
E poi ho rimato abbastanza bene da ridurre in poltiglia gli altri mc
Prima di farmi bere il pene come una bottiglia di gyn
Adesso torno a casa e trovo una famiglia si
Non ha senso mi dico "Yo marcio ripigliati"
Perchè è impssibile che tutto vada come deve andare
Perchè è un sogno ma mi piace allora continuo a sognare perchè

[Rit]
Nella serata benedetta
La serata benedetta
Prega uomo
Perchè non senti il cielo
Non c'è neanche un tuono
Benedetta,è la serata benedetta
Fuori un altra boccia
Perchè non vedi non cade neanche una goccia (X2)

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La serenata

Album

È contenuto nei seguenti album:

2002 Sentimento

Testo Della Canzone

La serenata di Andrea Bocelli

Vola, o serenata: La mia diletta è sola,
e, con la bella testa abbandonata,
posa tra le lenzuola:
O serenata, vola. O serenata, vola.
Splende pura la luna,
l’ale il silenzio stende,
e dietro I veni dell’alcova
bruna la lampada s’accende.
Pure la luna splende.
Pure la luna splende.
Vola, o serenata,
Vola, o serenata, vola.
Ah! là. Ah! là.

Vola, o serenata: La mia diletta è sola,
ma sorridendo ancor mezzo assonnata,
torna fra le lenzuola:
O serenata, vola. O serenata, vola.
L’onda sogna su ‘l lido,
e ‘l vento su la fronda;
e a’ baci miei ricusa ancore un nido
la mia signora bionda.
Sogna su ‘l lido l’onda.
Sogna su ‘l lido l’onda.
Vola, o serenata,
Vola, o serenata, vola.
Ah! là. Ah! là.

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La Serénata De Un Loco – “autore” Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Serénata De Un Loco –

Me vine a dar el gusto de cantarte en tu ventana
y me importa muy poco si te quedas en la cama,
voy a cantar gritar desahogarme hasta la mañana,
si sales pa' correrme pues te canto con mas ganas.

Entre mas me batees mas te traeré serenata
asi que lo siento por los vecinos de tu casa
van a tener que aguantarme todas mis desveladas
soy aguerrido terco y de carrera muy larga

Jalo La Banda, Jalo Un Norteño,
Me Traigo Al Piolas O A Los Porteños,
Cuando No Hay Paca, Los Takataka, Al Calentura, Le Marco Al Perro,
& Si De Plano No Encuentro Nada,
Vengo & Te Canto Como Loco En La Ventana

se que te vale madre cuanto te quiero cabrona,
no estoy pa darte el gusto de por fin dejarte sola
seguire aqui fregando insistiendo seas mi novia
no importa cuantas veces me mandes mucho a al roña

en la cuadra que vives todos me tienen tachado
le dejo un tiradero de botes y hago un ruidajo
ni se diga en tu casa me tienen aborrecido
y ponen veladoras p'a ver si ya no me arrimo

Jalo La Banda, Jalo Un Norteño,
Me Traigo Al Piolas O A Los Porteños,
Cuando No Hay Paca, Los Takataka, Al Calentura, Le Marco Al Perro,
& Si De Plano No Encuentro Nada,
Vengo & Te Canto Como Loco En La Ventana [x2]

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La Serenata Del Fiume – Genfuoco Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Serenata Del Fiume – Genfuoco

Era il tempo che la terra regalava
Il sapore di sorgente che laverà
E poi nacque con vestito mosso a specchio
Furono le mille luci che il bosco guardò
E si rispecchiò

Come acqua che corre distesa sul fiume
E si lascia portare con passo di danza
Raccoglierà tutti i fiori per te
Che sulla sponda hanno colore di luna
E non si stancherà e non mi stancherò

Come letto fu il suo lago di foresta
Beva le sue foglie d'oro e crescerà
Poi nascosto sotto l'ombra di una sera
Per la sete dentro il becco di fallo sarà
E volerà...

Come acqua che corre distesa sul fiume
E si lascia portare con passo di danza
Scioglierà come fuoco e inverno
Racconterà e brucerà di leggenda
E non si stancherà e non mi stancherò

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La serie dei numeri

Album

È contenuto nei seguenti album:
1976 Alla fiera dell’est

Testo Della Canzone

La serie dei numeri di Angelo Branduardi

(di Angelo Branduardi– L. Zappa)

E tu bel bimbo, bimbo mio dolce,
dimmi, cosa vuoi che io ti canti?
Cantami dei numeri la serie,
sino a che io oggi non la impari.
Unica è la morte,
niente altro, niente più…
due i buoi legati al carro,
e sono tre le parti del mondo,
quattro le pietre di Merlino,
che affilano le spade degli eroi.
Unica è la morte,
niente altro, niente più…
E sul cammino che il tempo fa
cinque finora sono le età,
e sono sei le erbe che
nel calderone il nano mescolerà…
Sette sono i soli, sette le lune,
otto sono i fuochi accesi a Maggio,
attorno alla fontana sono nove
le fanciulle che danzano alla luna…
Unica è la morte,
niente altro, niente più…
E dieci vascelli sono venuti
portandoci la guerra da lontano.
Undici guerrieri sono tornati
quand’erano in trecento a partire…
Unica è la morte,
niente altro, niente più…
E sul cammino che il tempo fa
cinque finora sono le età,
e sono dodici i mesi che
giorno per giorno, da sempre
segnando va.
E dodici ancora sono i segni
che tu puoi leggere nel cielo,
guerra tra di loro han dichiarato,
questa che ti canto sarà la fine.
Unica è la morte,
niente altro, niente più…
Allora la tromba suonerà,
avremo fuoco e tuono, pioggia e vento,
la serie dei numeri è finita,
per l’uno sai che non c’è serie:
Unica è la morte,
e due i buoi,
e tre la parti,
quattro le pietre,
cinque le età
e sei le erbe,
sette sono i soli,
sette le lune,
otto sono i fuochi
e nove le fanciulle,
ma dieci i vascelli,
undici i guerrieri,
dodici i segni,
dodici i mesi
e unica la morte,
da sempre madre del dolore.

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Accordi

   
  RE  LA  SOL    LA RE

    RE  LA  SOL        LA    RE        LA    SOL        LA    RE
E tu bel bimbo, bimbo mio dolce, dimmi cosa vuoi che io ti canti?
        LA    SOL  LA   RE           LA     SOL     LA   RE
Cantami dei numeri la serie, sino a che io oggi non la impari.
   LA       SOL    LA RE   LA     SOL  LA  RE    LA SOL LA RE
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
    LA    SOL        LA   RE    LA  SOL          LA   RE
E due i buoi legati al carro e sono tre le parti del mondo
        LA   SOL     LA   RE            LA     SOL       LA  RE
quattro le pietre di Merlino, che affilano le spade degli eroi.
   LA       SOL    LA RE   LA     SOL  LA  RE 
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
        LA           SOL   RE           SOL    LA     RE
E sul cammino che il tempo fa, cinque finora sono le età
       LA     SOL  RE          SOL         LA   SOL    LA  RE LA SOL LA RE
e sono sei le erbe che nel calderone di un nano mescolerà
RE    LA     SOL         LA  RE        LA     SOL      LA      RE
Sette sono i soli, sette le lune, otto sono i fuochi accesi a maggio
          LA     SOL   LA RE         LA      SOL     LA       RE
attorno alla fontana sono nove le fanciulle che danzano alla luna
   LA       SOL  LARE    LA     SOL    LA  RE    LA SOL LA RE
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
RE      LA SOL        LA RE          LA      SOL      LA   RE
E dieci vascelli sono venuti, portandoci la guerra da lontano
    LA    SOL        LA  RE            LA    SOL        LA   RE
Undici guerrieri son tornati, quand'erano in trecento a partire
   LA       SOL    LA RE   LA     SOL  LA  RE
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
RE       LA          SOL   RE           SOL    LA      RE
E sul cammino che il tempo fa, cinque finora sono le età
       LA       SOL    RE             SOL      LA     SOL      LA
e sono dodici i mesi che giorno per giorno, da sempre segnando va.
RE      LA   SOL   LA   RE       LA      SOL        LA   RE
E dodici ancora sono i segni che tu puoi leggere nel cielo
        LA     SOL        LA  RE           LA    RE         LA   RE
guerra tra di loro han dichiarato, questa che ti canto sarà la fine
   LA       SOL    LA RE   LA     SOL  LA  RE
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
RE     LA   SOL      LA RE        LA      SOL          LA   RE
Allora la tromba suonerà, avremo fuoco e tuono, pioggia e vento.
         LA   SOL      LA  RE      LA   SOL         LA  RE
La serie dei numeri è finita, per l'uno sai che non c'è serie.
   LA      SOL       LA   RE      LA    SOL            LA   RE
Unica è la morte, e due i buoi e tre le parti, quattro le pietre
     LA     SOL    LA  RE          LA     SOL         LA   RE
cinque le età, sei le erbe e sette sono i soli, sette le lune
     LA     SOL           LA      RE            LA    SOL
otto sono i fuochi e nove le fanciulle, ma dieci i vascelli
   LA         RE        LA    SOL       LA    RE
undici i guerrieri, dodici i segni, dodici i mesi
      LA     SOL              LA    SOL     LA  RE LA SOL LA RE LA SOL LA RE
e unica è la morte, da sempre madre del dolore.

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La serpe a Carulina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La serpe a Carulina di Nuova Compagnia di Canto Popolare

Caruli’ si m’amave n’ato anno

quanta cose ch’avive dda me

quanta cose quanta cose

quanta cose ch’avive dda me

ma si pazza e gia’ tutte lu ‘ssanno

statte bbona e guvernate oi ne’

ma si pazza e gia’ tutte lu ‘ssanno

statte bbona e guvernate oi ne’

Nu vurzone dde doppie dde Spagna
lu teneve je apposta ppe ‘tte
lu teneve lu teneve
lu teneve je apposta ppe ‘tte
ma scuperta se gia’ la magagna
statte bbona e guvernate oi ne’ (2 volte)

Carammanico cchiu’ de sett’anne
cuffiato fuje bbuone dda ‘tte
cuffiato cuffiato
cuffiato fuje bbuone dda ‘tte
ma si zoccola e tutte lu ‘ssanno
statte bbona e guvernate oi ne’ (2 volte)

Cu l’arzenico tu no sciusciaste
Munzu Attuone accussi’ cuntentaste
Munzu Attuone Munzu Attuone
Munzu Attuone accussi’ cuntetaste
mo’ ca’ saccie ca’ tutte lu ‘ssanno
statte bbona e guvernate oi ne’

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Accordi

   

(intro musicale)  SOL+ RE+ SOL+ LA+ RE+

Re+              La7=20
Caruli' si m'amave n'ato anno=20

Re+              La7=20
quanta cose ch'avive dda me=20

Si7  Mi- La7  Re+
quanta cose quanta cose=20

 SIm    Mi+        La7 =20
quanta cose ch'avive dda me=20

      Re+             Sol +         =20
ma si pazza e gia' tutte lu 'ssanno=20

        La7                 Re+=20
statte bbona e guvernate oi ne' =20

     Re+             Sol +         =20
ma si pazza e gia' tutte lu 'ssanno=20

        La7                 Re+=20
statte bbona e guvernate oi ne' =20


(stacco musicale)  SOL+ RE+ SOL+ LA+ RE+

Nu vurzone dde doppie dde Spagna =20
lu teneve je apposta ppe 'tte=20
lu teneve lu teneve=20
lu teneve je apposta ppe 'tte=20
ma scuperta se gia' la magagna=20
statte bbona e guvernate oi ne'  (2 volte)=20

Carammanico cchiu' de sett'anne=20
cuffiato fuje bbuone dda 'tte=20
cuffiato cuffiato=20
cuffiato fuje bbuone dda 'tte=20
ma si zoccola e tutte lu 'ssanno=20
statte bbona e guvernate oi ne'         (2 volte)          =20

Cu l'arzenico tu no sciusciaste =20
Munzu Attuone accussi' cuntentaste=20
Munzu Attuone Munzu Attuone=20
Munzu Attuone accussi' cuntetaste=20
mo' ca' saccie ca' tutte lu 'ssanno=20
statte bbona e guvernate oi ne'  (2 volte)=20

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La sesta sigaretta – Buselli Testo della canzone

La sesta sigaretta è un singolo di Buselli del 2022. Su Wikitesti puoi trovare il testo integrale della canzone Dopo ‘Coupon’ uscito lo scorso 12 maggio, torna in scena con ‘La sesta sigaretta’, il 23enne artista toscano Matteo Buselli, in arte solo Buselli distribuito da DPoT Records. La canzone è il ritratto di un artista che si trova a vivere il periodo più oscuro della sua carriera. Il brano esprime uno stato d’animo dal mood più riflessivo e introspettivo rispetto alla verve e al ritmo espressi in ‘Coupon’ e spinge verso emozioni più intense e profonde che rispecchiano le sensazioni provate dall’artista in questo momento

Il Testo della canzone di:
La sesta sigaretta – Buselli


La testa parte, viaggia come un treno
E nasconde i segreti censurati dal tempo
Le mani tremano, cominciano a sudare
Vorrei poter reagire o continuare scappare
L'ansia sale, mi sento cadere addosso
Tutti i problemi che mi fanno stare sul posto
Gloria e fama ti fanno schiavo
Non più un successo, ma solo depresso

Vorrei solo imparare a vivere
Questa storia che fa così
Tra alti e bassi, santi e martiri
Un'altra sbronza sempre il lunedì
E vorrei tornare a casa
Con la giacca al posto dei jeans
Con la cornetta sempre aperta
Spengo la sesta sigaretta

Cerco solo una seconda occasione
Una via d'uscita che mi porti altrove
Vivo nei ricordi, di un passato brillante
Con un futuro che mi volta adesso le spalle
L'ansia esplode, si spande una voce
Tutta intorno a me a ricordarmi come
Gloria e fama ti fanno schiavo
Non più un successo, ma solo represso

Vorrei solo imparare a vivere
Questa storia che va così
Tra alti e bassi, santi e martiri
Un'altra sbronza sempre il lunedì
E vorrei tornare a casa
Con la giacca al posto dei jeans
Con la cornetta sempre aperta
Spengo la sesta sigaretta

Ah, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh

Oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh

Vorrei solo imparare a vivere
Questa storia che fa così
Tra alti e bassi e santi martiri
Un'altra sbronza sempre il lunedì
E vorrei tornare a casa
Con la giacca al posto dei jeans
Con la cornetta sempre aperta
Spengo la sesta sigaretta

Ah, oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh

Vorrei solo imparare a vivere
Questa storia che fa così
Tra alti e bassi e santi martiri
Un'altra sbronza sempre il lunedì
E vorrei tornare a casa
Con la giacca al posto dei jeans
Con la cornetta sempre aperta
Spengo la sesta sigaretta

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La Sete – Alessio Pianesani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sete – Alessio Pianesani

Una confortevole, levigata, democratica non libertà
Figlia meraviglia di sviluppo delle proprie vanità

Davvero voglio vivere così?

Voglio un mondo che mi assale
Santo subito il sesso orale

Finora ci siamo accontentati di
Sistemi senza filtro, autopoietici
Saremmo capaci di osservare se
La connessione fosse stata disponibile

L'evoluzione è un bisogno che
Si soddisfa grazie a un'attidudine
Sembriamo incapaci di riuscire a
Ad attingere alla fonte della verità

Conoscete la sete voi?
Ambite al sapere voi?

Costellazioni di nozioni per
Superare l'erudito arrogante che
Atomizza la cultura per nascondere
La sua totale inettiudine

A intelligere, a capire, a conoscere, a immaginare
A pensare, ad anticipare, a scoprire, a sognareeeeee

Volete la sete voi?
Chiedete di sapere voi?

Verità, Fantasia
Menti libere ed energia
Sono qua
A convincermi che

L'avete la sete voi!
Bramate il sapere voi!

Volete la sete voi?
Urlate di piacere voi! Voi!

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La Sete Delle Anime – Virginiana Miller Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sete Delle Anime – Virginiana Miller

2400 anni fa vicino a Babilonia
Alessandro Magno vide per la prima volta il petrolio
Qualcuno disse proviamo a buttarci dentro Stefano
Il tuo servo cantore, che no, non è bello
Ma quando canta, canta come un uccello
Così gli dettero fuoco e fu un uccello di fuoco
Il 27 ottobre del 62, a Bascapè provincia di Pavia
Precipita un Morane-Saulnier con a bordo 3 persone
Fra cui il presidente dell'Ente Nazionale per gli Idrocarburi
Enrico Mattei
Dopo il lungo viaggio fa fatica parlare
Se potessimo bere sciogliere le parole
Dopo il lungo viaggio con la gola bruciata
Dal silenzio di sale

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La sete di vivere

Album

È contenuto nei seguenti album:

1999 Insieme a te
2001 Insieme a te
2001 Alessandro Safina
2002 Insieme a te

Testo Della Canzone

La sete di vivere di Alessandro Safina

(Luca BarbarossaRomano Musumarra / Romano Musumarra)

Luna sopra di noi
Di quale amore ci innamorerai
Stella caduta ieri
Difendi ancora i miei desideri
Il tempo ci porta via
E passa attraverso me
Un brivido che
Diventa già poesia

Vorrei soltanto che
Tu fossi qui con me
Bere dalle tue mani
Perdermi nel mare
Sogno ancora di dividere
Questa sete che ho di vivere
Con te, sempre con te, solo con te

Vita che cosa c’è
Dall’altra parte delle nuvole
Libera i miei pensieri
E che il domani non sia piu ieri
Gli amori non hanno età
Vivono dentro noi
Poi volano vìa
Il vento gli racconterà

Vorrei soltanto che
Tu fossi qui con me
Bere dalle tue mani
Perdermi nel mare
Sogno ancora di dividere
Questa sete che ho di vivere
Con te, sempre con te

Vorrei fermare qui il tempo che verrà
Lasciare l’anima libera di andare
Vite intere per ricominciare
Mondi immensi tutti da rifare
Con te, sempre con te, solo con te

Sogno ancora di dividere
Questa sete che ho di vivere
Con te
Questa sete che ho di vivere con te.

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La Setta Carbonica – 16 Barre Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Setta Carbonica – 16 Barre

{Strofa 1: John Princekin}
La scienza ha un buon senso acquistabile
Se espresso il suo dissenso l'archivia nell'inspiegabile
Sotto le nostre terre scorre sangue
Di chi mantiene queste loro guerre
Chiedilo a tuo figlio prima di lasciarlo partire
"Amore, sai per chi stai andando a morire?"
O hanno installato dentro alla tua mente
L'idea di un nemico inesistente
Perché comprare l'opinione è importante
Se pure dentro i videogiochi il tuo nemico c'ha il turbante
Perdere la brocca è un istante
Tu sai sparare addosso a una folla agli ordini del comandante?
Senza farsi domande
Sei alla mercé di un organismo occulto più grande
In piedi sulle sue gambe
Sei solo un pezzo di ricambio in un armadio gigante

{Ritornello: John Princekin}
Ho formulato l'equazione
Uomo uguale a uomo nella libera regione
Ma la legione, acqua alcolica alla tua ragione
Mette in mano alla setta carbonica la tua rivoluzione
Ho formulato l'equazione
Uomo uguale a uomo nella libera regione
Ma la legione, acqua alcolica alla tua ragione
Mette in mano alla setta carbonica la tua rivoluzione

{Verse 2 Benni}
E questo è il mondo dei reperti sacri, dei libri calpestati
Dove cerchiamo logiche nei vostri carri armati
Crediamo ancora alla politica, al conflitto tra gli Stati
Concepiti dagli alieni e colpevolizzati
Là fuori il mostro indossa maschere, sotto ha una faccia scura
Umanità, stanne sicura
Normale conseguenza di chi vive grazie a te sopra la tua paura
L'acqua che si ghiaccia a questa temperatura
Viviamo all'Hollywood dei poveri
Disegno il mio complotto in mezzo a due colonne, è la corsa all'oro degli uomini
Dimmelo tu fin dove arriva nel mondo dei morti vivi
Descrivimi il preciso istante in cui sorridi
E tieni i soldi ben visibili per ricordarti sempre dei tuoi limiti
Da sempre al servizio dei crimini
Gli insegnamenti che assimili
Dal Nuovo Ordine Mondiale le sue fonti inesauribili

{Ritornello: John Princekin}
Ho formulato l'equazione
Uomo uguale a uomo nella libera regione
Ma la legione, acqua alcolica alla tua ragione
Mette in mano alla setta carbonica la tua rivoluzione
Ho formulato l'equazione
Uomo uguale a uomo nella libera regione
Ma la legione, acqua alcolica alla tua ragione
Mette in mano alla setta carbonica la tua rivoluzione

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La Setta Delle Mosche – Ozone dehumanizer Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Setta Delle Mosche – Ozone dehumanizer

{Strofa 1: Ozone}
Il mostro delle lacrime, ruba tutte le anime
Apre la crisalide ti lascia a terra esanime
Non leggere le pagine dei sacri testi, tu ci rimarresti
Io l'ho fatto e adesso scrivo testi controversi
Con parti meccaniche impiantate sul mio corpo, il vostro Dio è morto
Il mio ti infila spilli dentro tutto il corpo
O ti trasforma in porco come gli odissei sei sei, fottuto
Come un cazzo di coniglio in gabbia con un lupo

{Strofa 2: Ozone}
Vivevo chiuso in casa, ho avuto la chiamata verso Satana
A 10 anni, allora uccisi tutti i miei compagni
Disegnavo croci nere sopra i bagni delle chiese
Rovesciavo le candele sopra il prete
Il figlio di Rosemary, guardiano deli portali
Custode dei poteri, portatore dei tuoi mali
Conduttore delle anime nel bosco dell'eterno
Guardiano dell'inferno, re del vilipendio
Blasfemo come le tette di Baphomet, Aleister Crowley
Torna in terra, regna, su tutti gli umani è guerra
Da astronavi sbucano Annunaki e rettiliani in fila
Iniettano negli occhi della gente fiale di atropina
Dedizione al sacramento, il sole splende
Mentre il vostro corpo è spento ma resti cosciente
Passeranno gli anni e tu, vivrai nel terrore
E la tua carne si trasformerà in vapore

{Strofa 3: Ozone}
Nel nome di Baphomet, padrone delle anime
Che appare nei miei sogni quando fuori c'è la grandine
Parlo con Adramelech sotto la grande croce
E' apparso al mio cospetto sotto forma di pavone
Lode al sole! Il mio signore
Sussurra nell'orecchio le parole
Scese dalle nuvole a cavallo di un caprone
Dando vita a un nuovo abisso nero intriso di calore
Solve et coagula, Satana
Re della sua armata sanguinaria
Regna nelle oscure terre e medita nuovi vangeli
Appare sotto forma di meteora per squarciare cieli

{Strofa 4: Ozone}
E noi chiediamo gloria per la stirpe nuova
Ereditiamo ingegno se coviamo le sue uova
Voleremo sulla piovra negli abissi dello spazio fino al nuovo mondo
Avremo la saggezza del dio luce e perderemo il corpo
Parleremo con il corvo, ci faremo dei
Ogni quattro capri morti nasceranno sei discepoli
E vivremo per i secoli nei secoli dei secoli
La setta delle mosche fa proseliti
E li chiude dentro sacche di tessuto alieno nero
Come il cero o come il cielo
Dentro il quale innalzeremo un nuovo ordine
Capace di rispondere al disordine, dal quale prenderanno vita orde
Necromorfe, e sarà luce per i nostri occhi
Pieni, di lacrime abbagliati dai saperi
Porteranno la lanterna per guidarci nei sentieri
Della terra più nascosti verso nuovi posti e ci faremo mostri

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La settima onda

Album

È contenuto nei seguenti album:

1994 La settima onda

Testo Della Canzone

La settima onda di Nomadi

(di: Carletti – Taurian – Veroli)

Se perdi l’anima,

e hai giocato la vita,

che gira con passo costante.

Se ancora pensi al mondo

come ad un gioco

o come a una chimera.

Se la tua vita si ferma

in una piccola strada che muore

e senti quelli che raccontano storie.

E affidarti dovrai,

ed affidarti dovrai,

alla settima onda.

Se perdi l’anima, se hai giocato l’amore

che gira con passo costante.

Se ancora pensi al mondo

come ad un gioco

o come a una chimera.

Se la tua vita si ferma

in una piccola strada che muore

e vengono quelli che raccontano storie.

E affidarti dovrai,

ed affidarti dovrai,

alla settima stella.

Settima onda è quella lontana,

che prende le genti

e le porta nel mare.

La settima stella la puoi contare ogni sera,

è l’ultima che vedi,

quella più alta nel cielo.

E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai, alla settima onda.

E affidarti dovrai, ed affidarti dovrai, all’ultima stella

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Gm F Dm Gm F Dm


Gm
SE PERDI L'ANIMA

      A#
E HAI GIOCATO CON LA VITA,

    Dsus4     Dm                 Gm
CHE GIRA CON P     ASSO COSTANTE.

SE ANCORA PENSI AL MONDO

  F                Dm               Gm
COME AD UN GIOCO O COME AD UNA CHIMERA.

SE LA TUA VITA SI FERMA

       F
IN UNA PICCOLA STRADA CHE MUORE

  Dm                             Gm
E SENTI QUELLI CHE RACCONTANO STORIE.

                          F
E AFFIDARTI DOVRAI ED AFFIDARTI DOVRAI,

     Dm7       Gm F Dm
ALLA SETTIMA ONDA.  

Gm                      A#
SE PERDI L'ANIMA SE HAI GIOCATO L'AMORE,

    Dsus4     Dm                 Gm
CHE GIRA CON P     ASSO COSTANTE.

SE ANCORA PENSI AL MONDO

  F                Dm               Gm
COME AD UN GIOCO O COME AD UNA CHIMERA.

SE LA TUA VOCE SI FERMA

          F
IN UNA PICCOLA STRADA CHE MUORE

     Dm                            Gm
E VENGONO QUELLI CHE RACCONTANO STORIE.

                             F
E AFFIDARTI DOVRAI ED AFFIDARTI DOVRAI,

        Dm7      Gm F Dm
ALLA SETTIMA STELLA.
  


Gm
SETTIMA ONDA E' QUELLA LONTANA

                    Gm9
CHE PRENDE LE GENTI E LE PORTA NEL MARE.

Gm                           F
LA SETTIMA STELLA LA PUOI CONTARE OGNI SERA,

   Dm                                        Gm
E' L'ULTIMA CHE VEDI QUELLA PIU' ALTA NEL CIELO.

                          F
E AFFIDARTI DOVRAI ED AFFIDARTI DOVRAI,

     Dm7       Gm
ALLA SETTIMA ONDA.

                             F
E AFFIDARTI DOVRAI ED AFFIDARTI DOVRAI,

      Dm7      Gm
ALL'ULTIMA STELLA.

F Dm Gm F Dm Gm F Dm Gm F Dm Gm

***

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La settima onda – Nomadi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La settima onda – Nomadi

Se perdi l'anima
E hai giocato la vita
Che gira con passo costante
Se ancora pensi al mondo
Come ad un gioco
O come a una chimera
Se la tua vita si ferma
In una piccola strada che muore
E senti quelli che raccontano storie
E affidarti dovrai
Ed affidarti dovrai
Alla settima onda

Se perdi l'anima, se hai giocato l'amore
Che gira con passo costante
Se ancora pensi al mondo
Come ad un gioco
O come a una chimera
Se la tua vita si ferma
In una piccola strada che muore
E vengono quelli che raccontano storie
E affidarti dovrai
Ed affidarti dovrai
Alla settima stella

Settima onda è quella lontana
Che prende le genti
E le porta nel mare
La settima stella la puoi contare ogni sera
È l'ultima che vedi
Quella più alta nel cielo
E affidarti dovrai
Ed affidarti dovrai
Alla settima onda
E affidarti dovrai
Ed affidarti dovrai
All'ultima stella

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La settimana

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La settimana di Filastrocche

Lunedì andò da Martedì
per vedere se Mercoledì
avesse saputo da Giovedì
se fosse vero che Venerdì
avesse detto a Sabato
che Domenica era festa.

=====================
Lunedì mi riposai,
Martedì non lavorai,
Mercoledì persi la rocca,
Giovedì la ritrovai,
Venerdì l’inconocchiai,
Sabato mi lisciai la testa,
Domenica dormii perchè era festa.

======================
Lunedì era appena nato,
martedì era un bambino,
quando fu mercoledì
tutto il giorno lui giocò.
Giovedì era sposato,
venerdì era vecchino,
poi di sabato morì
e domenica tornò.

===============
Tanto sole lunedì
bianca neve martedì
mercoledì si scende in piazza
per sentir la storia pazza.
Qui si ride il giovedì
Non si piange il venerdì
e po il sabato vi avviso…
c’è la festa del sorriso.
La domenica è baldoria
Perchè?
Perchè inizia un’altra storia!

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La Settimana – Fratelli Freschi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Settimana – Fratelli Freschi


Yeah

Vedi il culo della tipa di G Cash, amore? (Oh)
Lascia tutti quanti muti come il direttore (Shh)
Tu in ateneo, G in finale, fra', Rocco Nereo (Oh)
È il cammino di Santiago Bernabeu (Yeah)
Lei che prova il nuovo Yama', chiede se le dona (Oh)
Manda foto, chiama suo marito a Bellinzona
Fuori è caldo, in acqua sto a mollo (Oh)
Monte Bianco in studio, Pramollo (Yeah)
Siamo sempre in questa spiaggia, quattro scogli e sdraio (Fioi)
Voglio amiche come sneaker, cioè ne voglio un paio (Fie)
Non so il tuo nome, però, amore, questo amore è pazzo (Baby)
Ho i fiori in bocca ma non rose, questo non è tango
A me non cambia se è l'oceano che mi bagna
In Spagna non bevo cerveza, chacho, voglio caña (Barman)
Se la chica è más guapa, a me mi tocca dirlo (Que linda)
Con lei faccio aperitivo con un bocadillo

Fai una settimana e la ricordi una vita (Prima che l'estate sia finita)
Fai una settimana e la ricordi una vita (Vieni solo con l'amica dell'amica)
Fai una settimana e la ricordi una vita (Appena arrivata, sei già ripartita)
Fai una settimana e la ricordi una vita (Prima che l'estate sia finita) (Oh)

Gionni Freschi con il gancio, baby, I got the hook (Uh)
Bevo bolle dalla boccia, sciabolo col flûte
Nessuno mi tiene, scordo anche il suo nome, Irene
Scappo dalla vida loca, lei dietro m'insegue
Lei ha la salsa per il tacos tipo guacamole (Baby)
Andiamo a letto per pogare tipo punk hardcore
Sono sempre in linea, non so se mi spiego
Faccio dieta liquida, mi tuffo e bevo (Cin cin)
Vecchia scuola come nel '92 in bici (Oh)
Con due bitches (Oh), con su i Dickies (Oh)
Go kart (Yeah), baby, go hard (Yeah)
Rido sopra le sue cosce pare roll bar (Guerrieri)
Siamo ragazzi onesti come Chicco e Spillo (Eh, eh)
Fratelli Freschi tipo champagnino in frigo (Manda)
Te torni in città, poi pensi a chi c'è qua
Doppia F, fra' (Eh), "Tu gust is megl che uan" (Oh)

[Ritornello: Gionni Grano & Nex Cassel]
Fai una settimana e la ricordi una vita (Prima che l'estate sia finita)
Fai una settimana e la ricordi una vita (Vieni solo con l'amica dell'amica)
Fai una settimana e la ricordi una vita (Appena arrivata, sei già ripartita)
Fai una settimana e la ricordi una vita (Prima che l'estate sia finita)

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La settimana bianca

Album

È contenuto nei seguenti album:

2003 La moda del lento

Testo Della Canzone

La settimana bianca di Baustelle

Se sugli sci vi capita di perdervi
Sorridete
Smile

Pensate che
Non è un male irrimediabile
Sorridete
Smile

E sarete più belli dentro
Più belli dentro
Negativi vivi
Esistenzialisti tristi
Quarti arrivati
Ai campionati
Di discesa libera all’inferno

Se in seggiovia
Vi capita un’austriaca
Sorridete
Smile

Provateci
Lei è sola come voi
Siate soli
Smile

E sarete perfetti dentro
Più belli dentro
Negativi vivi
Esistenzialisti tristi
Quarti arrivati
Ai campionati
Di discesa libera all’inferno
E sarete più belli dentro
E nuovi fuori
Esistenzialisti
Cuori rossi congelati
Classificati
Ai campionati
Di discesa libera all’inferno.

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La settimana bianca – Baustelle Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La settimana bianca – Baustelle

Se sugli sci vi capita di perdervi
Sorridete
Smile

Pensate che
Non è un male irrimediabile
Sorridete
Smile

E sarete più belli dentro
Più belli dentro
Negativi vivi
Esistenzialisti tristi
Quarti arrivati
Ai campionati
Di discesa libera all'inferno

Se in seggiovia
Vi capita un'austriaca
Sorridete
Smile

Provateci
Lei è sola come voi
Siate soli
Smile

E sarete perfetti dentro
Più belli dentro
Negativi vivi
Esistenzialisti tristi
Quarti arrivati
Ai campionati
Di discesa libera all'inferno
E sarete più belli dentro
E nuovi fuori
Esistenzialisti
Cuori rossi congelati
Classificati
Ai campionati
Di discesa libera all'inferno

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La settimana dei fiori

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La settimana dei fiori di Filastrocche

LUNEDI’ raccolgo un fiore
MARTEDI’ un girasole
MERCOLEDI’ una bella viola
GIOVEDI’ una rosa sola
VENERDI’ un ciclamino
SABATO e DOMENICA un mazzolino e
sto a casa con mamma e papà.

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La settimana del pulcino

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La settimana del pulcino di Filastrocche

LUNEDI’
chiusin chiusino
MARTEDI’
ruppe l’ovino
saltò fuori
MERCOLEDI’,
pio pio pio
fé GIOVEDI’
VENERDI’
fé un passettino
beccò SABATO
un granino,
la DOMENICA mattina
aveva già la sua cresticina.

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La settimana di Pierino

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La settimana di Pierino di Filastrocche

LUNEDI mamma a scuola mi mandò
MARTEDI dissi: “ho sonno, non ci vo’!”
MERCOLEDI ebbi mal di testa,
GIOVEDI volli far festa
VENERDI la cartella non trovai
SABATO piovve e a scuola non andai
DOMENICA dissi: “Oggi a scuola voglio andare”
ma non mi vollero mandare!

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La Settimana Enigmatica – Dente Testo della canzone

https://open.spotify.com/track/5V997J81kV13UA6LkJycbw?si=43HVpngzSKuhvThqAvbzmA

Il Testo della canzone di:
La Settimana Enigmatica – Dente

Chi mi guarda allo specchio
chi si imbuca appena presa la patente
hai abboccato a una cosa che non è una bugia
è una settimana intera
che non ci sei
più con la testa

I-RE-NE vogliono di più semplici
I-RE-NE vogliono di più semplici
sei una luna di Giove
tutto ciò che possiedo
tutto quello che ho
è un ciclope coi lati uguali in mezzo al cielo
è una settimana intera
che non ci sei
più con la testa

I-RE-NE vogliono di più semplici
I-RE-NE vogliono di più semplici
è una settimana intera
che non ci sei
più con la testa
tesoro mio, come sei complicata
I-RE-NE vogliono di più semplici
I-RE-NE vogliono di più semplici
I-RE-NE vogliono di più semplici
I-RE-NE vogliono di più semplici

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La settimana enigmatica – Dente Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La settimana enigmatica – Dente

[Testo di "La settimana enigmatica"]

[Strofa 1]
Chi mi guarda allo specchio
Chi si imbuca appena presa la patente
Hai abboccato a una cosa che non è una bugia
È una settimana intera
Che non ci sei
Più con la testa

[Ritornello]
I re ne vogliono di più semplici
I re ne vogliono di più semplici

[Strofa 2]
Sei una luna di Giove
Tutto ciò che possiedo
Tutto quello che ho
È un ciclope coi lati uguali in mezzo al cielo
È una settimana intera
Che non ci sei
Più con la testa

[Ritornello]
I re ne vogliono di più semplici
I re ne vogliono di più semplici

[Bridge]
È una settimana intera
Che non ci sei
Più con la testa
Tesoro mio, come sei complicata

[Ritornello]
I re ne vogliono di più semplici
I re ne vogliono di più semplici
I re ne vogliono di più semplici
I re ne vogliono di più semplici

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La settimana fiorita

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La settimana fiorita di Filastrocche

Nel verde prato e nel mio giardino
ho raccolto un bel mazzolino:
Lunedì un girasole
Martedì le belle viole
Mercoledì un ciclamino
Giovedì un garofanino
Venerdì un bel narciso
Sabato un azzurro fiordaliso
e la settimana è già finita:
i sette giorni son passati
con i bei fiori colorati!

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La Seule – Bigflo & Oli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Seule – Bigflo & Oli

[Naâman:]
Tous les soirs, j'attends qu'elle m'appelle
Plein de rêves mais je dors à peine
J'suis en paix pendant la bataille

[Oli:]
C'est vrai: depuis, j'ai pris de l'âge, mais j'ai gardé l'talent
Les enfants, j'laisserai des punchlines sur mon testament
Et j'entends l'appel d'une vie simple: du soleil et des potes
Mais j'veux marquer mon époque, qu'on parle jamais d'moi comme le mec d'avant
J'veux chanter mes chansons, l'soir
Devant des milliers de fans en extase dans l'plus grand stade de ma ville
Voir tous mes potes en costard derrière moi
Dire oui jusqu'à c'que la mort nous sépare devant la femme de ma vie
Mais, des fois, j'ai l'cafard, je reste planqué dans l'appart'
Attendant qu'mon désespoir s'barre et disparaisse
Moi, j'crois pas trop au hasard, j'ai l'impression d'être à part
Mais, un soir, j'ai entendu mon voisin dire pareil
Indécis, un rien peut m'faire basculer, j'te l'rappelle
J'déclenche un incendie avec le calumet de la paix
J'ai vite compris qu'la musique pouvait soigner mes peines
Depuis, j'ai calé mon cœur sur l'tempo du BPM
Alors ça fait quoi d'être artiste, hein?
Entre groupies et détracteurs
En gros, pendant l'feu d'artifice
Moi, j'regarde les yeux des spectateurs
J'voudrais être un mec bien, tous les jours, j'essaie de faire des efforts
Ils connaissent mes refrains, dire qu'à l'époque on me fermait les portes
J'les ai doublés car mes couplets souples coupent le souffle, écoute-les tous
J'étouffe les fous, j'viens de Toulouse mais j'garde le nord
Monte le son, bouge la tête
Je sais qu'au fond tu doutes même si t'en as pas l'air
Yo, j'ai dit monte le son, ouvre la fenêtre
Oublie tout avec Naâman et Kacem Wapalek

[Naâman:]
Tous les soirs, j'attends qu'elle m'appelle
Pleins de rêves mais je dors à peine
J'suis en paix pendant la bataille
Mon amour: la musique, t'es la seule qui m'aille
Toi et moi, c'est fou comme on s'aime
Et, quand tu pleures, t'es belle quand même
Et le monde n'est plus qu'un détail
T'es la seule qui m'aille

[Kacem Wapalek:]
Le môme qui sème en ce moment ces mots
Qui sonnent se nomme Kacem et c'est moi
Voici comment j'ai commencé
Pour que ces mots s'immiscent entre silence et ciment
Débuts timides en bas de mon bâtiment
Entouré de bitume et de béton, mec
On s'y habitue mal et c'est l'accoutumance
Un bon tamien, c'est là que tout commence
Je me suis dit bêtement: "Choisis des bons thèmes
Et des mots d'une beauté monstre, et débite à mort"
Si le rap est un meurtre: Kacem, un tueur en série
Sur un son assassin, et ça sent la sueur en ces rimes
Ça remue, mec, on taffe
Et c'est tellement frais que l'auditeur s'enrhume
Mais le son remue donc il s'en remet
Et, s'il se le remet, c'est que c'est son remède
Moi, j'ai mille idées, j'aime les dire en semant le doute, c'est maladif
Et ces milles idées s'emmêlent dans ces mélodies quand ces mots les disent
En somme, il est dingue, Kacem a le don, te fait mal aux dents, ta femme l'adore
J'assume le titre et sème des tubes assez militants sans similitude
Deux semaines au taf en somme d'études assimilées tôt: le son met des tartes
Et ces mots nous touchent, suis mes notes et, en cinq minutes, on t'emmène au top
À ceux menottés, au passé monotone, sans jamais de thune: assez milité
En somme, il est temps d'semer l'État, ma communauté connaît mon taf
Et comment ne pas vous communiquer quel est mon état? Ma douleur
Est comme une épée qui me nique et qui me crève le cœur
Mais comment ne pas vous communiquer quel est mon état? Ma douleur
Est comme une épée qui me nique et qui me crève le cœur

[Naâman:]
Tous les soirs, j'attends qu'elle m'appelle
Pleins de rêves mais je dors à peine
J'suis en paix pendant la bataille
Mon amour: la musique, t'es la seule qui m'aime
Toi et moi, c'est fou comme on s'aime
Et, quand tu pleures, t'es belle quand même
Et le monde n'est plus qu'un détail
T'es la seule qui m'aille

[Bigflo:]
On m'avait dit: "Tu seras une star" hey
Mate où j'en suis quinze ans plus tard hey
Pourtant, j'suis souvent dans le noir hey
À la recherche d'un peu de clarté
J'escroque les escrocs
Mon rap, c'est d'l'art; mes albums, c'est des expo'
Ex-pauvre, j'ai peur de m'perdre depuis qu'j'encaisse trop
Tout a changé depuis qu'j'vois plus le prix des plats au resto
Du mal à m'fondre dans la masse
Comme si j'étais un ex-taulard
Ils pensent que j'ai des femmes, pensent que j'ai des liasses
Pensent que j'ai des armes, comme si j'étais Escobar
Aller voir un psy', j'crois que ça m'aiderait
Parce que, le pire, c'est qu'tout ça c'est à moitié vrai
On s'bat pour des couleurs, du respect, de la thune
Mais on ne voit que du bleu vu de la Lune
Des fois, j'm'active et j'gratte des rimes pas terribles, pathétiques
Pas d'phrasé athlétique, malgré ça, j'perds jamais l'appétit
J'décolle et j'atterris sur mon beau satellite; une barrière, ça s'évite
Une carrière, ça périt mais, attends, pas si vite
Comme j'ai beaucoup rappé, des fois, j'me mets à chanter
On a pris d'la graine donc on n'est pas prêt de s'planter
Je bosse toute la semaine pour trouver des thèmes
Bigflo & Oli, Naâman et Kacem, enchanté

[Naâman:]
Tous les soirs, j'attends qu'elle m'appelle
Pleins de rêves mais je dors à peine
J'suis en paix pendant la bataille
Mon amour: la musique, t'es la seule qui m'aime
Toi et moi, c'est fou comme on s'aime
Et, quand tu pleures, t'es belle quand même
Et le monde n'est plus qu'un détail
T'es la seule qui m'aille

[Bigflo & Oli:]
La seule qui m'aille, la seule qui m'aille
La seule qui m'aille, t'es la seule qui m'aille
T'es la seule qui m'aille, la seule qui m'aille
La seule qui m'aille, la seule qui m'aille

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La Seven – Alejandro Fernandez Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Seven – Alejandro Fernandez

..hablado..
[Joan]
vente alejandro
[Alex]
ehi
[Joan]
vamos a llevar serenata
[Alex]
vamos pues
[Joan]
agarrate la primera
[Alex]
y la segunda que va a desir compa
[Joan]
que diga misa

No te fijes eduviges
en los amores que tengo
muchas son las que me achacan
pero solo a seis mantengo
por eso ando desvelado
de mis chambas voy y vengo
segun esto tocan siete
un lugar esta vacante
no te quiero para esposa
ni pa' reina ni de amante
si tu aseptas ser la seven
pues le damos pa' delante

siete son las maravillas
los pecados capitales
siete las vidas de un gato
y haciendo cuentas cabales
dos por nueve tus dieciocho
son mejor que viagra y cialis

..hablado..
[Alex]
oiga compadre esta patillita me puso
amarillo azul amarillo azul amarillo azul
[Joan]
pos yo a azulao me siento muy bien compadre
[Alex]
a mi lado compa
[Joan]
nombre, al lado de la seven

no te fijes eduviges
de los chismes del mercado
dicen que eres trepadora
un amor interesado
y tu corazon me adora
lo tengo bien comprobado
no te fijes eduviges
en lo que diga la gente
lo nuestro es maravilloso
un cariño diferente
simplemente eres la siete
denle muicle al que se espante

siete son las maravillas
los pecados capitales
siete las vidas de un gato
y haciendo cuentas cabales
dos por nueve tus dieciocho
son mejor que viagra y cialis

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La sfilata

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La sfilata di Poesie Romane

Ammappela che bella ‘sta parata
Militare davanti ar Presidente,
In questa Roma tutta imbandierata.
Quanti sordati, e puro quanta gente!

Passa la truppa che s’è preparata
Pe’ camminà cusì ordinatamente.
Li berzajeri curreno, e st’annata
A li romani porta un fatto in mente.

Questi regazzi co’ le penne ar vento
Ricordeno che Roma fu pijata
Er Venti de Settembre in un momento.

Ma mentre che guardavo co’ l’orgojo
Der cittadino questa gran sfilata,
Quarcuno m’ha sfilato… Er portafojo!

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La Sfilata – Derozer Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sfilata – Derozer

Sta iniziando la sfilata
E chi la impedirà
Miliardi in passerella
Per mostrare già si sa
Stronzate assurde
Che nessuno indosserà
Eppure è un grande business
Ed a qualcuno importerà
Descrivono i maestri
E le loro gran creazioni
Come fossero gran geni
Con grandissime invenzioni
Sotto una marea di idioti
A fingere di apprezzare
Ma andare alla sfilata è vip
E non si può mancare
Sfilano

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La sfilata delle maschere

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La sfilata delle maschere di Filastrocche di Carnevale

Sta arrivando il Carnevale

e le maschere iniziano a sfilare.

C’è Arlecchino e Pulcinella

che cucinano una grande ciambella.

C’è Colombina,

che si veste come una regina.

C’è Brighella,

che prende in giro Gianduia.

C’è Pantalone,

che trova un bel pallone,

e tutti insieme giocano un gran partitone!

Balanzone e Meneghino,

che corrono gridando:

“E’ Carnevale

e ogni scherzo vale!!!”

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La sfilata divertente

Testo Della Canzone

La sfilata divertente di Pietro Diambrini

Testo e Musica di Pietro Diambrini

La sfilata divertente
passa in mezzo a tanta gente,
come un piccolo trenino
viaggia a ritmo di bambino.
Il primo della fila
è un gatto di Manila,
Filippo il filippino
è proprio un bel micino!
E l’ultimo è un topino
che viene da Berlino,
saluta sorridente
passando fra la gente
Il primo della fila
è un gatto di Manila,
e l’ultimo è un topino
che viene da Berlino!
(rit.)
C’è pure un cagnolino
sta dietro al porcospino,
cammina e fa il gradasso,
si punge ad ogni passo!
Carlotta la marmotta
dormiva nella grotta,
ma ora fa il trenino,
davanti al porcospino.
In mezzo il porcospino
e dietro il cagnolino,
davanti fa il trenino
Carlotta la marmotta!
(rit.)
Il primo della fila
è un gatto di Manila,
e dietro c’è Carlotta,
simpatica marmotta.
In fondo alla parata
si fa una risata,
l’allegro cagnolino
davanti al topolino,
che è l’ultimo a sfilare
con passo militare
avanza indifferente
fra tutta quella gente.

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La si taglia i suoi biondi capelli

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La si taglia i suoi biondi capelli di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia
Adelaide BonaGruppo Padano di Piadena

La si taglia i suoi biondi capelli
la si veste da militar
poi la monta su di un cavallo
per andare a guerreggiar

Quand fu stata vicino al paese
la s’incontra con un tenentin
dove vai mia piccola donzella
oppur l’amante di qualche soldà

Io non sono una piccola donzella
né l’amante di qualche soldà
sono un povero tenentino
che vo in guerra per guerreggiar

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La siepe

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La siepe di Festival di Sanremo 1968

(di PallaviciniMassara)
Al BanoBobbie Gentry

non mi capirai,
mamma oh oh oh oh oh oh oh mamma
so gia’ che non mi capirai
ma il mondo non finisce la’
sulla sieepe
che circonda la casa.
e non mi capirai
oh oh oh oh oh oh oh oh oh mamma
so gia’ che poi tu piangerai
ma non mi puoi fermaaaaare
mi hai insegnato tu a camminare
ed ora devo andare, devo andare
ciao ulivi che restate qui’
ciao ruscello che rimani qui’
ricordi miei, amici mieei
che non scordero’ mai piu’.
ricordi miei, amici mieei.
e non mi capirai,
mamma oh oh mamma
so gia’ che non mi capirai
ma io sono gia’ oltre la.siepe
e non mi.puoi fermar,
e.non mi puoi fermar…
mi hai insegnato tu a camminare
ed ora devo andare,
allora devo devo andare
devo devo andare
devo andare devo andare
devo devo andare devo andare
devo andare. . .

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
C C7

                F
NON MI CAPIRAI, 

   C                          A#
MAMMA OH OH OH OH OH OH OH MAMMA 

                   F       A
SO GIA' CHE NON MI CAPIRAI 

MA IL MONDO NON FINISCE LA' 

      A#6    A#               C#
SULLA SIEEPE  CHE CIRCONDA LA CASA. 

             A#m6
E NON MI CAPIRAI 

C7                F  C7
OH OH OH OH OH OH OH OH OH MAMMA

                A#           F
SO GIA' CHE POI TU PIANGERAI 

   A7               A#6   A#
MA NON MI PUOI FERMARE    

           C#
MI HAI INSEGNATO TU A CAMMINARE 

    F               C#         C7
ED ORA DEVO ANDARE, DEVO ANDARE

     F  Dm          Am
CIAO ULIVI CHE RESTATE QUI'  

     A#               F
CIAO RUSCELLO CHE RIMANI QUI' 

A#            F A#    F
RICORDI MIEI,   AMICI MIEEI 

                  C         F Dm Am
CHE NON SCORDERO' MAI PIU'.      

A# F A#            F A#    F
     RICORDI MIEI,   AMICI MIEI.  

      C      F C#
E NON MI CAPI  RAI, 

C#9      F# C#
MAMMA OH OH MAMMA 

            B              F#
SO GIA' CHE NON MI CAPIRAI 

   A#             B6        B
MA IO SONO GIA' OLTRE LA SIEPE 

              D
E NON MI PUOI FERMAR, E NON MI PUOI FERMAR... 

                                F#
MI HAI INSEGNATO TU A CAMMINARE 

         D          F#
ED ORA DEVO ANDARE, 

    D            F#
ALLORA DEVO DEVO ANDARE 

       D         F#
DEVO DEVO ANDARE 

                        D
DEVO ANDARE DEVO ANDARE 

  F#             D           F#
DEVO DEVO ANDARE DEVO ANDARE 

            D
DEVO ANDARE.

***

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La siepe – Al Bano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La siepe – Al Bano

E non mi capirai
Mamma, oh mamma
So già che non mi capirai
Ma il mondo non finisce
Là sulla siepe che circonda la nostra casa

E non mi capirai
Mamma, oh mamma
So già che poi tu piangerai
Ma non mi puoi fermare
Mi hai insegnato tu a camminare ed ora devo andare
Devo andare

Ciao, ulivi che restate qui
Ciao, ruscello che rimani qui
Ricordi miei, amici miei che non scorderò mai più

Ricordi miei, amici miei, ciao

E non mi capirai
Mamma, oh mamma
So già che poi tu piangerai
Ma io, io sono già oltre la siepe
Oh mamma, e non mi puoi più fermar
Non mi puoi più fermar

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La siepe s’è desta

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La siepe s'è desta di Filastrocche

Nei boschi, da sera a mattina,
si schiudono fresche sorprese:
leggero sui prati cammina
Marzo, incantevole mese.
È già non più sonnolento
il rio, né risuona si dura
la terra: nel tiepido vento
già verzica la verzura.
Ancora non c’è l’usignolo
ricolmo di note e di trilli,
ma lungo le prode e nel brolo
già fremono e ciarlano i grilli.
E, guarda, la siepe s’è desta
coperta di fiori, odorosa:
il pesco s’ammanta di festa
schiudendo i suoi petali rosa.
C’è pioggia, c’è vento, c’è sole:
è marzo, ogni cosa ha un incanto;
è marzo, che piange e non vuole,
che mostra il sorriso tra il pianto.

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La Sigla Del Piombo – Lil’Pin Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sigla Del Piombo – Lil'Pin

{Ritornello: Mistacabo}
Questo è il suono di chi incrocia due dita
Per formare due mitra, tu ti infili due dita nel...
Ormai tutti riconoscono il suono
Parabellz ha la vibra, se suono il suolo vibra
Questo è il suono di chi incrocia due dita
Questo è il suono di chi incrocia due dita
Per formare due mitra, tu ti infili due dita nel...
PB è la sigla del piombo
PB è la sigla del piombo

{Strofa 1: Lil'Pin}
Se hai barre grezze dille, parto da Quartu non da quarto
Siamo in quattro ma è come se fossimo mille
Chiudo il gioco, non hai orecchio, fatti sordo
Me la prendo con lo specchio quando disso il migliore del blocco
Salgo sul palco, lo ribalto, i tuoi sedili li ribalto
Nella Micra la tua amica succhia il papa al capo
Il tuo ragazzo fa il palo, c'è troppo in ballo
Sei uno sballo, sei sexy se nel tuo ballo il mio cazzo fa il palo
P è folle, incenerisco le folle
Bombe all'uranio, israeliano, valgo il triplo, Ken Follet
Vale dieci ognuno di noi tre, sommateci
E vi mischiamo i tratti somatici
Vuoi fare il negro col microfono, non giri con le escort ma con l'Escort
Fai il negro, riempi il cofano
È la voce del blocco che parla, parla para
Riposa in pace, questa barra sarà la tua bara

{Ritornello: Mistacabo}

{Strofa 2: Mistacabo}
Ho preferito dare ascolto al mio ego che al tuo consiglio
E da tre anni Parabella ti insegna che il rap è vivo
Se pensavi fosse morto dopo avere letto un libro
O forse non capisci Nas che sta con Marley e vende a Kingston
Dico che questa scena varia come clima e quando gira
Arriva lo tsunami e ce li porta a picco, cataclisma
6 come facce del prisma, 5 pilastri dell'Islam
4 formiamo la sigla. 3, 2, 1
Calci volanti con Seagal, ancora a parlare di riga
Prendi l'esempo da Pin ma parla di Riga la città
Parla di figa di Riga, falla con chi ti cumbida
Pisca su chi ti diffida, ci scappa il morto, Cossiga
Vogliono fare come Lambert e aver le fighe
Ma fanno Lambert come Highlander, solo patatine
È Mistacabo, chiudo il gioco, faccio colpo grosso (Micromala!)
E Parabellum chiude il gioco, Grosso

{Ritornello: Mistacabo}

{Strofa 3: Uzi Junkana}
PB-Capitano non esiste che fai il pari grado
Quando arriviamo, i tuoi pugni in alto come a Stalingrado
Insieme a Cabo ed Italo, questi parlano e dicono
PB iconoclastico, metto il plastico e milito
Sei n bilico, punta il dito e zitto e poi precipitano
Quelle dita se non te le fichi te le sticcano
Sono il meglio ma non spiccano
Dicono che volano solo che il volo adesso non lo spiccano
Me ne fotto delle tue punchline, Timberland o Air Nike
Volo in alto, fly high con Stampace airlines
Porto antrace in hi-fi anche se freestyle fai
Qua conta ciò che hai fatto e fai, non che farai
Questo è J.U, U.J.,
Ho un flow così nitido che sembra fatto in blu-ray
Quindi è già chiaro che hai potenzialità minime
Mi vuoi copiare ma puoi solo fare "Mini-me"

{Ritornello: Mistacabo}

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La signora – Lucio Dalla Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La signora – Lucio Dalla

La signora è in lacrime e si ferma ad ascoltare
Attraversa e si blocca a metà della strada
Un colpo di vento la fa continuare
La signora, quando tace, sembra una volpe
Va al cinema da sola, ma ha paura d'entrare

La signora ha molti figli, molti figli da educare
Qualcuno lo va a trovare, ma tanti li lascia sulla strada senza mangiare
La Signora non ha padre, è figlia d'un figlio
Di un terremoto, di uno sbadiglio

La signora la mattina sta male, si sente svenire
Il pomeriggio sparisce, ma la notte, la notte, mi viene a cercare
È un amore bocciato che non può continuare
Come un cane in una stanza d'albergo, mi sento solo
Provo a far tutto quanto in orario, ma mi accorgo che è un gioco
Stan giocando alla radio e al telefono qualcuno mi uccide a poco a poco

La signora è mio padre, è mia madre quando alza la voce
È una mano coi guanti che mi spegne la luce
È una montagna di carte in un ufficio postale
È un amico diventato nemico che mi ruba la voce

La signora è una fila di macchine da qui fino al mare
La signora ci stampa il giornale e ce lo fa comperare
La signora ha tanti nomi, tanti nomi, così da nascondersi e non farsi trovare
Ma ogni tanto si veste di luci e bandiere per farsi notare

La signora è mio padre, è mia madre quando alza la voce
È una mano coi guanti che mi spegne la luce
È una montagna di carte in un ufficio postale
È un amico che diventa un nemico e mi ruba la voce

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La signora cantava il blues

Album

È contenuto nei seguenti album:

1981 Panama e dintorni

Testo Della Canzone

La signora cantava il blues di Ivano Fossati

Fermare il treno
nessuno qui sa come si fa
le campagne fuggono dritte
sta aumentando la velocità
controllore controllore
cosa devo fare
metti che uno sente odore
della sua città
per esempio è in quel posto
che ho perduto la serenità.

Prevedere il treno
nessuno qui sa come si finirà
è un inverno probabile
anche troppo e non ci aiuterà
e il guidatore il guidatore
che dovrebbe fare
lui subisce la tensione
che c’è di qua
gioca a carte in corridoio
e perde con molta dignità.

Ma aspettando le colline
la signora cantava il blues
aspettando che in salita
rallentassimo un po’ di più
forse per gettarsi giù.

A capire il treno
non senza una ragione ci rovescerà
e il candidato riformista
del vagone in coda
lui sì si salverà
ma tutti gli altri un po’ stanchi
guardano col naso ai vetri
la gelata di febbraio che se ne va
del raccolto, padre, lei dice bene
si vedrà.

Ma aspettando le colline
la signora cantava il blues
aspettando che in salita
rallentassimo un po’ di più
aspettando le colline
la signora cantava il blues
aspettando le colline
anche se non ce ne sono più
per gettarsi giù.

Amare il treno
ma se nessuno qui sa come si finirà
le campagne sfuggono dritte
e sta aumentando la velocità
controllore controllore
cosa devo fare
metti che uno sente odore
della sua città
in quel posto per esempio
ci ho perduto la serenità.

Aspettando le colline
la signora cantava il blues
aspettando che in salita
rallentassimo un po’ di più
aspettando le colline
la signora cantava il blues
aspettando le colline
anche se non ce ne sono più
per gettarsi giù.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   



intr: Mi- La-6 (rip.4 volte)

Mi-                           Si-7                              Mi-7  La-6
Mi-7 La-6
Fermare il treno nessuno qui sa come si fa
           Mi-7
le campagne sfuggono dritte
                                     Si7
sta aumentando la velocità
                            Mi-7
controllore controllore cosa devo fare
                La-7
metti che uno sente odore della sua citta
          Mi-7                                             Si7
Mi-7 La-6 Mi-7 La-6 Mi-
per esempio in quelo posto che ho perduto la serenità
 Mi-
Prevedere il treno
    Si-7                                   Mi-7 La-6 Mi-7
nessuno qui sa come si finirà
La-        Mi-
è un inverno rpobabile
                                          Si7
anche troppo e non ci aiuterà
           Mi-7
e il guidatore guidatore che dovrebbe fare
          La-7
lui subisce la tensione che c'è di quà
                 Mi-7                         Si7
gioca a carte in corrdidoio e perde
                          Mi-  Re
con molta dignità.
              Sol                      Re            Do            Mi-
La-  Re7
Rit. Ma aspettando le colline la signora cantava il blues
          Sol                     Re              Do              Mi-
La-
aspettando che in salita rallentassimo un pò di più
          Si7                 Mi-7 La-6 Mi- La-6 Mi-
forse per gettarsi giù.

Capire il treno
non senza una ragione ci rovescerà
e il candidato riformista del vagone in coda
lui sì si salverà
Ma tutti gli altri un pò stanchi guardano
col naso ai vetri la gelata di febbraio che se ne và
bel raccolto padre
lei dice bene, si vedrà.

Rit. Ma aspettando le colline...... (2 volte)

Amare il treno
se nessuno sà qui come si finirà
le campagne sfuggono dritte
sta aumentando la velocità
controllore controllore cosa devo fare
metti che uno sente odore della sua città
in quel posto per esempio che ho perduto la serenità

Rit. Ma aspettando le colline........(rip. ad lib.)

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La signora cantava il blues – Ivano Fossati Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La signora cantava il blues – Ivano Fossati

Fermare il treno
Nessuno qui sa come si fa
Le campagne fuggono dritte
Sta aumentando la velocità
Controllore controllore
Cosa devo fare
Metti che uno sente odore
Della sua città
Per esempio è in quel posto
Che ho perduto la serenità

Prevedere il treno
Nessuno qui sa come si finirà
È un inverno probabile
Anche troppo e non ci aiuterà
E il guidatore il guidatore
Che dovrebbe fare
Lui subisce la tensione
Che c'è di qua
Gioca a carte in corridoio
E perde con molta dignità

Ma aspettando le colline
La signora cantava il blues
Aspettando che in salita
Rallentassimo un po' di più
Forse per gettarsi giù

A capire il treno
Non senza una ragione ci rovescerà
E il candidato riformista
Del vagone in coda
Lui sì si salverà
Ma tutti gli altri un po' stanchi
Guardano col naso ai vetri
La gelata di febbraio che se ne va
Del raccolto, padre, lei dice bene
Si vedrà

Ma aspettando le colline
La signora cantava il blues
Aspettando che in salita
Rallentassimo un po' di più
Aspettando le colline
La signora cantava il blues
Aspettando le colline
Anche se non ce ne sono più
Per gettarsi giù

Amare il treno
Ma se nessuno qui sa come si finirà
Le campagne sfuggono dritte
E sta aumentando la velocità
Controllore controllore
Cosa devo fare
Metti che uno sente odore
Della sua città
In quel posto per esempio
Ci ho perduto la serenità

Aspettando le colline
La signora cantava il blues
Aspettando che in salita
Rallentassimo un po' di più
Aspettando le colline
La signora cantava il blues
Aspettando le colline
Anche se non ce ne sono più
Per gettarsi giù

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La signora dai capelli neri ed il cacciatore – Angelo Branduardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La signora dai capelli neri ed il cacciatore – Angelo Branduardi

La collina non salirò
E la mia preda perderò
Se ne è andata la mia voce
E non posso più dormire...
La Signora dai capelli neri
Sempre mi torna alla mente
Ed io lo so che non prenderò
La mia preda
Lo non ero con lei sul monte
Quando il vento ci chiamava
Io non ero con lei nel bosco
Nell'oscurità nascosto...
La Signora dai capelli neri
Sempre mi torna alla mente
Ed io lo so che non prenderò
La mia preda...

Vorrei amarti, mia bella Signora
Varrei sposarti, se Dio lo vorrà
Con te partire all'Olanda lontana...
Mi hai preso il cuore e la mia preda

Io perderò

Non ho più la mia fortuna
E non riesco a prendere sonno

Il mio cuore ora è turbato
E io presto sarò grigio
La Signora dai capelli neri
Sempre mi torna alla mente
Ed io lo so che non prenderò
La mia preda...

Nella mia mente ci sei sempre tu
E contro tutti io ti avrò
E poi con tè viaggerò
Traversando il mare...

E non posso più dormire...

Scottish Gaelic. 1770 circa

Folk song tradizionale

La Signora dai capelli neri è la dark lady

Che gli ha preso il cuore e la mente

Gli ha tolto il sonno e la fortuna

Ed il Cacciatore ora sa

Che non prenderà mai più la sua preda

Contro tutti partirà con Lei e con Lei viaggerà

Traversando il mare

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La signora del tempo che vola

Album

È contenuto nei seguenti album:
1988 La parola ai testimoni

Testo Della Canzone

La signora del tempo che vola di Enrico Ruggeri

Le autostrade dissestate, coi pericoli che hanno, avvicinano città
che rimangono sfiorate dalle macchine, che vanno in apparente libertà.
Com’è lunga questa notte;ci fermiamo per un’ora,
ma non spegnerò il motore per nascondere il rumore del domani che verrà.

Le parole sussurrate e i discorsi che si fanno mi riducono l’età,
le tue gambe accavallate con le incognite che hanno mi hanno trattenuto qua.
Com’è breve questa notte;questa notte si colora.
Non cancellerò il ricordo di un amore così sordo a quel futuro che verrà.

Con i tuoi occhi sarai la signora del tempo che vola,
con la tua bocca sarai la regina del tempo che va.
Qualche minuto di fantasia, poi andremo via.
Ogni momento può avere un momento di poesia.

Mentre il trucco si scompone tra la giacca e le poltrone
perché trucco più non c’è
e scoprendo la penombra son sicuro che mi sembra di vedere solo te.
Com’è chiara questa notte, questa notte che ci sfiora.
E se l’alba adesso viene, questo gioco ci trattiene dal futuro che verrà.

Con le tue mani sarai la signora del tempo che vola,
con il tuo cuore sarai la regina del tempo che va.
Qualche minuto lasciato a noi, ce ne andremo poi;
questo è il momento di avere il momento che adesso vuoi.

Con le palpebre chiuse dalla voglia che hai,
beviti il cielo, prenditi ciò che sai.

Con i tuoi occhi sarai la signora del tempo che vola,
con la tua bocca sarai la regina del tempo che va.
Qualche minuto di fantasia, poi andremo via.
Ogni momento può avere un momento di poesia

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La Signora Di Trent’anni Fa – Emílio Santiago Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Signora Di Trent'anni Fa – Emílio Santiago

Il cuore mio indiscreto
Pace ancor non si dà
Sempre mi sveglio più irrequieto
Non si rassegna alla sua età
Oggi mi hà ricordato
En gran segreti
Una signora di trent'anni fà
Nel 1919
Vestita di "voil" e di "chiffon"
Io l'hò incontrata non ricordo dove
Nel corso, pure a un ballo ..
Ricordo gli occhi, gli occhi solamente
Segnati un pò con la matita blù
Poi mi giurai d'amarla eternamente
E chiamarla, non ricordo più
Poi mi condusse, non ricordo dove
E mi dicesti non ricordo più
Nel 1919
Se chiamava, forse, gioventù

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La signora e’ addo va

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La signora e' addo va di Canzoni Napoletane

Fred Bongusto

RINCONTRARTI IN UN BAR

PROPRIO IN UN PIANO BAR MIEZZO A CHISTU CASINO

L’UOCHHIE TUOIE FANN LUME IO VULISSE SCAPPA’

RINCONTRARSI IN UN BAR A ME UN WHISKY E UN CAFFE

ALLA SIGNORA NO LA SIGNORA E’ ADDO VA’

UN VELENO E UN BABA’ E INVECE NO

CHE PAZZIA RIN’TA STU BAR

ME VENE VICINA STA FIGLIA E PUTTAN

ME FA MURI’ MARI ‘ E ‘ MARI

COM’E’ BELL A MURI’

RINCONTRARSI IN UN BAR COMME SI NIENT FOSSE

COMME SI QUANN MME LASSAST

NUN AVISSE MAI CHIAGNUTE

TE SI SCURDAT

MME STA VASANNO ME FA MURI’

MARI MARI

COMM E’ BELL A MURI’ MARI MARI

COMM E’ BELL A MURI’

RINCONTRARSI IN UN BAR COMM SI NIENTE FOSSE

COMM SI QUANNO MME LASSASTE

NUN AVESSE MAI CHIAGNUTE MA SI TURNATA

SI TURNATA

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
CM7 G7 C6 Dm6 Am G7 F Dm6



Am7   C
RINCONTRARTI IN UN BAR

                                    C
PROPRIO IN UN PIANO BAR MIEZZO A CHISTU CASINO

                                            AM7
L'UOCHHIE TUOIE FANN LUME IO VULISSE SCAPPA'

C                  Em  D                        Am
RINCONTRARSI IN UN BAR A ME UN WHISKY E UN CAFFE

D      FM7      A#7                   Dm
ALLA SIGNORA NO LA SIGNORA E' ADDO VA'

Gm               AM7 A          Am
UN VELENO E UN BABA' E INVECE NO

Dm7                   Em
CHE PAZZIA RIN'TA STU BAR

          Am6                  B7
ME VENE VICINA STA FIGLIA E PUTTAN

        Dm6 E7  F6        CM7
ME FA MURI' MARI  ' E ' MARI

                   E7
COM'E' BELL A MURI'

Em                 Am  D                   Am
RINCONTRARSI IN UN BAR COMME SI NIENT FOSSE

D        C6            E7
COMME SI QUANN  MME LASSAST

     Am9              F6
NUN AVISSE MAI CHIAGNUTE

          Am9 E7 Am9 Dm9 CM7
TE SI SCURDAT            

Am6       B7               Dm6 E7
MME STA VASANNO ME FA MURI'    

F6       CM7
MARI MARI 

                 E7  Am7 F6     Em
COMM E' BELL A MURI'     MARI MARI 

                 A6
COMM E' BELL A MURI'

A                  Am  D                   Am
RINCONTRARSI IN UN BAR COMM SI NIENTE FOSSE

D           C6           E7
COMM SI QUANNO MME LASSASTE

        Am9        F6             Am9
NUN AVESSE MAI CHIAGNUTE MA SI TURNATA

Dm6   Am9  Dm9 C6 Am7
SI TURNATA        

***

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La Signora Senza Anelli – New Trolls Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Signora Senza Anelli – New Trolls

La signora senza anelli incominciò il discorso
E si era già venduta la pelle dell'orso
E disse che suo figlio era grande ormai
Era un uomo bello e molto importante e poi
Anni fa partì in America per fare fortuna
E il primo anello lo vendette perché lui si comprasse la luna

E la luna era una donna ed una fattoria
E continuando a parlare mostrò a tutti la sua fotografia
Ma dopo un anno ricevette una lettera
Diceva che l'amore è come un'amico in più
Ma l'uomo nel suo letto no non era suo fratello
E fu così che in primavera si vendette anche il secondo anello

Mamma mia voglio un'altra fattoria
Ed un castello una carrozza e una donna
Che sia soltanto mia
Mamma mia voglio un'altra fattoria
Uno alla volta si vendette gli anelli per la sua follia
Mamma mia mamma mia

La signora senza anelli continuò il discorso
Ma la caccia era già chiusa ed era ancora senza l'orso
Coprirsi gli occhi a volte è bello e fa comodo
Ma la sua borsa non faceva più credito
E rovistava per trovare un altro cuore di vetro
Ma il cuore quello vero protestava che voleva i soldi indietro
L'ultimo anello era il coraggio e qualche cosa in più
Di un viaggio che la porterà da chi non ne fa più
Su quella strada c'è chi a volte ha perso anche la vita
E per vederlo più felice oltre agli anelli avrebbe dato anche le dita

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La Similitudine Del Verso – DJ Gruff Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Similitudine Del Verso – DJ Gruff

{Dj Gruff}
Se sei un pollo sei un pollo
Mangi sassi e spesso finisci fritto o lesso ma prima ti tirano il collo
La scienza c'ha detto che hai poco cervello poco midollo
Sei un uccello e non voli
Hai le ali che si sbattono come le balle appese al cazzo quando è in fase di scrollo
Capisci la similitudine del verso?
Se hai l'attitudine del pappagallo meglio per te non finire al pronto soccorso
Bye-bye check-checka al Cep-Cepu
Pipì e pupù lo stile del cugghiu più sfigato dei Pooh
Aliguai livello sotto lo scarso
Si avventurano con freestyle rime più baciate della Perugina
Vi stanno rimbambendo con movimenti rettali state in scimmia di euchessina
Vi riempio di boccali l'hip-hop ormai si è perso le credenziali scemi in vetrina
Effetti collaterali le palle in corso tra il martello e l'incudine
Capite la similitudine del verso!

{cut & scratch Dj Gruff}

{Dj Gruff}
Fino a qui ci siamo mi sa di no
La mia luce parte da lontano dagli tempo e sarà chiaro
Mi strizzi l'occhio tipo fermo immagine
Pari Polifemo ma io non sono Omero
Manco Ameri più che alla frutta sto all'amaro
Da solo faccio i cori da solo parlo
Da solo mi chiamo e pure con diversi nomi
Io sto davvero fuori
Vecchia scuola come Peci e Fracci
Agile sui tasti tra Mac e pc
Ti allaccio come i lacci di nylon
All night long più di Lionel Richie
The beat don't stop 'till the break of dawn
Scasso tutto e mi tengo pure i cocci
Capite la similitudine del verso nostrano
"Le parole le capisci perchè sono in italiano!" (Carrie D sample)
Se sei un picio sei un picio
Sputi piscio lo scratch con il fresh ti lavi il culo con il dentifricio
Cantando yes yes y'all
Mi proponi una session? you gotta scherzando!

{cut & scratch Dj Gruff}

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La sindrome di bangs

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 La seconda rivoluzione sessuale

Testo Della Canzone

La sindrome di bangs di Tre allegri ragazzi morti

In prima fila a vedere un concerto
di quello che è l’ultimo re
il re di una musica morta
è quello che visto è te

isterico con stile
praticamente una rock and roll star
il più intelligente del bar
ma se lo tiri fuori
praticamente il più vandalo

isterico con stile
praticamente una rock and roll star
lo sguardo rovescio sul mondo
che da troppo tempo
l’ha perso di vista

sul palco capisco che è bravo
a terra il poeta che è
sul palco capisco che è dio
a terra il poeta che è

isterico con stile
praticamente una rock and roll star
il più funzionale al disegno di un dio
che non vuole responsabilità
disintegrato con stile
praticamente una rock and roll star
più debole di ogni sostanza
più cinico di ogni speranza

fanatico con stile
praticamente una rock and roll star
il mistero più grande è dove ha trovato
le scarpe che lo tengono su
alcolizzato con stile
sicuramente una rock and roll star
posso scrivere senza rimpianti
che in giro comunque di meglio non c’è

autogestito con stile
sicuramente una rock and roll star
isterico con stile
sicuramente una rock and roll star.

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La sindrome di Bangs – Tre allegri ragazzi morti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sindrome di Bangs – Tre allegri ragazzi morti

In prima fila a vedere un concerto
Di quello che è l'ultimo re
Il re di una musica morta
È quello che visto è te

Isterico con stile
Praticamente una rock and roll star
Il più intelligente del bar
Ma se lo tiri fuori
Praticamente il più vandalo

Isterico con stile
Praticamente una rock and roll star
Lo sguardo rovescio sul mondo
Che da troppo tempo
L'ha perso di vista

Sul palco capisco che è bravo
A terra il poeta che è
Sul palco capisco che è dio
A terra il poeta che è

Isterico con stile
Praticamente una rock and roll star
Il più funzionale al disegno di un dio
Che non vuole responsabilità
Disintegrato con stile
Praticamente una rock and roll star
Più debole di ogni sostanza
Più cinico di ogni speranza

Fanatico con stile
Praticamente una rock and roll star
Il mistero più grande è dove ha trovato
Le scarpe che lo tengono su
Alcolizzato con stile
Sicuramente una rock and roll star
Posso scrivere senza rimpianti
Che in giro comunque di meglio non c'è

Autogestito con stile
Sicuramente una rock and roll star
Isterico con stile
Sicuramente una rock and roll star

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La sindrome di Lorena

Album

È contenuto nei seguenti album:

2003 Verità supposte

Testo Della Canzone

La sindrome di Lorena di Caparezza

La mia sorellina giocava con bambole ricche e strafiche case a tre piani cani Ferrari e tante amiche, tipi sorridenti come Presidenti nessuno che inventi una famiglia che vive di stenti. Dopo i 20 si accorse che sotto la pelle non c’era il volume delle modelle belle e famose che tra polveri bianche e palanche tese, ingoiano più rospi che al cinese. Perché l’uomo la sa lunga se gli si allunga, è un succo mieloso ma che non punga. Ho un pungiglione che ti gonfia l’addome lascia un ricordo poi diventa cieco e sordo ; il suo sperma non era d’accordo e lui ti ha usata come prelibata e sul Raccordo ti ha detto : “paga il debito ho diventerò collerico , fa la brava che è una schiava ciò che merito”.
[Rit.] Bella gioia non stare in paranoia , impugna la cesoia , taglia la testa al boia , impugna la cesoia [x 2]
La televisione mi ripropone le buone , non mi ribello , mica mi trastullo con Marzullo; da citrullo non m’ accorgo se nel gorgo c’è chi mente, probabilmente non tutte le tante sono contente. Si vede che per chi dirige la tetta il cinema non aspetta e questa è una gavetta , ma c’è una tripletta che mentre zompetta , sospetta : ‘ meno male che non volevo fare la valletta!’.. e bambole erotiche vendono natiche a uomini loschi che ha figlie femmine a cui fanno prediche e puzzano d’alcool , puzzano d’altro , non puzzano affatto e sanno di pulito per far gradito all’olfatto minaccia il magnaccia che allaccia rapporti con madama e con la fame sulla faccia , l’uomo caccia e si caccia nei guai per uno sbaglio , ascolta un consiglio : dacci un taglio!
[Rit.] Bella gioia non stare in paranoia , impugna la cesoia , taglia la testa al boia , impugna la cesoia [x 2]
L’uomo di fama s’allontana dalla famiglia e la Lolita che si piglia ha l’età di sua figlia , la civetta si pavoneggia , poi gliele canta da Usignolo, tre uccelli in uno solo! Ma l’uomo di fama brama , sa una formula strana, compra ogni bambolona , collezione moda
Vesta da poeta e La modella come argilla , conquista la meta con un diamante che brilla.
Bella Ciao!! E’ solo un’ arrivista , di quelli che ti dicono ‘Ti amo’ appena ti hanno vista.
Ora con dolcezza ti sbaciucchia e ti accarezza , poi trova l’amichetta e le confida quanto ti disprezza. Non è all’altezza delle Bambole che dormono , che come le bambole più aprono le gambe e più si rompono. Se capita decapita, sparisci e non ricapita finchè non insorgono!!

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La Sindrome Di Lorena – Caparezza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sindrome Di Lorena – Caparezza

{Intro}
Ah ah ah…
La C-A… la P-A…
Si… si sa… ah ah…
C-A P-A C-A P-A
Aha aha yeah…

{Strofa 1}
La mia sorellina giocava con bambole ricche e strafiche
Case a tre piani, cani, Ferrari e tante amiche
E tipi sorridenti come presidenti
Nessuno che inventi una famiglia che vive di stenti
Dopo i venti si accorse che sotto la pelle
Non c'era il volume delle modelle belle e famose
Che tra polveri bianche e palanche tese (tese)
Ingoiano più rospi che al cinese
Perché l'uomo la sa lunga se gli si allunga
È un fuco mieloso, fa' che non punga
Ho un pungiglione che ti gonfia l'addome
E ti lascia un ricordo, poi diventa cieco e sordo
Il suo sperma non era d'accordo
E lui ti ha usata come prelevata sul Raccordo
Ti ha detto: "Paga il medico o diventerò collerico
Fa' la brava, ché una schiava è ciò che merito"

{Ritornello}
Bella gioia, non stare in paranoia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Taglia la testa al boia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Bella gioia, non stare in paranoia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Taglia la testa al boia
(zichi zichi zichi zichi zichi zichi zichi zichi)

{Strofa 2}
La televisione mi ripropone le bone
Non mi ribello mica mi trastullo con Marzullo
Da citrullo non m'accorgo se nel gorgo c'è chi mente
Probabilmente non tutte le tante sono contente
Si vede che per chi dirige la tetta
Il cinema non aspetta e questa è una gavetta
Ma c'è un'attricetta che mentre zompetta, sospetta:
"Meno male che non volevo fare la valletta!"
Le bambole erotiche vendono natiche
A uomini loschi che han figlie femmine a cui fanno prediche
E puzzano d'alcool o puzzano d'altro o non puzzano affatto
E sanno di pulito e parfum gradito all'olfatto
Minaccia il magnaccia che allaccia
Rapporti con madama e con la fame sulla faccia
L'uomo caccia e si caccia nei guai per uno sbaglio
Ascolta un consiglio, dacci un taglio!

{Ritornello}
Bella gioia, non stare in paranoia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Taglia la testa al boia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Bella gioia, non stare in paranoia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Taglia la testa al boia
(zichi zichi zichi zichi zichi zichi zichi zichi)

{Strofa 3}
L'uomo di fama si allontana dalla famiglia
E la Lolita che si piglia ha l'età di sua figlia
La civetta si pavoneggia
Poi gliele canta da usignolo, tre uccelli in uno solo
Ma l'uomo di fama brama, sa una formula strana
Compra ogni bambolona, colleziona mona
Veste da poeta e la modella come argilla
Conquista la meta con un diamante che brilla
Bella Ciao! È solo un arrivista
Di quelli che ti dicono: "Ti amo" appena ti hanno vista
Ora con dolcezza ti sbaciucchia e t'accarezza
Poi trova l'amichetta e le confida quanto ti disprezza:
"Non è all'altezza delle bambole che dormono
Ché come le bambole più aprono le gambe e più si rompono"
Se capita, decapita
Sparisci e non ricapita finché non insorgono

{Ritornello}
Bella gioia, non stare in paranoia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Taglia la testa al boia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Bella gioia, non stare in paranoia
(zichi zichi zichi)
Impugna la cesoia
Taglia la testa al boia
(zichi zichi zichi zichi zichi zichi zichi zichi)

{Outro}
Ehi ehi, eh-ehi castrami
Ha ha hi hi
Ha ha-ha ha ha
Uh ih ih ih
Mi-mi senti?
Ah ti ho detto castrami
Ah ah yeah yeah y-yeah

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La Sinfonia Dei Topi

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 Siam tre piccoli porcellin – live

Testo Della Canzone

La Sinfonia Dei Topi di Afterhours

Voglio vivere nel sole
con il mio miglior vestito
voglio vivere nel sole
e godere all’infinito
tanto non sarò astronauta
perchè fluttuo nel tuo vuoto
e ho scoperto che è godendo
che mi sento più pulito

E non ho Volontà d un percorso importante

Dentro il niente

Scienziatelli musicali
studian cornamuse anali
all’interno delle proprie
ricerche personali
producendo disgustosi
festival delle interiora
dove cercan di insegnarti
che a soffrire si migliora

Io non ho Volontà d un percorso importante

Verso il niente

Voglio vivere nel sole
per sentirmi più pulito
voglio vivere nel sole
non in questo enorme vuoto
e ricominciare a crederci
se dici che mi ami
anche se non disponibile
compare quando chiami

Voglio vivere nel sole
voglio avere un grosso uccello
forse non sarà importante
ma in fondo è proprio bello
e finirla di sentire
che mi sto prostituendo
perchè faccio ciò che voglio
e mi fa sentire meglio

E non ho Volontà d un percorso importante

Dentro il niente

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La sinfonia dei topi – Afterhours Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sinfonia dei topi – Afterhours

Voglio vivere nel sole con il mio miglior vestito
Voglio vivere nel sole e godere all'infinito
Tanto non sarò astronauta perchè fluttuo nel tuo vuoto
E ho scoperto che è godendo che mi sento più pulito

E non ho
Volontà
Di un Percorso Importante

Dentro il niente
Dentro il niente
Dentro il niente
Dentro il niente
Niente

Scienziatelli musicali studian cornamuse anali
All'interno delle proprie
Ricerche personali
Producendo disgustosi festival delle interiora
Dove cercan di insegnarti che a soffrire si migliora

Io non ho
Volontà
Di un percorso importante

Verso il niente
Verso il niente
Verso il niente
Niente

Voglio vivere nel sole
Per sentirmi più pulito
Voglio vivere nel sole e non in questo grande vuoto
E ricominciare a crederci se dici che mi ami
Anche se non disponibile compare quando chiami

Voglio vivere nel sole
Voglio avere un grosso uccello
Forse non sarà importante
Ma in foto è proprio bello
E finirla di sentire che mi sto prostituendo
Perché faccio ciò che voglio
E mi fa sentire meglio

Dentro il niente
Dentro il niente
Dentro il niente
Niente

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La sinfonia di Mr Tamburino

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sinfonia di Mr Tamburino di Folkabbestia

Con L’affitto Da Risolvere
E Un Lavoro Da Trovare, Da Trovare
Ma Un Lavoro Non Lo Troveremo Mai
àˆ Difficile Parlarti
Le Parole Dell’amore, Dell’amore
Ma Con Qualche Lira In Più Ti Sposerei

Son Venuti Da Lontano Ai Bordi Delle
Strade, Ai Bordi Delle Strade
I Sogni Che Finiscono In Catene
Le Differenze Che Diventano Prigioni
Dormono Le Speranze In Fondo Al Mare

Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Sing A Song, Sing A Sogn All For Me
Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Country Horse Take Me Home,
To The Place

Che Novembre Nuvoloso
Piove Dentro Casa, Dentro Casa Mia
Per Domani Non Sappiamo
Il Tempo Che Farà

Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Sing A Song, Sing A Sogn All For Me
Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Country Horse Take Me Home,
To The Place

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La sinfonia di Mr. Tamburino – Folkabbestia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sinfonia di Mr. Tamburino – Folkabbestia

Con L'affitto Da Risolvere
E Un Lavoro Da Trovare, Da Trovare
Ma Un Lavoro Non Lo Troveremo Mai
È Difficile Parlarti
Le Parole Dell'amore, Dell'amore
Ma Con Qualche Lira In Più Ti Sposerei

Son Venuti Da Lontano Ai Bordi Delle
Strade, Ai Bordi Delle Strade
I Sogni Che Finiscono In Catene
Le Differenze Che Diventano Prigioni
Dormono Le Speranze In Fondo Al Mare

Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Sing A Song, Sing A Sogn All For Me
Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Country Horse Take Me Home
To The Place

Che Novembre Nuvoloso
Piove Dentro Casa, Dentro Casa Mia
Per Domani Non Sappiamo
Il Tempo Che Farà

Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Sing A Song, Sing A Sogn All For Me
Hey Mr Tamburine Man
Play Again Your Symphony
Country Horse Take Me Home
To The Place

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La Sintesi

Biografia

Discografia

La Sintesi

Album

La Sintesi Album

Tutte le Canzoni

Tutte le canzoni di La Sintesi

Tutti gli accordi

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La Sirena – Feist Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sirena – Feist

La sirena
You are heart in the waves
La sirena
You are heart in the waves
You are heart in the waves
Cause you are the end of me
Yeah you
Are the end of me
Yeah you
Are the end of me
Yeah you
Are the end of me
La sirena
You are heart in the waves
In the waves
You are heart in the waves
In the waves
Cause you are the end of me
Yeah you
Are the end of me
Yeah you
Are the end of me
Yeah you
Are the end of me
Yeah you
You are the end of me
Yeah you
Are the end of me
Yeah you
Are the end of me
Yeah you are the end of me

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La Sirène – The Cat Empire Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sirène – The Cat Empire

Why you never let go?
Why you never let go?
Why you never let go?

Alors c'est comme ça
Toi toujours différente
Toi et moi rien
Alors c'est comme ça
Toi le chœur qui m'échappe
Moi le refrain vain

Toi la page qui reste blanche
Mes mots hésitants
Toi Ithaque qui me manque
Mes poèmes d'antan

Why you never let go?
Why you never let go?
Why you never let go?

J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers
J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers
J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers
J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers

Et moi je t'inscris
T'es dans le documentaire
Celui de ma vie
Et moi je t'inscris
Je capte tout tes mouvements
Et tu me réduit

C'est toi qui parle à maman
Quand je suis au lit
C'est toi qui chante pour papa
Ces petits délits

Why you never let go?
Why you never let go?
Why you never let go?
Why you never let go?
Why you never let go?
Why you never let go?
Why you never let go?

