Celebrerò il Signore, perché è buono; perché eterna è la sua misericordia; mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza.
RIT.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo. Dona, Signore, la tua salvezza, dona, Signore, la tua vittoria.
RIT.
Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; veri e giusti sono i suoi giudizi. Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi.
RIT.
Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio l’Onnipotente. Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a lui gloria. Sono giunte le nozze dell’Agnello, la sua sposa è pronta.
RIT.
Sia gloria al Padre, sia gloria al Figlio e allo Spirito Santo, com’era nel principio, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
RIT.
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Il Testo della canzone di:
Cantico Dell'osteria – FFD
Datemi un algando una qualunque oristeria un paio di bicchieri e gia mi sento a casa mia Questa sera vado a bere a far casino in compagnia per seguire il mio destino questa è la retta via Basta che ti siedi a tavolino e bevi vino, fallo fino a quando non ti accorgi che è mattino Urlano i fastidiosi birra ohi e divertimento anche se collassi rosi questo è il mio comandamento Lalalalalallalalalalalallalalalalalala lalalalalallalalalalalallalalalalalala Voglio continuare a bere sono un poco preoccupato o paura di non essere abbastanza ubriaco Aspettatemi un momento adesso vengo anch'io a ballar rovesciare i tavolini senza farmi delle bare Non occorrono le luci, tubi e le polverine non riusciamo a divertirci stando dentro le cantine Dimmi se mi sbaglio amico butta quella porcheria ti rovina il cervello e uccide la tua allegria Lalalalalallalalalalalallalalalalalala lalalalalallalalalalalallalalalalalala Iau!!!!!!! iaiau!!!!!! Lalalalalallalalalalalallalalalalalala (x 6 volte) Iau!!!!!! clap clap clap!!!!
(Grazie a Erdoch per questo testo)
Ecco una serie di risorse utili per FFD in costante aggiornamento
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Accordi
do la- fa- mi- fa sol do
Dolce è sentire come nel mio cuore
la- sol fa mi- la- re- 7 sol
ora umilmente sta nascendo amore;
do la- fa- mi- fa sol do
dolce è capire che non son più solo
la- sol fa mi- la- re- sol do mi-
ma che son parte di un’immensa vita
la- fa- do fa fa- do mi-
che generosa risplende intorno a me:
la- fa- do fa fa- sol do
dono di Lui del suo immenso amore.
Ci ha dato il cielo, e le chiare stelle,
fratello sole e sorella luna,
la madre terra, con frutti, prati e fiori,
il fuoco, il vento, l’aria e l’acqua pura.
la- sol fa mi- la- re- sol do mi-
Fonte di vita per le sue creature:
dono di Lui, del suo immenso amore,
dono di Lui, del suo immenso amore.
Sia laudato nostro Signore
che ha creato l’universo intero;
sia laudato nostro Signore
noi tutti siamo sue creature:
dono di Lui del suo immenso amore,
beato chi si converte in umiltà.
Cantico delle creature (Fratello sole sorella luna) di Liturgica e Sacra
(di San Francesco di Assisi – 1224)
Dolce è sentire come nel mio cuore
ora umilmente sta nascendo amore;
dolce è capire che non son più solo
ma che son parte di un’immensa vita
che generosa risplende intorno a me:
dono di Lui del suo immenso amore.
Ci ha dato il cielo, e le chiare stelle,
fratello sole e sorella luna,
la madre terra, con frutti, prati e fiori,
il fuoco, il vento, l’aria e l’acqua pura.
la- sol fa mi- la- re- sol do mi-
Fonte di vita per le sue creature:
dono di Lui, del suo immenso amore,
dono di Lui, del suo immenso amore.
Sia laudato nostro Signore
che ha creato l’universo intero;
sia laudato nostro Signore
noi tutti siamo sue creature:
dono di Lui del suo immenso amore,
beato chi si converte in umiltà.
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Accordi
do la- fa- mi- fa sol do
Dolce è sentire come nel mio cuore
la- sol fa mi- la- re- 7 sol
ora umilmente sta nascendo amore;
do la- fa- mi- fa sol do
dolce è capire che non son più solo
la- sol fa mi- la- re- sol do mi-
ma che son parte di un’immensa vita
la- fa- do fa fa- do mi-
che generosa risplende intorno a me:
la- fa- do fa fa- sol do
dono di Lui del suo immenso amore.
Ci ha dato il cielo, e le chiare stelle,
fratello sole e sorella luna,
la madre terra, con frutti, prati e fiori,
il fuoco, il vento, l’aria e l’acqua pura.
la- sol fa mi- la- re- sol do mi-
Fonte di vita per le sue creature:
dono di Lui, del suo immenso amore,
dono di Lui, del suo immenso amore.
Sia laudato nostro Signore
che ha creato l’universo intero;
sia laudato nostro Signore
noi tutti siamo sue creature:
dono di Lui del suo immenso amore,
beato chi si converte in umiltà.
Altissimo Onnipotente bon Signore tue so’ le laude, la gloria et omne benedictione. A Te, solo Altissimo se confanno et nullo homo è digno Te mentovare.
Laudato si’ mi’ Signore con tutte le tue creature e spetialmente messer lo frate sole, lo qual’è iorno e allumini per lui, et ellu è bello cum gran splendore, de Te Altissimo ha significazione.
Laudato si’ mi’ Signore per sora luna e per le stelle, per frate vento per aere et omne tempo con cui tu dai a noi sustentamento. Per sora acqua, umile et casta, per frate foco robustoso et iocundo.
Laudato si’ mi’’ Signore per sora nostra madre terra la quale ci sostenta e ci governa, ci dona frutti e fiori ed erba; per chi perdona per lo tuo amore, per chi sostiene infermità, tribolazione.
Laudato si’ mi’ Signore per sora morte corporale, da cui null’omo vivente può scampare. Ma guai a chi troverà nelli peccati! Beati quelli che troverà nelle santissime tue voluntate.
Laudate et benedite et rengratiate il mio Signore, servite a Lui cum grande umilitate. Laudate il mio Signore. =============================== Angelo Branduardi
A te solo Buon Signore Si confanno gloria e onore A Te ogni laude et benedizione A Te solo si confanno Che l’altissimo Tu sei E null’omo degno è Te mentovare Si laudato Mio Signore Con le Tue creature Specialmente Frate Sole E la sua luce Tu ci illumini di lui Che è bellezza e splendore Di Te Altissimo Signore Porta il segno Si laudato Mio Signore Per sorelle Luna e Stelle Che Tu in cielo le hai formate Chiare e belle Si laudato per Frate Vento Aria, nuvole e maltempo Che alle Tue creature dan sostentamento Si laudato Mio Signore Per sorella nostra Acqua Ella è casta, molto utile E preziosa Si laudato per Frate Foco Che ci illumina la notte Ed è bello, giocondo E robusto e forte Si laudato Mio Signore Per la nostra Madre Terra Ella è che ci sostenta E ci governa Si laudato Mio Signore Vari frutti lei produce Molti fiori coloriti E verde lerba Si laudato per coloro Che perdonano per il Tuo amore Sopportando infermità E tribolazione E beati sian coloro Che cammineranno in pace Che da Te Buon Signore Avran corona Si laudato Mio Signore Per la Morte Corporale Chè da lei nesun che vive Può scappare E beati saran quelli nella Tua volontà che Sorella Morte non gli farà male
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Il mio cuore esulta nel Signor, la mia fronte s’innalza, grazie al mio Dio, perché godo dei suoi benefici, non c’è santo come il Signor.
Non vi siano discorsi superbi, né arroganza sulla vostra bocca; il Signore è il Dio che sa tutto, le sue opere sono eterne.
L’arco dei forti si è spezzato, ma i deboli son pieni di vigore. Sette volte la sterile ha partorito e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa vivere e morire, il Signore abbassa ed esalta. Solleva il misero dalla polvere e gli assegna un trono di gloria.
Al Signore appartiene la terra, sui passi dei giusti egli veglia. Ma gli empi svaniscono nelle tenebre, il Signore sconfigge i nemici.
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Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno con amore ed umiltà potrà costruirlo.
Se davvero tu saprai vivere umilmente più felice tu sarai anche senza niente.
Se vorrai ogni giorno con il tuo sudore una pietra dopo l’altra in alto arriverai.
Nella vita semplice troverai la strada che la calma donerà al tuo cuore puro.
E le gioie semplici sono le più belle sono quelle che alla fine sono le più grandi. Dai e dai ogni giorno con il tuo sudore una pietra dopo l’altra in alto arriverai.
Vivi puro e libero non avere fretta con la gioia un grande amore questo è ciò che conta.
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{Strofa 1} Dovrei pensare solo a cose che poi posso realizzare in una sola giornata Perché se vado a dormire, il giorno dopo mi sveglio e già penso a un'altra cazzata Forse è solo per fare un po’ ballare questa mia vita inchiodata Vorrei che una sveglia mi dicesse quando devo alzarmi per lavarmi e andare a lavoro Così che quando non so che fare, almeno, vaffanculo dai, ci pensano loro Giusto solo per fare riposare questa mia testa stancata I sogni sono solidi nei pensieri che ti sembrano davvero tutti così facili Poi quando inizi a metterci i mattoni, per paradosso, diventano più fragili
{Ritornello} Vivo in un cantiere, tra cemento e macerie Tra fili scoperti e fogli con dei progetti E stai attenta se capiti sotto la gru Può darsi qualcosa cada giù La mia vita è un cantiere Tu vieni a vedere Attorno c'ho solo vecchi Mi parlano senza denti Ma la notte mi arrampico sopra la gru Solo per sputare in testa a tutti
{Strofa 2} Dovrei scegliere una strada e andare dritto Fino a quando non finisce in un mare E poi arrivato lì dovrei nuotare in quella merd... melma che c'è tra il dire e il fare Perché a nuotare in acque dolci poi alla vita manca un poco di sale Amore mio, ti prego guarda bene che, sai, ti sei messa insieme ad un uomo in-completo Elegante, col fiocchetto e il doppiopetto Perché ho in progetto di sposarti in segreto Così, a caso, per creare un mistero a questa vita arrogante I sogni son desideri, i miei sono cantieri Pieni di porte e zeppi di angoli bui Ma non ti preoccupare Leggi la scritta “Stiamo lavorando per voi”
{Ritornello} Vivo in un cantiere, tra cemento e macerie Tra fili scoperti e fogli con dei progetti E stai attenta se capiti sotto la gru Può darsi qualcosa cada giù La mia vita è un cantiere Tu vieni a vedere Attorno c’ho solo vecchi Mi parlano senza denti Ma la notte mi arrampico sopra la gru Solo per sputare in testa a tutti
Ecco una serie di risorse utili per Andrea Pula in costante aggiornamento
Se si potesse cambiare il mondo, Betlemme tornerebbe ancora Angeli negri in girotondo, donne in amore che cantano Lungo le strade del porto Chiara cantava, cantava così: Dammi una voce che grida che vada lontano fino a giungere a lui. Io si l’amerei fino a quando nel rosso del sole mi dirà “Sono tuo” Chiara cantava così: Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’. Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’. Se si potesse cambiare il mondo fiori di nuvole raccoglieremo Sogni dispersi in un girotondo cavalli a dondolo ritroveremo Se si potesse cambiare il mondo, Betlemme tornerebbe ancora Angeli negri in girotondo, donne in amore che cantano Lungo le strade del porto Chiara cantava, cantava così: Dammi una voce che grida che vada lontano fino a giungere a lui. Io si l’amerei fino a quando nel rosso del sole mi dira’ “Sono tuo” Chiara cantava così: Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’. Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’ Cantilena, cantile’. Se si potesse cambiare il mondo fiori di nuvole raccoglieremo Sogni dispersi in un girotondo cavalli a dondolo ritroveremo Se si potesse cambiare il mondo fiori di nuvole raccoglieremo Sogni dispersi in un girotondo cavalli a dondolo ritrovere
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Accordi
C Dm C G D#
G#
Se si potesse cambiare il mondo,
D# A#
Betlemme tornerebbe ancora
D# G#
Angeli negri in girotondo,
D# A#
donne in amore che cantano
D# Cm
Lungo le strade del porto
G#m D#
Chiara cantava, cantava così:
G# Fm
Dammi una voce che grida
che vada lontano
A#
fino a giungere a lui.