J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers
J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers
J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers
J'entends la sirène
Et c'est la mer à l'envers

Ai i ya i yay ya
Ai i ya i yay ya
Ai i ya i ya Sirène

My friends said "You stay away"
I said "I'm going anyway"

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La Sirenetta – Simona Patitucci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sirenetta – Simona Patitucci

Guardate un po'
Quello che ho
È una raccolta preziosa, lo so
Vi sembrerà che io sia
Una che ha tutto ormai
Che tesoro!
Che ricchezze!
Chi mai al mondo
Ne ha quanto me?
Se guardi intorno dirai:
Oh, che meraviglie!

Ho le cose più strane e curiose
Non ho nulla da desiderar
Vuoi un... come si chiama?
Io ne ho venti!

Ma lassù, cosa mai ci sarà?

Imparerei tutto, già lo so
Vorrei provar anche a ballare
E camminar su quei... come si chiamano?
Ah, piedi!

Con le mie pinne non si può far
Vorrei le gambe per saltare
Ed andare a spasso per la... come si dice?
Strada!

Vedrei anch'io la gente
Che al sole sempre sta
Come vorrei essere lì
Senza un perché, in libertà

Come vorrei poter uscir
Fuori dall'acqua;
Che pagherei per stare un po'
Sdraiata al sole

Scommetto che sulla terra
Le figlie non le sgridano mai;
Nella vita fanno in fretta ad imparar;
Ti sanno incantar
E conoscono ogni risposta
A ciò che chiedi:
Cos'è il fuoco?
E sai perché... come si dice?
Brucia?

Ma un giorno anch'io
Se mai potrò
Esplorerò la riva lassù
Fuori dal mar
Come vorrei
Vivere là

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La sirenetta In fondo al mar

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sirenetta In fondo al mar di Bambini

Le alghe del tuo vicino
ti sembran più verdi sai
Vorresti andar sulla terra
Non sai che gran sbaglio fai
Se poi ti guardassi intorno
Vedresti che il nostro mar
È pieno di meraviglie
che altro tu vuoi di più
In fondo al mar
In fondo al mar
Tutto bagnato è molto meglio
Credi a me
Quelli lassù che sgobbano
Sotto a quel sole svengono
Mentre col nuoto
Ce la spassiamo
In fondo al mar
Quaggiù tutti sono allegri
Guizzando di qua e di la
invece la sulla terra
il pesce è triste assai
Rinchiuso in una boccia
che brutto destino avrà
Se all’uomo verrà un po’ fame
Il pesce si papperà
Oh, no!
In fondo al mar
In fondo al mar
Nessuno ci frigge o ci cucina
In fricassea
E non si rischia di affogar
No, non c’è un amo in fondo al mar
La vita è piena
Di bollicine
In fondo al mar
In fondo al mar
Con questo ritmo la vita è sempre
Dolce così
Anche la razza ed il salmon
Sanno suonare con passion
Quì c’è la grinta
Ogni concerto
È un successon
Il sarago suona il flauto
La carpa l’arpa
La platessa il basso
Poi c’è la tromba
Del pesce rombo
Voilà, il luccio è il re del blues
La cernia con il nasello
Al violoncello con la sardina
All’ocarina e con l’orata
Vedrai che coro si farà
In fondo al mar
In fondo al mar
Se la sardina fa una moina
C’è da impazzir
Che c’è di bello poi lassù
La nostra banda vale di più
Ogni mollusco
Sa improvvisare
In fondo al mar
Ogni lumaca
Si fa un balletto
In fondo al mar
E tutti i giorni
Ci divertiamo
Quì sotto l’acqua
In mezzo al fango
Ah che fortuna
Vivere insieme
In fondo al mar!
In fondo al mar!

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La siringhetta

Album

È contenuto nei seguenti album:

1972 I mali del secolo
1987 I mali del secolo

Testo Della Canzone

La siringhetta di Adriano Celentano

(testo e musica di Adriano Celentano)

Sono le quattro e ho bisogno di un po di droga,
presto mia cara corri a prendere la siringhetta
ne ce la faccio
neanche a parlare.

Mia cara aiutami a spingere
la siringhetta dentro la venetta
cosi la mente mia
voi subito via.

Cosi dimentico che come uomo non valgo molto
anzi poco
quasi niente
se non buco la vena!

Sono ormai schiavo
di questo piccolo ago d’acciaio
che quando morde con il suo veleno vedete ti fa
un mondo che poi
non esiste si sa,
oh che fregata!

Ormai mi sento piu’ leggero dell’aria
dai mio terrazzo del sesto piano
prendo il traffico con una mano,
ora so cosa fare
noi dobbiamo volare!

Mia cara mia apriamo le ali
questo e’ il momento di andare.

Mia cara mia apriamo le ali
Questo e’ il momento di andare in alto
I e guardare la su
Quel che succede giu
Come velo volare…

… aria
altre… di una droga
… la sesto piano credendo di volare
e fatto di giorno la droga continua contine
… capii, ma come se solo uccise?
credeva di la volare.

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La siringhetta – Adriano Celentano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La siringhetta – Adriano Celentano

Sono le quattro e ho bisogno di un po' di droga, presto o mia cara corri a prendere la siringhetta, non ce la faccio
Neanche a parlare
Mia cara aiutami a spingere
La siringhetta dentro la venetta
Cosi la mente mia
Vola subito via
Cosi dimentico che come uomo non valge molto
Anzi poco
Quasi niente
Se non buco la vena!
Sono ormai schiavo di questo piccolo ago d'acciaio
Che quando morde col sou veleno vedere ti fa
Un mondo che poi
Non esiste si sa

Oh che fregata!
Ora mi sento piu leggero dell'aria
Dal mio terrazzo del sesto piano
Prendo il traffico con una mano
Ora so cosa fare
Noi dobbiamo volare!
Mai cara apriamo le ali
Questo è il momento di andare
In alto e guardare da su
Quel che succede giu-Come è bello volare!!!

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La Sitiera – Celia Cruz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sitiera – Celia Cruz

Sitiera mía dime que has hecho
de nuestro dulce hogar
cuna que un día, fue la alegría
de todo aquel sitial

Lágrimas vierte, la sitiería
que tiende a desolar
y es por no verte reina, que un día
fuiste de aquel lugar

Ya el jilguero se alejó
de aquel frondoso algarrobo
y hasta la mata de jobo
nos da muestras de dolor

La sitiera se ha marchado
y yo enamorado lloro por su amor
y es para la sitiería
cual si fuera un día que le falta el sol

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La situazione non è buona

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 Dormi amore che la situazione non è buona
2008 L’animale

Testo Della Canzone

La situazione non è buona di Adriano Celentano

(testo e musica di Francesco Tricarico)

La situazione politica non è buona
la situazione economica non è buona
la situazione del mio lavandino non è buona
la situazione del mio amore non è buona

Da me a te
qualcosa che ci unisce…c’è!
Da me a te
qualcosa che ci unisce…c’è!

Come l’aria che respiriamo,
come il figlio che aspettiamo,
come la donna che ammiriamo,
e il sorriso che dedichiamo,
e ogni torto che facciamo,
e l’amore che ora abbiamo…

La situazione internazionale non è buona
la situazione di mia sorella non è buona
la situazione dei piccoli cani non è buona
la situazione, la mia situazione non è buona…

Da me a te
qualcosa che ci unisce…c’è!

La situazione di mia sorella….non è buona!!!

La situazione politica non è buona
la situazione spaziale non è buona
la situazione della nostra terra non è buona
la situazione dei miei capelli non è buona

La situazione internazionale non è buona
la situazione dell’acqua non è buona
la situazione quando mi baci non è buona
ma la più grande sciagura sono gli architetti

Da me a te
qualcosa che ci unisce…c’è!
Da me a te
qualcosa che ci unisce…c’è!

Come l’aria che respiriamo,
come il figlio che aspettiamo,
come la donna che ammiriamo,
e il sorriso che dedichiamo,
e ogni torto che facciamo,
e l’amore che ora abbiamo…
come la casa che costruiamo,
come la terra che calpestiamo,
come la notte in cui dormiamo,
come la notte che non dormiamo,
e l’emozione che inventiamo,
la primavera che immaginiamo,
come l’aria che respiriamo,
come il figlio che aspettiamo,
come la donna che ammiriamo,
e il sorriso che dedichiamo,
e ogni torto che facciamo,
e l’amore che ora abbiamo…

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Accordi

   
 Dm

Gm6 Dm
    la situazione 
      Gm6
politica
          Dm
non e' buona
la situazione
       Gm6
economica
          Dm
non e' buona
Gm
la situazione del
      A
mio lavandino
          Dm
non e' buona
Gm
la situazione del
    A
mio amore
          Dm
non e' buona
          Gm7
da me a te
A
qualcosa che
      Dm
ci unisce c'e'
      A#  Gm
da me a te
      A
qualcosa che
          Dm
ci unisce c'e'
A#
come l'aria che
        C
respiriamo
come il figlio
            F
che aspettiamo
come la donna
           A
che ammiriamo
          A7
e il sorriso
            A#
che dedichiamo
ed ogni torto
          Gm
che facciamo
       C7
e l'amore che
         C A7
ora abbiamo
A Dm         Gm
  la situazione
internazionale
Dm
non e' buona
           Gm
la situazione di
           Dm
mia sorella
non e' buona
A#         Gm
la sitauzione dei
            Dm
piccoli cani
non e' buona
A#         A
la situazione la
mia situazione
            Dm
non e' buona
      A#  A#6
da me a te
Gm    Dm
qualcosa che
              A Dm
ci unisce c'e'  
Asus4      Dm
la situazione di
mia sorella 
non e' buona
Dm         Gm
la situazione 
politica
            Dm
non e' buona
           Gm
la situazione
spaziale
            Dm
non e' buona
Gm         A
la situazione della
nostra terra
            Dm
non e' buona
Gm         A
la situazione dei
miei capelli
            Dm
non e' buona
           Gm
la situazione
internazionale
Dm
non e' buona
           Gm
la situazione 
dell'aqua
Dm
non e' buona
A#         Gm
la situazione
                 Dm
quando mi va giu'
non e' buona
A#             A
ma la piu' grande
sciagura sono
              Dm
gli architetti
      A#  A#6
da me a te
Gm    A7
qualcosa che
              Dm
ci unisce c'e'
          A#6
da me a te
 A7
 qualcosa che
      A       Dm F
ci unisce c'e'   
A#
come l'aria che
respiriamo
C
come il figlio
che aspettiamo
F
come la donna
che ammiriamo
A7
e il sorriso
che dedichiamo
A#
e ogni torto
che facciamo
C7
e l'amore che
ora abbiamo
A#
come la casa
che costruiamo
C
come la terra
che calpestiamo
F
come la notte
in cui dormiamo
A7
come la notte che
non dormiamo
A#9             A#
e l'emozione che
inventiamo
C7
la primavera
               F
che immaginiamo


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La Situazione Non È Buona – Adriano Celentano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Situazione Non È Buona – Adriano Celentano

La situazione politica non è buona
La situazione economica non è buona
La situazione del mio lavandino non è buona
La situazione del mio amore non è buona

Da me a te
Qualcosa che ci unisce… c'è
Da me a te
Qualcosa che ci unisce… c'è

Come l'aria che respiriamo
Come il figlio che aspettiamo
Come la donna che ammiriamo
E il sorriso che dedichiamo
E ogni torto che facciamo
E l'amore che ora abbiamo…

La situazione internazionale non è buona
La situazione di mia sorella non è buona
La situazione dei piccoli cani non è buona
La situazione, la mia situazione non è buona…

Da me a te
Qualcosa che ci unisce… c'è

La situazione di mia sorella non è buona

La situazione politica non è buona
La situazione spaziale non è buona
La situazione della nostra terra non è buona
La situazione dei miei capelli non è buona

La situazione internazionale non è buona
La situazione dell'acqua non è buona
La situazione quando mi baci non è buona
Ma la più grande sciagura sono gli architetti

Da me a te
Qualcosa che ci unisce… c'è
Da me a te
Qualcosa che ci unisce… c'è

Come l'aria che respiriamo
Come il figlio che aspettiamo
Come la donna che ammiriamo
E il sorriso che dedichiamo
E ogni torto che facciamo
E l'amore che ora abbiamo…
Come la casa che costruiamo
Come la terra che calpestiamo
Come la notte in cui dormiamo
Come la notte che non dormiamo
E l'emozione che inventiamo
La primavera che immaginiamo
Come l'aria che respiriamo
Come il figlio che aspettiamo
Come la donna che ammiriamo
E il sorriso che dedichiamo
E ogni torto che facciamo
E l'amore che ora abbiamo

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La smarroccature

Testo Della Canzone

La smarroccature di Canzoni Abruzzesi

Testo di Luigi Dommarco
Musica di Guido Albanese

Una casa colonica con balcone fiorito.
Dinanzi ad essa un’aia dove i contadini sono intenti all’opera della «smarroccatura»
Motti, risa.

LE GIOVINETTE Arluce ste marrocche ‘ mbacci-a-ssole
e di sti campe te’ tutte lu ‘ddore.

I GIOVINOTTI Vu’ di li campe sete le vïole
tenete lu prufume e lu splendore.

LE GIOVINETTE Arluce da vicine e da luntène
ca ogne vèche pare d’ore fine.

I GIOVINOTTI Ci zi putésse fè’ tante cullène
pe farve duventè tutte riggine.

LE GIOVINETTE Riggine n’zi duvente, ma zi nasce
e nu’ nen seme néte pe nu regne.

I GIOVINOTTI Tenete la bellezza da le fasce
e sete di nu trone le cchiù degne.

LE GIOVINETTE Nu’ seme ggiuvinette di campagne
che campe di lavore e d’aria bbone.

I GIOVINOTTI A quille che fatijje e che guadagne
l’amore ha priparète già lu trone.

LE GIOVINETTE O ggiuvinette, ggiuvinette accorte
ca l’òmmene è na serpa traditore!

I GIOVINOTTI Pe ccarità, nen zi faceme torte:
è mmejjje a vvive ‘m pace e fè’ l’amore!

LE GIOVINETTE Pòzz’avè tante bbene chi fatijje
pe quante véche conte sti morrocche.

I GIOVINOTTI Pòzz’ésse’ bbinidette chi zi pijje
li vèsce e li suspire di ssi vocche!

Il capo dei contadini invita tutti in coro a cantare

LA CANZONE DE «LA SMARROCCATURE»

Smarrucchènne smarrucchènne
nasce tante simpatije
tra canzune e gelusije
passe l’ore surridènne.
Quand’arvè le prime rose
chi zi ‘mpegne e chi zi spose.

Smarrucchènne smarrucchènne,
tra nu sguarde e na risète,
zi duvente ‘nnammurète
nghe nu motte e nghi nu ccenne.
Quand’arvè le prime rose
chi zi ‘mpegne e chi zi spose.

Smrrucchènne smarrucchènne
arivè l’amore antiche:
tra nu giovine e n’amiche
nen zi parle, ma zi ‘ntènne.
Quand’arvè le prime rose
chi zi ‘mpegne e chi zi spose.

CORO Terra d’ore, che rrid’ a la Majelle,
m’aresbijje nell’anime l’amore;
fra le tante sciè sempre la cchiù bbelle,
terra d’arte, di cante e di lavore.

TERRA D’ORE

CORO Ddije t’ha fatte bbelle, o campagnole,
‘ddò pèssi tu fiurisce colle e prate:
luce sta terra d’ore de le fate
pe quante ragge splende ‘mbront’a tte.

Terra d’ore! Pe mme ci stiè tu sole
pe l’amore, pe rride e pe gudè’.
Ddije t’ha fatte bbelle, o campagnole,
ogne turmente passe ‘mbracc-i-à tte!

Marinaretta me’, marinarette,
vijet’ a tte che vivi a la marine!
Sopr’a ssa rena d’ora fina fine
a piedi nudi tu cchiù mejje stiè.

Mare bianche! Pe ddentr’a na barchette
quante suonne nghe tte m’ûlesse fè’
marinaretta me’, marinarette!
Ogne turmente passe ‘m bracc-i-a tte!

Ddije t’ha fatte bbelle, o muntagnole,
la gente che tti vede s’annamore,
dentr’a ssu pare d’uocchie rubbacore
tutte lu ‘ncante di sta terra stè.

Terra d’ore! Marina tutta sole!
O muntagne! Chi mè’ vi po’ lassè?
Ddije t’ha fatte bbelle, o muntagnole,
ogne turmente passe ‘m bracc-i-a tte!

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La smorfia

Album

È contenuto nei seguenti album:
1976 Libertà obbligatoria

Testo Della Canzone

La smorfia di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

Basta non guardare
in fondo alla propria faccia
e non frugarsi dentro agli intestini
ogni domanda al corpo
può essere una breccia
un inizio di inquietudini e di ossessioni.

La smorfia avanza da sola
la smorfia non è indulgente, affiora pian piano
e non puoi neanche controllarla
racconta spietatamente come siamo.

E dopo vent’anni si comincia ad avere
la faccia tutta presa da quella smorfia
che avanza sicura con un percorso preciso
e diventa uno specchio di miseri errori
non permette a nessuno di esser bello di fuori
ti vien su dal di dentro e si blocca per sempre sul viso.

Basta non guardare
in fondo alla propria faccia
e non frugarsi dentro agli intestini
ogni domanda al corpo
può essere una breccia
un inizio di inquietudini e di ossessioni.

La smorfia che porta sul viso
un uomo a confezionarla ci impiega una vita
e non sempre riesce a terminarla
da quanto questa smorfia è complicata.

E quanti giri ha dovuto fare
tra le viscere del suo corpo
quasi avesse un fatale appuntamento
quante orribili contorsioni
per raggiungere la sua faccia
per esprimere tutto il suo fallimento.

E l’uomo che ti trovi davanti
in una strada deserta ti fa una certa paura
non tanto per la sua cattiveria
ma proprio per la sua bruttura.

Basta non guardare
in fondo alla propria faccia
e non frugarsi dentro agli intestini
ogni domanda al corpo
può essere una breccia
un inizio di inquietudini e di ossessioni.

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La smortina

Testo Della Canzone

La smortina di Canzoni popolari

* Gigliola Cinquetti1971 Cantando con gli amici

Tutti dicon che sono smortina,
ma è l’amor che mi rovina.
Quando poi sarò sposina
i miei colori ritorneranno.
L’altra sera mi sono sognata,
di trovarmi a te vicino.
Con la testa sul tuo cuscino
e mi giravo di qua e di là.
E mi giravo di qua e di là

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La smortina – Canto politico

Testo Della Canzone

La smortina – Canto politico di Canzoni politiche

Ama chi ti ama,
Non amare chi ti vuol male,
Specialmente il caporale
E i padroni che sfruttano te.

Non badare se son smortina,
È la risaia che mi rovina,
Quando poi sarò a casa mia
I miei colori ritorneran.

I miei colori son ritornati,
Il mio amore mi ha abbandonato,
Se saremo destinati
Torneremo a incominciar.

Non badare se io canto,
La passione l’ho di dentro,
Il mio cuore non è contento
Ma è felice chi lo godrà.

Io son nata risaiola,
Risaiola di Reggio Emilia,
Ho lasciato la mia famiglia
Per venire a lavorar.

Per venire a lavorare
Ho lasciato la mia casa,
Quaranta giorni dovrò restare
Sempre curva sul lavor.

Ama chi ti ama,
Non amare chi ti vuol male,
Specialmente il caporale
E i padroni che sfruttano te.

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La socialdemocrazia

Album

È contenuto nei seguenti album:
1977 Disoccupate le strade dai sogni

Testo Della Canzone

La socialdemocrazia di Claudio Lolli

Testo e musica di Claudio Lolli

Il nemico, marcia, sempre, alla tua testa.
Ma la testa del nemico dove è,
che marcia alla tua testa.
Ma la testa del nemico dove è,
che marcia alla tua testa.
Ma che nebbia, ma che confusione,
che aria di tempesta,
la socialdemocrazia è
un mostro senza testa.

Il nemico, marcia, sempre, alla tua testa.
Ma una testa oggi che cos’è?
E che cos’è un nemico?
E una marcia oggi che cos’è?
E che cos’è una guerra?
Si marcia già in questa santa pace
con la divisa della festa.
Senza nemici né scarponi e
soprattutto senza testa!

La socialdemocrazia non va
a caccia di farfalle.
Il nemico marcia in testa a te
ma anche alle tue spalle.
Il nemico marcia con i piedi
nelle tue stesse scarpe.
Quindi anche se le tracce non le vedi
è sempre dalla tua parte.

La socialdemocrazia è
un mostro senza testa.
La socialdemocrazia è
un gallo senza cresta.
Ma che nebbia, ma che confusione
che vento di tempesta.
La socialdemocrazia è
quel nano che ti arresta.

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La Società Dei Magnaccioni – Gabriella Ferri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Società Dei Magnaccioni – Gabriella Ferri

Fatece largo che passamo noi

Sti giovanotti de sta Roma bella

Semo regazzi fatti cor pennello

E le regazze famo innamorà

E le regazze famo innamorà

Ma che ce frega, ma che ce importa

Se l'oste ar vino c'ha messo l'acqua

E noi je dimo, e noi je famo

C'hai messo l'acqua, e nun te pagamo, ma però

Noi semo quelli, che ja risponnemo n'coro

È mejo er vino de li Castelli

Che de sta zozza società

E si per caso vi è er padron de casa

De botto te la chiede la pigione

E noi jarrispondemo a sor padrone

T'amo pagato e 'n te pagamo più

T'amo pagato e 'n te pagamo più

Che ce arifrega che ce arimporta

Se l'oste ar vino ci ha messo l'acqua

E noi je dimo e noi je famo

C'hai messo l'acqua

Nun te pagamo ma però

Noi semo quelli

Che j'arrisponnemmo 'n coro

É mejo er vino de li Castelli

De questa zozza società

Ce piacciono li polli

Li abbacchi e le galline

Perché son senza spine

Nun so' come er baccalà

La società della gioventù

A noi ce piace de magna e beve

E nun ce piace de lavorà

Portace 'nantro litro

Che noi se lo bevemo

E poi jarrisponnemo

Embe' embe' che c'è

E quanno er vino embe'

C'arriva al gozzo embe'

Ar gargarozzo embe'

Ce fa 'n figozzo embe'

Pe falla corta pe falla breve

Mio caro oste portace da beve

Da beve da beve

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La società dei magnaccioni – Lando Fiorini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La società dei magnaccioni – Lando Fiorini

Fatece largo che passamo noi
Sti giovanotti de' sta Roma bella
Semo ragazzi fatti cor pennello
E le ragazze famo innamora'
E le ragazze famo innamora'
Ma che ce frega ma che ce 'mporta
Se l'oste ar vino ci ha messo l'acqua
E noi je dimo e noi je famo
C'hai messo l'acqua
Nun te pagamo ma pero'
Noi semo quelli
Che j'arrisponnemmo 'n coro
E' mejo er vino de li Castelli
De questa zozza societa'
E si per caso vi e' er padron de casa
De botto te la chiede la pigione
E noi jarrispondemo a sor padrone
T'amo pagato e 'n te pagamo piu'
T'amo pagato e 'n te pagamo piu'
Che ce arifrega che ce arimporta
Se l'oste ar vino ci ha messo l'acqua
E noi je dimo e noi je famo
C'hai messo l'acqua
Nun te pagamo ma pero'
Noi semo quelli
Che j'arrisponnemmo 'n coro
E' mejo er vino de li Castelli
De questa zozza societa'
Ce piacciono li polli
Li abbacchi e le galline
Perche' son senza spine
Nun so' come er baccala'
La societa' dei magnaccioni
La societa' della gioventu'
A noi ce piace de magna e beve
E nun ce piace de lavora'
Portace 'nantro litro
Che noi se lo bevemo
E poi jarrisponnemo
Embe' embe' che c'e'
E quanno er vino embe'
C'arriva al gozzo embe'
Ar gargarozzo embe'
Ce fa 'n figozzo embe'
Pe falla corta pe falla breve
Mio caro oste portace da beve
Da beve da beve

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La soggettiva del pollo arrosto

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 L’aldiqua

Testo Della Canzone

La soggettiva del pollo arrosto di Samuele Bersani

E’ la soggettiva del pollo arrosto
che senza testa pensa più di prima
la sua coscienza rimane sveglia
giudica tutto quello che passa
E’ la soggettiva del pollo arrosto
che guarda il mondo mentre si gira
tra le ditate degli affamati
che ormai si leccano la vetrina
è già mezzogiorno con le patate dell’altro ieri risuscitate dal forno
E’ sopravvissuto ai meteoriti ai pesticidi, alle polmoniti
agli uragani, agli attentati
e anche alla lama che lo trapassa
E’ la soggettività del pollo arrosto
e va da questo a quel marciapiede
dove i segnali appesi ai pali hanno le scritte metà in cinese
E’ venuta l’ora della sua resa,
calata l’ombra l’insegna è accesa
sul niente…
Non ha bisogno di avere il ciak
per dare inizio a una realtà
che ha protagonisti inconsapevoli di esserlo
Non c’è nemmeno necessità di effetti speciali in questa città
perchè c’è già abbastanza agitazione e panico
da vincere un oscar
E’ la prospettiva che si ribalta
nella clessidra appesa con lo spago
scende giù in fretta il filo di sabbia per la strettoia
il tempo scivola
non ha memoria del suo passato
ma sa che fine indegna lui farà
se per controllo viene ispezionato
la coscia destra è sotto la norma
E’ la soggettività del pollo arrosto
e va da questo a quel marciapiede
nel paradiso dei fumatori e dei polmoni trattati bene
è venuta l’ora della sua resa, calata l’ombra l’insegna è accesa
E’ venuta l’ora della sua resa, calata l’ombra l’insegna è accesa
sul niente…
Non ha bisogno di avere il ciak
per dare inizio a una realtà
che ha protagonisti inconsapevoli di esserlo
Non c’è nemmeno necessità di effetti speciali in questa città
perchè c’è già abbastanza agitazione e panico
da vincere un oscar
E’ la soggettiva del pollo arrosto
che senza testa pensa più di prima
la sua coscienza rimane sveglia
giudica tutto quello che passa.

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La sola padrona di me

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sola padrona di me di Rumorerosa

Non voglio essere metà
non posso venderni anche l’anima
perchè ogni uomo in fondo da
più rabbia che
tranquillità

chi fa da sola fa per tre
fanculo baci,pianti e coccole
sarò la sola padrona di me
e guai
a chi crede di potermi incantare…
la mia filosofia
è rimanere a galla
non esser sempre quella
che poi cade giù
non credo più all’amore
le storie a lieto fine
non valgono per me

fuori di testa come mai
starò da dio
per i fatti miei

vedrai
sarò la sola padrona di me
e guai
a chi crede di potermi incantare…
la mia filosofia
è rimanere a galla
non esser sempre quella
che poi cade giù
non credo più all’amore
le storie a lieto fine
non valgono
non fanno più per me

la mia filosofia
è rimanere a gallaaaa…..

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La sola regina

Album

È contenuto nei seguenti album:
2009 Gocce in mare aperto

Testo Della Canzone

La sola regina di Cassandra De Rosa

(AngelosantiMorettini)

Sono qui
Senza giri di parole stringimi
Come se
Fosse l’attimo di eterno tra me e te
Come se il tempo fosse complice di un sogno irraggiungibile
Tu mi rendi impermeabile
Anche alle mie lacrime

Baciami ancora ed inventami storie d’amore
Prendimi l’anima
E se puoi cambiami fammi migliore
Fammi sentire unica
Baciami ancora e raccontami storie d’amore
Rendimi libera
Ricoprimi di attenzioni di fiori
Fammi sentire una regina la sola regina
La sola per te

Sono qui
Coi tuoi sogni e desideri
Come se
Ogni istante fosse irripetibile
Lo so ogni cura ha i suoi limiti
Nelle mie vene scivoli
D’amore inconsapevole
E’ cuore e’ nuvole

Baciami ancora ed inventami storie d’amore

Prendimi l’anima
E se puoi cambiami fammi migliore
Fammi sentire unica
Baciami ancora e raccontami storie d’amore
Rendimi libera
Ricoprimi di attenzioni di fiori
Fammi sentire una regina la sola regina
La sola per te

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La solassitude – Stromae Testo con traduzione in italiano

TRADUZIONE IN ITALIANO

Incantato, io, sono Nicolas, dai, beviamo qualcosa o se vuoi lo facciamo subito
Presto, poi ti riporto indietro dopo, non muoverti, lasciati andare, per una sera, sarò il tuo ospite
Che cos'è? Stai esitando o cosa? Se non sei tu, sarà qualcun altro
Piani di culo, è la mia vita quotidiana ma difficile confidarmi
Non è stato male ma partiamo domani, abbiamo bisogno di qualcuno che mi consigli
Il problema è la routine, quando i giorni sono uguali
Quello che mi sta uccidendo è la noia, finiremo insieme?

Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza
Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza

Amore mio, sono passati otto anni, non è facile tutti i giorni
Non è per mancanza di sentimenti, ci amiamo ancora ma per il resto
Dormiamo nello stesso letto ma ci allontaniamo a poco a poco
L'impressione di essere diventato trasparente e se dovessi trovare un amante?
Un ristorante nel fine settimana, pfiou, è troppo faticoso
Se rimaniamo qui tutto il fine settimana, mi troverai ancora attraente?
Il problema è la routine, quando i giorni sono uguali
Quello che mi sta uccidendo è la noia, finiremo insieme?

Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza
Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza
Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza (stanchezza)
Il celibato mi fa soffrire di solitudine (dalla solitudine)
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza

Dato che se n'è andata, mi sento stupida
La mia testa è altrove, non so nemmeno se sta andando, rimpiango anche i nostri mal di testa
Ammetto che mi sto solo lamentando e che da quando se n'è andata
Forse dovrei smetterla, comunque, sono Nicolas

Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza
Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza

Il celibato mi fa soffrire di solitudine
La vita di coppia mi fa soffrire di stanchezza

Continua su Testitradotti

Il Testo della canzone di:
La solassitude – Stromae


Enchanté, moi, c'est Nicolas, vas-y viens, on boit un verre ou si tu veux, on l'fait tout d'suite
Vite, puis j'te ramène après, bouge pas, laisse-toi aller, pour un soir, je serai ton hôte
Qu'est c'qui y a ? T'hésites ou quoi ? Si c'est pas toi, ce sera une autre
Les plans culs, c'est mon quotidien mais difficile de me confier
C'était pas mal mais on s'quitte demain, faudrait quelqu'un pour me conseiller
Le problème, c'est la routine, quand les jours se ressеmblent
C'qui m'tue, c'est l'еnnui, est-c'qu'on finira ensemble ?

Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude
Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude

Mon amour, ça fait huit ans, c'est pas tous les jours évident
C'est pas par manque de sentiments, on s'aime toujours mais autrement
On dort dans le même lit mais on s'éloigne petit à p'tit
L'impression d'être dev'nu transparent et si tu trouverais un amant ?
Un resto un week-end, pfiou, c'est trop fatiguant
Si on reste ici tout l'week-end, est-c'que tu m'trouveras encore attirant ?
Le problème, c'est la routine, quand les jours se ressemblent
C'qui m'tue, c'est l'ennui, est-c'qu'on finira ensemble ?

Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude
Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude
Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude (De lassitude)
Le célibat me fait souffrir de solitude (De solitude)
La vie de couple me fait souffrir de lassitude

Depuis qu'elle est plus là, j'ai l'impression d'être bête
J'ai la tête ailleurs, j'sais même plus si ça va, j'regrette même nos prises de tête
J'avoue que j'fais que m'plaindre et ça depuis qu'elle est plus là
Faudrait p't-être que j'arrête, au fait, moi, c'est Nicolas

Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude
Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude

Le célibat me fait souffrir de solitude
La vie de couple me fait souffrir de lassitude




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La Soldatina – Primo Brown Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Soldatina – Primo Brown

{Intro}
Io e la mia soldatina siamo come iene
Ci facciamo male nonostante il bene ma
Ma stiamo uguale insieme
Nonostante il male ci vogliamo più bene!

{Strofa 1}
Maestro dell'estro fa presto
Ridamme i pennarelli che mi faccio diverso
Che così non va, me lo diceva mà
Tu sei cibo per le cagne quella cagna ti si mangerà nell'aldilà
Come si sta a guardà 'sta merda
Senza dove' aspettà una briciola di sole che risplenda
Chica voglio che te muovi sul mio cazzo, lenta
Non voglio famme seghe sulle foto dell'agenda
Beverly Hills usa e getta
Pariolini appesi al culo dai tempi di Dylan e Brenda
Mannaggia la tua azienda e il tuo prodotto
Non voglio negoziare nè firmare un accordo
Stendo rime stendo te stendo pure un rapporto
Dove c'è scritto non je la fate a stamme dietro stronze col fiato corto
L'orto che volevi coltivare è diventato ocra
Dopo che c'hai pisciato sopra idiota!

{Ritornello}
É il solito trucco cancellerai tutto
Ma non puoi levarmi da qua!
É il solito stronzo col suono più grosso
Che non te lo riesci a scordà!
La mia soldatina sull'attenti!
La mia soldatina sull'attenti!
La mia soldatina sull'attenti!
Se dico spara lei fa ra-ta-ta-ta!

{Strofa 2}
Soldatina che fai tutto per me tu pensavi è un re
E invece ma de che?
Baby soldatina con la faccia yeah-yeah le serate glam
Sotto sotto sono sfregi frustrazioni stress
Bang un altro shot che te bevi
E il tuo alito che manda odori grevi meglio che te levi
Volevi stà co' me in prima linea in vetrina
E invece te la sei presa in culo come io con nina
Vieni soldatina che te metto in fila
Che il tuo utero del cazzo delira
Desidero che vai se decido che vai tu cammina
Ma è lo show e so che ci ribeccheremo quanto prima
Soldatina dice stronzo al generale
Vuole un modo per scordarselo il più facile è odiare
Ma bambolina potrà solo ringraziare me
Quando fra qualche anno qualche merda vera le farà più male, see!

{Ritornello}
É il solito trucco cancellerai tutto
Ma non puoi levarmi da qua!
É il solito stronzo col suono più grosso
Che non te lo riesci a scordà!
La mia soldatina sull'attenti!
La mia soldatina sull'attenti!
La mia soldatina sull'attenti!
Se dico spara lei fa ra-ta-ta-ta!

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La soledad

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Laura Pausini Spagnolo
2001 Lo mejor de – Volveré junto a ti
2009 Laura Live: gira mundial 2009

Testo Della Canzone

La soledad di Laura Pausini

Marco se ha marchado para no volver,
el tren de la mañana llega ya sin él,
es sólo un corazón con alma de metal,
en esa niebla gris que envuelve la ciudad.
Su banco está vacío Marco sigue en mí,
le siento respirar pienso que sigue aquí,
ni la distancia enorme puede dividir,
dos corazones y un solo latir.
Quizás si tú piensas en mí,
si a nadie tú quieres hablar,
si tú te escondes como yo,
si huyes de todo y si te vas,
pronto a la cama sin cenar,
si aprietas fuerte contra tí,
la almohada y te echas a llorar,
si tú no sabes cuánto mal
te hará la soledad.
nanainah nai nananah, nanainah nai nananah
Miro en mi diario tu fotografía,
con ojos de muchacho un poco tímido,
la aprieto contra el pecho y me parece que
estás aquí entre inglés y matemáticas.
Tu padre y sus consejos ¡qué monotonía!
por causa del trabajo y otras tonterías,
te ha llevado lejos sin contar contigo,
te ha dicho: “un día lo comprenderás”.
Quizas si tú piensas en mí,
con los amigos te verás,
tratando solo de olvidar,
no es nada fácil la verdad.
En clases ya no puedo más,
y por las tardes es peor,
no tengo ganas de estudiar,
por tí mi pensamiento va,
es imposible dividir así,
la vida de los dos,
por eso espérame, cariño mío,
conserva la ilusión.
La soledad entre los dos,
es el silencio en mi interior,
esa inquietud de ver pasar así,
la vida sin tu amor,
por eso espérame porque,
ésto no puede suceder,
es imposible separar así,
la historia de los dos.
La soledad entre los dos,
es el silencio en mi interior,
esa inquietud de ver pasar así,
la vida sin tu amor,
por eso espérame porque,
ésto no puede suceder,
es imposible separar así,
la historia de los dos.
La soledad…
La soledad…

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Accordi

   
  A
Marco se ha marchado para no volver
  f#
el tren de la mañana llega ya sin el
   D
es solo un corazón con alma de metal
   E7
en esa niebla gris que envuelve la ciudad
  A
su banco esta vacío, Marco sigue en mi
   f#
le siento respirar pienso que sigue aqui
   D
ni la distancia enorme puede dividir
   E7
dos corazones y un solo latir
           A            c#
quizas si tu piensas en mi
           f#
si a nadie tu quieres hablar
            D           f#
si tu te escondes como yo
           E7
si huyes de todo y si te vas
            A            c#
pronto a la cama y sin cenar
           f#
si aprietas fuerte contra tí
               D             c#
la almohada y te echas a llorar
     D            E7
no sabes cuanto mal
           A
te hará la soledad
C
miro en mi diario tu fotografia
    a
con ojos de muchacho un poco tímido
     F
la aprieto contra el pecho y me parece que
   G
estas aqui entre inglés y matemáticas
    C
tu padre y sus consejos que monotonia
     a
por causa del trabajo y otras tonterias
    F
te ha llevado lejos sin contar contigo
    G
te ha dicho un dia lo comprenderas
           C             e
quizas si tu piensas en mi
          a
con los amigos te veras
           F           e
tratando solo de olvidar
            F            e
no es nada facil la verdad
          C            e
en clase ya no puedo mas
           a
y por las tardes es peor
         C              e
no tengo ganas de estudiar
        F             G
por ti mi pensamiento va
       F               e
es imposible dividir asi
   d             G
la vida de los dos
            F        e
por eso esperame cariño mio
     F          G
conserva la ilusión
      C               e
la soledad entre los dos
       a
este silencio en mi interior
           F              e
esa inquietud de ver pasar asi
     F          G
la vida sin tu amor
            C         e
por eso esperame porque
          a
esto no puede suceder
       F           e
es imposible separar asi
       F                G
la historia entre los dos
        C
la soledad...

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La soledad – Laura Pausini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La soledad – Laura Pausini

Marco se n' andato e non ritorna più
Il treno delle sette e trenta senza lui
Un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del mattino grigio di città
A scuola il banco vuoto, Marco dentro me
Dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me
Chissà se tu mi penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai
Rinchiuso in camera e non vuoi
Mangiare stringi forte al te
Il cuscino Piangi non lo sai
Quanto altro male ti far, la solitudine
Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai gli occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'inglese e matematica
Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto, "Un giorno tu mi capirai"
Chissà se tu mi penserai
Se con gli amici parlerai
Per non soffrire pi per me
Ma non facile lo sai
A scuola non me posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare inutile tutte le idee
Si affollano su te
Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so
La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
E l'inquietudine di vivere
La vita senza te
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due
La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
E l'inquietudine di vivere
La vita senza te
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non possibile dividere
La storia di noi due
La solitudine
La solitudine
La solitudine
La solitudine
La solitudine

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La solita canzone

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La solita canzone di Gigi Proietti

La solita canzone
che sai gia’ come fa…
tara’, tara’, tara’ra,
c’e’ un poco di finzione
e un po’ di verita’
tara’, tara’, tara’ra.
Due note che si possono cantare
ci aiutano a scordare
quel mare di casini che ce so’
si fa tanto per dire
e tanto per giocare
e in fondo una canzone
e` solo un’occasione pe’ canta’.
Mi chiedi come va
sto bene da star male
in quest’Italia qua’
ch’e’ sempre carnevale
la maschera dov’e’
e’ meglio recitare
che vivere sul serio
la vita che si fa.
La solita canzone
che ormai non ha piu’ eta’…
tara’, tara’, tara’ra…
una piccola emozione
ancora ce la da’…
tara’, tara’, tara’ra…
ognuno e’ innamorato di se stesso
e insegue passo passo
il mito del successo e niente piu’.
Che cosa c’e’ da dire,
che cosa c’e’ da fare,
cantare una canzone
e’ tutto quello che possiamo fa’.

tara’, tara’, tara’ra…

tara’, tara’, tara’ra…
io canto per gli amici qui’ seduti,
per quelli ritrovati,
per quelli persi tanto tempo fa…
ma cosa c’e’ da dire
e cosa c’e’ da fare,
in fondo una canzone
e’ solo un’occasione pe’ canta’.
tararara’ rara’…
tararara’ ra

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
G

     Bm
La solita canzone  che sai gia' come fa...

       Em7      Am6
tara', tara', tara'ra,

          Am                      Am7
c'e' un poco di finzione e un po' di verita'

       C9       GM7
tara', tara', tara'ra.

    B7                       Em
Due note che si possono cantare

                   D                   E7
ci aiutano a scordare quel mare di casini che ce so'

   Cm                     Bm
si fa tanto per dire e tanto per giocare

     Am7                  D7
e in fondo una canzone e` solo un'occasione pe' canta'.

G Gaug   C
  Mi chiedi come va

      Cm
sto bene da star male

       G                      Em6
in quest'Italia qua' ch'e' sempre carnevale

   A                    A7
la maschera dov'e' e' meglio recitare

      Am                  D
che vivere sul serio la vita che si fa.

   Bm
La solita canzone che ormai non ha piu' eta'...

  Em7              Am6
tara', tara', tara'ra...

    Am                   Am7
una piccola emozione ancora ce la da'...

       C9       GM7
tara', tara', tara'ra...

  B7                           Em
ognuno e' innamorato di se stesso

                   D                 E7
e insegue passo passo il mito del successo e niente piu'.

      Cm                     Bm
Che cosa c'e' da dire, che cosa c'e' da fare,

   Am7                    D7
cantare una canzone e' tutto quello che possiamo fa'.

G       D# Cm
''Sax''    ''voce''

       Fm7         A#m6
tara', tara', tara'ra...

        A#m A#m7       C#9              G#M7
''Sax''     ''voce'' tara', tara', tara'ra...

   C7                           Fm                  D#
io canto per gli amici qui' seduti, per quelli ritrovati,

                    F7
per quelli persi tanto tempo fa...

     C#m
ma cosa c'e' da dire 

    Cm                     A#m7
e cosa c'e' da fare, in fondo una canzone

     D#7
e' solo un'occasione pe' canta'.

G#  D#7
tara  rara' rara'...

G#  D#7            G#
tara  rara' rara'. 

***

Commenti

La solita predica

Album

È contenuto nei seguenti album:

1974 E la vita, la vita

Testo Della Canzone

La solita predica di Cochi e Renato

(di Enzo JannacciRenato Pozzetto)

F := Folla
P := Prete
C := Chierico
R := Renato

F:Uno due tre
la pepina la fa’ il cafè
ecco
Uno due tre
la pepina la fa’ il cafè
ecco
One two three
la pepina la fa’ il coffé
tchank yous
One two three
la pepina la fa’ il coffé
tchank yous
Un dos tres
la pepina la fa l’espress
muchos
Un dos tres
la pepina la fa l’espress
muchos

P:A li mortis et semper in sorgentis peccatis tuis
mamma comanda,
picciotto va
e fa’
a li mortis.
Nel primo ministero
gaudioso e generoso
non s’è mai visto un povero
che fosse veramente un povero
che l’se giustava i scarpi slabrati de per lü,
cui so dentuni
mentre s’è visto
che girava intorno ai truiuni
cosa impossibile in quanto senza un soldo
povero signore peccatis tuis, dominus non son dignus et mane et semper
e che l’se giustava i magliuni
ma senza i diduni
e non s’è mai visto un povero
che fosse veramente un povero
insorgentis esuberantis et nun deprimentis
nel terzo girone dell’alto dei cieli
cun senza i maruni
cun senza i pistuni
ghe sciopa i cupertuni
raccumandate vos et mani et semper

C:Pregate
Inpiedi

F:I figli degli operai
nascono sotto i cavoli
ed hanno il moccio al naso
e sono brutti, magri, denutriti
e un po’
rompicoglioni

C:Seduti
F:Grazie

P:Nel gioco delle coppie
non s’è mai visto un povero
dico una volta un povero
che fosse veramente un povero
insorgentis peccatis tuis revolveratis!
uscire da un locale notturno
a notte inoltrata
con una peliccia di lupo disgraziato
e a tardissima ora
con Barbara Buchet
sminuendo il profito del lavoro
e il giorno dopo
la sua bellisima fabbrica!
disgrasiato!
e causa della disgrazia nostra!

Sempre nel gioco delle coppie
non s’è mai visto un povero
dico una volta un povero
che fosse veramente un povero
legato ad una storia d’amore
da vivere davanti ad un obiettivo cinematografico
resorgentis flashis prorompentis et abbagliantis
un povero
legato
ad una storia d’amore e di sesso
con Lucio Battisti
o a sua santisssima
e serenissima Altezza
Grazia Chelli di Monaco
detta Ranieri
chiaramente legata
alla nostra indimenticabile
Destra Nazionale.

C:Pregate!

F:I figli degli impiegati
nascono tra le rose
e son belli e strani
e un po’ impacciati
belli, nutrienti
e tutti a strisce nere
o bianconeeere!

C:Seduti
F:Grazie

P:Vieni, ricciolone.. da quanto tempo?
R:Beh, sarannoo, saranno, tre mesi
P:Ti ricordi i tuoi peccati?
R:Eh, li ho scritti
P:Sentiamo, cosa hai fatto?
R:Mi sono soffermato a guardare l’interno di una 127 Blu
P:Sì,Quante volte?
R:Tre volte
P:Sì, e poi?
R:Ho desiderato la bici d’altri
P:Quante volte?
R:Tre
P:Sì, e poi?
R:Durante la Milano-Sanremo, eh.. ho.. ho mangiato la banana del mio capitano
P:Chi è il tuo capitano?
R:Eh..Raimondo D’Inzeo..
P:Sì, e poi?
R:Ho desiderato di fare il giro di Piazza Stuparich in Taxi
P:Quante volte?
R:Questo l’ho desiderato.. questo, tre, tre volte
P:Sì, e poi?
R:Durante la sei giorni, al terzo passaggio della gara all’americana.. mi, mi sono cagato adosso
P:Mmm, quante volte?
R:Questo l’ho fatto, tre, tre volte
P:Sì, e poi?
R:Sempre durante la sei giorni, dopo aver dato una manata in culo al mio capitano scopo fuga, mii, mi sono innamorato di Zandegù..
P:Quante volte?
R:Questo? Tre
P:Nient’altro?
R:Non ricordo altro
P:Per penitenza farai l’autostrada Milano-Torino, contro mano, Bendato! Vai pure..
R:Grazie

F:Eins, zwei, drei, la peppina la lustra i cai
bitte
Eins, zwei, drei, la peppina la lustra i cai
bitte
Un, deux, trois, la pepina l’ha g’ha de fa’
mer.. (è francese)
Un, deux, trois, la pepina l’ha g’ha de fa’
mer.. (eh, è francese)

P:E infine!
Non s’è mai visto un povero!
illuminantis peccatis tuis
sempre nel gioco delle coppie
giovani, perfidi, imberbi
senza capeli ala Umberto
Domine, rembember semper!
Ma cui capeluni
lunghi fino ai genuciuni
disgrasiàd e lasaruni
sporchi e adempi alle piattole
e alla tremenda piaga Celtica
che mi è costata ben quaranta mila lire di antibiotici
maledetti lasaruni e poveri!
Sempre pronti alla masturbazione
o alla sporca soddisfazione
all’insonnia, alla cieca e stupida conversazione
davanti a un bichier di vin!
Tipico dei poveri!
Sporco e degradante!
Tipico di voi disgraziati e poveri!
Troppo poveri per aspirare
all’eminentissimo del più alto dei cieli
per la vostra vita eterna!
Amen

C:Pregate
Inpiedi

F:I figli degli industriali
li portano le cicogne
e sono grandi e grossi
eleganti con la moto kavasaki
hanno i capelli a spazzola
e i sederi color cachi
e gli occhi sempre azzurri
ne fanno di tutti i colori,
odiano il rosso,
tengono l’olio d’oliva in Svizzera,
la vicina confederazione Helvetica,
nascondente i poveri
sporchi
nelle fabbriche
e che ci ha sempre insegnato a saltare il fosso
Amen

C:Seduti
F:Grazie

P:Vieni, ricciolone.. da quanto tempo?
R:Eh sarannoo, tre minuti
P:Ah sì, che cosa hai fatto?
R:Ne ho combinate di tutti i colori..
P:Sentiamo..
R:Sei anni fa’ durante il processo alla tappa ho cercato di baciare Sergio Zavoli
P:Quante volte?
R:Tre Volte?
P:Sempre sei anni fa’ durante un esaurimento nervoso ho fatto la tre valli Varesina in Vespa
R:Quante volte?
P:Questo? Tre volte
R:Durante un intervista alla televisione
P:Sì ricciolone..
R:mi sono dimenticato di ringraziare il mio Patrono, che sempre tanto ha fatto,
e sempre tanto farà! Per lo sviluppo del ciclismo agonistico.. in Zambia.
P:Sì, e poi?
R:Un giorno, mentre attraversavo le strisce pedonali, una mercedes m’ha investito..
e io gli ho rovinato tutta la mascherina
P:Ma devi stare più attento!
R:Ammetto d’avere sbagliato..
P:Sì, e poi?
R:Un giorno ho sognato che il medico della squadra anziché darmi la bomba,
che a me mi fa’ diventare matto, mi ha regalato..
quattro golia e un panettone per i miei bambini.
P:Sì sì, e poi?
R:Durante la Parigi-Roubet.. mi sonoo..
P:Sì coraggio Ricciolone?
R:mmmmoh, hemm..
P:Ti sei?
R:Mi sono masturbato
P:mmmm humm.. Quante volte?
R:Eh.. Trenta!
P:eh, nient’altro?
R:Non ricordo altro.
P:Per penitenza berrai quattro bottiglioni di vodka.
R:Grazie
P:Vai Pure
R:Grazie

P:E fù così!
che dilà da venire
nel regno dei cieli
entreranno solo
e solamente
quelli che dico io!
Per quel signore
che c’ha redenti
perché le razze non s’imbastardiscano
e le urne riceventi
quotidianamente il grano per le vostre povere mense
non si debbano riempire
della schifosaggine
delle mille lire!
Che fan schifo solo a tocarle!
poche!
sempre troppo poche! date da voi!
Voi poveri!
Per cui
rimangano chiusi
nelle loro meschine dimore
che si mangino
i loro stupidi e schifosi
macheruni!
Senza rompere i cugliuni a noi!
R:A noi?
P:A NOI!
R:E allora i poveri resteranno sempre chiusi in casa!
P:E i ricchi andranno in ferie!
R:E allora anche i poveri andranno in ferie!
P:E i ricchi si metteranno a ridere!
R:E allora i poveri andranno a Cesenatico!
P:E i ricchi a Marrakech!
R:E allora anche i poveri andranno a Marrakech!
P:E i ricchi andranno in Kenia a fare i safari!
R:E anche i poveri andranno in Kenia.. ee.
cercando di farsi sparare nel culo il meno possibile!
P:E i ricchi andranno a fare il giro del mondo!
R:E allora i poveri… eh si metteranno a piangere!
P:E i ricchi, con molta bontà, rassegnazione ed umiltà,
aspetteranno che questi stracciapalle la smettano di piangere!
E decideranno di far fare il giro del mondo, anche ai poveri..
R:grazie
P:A calci nel culo!
R:ecco.. E allora i poveri dissero:”Se esistono i ricchi,
vuol dire che i ricchi.. eh.. ci s.. ci saranno sempre.. e..
ci saranno sempre.. anche i poveri! ecco
P:E i ricchi decideranno di vestirsi da poveri,
si faranno crescere i capelli, i baffi, la barba,
i peli sotto le ascelle, si vestiranno coi blue jeans,
con i maglioni slavati, gli zoccoli di legno anche di sera,
la biro nel taschino e il lutto, sul braccio.

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La solita storia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1966 Per quelli come noi
1995 Pooh Book
1998 Un minuto prima dell’alba

Testo Della Canzone

La solita storia di Pooh

(di PantrosFrancesco Anselmo)

e’ la solita storia ormai
volevi vivere la tua vita
senza accorgerti che uno come te
ha solo il vento fra le sue dita.
ora vuoi vivere la giornata
senza un attimo per pensare
che il tuo tempo e’ passato ormai
senza che avessi un turno
nella partita.
lei non c’e’ piu’ uh uh
se n’e’ andata via
ma quel che c’e’ stato con lei
non importa piu’.
la nostra logica ti ha insegnato
a nasconderti quando piangi
le speranze che avevi non ci son piu’
ma tu non sai capir come e’ stato.
ma non devi piu’ farci caso
e’ la solita storia ormai
ora sei uno dei tanti che ridono forse

per questo sei fortunato.
lei non c’e’ piu’ uh uh
se n’e’ andata via
ma quel che c’e’ stato con lei
non importa piu’.
ma non devi piu’ farci caso
e’ la solita storia ormai
ora sei uno dei tanti che ridono
forse per questo sei fortunato.
lei non c’e’ piu’ uh uh
se n’e’ andata via
ma quel che c’e’ stato con lei
non importa piu’.
e’ la solita storia
non importa piu’.
e’ la solita storia
non importa piu’.
e’ la solita storia
non importa piu’.
e’ la solita storia
non importa piu’
e’ la solita storia
non importa piu’
e’ la solita storia
non importa piu’
e’ la solita storia
non importa piu’.
e’ la solita storia
non importa piu’.

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Accordi

   
C



                    F     C                    F    Em
E' LA SOLITA STORIA ORMAI VOLEVI VIVERE LA TUA VITA 

                     Dm           A#                   G           C
SENZA ACCORGERTI CHE UNO COME TE  HA SOLO IL VENTO FRA LE SUE DITA.

                   F        C                   F      Em
ORA VUOI VIVERE LA GIORNATA SENZA UN ATTIMO PER PENSARE

                    Dm            A#                        G
CHE IL TUO TEMPO E' PASSATO ORMAI SENZA CHE AVESSI UN TURNO NELLA PARTITA. 

C                    E  F                 Dm
LEI NON C'E' PIU' UH UH SE N'E' ANDATA VIA

   C                           F                C
MA QUEL CHE C'E' STATO CON LEI NON IMPORTA PIU'.

                       F         C                 F        Em
LA NOSTRA LOGICA TI HA INSEGNATO A NASCONDERTI QUANDO PIANGI

                          Dm          A#                       G        C
LE SPERANZE CHE AVEVI NON CI SON PIU' MA TU NON SAI CAPIR COME E' STATO.

                    F       C                   F    Em
MA NON DEVI PIU' FARCI CASO E' LA SOLITA STORIA ORMAI

                   Dm                  A#             G          C
ORA SEI UNO DEI TANTI CHE RIDONO FORSE PER QUESTO SEI FORTUNATO. 

                     E  F                 Dm
LEI NON C'E' PIU' UH UH SE N'E' ANDATA VIA

   C                           F                C F C F Em Dm A# G C
MA QUEL CHE C'E' STATO CON LEI NON IMPORTA PIU'.                   


                    F       C                   F    Em
MA NON DEVI PIU' FARCI CASO E' LA SOLITA STORIA ORMAI

                      Dm         A#                      G
ORA SEI UNO DEI TANTI CHE RIDONO FORSE PER QUESTO SEI FORTUNATO. 

    C                E  F                 Dm
LEI NON C'E' PIU' UH UH SE N'E' ANDATA VIA

   C                           F
MA QUEL CHE C'E' STATO CON LEI NON IMPORTA PIU'. 

C                   F                C
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'.

                F
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'. 

C                   F
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'. 

C                   F
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'

C                   F
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'

C                   F
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'

C                   F
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'.

C                   F
E' LA SOLITA STORIA NON IMPORTA PIU'.

***

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La solita storia d’amore

Album

È contenuto nei seguenti album:

1973 Amanti di valore (Lato A)

Testo Della Canzone

La solita storia d'amore di Mina

di: (Franco CalifanoCarlo Pes)

La solita storia d’amore, la nostra
un giro di giostra
mi sbaglio, ma chi lo dimostra.

Incontro importante
il via folgorante
una notte,
due notti,
tre notti,
quattro notti,
cinque notti,
cinque notti,
cinque notti
quattro notti
tre notti
due notti
una notte
la fine
e le scatole rotte.

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La solita storia pt.1 – Blancoz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solita storia pt.1 – Blancoz

L'hai conosciuta tempo fa e l'hai rifiutata
Tutti se la passavano, sembrava una puttana
Da trovare tra il semaforo e l'angolo della strada
Ma chi ne parlava male poi se la portava a casa!

Molto cara..causa di risse ed ossa rotte
Era strana..lei piaceva anche alle donne
Amava il locali, le feste, la notte
Lei che si perdeva dentro qualche cocktail

Girava il mondo con addosso un vestito giallo, azzurro, rosso
Riempito da strani simboli, geroglifici incomprensibili:
Lettere, smile e figure simili che la rendevano simpatica
(Leggera) 21 megagrammi pesa la sua anima

E passava lento un altro inverno quando l'hai rivista
Era a casa del tuo amico, persa dentro ad un mojito
Lei che solo a guardarla ti mandava in fissa
E tu tra il vino e uno shottino le eri sempre piú vicino

All'improvviso eri là, pronto a baciarla, (lei)
Il suo sapore amaro sopra le tue labbra, (hey)
Volata un'ora, ad ora tarda, sensazione magnifica
Felicità e calore, è questione di chimica!

Tu così spontaneo, sembravi tornato allegro
Quel bicchiere nella mano che sembrava mezzo pieno
Tu che volevi un altro bacio, lei che ti dava dipendenza
In bocca un sapore amaro e non sentivi la stanchezza

Ora la vista s'annebbia e finisce la festa
La mente rallenta non pensa s'è spenta
E in fretta rincorri ricordi lontani
Perdi coscienza e cadi a terra
Lei ch'era così è bella
Stupenda in questa merda
Tu schiavo e marionetta
Prigioniero della testa

Si ferma la musica, cercavi una botta
Ma per te è stata l'ultima ed è finita così..
E sto pezzo non è riferito a una donna
...Ma a una pasticca di MD
(Riascolta)


L'hai conosciuta tempo fa e l'hai rifiutata
Tutti se la passavano, sembrava una puttana
Da trovare tra il semaforo e l'angolo della strada
Ma chi ne parlava male poi se la portava a casa!

Molto cara..causa di risse ed ossa rotte
Era strana..lei piaceva anche alle donne
Amava il locali, le feste, la notte
Lei che si perdeva dentro qualche cocktail

Girava il mondo con addosso un vestito giallo, azzurro, rosso
Riempito da strani simboli, geroglifici incomprensibili:
Lettere, smile e figure simili che la rendevano simpatica
(Leggera) 21 megagrammi pesa la sua anima

E passava lento un altro inverno quando l'hai rivista
Era a casa del tuo amico, persa dentro ad un mojito
Lei che solo a guardarla ti mandava in fissa
E tu tra il vino e uno shottino le eri sempre piú vicino

All'improvviso eri là, pronto a baciarla, (lei)
Il suo sapore amaro sopra le tue labbra, (hey)
Volata un'ora, ad ora tarda, che sensazione magnifica
Felicità e calore...è questione di chimica!

Tu così spontaneo, sembravi tornato allegro
Quel bicchiere sulla mano che sembrava mezzo pieno
Tu che volevi un altro bacio, lei che ti dava dipendenza
In bocca un sapore amaro e non sentivi la stanchezza

Ora la vista s'annebbia e finisce la festa
La mente rallenta non pensa s'è spenta
E in fretta rincorri ricordi lontani
Perdi coscienza e cadi a terra
Lei ch'era così è bella
Stupenda in questa merda
Tu schiavo e marionetta
Prigioniero della testa

Si ferma la musica, cercavi una botta
Ma per te è stata l'ultima ed è finita così..
Sottomesso da una troia, più che da una bella donna
Quei fiori sulla tua tomba costan più dell'MD

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La solita storia pt.2 – Blancoz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solita storia pt.2 – Blancoz

È sempre stata in te, sei sempre stato in lei
Ha influenzato il tuo passato rendendoti ciò che sei
Se da bambino l'hai guardata col sorriso a bocca larga
T'ha poi svelato un'altra faccia ma tu le hai posto l'altra guancia

"Lei che solo a guardarla" ti veniva il nodo in gola
Con la rabbia in memoria, t'ha raccontato la sua storia
Lei che di sbagli e passi falsi ne ha fatti così tanti
E sbaglia ancora, nei prossimi anni ne farà altrettanti

...tu provasti a farla cambiare
Ne disprezzavi ogni difetto e assecondavi ogni suo pregio
Erano pronti in molti a parlarne sempre male
...ma per lei valevan meno di zero!

La sua innocenza: sparita, persa la bellezza che aveva prima
Ogni tua protesta era fallita, eravate in guerra tu in prima linea
Gl'anni passavano e il vostro amore appassiva
Dopo quella notte decideste di farla finita

..La morte di tuo figlio a quella festa
La solita di mille storie, lui a terra in overdose
Scaricasti a lei la colpa in preda alla disperazione
A un errore di educazione, un orrore di formazione

Insomma, scaricasti la colpa alla tua nazione
A un sistema istruttivo negativo per l'individuo
La tua lei era l'Italia e l'hai lasciata...
Quando hai preso un volo solo andata e ti sei trasferito
(E ti sei trasferito)



Son passati vent'anni da allora, verso una nuova vita
Prima in Spagna e dopo in Francia con sudore e fatica
Un emigrato emarginato da uno Stato che in passato
Aveva rappresentato l'unica via d'uscita;

Tutti quei tentativi, eri solo e senza amici
Provavi ad integrarti ma di fatti non riuscivi
Sempre più solo e chiuso in te stesso, passa qualche ricordo
Ma non sei tornato presto, a causa di speranza e orgoglio!

Tornando sui tuoi sbagli, preparasti i bagagli
Un volo per la Calabria, l'ultimo di tanti viaggi
Ogni strada era cambiata come la tua vecchia casa
Ma riconoscesti gli sguardi di chi restava a fissarti

La scogliera era la stessa, l'atmosfera stupenda
Tu seduto sul bordo, a fissarne il tramonto
Ricordo dopo ricordo ricordasti la tua infanzia
Da quà guardavi la spiaggia con un sorriso a bocca larga

...Prima la voglia di combattere la mafia
Di cambiare quest'Italia, promesse, inganni a corruzione
La situazione che s'aggrava se il figlio muore d'overdose
Tua moglie resta a casa e tu cerchi fortuna altrove

In fondo hai fatto ciò che hai fatto e di fatto...
Non cadere nel rimpianto, è tardi per ogni errore
Era l'orgoglio, la speranza, il coraggio...
E ora cadi a peso morto quando il giorno muore..

(E cadi giù a peso morto quando il giorno muore)

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La solita storia pt.3 – Blancoz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solita storia pt.3 – Blancoz

Senti un silenzio assordante, in questo vuoto circostante
Immersa in un buio disposto ad arte, nel quale sei persa e sei parte integrante
Ma ora che vivi nel mondo dei morti, rivivi i ricordi ed il tempo perduto
Basta soltanto riavvolgere il nastro, rimane il passato se non hai futuro!

..Oggi sono tre anni che sei "andata via"
L'ansia e la paura d'una selva oscura fuori casa
Il tutto alimentato da un'amara malinconia
Zitta, mentre una malattia ti divorava;

Zelo per l'evasione eppure zero vie di fuga
Oppure non coglievi l'occasione, né te ne creavi una
Infatti il tuo amore era altrove, in cerca di fortuna
L'hai sentito, mai più rivisto, e lo immaginavi fissando la luna;

Forse nei libri che amavi e sfogliavi, immaginavi tutti voi
Ripensi a tuo figlio perso tra gli eccessi dei Decadenti
Anche tu eri un personaggio: Eveline di James Joyce
Tuo marito era Mattia Pascal nei tempi moderni

E io che vi scrivo da mesi, l'inchiostro riempe il terzo foglio
L'astratto letterario dell'ombra mi guida il polso
La prima lettera di ogni verso forma una frase che porta un senso
(Ora leggi scorrendo..simbolizzo il fratello)


Rappresento il fratello impazzito del primo tipo morto da tempo
Un uomo introverso, rimasto in silenzio e senza nessuno accanto
Rappresento il paziente depresso che graffia lo specchio e distoglie lo sguardo
"È tutta un'unica storia", dove io simbolizzo 'Aldo'


E ciao aldo, t'ho dato voce
Sarai eterno dentro sta canzone
E sai aldo, se narro le tue memorie
È perché non hai potuto farlo ed io l'ho fatto per poche persone

(Se tu non hai potuto farlo io l'ho fatto per poche persone)

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La solita tempesta – Giorgio Canali & Rossofuoco Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solita tempesta – Giorgio Canali & Rossofuoco

Notti intere fatte fuori a testate sugli specchi
Sulle spalle sempre la stessa scimmia
Di sacrosanti pretesti che uccidono un amore
E fanno rima solo con qualche bestemmia
Gli occhi fissi sgranati sulle crepe dei muri
A cercarci verità nascoste
Ma non c'è nulla da capire non c'è nulla da dire
Sempre e solo le solite risposte
Poi la solita tempesta che strappa i capelli
E si porta via sbattendo le porte
Quell'amore che ci ha ridotto a brandelli
Così tante tante tante tante tante troppe volte
Notti intere bruciate con anime spente
Solo per sentirsi migliori
Altre notti passate a fare finta di niente
O a fare finta di non sentirsi soli
Gli occhi persi nel nulla nelle notti più buie
Sperando che il tempo migliori
Per vedere altre stelle dalla luce più viva
Ma qui arrivano soltanto i rumori
Della solita tempesta che strappa i capelli
E si porta via sbattendo le porte
Quell'amore che ci ha ridotto a brandelli
Così tante tante tante tante tante tante troppe volte
Negli specchi in frantumi nelle notti incendiate
I riflessi di mille ferite
Di mille stelle cadute
Di mille lune nuove
Di tremila storie sbagliate
Poi la solita tempesta che strappa i capelli
E si porta via sbattendo le porte
Quell'amore che ci ha ridotto a brandelli
Già tante tante tante tante tante tante troppe volte
E' la solita tempesta che strappa i capelli
E si porta via sbattendo le porte
Quell'amore che ci ha ridotto a brandelli
Già tante tante tante tante tante troppe volte

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La solitudine

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Laura Pausini
2001 The best of – E ritorno da te
2005 Live in Paris
2007 San Siro 2007
2009 LauraLive

Testo Della Canzone

La solitudine di Festival di Sanremo 1993

(Pietro Cremonesi, Angelo Valsiglio e Federico Cavalli)
Laura Pausini

Marco se ne e’ andato e non ritorna piu’
e il treno delle sette e trenta senza lui
e’ un cuore di metallo senza l’anima
Nel freddo del mattino grigio di citta’
a scuola il banco e’ vuoto Marco e’ dentro me
e’ dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
ma il cuore batte forte dentro me
Chissa’ se tu mi penserai
se con i tuoi non parli mai
se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai
rinchiuso in camera e non vuoi
mangiare e stringi forte a te
Il cuscino e piangi e non lo sai
quanto altro male ti fara’
La solitudine
Marco nel diario ho una fotografia
hai gli occhi di un bambino un poco timido
la stringo forte al cuore e sento che ci sei
Tra i compiti di inglese e matematica
tuo padre e i suoi consigli che monotonia
lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non lo ha chiesto mai
ha detto un giorno tu mi capirai
Chissa’ se tu mi penserai
se con gli amici parlerai
per non soffrire piu’ per me’
Ma non e’ facile lo sai
a scuola non ne posso piu’
e i pomeriggi senza te
Studiare e’ inutile tutte
le idee si affollano su te
Non e’ possibile dividere la vita di noi due
ti prego aspettami amore mio
ma illuderti non so
La solitudine fra noi
questo silenzio dentro me
E’ l’inquietudine
di vivere la vita senza te
Ti prego aspettami perche’
non posso stare senza te
Non e’ possibile dividere
la storia di noi due
La solitudine fra noi
questo silenzio dentro me
e’ l’inquietudine di vivere
La vita senza te
ti prego aspettami perche’
non posso stare senza te
Non e’ possibile dividere
la storia di noi due
la solitudine.

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Accordi

   
Si
Marco se ne e' andato e non ritorna piu'
Sol#m7
e il treno delle 7.30 senza lui
Mi
e' un cuore di metallo senza l'anima
Sol#m7
nel freddo del mattino grigio di citta'


Si
a scuola il banco e' vuoto, Marco e' dentro me
Sol#m7
e' dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Do#m9/Mi  Do#m/Mi
distanze enormi sembrano dividerci
Fa#7
ma il cuore batte forte dentro me.


Si  Fa#/La#
Chissa' se tu mi penserai
Sol#m7  Si/Fa#
se con i tuoi non parli mai
Mi  Si/Re#
se ti nascondi come me
Do#m7  Fa#9
sfuggi agli sguardi e te ne stai
Si  Fa#/La#
rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Sol#m7  Si/Fa#
e stringi forte a te il cuscino
Mi  Si/Re#
e piangi e non lo sai
Do#m7  Fa#9  Sim  Fa#/La#
quanto altro male ti fara' la solitudine

Sol#m7 Si/Fa#  Mi  Si/Re#  Sol7+  La7/Sol

Re
Marco nel mio diario ho una fotografia
Sim7
Hai gli occhi di un bambino un poco timido
Sol7+
La stringo forte al cuore sento che ci sei
Sim7
fra i compiti d'inglese e matematica

Re
Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Sim7
lui con il suo lavoro ti ha portato via
Sol7+
di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
La7
ha detto "un giorno tu mi capirai".

Re La/Do#
Chissa' se tu mi penserai
Sim7 Re/La
se con gli amici parlerai
Sol  Re/Fa#
Per non soffrire piu' per me
Mim7 La7
ma non e' facile lo sai
Re La/Do#
a scuola non ne posso piu'
Sim7 Re/La
e i pomeriggi senza te
Sol  Re/Fa# Mim7 La
studiare e' inutile tutte le idee si affollano su te.

Sol Re/Fa# Mim7 Fa#m7
Non e' possibile dividere la vita di noi due
Sol Re/Fa#
ti prego aspettamio amore mio...
Mim7 Sol/La
ma illuderti non so!

La  Re  La/Do#
La solitudine tra noi
Sim7 Re/La
questo silenzio dentro me
Sol  Re/Fa#  Mim7 La
e' l'inquietudine di vivere la vita senza te
Re La/Do#
ti prego aspettami perche'
Sim7  Re/La
non posso stare senza te
Sol Re/Fa# Mim7 La7
non e' possibile dividere la storia di noi due.


La  Re  La/Do#
La solitudine tra noi
Sim7 Re/La
questo silenzio dentro me
Sol  Re/Fa#  Mim7 La
e' l'inquietudine di vivere la vita senza te
Re La/Do#
ti prego aspettami perche'
Sim7  Re/La
non posso stare senza te
Sol Re/Fa# Mim7 La7
non e' possibile dividere la storia di noi due.

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La solitudine – Ciao italia ! Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solitudine – Ciao italia !

Marco se n'è andato e non ritorna più
Il treno delle sette e trenta senza lui
È un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del matino grigio di città

A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me

Chissà se tu me penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'ingliese e mathematica

Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto: "un giorno tu me capirai"

Chissà se tu me penserai
Se con gli amici parlerai
Per non sofrire più per me
Ma non è facile lo sai

A scuola non me posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affoll*no su te

Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due
La solitudine

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La solitudine – Cristina D’avena

Album

È contenuto nei seguenti album:

1991 Cristina, l’Europa siamo noi
2010 Arriva Cristina Story

Testo Della Canzone

La solitudine – Cristina D'avena di Cristina D’Avena

(Alessandra Valeri ManeraNinni Carucci)

A te piace stare solo con te stesso
la tua giornata
è un’ombra dorata
solitudine sull’arco dei tuoi occhi
mi vedi, ma
non mi senti mai qua.
Tu parli di tranquillità,
ma sai già
che non è la verità.
Solo come un alberello senza foglie
solo come un grido nell’oscurità.

La solitudine è un abitudine
e quando c’è
guarda dentro di te.
E’ un abitudine la solitudine
che sa di poesia
e malinconia,
ma che triste melodia.

Com’è sempre silenzioso il tuo sentiero
corri da solo
e non spicchi il volo.
Ti allontani scivolando nel silenzio
sempre più in là
nella tua libertà.
Tu parli di tranquillità,
ma sai già
che non è la verità.

La solitudine è un abitudine
e quando c’è
guarda dentro di te.
E’ un abitudine la solitudine

E’ un abitudine la solitudine
che sa di poesia
e malinconia,
ma che triste melodia.

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La solitudine – Eugenio Montale Testo della poesia

La solitudine – Eugenio Montale Testo della canzone
Poesie di Eugenio Montale su Wikitesti. Biografia e poesie di Eugenio Montale su Wikitesti.

Eugenio Montale (1896-1981) è stato un importante poeta italiano, considerato uno dei più significativi del XX secolo. È noto per la sua scrittura densa e ricercata, caratterizzata da una profonda riflessione sulla condizione umana, l'amore, la natura e l'esperienza poetica stessa.

Eugenio Montale nacque a Genova, Italia, il 12 ottobre 1896. Studiò presso l'Università di Genova e successivamente si dedicò all'insegnamento e al giornalismo. Nel corso della sua vita, Montale ebbe una serie di incarichi importanti nel campo della critica letteraria e della poesia.

La sua opera più nota è la raccolta di poesie "Ossi di seppia" pubblicata nel 1925, che segnò l'inizio della sua carriera poetica. Questa raccolta è considerata un capolavoro della letteratura italiana moderna. Le poesie di Montale spesso affrontano temi come l'alienazione, l'angoscia, l'amore non corrisposto e la fugacità della vita. La sua lingua è caratterizzata da un linguaggio preciso e da una profonda riflessione sul significato delle parole.

Successivamente, Montale pubblicò altre importanti raccolte poetiche, tra cui "Le occasioni" nel 1939 e "La bufera e altro" nel 1956. Nel 1975 gli venne assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento che sottolineò ulteriormente l'importanza e l'influenza della sua opera.

Montale fu anche un critico letterario acuto e scrisse saggi che contribuirono alla comprensione e all'apprezzamento di altri autori, sia italiani che stranieri.

Morì il 12 settembre 1981 a Milano, lasciando un'eredità poetica di grande rilevanza nella letteratura mondiale. Le sue opere continuano a essere studiate e ammirate da lettori e studiosi di tutto il mondo.

Il Testo della canzone di:
La solitudine – Eugenio Montale

Se mi allontano due giorni
i piccioni che beccano
sul davanzale
entrano in agitazione
secondo i loro obblighi corporativi.
Al mio ritorno l'ordine si rifà
con supplemento di briciole
e disappunto del merlo che fa la spola
tra il venerato dirimpettaio e me.
A così poco è ridotta la mia famiglia.
E c'è chi ne ha una o due, che spreco, ahimè!

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La Solitudine – Franco Califano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Solitudine – Franco Califano

Ogni volta che tu incontri qualcuno che senti, torni a credere nei sentimenti
Torni a vivere come si vive quando è inverno e c’è un giorno di sole
E riaffiorano antiche parole e fai cose a cui non rassomigli
Come a credere a moglie ed a figli, come a fare progetti e ti scordi...

La solitudine, che è sempre su di te
La solitudine, che non ti abbandona mai
Nemmeno un’ora, nemmeno un attimo
La solitudine, non ci pensavi più
È un’abitudine, ma che non decidi tu
Che invece sei per lei una libidine
La sua libidine

Sei contento di incontrare gli amici di sera, raccontare una nuova avventura
Poi sconfiggere tutti alle carte, tanto sei sempre stato il più forte
Dove vai ti si schiudono porte, il successo ti ha reso importante
Tutt’intorno ti senti un gigante, un gigante, per questo ti scordi...

La solitudine, che è sempre su di te
La solitudine, che non ti abbandona mai
Nemmeno un’ora, nemmeno un attimo
La solitudine, non ci pensavi più
È un’abitudine, ma che non decidi tu
Che invece sei per lei una libidine
La sua libidine

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La solitudine – Giorgio Gaber

Album

È contenuto nei seguenti album:
1976 Libertà obbligatoria

Testo Della Canzone

La solitudine – Giorgio Gaber di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

La solitudine
non è mica una follia
è indispensabile
per star bene in compagnia.

Uno c’ha tante idee
ma di modi di stare insieme
ce n’è solo due
c’è chi vive in piccole comuni o in tribù
la famiglia e il rapporto di coppia
c’è già nei capitoli precedenti,
ormai non se ne può più.

La solitudine
non è mica una follia
è indispensabile
per star bene in compagnia.

Certo, vivendo insieme
se chiedi aiuto
quando sei disperato e non sopporti
puoi appoggiarti.
Un po’ di buona volontà
e riesco pure a farmi amare
ma perdo troppi pezzi e poi
son cazzi miei, non mi ritrovo più.

[parlato] Vacca troia!… dove sono?… Eccoli lì che se li mangiano i miei pezzi… cannibali!… Troppa fame, credimi… gli dai una mano ti mangiano il braccio… Ve la dò io la comune!… Cannibali… Credimi, da soli si sta bene… In due? È già un esercito.

La solitudine
non è mica una follia
è indispensabile
per star bene in compagnia.

Uno fa quel che può
per poter conquistare gli altri
castrandosi un po’
c’è chi ama o fa sfoggio di bontà, ma non è lui
è il suo modo di farsi accettare di più
anche a costo di scordarsi di sé
ma non basta mai.

La solitudine
non è mica una follia
è indispensabile
per star bene in compagnia.

Certo l’eremita
è veramente saggio
lui se ne sbatte e resta in piedi
senza appoggio.
Ha tante buone qualità
ma è un animale poco sociale.
Ti serve come esempio e poi
son cazzi suoi, non lo rivedi più.

[parlato] Vecchia troia!… Se ne frega lui… che carattere… Sì, va bene, ci ha del fascino, ma è un po’ coglione, credimi… Che provi, che provi lui a fare un gruppo… come noi! Giù dal monte… porca vacca!… No, eh… si rifiuta… che individuo. Meglio noi… credimi: sempre insieme, che costanza, uniti… attaccati… sempre attaccati… come i ciglioni…

La solitudine
non è mica una follia
è indispensabile
per star bene in compagnia.

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La solitudine – Giorgio Gaber Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solitudine – Giorgio Gaber

La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia

Uno c'ha tante idee
Ma di modi di stare insieme
Ce n'è solo due
C'è chi vive in piccole comuni o in tribù
La famiglia e il rapporto di coppia
C'è già nei capitoli precedenti
Ormai non se ne può più

La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia

Certo, vivendo insieme
Se chiedi aiuto
Quando sei disperato e non sopporti
Puoi appoggiarti
Un po' di buona volontà
E riesco pure a farmi amare
Ma perdo troppi pezzi e poi
Son cazzi miei, non mi ritrovo più

[parlato] Vacca troia!... dove sono?... Eccoli lì che se li mangiano i miei pezzi... cannibali!... Troppa fame, credimi... gli dai una mano ti mangiano il braccio... Ve la dò io la comune!... Cannibali... Credimi, da soli si sta bene... In due? È già un esercito

La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia

Uno fa quel che può
Per poter conquistare gli altri
Castrandosi un po'
C'è chi ama o fa sfoggio di bontà, ma non è lui
È il suo modo di farsi accettare di più
Anche a costo di scordarsi di sé
Ma non basta mai

La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia

Certo l'eremita
È veramente saggio
Lui se ne sbatte e resta in piedi
Senza appoggio
Ha tante buone qualità
Ma è un animale poco sociale
Ti serve come esempio e poi
Son cazzi suoi, non lo rivedi più

[parlato] Vecchia troia!... Se ne frega lui... che carattere... Sì, va bene, ci ha del fascino, ma è un po' coglione, credimi... Che provi, che provi lui a fare un gruppo... come noi! Giù dal monte... porca vacca!... No, eh... si rifiuta... che individuo. Meglio noi... credimi: sempre insieme, che costanza, uniti... attaccati... sempre attaccati... come i ciglioni...

La solitudine
Non è mica una follia
È indispensabile
Per star bene in compagnia

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La Solitudine – Mafalda Minnozzi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Solitudine – Mafalda Minnozzi

Marco se n'é andato e non ritorna piú
E il treno delle sette e trenta senza lui
É un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del mattino grigio di cittá
A scuola il banco é vuoto e marco é dentro me
É dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me
Chissá se tu mi penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai
Rinchiuso in camera e non vuoi
Mangiare stringi forte a te il cuscino
E piangi e non lo sai quanto altro male
...ti fará
La solitudine
Marco nel diario ho una fotografia
Ha gl'occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti di inglese e matematica
Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto "un giorno tu mi capirai!"
Chissá se tu mi penserai se con gli amici parlerai
Per non soffrire piú per me ma non é facile lo sai
A scuola non ne posso piú e i pomeriggi senza te
Studiare é inutile tutte le idee si affollano su te
Non é possibile
Dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami
Amore mio
Ma illuderti non so...
La solitudine fra noi questo silenzio dentro me
É l'inquietudine di vivere la vita senza te
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non é possibile dividere la storia di noi due
La solitudine fra noi questo silenzio dentro me
É l'inquietudine di vivere la vita senza te
Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non é possibile dividere la storia di noi due
La solitudine...

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La solitudine – Patty Pravo

Album

È contenuto nei seguenti album:

1972 Sì…Incoerenza

Testo Della Canzone

La solitudine – Patty Pravo di Patty Pravo

(Leo Ferrè)

Là sul mare, l’onda viene,
l’onda va,
onde di mare,
non si incontreranno mai…
Di solitudine
puoi morire e non lo sai.

Strade di notte,
tutte uguali davanti a te
una ti porta a casa,
nelle altre ti perderai
in solitudine
parti sempre, non torni mai.

Guarda quei rami,
è la stessa pianta che
li ha fatti crescere,
uno è in fiore e l’altro mai.
La solitudine
fa appassire quel che non dai.

Io dico amore,
e tu amore rispondi a me.
Vorrei cambiare la tua vita con la mia.
La solitudine
fa pensare che è bugia.

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La Solitudine – Renato Russo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Solitudine – Renato Russo

Marco se n'è andato e non ritorna più
Il treno delle sette e trenta senza lui
È un cuore di metallo senza l'anima
Nel freddo del matino grigio di città

A scuola il banco è vuoto, Marco è dentro me
È dolce il suo respiro fra i pensieri miei
Distanze enormi sembrano dividerci
Ma il cuore batte forte dentro me

Chissà se tu me penserai
Se con i tuoi non parli mai
Se ti nascondi come me
Sfuggi gli sguardi e te ne stai

Rinchiuso in camera e non vuoi mangiare
Stringi forte al te il cuscino
Piangi non lo sai
Quanto altro male ti farà la solitudine

Marco nel mio diario ho una fotografia
Hai occhi di bambino un poco timido
La stringo forte al cuore e sento che ci sei
Fra i compiti d'ingliese e mathematica

Tuo padre e i suoi consigli che monotonia
Lui con il suo lavoro ti ha portato via
Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai
Ha detto: "un giorno tu me capirai"

Chissà se tu me penserai
Se con gli amici parlerai
Per non sofrire più per me
Ma non è facile lo sai

A scuola non me posso più
E i pomeriggi senza te
Studiare è inutile tutte le idee
Si affollano su te

Non è possibile dividere
La vita di noi due
Ti prego aspettami amore mio
Ma illuderti non so

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due

La solitudine fra noi
Questo silenzio dentro me
È l'inquietudine di vivere
La vita senza te

Ti prego aspettami perché
Non posso stare senza te
Non è possibile dividere
La storia di noi due
La solitudine

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La Solitudine – Rkomi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Solitudine – Rkomi

{Intro}
C'è qualcosa già?

{Strofa 1}
Un fiume in piena la mia penna
Io in Terra, a me la scelta
Ma che bel castello
Vuoi una stanza anche te?
La sai bene la parte
Ora che hai un piede in due scarpe
E non c'è nessuno di sotto
Pronto a prenderti al volo
Ora il frigo è un po' meno vuoto
Il riso di ieri un po' meno solo
Per una quota come burattini, addirittura
E trovo il centro, me lo tengo stretto
Come un telo bianco
No, con te non parlo
Certe sere se le portasse l'alcol
In curva come Kimi Raikkonen
Sulle mie Air Force nuove
(Senti, Rkomi, brr, brr)

{Ritornello}
Vuoi il mio posto? Che novità
Giro il mondo senza muovermi da qui
Parla-no la mia lingua, la lingua del quartiere
La mia lingua, la lingua del quartiere
Tot ore non le reggi alla scrivania
Al capo non fai pena né compagnia
I miei scendono a patti
Una patina di ghiaccio
E pattinavo nel mio pianerottolo
Il tipo se la beve ma non fa per me
Non fa per me, non fa per me
Il dottore se la beve, ma non va giù a me
Non va giù a me, non va giù a me

{Strofa 2}
Scambio notte e giorno
Sono otto al mmogra, mamma
Mi vede più su YouTube che in zona
Per il soldo soldatini, ti rigano l'auto
Nuova, scuola, Omar
Il blocco odora d'odio
E domopak al posto di blocco
(Uff, ehi
Senti, ehi)
Stavolta è quella buona, provala
Mi stanno sotto i piedi come insetti
E so che con i versi che ho forse la prossima volta
Ci esci di testa come Cobain
Come con lei
Tra le cosce il suo collier in soccorso
Da quando è uscito "Solo" sto solo
Nella noia le mie nottatacce
Le prevedo come Nostradamus
Ci ripenso quando torno in me
Ma sono ancora intero, quale funerale?
E casa è un forno
Il fuoco e io ci corro contro
Amiamo farci male
Dormo meno al pensiero
Scendo pendejo, parole al vento

{Ritornello}
Vuoi il mio posto? Che novità
Giro il mondo senza muovermi da qui
Parla-no la mia lingua, la lingua del quartiere
La mia lingua, la lingua del quartiere
Tot ore non le reggi alla scrivania
Al capo non fai pena né compagnia
I miei scendono a patti
Una patina di ghiaccio
E pattinavo nel mio pianerottolo
Il tipo se la beve ma non fa per me
Non fa per me, non fa per me
Il dottore se la beve, ma non va giù a me
Non va giù a me, non va giù a me

Ecco una serie di risorse utili per Rkomi in costante aggiornamento

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La solitudine degli anziani

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La solitudine degli anziani di Filastrocche

La casa degli anziani
È la solitudine
Nessuno può immaginare
Come è brutto viverci dentro.
Gli anziani hanno dentro
Un vento di ricordi:
Difficoltose guerre
E gioie infinite.
Gli anziani
Sono come i bambini,
Perché sono umani
E sono anche gentili.
Gli anziani sono
Un libro aperto
Rivolto alla storia precedente
Tutto da ascoltare.

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La Solitudine Dei Numeri Uno – Fabri Fibra Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Solitudine Dei Numeri Uno – Fabri Fibra

{Ritornello}
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno

{Strofa 1}
Questo libro mi sfoglia
La spogliarellista mi spoglia
Come il circo circonda un bambino di ricordi
Prima che arrivano i soldi
Lingue che girano come le anguille
La calma è lontana come le Antille
Non devi farlo
Mi avevano avvertito
Mi sono perso
Come l’appetito

{Ritornello}
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno

{Strofa 2}
Vengo al mondo
Mi butto
Sfondo
Come dietro tutto
Non capisco
Come andare al cinema in Cina
Annuisco
Esco
Cresco
Il mondo è manesco
Calcio, pugno, spinta, schiaffo
Mastico miti
Quando fumo vado in alto
Dolomiti
Vedo come va poi lo faccio anch'io
La vita è un viaggio, ciao, addio
Parole di ghiaccio, così tante
Che c'ho un freezer per il mio linguaggio
E tu sei un raggio di sole che si dissolve come questo discorso
E io resto solo un'altra estate come l'anno scorso

{Ritornello}
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno

{Strofa 3}
La solitudine dei numeri uno, due, tre
Notti che non chiudo gli occhi
Parlo con gli orchi
Ricordi che girano come i panni sporchi
Lavaggio rapido
Start
Non gridare che ci sentono tutti
Ti prego
Ricordi bastardi
Spendi i soldi
E ti scordi degli anni
Come quando sogni
Se sbagli in pubblico
La gente ride
Sbaglia meno chi ha poche idee

{Ritornello}
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno
La solitudine dei numeri uno

{Bridge}
Questi numeri non chiamano più
Quanti nomi non passano mai di qua
Ai concerti la gente è sempre di più
Non si chiude come questa rima
Salta
E come salta, e come salta
E come, e come, e come esalta
E come, e come, e come è alta
La solitudine dei numeri uno

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La Solitudine Del Lupo – 16 Barre Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Solitudine Del Lupo – 16 Barre

{Strofa 1: Benni}
Quando avrai capito forse sarà troppo tardi
Noi faremo a gara ad aumentare la distanza mentre ci separa
Fuori dalla stratosfera, tra la Via Lattea e la magia di un'altra aurora
Che ci inghiotte mentre si colora
È tutto falso, come l'azzurro in cielo prima del tramonto
È falso il giorno, sono falso io se torno, ah
La verità sta nel silenzio se ti ascolta
Per parlarmi dentro un'altra volta, questo è ciò che non sopporta
L'umanità non se n'è accorta e fuori ostenta calma
Mentre mente a se stessa e mi disarma
Il karma prende forma in un paesaggio desolato
Spietato sulla peggio specie che il mondo abbia mai ospitato
Scattando foto al mio passato torno mutilato
Sui nostri visi partoriti in lacrime e sorrisi
Quando l'inverno spoglierà gli alberi ancora noi saremo qui
Stesso amore e stesso umore da far piovere col Sole
Ma negli altri, perché non siamo cantanti
Ma materia che riveste idee giganti, ah
Oltre l'inganno delle loro insegne, qui
Per provare che non tutto quel che brucia poi si spegne, qui
Non siamo diversi, ma introvabili, è l'unica
Quell'istante di lucidità chiamato musica
Che suona e suonerà per sempre se vola
Scriverà la fine, ma aspettando che la storia si ripeta ancora

{Ritornello: John Princekin & Benni}
Là la cerco coi fra'
Una via per uscire di qua
Una nave che attraversi il dirupo
Cercando aiuto nella solitudine del lupo
Là la cerco coi fra'
Una via per uscire di qua
Una nave che attraversi il dirupo
Cercando aiuto nella solitudine del lupo

{Strofa 2: John Princekin}
Oltrepassando ponti e argini più di quanto t'immagini
Ho tirato somme, conti e le indagini
Motivi pratici per abbeverarsi ai calici
Ora siamo troppo lontani, non aspettateci
Abbiamo preso sentieri stellati
Per umani normali offuscati incomprensibilmente scordati
Lastricati di valori per voi incomprensibili
Ma ora dal cielo cade il piscio degli uomini liberi
Certo che la società ci timbra come nullità
E crea un dispetto al cospetto di una vera anima
Non esamina, ti vuole buono come un cane
Un cane che grida: "Amen" e magari Gratta e Vinci a un talent
Che attesti un paragrafo sulla pagine
T'illude d'esistere, spacca il tuo cuore fragile
Riemergi fra le spume del mare in burrasca
E guardati davvero, come inestimabile pezzo di cielo in tasca
Porto tutto quello che siamo, angeli bianchi
Dentro un cimitero di statue parlanti
Credono di avere nuovi sentieri di fronte
Son scolpiti in blocco unico nel cemento delle loro tombe
E non vedi? Il vero vero è ai tuoi piedi
Tutto è andato a fanculo e i rampicanti han perforato il muro
Ora filtra una luce da quei mattoni
Allora è vero che qualcosa brilla fuori da queste prigioni

{Ritornello: John Princekin & Benni}
Là la cerco coi fra'
Una via per uscire di qua
Una nave che attraversi il dirupo
Cercando aiuto nella solitudine del lupo
Là la cerco coi fra'
Una via per uscire di qua
Una nave che attraversi il dirupo
Cercando aiuto nella solitudine del lupo
Là la cerco coi fra'
Una via per uscire di qua
Una nave che attraversi il dirupo
Cercando aiuto nella solitudine del lupo

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La solitudine del maratoneta – Lucci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solitudine del maratoneta – Lucci

[Intro]
'Sta vita corre, non t'aspetta, impara a correre più veloce di lei, senza fermarti mai

[Strofa 1]
Tu vuoi il sangue da me, tu vuoi la vita da me
Ma tu vuoi troppo
Ora ti mostro che un limite c'è
Vuoi avere l'attenzione quando parli
Rispetto e comprensione, però, devi guadagnarli
Questi i miei pensieri mentre corro coi bastardi
Che controllano i miei passi
Sperando sempre ne faccia di falsi
Un piede che scavalca l'altro
E sotto c'è l'asfalto che ci scorre
Come la vita tra le dita a volte
Ho scritto i miei difetti per rendermi un po' più forte
Mi hai detto che mi aspetti, ti prego, fallo stanotte
La scala verso il cielo ha i gradini fatti di fango
Ed è una vita che li salgo arrancando con le ossa rotte
Scrivo su note distorte, corro su strade contorte
Vengano pure gli inverni, che ho preparato le scorte
Ho le gambe che non credono alla sorte
E quando c'è da correre, fidati, vanno forte

[Ritornello]
Il piede sul cemento che impatta
La sfida con la vita non finisce pari e patta
Prendi tutto e scappa, a queste condizioni non si tratta
La dignità qua non se baratta
Prendi il tuo bastone, facci pure un'altra tacca
Colpisci pure forte, la mia testa non se spacca
Il cuore è cassaforte, più sicuro di una banca
Firmo la mia condanna, la firmo col sorriso sulla faccia

[Strofa 2]
Tu vuoi il sangue da me, tu vuoi la vita da me
Ma tu vuoi troppo
Ora ti mostro che un limite c'è
La testa non si ferma nelle tenebre
Se è piena di pensieri come è pieno il posacenere
Mi vendi la speranza chiedendomi di credere
Ma dentro la mia stanza non si fanno preghiere di nessun genere
Credo solo a me, alle mie braccia, alle mie gambe, al mio cervello
E i vostri dei me li tengo distanti
E il traguardo sta lontano, ma è ben chiaro
Le lacrime e il sudore che solcano la faccia
C'hanno un gusto amaro
Il suono dei miei passi sul selciato
Mi accompagna col suo ritmo
Tiene il tempo con il fiato
Ogni passo fatto mi chiedo dove ho sbagliato
Ogni strada presa mi chiedo dove ha portato
Ho sempre corso forte sul percorso che ho tracciato
E non per agonismo, no, per sopravvivenza, da quando sono nato

[Ritornello]
Il piede sul cemento che impatta
La sfida con la vita non finisce pari e patta
Prendi tutto e scappa, a queste condizioni non si tratta
La dignità qua non se baratta
Prendi il tuo bastone, facci pure un'altra tacca
Colpisci pure forte, la mia testa non se spacca
Il cuore è cassaforte, più sicuro di una banca
Firmo la mia condanna, la firmo col sorriso sulla faccia

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La solitudine di chi protegge il mondo – Le Orme Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La solitudine di chi protegge il mondo – Le Orme

Qui sovrana ormai è la serenità
Non c'è nessuno che
Abbia il bisogno di me

Il bene fa dimenticare
Chi c'è all'origine
Da chi proviene
La solitudine è un ombra
Che si rivela a chi
Si sente inutile
E anche chi protegge il mondo
Ne sente il peso se
Nessuno si rivolge a lui

Ecco una serie di risorse utili per Le Orme in costante aggiornamento

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La solitudine, Adamo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La solitudine, Adamo di Adamo

Questa volta vinci tu,
sono venuto a ritrovarti
solitudine mi arrendo a te
fai quello che vuoi di me
solitudine non so
se ti odio o se ti amo
ma qualcosa mi a convinto ormai
che ti porto infondo a me
vivrò con te solitudine
con il mio amore inutile
vinci tu dannata solitudine
dato che sei sorella
della mia libertà
e vero sono libero
però con tanto vuoto in me
a che mi servirà tutta questa libertà
tra castelli che crollano
e velieri che affondano
vivrò con te solitudine
e per tanto la incontrai
la donna che mi ha fatto illudere
che potesse lei sottrarmi a te
con promesse e tanti se
ma lo so che sin d’allora
offuscando l’armonia
eravamo troppo identici
nella nostra libertà
ma vivrò con te solitudine
con il mio amore inutile
vinci tu dannata solitudine
dato che sei sorella
della mia libertà
o tanti sogni spenti ormai
silenzi che riempirai
di tutte le sconfitte
che tu sola capirai
dannata solitudine
sei una malattia
ma vivrò con te solitudine
vivrò con te solitudine
vinci tu dannata solitudine
dato che sei sorella
della mia libertà
e vero sono libero
però con tanto vuoto in me
a che mi servirà tutta questa libertà
vinci tu dannata solitudine
dato che sei sorella
della mia libertà
e vero sono libero
però con tanto vuoto in me
a che mi servirà tutta questa libertà

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La soluzione

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 Bugiardo

Testo Della Canzone

La soluzione di Fabri Fibra

*Rutti*
Questa è dedicata alla mia etichetta discografica
non fate quelle facce!
non fate quelle facce! che sto facendo una vita di merda e mi chiedete i singoli..

Nuovo tatuaggio, tradimento sul braccio
nuovo beat altro viaggio
mi conosci ho la faccia da pagliaccio
sicuramnte hai detto che non ti piaccio
ma i tuoi compagni a scuola fanno il mio nome
qualche puttana mi ha copiato il soprannome
ma come? chi? ti lascio di stucco
gli amici qui mi chiamano woodcock
ohi ferme! non farle uscire queste qui!
ti sputano in faccia per andare su “Chi”
è il successo che ti mette in croce
ma io l’ho già avuto e ti assicuro è stato troppo veloce
Fibra! fatti dare due baci
non ho tempo, scusate signore
vado a rapire la Gregoraci poi chiedo il riscatto a Briatore
lo chiamo e gli dico

Rit x2:
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
cosa ti maca? tranquillo ce l’ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? e come va? e come va va.

Eros Ramazzotti è un mio grande fan
capisci? Eros-è-mio-fan!
non è tuo fan! è mio, capisci?
non canto con i capelli lunghi e lisci
tu tira su le mani per Fabri Fibra
se non lo fai hai due anni di sfiga
o forse quattro, ho perso il contatto
perchè io sono un bugiardo più della Ribas!
In Italia ci son poche straniere
ma guardi la TV e vedi solo straniere
a volte la TV sembra un grosso sedere
più guardi la TV e più s’ingrossa il sedere
io con l’hip-hop posso dire di tutto
l’hip-hop è morto, l’hip-hop è in lutto
l’hip-hop fa brutto, lo segui e lo balli
io soffro sul palco in pasto agli sciacalli

Rit.

Si stava meglio quando si stava peggio
non trovo lavoro, non trovo parcheggio
io nel mio quartiere non faccio il furbetto
non vado coi trans, ma non è mai detto…
nessuno è perfetto, io faccio l’artista
la droga si trova: tuo figlio l’acquista
la vendono tutti persino il taxista
se non te ne accorgi hai problemi di vista
chieso scusa, non voglio disturbare!
ma è vero che preghi prima di cantare?
io rispondo: si, non c’è niente di male in fondo,
perchè ho paura di toccare di nuovo il fondo
io non sto mai dalla parte di nessuno
perchè nessuno sta mai dalla mia
e se magari anche stasera vai in paranoia
è che non trovi una ragazza che te la dia.

Rit.

Ogni mio disco è una rapina, una rapina, una rapina
ho scritto le canzoni il giorno prima, il giorno prima, il giorno prima
ho fatto di tutto per andare in cima, andare in cima, andare in cima
a te non esce neanche una rima, neanche una rima, neanche una rima.

Rit.

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La Soluzione – Mario Frangoulis Feat Gigi D’Alessio – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Soluzione – Mario Frangoulis Feat Gigi D'Alessio

Solo per te per ora
Solo con te si vola
Vedo la prima aurora
Come mai fatto ancora

Sento sulla mia pelle
La luce delle stelle
L'odore della vita
Che ormai non è più vuota

Si è riempita di te
Degli occhi che fai
Che brillano al buio
Degli sbagli miei
E non soffrirai più
Te ne libererai

La soluzione è non arrendersi mai
Non arrendersi mai
Non arrendersi mai

Solo non sei mai stato
Anche se rovinato
Non sarai mai finito
Non avrai mai fallito

E anche se non ci credi
Ritorna sempre in piedi
Questa è la nostra vita

Non sarà mai più vuota
Si è riempita di te
Degli occhi che fai
Che brillano al buio
Degli sbagli miei

E non soffrirai più
Te ne libererai
La soluzione è non arrendersi mai

Si è riempita di te
Degli occhi che fai
Che brillano al buio
Degli sbagli miei

E non soffrirai più
Te ne libererai
La soluzione è non arrendersi mai

Non arrendersi mai
Non arrendersi mai
Non arrendersi mai
Non arrendersi mai

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La soluzione – Audio 2

Album

È contenuto nei seguenti album:

1996 Senza riserve

Testo Della Canzone

La soluzione – Audio 2 di Audio 2

Prima di cominciare prendila dalla festa
l’idea che ti piace e falla girare in testa
le persiane sono scudi tra luce e buio
le persone invece stanno immaginando un muro.
se le chiedessi come sta lei mi risponderebbe
non va bene non va male e calma così sarebbe
questa è la stagione che ti fa poi fiorire
ed offrire spazi aperti ai pollini d’aprile.
ah la soluzione adesso dilla tu
se hai occhi per vedere che non c’è
che è tutta una illusione
se hai naso per sentire quanti battiti un cuore fa.
tu tu tu tu tu tu…
non devi depositare semi nella tempesta
una serie di problemi è tutto quel che resta
la passione è l’impeto ristretto in un momento
l’avidità dei sensi inevitabilmente è il declino
tanti amori tanti baci chi li può sopportare?
è una sorta di colluttazione da evitare
prenditi l’essenza di questo dolce amaro
fa che una donna una sola donna ti porti con se lontano.
ah la soluzione adesso dilla tu
se hai occhi per vedere che non c’è
che è tutta un’illusione
se hai naso per sentire quanti battiti un cuore fa.
tu tu tu tu tu tu.

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La Soluzione – Fabri Fibra Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Soluzione – Fabri Fibra

[Intro]
Questa è dedicata alla mia etichetta discografica
Non fate quelle facce!
Non fate quelle facce!
Che sto facendo una vita di merda e mi chiedete i singoli
Yeah, yeah, yeah
"Un disco?" Eccolo va'!

[Strofa 1]
Nuovo tatuaggio, "Tradimento" sul braccio
Nuovo beat altro viaggio
Mi conosci ho la faccia da pagliaccio
Sicuramente hai detto che non ti piaccio
Ma i tuoi compagni a scuola fanno il mio nome
Qualche puttana mi ha copiato il soprannome
Ma come? Chi? Ti lascio di stucco
Gli amici qui mi chiamano Woodcock
Ohi ferme! Non farle uscire queste qui!
Ti sputano in faccia per andare su "Chi"
Vuoi il successo che ti mette in croce
Ma io l'ho già avuto e ti assicuro è stato troppo veloce
"Fibra! Fatti dare due baci" (due baci)
Non ho tempo, scusate signore
Vado a rapire la Gregoraci poi chiedo il riscatto a Briatore
Lo chiamo e gli dico

[Ritornello]
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va

[Strofa 2]
Eros Ramazzotti è un mio grande fan
Capisci? Eros-è-mio-fan!
Non è tuo fan! È mio, capisci?
Non canto con i capelli lunghi e lisci
Tu tira su le mani per Fabri Fibra
Se non lo fai hai due anni di sfiga
O forse quattro, ho perso il contatto
Perché io sono un bugiardo più della Ribas!
In Italia ci son poche straniere
Ma guardi la TV e vedi solo straniere
A volte la TV sembra un grosso sedere
Più guardi la TV e più s'ingrossa il sedere
Io con l'hip-hop posso dire di tutto
L'hip-hop è morto, l'hip-hop è in lutto
L'hip-hop fa brutto, lo segui e lo balli
Io sto sopra un palco in pasto agli sciacalli
E grido

[Ritornello]
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va

[Strofa 3]
Si stava meglio quando si stava peggio
Non trovo lavoro, non trovo parcheggio
Io nel mio quartiere non faccio il furbetto
Non vado coi trans, ma non è mai detto
Nessuno è perfetto, io faccio l'artista
La droga si trova, tuo figlio l'acquista
La vendono tutti persino il tassista
Se non te ne accorgi hai problemi di vista
E chiedo "Scusa, non voglio disturbare!
Ma è vero che preghi prima di cantare?"
Io rispondo "Sì!" Non c'è niente di male in fondo
Perché ho paura di toccare di nuovo il fondo
Io non sto mai dalla parte di nessuno (di nessuno)
Perché nessuno sta mai dalla mia (dalla mia)
E se magari anche stasera vai in paranoia
Che non trovi una ragazza che te la dia

[Ritornello]
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va

[Bridge]
Ogni mio disco è una rapina, una rapina, una rapina
Ho scritto le canzoni il giorno prima, il giorno prima, il giorno prima
Ho fatto di tutto per andare in cima, andare in cima, andare in cima
A te invece non esce neanche una rima, neanche una rima, neanche una rima

[Ritornello]
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va

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La Soluzione – Funk Shui Project & Davide Shorty Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Soluzione – Funk Shui Project & Davide Shorty

Ho espresso la mia posizione
Dove? Basta andare indietro di due dischi e farne il nome Benvenuti nel 2019
Hanno rubato voce al popolo e puntato il dito su un barcone
La logica del pollice che scorre
Della mano tesa che saluta in chiesa e non soccorre
Della spesa che non basta, della pasta e l’acqua che non bolle
Diseducazione folle che lobotomizza folle

Ormai non scattano le molle, il buon senso soccombe
Gente scende in strada per la squadra, non per chi risponde
Della colpa di tenere a bada l’orizzonte
Di tenerlo in vista solo per il desiderio enorme
Sembra di camminare tra le catacombe a cielo aperto
Mentre cerco di restare calmo mi rincorre
Un senso di disgusto che distoglie
L’attenzione dalla disoccupazione di un marito e di una moglie
Con un figlio e con le voglie di scappare dalle paranoie
Ma qui in città chi semina non raccoglie
Non c’é un premio di consolazione, una vacanza altrove
Mentre c’é chi annega, fotte sega, non c’é più religione

La ricaduta a un passo dalla guarigione
Anime in rotta di collisione
Cos’é il perdono per le persone? Chissà se mai vedremo la pensione
Ad insaputa di tutta la nazione
Non si sa più cosa sia la rivoluzione
Evoluzione oppure confusione
Il passato s’é passato qui é non la soluzione, nah
Il passato s’é passato qui non é la soluzione già
Il passato s’é passato non é più la soluzione

Mentre la televisione inventa storie su storie
L’informazione muore
Le stesse facce muovono minacce, divisione
Specula sulla mia frustrazione
Nega l’evidenza, regola della tua diffusione
Discriminazione ma con discrezione
Psico-violenza senza distinzione
Udienza senza testimone, spergiurano sulla Costituzione
Senza aiutarsi a vicenda mi chiedo come
Corrompere la corruzione, facendo nome e cognome
Dicono il coraggio e solo un’Illusione? Andate a chiederlo a Falcone
Invece di litigare tra immondizia e immigrazione
La notizia e lo scalpore, la ricostruzione inizia solo dall’amore!
Mattone su mattone, accoglienza e integrazione
Il futuro é compassione e l’emergenza é nelle scuole
Più intelligenza emotiva é ciò che ci vuole
Sensibilità creativa, usare il cuore in ogni professione

La ricaduta a un passo dalla guarigione
Anime in rotta di collisione
Cos’é il perdono per le persone? Chissà se mai vedremo la pensione
Ad insaputa di tutta la nazione
Non si sa più cosa sia la rivoluzione
Evoluzione oppure confusione
Il passato s’é passato qui é non la soluzione, nah
Il passato s’é passato non é più la soluzione nah
Il passato s’é passato non é più la soluzione già

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La soluzione – Ghemon Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La soluzione – Ghemon

{Intro}
Yeah, tempo di superare
Lasciare indietro
Tempo di separare, equiparare

{Verse 1}
Mi passa tutto se penso a domani
Moltiplico le forze e riallaccio le cinture
Tu fai numeri di repertorio ma non mi rimani
Io mi muovo, punture, sono nuovo, inietto olio nelle giunture
Lancette in un diverso settore, nuova plancia, nuovo timone
Questo inchiostro sputa fuori il mio dolore
Che è nero come il suo colore
È siero, deiezione del vecchio me che muore
Muscoli in trazione, nervi in tensione
Ombre nei miei occhi verdi
Che si affacciano
Pronte alla demolizione
Prima che la facciano
Portano il mio sangue verso il punto d'ebollizione
Ed è passato il peggio, bevendo greggio
E avevo giù la testa come Sergio Leone
Mani curatrici cerco guaritrici
E invece scopro cicatrici proprio al posto della soluzione

{Verse 2}
Yeah, torno l’attore principale
Girandola di luce e buio
Stacco i ricordi dal muro e prendo i soldi per le fiale di bromuro
Ed ho il sale nelle tasche per sentirmi più sicuro
Qui, il male eventuale
Veleni da neutralizzare, freni contro la caduta
Arsenico, cicuta
A credito con la fortuna
Aspetto e non m’aiuta, non e’ la tattica più acuta
A raffica, la bocca sputa quello che mastica
Io perdo peso ma parlo a ragion veduta
E non è vanità, da me solo la verità
A dosi perché ne sono il depositario
E scelgo il target, punto alle facce
Non punto alle nicchie e alle frange, punto
E un rigo a capo
A che mi serve dirvi che sono il capo
Se il meglio non ve l’ho ancora mostrato?

{Verse 3}
Se non ti basta che trovo posto fuori dal coro
Se non capisci di che pasta sono fatto meriti il solito brodo
Ho tanta passione che quasi esplodo
E ho scelto che posso donarla agli altri, quindi farne il mio lavoro
Tu scegli se supportare
O ritorna ad ascoltare ciò che gli altri hanno smesso di sopportare
Vibrazioni musicali zero, emozioni zero
E braccia troppo corte per prendere a pugni il cielo
In voi non mi rivedo
E non ho intenzione di cambiare quello in cui credo
Se non sapete come ridare l’amore indietro
Di voi posso fare a meno
Che se poi vi sposo dormirò senza corredo
Fine delle paternali
E ancora penso che non tutto è andato perso
Che ho mantenuto le credenziali
Per dare shock emozionali
Coi miei problemi esistenziali
Ai vostri discorsi post-adolescenziali

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La Soluzione – Max De Angelis Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Soluzione – Max De Angelis

Sono incazzato
Perchè non c'è reato
Nessuna spiegazione
Tu che sei andata via
La rivoluzione
Sono affamato
Il frigo l'ho svuotato
C'ho solo cereali
Mangio pane e stelle
Le macchie sulla pelle
Poi seguo gli aquiloni
La barba di tre giorni
So che tu non torni
Non torni

Sono incazzato
Lo sterno fracassato
Ho perso la ragione
Pensavo che eri mia
La rivoluzione
Sono allibito
Quel gesto con il dito
Il dito sulla faccia
Non c'è più dolore
Nessuna reazione
Fra testa mani e cuore
È un gioco di parole
Sono impaurito
Disteso sull'asfalto
Con tutta questa gente
Non mi è rimasto altro
Che farmi male

E volo via lontano
Lontano
Lontano
Lontanissimo

Sono incazzato
Due righe ti ho lasciato
Che bella delusione
Vederti andare via
Ieri alla stazione
Sono spezzato
Il piede rigirato
La mente si allontana
E la gente sparla
Qualcuno pure urla
Nessuno è testimone
C'è l'interrogazione
Tanto tu non torni
Non torni

Sono disarmato
E mi hanno rigirato
Non c'è l'imputazione
Dice la polizia
La rivoluzione
Sono stranito
Coperto da un vestito
Vestito sulla faccia
Ma non c'è dolore
Nessuna distrazione
Si è sporto dal balcone
È questa la ragione
Sono incazzato
Per questo mi hai mollato
Cosa dovevo fare
È la mia soluzione
Per farti male

Volo via lontano
Lontano
Lontano
Lontanissimo
E volo via lontano
Lontano
Lontano
Lontanissimo

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La soluzione migliore

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 I luoghi sconosciuti dell’interno

Testo Della Canzone

La soluzione migliore di Albo due

Ti giuro io lo so
Che devi stare attenta
Devi imparare a seguire
Il tuo movimento
Il traffico del cuore
Il battito dei piedi
Fino a quando riuscirai a non calpestare
I tuoi pensieri
Ti guardi un poco attorno
Apri la finestra
Arrivi fino al cielo
E stendi tutte le tue pene
E sono tutte dritte messe su di te!
Risali fino al cielo
La soluzione ora quale’?!
Rit-
La soluzione migliore non e’
Sempre la migliore non e’
Sposti le nuvole e l’acqua perche’
Cerchi la luce del sole per te
La soluzione migliore non e’
Una x al quadrato non e’
Cerchi la vita ma la vita e’ con te
Cerchi la strada ma e’ dentro di te…

Ti giuro io lo so che tra me e te c’e’ un filo
Invisibile come se non ci fosse nessuno
Pero’ adesso devi capire cose’
Questa emozione che scivola dentro di te
Cose’,quale’…

Rit-
La soluzione migliore non e’
Sempre la migliore non e’
Sposti le nuvole e l’acqua perche’
Cerchi la luce del sole per te
La soluzione migliore non e’
Una x al quadrato non e’
Cerchi la vita ma la vita e’ con te
Cerchi la strada ma e’ dentro di te…

Rit-
La soluzione migliore non e’
Sempre la migliore non e’
Sposti le nuvole e l’acqua perche’
Cerchi la luce del sole per te
La soluzione migliore non e’
Una x al quadrato non e’
Cerchi la vita ma la vita e’ con te
Cerchi la strada ma e’ dentro di te…
Cose’ questa soluzione
Che cerchi dentro di te cose’
Questa soluzione che cerchi dentro te
La cerchi e non la trovi ma e’ sempre dentro te
Ma la cerchi e non la trovi e sempre dentro di te…

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La Soluzione Remix – Fabri Fibra Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Soluzione Remix – Fabri Fibra

{Verso 1: Fabri Fibra}
Torno a casa, mi levo il cappotto
Mi toglieranno via di mezzo con un complotto
Come a Kennedy
Mi vogliono terra a terra come al Pippo Chennedy
Sono estremo come l'Oriente
Tremo, spremo o tutto o niente
Nella scrittura potere occulto
Prima fumo, ho il culto
Endotetra-cannabinoico
Naturale come il coito
Come in banca, introito
Sento voci, paranoico
Smetterò di fare dischi
Un 7 Agosto di pomeriggio come Battisti
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Tanti soldi tanti rischi

{Rit.: Fabri Fibra} x2
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va

{Verso 1: Pula+}
In politica è partita pure Iva
Apriamo partita IVA
Fondiamo un partito che diventiamo tutti ricchi
"Chi era Iva?" Iva Zanicchi
Ok, il prezzo è giusto compratevi 'sti dischi
"Prendi questa mano zingara!" e dimmi se sarò un figo
Voglio cash ovunque come Figaro
Figaro su, Figaro là, figa qua
Cash là, cash qua, ti svegli Pula?!
Vuoi denaro? Fai i pezzi d'amore tipo "Ho Occhi Solo Per Te"
Che, poi, se è te, occhi per te, non c'è ne fotte
Chiudo soldi nella botte
Per i soldi ho fatto a botte
Ora ho il conto in rosso e ossa rotte
Vendi un etto
Fatti un tetto
Metti gli euro dentro un porco
Io sono già un porco e sono ricco dentro
Maiala, io sono un porco di porcellana
E se mi rompi sono ricco, ma anche morto
(Porca puttana!)

{Rit.} x2
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va

{Verse 3: Danti}
Io copio tutti come gli specchi
Cazzo 7 anni di sfiga!
Non credo nelle superstizioni
Ma se vedo un gatto nero mi tocco i coglioni
Ma se vedo un coglione non tocco un gatto nero
Quanti gatti dovrei toccare con tutti i coglioni che vedo?
Dammi i soldi e ti do le mie soluzioni
Come i cartomanti, magia, stregoni
Ti libero da ogni male
Se mi fai un assegno circolare
Circolare gente, circolare
In TV non c'è più niente da guardare
Cosa? La storia di un vampiro infetto?
"Tu hai l'aids", direi un nome perfetto
Andare ad Amsterdam con la tipa appresso direi che non gasa
È come andare al ristorante e portarsi il mangiare da casa

{Rit.}
Dammi i soldi e ti porto la soluzione
Cosa ti manca? Tranquillo ce l'ho io qua
Questo è il mio disco e lo dedico alla nazione
E come va? Come va? E come va va

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La sombra de la luz

Album

È contenuto nei seguenti album:

1991 Como un camello en un canalon
1996 Battiato Studio Collection Cd 2 (Edizione Spagnola)

Testo Della Canzone

La sombra de la luz di Franco Battiato

Defiéndeme de las fuerzas contrarias,
en el sueño nocturno cuando no soy consciente,
cuando mi sendero se hace incierto.
Y no me dejes nunca más,
no me dejes nunca más.
Devuélveme a las zonas más altas,
a uno de los reinos de calma.
Es tiempo de escapar de estos ciclos de vidas.
Y no me dejes nunca más,
no me dejes nunca más.
¿Por qué los gozos del más profundo afecto
o del anhelo más sutil de pulso
sólo son la sombra de la luz?
Recuérdame lo infeliz que me siento
lejos de todas tus leyes.
¿Cómo no malgastar el tiempo que me queda?
Y no me dejes nunca más,
no me dejes nunca más.
¿Por qué la paz de ciertos monasterios
o la armonía vibrante de todos mis sentidos
sólo son la sombra de la luz?

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La sombra del gigante

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Estilo libre

Testo Della Canzone

La sombra del gigante di Eros Ramazzotti

En este aire denso
hay quien ahora piensa
que se puede ver más allá.
Pero en un instante
la sombra del gigante
oscurece la ciudad.

Y se habla de él cada día
y se encuentra por cualquier lugar,
es el dueño absoluto que guía
cada onda del cielo o del mar y
en cada esquina y por todas partes
está cambiando la realidad,
y por esto se vuelve importante
el quedarnos afuera, el quedarnos ya
con los brazos hacia el cielo,
muy arriba el corazón.
No estaré tan solo yo
ni tampoco sólo tú.

Como nosotros ya verás
hay mucha gente,
se nos parecen siempre más,
humanamente.

Deja que el viento lleve
sobre sus alas fuertes
el último de los sueños que yo haré,
que yo haré.

En este aire denso
hay quien siempre busca
un respiro más allá.

Y si cierran todas las puertas
como huir una voz lo sabrá,
deja todas las luces abiertas
que si alguien se pierde así volverá.

Con los brazos hacia el cielo,
muy arriba el corazón;
no estaré tan solo yo
ni tampoco sólo tú.

Como nosotros ya verás
hay mucha gente,
se nos parecen siempre más,
musicalmente.
Deja que el viento lleve
sobre sus alas fuertes
el último de los sueños que yo haré,
que yo haré, que yo haré.

Como nosotros ya verás
hay mucha gente,
se nos parecen siempre más,
humanamente.

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La sombra del gigante – Eros Ramazzotti

La sombra del gigante – Eros Ramazzotti canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2000

Estilo libre Tutte le canzoni dell’album

Estilo libre

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Testo della canzone: La sombra del gigante – Eros Ramazzotti

In fondo al testo trovate il video della canzone

La sombra del gigante – Eros Ramazzotti Testo:

En este aire denso
hay quien ahora piensa
que se puede ver más allá

Pero en un instante
la sombra del gigante
oscurece la ciudad.

Y se habla de él cada día
y se encuentra por cualquier lugar

Es el dueño absoluto que guía
cada onda del cielo o del mar y
en cada esquina y por todas partes
está cambiando la realidad
y por eso se vuelve importante
el quedarnos afuera, el quedarnos ya
con los brazos hacia el cielo
muy arriba del corazón

No estaré tan solo yo
ni tampoco solo tú,

Como nosotros, ya verás
hay mucha gente
se nos parecen siempre más
humanamente.

Deja que el viento lleve
sobre sus alas fuertes
el último de los sueños que yo haré,
que yo haré.

En este aire denso
hay quien siempre busca
un respiro más allá

Y se cierran todas las puertas
como huir una voz lo sabrá
deja todas las luces abiertas
que si alguien se pierde, así volverá.

Con los brazos hacia el cielo
muy arriba del corazón
no estaré tan solo yo
ni tampoco solo tú.

Como nosotros…

Como nosotros…

Video


[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

D#6
                       Gm

  
  D#
                       Cm7

            F

  
  Gm
                   D#
En este aire denso 
                       Cm
hay quien ahora piensa 
                         Gm Gm7 Gm
que se puede ver mas allá       
                    D#
pero en un instante 
                      Cm
la sombra del gigante 
                     Gm Gm7
oscurece la ciudad...   
       Gm
Y se habla de el cada día 
           D#
y se encuentra por cualquier lugar 
         Cm
es el dueño absoluto que guía 
       D#9                   D7
cada onda del cielo y el mar 
               Gm
Y en cada esquina y por todas partes 
        D#
está cambiando la realidad 
       Cm7
y por eso se vuelve importante 
el quedarnos afuera,
   D              A#
el quedarnos ya...
           A#9             Gm
Con los brazos hacia el cielo,
        D#           A#
muy arriba el corazón
                       Gm
no estaré tan solo yo, 
      D#           F
ni tampoco solo tu 
         Gm            D#
Como nosotros ya verás 
      F
hay mucha gente 
           Gm              D#
se nos parecen siempre más 
    F       Dm
humanamente 
                Gm       Dm
Deja que el viento lleve 
           Gm
sobre sus alas fuertes
     D#9            Gm7
el último de los sueños 
            F
que yo haré 
           GmM7  D#6 F D# Gm
que yo haréeee...         
                    D#
En este aire denso, 
                      Cm
alguien siempre busca 
                   Gm Gm7
un respiro mas allá   
        Gm
Y si cierran todas las puertas, 
        D#
con oir una voz lo sabrán 
       Cm7
deja todas las luces abiertas 
que si alguien se pierde 
 D            A#
asi volverá...
           A#9             Gm
Con los brazos hacia el cielo,
        D#           A#
muy arriba el corazón
                       Gm
no estaré tan solo yo, 
        D#         F
ni tampoco solo tu 
         Gm            D#
Como nosotros ya verás 
      F
hay mucha gente 
           Gm              D#
se nos parecen siempre más 
    F        Dm
musicalmente 
                Gm       Dm
Deja que el viento lleve 
           Gm
sobre sus alas fuertes
     D#9            Gm7
el último de los sueños 
               F
que yo harée...
               GmM7
que yo harée...
               D#6
(que yo harée, que yo harée,)
     F                D#6
(que yo harée, que yo haré)
           GmM7
Que yo harée...
               D#6
(que yo harée, que yo harée,)
     F                D#       C C9 Am F C Am F G
(que yo harée, que yo harée...)                 
         Am            F
Como nosotros ya verás 
      G
hay mucha gente 
           Am              F
se nos parecen siempre más 
    G       C C9 Am F C Am F G
humanamente                  
         Am            F
Como nosotros ya verás 
      G
hay mucha gente 
           Am              F
se nos parecen siempre más 
    G
humanamente
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La somma – Mr. Rain Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La somma – Mr. Rain

{Strofa 1: Mr. Rain}
Conta tutto ciò che sai di me
Tanto sai contare fino a zero
Conoscersi da sempre e non sapere niente
Io non so contare su di te
Tu che eri tutto quello che volevo
Ora sei quasi inesistente
Ma la colpa è solo mia
Ho perso il conto di tutti gli sbagli
Siamo frammenti di vetro in mezzo ai diamanti
Proverò a darti quello che non hai avuto dagli altri
Ma resta qui il tempo di dimenticarti

{Ritornello: Martina Attili}
Ti prego non bruciare quel che c'è
Sto fuori, non pensare troppo a me
Che non ha senso chiedersi perché
La somma degli sbagli, diviso due fa te

{Strofa 2: Mr. Rain}
Non ho mai trovato le parole giuste
Per dirti ciò che leggi dentro la mia iride
Ma se chiudi gli occhi noterai che
Dentro di te è il luogo migliore dove ho scelto di vivere
Lasciarti andare è l'ultima cosa che voglio
Lascia che ogni attimo sia degno di un ricordo
Questo sembra un brutto sogno
La distanza ci farà rendere conto
Di chi abbiamo realmente bisogno
Mi hai conosciuto che indossavo
Un vestito fatto di lividi
Alla fine non siamo così simili
A volte mi guardo dentro e trovo solo un vuoto immenso
Ed è per questo che quando mi guardi soffri di vertigini

{Ritornello: Martina Attili}
Ti prego non bruciare quel che c'è
Sto fuori, non pensare troppo a me
Che non ha senso chiedersi perché
La somma degli sbagli, diviso due fa te

{Bridge: Martina Attili}
E non andava niente
Ma sembrava il paradiso
L'universo dei miei sbagli
Visto da vicino
E un po' ci spero ancora
Non è vero che ho deciso
Perché torni sempre all'improvviso

{Ritornello: Mr. Rain & Martina Attili}
Ti prego non bruciare quel che c'è
Sto fuori, non pensare troppo a me
Che non ha senso chiedersi perché
Perché

Ti prego non bruciare quel che c'è
Sto fuori, non pensare troppo a me
Che non ha senso chiedersi perché
La somma degli sbagli, diviso due fa te

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La Song – Bad Wolves Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Song – Bad Wolves

A faceoff in case you weren't plastic
We're living our lives stuck in traffic

Keep on complaining
But we'll never go home
A bumper sticker
Can't we all get along?
And coexist on Hollywood Boulevard
We're all Gods

I drive in my ride with that LA pride
Now it's a ride along
Singing that LA song

I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song

A rat race of melodramatics
Just assholes in gold plated caskets

The great migration in the name of the arts
You're chasing fame and sucking dick for the part
You're so afraid to end up back at the start
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song

'Cause I wanna be a star
I wanna kiss the sky
I Can't afford to record
Because the rent is too high
'Cause I wanna be a star
I wanna kiss the sky
I Can't afford to record
Because the rents too high

The fucking rents too high

Hop in ride with that LA pride
Now it's a ride along
Singing it that LA Song

I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song

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LA Song – Bad Wolves Testo con traduzione in italiano

https://open.spotify.com/track/6SeFrfHBszCyALjT0ghyz1?si=2ZbSyDAWTMizChX8vrYZng

TRADUZIONE IN ITALIANO

Un confronto nel caso in cui non fossi plastica
Stiamo vivendo le nostre vite bloccate nel traffico

Continua a lamentarti
Ma non torneremo mai a casa
Un adesivo per paraurti
Non possiamo andare tutti d'accordo?
E coesistono su Hollywood Boulevard
Siamo tutti dei

Guido nel mio giro con quell'orgoglio di Los Angeles
Adesso è un passaggio
Cantando quella canzone di Los Angeles

Lo continuo a girare

Continua su Testitradotti

Il Testo della canzone di:
LA Song – Bad Wolves

A faceoff in case you weren't plastic
We're living our lives stuck in traffic

Keep on complaining
But we'll never go home
A bumper sticker
Can't we all get along?
And coexist on Hollywood Boulevard
We're all Gods

I drive in my ride with that LA pride
Now it's a ride along
Singing that LA song

I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song

A rat race of melodramatics
Just assholes in gold plated caskets

The great migration in the name of the arts
You're chasing fame and sucking dick for the part
You're so afraid to end up back at the start
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song

'Cause I wanna be a star
I wanna kiss the sky
I Can't afford to record
Because the rent is too high
'Cause I wanna be a star
I wanna kiss the sky
I Can't afford to record
Because the rents too high

The fucking rents too high

Hop in ride with that LA pride
Now it's a ride along
Singing it that LA Song

I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song
I keep it rolling
Rolling like a renaissance
Singing that LA song

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La sonnambula

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sonnambula di Anna Oxa

Un ragazzo si aggira
su per i tetti che dire
ma si debbo fuggire
mossa la torre e il cavallo
mi hai dato scacco
è dura, con te è una tortura
ora sul manubrio
in casa scuola e lavoro
oh no quale decoro.
A parte questa ragnatela
ah che è certo solo te rivela
io dormo dormo ma fammi andare
ho tanta voglia di…
salvo e disse ti conosco
reggi le fila a memoria
con te pur quanta gloria
è un sonno molto agitato
potrei svegliarmi davvero
per te finale nero
e allora ho qui un graffito
un colpo dritto sul muso
a te uomo in disuso.
A parte questa ragnatela
ah che è certo solo te rivela
io dormo dormo ma fammi andare
ho tanta voglia di…
A parte questa ragnatela
ah che è certo solo te rivela
io dormo dormo ma fammi andare
ho tanta voglia di…
Un ragazzo si aggira
su per i tetti che dire
ma si debbo fuggire
ma si debbo fuggire
ma si debbo fuggire
ma si debbo fuggire, fuggire
ma si debbo fuggire, fuggire

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

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La sonnolenza provoca dipendenza – Skiantos Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sonnolenza provoca dipendenza – Skiantos

Ho una mezza storia in testa
Su un tipo che va a scuola
E nella vita si difende usando la cultura
Per superare la paura
E basta col cioé che non s'affronta più e bona lè!

Una vita ordinata
Sempre uguale e un tot sfegata
Si sveglia alla mattina
E alle sette è già in cucina
Con poca adrenalina
Ma in compenso al pomeriggio gli cala giù di brutto
Gli serve un'occasione per non fare più lezione

La sonnolenza provoca dipendenza
La sonnolenza provoca dipendenza

Torna a casa al pomeriggio
Con un ferro che è un casino
Poi studia un po' distratto
Ma vorrebbe mollar tutto
E uscire in motorino
Con le sbarbe a far lo scemo
Ma lo sa deve studiare
Non può andare a cazzeggiare
E vorrebbe possedere
Quel che poi lo fa godere
Magliette molto fuori
Ed i jeans tutti a colori
Purché non venga anche la mamma
Se no si sente "rinco"
E si vergogna un po'

La sonnolenza provoca dipendenza
L'indifferenza provoca la demenza
L'impazienza provoca concorrenza
L'astinenza provoca turbolenza
L'indecenza determina concorrenza
La sonnolenza provoca dipendenza
La dipendenza provoca sonnolenza

Oh, ma te sei fuori, sei fuori di brutto
Oh ma che viaggio ti fai ?
Te sei un tipo strano, Eh ?!
Sei un tipo ...un po' così...
Non saprei come definirti

La sonnolenza provoca dipendenza
La dipendenza provoca sonnolenza
L'indifferenza provoca l'impotenza
L'astinenza provoca turbolenza
La sonnolenza provoca dipendenza
La dipendenza provoca sonnolenza

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La Sopa – Celia Cruz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sopa – Celia Cruz

Caballeros vamos pa’
la casa de don Vicente,
que hay una fiesta que está
encendida pulota

Hay una fiesta
en el bario mío,
en casa de don Vicente

Aquello estaba prendi’o
de plena era el ambiente

Estaba llena la marquesina,
igual estaba el balcón,
y una fila en la cocina,
esperando aquel sopón

Aquella fiesta tenía de todo,
música para bailar

Y llegó Píenealo y puso
a gozar a la gente

Era la una de la mañana,
seguía llegando la gente;
y en el medio de la sala
así gritó don Vicente,
por Dios:

“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”.
“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”.
“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”

Hay una fiesta
en el bario mío,
en casa de don Vicente

Aquello estaba prendi’o
de plena era el ambiente

Estaba llena la marquesina,
igual estaba el balcón,
y una fila en la cocina,
esperando aquel sopón

Aquella fiesta tenía de todo,
música para bailar

Y llegó Píenealo y puso
a gozar a la gente

Era la una de la mañana,
seguía llegando la gente;
y en el medio de la sala
así gritó don Vicente,
por Dios:

“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”
“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”
“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”

Y sigue llegando más gente...

“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”

Ay, sigue llegando más gente...

“Échale agua a la sopa,
que llegó más gente”. ...

Que llegó más gente...

¡Agua!, que llegó más gente
¡Agua!, que llegó más gente...

Ay, que no sigue llegando más

Caballeros se acabó la sopa

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La Sopa En Botella – Celia Cruz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sopa En Botella – Celia Cruz

Oye mi socio
No esperes que yo te lleve esa sopita en botella
Ni que te compre ese pardo
Ni que te dé esa mesada
Acurrala de abutín
Si quieres sentir la vida bella
Lalararalaa?
Oye
Mira muchacho
Tienes los cables cambiaos
Tiene el cerebro tostao
Tú lo que estás es tururato
Si quieres un consejo
Acurrala de abutín
Si quieres poder llegar a viejo
Eh, pero no esperes mi socio
Esa sopita en botella
No esperes mi socio
Esa sopita en botella
Yo no te doy la mesada
Ya tú no sirves pa' nada
Vive bien
No esperes mi socio
Esa sopita en botella
Eh, se te fue la cocinera
Ya tú no puede con ella
No esperes mi socio
Esa sopita en botella
No esperes mi socio
Esa sopita en botella
Eh tienes los cables cambiaos
Y tu cerebro tostao, óyelo
No esperes mi socio
Esa sopita en botella
Eh, yo no te compro ese pardo
Yo no te doy la mesada
Vive bien
No esperes mi socio
Esa sopita en botella

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Là Sopra Qualcuno Ti Ama – Casino Royale Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
Là Sopra Qualcuno Ti Ama – Casino Royale

Di certo là sopra qualcuno ti ama
Ma oggi non è in casa
Respiri la voce che ancora ti chiama
Ma ora si allontana
Io potenziale serial killer
Di una probabile famiglia
Non ho il coraggio che è richiesto
Non abbastanza grande adesso

Passo dopo passo passo sopra
Cammino sulla fune
Senza protezione
Passo dopo passo passo sopra
Cammino sulla fune
Senza protezione

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

Si mente la mente per dire per sempre
Per sempre rimane soltanto un istante
L'istante in cui il seme si mescola al sangue
Ci cambia le impronte
Ci mette di fronte
Quale scelta
Mi manca l'aria
La mia scelta
La mia storia

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

Passo dopo passo passo sopra
Cammino sulla fune
Senza protezione
Passo dopo passo passo sopra
Cammino sulla fune
Senza protezione

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama
(Però non è in casa)
Perchè di sicuro là sopra qualcuno ti ama

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La sorella di Maria

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sorella di Maria di Nino D’Angelo

Quantu tiempo è passato,
nun m’o pozzo scurdà
come un pulcino bagnato
sotto la pioggia che cadeva giù
io c’aspettavo a Maria
per festeggiare con lei
i miei vent’anni, l’amore
ma lei non venne da me
dint’ ‘a ll’ansia ‘e chi aspetta
e nun vò cchiù aspettà
accumparetto na stela
sott’ ‘a nu ‘mbrello cu na verità
saie non verrà mia sorella
l’ammore suoie nun si tu
e i miei vent’anni e la festa
nun me servetteno cchiù

Ma comm’era bella la sorella di Maria
bella nel sorriso
bella dentro la camicia
gli occhi di una gatta
ma era dolce la sua fretta
dissi resta ancora
puoi salvare la mia festa
ci trovammo insieme a quel tavolo vicini
io, i miei vent’anni e la sorella di Maria

Me cresceva int’o core,
me sentevo ‘e ‘mpazzì
quando a sfioraie cu stì mmane
lei mi guardò ma non mi disse no
io me facette curaggio
e quasi senza capì
le labbra sue con le mie
già se dicevano si.

Ma comm’era bella la sorella di Maria
bella nella testa
bella sotto la camicia
quando cchiù a guardavo
sempe cchù a desideravo
e quel suo sorriso ingenuo
comme me piaceva
l’ultimo bicchiere lo bevemmo a casa mia
io, i miei vent’anni e la sorella di Maria

Ma comm’era bella la sorella di Maria
e la camicetta lentamente volò via
bello e piccolino quel suo seno mai toccato
quando la baciai capì che non sapeva amare.

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La sorella di mio fratello

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 La seconda rivoluzione sessuale

Testo Della Canzone

La sorella di mio fratello di Tre allegri ragazzi morti

La sorella di mio fratello
ha un debole per me
riconosce in me
qualcosa di sé

lo dice spesso
vorrei essere un uomo
vorrei essere libera
di essere come sono

sudano le mie mani
sono una salamandra
e nel fuoco non brucerò

stringimi forte
sarà così domani.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

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La sorella di mio fratello – Tre allegri ragazzi morti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sorella di mio fratello – Tre allegri ragazzi morti

La sorella di mio fratello
Ha un debole per me
Riconosce in me
Qualcosa di sé

Lo dice spesso
Vorrei essere un uomo
Vorrei essere libera
Di essere come sono

Sudano le mie mani
Sono una salamandra
E nel fuoco non brucerò

Stringimi forte
Sarà così domani

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La Sorgente Del Futuro – Ginevra Di Marco Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sorgente Del Futuro – Ginevra Di Marco

La sorgente del futuro
Sta nelle adiacenze dei pensieri
È cimelio di una sola stagione

Il buio chiaro
Dell'eclissi di luna
Che si fa vento

Forse è un istante all'inverso
Trama sottile di giorni e sogni
Forse è l'argine tra amore e amore

La sorgente del futuro
È il presente dei disillusi
L'eco innaturale di una scelta a caso
L'incompiuto disatteso
Il punto di prima
La soglia del cuore

Forse è un istante all'inverso
Trama sottile di giorni e sogni
Forse è l'argine tra amore e amore...
...forse il valore delle cose...
...forse da sole
Le cose

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La sorpresa

Album

È contenuto nei seguenti album:

2004 Camere con vista
2005 Camere con vista (repack Sanremo)

Testo Della Canzone

La sorpresa di Francesco Renga

Stammi vicino credo
che sia cosi’
che si fa
sono bambino vedo
soltanto la verita’…
E non c’e’ niente da dire
poco da fare
prenditi cura di me
Vedrai che giorno per giorno
quando ritorno
sara’ piu’ bello lo sai perche’
Sei la sorpresa un raggio di sole
in una giornata di pioggia citta’
Un po’ di pace tra tutto rumore
che c’e’ eh
intorno dentro di me
Stammi vicino sento
e che c’e’ qualcosa di piu’
di questo strano tempo
quello che resta sei tu
E non ho niente da dire
poco da fare
starti guardare per me
E’ solo altro bisogno
l’ultimo sogno
di uomo nuovo lo sai perche’
Sei la sorpresa di raggio di sole
in una giornata di pioggia citta’
Un po’ di pace tra tutto rumore
che c’e’ eh
intorno dentro
Come la luce di raggio di sole
che trova spazio tra le nuvole
all’improvviso ritorna colore
che c’e’ eh
intorno dentro di me
Rimani cora po’
che la vita come fiore
Un po’ di pioggia no
non puo’ fare male
fidati di me
e vedrai
e vedrai
Sei la sorpresa di raggio di sole
in una giornata di pioggia citta’
Un po’ di pace tra tutto rumore
che c’e’ eh
intorno dentro di me
Eh…

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Accordi

   
            Do#m
Stammi vicino
        Si                Fa#
Credo che sia così
        Sol#m
Che si fa
                Do#m                Si
Sono un bambino vedo
            Fa#    Sol#m
Soltanto la verità
             Si
E non c'è niente da dire
Fa#
Poco da fare
Sol#m             Si
Prenditi cura di me
               Do#m
Vedrai che giorno per giorno
Si
Quando ritorno
Fa#
Sarà più bello
      Sol#m
E lo sai perché?

Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Sei la sorpresa di un raggio di sole
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
In una giornata di pioggia In città
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Un po' di pace tra tutto il rumore
  Do#m
Che c'è
      Si
Intorno e dentro di me
              Do#m                Si
Stammi vicino  Sento
                Fa#                Sol#m
Che c'è qualcosa di più
            Do#m          Si
Di questo strano tempo
             Fa#        Sol#m
Quello che resta sei tu
                Si
E non ho niente da dire
Fa#
Poco da fare
Sol#m                     Si
Starti a guardare per me

          Do#m
é solo un altro bisogno
Si
L'ultimo sogno
Fa#
Di un uomo nuovo
    Sol#m
E lo sai perché?

Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Sei la sorpresa di un raggio di sole
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
In una giornata di pioggia In città
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Un po' di pace tra tutto il rumore
  Do#m
Che c'è
      Si                Do#m
Intorno e dentro
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Come la luce di un raggio di sole
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Che si fa spazio tra le nuvole
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
All'improvviso ritorna il colore
  Do#m
Che c'è
      Si                        Do#m
Intorno e dentro di me
Si                                Fa#
Rimani ancora un po'
         Sol#m                Si
Che la vita è come un fiore
Si                        Fa#
Un po' di pioggia, no
           Sol#m
Non può fare male
Si        Do#m
Fidati di me
E vedrai     E vedrai  (Si    Do#m     Sol#m     Fa#)X 4 volte
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Sei la sorpresa di un raggio di sole
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
In una giornata di pioggia In città
Si            Do#m           Sol#m        Fa#
Un po' di pace tra tutto il rumore
  Do#m
Che c'è
      Si                        Si
Intorno e dentro di me

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La Sorpresa – Ariel Camacho Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sorpresa – Ariel Camacho

Ellos salieron por agua pa’ sorprender al contrario,
les cayeron en las lanchas, un operativo armaron,
portaban gruesos calibres, talibanes endiablados,
el Yaqui les dio la orden, aseguren los contrarios.

Unos tiraban parados, hincados y pecho tierra,
era tan grueso el calibre que volaban las pecheras,
daban gritos de dolor, pa’ que me metí con fieras.

Humeando estaban los rifles del plomo que se escupía,
los contras se retorcían cuando se le iba la vida,
al menos 200 tiros cada uno recibía.

Quedaron rifles de sobra, sangrientos y solitarios,
expansivas son las balas, traspasaban los contrarios,
todos tirados en tierra con los cuerpos destrozados.

Miren muy bien esos datos que yo no me ando con juegos,
no me la doy de valiente, pero me pongo violento,
un enfrentamiento de estos puede pasarles de nuevo.

La misión quedo cumplida, así el Yaqui confirmaba,
no dejamos ni uno vivo, este estuvo bien planeada,
ya con esta me despido, haber que nos trae mañana.

Ecco una serie di risorse utili per Ariel Camacho in costante aggiornamento

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La Sorpresa – Francesco Renga Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sorpresa – Francesco Renga

Stammi vicino
Credo che sia così
Che si fa
Sono un bambino vedo
Soltanto la verità

E non c'è niente da dire
Poco da fare
Prenditi cura di me
Vedrai che giorno per giorno
Quando ritorno
Sarà più bello
E lo sai perché?

Sei la sorpresa di un raggio di sole
In una giornata di pioggia
In città
Un po' di pace tra tutto il rumore
Che c'è
Intorno e dentro di me

Stammi vicino
Sento
Che c'è qualcosa di più
Di questo strano tempo
Quello che resta sei tu

E non ho niente da dire
Poco da fare
Starti a guardare per me
É solo un altro bisogno
L'ultimo sogno
Di un uomo nuovo
E lo sai perché?

Sei la sorpresa di un raggio di sole
In una giornata di pioggia
In città
Un po' di pace tra tutto il rumore
Che c'è
Intorno e dentro…

Come la luce di un raggio di sole
Che trova spazio tra le nuvole
All'improvviso ritorna il colore
Che c'è
Intorno e dentro di me

Rimani ancora un po'
Che la vita è come un fiore
Un po' di pioggia, no
Non può fare male
Fidati di me

E vedrai
E vedrai

Sei la sorpresa di un raggio di sole
In una giornata di pioggia
In città
Un po' di pace tra tutto il rumore
Che c'è
Intorno e dentro di me

(Grazie a Mari per le correzioni)

Ecco una serie di risorse utili per Francesco Renga in costante aggiornamento

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La sorpresa – Poesia

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La sorpresa – Poesia di Filastrocche

Lucia l’ha trovata

una macchinina

Giovanni una collanina.

Per consolarsi un pò

hanno mangiato

pezzo per pezzo,

tutto il cioccolato.

Di scambiarsi i

regali han deciso

E il broncio è diventato un bel sorriso

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La Sorte – Le Orme Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sorte – Le Orme

(Salerno - Pagliuca - Tagliapietra)

Dammi un perché dammi carte
Tagliami in due se ti va
Io so che tu sei la sorte
Come vivrò lo sai già
Stai con me stai con noi
Dammi un' idea sconvolgente
Alla città canterò
Diventerai la mia amante
Quello che vuoi firmerò
Stai con me stai con noi
Balleranno sulla via
Tutti quanti si faranno compagnia
Per cercare
Nuove stelle in mare
Che tu inventerai
E siamo qui siamo fermi
In un juke-box di anni fa
Ma basta che tu ritorni
Se gli dai il via partirà
Stai con noi stai con noi
Balleranno sulla via
Tutti quanti si faranno compagnia
Per cercare
Nuove stelle in mare
Che tu inventerai

Ecco una serie di risorse utili per Le Orme in costante aggiornamento

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La Sostanza – SirCarbel Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sostanza – SirCarbel

Cammino lento sul passaggio non lascio le orme
Da bimbo sveglio guardo il paesaggio non mi asseconda
Mi intrippo poi vedo mistiche forme
Aspetto che il mio cervello si sciolga
Parlo con la mia anima il bello che è morta
La situa è tragica aspetto che passi
Fermo nell'onda
Assumo sali mali che si increspano mentre guardo quegli astri
Non vedo spazio, non ci sono spazi per me
Non ci stiamo è come se fossimo già in tre
L'orizzonte non lo guardo e tu lo sai man
Credo poco in me stesso
Se storgo l'occhio è perchè devo stare all ocho con il mio riflesso
Parlo poco o parlo troppo se lo faccio sembro sempre strano
L'odio è adiacente al piatto ma non me lo sbrano
Se odio sta gente è perchè sono stanco di averla qua accanto
Già rimango affranto
Sono stranito che figuraccia
Giro per casa in infradito ma non le porto in spiaggia
La porto in un posto carino spero che le piaccia
Non mi ha deriso ha visto lo stilo e costanza
Con euforia le sfilo tutto la stiro costanza
Aspira la brasca , la ammiro se è pazza
La guardo bene la scruto poi decido se è valsa
La pena di bruciare mezzo stipendio in un serata
Io resto apposto qui coi postumi da birre
Non mi sposto si faccio valere il suono dal mare alle colline
Nulla collima, a Genova la puzza sotto il naso si l'ho già sentita
Guai a farti un complimento se no te la danno vinta
Vado a rilento ma vedrai che nell'intento avrò la mia rivalsa
Aspetto la clessidra ma c'è troppa sabbia
Bro cosa vuoi che io faccia?
Sbatto contro mille porte
Non mi stanco mai è come vedere Blow quaranta volte
Sono elettrizzato 2k volt
Porterò al fronte la mia passione con la bandana sempre in fronte
Farò canzoni più complesse e basta
Beh, ora barre senza ritornelli così che capite la sostanza
SirCarbel! prima la chiude poi ve la passa
Ruvido adesso mi illumino d'immenso, fumo l'ultima benson
L'unica adesso, che mi capisce è questa musica mi veste tipo tunica comprendomi dalle tempeste di questo deserto
Mi sono perso, cercando me stesso
Vedendo me steso su quel divano un pochino depresso
Ma non mi inchino ne mi chino al nemmico lascio passare mi fumo un pino o un cipresso
La sfiga mi acclama mi scalda il mio letto
Dormo da sveglio
Se sogno è la realtà che io sto vivendo ma no non ci penso
Schiavo di un testo, ammazzerò il tempo
Non ci sto riuscendo...

Ecco una serie di risorse utili per SirCarbel in costante aggiornamento

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La sottile linea bianca

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 Ballata per piccole iene

Testo Della Canzone

La sottile linea bianca di Afterhours

Ora che sei vera
sai la verità
siamo vivi per usarci

usa l’amore
su di te muore
usa il sapore
su di te muore
usami amore
usami o muori

sarai sempre sola
ora che mi hai
e che il pianto tuo incendia

bianco calore
scalda il mio amore
bianco calore
sfondami il cuore
bianco il mio dio
ciò che è mio è tuo

saprai sola
sporca sposa
sarà sul tuo grembo
rabbia e lava
come

bianco calore
ua il mio amore
bianco il calore
sfondami il cuore
bianco calore
usa il mio amore
bianco il mio dio
ciò che è mio è tuo
ciò che è mio è tuo
ciò che è mio è tuo

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Accordi

   
Riff ------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------
-----------------------------------------------------------------------
-10--10--9----------5--5--7---------12--12--10-------5--5--7------
-----------------------------------------------------------------------

DO    SI    MI-
Ora che sei vera

DO     SI  MI-   SOL
sai la verità

DO    SI   LA9 MI-
siamo vivi per usarci

usa l'amore
su di te muore
usa il sapore     RIFF
su di te muore
usami amore
usami o muori

DO    SI     MI-
sarai sempre sola

DO   SI    MI- SOL
ora che mi hai

DO      SI       LA9    MI-
e che il pianto tuo m'incendia

bianco calore
scalda il mio amore
bianco calore
sfondami il cuore       RIFF
bianco il mio dio
ciò che è mio è tuo

DO      SI
sacra e sola

MI-     SOL
sporca sposa

DO     SI     LA9 MI-
sarà sul tuo grembo

DO      SI    LA9   MI-
bianche lame come dame


bianco calore
usa il mio amore
bianco il calore
sfondami il cuore
bianco calore           RIFF
usa il mio amore
bianco il mio dio
ciò che è mio è tuo
ciò che è mio è tuo
ciò che è mio è tuo
        




La Sottile Linea Bianca
Afterhours


re-    la-          sol
Ora    che     sei vera
re-    do  re-
sai la verità
re-   la-  sol   re-
siamo vivi per usarci

re-    la-
usa l'amore
sol      re-
su di te muore
re-      la-
usa il sapore
sol      re-
su di te muore
re-    la-
usami amore
sol      re-
usami o muori

re-   la-    sol
sarai sempre sola
re- do     re-
ora che mi hai
re-      la-    sol    re-
e che il pianto tuo incendia

re-      la-
bianco calore
sol            re-
scalda il mio amore
re-      la-
bianco calore
sol         re-
sfondami il cuore
re-           la-
bianco il mio dio
sol           re-
ciò che è mio è tuo

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La Source – Djadja & Dinaz Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Source – Djadja & Dinaz

- 128 000 dollars
- Non de Dieu je bande rien qu'à les regarder
- T'as vu sa Georges ?
- Qu'est ce que t'as Georges, ça va pas ?
- ... la gueule, la moitié de tout sa est à nous, on est devenu riche !
- Sa suffit pas...
- Quoi, qu'est ce que tu racontes ?
- C'est pas normal, on fait tout le travail et au final on récupère des miettes ridicules.. parce qu'on est intermédiaires..
- Alors ?
- Alors, faut qu'on aille à la source..

[Djadja:]
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Que vous le vouliez ou pas ? On ira jusqu'à la source, sors ton gun tire dans le tas
[Djadja:] On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Sa c'est pour tout mes gars
[Djadja & Dinaz:] On ira jusqu'à la source !!
[Dinaz:] Ratatata

[Djadja:]
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Que vous le vouliez ou pas ? On ira jusqu'à la source, sors ton gun tire dans le tas
[Djadja:] On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Sa c'est pour tout mes gars
[Djadja & Dinaz:] On ira jusqu'à la source !!
[Dinaz:] Ratatata

[Dinaz:]
On est là dans l'bloc postiché
Y'a des ien-cli qui passent
Si un pote à toi t'a fiché
Demande lui qu'est ce qui s'passe ?
Dis lui, si il veut heja ou quelque chose
Djadja file lui une dose
J'prend ta go au tel-ho-ho-ho
Wallah qu'elle tape sa dernière pause
Mais vas-y, j'men bat les ille-cou, cou
Grâce au daron, j'sens plus les coups
Ouais, ouais, tu m'mets une ille-dou
Sur la tête de ma mère que sa sort le deux-coups
Sa fait les fous, ouais sa court, ouais sa court
Fais pas le con, sinon ta vie sera courte
Le charbon sa rapporte, sa rapporte
Fais en sorte que les keufs tapent à ta porte
Fais péter les rapports !!!
Baise les tous, sa c'est pour mon couz
BRI depuis le début, on s'fait toujours la cour,cour,cour
Rien à foutre, foutre, foutre
On vous prend à douze
On rentre dans l'game, on change le thème
Tu veux la ken ? Y'a pas de problèmes

[Djadja:]
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Que vous le vouliez ou pas ? On ira jusqu'à la source, sors ton gun tire dans le tas
[Djadja:] On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Sa c'est pour tout mes gars
[Djadja & Dinaz:] On ira jusqu'à la source !!
[Dinaz:] Ratatata

[Djadja:]
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Que vous le vouliez ou pas ? On ira jusqu'à la source, sors ton gun tire dans le tas
[Djadja:] On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Sa c'est pour tout mes gars
[Djadja & Dinaz:] On ira jusqu'à la source !!
[Dinaz:] Ratatata

[Djadja:]
J'suis matrixé par l'oseille, j'pense à sa, matin, midi, soir
Fonce dans un mur, t'es pas des notres, pourquoi tu te mèles de nos histoires ?
Quand j'avais des blèmes, t'etais ou ? Gros t'etais pas là !
Pourquoi tu regardes chelou ? (Dinaz: Baise ta grand-mère)
Tu veux des balafres ?
Il suffit d'mes kheys, un paquet d'oseille et j'suis paré, paré
Toi t'attend ta paye, moi j'monte sur le dernier coup, j'veux pouvoir m'barrer, m'barrer
J'suis mal barré, à ce qu'il parait
Mais j'suis préparé, tous ces fils de putes j'les baise un par un
Ouais j'les baise du Lundi au Vendredi
Sa me dit de monter sur un coup
Bon merlish, faut pas finir en conduit
Dans mon jean, j'peux alimenter un four
Sa fait les cons, sa fait les fous
Mais bon merlish la roue elle tourne
Gros, les bonhommes ils restent debout
Malgré qu'il aient cassé nos tours

[Djadja:]
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Que vous le vouliez ou pas ? On ira jusqu'à la source, sors ton gun tire dans le tas
[Djadja:] On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Sa c'est pour tout mes gars
[Djadja & Dinaz:] On ira jusqu'à la source !!
[Dinaz:] Ratatata

[Djadja:]
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
J'suis matrixé par l'oseeeeeille, matrixé par l'oseeeeeille
On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Que vous le vouliez ou pas ? On ira jusqu'à la source, sors ton gun tire dans le tas
[Djadja:] On ira jusqu'à la source
[Dinaz:] Sa c'est pour tout mes gars
[Djadja & Dinaz:] On ira jusqu'à la source !!
[Dinaz:] Ratatata

On rentre dans l'game et ils frémissent comme des putins, on cherche le butin
On rentre dans l'game et ils frémissent comme des putins, on cherche le butin
On rentre dans l'game et ils frémissent comme des putins, on cherche le butin

Nique sa mère la Pierre-colinnet ma gueule

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La spada di King Arthur

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La spada di King Arthur di Bambini

(di Riccardo Zara)
I Cavalieri del Re

C’è un gran castello nella contea di Camelot,
con mille e più scudieri al servizio di un grande Re,
dal sangue blu… [ Vai Arturo va… Vai Arturo va… ]
Re Artù… [ Vai Arturo va… ]
Tutti i cavalieri della Tavola Rotonda
giurano solenne, eterna fedeltà
a sua maestà… [ Vai Arturo va… Vai Arturo va… ]
Re Artù… [ Vai Arturo va… ]
Con la sacra spada,
mette tutti in fuga,
nessuno mai lo vincerà…
Anche Lancillotto,
furbo più di un gatto,
mai con lui si batterà…
Nobile di cuore,
puro di pensieri,
il sole non tramonta più…
alla corte del grande Re Artù…
Re Artù di Camelot con la corona in testa,
i cavalieri neri dalla Britannia caccerà
Arturo va… [ Vai Arturo va… Vai Arturo va… ]
Arturo va… [ Vai Arturo va… ]
Mago Merlino dall’alto della torre,
con polverine magiche il Re aiuterà
e sua maestà… [ Vai Arturo va… Vai Arturo va… ]
poi vincerà… [ Vai Arturo va… ]
Con la sacra spada,
mette tutti in fuga,
nessuno mai lo vincerà…
Anche Lancillotto,
furbo più di un gatto,
mai con lui si batterà…
Nobile di cuore,
puro di pensieri,
il sole non tramonta più…
alla corte del grande Re Artù…
Re Artù di Camelot con la corona in testa,
i cavalieri neri dalla Britannia caccerà
Arturo va… [ Vai Arturo va… Vai Arturo va… ]
Arturo va… [ Vai Arturo va… ]
Tutti i cavalieri della Tavola Rotonda
giurano solenne, eterna fedeltà
a sua maestà… [ Vai Arturo va… Vai Arturo va… ]
a sua maestà… [ Vai Arturo va… ]
Re Artù… [ Vai Arturo va… Vai Arturo va… ]
poi vincerà… [ Vai Arturo va… ]

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

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Accordi

   
Mi

La
C'è un gran castello nella contea di Camelot
                              Re         La
con mille e più scudieri al servizio di un grande re
                 Mi
dal sangue blu

  vai Arturo và, vai Arturo và
        La
Re Artù

  vai Arturo và

tutti i cavalieri della Tavola Rotonda
                Re      La
giurano solenne eterna fedeltà
               Mi
a sua maestà

  vai Arturo và, vai Arturo và
        La
Re Artù

  vai Arturo và

Re

con la sacra spada mette tutti in fuga
                        Sol  Re
nessuno mai lo vincerà
La
anche Lancillotto furbo più di un gatto
                           La7
mai con lui si batterà

Re
nobile di cuore, puro di pensieri
                     Sol     Si-
il sole non tramonta più
     SOL#-7/5b  Sol        Fa#    <------
alla corte del grande Re Artù

La

Re
Re Artù di Camelot con la corona in testa
                Sol               Re
i Cavalieri Neri dalla Bretagna caccerà
          La
Arturo và

  vai Arturo và, vai Arturo và
           Re
Arturo và

  vai Arturo và


Mago Merlino dall'alto della torre
                    Sol          Re
con polverine magiche il Re aiuterà

                La
e sua maestà

  vai Arturo và, vai Arturo và
            Re
poi vincerà

  vai Arturo và

Sol
con la sacra spada mette tutti in fuga
                        Sol  Re
nessuno mai lo vincerà
Re
anche Lancillotto furbo come un gatto
                            Re7
mai con lui si batterà

Sol
nobile di cuore, puro di pensieri
                     Do      Mi-
il sole non tramonta più
     DO#-7/5b   Do         Si   <---------
alla corte del grande Re Artù
 
Re

Sol
Re Artù di Camelot con la corona in testa
                 Do              Sol
i Cavalieri Neri dalla Bretagna caccerà
           Re
Arturo và

  vai Arturo và, vai Arturo và
           Sol

Arturo và

  vai Arturo và


tutti i cavalieri della Tavola Rotonda
                Do      Sol
giurano solenne eterna fedeltà
                Re
a sua maestà

  vai Arturo và, vai Arturo và
                Sol
a sua maestà

  vai Arturo và
        Re
Re Artù

  vai Arturo và, vai Arturo và
            Sol
poi vincerà

  vai Arturo và

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La spada e er cortello

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La spada e er cortello di Trilussa

di Trilussa

Un vecchio Cortello
diceva a la Spada:
Ferisco e sbudello
la gente de strada,
e er sangue che caccio
da quele ferite
diventa un fattaccio,
diventa ‘na lite…-

La Spada rispose:
Io puro sbudello,
ma faccio ‘ste cose
sortanto in duello:
e quanno la lama
l’addopra er signore
la lite se chiama
partita d’onore!

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La spada nel cuore – Gigi D’Alessio

Album

È contenuto nei seguenti album:
1999 Portami con te

Testo Della Canzone

La spada nel cuore – Gigi D'Alessio di Gigi D’Alessio

Sono finito se qualcuno ha parlato
non recuperà piu’ dallo shok,
la tua amica del cuore non lo deve sapere,
che stasera hai sedotto anche me.
Non è piu’ un gioco io mi brucio col fuoco
che tu energicamente mi dai
la tua scuola d’amore
non la posso evitare
io ritorno a lezione da te
stavo bene davvero con lei,
fino all’attimo prima che tu
invadente piu’ matta che mai
hai firmato il tuo sesso con me
Sei la mia spada nel cuore un episodio in TV
come i cartoni animati,
mi piaci sempre di piu’
Tu sei fuori dal normale tutta nuova da scoprire
ragnatela inevitabile
un frullato di emozioni variegato di passioni
gusto dolce e morbissimo,
è una storia senza età che non ci fa mai invecchiare
Sei la mia spada nel cuore
un cruciverba per me
frasi di cinque parole
amore e cuore io e te….
Non era un caso gli occhi dolci e il sorriso
mi facevi se stavo con lei
anche senza parole me facive capi’
ca ce steve carenn’ pur’ io
quante volte ho pensato che tu,
arrivassi correndo da me,
tipo scena d’amore con te
già stregneve senza care’
Sei la mia spada nel cuore un episodio in TV
come i cartoni animati,
mi piaci sempre di piu’
Tu sei fuori dal normale tutta nuova da scoprire
ragnatela inevitabile
un frullato di emozioni variegato di passioni
gusto dolce e morbissimo,
è una storia senza età che non ci fa mai invecchiare
Sei la mia spada nel cuore
un cruciverba per me
frasi di cinque parole
amore e cuore io e te….

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Accordi

   
Intro
Fa Sol Lam    Fa Sol Do    Fa Sol Lam    Fa    Sol

Lam
Sono finito se qualcuno ha parlato

        Fa                Do
Non recupera più dallo shock

        Sib                   Lam
La tua amica del cuore non lo deve sapere

    Fa             Mi         Lam
Che stasera hai sedotto anche me

Lam
Non è più un gioco, io mi brucio col fuoco

       Fa               Do
Che tu energicamente mi dai

       Sib                   Lam
La tua scuola d’amore non la posso evitare

     Fa                   Lam
Io ritorno a lezione da te

Do             Sol
Stavo bene davvero con lei

Rem               Lam      Sol
Fino all’attimo prima che tu

Do                Sol
Invadente e più matta che mai

      Rem         Sim        Mi
Hai firmato il tuo sesso con me!

Ritornello

Do#m         Si      Do#m
Sei la mia spada nel cuore

Do#m     Si     Do#m
Un episodio in TV

Do#m        Si      Do#m
Come i cartoni animati

Do#m        Si      Do#m
Mi piaci sempre di più

La                    Si                    Sol#m
Tu sei fuori dal normale, tutta nuova da scoprire

                 Do#m
Ragnatela inevitabile!

La                    Si                  Sol#m
Un frullato di emozioni, variegato di passioni
                     Do#m
Gusto forte e morbidissimo!

Si      La
È una storia senza età

        Fa#m           La     Si
Che non ci fa mai invecchia___re

Do#m        Si       Do#m
Sei la mia spada nel cuore

Do#m      Si      Do#m
Un cruciverba per me

Do#m       Si     Do#m
Frasi di cinque parole

La       Si       Do#
Amore, cuore, io e te!

Lam
Non era un caso gli occhi dolci e il sorriso

   Fa                  Do
Li facevi se stavo con lei

      Sib             Lam
Anche senza parole me faceve capì

      Fam        Mi    Lam
Ca ce stevo carenne pur’io

Do                  Sol
Quante volte ho sognato che tu

Rem            Lam    Sol
Arrivassi correndo da me

Do              Sol
Tipo scena d’amore con te

Rem             Sim       Mi
Ci astregnevemo senza carè!

Ritornello

----

Mibm        Reb     Mibm
Sei la mia spada nel cuore

Mimb     Reb       Mibm
Un cruciverba per me

Mibm       Reb     Mibm
Frasi di cinque parole

Sib    Reb
Amore, cuore, io e te!

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La spada nel cuore – Gigi D’Alessio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La spada nel cuore – Gigi D'Alessio

Sono finito se qualcuno ha parlato
Non recuperà piu' dallo shok
La tua amica del cuore non lo deve sapere
Che stasera hai sedotto anche me
Non è piu' un gioco io mi brucio col fuoco
Che tu energicamente mi dai
La tua scuola d'amore
Non la posso evitare
Io ritorno a lezione da te
Stavo bene davvero con lei
Fino all'attimo prima che tu
Invadente piu' matta che mai
Hai firmato il tuo sesso con me
Sei la mia spada nel cuore un episodio in TV
Come i cartoni animati
Mi piaci sempre di piu'
Tu sei fuori dal normale tutta nuova da scoprire
Ragnatela inevitabile
Un frullato di emozioni variegato di passioni
Gusto dolce e morbissimo
È una storia senza età che non ci fa mai invecchiare
Sei la mia spada nel cuore
Un cruciverba per me
Frasi di cinque parole
Amore e cuore io e te....
Non era un caso gli occhi dolci e il sorriso
Mi facevi se stavo con lei
Anche senza parole me facive capi'
Ca ce steve carenn' pur' io
Quante volte ho pensato che tu
Arrivassi correndo da me
Tipo scena d'amore con te
Già stregneve senza care'
Sei la mia spada nel cuore un episodio in TV
Come i cartoni animati
Mi piaci sempre di piu'
Tu sei fuori dal normale tutta nuova da scoprire
Ragnatela inevitabile
Un frullato di emozioni variegato di passioni
Gusto dolce e morbissimo
È una storia senza età che non ci fa mai invecchiare
Sei la mia spada nel cuore
Un cruciverba per me
Frasi di cinque parole
Amore e cuore io e te....

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La spada nel cuore – Little Tony Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La spada nel cuore – Little Tony

Era uno sguardo d'amore, la spada è nel cuore e ci resterà...sei bella..in questo momneto più bella..adesso che il vento ti allontana da mè...
Notte di colpo la notte il cuore che batte è fermo ora mai..la pioggia ancora col sole..tu vedi chi nasce e chi muore..per tè..
Era uno sguardo d'amore la spada è nel cuore mi sneto morire morire per tè...!!

Quando tu l'hai visto sei cambiata..ti sei illuminata..è simpatia non era vero io sono tua non era vero..!!

Era una sguardo d'amore la spada è nel cuore e ci resterà..sei bella..in questo momento..più bella adesso che il vento ti allontana da mè..

Notte di colpo la notte il cuore che batte è fermo ora mai..la pioggia ancora col sole..tu vedi chi nasce e chi muore per tè...!!

Era uno sguardo d'amore la spada è nel cuore mi sento morire morire per te..e..e..!!

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La spada nel cuore – Mogol

La spada nel cuore – Mogol canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 1970

Tutto Mogol Tutte le canzoni dell’album

Tutto Mogol

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Testo della canzone: La spada nel cuore – Mogol

In fondo al testo trovate il video della canzone

La spada nel cuore – Mogol Testo:

(di Donida – Mogol – Battisti)

Patty Pravo – Little Tony

Era uno sguardo d’amore
la spada è nel cuore e ci resterà
Sei bella in questo momento
più bella adesso che il vento
ti allontana da me.
Notte, di colpo la notte
il cuore che batte è fermo oramai
La pioggia ancora col sole
tu vedi chi nasce e chi muore per te.
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore
Mi sento morire morire per te.
Quando tu l’hai visto sei cambiata
ti sei illuminata
“E` simpatia” non era vero
“io sono tua” non era vero.
Era uno sguardo d’amore
la spada è nel cuore e ci resterà
Sei bella in questo momento
più bella adesso che il vento
ti allontana da me.
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore
Mi sento morire morire per te.
Giorni belli primavera sempre.
Fino a ieri i tuoi pensieri eran tutti per me.
Vedo te che ridi, sento ancora l’eco.
Io che gioco, i tuoi sorrisi, le tue carezze per me.
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore
Mi sento morire morire per te.

Video


[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

La-        Sol             Do          Mi
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore e ci re
La-    Sol     Do
sterà          
        Fa Do           Fa          Do
sei     bella        in  questo momento      più   bella  
Fa  Do
Do                   Sol    Do                           Si    7 
adesso che il vento           ti allontana da me 
La-        Sol         Do          Mi           La-
Notte di colpo la notte il cuore che batte è fermo 
    Sol     Do
oramai      
        Fa Do           Fa          Do         Fa
La pioggia        ancora col sole     tu  vedi     
Do
       Do             Sol            Si          7
chi nasce e chi muore per te eh ye e
La-           Mi           Fa           Sol
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore           
La-
       Mi       Fa          Sol          La-
mi sento morire… morire per te           
La-                   Fa    Sol      La-
Quando tu l’hai visto sei cambiata      ti  sei il
Fa  Sol   La-
luminata  
             Sol                     La-                 Sol
"è simpatia"     non era vero     "io solo tua"          
                Mim       Do  Re Mim   Do  Re Do Si        7
 non era vero   na  nananana    na nananana       hey yeye
La-        Sol             Do          Mi
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore e ci re
La-    Sol     Do
sterà          
        Fa Do           Fa          Do
sei     bella        in  questo momento      più   bella  
Fa  Do
Do                   Sol    Do                           Si    7 
adesso che il vento           ti allontana da me 
La-        Sol         Do          Mi           La-
Notte di colpo la notte il cuore che batte è fermo 
    Sol     Do
oramai      
        Fa Do           Fa          Do         Fa
La pioggia        ancora col sole     tu  vedi     
Do
       Do             Sol            Si          7
chi nasce e chi muore per te eh ye e
La-           Mi           Fa           Sol
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore           
La-
       Mi       Fa          Sol          La-       La
mi sento morire… morire per te             e…      
La       Re       La                   Re
Giorni belli         primavera sempre     
            La   Do#-      Fa#-   La         Re
fino a ieri         i tuoi pensieri       erano 
Si-        Mi
tutti     per    me
Re Mi   La           Re      La                  Re
 vedo    te    che ridi     sento ancora l’eco    
 
            La   Do#-      Fa#-  La           Re
io che gioco    i tuoi sorrisi        le tue c
    Si-      Mi
arezze     per me…
Do#m7/Sol#       Si      7
la la                 la la   eeee
La-        Sol             Do          Mi
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore e ci re
La-    Sol     Do
sterà          
        Fa Do           Fa          Do
sei     bella        in  questo momento      più   bella  
Fa  Do
Do                   Sol    Do                           Si    7 
adesso che il vento           ti allontana da me 
La-        Sol         Do          Mi           La-
Notte di colpo la notte il cuore che batte è fermo 
    Sol     Do
oramai      

        Fa Do           Fa          Do         Fa
La pioggia        ancora col sole     tu  vedi     
Do
       Do             Sol            Si          7
chi nasce e chi muore per te eh ye e
La-           Mi           Fa           Sol
Era uno sguardo d’amore la spada è nel cuore           
La-
       Mi       Fa          Sol          La-
mi sento morire… morire per te
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La spada nel cuore – Patty Pravo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La spada nel cuore – Patty Pravo

Era uno sguardo d'amore
La spada è nel cuore
E ci resterà
Sei bella in questo momento
Più bella adesso che il vento
Ti allontana da me...

Notte di colpo la notte
Il cuore che batte
È fermo oramai
La pioggia ancora col sole
Tu vedi chi nasce e chi muore per te

Era uno sguardo d'amore
La spada è nel cuore
Mi sento morire
Morire per te

Quando tu l'hai vista
Sei cambiato
Ti sei illuminato
È simpatia
Non era vero, io sono tua
Non era vero...

Era uno sguardo d'amore
La spada è nel cuore
E ci resterà
Sei bella in questo momento
Più bella adesso che il vento
Ti allontana da me...

Notte di colpo la notte
Il cuore che batte
È fermo oramai
La pioggia ancora col sole
Tu vedi chi nasce e chi muore per te

Era uno sguardo d'amore
La spada è nel cuore
Mi sento morire
Morire per te

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La spada nella roccia

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La spada nella roccia di Bambini

C’è una spada in una roccia,
chi raccoglierla saprà,
re d’Inghilterra, o forse del mondo,
egli sarà.
Ma l’impresa non è facile,
ci han provato già in tanti:
l’impiegato di banca, il pittore,
il fornaio e l’astronauta,

RIT:
Non è la forza che conta,
che serve,
ma il coraggio di vivere
per gli altri;
il coraggio di amare
con il cuore,
il coraggio di credere nei sogni
e crescere… (2 v.)
ogni giorno di più.

Se ti senti pronto allora
non aspettare più,
c’è già tanta gente che parla e si siede,
invece di camminare.
In fondo ogni persona,
può essere un cavaliere,
in fondo ogni persona,
può essere un po’ Artù.
RIT: Non è la forza che conta…

Abbiam visto i cavalieri,
di un epoca lontana,
scendere in campo, legandosi insieme,
in un giuramento.
Ci siam presi per la mano,
per correre liberi,
verso un mondo migliore,
fatto di pace e di libertà.

RIT: Non è la forza che conta.

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Accordi

   
DO FA
C'è una spada in una roccia,
SOL DO
chi raccoglierla saprà,
FA SOL
re d'Inghilterra, o forse del mondo,
DO
egli sarà.
MI- FA SOL
Ma l'impresa non è facile,
DO
ci han provato già in tanti:
MI- FA
l'impiegato di banca, il pittore,
RE- SOL
il fornaio e l'astronauta,

RIT: DO
Non è la forza che conta,
che serve,
SOL
ma il coraggio di vivere
per gli altri;
LA-
il coraggio di amare
con il cuore,
    MI-
il coraggio di credere nei sogni
SOL
e crescere... (2 v.)
DO
ogni giorno di più.

Se ti senti pronto allora
non aspettare più,
c'è già tanta gente che parla e si siede,
invece di camminare.
In fondo ogni persona,
può essere un cavaliere,
in fondo ogni persona,
può essere un po' Artù.
RIT: Non è la forza che conta...

Abbiam visto i cavalieri,
di un epoca lontana,
scendere in campo, legandosi insieme,
in un giuramento.
Ci siam presi per la mano,
per correre liberi,
verso un mondo migliore,
fatto di pace e di libertà.

RIT:    Non è la forza che conta.

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La spagnola

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La spagnola di Classici Italiani

(Dole – V. Di Chiara)
Gigliola CinquettiMiranda MartinoOrietta Berti

DI SPAGNA SONO LA BELLA

REGINA SON DELL’AMOR

TUTTI MI DICONO STELLA

STELLA DI VIVO SPLENDOR

DI SPAGNA SONO LA BELLA

REGINA SON DELL’AMOR.

TUTTI MI DICONO STELLA

STELLA DI VIVO SPLENDOR.

STRETTI STRETTI

NELL’ESTASI D’AMOR

LA SPAGNOLA S’AMAR COSI’

BOCCA BOCCA LA NOTTE E IL DI’

STRETTI STRETTI

NELL’ESTASI D’AMOR

LA SPAGNOLA S’ AMAR COSI’

BOCCA BOCCA LA NOTTE E IL DI’

AMO CON TUTTO L’ARDORE

A CHI E’ SINCERO CON ME

DEGLI ANNI MIEI IL VIGORE

GLI FO’ BEN PRESTO VEDER

AMO CON TUTTO L’ARDORE

A CHI E’ SINCERO CON ME

DEGLI ANNI MIEI IL VIGORE

GLI FO’ BEN PRESTO VEDER

STRETTI STRETTI

NELL’ESTASI D’AMOR

LA SPAGNOLA S’AMAR COSI’

BOCCA BOCCA LA NOTTE E DI’

STRETTI STRETTI

NELL’ESTASI D’AMOR

LA SPAGNOLA S’AMAR COSI’

BOCCA BOCCA LA NOTTE E DI’

STRETTI STRETTI

NELL’ESTASI D’AMOR

LA SPAGNOLA S’AMAR COSI’

BOCCA BOCCA LA NOTTE E DI’

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Accordi

   
F C7 C F C F C7 C F C7 F C7 

Fm
DI SPAGNA SONO LA BELLA

  A#m6     C7
REGINA SON DELL'AMOR

Fm
TUTTI MI DICONO  STELLA

    A#m6    C7
STELLA DI VIVO SPLENDOR

Fm A#m6     C7       Fm
DI SPAGNA SONO  LA BELLA

  A#m6     C7
REGINA SON DELL'AMOR.

Fm A#m              Fm
TUTTI MI DICONO  STELLA

    G       G7           C
STELLA DI VIVO SPLENDOR. 