Cm Fm9
Io si l'amerei fino a quando
C
nel rosso del sole
Fm A#
mi dirà "Sono tuo"
G C
Chiara cantava così:
Cantilena, cantile'
Cantilena, cantile'
G
Cantilena, cantile'
C
Cantilena, cantile'.
Cantilena, cantile'
Cantilena, cantile'
G
Cantilena, cantile'
C
Cantilena, cantile'.
D7 Fm6
Se si potesse cambiare il mondo
C
fiori di nuvole raccoglieremo
D7 Fm6
Sogni dispersi in un girotondo
C G D#
cavalli a dondolo ritrovere mo
G# D#
Se si potesse cambiare il mondo,
A# D#
Betlemme tornerebbe ancora
G# D#
Angeli negri in girotondo,
A# D#
donne in amore che cantano
Cm
Lungo le strade del porto
G#m D# G#
Chiara cantava, cantava così:
Fm
Dammi una voce che grida
che vada lontano
A# Cm
fino a giungere a lui.
Fm9
Io si l'amerei fino a quando
C Fm A#
nel rosso del sole mi dira '
G C
"Sono tuo" Chiara cantava così:
Cantilena, cantile'
Cantilena, cantile'
G
Cantilena, cantile'
C
Cantilena, cantile'.
Cantilena, cantile'
Cantilena, cantile'
G
Cantilena, cantile'
C
Cantilena, cantile'.
D7 Fm6
Se si potesse cambiare il mondo
C
fiori di nuvole raccoglieremo
D7 Fm6
Sogni dispersi in un girotondo
C D7 Fm6 C D Fm6 C
cavalli a dondolo ritroveremo
D7 Fm6
Se si potesse cambiare il mondo
C
fiori di nuvole raccoglieremo
D7 Fm6
Sogni dispersi in un girotondo
C D7 Fm6 C D Fm6 C
cavalli a dondolo ritroveremo
***
Ohe… ohe… fior di verbena la ruota come il tempo che cammina verso la buona sorte o la sfortuna sempre s’accosta mentre s’allontana.
Cantilena del trainante ode un’anima lenta e stanca ogni notte ti sento passar ogni notte… cantilena che passi il ponte dondolandoti a dritta e a manca com’è triste quel tuo salutar buonanotte… e frustrando l’accompagnamento che segue il tran tran… tran tran con un ritmo sempre più lento ti perdi lontan… lontan cantilena del trainante cantilena da strada bianca ogni notte ti sento passar ogni notte…
Cantilena che passi il ponte dondolandoti a dritta e a manca com’è triste quel tuo salutar buonanotte… e frustrando l’accompagnamento che segue il tran tran… tran tran con un ritmo sempre più lento ti perdi lontan… lontan cantilena del trainante cantilena da strada bianca ogni notte ti sento passar ogni notte… tran tran tran tran va cantilena va tran tran tran tran va cantilena va… Ohe…
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You and I Something else So afraid, doubtful light
You and I On our own So full blown in the night
A for the angles and the algorithms B for your brains, what ya did with 'em C, see what we've done, see what we've become Delightful, delicious and divine
You and I So exposed Flaring out into white
You and I I suppose Never quite getting it right
E for the elite and the easy way F for the phantom limb you still obey G, gee I feel weird, I feel strange Holy, horrific, and hard
I don't know what you want to be I only know how I adore thee
Remembering times I was on the inside And I ran to your side You helped me to hide The trap was so smooth Up the back in your booth With a bird in your hand A hand on your heart The stuff that we did The stuff that we hid The stuff that we drank And the blank that we drew It was always me It was almost you
I don't know what you want to do now I only know nothing you won't allow
Think about it when I'm after a bit And I'm down in the dumps and I'm needing a hit And your cut was so clean The split was so fair The water was green When you came up for air And the things that we saw The things that were true The things that we wore It was always me It was almost you
Remembering times I was on the inside And I ran to your side You helped me to hide The trap was so smooth Up the back in your booth With a bird in your hand A hand on your heart The stuff that we did The stuff that we hid The stuff that we drank And the blank that we drew
Ecco una serie di risorse utili per in costante aggiornamento
Passavamo tutto il tempo a suonare dentro una cantina perché per noi la musica era divina com’eravamo ingenui, pieni di ideali nei nostri sacchi a pelo, vestiti floreali.
Chitarrista, batterista, basso , pianoforte, quante botte sopra quelle corde un’orgia di amplificatori di melodie distorte com’eravamo matti, fumati sognatori liberi come i gatti, dannati suonatori.
La musica per noi è stata una bandiera bambini quanto vuoi ma era vita vera!
C’è una musica che si nasconde dentro te che respira il tuo respiro e parla anche per te.
Ma l’Italia solo per i figli suoi è una madre severa è una terra di conquista di musica straniera poveri suonatori anime vaghe nel vento lasciati senza parole con il volume spento
Suona ragazzo fai tremare la cantina vedrai che prima o poi il cielo si avvicina !!
C’è una musica che si nasconde dentro te che respira il tuo respiro e parla anche per te.
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Il Testo della canzone di:
Cantinero – Chino Y Nacho
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidarme de las penas al son de güira y tambor
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidar el nombre de ella al son de güira y tambor
Al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor
Hay que matar el despecho tomando hay que olvidar esas penas bailando bailando! Bailando! Chino y Nacho baby
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidarme de las penas al son de güira y tambor
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidar el nombre de ella al son de güira y tambor
Al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor
Al son del tambor, al son de la güira pasame una botella para ver si me inspira no se disimular cuando ella me mira yo solo quiero ahogarme en esta cantina
Cantinero sirva trago, para todos que yo pago con ella es que soy libre, sin ella soy esclavo para olvidarla a ella, lo que sea yo hago se va a beber!
Una botella, pasame la botella para borrar la huella, de esa mujer tan bella una botella, pasame la botella para borrar la huella, de esa mujer
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidarme de las penas al son de güira y tambor
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidar el nombre de ella al son de güira y tambor
Al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor
Traiga la botella, que quiero olvidarla ya quiero sentirme mejor no pensar en ella, cero recordarla cantinero hágame el favor
Una botella! Que yo quiero olvidarla tomando Una botella! Par de tragos y la sigo borrando Una botella! Llevo cinco, ya me esta pegando Una botella!
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidarme de las penas al son de güira y tambor
Cantinero traiga una botella para que me quite el dolor quiero olvidar el nombre de ella al son de güira y tambor
Al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor al son de güira y tambor
Pero mira olvídate de eso no se sufre por quien se va asombra por lo que viene
Pasame la botella para borrar la huella de esa mujer!
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Il Testo della canzone di:
Cantique De Jean Racine – Andrea Bocelli
Verbe égal au Très-Haut
Notre unique espérance
Jour éternel
De la paisible nuit
Nous rompons le silence
Divin Sauveur, jette sur nous les yeux
Divin Sauveur, jette sur nous les yeux
Répands sur nous
Le feu de ta grâce puissante
Que tout l'enfer, que tout l'enfer
Fuie au son de ta voix
Dissipe le sommeil
D'une âme languissante
Qui la conduit à l'oubli de tes lois
Qui la conduit à l'oubli de tes lois
Ô Christ, sois favorable
À ce peuple fidèle
Pour te bénir
Maintenant rassemblé
Reçois les chants qu'il offre
À ta gloire immortelle
Et de tes dons qu'il retourne comblé
Et de tes dons qu'il retourne comblé
Et de tes dons
Qu'il retourne comblé
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Minuit, chretiens, C’est l’heure solennelle Ou l’Homme Dieu descendit jusqu’a nous Pour effacer la tache originelle Et de Son Pere arreter le courroux. Le monde entier tressaille d’esperance En cette nuit qui lui donne un Sauveur. Peuple a genoux, attends ta delivrance! Noel! Noel! Voici le Redempteur! Noel! Noel! Voici le Redempteur!
Le Redempteur A brise toute entrave: La terre est libre et le ciel est ouvert. Il voit un Frere ou n’etait qu’un esclave; L’amour unit ceux qu’enchainait le fer. Qui Lui dira notre reconnaissance? C’est pour nous tous qu’Il nait, Qu’Il souffre et meurt. Peuple debout, chante ta delivrance! Noel! Noel! Chantons le Redempteur! Noel! Noel! Chantons le Redempteur!
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Accordi
G Cm G E Am D7 Gm
CANTO
Cm D#6
PER CHI LA SERA RESTA SOLO
D7
CANTO
Gm
PER CHI HA PERDUTO CON L'AMORE
G G7
DENTRO
Cm D#6
L'ANIMA E' VUOTA E ABBANDONATA
A7 A D D7
E GR IDA SOLO PER PIETA'
G9 G
CANTO
D6 D
CANTO ALL'AMORE
Am D7
CANTERO'
G D
SE NASCE UN FIORE
G9 G
CANTO
D6 D
PER NON MORIRE
Am D7
CANTERO'
G G7
PER NON SOFFRIRE
Cm
E PARLERO'
G E7
CON LA VOCE DEL MIO CUORE
Am D7
RECITANDO LE PAROLE
Gm Cm Cm7 D7 Gm G G7 Cm D#6 A7 D
OGNI GIORNO CHE VIVRO'
Gm
CANTO
Cm D#6
PERCHE NON POSSO STARNE SENZA
D7
CANTO
Gm
PER CHI HA PERDUTO LA SPERANZA
G G7
SENTO
Cm D#6
LA MELODIA DELLA MIA VITA
A7 A D D7
E ES CE DENTRO DI ME
G9 G
CANTO
D6 D Am D9 G D
CANTO ALL'AMORE
G9 G
CANTO
D6 D Am D9 G G7
PER NON MORIRE
Cm
E PARLERO'
G E7
CON LA VOCE DEL MIO CUORE
Am D7
RECITANDO LE PAROLE
G G7
OGNI GIORNO CHE VIVRO'
Cm
E PARLERO'
G E7
CON LA VOCE DEL MIO CUORE
Am D7
RECITANDO LE PAROLE
G
E PER SEMPRE CANTERO'
***
Perché non hai la voce di Dorelli e di Arigliano neanche di Sinatra, di Cigliano, Celentano, eppure tanta voglia di cantare a perdifiato da quando di te sono tanto innamorato.
Canto anche se sono stonato perché sono letteralmente impazzito per te Senti, canto così sottovoce perché perché la mia voce in genere non piace
Da cinque mesi canta il suo amore in sordina perché forse teme di farsi sentire da me
Si ma da quest’oggi ho deciso di cambiare provando a cantare con voce da rock mi faccio sei uova alla coque e come una belva del ring ti sforno quintali di swing sperando di darmi lo show che forse proprio così,
Mina: Lelio mi dirai di si.
Da cinque mesi canta il suo amore in sordina perché forse teme di farsi sentire da me
Si ma da quest’oggi ho deciso di cambiare provando a urlare con voce da rock mi faccio sei uova alla coque e come una belva del ring ti suono quintali di swing sperando di darmi lo show che forse proprio così,
Mina: Lelio mi dirai di si.
E forse proprio così, mi dirai di si.