F            C
STRETTI STRETTI

C7
NELL'ESTASI D'AMOR

F                   C7
LA SPAGNOLA  S'AMAR COSI'

                  F6
BOCCA BOCCA LA NOTTE E IL DI'

F            C
STRETTI STRETTI

C7
NELL'ESTASI D'AMOR

F                    C7
LA SPAGNOLA  S' AMAR COSI'

                        F
BOCCA BOCCA  LA NOTTE E IL DI'



F7 A# F7 Fm A# F A# F7 F A# F7 A# F7 A#m



AMO CON TUTTO L'ARDORE

  D#m6        F7
A CHI E' SINCERO CON ME

A#m
DEGLI ANNI MIEI  IL VIGORE

    D#m6       F7
GLI FO' BEN PRESTO VEDER

A#m D#m6      F7        A#m
AMO    CON TUTTO  L'ARDORE

  D#m6        F7
A CHI E' SINCERO CON ME

A#m  D#m                   A#m
DEGLI    ANNI MIEI  IL VIGORE

    C          C7        F
GLI FO' BEN PRESTO VEDER 


A#          F
STRETTI STRETTI

F7
NELL'ESTASI D'AMOR

A#                 F7
LA SPAGNOLA S'AMAR COSI'

                   A#6
BOCCA BOCCA  LA NOTTE E DI'

A#           F
STRETTI STRETTI  

F7
NELL'ESTASI D'AMOR

A#                  F7
LA SPAGNOLA  S'AMAR COSI'

                       A#
BOCCA BOCCA  LA NOTTE  E DI'

A#m  A#      F
STRETTI STRETTI

F7
NELL'ESTASI D'AMOR

A#                  F7
LA SPAGNOLA  S'AMAR COSI'

                  A#6
BOCCA BOCCA LA NOTTE E DI'


A# F F7 A# F7 D#6 F7 A# F#7 A#

***

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La Spagnola (di Chiara)

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Spagnola (di Chiara) di Vincenzo Di Chiara

(Dole – Vincenzo Di Chiara)
Mario LanzaAntonina Levina

Bella spagnola che canti
tu sei piu vaga d’un fior !
sogno di luce, che incanti
come una maga d’amor.

Vieni ! vieni!
stretto al tuo seno ognor,
la spagnola da te sapra
come e dolce la volutta!

Bella che senti nel core
l’ansia dei baci fiorir.
Bella, che cerchi l’amore
come un supremo desir

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La Spagnola – BZN Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Spagnola – BZN

Di Spagna sono la bella
Regina son dell'amor
Tutti mi dicono stella
Stella di vivo splendor

Di Spagna sono la bella
Regina son dell'amor
Tutti mi dicono stella
Stella di vivo splendor

Oh, stretti, stretti
Nell' estasi d'amor
La Spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

Stretti, stretti
Nell' estasi d'amor
La Spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

Sguardi che mandan saètte
Movenze di voluttà
La labbra son tumidette
Fo il paradiso toccar

Sguardi che mandan saètte
Movenze di voluttà
La labbra son tumidette
Fo il paradiso toccar

Oh, stretti, stretti
Nell' estasi d'amor
La Spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

Stretti, stretti
Nell' estasi d'amor
La Spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

Stretti, stretti
Nell' estasi d'amor
La Spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

Stretti, stretti
Nell' estasi d'amor
La Spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

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La Spagnola – Mario Lanza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Spagnola – Mario Lanza

Di spagna sono la bella
Regina son dell'amor
Tutti mi dicono stella
Stella di vivo splendor
Di spagna sono la bella
Regina son dell'amor
Tutti mi dicono stella
Stella di vivo splendor
Stretti stretti nell'estasi d'amor
La spagnola s'amar cosi'
Bocca bocca la notte e il di'
Stretti stretti nell'estasi d'amor
La spagnola s'amar cosi'
Bocca bocca la notte e il di'
Amo con tutto l'ardore
A chi e' sincero con me
Degli anni miei il vigore
Gli fo' ben presto veder
Amo con tutto l'ardore
A chi e' sincero con me
Degli anni miei il vigore
Gli fo' ben presto veder
Stretti stretti nell'estasi d'amor
La spagnola s'amar cosi'
Bocca bocca la notte e di'
Stretti stretti nell'estasi d'amor
La spagnola s'amar cosi'
Bocca bocca la notte e di'
Stretti stretti nell'estasi d'amor
La spagnola s'amar cosi'
Bocca bocca la notte e di'

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La Spagnola – Vincenzo di Chiara Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Spagnola – Vincenzo di Chiara

Di Spagna sono la bella
Regina son dell'amor!
Tutti mi dicono stella
Stella di vivo splendor
Di Spagna sono la bella
Regina son dell'amor!
Tutti mi dicono stella
Stella di vivo splendor

Stretti, stretti nell'estasi d'amor!
La spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì
Stretti, stretti nell'estasi d'amor!
La spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

Amo con tutto l'ardore
A chi è sincero con me
Degli anni miei il vigore
Gli fo ben presto veder!
Amo con tutto l'ardore
A chi è sincero con me
Degli anni miei il vigore
Gli fo ben presto veder!

Stretti, stretti nell'estasi d'amor!
La spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì
Stretti, stretti nell'estasi d'amor!
La spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

Sguardi che mandan saette
Movenze di voluttà!
Le labbra son tumidette
Fo il paradiso toccar!
Sguardi che mandan saette
Movenze di voluttà!
Le labbra son tumidette
Fo il paradiso toccar!

Stretti, stretti nell'estasi d'amor!
La spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì
Stretti, stretti nell'estasi d'amor!
La spagnola sa amar così
Bocca e bocca la notte e il dì

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La speranza

Album

È contenuto nei seguenti album:
1973 Racconto1973 Minghi2002 L’altra faccia della luna

Testo Della Canzone

La speranza di Amedeo Minghi

((sigla di Terra Nostra)

Ma tutta questa gente,
dove va?
Dove va, col suo dolore.
Si guarda indietro e
già non vede più
la città che muore.
E il vecchio uomo,
trascina i piedi come può:
ne ha viste tante in vita sua.
E il vecchio uomo,
trascina il cuore come può,
e ormai,
nemmeno piange più.
Oltre il tramonto,
forse un po’ più in là,
mi hanno detto che c’e’ il mare.

Mio Padre e’ stanco,
non ci crede più
e non sa più sperare.
E il cielo piange,
una strana pioggia su di noi
da dove viene chi lo sa…
E il cielo piange una strana pioggia su di noi
domani forse finirà,
finirà.

Ritorneremo
dove il cielo è blu
e la terra dà i suoi frutti.
Ritorneremo dove il cielo è blu
libertà di tutti
e il vecchio uomo
trascina i piedi come può

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
E A F#m7 E B9

    E           A6             EM7  A
Lui che qui arrivo' e che ritornera'

  E             A            G#m7   E6
e portera' un sogno portera' realta'

   A                  B7            E          A
cuore di un uomo immenso che non sa se trovera'

          E   F#m          E Bm9
quel coraggio quell'avventura

  E    B          C#m
Vita vite e speranza 

  E      A     E           F#m7
Sogno  sogno sogni portera'

             E    B    C#m        E
Vita e speranza vita vite e speranza

  A    E          F#m
Pace pace portera'

  F#m7       E A F#m7 E B9
Vita e speranza         

    E           A6          EM7   A
Lui che qui arrivo' e che restera'

    E             A             G#m   C#m7
lui lungo il cammino forse incontrera'

  A                   B7       E        A
occhi che come i suoi chiedono felicita'

        E  F#m  E  D9  A    C#m        F#m
ricercando la vita Vita   vite e speranza

  A     D     A           Bm7
Sogno sogno sogni portera'

  Bm         A    E    F#m        A
Vita e speranza vita vite e speranza

  D    E6         D6
Pace pace portera'

  D9         A  D9  A    E          F#m7
Vita e speranza Vita   vite e speranza

  A     D     A           Bm7
Sogno sogno sogni portera'

  D9         A    C#m  F#m7       A
Vita e speranza vita vite e speranza

  D    A
Pace pace portera'

D9 C  D        A     C  D        A
Uh uh la speranza Uh uh la speranza

***

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La speranza del cuore

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Kilari
2010 Kilari (nuova edizione)

Testo Della Canzone

La speranza del cuore di Denise Misseri

(OlirianaAntonella Boriani)

Vento dei no
l’estate ha già bruciato i sogni miei
che buioi c’è
so che fra non molto te ne andrai

e che tu non mi penserai
nel mio cuore ormai
si è spenta la speranza.

Sogno una vita accanto a te
e sogno che domani mi dirai di si
perchè non c’è
domani
se non sei presente.

Sogno i tuoi occhi dentro i miei
e sogno
che un’amica come me
un giorno ti potrà
amare e credere
solo in te.

Se te ne vai
per me è un addio
per te soltanto un ciao

non piangerò
ma nel mio silenzio fuggirò
e quegli istanti fermerò
i momenti in cui
mi hai dato una speranza.

Sogno una vita accanto a te
e sogno che domani mi dirai di si
perchè non c’è
domani
se non sei presente

Sogno i tuoi occhi dentro i miei
e sogno
che un’amica come me
un giorno ti potrà
amare e credere
solo in te.

Penso alle carezze che
non mi hai dato mai
voglio un tuo ricordo.

Sogno una vita accanto a te
e sogno che domani mi dirai di si
perchè non c’è
domani
se non stai con me

Sogno i tuoi occhi dentro i miei
e sogno
che un’amica come me
un giorno ti potrà
amare e credere
solo in te.

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La speranza della terra

Testo Della Canzone

La speranza della terra di Gen Verde

Sarà Lui
che con noi tornerà
sulle strade del mondo,
e l’amore fra noi risanerà
le ferite di secoli.

Con Lui,
Vita dell’infinito
portata nei giorni,
potremo passare suila terra
sperando miracoli.

È in mano a noi,
come fragile seme
da gettare nei solchi,
quest’immensa speranza della terra
che attende, attende, attende…

Germoglierà nuova bellezza
sui campi intrisi di dolore,
su questa terra l’armonia
rinascerà dal nostro amore.

E con noi
quest’immenso universo
canterà il Creatore,
con noi.

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La speranza è una stanza

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La speranza è una stanza di Dalida

(di PallaviciniPaolo Conte)

Vedi, la sperauza è una stanza
Col soffitto di stelle
Ma è successo qualcosa

Non andare ti devo parlare
Io pensavo che
Mi bastesse avere te

Ma non è vero ormai
E mi rifugio qui senza te
Vedi, vedi, vedi, vedi

Vedi, la speranza è una stanza
Dove aspetto da sempre
Che succeda qualcosa

Non parlare ti devo lasciare
Non parlare ti devo lasciare

~Musique~

Non parlare ti devo lasciare
Io non so cos’è
Questo mondo intorao a me

Che piange e ride
Ma so che vive, più di te
Vedi, vedi, vedi, vedi

Vedi la speranza è una stanza
Col soffitto di stelle.

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La speranza è una trappola – Linea 77 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La speranza è una trappola – Linea 77

Noi non siamo figli delle stelle, siamo figli delle tenebre
Corpi ben curati che diventeranno cenere
Siamo quelli che occhio per occhio dente per dente
"stupide galline che si azzuffano per niente"
Noi siamo figli di una madre opportunista
Che ci ha partorito con il prezzo dietro al collo
Siamo uno sbaglio. Cani al guinzaglio
Un chiodo messo storto. Carne da macello
E quant'è bello lasciarsi naufragar
In questi giorni neri che sembran cimiteri
Di troie e calciatori, e merde sotto il sole
Che mai diventeranno fiori

Produci, consuma, crepa
Torna casa. Fatti una sega
Guarda la tele, dormi, prega
Di tutto il resto chi se ne frega
Non ci pensare, spera, tifa
Oggi è domenica
C'è la partita
Della tua squadra preferita
Alleluia!

La speranza è una trappola
La pillola magica
La medicina segreta di tutti i governi
Per tenerci zitti e calmi
La speranza è un inganno
Un miraggio
L'illusione
Il peccato che induce in tentazione
È la paura che ci consumerà
La speranza è una trappola

Noi non siamo figli, né di adamo ed eva
Né di una bandiera
Siamo i figli di un paese inesistente
La penisola del bel canto
Un espressione geografica, nient'altro
Siamo schiere di pazienti sotto ipnosi
E come zombie ci nutriamo di casi umani
Intanto, "nel fango affonda lo stivale dei maiali"
Ti prego: spara Juri!
Juri spera
Mentre noi ci lasciamo naufragare in questi giorni neri che sembran cimiteri
Di troie e calciatori, e merde sotto il sole
Che mai diventeranno fiori

La speranza è una trappola
La pillola magica
La medicina segreta di tutti i governi
Per tenerci zitti e calmi
La speranza è un inganno
Un miraggio
L'illusione
Il peccato che induce in tentazione
É la paura che ci consumerà
La speranza è una trappola
Produci, consuma, crepa
Torna casa. Fatti una sega
Guarda la tele, dormi, prega
Di tutto il resto chi se ne frega
Non ci pensare, spera, tifa
Oggi è domenica
C'è la partita
Della tua squadra preferita
Alleluia!
La speranza è una trappola
La pillola magica
La medicina segreta di tutti i governi
Per tenerci zitti e calmi
La speranza è un inganno
Un miraggio
L'illusione
Il peccato che induce in tentazione
É la paura che ci consumerà
La speranza è una trappola

Produci, consuma, crepa
Torna casa. Fatti una sega
Guarda la tele, dormi, prega
Di tutto il resto chi se ne frega
Non ci pensare, spera, tifa
Oggi è domenica
C'è la partita
Della tua squadra preferita
Alleluia!

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La sperlessa

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La sperlessa di Antonio Carcuro

Antonio Carcuro

Chissà costei chi mai sarà
se un nome così strano ha:
sarà una fata, una piratessa
un angelo od una diavolessa?
Da grande far cosa le piacerà
una badessa per caso diventerà?
Ma è inutile tentare d’immaginare
neppure di andare a consultare
il vocabolario o l’enciclopedia
per scoprire chi essa sia
la sperlessa l’ho inventata io
che sono il caruccio di suo zio
e volendoti cercare di aiutare
per riuscire a farti indovinare
ti dico che vive in una città
il fiume Reno vi scorre di là
è poco più di una bambina
ma si dà l’aria d’una signorina
a lei piace farsi guardare
ammirare e pure corteggiare
finge di essere vergognosa
ma diventa subito sdegnosa
appena si vede trascurata
oppure poco considerata
quale che sia l’occasione
su di sè esige l’attenzione
e se poca gliene vuoi dedicare
lei intorno si mette a scalpitare
anche se ascoltarla uno non la vuole
lei comincia a mitragliarlo con le parole
in un minuto ne dice cento forse mille
se non basta si mette a fare anche scintille
questa rappresenta una sua specialità
gliela insegnai a Banzi un po’ di anni fa
però sa essere sempre simpatica
anche se dovesse fare la lunatica
pure se a volte è addosso che ti stressa
lei rimane carina perché è una sperlessa
Stefania è il nome di questa nipote mia
ed è più bella di qualunque mia poesia.

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La spesa

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Sushi e Coca

Testo Della Canzone

La spesa di Marta sui tubi

Un’altra sera a casa a masticare noia e surgelati
La tv vomitava vacui colori, la luce dei pensieri è spenta
Programmerò il mio umore artificialmente e scriverò
un saggio su come perdere
tempo senza sprecare nemmeno un minuto.
Vieni a farmi compagnia fiamma di carta, perditi
con me nel labirinto di un monolocale
a coltivare il miraggio di stare con i piedi per terra
sopra il pavimento di un quinto piano condominiale

E non so come ma arriverò puntuale.

Mi manca un kilo di faccia integrale
e due etti ci comprensione
e un cartone d’ amore a lunga conservazione
non rimane che fare la spesa
Continuare a pagare
per quello che voglio e quello che non ho ancora

E non so dove ma arriverò puntuale

Oh che vasta scelta
mi si presenta
che sceglierò
ma voglio di più
per riempire la cesta
Che sceglierò
Vorrei essere io una volta
scelto

“Sai di vivere una vita che è contronatura, dove un giorno è per la notte
dove la paura va scacciata via in un attimo, in un gesto attento di quell’anima un pò scura che ti
porti dentro. O forse è naturale inseguire il destino, perder l’innocenza per sentirsi bambino e dalle facce appese alle circostanze fai uun sorriso beffardo e non ti accorgi neanche”

“…Di spalle o col viso rivolto alla mia ermeticità gravità,
so di aver dio dentro, ma non è nient’altro che un piacevole stupro,
un fulmine, un fulmine dentro la schiena!”

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La Spesa – Marta Sui Tubi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Spesa – Marta Sui Tubi

Un'altra sera a casa a masticare noia e surgelati
La tv vomita vacui colori, la luce dei pensieri è spenta
Programmerò il mio umore artificialmente e scriverò
Un saggio su come perdere
Tempo senza sprecare nemmeno un minuto
Vieni a farmi compagnia fiamma di carta, perditi
Con me nel labirinto di un monolocale
A coltivare il miraggio di stare con i piedi per terra
Sopra il pavimento di un quinto piano condominiale

E non so come ma arriverò puntuale

Mi manca un kilo di pace integrale
E due etti ci comprensione
E un cartone d' amore a lunga conservazione
Non rimane che fare la spesa
Continuare a pagare
Per quello che voglio e quello che non ho ancora

E non so dove ma arriverò puntuale

Oh che vasta scelta
Mi si presenta
Che sceglierò
Ma voglio di più
Per riempir la cesta
Che sceglierò
Vorrei essere io una volta
Scelto

"Sai di vivere una vita che è contronatura, dove il giorno è per la notte
Dove la paura va scacciata via in un attimo, in un gesto attento di quell'anima un pò scura che ti
Porti dentro. O forse è naturale inseguire il destino, perder l'innocenza per sentirsi bambino e dalle facce appese alle circostanze fai un sorriso beffardo e non ti accorgi neanche"

"...Di spalle o col viso rivolto alla mia ermeticità gravità
So di aver dio dentro, ma non è nient'altro che un piacevole stupro
Un fulmine, un fulmine dentro la schiena!"

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La Spesa – Punkreas Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Spesa – Punkreas

Sempre più ansiosa
Quando esco di casa
E vado a fare la spesa
Incontro gente dalla pelle un po' scura
Forse sono abbronzati ma fanno paura
Anche i bambini fanno finta di chieder moneta
Mi ha detto un amico giù al banco del pesce
"Sta attenta
Di fatto è una banda segreta"
Vorrei vedere il cielo azzurro delle sere
Un poliziotto di quartiere
Un angelo custode
Tenere un vigile per mano
Per poter chiamarlo urbano
Che combatterà i cinesi con un colpo di kung-fu
Vado al parcheggio
E la mia situazione di male va in peggio
Dove c'è un ambulante che propone un affare scottante
Provo tensione
Qui c'è gente che è armata di spugna e sapone
Pienamente d'accordo che vanno arrestati
Perche i vetri li ho appena lavati
Vorrei vedere il cielo azzurro delle sere
Un poliziotto di quartiere
Un angelo custode
Tenere un vigile per mano
Per poter chiamarlo urbano
Che combatterà i cinesi con un colpo di kung-fu
E poco importa se ti gira un po' storta
Se qualcosa va male
Se hai bisogno di un ospedale
Tu stai male ad agosto
Ma c'è posto a Natale
Se una casa ti manca
Quando corri a cercarla
Ti rapina la banca
Ma potremo tornare a fare la spesa
La spesa, noi

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La Spezia dei Re – Uomini di Mare Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Spezia dei Re – Uomini di Mare

{Intro: Fabri Fibra}
Il tempo che non c è...
Che dei Di Mare questo è il gruv
Glin
Ok per la spezia dei re
Per la Terra di Mezzo che c'è in me
Che c'è in te
Nove sette glin

{Strofa 1: Fabri Fibra}
Leggo libri fantasy alla Tolkien, ho quel non so che mi dà Melody
Mi dico di concludere alla Inoki so che
Io nel mio regno non c'ho pasta che imbottisca eccitazioni
A pagamento per visioni ma tizzoni
Tu vuoi il fenomeno dammi il microfono che palpito
Tensioni da svilupparsi in seguito se voglio ti intrattengo così
Io ti rilascio all'mc taci mentre ad alta quota volo tipo Gayardon Patrick
Ho una scrivania su cui trascorro tempi bui
Tempi da paranoia attimi di panico per la mente mia
Mi sveglio sempre più di malavoglia sempre più stanco sempre più
Cerco scrivo perdo tu come Lamù
Nulla cambia tutto è come ieri e accesa è l'abat-jour
Scrivendo testi sopra testi immaginandomi a tu
Difatti pochi quel che so è che se vieni da me
Sai che questo è il mio mondo e del mio mondo sono il re
Attendimi muchacha e fatevi cavalcare
Sai chi vi dà vibrazioni è dei Di Mare l'harem delle tue illusioni
Rimangono illusioni fin quando
Respirando ti controlli ad ogni mio comando
Rivelati succube del mio gioco da con te a puntando tre
Difetti per ogni tuo pregio sentiti a disagio essendo solo
Un trucco che ho per poi non rimaner deluso
Quanto è vero che di ciocco Willy Wonka ne ha di brutto
Fuso di tapis sbianco tipo il Prince Maurice
Se mi si stampa in volto il solco di un lieve sorriso
Ti porto in questo stadio di trance transatlantico in partenza
Il volto tuo mi segue perché sa che ciò è piacevole
Lato è come me io sono fatto così
Se non sei re non sei padrone della spezia che è in te
Resta a stato d'animo quindi dimmi sentendo ciò
Sentendo lo riconosci Uomini Di Mare questo è il gruv
Questo è il gruv

{Outro: Fabri Fibra}
Yeah ok
Per gli artisti figli del Misa
Uomini Di Mare
Tom Bossi supporto tecnologico del suono
Fabri Fill DJ Lato aka Uomini Di Mare
Dal nove sei sbocciati per il nove sette glin

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La spiaggia – Sorge Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La spiaggia – Sorge

Era Oakland o era Pescara
Era il mare oltre la sentina
O le dune dell’Indiana?
Eri tu tra le onde arruginite
Liberato dal senso o ammanettato al destino?
Eri tu o era Mauro
Morto 3 volte e 3 volte rinato?
Eri tu, Em, o sono io
Che arranco a piedi nudi sulle tue orme
Fra la resa e il dominio?
Eri tu, Em, o sono io
L’uomo steso sulla spiaggia, senza documenti
Il fisico di un bambino?
Eri tu, Em, o sono io
Quel corpo riverso sulla sabbia
Vissuto a metà
O solo in cerca di un respiro?

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La spina

Album

È contenuto nei seguenti album:
2003 Gli occhi del musicista

Testo Della Canzone

La spina di Enrico Ruggeri

Come un’ombra scivola via,
è nascosta dentro di me,
prende il tempo all’anima mia
e non capisco cos’è.

E non è, e non è,
perchè sono con te,
il pensiero proibito
che nasce da sè.
E non è, non è che
non ho voglia di te
quando c’è.

Senza un volto e senza un’età,
perchè un corpo solo non ha.
E non è, e non è
sovrapposta con te;
è un’ immagine chiara
che vive da sè.
E non è, non è che
non ho voglia di te
quando c’è.

La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge e sa
che non la troverò,
che non la perderò.

Io non so parlare di lei,
non so dire molto di lei.
Ma non è, ma non è
confusione la mia,
il pensiero proibito
di andarmene via,
via da te, via da me.
Non sentire che c’è
quando c’è.

La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge.
E’ lei:è l’abitudine,
è l’abitudine.

Togli questa spina,
strappa questa spina
che faceva male già da prima.
Punge questa spina,
sanguina la spina
conficcata molto tempo prima.
E’ l’abitudine.

La spina, la spina
è la mia illusione che va.
Mi confonde, mi sorprende;
è una strana fatalità.
Mi distrugge e mi sfugge.
E’ lei:è l’abitudine,
è l’abitudine

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La splendida voce di Vi Skin torna ad emozionare in “Nei guai”, il suo nuovo singolo

Con la sua voce cristallina, in grado di accarezzare le parole e le corde dell’anima di chi l’ascolta, Vi Skin torna ad emozionare con “Nei Guai” (Pako Music Records/Visory Records), il suo nuovo singolo.

L’amore, collante della nostra stessa vita e di riflesso, della musica, è il punto centrale del brano, visto e raccontato però con gli occhi di chi fatica ad avere fiducia in se stesso e di conseguenza, si ritrova a fare i conti con coloro che, percependo questa insicurezza, fanno vacillare ulteriormente autostima ed equilibrio.

La capacità di amare viene spesso definita come innata, istintiva, ma per la giovane artista ciociara, amare è un’arte e, come tutte le arti, partendo da un’inclinazione personale, può essere appresa. Occorre un lungo e complesso percorso, un intenso lavoro su se stessi affinché un individuo possa, nell’atto di amare, preservare, difendere, tutelare e conservare la propria integrità ed individualità. Perché amare non significa annullarsi, perché per amare chi ci circonda occorre prima – e necessariamente – amare chi siamo, includendo debolezze e timori, perché è solo riconoscendoli ed accettandoli che potremmo migliorarci, giorno dopo giorno.

“Nei Guai”, scritta e composta dalla stessa Vi Skin, nasce da una riflessione, un vivido ed intimo confronto che l’artista ha avuto con se stessa: “Come posso donare qualcosa agli altri se prima non riesco a donare nulla a me stessa?”. Ed è proprio da questo quesito e dal seguente viaggio introspettivo che ha preso vita il brano, con l’intento di personificare, di dare un volto alle paure, alle insicurezze, ai dubbi ed alle auto-imposizioni che ciascuno di noi sperimenta nel corso della sua esistenza, iniziando a “corteggiarle” ed a “corteggiarsi”, trasformando tutte quelle schegge di vetro che ledono la nostra serenità in splendidi e luminosi frammenti che arricchiscono il mosaico della nostra vita.

«Amo condividere, amo il dialogo, amo stabilire un contatto – dichiara l’artista –, ma prima di fare queste cose, ho dovuto fare la cosa più difficile. Amarmi. Ascoltarmi. Conoscermi. Ho imparato che abbiamo il potere di scegliere di stare bene; ho imparato a trarre qualcosa di positivo dalle esperienze più amare; poi, ho imparato a rendere produttivo il mio malessere. La musica mi ha donato tanto, mi è stata sempre accanto, mi sembrava giusto restituire, darle qualcosa in cambio e questo brano, un piccolo e prezioso raggio della mia anima, è il mio segno di gratitudine, il mio omaggio, il mio ringraziamento».

«Chi fugge per amore non può trovare pace nel cuore», canta Vi Skin, avvolgendo l’ascoltatore in un delizioso abbraccio musicale, lontano dallo spazio tempo e vicino solo alla parte più intima e profonda di ciascuno di noi.

Un brano per riflettere e per riflettersi, con lo sguardo di chi sa ascoltarsi, quello sguardo che prima di giungere agli occhi, passa attraverso ogni fibra del nostro essere, per poi specchiarsi in una nuova immagine di noi: quella in cui ciò che siamo e ciò che vogliamo essere si equivalgono, con l’umiltà di migliorarsi ogni giorno, facendo sempre un passo avanti e rimanendo fedeli alla concezione che abbiamo della vita.

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La sporca vita

Album

È contenuto nei seguenti album:

1980 Ci vuole orecchio

Testo Della Canzone

La sporca vita di Enzo Jannacci

Se non avessi questa vita morirei
ogni mattina presto il sole non avrei
così ragazzo,così chitarra che non sei
a volertelo spiegare non saprei

Se non avessi questa vita morirei
tutto il mio cielo in questo sonno spenderei
e più ci penso più mi accorgo che così
ogni volta mi ritrovo sempre qui
a far trottare sotto il sole e la notte questa sporca vita
che non ha mai pietà e non è mai finita sennò che si fa?

Se non avessi questa vita morirei
in un terrore di vacanze mi perderei
gioco all’asfalto i piedi non mi reggerei
dalla valvola del cuore perderei

Se non avessi questa vita me ne andrei
sulle scialuppe del mio uguale mi salverei
ma più ci penso e più mi accorgo che così
ogni volta mi ritrovo sempre qui
a far trottare sotto il sole e la notte questa sporca vita
che non ha mai pietà e non è mai finita sennò che si fa?

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La sporca vita – Enzo Jannacci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sporca vita – Enzo Jannacci

Se non avessi questa vita morirei
Ogni mattina presto il sole non avrei
Così ragazzo, così chitarra che non sai
A volertelo spiegare non saprei

Se non avessi questa vita morirei
Tutto il mio cielo in questo sonno spenderei
E più ci penso più mi accorgo che è così
Ogni volta mi ritrovo sempre qui
A far trottare sotto il sole e la notte questa sporca vita
Che non ha mai pietà e non è mai finita
Se no che si fa?

Se non avessi questa vita morirei
In un terrore di vacanze mi perderei
Sopra l’asfalto in piedi non mi reggerei
Dalla valvola del cuore perderei

Se non avessi questa vita me ne andrei
Sulle scialuppe del mio cuore mi salverei
Ma più ci penso più mi accorgo che è così
Ogni volta mi ritrovo sempre qui
A far trottare sotto il sole e la notte questa sporca vita
Che non ha mai pietà e non è mai finita
Se no che si fa?

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La sposa

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sposa di Giuni Russo

Sei cresciuta come un cedro del Libano
Come un cipresso sui monti dell’Ermon
Come un ulivo maestoso in pianura
Sei cresciuta come un platano
Come palma in Engaddi
E le rose in Gerico
E rigogliosa come lampo di fuoco
Fuoco che mi inebria
Sai di cinnamomo mirra onice storace
E fra mille e mille ti riconoscerei
Dimmi anima mia dimmi dove si nasconde
Dov’è l’acqua che disseterà me
Dimmi anima mia il segreto dell’amante
Il segreto che ti lega a me.
Sei più dolce e bella del miele vergine
Ed è profumo il suono del suo nome
Come il sale in Engaddi
Sale come polvere
Sai di cinnamomo mirra onice storace
E fra mille e mille ti riconoscerei
Dimmi anima mia la paura dell’amante
Dell’amante che in me cerca te
Dimmi anima mia come nascere dal niente
Se non ho che te resta con me
Dimmi anima mia come nascere dal niente
Se non ho che te resta con me
Dimmi anima mia il segreto dell’amante
Dell’amante che resta con me

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La sposa – Gioacchino Belli

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La sposa – Gioacchino Belli di Gioacchino Belli

di Gioacchino Belli

Eppuro avanti a te, core mio bello,
sibbè che sana nun me ciài trovata,
gnisunantro m’ha fatto er giucarello:
e ècchete la cosa com’è annata.

Un giorno in d’un ortaccio a Marmorata,
pe curre appresso a un maledett’ucello
scivolo: un pass’in farzo, una scosciata,
‘na distrazzion de nerbi…, ecco er fraggello!

Pe fatte vede che nun so’ bucìe,
te dico che fu tanta la pavura,
che m’agnedeno via le cose mie.

Eppoi me pare ‘na caricatura
sto sano o rotto, e ste cojonerie:
io ciò er bucio? e tu er cazzo che l’attura.

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La sposa – Giuni Russo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sposa – Giuni Russo

Sei cresciuta come un cedro del Libano
Come un cipresso sui monti dell'Ermon
Come un ulivo maestoso in pianura
Sei cresciuta come un platano
Come palma in Engaddi
E le rose in Gerico
E rigogliosa come lampo di fuoco
Fuoco che mi inebria
Sai di cinnamomo mirra onice storace
E fra mille e mille ti riconoscerei
Dimmi anima mia dimmi dove si nasconde
Dov'è l'acqua che disseterà me
Dimmi anima mia il segreto dell'amante
Il segreto che ti lega a me
Sei più dolce e bella del miele vergine
Ed è profumo il suono del suo nome
Come il sale in Engaddi
Sale come polvere
Sai di cinnamomo mirra onice storace
E fra mille e mille ti riconoscerei
Dimmi anima mia la paura dell'amante
Dell'amante che in me cerca te
Dimmi anima mia come nascere dal niente
Se non ho che te resta con me
Dimmi anima mia come nascere dal niente
Se non ho che te resta con me
Dimmi anima mia il segreto dell'amante
Dell'amante che resta con me

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La sposa – Mango

Album

È contenuto nei seguenti album:

2011 La terra degli aquiloni

Testo Della Canzone

La sposa – Mango di Mango

Perchè l’amore è pensiero io ripenso a te
anche tu lo fai quando pensi a me
e’ numeroso l’amore in una vita ma
uno è solo e sai solo piu’ forte
e non lo dirai, non lo dirai
a che pensi nei silenzi che fai
pensi di noi la verità
a niente dirai non ho niente dirai
sinceramente
io non ho niente
se il sentimento è sentire io sento te
come un canto che
fa cantare me
e cosa fai tu cosa fai di un’amore innamorato di te
io non vorrei dire di piu’
però canterei con la facilità dell’acqua in mare
di te nel cuore
l’amore forse è fortuna non ti guarda in faccia e non sa chi sei
ma io lo so sei la sposa
la sposa mia qualche che sia
la vita
la sposa mia quale che sia
la vita
la sposa mia quale che sia
la vita

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Accordi

     
D#                       A#
PERCHE' L'AMORE E' PENSIERO IO RIPENSO A TE

G#6      Cm7                     G#9
ANCHE TU LO FAI QUANDO PENSI A ME UH AH...

D#               A#
E' NUMEROSO L'AMORE IN UNA VITA MA

G#6      Cm7                     D#sus4
UNO E' SOLO E SAI SOLO PIU' FORTE

D#9          D#               A#
E NON LO DIRAI... NON LO DIRAI

         G#6                  D#9
A CHE PENSI NEI SILENZI CHE FAI

           D#           A#    Fm7
PENSI DI NOI LA VERITA' A NIENTE DIRAI

           Cm7           G#9
NON HO NIENTE DIRAI SINCERAMENTE IO NON HO NIENTE



D# D#9 Fm7 Cm7 G#9


D#                       A#
SE IL SENTIMENTO E' SENTIRE IO SENTO TE

G#6        Cm7
come un canto che

             G#9       D#9
fa cantare me, eh eh eh

         D#           A#
E COSA FAI TU COSA FAI

         G#6
DI UN AMORE INNAMORATO DI TE

D#9         D#
IO NON VORREI DIRE DI PIU'

A#9 Fm7                 Cm7
pero' canterei con la facilita'

    G#9
dell'acqua in mare di te nel cuore

   D#   D#9
EH UH AH 

Fm7            D#9
TU TU TU TU TU EH EH

D#                      A#
l'amore forse e' fortuna

           Fm7                          Gm
non ti guarda in faccia e non sa chi sei

D#                      A#
ma io lo so sei la sposa

         Fm          Fm7
TU TU TU TU TU TU TU TU

           F              C
la sposa mia quale che sia

     A#6
LA VITA, AH AH UH

FM7        F              C
la sposa mia quale che sia

     D#9   A#6 Fm7 D#6
LA VITA UUH        

           D#             D#9 Fm7
la sposa mia quale che sia tu    tu tu 

D#6         G#9
tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu tu

G#        D#
UMH, LA MIA...

***

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La sposa – Mango Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sposa – Mango

Perchè l'amore è pensiero io ripenso a te
Anche tu lo fai quando pensi a me
E' numeroso l'amore in una vita ma
Uno è solo e sai solo piu' forte
E non lo dirai, non lo dirai
A che pensi nei silenzi che fai
Pensi di noi la verità
A niente dirai non ho niente dirai
Sinceramente
Io non ho niente
Se il sentimento è sentire io sento te
Come un canto che
Fa cantare me
E cosa fai tu cosa fai di un'amore innamorato di te
Io non vorrei dire di piu'
Però canterei con la facilità dell'acqua in mare
Di te nel cuore
L'amore forse è fortuna non ti guarda in faccia e non sa chi sei
Ma io lo so sei la sposa
La sposa mia qualche che sia
La vita
La sposa mia quale che sia
La vita
La sposa mia quale che sia
La vita

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La sposa bambina

Album

È contenuto nei seguenti album:
1989 Segni d’amore

Testo Della Canzone

La sposa bambina di Ivan Graziani

La sposa bambina di quattordici appena cioccolatina in una terra ancora straniera guarda la pioggia che si fa più fredda e neve diventerà. E non è il leone, oh no, né i tetti d’oro d’Israele a segnarle il cuore, il suo cuore di bambina ma un ragazzo di guerra della sua stessa patria ma non della sua stessa terra. Ma lei questa notte andrà a cantare per lui in chiesa fra le candele accese e il canto salirà come una preghiera “Perdonalo se puoi se lui ucciderà se si difenderà laggiù se si difenderà laggiù…” E’ la luna e la stella a spiare questa notte la sposa bambina, bella, cioccolatina sopra il monte che come Giulietta vorrebbe smetterla farla finita ma guarda un piccolo abete soffocato dalla neve gli scoglie la chioma teneramente lo libera dalle catene perché come un bambino il bambino che le cresce dentro, anche lui vivrà. Il bambino che le cresce dentro, anche lui vivrà… E il muro, ogni muro sarà un deserto e il pianto, diventerà un mare azzurro e aperto e il canto, salirà come una preghiera perdonalo se puoi, se lui ucciderà se si difenderà laggiù se si difenderà laggiù…

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Accordi

     
   G             Em               C    G           D
La sposa bambina di quattordici appena cioccolatina

Em
in una terra ancora straniera 

                  D                    G                D C
guarda la pioggia che si fa più fredda e neve diventerà.  


G
E non è il leone, oh no, 

C9                     C              G        D
né i tetti d’oro d’Israele a segnarle il cuore,

C9                C           Em
il suo cuore di bambina ma un ragazzo di guerra 

D                                            G        G6 C
della sua stessa patria ma non della sua stessa terra.   

   D9  G                    C
Ma lei questa notte andrà a cantare 

    D9  G                              C
per lui in chiesa fra le candele accese

  D9       G               C
e il canto salirà come una preghiera 

                   D
"Perdonalo se puoi se lui ucciderà se si difenderà laggiù 


G Am C G Am C G Am


C        G
se si difenderà laggiù..." 

C F G                      D C
    E’ la luna e la stella   a spiare questa notte 

   G              D6     C9           C
la sposa bambina, bella, cioccolatina sopra il monte 

    Em             D
che come Giulietta vorrebbe smetterla 

                       G               D
farla finita ma guarda un piccolo abete

C9                C              G
soffocato dalla neve gli scoglie la chioma 

  D6        Am          C                 Em
teneramente lo libera dalle catene perché come un bambino 

D                 D9                   G
il bambino che le cresce dentro, anche lui vivrà. 

D                                      G         G7 C
Il bambino che le cresce dentro, anche lui vivrà…   

  Am       G                 C
E il muro, ogni muro sarà un deserto 

  Am         G                              C
e il pianto, diventerà un mare azzurro e aperto 

  Am        G               C
e il canto, salirà come una preghiera 

                   Am       D
perdonalo se puoi, se lui ucciderà se si difenderà laggiù 

G C G C G Am C G Am C6 C9 G C G

***

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La sposa che ride

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sposa che ride di Franco Fanigliulo

(Fanigliulo-Guzzetti)
Se non potessi, se non potessi, un giorno mi sentirai,
ridere a denti stretti per non voltarsi mai.
Tu non volevi, tu non volevi, corri più forte di lei,
ma stai per annegare, perchè mai non ti vuoi aggrappare.

E adesso guardala, viva la sposa che ride,
e prendila, evviva la sposa che uccide.

Verso l’altare, come un attore, nella perfetta omertà,
lascia che lei rida tanto è sempre distratta alla guida.

E adesso guardala, viva la sposa che ride,
e prendila, evviva la sposa che uccide.

Se non potessi, se non potessi, un giorno tu mi vedrai,
in fila dietro i santi,
dire che siamo tutti contenti.
O sole magnifico di quest’aurora che è nuda già
sei splendido con quella parvenza di giuda.

E adesso guardala, viva la sposa che ride,
e prendila, evviva la sposa che uccide.
e prendila, evviva la sposa che uccide.

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La sposa del diavolo

Album

È contenuto nei seguenti album:
2004 Segreti trasparenti

Testo Della Canzone

La sposa del diavolo di Massimo Bubola

Ti ho cercata, amore, ti ho cercata così a lungo
ho viaggiato i sette mari, i quattro angoli del mondo
potevo sposare la figlia di un re
ma l’ho lasciata pensando a te –

– Se tu l’hai lasciata, allora sei da biasimare
inconsolata starà lì ad aspettare
io invece ho un marito, fa il muratore
per niente al mondo spezzerei il suo cuore –

– Dimentica, dimentica il tuo bel muratore
sali sulla nave del tuo ritrovato amore
ti porterò dove c’è sempre il sole
laggiù in Italia dove nascono le rose –

– Ho due bambini che non sanno camminare
dovrò baciarli fino a farli addormentare
poi uscirò con il primo chiaro
e salirò sopra il tuo veliero –

Navigammo cento giorni e poi quattro settimane
il nostro amore era un tuono, una tempesta senza fine.
Oro e diamanti dalla testa ai piedi
sei marinai pronti a quel che chiedi.

– Perché piangi amore mio, perché piangi dolce sposa
piangi tuo marito o piangi forse la tua casa? –
– Piango i miei bambini, mi mancano
sento nel vento che mi chiamano –

– Che isole son quelle, bianche come neve? –
– Sono il Paradiso che non potremo mai vedere –
– Che isole son quelle, nere di carbone? –
– Sono l’Inferno dove andremo insieme –

Così il veliero cominciò a vacillare
come se un mostro lo tirasse in fondo al mare
tre volte girò nel gorgo scuro
tre volte girò poi sparì nel buio

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La sposa del diavolo – Massimo Bubola Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sposa del diavolo – Massimo Bubola

(parole di M. Bubola - musica di M. Gazich e M. Bubola)

Ti ho cercata, amore, ti ho cercata così a lungo
Ho viaggiato i sette mari, i quattro angoli del mondo
Potevo sposare la figlia di un re
Ma l'ho lasciata pensando a te -

- Se tu l'hai lasciata, allora sei da biasimare
Inconsolata starà lì ad aspettare
Io invece ho un marito, fa il muratore
Per niente al mondo spezzerei il suo cuore -

- Dimentica, dimentica il tuo bel muratore
Sali sulla nave del tuo ritrovato amore
Ti porterò dove c'è sempre il sole
Laggiù in Italia dove nascono le rose -

- Ho due bambini che non sanno camminare
Dovrò baciarli fino a farli addormentare
Poi uscirò con il primo chiaro
E salirò sopra il tuo veliero -

Navigammo cento giorni e poi quattro settimane
Il nostro amore era un tuono, una tempesta senza fine
Oro e diamanti dalla testa ai piedi
Sei marinai pronti a quel che chiedi

- Perché piangi amore mio, perché piangi dolce sposa
Piangi tuo marito o piangi forse la tua casa? -
- Piango i miei bambini, mi mancano
Sento nel vento che mi chiamano -

- Che isole son quelle, bianche come neve? -
- Sono il Paradiso che non potremo mai vedere -
- Che isole son quelle, nere di carbone? -
- Sono l'Inferno dove andremo insieme -

Così il veliero cominciò a vacillare
Come se un mostro lo tirasse in fondo al mare
Tre volte girò nel gorgo scuro
Tre volte girò poi sparì nel buio

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La sposa del mare – Kasmata Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sposa del mare – Kasmata

Casa, casa
Dove cammini è casa
Sulla strada perdi le tracce
Di una te ormai lontana
Rema schiava ma non
C'è rotta che
Ti salvi
Dall'onda

Scogli, àncore e fame
Prigioniera di questo mare
Lasciati annegare
Non è tempo di
Sposare il mare

E tam-tam-tam
Via dall'altare
E tam-tam-tam
Rema e canta
Tam tam tam

Ma io non tornerò
(io ritornerò)
Ma io non tornerò
(io ritornerò)
Io non tornerò
(io ritornerò)

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La sposa morta

Testo Della Canzone

La sposa morta di Canzoni Fiorentine

Canzoni della Toscana

Son sei mesi che faccio il soldato,
‘na letterina la vidi arrivà.

«Sarà forse la mia morosa
che io lasciai sul letto ammalà»

Quando fui vicino al paese
campane a morto sentivo sonà.

«Sarà forse la mia morosa
che io lasciai nel letto ammalà»

«Portantino che porti quel morto,
oh, per piacere, riposati un po’».

Ed alzando quel bel velo bianco
la testa morta la vidi apparì.

Le sue labbra odoravan di terra,
mentre prima di rosa e di fió.

«Se da viva non l’ho mai baciata,
ora da morta la voglio bacià».

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La sposa occidentale

Album

È contenuto nei seguenti album:

1990 La sposa occidentale

Testo Della Canzone

La sposa occidentale di Lucio Battisti

(di Lucio Battisti)

Non dobbiamo avere pazienza ma campare pretese intorno a noi.
Come in un assedio ed essere aggrediti dalle donne più voluminose.
Un fiore che, un fiore io non te l’ho mai portato
Vuoi improvvisato o vuoi confezionato, ma trasferisco da te tutti i fiorai
Ed è più facile a dirsi e infatti te lo dico.
Ti piacciono i dolci ed io sul tuo terrazzo impianto
Un’impastatrice industriale che mescola sciolina alla crema per le scale
Se tu ti vesti io sul tuo balcone faccio calare in forma di indumenti
tutti i paracadute ed un tendone bianco da sceicco
e la sua scimitarra per fermaglio ed è più facile a dirsi che a dimostrarlo falso
e infatti te lo dico perché non basta il pensiero.
Vuoi prendere un treno di notte pieno di paralumi e di damasco per dormire
Se no a che serve un treno ?
Alzo con le mie leve tutti i binari e senza alcun disagio di partire in discesa
Scivolano da te tutti i vagoni.
Detto così è semplice, infatti lo è detto così.
Ti lascio immaginare cosa succederebbe se tu volessi bere,se tu volessi nuotare
se tu volessi l’ultimo centimetro di cima del monte che ti pare
per farne niente o per otturare un buchetto qualsiasi in fondo ad un mare.
Trascurando il tempo ed il riso tu escludi le risorse più abusive
Che sono state mai precise come sul tuo bel viso rilassato e inespressivo
Se nulla capivo qui tu finalmente nulla lasciavi germogliare sulla brulla
Paradossale tra noi però infondata come sono i leoni ammattiti e marroni.
Lasciando immaginare la sposa occidentale
La sposa occidentale che sembra quasi ridere e invece lei respira quasi piangere ma gira
Dall’altra parte il viso ma ritorna portando sue notizie inaspettate Eh eh eh
Amando tutto ciò che adora chiama quando mi fittizi le cose
Così semmai le rose son spasimi per ora.

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Accordi

   
Si                                       Mi          Fa#

Si                                                           Mi                   Fa#
Non dobbiamo avere pazienza ma campare pretese intorno a noi.
Si                                                                    Mi                       Fa#
Come in un assedio ed essere aggrediti dalle donne più voluminose.
      Si                                
Un fiore che, un fiore io non te l’ho mai portato
Mi                              Fa#                            Sol#m                    Fa#
Vuoi improvvisato o vuoi confezionato, ma        trasferisco da te tutti i fiorai 
              Mi                     Fa#                         Si                               Mi               Fa#
Ed è più facile a dirsi               e infatti te lo dico.
                       Si          Mi                Fa#
Ti piacciono i dolci ed io sul tuo terrazzo impianto
Si                                                Mi                             Fa#
Un’impastatrice industriale che mescola sciolina alla crema per le scale
Mi                Fa#                       Si
Se tu ti vesti io sul tuo balcone     faccio calare in forma di indumenti
  Mi                                    Fa#                          Sol#m
tutti i paracadute ed un tendone bianco da sceicco
                    Fa#                                        Mi                                       Fa#
e la sua scimitarra per fermaglio ed è più facile a dirsi        che a dimostrarlo falso

Mi                         Fa#                          Si                       Mi            Fa#              Si                            MI            Fa#      
e infatti te lo dico perché non basta il pensiero.
         Si                                                            Mi                                    Fa#
Vuoi prendere un treno di notte pieno di paralumi e di damasco per dormire
                                  Si                       Mi          Fa#
Se no a che serve un treno ?
Si                                                                          Mi
Alzo con le mie leve tutti i binari e senza alcun disagio di partire in discesa
Fa#                             Si
Scivolano da te tutti i vagoni.
                                       Mi                       Fa#             Si                             Mi             Fa#
Detto così è semplice, infatti lo è detto così.
     Si                                                              Mi
Ti lascio immaginare cosa succederebbe se tu volessi bere,
Fa#                            Si
       se tu volessi nuotare
            Mi                                        Fa#                             Si
se tu volessi l’ultimo centimetro di cima del monte che ti pare
               Mi                                                                                                                Si                              Mi       Fa #
per farne niente o per otturare un buchetto qualsiasi in fondo ad un mare.
Si                                                               Mi            Fa#            
Trascurando il tempo ed il riso tu escludi le risorse più abusive
        Si                                                            Mi                      Fa#
Che sono state mai precise come sul tuo bel viso rilassato e inespressivo 
Si                                                  Mi                             Fa#
Se nulla capivo qui tu finalmente nulla lasciavi germogliare sulla brulla
Sol#m                            Fa#                                 Mi                 Fa#                           Si                
             Paradossale tra noi però infondata come sono i leoni          ammattiti e marroni.
      Mi                            Fa#                           Si
Lasciando immaginare         la sposa occidentale
                                                                               Mi                    Fa#                              Si              Mi    Fa#
La sposa occidentale che sembra quasi ridere e invece lei respira      quasi piangere ma gira       
        Sol#m                          Fa#         Mi                             Fa#              Si                              Mi        Fa#     
Dall’altra parte il viso ma ritorna              portando sue notizie inaspettate                  Eh eh eh
    Si                                       Mi                     
Amando tutto ciò che adora chiama quando mi fittizi le cose 
Fa#                           Si               Mi        Fa#                            Si                   Mi            Fa#
       Così semmai le rose                                 son spasimi per ora.

Si                    Mi          Fa#          

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La sposa occidentale – Lucio Battisti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sposa occidentale – Lucio Battisti

Non dobbiamo avere pazienza, ma
Accampare pretese intorno a noi
Come in un assedio, ed essere aggrediti
Dalle voglie più voluminose:
Un fiore, che è un fiore
Io non te l'ho mai portato
Vuoi improvvisato, vuoi confezionato, ma
Trasferisco da te tutti i fiorai
È più facile a dirsi
E infatti te lo dico
Ti piacciono i dolci
Ed io sul tuo terrazzo impianto
Un'impastatrice industriale
Che mescola e sciorina la crema per le scale
Se tu ti vesti, io sul tuo balcone
Faccio calare in forma d'indumenti
Tutti i paracaduti ed un tendone bianco da sceicco
E la sua scimitarra per fermaglio
Ed è più facile a dirsi che a dimostrarlo falso
E infatti te lo dico perché non basta il pensiero
Vuoi prendere un treno di notte
Pieno di paralumi e di damasco per dormire
Sennò a che serve un treno:
Alzo con le mie leve tutti i binari
E, senza alcun disagio di viaggiare in discesa
Scivolano da te tutti i vagoni
Detto cosi' e' semplice e infatti lo e' detto cosi'
Ti lascio immaginare cosa succederebbe
Se tu volessi bere, se tu volessi nuotare
Se tu volessi l'ultimo centimetro di cima
Del monte che ti pare
Per farne niente o per otturare
Un buchetto qualsiasi in fondo a un mare
Trascurando il tempo ed il riso
Tu escludi le risorse più abusive
Che sono state mai precise come
Sul tuo bel viso rilassato ed inespressivo
Se nulla capivo, qui tu finalmente
Nulla lasciavi germogliare sulla brulla
Paradossale, tra noi terra infondata
Dove sono i leoni
Ammattiti e marroni
Lasciando immaginare
La sposa occidentale
La sposa occidentale che sembra quasi ridere
E invece lei respira
Quasi piangere, ma gira
Dall'altra parte il viso, ma ritorna
Portando sue notizie inaspettate;
Amando tutto ciò che adora
Chiama con nomi fittizi le cose:
Così, semmai, le rose
Son spasimi, per ora

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La sposa rubata

Album

È contenuto nei seguenti album:
1977 La pulce d’acqua

Testo Della Canzone

La sposa rubata di Angelo Branduardi

(di Angelo BranduardiZappa)

Da tre notti non riposo
resto ad assoltare :
è la vipera che soffia,
soffia presso l’acqua.
Ho composto un canto nuovo,
vieni ad ascoltare
della sposa che al banchetto
mai più ritorno fece.
C’era un invitato in più
che la rimirava:
“Alla mia gente vorrei mostrare
il tuo abito da sposa”.
Lei ingenua lo segui`
cerca di tornare,
fino a notte attesa,
lei non ritornò.
Se ne andava in piena notte
da solo un suonatore,
ma davanti gli si parò
il signore sconosciuto:
“Forse tu cerchi la sposa
che andò perduta,
se hai cuore di seguirmi
da lei ti condurrò”.
E una barca lo portò
lungo un’acqua scura,
ritrovò la sposa
e aveva vesti d’oro.
“Il mio anello ti darò,
portale al mio uomo,
qui non soffro più
nè male nè desiderio”.
Il suonatore si girò,
fece un solo passo
poi gridare ia senti`
nell ‘acqua che la soffocava,
Come luce lei brillava
quando sposa andò,
dove mai l’avrà portata
il signore che la rubò.
Da tre notti non riposo
resto ad ascoltare:
è la vipera che soffia,
soffia presso l’acqua.

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Accordi

   

              RE- DO LA- FA DO RE- 
RE-           DOLA-     FA            DOLA-
Da tre notti non riposo resto ad ascoltare:
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
è la vipera che soffia, soffia presso l'acqua.
RE-           DOLA-     FA            DOLA-
Ho composto un canto nuovo vieni ad ascoltare
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
della sposa che al banchetto mai più ritorno fece.
 
FA           DO          RE-        LA-
C'era un invitato in più che la rimirava:
 SIb               LA-             Sib   DO    RE-
"alla mia gente vorrei mostrare il tuo abito da sposa".
RE-           DOLA-     FA            DOLA-
Lei ingenua lo seguì certa di tornare,
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
fino a notte attesa, lei non ritornò
 
RE-           DOLA-     FA            DOLA-
Se ne andava in piena notte da solo un suonatore,
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
ma davanti gli si parò il signore sconosciuto:
RE-           DOLA-     FA            DOLA-
"forse tu cerchi la sposa che andò perduta,
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
se hai cuore di seguirmi da lei ti condurrò".
 
 
FA           DO          RE-        LA-
E una barca lo portò lungo un'acqua scura,
SIb               LA-             Sib   DO    RE-
ritrovò la sposa e aveva vesti d'oro
RE-           DOLA-     FA            DOLA-
"il mio anello ti darò portalo al mio uomo,
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
qui non soffro più né male né desiderio".
 
RE- DO LA- FA DO RE- 
 
RE-             DOLA-     FA            DOLA-
Il suonatore si girò, fece un solo passo
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
poi gridare la sentì nell'acqua che la soffocava.
FA           DO          RE-        LA-
Come luce lei brillava quando sposa andò,
SIb               LA-             Sib   DO    RE-
dove mai l'avrà portata il signore che la rubò?
 
RE-              DOLA-     FA            DOLA-
Da tre notti non riposo resto ad ascoltare:
RE-      RE-DO  FA      FA     DO     RE-
È la vipera che soffia, soffia presso l'acqua.
 
RE- DO LA- FA DO RE- RE

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La sposa rubata – Angelo Branduardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sposa rubata – Angelo Branduardi

Da tre notti non riposo
Resto ad assoltare :
È la vipera che soffia
Soffia presso l'acqua
Ho composto un canto nuovo
Vieni ad ascoltare
Della sposa che al banchetto
Mai più ritorno fece
C'era un invitato in più
Che la rimirava:
"Alla mia gente vorrei mostrare
Il tuo abito da sposa"
Lei ingenua lo segui'
Cerca di tornare
Fino a notte attesa
Lei non ritornò
Se ne andava in piena notte
Da solo un suonatore
Ma davanti gli si parò
Il signore sconosciuto:
"Forse tu cerchi la sposa
Che andò perduta
Se hai cuore di seguirmi
Da lei ti condurrò"
E una barca lo portò
Lungo un'acqua scura
Ritrovò la sposa
E aveva vesti d'oro
"Il mio anello ti darò
Portale al mio uomo
Qui non soffro più
Nè male nè desiderio"
Il suonatore si girò
Fece un solo passo
Poi gridare ia senti'
Nell 'acqua che la soffocava
Come luce lei brillava
Quando sposa andò
Dove mai l'avrà portata
Il signore che la rubò
Da tre notti non riposo
Resto ad ascoltare:
È la vipera che soffia
Soffia presso l'acqua

Ecco una serie di risorse utili per Angelo Branduardi in costante aggiornamento

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La squadra del cuore

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 Mundial goal
2006 Crocodile Music
2007 Le canzoni di nonna Pina – Greatest Hits
2008 Le canzoni di nonna Pina Story
2008 Natale con nonna Pina
2009 Nonna Pina Sprint – Le tagliatelle di nonna Pina… e molte altre
2011 Supercampioni

Testo Della Canzone

La squadra del cuore di Giorgio Vanni

(Alessandra Valeri ManeraMax Longhi, Giorgio Vanni)

Forza, forza alè,

che campioni, alè!

…………

Sento

che è arrivato il gran momento,

sfoderando il mio talento

fra gli applausi segnerò.

Pronto

a lanciarmi in questo incontro,

assaporo già il trionfo

per le reti che farò.

In un contropiede

io scarto il portiere

e regalo un grande gol!

La squadra del cuore

è fatta di campioni:

non sbaglia un rigore,

siamo i migliori

e il pubblico lo sa.

La squadra del cuore

affronta mille scontri,

non ha mai timore

siamo i più forti,

la squadra del cuore.

…………

In un contropiede

io scarto il portiere

e regalo un grande gol!

La squadra del cuore

è fatta di campioni:

non sbaglia un rigore,

siamo i migliori

e il pubblico lo sa.

La squadra del cuore

affronta mille scontri,

non ha mai timore

siamo i più forti,

la squadra del cuore.

Noi giochiamo sempre a tutto campo,

palla al piede, scatto e agilità,

vista questa realtà

la vittoria non ci sfuggirà.

Tutto lo stadio!!!

La squadra del cuore

è fatta di campioni:

non sbaglia un rigore,

siamo i migliori

e il pubblico lo sa.

La squadra del cuore

affronta mille scontri,

non ha mai timore

siamo i più forti,

la squadra del cuore.

Forza, forza alè,

che campioni, alè!

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La squadra è dura al lavoro

Album

È contenuto nei seguenti album:
2008 Scimmie d’amore

Testo Della Canzone

La squadra è dura al lavoro di Amari

(Instrumental)

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La stagia de Thor

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 Arìs del paradis

Testo Della Canzone

La stagia de Thor di I Luf

Canzoni popolari Lombardia

Chissà cumè l’è stada chissà cumè la sarà,
o truaa ‘na STAGIA in mezz al vangaà,
la STAGIA d’un vichingo volta un meter e mez
m’è bastaa sfiural per taja in mezz un ghezz.
La lusiva püsee de la Madona e di soo or,
l’era la STAGIA la SPADA de Thor!

Chissà cumè l’è stada, so birlà in mezz a un sogn
e l’era püsee bell che birlà in di scarion,
soo diventaa un vikingo ul vikingo di paison,
soo diventaa un vikingo con la stagia in man.
Se troeuj in gir la stria ghe foo cambia culur,
el diaul e la sua cua el scapa en del Signor,
se la foo girà in del ceel ghe foo la cua ai stell,
scurti ul resegon a la grigna ghe foo ‘l barbell

La lusiva püsee de la Madona e di soo or,
l’era la STAGIA la SPADA de Thor! 2V.

Un porcu e ‘na preghiera e pizzi una candila,
soo diventaa un vikingo vikingo del domila,
quand ghe n’hoo piee i ball scurti i de a la settimana,
feripula stela e foeuch in del ceel de Premana.
E quand che saroo mort, voeuri mia una crus,
sfilzum giò la STAGIA che me darà la luus,
la mia anima l’è un praa che specia la rugiada,
se naroo a l’infernu ruaraà una quaj pisada.

Ma fen che saroo in vita lasum ul me sogn,
lasum la mia STAGIA, ul me vikingo di paison,
ma fen che saroo in vita lasum ul me sogn,
lasum la mia STAGIA, ul me vikingo di paison

La lusiva püsee de la Madona e di soo or,
l’era la STAGIA la SPADA de Thor! 2VOLTE

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Accordi

     

MI   LA   MI  LA   4 VOLTE


MI                           LA                    MI
Chissà cumè l’è stada chissà cumè la sarà,
MI                            LA               MI
o truaa ‘na STAGIA in mezz al vangaà,
LA                           MI
la STAGIA d’un vichingo volta un meter e mez
SI                             LA                     MI
m’è bastaa sfiural per taja in mezz un ghezz.
LA                           MI
La lusiva püsee de la Madona e di soo or,
SI                        LA            MI
l’era la STAGIA la SPADA de Thor!

Chissà cumè l’è stada, so birlà in mezz a un sogn
e l’era püsee bell che birlà in di scarion,
soo diventaa un vikingo ul vikingo di paison,
soo diventaa un vikingo con la stagia in man.
Se troeuj in gir la stria ghe foo cambia culur,
el diaul e la sua cua el scapa en del Signor,
se la foo girà in del ceel ghe foo la cua ai stell,
scurti ul resegon a la grigna ghe foo ‘l barbell

LA                           MI
La lusiva püsee de la Madona e di soo or,
SI                        LA             MI
l’era la STAGIA la SPADA de Thor!   2V.

Un porcu e ‘na preghiera e pizzi una candila,
soo diventaa un vikingo vikingo del domila,
quand ghe n’hoo piee i ball scurti i de a la settimana,
feripula stela e foeuch in del ceel de Premana.
E quand che saroo mort, voeuri mia una crus,
sfilzum giò la STAGIA che me darà la luus,
la mia anima l’è un praa che specia la rugiada,
se naroo a l’infernu ruaraà una quaj pisada.

Ma fen che saroo in vita lasum ul me sogn,
lasum la mia STAGIA, ul me vikingo di paison,
ma fen che saroo in vita lasum ul me sogn,
lasum la mia STAGIA, ul me vikingo di paison

La lusiva püsee de la Madona e di soo or,
l’era la STAGIA la SPADA de Thor! 2VOLTE

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La Stagione – Giacomo Luridiana Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stagione – Giacomo Luridiana


Questa è la stagione delle foglie
Prima di quella della neve
Ci chiaman fuori con i loro colori
Tre settimane prima di morire
Tre settimane prima di morire
E la paura di perderti diventa
La gioia di averti almeno qui per ora
E firmerei subito per rimanere
Per sempre in questa piccola routine
Per sempre in questa piccola routine

Ma il pensiero di accendere il fuoco ogni mattina a colazione
E vivere di storie immaginate dentro al tronco di una betulla
Si sta già trasformando nel pensiero che quel fuoco un giorno
Con gli occhi lucidi mi implorerà di servirgli la betulla per cena

E la stagione delle foglie e la stagione della neve
Lasceranno il posto alla stagione della fame
La stagione delle foglie, la stagione della neve
Lasceranno il posto alla stagione della fame

Quindi scusami davvero amore
Se non so più credere alle fiabe
Ma non voltar le pagine del calendario
Purtroppo ancora non fa fermare il tempo
Purtroppo ancora non fa fermare il tempo

E il pensiero di accendere il fuoco ogni mattina a colazione
E vivere di storie immaginate dentro al tronco di una betulla
Si sta già trasformando nel pensiero che quel fuoco un giorno
Con gli occhi lucidi mi implorerà di servirgli la betulla per cena

E la stagione delle foglie e la stagione della neve
Lasceranno il posto alla stagione della fame
La stagione delle foglie, la stagione della neve
Lasceranno il posto alla stagione della fame

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La stagione dei disinganni

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stagione dei disinganni di Anna Oxa

(Testo: Alberto Salerno – Musica: Fio Zanotti e Gianni Belleno)

Sono come un buco nei miei sentimenti
le stagioni dei disinganni
lasciano un dolore che non è un mal di denti
e passa come quando hai vent’anni.
Scrivo poche righe per chi se n’è andato
e da me non ritornerà.
Mentre guardo fuori si è già il cielo ambrato
di una strana perplessità.
Forse è aceto questo vino
forse è duro questo pane
se sia giusto non so
ma un altro incanto io inseguirò
(Tu).
Per ritrovare il mio universo
un gancio in fondo al grande blu
e anche se tutto sembra perso
e se da tanto tempo è sera
lo voglio più che mai
il senso di una vita vera.
Volano silenti sui miei sbandamenti
le stagioni dei disinganni.
Certi giorni sono così poco certi
un’altalena di nuovi affanni.
Poi si torna a camminare
dritti verso un punto azzurro
quel che cerco lo so
un altro incanto io inseguirò
(Tu).
Per ritrovare il mio universo
un gancio in fondo al grande blu
e anche se tutto sembra perso
e se da tanto tempo è sera
lo voglio più che mai
il senso di una vita vera
accendi il blu per sempre
corpo e mente
anche il niente risplenderà
(Tu).
Per ritrovare il mio universo
un gancio in fondo al grande blu
e anche se tutto sembra perso
e se da tanto tempo è sera
lo voglio più che mai
il senso di una vita vera
(Tu).
Per ritrovare il mio universo
un gancio in fondo al grande blu
e anche se non ti trovo lì
da qualche parte è primavera
e oggi lo voglio anch’io
il senso di una vita vera…

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La stagione del cancro e del leone – Tommaso Paradiso Testo della canzone

La Stagione del Cancro e del Leone è un singolo di Tommaso Paradiso del 2021. Su Wikitesti puoi trovare il testo integrale della canzone Il singolo, scritto da Tommaso Paradiso e Dario Faini e prodotto da Federico Nardelli, porta con sé un esplicito rimando alla stagione estiva. Il sound nostalgico richiama alla mente immagini di spiagge e di onde e momenti di spensieratezza in contrasto con la routine e il grigiore del freddo periodo invernale.

Il Testo della canzone di:
La stagione del cancro e del leone – Tommaso Paradiso


Ma che splendida mattina
E che gioia questi alberi
L'aria fresca sa di pino
Serve una musica tipo, tipo
Tipo questa

E non posso stare male
Quando gli amici stanno bene
E quando tutti vanno al mare
Con le facce rilassate
Non puoi stare a commentare
Quando fuori splende il sole
E non hai visto quanti uccelli
Quante spose e quanti fiori

Ci vogliamo alzare
La scuola è finita
La messa è finita
L'ho sentito pure al televisore
E invece la stagione del Cancro e del Leone
La dobbiamo giocarе noi

Ma che bella gentе in giro
In motorino, a piedi tutti
Sembra quasi sia arrivata
La dolcezza sulle onde

E non posso stare male
Quando gli amici stanno bene
E quando tutti vanno al mare
Con le facce rilassate
Non puoi stare a commentare
Quando fuori splende il sole
E non hai visto quanti uccelli
Quante spose e quanti fiori

Ci vogliamo alzare
La scuola è finita
La messa è finita
L'ho sentito pure al televisore
E invece la stagione del Cancro e del Leone
La dobbiamo giocare noi
La dobbiamo giocare
La dobbiamo giocare noi
La stagione del Cancro e del Leone
La dobbiamo giocare
La dobbiamo giocare noi
La stagione del Cancro e del Leone

Ci vogliamo alzare
La scuola è finita
La messa è finita
L'ho sentito pure al televisore
E invece la stagione del Cancro e del Leone
La dobbiamo giocare noi
La dobbiamo giocare
La dobbiamo giocare noi
La stagione del Cancro e del Leone
La dobbiamo giocare
La dobbiamo giocare noi
La stagione del Cancro e del Leone

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La stagione del cannibale – Amor Fou Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stagione del cannibale – Amor Fou

La volontà di restare
Ha i colori del raso
E una madre vile

La facoltà di non sapere
È un lago di nero fumo
Dove annegare..

..con te, che non ti bruci
Di pochi minuti di sole
Di questi momenti di luce
Che muore..

..di te, che non ti bruci
Di pochi minuti di sole
Di questi momenti di luce
Che muore

Come fosse ancora qui
Come fosse ancora qui..

La volontà di cambiare
Ha una serpe nel seno
Che non può dormire

La facoltà di non capire
È una bolla di scuse
Dove nuotare..

..con te, che non ti bruci
Di pochi minuti di sole
Di questi momenti di luce
Che muore..

..di te, che non ti bruci
Di pochi minuti di sole
Di questi momenti di luce
Che muore..

..di te, che non ti bruci
Di pochi minuti di sole
Di questi momenti di luce
Che muore..

..di te, che non ti bruci
Di pochi minuti di sole
Di questi momenti di luce
Che muore

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La stagione del tuo amore

Album

È contenuto nei seguenti album:
1967 Volume I

Testo Della Canzone

La stagione del tuo amore di Fabrizio De Andrè

Caro amore
nei tramonti d’aprile
caro amore
quando il sole si uccide
oltre le onde
puoi sentire piangere e gioire
anche il vento ed il mare.

Caro amore
così un uomo piange
caro amore
al sole, al vento e ai verdi anni
che cantando se ne vanno
dopo il mattino di maggio
quando sono venuti
e quando scalzi
e con gli occhi ridenti
sulla sabbia scrivevamo contenti
le più ingenue parole.

Caro amore
i fiori dell’altr’anno
caro amore
sono sfioriti e mai più
rifioriranno
e nei giardini ad ogni inverno
ben più tristi sono le foglie.

Caro amore
così un uomo vive
caro amore
e il sole e il vento e i verdi anni
si rincorrono cantando
verso il novembre a cui
ci vanno portando
e dove un giorno con un triste sorriso
ci diremo tra le labbra ormai stanche
“eri il mio caro amore”.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   

Sol- do-6 sol- do- do-7 do-6 re4 re re7 sol-9 sol-

Sol-              fa6
Caro amore nei tramonti di aprile
Sol-                         do-             do-7
Caro amore quando il sole si uccide oltre le onde
             mib          Re4 re
Puoi sentire piangere e grida-re
          re7         sol-9 sol-
anche il  vento ed il ma----re
Mib                             re-
Caro amore così un uomo piange, Caro amore
   re-7                       Do-         do-7        do-6
al sole e al vento e ai verdi anni che cantando se ne vanno
          re4      re                   re7           do-
dopo il mattino di maggio quando sono venuti e quando scalzi
                  do-7                             do-6  re4
e con gli occhi ridenti sulla sabbia scrivevamo contenti
re       re7     sol-9 sol-
le più ingenue paro____le

re-9 sib la re- re-7 do-6 re- sol- ?????

sol-               fa6             sol-
Caro amore i fiori dell'altr'anno, Caro amore
                   Do-        do-7
Son sfioriti e mai più rifioriranno
          mib            Re4
E nei giardini ad ogni inverno
re       re7          sol-9 sol-
ben più tristi son le fo___glie

Mib                           re-
Caro amore così un uomo vive, Caro amore
     re-7                      Do-
E il sole e il vento e i verdi anni
      do-7       do-6             Re4      re
Si rincorrono cantando verso il novembre a cui
            Re7             do-
Ci vanno portando e dove un giorno con un triste sorriso
     do-7                     do-6     Re4 re
Ci diremo tra le labbra ormai stanche
Re7         sol-9 sol-
"eri il mio Caro amore"

re- do6 re- sol- sol-7 sib la4 la la7 re-9 re-

sib la- la-7 sol- sol-7 sol-6 la4 la la7

sol- sol-7 sol-6 la4 la la7 re-9 re-   

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La stagione dell’amore

Album

È contenuto nei seguenti album:

1983 Orizzonti perduti
1986 Raccolta Battiato
1994 Unprotected
1996 Battiato Studio Collection Cd 1
1996 Battiato Live Collection Cd 1
1998 Polygram
2003 Last summer dance (Disc 2)

Testo Della Canzone

La stagione dell'amore di Franco Battiato

(di Franco Battiato)

* Fiorella Mannoia1999 Certe piccole voci
* Mango2008 Acchiappanuvole

la stagione
dell’amore
viene e va
i desideri
non invecchiano
quasi mai con l’eta’
se penso a come ho
speso male
il mio tempo
che non tornera’
non ritornera’ piu’
la stagione
dell’amore
viene e va
all’improvviso
senza accorgerti
la vivrai
ti sorprendera’
ne abbiamo avute
di occasioni
perdendole
non rimpiangerle
non rimpiangerle mai
ancora un altro
entusiasmo ti fara’
pulsare il cuore
nuove possibilita’
per conoscersi
e gli orizzonti
perduti
non si scordano mai
la stagione
dell’amore tornera’
con le paure
le scommesse
questa volta
quanto durera’
se penso a come ho
speso male
il mio tempo
che non tornera’
non ritornera’ piu’
ne abbiamo avute
di occasioni
perdendole
non rimpiangerle
non rimpiangerle mai
ancora un altro
entusiasmo ti fara’
pulsare il cuore
nuove possibilita’
per conoscersi
e gli orizzonti
perduti
non ritornano mai
la stagione
dell’amore
viene e va
i desideri
non invecchiano
quasi mai con l’eta’
ne abbiamo avute
di occasioni
perdendole
non rimpiangerle
non rimpiangerle mai

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
SOL               MIm          DO
La stagione dell'amore viene e va
                 SOL             MIm        DO
I desideri non invecchiano quasi mai con l'età
                         SOL         RE7
Se penso a come ho speso male il mio tempo
LAm              DO            RE
Che non tornerà, non ritornerà più

SOL               MIm          DO
La stagione dell'amore viene e va
                       SOL
All'improvviso senza accorgerti
     MIm         DO
La vivrai, ti sorprenderà

                        SOL
Ne abbiamo avute di occasioni
   RE7      LAm
Perdendole, non rimpiangerle
    DO           RE
Non rimpiangerle mai

                    SIb
Ancora un altro entusiasmo
     DO            RE
Ti farà pulsare il cuore
REm            SIb      DO    RE
Nuove possibilità per conoscersi
                   SIb        DO      RE
E gli orizzonti perduti non ritornano mai

SOL               MIm          DO
La stagione dell'amore viene e va
                      SOL
Con le paure e le scommesse
       MIm          DO     SOL
Questa volta quanto durerà 

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La stagione dell’amore – Fiorella Mannoia

La stagione dell’amore – Fiorella Mannoia canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 1999

Certe piccole voci Tutte le canzoni dell’album

Certe piccole voci

Guarda la pagina artista di Fiorella Mannoia o naviga nella categoria Fiorella Mannoia

Testo della canzone: La stagione dell’amore – Fiorella Mannoia

In fondo al testo trovate il video della canzone

La stagione dell’amore – Fiorella Mannoia Testo:

di Franco Battiato

La stagione dell’amore viene e va,

i desideri non invecchiano quasi mai con l’età.

Se penso a come ho speso male il mio tempo

che non tornerà, non ritornerà più.

La stagione dell’amore viene e va,

all’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà.

Ne abbiamo avute di occasioni

perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai.

Ancora un’altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.

Nuove possibilità per conoscersi

e gli orizzonti perduti non ritornano mai.

La stagione dell’amore tornerà

con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà.

Se penso a come ho speso male il mio tempo

che non tornerà, non ritornerà più

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

SOL               MIm          DO
La stagione dell'amore viene e va
                 SOL             MIm        DO
I desideri non invecchiano quasi mai con l'età
                         SOL         RE7
Se penso a come ho speso male il mio tempo
LAm              DO            RE
Che non tornerà, non ritornerà più

SOL               MIm          DO
La stagione dell'amore viene e va
                       SOL
All'improvviso senza accorgerti
     MIm         DO
La vivrai, ti sorprenderà

                        SOL
Ne abbiamo avute di occasioni
   RE7      LAm
Perdendole, non rimpiangerle
    DO           RE
Non rimpiangerle mai

                    SIb
Ancora un altro entusiasmo
     DO            RE
Ti farà pulsare il cuore
REm            SIb      DO    RE
Nuove possibilità per conoscersi
                   SIb        DO      RE
E gli orizzonti perduti non ritornano mai

SOL               MIm          DO
La stagione dell'amore viene e va
                      SOL
Con le paure e le scommesse
       MIm          DO     SOL
Questa volta quanto durerà
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La stagione dell’amore – Franco Battiato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stagione dell'amore – Franco Battiato

La stagione dell'amore viene e va
I desideri non invecchiano quasi mai con l'età
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà più
La stagione dell'amore viene e va
All'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà
Ne abbiamo avute di occasioni
Perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai
Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore
Nuove possibilità per conoscersi
E gli orizzonti perduti non si scordano mai
La stagione dell'amore tornerà
Con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà più

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La stagione dell’amore – Mango Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stagione dell'amore – Mango

(feat. Franco Battiato)

La stagione dell'amore viene e va
I desideri non invecchiano quasi mai con l'età
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà più
La stagione dell'amore viene e va
All'improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà
Ne abbiamo avute di occasioni
Perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai
Ancora un'altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore
Nuove possibilità per conoscersi
E gli orizzonti perduti non ritornano mai
La stagione dell'amore tornerà
Con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà
Se penso a come ho speso male il mio tempo
Che non tornerà, non ritornerà più

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La stagione dell’amore c’è – Après La Classe Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stagione dell'amore c'è – Après La Classe

La stagione dell'amore c'è
Questo che scrivi a tema non hai mai scritto a me
La stagione dell'amore c'è
Ti regalo un bel quadro del sole che caldo che c'è
La stagione dell'amore c'è
La governo io indosso i vestiti del re
La stagione dell'amore c'è
Vorrei invitarti a corte a danzare...
Con tenerezza e maestà la follia prevale
Questo amore sarà una lettera banale
Sei tu nel mio cuore la stagione dell'amore
No, no, no, no, no, no, no...
One, two, three, four!
Che cosa devo fare
Le cose da non fare, no
La cosa da rifare allora
One, two, three, four!
Che cosa devo fare
Le cose da non fare, no
La cosa da rifare allora
La stagione dell'amore c'è
Non sei convinta io mi verso una tazza di thè
La stagione dell'amore c'è
Mi piace l'estate, l'odore, le cose...
Con tenerezza e maestà la follia prevale
Questo amore sarà una lettera banale
Sei tu nel mio cuore la stagione dell'amore
No, no, no, no, no, no, no...
One, two, three, four!
Che cosa devo fare
Le cose da non fare, no
La cosa da rifare allora
One, two, three, four!
Che cosa devo fare
Le cose da non fare, no
La cosa da rifare allora

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La Stagione Dell’Amore Silenzioso – La Fame Di Camilla Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stagione Dell'Amore Silenzioso – La Fame Di Camilla

Erano gli anni più bui in cui restavo accanto
Ai miei fratelli di cui vedo un ricordo sbiadito
In bianco e nero ormai mi chiedo come mai
Correvo anche da solo senza voltarmi mai

Erano gli anni più bui ma non per questo non vedevo
Erano gli anni di cui ho respirato il silenzio
E quella voce che urlava forte in me
Negli occhi solo un silenzioso amore
Di tutto questo niente più
Quello che c'era non c'è più
Quale stagione arriva per me adesso?

Non sarà l'ultima e nemmeno l'unica
A far sanguinare la mia pelle giovane e stanca
Non farà più male di quelle mani
Dure come pietre sulle mie giovani speranze
Forti quanto quest'anima

Erano gli anni più bui ma mi sembrava più chiaro
Cos'è che avesse importanza e chi mi amasse davvero
Sognavo un mondo che facesse anche per me
E un po' di spazio per il mio amore fragile
Di tutto questo niente più
Quello che c'era non c'è più
Quale stagione arriva per me adesso?

Non sarà l'ultima e nemmeno l'unica
A far sanguinare la mia pelle giovane e stanca
Non farà più male di quelle mani
Dure come pietre sulle mie giovani speranze
Ma forti già quanto quest'anima

Non sarà l'ultima e nemmeno l'unica
Che mi cambierà i pensieri e questa pelle ruvida
Non farà più male di quelle mani
Dure come pietre sulle mie giovani speranze
Ma forti già quanto quest'anima

Erano gli anni più bui

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LA STAGIONE DELL’AMORE – CASECADUTE Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
LA STAGIONE DELL’AMORE – CASECADUTE


Metti il maglione, è la stagione dell'amore
Mi hai lasciato comme 'o scemo, ma ne ho un'altra che mi vuole
Tu che prendi il sole, è la stagione dell'amore
Quando te miette 'a crema stesa sotto all'ombrellone

Metti il maglione, è la stagione dell'amore
Mi hai lasciato comme 'o scemo, ma ne ho un'altra che mi vuole
Tu che prendi il sole, è la stagione dell'amore
La stagione, la stagione, la stagione dеll'amore

Jessica, Maria, Chiaria
Marica, Gaia e Sara
Monica, Giorgia е Laura
Angela, Sasha e Katia
Anna, Cristina e Claudia
Francesca, Marianna e Clara
La stagione dell'amore inizia ogni settimana
E vaje sempe a ballà
Te faje sempe guardà
Miette 'e storie su Instagram
Tutta truccata china 'e fard
Isso te fa na guardata
E sta vestuto tutto Burlon
Tu staje tutta 'mprofumata
For the season of the love

Metti il maglione, è la stagione dell'amore
Mi hai lasciato comme 'o scemo, ma ne ho un'altra che mi vuole
Tu che prendi il sole, è la stagione dell'amore
Quando te miette 'a crema stesa sotto all'ombrellone

Metti il maglione, è la stagione dell'amore
Mi hai lasciato comme 'o scemo, ma ne ho un'altra che mi vuole
Tu che prendi il sole, è la stagione dell'amore
La stagione, la stagione, la stagione dell'amore

Ma ne tiene sulo vinte
Nu juorno saranno 'e cchiù, 'o ssaje
Nun te veco assaje cunvinta
Quando me dice: "Goodbye"
Mi ha riscritto la mia ex
Ha chiesto: "Tony, come stai?"
Dice ca nun sî gelosa
Sbatte 'a porta e te ne vaje

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La stagione di un fiore

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stagione di un fiore di Festival di Sanremo 1970

(di Salvatore RuisiLuciano Rossi)
Emiliana – I Gens

oi, la farfalla si stancò,
e quel fiore non trovò
una scusa per fiorire,
e la notte lo aiutò
a cercare di capire
di doversi accontentare
di una storia troppo uguale.

Ma fu un attimo per lui
e si accorse di appassire
e cercò di non vedere
quella storia così breve.

Poi, una mano si fermò
e dolcemente accarezzò
la speranza di quel fiore
ma fu un attimo per lui
e si accorse di appassire
e cercò di non guardare
quella storia troppo uguale.

Prati verdi intorno a me
cose non farei
per fermarmi un po’ con voi,
con voi, ma ho già
troppe sere da scordare.
Prati verdi intorno a me
cosa non farei
per fermarmi un po’ con voi,
con voi, ma oramai
io devo proprio andare.

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La Stanza – Agghiastru Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stanza – Agghiastru

Era spento quel sole
Sulle mani splendeva
Dove la colpa intrisa all'amore
Germogliava ferite strane

Era vuota la stanza
In attesa anche il vento
E c'era pure del sangue il silenzio
Sussurrava al tuo cuore una danza

Era sporco quel viaggio
Conduceva in un mare
Dove il peccato dipinto di bianco
Sembrava non voler mai naufragare

Era lenta la pioggia
Sui tuoi occhi scendeva
E c'era il rosso sporcato di rosso
Che veloce sul tuo ventre marciva

La tua stanza colma d'orgoglio
Neanche il vento osava più entrare
La mia mano afferrata la lama
Squarcia e macchia lavando l'onore
Perduto in quel mare

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La Stanza – Santiago Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stanza – Santiago

{Verso 1}
Come te
Anch'io non so
Che ci faccio qui e casa mia dov'è
Come se
Noi fossimo
Due ospiti e il mondo il nostro hotel
Siamo passeggeri e l'universo è un autostrada alla prossima fermata
Se vuoi ci sdraiamo un pò
Ad osservare un ombra stanca che si stira e poi giurarsi domattina
Amore mio, io ci sarò

{Ritornello}
In un viaggio con te senza meta
Finchè non troveremo un pianeta
Che è rimasto lì fermo nel tempo in attesa di noi
Come un angolo che c'appartiene
Dove si può rinascere assieme
E partire di nuovo da zero ogni volta che vuoi
Come una stanza
Che si muove e si alza
Fra le stelle danza
Lì solo per noi
Come una stanza
Che si muove e passa
Questa notte basta
Solo che non vuoi

{Verso 2}
Come me
Vuoi perderti
In cerca di un posto che non c'è
Che sei nata con il sangue di chi vola e un urlo stretto nella gola di chi corre in cima e guarda giù
Che sei nata bella com'è bella l'incertezza
Che ogni passo è la partenza
Ma ora non importa più

{Ritornello}
In un viaggio con te senza meta
Finchè non troveremo un pianeta
Che è rimasto lì fermo nel tempo in attesa di noi
Come un angolo che c'appartiene
Dove si può rinascere assieme
E partire di nuovo da zero ogni volta che vuoi
Come una stanza
Che si muove e si alza
Fra le stelle danza
Lì solo per noi
Come una stanza
Che si muove e passa
Questa notte basta
Solo che non vuoi

{Bridge}
Sopra un satellide
Se ci vuoi credere
Forse scopriremo insieme che
C'è

{Ritornello}
In un viaggio con te senza meta
Finchè non troveremo un pianeta
Che è rimasto lì fermo nel tempo in attesa di noi
Come un angolo che c'appartiene
Dove si può rinascere assieme
E partire di nuovo da zero ogni volta che vuoi
Come una stanza
Che si muove e si alza
Fra le stelle danza
Lì solo per noi
Come una stanza
Che si muove e passa
Questa notte basta
Solo che non vuoi

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La stanza bianca

Album

È contenuto nei seguenti album:
1994 Giò Di Tonno

Testo Della Canzone

La stanza bianca di Giò Di Tonno

Nella stanza dove non puoi farti male
non passa il tempo che l’han buttato via
e c’è sempre quell’odore di ospedale
così diverso da casa mia

Nella stanza con pareti di gomma e di pelle
non entra il cielo che gli hanno dato fuoco
e insieme al cielo milioni di stelle
stanno bruciando poco a poco

Nella stanza bianca di mille colori
non entrano neanche lettere d’amore
ché l’amore l’hanno chiuso fuori
nel cassetto di qualche strano dottore

Nella stanza dove non puoi farti male
non si distingue un sogno da altri cento
e in un clima quasi del tutto normale
un uomo combatte con i mulini a vento

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La stanza colorata

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 Le maschere infuocate

Testo Della Canzone

La stanza colorata di Alunni Del Sole

Noi ci teniamo più forti
più vicini abbandonati
inseguendoci attraverso gli specchi
di questa stanza colorata
e più ci guardiamo più vivi più forti
più il pudore scompare in noi
e poi, e poi
noi confessiamo d’amarci
solo in queste rare occasioni
perché se possiamo negarci
più di una volta l’abbiamo fatto
ma sempre tornando insieme
più vivi, più forti
inventiamo l’amore
e poi, e poi
coi volti ancora una poco abbandonati
immaginiamo di essere innamorati
ricordi eravamo sempre insieme
cercandoci continuamente e soli
di nuovo insieme e poi
ancora soli noi.