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Il Testo della canzone di:
Canto (El Mismo Dolor) – Bunbury
Canto porque me levanto siempre con las mismas penas Con las heridas abiertas que siguen sin cicatrizar Vago por las veredas, por desiertos, por la selva Surcando los anchos mares, hacia ningún lugar
Canto porque me canso de dar explicaciones No tengo soluciones, ¿para qué tanto preguntar? Salto de cama en cama, de boca a boca, de falda en falda No vuelvo por donde vine, nunca miro hacia atrás
Y no hay mejor ni peor, pues con la gente que tropiezo Sufren del mismo dolor, están igual, el mismo dolor No hay mejor ni peor, si estás quieto o en movimiento Sufres el mismo dolor, estás igual, el mismo dolor
Canto porque me harto de lugares concurridos De esquemas aburridos para conseguir seguridad Parto de aquí a otro lado, crías cuervos, y te comen los ojos luego Canto porque me levanto, siempre con las mismas penas
Y no hay mejor ni peor, pues con la gente que tropiezo Sufren del mismo dolor, están igual, el mismo dolor No hay mejor ni peor, si estás quieto o en movimiento Sufres el mismo dolor, estás igual, el mismo dolor
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… E non sapremo mai da che segrete stanze scaturisca il canto e da quali lontananze, paure, rabbia, tenerezza o rimpianto e da quale nostalgia prenda voce e parta questa lunga scia che ancora adesso e imprevedibilmente ci porta via
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All is loving all is love all is loving all is love never loose your faith in love all is loving all is love … e che l’amore c’è tu non potrai negarlo mai … e che se gira il mondo un po’ è per lui … e che un amore può finire non è giusto… sai … amore amore non potrai negarlo mai
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Canto perche' cantare mi fa bene Canto per allontanare le mie ansie Canto finche' c'e' vita nel mio cuore Nel tuo cuore per amore Canto perche' la mia donna mi vuol bene Canto per te che sei partito ieri Canto perche' a volte piango per i dispiaceri Canto per la cattiveria che ti ho fatto ieri Ma per Dio quanti pensieri Canto perche' diventiamo troppo seri Canta la tua canzone Cantala con la tua bella Non importa s'e' stonata: cantera' Srivile una canzone Cantala sotto il sole Manda a farsi fottere il mondo per un'ora Canta perche' cantare ci fa bene Sapessi che cos'e' cantare insieme Canta forte se qualcuno non ti sente E fa orecchie da mercante Canta anche se poi non cambia niente Canta perche' cantare ci fa bene Sapessi cos'e' cantare insieme Canta forte se qualcuno non ti sente E fa orecchie da mercante Canta anche se poi non cambia niente Canta la tua canzone Cantala con la tua bella Non importa s'e' stonata: cantera' Srivile una canzone Cantala sotto il sole Manda a farsi fottere il mondo per un'ora
Ecco una serie di risorse utili per Fabio Concato in costante aggiornamento
(Canto, 22 gennaio - La festa sta per finire. Concludiamo la nostra rappresentazione con un canto ispiratoci dal viaggio fantastico.)
Canto i colori del tempo Il ritmo del vento Che vivono in me Canto leggende create Da uomini grandi Per l'umanità Canto i bianchi sogni Di un bambino e I suoi eroi di fiaba Canto gli anni che Una donna aspetta Per avere un figlio Che non ha Canto la storia di gente Che vive felice Nell'ingenuità Canto l'amore, la pace Riflessi contrari Della realtà Canto la malinconia Di un uomo Che sa di essere solo Canto la morente Razza umana, i sacri mostri E gli angeli che ha Canto un futuro sognato Un domani perduto Che non verrà mai Canto lontane galassie E soli diversi lontani da me
Ecco una serie di risorse utili per Festa Mobile in costante aggiornamento
Guardo la notte nascere Il cielo abbraccia il mare Il sole saggio va Cosi’agli occhi miei una lacrima
Perso nelle domande ancora io Dimentico quel che so gia’ Verita’che ho in me Cosi’ semplice
Amo percio’ vivo Sento e allora si’ capisco Sogno e cosi’ credo Canto e quindi sono
Penso a quegli anni tristi In cui la melodia taceva Naufrago a terra a stento un po’ Di vento mi spingeva
Lo schiaffo di un onda poi di colpo Scosse la vita nel cuore E l’amore si risveglio’ Cosi’ semplice
Amo percio’ vivo Sento e allora si’ capisco Sogno e cosi’ credo Canto e quindi sono
E adesso l’uragano Mi da pace ed armonia Ed anche il grido dei gabbiani E’ dolce melodia Come il faro nella notte Guida navi all’orizzonte Una stella ora brilla per me
Amo percio’ vivo Rido e cosi’ la vita e’ bella Sogno e cosi credo Canto e quindi sono Che la musica viva per sempre Con il cuore canto e quindi sono
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Yo canto a Brazil Esta rumba de gitana para ti Yo canto tu sabor Con samba que se mexcla con amor Yo canto a Brazil Esta rumba de gitana para ti Yo canto tu sabor Con samba que se mexcla con amor
Yo canto esta rumba gitana Yo canto esta rumba para ti Disfrutan y sigan el compas Moviendo la cintura Compas y sabrosura Que baile todo el mundo
Yo canto esta rumba gitana Yo canto esta rumba para ti Disfrutan y sigan el compas Moviendo la cintura Compas y sabrosura Que baile todo el mundo
Yo canto a Brazil Esta rumba de gitana para ti Yo canto tu sabor Con samba que se mexcla con amor
Yo canto a Brazil Esta rumba de gitana para ti Yo canto tu sabor Con samba que se mexcla con amor
Yo canto esta rumba gitana Yo canto esta rumba para ti Disfrutan y sigan el compas Moviendo la cintura Compas y sabrosura Que baile todo el mundo
Yo canto esta rumba gitana Yo canto esta rumba para ti Disfrutan y sigan el compas Moviendo la cintura Compas y sabrosura Que baile todo el mundo Mi linda gitana
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Te canto porque no es cierto que te hayas muerto, Camilo te canto porque estas vivo y non porque te hayas muerto: porque estas vivo en el alma del pueblo de tu cariño, en la risas de los niños y en el verde de las palmas. Te canto porque estas vivo, Camilo, y no porque te hayas muerto. Porque vives justiciero en el hierro bravo y fino del machete campesino y del rifle de l’obrero, porque vives tu presencia en el pueblo que te escucha, porque estas vivo en la lucha y vivo en la independencia. Te canto porque estas vivo, Camilo, y no porque te hayas muerto. Porque estas vivo soldado por la patria siempre en vela, porque estas vivo en la escuela, en la tierra y el arado: vivo tu rostro de miel en la estrella solitaria, vivo en la reforma agraria y en el sueño de Fidel. Te canto porque estas vivo, Camilo, y no porque te hayas muerto. Vivo estarà en la pelea tu brazo de guerrilero si por el patrio sendero sa asoma una mala idea; y despues noble y tranquilo, como en el momento aquel oiras de nuevo Fidel preguntar: “Yoy bien Camilo?”. Te canto porque estas vivo, Camilo, y no porque te hayas muerto.
Ti canto perché non è vero che tu sei morto, Camilo; ti canto perché sei vivo e perche sei morto; perché sei vivo nell’anima del popolo che tu amavi, nel sorriso dei bambini e nel verde delle palme. Ti canto perché sei vivo, Camilo, e non perché sei morto. Perché sei vivo, giustiziere, nel ferro duro e astuto del machete contadino e del fucile dell’operaio, perché la tua presenza vive nel popolo che ti ascolta, perché sei vivo nella lotta, vivo nell’indipendenza. Ti canto perché sei vivo, Camilo, e non perché sei morto.
Perché sei vivo, soldato per la patria sempre all’erta, perché sei vivo nella scuola, nella terra e nell’aratro, vivo è il tuo viso dolce nella stella solitaria, vivo nella riforma agraria e nel sogno di Fidel.
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Surca los mares de la nación la flota republicana, puesta su proa con decisión a rutas de salvación,
Vanguardia firme del ideal son los marinos leales, y su epopeya que es inmortal, abre los surcos de la paz mundial.
Marino leal, tu triunfarás, tuyo es el mar.
Pecho a los vientos, cara a la mar, brazos de acero bruñido, en lejanías puesto el mirar, se oye al marino cantar: “Sigue adelante, marino fiel, que tu serás el vigía, y de la patria gran timonel que libre al mundo del fascismo cruel”.
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E’ dentro me l’eco di un canto che va a Lloret E porto via con i ricordi la mia nostalgia
Che corre già i ungo il tramonto, fin giù sui boulevards
E viene e va come la pioggia non ha una città
La notte che vennero, io me ne andai da Lloret
E sento ancora il treno fischiare così come allora
Nel buio noi sguardi segreti poi io lo baciai
Quanti falò nelle borracce il cognac ci scaldò
E andando via vidi nei campi, laggiù casa mia Le dissi addio dissi “ritornero” amor mio
Ma verso Brest come una luce brillò da nord est
E mi voltai come in un sogno e mai più mi svegliai
E’ dentro me l’onda di un canto che sa di Lloret
Mi porta via con i ricordi, così la marea
Ma da nord est come una luce brillò verso Brest
E andamo via ma dentro agli occhi restò quella scia
E’ dentro me l’eco di un canto che va a Lloret
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La gente del quartiere m’ha visto tante sere al solito balcone a sospirar.
Diceva: ‘Per chi viene’, pensava: ‘A chi vuol bene’. ‘Ma chi sarà colei che vuole amar’.
È un cuore amante che puntualmente m’aspetta qui ogni sera per sognar.
Canto, canto, canto a voce piena la più bella serenata, serenissima sirena.
Canto e le racconto il sentimento del mio cuor, che il mio amore non avrà tramonto.
Ogni sera in quel sipario mi presento nella scena ad accordar la mia chitarra.
E sfogliando il mio rimario, con lo sfondo della luna, canta il cuor: Amore, amore!
Canta, canto, canto a voce piena la più bella serenata, serenissima sirena.
La canzone dice che il mio amor non morirà, canto a voce piena e son felice.
Da sette mesi e un giorno io sono qui di turno, lei, timida, m’ascolta al suo balcon.
La luce vedo accesa, ma la persiana è chiusa e sogna nel sentir la mia canzon.
Il vicinato ha reclamato ed io, chiedendo scusa, canto ancor.
Canta, canto, canto a voce piena la più bella serenata, serenissima sirena.
Canto e le racconto il sentimento del mio cuor, che il mio amore non avrà tramonto.
Ogni sera in quel sipario mi presento nella scena ad accordar la mia chitarra.
E sfogliando il mio rimario, con lo sfondo della luna, canta il cuor: Amore, amore!
Canta, canto, canto a voce piena la più bella serenata, serenissima sirena.
La canzone dice che il mio amor non morirà, canto a voce piena e son felice.
Canta, canto, canto a voce piena la più bella serenata, serenissima sirena.
La canzone dice che il mio amor non morirà, canto a voce piena e son felice.
Canta, canto, canto a voce piena la più bella serenata d’amor!
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Si puo’ scegliere se vuoi tra un per sempre oppure un mai ma in sospeso non mi lasci se vuoi restare insieme a me tu sei come una citta’ ubriaca di realta’ io non bevo piu’ preferisco una poesia per dirti cosa sei o lasciarti andare via se non sei tu quello che vorrei io amo il cielo blu perche’… di pioggia e freddo non ne posso piu’… e questo e’ il mio canto al sole siamo al gioco dei perche’ ove niente si sa mai tranne quello che si immagina guardando gli occhi tuoi ma se fosse una bugia e se tu scappassi via non ti inseguirei io rispetto l’anima e sempre lo faro’… e se nel cuore nevica un altro fuoco io accendero’ io amo il cielo blu perche’… di pioggia e freddo non ne posso piu’ se oggi amarti non vuol dire che che ti ho se oggi amarmi non vuol dire che tu mi hai se ti va e’ cosi’ se tu vuoi e’ cosi’ Ohh oh oh oh oh oh oh oh io rispetto l’anima e sempre lo faro’ e se nel cuore nevica un altro fuoco io accendero’ io amo il cielo blu perche’ di pioggia e freddo non ne posso piu’ e allora aspetto e canto al sole per te…
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Accordi
G Bm G
Bm G9
Si puo' scegliere se vuoi
Bm7
tra un per sempre oppure un mai
Am7 Bm
ma in sospeso non mi lasci se
C9
vuoi restare insieme a me
G
tu sei come una citta'
G9 D C9
ubriaca di realta'
G
io non bevo piu'
Em Bm G6 G
preferisco una poesia per dirti cosa sei
Em Bm G
o la sciarti andare via se non sei tu
C G D Bm Em7
quello che vorrei io amo il cielo blu perche'...