Siamo ricorsi da tempo
a un amore che non ci da niente
inseguendoci attraverso gli specchi
di questa stanza colorata
e più ci guardiamo pensando d’amarci
più dentro di noi siamo soli
io e te, io e te

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La Stanza Dei Fantasmi – Club Dogo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stanza Dei Fantasmi – Club Dogo

[Strofa 1: Gué Pequeno]
Ora asciugami ogni lacrima quando il mio cuore sanguina
Sto K.O., tu ripristina la mia stamina
Musica dell'anima, apro cuore ed orecchie
Per fare il cielo di piombo quasi blu come Chet Baker
Quando un minuto sembra un'ora
Cena intima con l'ansia: io digiuno, lei che mi divora
Realtà allucinatoria
Stato alterato, medicina così fino a domattina, perdo la memoria
Cerchi di fumo nella stanza buia
Saranno forme del destino perché muoia, la paranoia
O anelli di catena
Che m'imprigionano al patema ogni sua retroscena scimmie sulla mia schiena
La trama s'infittisce al teatro delle angosce
Misteriosa vibra nell'aria rapisce
Poi mi apre nuove porte
Se la realtà ti prende a tibiate non ti batte, ma rende più forte

[Strofa 2: Jake La Furia]
L'ultimo incontro per strada
Mi taglia il collo con lama di spada
Mentre guardo il cielo e spero che cada
Se il destino intreccia due vite, mani unite, decide
Unisce due teste a un cordone che non recide
Ne scrive le storie con la grafite
Così può cancellarle se sono finite
Poi incrocia le braccia e ride
Perché sa che ha lasciato il segno l'ago che stride
Dov'è scomparso il nome adesso c'è una cicatrice
La mia bestia feroce copre il mio dolore con la voce
Grida come un vampiro davanti a una croce
Ma mio Dio
Devo uscirne ho il cervello in fumo nei miei deliri
Il più forte dei sedativi in un 33 giri
Se note di piano mi passano il cranio
Se divido il cuore d'acciaio dall'essere umano
Se stremato ora ho gli occhi chiusi salvato da un vecchio brano
Io ho sconfitto il boia, tutto il resto è noia come Califano

[Ritornello: Gué Pequeno & Jake la Furia]
Ora la stanza è piena di fantasmi
Notte tardi sono solo lotto coi miei spasmi
La pioggia non finisce cassa e rullante la scandisce
Ciba la mia mente
Guarisce questo istante, fra'
Qualsiasi uomo può stringere il mostro all'inguine
Ma solo un eroe può continuare a stringere
Mi avvolgo nel fumo di una siga
Sono sordo dalla puntina
E un disco calma il mio dolore come la morfina

[Storfa 3: Jake La Furia]
Sono il nemico di me stesso
Nato filo spinato nel plesso siedo da solo e mi processo
Nel sangue che verso dentro ogni rima
Placo l'angoscia di una ballerina che danza sopra una mina
(Fra') Conosco l'odio e devo compiacerlo
Da sveglio so quello che voglio ma non posso averlo
Stento nel trattenerlo
Colpisco facce a nocche dure di giorno
Di notte torno tra i fantasmi con le mie paure
Metto le cuffie a max volume
Cerco relax dentro un deserto con il subwoofer tra le dune
Cerco la pace tra le bombe, la vita tra le tombe
La luce tra le ombre ma è la realtà che mi confonde
La musica musa: l'unica cura filodiffusa
Senza non dura, si usa come i soldi in una casa chiusa
Sbaglia chi dice che bastano i nervi saldi
Frà salvi restano in pochi nella stanza dei fantasmi

[Strofa 4: Gué Pequeno]
Solo così posso rialzarmi, salvarmi
A volte vorrei morire soltanto per reincarnarmi
Liberarmi dal nodo allo stomaco
Piango sui carmi calmarmi ma tiro pugni all'intonaco
Non soffrirlo
Arricchire lo spirito invece di abbrutirlo
Risolvo zero non stando mai lucido
Puoi sentirlo, dolore vivo senza anestesia
Il suono è terapia ferma la mia emorragia
Se mi guardassi dentro potrebbe non piacerti
Reperti di emozioni, rime scritte nei referti
Occhi aperti brillano più di Vega
Nei nostri c'è lo stesso bagliore fino alla fine omega
Sofferenza filmata in piano sequenza, oblio
Sessione di depressione un disco il suo fruscio
Fanno da cura coi miei versi e l'ultimo paio
E' per non scordarsi di Jonathan e Sawo

[Ritornello: Gué Pequeno & Jake la Furia]
Ora la stanza è piena di fantasmi
Notte tardi sono solo lotto coi miei spasmi
La pioggia non finisce cassa e rullante la scandisce
Ciba la mia mente
Guarisce questo istante, fra'
Qualsiasi uomo può stringere il mostro all'inguine
Ma solo un eroe può continuare a stringere
Mi avvolgo nel fumo di una siga
Sono sordo dalla puntina
E un disco calma il mio dolore come la morfina
Ora la stanza è piena di fantasmi
Notte tardi sono solo lotto coi miei spasmi
La pioggia non finisce cassa e rullante la scandisce
Ciba la mia mente
Guarisce questo istante, fra'
Qualsiasi uomo può stringere il mostro all'inguine
Ma solo un eroe può continuare a stringere
Mi avvolgo nel fumo di una siga
Sono sordo dalla puntina
E un disco calma il mio dolore come la morfina

[Scratches: Don Joe]
"Feel the pain"
"Feel the pain"
"Feel the pain"
"Feel the pain"
"Feel the pain"
"Feel the pain"
"Feel the pain"
"Feel the pain"

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La Stanza Dei Profumi – Fiaba Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stanza Dei Profumi – Fiaba

(scena sesta)
Nello stagno
Gebbia conduce Pauro a palazzo, attraverso lo stagno, mostrandogli segreti delle rane che nessun uomo ha mai visto prima d'ora, sino ad arrivare alla splendida stanza dei profumi. ebbro delle essenze emanate dalle ampolle, lo straniero accetta la corte della regina, che promette di lasciarlo andare dopo una notte d'amore
Una guardia (recitativo)
Vostra Grazia.... è appena rinvenuto
Pauro
La regina
Delle rane prende la mia
Mano grande
Ci tuffiamo dentro l'acqua
Mole insieme
E nuotiamo fino a che
Danzando brilla
Un riflesso in superficie
Sopra l'acqua
Una luce gialla tenue
Risaliamo
Siamo dentro ad una zucca
Tutto intorno
È scavato sulla scorza
Sembra come
Una vecchia biblioteca
Luce filtra
Dalle parti più sottili
Giro a giro
Ogni nicchia una bottiglia
Strane forme
Differenti, tutte piene
Lei mi spiega:
Gebbia
E' la stanza dei profumi
Gebbia (recitativo)
Tu puoi inebriarti con queste essenze
Che gli umani non conoscono
Se non sanno neanche dov'è la città delle rane...!
Pauro (recitativo)
Si... in effetti mi gira la testa
Pauro
Luce filtra...
Giallo ocra...
Dalle nicchie...
Giro a giro...
Gebbia, la regina
Mi fa un cenno con lo sguardo
Di seguirla penso presto mi dirà
S'una nicchia
Striscia il dito
Picchia il perno
S'apre un uscio
Porta ad una stanza verde
Dal soffitto pendono
Gioielli che le rane hanno
Trovato in fondo a stagni e laghi
D'ogni tempo, scendono
Dal tetto fili fragili di
Paglia sfilacciati dalla
Muffa, a stento reggono i
Monili luccicanti come
Tanti lampadari
Anelli di: amanti strangolate al fiume
Passanti distratti leggeri come piume
Pauro e coro
Monili caduti giù dai pontili
Di: morti annegati o sventurati vivi
C'è anche un anello
Che stavo cercando
Che persi una volta
Ma non ricordo quando
Gebbia
Credete ch'io pensi
Che voi siate scaltro?
Se già v'appartiene
Prendetene un'altro
Gebbia (recitativo)
Prendetene un'altro...
Un dono prezioso vi voglio io fare;
Di rado un bel giovane posso ammirare
Volete fuggire da qui...? lo capisco...
Se v'amo vi giuro, nessuno tradisco
Vi prego soltanto una notte d'amare
E dopo, partite... vi lascerò andare
Vieni o mio bel giovane
Coricati vicino a me
Sono lenzuola di ninfea ancora umide
Senti come sono viscide e morbide

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La stanza del bambino

Album

È contenuto nei seguenti album:

1999 Un’idiozia conquistata a fatica
2000 Gaber 1999-2000
2002 Un’idiozia conquistata a fatica (1997-2000)

Testo Della Canzone

La stanza del bambino di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

MONOLOGO

Non si fuma nella stanza del bambino.
Ecco probabilmente si potrebbe immaginare pensiero allucinazione forse sogno in questo dolce chiamiamolo così mondo in questa luce si potrebbe dire morbida lenzuola rosa azzurre senza mai rompere certo, la tradizione sì, la culla apine farfalline DLIN DLON DLAN farfalline come dire, il festival sì, del Giappone – e poi ciucci tettarelle peluches GMEH GMEH i peluches e il latte l’odorino la cacca che in genere fa diciamo così schifo ipotesi cancellata meravigliosa morbida giallina complimenti.
Rieccola la stanza sì, del bambino sempre uguale no, diversa un lettino con le sbarre certo, movibili un girello un passeggino due passeggini non si sa mai la carrozzina, già, è vero, la carrozzina cabriolet ipotesi cancellata ombrellino cappottino salopette scarpette n° 25, 26, 27 si tiene tutto può venir buono non si sa mai e poi tute tutine con Minnie – Pluto Topolino Ronaldo…. Ronaldo! e poi casine castelli fortini soldatini e ‘pasol’, ‘pasol’, ‘pasol’, voglio dire puzzle, puzzle, puzzle.
E poi la stanza sì, del bambino certo, invasione i parenti gli zii i cugini i cugini dei cugini senza offesa mai visti ammiccamenti – paroline risatine smorfie scimmiesche del bambino ipotesi cancellata degli adulti vocine strane affettate anche il nonno diciamo così vecchio stile sì, il notaio CIP CIP CIP PIO PIO PIO la bocchina sì, a culo s’avvicina pernacchietta pernacchietta bis ha detto mamma! ha detto mamma! ipotesi cancellata ha detto UÀ UÀ geniale.
E poi ancora la stanza sì, del bambino cambiata certo, col tempo giochi giochini un mese una settimana il giorno dopo già scordati abbandonati una montagna voglio dire un cimitero braccia gambe calpestate diciamo così mai più usate inutili disgustose sazietà – opulenza nausea sì, chiamiamola proprio così nausea.
Ecco probabilmente si potrebbe immaginare in questo assurdo chiamiamolo così – mondo – pensiero allucinazione forse sogno lampo improvviso canzone gioco di bambini oggetti oggettini rifiutati sì, con violenza grande fuoco incendio sì, doloso in questo lurido chiamiamolo così mondo grande fuoco grande fuoco incendio gioco di bambini intuizione precoce purificazione situazione mondo certo, immaginiamo tutta quella roba che brucia brucia brucia fazzoletti pannolini omogeneizzati pupazzi, pupazzetti trenini carrozzine Barbie Mazzinga altri mostri certo, un sogno meraviglioso impossibile mai sognato invasione tutto qui – macchinine pile luci suonini cani gatti coniglietti coccodrillini robottini e ancora Barbie Barbie che lava che stira che si spoglia Barbie che piscia che caga e spade corazze razzi kalashnikov che sparano uccidono distruggono e mostri mostri orrendi di plastica lucidi argentati spaventosi e tutta tutta quella valanga di merda che farebbe diventare diciamo così imbecille anche il giovane Albert Einstein.
Però non si fuma nella stanza del bambino.

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La stanza del grano

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Ossigeno

Testo Della Canzone

La stanza del grano di Erminio Sinni

La stanza del grano in mezzo alla luna e un corale di grilli accarezza l’immensità
parole nuove, battiti lenti è un mare buono e trasparente l’anima.

Non dire niente, non dirlo mai è caldo l’alito della notte sopra di noi non farlo mai
ci sono due fuochi sulla spiaggia: siamo noi.

La stanza del grano sotto l’Orsa Maggiore lampade ad olio zanzariere ed oscurità
profumi lontani di spighe e di amori nati dalla terra e alla terra tornati già.

E come un brivido sottile nella schiena amore stringi tutta la mia fragilità noi cosi microbi
dell’universo, solo rena confondiamo spesso i sogni alla realtà

la stanza del grano e voci di cortile e i vecchi masticano tabacco e nostalgia odori
di sughi e querce secolari il sole a mezzogiorno è oro fuso che cola giù.

Non dire niente non dirlo mai prendi la vita come viene finchè puoi non fare niente
non farlo mai ci sono due fuochi sulla spiaggia siamo noi.

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La stanza del jazz – Sergio Andrei Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stanza del jazz – Sergio Andrei

{Verse 1}
Questa stanza
È un dramma di Chekov, un quadro di Hopper
È una mamma col figlio che è cieco
E non vede il suo seno, per cui glielo morde
Essendo privo di vista vede la vita come una conquista
Ed anche il siero del latte di madre, gli pare qualcosa da prendere e andare
Questa stanza fa paura quando dormi
E fai gli incubi più grandi nei dintorni
Questa stanza sbatte forte, ha le finestre rotte
Suoni di sirene e sogni in cassaforte
Questa stanza ha un bel jubox
Rubato in un motel di New York
Ed io seduto che leggevo Dylan Dog
Perso fra Black Mambas, sognando di far jazz
Fra bamba economica di un club
Persi fra fumo, carte e donne, come un dandy d'ogni parte
Ho sognato d'esser nero quella notte
Prima di farmi un occhio nero dalle botte di due guardie bianche come luci acceso nelle grotte
Questa stanza è un po' l'inferno, descritto da Miles Davis
È Slumberand con mille donne in piedi, in cerca di stranieri
Che muovono sui piatti quelle dita scure, come matti senza freni

{Hook}
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi
Vuole ri-fare e poi ri-fare del jazz
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi è nato col disprezzo del bohèmien
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi
Vuole ri-fare e poi ri-fare del jazz
Vuole ri-fare e poi ri-fare del jazz

{Verse 2}
Questa stanza puzza di freschino
Come quella dell'anziano qui vicino
Che custodisce il vino
In cantina del neolitico, rettificando il fatto di produrla col suo gomito
Recandosi su al bagno
Questa stanza mi fa innamorare
Per il suo gusto buio ed agre dove ogni artista riesce a stare
Fra tette e damigiane di due poetesse, che la fuori chiameran puttane
In questa stanza ci sta il diavolo che ascolta il sax
Prende il bene e sposta il male un po' più in là
C'è Coltrane che prende e versa da bere
Bird che alza il bicchiere e versa il pianto nella vene piene
C'è Bud Powell che muove le sue dita su tasti bianchi e neri
E si dimentica la vita
A volte però cede e si ritrova in una clinica
Per questo questa vita, gli appare triste e cinica

{Hook}
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi
Vuole ri-fare e poi ri-fare del jazz
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi è nato col disprezzo del bohèmien
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi
Vuole ri-fare e poi ri-fare del jazz
Vuole ri-fare e poi ri-fare del jazz

{Bridge}
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi
Vuole ri-fare e poi ri-fare del jazz
Vuole ri-fare e poi ri-fare del... (ye ye)
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi
Vuole ri-fare e poi ri-fare del...
Vuole ri-fare e poi ri-fare e poi ri...

{Verse 3}
Lasciateci suonare e poi lasciati cantare
Siamo folli, siamo neri siamo bianchi come il pane
Siamo foglie nella neve che si strappano per bene
Ma la stanza qui presente ci consola e ci trattiene
Abbiamo sogni dentro al luppolo di calici roventi
Abbiamo pianti che suonati danno brividi sui denti
Abbiamo vita, abbiamo morte, abbiamo il mondo in cassaforte
Lasciateci le note fra una tromba e un pianoforte

{Outro}
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza di chi
Vuole ri-fare e poi ri-fare del...
(oh yeah babe)
Benvenuti nella stanza man
Questa è la stanza del jazz
Questa è la stanza mia man (man)
Benvenuti, benvenuti, benvenuti
Questa è la stanza del jazz

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La stanza del nonno

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Gaber 1999-2000
2002 Un’idiozia conquistata a fatica (1997-2000)

Testo Della Canzone

La stanza del nonno di Giorgio Gaber

di GaberLuporini

MONOLOGO

C’è tutta una vita nella stanza del nonno.
Ecco – probabilmente – si potrebbe immaginare – pensiero – allucinazione – forse sogno – in questo assurdo – chiamiamolo così – mondo – piccole finestre – semichiuse – odore strano – particolare – non sgradevole – mobili antichi – dignitosi – anni cinquanta – antiquariato – certo, tra poco – vecchie foto – eccolo – lui, alpino – con la penna – certo, sul cappello – campagna di Russia – battaglione – si potrebbe dire – eroico – partiti ottomilacinquecento – tornati centocinquanta – lui compreso – che tempra – partigiano – sì, anche – ma dopo – subito dopo – socialista – certo, ma cattolico – attività – ricostruzione – dopoguerra – rappresentante – sì, efficace – dinamico – seicento multipla – grande scritta – Idrolitina.
E poi la casa – sì, del nonno – in questo assurdo – chiamiamolo così – posto – altri oggetti – coppe – trofei – corridore – ciclista – non esageriamo – dilettante – gran passione – Coppi e Bartali incorniciati – sui Pirenei – credo – passaggio di borraccia – sì, ma chi la passa – mai saputo – non importa – viva l’Italia – e poi in un angolo – la sua gloriosa – certo, fisarmonica – animatore – suonatore – come dire – festini – donne – allegria – motivetti – ‘Volo del calabrone’? – no, mai riuscito – specialità ‘Bongo Bongo’.
E poi la stanza – sì, del nonno – sopra il letto – grande foto – sì, l’Elvira – la moglie – morta – colpa sua – non si sa – si potrebbe dire – mai a casa, lui – quattro amanti – ipotesi probabile – giovani – che nonno! – anche ora – malattie – acciacchi – non importa – è facile intuire – infermiera – aitante – pettoruta – lampo improvviso – si ringalluzzisce – diciamo così – il nonno – mano moscia – fugace – toccatina di culo – reminescenza cattolica – sì, vecchio tastamento – che Dio mi perdoni – che Dio lo perdoni.
E poi la stanza – sì, del nonno – boccette – vitamine – pastiglie – la televisione – LA TELEVISIONE NONNO! – macché, tutto volume – sempre lì – incollato – proprio lui – così energico – vitale – sempre meno – apatia – sonnolenza – insonnia – memoria – diciamo pure – assente – autosufficienza – sempre meno – il pensiero – adagiato – passivo – e le visite – sì, dei parenti – sempre meno – sempre meno – solitudine – solitudine – solitudine totale.
Ecco – probabilmente – si potrebbe immaginare – pensiero – allucinazione – forse sogno – in questo assurdo – chiamiamolo così – mondo – la stanza – sì, del nonno – no, dei nonni – di tutti i nonni – peggiorata – più buia – più nessuno – malinconia – desolazione – sconforto – e poi dolori – artrosi – cefalea – insonnia – diarrea – vomito – nausea – senza poter più – diciamo così – alzarsi – incontinenza – perdite – pannoloni – vergogna – casa di riposo – ipotesi cancellata – non c’è posto – clinica privata – ipotesi cancellata – troppi soldi – in questo assurdo – chiamiamolo così – mondo – senza poter più – diciamo così – servire – sì, a qualcuno – a qualcosa – rinchiuso – rintanato – abbandonato – gettato via – in questo osceno – chiamiamolo così – mondo – così lontano – da un’esistenza – che lentamente – scompare – totalmente ignorata – in questo porco – chiamiamolo così – mondo – che continua la sua corsa – convulsa – frenetica – travolgente – non c’è tempo – non c’è tempo – non c’è tempo.
Però c’è tutta una vita nella stanza del nonno.

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La stanza dell’oro

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 Insidia

Testo Della Canzone

La stanza dell'oro di Litfiba

L’ossessione mi pulsa nella testa
Giro gli occhi e ci sei tu
Non sapere se stringerti o sfidarti
Un dubbio inutile

In bilico su limiti tu mi trascinerai
Un passo in più, fatalità
Io non mi salverò

Nella stanza dell’oro e della seta
L’istante brucerà
L’illusione di vincerti mi basta
Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

Il desiderio confonde la mia vista
Giro gli occhi e ci sei tu
Mi sfiorerai e riderai

Di colpo tu mi chiamerai
Tu sai ti seguirò

Nella stanza dell’oro e della seta
L’istante brucerà
L’illusione di vincerti mi basta
Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

In bilico su limiti, spirali ipnotiche
Un passo in più, fatalità
Io non mi salverò

Nella stanza dell’oro e della seta
L’istante brucerà
L’illusione di vincerti mi basta
Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
Lam Fa  Re  Do  Mim  Lam  ( x2 )


Lam             Fa           Re
L'ossessione mi pulsa nella testa,
        Do      Mim    Lam 
giro gli occhi e ci sei tu 
Lam             Fa           Re
Non sapere se stringerti o sfidarti, 
   Do     Min  Lam
un dubbio inutile. 

Intro


In bilico, sui limiti, 
tu mi trascinerai. 
Un passo in piu, fatalità, 
io non mi salverò. 


RITORNELLO:
LAm              Fa            Re
Nella stanza dell'oro e della seta, 
   Do     Mim  Lam
l'istante brucerà.
Lam              Fa         Re 
L'illusione di vincerti mi basta,
   Do       Mim Lam 
tu sai non sfuggirò.. 

Lam  Fa  Re

  Do      Mim  Lam
tu sai non sfuggirò. 

Intro

STROFA:

Il desiderio confonde la mia vista, 
giro gli occhi e ci sei tu. 
Mi sfiorerai e riderai... 
Di colpo tu mi chiamerai, tu sai ti seguirò 

RITORNELLO:

Nella stanza dell'oro e della seta, 
l'istante brucerà. 
L'illusione di vincerti mi basta, 
tu sai non sfuggirò.. tu sai non sfuggirò. 

Intro

STROFA:
In bilico sui limiti, spirali ipnotiche. 
Un passo in più, fatalità. 
Io non mi salverò... 

RITORNELLO:
Nella stanza dell'oro e della seta, 
l'istante brucerà. 
L'illusione di vincerti mi basta, 
tu sai non sfuggirò.. 
tu sai non sfuggirò. 

Intro

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La stanza dell’oro – Litfiba Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stanza dell'oro – Litfiba

L'ossessione mi pulsa nella testa
Giro gli occhi e ci sei tu
Non sapere se stringerti o sfidarti
Un dubbio inutile

In bilico su limiti tu mi trascinerai
Un passo in più, fatalità
Io non mi salverò

Nella stanza dell'oro e della seta
L'estate brucerà
L'illusione di vincerti mi basta
Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

Il desiderio confonde la mia vista
Giro gli occhi e ci sei tu
Mi sfiorerai e riderai

Di colpo tu mi chiamerai
Tu sai ti seguirò

Nella stanza dell'oro e della seta
L'estate brucerà
L'illusione di vincerti mi basta
Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

In bilico su limiti, spirali ipnotiche
Un passo in più, fatalità
Io non mi salverò

Nella stanza dell'oro e della seta
L'estate brucerà
L'illusione di vincerti mi basta
Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

Tu sai non sfuggirò

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La stanza di nonna – Flavio Fabrizi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stanza di nonna – Flavio Fabrizi


Siamo solo io e te nella casa in campagna
Troppa noia in stanza forse troppa fattanza
C'è una tv vecchia si degli anni quaranta
Sullo schermo il concertone di Natale anni 80

Con la scusa di un massaggio sulla schiena
Accanto a me te ne stai
Poi mi giro all'improvviso e so che dirai

Andiamocene in camera di là
Non voglio stare scomoda qua
Quel letto sembra al di la
Ma io non posso entrare
Aspetta quella è la stanza di nonna

Te ne stai in silenzio tutta la sera
Perchè non voglio io
Parlare delle tue conquiste dopo
E fare a modo mio

Tu dici ieri hai fumato troppo
Si ogni scusa è buona
Ma come posso di te essere ubriaco ancora

Andiamocene in camera di là
Non voglio stare scomoda qua
Quel letto sembra al di la
Ma io non posso entrare
Aspetta quella è la stanza di nonna

Torniamocene in camera di là
Non voglio stare scomoda qua
Quel letto sembra al di la
Ma io non posso entrare
Aspetta quella è la stanza di nonna
La stanza di nonna

? per scoprire
Quanto è profondo il mare
Oppure amare gli occhi tuoi

Inutili parole spese a rovinare il mare
Ma aspetta quella,quella,quella

Oh-oh...

In aggiornamento...

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La stanza in affitto – Don Diegoh Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stanza in affitto – Don Diegoh

{Verso 1}

Sono partito che c'avevo un trolley pieno di certezze
E sono ritornato a casa con cartoni di dubbi
La fuori se non sbaglio c'era il sole delle sette
La cui timidezza non spaventa i molti volti nudi
E quando il suo abbaglio ha trafitto le mie persia-ne, mi ha visto con gli occhi fissi al soffitto ad immaginare
Un futuro da costruire, un passato da cancellare
E ho capito che senza fine un inizio non può iniziare

E che qui si, qui...qui, dove hai paura che gli altri possano colpirti e per difenderti gli dai sorrisi finti qui non c'è più niente di nuovo che posso dirti che non sai

{Verso 1}

Sono partito che era buio, buio pesto quaggiù
E mi dicevano "Ricordati di essere tu"
Ora che in mano non ho niente e ho qualche anno di più
Le mani di chi c'è da sempre mi ritirano su
E nello stomaco i bassi adesso suonano a +3
Muovo i miei passi in questa notte di ombre
Scrivo in grande sui sassi il nome di chi se n'è andato via in un giorno qualunque e poi li lancio nel blu

Via da qui...qui...qui, dove la tua coperta è corta per coprirti e per scaldarti un altro corpo può servirti qui non c'è niente di nuovo che posso darti che non hai

{Verse 3}

Sono partito senza avere nemmeno una direzione
Rapito dalla curiosità
Durante il mio tragitto ho respinto la distrazione
L'invenzione che ti illude di essere adatto all'umanità
E quando il vento soffiava sul lume della ragione ho reso l'immaginazione la forza di volontà
Uno scudo per salvarmi dalla rassegnazione
Che può negarmi una battaglia con il nome di quotidianità
Ho imparato solo dopo mille e un errore
Ed ho scopato, fatto l'amore e fatto pietà
Non sei uomo quando sei un signore di mezza età
Ma quando sai come sederti e parlare col tuo dolore
E mo' metà delle giornate le passo restando zitto
A scrivere memorie in questa stanza in affitto
Mentre il tempo prende velocità
Io perdo tempo, perdo treni edd ogni viaggio lo concludo a metà

Resto qui...qui...qui dove la tua finestra è un modo in cui aprirti e a volte resta solo il fondo per stupirti qui non c'è niente di nuovo che posso farti se non fai

Ieri si avvicina come un saggio che ascolto
Oggi si presenta con la pizza d'asporto
Domani lo si inventa con il vento in supporto
Non mi spaventa più fare al contrario il percorso
Dalla partenza al traguardo senza teletrasporto
Dal traguardo alla partenza senza teletrasporto

Perché qui...qui...qui dove hai paura che non possano capirti lo so che è dura ma ogni cosa può riuscirti lo sai che qui c'è di nuovo che non è troppo tardi mai?

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La Stanza Nascosta – Il Tempio Delle Clessidre Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stanza Nascosta – Il Tempio Delle Clessidre

Sopra i pensieri di un confuso istante
Lenta scorre la memoria
Come un drappo a coprire il tempo
Ad uniformare le ombre
Sotto tenda immaginaria ecco mi nascondo
Le ginocchia raccolte, gli occhi bene aperti
A spiare quello che la mente non rivela
Neppure con gli sforzi più efferati

Come fuoco, occhi nello specchio
Fissano le spoglie della mia mediocrità
Verso l’alto le mie mani cercano risposte
E tremando si allontanano da me

Pianeti bui di folli idee
Bruciano di vita propria senza apparire
Compiono orbite lontane dal senso
Dell’umana coscienza ridono
Tutto ciò che ho sempre cercato
Giace qui nella stanza nascosta
Tutto ciò in cui ho sempre sperato
È ad un passo dalla realtà

Ma diverse son le dimensioni
E invisibili le loro porte
Pochi sanno, molti sognano
Soffocando in consumate pagine

Io rimango qui incapace di pensare
Alla forma dell’ineffabile
Muto, grido il mio dolore lucente
Senza fine la vita
Senza sangue la ferita

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La statistica – Trilussa

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La statistica – Trilussa di Trilussa

di Trilussa

Sai ched’è la statistica? È na’ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:

e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due.

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La statua

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La statua di Anna Oxa

(F.Ciani – V. De Scalzi – G.Belleno)

Non mi tocchi non mi sfiori lo sai
tu che le mani le tieni nascoste
dimmi se un cuore ce l’hai.
Quei tuoi occhi quella bocca che hai
tu che i pensieri li tieni nascosti
dimmi se un corpo ce l’hai per me
che resto qui come una statua
mentre tu stai peggio di me
se ci fosse qualcuno qui in questo momento
io non so cosa farei gli direi sorridendo
dimmi il nome che hai gli direi stai attento
prendi quello che puoi anche se le tue mani saranno le sue
anche se il mio domani sarà poi lontano da te
che mi stringi così mentre resto qui come una statua
mentre lui sta peggio di me non mi tocchi non mi sfiori
perchè sei come un fuoco che brucia i vestiti
senza toccarmi la pelle.
non mi tocchi, non mi sfiori forse il mio amore ha parlato più piano
della tua voglia di avermi ancora e resto qui come una statua
mentre tu stai peggio di mese ci fosse qualcuno qui in questo momento
io non so cosa farei

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Accordi

   
SIb- SOLb7+ SOLb LAb- SOLb LAb- DOb

SIb-                           MIb-7
Non mi tocchi non mi sfiori lo sai
                   FA-7          FA-/REb                  MIb-7  FA7
tu che le mani le tieni nascoste   dimmi se un cuore ce l'hai.
SIb-                             MIb-7
Quei tuoi occhi quella bocca che hai
                      FA-7
tu che i pensieri li tieni nascosti
FA-/REb                  MIb-7    FA7
  dimmi se un corpo ce l'hai  per me
    SI-                 MIb-  REb/FA SOLb MIb-7
che resto qui come una statua
LAb    LAb7              REb
mentre tu stai peggio di me
                SIb-                 MIb-6 REb/FA SOLb MIb-7
se ci fosse qualcuno qui in questo momento
LAb    LAb7      REb
io non so cosa farei.

               SOLb                    REb
Gli direi sorridendo dimmi il nome che hai
                 SOLb                    SIb-
gli direi stai attento prendi quello che puoi
                                SOLb
anche se le tue mani saranno le sue
                                   LAb
anche se il mio domani sarà poi lontano da te
                           SIb-                MIb-  REb/FA SOLb MIb-
che mi stringi così mentre resto qui come una statua
LAb    LAb7              REb/SIb
mentre tu  stai peggio di  me.


SIb-                           MIb-
Non mi tocchi non mi sfiori perchè
                       FA-7            FA-/REb             SOLb7+  FA7
sei come un fuoco che brucia i vestiti   senza toccarmi la pelle.

SIb- SIb-/LAb SIb- SIb-/LAb SIb- MIb-/DO SOLb/MIb FA7

SIb-
Non mi tocchi non mi sfiori
                      MIb-/DO
forse il mio amore ha parlato più piano
SIb-/REb              MIb-/DO    FA7
   della tua voglia di  avermi ancora
SIb-                  MIb-  REb/FA SOLb MIb-7
 e  sto qui come una statua
LAb    LAb7              REb
mentre tu stai peggio di me
                SIb-                 MIb-6  REb/FA SOLb MIb-7
se ci fosse qualcuno qui in questo momento
LAb    LAb7      REb
io non so cosa farei.

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La statua della mia libertà – Samuel

La statua della mia libertà – Samuel canzone pubblicata per la prima volta nell’anno

Testo della canzone: La statua della mia libertà – Samuel

In fondo al testo trovate il video della canzone

La statua della mia libertà – Samuel Testo:

La statua della mia libertà
si muove
una marea che non si ritirerà
si muove
la statua della mia libertà
si muove
non sto legato a un’orbita

E un giorno fra tanti nel mondo
e un posto fra tanti nel tempo
ci sono istruzioni per far funzionare le cose
ma non le comprendo
la fortuna non viene da sola
ma si compra e non si regala
le sue ali giganti distendono colpi la vedi
ma lei ti sorvola

E la sorte ha voluto giocare
in quest’angolo dell’universo
io devo scappare lontano seguire il richiamo
di un mondo diverso

Se mi fermo lo so che io muoio
non resisto qui, io non sopravvivo
il giardino dei sogni profuma di fiori
ed aspetta soltanto il mio arrivo

La statua della mia libertà
si muove
una marea che non si ritirerà
si muove
la statua della mia libertà
si muove
non sto legato a un’orbita

Qui nessuno ti spiega la strada
per scegliere il lato migliore
ed ora guardando lontanto io vedo le luci,
una notte, un bagliore
conosco il dolore del tempo
le rughe della sua faccia
le vele scolpiscono il vento correndo, le barche
non lasciano traccia

Profeti e lezioni apparecchiano insieme
ancora la stessa tavola
le storie dell’apocalisse si mutano a volte
in scenari da favola

La statua della mia libertà
si muove
una marea che non si ritirerà
si muove
la statua della mia libertà
si muove
non sto legato a un’orbita

Muoio, muoio, muoio, muoio
se io resto fermo allora muoio
Muoio, muoio, muoio, muoio
se io resto fermo allora muoio

La statua della mia libertà
una marea che non si ritirerà
la statua della mia libertà
si muove
non sto legato a un’orbita

La statua della mia libertà
si muove
una marea che non si ritirerà
si muove
la statua della mia libertà
si muove
non sto legato a un’orbita

 https://youtu.be/nut4igbnKL0

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Accordi


            
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La stazione

Album

È contenuto nei seguenti album:

1981 Artide antartide

Testo Della Canzone

La stazione di Renato Zero

E’ gia’ buio in stazione, fa notte anche qua’. . .
Piu’ nessuno che arriva, nessuno che va. . .
C’e’ un barbone, un playboy,
una checca simpatica che
vuole solo svoltare una notte d’amore col suo macchinista.
. . .E quel vecchio che fischia un motivo che fu. . .
Fra i binari e’ sfiorita la sua gioventu’.
La vita va. . .
E’ un biglietto scaduto.
La vita va. . .
Forse e’ un treno mancato, chissa’. . .
E’ un bagaglio che viaggia cosi’. . . senza destinazio-ne.
La notte langue, non vuole restare da sola.
Con la sua mano accarezza la tua fantasia. . .
Vecchia signora,
coltiva i tuoi amanti. . .
Qui alla stazione gli amori son tanti.
Notte nascondi
confondi le vite. . .
Difendi dal sole
le storie proibite.
Si fa chiaro in stazione fa giorno anche qua. . .
Su chi e’ andato o venuto, su chi restera’. . .
La vita va. . .
E’ un biglietto scaduto.
La vita va. . .
Forse e’ un treno mancato, chissa’. . .
E’ un bagaglio che viaggia cosi’. . . senza destinazio-ne.
La notte langue non vuole restare da sola
ha troppi amici randagi in quell’ultimo bar
e tu sei qui
straniero sei qui
disilluso se mai ma sconfitto non sei
la gente da’ un’occhiata e poi via. . .
ma dentro di se’ vorrebbe essere te!
Anche Dio. . .
qui alla stazione ha un parcheggio suo.
Col sole o sotto la pioggia c’e’. . . Chi prega per te!
An – che Dio. . .
qui alla stazione ha un parcheggio suo.
Col sole o sotto la pioggia c’e’. . . Chi prega per te!

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Accordi

   
Sol |  Re | Re7 | Sol |   | Re | Re | Sol

Sol
 E' gia' buio in stazione, fa notte anche qua'. . .
                                     Do-
Piu' nessuno che arriva, nessuno che va. . .
La-
C'e' un barbone, un playboy,
              Re
una checca simpatica che
                                                    Sol
vuole solo svoltare una notte d'amore col suo macchinista.
Sol
. . .E quel vecchio che fischia un motivo che fu. . .
                                      Do-
Fra i binari e' sfiorita la sua gioventu'.
Re
La vita va. . .
                   Sol
E' un biglietto scaduto.
Do-
La vita va. . .
                     Sol
Forse e' un treno mancato, chissa'. . .
                   Soldim                          La- Do-
                    Sib
E' un bagaglio che viaggia cosi'. . . senza destinazio-ne.
Sol                  Sol5b            La-
La notte langue, non vuole restare da sola.
Sol                 Sol5b              La-  Re
Con la sua mano accarezza la tua fantasia. . .
Do-        Mi
Vecchia signora,
   Do-          Mi
coltiva i tuoi amanti. . .
 La-
Qui alla stazione gli amori son tanti.
 Si4     Si-
Notte nascondi
    Si-4    Si-
confondi le vite. . .
  Mi9b/7    Mi
Difendi dal sole
   Mi9b/7     Mi
le storie proibite.
Sol
 Si fa chiaro in stazione fa giorno anche qua. . .
                                       Do-
Su chi e' andato o venuto, su chi restera'. . .
Re
La vita va. . .
                   Sol
E' un biglietto scaduto.
Do-
La vita va. . .
                     Sol
Forse e' un treno mancato, chissa'. . .
                   Soldim                          La- Do-
                    Sib
E' un bagaglio che viaggia cosi'. . . senza destinazio-ne.
 Sol                Sol5b            La-
La notte langue non vuole restare da sola
Sol                Sol5b                 La-
ha troppi amici randagi in quell'ultimo bar
Do-       Mi
e tu sei qui
     Do-     Mi
straniero sei qui
     La-
disilluso se mai ma sconfitto non sei
Si4      Si-      Si-4         Si-
la gente da' un'occhiata e poi via. . .
   Mib9/7    Mi           Mib9/7 Mi  Mi7
ma dentro di se' vorrebbe essere te!
      La-
Anche Dio. . .
            Fa-                     Do
            Lab                     Sol
qui alla stazione ha un parcheggio suo.
           La-                  Re- Sol              Do
Col sole o sotto la pioggia c'e'. . .  Chi prega per te!
Mi9b Mi   La-
An - che Dio. . .
            Fa-                     Do
            Lab                     Sol
qui alla stazione ha un parcheggio suo.
           La-                  Re- Sol              Do
Col sole o sotto la pioggia c'e'. . .  Chi prega per te!

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La stazione di Zima

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 El bandolero stanco
1998 Vecchioni Studio Collection
2005 Il contastorie

Testo Della Canzone

La stazione di Zima di Roberto Vecchioni

C’è un solo vaso di gerani
dove si ferma il treno,
e un unico lampione
che si spegne se lo guardi,
e il più delle volte
non c’è ad aspettarti nessuno,
perché è sempre troppo presto
o troppo tardi.
-Non scendere- mi dici,-
continua con me questo viaggio!-
e così sono lieto di apprendere
che hai fatto il cielo
e milioni di stelle inutili
come un messaggio,
per dimostrarmi che esisti,
che ci sei davvero:
ma vedi, il problema non è
che tu sia o non ci sia:
il problema è la mia vita
quando non sarà più la mia,
confusa in un abbraccio
senza fine,
persa nella luce tua
sublime,
per ringraziarti
non so di cosa e perché

Lasciami
questo sogno disperato
di esser uomo,
lasciami
quest’orgoglio smisurato
di esser solo un uomo:
perdonami, Signore,
ma io scendo qua,
alla stazione di Zima.

Alla stazione di Zima
qualche volta c’è il sole:
e allora usciamo tutti a guardarlo,
e a tutti viene in mente
che cantiamo la stessa canzone
con altre parole,
e che ci facciamo male
perché non ci capiamo niente.

E il tempo non s’innamora
due volte
di uno stesso uomo;
abbiamo la consistenza lieve
delle foglie:
ma ci teniamo la notte, per mano,
stretti fino all’abbandono,
per non morire da soli
quando il vento ci coglie:
perché vedi, l’importante non è
che tu ci sia o non ci sia:
l’importante è la mia vita
finché sarà la mia:
con te, Signore
è tutto così grande,
così spaventosamente grande,
che non è mio, non fa per me

Guardami,
io so amare soltanto
come un uomo:
guardami,
a malapena ti sento,
e tu sai dove sono…
ti aspetto qui, Signore,
quando ti va, alla stazione di Zima.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

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Accordi

   
D G A Em D


A            D
C'e' un solo vaso di gerani dove si ferma il treno

        G
e un unico lampione che si spegne se lo guardi

     A                                            G
e il piu' delle volte non c'e' ad aspettarti nessuno

           D                                A
perche' e' sempre troppo presto o troppo tardi

        D
Non scendere mi dici continua con me

                       G
questo viaggio e cosi' sono lieto di apprendere

                              A
che hai fatto il cielo e milioni di stelle inutili

              G         D
come un messaggio per dimostrarmi

                           A
che esisti che ci sei davvero

     G
ma vedi il problema non e' che tu ci sia

  F#m        Em7
o non ci sia il problema e' la mia vita

                 D                G
quando non sara' piu' la mia confusa

                        F#m
in un abbraccio senza fine persa

                    G
nella luce tua sublime per ringraziarti

                 D         A
non so di cosa e perche' lasciami

                    D                  A
questo sogno disperato di esser uomo lasciami

                       D                     Bm
questo orgoglio smisurato di esser solo un uomo

       Em      D                   A9
perdonami Signore ma io scendo qua 

A
alla stazione di Zima



G C D C G A


D
Alla stazione di Zima qualche volta c'e' il sole

          G
e allora usciamo tutti a guardarlo

e a tutti viene in mente che cantiamo

A                               G
la stessa canzone con altre parole

      D
e che ci facciamo male perche' non

               A          D
ci capiamo niente E il tempo non

s'innamora due volte di uno stesso uomo

     G
abbiamo la consistenza lieve delle foglie

           A
ma ci teniamo la notte per mano

                      G
stretti fino all'abbandono

        D
per non morire da soli

                     A
quando il vento ci coglie perche' vedi

G
l'importante non e' che tu ci sia

      D      Em7
o non ci sia l'importante

                             D
e' la mia vita finche' sara' la mia

       G
con te Signore e' tutto cosi'

    D
grande cosi' spaventosamente

    G                              D
grande che non e' mio non fa per me

    A                      D
Guardami io so amare soltanto

                 A                     D
come un uomo guardami a malapena ti sento

                Bm            Em7      D
e tu sai dove sono ti aspetto qui Signore

            A9
quando ti va

A                   G
alla stazionedi Zima

C D C G A

***

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La stella – Spazio Unito Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stella – Spazio Unito

Poi come lama di coltello
Una luce taglierà
Tutto il buio che c'è in me
Tu sopra un palco di cristallo
Come stella brillerai
Di una gioia che non sai
Spalancherai le braccia al cielo
E cantando chiederai
Quell'amore che non hai
La gente ti starà a sentire
Ognuno ti saprà capire
Le mani in alto ad applaudire ciò che canterai

E così adesso sei di scena
E così sei nella luce piena
E così sul filo a camminare
Senza pensare che forse puoi cadere
E così finita è la tua pеna
E così sei fuori dalla tana
E così più in alto vuoi salire
Per prolungarе perfino il tempo da lassù

Poi lento cade giù il sipario
E la platea rimane vuota
E il vento spegnerà la stella
Ch'era in te

E così adesso sei di scena
E così sei nella luce piena
E così più forte puoi cantare
Per non pensare che un giorno può finire
E così finita è la tua pena
E così sei fuori dalla tana
E così più in alto vuoi volare
E puoi fermare perfino il tempo da lassù

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La stella che vuoi

Album

È contenuto nei seguenti album:
1998 Parla col cuore

Testo Della Canzone

La stella che vuoi di Ricchi e Poveri

forse gia adesso e accanto a te
e non lo sai
ma se guardi in giro
vedrai troverai
l’amore l’amico che vuoi oh…

sei tutto quello che sei
vivi per quello che vuoi
decidi un desirerio e cosi sara
scegli tra i sogni che fai
quello che ancora non hai
e cosi scoprirai che c’e in mezzo al cielo
anche la tua stella quella che vuoi tu

tu non l’avresti detto mai
ma il mondo gira come vuoi
per tutti noi aiuta al destino
a darti una mano
vedrai non si neghera mai oh…

sei tutto quello che sei
vivi per quello che vuoi
e se quello che vuoi lo vuoi per davvero
quella stella in cielo brillera perte

accendeti l’anima
e fa che sia visibile
devi illuminare il buio.

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La Stella Che Vuoi – Ricchi E Poveri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stella Che Vuoi – Ricchi E Poveri

Non lo diresti eppure c'è
Qualcuno propio come te
Magari é li ma non lo vedi
Forse anche lui non sa chi sei
Forse già adesso é accanto a te
E non lo sai
Ma se guardi in giro
Vedrai troverai
L'amore l'amico che vuoi oh...

Sei tutto quello che sei
Vivi per quello che vuoi
Decidi un desirerio e così sarà
Scegli tra i sogni che fai
Quello che ancora non hai
E così scoprirai che c'é in mezzo al cielo
Anche la tua stella quella che vuoi tu

Tu non l'avresti detto mai
Ma il mondo gira come vuoi
Per tutti noi aiuta al destino
A darti una mano
Vedrai non si negherà mai oh...

Sei tutto quello che sei
Vivi per quello che vuoi
E se quello che vuoi lo vuoi per davvero
Quella stella in cielo brillerà perte

Accendeti l'anima
E fa che sia visibile
Devi illuminare il buio
In torno a te

Sei tutto quello che sei
Vivi per quello che vuoi
Perché tu non sarai mai più così solo
Ci sarà una stella quella che vuoi tu

Perché tu non sarai mai più così solo
Ci sarà una stella quella che vuoi tu

Ecco una serie di risorse utili per Ricchi E Poveri in costante aggiornamento

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La stella cometa

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La stella cometa di Filastrocche

Brilla in cielo una stella
Si ode dentro la capanna,
una dolce ninna-nanna.
C’è un bambino biondo, biondo
Col visetto tondo, tondo,
che riceve doni e fiori
dagli umili pastori.

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La stella d’oro

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stella d'oro di Herbert Pagani

Quando esisteva ancora Dio

il nonno d’un bisnonno mio

di professione contadino,

tirava avanti con fatica

un campicello da formica,

tre zolle al fuoco del mattino…

Ed era un uomo calmo e pio

che divideva l’esistenza

fra la famiglia ed il suo Dio

e non aveva che un tesoro:

Una stella d’oro!

Un giorno ch’era lì a zappare

vide degli uomini arrivare

in una nuvola di guerra.

“Volete acqua? – domandò.

Quelli risposero: “Ma no

quel che vogliamo è la tua terra !”

“Ma questa poca terra è mia ! “

Loro risposero: “Va via !”

Lui prese il Libro del Signore

la moglie, i figli, e il suo tesoro:

La sua stella d’oro !

E camminando atttraversò

la notte dell’eternità,

chiedendo terra da zappare…

“Datemi anche una palude,

ed io con queste mani nude

ve Ia saprò bonificare ! “

“Va via, straniero, o passi un guaio

se vuoi restare, l’usuraio

è tutto quello che puoi fare !

Tanto ce l’hai un tuo tesoro:

La tua stella d’oro !

Rimasto senza campicello

si disse : ho solo il mio cervello,

e quello devo coltivare!

Divenne scriba e poi dottore

poi violinista e professore

ed Archimede nucleare !

“Ma quanti sono, santo lddio,

come ti volti, c’è un giudio !

Come bollare questa peste?

Gli cuciremo sulla veste

la sua stella d’oro !

E cominciò la grande caccia

E mille cani su ogni traccia

e fu la fiera del terrore.

Braccate in casa e per le strade

erano facili le prede

con quella stella sopra il cuore …

E Il nostro vecchio contadino

perdette tutto in un mattino:

moglie, figli, cuore, testa

e disse : adesso non mi resta

che la stella d’oro !

E allora corse verso il mare

Lo traversò per ritrovare

La terra che era stata sua…

“Signori, la vorrei comprare !”

“Le dune qui costano care !”

“Fa niente, pago !'” “Allora è tua !”

Ficcò la vanga nel deserto

quando uno sparo all’orizzonte

attraversò lo spazio aperto.

Cadde in ginocchio e sulla fronte

una stella d’oro

una stella d’oro !

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La stella dello sperone

Album

È contenuto nei seguenti album:
1986 Cuori di pace

Testo Della Canzone

La stella dello sperone di Amedeo Minghi

Tornerai,
tenderai lo so.
La schiena curva come un’arco
tra la Luna ed il Sole.
Clessidra e vetro ,
passato e sabbia cristallizzerai.
Mi sento solo,
il tempo è adesso
e Tu..
lo soffierai..
Tornerai,
ballerai
lo so.
Quel moto delle stelle fisse
orbiterai su me.
Ti senti sola,
il tempo è sabbia,
Tu,
la soffierai.
Tornerai,
con un tatuaggio in più.
Girerai
verso me,
il tuo profilo scuro.
Fasi lunari
eclissi eterne che
cometa
i cuori affondano.
E la tua gonna ondeggerà,
cadrà.
Cometa.
Nel cosmo di questa passione.
Tornerai.
Splenderai lo so.
Come una stella di sperone,
graffierai su me.
E ai piedi nudi,
uno sperone
per spronarmi il cuore.
Ed il tempo è adesso,
il tempo è sabbia e
Tu..
la soffierai..

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La stella dello sperone – Amedeo Minghi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stella dello sperone – Amedeo Minghi

Tornerai
Tenderai lo so
La schiena curva come un'arco
Tra la Luna ed il Sole
Clessidra e vetro
Passato e sabbia cristallizzerai
Mi sento solo
Il tempo è adesso
E Tu..
Lo soffierai..
Tornerai
Ballerai
Lo so
Quel moto delle stelle fisse
Orbiterai su me

Ti senti sola
Il tempo è sabbia
Tu
La soffierai
Tornerai
Con un tatuaggio in più
Girerai
Verso me
Il tuo profilo scuro
Fasi lunari
Eclissi eterne che
Cometa
I cuori affondano
E la tua gonna ondeggerà
Cadrà
Cometa
Nel cosmo di questa passione
Tornerai
Splenderai lo so
Come una stella di sperone
Graffierai su me
E ai piedi nudi
Uno sperone
Per spronarmi il cuore
Ed il tempo è adesso
Il tempo è sabbia e
Tu..
La soffierai...

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La Stella Di Atades – Gli Alluminogeni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Stella Di Atades – Gli Alluminogeni

L'onda s'infrange
Sulla scogliera
Vola una nube lassù
Mentre non vedo già più

Negli abissi, più profondi
Vive quella città, che confini non ha
Nei cristalli, delle case
La mia immagine è là, fin dall'antichità

Raggi di sole
Nelle caverne
Vedo una stella laggiù
Sembra che non brilli più

Davanti a me si presentò
La dolce figlia di Atades
Sembravi il sole del mattino
Il viso ancora da bambina
Le vele al vento non vedrò
E l'alba più non sorgerà
La notte non mi accoglierà
Ma resterò quaggiù

Fiori di mare
Terre raccolgo
Seguo una stella che va
Dove non son stato mai

Tra le felci, delle rocce
Vive quella città, dove il vento non c'è
Nei cristalli, delle case
La mia immagine è là, fin dall'antichità

Scende la notte
Sulla scogliera
Vola una nube lassù
L'onda non si ferma più

Davanti a me si presentò
La dolce figlia di Atades
Sembravi il sole del mattino
Il viso ancora da bambina
Le vele al vento non vedrò
E l'alba più non sorgerà
La notte non mi accoglierà
Ma resterò quaggiù

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La stella di latta

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stella di latta di Bambini

Giuseppe Marica
(BerettaDi Paola – Rullini)

Bambini e ragazzette con la testa buona o
matta,
Sapete o non sapete cos’è
UNA STELLA DI LATTA?
La porta sopra il petto chi fa guerra ai
galeotti.
Un uomo che ha coraggio per tre
Ha UNA STELLA DI LATTA!

Lo sceriffo (FO-FO-FO)
Ha due baffi (FI-FI-FI)
E tremare (FA-FA-FA)
Mille staffe (FE-FE-FE)
Quando punta la pistola
Quasi sempre un colpo vola,
E mirando in su o in giù,
Colui che mirato è, salvezza per lui non c’è
E dopo diventa un fu, un fu cow-boy.
(UN FU COW-BOY).

E fu così che un tempo Johnny Bill che
sono me,
Avevo risplendente sul cuor
UNA STELLA DI LATTA!
Terror dei fuorilegge, il Far West era ai
miei piè,
Briganti e ladri quale terror
Per LA STELLA DI LATTA!

Lo sceriffo
Ecc. ecc.

Ricordo un mezzogiorno che di fuoco
diventò,
Che colpi nel Montana quel dì
Là nella valle dell’oro.
Gli spari furon tanti che anche il sole
s’oscurò
E tutta la vallata tremò
E rasata fu a zero.

Lo sceriffo
Ecc. ecc.

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La stella di Natale

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stella di Natale di Canti di Natale

Mi son vestita
di tanti fili d’oro
per brillare
nel cielo quando è notte.
Ho deciso di andare per il mondo
per vedere
ed ascoltare
per capire
ed esplorare.
Ho viaggiato a lungo senza sosta
anche di giorno
quando il sole brilla
e così
sono andata per il mondo
per vedere
ed ascoltare
per capire
ed esplorare.

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
C
Mi son vestita 
di tanti fili d'oro 
             F
per brillare 
                      C
nel cielo quando è notte. 
       F                   C
Ho deciso di andare per il mondo 
        F6
per vedere 
          C
ed ascoltare 
        Dm7
per capire 
          C
ed esplorare. 
Ho viaggiato a lungo senza sosta 
             F
anche di giorno 
                   C
quando il sole brilla 
       F
e così 
                   C
sono andata per il mondo 
        F6
per vedere 
          C
ed ascoltare 
        F6
per capire 
          C
ed esplorare.


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La stella e il marinaio – Murubutu Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stella e il marinaio – Murubutu

{Strofa 1}
E l'aspettava alla fine del Sole
Fra le piogge furtive d'ottobre
Quando la notte è più fresca, coi suoi strati blu Persia
Si stende su reti da pesca e begonie
Ed ogni notte chiamava il suo nome (senti)
Fra le Pleiadi più luminose
Studiava il cielo da esperto, Keplero e Copernico
E tutte le nebulose famose
So che non ritardi mai, mai
E ci sto male sai se non ti guardo
E nel buio i pensieri nuotavano insieme
Dal cuore dell'Orsa Minore fino al timone del Carro
E ogni notte in cui vieni e vai, vai
E a me aspettare non mi pesa, tanto
Insieme davano voce alle stelle maggiori
Alle costellazioni con tutti i nomi del Panthéon
Giunse quieta fra i ricordi
E lui le chiese "E ti sei persa?"
Lei non rispose, ingrandì gli occhi
E dentro c'erano più cieli di varie grandezze
Lui con il cuore immenso, con un vuoto in mezzo
Ed un suo pezzo perso in mezzo all'universo
Gli servirebbe il cielo vuoto, un telescopio inverso per guardarsi dentro

{Ritornello}
Ho visto il cielo farsi mare
Ed un dio cieco farti male
Ho pensato che (E come sai non è mai come sembra)
Non so dove sei (E come sai non è mai come sembra)
Anche col cielo fra le mani
Al centro dentro al cielo astrale
Ma poi sai che c'è (E come sai non è mai come-)
A me manchi te (Che allo stupore non c'è fine)

{Strofa 2}
E s'incupiva fra i banchi di nebbia
Dove le nubi passavano in fretta
Se non riusciva a vederla nel buio dell'una come Neruda
Una goccia di Luna caduta nell'erba
E per quanto tuonasse tempesta
Lui ne avrebbe accettato la furia
Aspettando notti lì fredde, negli occhi pozze di stelle dopo l'ultima onda notturna
Luce nuova, ne è la prova
Un ricordo in oro che brilla ancora
E da rincorrere prima che esploda in mondi di polvere: supernova
Lassù a quell'ora, dove il buio suona
Ed usa il cielo come una membrana
Lassù nella galassia nel blu della Via Lattea c'è la sua carta nautica che porta a casa
Fuori fra i suoni in velluto ha raggiunto un molo
Fuori dai coni dei lumi di luci al sodio
E ognuno là fuori un minuto vedeva un uomo
Che fissava perduto nel buio, parlava solo
Sembrava parlasse a una stella comparsa durante l'estate
E la chiamava ogni notte giù a terra
E poi piangeva con gli occhi con cui si piange una madre

{Ritornello}
Ho visto il cielo farsi mare
Ed un dio cieco farti male
Ho pensato che (E come sai non è mai come sembra)
Non so dove sei (E come sai non è mai come sembra)
Anche col cielo fra le mani
Al centro dentro il cielo astrale
Ma poi sai che c'è (E come sai non è mai come-)
A me manchi te (Che allo stupore non c'è fine)

{Outro}
(Cavalco Pegaso tra le galassie)
(Come se le stelle fossero occhi di altri sulla mia pelle)
(Come un cielo stellato, il pubblico di stelle applaudendo lasciò il teatro)
(Cavalco Pegaso tra le galassie)
(Come se le stelle fossero occhi di altri sulla mia pelle)
(Come un cielo stellato, il pubblico di stelle applaudendo lasciò il teatro)

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La Stella Polare

Testo Della Canzone

La Stella Polare di Canti Scout

Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore
di vedere Te di stare insieme a Te
unico riferimento del mio andare
unica ragione Tu , unico sostegno Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu

Anche il cielo gira intorno e non ha pace
ma c’è un punto fermo è quella stella là
la stella polare è fissa ed è la sola
a stella polare Tu , la stella sicura Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu

RIT.
Tutto ruota intorno a Te , in funzione di Te
e poi non importa il dove, il come , il se

Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore
il significato allora sarai Tu
quello che farò sarà soltanto amore
unica ragione Tu , la stella polare Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

RIT.

Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore
di vedere Te di stare insieme a Te
unico riferimento del mio andare
unica ragione Tu , unico sostegno Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

RIT.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
LA-                                         DO
Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore
MI-                                     FA
di vedere Te di stare insieme a Te
RE-                                 LA-
unico riferimento del mio andare
FA                 SOL MI-                 LA-
unica ragione Tu , unico sostegno Tu
FA                             SOL         DO
al centro del mio cuore ci sei solo Tu

Anche il cielo gira intorno e non ha pace
ma c'è un punto fermo è quella stella là
la stella polare è fissa ed è la sola
a stella polare Tu , la stella sicura Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu

RIT.
DO                         FA                         SOL LA-
Tutto ruota intorno a Te , in funzione di Te
        DO                 FA                 SOL
e poi non importa il dove, il come , il se

Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore
il significato allora sarai Tu
quello che farò sarà soltanto amore
unica ragione Tu , la stella polare Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

RIT.

Ho bisogno di incontrarti nel mio cuore
di vedere Te di stare insieme a Te
unico riferimento del mio andare
unica ragione Tu , unico sostegno Tu
al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

RIT.

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La stellina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stellina di Bambini

Catarina Atanázio
(A. Castro (I. Balduini) – J. N. Atanázio)

La la la la la
La la la la la la

La stellina La stellina
Luccichina Luccichina
Sempre in cielo a scintillare
Io bambina Io bambina
Birichina Birichina
Quasi quasi da quaggiù la chiamerò.
Ciao, stellina,
Senza ali nel cielo come fai?
Ciao, stellina,
Quando fai la nanna,
Dove vai?
Da lontano sei piccina
Ma sei grande,
Tutto il mondo fai sognare.

La la la la la
La la la la la la

La stellina La stellina
Luccichina Luccichina
Stamattina vuol giocare
Che carina! Che carina!
Birichina! Birichina!
Lei mi guarda e fa l’occhietto solo a me
Ciao, stellina,
Senza ali nel cielo
Come fai?
Oh oh oh oh
Ciao, stellina
Quando fai la nanna, dove vai?
Da lontano sei piccina
Ma sei grande,
Tutto il mondo fai sognare

La la la la
La la la la
La la la la la la

A estrelinha
Não tem asas no céu pode ficar
A estrelinha
Não tem asas no céu pode ficar

Da lontano sei piccina
Ma sei grande, tutto il mondo fai sognare
La la la la la
La la la la la

La stellina vola
La stellina vola
E non si ferma mai.
Mai, mai, mai, mai.

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

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LA STESSA LINGUA – EMMA MUSCAT e Blas Cantò – Testo e Traduzione in Italiano

TRADUZIONE IN ITALIANO

Due città diverse
lontane mille miglia
Ma io parliamo con te
la stessa lingua

Dimmi dimmi
Che c'è qualcosa di te che fa rima con me stanotte
dimmi all'improvviso
All'interno troviamo anche gli sguardi
Frasi scritte sul vetro
La corsa dell'ultima metro
E riderre senza sapere perché
Anche quando la musica sale forte, ti sento

Nel suono di una voce che chiama
Che arriva poi se perde nell'aria
E noi che siamo ancora per strada

Due città diverse
lontane mille miglia
Ma io e noi parliamo con te
la stessa lingua
E tutta la notte rompiamo
E il giorno dopo torniamo
Mi piace come
Lo facciamo piccola, bruciamo
come il fuoco

Voglio imparare la lingua perfetta
Per sapere cosa dice il tuo corpo
Quando ti avvicini a me voglio allontanarmi da te
Perché non voglio suonare male

Sotto un cielo che cambia ogni momento
Nel caos totale oppure nel silenzio

Nel suono di una voce che chiama
Una chitarra gitana canta
Nessuno terrà sembra lontano

Due città diverse
lontane mille miglia
Ma io parliamo con te
la stessa lingua
E tutta la notte rompiamo
E il giorno dopo torniamo
Mi piace come lo facciamo
Tesoro, bruciamo come il fuoco
 
Fatti portare dalla musica che va
Ho sentito il mare che respira
Perché il cuore parla già
Per noi due la stessa lingua

Due città diverse
lontane mille miglia
Ma io parliamo con te
la stessa lingua
E tutta la notte rompiamo
E il giorno dopo torniamo
Mi piace come lo facciamo
Tesoro, bruciamo come il fuoco

La stessa lingua

Continua su Testitradotti

Il Testo della canzone di:
LA STESSA LINGUA – EMMA MUSCAT Blas Cantò


Due città diverse
Lontane mille miglia
Ma io te parliamo
La stessa lingua

Dimmelo dimmelo
Che c’è qualcosa di te che fa rima con me stanotte
Dimmelo subito
Che possiamo incontrarci anche dentro gli sguardi
Frasi scritte sul vetro
La corsa dell’ultima metro
E ridere senza sapere perché
Anche quando la musica si alza forte io ti sento

Nel suono di una voce che chiama
Che arriva poi si perde nell’aria
E noi che siamo ancora per strada

Due città diverse
Lontane mille miglia
Ma io e te parliamo
La stessa lingua
Y toda la noche rompemos
Y al otro dia volvemos
Me gusta como
Lo hacemos baby quemamos
Like fuego

Quiero aprender el idioma perfecto
Para saber lo que dice tu cuerpo
Cuando te acercas a mi quiero alejarme de ti
Porque no quiero sonar incorrecto

Sotto un cielo che cambia ogni momento
In un caos totale oppure nel silenzio

Nel suono di una voce che chiama
Canta una chitarra gitana
Nessuno terrà sembra lontana

Due città diverse
Lontane mille miglia
Ma io te parliamo
La stessa lingua
Y toda la noche rompemos
Y al otro dia volvemos
Me gusta como lo hacemos
Baby quemamos like fuego

Fatti portare dalla musica che va
Senti il mare che respira
Perché il cuore parla già
Per noi due la stessa lingua

Due città diverse
Lontane mille miglia
Ma io te parliamo
La stessa lingua
Y toda la noche rompemos
Y al otro dia volvemos
Me gusta como lo hacemos
Baby quemamos like fuego

La stessa lingua

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La stessa parte della luna – Emma Nolde Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stessa parte della luna – Emma Nolde


Sei come gravità
Non mi tocchi, ma mi stendi
Non è colpa tua
Io non riesco a contenermi
Dì una parola in più
E inciamperò ancora sui tuoi occhi
Tu continua, per favore, a fare finta di niente
Non voglio attirare l'attenzione
E poi passare per chi non sa scordare cos'era

E quando sarai lontano
Ricordati che anche se non saremo dalla stessa parte
Guarderemo la stessa parte della luna
Quindi avremo sempre qualcosa in comune
La luna

Mi mancherà sperare di incontrarti per le strade della mia città
La luna si nasconde е tu come lei fai benе a mantenere i tuoi segreti
Io starò qui
Ad osservarla come uno scienziato
Io starò qui
Ad osservarti dietro il microscopio

E quando sarai lontano
Ricordati che anche se non saremo dalla stessa parte
Guarderemo la stessa parte della luna
Quindi avremo sempre qualcosa in comune
L'unica cosa che avremo in comune
Da stasera è la luna

Appoggiati a questa certezza
Se non puoi appoggiarti a me
Appoggiati a questa certezza
Perché non ci salveranno le promesse
E la guarderemo insieme un giorno
Questa parte della luna

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La stima del manicomio – Mariposa Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stima del manicomio – Mariposa

{Intro}

{Strofa 1}
Ad un muro di capperi esplosivi
Allergico alle polveri bagnate
Tanto io scrivo canzoni, mi sento stanco

Mi telefonano vecchi fidanzati
Ed io vesto di bianco non prima del matrimonio
La stima del manicomio è piuttosto imbarazzante

Stanno tutti al primo piano
Si buttano di sotto
Parlo piano

{Rit}
Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto che odora di lavanda
Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto mentolato
Ad un muro di capperi ho appeso i vecchi amanti
Ho speso quattro soldi per comprare le mollette
Ma speriamo che non scenda

Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto che odora di lavanda
Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto mentolato

{Strumentale}

{Strofa 2}
Lei legge l’oroscopo io guardo il mare affogare
Con la luna in giove nuove dentro casa cadono le mani ai morti
Plim!

{Rit}
Ad un muro di capperi ho appeso i vecchi amanti
Ho speso quattro soldi per comprare le mollette
Ma speriamo che non scenda

Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto che odora di lavanda
Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto mentolato
Ad un muro di capperi ho appeso i vecchi amanti
Ho speso quattro soldi per comprare le mollette
Ma speriamo che non scenda

Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto che odora di lavanda
Perché se scende c’è poco da scherzare
Ha in tasca un fazzoletto mentolato

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La stonato

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stonato di Carmen Consoli

Ombre tra di noi
io ti prego non lasciarne
so che tu non vuoi
accettare le mie scuse
la la la …………………..
canta finché puoi
sfoga tutta la tua ira
scusami se puoi
mi dispiace se hai sofferto
la la la …………………..
Voleva il mio essere un consiglio
scusa se invece poi ti ho dato
un LA stonato
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male …….
Mangia come vuoi
spalma pure maionese
canta finché puoi
perché è tutta la vita
Voleva il mio essere un consiglio
scusa se invece poi ti ho dato
un LA stonato
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male sai
mi ha fatto male …….
Ombre tra di noi
io ti prego non lasciarne

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
D   D/E     D/F# 

Ombre tra di noi io ti
prego non lasciarne
so che tu non vuoi
accettare le mie scuse
la la la...

Canta finchè puoi
sfoga tutta la tua ira
scusami se puoi
mi dispiace se hai sofferto
la la la...

 D  


E   G  Bm D
Voleva il mio essere un consiglio
E   G  Bm D
scusa se invece poi ti ho dato un La stonato (x2)
D   D/E
mi ha fatto male sai
D/E   D/F#
mi ha fatto male sai
D/E
mi ha fatto male...

Mangia come vuoi
spalma pure maionese
canta finchè puoi
perchè è tutta la vita

D


E   G  Bm D
Voleva il mio essere un consiglio
E   G  Bm D
scusa se invece poi ti ho dato un La stonato (x2)
D   D/E
mi ha fatto male sai
D/E   D/F#
mi ha fatto male sai
D/E
mi ha fatto male...


Ombre tra di noi
io ti prego non lasciarne

D

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La stonato – Carmen Consoli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La stonato – Carmen Consoli

Ombre tra di noi
Io ti prego non lasciarne
So che tu non vuoi
Accettare le mie scuse
La la la...
Canta finchè puoi
Sfoga tutta la tua ira
Scusami se puoi
Mi dispiace se hai sofferto
La la la...

Voleva il mio essere un consiglio
Scusa se invece poi
Ti ho dato un La stonato
Voleva il mio essere un consiglio
Scusa se invece poi
Ti ho dato un La stonato
M'ha fatto male sai
M'ha fatto male sai
M'ha fatto male...

Mangia come vuoi
Spalma pure maionese
Canta finchè puoi
Perchè è tutta la vita

Voleva il mio essere un consiglio
Scusa se invece poi
Ti ho dato un La stonato
Voleva il mio essere un consiglio
Scusa se invece poi
Ti ho dato un La stonato
M'ha fatto male sai
M'ha fatto male sai
M'ha fatto male...

Ombre tra di noi
Io ti prego non lasciarne

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La storia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1985 Scacchi e tarocchi
1998 Curve nella memoria
2006 Tra un manifesto e lo specchio
2010 Work in progressFrancesco De Gregori e Lucio Dalla

Testo Della Canzone

La storia di Francesco De Gregori

* Gianni Morandi1984 Immagine italiana1987 Amici miei2008 Ancora… Grazie a tutti (CD 2)
* Anna Oxa1994 Oxa cantautori
* Fiorella Mannoia2004 Concerti CD 2

La storia siamo noi nessuno si senta offeso
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo
la storia siamo noi attenzione
nessuno si senta escluso

La storia siamo noi
siamo noi queste onde del mare
questo rumore che romper il silenzio
questo silenzio così duro da masticare

E poi ti dicono tutti sono uguali
tutti rubano alla stessa maniera
ma è solo un modo per convincerti
a restare chiuso dentro casa
quando viene la sera

Però la storia non si ferma davvero
davanti ad un portone
la storia entra dentro le stanze le brucia
la storia dà torto o dà ragione

La storia siamo noi
siamo noi che scriviamo le lettere
siamo noi che abbiamo tutto da vincere
e tutto da perdere

E poi la gente, perché è la gente che fa la storia
quando si tratta di scegliere e di andare
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
che sanno benissimo cosa fare
quelli che hanno letto un milione di libri
e quelli che non sanno nemmeno parlare
ed è per questo che la storia dà i brividi
perché nessuno la può fermare

La storia siamo noi siamo noi padri e figli
siamo noi bella ciao che partiamo
la storia non ha nascondigli
la storia non passa la mano
la storia siamo noi
siamo noi questo piatto di grano.

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Accordi

   
Do                  re- 
La storia siamo noi nessuno si senta offeso 
sol
siamo noi questo prato di aghi sotto al cielo 
do
la Storia siamo noi attenzione nessuno si senta escluso,

la- 
La storia siamo noi 
re-
siamo noi queste onde nel mare 
sol
questo rumore che rompe il silenzio 
do
questo silenzio così difficile da masticare

Mi 
e poi ti dicono tutti sono uguali 
la-
tutti rubano alla stessa maniera 
mi
ma è solo un modo per convincerti 
la-
a restare in casa quando viene la sera, 
sol                                               do
però la storia non si ferma davvero davanti ad un portone
sol 
la storia entra dentro le nostre stanze e le brucia 
do
la storia dà torto dà ragione

do 
La storia siamo noi 
re-
siamo noi che scriviamo le lettere 
sol
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, 
do
tutto da perdere

Mi 
Poi la gente perchè è la gente che fa la storia 
la-
quando è il momento di scegliere e di andare 
      mi
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti 
          la-
che sanno benissimo cosa fare
sol 
quelli che hanno letto un milione di libri 
do
e quelli che non sanno nemmeno parlare 
sol
è per questo che la storia dà i brividi 
do
e nessuno la può cambiare

Fa
la storia siamo noi 
sol
siamo noi padri e figli 
la-                      do
siamo noi bella ciao che partiamo
fa                sol 
la storia non ha nascondigli
la-                    do
la storia non passa la mano 
                re-
la storia siamo noi 
sol                        do
siamo noi questo piatto di grano.

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La storia – Africa unite

Album

È contenuto nei seguenti album:

2003 Mentre fuori piove

Testo Della Canzone

La storia – Africa unite di Africa unite

Colpisci poi conquista vecchia storia
parola di sua globalita’
sia resa grazia al peso del potere
fedeltà
Nuova religione nuova guerra, preventiva e intelligente
vecchia aberrazione nuova scusa per distruggere la mente
Occhio per occhio
Niente per niente
L’uomo è perdente

Rit: La storia insegna non si cambia mai
Make your rules
un desiderio irrinunciabile
la storia insegna che ogni uomo è
perfettamente corruttibile

La storia insegna e non sbaglia mai
una parola impronunciabile
la storia insegna che ogni vita è
purtroppo merce di scambio

Fuori di qui un luogo assurdo
che può sembrare aperto a tutti ma la chiave non c’è
Fuori di qui ad un bivio scuro sei tu
con il destino appeso ad un filo ma quel filo dov’è
arma incosciente, la Bibbia
La Bibbia tra i denti and your soul.
Sicuro vincente,
aggiornami l’anima.

Rit:La storia insegna non si cambia mai
Make your rules
un desiderio irrinunciabile
la storia insegna che ogni uomo è
perfettamente corruttibile

La storia insegna e non sbaglia mai
una parola impronunciabile
la storia insegna che ogni vita è
purtroppo merce di scambio

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Accordi

   
Questo è il riff iniziale, nn ke il giro di basso:

D--------------------------------------------------------------------------------
A--------------------------------------------------------------------------------
E--------------------------------------------------------------------------------


gli accordi della strofa e del ritornello invece sono:

Cm/Cm/B#/B# (Attenzione però al ritmo ke kambia!!)

Cm        B#
E----8-- ---13--
B----8-- ---15--
G----8-- ---15--
D----10- ---15--
A----10-


BRIDGE:
(per intenderci il pezzo che fa "Occhio per occhio. niente è per niente")

D#/E#/D#/E#

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La storia – Africa Unite Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia – Africa Unite

Colpisci poi conquista vecchia storia
Parola di sua globalita'
Sia resa grazia al peso del potere
Fedeltà
Nuova religione nuova guerra, preventiva e intelligente
Vecchia aberrazione nuova scusa per distruggere la mente
Occhio per occhio
Niente per niente
L'uomo è perdente

Rit: La storia insegna non si cambia mai
Make your rules
Un desiderio irrinunciabile
La storia insegna che ogni uomo è
Perfettamente corruttibile

La storia insegna e non sbaglia mai
Una parola impronunciabile
La storia insegna che ogni vita è
Purtroppo merce di scambio

Fuori di qui un luogo assurdo
Che può sembrare aperto a tutti ma la chiave non c'è
Fuori di qui ad un bivio scuro sei tu
Con il destino appeso ad un filo ma quel filo dov'è
Arma incosciente, la Bibbia
La Bibbia tra i denti and your soul
Sicuro vincente
Aggiornami l'anima

Rit:La storia insegna non si cambia mai
Make your rules
Un desiderio irrinunciabile
La storia insegna che ogni uomo è
Perfettamente corruttibile

La storia insegna e non sbaglia mai
Una parola impronunciabile
La storia insegna che ogni vita è
Purtroppo merce di scambio

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La storia – Anna Oxa Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia – Anna Oxa

{Strofa 1}
La storia siamo noi
Nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo
La storia siamo noi, attenzione
Nessuno si senta escluso
La storia siamo noi
Siamo noi queste onde del mare
Questo rumore che rompe il silenzio
Questo silenzio così - duro da masticare

{Strofa 2}
E poi ti dicono:
Tutti sono uguali
Tutti rubano alla stessa maniera
Ma è solo un modo per convincerti
A restare chiuso dentro casa
Quando viene la sera
Però la storia non si ferma
Davvero davanti a un portone
La storia entra dentro le stanze, le brucia
La storia da torto da ragione
La storia siamo noi
Siamo noi che scriviamo le lettere
Siamo noi che abbiamo
Tutto da vincere, tutto da perdere

{Strofa 3}
E poi la gente, perché è la gente che fa la storia
Quando si tratta di scegliere e di andare
Te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
Che sanno benissimo cosa fare
Quelli che hanno letto milioni di libri
E quelli che non sanno nemmeno parlare
Ed è per questo che la storia da i brividi
Perché nessuno la può fermare

{Outro}
La storia siamo noi
Siamo noi, padri e figli
Siamo noi quella gente e partiamo
La storia non ha nascondigli
La storia non passa la mano
La storia siamo noi
Siamo noi
Questo piatto di grano

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La Storia – Gianni Morandi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Storia – Gianni Morandi

La storia siamo noi nessuno si senta offeso
Siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo
La storia siamo noi attenzione
Nessuno si senta escluso

La storia siamo noi
Siamo noi queste onde del mare
Questo rumore che romper il silenzio
Questo silenzio così duro da masticare

E poi ti dicono tutti sono uguali
Tutti rubano alla stessa maniera
Ma è solo un modo per convincerti
A restare chiuso dentro casa
Quando viene la sera

Però la storia non si ferma davvero
Davanti ad un portone
La storia entra dentro le stanze le brucia
La storia dà torto o dà ragione

La storia siamo noi
Siamo noi che scriviamo le lettere
Siamo noi che abbiamo tutto da vincere
E tutto da perdere

E poi la gente, perché è la gente che fa la toria
Quando si tratta di scegliere e di andare
Te la ritrovi tutta con gli occhi aperti
Che sanno benissimo cosa fare
Quelli che hanno letto un milione di libri
E quelli che non sanno nemmeno parlare
Ed è per questo che la storia dà i brividi
Perché nessuno la può fermare

La storia siamo noi siamo noi padri e figli
Siamo noi bella ciao che partiamo
La storia non ha nascondigli
La storia non passa la mano
La storia siamo noi
Siamo noi questo piatto di grano

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La storia – Nomadi

Album

È contenuto nei seguenti album:

1977 Noi ci saremo

Testo Della Canzone

La storia – Nomadi di Nomadi

E’ già successo un’altra volta

che grandi uomini si sa

costruirono una città

senza interrogare il sole.

E pagarono cantanti

per cantare a voce piena

siamo la più gran città

dell’intera umanità.

Siamo la più gran città

dell’intera umanità

siamo la più gran città

soltanto il sole è ancora qua.

E pagarono le donne

per fare figli a volontà

e pagarono i più furbi

per trasformare la realtà

Siamo la più gran città

dell’intera umanità

siamo la più gran città

soltanto il sole è ancora qua.

Ma sulle case vuote

l’erba cresce già

e soffia il vento

forse chissà

un nuovo vento

forse sarà.

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La storia – Nomadi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia – Nomadi

È già successo un'altra volta
Che grandi uomini, si sa
Costruirono una città
Senza interrogare il sole

E pagarono cantanti
Per cantare a voce piena
Siamo la più gran città
Dell'intera umanità

Siamo la più gran città
Dell'intera umanità
Siamo la più gran città
Soltanto il sole è ancora qua

E pagarono le donne
Per fare figli a volontà
E pagarono i più furbi
Per trasformare la realtà

Siamo la più gran città
Dell'intera umanità
Siamo la più gran città
Soltanto il sole è ancora qua

Ma sulle case vuote
L'erba cresce già
E soffia il vento, forse chissà
Un nuovo vento forse sarà

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La Storia – Squarna Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Storia – Squarna

Strofa:

Cammino tra la folla mi nascondo in un cappuccio
Mi muovo prepotente petto in fuori tra la gente
Magari fosse moda, la moda ti sta comoda
Quasi non ci vedo odio il mondo e la sua logica
Meglio non guardare, non ne vale la pena
Male per male preferisco il dolore interiore
Un figlio di puttana si avvicina mi calpesta i piedi
Sarà vivida la pelle ma non l’onore
Lo ricorderò quando dovrò scrivere un pezzo
Cartacce sparse in camera gettate con disprezzo
Non conosco la violenza se non passa da una penna
Oppure dal beccuccio di una bomboletta scrivi in fretta
Per primi i neri del ghetto capirono la differenza
Tra provocare sofferenza e fare resistenza
A quella merda che li tratteneva a terra nella melma
Si crearono un uscita di emergenza, come me

Rit

Non sarò, come Biggie e ‘Pac, ma vorrò fare la storia
Raccontando ogni memoria, ‘Till the end of time
Non sarò come Biggie e ‘Pac, ma vorrò fare la storia
Questo rap è la mia gloria, I’m ready to die

Strofa:

Quando ‘Pac è stato ucciso avevo solo 5 anni
Fossi stato attento alle vicende avrei pianto per giorni
Crescevano i contorni davo spazio a fantasie
Giorni neri queste rime resteranno mie
Bastardo con la doppia faccia che mi ha tolto tutto non hai vinto
Mi hai dato un gran consiglio e l’ ho ascoltato attento
Dicesti “la rabbia cresce con il tempo”
E dopo tanto freddo sto vulcano non è spento
Sono pieno di lava magma che sale ed è saliva
Roba radioattiva nelle radio la mia sfida
Vedi non c’è cosa più figa di una rivincita uscita dalla materia più grigia quella che poi si contagia
Per questo seguo la mia strada, vada come vada
Accada ciò che accada, fa lo stesso per me mama
Non lasciarmi così solo che quest’ alcol non aiuta
Stringi al petto sto bastardo
Ascolta il cuore batte a tempo di musica

Rit:

Non sarò, come Biggie e ‘Pac, ma vorrò fare la storia
Raccontando ogni memoria, ‘Till the end of time
Non sarò come Biggie e ‘Pac, ma vorrò fare la storia
Questo rap è la mia gloria, I’m ready to die

Vengo da un paese di provincia non dal ghetto
Non potrei parlare di pistole ne di droga ad un concerto
Mi sento un uomo ricco ma solo all’interno
Sto posto assorbe tutto e resta vuoto, come il deserto
Portami all’inferno o al paradiso nero
Tra mille rapper che hanno dato vita al nostro impero
Black power, cammino fiero red carpet
Lungo il mio sentiero, diretto al cielo, sky hunter

Rit

Non sarò, come Biggie e ‘Pac, ma vorrò fare la storia
Raccontando ogni memoria, ‘Till the end of time
Non sarò come Biggie e ‘Pac, ma vorrò fare la storia
Questo rap è la mia gloria, I’m ready to die

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La storia – Tiromancino

Album

È contenuto nei seguenti album:

1997 Rosa spinto

Testo Della Canzone

La storia – Tiromancino di Tiromancino

Controllami, mi credi o no non passo piu’ il confine
nn vedi aspetto in piedi qui, quest’ultima esplosione
risponderti non so cosa potra’ esaurire
funziona solo se sai gia’ quello che ti aspetti di sentire

la storia e’ buona, e non ti deludera’
e’ buona e’ giusta, la storia e’ un vero baba’

la storia e’ buona e sto riavendo buone sensazioni
non puoi pretendere un commento in queste condizioni
discuterei se solo avessi un opinione
ma invece ascolto e tu non sai sfruttare mai l’occasione

la storia e’ buona, e non ti deludera’
e’ buona e’ giusta, la storia e’ un vero baba’

la storia e’ inevitabilemente buona, in quanto suona, gia’ funziona e sento
il lento riformarsi degli antichi che credevo persi o sparsi al vento
e piu’ precisamente ascolto il grido incolto che lo stomaco mi lancia
la storia e’ cosi’ buona e adesso so che finalmente ricomincia
e se non fosse inutile cercare un modo per paralizzare il tempo
sarebbe logico fermarsi e assaporare ogni sfumatura del momento
di quel momento in cui l’intreccio e’ appena nato
ogni soluzione e’ piu’ lontana
perche’ e’ soltanto adesso che la storia e’ molto molto buona e sana

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La Storia – Tiromancino Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Storia – Tiromancino

Controllami, mi credi o no non passo piu' il confine
Nn vedi aspetto in piedi qui, quest'ultima esplosione
Risponderti non so cosa potra' esaurire
Funziona solo se sai gia' quello che ti aspetti di sentire

La storia e' buona, e non ti deludera'
E' buona e' giusta, la storia e' un vero baba'

La storia e' buona e sto riavendo buone sensazioni
Non puoi pretendere un commento in queste condizioni
Discuterei se solo avessi un opinione
Ma invece ascolto e tu non sai sfruttare mai l'occasione

La storia e' buona, e non ti deludera'
E' buona e' giusta, la storia e' un vero baba'

La storia e' inevitabilemente buona, in quanto suona, gia' funziona e sento
Il lento riformarsi degli antichi che credevo persi o sparsi al vento
E piu' precisamente ascolto il grido incolto che lo stomaco mi lancia
La storia e' cosi' buona e adesso so che finalmente ricomincia
E se non fosse inutile cercare un modo per paralizzare il tempo
Sarebbe logico fermarsi e assaporare ogni sfumatura del momento
Di quel momento in cui l'intreccio e' appena nato
Ogni soluzione e' piu' lontana
Perche' e' soltanto adesso che la storia e' molto molto buona e sana

(Grazie a bestlucky per questo testo)

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La storia che tra poco

Album

È contenuto nei seguenti album:
1968 Non spingete, scappiamo anche noi

Testo Della Canzone

La storia che tra poco di I Gufi

La storia che tra poco andremo qui a narrare
è quella assai normale di chi va a militar
non è una storia triste, non è una lieta storia
c’è dentro poca gloria e un po’ di disonor.

Uno era contadino, c’aveva la morosa
non puoi condurla sposa
devi farti soldà.

L’altro, da buon studente, le ha tentate tutte
ma poi l’ha vista brutta e l’han sbattuto qua.

Il terzo, che è il più dritto,
ne ha viste di ogni sorta
scampato anche alla morte
è qui per riposar.

L’ultimo non voleva vestirsi soldato
perchè ha sempre amato tutta l’umanità.