G6 C9
di pioggia e freddo non ne posso piu'...
G G6 Dm7
e questo e' il mio canto al sole
Am7 C9
G G9
siamo al gioco dei perche'
Bm7 D6 G
ove niente si sa mai tranne quello che si immagina
C9 G G9
guardando gli occhi tuoi ma se fosse una bugia
D C9 G
e se tu scappassi via non ti inseguirei
Dm G G6
D6 C9 G
io rispetto l'anima e sempre lo faro'...
G6 D6 C9 D
e se nel cuore nevica un altro fuoco io accendero'
G D Em7 Bm
io amo il cielo blu perche'...
G Am
di pioggia e freddo non ne posso piu'
D7 G
se oggi amarti non vuol dire che
C D
che ti ho se oggi amarmi
G C9
non vuol dire che tu mi hai
C G C
se ti va e' cosi' se tu vuoi e' cosi'
C9
Ohh oh oh oh oh oh oh oh
Em Bm C9
io rispetto l'anima e sempre lo faro'
G Am7 Bm
e se nel cuore nevica
CM7 D9
un altro fuoco io accendero'
G D7 Em
io amo il cielo blu perche'
Em9 CM7 Am
di pio ggia e freddo non ne posso piu'
G CM7 G9
e allora aspetto e canto al sole
F9 F9 G9
per te...
***
Ci sono cose che si possono spiegare altre invece che non sai che fare questa notte si dice che porti consigli
chiedero’ alle stelle di cercarlo per te
troppe domande troppe incertezze in questa eta’ non sempre generosa di carezze guarda la luna negli occhi per saperne di piu’ con un soffio mi risponde questa notte se
forse puo’ accadere che in questa notte seee in questa notte seei forse puo’ accadere che in questa notte in questa notte se
Viaggio in auto viaggio ancora ripercorrendo i momenti che ho vissuto fin’ora in una mano porto le speranze nell’altra le possibili risposte per me Chissa’ se crescere vuol dire perderee di vista un ballo lento ad occhi chiusi con lui del colore di uno sguardo in questa notte se
forse puo’ accadere che in questa notte seee in questa notte seie in questa notte seee in questa notte forse puo’ accadere che
Sono alla fine di questa strada tra le stelle e stranamente ho ancora forza nelle spalle e’ quella forza che mi fa pensare che tutto puo’ accadere, che tutto puo’ accadere in questa notte se….
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Accordi
Bm Em7 G6 Bm D6 Em7 Bm D6 Em7 GM7
Bm
Ci sono cose che si possono spiegare
Em7
altre invece che non sai che fare
D
questa notte si dice che porti consigli
G6
CHIEDERO' ALLE STELLE DI CERCARLO PER TE
GM7
troppe domande troppe incertezze
Em7
in questa eta' non sempre generosa di carezze
D
guarda la luna negli occhi per saperne di piu'
G
con un soffio mi risponde questa notte se
GM7 G6 Em7
FORSE PUO' ACCADERE CHE IN QUESTA NOTTE SEEE
Bm7 D6 Em7
IN QUESTA NOTTE SEEI
Bm D6
FORSE PUO' ACCADERE CHE IN QUESTA NOTTE
Em7 GM7
IN QUESTA NOTTE SE
Viaggio in auto viaggio ancora
Em7
ripercorrendo i momenti che ho vissuto fin'ora
D G6
in una mano porto le speranze nell'altra le possibili
GM7 Em7
risposte per me Chissa' se crescere
D
vuol dire perderee di vista un ballo
G
lento ad occhi chiusi con lui del colore di uno sguardo
GM7
in questa notte se
Em7
FORSE PUO' ACCADERE CHE IN QUESTA NOTTE SEEE
D6 Em7
IN QUESTA NOTTE SEIE IN QUESTA NOTTE SEEE
Bm D6 Em7 GM7
IN QUESTA NOTTE FORSE PUO' ACCADERE CHE
Sono alla fine di questa strada
D9 Em7
tra le stelle e stranamente
Bm7
ho ancora forza nelle spalle e' quella forza
D6 Em7
che mi fa pensare che tutto puo' accadere,
Em9
che tutto puo' accadere
GM7
in questa notte se.
Bm Em7 Em9 GM7 Bm Em7 Bm Em7
***
Il Testo della canzone di:
Canto alla luna – Ambra Angiolini
Ci sono cose che si possono spiegare Altre invece che non sai che fare Questa notte si dice che porti consiglio Chiederò alle stelle di cercarlo per te Troppe domande troppe incertezze In questa età non sempre generosa di carezze Guardo la luna negli occhi per saperne di più Con un soffio mi risponde in questa notte se
Forse può accadere che In questa notte se In questa notte se Forse può accadere che In questa notte se Forse può accadere che
Viaggio in alto Viaggio ancora Ripercorrendo ogni momento che ho vissuto finora In una mano porto le speranze Nell'altra le possibili risposte per me Chissà se crescere vuol dire perdere di vista Il sorriso le tue mani la bellezza Di un ballo lento ad occhi chiusi con lui Del colore di uno sguardo in questa notte se
Forse può accadere che In questa notte se In questa notte se Forse può accadere che In questa notte se Forse può accadere che
Sono alla fine di questa strada tra le stelle E stranamente ho ancora forza nelle spalle Quella forza che mi fa pensare Che tutto può accadere Che tutto può accadere in questa notte se
In questa notte se (In questa notte se) Forse può accadere che In questa notte se (In questa notte se) (In questa notte) Forse può accadere che...
Ecco una serie di risorse utili per Ambra Angiolini in costante aggiornamento
Io sto abbaiando come un cane alla luna anche stasera stessa preghiera ma chi si aspetta una risposta dal cielo ha sangue negli occhi e pianto nel seno è che purtroppo il nostro canto alla luna cade spesso nel deserto della tranquillità è che purtroppo sulla nostra allegria cresce spesso la gramigna della sterilità.
Io che seduta sulle labbra del mare l’acqua nel cuore ad aspettare io che tristezza o non tristezza ho cantato ancora non vedo dove ho sbagliato io che strappavo con le unghie il sorriso al desiderio delle cose di girare così io sto abbaiando come una cane alla luna e questo canto non vola e non si alza di qui.
Io sto abbaiando come un cane alla luna anche stasera stessa preghiera ma chi si aspetta una risposa dal cielo ha sangue negli occhi e pianto nel seno.
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Il Testo della canzone di:
Canto alla luna – Mia Martini
Io sto abbaiando come un cane alla luna Anche stasera, stessa preghiera Ma chi si aspetta una risposta dal cielo Ha sangue negli occhi e pianto nel seno È che purtroppo il nostro canto alla luna Cade spesso nel deserto della tranquillità È che purtroppo sulla nostra allegria Cresce spesso la gramigna della sterilità
Io che seduta sulle labbra del mare L’acqua nel cuore ad aspettare Io che tristezza o non tristezza ho cantato Ancora non vedo dove ho sbagliato Io che strappavo con le unghie il sorriso Al desiderio delle cose di girare così Io sto abbaiando come una cane alla luna E questo canto non vola e non si alza di qui
Io sto abbaiando come un cane alla luna Anche stasera, stessa preghiera Ma chi si aspetta una risposa dal cielo Ha sangue negli occhi e pianto nel seno
Ecco una serie di risorse utili per Mia Martini in costante aggiornamento
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Accordi
NTRO: LAm SOL FA LAm SOL FA LAm SOL FA
LAm SOL FA
È già mattina e bevo un altro caffè
LAm SOL FA
Guardo le nuvole sopra di me
LAm SOL FA
nella stazione della grande città
LAm SOL FA
ancora mi chiedo cosa faccio qua
LAm SOL FA
basta torno sulla strada
FA
suono la chitarra che magari faccio qualche lira
LAm SOL
ritmo batte nella testa
FA
grido forte al mondo quello che mi rode
LAm SOL FA
canto alla luna la storia della vita mia
LAm SOL FA
cerco fortuna un pò
LAm SOL FA
canto alla luna, credo ancora in Dio
LAm SOL FA
cerco fortuna per me, per quelli come me.
Quanti barboni fuori dal metrò
Escono al sole per scaldarsi un pò
Con la chitarra mi guadagnerò
Un biglietto sola andata per il "non lo so
Vai gioca con la mente
Siamo una tribu di gente strana che rimane in piedi
Basta libero la bestia
Brucio la paura con il fuoco della trasgressione.
Canto alla luna la storia della vita mia
cerco fortuna però
canto alla luna credo, ancora in Dio
cerco fortuna per me, per quelli come me.
Canto alla luna la storia della vita mia
Canto alla luna però
cerco fortuna eppure io la troverò
un pò di fortuna per me, per me!!!!
Canto alla luna ma un giorno a casa tornerò
Canto alla luna sì
Cerco fortuna eppure io la troverò
Un pò di fortuna per me, per quelli come me!!!!
Il Testo della canzone di:
Canto Alla Terra – Claudio Burdese
Canto Alla Terra
Grazie alla terra, alla terra che è bassa Per dirle grazie cantare non basta Per dirle amore bisogna abbracciarla E inginocchiarsi per terra a baciarla
Grazie alla terra, alla terra che è verde Per dirle Ti amo cantare non serve Per dissetarla bisogna portarle Giorni di pioggia, sudore di pelle...
Grazie alla terra che sta sotto il sole Per dirle grazie non bastan parole Bisogna offrirle le braccia e le man Perchè fiorisca di nuovo domani
Grazie alla terra che aspetta la neve Perchè l'inverno le riesca più lieve Quando ogni giorno più breve diventa Quando la terra si riaddormenta...
Grazie alla terra che dorme e che sogna Per risvegliarla cantare bisogna Cantare di giorno, cantare di notte Cantare, cantare, cantare più forte
Cantare per dire grazie alla vita Che dalla terra rinasce fiorita Grazie alla vita e abbasso la guerra Cantare, ballare e poi tutti per terra...
Per questa terra che tutti nasciamo Che ci hanno lasciato e che un giorno lasciamo Senza sapere se è in cielo o se è in terra L’amore che riempie di vita la terra Senza sapere se è in cielo o se è in terra L'amore che riempie di vita la terra
Ecco una serie di risorse utili per Claudio Burdese in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canto Alla Vita – Josh Groban
Dedicato a chi Colpevol innocente Perso in questo mare Si e arreso alla corrente Chi non e mai sta vincente Dedicato a chi aspetta una speranza Davanti ad un dolore Nel freddo di una stanza Dedicato a chi cerca la sua liberta Canto alla vita Alla sua bellezza Ad ogni sua ferita Ogni sua carrezza carrezza I sing to life and to its tragic beauty To pain and to strife And all that dances through me The rise and the fall I've lived through it all Dedicato a chi l'ha sempre in aridita Come impossessato uscita fra le dita Era sempre gia finita Canto alla vita Negli occhi tuoi riflessa Facile e infinita Terra noi promessa Canto alla vita Canto a dolce e fiera A questo nostro viaggio Che ancora ci incatena Ci chiama Dubitare mai Tu non lasciarla mai Non dubitare mai Tu non lasciarla mai da sola Da sola Ancora Canto alla vita Negli occhi tuoi reflessa Facile e infinita Terra noi promessa Canto alla vita Canto a dolce e fiera A questo nostro viaggio Ch'ancora ci incatena Ci chiama
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Comm’a na criaturella abbandunata, Napule s’è addurmuta sotte stelle Facitela durmí, nun ‘a scetate facitela durmí, nun ‘a scetate
Duorme, Napule mia fatte ‘o cchiù bellu suonno scétate sulo quanno torna ‘a felicitá Mentr’io ca te só’ figlio, te sano sti fferite cu ‘o bbene cchiù carnale ca ce sta
E nonna nonna cantano ‘e ssirene e Napule fa quase nu surriso Facitela sunná, nun ‘a scetate facitela sunná, nun ‘a scetate
Duorme, Napule mia fatte ‘o cchiù bellu suonno scétate sulo quanno torna ‘a felicitá Mentr’io ca te só’ figlio, te sano sti fferite cu ‘o bbene cchiù carnale ca ce sta
Duorme duorme Napule mia peró, si na matina, siente ‘e vulá pe’ dint’a ll’aria doje note ‘e mandulino tanno te puó’ scetá te puó’ scetá, Napule mia Napule mia
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Perché non ho la voce di Dorelli, di Arigliano e neanche di Fontana, di Cigliano, Celentano, eppure ho tanta voglia di cantare a perdifiato da quando di te sono tanto innamorato.