La storia che tra poco andremo qui a narrare
è quella assai normale di chi va a militar
non è una storia triste, non è una lieta storia
c’è dentro poca gloria e un po’ di disonor.
E chi si fermerà la storia sentirà

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La storia dei Gobboni

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La storia dei Gobboni di Bambini

Gobbo so pare, gobba so mare,
gobba la fia e la sorella,
era gobba anca quella,
la fameia dei gobbon.
Ghe s’era in un paese
‘na famiglia molto in voga,
i gavea tutti la goba,
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

Il gobbo Gedeone
la Geppina prende in sposa,
dalla gobba bianca e rosa;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

Geppina la gobetta
ha sposato Gedeone
dalla gobba a pungiglione;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

Celebrava il matrimonio
il canonico don Piero,
con la gobba fatta a pero,
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…
Al municipio firmarono
davanti al segretario,
gobbo come un dromedario;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

Nel mezzo della festa
son arrivati i suonatori,
eran gobbi anche lori;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare… E dopo aver mangiato
e ballato la tarantella:
era gobba anche quella;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

E dopo nove mesi
è nato un bel bambino,
anche lui col suo gobbino;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

E dopo che fu morto
gli fu fatto una gran cassa,
con il buco per la gobassa;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

E dopo alcuni mesi
son nati i vermicelli:
eran gobbi anche quelli;
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

La dolorosa storia
l’è bella e terminata
co ‘na gobba sterminata;
che nascon tutti tutti quanti,
per trentun generazioni,
maschi e femmine gobboni,
la fameia dei gobbon.
Gobbo so pare…

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La storia del brigante Musolino

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La storia del brigante Musolino di Canzoni Napoletane

(Concetta CapodannoChiaiolella)

Rint’a na massarìa muntagna e bosco
se trova ‘stu brigante ‘e Mussulìno
ma chillo n’è nu nfame e manco n’assassino
è n’ommo ‘e core e male nun ne fa

Cammina pa vendetta sulamènte
sèmpe camminando cu lu pensièro
sulo contro ‘e guardie e carabinièri
ce ne spiace si l’ha’ ‘a spara’

Caruògna caruògna
m’avite ‘nfmàto
ma libbero suògna
vendetta aggì ‘a fa’

Era na sera ‘e maggio e se chiagnèva
e Santu Stefano che primm’andava
a Mussulìno trenta curtellàte
c
e ddèttero senza avere na pietà

Mussulìno senza nu cultièllo
vèrèndose ‘e tratta’ comm’a nu cane
se rendèva ma sulo cu ‘e mmane
‘o povero guaglione ch’ ‘eva fa’

Chi chiagne e chi rire
ricètte nu spasàro
e mmò l’hann’accìso
vendetta hadda fa’

Fu condannato avette vintun’anne
e mentre rint’ ‘a stanza sturiàva
facètte nu purtùso e s’ ‘a scappàva
e poi se turnàie a rivendica’

Caruògna caruògna
m’avìte ‘nfamàto
ma libbero suògna
vendetta aggi’ ‘a fa’

Caruògna caruògna
m’avìte ‘nfamàto
ma libbero suògna
vendetta aggi’ ‘a fa’

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La storia del lupetto

Testo Della Canzone

La storia del lupetto di Canti Scout

Io ero un cuccioletto piccino e sbarazzino
volevo esser lupetto un bravo lupettin
sentite cosa avvenne da quel lontano di
che questa bella storia continua ancor così

Rit.: trallala lalla lalla lalla
trallala lalla lalla lalla
che questa bella storia
ancor continuerà

Divenni poi lupetto
ma un occhio volli aprir
la stella sul berretto
alfin potei cucir.
Rit.:
Ma un occhio solo aperto
di certo non bastò
ben presto anche quell’altro
evviva! qui sbocciò.
Oilì Oilà Lupetto Va

Il lupo ha sete di sapere
Vuol correre ed arrivar
Per imparar
Vuole ad ognuno ben portare
E buone azioni far
In ogni dì
La legge vuol così
La legge di B.P.
La legge vuol così (tre volte)

Rit.: Oilì oilà lupetto và
trotta come un cavallo
oilì oilà lupetto và
trotta come un camell
legge promessa e stelle
le b.a. oilà (due volte)
alo alo alo aloè
alo alo aloè (due volte)

Per arrivare alle due stelle
È lungo assai il cammin
Ma il lupettin
Corre facendo il suo dovere
E buone azioni fà
In ogni dì
La legge vuol così
La legge di B.P.
La legge vuol così (tre volte)

Rit.:

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La storia del mago

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 O vivere o ridere

Testo Della Canzone

La storia del mago di Enzo Jannacci

E la storia del mago, del mago, del mago e
guarda che acqua che viene

E la storia del mago, del
mago e
ciapa el treno a quattr’or de mattina

Un lavoro pulito
gia ma vuoi la soddisfazione
di trovarsi la sera
tutti insieme riuniti,
puliti davanti, davanti
alla televisione

E la storia del mago, del
mago, e la vita, la morte
la gente per bene

E la storia del mago, del mago, del mago è
la chitarra è stonata la canzone non viene

Cinque palle e una lira
una ruota che gira
poi di colpo si spegne,
tutta la luminaria
e li vedi andar via
con la testa abbassata e
rimani da solo a parlare
a parlare, parlare

A parlare del mago, del
mago, del mago
e che fa un freddo boia

Il lavoro, il self-service
la dieta, la sisal
son le storie del mago

Cinque palle e una lira
militari più in fila
e di colpo si accende
tutta la luminaria
e allora anche te,
e allora di colpo
anche te corri via, via

Con la storia del mago, del
mago, del mago
la famiglia, il governo, l’asilo, il padrone

E la detto la radio
ti hanno incartato
anche mezzo di panettone

Cinque palle e una lira
la tua ruota che gira
piano piano si ferma
e si spegne ma dolce
tutta la luminaria
e li vedi andar via
per non tornar più indietro
a sentirti parlare, parlare

Parlare col mago, col
mago
ma pensa che acqua che viene

Che se c’e un padre eterno
vacca boia domani
è sereno

Cinque palle e una lira
ma la ruota non gira
e si è rifiutato
anche l’interruttore
della tua luminaria
di stare ascoltarti
a parlare, parlare, parlare

Della storia del mago, del
mago, del mago

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La storia del mago – Enzo Jannacci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia del mago – Enzo Jannacci

È la storia del mago, del mago, del mago e... e...
Guarda che acqua che viene
È la storia del mago, del mago e...
Ciapa el treno a quattr'or de mattina

Un lavoro pulito
Già, ma vuoi la soddisfazione
Di trovarsi la sera
Tutti insieme riuniti
Puliti davanti, davanti
Alla televisione

È la storia del mago, del mago...
È la vita, la morte, la gente per bene
È la storia del mago, del mago, del mago e...
La chitarra è stonata, la canzone non viene

Cinque palle e una lira
Una ruota che gira
Poi di colpo si spegne
Tutta la luminaria
E li vedi andar via
Con la testa abbassata e
Rimani da solo a parlare
A parlare, parlare, parlare, parlare...

A parlare del mago, del mago, del mago...
E che fa un freddo boia...
Il lavoro, il self-service, la dieta, la Sisal
Son le storie del mago

Cinque palle e una lira
Militari più in fila
E di colpo si accende
Tutta la luminaria
E allora anche te
E allora di colpo
Anche te corri via, via

Con la storia del mago, del mago, del mago...
La famiglia, il governo, l'asilo, il padrone
E l’ha detto la radio, ti hanno incartato
Anche mezzo di panettone

Cinque palle e una lira
La tua ruota che gira
Piano piano si ferma
E si spegne, ma dolce
Tutta la luminaria
E li vedi andar via
Per non tornar più indietro
A parlare, parlare, parlare, parlare...

A parlare col mago, col mago
Ma pensa che acqua che viene
Che se c’è un padre eterno
Vacca boia, domani è sereno

Cinque palle e una lira
Ma la ruota non gira
E si è rifiutato
Anche l'interruttore
Della tua luminaria
Di stare ascoltarti
A parlare, parlare, parlare, parlare...

Della storia del mago, del mago, del mago...

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La storia del pagliaccio e dei cavolfiori

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La storia del pagliaccio e dei cavolfiori di Ninna Nanne

di Giusi Quarenghi

E adesso vi racconto, miei piccoli tesori
la storia del pagliaccio e dei cavolfiori.
C’era una volta un pagliaccio giocoliere
che girava il mondo per farsi vedere,
faceva rientrare le gambe e le braccia
diventava un gran pallone con la faccia.
Allora nell’aria cominciava a volare
e quando voleva poteva atterrare.
Aveva un cappello coi sonagli sulle punte
aveva i piedi piatti e le scarpe consumate.
Ma era un giocoliere di grande talento
e gli batteva le mani persino il vento.
Era un gigante alto sette volte metri sette
e spesso con la luna giocava a bau-cette.
C’è chi dice che sulla luna ci son solo cavolfiori
come vedete, è la verità, signori e signori!

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La storia del signor YX

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La storia del signor YX di Piero Ciampi

(Ciampi – Gianni Marchetti)

Dopo il lavoro il signor YX a casa sua ritornò ed a sua
moglie così parlò:

“Laura, io proprio non capisco
perché tu hai lasciato
tutte le luci accese.
Laura il fuoco sta bruciando
tutta la nostra cena,
che cosa mangeremo?”
Grida si udivano qiu dalla strada
e l’uomo curioso corse e si affacciò.
“Laura, la vita è molto strana,
deve essere l’inquilino
che vive accanto a noi.”

Ma il signor YX non sa che sua moglie è sola ed è laggiù.

“Laura, proprio questa mattina
l’ho visto e gli ho parlato,
sembrava molto felice.
Laura, mi sembrano tutti matti,
guardano tutti quassù,
che cosa vogliono da noi?”
Trilla il campanello e qualcuno gli grida:
“Sua moglie è sola, venga giù!”
“Dica: ma lei mi sembra matto,
mia moglie è qua con me.
Aspetti gliela chiamo.
Laura non ce la faccio più,
c’è troppa folla intorno a noi.
Perdonami se sono così pallido.”

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La storia del topo

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La storia del topo di Filastrocche

Gatta, gattina,

il topo è in cantina;

poi va sotto il letto,

e trova un confetto,

il confetto è troppo grosso,

lui cade nel fosso,

il fosso è profondo,

e va fino in fondo.

Poi salta sul muro,

ma è troppo duro,

si tuffa nel secchio

che sembra uno specchio,

e cade nell’acqua,

che lo lava e lo sciacqua.

Ma appena lavato,

il povero topo,

è bell’e affogato.

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La storia della druda – Folkabbestia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia della druda – Folkabbestia

Sono arrivati come il maltempo
Che ti sorprende nel mese d'agosto
Con le divise trapunte di stelle
E le piume sopra i cappelli
La masseria era un castello
La paglia il nostro nido di seta
I suoi capelli sulle mie spalle
Quando il tuono bussava alla porta

C'è una storia perduta
Una storia che verrà
È la storia di chi cerca la libertà

Un compagno fugge lontano
Un fratello si lava le mani
Le mani sporche di terra bruciata
Le tasche piene di soldi di carta
Quando il fucile era un ombrello
E noi bambini perduti nel bosco
Il riparo dalla tempesta
Era la grotta dell'eremita

Rit

Quando l'aurora dipinge le foglie
Nella corte ci sono due gigli
Tra i due gigli brilla un anello
Una spada corre nel vento
C'è una promessa da mantenere
Una legge da maledire
Una druda si veste di gloria
La sua penna scrive la storia

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La storia della mente

Album

È contenuto nei seguenti album:

1975 Non gettate alcun oggetto dai finestrini

Testo Della Canzone

La storia della mente di Eugenio Finardi

(Rocchi – Eugenio Finardi)

La storia della mente è la certezza del futuro
Nei geni la memoria lascia scritto quel ch’è stato…

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La storia della tua vita – Leo Pari Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia della tua vita – Leo Pari

La primavera esplode,Roma sembra il Giappone
Tu litighi con il T9 mentre ti levi il maglione
Poi te lo leghi alla vita,e aspetti l'autobus
Cerchi una storia,un'amica,ti sei stranita di brutto

Quelli che hai amato davvero,alla fine ti hanno ferita
Tu hai tradito qualcuno,qualcuno ti ha anche tradita
Poi ti controlli i capelli,rifressa in una vetrina
Ti perdi in una playlist che racconta...

La storia della tua vita(x2)

Che sembra così facile,e invece è così fragile
In cerca di un nascondiglio,in cerca di un equilibrio oh oh
Amare o impazire,uscire o dormire,viaggiare o morire
Lasciare o lasciar finire

La primavera esplode,Roma sembra il Perù
Tu non ci sei mai stata,ma se vai non torni mai più
Accendi un'altra sigaretta,ti sembra un deja-vu
Vorresti fare di meno,vorresti avere di più

E l'ansia è come questo autobus che non passa mai
Una sessione,la tesi,poi che lavoro farai?
C'è ? che non ti parla,perchè nemmeno lo sai
Ti perdi dentro a una serie che racconta

La storia della tua vita(la storia della tua vita)(x2)
(La storia della tua vita)

Che sembra così facile,e invece è così fragile
In cerca di un nascondiglio,in cerca di un equilibrio oh oh
Amare o impazire,uscire o dormire,viaggiare o morire
Cambiare

Che sembra così facile,e invece è così fragile
In cerca di un nascondiglio,in cerca di un equilibrio oh oh
Qualcuno che ti dica "a te ci penso io"
Qualcuno che sorrida,per dividere

La storia della tua vita(la storia della tua vita)(x5)

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La storia der vapore

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La storia der vapore di Poesie Romane

Watt vìdde in sogno l’unico motore,
Là, sopra tutti, quello universale,
Che disse: – pensa ar brodo primordiale.
Nun senti che t’arònza un friccicòre
Su pèl cervello andòve tu ciai er sale? –
E Watt: – vapore…, (brodo…!) …! – er motore!!! –
– ma bravo, certo, proprio quèr cotàle.
Che vada co’ la spinta der vapore! –
E fu così che quèlo propursòre
Divenne cosa da ‘n’idea geniale
Che più turbò in modo radicale.
La spinta cor vapore
Insomma, rimpiazzò a l’animale
Che grazie ar creatore,
Ancòra annàva a spinta veggetale,
Annàva a mele, tòrzi e cavorfiore.

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La storia di Frankie Ballan

Album

È contenuto nei seguenti album:
1994 Cult l’immensità Cult canzone

Testo Della Canzone

La storia di Frankie Ballan di Don Backy

(Don Backy)

Questa è una storia, amici
che vi voglio raccontar
vi narro d’un ragazzo
che cercò felicità
Ye, ye, ye, ye
Ye, ye, ye, ye
Era bruno di capelli
ma il suo nome non dirò
per ragioni personali
Frankie Ballan, chiamerò
Ye, ye, ye, ye
Ye, ye, ye, ye
Era il solo uomo al mondo che
ve lo posso dimostrar
le donne anche se brutto, ahimé
riusciva a conquistar
Il mio caro Frankie Ballan
era triste e so il perchè
una vita indipendente
si voleva far da sé
Ye, ye, ye, ye
Ye, ye, ye, ye
Una sera in una bisca
una bimba lo accecò
era sola e senza uguali
Frankie Ballan ci cascò
Ye, ye, ye, ye
Ye, ye, ye, ye
Con la fuga lui risolse allor
il problema dell’amor
ma purtroppo poi s’accorse che
quella bimba non lo amava
Il mio caro Frankie Ballan
quando poi ci ripensò
la sua pupa a casa riportò
e da solo se ne andò
Ye, ye, ye, ye
Ye, ye, ye, ye
Ora tutti si disperano
ma io lo sapevo già
che da quando il mondo è mondo, no
non v’è felicità.

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La Storia Di Isabel – John Princekin Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Storia Di Isabel – John Princekin

{Intro}
Questa è la storia di un regno di campagna
Ai piedi di una montagna, nel cuore della Bretagna
Del giovane Joachim appena adolescente
E la sorellina Isabel, piccola e innocente
Che lui promise di proteggere sempre
Che lui promise di proteggere sempre
Alla madre sopra un letto, morente
Lui promise di proteggere sempre

{Strofa 1}
Questa è la storia di un regno di campagna
Ai piedi di una montagna, nel cuore della Bretagna
Del giovane Joachim appena adolescente
E la sorellina Isabel, piccola e innocente
Era un aprile in fiori, pascoli erbosi
Fiumi pescosi, case sorridenti e camini fumosi
Dal tempo nono che tutto scorreva domo
La prova che un buono può restare un uomo pure sopra un trono
Joachim aveva un padre fiero e divertente
Rimasto sorridente pure dopo la guerra d’oriente
Gli ha insegnato anche se molto goffamente
L'arte dello scudo e qualche semplice fendente
Una tarda notte urlarono le trombe
Aprirono le porte e si trovarono di fronte
Su un cavallo un uomo morto della fratellanza
Con un messaggio della chiesa nera di Santa Speranza

{Ritornello}
Hanno perso il controllo
Hanno svegliato il drago dal sonno
Scappate verso l’antro di Hanoi
Sta volando verso di voi
Hanno perso il controllo
Hanno svegliato il drago dal sonno
Scappate verso l’antro di Hanoi
Sta volando verso di voi

{Strofa 2}
Ormai era troppo tardi
Già vedevano le fiamme alzarsi davanti dai villaggi confinanti
Chiamarono i comandanti
Le sorde campane svegliarono tutti quanti in pochi istanti
Questo è il suono della guerra e non sembrava vero
L'urlo atroce della bestia si levò in cielo
E si sentì di nuovo il gusto di tempi distrutti
Come un dardo che trapassa il cuore di tutti
Il padre disse ai due fratelli di restare in casa e non guardare
Fino a quando non lo vedranno tornare
Joachim disobbedì puntualmente poco dopo
Vide la strada incanalare un fiume di fuoco
Prese la spada e la mano della sorella e piano
Aprì la porta col fare di chi non ha un piano
Girò l’angolo di casa in mezzo al pandemonio
Si trovò faccia a faccia col rosso demonio

{Ritornello}
Hanno perso il controllo
Hanno svegliato il drago dal sonno
Scappate verso l’antro di Hanoi
Sta volando verso di voi
Hanno perso il controllo
Hanno svegliato il drago dal sonno
Scappate verso l’antro di Hanoi
Sta volando verso di voi

{Strofa 3}
Occhi iniettati di sangue, artigli saldi
Narici fumanti ardenti di nubi bianche pronte a catturarli
Si chinò leggermente sui quattro arti
Ondulando come fanno i gatti pronti a caricarti
Si buttarono sulla stradina a lato
Correndo più veloci d'ogni vento che abbia mai soffiato
Ma quella strada non aveva una destinazione
A mille all'ora sul sentiero del vecchio burrone
Sul precipizio si bloccarono e il mostro arrivò dall'alto
Ali venate di blu cobalto
Joachim nella morsa dove il mondo prima o poi ti attende
O combatti questo mostro o sparisci per sempre
In fondo ogni vita è simile
Non conta che sia un drago, uno spettro, te stesso riflesso nell'iride
Lui alzò la spada nel cielo fino al suo limite
Ed urlò in faccia alla bestia: “Tutto per Isabel!”

{Bridge}
Questa è la storia di un regno di campagna
Ai piedi di una montagna, nel cuore della Bretagna
Del giovane Joachim, appena adolescente
Che decise con i fatti che una promessa è per sempre

{Ritornello}
Hanno perso il controllo
Hanno svegliato il drago dal sonno
Scappate verso l’antro di Hanoi
Sta volando verso di voi
Hanno perso il controllo
Hanno svegliato il drago dal sonno
Scappate verso l’antro di Hanoi
Sta volando verso di voi

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La storia di Mariarosa

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La storia di Mariarosa di Bambini

(pubblicità dello lievito Bertolini)

Al mattino Mariarosa al
mercato se ne va.
Cose buone compra a iosa
pel pranzetto che farà:
antipasti, frutta, vini
e prodotti Bertolini!

Rincasando sul carretto
pensa al dolce la bambina:
un par d’ova… burro un etto…
latte… zucchero…farina…
ed infine, già dosato,
Bertolini, vanigliato!

Gallinella, Gallinella,
dammi un uovo! – Coccodè.
Te lo dò bambina bella,
però, dimmi, per cos’è?
– Faccio un dolce dei più fini
coi prodotti Bertolini!

Mucca bianca, mi vuoi dare
il tuo latte per la torta?
– Sì, però non lo sciupare…
– Ma che dici! Sono accorta
e non sciupo i miei quattrini:
uso buste Bertolini!

Procurato il necessario
ora impasta Mariarosa;
segue attenta il ricettario
diligente e scrupolosa.
Con ricette Bertolini
san far dolci anche i bambini!

Che fragranza! Che splendore!
Com’è soffice e gustosa!
Si farà di certo onore
con le amiche Mariarosa;
e ringrazia a cuor gioioso
Bertolini, prodigioso!

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La storia di mezzo prosciutto

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La storia di mezzo prosciutto di Le Mele Verdi

(di Mitzi Amoroso – Corrado Castellari)

Questa è la storia di mezzo prosciutto
parente ricco del povero strutto
lui fra i salami era quello più caro
e lo comprava chi aveva il denaro

Così finì per sentirsi importante
e si invaghì di un bel grosso diamante
dopo sposato si mise in vetrina
e dalla strada passò la regina

Vide il prosciutto tra spille e gioielli
e lo comprò e poi volle anche quelli
col suo prosciutto su carta argentata
se ne tornò nella reggia beata

Chiamò la gente e poi fece una festa
mettendo ahimè quel prosciutto anche in testa
Il re la vide e gridò “Che corona!”
e stramazzò sulla vecchia poltrona

Al poverino gli venne l’infarto
e certamente sarebbe poi morto
ma lo salvò un sapiente dottore
con il trapianto del suo vecchio cuore

Prese il prosciutto la sciocca regina
e lo nascose direte in cantina
ma vi sbagliava e dovete sapere
che lei lo mise nel ricco forziere

Così il prosciutto rinchiuso e avvilito
perse la gloria e finì rancidito
questa è la storia di mezzo prosciutto
di una regina e un amore di-strutto!

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La Storia Di Noi – Key Benza Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Storia Di Noi – Key Benza

In piazza abbiamo visto cose che non potete più vedere
Perchè voi come i carcerati vedete tutto il giorno la tele
Vi basta stare al pc, noi in bici a fare Grand Prix
O in scooter Malossi Kit sembrava Moto Gp
E appena vedevamo il sole portavo la palla al parco
Se invece pioveva tanto ci lanciavamo anche il fango
Adesso se fanno due gocce questi si chiudono in casa dai
E parlano di libertà pensando che sia un gioco online
Quant'era bello far le penne e poi cader per terra
Ne ho prese tante di sberle dai miei per un po' d'erba
In strada ho segnato più gol di Messi dentro al campo
Esultando alla Tardelli ai gol scoppiando anche in un pianto
Ho perso più palloni sui balconi che amici migliori
Ringrazio chi mi ha donato il suo braccio per una mano
Che tu sia di Milano, Roma, Napoli o Palermo
Se sei stato in piazza o in un parchetto allora sai sei mio fratello

RIT:
Siamo cresciuti nelle piazze o dentro i bar
Dentro ai campetti a fare i gol ma senza gli ultras
Dentro ai parchetti ad allenare il flow con i frà
Questa è la storia di noi e non centra la città

Che tu sia del Sud o che tu sia del Nord
La storia è questa non conta da dove vieni frà
Che tu sia del Sud o che tu sia del Nord
La storia è questa pure se cambi città


Le panette che ho comprato in società.. l'illegalità
La voglia di provare droghe per fuggire dalla realtà
Ringrazio mio papà.. che ha sempre creduto in me
Anche se ho combinato più cazzate di Nerone il re
Le urla di mia madre dal balcone se era pronto il pranzo
Col mio branco a capodanno ho esploso più botti anche di un commando
Non comando perchè non c'è il capitano nel mio campo
Ma se rompi il cazzo nel mio parco.. finisci al campo Santo
Le curve con il Phantom cadere a terra ma rialzarsi sorridendo
Dando il cinque a un tuo fratello
Siam cresciuti col rispetto mica come questi piscialetto
Che non sanno montare nemmeno un cavalletto
D'estate facevo partite che duravano sei ore
E prendevo gli schiaffi se tornavo a casa col sudore
Mia mamma si preoccupava per un raffreddore
E questa non è la mia storia ma è quella della nazione

RIT

Facevamo guerre fra quartieri
Ascoltavamo Puro Bogotà e diventavamo Dogofieri
Fumavamo a quantità, le mie mani hanno tastato meno tasti del pc e più hash e canapa

Questa è la storia di noi, di me e di tutti i frà
Questa è la storia dei giovani boy della mia età
Questa è la storia di noi, di me e di tutti i frà

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La storia di noi due

Album

È contenuto nei seguenti album:
1981 Lo devo solo a te– 2010 La storia di noi due

Testo Della Canzone

La storia di noi due di Pupo

È importante per me averti qui
anche solo un momento per poi
ricordare che sei stata mia
e che presto tornerai

Tu non sai quando parlo di te
dico a tutti che sei uguale a me
e mi prendono in giro dicendo
non ragioni più per lei

Ma la storia di noi due
la sappiamo solo noi
ed io non voglio raccontarla mai a nessuno
È la storia di noi due
incredibile lo so
pensare che non ci credevo e già ti amo

Io so già tu che cosa dirai
stretta forte alle braccia di lui
stai sicuro non ti ho mai tradito
mentre invece penserai

Alla storia di noi due
troppo breve si però
però non è finita qui, sono sicuro

È la storia di noi due
di una notte che vorrei
non fosse mai finita a amore te lo giuro

Ma la storia di noi due
la sappiamo solo noi
ed io non voglio raccontarla mai a nessuno
È la storia di noi due
incredibile lo so
pensare che non ci credevo e già ti amo.

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La storia di Serafino

Album

È contenuto nei seguenti album:

1969 Le robe che ha detto Celentano
1982 Il cinema di Adriano
1999 Le origini di Adriano Celentano vol. 1 e 2
1999 Le origini di Adriano Celentano vol. 2

Testo Della Canzone

La storia di Serafino di Adriano Celentano

(testo di Luciano Beretta e Micky Del Prete – musica di Adriano Celentano e Carlo Rustichelli)

Perché continuano a costruire le case
e non lasciano l’erba,
non lasciano l’erba,
non lasciano l’erba,
non lasciano l’erba.
Eh no!
se andiamo avanti così,
chissà come si farà! chissà!
E così la seconda storia
che vi voglio raccontare,
è quella del pastore Serafino!
al mondo antico, chiuso nel suo cuore,
la gente del duemila ormai non crede più!
Con le pecore e un cane fedele,
tre amici sempre pronti, nei pascoli sui monti,
a una spanna dal “regno dei cieli”
viveva felice così!

coro:
oh Serafino…
difendi, difendi la tua libertà!
la libertà!

voce:
quel giovane pastore
piaceva alle ragazze
perché negli occhi aveva avventura!
E quando prese in pugno la fortuna
e un gruzzolo di soldi per caso ereditò.

coro:
si fece una grande festa
da fare girar la testa!
scoppiarono i mortaretti,
si fecero dei banchetti!
Per tutti ci fu un sorriso,
che giorni di paradiso
per il pastore ricco Serafino!

voce:
regalò qualche cosa agli amici,
che gioia nel paese
per quelle pazza spese.
Uno scialle, una radio, un coltello
e una macchina rossa per se!

coro:
oh Serafino…
le donne, le donne ti dicono di sì.
Beato te!
“tiero, tiero, tiero, tiero,
tierà, tierà, tierà”.
Lui spinge la macchina
che in un burrone va
e scoppierà!

voce:
dopo i giorni dell’allegria
amaro resta il vino…
si trova in tribunale Serafino!
I suoi nemici per prendere i suoi soldi
lo fan passar per matto
e lui che fa!
Si riprende le pecore e il cane,
gli amici sempre pronti
e torna là sui monti,
nella casa più grande del mondo
che soffitto e pareti non ha!

coro:
oh Serafino…
difendi, difendi la tua libertà!
la libertà!

voce:
ti voglio bene pastore Serafino!
Un uomo con il cuore da bambino!

coro:
e libero come aria
purissima del mattino
per vivere là sui monti,
ritorna Serafino!

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
 (introduzione  da  "Il ragazzo della via Gluck")

            SIm                   RE
 Perché continuano a costruire le case
                 SIm
 e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba,
                RE                  SIm
 non lasciano l'erba, non lasciano l'erba.
    RE                      SIm
 Eh no, se andiamo avanti così,
                 RE
 chissà come si farà! chissà, chissà come si farà ...

    (voce)
 RE                                           LA7
 E così la seconda storia che vi voglio raccontare,
     LA                   RE
 è quella del pastore Serafino.
             SOL                  FA#m
 Al mondo antico, chiuso nel suo cuore,
                 SOL                  LA
 la gente del duemila ormai non crede più!

         LA                 RE
 Con le pecore e un cane fedele,
       LA           RE         LA         RE
 tre amici sempre pronti, nei pascoli sui monti,
       LA                     RE
 a una spanna dal "regno dei cieli"
   LA7           RE
 viveva felice così.

 (coro)
        LA                            LA7     RE
 Oh Serafino... difendi, difendi, la tua libertà. La libertà!

  (voce)
 RE                                  LA7
 Quel giovane pastore piaceva alle ragazze
     LA                        RE
 perché negli occhi aveva avventura.
           SOL                 FA#m
 E quando prese in pugno la fortuna
                  SOL                 LA
 e un gruzzolo di soldi per caso ereditò.

  (voce + coro)
   RE                                     LA7
 si fece una grande festa da fare girar la testa,
                                            RE
 scoppiarono i mortaretti, si fecero dei banchetti.
                                               LA7
 Per tutti ci fu un sorriso, che giorni di paradiso
       LA                  RE
 per il pastore ricco Serafino.

 (voce)
     LA                    RE        LA        RE
 Regalò qualche cosa agli amici, che gioia nel paese,
      LA            RE
 per quelle pazze spese.
      LA                     RE           LA7                RE
 Uno scialle una radio un coltello, e una macchina rossa per se.


  (coro)
       LA                                 LA7     RE
 Oh Serafino...  le donne, le donne, ti dicono di sì. Beato te!
                                 LA
 "Tiero, tiero, tiero, tiero, tierà, tierà, tierà".
                                  LA7     RE
 Lui spinge la macchina che in un burrone va. E scoppierà!

  (voce)
 RE                                         LA7
 Dopo i giorni dell'allegria amaro resta il vino,
     LA                    RE
 si trova in tribunale Serafino.
          SOL                       FA#m
 I suoi nemici per prendere i suoi soldi
                   SOL                  LA
 lo fan passar per matto e lui che cosa fa?
       LA                   RE         LA           RE
 Si riprende le pecore e il cane, gli amici sempre pronti,
   LA           RE
 e torna là sui monti,
       LA                  RE           LA7                 RE
 nella casa più grande del mondo, che soffitto e pareti non ha.

  (coro)
        LA                            LA7     RE
 Oh Serafino... difendi, difendi, la tua libertà. La libertà!

  (finale voce)
           SOL               RE      LA           LA7        RE
 Ti voglio bene pastore Serafino. Un uomo con il cuore da bambino.

  (finale coro)
   RE            LA     LA7            RE
 E libero come l'aria purissima del mattino,
                   LA       LA7       RE
 per vivere là sui monti, ritorna Serafino

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La storia di un fiume

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La storia di un fiume di Bambini

Zoe Thurnheer
(Baumgartner (Sessa Vitali) – Weber)

Ghiaccio, neve, muschio e poi…
C’è un ruscello innanzi a noi.
Fra le pietre qua e là
Lui saltellando se ne va.
È un bambino piccolo
Con tanta voglia di giocare.

L’acqua va giù, glu-glu-glu!
Fa la strada che fai tu.
L’acqua va giù, glu-glu-glu!
Sempre avanti, sempre più…
Oh… oh… oh…

Barche, ponti, porti e gru…
Un ruscello non è più.
Verso il mare un fiume va:
A molta gente aiuto dà.
L’uomo deve essere
Uguale al fiume nel donare.

L’acqua va giù, glu-glu-glu!
Fa la strada che fai tu.
L’acqua va giù, glu-glu-glu!
Sempre avanti, sempre più…
Oh… oh… oh…

Orchestra

Oh… oh… oh…
Über Stei und über Moos
Springt e Bächli – noonig gross
Pletscheret ganz still und lyys
E Melodyy vo Schnee und Vys
Tuet vo syner Felse-Quelle
Hoch im Bärg e Gschicht verzelle:

Glugger blubb glugg – blubber glugg
Ych will vorwärts – lueg nit zrugg
Glugger blubb glugg – blubber glugg
Vorwärts will y – lueg nit zrugg.
Oh… oh… oh…

Ora il vecchio fiume va
Con lentezza e maestà.
Lui sorrise, pianse, amò…
Dimenticarsene non può.
È un prezioso carico
Che il fiume porta fino al mare.

L’acqua va giù, glu-glu-glu!
Fa la strada che fai tu.
L’acqua va giù, glu-glu-glu!
Nell’immenso mare blu…
Nell’immenso mare blu!
Oh… oh… oh…

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La Storia Infinita (Never Ending Story)

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Storia Infinita (Never Ending Story) di Colonne Sonore Film

Turn around, look at what you see.
In her face, the mirror of your dreams.

Make believe I’m everywhere,
living in your eyes.

Written on the pages is the
answer to a never ending story.
Reach the stars, fly a fantasy.
Dream a dream, and what
you see will be.

Lives that keep their secrets
will unfold behind the clouds

There upon the rainbow is the
answer to a never ending story.

(Musical Interlude)
Show your fear for she may fade away.
In your hands the birth of a new day.

Lives that keep their secrets
will unfold behind the clouds

There upon the rainbow is the
answer to a never ending story.

Never ending story.
Never ending story.
Never ending story.

Never ending story.
Never ending…

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La storia infinita – Dear Jack Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia infinita – Dear Jack

Non mi riconosco più
Tanto fa lo stesso
Il tempo che rimane
Ormai non ci appartiene
Puoi disegnarlo tu

È solo un cambiamento
La stessa acqua è sempre diversa
Inizia lo spettacolo
Hai scelto di star comodo
Abbandonarti all'aria

E infondo adesso quanto vale, quanto cambia
Questo gioco che ci tiene vincolati ad una sentenza senza via di fuga
Mentre chiudo gli occhi e conto fino a dieci
E non ci sono più

Sotto un mare di stelle
Uno straccio di vita
Una splendida notte e la festa è finita
Muovi i soliti passi
Per paura di perderti
Ma a tradire i tuoi sogni
Lascia che sia il rimorso
Cos’è la tua vita
La storia infinita
La storia infinita

Non ci prenderanno mai
Perché noi siamo il vento
Le nuvole impazzite prima del temporale
Nella velocità
E infondo adesso hai cambiato percezione su te stessa e sulle cose
Motivando un'altra resa senza darle mai del tu
Sei riuscita mai a contare fino a 10 e a fidarti di noi

Sotto mare di stelle
Uno straccio di vita
Una splendida notte e la festa è finita
Muovi i soliti passi
Per paura di perderti
Ma tradire i tuoi sogni
Lascia che siano gli anni
Cos'è la tua vita
La storia infinita
È già tutta qui
È già tutta qui
Davanti a noi
Davanti a noi

Una splendida notte che non è finita
L’imbarazzo di crederci meno forti degli altri
È soltanto un ricordo
Cos'è la tua vita
La storia infinita
È già tutta qui
È già tutta qui
Davanti a noi
Davanti a noi

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La storia infinita – Pinguini Tattici Nucleari Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La storia infinita – Pinguini Tattici Nucleari

Ti ho scritto una lettera che sa cantare
Per tutti i giorni in cui vorrai dormire
Quattrocento colpi dentro al cuore
Corse sul mare come due pistole
Ma ora non corro più
Non corro più

Cartoline erotiche nei bar
Vecchi che giocavano a briscola
Potevo leggerti nell'anima
Dietro le lenti nere dei Ray-Ban
Sì, dei tuoi Ray-Ban

Un tedesco suonava "Wonderwall" ad un falò
Di notte lui giocava a far l'artista
Mentre tu sorridevi e non guardavi, no
Mia dolce Venerе di Insta
Perché sei stata l'estatе migliore della mia vita, è la verità
Sembrava La Storia Infinita e forse era solo la felicità (Let's go!)

E quanto siamo bravi a fingere
Di non provare sentimenti
E siamo felici come Pasque, sì
Ma Pasque del 2020
E tu dicevi di amare la mia "s"
Invece ora chissà che cosa pensi
Essere felici dura il tempo di un ballo
Fra Dustin e Nancy

Un tedesco suonava "Wonderwall" ad un falò
Di notte lui giocava a fare l'artista
Mentre tu sorridevi e non guardavi, no
Mia dolce Venere di Insta
Perché sei stata l'estate migliore della mia vita, è la verità
Sembrava La Storia Infinita e forse era solo la felicità

(Uoh-oh-oh-oh-oh)
Anima punk, occhi di Peter Pan
(Woh-oh-oh woh-oh)
Una poesia dentro al cesso di un bar
(Uoh-oh-oh-oh-oh)
Una canzone che non finirà
Aspetta aspetta aspetta, com'è che fa?

Un tedesco suonava "Wonderwall" ad un falò
Col testo scritto sopra al fazzoletto
E siamo solo mostri con una grande paura
Di trovare un bambino sotto al letto

Tu, arrossivi ma senza un perché
Comoda dentro ad un cliché
Ti innamoravi e non di me
O forse sì
Ho perso i miei denti da latte
Perché son diventato grande
T'ho usata come una risposta
Ma eri milioni di domande


E na na na na na

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La storia mia con te

Album

È contenuto nei seguenti album:

2000 Come fa bene l’amore
2007 Grazie a tutti (CD 3)

Testo Della Canzone

La storia mia con te di Gianni Morandi

(Eros RamazzottiGuidettiAlberto Salerno)

E c’e’ il tempo che
tormenta gia’
l’amore che verra’
quello dove non si
dorme piu’ e non si
mangia piu’
e c’e’ il tempo dei
rimpianti che ha
gli occhi dei perche’
quello che si da la
colpa a gli altri
e la colpa e’ dentro te
ogni giro intorno a
questa vita
forse e’ fatalita’
eppure sembra scritta
anche se alle volte
non ci va
e non si capisce molto
bene che cos’e’
Ma c’e’ una storia che
non trova pace
la storia mia con te
tra buio e luce
che vive di ogni
cosa che fai
e’ una storia che
ci divide e poi
ci prende con se
perche’ ogni notte in piu’
che il cielo splende
la storia mia con te
al cielo rende
la pioggia e tutti
i sogni che hai
e non mi chiedi piu’
cosa cambierei
nell’infinito c’e’
la storia mia con te
Ti ho lasciato
per un attimo
che sa di liberta’
mentre raccontavo
all’anima
un’altra verita’
e scoprivo terre vergini
nuovi mari e poesie
tra un panino di
illusioni e un morso
di forti nostalgie
e cosi’ mi mancano
i tuoi occhi
per vedere intorno a me
i giorni sono scossi
da’sto vento che
non smette mai
e nell’aria c’e’
uno strano senso di te
E c’e’ una storia che
non trova pace
la storia mia con te
tra buio e luce
che vive di ogni
cosa che fai
e’ una storia che
ci divide e poi
ci prende con se
perche’ ogni notte
in piu’ che
il cielo splende
la storia mia con te
al cielo rende
la pioggia e tutti
i sogni che hai
e non mi chiedi piu’
che cosa cambierei
nell’infinito c’e’
la storia mia con te
la storia mia con te
la storia mia con te

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
E E6 E E6

A9

e c'e' il tempo che tormenta gia'

     E
l'amore che verra'

quello dove non si dorme piu'

e non si mangia piu'

E6
e c'e' il tempo dei rimpianti che

       E
ha gli occhi dei perche'

E6
quello che si da la colpa agli altri

        E
e la colpa e' dentro te

       E6
ogni giro intorno a questa vita

forse e' fatalita'

    C#m
eppure sembra scritta

         A9
anche se alle volte non ci va

         A6
e non si capisce molto bene cos'e'

E
ma c'e' una storia che

non trova pace

C#m
la storia mia con te

E
fra buio e luce

A9                 E
che vive di ogni cosa che fai

E6
e' una storia che

       A6
ci divide e poi ci prende con se

E
perche' ogni notte in piu'

che il cielo stende

C#m7
la storia mia con te

E
al cielo rende

A9                   C#m
la pioggia e tutti i sogni che hai

      B7
e non mi chiedo piu' cosa cambierei

       B
nell'infinito c'e'

la storia mia con te (43)

E E6 A9
     ti ho lasciato per un attimo

       E
che sa di liberta'

mentre raccontavo all'anima

un'altra verita'

E6
e scoprivo terre vergini

        E
nuovi mari e poesie

E6
tra un panino di illusioni e un morso

      E
di forti nostalgie

        E6
e cosi' mi mancano i tuoi occhi

per vedere intorno a me

      C#m
i giorni sono scossi

           A9
da sto' vento che non smette mai

e nell'aria c'e' uno strano senso di te

E
e c'e' una storia che

non trova pace

C#m
la storia mia con te

E
fra buio e luce

A9                 E
che vive di ogni cosa che fai

E6
e' una storia che

       A6
ci divide e poi ci prende con se

E
perche' ogni notte in piu'

che il cielo stende

C#m7
la storia mia con te

E
al cielo rende

A9                   C#m
la pioggia e tutti i sogni che hai

      B7
e non mi chiedo piu' cosa cambierei

       B                                 E E6
nell'infinito c'e' la storia mia con te    

E
la storia mia con te

E6 E E6 E                     E6 E E6 E E6 E
        la storia mia con te               

***

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La storia non si snoda – Eugenio Montale Testo della poesia

La storia non si snoda – Eugenio Montale Testo della canzone
Poesie di Eugenio Montale su Wikitesti. Biografia e poesie di Eugenio Montale su Wikitesti.

Eugenio Montale (1896-1981) è stato un importante poeta italiano, considerato uno dei più significativi del XX secolo. È noto per la sua scrittura densa e ricercata, caratterizzata da una profonda riflessione sulla condizione umana, l'amore, la natura e l'esperienza poetica stessa.

Eugenio Montale nacque a Genova, Italia, il 12 ottobre 1896. Studiò presso l'Università di Genova e successivamente si dedicò all'insegnamento e al giornalismo. Nel corso della sua vita, Montale ebbe una serie di incarichi importanti nel campo della critica letteraria e della poesia.

La sua opera più nota è la raccolta di poesie "Ossi di seppia" pubblicata nel 1925, che segnò l'inizio della sua carriera poetica. Questa raccolta è considerata un capolavoro della letteratura italiana moderna. Le poesie di Montale spesso affrontano temi come l'alienazione, l'angoscia, l'amore non corrisposto e la fugacità della vita. La sua lingua è caratterizzata da un linguaggio preciso e da una profonda riflessione sul significato delle parole.

Successivamente, Montale pubblicò altre importanti raccolte poetiche, tra cui "Le occasioni" nel 1939 e "La bufera e altro" nel 1956. Nel 1975 gli venne assegnato il Premio Nobel per la Letteratura, riconoscimento che sottolineò ulteriormente l'importanza e l'influenza della sua opera.

Montale fu anche un critico letterario acuto e scrisse saggi che contribuirono alla comprensione e all'apprezzamento di altri autori, sia italiani che stranieri.

Morì il 12 settembre 1981 a Milano, lasciando un'eredità poetica di grande rilevanza nella letteratura mondiale. Le sue opere continuano a essere studiate e ammirate da lettori e studiosi di tutto il mondo.

Il Testo della canzone di:
La storia non si snoda – Eugenio Montale

La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.
La storia non contiene
il prima e il dopo,
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.
La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l'ignora. La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell'orario.
La storia non giustifica
e non deplora,
la storia non è intrinseca
perché è fuori.
La storia non somministra carezze o colpi di frusta.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi. Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.
La storia non è poi
la devastante ruspa che si dice.
Lascia sottopassaggi, cripte, buche
e nascondigli. C'è chi sopravvive.
La storia è anche benevola: distrugge
quanto più può: se esagerasse, certo
sarebbe meglio, ma la storia è a corto
di notizie, non compie tutte le sue vendette.
La storia gratta il fondo
come una rete a strascico
con qualche strappo e più di un pesce sfugge.
Qualche volta s'incontra l'ectoplasma
d'uno scampato e non sembra particolarmente felice.
Ignora di essere fuori, nessuno glie n'ha parlato.
Gli altri, nel sacco, si credono
più liberi di lui.

Ecco una serie di risorse utili per Eugenio Montale in costante aggiornamento

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La storia siamo noi – Fiorella Mannoia

La storia siamo noi – Fiorella Mannoia canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2003

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Testo della canzone: La storia siamo noi – Fiorella Mannoia

In fondo al testo trovate il video della canzone

La storia siamo noi – Fiorella Mannoia Testo:

di Francesco de Gregori

La storia siamo noi

nessuno si senta offeso

siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo

la storia siamo noi, attenzione

nessuno si senta escluso

La storia siamo noi

siamo noi queste onde nel mare

questo rumore che rompe il silenzio

questo silenzio così duro da masticare

E poi ti dicono:

“Tutti sono uguali

tutti rubano nella stessa maniera”

ma è solo un modo per convincerti

a restare chiuso in casa

quando viene la sera

Però la storia non si ferma

davvero davanti ad un portone

la storia entra dentro le stanze e le brucia

la storia dà torto o dà ragione

la storia siamo noi

siamo noi che scriviamo le lettere

siamo noi che abbiamo tutto da vincere

e tutto da perdere

E poi la gente

perché è la gente che fa la storia

quando si tratta di scegliere e di andare

te la ritrovi tutta con gli occhi aperti

che sanno benissimo cosa fare

Quelli che hanno letto un milione di libri

E quelli che non sanno nemmeno parlare

ed è per questo che la storia dà i brividi

perché nessuno la può fermare

La storia siamo noi

siamo noi padri e figli

siamo noi, Bella Ciao

che partiamo

la storia non ha nascondigli

la storia non passa la mano

la storia siamo noi

siamo noi questo piatto di grano

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

Sol
La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,
La-
siamo noi questo prato di aghi sotto il cielo.
Re                                                   Sol
La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso.
                Mi-        Do
La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare,
         Re
questo rumore che rompe il silenzio
         Sol
questo silenzio così duro da masticare.
Si
E poi ti dicono "Tutti sono uguali,
      Mi-
tutti rubano alla stessa maniera".
Si
Ma è solo un modo per convincerti
                             Mi-
a restare chiuso dentro casa quando viene la sera.
        Re                     Re7                  Sol
Però la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
          Re                         Re7
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
             Sol
la storia dà torto e dà ragione. La storia siamo noi,
La-
siamo noi che scriviamo le lettere,
Re                               Re7    Sol
siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere.
Rem  Sib  Do  Fa  (X2)
Si
E poi la gente, (perchè è la gente che fa la storia)
          Mi-
quando si tratta di scegliere e di andare
Si
te la ritrovi tutta con gli occhi aperti,
             Mi-
che sanno benissimo cosa fare.
Re                                Re7
Quelli che hanno letto milioni di libri
                 Sol
e quelli che non sanno nemmeno parlare,
         Re                        Re7
ed è per questo che la storia dà i brividi,
           Sol            Si
perchè nessuno la può fermare.
Do                         Re
La storia siamo noi, siamo noi padri e figli,
Sol              Mi-
siamo noi, bella ciao, che partiamo.
Do            Re              Sol                    Mi-
La storia non ha nascondigli, la storia non passa la 
mano.
Do                   Re                             Sol
La storia siamo noi,     siamo noi questo piatto di grano.
Rem  Sib  Do  Fa  (X2)
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La Story Infinita Tedua Feat Massimo Pericolo – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Story Infinita – Tedua Feat Massimo Pericolo

Vita Vera Mixtape
Aspettando la Divina Commedia, 20-20
Sick Luke, Sick Luke
Vado al massimo
Chris Nolan (Yo, Tedua)

Erano gli anni '10, yo (Uoh)
Stavo giù in strada coi fratelli disegnando sogni con i pastelli (Ehi, ehi)
Del mio passato fatto a frammenti
Come le madonne dei mendicanti sui marciapiedi e
Senza l'onere di fare contanti col rap, ma già sapevi (Tedua)
Andava stretta la provincia, in vetta alla classifica dei miei problemi
Senza gratifica alla verifica di ieri
Che a scuola entravi fatto o non entravi affatto, cazzo abbiamo fatto?
La vita che ho affrontato anestetizzando i pensieri (Uoh)
Anzi, volevamo azzerare i problemi ed azzardare a spacciare (Eh, pah)
Per fare conti a sei zeri, ma con i conti grossi
O corrompi i poliziotti o pesti i piedi a mafiosi in vetta agli schemi (Ehi)
Noi scrittori non siamo certo idonei a certi temi (Lo sai)
Ho creduto a mesi alterni alle passioni (Uoh), a metà atterri, a metà voli
L'età afferra dei pattoni che li prendi e voli (Tu-bam)
Ed una sberla se ti centra, insegna, è degna di valori
Dà insegnamenti, lo schiaffo morale pesta i sentimenti
Me l'ha detto Sonny quando per darseli
Si dava gli appuntamenti e poi forse è vero
Guardando il cielo se te ne arriva uno da dietro
Più che figli delle stelle, siamo figli delle sberle anche noi

Sai, questa è la mia vita e non di un altro (No)
Tutta la fatica che ora ho fatto (Yeah)
Spero sia servita
So che non è finita
Guai se il presente poi giudica il passato
Perderà il futuro lungo il tracciato
Io non mi volto indietro
Ma non scordo chi ero

Sulla vita tu mi chiedi consigli
Ma io non ho molto da dirti
Per ciò che ti toglie, c'ha qualcosa da offrirti
Anche quando piove e non ci sono gli sbirri (Rrah)
Vengo dalla strada, dal basso di una cassa
Se il crimine non paga, lo Stato non incassa
E anche se ho detto: "Basta" tutto il resto resta uguale (Tony)
Sono passati gli anni, ma non è passato il male
Mi son fatto il culo per diventare un b-boy
Quando non sei nessuno, puoi diventare chi vuoi
Ho scelto il mio futuro e sto meglio da lì in poi
Sapete meglio di me che lo faccio meglio di voi
Ti spiego come vivo, diretto sull'arrivo (Ah)
Io voglio solo scrivere di ciò che vivo e vivere di ciò che scrivo
È tutto ciò per cui respiro, e ognuno c'ha il suo Dio
Perché ognuno ha la sua croce, questo è il mio
E penso a quanto era diverso (Sì)
Eravamo in 4 al parchetto, ora in 4.000 al concerto
E non puoi certo far la fine degli altri e poi fermarti più avanti
A fare il conto dei danni, no, no

Sai, questa è la mia vita e non di un altro (No)
Tutta la fatica che ora ho fatto (Yeah)
Spero sia servita
So che non è finita
Guai se il presente poi giudica il passato
Perderà il futuro lungo il tracciato
Io non mi volto indietro
Ma non scordo chi ero

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La strada

Album

È contenuto nei seguenti album:

1998 Cuore

Testo Della Canzone

La strada di Gianna Nannini

Fuori dall’urlo della strada
non c’è posto per me
non c’è posto per te

Sguardo che non scende alla fermata
non c’è posto per me
non c’è posto per te

Via da qui via da così
e non si torna indietro
Fellini gira e musica si fa
con la pioggia che viene
con la gente che va
sulle montagne dei Luna Park
e non si torna indietro
ghiotti di una vita alla giornata
non c’è posto per me
non c’è posto per te

Dentro una guerra disertata
non c’è posto per me
non c’è posto per te

Via da qui via da noi
ci accoglierà la strada
Fellini gira e musica si fa
con la gente che viene
con la pioggia che va
sulle montagne dei Luna Park
e non si torna indietro
Fellini gira e musica
si fa con la pioggia
che viene con la gente che va
sulle montagne dei Luna Park
ci accoglierà la strada

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La strada (tre carte)

Album

È contenuto nei seguenti album:
1979 Marabel

Testo Della Canzone

La strada (tre carte) di Massimo Bubola

I giocatori di tre carte tengono il cielo fra le dita collane
e fuochi ad ogni insegna della strada
con le scarpe che minacciano pioggia…
e ho più domande delle tue risposte
forse più risposte delle tue domande
le tasche vuote che fischiano a ogni bar che passo
e filo via sereno e per la prima volta credo a quel che vedo.

La strada è tranquilla
olo un bambino che grida
si sveglia e piange si addormenta e piange ancora
la strada è tranquilla
per i ragazzi che vanno
latte e biscotti nella giacca e dentro il cuore.

… e ti perdono per ogni cane bastonato
e ti perdono per ogni figlio derubato
per chi s’è perso e puoi trovarlo dove vuoi come la vita
che t’ha insegnato a rubare
che t’ha insegnato a crescere e a scappare.

La sera è tranquilla
solo una donna che canta
non c’è castigo per chi si perde nella strada
la strada è per noi
che non abbiamo mai
negato gli occhi alle lacrime e al perdono

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La Strada – Alibia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada – Alibia

Si confondono i ricordi
Sulla strada del ritorno
Costante movimento
Continuo lieve movimento
Quanta pena
Nel guardare
Cio' che accade intorno
Ansia di arrivare
Ansia da soddisfare
Polvere
Nient'altro che polvere
Diminuisce la luce
Giorno dopo giorno
Svanisce piano la luce
E' impossibile sostenere
Questi ritmi incandescenti
Ottenere piena soddisfazione
Falsa convinzione
Di trovare pace
Polvere
Nient'altro che polvere
Muovendo in fretta i pensieri
Cercando di non pensare

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La strada – DE FRANCESCO Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada – DE FRANCESCO

Un passo dopo l’altro su questa strada grigia
Una pistola alla cintura e per mano quello che mi resta

Ad ogni incontro fatto su questa strada grigia
un duello tra la mia morale e l’istinto degno di una bestia

RIT
In questo mondo che ha nero anche il mare
su questa strada morta di cenere
Tutto quello che che resta da salvare

lo vedo ardere dentro di te
Lei che ci ha abbandonato su questa strada grigia
non merita il biasimo ma ho buttato la fotografia
Relitto consumato da questa strada grigia
è ghiaccio al sole il mio domani una bugia quel che ti resta

RIT

In questo mondo che ha nero anche il mare
su questa strada morta di cenere
Tutto quello che che resta da salvare
lo vedo ardere dentro di te

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La Strada – Folco Orselli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada – Folco Orselli

E danzano come zanzare queste ombre sulla strada
E cadono le ceneri della città qui sulla strada
Poi passano quei passi amari che fuggono dai mali
E buttano le briciole dai balconi e lasciano cacare i cani

Domani passeranno gli spettri di oggi qui sulla strada
Ma intanto viviamo gli spettri di chi ci vive e che va
Poi si gonfiano i piccioni delle risate del mio riso
Mi brucia quel tuo sorriso che mi fa pensare a casa
Mi brucia quel tuo sorriso che mi fa pensare a casa

Ma io non riuscirò mai più a tornare a casa
Ormai mangio mozziconi e bevo benzina
E dormo dentro ad un frigorifero però non mi ammalo più
Tra le macchine e i lampioni vivo la mia gioventù

E cascano le gocce di pioggia cascano su la strada
Tra gli ombrelli aperti e i capannoni, i capannoni
E tutto quanto sembra in moto quando piove sulla strada
E da lontano è un po' appannato e voi siete tutti uguali

E poi fischia la solitudine come il vento
E io brucio le mie cartacce e intono un canto
E io canto della mia vita e della luna che mi vede
Io nel vino pongo la mia fede sta nell'anima la libertà
Io nel vino pongo la mia fede sta nell'anima la libertà

Ma io non riuscirò mai più a tornare a casa
Ormai mangio mozziconi e bevo benzina
E dormo dentro ad un frigorifero però non mi ammalo più
Tra le macchine e i lampioni vivo la mia gioventù

(Merci à Max pour cettes paroles)

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La strada – Francesco Gabbani Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada – Francesco Gabbani

{Verse 1}
La strada per tornare a casa è sempre quella
Cambia la luminosità della mia stella
Far finta di essere felice non è poi come si dice
Così semplice per me
La strada la conosco bene, e invece sbaglio
Non riesco a mantenermi dritto mentre sbando
Mi sembra d'essere felice, ma lo stomaco tradisce
Le presunte verità

{Hook}
Guardando il cielo mi chiedo se ci sarà per me
Un po' di pace che duri un'eternità per me
In controluce passa veloce l'anima
Cerca la pace, pace, pace

{Verse 2}
La strada ha mille specchi ed io mi sto osservando
In piedi dietro ad una curva del mio sguardo
Chiedo a me stesso: "Sei felice?"
Ma il riflesso non mi dice
Quale sia la verità

{Hook}
Guardando il cielo mi chiedo se ci sarà per me
Un po' di pace che duri un'eternità per me
In controluce passa veloce l'anima
Cerca la pace, pace, pace

{Verse 3}
Ma corre il tempo, cambia il vento ma non passerà
Il senso d'inquietudine che dà
Forse proprio come fa la pioggia cade, non lo so
Per un motivo in fondo esisterò

{Hook} x2
Guardando il cielo mi chiedo se ci sarà per me
Un po' di pace che duri un'eternità per me
In controluce passa veloce l'anima
Cerca la pace, pace, pace

Cerca la pace, pace, pace
Cerca la pace, pace, pace

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La strada – Francesco Renga

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 Un giorno bellissimo

Testo Della Canzone

La strada – Francesco Renga di Francesco Renga

(Francesco RengaLuca Chiaravalli)

E’ la nostalgia che mi ha tradito
e ha segnato il passo della vita mia
e giorno dopo giorno niente e cambiato
e non c’è voluta troppa fantasia

anche tu ora sai che
sono poche le cose che restano
anche tu come me
hai cercato di non perdere

la strada
la voglia
l’amore

Sono andato via che era di notte
neanche una stella a farmi compagnia
solo un vento che gridava più forte di me
e non ho sentito più la voce tua

dove sei? Dove sei tu
che disegni il destino degli uomini?
Anche tu come me
hai cercato di non perdere

la strada
la voglia
l’amore
il sogno

“padre mio se puoi”
la gioia
“allontana da me”
l’amore
“questo calice”
il senso
il dubbio
la verità

°°°
grazie a Giulio

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

     
Do                                Sol
E' la nostalgia che mi ha tradito
 Fa                                      Do
e ha segnato il passo della vita mia
 Do                                 Sol
e giorno dopo giorno niente e cambiato
 Fa                                 Do
e non c'è voluta troppa fantasia

 Lam                      Rem
anche tu ora sai che
Fa                                   Do
sono poche le cose che restano
Lam                  Rem
anche tu come me
Fa                              Do
hai cercato di non perdere
              Sol
la strada
             Re
la voglia
           Fa
l'amore

Do-Sol-Re-Fa-Do

 Do                                  Sol
Sono andato via che era di notte
 Fa                                          Do
neanche una stella a farmi compagnia
                                                Sol
solo un vento che gridava più forte di me
   Fa                                Do
e non ho sentito più la voce tua
  
  Lam                  Rem
dove sei? Dove sei tu
  Fa                                   Do
che disegni il destino degli uomini?
  Lam                  Rem
Anche tu come me
  Fa                               Do
hai cercato di non perdere

            Sol
la strada
             Re
la voglia
           Fa
l'amore
        Do
come me

             Sol
il sogno
"padre mio se puoi"
          Re
la gioia
"allontana da me"
            Fa
l'amore
                 Do
"questo calice" 

         Sol
il senso
          Re
il dubbio
           Fa          Do
la verità 

°°°°
grazie a Guitarlove

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La strada – Gianna Nannini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada – Gianna Nannini

Fuori dall'urlo della strada non c'è posto per me non c'è posto per te
Sguardo che non scende alla fermata non c'è posto per me non c'è posto per te
Via da qui via da così e non si torna indietro Fellini gira e musica si fa
Con la pioggia che viene con la gente che va Sulle montagne dei Luna Park
E non si torna indietro Ghiotti di una vita alla giornata
Non c'è posto per me non c'è posto per te Dentro una guerra disertata
Non c'è posto per me non c'è posto per te
Via da qui via da noi ci accoglierà la strada Fellini gira e musica si fa
Con la ente che viene con la pioggia che va
Sulle montagne dei Luna Park e non si torna indietro
Fellini gira e musica si fa con la pioggia che viene con la gente che va
Sulle montagne dei Luna Park ci accoglierà la strada

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La strada – Giorgio Gaber

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La strada – Giorgio Gaber di Giorgio Gaber

Testo di Gaber-Luporini
Musica di Giorgio Gaber

C’è solo la strada su cui puoi contare
la strada è l’unica salvezza
c’è solo la voglia e il bisogno di uscire
di esporsi nella strada e nella piazza

Perché il giudizio universale non passa per le case
le case dove noi ci nascondiamo
bisogna ritornare nella strada
nella strada per conoscere chi siamo

Perché il giudizio universale non passa per le case
e gli angeli non danno appuntamenti
e anche nelle case più spaziose
non c’è spazio per verifiche e confronti

Perché il giudizio universale non passa per le case
in casa non si sentono le trombe
in casa ti allontani dalla vita
dalla lotta dal dolore e dalle bombe.

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La Strada – Goran Kuzminac Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada – Goran Kuzminac

Un tempo ci passavano i carri rumorosi
Se carichi di legna tornavano dai monti
Invece alla domenica salivano gli sposi
I buoi nella discesa sembravano bisonti
E i vecchi col bastone volevano guardare
Sul ciglio della strada curiosi a mormorare

Di colpo scese il buio ed arrivo' la guerra
Partiva la colonna con gli autisti addormentati
Le scarpe ci lasciarono le impronte sulla terra
Si videro avanzare le jeep degli alleati
La gente venne fuori era tutto un alveare
Ma al posto del miele c'era il vino per brindare

Le prime biciclette, le gomme erano vuote
Pero' si andava forte, lo dicono i giornali
Tra buche e sassi a punta giravano le ruote
A Coppi sulla schiena spuntavano le ali
E accolto dagli applausi fu il primo ad arrivare
E intanto sulla strada tutti gli altri a pedalare

E il sindaco fu eletto e fecero l'appalto
Ci misero i lampioni che il traffico aumentava
Sui lati delle siepi la coprirono d'asfalto
L'inverno era vicino e in corriera si viaggiava
Tornavo dalla scuola e non sapevo cosa fare
Perché' su quella strada era impossibile giocare

Sulla strada sono nato, la conosco bene
E la musica che porto in valigia le canzoni dentro al cuore
Sulla strada non sei mai solo a qualche porta puoi bussare
E quante volte son partito ma sempre per tornare

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La strada – Jovanotti

Album

È contenuto nei seguenti album:
1991 Una tribù che balla

Testo Della Canzone

La strada – Jovanotti di Jovanotti

C’è una strada che ti porta in tutti i posti del mondo ci camminano i ragazzi con gli zaini sulle spalle
è la strada più lunga ma è anche la più breve è la strada della pace e della libertà
Di qua di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà Di qua di là prima o poi
da qualche parte amico si arriverà Sono tanti gli incroci e i semafori rossi
e si rischia di finire giù dai ponti e dai fossi ciò che conta
però è non tornare mai indietro neanche di un metro neanche di un metro di qua,
di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà di qua,
di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà
qualche volta si cammina e non si va in nessun posto
però bisogna muoversi amico ad ogni costo
qualche volta si cammina e non si sa dove andare
amico non ti fermare non ti fermare di qua,
di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà di qua,
di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà
C’è una strada che ti porta in tutti i posti del mondo
più o meno da qui a là più o meno da qui a là
ci camminano i ragazzi con gli zaini sulle spalle
pieni di cianfrusaglie pieni di cianfrusaglie
è la strada più lunga ma è anche la più breve
qualche volta si può qualche volta si deve
è la strada della pace e della libertà
Di qua di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà (4 volte)

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Accordi

   
Tutta la canzone gira sul RE+ e SOL+ alternandoli

Re+                                    Sol+            Re+  Sol+
C'è una strada che ti porta in tutti i posti del mondo
Re+
ci camminano i ragazzi con gli zaini sulle spalle
è la strada più lunga ma è anche la più breve
è la strada della pace e della libertà


Di qua di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà
Di qua di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà

Sono tanti gli incroci e i semafori rossi
e si rischia di finire giù dai ponti e dai fossi
ciò che conta però è non tornare mai indietro
neanche di un metro neanche di un metro

Di qua, di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà
Di qua, di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà

Qualche volta si cammina e non si va in nessun posto
però bisogna muoversi amico ad ogni costo
qualche volta si cammina e non si sa dove andare
amico non ti fermare non ti fermare

Di qua, di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà
Di qua, di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà

C'è una strada che ti porta in tutti i posti del mondo
più o meno da qui a là più o meno da qui a là
ci camminano i ragazzi con gli zaini sulle spalle
pieni di cianfrusaglie pieni di cianfrusaglie
è la strada più lunga ma è anche la più breve
qualche volta si può qualche volta si deve
è la strada della pace e della libertà

Di qua di là prima o poi da qualche parte amico si arriverà
(4 volte).	

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La strada – La Crus

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 Infinite possibilità

Testo Della Canzone

La strada – La Crus di La Crus

Ho solcato ogni mare, ogni terra che c’è
eppure c’è ancora qualcosa che manca domande
che restano aperte per me:
perché il seme muoia o la balena sia bianca tristezza, allegria,
dolce malinconia in cui cullarmi ma tutto sembra dirmi che, no,
io non so cambiare il mondo i sogni e le parole
non so se un modo c’è io non so qual’è la strada
eppure devo andare perché una strada c’è
io non so cambiare il mondo i sogni e le parole
non so se un modo c’è io non so qual’è la strada
eppure devo andare perché comunque c’è
sto qui a testa bassa con quello che ho
e il vento mi copre di polvere amara
insistono a dirmi “
vedrai arriverà il tempo in cui tutti avremo paura” fotografie di amore,
follia, viste a cena in TV grazie a Dio non sei tu
io non so cambiare il mondo i sogni e le parole
non so se un modo c’è io non so qual’è la strada
eppure devo andare perché una strada c’è
io non so cambiare il mondo i sogni e le parole
non so se un modo c’è io non so qual’è la strada
eppure devo andare perché comunque c’è
lungo tutta l’infanzia ogni cielo era blu
e ognuno sapeva quale fosse il suo posto
o almeno così sembrava per me era facile, sai,
mentre adesso mi perdo e il problema non è non morire,
lo sai, ma esistere adesso per quello che sei.

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La strada – Mariella Nava

Album

È contenuto nei seguenti album:

2006 L’assaggio
2007 Dentro una rosa

Testo Della Canzone

La strada – Mariella Nava di Mariella Nava

Un piede dopo l’altro
e un lungo respiro
Qualcosa chiama indietro
non mi giro
Deciso è il mio avanzare
Come una mano in un tiro
Sciolto il mio incedere
Più svelto il passo
Nella mia sacca il meglio
di me ci ho messo
E dell’amore toccato
Niente scordo
Promesso
Il vento fresco mi
accarezza il viso
E l’orizzonte curva senza preavviso
sarà la terra che di fronte mi
prepara un sorriso
forti le gambe più leggero il pensiero
esco da immagini in bianco e nero
in un prisma di colori dove non ero
La meraviglia mista a voglia
e passione
fanno da bussola direzione
il cielo asciuga il volto suo
dopo la commozione…
colmando le distanze
al mio vagare
e a tutto l’oro bello da trovare
qui nella mia vocazione

e continuo questo viaggio
superando deserti
e braccia tese a un miraggio
ad occhi aperti
nel tracciare un passaggio
per ogni momento
del mio attraversamento

un piede dopo l’altro al tempo
incalzante
sulla fatica nemica ingombrante
quando il sentiero si fa polvere
e il terreno pesante
come corrente sull’attrito di un fiume
sicura come mano che redime
e sfoglia pagine
di una lettura importante…

Calda di madre che piega
la schiena
Di un uomo stanco che torna alla cena
Con un tramonto che rivede
ancora la scena
Come una casa che richiama
al profumo
Dopo un percorso un eterno cammino
Che sa di buono
Di pane e vino…

La volontà più grande al buio è regina
E la paura alla mia forza s’inchina
No l’anima non cede al freddo di brina
la luna alta splende come un faro
mentre una fitta grida mi preparo
mi passa dentro come un dolore sparo…
Ma la mia strada più convinta continua
come la notte segue la sua corsa
chiara
verso la sua mattina…

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La Strada – Mariella Nava Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada – Mariella Nava

Un piede dopo l'altro
E un lungo respiro
Qualcosa chiama indietro
Non mi giro
Deciso è il mio avanzare
Come una mano in un tiro
Sciolto il mio incedere
Più svelto il passo
Nella mia sacca il meglio
Di me ci ho messo
E dell'amore toccato
Niente scordo
Promesso
Il vento fresco mi
Accarezza il viso
E l'orizzonte curva senza preavviso
Sarà la terra che di fronte mi
Prepara un sorriso
Forti le gambe più leggero il pensiero
Esco da immagini in bianco e nero
In un prisma di colori dove non ero
La meraviglia mista a voglia
E passione
Fanno da bussola direzione
Il cielo asciuga il volto suo
Dopo la commozione...
Colmando le distanze
Al mio vagare
E a tutto l'oro bello da trovare
Qui nella mia vocazione

E continuo questo viaggio
Superando deserti
E braccia tese a un miraggio
Ad occhi aperti
Nel tracciare un passaggio
Per ogni momento
Del mio attraversamento

Un piede dopo l'altro al tempo
Incalzante
Sulla fatica nemica ingombrante
Quando il sentiero si fa polvere
E il terreno pesante
Come corrente sull'attrito di un fiume
Sicura come mano che redime
E sfoglia pagine
Di una lettura importante...

Calda di madre che piega
La schiena
Di un uomo stanco che torna alla cena
Con un tramonto che rivede
Ancora la scena
Come una casa che richiama
Al profumo
Dopo un percorso un eterno cammino
Che sa di buono
Di pane e vino...

La volontà più grande al buio è regina
E la paura alla mia forza s'inchina
No l'anima non cede al freddo di brina
La luna alta splende come un faro
Mentre una fitta grida mi preparo
Mi passa dentro come un dolore sparo...
Ma la mia strada più convinta continua
Come la notte segue la sua corsa
Chiara
Verso la sua mattina...

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La strada – Massimo Bubola Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada – Massimo Bubola

(testo e musica di M. Bubola)

I giocatori di tre carte tengono il cielo fra le dita collane
E fuochi ad ogni insegna della strada
Con le scarpe che minacciano pioggia...
E ho più domande delle tue risposte
Forse più risposte delle tue domande
Le tasche vuote che fischiano a ogni bar che passo
E filo via sereno e per la prima volta credo a quel che vedo

La strada è tranquilla
Olo un bambino che grida
Si sveglia e piange si addormenta e piange ancora
La strada è tranquilla
Per i ragazzi che vanno
Latte e biscotti nella giacca e dentro il cuore

... e ti perdono per ogni cane bastonato
E ti perdono per ogni figlio derubato
Per chi s'è perso e puoi trovarlo dove vuoi come la vita
Che t'ha insegnato a rubare
Che t'ha insegnato a crescere e a scappare

La sera è tranquilla
Solo una donna che canta
Non c'è castigo per chi si perde nella strada
La strada è per noi
Che non abbiamo mai
Negato gli occhi alle lacrime e al perdono

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La strada – Max Pezzali

Album

È contenuto nei seguenti album:

2007 Time Out

Testo Della Canzone

La strada – Max Pezzali di Max Pezzali

Molti non ci credono,
se glielo racconti ridono,
quando te ne vai ti sfottono,
però è la verità.
ma quelli che girano,
e che in tanti posti viaggiano,
e che su di lei ci vivono,
sanno che è la verità.

Ci sono imporatnti regole.
Non sono scritte dentro un codice

Lei è molto capricciosa,
sa essere pericolosa
più quando si è vicino casa
di quanto non lo sia
a continenti di distanza
perchè talvolta l’esperienza
fa avere troppa confidenza,
fa uscire dalla scia.

Ci sono imporatnti regole.
Non sono scritte dentro un codice.

La strada è viva, e comanda sempre lei.
Non sopporta chi la sfida,i superbi e i falsi eroi.
La strada è dura e punisce chi non ha
chiaro il senso basilare di rispetto e umiltà.

Qui non valgono i nicknames
non ci si può disconnettere
non si può prendere e andarsene
quando il gico non ci va.
Qui le azioni contano,
qui le conseguenze pesano,
qui alla fine i conti tornano,
chè lei non dimentica.

Ci sono imporatnti regole.
Non sono scritte dentro un codice.

Strada portaci lontano
a vedere ciò che non abbiamo mai visto e neanche immaginiamo,
dacci la libertà.
Cercheremo di aver cura
di farci amica la paura,
che non c’è rotta più sicura,
non c’è e mai ci sarà.

La strada è viva, e comanda sempre lei.
Non sopporta chi la sfida,i superbi e i falsi eroi.
La strada è dura e punisce chi non ha
chiaro il senso basilare di rispetto e umiltà,
il rispetto e l’umiltà,
il rispetto e l’umiltà.

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Accordi

     
Dsus4

   Dm
MOLTI NON CI CREDONO

SE GLIELO RACCONTI RIDONO

QUANDO TE NE VAI TI SFOTTONO

PERO' E' LA VERITA'

MA QUELLI CHE GIRANO

E CHE IN TANTI POSTI VIAGGIANO

E CHE SU DI LEI CI VIVONO

SANNO CHE E' LA VERITA'

   Dm7
CI SONO

Dm
IMPORTANTI REGOLE

    Dm7
NON SONO

Dm
SCRITTE DENTRO UN CODICE

LEI E' MOLTO CAPRICCIOSA

SA ESSERE PERICOLOSA

PIU' QUANDO SI E' VICINO CASA

DI QUANTO NON LO SIA

A CONTINENTI DI DISTANZA

PERCHE' TALVOLTA L'ESPERIENZA

FA AVERE TROPPA CONFIDENZA

FA USCIRE DALLA SCIA

   Dm7
CI SONO

Dm
IMPORTANTI REGOLE

    Dm7
NON SONO

Dm
SCRITTE DENTRO UN CODICE

LA STRADA E' VIVA

       G9           Dm
E COMANDA SEMPRE LEI

          G9           Dm
NON SOPPORTA CHI LA SFIDA

       F9
I SUPERBI E I FALSI EROI

Dm
LA STRADA E' DURA

      G9
E PUNISCE CHI NON HA

Dm           G9       Dm
CHIARO IL SENSO BASILARE

         F9
DI RISPETTO E DI UMILTA'

Dm
QUI NON VALGONO I NICKNAMES

NON CI SI PUO' DISCONNETTERE

NON SI PUO' PRENDERE E ANDARSENE

QUANDO IL GIOCO NON CI VA

QUI LE AZIONI CONTANO

QUI LE CONSEGUENZE PESANO

QUI ALLA FINE I CONTI TORNANO

CHE' LEI NON DIMENTICA

   Dm7
CI SONO

Dm
IMPORTANTI REGOLE

    Dm7
NON SONO

Dm
SCRITTE DENTRO UN CODICE

STRADA PORTACI LONTANO

A VEDERE CIO' CHE NON ABBIAMO

MAI VISTO E NEANCHE IMMAGINIAMO

DACCI LA LIBERTA'

CERCHEREMO DI AVER CURA

DI FARCI AMICA LA PAURA

CHE NON C'E' ROTTA CHE E' SICURA

NON C'E' E MAI CI SARA'

LA STRADA E' VIVA

       G9           Dm
E COMANDA SEMPRE LEI

          G9           Dm
NON SOPPORTA CHI LA SFIDA

       F9
I SUPERBI E I FALSI EROI

Dm
LA STRADA E' DURA

      G9
E PUNISCE CHI NON HA

Dm           G9       Dm
CHIARO IL SENSO BASILARE

         F9
DI RISPETTO E DI UMILTA'

Dm       F9
DI RISPETTO E DI UMILTA'

Dm       F9             Dm
DI RISPETTO E DI UMILTA'

***

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La strada – Max Pezzali Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada – Max Pezzali

Molti non ci credono
Se glielo racconti ridono
Quando te ne vai ti sfottono
Però è la verità
Ma quelli che girano
E che in tanti posti viaggiano
E che su di lei ci vivono
Sanno che è la verità

Ci sono imporatnti regole
Non sono scritte dentro un codice

Lei è molto capricciosa
Sa essere pericolosa
Più quando si è vicino casa
Di quanto non lo sia
A continenti di distanza
Perchè talvolta l'esperienza
Fa avere troppa confidenza
Fa uscire dalla scia

Ci sono imporatnti regole
Non sono scritte dentro un codice

La strada è viva, e comanda sempre lei
Non sopporta chi la sfida,i superbi e i falsi eroi
La strada è dura e punisce chi non ha
Chiaro il senso basilare di rispetto e umiltà

Qui non valgono i nicknames
Non ci si può disconnettere
Non si può prendere e andarsene
Quando il gico non ci va
Qui le azioni contano
Qui le conseguenze pesano
Qui alla fine i conti tornano
Chè lei non dimentica

Ci sono imporatnti regole
Non sono scritte dentro un codice

Strada portaci lontano
A vedere ciò che non abbiamo mai visto e neanche immaginiamo
Dacci la libertà
Cercheremo di aver cura
Di farci amica la paura
Che non c'è rotta più sicura
Non c'è e mai ci sarà

La strada è viva, e comanda sempre lei
Non sopporta chi la sfida,i superbi e i falsi eroi
La strada è dura e punisce chi non ha
Chiaro il senso basilare di rispetto e umiltà
Il rispetto e l'umiltà
Il rispetto e l'umiltà

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La strada – Modena City Ramblers

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La strada – Modena City Ramblers di Modena City Ramblers

Di tutti i poeti e i pazzi

che abbiamo incontrato per strada

ho tenuto una faccia o un nome

una lacrima o qualche risata

abbiamo bevuto a Galway

fatto tardi nei bar di Lisbona

riscoperto le storie d’Italia

sulle note di qualche canzone.

Abbiamo girato insieme
e ascoltato le voci dei matti
incontrato la gente più strana
e imbarcato compagni di viaggio
qualcuno è rimasto
qualcuno è andato e non s’è più sentito
un giorno anche tu hai deciso
un abbraccio e poi sei partito.

Buon viaggio hermano querido

e buon cammino ovunque tu vada

forse un giorno potremo incontrarci

di nuovo lungo la strada.

Di tutti i paesi e le piazze
dove abbiamo fermato il furgone
abbiamo perso un minuto ad ascoltare
un partigiano o qualche ubriacone
le strane storie dei vecchi al bar
e dei bambini col tè del deserto
sono state lezioni di vita
che ho imparato e ancora conservo.

Buon viaggio…

Non sto piangendo sui tempi andati
o sul passato e le solite storie
perché è stupido fare casino
su un ricordo o su qualche canzone
non voltarti ti prego
nessun rimpianto per quello che è stato
che le stelle ti guidino sempre
e la strada ti porti lontano

Buon viaggio…

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Accordi

   
INTRO: mi fa#- la  mi fa#- la

mi         (4         mi)
Di tutti i poeti e i pazzi 
      la                   (4      la)
che abbiamo incontrato per strada 
mi
ho tenuto una faccia o un nome 
    la                  si
una lacrima o qualche risata 
mi
abbiamo bevuto a Galway 
      la
fatto tardi nei bar di Lisbona 
do#-          la
riscoperto le storie d'Italia 
              si         mi      mi4
sulle note di qualche canzone. 

Abbiamo girato insieme 
e ascoltato le voci dei matti 
incontrato la gente più strana 
e imbarcato compagni di viaggio 
qualcuno è rimasto 
qualcuno è andato e non s'è più sentito 
un giorno anche tu hai deciso 
un abbraccio e poi sei partito. 

     la
Buon viaggio hermano querido 
          mi              do#-
e buon cammino ovunque tu vada 
mi                la
forse un giorno potremo incontrarci
          si       mi      fa#- la   mi fa#- la 
di nuovo lungo la strada. 

Di tutti i paesi e le piazze 
dove abbiamo fermato il furgone 
abbiamo perso un minuto ad ascoltare 
un partigiano o qualche ubriacone 
le strane storie dei vecchi al bar 
e dei bambini col tè del deserto 
sono state lezioni di vita 
che ho imparato e ancora conservo. 

Buon viaggio...

STRUM: mi fa#- la   mi fa#- la
       fa#-   la mi   fa#- la si

Non sto piangendo sui tempi andati 
o sul passato e le solite storie 
perché è stupido fare casino 
su un ricordo o su qualche canzone 
non voltarti ti prego 
nessun rimpianto per quello che è stato 
che le stelle ti guidino sempre 
e la strada ti porti lontano 

Buon viaggio... 

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La Strada – Modena City Ramblers Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada – Modena City Ramblers

Di tutti i poeti e i pazzi
Che abbiamo incontrato per strada
Ho tenuto una faccia o un nome
Una lacrima o qualche risata
Abbiamo bevuto a Galway
Fatto tardi nei bar di Lisbona
Riscoperto le storie d'Italia
Sulle note di qualche canzone

Abbiamo girato insieme
E ascoltato le voci dei matti
Incontrato la gente più strana
E imbarcato compagni di viaggio
Qualcuno è rimasto
Qualcuno è andato e non s'è più sentito
Un giorno anche tu hai deciso
Un abbraccio e poi sei partito

Buon viaggio hermano querido
E buon cammino ovunque tu vada
Forse un giorno potremo incontrarci
Di nuovo lungo la strada

Di tutti i paesi e le piazze
Dove abbiamo fermato il furgone
Abbiamo perso un minuto ad ascoltare
Un partigiano o qualche ubriacone
Le strane storie dei vecchi al bar
E dei bambini col tè del deserto
Sono state lezioni di vita
Che ho imparato e ancora conservo

Buon viaggio...

Non sto piangendo sui tempi andati
O sul passato e le solite storie
Perché è stupido fare casino
Su un ricordo o su qualche canzone
Non voltarti ti prego
Nessun rimpianto per quello che è stato
Che le stelle ti guidino sempre
E la strada ti porti lontano

Buon viaggio...

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La strada – Riccardo Fogli

Album

È contenuto nei seguenti album:

1980 Alla fine di un lavoro
1985 Riccardo Fogli 2

Testo Della Canzone

La strada – Riccardo Fogli di Riccardo Fogli

(Maurizio FabrizioGuido MorraRiccardo Fogli)

Sì, è la strada che va
attraversa città,
come l’ombra dei sole si allungherà
accompagna le estati: donne, camion, soldati,
poi li va a salutare,
fa una curva e poi sale.
Sì è la strada che va
lei padroni non ha,
è una spada affilata che taglia in due
cento campi di grano,
un villaggio gitano,
giostre, luci, anche guai
quanta storia c’è in lei
e quante idee.

La strada è tua soltanto,
è un nastro che lega il mondo,
un filo teso tra i tuoi sogni e la realtà;
avanti non ti fermare
la strada non ha frontiere
tu segui lei e saprai che cos’è la tua libertà.

Sì, è la strada che va
non dimostra l’età,
come ombrelli ha i cartelli piegati un po’
da strani viandanti,
da cani e briganti,
ma se trova una valle
dorme sotto le stelle.
Poi canta il gallo alle sei
ti risvegli con lei
col bucato già fatto che stende lì
tra dieci calzini
di venti bambini,
tra case e mulini
e vecchi aeroplani
rallenta un po’.

La strada è tua soltanto
è un nastro che lega il mondo
è così da sempre lei non muore e non nasce mai;
scompare all’orizzonte,
la rivedi poi dietro il monte
ti porterà se vuoi dove tu non sei stato mai.
Avanti non ti fermare!
La strada non ha frontiere
tu segui lei e saprai che cos’è la tua libertà.

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La Strada Che Ho Scelto – Ibo Montecarlo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada Che Ho Scelto – Ibo Montecarlo

{Strofa 1}
Un quaderno due dischi preparo la mia borsa
Scarpe da tennis perchè la vita è una corsa
Stretto in una morsa come nel'98
Una penna, una foto ed è pronto il mio fagotto
Da sotto verso chissà quale meta
Se la vita è una gara bè me la cavo come atleta
Senza uno straccio di un idea concreta
Forse perchè son goloso che la vita mi ha tenuto a dieta;
Quale seta? Questa vita è ruvida sporca sudicia stronza stupida
Cè chi guidica immondezza la mia musica, con la tunica punta il Dito e mi scomunica;
La vita è troia ma ti fotte gratis
Perciò pago i miei errori al tavolo con fogli e lapis
Sono un immaturo in questo mondo acerbo
Mi sento il padrone del mondo e sono solo un servo;
Servo pietanze per i miei avventori
E i polli... li strozzo come Amadori;
Signore e signori questa è la mia scuola
Predisposto all'attacco come Gianfranco Zola
La vita è una sola e va su e giù come una Ola
Una mamma che ti indica la strada ma non ti consola
Vernice fresca che non cola
Continuerò a godermi questa vita perchè è l'unica e la sola

{Ritornello}
E non cè una strada larga o una strada stretta
Ed una che ti porta giù ed un'altra in vetta
Una strada giusta o una strada sbagliata
Ma solo una bianca ed un'altra asfaltata...
(Si, tu quale scegli? Tu quale scegli?)

{Strofa 2}
Un microfono un sequencer inizia la mia gara
Imposto le frequenze per darti merce rara
E chi mi dava per sconfitto sai cosa impara?
A succhiarmi il cazzo come una zanzara
Perchè siete piccoli e ridicoli
Imparate a vivere la vita in fascicoli
La vita è Tripoli un trip a capitoli
Intricata come gomitoli,capito bi?
DDT e noi siamo gli insetti
Stretti fra palazzi vicoli e ghetti
E i vincoli che non ti metti (te li mettono)
E gli onori che ti aspetti (te li fottono)
E tutti i tuoi affetti (se li comprano)
E se hai pochi difetti (sel'inventano)
E questo è quanto ed è per questo che è da tanto
Che sto vivendo sotto banco
E se sono stanco è perchè giro senza un branco
Perchè non sono stato fatto con lo stampo
Sono un rapper bianco ma incazzato nero
Con la speranza che il toro uccida il suo torero..

{Ritornello}
E non cè una strada larga o una strada stretta
Ed una che ti porta giù ed un'altra in vetta
Una strada giusta o una strada sbagliata
Ma solo una bianca ed un'altra asfaltata...
(Si, tu quale scegli? Tu quale scegli?)

{Strofa 3}
Seguo l'istinto senza futuro in un presente stinto
Spinto dal semplice fatto che son convinto
Dipinto e strappato già fin troppe tele
Sono perchè vivo stretto come fra due chele
Ho scelto la mia strada perciò zero radio e zero tele
Stò a zero gradi ingoinado fiele tra fiere aggressive
Con crisi depressive a causa dello stress poi mi dici chi è che vive
Io di sicuro no no
Con tre cazzo di civette che mi guardano da sopra il co-mò
Che cos'è un uomo
Se sai che vai giù ma non sempre torni su come uno yo-yo
Questa vita è low-low, una catena sopra il collo
E manca poco a fare blow-blow
Ma io rinvio il mio tracollo
Perchè vivo la mia vita in attesa del mio assolo

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La strada d’argento

Album

È contenuto nei seguenti album:

1987 Mio mini pony
2006 Cristina D’Avena e i tuoi amici in TV 19

Testo Della Canzone

La strada d'argento di Cristina D’Avena

(Alessandra Valeri Manera – [[Ninni Carucci])

La scorsa sera in riva al mare
mentre guardavo le onde danzare
tutto ad un tratto in un momento
sull’acqua è apparsa una strada d’argento.
Attraversando il mare intero
da me arrivava questo sentiero
allora ho corso lungo la riva,
ma quella strada però mi seguiva.

C’era un manto di poesia
ed un’aria di magia,
quella strada luccicava
e le onde illuminava.

E quella strada dal manto argentato
aveva il termine del suo selciato:
la luna piena, bianca e splendente
che dondolava assai dolcemente.
Ed una notte in riva al mare
io quella strada saprò attraversare
raggiungerò la luna d’argento
tutte le stelle del firmamento.

C’era un manto di poesia
ed un’aria di magia,
quella strada luccicava
e le onde illuminava.

Quando nel cielo splende la luna
brilla sul mare una strada d’argento
le onde tocca ad una ad una
rendendo magico questo momento.

C’era un manto di poesia
ed un’aria di magia,
quella strada luccicava
e le onde illuminava.

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La strada da prendere

Album

È contenuto nei seguenti album:

2010 L’essenziale

Testo Della Canzone

La strada da prendere di Tiromancino

Mi batte forte il cuore al ritmo dei tuoi passi
vite in comune per due così diversi
ti porterei al mare adesso, se me lo chiedessi tu

Le storie d’amore a volte sono trappole
per il lieto fine ti spingi oltre il limite
fino all’altare adesso, che non me lo chiedi più

Ti voglio perché so che sei così
e io sono diverso
come quando parlo e tu non parli
e non capisco a cosa stai pensando

Ma sai comunque darmi l’illusione
che vivere è un miracolo
proprio quando io, perso nel mio umore
non riesco più a capire quale sia

La strada da prendere
da non confondere
con tutte quelle cose
che non meritano niente

Fai che sia l’amore il dono di un sorriso
a scioglierti i capelli e illuminarti il viso
i giorni e le ore che abbiamo condiviso
restano dentro di me

Ti voglio perché so che sei così
e io sono diverso
forse ancora in fondo un po’ perso dentro qualche ingenuità

Ma sai comunque darmi l’emozione che vivere è un miracolo
anche quando io, perso nel mio umore, non riesco più a capire dove sia

La strada da prendere, da non confondere
con tutte quelle cose che non meritano niente

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La strada dei sogni

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La strada dei sogni di Dalida

(Rosemeier – Recart)

La strada dei sogni
Mi porta da te
Nel mondo dei sogni
Sei tutto per me
E’ lungo il cammino
Tra le gioie e i dolor
La speranza e l’amor
Ma la strada
E bella con te

Mi prendi per mano
Mi porti lassù
Nel regno dei sogni
Nascosto nel blù
Lontano dal mondo
Dove cantano gli angeli ancor
Dove nasce la notte
La splendida notte
Che invita gli amanti ad amare di più
Sulla strada dei sogni
Dei sogni d’amor

Mi prendi per mano
Mi porti lassù
Nel regno dei sogni
Nascoto nel blù
Lontano dal mondo
Dove cantando gli angeli ancor
Dove nasce le notte
Le splendida notte
Che invita gli amanti ad amare di più
Sulla strada dei sogni
Dei sogni d’amor.