Canto anche se sono stonato perché sono letteralmente impazzito per te senti, canto così sottovoce perché la mia voce in genere non piace. Da cinque mesi canto il mio amore in sordina perché cara, temo di farmi sentire da te ma da quest’oggi ho deciso di cambiare provando ad urlare con voce da rock mi faccio sei uova alla coque e come una belva de l ring ti sforno quintali di swing sperando di darti lo shock che forse proprio così, scema mi dirai di sì.
Da cinque mesi canto il mio amore in sordina perché cara, temo di farmi sentire da te ma da quest’oggi ho deciso di cambiare provando ad urlare con voce da rock mi faccio sei uova alla coque e come una belva del ring ti sforno quintali di swing sperando di darti lo shock che forse proprio così, scema mi dirai di sì.
E forse proprio così, scema mi dirai di sì. E forse proprio così, scema mi dirai di sì.
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Se tu fossi musica io ti canterei sul tuo cuore bolero ballerei e senza illudermi giocherei col fuoco entrerei lì per te nel rogo che mi brucia l’anima. Questa notte nascerà un poeta che per te canterà il suo canto bolero brucerà nel suo canto bolero. Se tu fossi nuvola ti imprigionerei discioglierei quel tuo cuore bolero fino alle lacrime. Questa notte ci sarà un poeta che per te morirà con il suo canto bolero. Ballerai ballerò quando poi finirà resterà il mio canto bolero resterà il mio canto bolero.
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Il Testo della canzone di:
Canto carnascialesco – TheUnconscious
Rito ellenico antiestetico vedo “l’assenzio” te lo dico (Degas) Rimo stenico, no scenico, piangevo in silenzio ora riempio stico (si sa) Selenico e galenico, lo tenevo dentro per cui mi fido Chimo e arsenico, antitetico ti vedo retro: Massenzio a Ponte Milvio
Fa fico immedesimarsi e con sti occhiali vedo come Ray (Ray) Ho spalancato fauci davanti ad un Gaudi ma non saprei Che effetto mi farebbe rivederti metto in replay (forse) Dopo mille traumi più che acauli ho solo laudi per la mia lei
Sei troppo bella, non lo dico, ma lo penso Ti trattengo dentro, nicotina, fumo denso Le male lingue infamano, la mia dà orgasmi quello è importante Scherzo, punto a toccarti il cuore mica tra le gambe
Costruirò tanto,(tanto) ma tanto ho tutto in testa Rido osservandovi in festa che fate mano lesta (scherzo) Mi deprimo per gente vuota senza riserva E penso che siete poveri, la vera ricchezza
{Ritornello x2} La vera ricchezza dico non è questa Parlo poco ma se lo faccio affermo con certezza Se la merda la buttate alle spalle non è finezza Di doman non v'è certezza ma Quant'è bella giovinezza
Il sottoscritto non cerca riparo non è sedentario Per sovrastare i sentimenti zero leggi nessun corollario Ritrovo casa solo quando riempio quattro facciate del mio diario Qualcuno ascolterà son pensieri senza destinatario
L’inconscio gioca brutti scherzi dentro di me miagola Mi fa vivere una favola, dolce e saporito fragola E poi mi butta giù avvelenato tipo mandragola Come se nel bel mezzo della cena ribaltasse questa tavola
Rimango nell’immaginario Mishima Unisco esperienza e amore, la giusta combinazione Di ansia ne ho cosi tanta che ci riempio una piscina Isolamento panico-naturalistico ricorda l’alcyone
Degrado se giudicate un libro dalla copertina, un cannone dalla cartina TheUnconscious aka Katrina Aka il tornado, non sono raffinato muscovado Il mio inconscio sta alla saudade come Amalia sta al fado
Io e Leo futura coppia di campioni tipo Vardy-Marhez Il legame che creo stai sicura scoppia baci, sguardi, Hayez Inciampare nel mio sguardo chissà se ti capiterà mai Fuori barbone, dentro Borbone, reggia di Versailles
Non ho religione ma una ragione panacea Inconscio basilare come il piacere nella dottrina epicurea Se è “delenda Carthago” vado in apnea è la dimostrazione (che?) Che sono Enea e sto bene solo con la mia Didone
L’art pour l’art? Stravinskij mi rattristi Dici che ti impressiono? no Inconscio astratto Kandiskij Conquisti se ti comporti bene, dunque insisti TheUnconscious porta rime nuove tipo stilnovisti
Purtroppo non c’è dubbio sostengo che pece siate Ripensate, dite “ora la smetto” poi invece fate Rimurgino al margine tutte le spese andate Ma va bene perché sostengo l’Inconscio tipo mecenate
State tutti seguendo Charles, ma quello sbagliato Cambiate e vi evolvete ma il cervello sempre arretrato (dove siete) Snodo nodo nel vuoto, c’è duolo in questo dolo Chi si somiglia si piglia, per questo son da solo
Da solo contro tutti? Adesso è proprio dura Striscia della morte, abbatto queste mura Rinchiuso nel mio dojo, più forte di Kimura Lao zi’ né Yang né yin, parto in missione Iwakura
{Ritornello x1} La vera ricchezza dico non è questa Parlo poco ma se lo faccio affermo con certezza Se la merda la buttate alle spalle non è finezza Di doman non v'è certezza ma Quant'è bella giovinezza
Ecco una serie di risorse utili per TheUnconscious in costante aggiornamento
Canto con il breda, canto con il bren, con le bombe a mano, con il mitra, lo sten canto col moschetto, canto con lo sten, con le bombe a mano, con il mitra, il bren. Viva i partigiani che sui monti stan quando scenderemo i tedeschi fuggiran!
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C’era una volta tanto tempo fa nel regno sperduto della felicità tra limpide acque di lago fatato, tra salice e canne un cigno malato.
Stanco e malato, per anni era stato il re incontrastato del lago incantato a tutti porgeva un po’ del suo amore tra fiori di loto e di cigni in fiore.
Stanco malato, ma ancora felice al calar del sole tra un coro di rane con voce velata e piena di rimpianto porgeva al vento un canto d’amor.
Sera d’autunno tanto tempo fa nel regno sperduto della felicità tra salici e canne un uomo è arrivato, il cigno malato è ora spirato.
Cadon le foglie il salice piange il dolce nirvana ha chiuso le braccia un coro di rane innalza nell’aria con breve rimpianto un canto d’amore.
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Mi viene di ballare magari proprio qui davanti a questo mare e tu amor mio mi puoi guardare oppure no sono un po’ goffo ma di certo non smettero’. E poi vorrei cantare davanti a tutta questa gente ferma qui e liberare tutto quel che ho dentro il cuore e non fa niente se e’ stonato: e’ un canto d’amore. E poi vorrei volare abbracciato con te sopra questo mare qui da Posillipo a Caracas che vuoi che ci metta se stai con me noi cosi’ in alto: ma l’hai visto da un lato c’e’ il sole dall’altro e’ sera e c’e’ un astronomo confuso che sveglia sua moglie: “sai dirmi cos’e’?” E’ solo un grande amore pero’ e’ di quelli veri che fanno cantare e non mi chiedo certo quanto durera’ e’ gia’ talmente straordinario che tu sia qua. E poi vorrei planare abbracciato con te sopra questa sabbia come a Posillipo c’e’ musica vedi e c’e’ sempre chi cantera’ e questi amici che ci aspettano intorno a un bel fuoco intonando un mambo e adesso che ti sto guardando danzare cosi’ lo capisco perche’ vien voglia di ballare magari proprio qui davanti a questo mare e tu amor mio mi puoi insegnar oppure no sono un po’ goffo ma di certo non smettero’ e di cantare tutto quel che ho dentro il cuore e non fa niente se e’ stonato: e’ un canto d’amore.
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Accordi
C9 C C9 C G9
Gsus4 G
Mi viene di ballare
Em F
magari proprio qui davanti a questo mare
C Dm
e tu amor mio mi puoi guardare oppure no
Em C9
sono un po' goffo ma di certo non smettero'
F6
e poi vorrei cantare
CM7 F6
davanti a tutta questa gente ferma qui'
CM7 F6
e liberare tutto quel che ho dentro il cuore
Em Dm7
e non fa niente se e' stonato e' un canto d'amore
C Fm7
e poi vorrei volare abbracciato con te
A#7 Fm7
sopra questo mare
Fm6 CM7
qui da posillipo a caracas che vuoi che ci metta
Am Fm6
se stai con me
Dm7 A#7
si vede il mondo piccolino da un lato c'e' il sole
D#
dall'altro e' sera
G# Fm9
e c'e' un astronomo confuso
che sveglia sua moglie
sai dirmi cos'e'
F
e' solo un grande amore
Am9 F
pero' e' di quelli veri che fanno cantare
C G
e non mi chiedo certo quanto durera'
Em C9
e' gia' talmente straordinario che tu sia qua....
C F6 CM7 Dm7 CM7 F6 Am Dm7 C Dm7 CM7 Dm7 CM7 F6 Em Dm7
C Fm7
e poi vorrei planare abbracciato con te
A#7 Fm7
sopra questa sabbia
Fm6 CM7
come a posillipo c'e' musica vedi e
Am Fm6
c'e' sempre chi cantera'
Dm7
e questi amici che
A#7
ci aspettano intorno a un bel fuoco
D#
intonando un mambo
G# Fm9
e adesso che ti sto guardando danzare cosi'
F6
lo capisco perche' vien voglia di ballare
CM7 F C
magari proprio qui davanti a questo mare
F6
e tu amor mio mi puoi insegnare oppure no
Em F6
sono un po' goffo ma di certo non smettero'
C F6
e di cantare tutto quello che ho dentro il cuore
Em F6
e non fa niente se e' stonato
CM7
e' un canto d'amore
C9 C C9 C G9 C C9 C C9 C G9
***
DIR. LIPARI- M. A: BIANCHI Come un’anno fa mi ritrovo senza verità tu che non ci sei che non pensi ai problemi miei. Vivo, questo sentimento come un foglio di carta nell’aria che non cade mai. Ma tu dove sei forse tra le braccia di una lei dimmi se oramai sono chiusi i discorsi tuoi. Forse, avrò sbagliato a capirti avrò sbagliato a ferirti ma ti amo, ti amo, ti amo, come non sai. Mi scoppia il cuore per questo amore per questo mare che non è più blu. Mi fai morire di nostalgia da troppo tempo non ti vedo più. Amore, amore, vorrei con tè respirare ancora, ancora un nuovo canto d’amore. orch. Questo tempo va ma tu ancora non ritorni mai, dimmi con chi sei se finiti sono i sogni miei. Forse, avrò sbagliato a capirti avrò sbagliato a ferirti ma ti amo, ti amo, ti amo. come non sai. Mi scoppia il cuore etc.
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Accordi
C#m
(uomo)
E6
TU ...
A B E
LA MIA DONNA TU SARAI
A B E
IO VORREI E NON VORREI
A E
NON VORREI PERDERE
A
LA GRAZIA CHE ORA HAI
F#m B
MAI... SCIMMIOTTO MAI...
(donna)
C#m E6
TU ...
A B E EM7
IL MIO UOMO DIVERRAI
A B E
PIENO DI PENSIERI E GUAI
A E
MA NON NEGARMI NO
A
UN PO' DI LIBERTA'
(insieme)
E
A6
DIMMI CHE CON TE
F#m7 A6 B
DIMMI CHE POTRO'
B7 F#m
POTR O' SOGNARE SEMPRE
B
COME SOGNO QUI
C#m7
E CHE PER NOI
F#m7 C#m7 F#m7
PERSINO I GRATTACIELI DI NEW YORK
C#m7 E6 A
SARANNO COME ALBERI SU CUI
B7 C#m
PER GIOCO TI RINCORRERO'
(donna)
E6
A B E
DIMMI CHE SARA' COSI'
A F#m6 E
COME ADESSO COME QUI
(insieme)
A E
CHE SIAMO LIBERI
A
DI ESSERE LIBERI
C#m7
SI'....
F#m7 C#m7 E6 F#m7
PERSINO I GRATTACIELI DI NEW YORK
C#m7 E6 A
SARANNO COME ALBERI SU CUI
B7 C#m
PER GIOCO TI RINCORRERO'
E6 A B E A F#m6 E
(insieme)
A E
E SIAMO LIBERI
A E
DI ESSERE LIBERI
A
NOI SIAMO LIBERI
C#m C#m7 A B E B E A E A E
***
Canto d'emigrazione (I campi si svuotano si riempiono le officine) di Dario Fo
I campi si svuotano si riempiono le officine, Sicilia Puglia e Calabria, mille treni parton di disperati.
Addio addio amore nelle galere di Lombardia e di Torino. Addio addio amore andiamo a crepare giorno per giorno per poter campare.
Ci strozzano col foglio paga ci strozzan per gli alloggiamenti ci strozzan per ogni cosa si debba pagare.
Addio addio amore nelle galere di Lombardia e di Torino. Addio addio amore andiamo a crepare giorno per giorno per poter campare.
Ci strozzano col foglio paga ci strozzan per gli alloggiamenti ci strozzan per ogni cosa si debba pagare.
Addio addio amore nelle galere di Lombardia e di Torino. Addio addio amore andiamo a crepare giorno per giorno per poter campare.
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Il Testo della canzone di:
Canto d'estate – AristeA
Arriva l'estate non siamo più soli
Il vento ci prende e ci porta fuori
? del caldo di tutte le sere
E il mio canto d'estate(x2)
Con le stelle di vetro
Che ci appoggiano al centro
Il sole ci abbaglia
E ci sposta la vista
Ma il mare ci accoglie
?
E il mio canto d'estate(x2)
Sei nel vento,sei nel sole
Sei nel cielo,sei il mio canto d'estate
?
Rinfresca la sera
Il tuo amore che cambia come in primavera
Dentro ai tuoi occhi l'estate che vola
L'inverno cammina
E il mio canto d'estate(x2)
Lontano da noi che abbiamo nel cuore
Le giornate di sole come luce che acceca
Come caldo del giorno delle estate assolate
Io che svolto la vita di quest'estate
Il mio canto d'estate(x2)
Sei nel vento,sei nel sole
Sei nel cielo,sei il mio canto d'estate
In aggiornamento...
Ecco una serie di risorse utili per AristeA in costante aggiornamento
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O homem que diz dou não dá Porque quem dá mesmo não diz O homem que diz vou não vai Porque quando foi já não quis O homem que diz sou não é Porque quem é mesmo é não sou O homem que diz estou mas não tá Ninguém está quando quer Coitado do homem que cai no canto de ossanha traidor Coitado do homem que cai no canto de ossanha traidor Vai, vai, vai, não vou Vai, vai, vai, não vou Não vou, que eu não sou ninguém de ir Em conversa de esquecer a tristeza de um amor que passou Não, eu só vou se for pra ver uma estrela aparecer Na manhã de um novo amor Amor, saravá Xangô me mandou lhe dizer Se é canto de ossanha não vá que vai se arrepender pergunte ao seu orixá Amor só é bom se doer Vai vai vai amar Vai vai vai chorar Vai dizer que eu não sou ninguém de ir em conversa de esquecer a tristeza Vai vai vai.
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Morti di fame morti di stenti voi che dei ricchi l’orgia insultò sorgete o vittime dei prepotenti de la riscossa l’ora suonò.
Marciamo impavidi contro i vigliacchi che ci rubano sangue e sudor.
Ossa spolpate nel gran festino ci contentammo di rosicchiar sorgiamo o Lazzari noi pure il vino noi pur l’ebbrezza vogliam gustar.
Marciamo impavidi contro i vigliacchi che ci rubano sangue e sudor.
Pria di sentirci sfatti sfiniti per i digiuni per il soffrir suvvia scagliamoci sui parassiti meglio è di piombo tosto perir.
Marciamo impavidi contro i vigliacchi che ci rubano sangue e sudor.
Rullate o stinchi dei nostri morti sopra i tamburi l’inno feral o d’affamati torve coorti pel pan si muoia per l’ideal.
Marciamo impavidi contro i vigliacchi che ci rubano sangue e sudor.
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Al passo dei guidon, fratello scout, t’attende l’avventura tra il verde delle macchie sotto il sol.
Al passo del guidon, avanti ad esplorare la natura: un nido, un’erba, un fior t’aspetta ed è tutto per te ! Rit. Apri gli occhi fratello scout, tutto il mondo che è intorno a te è una cosa meravigliosa! Apri gli occhi fratello scout, tutto il mondo ch’è intorno a te è una cosa meravigliosa da scoprir! Al fuoco del falò la gioia dei fratelli è la più pura: fa un’unica gran tenda il vasto ciel…
Al fuoco del falò si sente ancor più limpida e sicura la voce che ci vuole esplorator sul nostro onor!
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Canto degli esuli piemontesi (Numi voi siete spietati) di Canzoni politiche
Anno 1821
Numi voi siete spietati noi chiamammo libertà; ma i prieghi sono andati dove manca la pietà.
Re di Alpi Tiberino contro noi tutti s’armò; vince, vince l’assassino e più d’uno al ciel mandò.
S’odon voci dalle tombe di Boyer, Chantel, Junod e dan fiato a mille trombe li due Bruti, Azari, Arò.
Di marmotte in mille pezzi vada il trono di un tal Re; la corona si disprezzi e si franga sotto i piè.
Chi sarà che a questi accenti non andrà con gran valor e tra fuochi e tra tormenti e tra pene e tra dolor?
Van dicendo: noi siam morti sol per man di crudeltà vendicate i nostri torti figli voi di Libertà!
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Il Testo della canzone di:
Canto degli sciagurati – Massimo Zamboni
Madre madonna degli sciagurati santa patrona del malaugurio
croce e carezza dei malcapitati sfarzo e corona di ogni tugurio
Mamma madonna degli sciagurati signora nostra e di tutto ciò che è
vergine e luce dei diseredati questo è ciò che sembra, ciò che sembra non è
L’onda immensa del popolo minuto chiama la tempesta e l’edificio crollò
sacra la vittoria delle moltitudini non temo ciò che viene, temo chi è venuto già
Chi non ha avuto casa ancora, casa ancora non avrà
chi è restato a lungo solo, solo a lungo resterà
Povero cristo dalla testa reclina non avere un tetto non si chiama libertà
nel lento funerale di ogni cosa viva non temo ciò che viene temo che è venuto già
L’onda immensa del popolo minuto chiama la tempesta e l’edificio crollò
sacra la vittoria delle moltitudini non temo ciò che viene, temo chi è venuto già
(Parlato): La scarica li prende con le braccia al cielo
in mezzo al silenzio delle labbra cucite
“Noi siamo uno, e nessun altro”,
hanno il coraggio di urlare mentre arrivano i colpi
e da ogni foro sgorga qualcosa che verrà chiamato memoria.
Ad ora scura, la seconda piena
ed è dentro a quel tuono
che li sappiamo ansimare
pazientemente
crollare.
E il vento porta via con sé
tutta l’insufficienza della parola “pace”
Ecco una serie di risorse utili per Massimo Zamboni in costante aggiornamento
1. L’arco dei forti s’è spezzato, gli umili si vestono della tua forza. Grande è il nostro Dio!
[Rit.] Non potrò tacere, mio Signore, i benefici del tuo amo__re. Non potrò tacere i benefici del tuo amo__re.
2. Dio solleva il misero dal fango, libera il povero dall’ingiustizia. Grande è il nostro Dio!
[Rit.] Non potrò tacere, mio Signore, i benefici del tuo amo__re. Non potrò tacere i benefici del tuo amo__re.
3. Dio tiene i cardini del mondo, veglia sui giusti, guida i loro passi. Grande è il nostro Dio!
[Rit.] Non potrò tacere, mio Signore, i benefici del tuo amo__re. Non potrò tacere i benefici del tuo amo_________re
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Accordi
RE SOL RE SOL RE7+
1. L'arco dei forti s'è spezzato,
SIm FA#m SIm RE
gli umili si vestono della tua forza.
SOL LA7
Grande è il nostro Dio!
RE FA#m SIm
[Rit.] Non potrò tacere, mio Signore,
SOL LA7 RE FA#m
i benefici del tuo amo__re.
SIm
Non potrò tacere
SOL LA7 RE
i benefici del tuo amo__re.
SOL RE SOL RE7+
2. Dio solleva il misero dal fango,
SIm FA#m SIm RE
libera il povero dall'ingiustizia.
SOL LA7
Grande è il nostro Dio!
RE FA#m SIm
[Rit.] Non potrò tacere, mio Signore,
SOL LA7 RE FA#m
i benefici del tuo amo__re.
SIm
Non potrò tacere
SOL LA7 RE
i benefici del tuo amo__re.
SOL RE SOL RE7+
3. Dio tiene i cardini del mondo,
SIm FA#m SIm RE
veglia sui giusti, guida i loro passi.
SOL LA7
Grande è il nostro Dio!
RE FA#m SIm
[Rit.] Non potrò tacere, mio Signore,
SOL LA7 RE FA#m
i benefici del tuo amo__re.
SIm
Non potrò tacere
SOL LA7 RE SOL RE
i benefici del tuo amo_________re
Addio compagni addio sorelle spose e madri. La società dei ladri ci ha fatto relegar sepolti in riva al mar!
Siamo coatti e baldi per l’isola partiamo e non ci vergognamo perché questo soffrir è sacro all’avvenir.
Ma la sublime idea che il nostro cor sorregge sfida l’infame legge che ai cari ci strappò e qui ci incatenò.
A viso aperto i diritti al popolo insegnammo e a liberar pugnammo da tanta iniquità l’oppressa umanità.
Sognammo una felice famiglia di fratelli perciò fummo ribelli contro ogni sfruttator contro ogni oppressor.
Vedemmo l’alba immensa delle speranze umane lottammo per il pane e per la libertà contro ogni autorità.
Vi giunga o plebi ignare da questa fossa infame del freddo e delle fame sdegnoso incitator quest’inno di dolor.
O borghesia crudele tu non ci fai paura la società futura per la tua gran viltà te pur condannerà.
Ma voi lavoratori voi poveri sfruttati per questi relegati rei di bandire il ver avrete un pio pensier.
Addio dolente Italia d’illustri ladri ostello di tresche ree bordello stretti alla nostra fé oggi partiam da te.
Ma un dì ritorneremo più fieri ed implacati finché rivendicati non sieno i diritti ancor di ogni lavorator!