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La strada del bosco

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La strada del bosco di Cugini di montagna

LA STRADA DEL BOSCO
L’E’ LUNGA L’E’ LARGA L’E’ STRETTA
L’E’ FATTA A BARCHETTA
L’E’ FATTA PER FARE L’AMOR
L’AMORE LO FACCIO
LO FACCIO CON LA MIA BELLA
MI SEMBRI UNA STELLA
UNA STELLA CADUTA DAL CIEL
CADUTA DAL CIELO
LASCIATA LASCIATA DA DIO
CHE BEL PARADISO
DORMIRE UNA NOTTE CON TE
DI NOTTE NON DORMO
DI GIORNO DI GIORNO CAMMINO
IO PENSO AL DESTINO
CHE UN GIORNO LA DEVO SPOSAR
SPOSARLA NON POSSO
LASCIARLA LASCIARLA NEMMENO
MI MANDI UN VELENO
VELENO PER FARLA MORIR

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La Strada Del Cuore – Paolo Vallesi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada Del Cuore – Paolo Vallesi

P. Vallesi/B. Dati

Quante strade ripide
Per buttarsi via
Quante solitudini
In questa compagnia
Qui non c'è da vivere
E ognuno è chiuso in se
Ma se possiamo scegliere
Un'altra strada c'è …

E' la strada del cuore
Che la gente non sa
Chiudi gli occhi e l'amore
Da guida ti farà
Per la strada del cuore
Anche il sogno vivrà
È la strada che ci cambierà

Quanti affari stupidi
E guerre che non vuoi
Dentro il mare naufraga
La terra ed i veleni suoi
Soli siamo fragili
Ma insieme io e te
Ritorneremo a vivere
Una vita che non c'è …

Per la strada del cuore
Dove si incontrerà
Il nemico peggiore
E si perdonerà
È la strada del cuore
Dillo a chi non lo sa
E l'amore che ci cambierà

Sono nati nuovi giorni di speranza
Guarda intorno a te
Dentro a un mondo di violenza
Una strada c'è …

E' la strada del cuore
Che la gente non sa
È la strada che ci cambierà
Che ci cambierà!
E' la strada del cuore
E la vita vivrà
È l'amore che ci salverà!

E il mondo cambierà
È la strada del cuore
E la vita vivrà
È l'amore che ci salverà

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La strada del marmo

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La strada del marmo di Marco Del Giudice

Marco Del Giudice

Ritornò al mattino, il cielo grigio su di se,
non era solo pioggia quel che minacciava,
i passi sul selciato che portava dritto a casa,
le porte spalancate sulla strada
che mille volte ha visto giorni di festa,
e primavere e giorni di mercato,
e giorni grigi e duri dell´inverno apuano,
quando la vita sceglie di passare la mano.

Il cuore che scoppiava dentro la divisa verde,
il fazzoletto rosso al collo che grondava,
il sangue ed il sudore ormai di tante battaglie,
e l´ombra di un sorriso che lo ha accompagnava
per i sentieri ripidi delle sue montagne
e per le facce che non ha incontrato più,
per quelle che ha dovuto incontrare per forza
perché un domani non potesse vederle più.

Lei che diceva “ti aspetto” e davvero l´avrebbe aspettato così
col suo bianco vestito da sposa “che poi finirà questa guerra
che non passa più che qualcuno ha deciso per noi
e domenica poi arriverà”
bussarono tre volte alla porta di casa
le imposero di uscire con gli altri per strada.

I corpi stesi al sole come fossero lenzuola,
cercò tra cento facce quella sua,
con l´acre odore in gola della morte arrivata,
a salutare con il suo silenzio,
il freddo che pungeva il viso e gli occhi asciutti,
e i sogni i sogni chi li sogna più,
bussarono tre volte alla porta di casa
lasciò la porta aperta per non rientrare più..

Lei che diceva “ti aspetto” e davvero l´avrebbe aspettato così
col suo bianco vestito da sposa “che poi finirà questa guerra
che non passa più che qualcuno ha deciso per noi
e domenica poi arriverà”
bussarono tre volte alla porta di casa
le imposero di lasciare lì i suoi sogni.

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La strada del ritorno – Umberto Tozzi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada del ritorno – Umberto Tozzi

Ogni giorno muore un giorno
E questi anni sono tre
Sulla strada del ritorno
Io sorrido e penso a te

Quante cose, quante case
Non avevo visto mai
E i giardini con le rose
Come sognavamo noi

Dove va un uomo che ritorna dall'inferno
Dove va un uomo sulla strada del ritorno

I mestieri della notte
Io li ho fatti tutti un po'
E le ho date e ho preso botte
Che nel cuore ancora ho

Dove vai, avevi gli occhi tristi dell'inverno
Dove vai, tu mi dicesti "aspetto il tuo ritorno"

Oggi è l'ora, ora è il giorno
La stagione degli amori nuovi
E se mi pensi mi ritrovi
Sono già vicino a te
Vicino a te
Vicino a te

Un bambino coi tuoi occhi apre
"No, la mamma non c'è
Lei chi è?"
Nessuno ormai, nessuno ormai
Nessuno ormai, nessuno ormai

Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada

Sono solo e questa strada
Forse non finisce mai
È destino che io vada
Come i camion e i marinai

Ogni giorno muore un giorno
Questo muore senza te
Sulla strada del ritorno
Ma il ritorno ormai non c'è

Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada

Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada
Solo sulla strada… solo sulla strada

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La strada dell’amore

Testo Della Canzone

La strada dell'amore di Canzoni Fiorentine

La strada dell’amore va in salita
alle ragazze la palma dorata,
alle ragazze la palma dorata,
ai giovanotti la galera a vita.
RITORNELLO:
La mamma un vole, un vole, un vole
che io faccia l’amor con te,
ma vieni, amore,
quando la mamma un c’è.

Ho seminato un campo di carciofi,
giovanottino mi son bell’ e nati,
giovanottino mi son già cresciuti
carciofi come te non son venuti.
RITORNELLO:

Ho seminato un campo d’ accidenti;
se la stagione me li tira avanti,
se la stagione me li tira avanti,
ce n’è per te e per tutti i tu’ parenti.
RITORNELLO:

A me mi piace il fischio del vapore,
perché il mio amore gli era macchinista,
perché il mio amore gli era macchinista:
mi buggerava e non me n’ ero avvista.
RITORNELLO:

A me mi piaccion gli uomini moretti,
perche’ moretto e’ l’amore mio,
moretto lui, biondina sono io:
che bella coppia che ha creato Iddio.
RITORNELLO:

Ho seminato un campo di carote
te sei venuto e te le sei mangiate,
te sei venuto e te le sei mangiate
e t’è rimasto il giallo sulle gote.
RITORNELLO:

Il mio amore si chiama Renato
per lui mi butterei nel mare voto
per lui mi butterei nel mare voto
e sotto il treno quando e’ già passato.

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La strada di casa – Zanna Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada di casa – Zanna


Semplice è un fiore
Che si lascia cullare dal vento
La comparsa del Sole al di là del cemento
Una stella che cade per farti contento

Semplice è un volto
Che si lascia andare al pianto e al sorriso
E disegna una galleria d'arte sul viso
Mentre il tempo modella i contorni e i pensieri

Come eravamo ieri
E il romanzo che scrivono i ricordi
Il presente raccoglie e colora a suo modo
E il futuro che sa ci costringe a viaggiare
Verso il mistero

Semplice è andare
Dove sai che qualcuno o qualcosa ti aspetta
Per capire chi sei senza avere troppa fretta
Percorrendo la strada che ti porta a casa
Troverai casa

Come eravamo ieri
E il romanzo che scrivono i ricordi
Il presente raccoglie e colora a suo modo
E il futuro che sa ci costringe a viaggiare
Verso il mistero

Come eravamo ieri
E il romanzo che scrivono i ricordi
Il presente raccoglie e colora a suo modo
E il futuro che sa ci costringe a viaggiare

Verso quello che saremo
E le scelte sbagliate o sensate che faremo
Ci diranno forse chi siamo?dove andiamo?
Se la strada di casa alla fine troveremo
O un altro mistero


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La strada e la stella

Album

È contenuto nei seguenti album:
2001 Luna matana

Testo Della Canzone

La strada e la stella di Lucio Dalla

Che una sola verità non c’è
è gia una verità
siamo troppo vicini a confini
di fuoco, di ghiaccio, siamo carte nel vento
corriamo soltanto, si segue poco l’istinto
chi lo sa perché
delle volte, anzi spesso, siamo teneri e dolci
per poi prenderci a calci
va bene giocare, basta solo evitare le mine inesplose nel cuore
abbiam paura di stare insieme
abbiam paura di restare soli
forse tu lo sai, tu…

forse tu sai dove si va
qual è la strada, qual è la stella
forse tu sai come si fa
a prendere il volo
e la felicità
mentre passa e se ne va
quando passa non si sa

Mi manca una parola
o mi rimane in gola
forse ho ancora il cuore troppo vicino alla mente
per potermi salvare
la mia polizia mentale
fa ancora uso di lacrimogeni
anche tu lo sai
che sono un po’ lento, che ci arrivo in ritardo
adesso sto zitto perché è un’ora che parlo
ma come sto bene solamente con te
e questa notte non capisco perché
abbiam paura di stare insieme
abbiam paura di restare soli
forse tu lo sai, tu…

forse tu sai dove si va
e qual è la strada, qual’è la stella
forse tu sai come si fa
a prendere il volo
e la felicità
mentre passa e se ne va
quando passa non si sa

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Accordi

   
G
CHE UNA SOLA VERITA' NON C'E

E' GIA' UNA VERITA'

      C9
SIAMO TROPPO VICINI AL CONFINE

DI FUOCHI DI GHIACCIO

SIAMO CARTE NEL VENTO

   Em7
CORRIAMO SOLTANTO

         G
SI SEGUE POCO L'ISTINTO

                 C9
CHI LO SA PERCHE'

      G
DELLE VOLTE ANZI SPESSO

SIAMO TENERI E DOLCI

PER POI PRENDERCI A CALCI

   C9
VA BENE GIOCARE BASTA SOLO EVITARE

LE MINE INESPLOSE NEL CUORE

          Em7
ABBIAM PAURA DI STARE INSIEME

          G
ABBIAM PAURA DI RESTARE SOLI

                C9
FORSE TU LO SAI TU

         Am           C
FORSE TU SAI DOVE SI VA

                 Em
QUAL'E' LA STRADA

             Bm
QUALE LA STELLA

         Am           C
FORSE TU SAI COME SI FA

                   G             F6
A PRENDERE IL VOLO E LA FELICITA'

C9                     G
MENTRE PASSA E SE NE VA

F6                    Em7 D Gsus4
QUANDO PASSA NON SI SA      

G
MI MANCA UNA PAROLA

G6
O MI RIMANE IN GOLA

C9
FORSE ANCORA IL CUORE E'

TROPPO VICINO ALLA MENTE

PER POTERMI SALVARE

G6
LA MIA PULIZIA MENTALE

FA ANCORA USO DI LACRIMOGENI

C9
ANCHE TU LO SAI

G
CHE SONO UN PO' LENTO

E CI ARRIVO IN RITARDO

ADESSO STO ZITTO

                         G6
PERCHE' E' UN'ORA CHE PARLO

                               CM7
MA COME STO BENE SOLAMENTE CON TE

                                  G6
E QUESTA NOTTE NON CAPISCO PERCHE'

                             G
ABBIAM PAURA DI STARE INSIEME

ABBIAM PAURA DI RESTARE SOLI

         G6     C9  Am
FORSE TU LO SAI TU  

             C
FORSE TU SAI DOVE SI VA

  Em
E QUAL'E' LA STRADA

   Bm
QUALE LA STELLA

  Am         C
FORSE TU SAI COME SI FA

      G                          C9
A PRENDERE IL VOLO E LA FELICITA'

          G            G9
MENTRE PASSA E SE NE VA

          G           D Am Am7 Em Bm
QUANDO PASSA NON SI SA            


  Am           C
FORSE TU SAI COME SI FA

  G
A PRENDERE IL VOLO E LA FELICITA'

Dm7   G
MENTRE    PASSA E SE NE VA

                      D G
QUANDO PASSA NON SI SA  

***

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La strada è lunga

Album

È contenuto nei seguenti album:

1982 Gomma
1999 La storia

Testo Della Canzone

La strada è lunga di Cugini Di Campagna

(Ivano Michetti)
Nick Luciani

Con la mia moto me ne vado da qui mi sono rotto di star così
nell’abbandono della mia città e sulla bocca di chi non sa.
Domani all’alba io da qui partirò e tornerò quel giorno,
che la mia gente, non dirà niente più.

La mia ragazza tra mezz’ora vedrò e questa volta le parlerò
lei mi vorrebbe a casa dal papà ma io non sono quel tipo là.
Buona fortuna per gli amori che avrai, ma se vorrai, aspettami
un giorno o l’altro, vedrai, che torno qui.

*
La strada è lunga ma la percorrerò, da solo, di notte
e se una frana il passo mi sbarrerà,
a colpi di piccone io largo mi farò
finché dal buio nasce il sole.

La strada è lunga e non mi riposerò davanti ai monti
piuttosto ancora un po’ di più correrò
perché ogni salita, per quanto vada sù,
di colpo scende ed è finita.

Amici non dimenticatelo mai se io lo faccio è anche per voi
vorrei insegnarvi che la mia libertà non si conquista restando là.
A fare buchi con le cicche nel bar e a prendersi a cazzotti,
se nel biliardo cade un birillo in più.

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La Strada È Mia – Coez Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada È Mia – Coez

Mi resta mezza sigaretta, dividiamo
Tu dici "Ti amo", io dico "Andiamo"
Che poi finisce che ci dividiamo
Ritornerò, ritornellaro...
Dalla finestra piove in diagonale
La tua immagine in testa immortale
Un pugno di parole, ci so scavare
Nella carne fino a fartene innamorare
Cantanti morti dentro ai pianoforti
Urlano di noi, strozzano gli accordi
E tu che fai? Stronza mi scordi?
Ho qui per te una borsa di ricordi
Che non vanno più via

Ma la strada è mia, scivola via
Sotto la pioggia di questa città
Qual è la via, lascia che sia
Ci siamo solo incontrati a metà
Fammi andare oh
Fammi andare oh
Andare via

Parole random rotolano in bocca
Per noi scegliamo sempre le peggiori
La libertà spaventa quando è troppa
E la cerchiamo dentro le prigioni
E ci fidiamo delle religioni
Ci trasformiamo da aquile in piccioni
Le stesse cose hanno diversi nomi
Amo', distingui gli incubi dai sogni buoni

Ma la strada è mia, scivola via
Sotto la pioggia di questa città
Qual è la via, lascia che sia
Ci siamo solo incontrati a metà
Fammi andare oh
Fammi andare oh
Andare via

Ho messo l'anima nei dischi
Ho dovuto calcolarne i rischi
Perdere te, prendere fischi
E vendere me a chi vende dischi

Ma la strada è mia, scivola via
Sotto la pioggia di questa città
Qual è la via, lascia che sia
Ci siamo solo incontrati a metà
Fammi andare oh
Fammi andare oh
Andare via

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La strada mia

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La strada mia di Trilussa

di Trilussa

La strada è lunga, ma er deppiù1 l’ho fatto:
so dov’arrivo e nun me pijo pena.
Ciò er core in pace e l’anima serena
der savio che s’ammaschera da matto.

Se me frulla un pensiero che me scoccia
me fermo a beve e chiedo aiuto ar vino:
poi me la canto e seguito er cammino
cor destino in saccoccia.

1) Il tratto più lungo.

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La strada nel bosco

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La strada nel bosco di Claudio Villa

(C. A. Bixio – E. Ermenegildo – Nicola Salerno)

Vieni, c’è una strada nel bosco,
il suo nome conosco,
vuoi conoscerlo tu?

Vieni, è la strada del cuore,
dove nasce l’amore
che non muore mai più.

Laggiu tra gli alberi,
intrecciato coi rami in fior,
c’è un nido semplice
come sogna il tuo cuor.

Vieni, c’è una strada nel bosco,
il suo nome conosco,
vuoi conoscerlo tu?

Laggiu tra gli alberi,
intrecciato coi rami in fior,
c’è un nido semplice
come sogna il tuo cuor.

Vieni, c’è una strada nel bosco,
il suo nome conosco,
vuoi conoscerlo tu?

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Accordi

   
C Dm Fm6 Am7 Am6 F9


  C                                   Dm9
Le prime stelle in cielo brillano gia'

     C
tra i biancospini il vento mormora e va

   Em
sembra un'incanto il bosco sotto la luna

  Bm                            Dm7
favole appassionate narra per te

   C
Vieni

                      Am7   C
c'e' una strada nel bosco   

                Am7   C
il suo nome conosco    

                  Dm
vuoi conoscerlo tu

   G7
vieni

c'e' una strada nel cuore

                Dm  Dm6
dove nasce l'amore  

                      C
che non muore mai piu'

                  Am6 B7
laggiu' tra gli alberi

                  Em
intrecciato coi rami in fior

                D7
c'e' un nido semplice

                      Dm7
come sogna il tuo cuor

   C
Vieni

                      Am7
c'e' una strada nel bosco

                Dm F9
il suo nome conosco

                   C Am7 C Am7 C6 Dm G7 Dm G7 C
vuoi conoscerlo tu                            




                  Am6 B7
laggiu' tra gli alberi

                  Em
intrecciato coi rami in fior

                D7
c'e' un nido semplice

                      Dm7
come sogna il tuo cuor

   C
Vieni

                      Am7
c'e' una strada nel bosco

                Dm
il suo nome conosco

                   C
vuoi conoscerlo tu 

***

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La strada nel bosco – Gatto Panceri

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 Vibrazioni

Testo Della Canzone

La strada nel bosco – Gatto Panceri di Gatto Panceri

Oggi mi voglio autopsicanalizzare
su cose che ho sepolto dentro me
come disteso in un letto verticale
stato ideale per calarsi dentro e

ci proverò anche se so
che può far male se si rimuove qualcosa che ci hai messo un po’
ad archiviare ma non potrai mai dimenticare

ero ancora bambino e rivedo che mi allontanai
era notte e la strada nel bosco non la ritrovai
e da allora ogni tanto mi perdo in paure che
ho provato a mandare all’inferno
ma riaffiorano certe sere quando è inverno

faccio dei sogni spesso inconfessabili
traccio disegni poco interpretabili
come farei davanti a freud riesumo
adesso la prima volta
che ho fatto sesso

ero appena un ragazzo e rivedo quando la esplorai
e scoprendo l’acerbo suo corpo uomo diventai
e da allora io poi d’esperienze ne ho vissute ma
ma non c’è niente che io cancello
ogni immagine ha un suo posto nel cervello

autopsicanalisi
di una vita di attimi
nei meandri della mente cosa c’e’? … cosa c’è autopsicanalisi
serve per comprendersi
e ogni tanto per guardarsi dentro

come in un film
con il rewind
per riprovare, riassaporare ogni emozione

ero ancora bambino e rivedo che mi allontanai
era notte e la strada nel bosco non la ritrovai
e da allora ogni tanto mi perdo in paure che
ho provato a mandare all’inferno
ma riaffiorano … ma riaffiorano certe sere quando è inverno
dall’interno
certe sere
quando è inverno

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La strada per la felicità – Bianca Atzei Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada per la felicità – Bianca Atzei

{Strofa 1}
Corrono le voci
Mi parlano di te
Tu lo sai com'è la gente
Che sorride a denti stretti come se
Avesse in mano l'assoluta verità
E ci fosse una regola
Una strada per
La felicità
Ti guardo e sei
Bellissima
Radiosa sempre
Controcorrente

{Ritornello}
Laura non voleva più parlare
Non diceva più la verità
Come un fiore sotto al temporale
Che la primavera arriverà
Perché questa vita va veloce
E non puoi fermarla certo tu
Tu con quei capelli sempre corti
Che rinchiudi tutto
Dentro le canzoni

{Strofa 2}
Mettiti la gonna
Stasera stai da me
Che cerchiamo quelle foto
Dove mamma si baciava con papà
L'amore non ha direzioni, vedi
Non sei mai tu a decidere
La strada per la felicità
Sorridi e sei
Bellissima
Radiosa sempre
Controcorrente

{Ritornello}
Laura non voleva più parlare
Non diceva più la verità
Come un fiore sotto al temporale
Che la primavera arriverà
Perché questa vita va veloce
E non puoi fermarla certo tu

{Strofa 3}
Laura non parlava mai d'amore
E rinchiudeva tutto
Dentro le canzoni
Perché questa vita va veloce
E non puoi fermarla certo tu
Tu con quei capelli sempre corti
Che rinchiudi tutto
Dentro le canzoni

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La Strada Sa – Nader Shah Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strada Sa – Nader Shah

{Intro}
Sogni Di Strada, oh!
Eh! Fuck! Ay!

{Ritornello}
E dimmi tutto e capirò
Se me lo spieghi arriveremo ad un incontro
La strada dà il giusto ritorno
E dimmi tutto e proverò a rendere meglio
I quartieri hanno bisogno
La strada sa quanto lo vogliono (Giuro!) (quanto)
Quanto lo vogliono (Nader)

{Strofa}
Hai mai pensato a come fosse una vita diversa dalla tua
Non è diversa lettura e non è una battuta
Non ho soldi, ho la strada
Per questa storia malata non c'è una controfigura
Cercare un lavoro con un cristiano che pressa
Un mio fra' manifesta uno {?}
E se passi dal centro pensi "Che stanno facendo?"
Le pare al telegiornale, controlli legge marziale

{Ritornello}
E dimmi tutto e capirò
Se me lo spieghi arriveremo ad un incontro
La strada dà il giusto ritorno
E dimmi tutto e proverò a rendere meglio
I quartieri hanno bisogno
La strada sa quanto lo vogliono (quanto)
Quanto lo vogliono

{Outro}
Ehi, Sogni Di Strada fra'
Sogni Di Strada
Sogni Di Strada

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La strada verso casa

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La strada verso casa di Acustimantico

La strada verso casa
e’ una lunga salita e discesa
l’aria e’ di tutti i colori e le ombre tremano tremano
l’aria e’ di tutti i colori e le ombre tremano
il margine e’ fatto di pietre
e le pietre di buone intenzioni
l’animo corre veloce ma i passi non bastano
l’animo corre veloce ma i passi non bastano

la strada verso casa
e’ una lunga salita e discesa…

se le strade andassero dritte e non a spirale
se prendessi una strada qualunque senza esitare
se l’incertezza avesse un principio e avesse una fine
gia’ sulla strada che porta a casa
sarei a casa

la strada verso casa
e’ un cammino di piccoli fiori
gli alberi fanno ginnastica e le ombre tremano tremano
gli alberi fanno ginnastica
e le ombre tremano

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La strada verso casa – Lele (Esposito)

La strada verso casa – Lele (Esposito) canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2016

Testo della canzone: La strada verso casa – Lele (Esposito)

In fondo al testo trovate il video della canzone

La strada verso casa – Lele (Esposito) Testo:

inedito Amici 2016

Sai
vorrei raccontarti che
ho imparato a non cadere
a non farmi del male
e a volere solo bene,
che non ho più paura
che so già dimenticare,
che il tempo corre forte ma ho imparato ad aspettare.

Che il freddo di dicembre
non mi fa sentire solo,
che ho tutte le risposte
che prendo solo il buono,
che ho imparato a crescere,
errore dopo errore
ma anche se un giorno
busserà il dolore,
sarò dalla tua parte, noi combatteremo insieme.

Mi troverai per sempre
alla fine di ogni giorno
in ogni tuo cammino ed anche al ritorno
e ti proteggerò perché davvero sei speciale,
più forte anche del tempo perché il tempo sa passare
e passo dopo passo e giorno dopo giorno
impareremo a prenderci
e a capirci fino in fondo
e non aver paura, troverai anche ad occhi chiusi
la strada verso casa,
la luce ancora accesa.

Chissà quante occasioni avrai
e quante cose avrai da dire,
chissà quante risposte chiederai
che non so dare
e quante volte incolleremo
i pezzi del tuo cuore
ma anche se un giorno busserà il dolore
sarò dalla tua parte, noi combatteremo insieme noi.

Mi troverai per sempre
alla fine di ogni giorno
in ogni tuo cammino ed anche al ritorno
e ti proteggerò perché davvero sei speciale
più forte anche del tempo
perché il tempo sa passare e noi
passo dopo passo e giorno dopo giorno
impareremo a prenderci
e a capirci fino in fondo
e non aver paura, troverai anche ad occhi chiusi
la strada verso casa,
la luce ancora accesa.

E non aver paura
troverai anche ad occhi chiusi
la strada verso casa, la luce ancora accesa.

Video


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Accordi


            
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La strada verso casa – My Girl Is Retro Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strada verso casa – My Girl Is Retro

Cosa vuole dire il tempo
Ora che non ti aspetto più
E che differenza fa, non lo cambierò
Funes, fa che mi ricordi
Ogni curva delle guance
Ogni canto da bambino, ora la strada tace
Adesso aspetto senza fretta
L'attesa si fa a passi lenti
Se ci addormentiamo ora
Ci sveglieremo con l'alba

È la strada verso casa
È la mia ultima sigaretta
È Dio in una carezza
Il vero amore cos'è?

Ora che il giorno sembra uguale alla notte
E non sono più stanco
Me lo chiedo dalla prima volta
In cui ti ho vista aver pianto
Il vero amore cos'è?

Il vero amore cos'è?
Il vero amore cos'è?
Tenere la porta aperta
Anche se non ti sto aspettando

?

In agiornamento...

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La strana famiglia

Album

È contenuto nei seguenti album:

1994 Io come persona
2002 Io se fossi Gaber (1985)
2002 Io se fossi Gaber 1985 – 2002

Testo Della Canzone

La strana famiglia di Giorgio Gaber

(Enzo Jannacci & Giorgio Gaber)

* Enzo Jannacci1991 Guarda la fotografia

Vi presento la mia famiglia
non si trucca, non si imbroglia
è la più disgraziata d’Italia,
anche se soffriamo molto
noi facciamo un buon ascolto
siamo quelli con l’audience più alto.

I miei genitori due vecchi intronati
per mezz’ora si sono insultati
a “C’eravamo tanto amati”,
dalla vergogna lo zio Evaristo
si era nascosto, povero Cristo,
lo han già segnalato a “Chi l’ha visto?”.

Il Ginetto dell’Idroscalo
quando la moglie lo manda a “fanculo”
piange in diretta con Sandra Milo,
per non parlare di mio fratello
che gli han rotto l’osso del collo
ora fa il morto a “Telefono giallo”.

Come ti chiami, da dove chiami,
ci son per tutti tanti premi,
pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

E giù in Aspromonte c’ho dei parenti,
li ho rivisti belli contenti
nello “Speciale rapimenti”,
mentre a Roma c’è lo zio Renzo
che è analfabeta ma ha scritto un romanzo
è sempre lì da Maurizio Costanzo.

E la fortuna di nonna Piera
che ha ucciso l’amante con la lupara
ha preso vent’anni in “Un giorno in pretura”;
mio zio che ha perso la capra in montagna
che era da anni la sua compagna
ha fatto piangere anche Castagna.

Come ti chiami, da dove chiami,
ci son per tutti tanti premi,
pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

E poi chi c’è? Ah già, la Tamara
un mignottone di Viale Zara
che ha dato lezioni a Giuliano Ferrara,
e alla fine c’è nonno Renato
che c’ha l’AIDS da quando è nato
ha avuto un trionfo da Mino D’Amato.

Vi ho presentato la mia famiglia
non si trucca non si imbroglia
è la piu` disgraziata d’Italia.
Il bel paese sorridente
dove si specula allegramente
sulle disgrazie della gente.

Come ti chiami, da dove chiami,
stiam diventando tutti scemi,
pronto, pronto, pronto stiam diventando tutti coglioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

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Accordi

   
La
Vi presento la mia famiglia

non si trucca, non si imbroglia
                        mi
è la più disgraziata d'Italia,

anche se soffriamo molto

noi facciamo un buon ascolto
                                La
siamo quelli con l'audience più alto.

I miei genitori due vecchi intronati
per mezz'ora si sono insultati
a "C'eravamo tanto amati",
dalla vergogna lo zio Evaristo
si era nascosto, povero Cristo,
lo han già segnalato a "Chi l'ha visto?".

Il Ginetto dell'Idroscalo
quando la moglie lo manda a "fanculo"
piange in diretta con Sandra Milo,
per non parlare di mio fratello
che gli han rotto l'osso del collo
ora fa il morto a "Telefono giallo".

        Mi              La
Come ti chiami, da dove chiami,
           Mi          La
ci son per tutti tanti premi,
Re              La             Mi             La
pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni,
Re              La               Mi            La
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

E giù in Aspromonte c'ho dei parenti,
li ho rivisti belli contenti
nello "Speciale rapimenti",
mentre a Roma c'è lo zio Renzo
che è analfabeta ma ha scritto un romanzo
è sempre lì da Maurizio Costanzo.

E la fortuna di nonna Piera
che ha ucciso l'amante con la lupara
ha preso vent'anni in "Un giorno in pretura";
mio zio che ha perso la capra in montagna
che era da anni la sua compagna
ha fatto piangere anche Castagna.

Come ti chiami, da dove chiami,
ci son per tutti tanti premi,
pronto, pronto, pronto tanti gettoni, tanti milioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

E poi chi c'è? Ah già, la Tamara
un mignottone di Viale Zara
che ha dato lezioni a Giuliano Ferrara,
e alla fine c'è nonno Renato
che c'ha l'AIDS da quando è nato
ha avuto un trionfo da Mino D'Amato.

Vi ho presentato la mia famiglia
non si trucca non si imbroglia
è la piu` disgraziata d'Italia.
Il bel paese sorridente
dove si specula allegramente
sulle disgrazie della gente.

Come ti chiami, da dove chiami,
stiam diventando tutti scemi,
pronto, pronto, pronto stiam diventando tutti coglioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

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La strana famiglia – Enzo Jannacci Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strana famiglia – Enzo Jannacci

Vi presento la mia famiglia
Non si trucca non s'imbroglia
È la più disgraziata d'Italia
Ma anche se soffriamo molto
Noi facciamo un buon ascolto
Siamo quelli con l'audience più alto

(Vai, Gaber!)

I miei genitori, due vecchi intronati
Per mezz'ora si sono insultati
A "C'eravamo tanto amati"
Dalla vergogna lo zio Evaristo
S'era nascosto, povero Cristo
L'han già segnalato a "Chi l'ha visto?"
(Quelli lì non hanno mai trovato nessuno, mai!)

Il Ginetto dell'Idroscalo
Quando la moglie lo lascia solo
Piange in diretta con Sandra Milo
(Ciro! Ciro!)
Per non parlare di mio fratello
Che gli han rotto l'osso del collo
Ora fa il morto a “Telefono Giallo”
(Eccolo lì)

Come ti chiami?
Da dove chiami?
Ci son per tutti tanti premi
Pronto? Pronto? Pronto?
Tanti gettoni tanti milioni
Pronto? Pronto? Pronto?
Con Berlusconi o con la Rai

E sull'Aspromonte c’ho dei parenti
Li ho rivisti belli contenti
Nello speciale "Rapimenti"
Mentre a Roma c'è lo zio Renzo
Che è analfabeta, ma ha scritto un romanzo
È sempre lì da Maurizio Costanzo
(Ocio Maurizio, che arrivo, eh!)

E la fortuna di nonna Piera
Che ha ucciso l'amante con la lupara
Ha preso vent'anni in "Un giorno in pretura"
(Vanno in televisione e poi piangono)
Mio zio è un travestito di nome Wanda
Ha fatto i soldi, ha comprato una Panda
La Panda è andata a Samarcanda

Come ti chiami?
Da dove chiami?
Ci son per tutti tanti premi
Pronto? Pronto? Pronto?
Tanti gettoni tanti milioni
Pronto? Pronto? Pronto?
Con Berlusconi o con la Rai

Chi c'è rimasto? Ah già, c'è Vito
Completamente rincoglionito
Da Zavoli in fabbrica ti tappa il dito
(Quello lì i lavori li ha provati tutti, eh?!)
E alla fine c'è nonno Renato
Che c'ha l'Aids da quando è nato
Ha avuto un trionfo da Mino Damato
(Gli chiedono gli autografi, eh!)

Vi ho presentato la mia famiglia
Non si trucca non si imbroglia
È la più disgraziata d'Italia
Il Bel Paese sorridente
Dove si specula allegramente
Sulle disgrazie della gente

Come ti chiami?
Da dove chiami?
Stiam diventando tutti scemi
Pronto? Pronto? Pronto?
Stiam diventando tutti coglioni
Pronto? Pronto? Pronto?
Con Berlusconi o con la Rai
Pronto? Pronto? Pronto?
Stiam diventando tutti coglioni
Pronto? Pronto? Pronto?
Con Berlusconi o con la Rai

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La strana rana verde

Testo Della Canzone

La strana rana verde di Pietro Diambrini

Testo e Musica di Pietro Diambrini

Ho conosciuto una piccola rana,
davvero piccola, davvero strana;
fra grandi foglie spesso si perde
perché è una piccola rana verde.
MA CHE C’È, CHE C’È, CHE C’È,
CHE C’È DI STRANO IN QUESTA STORIA?
TUTTI I BAMBINI LO SANNO A MEMORIA:
VERA O FINTA CHE SIA MAI
LA RANA È VERDE, NON LO SAI?
Lei era bianca quando è nata
e la sua mamma disperata
cercò la fata Colorata
e dopo averla un dì trovata
la supplicò di rimediare
a quel colore così “lunare”;
in un baleno la fatina
prese una magica polverina;
con due colori: il blu e il giallo,
e con un magico pennello
fece una cosa strabiliante:
creò il verde, all’istante!
Così finisce la nostra storia
che ogni bambino impara a memoria:
grazie alla fata Colorata
la rana verde è diventata!

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La Strana Società

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Discografia

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La straordinaria storia dell’invenzione della televisione (a colori)

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 Cenerentola e il pane quotidiano

Testo Della Canzone

La straordinaria storia dell'invenzione della televisione (a colori) di Alberto Camerini

Inizia tutto in un laboratorio, un arrivo dallo spazio nuovo e meraviglioso

un apparecchio ipnotico, una luce elettronica, un tubo magico di vetro misterioso

I primi traumi,choc, i primi bambini risucchiati, affascinati quasi come magnetizzati

le signorine buonasera davano sorrisi, vecchi films, più che altro in grande quantità

Spiava tutto al suo passaggio, entrava in ogni casa, in ogni cuore di ragazza senza amore

1951 un milione di apparecchi, io ero appena nato, il tempo della sensazione, la nuova invenzione era nata la televisione.

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione.

Poi vengono anche gli anni della grande ambizione, il boom del benessere, la corsa alle illusioni,

si vendono milioni di apparecchi, un’antenna trasparente nutre tutta la nazione

L’Italia Sophia Loren si è moltiplicata sugli schermi, ogni città è conquistata,

esplosioni di risate i varietà, show di lustrini , lo sport, pagliacci in grande quantità,

i giochi in cui rischiavi tutto, io non avevo niente, il tempo della sensazione, la nuova emozione, era nata la televisione.

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione.

[ – mi hanno portato dentro la macchina…dopo…quando sono arrivata…quando sono arrivata…è, insomma…e dopo che…mi hanno messa, mi hanno messa dentro un sacco e…con una specie di anestetico…dall’esterno…c’era anche l’acqua…pensavo… penso che…che stavano su una soffitta…però stavano su una tenda da campeggio.…..???…no, era verde!!.– Cosa gli hai detto a papà quando li hai visti, cosa gli hai detto? – Papà ha strillato, m’ha detto ANNA…………………..!!!]

Ma dopo 25 anni in bianco e nero di demagogie falsità a 2 dimensioni

forse per avere un altro sogno da sognare o per avere un trucco in più su cui contare

perché l’ hanno voluta loro, i padroni, per uscire dalla crisi vendendo altre televisioni,

arriva finalmente anche il colore nell’immagine, a colori anche il sogno come la realtà,

allora ero come Arlecchino, il tempo della sensazione, della fantastica emozione,

della nuova invenzione del colore della televisione.

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione.

quando tanti anni dopo si recuperò il tubo magico di vetro e le sue facoltà

E quando più nessuno s’illudeva o si fermava, nessuno scivolava più su dubbi inutili

e quando ognuno conquistò la comunicazione riuscì a liberarsi dalla suggestione

allora la gente la sera rideva e ricordava il tempo in cui era facile abbagliarsi e non vedere più,

allora la gente la sera rideva ricordando il tempo della grande sensazione, della fantastica euforia,

della straordinaria storia dell’invenzione della televisione.

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione

[[Category:]] [[Category:Canzoni {{{Iniziale}}}]]

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La Straordinaria Storia Dell’invenzione Della Televisione – Alberto Camerini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Straordinaria Storia Dell'invenzione Della Televisione – Alberto Camerini

Inizia tutto in un laboratorio, un arrivo dallo spazio nuovo e meraviglioso
Un apparecchio ipnotico, una luce elettronica, un tubo magico di vetro misterioso

I primi traumi,choc, i primi bambini risucchiati, affascinati quasi come magnetizzati
Le signorine buonasera davano sorrisi, vecchi films, più che altro in grande quantità

Spiava tutto al suo passaggio, entrava in ogni casa, in ogni cuore di ragazza senza amore

1951 un milione di apparecchi, io ero appena nato, il tempo della sensazione, la nuova invenzione era nata la televisione

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione

Poi vengono anche gli anni della grande ambizione, il boom del benessere, la corsa alle illusioni
Si vendono milioni di apparecchi, un'antenna trasparente nutre tutta la nazione

L'Italia Sophia Loren si è moltiplicata sugli schermi, ogni città è conquistata
Esplosioni di risate i varietà, show di lustrini , lo sport, pagliacci in grande quantità
I giochi in cui rischiavi tutto, io non avevo niente, il tempo della sensazione, la nuova emozione, era nata la televisione

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione

{ – mi hanno portato dentro la macchina…dopo…quando sono arrivata…quando sono arrivata…è, insomma…e dopo che…mi hanno messa, mi hanno messa dentro un sacco e…con una specie di anestetico…dall'esterno…c'era anche l'acqua…pensavo… penso che…che stavano su una soffitta…però stavano su una tenda da campeggio.…..???…no, era verde!!.– Cosa gli hai detto a papà quando li hai visti, cosa gli hai detto? - Papà ha strillato, m'ha detto ANNA.......................!!!}

Ma dopo 25 anni in bianco e nero di demagogie falsità a 2 dimensioni
Forse per avere un altro sogno da sognare o per avere un trucco in più su cui contare
Perché l' hanno voluta loro, i padroni, per uscire dalla crisi vendendo altre televisioni
Arriva finalmente anche il colore nell'immagine, a colori anche il sogno come la realtà
Allora ero come Arlecchino, il tempo della sensazione, della fantastica emozione
Della nuova invenzione del colore della televisione

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione
Quando tanti anni dopo si recuperò il tubo magico di vetro e le sue facoltà

E quando più nessuno s'illudeva o si fermava, nessuno scivolava più su dubbi inutili
E quando ognuno conquistò la comunicazione riuscì a liberarsi dalla suggestione
Allora la gente la sera rideva e ricordava il tempo in cui era facile abbagliarsi e non vedere più
Allora la gente la sera rideva ricordando il tempo della grande sensazione, della fantastica euforia
Della straordinaria storia dell'invenzione della televisione

Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione

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La strategia del terrore – Davide Petrella Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strategia del terrore – Davide Petrella

{Intro}
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
I know myself
I know myself
I know my-

{Strofa 1}
La strategia del terrore
Su di te non funziona
Hai ancora voglia di sorridere
E di restare da sola
Per vedere città straniere
È un atto di fede
Fidarsi degli sconosciuti
I know myself
E non hai davvero paura che
Non sia una buona idea
Lasciarsi andare e perdere il controllo
E dare i numeri
Sentire come sentono gli ultimi
Sperare che ogni dannato cambiamento
In qualche modo lo superi
Sono più quelli che vanno che quelli che arrivano
Gli idioti alimentano l'odio
E i nostalgici non sanno quello che dicono
E quando l'hanno detto mentivano
Forse è tutto più grande di noi
Fantasie climatiche
Ere apocalittiche
Tagliatori di teste
Tanti cuori su internet
Tanto arriva sempre un nuovo amore poi
Tutto si riduce sempre
Tutto serve a

{Ritornello}
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
I know myself
I know myself
I know my-

{Strofa 2}
La strategia del terrore
Su di te non funziona
Hai ancora voglia di sorridere
Anche alla mia paranoia
Portami dove tu sei già stata
Illumina la strada
Che non conosco, questa luce si è accesa
Quando sei arrivata
E dimmi come fai
A non pensare mai
Che ci sia qualcosa che non ci hanno detto
Tanto arriva sempre un nuovo amore poi
Tutto si riduce sempre
Tutto serve a

{Ritornello}
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
I know myself
I know myself
I know my-
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
Chi ha paura di
Cosa e perché
I know myself
I know myself
I know my-

I know myself
I know myself
I know my-
I know myself
I know myself
I know my-
I know myself
I know myself
I know my-

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La strega

Album

È contenuto nei seguenti album:
1979 Cogli la prima mela

Testo Della Canzone

La strega di Angelo Branduardi

Era una festa d’estate
e dodici anni lei compi’
e fu la prima volta che
negli occhi un uomo la guardo’
curava l’orto di suo padre
e a guardarla lui si fermo’
era uno strano uomo che
quel che sapeva le insegno’
e l’oro ora lei nella sabbia sa trovare

in lucido argento la cenere mutare
un corvo nero sara’
fuoco folletto se solo lo vorra’
e quando lei cantera’
fara’ la luna trasalire
un corvo nero sara’
fuoco folletto se solo lo vorra’
quel che c’e’ da sapere
di questo mondo ora sa
quel che e’ stato gia’
tutto quello che sara’
era una festa d’estate
quel giorno che passo’ di la’
e fu la prima volta che
negli occhi un uomo la guardo’
era una festa d’estate
felice lei lo segui’
lascio’ la casa di suo padre
e per amore se ne ando’
e all’alba ora lei
a piedi nudi sa ballare
e strane erbe lei in fondo
ai pozzi sa trovare
un corvo nero sara’
fuoco folletto se solo lo vorra’
e quando lei cantera’
fara’ la luna trasalire
un corvo nero sara’
fuoco folletto se solo lo vorra’
quel che c’e’ da sapere
di questo mondo ora sa
quel che e’ stato gia’
tutto quello che sara’
(Instrumental)
e l’oro ora lei nella sabbia sa trovare

in lucido argento la cenere mutare
un corvo nero sara’
fuoco folletto se solo lo vorra’
e quando lei cantera’
fara’ la luna trasalire
un corvo nero sara’
fuoco folletto se solo lo vorra’
quel che c’e’ da sapere
di questo mondo ora sa
quel che e’ stato gia’
tutto quello che sara’!

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
B D E F#m F#m F#m D E F#m Bm


                 E
ERA UNA FESTA D'ESTATE

                     A9
E DODICI ANNI LEI COMPI'

                    D
E FU LA PRIMA VOLTA CHE

                              A9
NEGLI OCCHI UN UOMO LA GUARDO'

CURAVA L'ORTO DI SUO PADRE

E                          E6 A9
E A GUARDARLA LUI SI FERMO'   

                    D
ERA UNO STRANO UOMO CHE

                           A6
QUEL CHE SAPEVA LE INSEGNO'

                                       B7
E L'ORO ORA LEI NELLA SABBIA SA TROVARE

E                                 B7
IN LUCIDO ARGENTO LA CENERE MUTARE

E        D9
UN CORVO NERO SARA'

                             E7
FUOCO FOLLETTO SE SOLO LO VORRA'

D        D9
E QUANDO LEI CANTERA'

      E7
FARA' LA LUNA TRASALIRE

         D9
UN CORVO NERO SARA'

                             E7 A9
FUOCO FOLLETTO SE SOLO LO VORRA'

D          D9
QUEL CHE C'E' DA SAPERE

      E7
DI QUESTO MONDO ORA SA

         E
QUEL CHE E' STATO GIA'

                      F#m D E F#m Bm
TUTTO QUELLO CHE SARA'            



                 E
ERA UNA FESTA D'ESTATE

                             A9
QUEL GIORNO CHE PASSO' DI LA'

                    D
E FU LA PRIMA VOLTA CHE

                              A9
NEGLI OCCHI UN UOMO LA GUARDO'

                 E
ERA UNA FESTA D'ESTATE

           E6       A9
FELICE LEI LO SEGUI'

                            D
LASCIO' LA CASA DI SUO PADRE

         A6
E PER AMORE SE NE ANDO'

E ALL'ALBA ORA LEI

     B7         E
A PIEDI NUDI SA BALLARE

E STRANE ERBE LEI IN FONDO

   B7          E
AI POZZI SA TROVARE

         D9
UN CORVO NERO SARA'

                             E7 D
FUOCO FOLLETTO SE SOLO LO VORRA'

         D9
E QUANDO LEI CANTERA'

      E7
FARA' LA LUNA TRASALIRE

         D9
UN CORVO NERO SARA'

                             E7 A9
FUOCO FOLLETTO SE SOLO LO VORRA'

D          D9
QUEL CHE C'E' DA SAPERE

      E7
DI QUESTO MONDO ORA SA

         E
QUEL CHE E' STATO GIA'

                      F#m D E F#m Bm A9 E E9 A6 F#m7 D9 A6 A9 E A9 D6
TUTTO QUELLO CHE SARA'                                             



A9                                     B7
E L'ORO ORA LEI NELLA SABBIA SA TROVARE

E                                 B7 E
IN LUCIDO ARGENTO LA CENERE MUTARE   

         D9
UN CORVO NERO SARA'

                             E7 D
FUOCO FOLLETTO SE SOLO LO VORRA'

             D9
E QUANDO LEI CANTERA'

      E7
FARA' LA LUNA TRASALIRE

         D9
UN CORVO NERO SARA'

                             E7 A9 D
FUOCO FOLLETTO SE SOLO LO VORRA'   

           D9
QUEL CHE C'E' DA SAPERE

      E7
DI QUESTO MONDO ORA SA

         E
QUEL CHE E' STATO GIA'

                       F#m Bm F#m D F#m Bm F#m D F#m Bm F#m D F#m Bm F#m D Bm
TUTTO QUELLO CHE SARA'!  

***

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La strega (La diva del sabato sera)

Album

È contenuto nei seguenti album:

1979 Non siamo mica gli Americani
2005 Canzoni al massimo

Testo Della Canzone

La strega (La diva del sabato sera) di Vasco Rossi

E’ arrivata….
a lei piace ballare
ama farsi guardare
non sopporta la gente
che annoia e che rompe
alza sempre la voce
sa sempre tutto lei
e anche quando c’ha torto
non lo ammette mai
lei è molto sicura di essere sempre la prima
ed è molto nervosa proprio
come una diva
C’è chi dice è una strega
tanto lei se ne frega
ai giudizi degli altri
non fa neanche una piega
fa l’amore per gioco,
e le piace anche poco
non s’impegna abbastanza
la testa non la perde mai.

Entra il sabato sera
nella sua discoteca
con le amiche fidate
tutte molto affamate
poi da vera regina
dà le dritta ad ognuna
quello è il maschio più bello
non toccatemi quello.
Fuma marijuana
di nascosto però
non dalla polizia
ma da Edwige e la zia, eh!

C’è chi dice è una strega
tanto lei se ne frega
ai giudizi degli altri
non fa neanche una piega
fa l’amore per gioco
e le piace anche poco
non si impegna abbastanza
la testa, la testa
non la perde mai,….guai.

C’è chi dice è una strega
tanto lei se ne frega
ai giudizi degli altri
non fa neanche una piega
fa l’amore per gioco
e le piace anche poco
se conviene fa finta
ma infondo la testa
non la perde mai….

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
LA  MI7

LA                  DO#-7
A lei piace ballare, ama farsi guardare
FA#-              SI-7                   MI7
non sopporta la gente che annoia e che rompe
LA                  DO#-7
Alza sempre la voce, sa sempre tutto lei
FA#-                SI-7                  MI7
e anche quando ha torto non lo ammette mai,
DO                 MI-7
lei è molto sicura, di essere sempre la prima
LA-7           RE7                    SOL7
ed è molto nervosa proprio come una diva.
RE7                   SOL7                   DO      LA7 
C'è chi dice è una strega, tanto lei se ne frega
RE7               SOL7                      DO       LA7
ai giudizi degli altri non fa neanche una piega.
FA#7             SI
fa l'amore per gioco
MI7                LA   SOL
a lei piace anche poco
FA#7                 SI               MI7                  LA   MI7 LA MI7 LA
non s'impegna abbastanza ... la testa ... non la perde mai.
LA                    DO#-7
Entra il sabato sera, nella sua discoteca
FA#-             SI-                  MI7
con le amiche fidate, tutte molto affamate,
LA                  DO#-7
poi da vera regina, dà le dritte ad ognuna
FA#-                    SI-7                     MI7
quello è il maschio più bello, non toccatemi quello!
DO              MI-7
Fuma marijuana, di nascosto però
LA-7          RE7                    SOL7
non dalla polizia, ma da Edvige, la zia!
RE7                   SOL7                   DO      LA7 
C'Š chi dice è una strega, tanto lei se ne frega
RE7               SOL7                      DO       LA7
ai giudizi degli altri non fa neanche una piega.
FA#7             SI
fa l'amore per gioco
MI7                LA   SOL
a lei piace anche poco
FA#7                 SI               MI7                  LA   MI7 LA MI7 LA
non s'impegna abbastanza ... la testa ... non la perde mai.

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La strega – Angelo Branduardi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strega – Angelo Branduardi

Era una festa d 'estate
E dodici anni lei compì
Fu la prima volta che
Negli occhi un uomo la guardò...
Curava l'orto di suo padre
E a guardarla lui si fermò:
Era uno strano uomo che
Quel che sapeva le insegnò
E l'oro ora lei nella sabbia sa trovare
In lucido argento la cenere mutare...
Un corvo nero sarà, fuoco folletto se
Solo lo vorrà
E quando lei canterà farà la luna trasalire
Un corvo nero sarà, fuoco folletto se
Solo lo vorrà
Quello che c'è da sapere di questo mondo ora sa:
Quello che è stato già
Tutto_quello che sarà
Era una festa d'estate
Il giorno che passò di là
E fu la prima volta che
Negli occhi un uomo la guardò...
Era una festa d'estate
Felice lei lo seguì
Lasciò la casa di suo padre
E per amore se ne andò
E all'alba ora lei a piedi nudi sa ballare
E strane erbe lei in fondo ai pozzi sa trovare...
Un corvo nero sarà, fuoco folletto se
Solo lo vorrà
E quando lei canterà farà la luna trasalire
Un corvo nero sarà, fuoco folletto se
Solo lo vorrà
Quello che c'è da sapere di questo mondo
Ora sa:
Quello che è stato già
Tutto quello che sarà

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La strega – Filastrocca

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La strega – Filastrocca di Filastrocche

C’è una strega molto brutta
che ha perduta la parrucca
e rimasta tutta pelata
ed è anche arrabbiata.
Rit.Aaaahaaaa pereppepe zumm zumm
pereppe pe zumm zumm zumm zumm
Cerca di qua cerca di la
la mia parrucca dove sarà
guarda in sù guarda in giù
ma è sparita e non c’è più.
Rit.
Prende allora la sua scopa
e fa un giro per l’Europa
ma al ritorno verso sera
perde anche la dentiera.
Rit.
Siede allora sopra un vaso
ma le si stacca pure il naso
e mentre si toglie le scarpe vecchie
le si staccano anche le orecchie.
Rit.
Prende allora dei cerotti
per attaccare i pezzi rotti
ma la iella non è finita:
le si staccano anche le dita.
Rit.
Allora la strega fuori di sé
si guarda allo specchio e sapete chi c’è
ci sono io che la guardo in faccia
le faccio la lingua e la boccaccia
poi all’improvviso le grido:”BUUH”
lei scappa via e non torna più!!

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La strega – Roberto Vecchioni

Album

È contenuto nei seguenti album:

1980 Montecristo

Testo Della Canzone

La strega – Roberto Vecchioni di Roberto Vecchioni

E’ vestita d’argento e di sonagliere
Ma se bussa alla porta non farla entrare
E’ venuta per farti dimenticare
Un uomo, un ricordo, un amore…

Con le ali di porpora e d’amaranto
Voi farfalle volate tutte intorno
Lei che vive di notte, di dentro e di fuori
È grigia: non sopporta i colori

Chi la ferma la strega sulla strada di casa
Di casa mia?
E chi la ferma la strega sulla porta di casa
Di casa mia?
E chi la brucia la strega, chi la caccia di casa
Chi la caccia via?
Fuori da casa mia
Fuori da casa mia
Fuori dai piedi
Fuori di casa
Casa, casa, casa, casa mia…

Principessa, va bene che donna è bello
Ma il mio letto è diverso del tuo castello
Non ti pungere ancora con l’arcolaio
Non bere, non mangiare le mele

Principessa quei giorni sono lontani
Non ricordi nemmeno i sette nani
Questa strega vuol farti dimenticare
Un uomo, una storia, un dolore…
E chi la ferma la strega sulla strada di casa
Di casa mia?
E chi la ferma la strega, chi la salva la sposa
La sposa mia?
E chi la brucia la strega, chi la caccia di casa
Via da casa mia?
Fuori da casa mia
Fuori da casa mia
Fuori dai piedi
Fuori di casa
Casa, casa, casa, casa mia…

Gatto, gatta, gattini restate all’erta
Aspettatela tutti sulla mia porta
Accendetele gli occhi come tizzoni
Di luce, non sopporta la luce…

Sette anni di lacrime che ho versato
Sette paia di scarpe che ho consumato
Sette boschi di querce che ho attraversato
Da solo, per poterla incontrare…

E chi la ferma la strega sulla strada di casa?
La fermo io!
E chi la brucia la strega sulla porta di casa?
La brucio io!
E chi la ferma la strega, chi la caccia di casa?
La caccia io!
Fuori da casa mia
Fuori da casa mia
Fuori dai piedi
Fuori di casa
Casa, casa, casa, casa mia…

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La strega del frutteto – Sick Luke e Chiello Feat Madame- Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La strega del frutteto – Sick Luke e Chiello Feat  Madame

 


Che effetto che mi fai
Per me tu sei come una fata
Portata via dal lato oscuro
Che effetto che mi fai
Per me tu sei come una fata
Portata via dal lato oscuro
Che sogna, sogna, sogna
Di attraversare frutteti
E corre, corre, corre
E prende tutto ciò che vuole

Quando tutto è perso e non si può
Più tornare indietro, non ci rimane
Che dire: "È stato bello"
Oh, oh, oh
E quando tutto è perso e non si può
Più tornare indietro, non ci rimane
Che dire: "È stato bеllo"
Oh, oh, oh

Ma cos'hai fatto alla luna?
Mhm, ma perché hai spento la luce?
Mhm, ma io ho paura dеl buio
Mhm, forse non te ne ricordi
Lo sai che a volte riesci a farmi male male senza motivo
Per cambiarmi sempre in peggio
Ma farti male male senza motivo non voglio
Quante volte ho detto: "Sono ancora qui"
Quando non mi cercavi
Ed ero ancora lì
Ma tu non ci pensavi
A volte penso che mi hai ucciso
Sì, ho sbagliato sempre io
Perché mi hai sempre detto così

Quando tutto è perso e non si può
Più tornare indietro, non ci rimane
Che dire: "È stato bello"
Oh, oh, oh
E quando tutto è perso e non si può
Più tornare indietro, non ci rimane
Che dire: "È stato bello"
Oh, oh, oh

[Outro]
Sick Luke, Sick Luke

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La strega di Portobello

Album

È contenuto nei seguenti album:

2009 Il giullare e altre storie

Testo Della Canzone

La strega di Portobello di Simone Avincola

Testo e Musica: Simone Avincola

Dio del bosco, del fiume e dei serpenti
Dio della terra nera e di tutte le correnti
Dio di tutti i pesci e della schiuma del mare
insegnami a insegnare

Dio dei pipistrelli, del viola dentro il cielo
Dio del mare aperto che abbraccia il mondo intero
Dio dell’acqua fresca, fuori dalle sorgenti
Dio dei delinquenti

Sono la strega di Portobello!
..di Portobello.

Dio del sangue secco mischiato alla vernice
versato sopra il legno che è questa cicatrice
del prezzo che ho pagato per essere migliore
di un mondo traditore

E il merito piu grande non è mai di chi soffre
ma di chi riceve senza sentirsi in debito la notte
e tutto cio che abbiamo, un giorno sarà dato
a chi amiamo o a chi abbiamo odiato

Sono la strega di Portobello!
..di Portobello.

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La strega e il diamante

Album

È contenuto nei seguenti album:
2009 Bar della rabbia

Testo Della Canzone

La strega e il diamante di Alessandro Mannarino

Ogni sera cicchetto e brillantina, una litigata con lo specchio e vai con gli occhi bassi,
scendere da solo alla balera e da solo come un topo ritornare sui miei passi.
Una volta ho detto basta, cambio tutto, cominciamo con la strada, allora ne prendo una e vado dritto … è un po’ difficile.
Da un balcone una signora con le lanterne sulla pancia mi dice sali su che c’ho l’estate nella stanza, era inverno e son salito, arrivo su e lei che fa …
mi canta una canzone … E chi s’ ‘a scorda quaa canzone

Amure mio, a vita è n’estate lassa stari i corvi lassù
ca non c’è Dio ma c’è un cantu di streghe e n’tu lettu c’è un diamante che ho nascosto
e u poi pigghiari sulu tu.

E il giorno dopo so’ caduto e m’è caduto il sangue caldo dal ginocchio
e sarà stata la sorpresa ma per la prima volta m’è caduta pure una lacrima dall’occhio …
ostrega! Tre giorni che la cerco, tre giorni niente!
L’ho trovata poi una volta al bar a colazione … “Senora soy el cane che la segue affamato
da tre dia e non la torva … ma se lascia così un cane affamato?” (bauuuubauuubauuu)
disse di andare che non m’ha riconosciuto. M’ubriaco, torno a casa, m’addormento ….
E me risogno la canzone.

Amure mio, a vita è n’estate lassa stari i corvi lassù
ca non c’è Dio ma c’è un cantu di streghe e n’tu lettu c’è un diamante che ho nascosto
e u poi pigghiari sulu tu.

Mi sveglio e trovo un merlo tra i capelli, gli do un colpo di karate, lo stendo e vado al
cesso a litigare coi saponi: mi sciacquo, mi rispecchio e vedo bene che la signora aveva
tutte le ragioni … Io non m’assomigliavo affatto e m’erano cresciuti due baffoni!
Ho capito tutto! E ogni sera desso, faccio quel che faccio: ogni volta cambio faccia e
ogni volta cambio nome, una notte sono agnello una leone pesce spada tamburino,
soldato mendicante … E me ne sto così, sul letto, co’ la strega e col diamante.
Ma stasera ero ubriacone o spagnolo? Boh? Ah veneto … non ce capisco più
niente … e ‘ntu lettu c’è un diamante che ho nascosto e u poi pigghiari sulu tu.

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La strega innamorata

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La strega innamorata di Filastrocche

Con il mento sulla mano
Se ne stava sconsolata
Una strega sotto a un ramo
Triste sola e abbandonata.

Da giorni, infatti, il suo cuore
Lacrimava di dolore:
Il suo bello se ne era andato
E lei per sempre aveva lasciato.

“Cara mia – le disse un corvo
Che si trovava di lì a passare –
Così va il mondo, che ci vuoi fare?
C’è chi scende e c’è chi sale!”

Senza degnare di un’occhiata
L’uccellaccio nero e brutto
La strega innamorata
Scoppiò in un gran singulto.

“Non piangere signora.
Per ogni male c’è una cura.
L’importante è non aver paura
Di vivere e sognare”.

Al sentire le dolci parole
Del corvo consolatore
La strega singhiozzando
Per la prima volta alzò lo sguardo.

Il suo stupore fu grande assai
Quando vide il corvo nero
Trasformarsi per magia
In un principe alto e fiero.

“Triste strega col cuore infranto
Il tuo sguardo colmo di pianto
Finalmente mi ha liberato
Dal sortilegio che per anni mi ha imprigionato.

E il tuo animo pieno d’amore
Voglio ora ricompensare
Con una proposta che senza dubbio
Non potrai rifiutare”.

Così dicendo l’ex uccello
Con mano ferma la sua mano prese
E infilandole un anello
Di diventare sua sposa le chiese.

La strega il cui dolore
Si era esaurito in un istante
Consegnò a lui il suo amore
E insieme vissero felicemente.

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La strega Mangiamela

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La strega Mangiamela di Filastrocche

Nel castello verso sera
Si cammina sulla cera.
C’è la strega Mangiamela
Che si accende la candela.
La candela prima c’era
Quando ancor non era sera.
Ora il cielo è tutto blu:
la candela non c’è più.

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La strega Neretta

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La strega Neretta di Filastrocche

Una strega un po’ arruffata,
con la bocca tutta sdentata,
con il cappello rattoppato
ed il vestito piuttosto bucato,
vola di notte sulla città
zigzagando di qua e di là.
Ma la sua scopa un po’ vecchiotta
dopo il volo si è tutta rotta,
così alla povera strega Neretta
non resta che prendere la bicicletta.

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La stringa

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La stringa di Canzoni Romane

E levate la stringa da lo petto
e fammele mirà que le viole,
e lassa stare er paradiso aperto
dove la luna se leva cor sole.

Er sol se leva e la luna se posa
daje la bona sera a que la rosa,
daje la bona sera e il buon dormire
chi usa falsità possi morire.

Possi morire e fa’ la mala morte
o sta’ ‘n prigione e fa’ la malasorte,
possi morire e fa’ la mala morte,
o sta’ ‘n prigione e fa’ la malasorte

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La Strumentale Nera – Il Tre 3 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Strumentale Nera – Il Tre 3

{Ritornello}
L'ho fatto sempre
Contro la gente
Che non sa niente
Io vado forte

{Strofa 1}
Sto seduto su un treno che non si fermerà
Regionale, ma non riesco a ragionare
Vedo mio padre giù, forse un po' più del solito
Gli dico: "Stai tranquillo, parto, mi devo rilassare"
Sento una cosa sola nella mia testa
Evadere dal cielo grigio e andare via dalla tempesta
E non mi resta che sperare
Ma nella speranza spero spuntando rime nessuno mi calpesta
La mia voce inconfondibile
Da quando straccio questa concorrenza mi riduco a fare l'impossibile
Ma questa gente qua' mi guarda e rimane impassibile
Io mi domando e dico che non è possibile
Inequivocabile il fatto che ora ci credo
Troppo malleabile il fatto che non ti vedo
Sono inesorabile, abile, stabile per tutto quello che ho passato
Ora c'ho tutto quello che volevo
Sembra così facile ma garantisco che non è così
Avessi quello che mi spetta me ne andrei via da qui
Farei di tutto per meritare le pare che ti dicono che mi fa male sta roba qui
La musica mi ha detto "amami come io amo te"
Le ho risposto che mi ha cancellato le giornate nere
Io vi faccio neri sulla strumentale nera
Scrivo bombe troppo forti e mando i terroristi in ferie, ciao

{Ritornello}
L'ho fatto sempre
Contro la gente-eh-ehh
Che non sa niente
Io vado forte
E non m'importa
Di ciò che dici te
Taglio la orta
E volo via

{Strofa 2}
Ho capito come fa
Frate' dimmi come va
Da quando vivo nel giro ho imparato l'umiltà
Dire morire per risarcire un uomo vile e gentile
Voglio le file per fare i dischi in vinile fra'
Io non mi muovo dalla situazione in cui mi trovo
Scelgo le mie rime che le tue non sono niente di nuovo
Non ho intenzione di farmi cadere l'autostima
Ma purtroppo è risuccesso di nuovo
Amo l'amore con lei
Amo parlare coi miei
Amo il "non ti mollerei"
Tutto ciò lo rifarei
Ho gli orecchini e se vogliamo la faccia cattiva
Le sopracciglia spaccate ma con lei mi scioglierei
E' così stupido pensare a che succederà
Posso pensarci ma non lo saprò mai
Apro le vene e ci metto il cuore, la testa e le mani
Tremo fino a quando non mi tirerò fuori dai guai
Non è un miracolo se io non sono un tossico
Le mani dei miei genitori so' quello che possono
Trova le cure per stare bene con te stesso
Non ti deve interessare proprio quanto costano
Il costo lo decidi tu, accosta qua vicino
Conta sulle dite i proiettili che rimangono
Questa roba non ha prezzo che non pagherei
E se la mollo vorrà dire che hai trovato le curve in un angolo

{Ritornello}
L'ho fatto sempre
Contro la gente-eh-ehh
Che non sa niente
Io vado forte
E non m'importa
Di ciò che dici te
Taglio l'aorta
E volo via
L'ho fatto sempre
Contro la gente-eh-ehh
Che non sa niente
Io vado forte
E non m'importa
Di ciò che dici te
Taglio l'aorta
E volo via
(Che non sa niente
Io vado forte
E non m'importa
Di ciò che dici te
Taglio l'aorta
E volo via)

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La su quei monti

Testo Della Canzone

La su quei monti di Canzoni politiche

Là su quei monti fuma la grangia,
dove s’arrangia, dove s’arrangia…
là su quei monti fuma la grangia
dove s’arrangia il partigian.

Il partigiano, l’arma alla mano
guarda lontano, guarda lontano,
con la certezza che porterà
giustizia, giustizia e libertà.

Là su quei monti stanno sparando,
là c’è il comando, là c’è il comando…
là su quei monti stanno sparando,
là c’è il comando dei partigian.

Il partigiano, l’arma alla mano…

Là su quei monti le stelle alpine
crescon vicne, crescon vicine…
là su quei monti le stelle alpine
crescon vicine ai partigian.

Il partigiano, l’arma alla mano…

Là su quei monti, sotto quei fiori,
stanno i migliori, stanno i migliori…
là su quei monti, sotto quei fiori,
stanno i migliori dei partigian.

Il partigiano, l’arma alla mano.

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LA SUA BAND PREFERITA SONO I RED HOT CHILI PEPPERS – MIZZZ Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
LA SUA BAND PREFERITA SONO I RED HOT CHILI PEPPERS – MIZZZ

{Ritornello}
Hei tu leggimi la mano
Sono steso sul divano
L'aria resta sempre sporca
Non so se poi me la cavo
Resto sveglio non ti chiamo
Ora mi sento un po strano
Suona lenta questa danza
Contromano su un binario

{Strofa}
E dimmi come va
Da quanto non parliamo?
Dici Luca sei strano
Da quando te ne sei andato
Con le tue amiche
Chissà di me quanto parli male
Mi fai voodoo
Lo sento da come usi quelle parole
La mia voce rauca sopra ad un loop di chitarra
Forse non so se basta per dirti quanto mi manchi
Ascolta ho fatto uscire un paio di ste canzoni
Mi farebbe piacere le ascoltassi in questi giorni

{Pre-Ritornello}
Ma so che la sua band preferita sono Red hot chili peppers
Le diverte il fatto che io giochi a fare il rapper
Suono sulla sua playlist come Drake o asap rocky
Di veri c'è ne son pochi, ti prego ora chiudi gli occhi e poi

{Ritornello}
Hei tu leggimi la mano
Sono steso sul divano
L'aria resta sempre sporca
Non so se poi me la cavo
Resto sveglio non ti chiamo
Ora mi sento un po strano
Suona lenta questa danza
Contromano su un binario

{Strofa}
E dimmi come va
Da quanto non parliamo?
Dici Luca sei strano
Da quando te ne sei andato
Con le tue amiche
Chissà di me quanto parli male
Mi fai voodoo
Lo sento da come usi quelle parole
La mia voce rauca sopra ad un loop di chitarra
Forse non so se basta per dirti quanto mi manchi
Ascolta ho fatto uscire un paio di ste canzoni
Mi farebbe piacere le ascoltassi in questi giorni

Ma so che la sua band preferita sono Red hot chili peppers
Le diverte il fatto che io giochi a fare il rapper
Suono sulla sua playlist come Drake o asap rocky
Di veri c'è ne son pochi, ti prego ora chiudi gli occhi e poi

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La sua figura

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sua figura di Giuni Russo

L’estate appassisce silenziosa
Foglie dorate gocciolano giù
Apro le braccia al suo declinare stanco
E lascia la tua luce in me
Stelle cadenti incrociano i pensieri
I desideri scivolano giù
Mettimi come segno sul tuo cuore
Ho bisogno di te
Sai che la sofferenza d’amore non si cura
Se non con la presenza della sua figura
Baciami con la bocca dell’amore
Raccoglimi dalla terra come un fiore
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a te
Tu mi conosci non puoi dubitare
Fra mille affanni non sono andata via
Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano
E lascio la mia vita a te
Sai che la sofferenza d’amore non si cura
Se non con la presenza della sua figura
Musica silenziosa è l’aurora
Solitudine che ristora e che innamora
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a te
Mi manca la presenza della sua figura

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La sua figura – Giuni Russo Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sua figura – Giuni Russo

L'estate appassisce silenziosa
Foglie dorate gocciolano giù
Apro le braccia al suo declinare stanco
E lascia la tua luce in me
Stelle cadenti incrociano i pensieri
I desideri scivolano giù
Mettimi come segno sul tuo cuore
Ho bisogno di te
Sai che la sofferenza d'amore non si cura
Se non con la presenza della sua figura
Baciami con la bocca dell'amore
Raccoglimi dalla terra come un fiore
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a te
Tu mi conosci non puoi dubitare
Fra mille affanni non sono andata via
Rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano
E lascio la mia vita a te
Sai che la sofferenza d'amore non si cura
Se non con la presenza della sua figura
Musica silenziosa è l'aurora
Solitudine che ristora e che innamora
Come un bambino stanco ora voglio riposare
E lascio la mia vita a te
Mi manca la presenza della sua figura

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La sua grande immagine

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sua grande immagine di Roberto Carlos

( Autori: Hélio Justo – Edson Ribeiro – 1969 )
( Titolo originale: Custe o que custar )
Canto, ma non so se son felice o no,
canto, ma il mio cuore pensa sempre a lei.
Se un giorno me ne andrò,
qualcuno troverà la mia tristezza.

Piango, ma le lacrime non scendon giù,
sento tanto freddo ma non so perché,
non posso stare qui
se vedo intorno a me i suoi ricordi.

Ho già pensato di volare fra le stelle ma
i suoi ricordi son troppo veri.
Forse era meglio se
non ti vedevo mai.

Quando mi addormento per non piangerti
sogno le tue mani che mi toccano.
Perché non se va,
perchè non se ne va la sua immagine!

Canto perché so di non vederti più,
canto ma il mio cuore pensa sempre a te.
Se un giorno me ne andrò,
qualcuno troverà la mia tristezza.

Ho già pensato di volare fra le stelle ma
i suoi ricordi son troppo veri.
Forse era meglio se
non ti vedevo mai.

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La sua maglia rosa – Michelangelo Vizzini Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La sua maglia rosa – Michelangelo Vizzini

E da troppo tempo che sei qui da sola
vivere una vita diventata cosa dura
ma non puoi farci niente se ne andata troppo presto
via da questo mondo che non ti dà il resto
e non ti chiede come stai dopo che ti ha pugnalato
ti mette alla prova fino a che non sei crollato
se ti vedesse ora, ora che hai ricominciato
direbbe lei è mia figlia mentre le si spezza il fiato
e adesso penserai di non riuscire più
ma in ogni tuo sogno lei è accanto a te
e adesso penserai di non farcela più
ma in ogni tuo passo lei sarà con te

quando fuori sta piovendo
e ti senti sola
stringi forte sul tuo petto la sua maglia rosa
quella che metteva sempre
c’è ancora il suo profumo sopra
perchè so che mancherà, macherà ancora
il tempo passa e non cancella le ferite
tu urli al cielo per sentire la sua voce
sei così fragile che potresti cadere
ma cerchi il suo sguardo in tutte le persone
so che speri di poterla rincontrare
ma è troppo presto adesso non te ne puoi andare
sai che nei sognilei poi ti verrà a ceracare
ti prego non mollare
ti senti sola
stringi forte sul tuo petto la sua maglia rosa
quella che metteva sempre
c’è ancora il suo profumo sopra
perchè so che mancherà, macherà ancora

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La Sua Voce – Succo Marcio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Sua Voce – Succo Marcio

Oramai non ho più sonno
Tiro pugni senza senno
La sua voce non cercherà più me
Nel mio letto malandato
Penserò a chi ti ha mandato
Illudendo tutti i giorni miei
Troppi giorni che immaginavo
Quelle sere passate accanto a un muro
Ma tu sembravi, solo mia
E le ore passavan lente
Ora senza te non servo a niente
Cosa farò?
Mi sveglierò e ci penserò
Io potrò sembrarti allegro
Anche se ogni notte prego
Spero di non vederti più
Sono stanco di ascoltare
Chiunque provi a consolare
Le mie labbra chiedono di te
Troppi giorni che immaginavo
Quelle sere passate accanto ad un muro
Ma tu sembravi, solo mia
E le ore passavan lente
Ora senza te non servo a niente
Cosa farò?
Mi sveglierò e ci penserò
Oramai non ho più sonno
Tiro pugni senza senno
La sua voce non cercherà più me
Il vapore dei sospiri
Sta annebbiando i miei pensieri
La ragione perdo senza te
Mi sveglierò e ci penserò

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La Suerte – Dread Mar-I Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Suerte – Dread Mar-I

La suerte que tu creas
nada es sin esfuerzo
tu ve una visión
que me llevo a todo eso

Vivo subiendo escaleras
pero la cima se aleja
todo parece el destino
igual yo sigo y sigo y sigo

Nunca pensé en retirarme
no llevo un alma cobarde
siempre mire hacía el futuro
y ese es mi rumbo

Vivo subiendo escaleras
pero la cima se aleja
todo parece el destino
igual yo sigo y sigo y sigo

Nunca pensé en retirarme
no llevo un alma cobarde
siempre mire hacía el futuro
y ese es mi rumbo

Vivo subiendo escaleras
pero la cima se aleja
todo parece el destino
igual yo sigo y sigo y sigo

Vivo subiendo escaleras
pero la cima se aleja
todo parece el destino
igual yo sigo y sigo y sigo

Igual yo sigo y sigo y sigo
igual yo sigo y sigo y sigo
igual yo sigo y sigo y sigo
igual yo sigo y sigo y sigo
igual yo...

Yo sigo y sigo y sigo
yo sigo, sigo y sigo
yo sigo y sigo y sigo
yo sigo, sigo y sigo...

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La suggestione

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 Tutti qui – Collezione dal 1967 al 2005 (Cd 1)

Testo Della Canzone

La suggestione di Claudio Baglioni

(di: Claudio BaglioniAntonio Coggio)

Bimba triste,
gli occhi bassi
su di te
tieni il broncio
ma perchè l’hai con me
Sì, ti ho baciata però
sai chi ha la colpa..
La suggestione
mi ha preso la mano
e io piano piano
ti ho presa con me
La suggestione
mi ha sparato a zero
perchè non è vero
che sei tutto per me
La suggestione
è durata poco
ma mi ha lasciato un bel gioco
che ho giocato una notte
tra cose non dette
e un cuore che batte
un gioco che m’è piaciuto
ma il tempo è scaduto
e non torna mai più
Bimba triste
tu che piangi
e stai li
in un angolo
dai non fare più così
non c’è rimedio ormai
sai chi ha la colpa..
La suggestione
M’ha preso la mano
ed io piano piano
ti ho presa con me
La suggestione
mi ha sparato a zero
perchè non è vero
che sei tutto per me
La suggestione
mi ha giocato un tiro
mi ha forse
preso un pò in giro
Ma non è andata poi male
Non dire parole
L´addio è sempre uguale
Stare con te
Mi è piaciuto
ma il tempo è scaduto
non torna più
La suggestione
Mi ha preso la mano
Ed io piano piano
ti ho presa con me
La suggestione
mi ha sparato a zero
perchè non è vero
che sei tutto per me

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La suggestione – Claudio Baglioni Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La suggestione – Claudio Baglioni

"Bimba triste
Gli occhi bassi
Su di te
Tieni il broncio
Ma perchè l'hai con me
Sì, ti ho baciata però
Sai chi ha la colpa..
La suggestione
Mi ha preso la mano
E io piano piano
Ti ho presa con me
La suggestione
Mi ha sparato a zero
Perchè non è vero
Che sei tutto per me
La suggestione
È durata poco
Ma mi ha lasciato un bel gioco
Che ho giocato una notte
Tra cose non dette
E un cuore che batte
Un gioco che m'è piaciuto
Ma il tempo è scaduto
E non torna mai più
Bimba triste
Tu che piangi
E stai li
In un angolo
Dai non fare più così
Non c'è rimedio ormai
Sai chi ha la colpa..
La suggestione
M'ha preso la mano
Ed io piano piano
Ti ho presa con me
La suggestione
Mi ha sparato a zero
Perchè non è vero
Che sei tutto per me
La suggestione
Mi ha giocato un tiro
Mi ha forse
Preso un pò in giro
Ma non è andata poi male
Non dire parole
L'addio è sempre uguale
Stare con te
Mi è piaciuto
Ma il tempo è scaduto
Non torna più
La suggestione
Mi ha preso la mano
Ed io piano piano
Ti ho presa con me
La suggestione
Mi ha sparato a zero
Perchè non è vero
Che sei tutto per me"

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La suocera Camilla

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La suocera Camilla di Armando Savini

LA SUOCERA LA SUOCERA

LA SUOCERA LA SUOCERA

LA SUOCERA CAMILLA

E’ MAMMA DI MIA MOGLIE

E’ UNA DONNA ARZILLA

CON TRENTAMILA VOGLIE

HA I CAPELLI LILLA

VIOLA E’ LA PUPILLA

SUI TACCHI A SPILLO

LEI SEMBRA UNA ANGUILLA

LA SUOCERA CAMILLA

E’ MOGLIE DI GIOVANNI

E AMA CLAUDIO VILLA

E LA PIZZI NILLA

LEI SI SENTE DONNA

NON VUOL FAR LA NONNA

E SUL GINOCCHIO LEI PORTA LA GONNA

GIOCA ALLE CARTE

BEVE LAMBRUSCO E FUMA LE MENTOLA

POI VA A BALLARE IL LISCIO

AL GIOVEDI DA SOLA

ENTRA NELLA BALERA

ECCO CAMILLA GRIDA LA GENTE

DRITTA SICURA

CHE SEMBRA UN SERPENTE

LA SUOCERA CAMILLA

E’ MAMMA DI MIA MOGLIE

E’ UNA DONNA ARZILLA

CON TRENTAMILA VOGLIE

HA I CAPELLI LILLA

VIOLA E’ LA PUPILLA

SUI TACCHI A SPILLO

LEI SEMBRA UNA ANGUILLA

LA SUOCERA CAMILLA

E’ MOGLIE DI GIOVANNI

E AMA CLAUDIO VILLA

E LA PIZZI NILLA

LEI SI SENTE DONNA

NON VUOL FAR LA NONNA

E SUL GINOCCHIO LEI PORTA LA GONNA

GIOCA ALLE CARTE

BEVE LAMBRUSCO E FUMA LE MENTOLA

POI VA A BALLARE IL LISCIO

AL GIOVEDI DA SOLA

ENTRA NELLA BALERA

ECCO CAMILLA GRIDA LA GENTE

DRITTA SICURA

CHE SEMBRA UN SERPENTE.

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Accordi

   
Am A E C#m E Am A D Bm A E



A                E9
LA SUOCERA LA SUOCERA 

      E7         Bm
LA SUOCERA LA SUOCERA

      A
LA SUOCERA CAMILLA

                  E
E' MAMMA DI MIA MOGLIE

    C#m           E
E' UNA DONNA ARZILLA

                 A
CON TRENTAMILA VOGLIE

HA I CAPELLI LILLA

                 Bm
VIOLA E' LA PUPILLA

    D            A
SUI TACCHI A SPILLO

       Bm            A
LEI SEMBRA UNA ANGUILLA

LA SUOCERA CAMILLA 

                   E7
E' MOGLIE DI GIOVANNI

   E             E7
E AMA CLAUDIO VILLA

  E           A
E LA PIZZI NILLA

LEI SI SENTE DONNA

                   Bm
NON VUOL FAR LA NONNA

  D        A           E7
E SUL GINOCCHIO LEI PORTA LA GONNA

   A
GIOCA ALLE CARTE

                              E
BEVE LAMBRUSCO E FUMA LE MENTOLA

POI VA A BALLARE IL LISCIO

                A
AL GIOVEDI DA SOLA

ENTRA NELLA BALERA

                         D
ECCO CAMILLA GRIDA LA GENTE

           A
DRITTA SICURA

       E              A
CHE SEMBRA UN SERPENTE


D A7 D G D A7 D A7 D G D A7 D




      A
LA SUOCERA CAMILLA

                  E
E' MAMMA DI MIA MOGLIE

    C#m           E
E' UNA DONNA ARZILLA

                 A
CON TRENTAMILA VOGLIE

HA I CAPELLI LILLA

                 Bm
VIOLA E' LA PUPILLA

    D            A
SUI TACCHI A SPILLO

       Bm            A
LEI SEMBRA UNA ANGUILLA

LA SUOCERA CAMILLA 

                   E7
E' MOGLIE DI GIOVANNI

   E             E7
E AMA CLAUDIO VILLA

  E           A
E LA PIZZI NILLA

LEI SI SENTE DONNA

                   Bm
NON VUOL FAR LA NONNA

  D        A           E7
E SUL GINOCCHIO LEI PORTA LA GONNA

   A
GIOCA ALLE CARTE

                              E
BEVE LAMBRUSCO E FUMA LE MENTOLA

POI VA A BALLARE IL LISCIO

                A
AL GIOVEDI DA SOLA

ENTRA NELLA BALERA

                         D
ECCO CAMILLA GRIDA LA GENTE

           A
DRITTA SICURA

       E
CHE SEMBRA UN SERPENTE.

***

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La suonatrice di Hammond – Cesare Basile Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La suonatrice di Hammond – Cesare Basile

Mi riinnamoro di te
Per un assolo di Hammond
E le tue gambe nude
Che battono il tempo di riinnamorarmi di te
Le tue dita nervose
Percorrono a scatti
Le ossa del mio desiderio di te

Mi riinnamoro di te
Per il tuo seno che attacca
I controlli e li spinge
A travolgere il tempo
Di riinnamorarmi di te
Il tua spina dorsale
Si inarca e disegna
La schiena che offri
Al mio desiderio di te

Mi riinnamoro di te
Che sei il vizio precoce
Una vita speciale
La corda feroce
Io mi riinnamoro di te
Per i tuoi piedi scalzi
Che ora pestano a sangue
I pedali
Del mio desiderio di te
Suona ancora

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La Suora – Mauro Di Maggio Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Suora – Mauro Di Maggio

Io spero ogn'ora
Che si converta una suora
Perché qui nessuna
Mi sopporta più di un quarto d'ora
Forse saranno
Le troppe domande
Sull'esistenza
Che con certezze le lascio senza
E da fastidio
Quando da primo incontro
Comincio a odorare
I capelli, la pelle il sudore
Ma che depressione
Una freccia in un polmone
Cupido da me non avrà una lira
Ha teso l'arco
E ha sbagliato la mira..
Oh mia bella suora io so che solo tu
Puoi comprendere, capire la mia natura
A me piace odorare, far domande, accarezzare
Le braccia con la carne rosa.. rosa..

Non è facile
Star bene quando si è soli
Ma non getto la spugna
E prima o poi lei mi salverà
Ma che depressione
Una freccia in un polmone
Cupido da me non avrà una lira
Ha teso l'arco
E ha sbagliato la mira..

Oh mia bella suora io so che solo tu
Puoi comprendere, capire la mia natura
A me piace odorare, far domande, accarezzare
Le braccia con la carne rosa.. rosa..

Oh mia bella suora io so che solo tu
Puoi comprendere, capire la mia natura
...
A me piace odorare, far domande, accarezzare
A me piace odorare, far domande, accarezzare
A me piace odorare, far domande, accarezzare

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La suora – Romina Falconi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La suora – Romina Falconi


Se l’amore è così
io mi faccio suora allora, sono nera
La prometto a Gesù,
preferisco la clausura, Suor Cornina

Sto sotto casa tua e l’ho capito qui
Che il whisky non è il mio drink
Stavo una favola e sono tutta un tratto
Cappuccetto Rotto

Che generoso sei, coi doni che mi fai:
Tipo quel cesto di corna
Lo lanci come un freesby ed ogni donna è tua,
Ti manca solo mia nonna…

Nel mio stomaco le farfalline ormai sono dei condor (sono dei condor)
E mi hai dato io tuo cuore ma il resto lo hai dato al mondo (lo hai dato al
mondo)
Io sono tua ma tu sei di tutte,
Così ero buona pure io…

Se l’amore è così io mi faccio suora, allora
sono nera
la prometto a Gesù, la prometto a Gesù, Suor Cornina

Bagnati ancora le labbra e la bocca
Questa volta ti tocca
Inginocchiati a terra per l’ultima volta
Cantami una filastrocca che fa:
“Ti chiedo perdono, non lo faccio più ”
Ma mica sei Gesù:
Voi avete in comune che visualizzate e non rispondete, ops
Forse è soltanto un caso
Se ti è partito il coso!
Che occhi grandi che hai, lupo
Guardami mentre ti urlo

Tutta colpa delle tue mani grandi da scippatore, mi hai preso il cuore!
Ti meriti tutte le corna che ti vorrò fare, ci puoi giurare
Occhio per occhio, tetta per tetta da oggi mi diverto anch’io…

Se l’amore è così io mi faccio suora, allora
sono nera
la prometto a Gesù, la prometto a Gesù, Suor Cornina

E adesso per ripicca io ti tradirei
con tutta la palazzina,
Con la mia sbronza triste ci so fare anch’io
Entro in convento da ora…
E ormai sono qui e mi faccio la suora allora…Allora

Oramai sono qui
io mi faccio suora allora, allora

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La superbia

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La superbia di Pasquino da Todi

Pasquino da Todi

Aràcchene telava e aricamava
Co’ gran talento e de strafotto prena.
Lo seppero le ninfe ch’era brava
E andietero de corsa a dillo a Atena.

La dea se l’era presa arquanno amara.
Er fatto è che la giovene de Lidia,
Senza arispetto la sfidò a ‘na gara,
Curenno un brutto risico d’insidia.

Come, defatti, terminò er duello,
La pallade, co’ l’occhio arcigrifagno
Pe’ la sconfitta, propio sur più bello,

Je disse: “A arà’, ciài fatto un ber guadagno
Co’ ‘st’arteriggia tua. Te fo un macello!”
Dettofatto la stramutò in un ragno.

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La superficie delle cose

Album

È contenuto nei seguenti album:
2003 La superficie delle cose

Testo Della Canzone

La superficie delle cose di Fabrizio Coppola

scivolammo giù
colpiti efficacemente
da cieli lividi
e tremiti di labbra
bianche

rimettimi su
rimettimi su
rimettimi su

perdemmo per un po’
la superficie delle cose
poi ci tornammo su
tornando indietro
a casa

rimettimi su
rimettimi su
rimettimi su

perdemmo per un po’
la superficie delle cose
poi ci tornammo su
tornando indietro
a casa

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La sveglia

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La sveglia di Antonio Carcuro

Antonio Carcuro

Tic tac tic tac con quanta pazienza
la sveglia batteva dentro la credenza
andava avanti la giornata tutta intera
in ogni stagione non solo in primavera

tic tac tic “tuc” a volte sembrava arrancare
ma lestamente tic tac tic tac tornava a ritmare
anche quando distratto non la stavi a sentire
tic tac tic tac il tempo non cessava di scandire

se dal sonno ti doveva ridestare
allegramente si metteva a cantare
cantava finché non cessavi di dormire
poi tic tac tic tac il tempo ritornava a scandire

un giorno però la sua corda s’è spezzata
ed è rimasta come una bella addormentata
sogna che un pendolo la vada a risvegliare
a mezzogiorno quando le ore sta a scoccare.

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La sveglia biricchina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sveglia biricchina di Bambini

Fabiola Ricci
(Beretta-Cadile – F. e Mino Reitano
* Piccolo coro dell’Antoniano2000 La banda birichina

Drin drin drin drin drin drin
Drin drin drin drin drin drin dra…

Quando suona di mattina
La mia sveglia birichina,
È d’accordo con il gallo
Quando torna il sole giallo!

Il rumore, mamma mia,
Spaventare mi farà…
Ma la sveglia birichina
Il dovere suo lo fa!

La sveglia birichina
Trillando di mattina
D’accordo col galletto
Mi butta giù dal letto…
Mi metto le ciabatte,
Poi bevo il caffelatte,
Mi lavo mani e faccia
Poi mangio la focaccia…

Mi dice la mia mamma:
«Corri, bambina, a scuola…»
Poi dico la preghiera
Che mi accompagna fino alla sera.

Interludio

Drin drin drin drin drin drin
Drin drin drin drin drin drin dra…

Ma la sveglia birichina
Per il babbo suona prima…
Alle cinque del mattino
Puntualmente prende il treno
E ritorna quando è sera,
Sia d’inverno o primavera…
Finalmente quando è festa
La mia sveglia tacerà..!