Straziate o sgherri vili le carni e i corpi nostri ma sotto i colpi vostri il cor non piegherà l’idea non morirà.
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Siam malfattori rei d’aver bandito il verbo della fede e dell’amor il nostro motto è un programma ardito “A ognuno il frutto del proprio lavor!” E’ questo il sogno, l’orrida follia questa dei forti la santa utopia
Tessere si dovrà (rit.) un sol vessillo ed una volontà coatti siam per l’ idea e cavalieri dell’umanità
Al libro alla falce ed al martello la borghesia tiranna ci strappò i ferri ai polsi a bordo di un battello sull’isola lontan ci relegò Ed or sereni siam sulla scogliera saldi nell’alma con la fronte altera
Tessere si dovrà (rit)
Quando nell’alba dell’atteso giorno la bianca vela l’onda salperà daremo ai cari il bacio del ritorno e nell’amplesso il cuor sussulterà Ed ora e sempre noi vile canaglia sarem nei ranghi per la gran battaglia
Tessere si dovrà (rit)
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Fosco è il cielo sul livore di paludi senza fin tutto intorno è già morto o muore per dar gloria agli aguzzin.
Sul suolo desolato con ritmo disperato zappiam.
Una rete spinosa serra il deserto in cui moriam non un fiore su questa terra non un trillo in cielo udiam.
Sul suolo…
Botte grida lamenti e pianti sentinelle notte e di’ suon di passi di mitra e schianti e la morte a chi fuggi’.
Sul suolo…
Pure un giorno la sospirata primavera tornerà dei tormenti la desiata libertà rifiorirà.
Dai campi del dolore rinascerà la vita doman
Dai campi del dolore rinascerà la vita doman
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Siamo innumeri italiani nelle scuole dell’amore ma la Patria di domani già ci palpita nel cuore. Sono i piccoli italiani le promesse della Storia che se adora i veterani pur le reclute amerà!
Fanciullezza, fanciullezza tu dei fiori hai la dolcezza e nascondi la fierezza della nuova Umanità!
Pei nemici si fa sera or la luce tutto inonda bacia i lembi alla Bandiera sulla nostra testa bionda. Freme in tutto e tutta sola entra e penetra in un fascio di tra i vetri della scuola per cantar felicità.
Fanciullezza, fanciullezza tu dei fiori hai la dolcezza e nascondi la fierezza della nuova Umanità!
Siam fascisti d’elezione perchè il cuore dei fanciulli verso Italia ha una passione più bruciante dei trastulli. Siam fascisti in miniature ma dal cuor ci escono i canti che non hanno mai paura d’echeggiar con libertà!
Fanciullezza, fanciullezza tu dei fiori hai la dolcezza e nascondi la fierezza della nuova Umanità!
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Su, compagni in forti schiere, marciam verso l’avvenire Siam falangi audaci e fiere. pronte a osare. pronte a ardire.
Trionfi alfine l’ideale per cui tanto combattemmo: Fratellanza nazionale d’italiana civiltà.
Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, nel fascismo è la salvezza della nostra libertà
Non più ignava nè avvilita resti ancor la nostra gente, si ridesti a nuova vita di speldore più possente.
Su, leviamo alta la face che c’illumini il cammino, nel lavoro e nella pace sia la verà libertà. Giovinezza, ecc. ecc.
Maledetto fu il cilicio che candusse all’eroismo, fu schernito il sacrificio dal novello socialismo.
Sorgi o popolo sovrano su dall’Alpi di Salvore fino al Siculo vulcano, che or si vince oppur si. muor. Giovinezza, ecc, ecc.
Ne le veglie di trincea cupo vento di mitraglia ci ravvolse alla bandiera che agitammo alla battaglia.
Vittoriosa al nuovo sole stretti a lei dobbiam lottare, è l’Italia che lo vuole, per l’Italia vincere n. Giovinezza, ecc. ecc.
Sorgi alfin lavoratore giunto è il dì della riscossa ti frondarono il sudore con l’appello alla sommossa.
Giù le bende ai traditori che ti strinsero a catena; Alla giogna gl’impostori delle as atiche virtù. Giovinezza, ecc. ecc.
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Su gagliardi voi che il viso tinge il fior di puerizia cui risplende nel sorriso la vittoria del lavor
Presto il sole di Giustizia splenderà nell’orizzonte come brilla su la fronte de’ verd’anni nostri il fior
Sul cammin de l’avvenire affrettiam compagni il piè e giuriamo di morire pria che mai tradir la fé
Se dei Gracchi il sacro sangue scorre ognor nei vostri petti se vi parla per chi langue entro il core la pietà
Su corriamo giovanetti a incontrar la nova aurora che più bella a chi lavora nel futuro arriderà
Sul cammin…
E allorchè darà una squilla il segnal della riscossa noi avrem come Balilla fermo il braccio e forte il cor
Mentre in ciel un’alba rossa fugherà la notte trista marceremo alla conquista dei diritti del lavor
Sul cammin…
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Su fratelli, su compagne, su, venite in fitta schiera: sulla libera bandiera splende il sol dell’avvenir.
Nelle pene e nell’insulto ci stringemmo in mutuo patto, la gran causa del riscatto niun di noi vorrà tradir.
Il riscatto del lavoro dei suoi figli opra sarà: o vivremo del lavoro o pugnando si morrà.
o vivremo del lavoro o pugnando si morrà. o vivremo del lavoro o pugnando si morrà.
La risaia e la miniera ci han fiaccati ad ogni stento come i bruti d’un armento siam sfruttati dai signor.
I signor per cui pugnammo ci han rubato il nostro pane, ci han promessa una dimane: la dima si aspetta ancor.
Il riscatto del lavoro…
L’esecrato capitale nelle macchine ci schiaccia, l’altrui solco queste braccia son dannate a fecondar.
Lo strumento del lavoro nelle mani dei redenti spenga gli odii e fra le genti chiami il dritto a trionfar.
Il riscatto del lavoro…
Se divisi siam canaglia, stretti in fascio siam potenti; sono il nerbo delle genti quei che han braccio e che han cor.
Ogni cosa è sudor nostro, noi disfar, rifar possiamo; la consegna sia: sorgiamo troppo lungo fu il dolor.
Il riscatto del lavoro…
Maledetto chi gavazza nell’ebbrezza dei festini, fin che i giorni un uom trascini senza pane e senza amor.
Maledetto chi non geme dello scempio dei fratelli, chi di pace ne favelli sotto il pie dell’oppressor.
Il riscatto del lavoro…
I confini scellerati cancelliam dagli emisferi; i nemici, gli stranieri non son lungi ma son qui.
Guerra al regno della Guerra, morte al regno della morte; contro il dritto del del più forte, forza amici, è giunto il dì.
Il riscatto del lavoro…
O sorelle di fatica o consorti negli affanni che ai negrieri, che ai tiranni deste il sangue e la beltà.
Agli imbelli, ai proni al giogo mai non splenda il vostro riso: un esercito diviso la vittoria non corrà.
Il riscatto del lavoro…
Se eguaglianza non è frode, fratellanza un’ironia, se pugnar non fu follia per la santa libertà;
Su fratelli, su compagne, tutti i poveri son servi: cogli ignavi e coi protervi il transigere è viltà.
Il riscatto del lavoro…
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Accordi
La Mi7 La
Su fratelli, su compagne,
Mi7
su, venite in fitta schiera:
La Mi7 La
sulla libera bandiera
Mi Si Mi
splende il sol dell'avvenir.
Re La
Nelle pene e nell'insulto
Re Do#7
ci stringemmo in mutuo patto,
Si- Mi La
la gran causa del riscatto
Si- Mi La
niun di noi vorrà tradir.
Re La7 Re
Il riscatto del lavoro
La
dei suoi figli opra sarà:
Sol Re
o vivremo del lavoro
La 7 Re
o pugnando si morrà.
Si- Fa#7
o vivremo del lavoro
Si- Fa#7
o pugnando si morrà.
Mi - La Re
o vivremo del lavoro
La Re
o pugnando si morrà.
La risaia e la miniera
ci han fiaccati ad ogni stento
come i bruti d'un armento
siam sfruttati dai signor.
I signor per cui pugnammo
ci han rubato il nostro pane,
ci han promessa una dimane:
la dima si aspetta ancor.
Il riscatto del lavoro...
L'esecrato capitale
nelle macchine ci schiaccia,
l'altrui solco queste braccia
son dannate a fecondar.
Lo strumento del lavoro
nelle mani dei redenti
spenga gli odii e fra le genti
chiami il dritto a trionfar.
Il riscatto del lavoro...
Se divisi siam canaglia,
stretti in fascio siam potenti;
sono il nerbo delle genti
quei che han braccio e che han cor.
Ogni cosa è sudor nostro,
noi disfar, rifar possiamo;
la consegna sia: sorgiamo
troppo lungo fu il dolor.
Il riscatto del lavoro...
Maledetto chi gavazza
nell'ebbrezza dei festini,
fin che i giorni un uom trascini
senza pane e senza amor.
Maledetto chi non geme
dello scempio dei fratelli,
chi di pace ne favelli
sotto il pie dell'oppressor.
Il riscatto del lavoro...
I confini scellerati
cancelliam dagli emisferi;
i nemici, gli stranieri
non son lungi ma son qui.
Guerra al regno della Guerra,
morte al regno della morte;
contro il dritto del del più forte,
forza amici, è giunto il dì.
Il riscatto del lavoro...
O sorelle di fatica
o consorti negli affanni
che ai negrieri, che ai tiranni
deste il sangue e la beltà.
Agli imbelli, ai proni al giogo
mai non splenda il vostro riso:
un esercito diviso
la vittoria non corrà.
Il riscatto del lavoro...
Se eguaglianza non è frode,
fratellanza un'ironia,
se pugnar non fu follia
per la santa libertà;
Su fratelli, su compagne,
tutti i poveri son servi:
cogli ignavi e coi protervi
il transigere è viltà.
Il riscatto del lavoro...
La falange noi siam dei mietitori e falciamo le messi a lor signori.
Ben venga il So1 cocente, il SoI di giugno che ci arde il sangue e ci annerisce il grugno e ci arroventa la falce nel pugno, quando falciam le messi a lor signori.
Noi siam venuti di molto lontano, scalzi, cenciosi, con la canna in mano, ammalati dall’aria del pantano, per falciare le messi a lor signori.
I nostri figlioletti non han pane e, chi sa?, forse moniran domane, invidiando il pranzo al vostro cane… E noi falciam le messi a lor signori.
Ebbro di sole, ognun di noi barcolla~ acqua ed aceto, un tozzo e una cipolla ci disseta, ci allena, ci satolla, Falciam, falciam le messi a quei signori. Il sol cuoce, il sudore ci bagna, suona la cornamusa e ci accompagna, finché cadiamo all’aperta campagna. Falciam, falciam le messi a quei signori.
Allegri o mietitori, o mietitrici: noi siamo, è vero, laceri e mendici, ma quei signori son tanto felici! Falciam, falciam le messi a quei signori.
Che volete? Noi siam povera plebe, noi siamo nati a viver come zebre ed a morir per ìngrassar la plebe. Falciam, falciam le messi a quei signori,
O benigni signori, o pingui eroi, vengano un po dove falciamo noi: balleremo il trescon, la ridda e poi… poi falcerem le teste a lor signori.
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Col fucile siamo maestri, ogni colpo è un nemico abbattuto; siamo un esercito volante che non teme le alte montagne, le acque profonde. Nelle fitte foreste, ovunque si accampino i nostri compagni, sulla vetta delle alte montagne innumerevoli sono i nostri fratelli. Non c’è pane, non c’è vestito, il nemico ce li darà; non c’è fucile, non c’è cannone, il nemico ce li darà. E’ la terra dove siamo nati, ogni suo palmo ci appartiene, contro chi ce la vuole strappare fino in fondo combatteremo.