Orchestra

Mi dice la mia mamma:
«Corri, bambina, a scuola…»
Poi dico la preghiera
Che mi accompagna fino alla sera.

Interludio

Drin drin drin drin drin drin
Drin drin drin drin drin drin dra…

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
A              E7
Drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra 

A              E7
drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra. 

A                                             E7
Quando suona di mattina la mia sveglia birichina, 

                      Bm6          E7             A
è d'accordo con il gallo quando torna il sole giallo! 

                              F#
Il rumore, mamma mia, spaventare mi farà... 

Bm       D           A         B7
Ma la sveglia birichina il dovere suo lo fa!

E7                A
La sveglia birichina trillando di mattina 

                    A7                     E7
d'accordo col galletto mi butta giù dal letto...

Mi metto le ciabatte, poi bevo il caffelatte, 

                                          A
mi lavo mani e faccia, poi mangio la focaccia... 

   C#7           F#m       C#7               F#m
Mi dice la mia maamma: "Corri, bambino,a scuo la", 

    Bm             A                B               A
poi dico la preghiera che mi accompagna fino alla sera. 

               E7
Drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra 

A              E7
drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra. 

A                                             E7
Ma la sveglia birichina per il babbo suona prima... 

                     Bm6          E7              A
Alle cinque del mattino puntualmente prende il treno 

                                    F#          Bm
e ritorna quando è sera, sia d'inverno o primavera. 

        D             A             B7              E7 A A7 E7 A
Finalmente quando è festa la mia sveglia tacerà...!            



   C#7           F#m       C#7               F#m
Mi dice la mia maamma: "Corri, bambino,a scuo la", 

    Bm             A                B               A
poi dico la preghiera che mi accompagna fino alla sera. 

Drin drin dra... 

***

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La sveglia birichina

Album

È contenuto nei seguenti album:

1993 Zecchino d’oro
Zecchino d’oro Vincitrici
1980 Le più belle canzoni per bambiniMino Reitano
2006 Il valzer del moscerinoCristina D’Avena
2006 Il meglio di Cartoon MusicCristina D’Avena
2006 Le canzoni di nonna PinaCristina D’Avena
2007 Le canzoni di nonna PinaCristina D’Avena
2008 Le canzoni di nonna Pina Story – Cristina D’Avena
2010 Il coccodrillo, le tagliatelle…Cristina D’Avena
2010 Bambini per sempreCristina D’Avena
2010 Natale con CristinaCristina D’Avena
2011 Il valzer del moscerino – Special EditionCristina D’Avena

Testo Della Canzone

La sveglia birichina di Zecchino d’oro

Fabiola Ricci
Testo: Luciano Beretta, Giulio Cadile
Musica: Franco Reitano, Mino Reitano
* Mino Reitano1980 Le più belle canzoni per bambini
* Cristina D’Avena

Drin drin drin drin drin drin
Drin drin drin drin drin drin dra…

Quando suona di mattina
La mia sveglia birichina,
È d’accordo con il gallo
Quando torna il sole giallo!

Il rumore, mamma mia,
Spaventare mi farà…
Ma la sveglia birichina
Il dovere suo lo fa!

La sveglia birichina
Trillando di mattina
D’accordo col galletto
Mi butta giù dal letto…
Mi metto le ciabatte,
Poi bevo il caffelatte,
Mi lavo mani e faccia
Poi mangio la focaccia…

Mi dice la mia mamma:
«Corri, bambina, a scuola…»
Poi dico la preghiera
Che mi accompagna fino alla sera.

Interludio

Drin drin drin drin drin drin
Drin drin drin drin drin drin dra…

Ma la sveglia birichina
Per il babbo suona prima…
Alle cinque del mattino
Puntualmente prende il treno
E ritorna quando è sera,
Sia d’inverno o primavera…
Finalmente quando è festa
La mia sveglia tacerà..!

Orchestra

Mi dice la mia mamma:
«Corri, bambina, a scuola…»
Poi dico la preghiera
Che mi accompagna fino alla sera.

Interludio

Drin drin drin drin drin drin
Drin drin drin drin drin drin dra…

Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.

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Accordi

     
A              E7
Drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra 

A              E7
drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra. 

A                                             E7
Quando suona di mattina la mia sveglia birichina, 

                      Bm6          E7             A
è d'accordo con il gallo quando torna il sole giallo! 

                              F#
Il rumore, mamma mia, spaventare mi farà... 

Bm       D           A         B7
Ma la sveglia birichina il dovere suo lo fa!

E7                A
La sveglia birichina trillando di mattina 

                    A7                     E7
d'accordo col galletto mi butta giù dal letto...

Mi metto le ciabatte, poi bevo il caffelatte, 

                                          A
mi lavo mani e faccia, poi mangio la focaccia... 

   C#7           F#m       C#7               F#m
Mi dice la mia maamma: "Corri, bambino,a scuo la", 

    Bm             A                B               A
poi dico la preghiera che mi accompagna fino alla sera. 

               E7
Drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra 

A              E7
drin drin drin drin drin dra 

A              Bm
drin drin drin drin drin drin dra. 

A                                             E7
Ma la sveglia birichina per il babbo suona prima... 

                     Bm6          E7              A
Alle cinque del mattino puntualmente prende il treno 

                                    F#          Bm
e ritorna quando è sera, sia d'inverno o primavera. 

        D             A             B7              E7 A A7 E7 A
Finalmente quando è festa la mia sveglia tacerà...!            



   C#7           F#m       C#7               F#m
Mi dice la mia maamma: "Corri, bambino,a scuo la", 

    Bm             A                B               A
poi dico la preghiera che mi accompagna fino alla sera. 

Drin drin dra... 

***

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La sveglietta

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La sveglietta di Domenico Modugno

(Domenico Modugno)
Renato Carosone

Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
ticche tacche ticche tacche tere tic toc.
Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
ticche tacche ticche tacche toc.

Io aiu ‘na…sveglietta ca…
quannu cammina fa : tic tac
ticche ticche tac
ticche ticche ticche ticche ticche ticche ta,tac.
Io aiu ‘na…sveglietta ca…
quannu mi sona fa : ndrin, ndrin,
ndri,ndrin,ndrin,ndrin,
ndrin,ndrin,ndrin,ndrin. Ma si la lassu sula,sula,la matina
quannu tornu mi ruvina,
mi ruvina, nun mi sona
nun camina,nun la posso mai lassari.
C’aiu a fari si mi voli
tantu beni,beni,beni,beni,
si mi stringi li catini di l’amuri,c’aiu a fà?

Ah! Ah!
Ah! Ah!
Avia trimila liri,
l’avia guadagnati
cu lu travagghiu miu
di la matina sino a sira. E ora aiu decisu
mi vaiu ad accattari
‘na cosa che mi teni notte e juorno compagnia,
‘cussì mi ni si ghiutu
da ‘nu rulurugiaru
e m’aiu fattu dari ‘na sveglietta cu lu ndrin,
cu lu ndrin ndrin,
cu lu tic tà,
si po’ campà!

Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
ticche tacche ticche tacche tere tic toc.
Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
Bedda di stu cori.

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Accordi

   
G C

Io tegnu 'na 

sveglietta ca

           G
quannu  cammina 

fa tic tac

ticch ticch ton

tic tac tic tac ticchi  ton 

C
tic tac tic tac tic tac

tacche tic tac tic tac

Io tegnu 'na 

sveglietta ca

          G
quannu mi sona 

fa 'ndrin ' ndrin

'ndrin 'ndrin 'ndrin

'ndrin 'ndrin 'ndrin 'ndrin

C
'ndrin.

            F
Ma si la lassu 

sula sula la matina

          Fm
quannu torno mi ruvina

                              C
mi ruvina  mi ruvina mi ruvina

nun la possu mai lassaaari

          D
caju 'a fari 

si mi vole moltu 

beni beni beni beni

si mi stringe le cateni

                        G
dell'amore ca ju 'a ffa?

Ah!..........

    C
Tic tac tic tac tic tac

            G
tic tac tic tac tic

tic tero tic to'

C
tic tac tic tac tic tac 

            G
tic tac tic tac tic to'

   Cm
Ah ah aaah

Avia tremila lire

che aviu gadagnate

vinnennu la matina

poi la sera e lu mirigio

                G
cusi' aju diciso

mi gira 'e maccatare

                  G7
na' cosa che me deve

                     Cm
notte e jornu accumpagna'

Cosi' me ne so' juto

a un oro rologiaio

                 C7
e maggiu fattu dari

                           Fm
'na sveglietta cu lo 'ndrin

G#              Cm
cu lu 'drin drin

          D
cu lu tic tac

          G
si po' campa'

    F                  C
Tic tac tic tac tic tac

                G7
tic tac tic tac tic

       C
tic ta'

Iu aju 'na 

sveglietta ca

             G
quannu  cammina 

           C
fa tic ta' 

       G
ticche ticche ton

C                       G
tic tac tic tac tic tic ton

C
tac

Iu aju 'na 

sveglietta ca

            G
quannu mi sona 

                C
fa' 'ndrin 'drin

         G                 C
'ndrin 'ndrin 'ndrin 'ndrin

               G       C
'ndrin 'ndrin 'ndrin 'ndrin

              F
Ma si la lassu

sula sula la matina

                      Fm
quannu tornu mi ruvina

nun mi sona nun camina

nun camina

    C
nun la possu mai lassari

             D
caju 'a fari 

si mi vole moltu 

beni beni beni beni

si mi stringi li cateni

              D7     G
dell'amore ca iu 'a ffa?

Ah!    (sbadiglio)

F
Tic tac tic tac 

C
tic tac tic tac 

    G
tic tac tic

         C
tic tero tic to'

    F
tic tac tic tac 

C
tic tac tic tac 

G              C
tic tac tic to'

tic tac tic tac tic tac

tic tac tic tac tic tac

tic tac tic tac tic tac

tic tac tic tac tic tac

tic tac tic tac tic tac

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La svejetta

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La svejetta di Canzoni Romane

Che rabbia che me fa la mia svejetta
quanno che sona allegra ogni matina

sona e risona sempre più de fretta
finché der tutto er sonno me rovina

e sona sempre, possino acciaccalla
quanno ner sonno s’avvereno i pensieri
come ‘na vorta, oh com’era bella
li sogni che facevo ereno veri

drin drin drin drin drin
svejete sognatore
drin drin drin drin drin
er guaio è che tu sogni a tutte l’ore
drin drin drin drin drin
svejete sognatore
drin drin drin drin drin
nun se po’ pensa’ sempre a fa’ l’amore

me stavo abbraccicato co’ la Nina
la fija der fornaro sotto casa
quella co’ tutte curve, assai carina
che pe’ guardalla vado a fa’ la spesa

ero affannato e stavo pe’ concrude
quanno ecco er sono, poro me tapino
nun te poi immaggina’ quanto te rode
svejasse abbraccicato cor cuscino

drin drin drin drin drin…

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La tabaccara

Testo Della Canzone

La tabaccara di Canzoni Pugliesi

Canzoni Salentine

Sta sonanu le sette,
tutte allu magazzinu:
cu lu scarpinu lucitu,
lu solitu passettinu.
Oilì, oilì, oilà, vota ca gira la tabaccà.

E alle sette e dieci
è sciuta l’operaia:
se vota lu portinaru
ca è già passatu l’orariu.
Oilì…

Ci ‘zzamu moi de notte
cujimu lu tabaccu:
tuttu lu giurnu nfilamu
senza guadagnamu na lira.
Oilì…

Ci ete sta maestra
mo de stu magazzinu?
Cacciatila ddhra fore,
vascia coja petrusinu.
Oilì, oi.

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La Tabla Del 1 – “autore” Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tabla Del 1 –

Te querias pasar conmigo
pero te descubri
no soy hotel de paso,
ni gripa en la nariz

Querias jugar conmigo
querias meter un gol
pero te equivocaste
fallaste corazon...

No soy tan facil como la tabla del uno
soy mas listo que ninguno
y creo que te lo demostre...

No soy tan facil como fumarse un cigarro
tengo pacto con el diablo
y por eso te cache...

No soy tan facil como tu lo imaginabas
tus mentiras me gustaban
pero no me las trague...

Te querias pasar conmigo
pero te descubri
no soy hotel de paso
ni gripa en la nariz

Querias jugar conmigo
querias meter un gol
pero te equivocaste
fallaste corazon...

No soy tan facil como la tabla del uno
soy mas listo que ninguno
y creo que te lo demostre...

No soy tan facil como fumarse un cigarro
tengo pacto con el diablo
y por eso te cache...

No soy tan facil como tu lo imaginabas
tus mentiras me gustaban
pero no me las trague...

No soy tan facil como la tabla del uno...

No soy tan facil como fumarse un cigarro...

No soy tan facil como tu lo imaginabas...

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La Tache – Crema Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tache – Crema

Cuida de tus palabras como de tu vida si eres un hombre
Llamadlo rap, yo hago música con sangre
Mi dos del Golden Tandem me enseñó amar H-H
Como cuando dio lecciones de familia aquella noche

Abridme si podéis salir a verme
Bajo cero no resiste si el corazón no te hierve, amor de Viernes
Con la vida hecha de cambios por necesidad
Vuelvo como Navidad, este es mi hábitat

Street Lessons, ¿de qué?, no muchas gracias
De la calle al libro tras mil peripecias
Dolor entre las encías, cuenta tus desgracias
Botellas vacías por la angustia

Cruces cuentan días, tú falto de importancia
No tenemos guías, pero miles de creencias
Odio la distancia y no creo en sus mierdas
Creo en tu sonrisa y creo que quiero que me muerdas

Y, ¿dónde está mi recompensa?
El tiempo pasa, la vida prensa
El dolor me asfixia, tú sabrás si te compensa
Gasto otro papel, las agujas se hacen rejas
La mayor putada más putada por ser vieja

Y estrecho azul, motas de plata, tranquilo
Sin ambición le miro y la vida se ve barata
Se me desbarata, búscate una razón
Luego intenta ver el Sol y una buena hamaca

Sentado a orillas de un charco, cansado
Recuerdo cuando los días parecían largos
De nuevo, pausado, con los pies en el suelo
Pensando en salir ileso y seguir cantando

A fuego, la tache en mis espaldas cubiertas
Dispara con los ojos cerrados, igual aciertas
Otra vuelta de tuerca o todo por las vistas
Madrid sinceridad, ostias y respuestas

Por el peso en la espalda es por lo que canto
Se con los que cuento y lo que estamos tramando
Y tú no se qué cojones estás haciendo
Tu vieja es todo lo que tienes y la estás matando

Dejaste de saber lo que importaba
Rezo por que el tiempo no haga que me olvide nada
Mañana quiero agradecer hoy y seguir vivo
Saber quien me trajo y dedicarle lo que escribo

Suerte, cumplo mi palabra
Escribo mi obra para que el cielo me abra
La calle está mal, todo los saben de sobra
El que es lento paga y el más tonto es el que cobra

Y fuera, y a otra, justica una balanza, tu mejor mide los gramos
Peso en el sitio equivocado
Regreso, amor desde este lado
En mi espalda un mapa y dentro el tesoro enterrado

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La talpa felice

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La talpa felice di Filastrocche

C’è una talpa nel giardino,
Con cappello ed occhialino,
Che cammina piano piano,
Pechè vuole andar lontano.
Ora vede proprio bene…
E gli occhiali si mantiene
Con la zampa tremolante,
Oh!! che vita emozionante!!
Tiene pure un bel bastone
Che ha trovato in un bidone,
E così col cappellino,
Col bastone e l’occhialino,
Va a raccogliere una rosa
Da donare alla sua sposa.

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La tana del lupo – Claver Gold & Kintsugi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tana del lupo – Claver Gold & Kintsugi

{Intro in Giapponese}
"Il lupo si addormentava solo nella tana, ogni notte, ripensando alla battaglia che gli umani hanno intrapreso contro la sua razza. Non riusciva a capire cosa li avesse spinti ad eliminarli uno per uno, l'uomo è destinato a morire solo, non merita la compagnia del lupo."

{Ritornello}
Sapessi quante volte ho chiesto aiuto
Sapessi quante vite ho già vissuto
E quante volte son rimasto muto
Zitto e deluso, stanco e confuso
Sai quante volte ho visto il cielo cupo
Cadere sugli umani in un minuto
E son rimasto ancora lì seduto
Zitto e deluso nella tana del lupo

{Strofa 1}
Parlano di droghe tipo medicina
C’hanno gli occhi chiusi tipo made in Cina
Io mi sento bene quando ho lei vicina
Chiudo metà rima, metadone, metanfetamina
Metà della scena è da lobotomia
Gli altri son fratelli e stanno dalla mia
Io vengo dal niente tipo profezia
Rappo tipo liturgia le parole del messia
Io che dal carbone tiro fuori i diamanti
Dalle rime i contanti, vuoi sapere di quanti
C'hanno ancora i piedi a mollo dentro i propri rimpianti
E si ripetono ogni giorno: "Amico, guardati avanti"
Ho parole pesanti, da tanita a tanita
Muovo passi eleganti e corro verso l'uscita
Mentre sfido i giganti sto incrociando le dita
E sto scrivendo nuove pagine della mia vita
Questo è l’uomo che veste contro l'uomo che legge
È la legge del branco o quella del gregge
Nella giungla non fai caso più alle schegge
Ora con due canne, sì, sei un fuorilegge
Ho lottato sempre per chi mi sta accanto
Senza alcun rimpianto sotto un cielo bianco
Poi mi chiudo in casa disilluso e stanco
Taglio ogni rapporto come Rei di Nanto

{Ritornello}
Sapessi quante volte ho chiesto aiuto
Sapessi quante vite ho già vissuto
E quante volte son rimasto muto
Zitto e deluso, stanco e confuso
Sai quante volte ho visto il cielo cupo
Cadere sugli umani in un minuto
E son rimasto ancora lì seduto
Zitto e deluso nella tana del lupo

{Strofa 2}
Tu non sai la gioia di restare a casa nel weekend
Queste crew di scarsi adesso sembrano delle boy band
Noi siamo tornati a demolire e convertire il trend
Spacco il micro nelle jam, primitivo, Paul Gauguin
Tornerò dal buio in cui mi sono spinto
Sangue del bestiame fuori dal recinto
L'acero d'inverno si trasforma in meridiana
Come spiriti guardiani della tana, Shinto
Scindo le emozioni ed ho la pelle d'oca
Chiuderò i pensieri dove non si gioca
Tu non fare il pazzo con la vida loca
Tipo rum e coca, figa poca, Mystic River, Boca
Io resto me stesso per non esser loro
Io parlo degli altri per non esser solo
Con le dita gialle come di Sapporo
Come di Marlboro, sopra il palco col kimono d'oro
Volo sui tuoi cieli come gru nel Caspio
Nel Cocito d'astio tipo Bruto e Cassio
Generazionale come Fibra e Vasco
Fedele al mio pensiero come Fidel Castro
Tipo leader, mastro di una scena morta
Ora tutto è spento e niente mi conforta
Quando soffia il vento lei chiude la porta
Meriggiava sola, pallida e assorta

{Ritornello}
Sapessi quante volte ho chiesto aiuto
Sapessi quante vite ho già vissuto
E quante volte son rimasto muto
Zitto e deluso, stanco e confuso
Sai quante volte ho visto il cielo cupo
Cadere sugli umani in un minuto
E son rimasto ancora lì seduto
Zitto e deluso nella tana del lupo

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La tana del re

Album

È contenuto nei seguenti album:

1968 Adriano rock

Testo Della Canzone

La tana del re di Adriano Celentano

(testo di Luciano Beretta e Miki Del Prete – musica di Gino Santercole)

Io sono solo
Ma non credo che tu
Sei contenta
Certo stai piangendo.
Mai piangi forte forte
Che si senta
Se tu non vuoi
Che un’altra stia con me
E mi porti a letto il tuo caffè
Devi capire che
Da quando e nato il mondo
La donna
Non sta da pari all’uomo
Anche se vuole
Portare I pantaloni
Il re della foresta
Sai chi è
E’ un leone maschio come me
Dimmi, dimmi, dimmi
Dimmi, dimmi, dimmi
Che tu,
Coro: che tu, che tu.
Senza me non puoi
Restare ancora
Un’ora di più
Coro: un’ora di più.
Come il re della foresta
Ti commuoverò
Nella tana dell’amore
Ti riporterò.

Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi
Che io sono il tuo re
Dimmi, dimmi, dimmi
Dimmi, dimmi, dimmi
Che tu
Coro: che tu, che tu
Senza me non puoi restare
Ancora un’ora di più.
Coro: ancora un ‘ora di più.
Come il re della foresta
Ti commuoverò
Nella tana dell’amore
Io ti porterò.

Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi
Che io sono il tuo re
Io sono solo,
Ma non credo che tu
Sei contenta
Certo stai piangendo
Ma piangi forte, forte che ti senta
Se tu non vuoi che un’altra
Stia con me
E mi porti a letto il tuo caffè.

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Accordi

   
				 DO
Io sono solo ma non credo che tu sei contenta
FA		      DO
Certo stai piangendo ma piangi forte
FA
Forte che ti senta
			              SOL (stop)
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
		           DO (stop)
E mi porti a letto il tuo caffe'
				   DO
Devi capire che da quando e' nato il mondo la donna
FA		              DO
Non sta alla pari all'uomo anche se vuole
FA				           SOL (stop)
Portare i pantaloni, il re della foresta sai chi e'?
			DO       FA DO (stop)
E' un leone maschio come me
				             DO
Dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi che tu
		    FA		             DO
Dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi che tu
Senza me non puoi restare ancora un'ora di piu'
		       FA		              DO
Senza me non puoi restare ancora un'ora di piu'
				 LAm
Come il re della foresta ti commuovero'
		RE	       SOL
Nella tana dell'amore io ti portero'
				             DO      FA DO (stop)
Dimmi dimmi dimmi dimmi che io sono il tuo re
				             DO
Dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi che tu
		    FA		             DO
Dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi che tu
Senza me non puoi restare ancora un'ora di piu'
		       FA		              DO
Senza me non puoi restare ancora un'ora di piu'
				 LAm
Come il re della foresta ti commuovero'
		RE	       SOL
Nella tana dell'amore io ti portero'
				             DO      FA DO (stop)
Dimmi dimmi dimmi dimmi che io sono il tuo re
			       DO
Io sono solo ma non credo che tu sei contenta
FA		      DO
Certo stai piangendo ma piangi forte
FA
Forte che ti senta
     			              SOL (stop)
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
		           DO      FA
E mi porti a letto il tuo caffe'
    			              SOL (stop)
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
		           DO      FA
E mi porti a letto il tuo caffe'
     			              SOL (stop)
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
		           DO      FA
E mi porti a letto il tuo caffe'...


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La tana del re – Adriano Celentano Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tana del re – Adriano Celentano

Io sono solo ma non credo che tu sei contenta
Certo stai piangendo, ma piangi forte, forte che ti senta
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
E mi porti a letto il tuo caffè!

Devi capire che da quando è nato il mondo la donna
Non sta da pari all'uomo, anche se vuole portare i pantaloni
Il re della foresta sai chi è?
È un leone maschio come me

Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che tu...
(Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che tu...)
...Senza me non puoi restare con un'ora di più!
(...senza me non puoi restare con un'ora di più!)
Come il re della foresta ti commuoverò
Nella tana dell'amore ti riporterò
Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che io sono il tuo re!

Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che tu...
(Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che tu...)
...Senza me non puoi restare con un'ora di più!
(...Senza me non puoi restare con un'ora di più!)
Come il re della foresta ti commuoverò
Nella tana dell'amore io ti porterò
Dimmi, dimmi, dimmi, dimmi che io sono il tuo re!

Io sono solo, ma non credo che tu sei contenta
Certo stai piangendo, ma piangi forte, forte che ti senta
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
E mi porti a letto il tuo caffè
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
E mi porti a letto il tuo caffè
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
E mi porti a letto il tuo caffè
Se tu non vuoi che un'altra stia con me
E mi porti a letto il tuo caffè!

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La taranta di centro destra

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La taranta di centro destra di Checco Zalone

Dove sta scrittu che la musica popolare è solo di sinistra?
Sentita quant’è bella,
uscite dalla finestra
arriva la tarantella dellu centru destra
Evviva Berlusconi e lu capitalismu
Le società per azioni, evviva lu consumismu
Evviva pure Maroni e lu federalismu
Evviva la Carfagna….Evviva la fregna
Evviva gli stranieri evviva l’integrazione
Ma solo se so femmine e solo quelle bone
Evviva lu parlamentu che bella istituzione
Ci vai una volta al mese e ti porti la pensione
Evviva Brunetta persona come si deve
Evviva tutti e sette…Evviva Biancaneve
Evviva La Russa che sa fare la difesa
E Matteoli che sa fare strade e viali
Evviva Tremonti che sa fare bene i conti
E la Gelmini che sa fare i bu……
Secondo me li sa fare…cosa?…le riforme
A nui ci piace lu grembiulu
E lu maestru sulu
Maestriiii…
Andassero a fanculu…
Evviva lu centru destra!!

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La tarantella

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La tarantella di Canzoni Napoletane

(Florimo – De Lauzieres)
Sergio Bruni

Jammo a bedere ‘nterr’a la rena
mentre ca spánfia la luna chiena,
ch’è notte e pare fosse matina…
li piscature de Margellina,
ca te cumbinano, friccicarella,
la tarantella, la tarantella…
Ca te cumbinano, friccicarella,
la tarantella, la tarantella….

E tiritùppete – ttùppete – ttùppete
ttùppete – ttùppete – ttùppete – ttù…
e tiritùppete – ttùppete – ttùppete
la tarantella la llara lla llá….

N’ommo e na femmena ‘mmiezo se fanno
a fá rociello la gente stanno…
ma co’ malizia, lo pescatore,
mentre ch’abballa sa fá ll’ammore…
Non è sortanto pazziarella
la tarantella, la tarantella…
Non è sortanto pazziarella
la tarantella, la tarantella…

E tiritùppete – ttùppete – ttùppete………….

Isso la ‘nvita, chella è scornosa,
po’ fa la spruceta, po’ n’è gelosa,
po’ nc’è ll’appicceco, ‘nguerra se stace…
po’ s’addenocchiano, po’ fanno pace…
Tutta specifica, políta e bella,
la tarantella, la tarantella…
Tutta specifica, políta e bella,
la tarantella, la tarantella…

E tiritùppete – ttùppete – ttùppete…………..

Ah, vorria essere no marenaro
e chillo spasso, ch’è tanto caro,
‘mmiez’a ‘sta Chiaja, ch’è ‘no piacere,
nce pigliarríamo tutte le ssere…
Po’ vedarrisse si nun è bella,
la tarantella, la tarantella!…
Po’ vedarrisse si nun è bella,
la tarantella, la tarantella!…

E tirituppete – ttùppete – ttùppete
…..

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La tarantella novella – Folkabbestia Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tarantella novella – Folkabbestia

La tarantella è un vino novello, un sorso d'allegria
La radice nella terra che nutre la poesia
Seguimi e balla la tarantella, a casa ci porterà
Sulle strade del mondo insieme si canterà

Le luminarie accese nella piazza del paese
Incantano le voci nel sagrato della chiesa
La tua gonna bianca comincia a veleggiare
Duello con le spade per poterti conquistare

Si puntano le dita, la ronda chiude e spinge
La finta per colpire, l'armonica che piange
Un canto dai sonagli si alzerà

Rit

Inferno e paradiso sulla strada del mercato
Il tuo passo tra la gente mi lascia senza fiato
Fino a notte fonda ti farò ballare
La musica pagana per il santo guaritore

Ti sfioro, m'avvicino, con lo sguardo ti corteggio
Mostrando il fazzoletto mi provochi ma sfuggi
Un canto dalla terra si alzerà

Rit

Un canto dalla terra si alzerà

Rit

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La tarla e la cocotte

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La tarla e la cocotte di Trilussa

di Trilussa

Vivo sur pelo e magno
tutto quer che guadagno…-
disse un giorno la Tarla a ‘na Cocotte
che sparpajava un sacco
de pepe e de tabbacco
framezzo a ‘na pelliccia d’ermellino;
S’io vedo un pezzo bono me ciattacco,
lo rosico, lo sbucio, lo rovino:
e più je levo er pelo e più m’intigno,
fintanto che un ber giorno metto l’ale,
divento una farfalla e me la svigno.
Tu, che me vôi fa’ male
pe’ via che jeri t’ho lograto un panno,
devi capì che in questo semo uguale
perchè campamo a furia de fa’ danno.
Io vivo a spese tue
come tu vivi a spese de l’amanti:
prima li speli bene e poi li pianti…
Va’ là, che semo tarle tutt’e due!

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La tartaruga

Album

È contenuto nei seguenti album:

1976 Johnny Bassotto, La tartaruga ..e altre storie di Bruno lauzi
1995 Mamma ho perso la compilation
2003 Baby Party

Testo Della Canzone

La tartaruga di Bruno Lauzi

(Bruno LauziPippo Caruso)
Sigla della trasmissione televisiva “Anteprima di un colpo di fortuna”

la bella tartaruga
che cosa mangera’
chi lo sa
chi lo sa
due foglie di lattuga
poi si riposera’
ah ah ah
ah ah ah
la tartaruga
un tempo fu
un animale
che correva
a testa in giu’
come un siluro
filava via
che ti sembrava
un treno
sulla ferrovia
ma avvenne
un incidente
un muro la fermo’
si ruppe
qualche dente
e allora rallento’
la tartaruga
da allora in poi
lascia che a correre
pensiamo solo noi
perche’ quel giorno
poco piu’ in la’
andando piano
lei trovo’
la felicita’
un bosco di carote
un mare di gelato
che lei correndo troppo
non aveva mai guardato
e un biondo
tartarugo corazzato
che ha sposato
un mese fa
la bella tartaruga
nel mare va perche’
ma perche’
ma perche’
fa il bagno
e poi si asciuga
dai tempi di noe’
eh eh eh
eh eh eh
la tartaruga
lenta com’e’
afferra al volo
la fortuna quando c’e’
dietro una foglia
lungo la via
lei ha trovato
la’ per la’
la felicita’
un prato d’insalata
un lago di frittata
spaghetti alla chitarra
per passare la serata
un bosco di carote
un mare di gelato
che lei correndo troppo
non aveva mai notato
e un biondo
tartarugo corazzato
che ha sposato
un mese fa
un mese fa

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Accordi

   
Gsus4 Am

      G                  A
La bella tartaruga che cosa mangera'

    G         D
chi lo sa chi lo sa

      G                      D
due foglie di lattuga poi si riposera'

   G
ah ah ah ah ah ah

          G
la tartaruga un tempo fu

        A
un animale che correva a testa in giu'

            G
come un siluro filava via

                Em
che ti sembrava un treno sulla ferrovia

C                    G
ma avvenne un incidente n muro la fermo' 

                    G9
si ruppe qualche dente e allora rallento' 

D         G
la tartaruga da allora in poi

                Em
lascia che a correre pensiamo solo noi

                 G
perche' quel giorno poco piu' in la'

Am         Em               G
andando piano lei trovo' la felicita'


un bosco di carote un mare di gelato

        C9                     D
che lei correndo troppo non aveva mai guardato

                                                          F9 Gsus4 Am
e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa          



      G                  A
la bella tartaruga nel mare va perche' 

   G          D
ma perche' ma perche'

            G                       D
fa il bagno e poi si asciuga dai tempi di noe'

   G
eh eh eh eh eh eh

          G
la tartaruga lenta com'e'

             Em
afferra al volo la fortuna quando c'e'

             G
dietro una foglia lungo la via

Am          Em                G
lei ha trovato la' per la' la felicita'


un prato d'insalata un lago di frittata

          C9                     Bm
spaghetti alla chitarra per passare la serata

     G
un bosco di carote un mare di gelato

        C9                     Bm
che lei correndo troppo non aveva mai notato

         D
e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa 

***

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La tartaruga – Bruno Lauzi Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tartaruga – Bruno Lauzi

La bella tartaruga che cosa mangerà
Chi lo sa, chi lo sa
Due foglie di lattuga e poi si riposerà
Ah ah ah , ah ah ah

La tartaruga un tempo fu
Un animale che correva a testa in giù
Come un siluro filava via
Che ti sembrava un treno sulla ferrovia

Ma avvenne un incidente
Un muro la fermò
Si ruppe qualche dente
E allora rallentò

La tartaruga da allora in poi
Lascia che a correre pensiamo solo noi
Perché quel giorno, poco più in là
Andando piano lei trovò la felicità:
Un bosco di carote, un mare di gelato
Che lei correndo troppo non aveva mai guardato
E un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa!

La bella tartaruga nel mare va perché
Ma perché, ma perché
Fa il bagno e poi si asciuga dai tempi di Noè
Eh eh eh, eh eh eh

La tartaruga, lenta com’è
Afferra al volo la fortuna quando c’è
Dietro una foglia, lungo la via
Lei ha trovato, là per là, la felicità:
Un prato d’insalata, un lago di frittata
Spaghetti alla chitarra per passare la serata
Un bosco di carote, un mare di gelato
Che lei correndo troppo non aveva mai notato
E un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa

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La tartaruga – Trilussa

È la colonna sonora dei seguenti libri:

Testo Della Poesia

La tartaruga – Trilussa di Trilussa

di Trilussa

Mentre, una notte, se n’annava a spasso,
la vecchia Tartaruga fece er passo
più lungo de la gamba e cascò giù
co’ la casa vortata sottinsù.
Un Rospo je strillò: – Scema che sei!
Queste so’ scappatelle
che costano la pelle… –
Lo so: – rispose lei –
ma, prima de morì, vedo le stelle.

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La tartaruga sprint

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La tartaruga sprint di Zecchino d’oro

Ada Lalovich
(ValdiAlberto Testa)
* Piccolo coro dell’Antoniano2000 La banda birichina

La tartaruga un giorno si è stufata
Di essere sempre da tutti sorpassata…
E allora cosa ha fatto?
Ha preso e, detto fatto,
È andata giù in città
Da un ingegnere matto
Che in meno di due ore
Le ha truccato il motore…

VROM… VROM… VROM…
La tartaruga sprint
VROM… VROM… VROM…
È un bolide che va…
VROM… VROM… VROM…
Per tutta la foresta
La tartaruga sprint
È una calamità!

Il re leone, per evitar macelli,
Ha fatto mettere un sacco di cartelli:
«Vietato sorpassare»
«Proibito parcheggiare»
«Attenti c’è lo stop!
Bisogna rallentare…»
«Smorzare gli abbaglianti
Incrociando elefanti…»

VROM… VROM… VROM…
La tartaruga sprint
VROM… VROM… VROM…
È un bolide che va…
VROM… VROM… VROM…
Per tutta la foresta
La tartaruga sprint
È una calamità!

In sette scontri e sei tamponamenti
La tartaruga ha perso tutti i denti…
E allora cosa ha fatto?
Ha preso e, detto fatto,
È andata giù in città
Dall’ingegnere matto
Che in meno di due ore
Le ha svitato il motore…

PUFF… PUFF… PUFF…
La tartaruga sprint
PUFF… PUFF… PUFF…
A piedi se ne va…
PUFF… PUFF… PUFF…
Ha messo il freno a mano
E adesso che va piano
Lontano arriverà!

Orchestra

PUFF… PUFF… PUFF…
La tartaruga sprint
PUFF… PUFF… PUFF…
A piedi se ne va…
PUFF… PUFF… PUFF…
Ha messo il freno a mano
E adesso che va piano
Lontano arriverà!

Lontano arriverà…!!

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La Tatema – Calibre 50 Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tatema – Calibre 50

Me disparó la envidia
Y no supe de que parte
Larga estaba la fila
Ni como adivinarle

Todo me sonreía
¿De quien iba a cuidarme?
Mi poder no cabía
Y se les puso quitarme

La libró de milagro
Decía el de la Cruz Roja
Para bajarme el susto
Forjé un cigarro de hoja

Hay les debo la caja
Y el café con galletas
Y hay van pa' atrás las balas
Nomas que estas si pegan

Cuando es corta le mecha
El que la prende que quema
Que me dejaran vivo
Ahorita es su problema

No corran, no se escondan
Que ahí viene La Tatema
Si se les cebo el cuete
Los que traigo si truenan...

(Y puro Calibre 50 pariente)

Les dolió cuando dije
Que no los ocupaba
Yo no ocupo de bules
Y menos en mis aguas

El zapato que aprieta
A la larga te hace llagas
Ya se por donde vienen
Nomás no digo nada

Por algo salí vivo
Por algo estoy parado
Y es que al final de cuentas
Yo nunca he sido malo

Nomás te miran viada
Y quieren subirse al carro
Vieron como hay corrientes
De amigos disfrazados

Cuando es corta le mecha
El que la prende que quema
Que me dejaran vivo
Ahorita es su problema

No corran, no se escondan
Que ahí viene La Tatema
Si se les cebo el cuete
Los que traigo si truenan

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La tatuata bella – Tre allegri ragazzi morti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tatuata bella – Tre allegri ragazzi morti

La tatuata bella al lavoro non ci va

Ha messo la camicia ma a lavoro non ci va

Quello che vuole è altro

Altro da questa vita

A consumar le dita per gli altri non ci sta

Padrone mostra il muso:

Vediamo come sei

Padrone mostra il muso

Che lingua parlerai?

Da dove arriverai a cercar profitto?

Sta certo che il mio tempo 'sta volta non l'avrai

E se lavori duro un motivo ci sarà

E se lavori duro un motivo ci sarà

Chi è schiavo del lavoro

Chi è schiavo del lavoro

O solo del pensiero che senza non si può

Ti dico che non vengo, a lavorar non vengo

Starò con la mia bella sul prato a far l'amor

Voglio girare il mondo che il mondo in testa ho

Voglio girare il mondo che il mondo in testa ho

E non avrò paura, e non avrò paura

Padrona mia è la luna ed altro io non ho

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La Tavola Blu – Marco Di Meco Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tavola Blu – Marco Di Meco

Vedrai partir le navi
Tu immaginale via
Le ombre sui fondali
Le chiglie e le scie

La Luna è una magia
Tra antiche dee e città
Le stelle sono rosa
Si, le stelle sono qua

È una tavola blu
Tu poggia su i tuoi occhi e nulla più
Vedrai le onde infrangersi nel cielo
E il sale sulle labbra tu, io tremo

Si cullano le idee
Su e giù con le maree
Scogliere le tue strade
E le sere, sere d'estate

È una tavola blu
Tu poggia su i tuoi occhi e nulla più
Vedrai le onde infrangersi nel cielo
E il sale sulle labbra tu, io tremo

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La Tavola Di Smeraldo – Max Gazzè Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tavola Di Smeraldo – Max Gazzè

Io signore del mistero
Cento volte dieci discesi
Nell'oscuro di Amenti
A berne le acque segrete
Dove i possenti estendono eterne le vite loro

Tu uomo del presente
Stella triste
Confinata sempre nelle sciocche e le norme
Del tuo corpo
Fuggi il torto uguale d'ignorare
Ciò che non esiste
Perché esiste in altre forme

Fuori dal vero
Il riflesso trabocca
Della tua luce
Fai di te stesso un sentiero capace
Di stabile armonia
Che ghiotta le curve nel tempo la carne tua

Molte le razze
Che stanno ognuna
Nel proprio mondo
E con la propria luna
Certe guadagnano le altezze
Ed altre il profondo

Ma le vidi ancora
Conquistare l'etere
Creare città rosa e oro
Per la loro sete di conoscere Dio
La luce è un uomo
E' già retaggio tuo

Io signore del mistero
Mille volte ancora scenderò
Nello scuro di Amenti
A berne le acque segrete
Dove i possenti estendono eterne
Le vite loro

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La tazza gialla

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La tazza gialla di Angela Milanese

Questa tazza gialla sta lì
la mia giacca nera sta lì
ogni cosa ha un posto
eppure mi confondo
dovrei ricominciare

La mia agenda rossa sta qui
gli appuntamenti presi per chi?
è tutto già disposto
confondermi non posso
ma è meglio respirare

e vorrei cambiare faccia per un po’
per ritrovare un’altra immagine di me
lo specchio limpido degli occhi miei e dovrei convinvermi che ci sarà un altro sole
e fare finta che non è un altro inverno dove perdermi

Nella mia tazza verso caffè
e prendo un po’ di coscienza di me
ma se ogni cosa ha un senso
per ora non lo intendo
c’è molto da imparare

Un’impressione chiara c’è già
una certezza sola limpida
che sto toccando il fondo
per questo non rispondo
io devo respirare

Che vuoi da me?
le mie tasche sono vuote ormai
Ora lo so per esser forte dovrò arrendermi

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La technostrocca

Album

È contenuto nei seguenti album:

1995 Prima di essere un uomo

Testo Della Canzone

La technostrocca di Daniele Silvestri

Se con Emilio non va, non preoccuparti
è secondario, è secondario
E se con Dario non va non arrabbiarti
esci con Mario, esci con Mario
E’ scimunito però saprà piacerti
è miliardario, è miliardario
Emilio e Dario, si sa non possono più darti
il necessario, il necessario
E’ secondario, E’ secondario
E’ secondario, E’ secondario

Comunque, a parte gli scherzi, le amenità, le freddure
parliamo meglio di te, progetti, sogni, paure
non hai finito le scuole, non hai trovato lavoro
non hai le cose da un anno, ma c’hai gli ormoni di un toro
vorresti avere una casa, vuoi rinnovarti il vestiario
ma tutto questo, alla fine, permetti

E’ secondario, E’ secondario
E’ secondario, E’ secondario

Comunque, a parte gli scherzi, la manità, le fridure
palliamo meglio di te, progetti, sogni, paure
non hai finito le scuole, non hai trovato lavoro
non hai la cosa di un nano, ma… oh…
ma c’hai il polmone di un toro

E’ secondario , E’ secondario
E’ secondario , E’ secondario

Se con Emilio non va non preoccuparti
è secondario, è secondario
E se con Dario non va non arrabbiarti
esci con Mario, esci con Mario
ma ritorniamo al discorso che credo più ti interessa
ai tuoi problemi di donna già disillusa e depressa
Ma che è successo, che hai fatto
di quell’enorme entusiasmo? l’hai già scordato del tutto
come il tuo ultimo orgasmo? lo so che avevi creduto
di avere in mano il futuro
ma tutto questo, alla fine, ti giuro…

E’ secondario , E’ secondario
E’ secondario , E’ secondario

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Accordi

   
Intro: Re

Solm
Se con Emilio non va, non preoccuparti
è secondario, è secondario
E se con Dario non va non arrabbiarti
esci con Mario, esci con Mario
E' scimunito però saprà piacerti
è miliardario, è miliardario
Emilio e Dario, si sa non possono più darti
il necessario, il necessario

Re
E' secondario, E' secondario
E' secondario, E' secondario

Solm
Comunque, a parte gli scherzi, le amenità, le freddure
parliamo meglio di te, progetti, sogni, paure
non hai finito le scuole, non hai trovato lavoro
non hai le cose da un anno, ma c'hai gli ormoni di un toro
vorresti avere una casa, vuoi rinnovarti il vestiario
ma tutto questo, alla fine, permetti

Re
E' secondario, E' secondario
E' secondario, E' secondario

Solm
Comunque, a parte gli schersi, la manità, le fridure
palliamo meglio di te, progetti, sogni, paure
non hai finito le scuole, non hai trovato lavoro
non hai la cosa di un nano, ma... oh...
ma c'hai il polmone di un toro


Re
E' secondario , E' secondario
E' secondario , E' secondario

Solm
Se con Emilio non va non preoccuparti
è secondario, è secondario
E se con Dario non va non arrabbiarti
esci con Mario, esci con Mario
ma ritorniamo al discorso che credo più ti interessa
ai tuoi problemi di donna già disillusa e depressa
Ma che è successo, che hai fatto
di quell'enorme entusiasmo? l'hai già scordato del tutto
come il tuo ultimo orgasmo? lo so che avevi creduto
di avere in mano il futuro
ma tutto questo, alla fine, ti giuro...

Re
E' secondario , E' secondario
E' secondario , E' secondario

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La technostrocca – Daniele Silvestri Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La technostrocca – Daniele Silvestri

Se con Emilio non va
Non preoccuparti
È secondario
È secondario
E se con Dario non va
Non arrabbiarti
Esci con Mario
Esci con Mario
È scimunito però
Saprà piacerti
È miliardario
È miliardario
Emilio e Dario, si sa
Non possono più darti
Il necessario
Il necessario

È secondario
È secondario
È secondario
È secondario

Comunque, a parte gli scherzi
Le amenità, le freddure
Parliamo meglio di te
Progetti, sogni, paure
Non hai finito le scuole
Non hai trovato lavoro
Non hai le cose da un anno
Ma c'hai gli ormoni di un toro
Vorresti avere una casa
Vuoi rinnovarti il vestiario
Ma tutto questo, alla fine, permetti
È secondario
È secondario
È secondario
È secondario

Comunque, a parte gli schersi
La manità, le fridure
Palliamo meglio di te
Progetti, sogni, paure
Non hai finito le scuole
Non hai trovato lavoro
Non hai la cosa di un nano
Ma.......... oh.........
Ma c'hai il polmone di un toro

È secondario
È secondario
È secondario
È secondario

Se con Emilio non va
Non preoccuparti
È secondario
È secondario
E se con Dario non va
Non arrabbiarti
Esci con Mario
Esci con Mario

Ma ritorniamo al discorso
Che credo più ti interessa
Ai tuoi problemi di donna
Già disillusa e depressa
Ma che è successo, che hai fatto
Di quell'enorme entusiasmo?l'hai già scordato del tutto
Come il tuo ultimo orgasmo?lo so che avevi creduto
Di avere in mano il futuro
Ma tutto questo, alla fine, ti giuro...
È secondario
È secondario
È secondario
È secondario

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La Tegnoeula

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Tegnoeula di Canzoni Milanesi

Canzoni popolari Lombardia

Me regordi che on dí in la mia scoeula,

hoo veduu sgorattà ona tegneoula

tutt stremii me son miss a vosà:

– Te la chí!… Te la lí… Te la là…

La maestra, stremida anca lee,

l’ha desmiss de spiegà l’abbecce,

anca lee la dà foeura a strillà:

– Te la chí!… Te la lí… Te la là…

I fioeu sbalordii, spaventaa,

resten lí mezz minutt senza fiaa…

e poeu, tracch, tucc insemma a sbragìà:

– Te la chí!… Te la lí… Te la là…

Con la scova el va a caccia el bidell,

nun scolar tremm per ari el capell,

dandegh dent a sguagní, sbragalà:

– Te la chí!… Te la lí… Te la là…

A man dritta se sent: – Te la chí!…

A sinistra rispond: – Te la lí!…

D’ogni part l’è un tremendo tronà:

– Te la chí!… Te la lí… Te la là…

La tegnoeula giamò mezza mòrta,

la gh’ha coeur de scappà de la pòrta

E nun piangem, podend pu vosà:

– Te la chì !… Te la lí… Te la là…

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La tela del ragno

Album

È contenuto nei seguenti album:

2005 Essere o sembrare

Testo Della Canzone

La tela del ragno di Litfiba

Pericolosa è la tela del ragno
dove ogni errore è il primo e l’ultimo ma la sua predo lo ignora;
pericoloso è il sentiero nel bosco
dove ogni ombra sembra vivere e tu cammini da sola
ma se ti perdi sono al tuo fianco arrivo lontano;
Corri veloce più forte di me ma ti raggiungo nell’anima e una risposta non c’è a una domanda impossibile
corri più forte chissà dove andrai ci ritroviamo nell’anima io resto dentro di te come un’eterna conquista;
Ferma rifletti lo sguardo è nel nulla se lo attraversi trovi sempre me che non ti lascio mai sola;
calma controlli il respiro e l’affanno ti chiedi dove non mi incontrerai
e tu cammini da sola ma se ti perdi sono al tuo fianco arrivi lontano ma…
corri veloce più forte di me ma ti raggiungo nell’anima e una risposta non c’è a una domanda impossibile;
corri più forte chissà dove andrai ci ritroviamo nell’anima io resto dentro di te come un’eterna conquista;
corri
corri
pericolosa è la tela del ragno
pericoloso è il sentiero nel bosco
calma controlli il respiro e l’affanno
e tu cammini da sola
e tu cammini da sola
ma tu cammini da sola

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La tela del ragno – Metal Carter Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tela del ragno – Metal Carter

{Ritornello: Numi}
Ho mangiato tanti cuori
Che ne ho fatto indigestione e ho vomitato il mio
Mi hanno detto "mangia tutto", non rifiuto manco un pasto
E accetto la vendetta su qualsiasi piatto
Tutto torna come il ragno sulla tela
Che si avventa sulla preda che è bloccata al centro
Sù le corna, questa merda ci ipnotizza
Ma esorcizza tutti i demoni che abbiamo dentro

{Strofa 1: Metal Carter}
Cerco la soluzione camminando pe' 'ste strade
Prima che il mio fottuto tempo scade
Devo capire cosa realmente accade
Perché certe informazioni le ho occultate
Sempre più convinto di quello che faccio
Col potere della mente ti spezzo un braccio
Certe notti per stare bene basterebbe un abbraccio
Ma poi chiuso a casa m'attacco al cazzo
Vorrei stà sereno ma mi rode il culo
Costretto a fa' il duro per sentirmi più sicuro
Hai rotto il cazzo, devi andare a fare in culo
Ascolto solo rap che ti spacca il culo
Nulla in tasca, mai avuto nulla in banca
Predestinato al nulla fin dalla culla
Devo spezzare 'sta cazzo di maledizione
Devo portare al top il mio cazzo di nome

{Ritornello: Numi}

{Strofa 2: Metal Carter}
Sono impigliato in una grossa ragnatela
Un grosso ragno mi vuole per cena
Devo liberarmi da 'sta grossa ragnatela
Non voglio finì in pancia di un ragno stasera
Ancora qualcuno crede che Carter sia 'na cazzata
Finché non trova sua madre sgozzata
La mia lama affilata l'ha decorata
Sul suo collo sfogata la mia ira appagata
Vendo corpi deformi per fare grossi affari
Venti testimoni e nessuno vede che spari
Carter nuovo tiranno, cambia i giorni dell'anno
Voi teste di merda sta sterminando
Stando qui col microfono in mano
Non vorrei mai dirti "ti odio" ma solo "ti amo"
Tolgo l'acqua al tuo mulino, che ne sai cretino?
Concludo ogni concerto co' un inchino

{Ritornello: Numi}

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La telecamera del cittadino

Testo Della Canzone

La telecamera del cittadino di Franco Trincale

CON UNA TELECAMERA COMPATTA DIGITALE

ME NE VADO IN GIRO E TUTTO VO A FILMARE

ALLA STAZION CENTRALE IL DUOM LA MADONINA

TUTTA L’ITALIA BELLA CH’E’ MESSA IN CARTOLINA

MA QUANDO VO A RIPRENDERE NELLA METROPOLITANA

LA GENTE ACCALCATA O LA LUNGA FILA IN POSTA

CE SEMPRE CHI MI BLOCCA E DA QUESTA RISPOSTA

LEI QUA’ NON PUO’ FILMARE

CI VUOL L’AUTORIZZAZIONE

NEL MENTRE CHE SON SPIATO

DALLA LORO TELEVISIONE

TELECAMERE PIAZZATE

DALLE BANCHE nelle strade

E LA GENTE VIENE SPIATA

IN ATTESA ALLE “FERMATE”

TELECAMERE AGLI INCROCI

PER FILMARE NELLE STRADE

ANCHE I CRISTI MESSI IN CROCE

NELLE MACCHINE MULTATE

TELECAMERE DEL DUEMILA

NELLE POSTE CON LA FILA

DOVE VENGO QUERELATO

PER IO LI HO FILAMATO

CI PARLANO DI PRAIVISI

E DI PROTEZIONISMO

MENTRE IMPONGONO LEGGI

CHE SON PROIBIZIONISMO

LE LORO TELECAMERE

QUA E LA POSSON PIAZZARE

E OGNI CITTADINO

LO POSSONO SPIARE

MA SE LA TELECAMERA

LA USA IL CITTADIINO

TI FANNO LA QUERELA

TI PIANTONO UN CASINO

IO CHE DA CANTASTORIE

DA CRONISTA ONESTO

CHE VOLEO FILMARE

IL TORTO IL DISONESTO

LA MI SI PROIBISCE

SENZA GIUTA RAGIONE

QUESTO MIO DIRITTO

FIN DOVE NON CE SCRITTO

IL CITTADINO PUO’ESSERE

SPIATO ANCHE NEL LETTO

DA QUEL POTER PURTROPPO

DA LUI STESSO ELETTO

MA SE LUI VUOLE FILAMARE

DEL POTER LE PORCHERIE

ALLOR LE FAN SUBIRE

DENUNCE ED ANGHERIE

TI DICONO E VIETATO

TI FANNO “ARRESTA’ “

NEL MENTRE CHE TI PARLANO

DI TELELIBERTA’

DI QUEL GRANDE BORDELLO

CHE L’E’ IL “GRANDE FRATELLO” .

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La telefonata

Album

È contenuto nei seguenti album:

1974 Streaking

Testo Della Canzone

La telefonata di Loredana Bertè

Ma perché? Te ne vai?
Cosa c’è? Che cos’hai?
Ma perché? Te ne vai?
Che cos’è? Dove vai?
Ma guarda questo pazzo che se ne va
s’infila i pantaloni e mi pianta qua
se vuoi telefonare puoi farlo da qui
adesso non andare non fare così
Vieni qui? Resta qui?
Ma non potevi farlo mezz’ora prima
potevi pur pensarci questa mattina
se vuoi telefonare puoi farlo da qui
adesso non andare non fare così.

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La televisione – Bianca Atzei Feat Briga – Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La televisione – Bianca Atzei Feat Briga


Rotoliamo sul filo delle verità
Come biglie impazzite dentro a un flipper di vetro
Aspettiamo bad news come si aspetta l'avvento
E le tue sigarette sono finite da un pezzo
La tua dipendenza si è fumata il cervello
Suonano alla porta, è arrivato un coglione

Ma dimmi come si fa, come si fa
A non sbattere la testa al muro
Dimmi come si fa, come si fa
A vedere le cose con occhi indifferenti
A stare zitti, zitti, a far finta che gli altri siano trasparenti
O lasciarе che il tempo consumi le pеrsone
A non trovare un po' di coraggio
Di prendere a calci la televisione, la televisione

Solo in TV dico: "Gesù", ci sono facce che non reggo più"
Tipo qui pezzi che passano in radio
E che sembrano fatti con il Canta Tu
Tipi da bar, i virostar, meglio che faccio ricorso al Tar
Intanto i club restano chiusi ed io posso solo esibirmi in un hub
Controlla Green Pass, calano gli incassi
Sette per tavolo sono troppi, meglio se ti incastri
Dentro la tele le ragnatele, non è più il tempo delle bandiere
Levami adesso 'sto cazzo di canone dalla bolletta dell'Enel

Ma dimmi come si fa, come si fa
A cambiare la gente come cambiare canale
Dimmi come si fa
A vedere le cose con occhi indifferenti
A stare zitti, zitti, a far finta che gli altri siano trasparenti
O lasciare che il tempo consumi le persone
A non trovare un po' di coraggio
Di prendere a calci la televisione, la televisione

Voglio vedere le cose con occhi indifferenti
E non stare zitto, zitto, a far finta che gli altri siano trasparenti
A lasciare che il tempo consumi le persone
A non trovare un po' di coraggio
Di prendere a calci la televisione, la televisione
(Pa, pa-ra, pa-ra, pa, pa, pa, pa-ra-ra-ra)
(Pa, pa-ra, pa-ra, pa, pa, pa, pa-ra-ra)
La televisione
(Pa, pa-ra, pa-ra, pa, pa, pa, pa-ra-ra-ra)
(Pa, pa-ra, pa-ra, pa, pa, pa, pa-ra-ra)

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La Televisione Che Felicità – Edoardo Bennato Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Televisione Che Felicità – Edoardo Bennato

Tu sei la luce che disegna i nuovi eroi
Il tuo orizzonte è pieno di possibilità
In questa valle di lacrime e di pubblicità
Tu sei la guida sicura per ognuno di noi
Noi siamo stupidi forse tu lo sai
Per questo ci vuoi bene e non ci lasci mai!
Nel ballo della notte rullano i tamburi
La lotteria proclama i nuovi cittadini
E gli anni ottanta vanno coi loro rumori
Noi chiusi in casa mentre il mondo vive fuori...!
La televisione
Che felicità
Un programma giusto
Per ogni età
Nella solitudine
Di tutta la città
La televisione, ci salverà!
Nella tua stella luccica ognuno di noi
Tu costruisci i sogni e non deludi mai
E tutto quello che tocchi si trasforma in oro
Beati quelli che ci credono davvero!...
La televisione
Che felicità
Nuova dimensione
Della civiltà
Rotola per strada
Una verità
La televisione, ci salverà!...
Pretty pretty angel on my television
Give me new emotions to night to night to night
Music Box togheter, Dinasty forever
Driving to Flamingo Road to night to night to night...
Gli sguardi spenti e gli occhi sempre un poco assonnati
Le reazioni lente ed i sorrisi indecisi
Noi siamo stupidi forse e forse tu lo sai
Per questo ci vuoi bene e non ci lasci mai!...

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La televisiun

Album

È contenuto nei seguenti album:

1975 Quelli che…

Testo Della Canzone

La televisiun di Enzo Jannacci

La televisiun la g’ha na forsa de leun
la televisiun la g’ha paura de nisun
la televisiun la t’endormenta cume un cuiun.

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La tempesta

Album

È contenuto nei seguenti album:

1983 Eneide

Testo Della Canzone

La tempesta di Litfiba

Brano strumentale

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La tempesta – Angelo Branduardi

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La tempesta – Angelo Branduardi di Angelo Branduardi

NON C’E’ PIU’ VENTO PER NOI
TEMPO NON CI SARA’
PER NOI CHE ALLORA CANTAVAMO
CON VOCI COSI’ CHIARE
NON C’E’ PIU’ TEMPO PER NOI
VENTO NON CI SARA’
PER NOI CHE ABBIAMO NAVIGATO
QUEL MARE COSI’ NERO
MA SE LA VITA E’ TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA’
NON C’E’ PIU’ VENTO PER NOI
TEMPO NON CI SARA’
PER NOI CHE STELLE CERCAVAMO
SOTTO QUEL CIELO SCURO
SI ALZERA’ IL VENTO PER NOI
TEMPO PER NOI SARA’
IL NOSTRO VIAGGIO LA GUIDA
LA MANO DEL DESTINO
MA SE LA VITA E’ TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA’
UN VENTO POI SOFFIERA’
DENTRO LE NOSTRE VELE
QUAL E’ LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
UN VENTO POI SI ALZERA’
DENTRO LE NOSTRE VELE
PERCHE’ LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
NON C’E’ PIU’ VENTO PER NOI
TEMPO NON E’ PER NOI
CHE NELLA NOTTE SENZA LUCE
MISURAVAMO IL MARE
MA SE LA VITA E’ TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA’
UN VENTO POI SOFFIERA’
DENTRO LE NOSTRE VELE
QUAL E’ LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
UN VENTO POI SI ALZERA’
DENTRO LE NOSTRE VELE
PERCHE’ LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
MA SE LA VITA E’ TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA’

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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi

   
D G 

D A D
NON C'E' PIU' VENTO PER NOI
TEMPO NON CI SARA'
                      D9
PER NOI CHE ALLORA CANTAVAMO
CON VOCI COSI' CHIARE
                 D
NON C'E' PIU' TEMPO PER NOI
VENTO NON CI SARA'
PER NOI CHE ABBIAMO NAVIGATO
QUEL MARE COSI' NERO
MA SE LA VITA E' TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA'
NON C'E' PIU' VENTO PER NOI
TEMPO NON CI SARA'
                        D9
PER NOI CHE STELLE CERCAVAMO
SOTTO QUEL CIELO SCURO
SI ALZERA' IL VENTO PER NOI
TEMPO PER NOI SARA'
IL NOSTRO VIAGGIO LA GUIDA
LA MANO DEL DESTINO
                    D
MA SE LA VITA E' TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA'
         A
UN VENTO POI SOFFIERA'
DENTRO LE NOSTRE VELE
              G9
QUAL E' LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
         A
UN VENTO POI SI ALZERA'
DENTRO LE NOSTRE VELE
              G
PERCHE' LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
A D D9
    NON C'E' PIU' VENTO PER NOI
TEMPO NON E' PER NOI
CHE NELLA NOTTE SENZA LUCE
MISURAVAMO IL MARE
                    D
MA SE LA VITA E' TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA'
         A
UN VENTO POI SOFFIERA'
DENTRO LE NOSTRE VELE
              G9
QUAL E' LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
         A6
UN VENTO POI SI ALZERA'
DENTRO LE NOSTRE VELE
              G
PERCHE' LA ROTTA GIUSTA
SOLO IL SIGNORE LA SA
A D A                   D9
    MA SE LA VITA E' TEMPESTA
TEMPESTA ALLORA SARA'


D D9 D A D D9 D A D D9 D D9 D D9 D D9 D

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La tempesta – Gen Verde

Testo Della Canzone

La tempesta – Gen Verde di Gen Verde

Quel giorno il lago era calmo come mai
e i raggi del sole
splendevano sempre di più.
In barca quel giorno salì con gli amici suoi
“Passiamo all’altra riva”, disse Gesù
or mentre navigavano egli si addormentò.

Un turbine di vento s’abbatté,
il lago d’improvviso s’ingrossò.
Mentre la barca si riempiva d’acqua
essi non sapevano che fare.
Come, come finirà, come finirà?

“Maestro, maestro svegliati
svegliati per noi
non vedi che la barca
sta andando giù?
Svegliati per noi”

All’improvviso allor lui si alzò,
ai venti e alle onde comandò
e quando quelle si calmarono
ritornò di nuovo il sol,
ritornò di nuovo il sol.

“Gente di poca fede
ero sempre qui con voi
perché avete paura?
Ero sempre qui con voi

Dov’è la vostra fede?
Ero sempre qui con voi
Perché ancora temete?
Sempre sarò con voi
Sempre sarò con voi”

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La Tempesta – Roberto Carlos Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tempesta – Roberto Carlos

{Hook}
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà

{Verse 1}
Il mio amore è come il tempo
Quando piove non c'è più
Quando invece si fa bello
Torna sempre accanto a me
Io mi sveglio alla mattina
Con il cuore la paura
E mi affaccio alla finestra
Per vedere cosa fa

{Bridge}
Come mai che piove sempre
Cosa fa la tramontana
Non capisce che il mio amore se ne va

{Hook}
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà

{Verse 2}
Stare in casa ad aspettare
Con un fiore nella mano
Quando sai che non lontano
Una donna cerca te
E morire dalla voglia
Di baciarla sulla bocca
Quella bocca che nessuno
Ha saputo amare mai

{Bridge}
Come mai che piove sempre
Cosa fa la tramontana
Non capisce che il mio amore se ne va

{Hook}
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà

{Verse 3}
Datemi una rosa che nel sole fiorirà
Datemi un amore che nel fuoco brucerà
Datemi la sabbia che è un deserto che non so
Ma la pioggia, ma la pioggia, quella no

{Hook}
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà
La tempesta è già finita
E l'azzurro tornerà

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La tempesta – Tre allegri ragazzi morti

Album

È contenuto nei seguenti album:

2001 Il principe in bicicletta

Testo Della Canzone

La tempesta – Tre allegri ragazzi morti di Tre allegri ragazzi morti

Anni spesi a preparare
un futuro da manuale
a controllare il sangue
a farsi analizzare

anni a scuola ad imparare
le maniere giuste
e a controllare che le mani
siano sempre al loro posto

anni spesi a preparare
un futuro da manuale
senza sapere che
sta arrivando la tempesta

e lei non lo sa
non conosce il nome
e lei non lo sa
che dopo la tempesta niente sara’ uguale

Anni spesi a preparare
un futuro da manuale
senza sapere che
sta arrivando la tempesta
anni ad allenare il corpo
a non farsela scappare
l’occasione che arriva
senza ritornare

e lei non lo sa
non conosce il nome
e lei non lo sa
che dopo la tempesta niente sara’ uguale.

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La tempesta – Tre allegri ragazzi morti Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tempesta – Tre allegri ragazzi morti

Anni spesi a preparare
Un futuro da manuale
A controllare il sangue
A farsi analizzare

Anni a scuola ad imparare
Le maniere giuste
E a controllare che le mani
Siano sempre al loro posto

Anni spesi a preparare
Un futuro da manuale
Senza sapere che
Sta arrivando la tempesta

E lei non lo sa
Non conosce il nome
E lei non lo sa
Che dopo la tempesta niente sara' uguale

Anni spesi a preparare
Un futuro da manuale
Senza sapere che
Sta arrivando la tempesta
Anni ad allenare il corpo
A non farsela scappare
L'occasione che arriva
Senza ritornare

E lei non lo sa
Non conosce il nome
E lei non lo sa
Che dopo la tempesta niente sara' uguale

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La tempesta è in arrivo – Afterhours Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La tempesta è in arrivo – Afterhours

La tempesta è in arrivo
Riesci a sentirlo?
Quel che credevi raccolto
Arriva un vento a strapparlo
Non puoi più decidere come sarai
Non puoi più decidere cosa sarai
La tua terra perfetta
Che non sai abitare
Verrà umiliata e distrutta
Sarai obbligato a lottare
Non puoi più decidere come sarai
Non puoi più decidere come sarai
Quale pazzo aspetta tanta oscurità
Per riconoscere se stesso?
Non puoi più decidere
Non puoi più decidere cosa sarai
La tempesta è in arrivo
Nessun compromesso
Gli insetti stanno scappando
Ognuno pensi a se stesso

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La Tempête – Bigflo & Oli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tempête – Bigflo & Oli

N'aie pas pitié des morts, Harry, aie pitié des vivants, et par-dessus tout de tous ceux qui vivent sans amour

[Bigflo & Oli:]
Autour de nous je sens que ça monte, c'est fou quand on part de rien
La mode c'est de faire du mal moi j'ai pas honte de faire le bien
Nos salles se remplissent, je vois que les leurs se vident
Les jolies filles oublient souvent qu'avec le temps les visages se rident
Pas prendre la grosse tête, un jour tout peut lâcher
J'ai vu des ex-superstars taffer au supermarché
Continue, ne lâche pas et un jour tu perceras
J'ai vu des caissiers qui méritaient d'être des superstars
Tu veux te moquer de ma tête et de mon corps dans ton texte
Frère, j'suis plus au collège, j'en ai fini des complexes
Et je sais qu'ça t'embête mais on s'en tape on s'entête
Avant c'était le Rap, envoyez la tempête, Biggie

[Bigflo:]
Et quand je prends le mic, on me dit souvent "qu'est-ce tu fous là?"
Tu dis qu't'es pas raciste tu différencies black et toubab
Tu trouves que j'suis pas cool ma poule je peux pas t'en vouloir
Car je suis le premier MC diplômé de l'école de Poudlard
Cette année les deux frères vont tout casser, les autres MCs sont dépassés
Leurs albums sont déclassés, ouais c'est chaud
Parait que je suis moche, dégueulasse et pas beau
Mais sache que j'échangerai jamais ta gueule contre mon flow
Bigflo, j'ai plus de flow qu'une jarre, j'ai plus de flow qu'une mare
J'ai plus de flow que ton flow, mais qu'est ce qu'il t'faut, connard?
J'broie du noir j'ai l'impression d'être Batman
Tu peux dire que t'aimes pas mon rap, tu peux pas dire que j'rappe mal
Et on part à l'attaque des bacs, on évite les balles
On débarque, on décale les macs, on éclate les barrages
A l'écart de ce rap, la dalle nous donne du courage à nos mic'
Tout le monde à terre, plus de flow qu'un putain de Canadair
Tu dis: "ça sert à rien de rapper vite" parce que tu sais pas le faire
On était rien on partira en légende
J'suis une souris qui envoie les éléphants, la trompe entre les jambes
A trente ans t'insultes mon petit frère j'essaie de pardonner
J'vais leur donner l'amour que leur mère ne leur a pas donné
Certains essaient de nous faire du mal mais bon dans le fond c'est pas terrible
Tu te moques parce que j'suis petit, mais il y a rien de plus dangereux qu'une bactérie
Tu penses qu'y a que Paname, c'est marrant, c'est pathétique
Avec ta weed tu planes mais c'est quand que t'atterris?
Tu veux qu'je fasse de la trap, que j'allonge toutes les fins de mes phrases, pour faire classe
Que je fasse des trucs avec mes doigts... *ronflement*
Moi j'ai rien à prouver, tu peux me trouver, à faire des fournées, toute la journée
Ca me dégoute ils veulent des sous, que je fasse de la bouse comme "Fous ta cagoule!"
Le seul truc que t'attends, c'est de me voir sauter
Mais si la balle est dans ton camp c'est que le flingue est de mon côté
On se croise en concert
Ils nous ont sous-estimés, comme un rhume qui se transforme en cancer
C'est ouf, ouais c'est dingue tout ce qui nous arrive
Toulouse, longtemps qu'personne représentait ma ville
Merci à vous les potos, bien sûr aussi à toutes les filles
On parle jamais assez de vous dans tous nos morceaux
Une chambre, un stylo et la passion de deux frères
Donc si on y arrive, toi aussi tu peux l'faire
Et le hip-hop, je l'ai saigné, au moins on va essayer
Et j'repense à tous les MCs qui nous ont précédés
Nous on va jamais céder et si tu veux nous aider
Au lieu d'acheter une pizza achète mon CD

10 points pour Gryffondor
Oli

[Oli:]
Au royaume des aveugles, le roi est un aveugle
Qui dit aux autres aveugles qu'il voit
"Oli, t'y arriveras jamais", on me l'a dit 500 fois
Par chance mon rappeur préféré a le même sang que moi
Apprenti face aux anciens, j'suis rien qu'un inculte
Dans c'monde où être gentil devient une insulte
Je garde mes proches et mes valeurs sous scellé
Un public en or qui supporte et force la porte sur l'CD
Depuis tout petit on écrit et on bouscule le destin
Et là où tout s'complique, c'est quand tout le monde dit "reste simple"
Certains rêvent de nous voir fondre au premier rayon
Mais leurs bâtons dans les roues sont devenus nos crayons
Mon album est une essence, ils m'ont pas cru, c'était blessant
J'ai pris mes larmes j'ai pris mes doutes, j'ai pris l'temps d'en faire de l'essence
Putain j'te jure j'ai eu la rage, devant ces sales chiens
Quand j'rappe ce couplet j'crache du sang, et c'est pas l'mien
Pas capable de rapper vite, donc tu dis que ça sert à rien
Ils ont tous refusé l'feat, après l'album on verra bien
De toute façon si je pose avec quelqu'un c'est soit Bigflo soit Michael
A chaque ligne, j'imagine leur vieille mine, leur sale gueule
A leur âge ils insultent nos daronnes
"Le rap c'était mieux avant", avant que je comprenne leurs paroles
Tu sens qu'c'est lourd et tu peux pas le nier d'un coup
Mon père m'a dit: ''t'inquiète si on t'déteste, c'est qu'on t'a aimé un jour''
Et j'rappe tous les jours, mais c'est pas tous les jours que j'écris un couplet que j'pourrais rapper tous les jours
Je viens claquer toutes les joues
Et j'prends de la force à tous les coups
Et si j'disparais sous écrous, du MC taré souvenez-vous
Que l'homme est dangereux entre grandeur et folie
Et si on m'bute pour une phrase, #JeSuisOli
Ici, les sales cons font salle comble
Facile de parler d'la rue quand tu la regardes de ton balcon
Marre des MCs alcoolos, loin comme Apollo, j'gratte et j'rappais en solo, eux s'battaient pour les sales polos Ralph, je tacle pas mollo, gratte comme un intello qu'on baffait en colo, revenant plus tard avec une batte que l'on va fanculo gars
Ils nous exploitent, il y pas de taff, juste un tas d'aigreur
Et qui est le plus pris pour un con? Le manche à balai ou le balayeur?
Je les entends tous pester
Sale époque, les uns contre les autres, venez on arrête de s'détester
J'écris avec le cœur et les tripes
Eux font des égotrips en chœur
J'attends qu'un as de cœur me pique
Depuis le départ, on évite les balles des types pas nets
Les pieds sur terre je vends mon album sur une autre planète
Oli

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LA TENEREZZA ’93 – Riccardo Fogli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
LA TENEREZZA '93 – Riccardo Fogli


È la tenerezza che ci fa guarire​
Sai figliolo mi emoziono un po'​
Ti chiedo scusa delle mie promesse​
Delle foto di quegli anni là
È che sentirsi soli in questi tempi​
Questo mare ghiacciato fa battere i denti​
Dal dolore dal futuro rubato​
Dall'amore che si è dimenticato (di te)

È la tenerezza che ci fa guarire​
Profonde rughe che si incrociano​
Strade piene di malinconie​
Sogni e promesse si allontanano

È che sentirsi soli in questi tempi​
Di poca musica, di balli lenti​
Di pochi amori che ci fanno innamorare​
Di pochi anni da ricordare

È il tuo sorriso che ci può salvare​
Il tuo coraggio di sapere amare​
Nei tuoi occhi grandi pieni di speranza​
Senza paura con l'incoscienza

il tuo sorriso che ci può salvare​
Il tuo coraggio di sapere amare​
Nei tuoi occhi grandi pieni di speranza​
Di speranza

Scusami figliolo​
Scusami se ti telefono cento volte al giorno​
Scusami anche per questo mondo triste, violento e prosciugato che vi abbiamo lasciato​
Sono vecchio ma non sono rincoglionito, figliolo​
Darei il mio sangue per la tua felicità​
Per darti un mondo migliore ma chissà​
Forse solo Dio può farlo​
Ma lui ha tante cose da fare, non lo possiamo disturbare​
Lo so, lo so che sei incazzato per questo mondo malato​
Ma per favore figliolo​
Rispondi al telefono che sono in pena​
Ti voglio bene​
Ci vediamo questa sera a cena

È il tuo sorriso che ci può salvare​
Il tuo coraggio di sapere amare​
Nei tuoi occhi grandi pieni di speranza​
Senza paura con l'incoscienza

È il tuo sorriso che ci può salvare​
Il tuo coraggio di sapere amare​
Nei tuoi occhi grandi pieni di speranza​
Di speranza

È che sentirsi soli in questi tempi​
Questo mare ghiacciato fa battere i denti​
Dal dolore, dal futuro rubato​
Dall'amore che si è dimenticato (di te)

È il tuo sorriso che ci può salvare​
Il tuo coraggio di sapere amare​
Nei tuoi occhi grandi pieni di speranza​
Senza paura con l'incoscienza

È il tuo sorriso che ci può salvare​
Il tuo coraggio di sapere amare​
Nei tuoi occhi grandi pieni di speranza​
Di speranza

È la tenerezza che ci fa guarire​
Sai figliolo mi emoziono un po'​
Ti chiedo scusa delle mie promesse​
Delle foto di quegli anni là

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La tentazione di esistere

Album

È contenuto nei seguenti album:
1992 Cambiano le cose

Testo Della Canzone

La tentazione di esistere di Fausto Rossi

(Fausto Rossi)

Per ogni giorno perduto
e gli occhi in un solo colore
a volte sento la vita
come un attimo ancora

Potrei svanire e poi tornare
e poi svanire e poi tornare
appare ogni tanto la luna

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La teoria del dirsi addio – Dagma Sogna Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La teoria del dirsi addio – Dagma Sogna

La teoria del nostro dirci addio
È stata piena di parole mute
Soffocando in un abbraccio anche i silenzi
Perché le lacrime son solo imbarazzanti

La teoria del nostro dirci addio
Siam stati bravi a ricordarci il bene
Che ad urlarsi rabbia e rancore
Abbiam già speso abbastanza ore

La teoria del nostro dirci addio
Ti immagino già più felice con un altro
Che forse è bravo anche più di me a starti accanto

E resti sempre quel pensiero
Che non lascia spazio a una realtà
E resti sempre quel sentiero
Che ho percorso molte vite fa
E che non sa più se mai avrà
Una meta

(..)

La teoria del nostro dirci addio
Montagne di vestiti da spostare
Per fare posto negli armadi a un po' di male
Che poi li chiudi e non ci devi più pensare

E resti sempre quel pensiero
Che non lascia spazio a una realtà
E resti sempre quel sentiero
Che ho percorso molte vite fa
E che non sa più se mai avrà
Una meta

La teoria noi la impariamo a suon di pratiche sbagliate
Per terra tra i vestiti di un disordine mentale
Le immagini di noi intenti ad imparare
Che troppe volte amare è saper lasciar andare

Nella teoria del nostro dirci addio
All'atto pratico finisce tutto quanto
Nemmeno un urlo mentre varchi quella soglia
Perché di farsi male no non c'è più voglia
E nella pratica del nostro addio
C’è più amore di chi si chiama amore
Perché lasciarsi andare sa di errore
Almeno quanto è stato il troppo dare

E resti sempre quel pensiero
Che non lascia spazio a una realtà
E resti sempre quel sentiero
Che ho percorso molte vite fa
E che non sa più se mai avrà
Una meta

Nella teoria del nostro dirci addio
Non è difficile guardare la tua schiena

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La teoria del puntino – Vittorio Poli Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La teoria del puntino – Vittorio Poli


(è che se poi ci ragiono non mi esce nulla, quindi te lo dico così, semplice)

La teoria del puntino mi dice che
Non possiamo percorrere tutte le strade
Sono 400.503
Dimmi tu, come fare?

La teoria del puntino mi dice che
Se tu sei fatta davvero per me
Mi perdonerai ogni minimo sbaglio
Anche se sono 8.104

Ma dove sei? Cosa fai?
Dimmi cosa vuoi da me?
No, tu non vuoi niente
Lo ricordo sempre, sempre, sempre

Non so cancellare questa
Voglia di disegnare
Quella linea sottile che poi
Mi riporta da te
Che sei

Il puntino più bello del mondo
Del mondo, del mondo
Il puntino più bello del mondo
Del mondo, del mondo

(dai, lascia stare)
La teoria del puntino mi dice che
Se qualche volta si chiude una porta
Si apre un'ascensore
Che fa il giro del mondo
In due ore sole

La teoria del puntino mi dice che
Percorrendo il mondo
Fai un bel girotondo
Passando per l’Africa, l'India
L'Australia, il Giappone
Tutti sul groppone con me
{Pre-Ritornello}
Ma ora dove sei? Ma cosa fai?
Dimmi cosa vuoi da me?
No, tu non vuoi niente
Lo ricordo sempre, sempre, sempre

Non so cancellare questa
Voglia di disegnare
Quella linea sottile che poi
Mi riporta da te
Che sei

Il puntino più bello del mondo
Del mondo, del mondo
Il puntino più bello del mondo
Del mondo, del mondo

Ma ora con dove sei? Cosa fai?
Quante volte mi hai detto:
“Non me ne andrò mai”
E adesso che fai?
Guardi Cattelan su Sky
Ma tu sei il puntino più bello del mondo
E non pensare non mi sia accorto
Che su 400.503 strade
Io sono su quella che va
Dritta verso di te

Oh oh, io sono su quella che va
Dritta verso di te
Oh oh, io sono su quella che va
Dritta verso di te
Oh oh, io sono su quella che va
Dritta verso di te

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La teoria delle stringhe – The Zen Circus Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La teoria delle stringhe – The Zen Circus

{Strofa 1}
Non per denigrare il disegno universale del tuo Dio
Ma alla fine della fiera potrei anche essere io
Il metodo scientifico non mente
Una teoria è vera fino all'esperimento invalidante
Pensa al bosone di Higgs o alla teoria delle stringhe
All'antimateria o al mistero della sfinge
Più semplice: tu pensa ad una porta
Come attraversarla senza prima averla aperta

{Ritornello}
Sono un animale consapevole del male
Evoluto quanto basta per poterlo evitare
Perché, perché, perché non c'è
Una teoria che riesca a farmi fare a meno di te

{Strofa 2}
Vivi e senzienti
Mammiferi coi guanti
Occidentali ed orientali
Scimmie senza peli
Bianchi e neri
Femmine e maschi
Effemminati, effemaschiati
Vecchi e giovani aitanti
Stupidi ed intelligenti
Non fa grande il test d'ingresso
Non è merito la vita
Ci regala chi respira l'aria di questo pianeta

{Ritornello}
Sono un animale consapevole del male
Evoluto quanto basta per poterlo evitare
Perché, perché, perché non c'è
Una teoria che riesca a farmi fare a meno di te

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La Tequilera – Lila Downs Testo della canzone

Il Testo della canzone di:
La Tequilera – Lila Downs

Borrachita de tequila
Llevo siempre el alma mía
Para ver si se mejora
De esta cruel melancolía

Aaaaaay...

Por ese querer
Pos', qué le'de hacer?
Si el destino me lo dió
Para siempre padecer

Como buena Mexicana
Sufriré el dolor tranquila
Al fin y al cabo mañana
Tendré un trago de tequila

Aaaaaay...

Por ese querer
Pos', qué le'de hacer?
Aunque me haya traicionado
No lo puedo aborrecer

Me llaman la tequilera
Como si fuera de pila
Porque a mi me bautizaron
Con un trago de tequila

Aaaaaay...

Ya me voy mejor
Pos', qué hago yo aquí?
Disque por la borrachera
Dicen todo

Lo perdí

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La Teresina

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Teresina di Bambini

Francesca Bernardi e Antonio Marchesini
(Trapani – Martelli)

Teresina – formichina
Si alza presto la mattina,
Quante cose deve fare…
Riposare mai non può!

Corre qui… corre lì…
Sempre in moto tutto il dì!
Chi lo sa… chi lo sa…
Tutto il giorno cosa fa!

La Teresina ogni mattina
Deve lavare, deve stirare,
Duemila stanze deve pulire,
Duemila calze deve cucire,
Duemila letti deve rifare,
Duemila piatti deve lavare,
La poverina quando vien notte
Con le ossa rotte a letto va…!

La poverina quando vien notte
Con le ossa rotte a letto va…!

Disse il grillo: «Teresina
Questa vita non puoi fare!
Pianta tutto… lascia andare…
Vieni a vivere con me!»

Per un po’… per un po’…
Teresina disse «No!»
Ma finì… ma finì…
Che quel no divenne un sì…

La Teresina ogni mattina
Può riposare quanto le pare:
Solo due stanze deve pulire,
Solo due calze deve cucire,

Solo due letti deve rifare,
Solo due piatti deve lavare,
Ma Teresina non è felice,
Il cuor le dice: torna laggiù…!

Ma Teresina non è felice,
Il cuor le dice: torna laggiù…!

Teresina è pentita:
Non le piace quella vita!
Preferisce lavorare,
Stare in ozio non le va.

È tornata a casa sua
E duemila cose fa…
Canta sempre tutto il giorno
E felice a letto va…!

E felice a letto va…!
Teresina – formichina
Che bei sogni farà!

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La Teresita

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La Teresita di El Luisin tassista

Musica di V. Pinotti

L’è questa la mia stòria,

dal dì che son nassuda

sui spond del bell “Rio Grande”

ch’el bagna Pòrta Cicca:

tutta de pizz vestida

in gesa sù l’altar

m’hann battezzaa Teresa

Dolores del Pilar.

E poeu quand son cressuda,

coi fioeu sù la linghera

giugavom tucc insèma,

per nun l’era mai sera

e intanta me vosaven:

Sù balla Teresita

la linda mochachita

incantadora ti te see!

Olè olè olè olè olè!

Mi Teresita, strengiuda in vita,

la bocca fresca come on fior de piperita,

gh’hoo la mantiglia a la caviglia,

balli estanòce on paso dòble milanes.

Cont i ghitar e i mandolin

e on cavaliero col capell cont el coin.

Naccher che ciòcchen sòtta la luna

besame amor milanesito, olè olè!

Miguel che in de l’arèna,

di tòr l’era el tòrero

on dì lù el m’ha stregada

d’amòre fòrestero;

el m’ha portaa a Siviglia

e lì ‘stoo brutt brigant

cont ona ròsetera

a l’è scappaa d’incant.

Con tanta nostalgia,

ormai abandonada

ai cà de la mia via

inscì mì son tornada,

e a la tarde de la sera

olè! Mi voo in balera

cont ona roeusa in bocca

e de la Spagna ghe n’hoo assee!

Olè Olè olè olè olè!

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La terra da giovane

Album

È contenuto nei seguenti album:

Testo Della Canzone

La terra da giovane di Acustimantico

stringo un patto con te
tu che bussi alla porta
e con tempeste di tuoni
sottovoce mi chiami
stringo un patto con te
presto ascolto al tuo canto
strappo il tuo sacro cuore
alla mia distrazione
faccio salti mortali
fondo un regno sul niente
compio un’acrobazia
ora sono un serpente
striscio indietro nel tempo
fino a un tempo remoto
quando il sogno era in grembo
ed ancora più indietro
vesto ali di insetto
posso sbatterle forte
volo al posto in cui vivi
fosse anche su marte
tu sei la terra da giovane
seguo le impronte che lasci
tu sei la terra da giovane
oscuramente rinasci
uso il solco più stretto
scrivo un verso già scritto
e rinnovo l’arcano
di tenerti per mano
stringo un patto con te
non mi dire che è tardi
anche se solo un giorno
stringo un patto in eterno
tu sei la terra da giovane
seguo le impronte che lasci
tu sei la terra da giovane
oscuramente rinasci

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La terra da lontano – Fiorella Mannoia

La terra da lontano – Fiorella Mannoia canzone pubblicata per la prima volta nell’anno 2016

Combattente Tutte le canzoni dell’album

Combattente

Guarda la pagina artista di Fiorella Mannoia o naviga nella categoria Fiorella Mannoia

Testo della canzone: La terra da lontano – Fiorella Mannoia

In fondo al testo trovate il video della canzone

La terra da lontano – Fiorella Mannoia Testo:

(Ivano Fossati, Fiorella Mannoia)

Vedo la terra da lontano
è così piccola da stare in una mano
azzurra come gli occhi di un bambino
sospesa al respiro del destino
La vedo misteriosa come un segreto mai svelato
e tanto bella da tagliare il fiato
immersa nei desideri espressi
da noi viaggiatori erranti

Che abbiamo l’anima sempre in guerra
così come la terra
abbiamo in lato oscuro abitato da fantasmi
e un lato che riluce d’amore
e fa tremare il cuore di bellezza
e la bellezza scaccia ogni dolore…
E guardo i tuoi occhi da vicino
così grandi da riempire la mia vita
e azzurri come il cielo del mattino
capaci di guarire ogni ferita
E mi perdo nell’incanto del tuo viso
tanto piccolo da stare in una mano
che si apre alla luce di un sorriso
e risplende anche se visto da lontano
Se è vero che ogni luce ha la sua stella
che brilla e ci illumina il cammino
noi proviamo ad inseguire quella
che forse cambia il corso del destino…
Vedo la terra da lontano… si
è così piccola, da stare in una mano
azzurra come gli occhi di un bambino
e sospesa al respiro del destino.

[nextpage title=”Accordi per chitarra”]

Accordi


            
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La terra degli aquiloni

Album

È contenuto nei seguenti album:

2011 La terra degli aquiloni

Testo Della Canzone

La terra degli aquiloni di Mango

E risale il mio controtempo
nella terra degli aquiloni
sento di farti male adesso
perchè adesso è il dolore

E risale il mio controtempo
nella terra degli aquiloni
dove restano i miei pensieri su
un accordo minore

E ritornano le incertecce
fanno fuori le ore
sorprendendomi come sempre
ubriaco d’amore
le parole hanno sempre senso
vengon fuori da sole
appartengono all’universo
come spesso il dolore

Ti ho sentito come un ricordo
e in un ricordo ti ho perso
tanto che adesso è forse tardi
per i ripensamenti
e risale il mio controtempo
nella terra degli aquiloni
mentre tu camminavi forte
io cadevo d’amore
io cadevo d’amore

La tristezza è una cosa seria
va d’accordo col cuore
nella terra degli aquiloni
ha parecchio da fare
come se la tristezza stessa
si doppiasse da sola
rotolasse come una mela
lungo il lato che muore

Qualche volta le sensazioni
sono ad un passo dal dire
e raccontano del maltempo
figlio del malumore
faccio un patto con la mia vita
nel cambiarmi la storia
affinchè le mie debolezze scappino via dal cuor

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