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Testo Tradizionale 1800; musica R. de Simone Peppe Barra
A lu suono de grancascia viva lu popolo bascio; a lu suono ‘e tammurriello sò risurte li puverielli; a lu suono de campana viva viva li pupulane; a lu sono de viuline morte alli giacubine!
Sona sona Sona ‘a Carmagnola, sonan li cunsiglie: viva ‘o Rre cu la famiglia!
Li Francise so’ arrivate, ‘nce hanno bbuono carusate; “et voilè, et voilè”, cavece ‘nculo a la libertà! So’venute li Francise auti tasse ‘nce hanno mise. “Libertà, ègalità”… tu arruobbe a mme, io arrobbo a tte!
Sona sona…
A Sant’Eremo tanta forte l’hanno fatto comm’a ricotta, a stu curnuto sbrevugnato l’hanno miso ‘a mitria ‘n capa. Maistà, chi t’ha traduto? Chistu stommaco chi ha avuto? ‘E signure, ‘e cavaliere te vulevano priggiuniere!
Sona sona…
Alli tridece de giugno, Sant’Antonio gluriuso, ‘e signure, ‘sti birbante, ‘e ffacettero ‘o mazzo tanto! Viva Tata Maccarone ca rispetta la Religgione. Giacubine jate a mare, ca v’abbrucia lu panaro!
Sona sona…
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A sant’Eremo tanta forte l’anno fatto comme’’a ricotta A stu curnuto sbrevognato l’hanno mis’’a mitria ‘ncapa Maistà chi t’ha traduto chistu stommaco chi a avuto ‘e signure e cavaliere te vulevano priggiuniere. Sona sona sona Carmagnola sona li cunsiglia viva o rre cu la Famiglia.
Alli tridece de giugno sant’Antonio gluriuso E signure sti birbante e facettero o mazzo tante So’ venute li Francise aute tasse n’ci hanno mise Liberté… Egalité… io arruobbo a te tu arruobbe a me. Sona sona sona Carmagnola sona li cunsiglia viva o rre cu la Famiglia.
Li francise so’ arrivate ci hanno bbuono carusate E vualà e vualà cavece ‘n culo alla libbertà A lu ponte a Maddalena ‘onna Luisa è asciuta prena e tre miedece che banno nun la ponno fa’ sgravà Sona sona sona Carmagnola sona li cunsiglia viva o rre cu la Famiglia.
A lu muolo senza guerra se tiraie l’albero n’ terra afferraino ‘e giacubbine ‘e facettero ‘na mappina. E’ fernuta l’uguaglianza è fernuta la libertà pe ‘vuie so’ dulure e panza signò iateve a cuccà Sona sona sona Carmagnola sona li cunsiglia viva o rre cu la Famiglia.
Passaie lu mese chiuvuso lu ventuso e l’addiruso a lu mese ca se mete hanno avuto l’aglio arrete Viva tata maccarone ca rispetta la religgione Giacubbine iate a mare ch’ v’abbrucia lu panare. Sona sona sona Carmagnola sona li cunsiglia viva o rre cu la Famiglia.
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Accordi
Intro: Sol- Sib Re7 Sol-
Sol- Sib Re7 Sol-
Sol- Sib
A lu suono de grancascia
Re7 Sol-
viva lu popolo bascio
Sol- Sib
A lu suono de tamburrielli
Re7 Sol-
so' risorte li puverielli
Sol- Sib
A lu suono de campane
Re7 Sol-
viva viva li pupulane
Sol- Sib
A lu suono de viuline
Re7 Sol-
morte alli Giacubbine.
Sol- Sib
Sona sona
Re7 Sol-
sona Carmagnola
Sol- Sib
sona li cunsiglia
Re7 Sol-
viva o rre cu la Famiglia.
A sant'Eremo tanta forte
l'anno fatto comme’’a ricotta
A stu curnuto sbrevognato
l'hanno mis’’a mitria 'ncapa
Maistà chi t'ha traduto
chistu stommaco chi a avuto
'e signure e cavaliere
te vulevano priggiuniere.
Sona sona
sona Carmagnola
sona li cunsiglia
viva o rre cu la Famiglia.
Alli tridece de giugno
sant'Antonio gluriuso
E signure sti birbante
e facettero o mazzo tante
So' venute li Francise
aute tasse n'ci hanno mise
Liberté... Egalité...
io arruobbo a te
tu arruobbe a me.
Sona sona
sona Carmagnola
sona li cunsiglia
viva o rre cu la Famiglia.
Li francise so' arrivate
ci hanno bbuono carusate
E vualà e vualà
cavece 'n culo alla libbertà
A lu ponte a Maddalena
'onna Luisa è asciuta prena
e tre miedece che banno
nun la ponno fa' sgravà
Sona sona
sona Carmagnola
sona li cunsiglia
viva o rre cu la Famiglia.
A lu muolo senza guerra
se tiraie l'albero n' terra
afferraino 'e giacubbine
'e facettero 'na mappina.
E’ fernuta l’uguaglianza
è fernuta la libertà
pe ‘vuie so’ dulure e panza
signò iateve a cuccà
Sona sona
sona Carmagnola
sona li cunsiglia
viva o rre cu la Famiglia.
Passaie lu mese chiuvuso
lu ventuso e l’addiruso
a lu mese ca se mete
hanno avuto l’aglio arrete
Viva tata maccarone
ca rispetta la religgione
Giacubbine iate a mare
ch’ v’abbrucia lu panare.
Sona sona
sona Carmagnola
sona li cunsiglia
viva o rre cu la Famiglia.
Noi ti lodiamo Signore, a Te la Iode e la gloria per sempre noi lodiamo il tuo nome, a Te la Iode e la gloria per sempre.
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR CHE DURERA’ PER SEMPRE NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR CHE DURERA’ PER SEMPRE
Astri del cielo lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Acque del cielo lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Rit.
Sole e luna lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Piogge e rugiade lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Rit.
O venti tutti lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Fuoco e calore lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sem – pre.
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR CHE DURERA’ PER SEM – PRE NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR CHE DURERA’ PER SEMPRE
Notte e giorno lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Nuvole e lampi lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Rit.
Uomini tutti lodate il Signore, a Lui la l’onore e la gloria per sempre. Tutta la terra dia lode al Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Rit.
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR CHE DURERA’ PER SEM – PRE NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR CHE DURERA’ PER SEMPRE NOI LODEREMO IL SIGNOR!
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Accordi
Do Mi-7 Fa Do Mi-7 Fa La-4
Noi ti lodiamo Signore, a Te la Iode e la gloria per sempre
Re- Fa/Do Sol Re- Fa/Do Sol Mi4 Mi7
noi lodiamo il tuo nome, a Te la Iode e la gloria per sempre.
La- Mi-7 Fa Do/ Mi Re-7
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR
Sol Mi4 Mi
CHE DURERA' PER SEMPRE
La- Mi-7 Fa Do Re-7
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR
Sol La-7 Sol
CHE DURERA’ PER SEMPRE
Astri del cielo lodate il Signore, a Lui l'onore e la gloria per sempre.
Acque del cielo lodate il Signore, a Lui l'onore e la gloria per sempre. Rit.
Sole e luna lodate il Signore, a Lui l'onore e la gloria per sempre.
Piogge e rugiade lodate il Signore, a Lui l'onore e la gloria per sempre. Rit.
Re Fa#-7 Sol Re Fa#-7 Sol Si-4
O venti tutti lodate il Signore, a Lui l'onore e la gloria per sempre.
Mi- Sol La Mi- Sol La Fa#4 Fa#7
Fuoco e calore lodate il Signore, a Lui l'onore e la gloria per sem - pre.
Si- Fa# -7 Sol Re/Fa# Mi-7
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR
La Fa#4 Fa#7
CHE DURERA’ PER SEM - PRE
Si- Fa# - 7 Re Re/Fa# Mi-7
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR
La Si-7 La
CHE DURERA’ PER SEMPRE
Notte e giorno lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre.
Nuvole e lampi lodate il Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Rit.
Uomini tutti lodate il Signore, a Lui la l’onore e la gloria per sempre.
Tutta la terra dia lode al Signore, a Lui l’onore e la gloria per sempre. Rit.
Si- Fa# - 7 Sol Re/Fa# Mi-7
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR
La Fa#4 Fa#7
CHE DURERA’ PER SEM - PRE
Si- Fa# - 7 Sol Re/Fa# Mi-7
NOI LODEREMO IL SIGNOR, CANTEREMO IL SUO AMOR
La Si-7 La
CHE DURERA’ PER SEMPRE
LA RE
NOI LODEREMO IL SIGNOR!
Quando la bella mia m’ha salutato piangendo m’ha donato il tricolore: “Il bianco è tutto il pianto che ho versato, il rosso è tutto il fuoco del mio amore, il verde è la speranza che un dì ritornerai, e allor mi sposerai s’io morta non sarò.” Bel morettin, se il tricolor ti piace, la libertà e la pace Italia bella ti donerà; bel morettin solleva la tua mano, saluta da Romano, chè ti portiamo la civiltà. Quando la bella mia m’ha salutato coi tre colori della mia bandiera un grande fazzoletto ha ricamato da metter sulla mia camicia nera. Speranza, fede, amore, mi stanno sopra il petto, accanto al mio moschetto che strada mi farà. Bel morettin… Quando la bella mia m’ha salutato ha colto tante rose nel giardino, ne ha fatto un grande mazzo profumato perchè lo porti in dono a un abissino. Le rose io te le porto e te le voglio offrire ma se vorrai le spine le spine ti darò. Bel morettin… La mia bandiera porterai sul petto allor che attaccherete l’invasore; e la difenderai col tuo moschetto e la difenderai col tuo valore. Un bacio, un giuramento e và’in combattimento, e quando tornerai la vita ti darò. Ma non tornar se per la Patria bella di libertà la stella in cielo ancora non brillerà. E se avverrà che in mezzo alla battaglia ti colga la mitraglia il bacio mio ti raggiungerà.
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Il Testo della canzone di:
Canto Del Capro – Cervello
Satiri e Ménadi: «Magica danza ci porterà il seme Vivido intruglio disseta la mente Magica danza ci porterà il seme»
Melos Satiri, menadi: luci di un corteo Musica solenne, danza, il vino muterà L'ansia dei fedeli nella mistica eruzione Pelli, corna, bestie cacciano la preda Sangue scorre a lungo dalla carne di chi è Simbolo divino per la umana sazietà
Culto, deità di arcana verità Un mito che non va, impulsi che non ha Lui, l'uomo nuovo ormai Veli di pietà ricadono su chi Non ha la forza di lottare ancora Larve, castità: la fine di un'età; La fede scoppierà La fede scoppierà Grida, forse tornerà
Ecco una serie di risorse utili per Cervello in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canto del cigno – Golhetti
Strofa 1
Spogliami di tutto come Cristo Però prima accendimi una Winston Sono un condannato ne ho diritto Vostro onore dovrei stare zitto?! Ok ok ok Tanto sushi forte, Sasha Grey Te li sogni i dischi come i miei I rischi come i miei Quindi schiaccia play Sto salendo il Golgota 2 volte Sapendo che troverò la morte La verità sa sfondare le porte E io ho tutto tranne che le gambe corte
Bridge
Ok ok ok sono ancora ok Ok ok ok sono ancora ok
Strofa 2
Se non provi amore mi va bene l'odio Me ne farò una ragione pazienza Esigo il rumore per colmare il vuoto Ma non il silenzio dell'indifferenza Fra' sono una raffica sparata a mezz'aria Dentro un orgia saffica su un isola Canaria Il primo caso di malaria su una vetta dell'Himalaya Pensano davvero che io passi inosservato? Con tutto quel che ho dato? Con quello che ho sudato? Ho alzato il mio livello Tanto che ora quando rappo dicono "Che cazzo è stato?! Cos'era quello?!" Saper stare sulle proprie gambe E' più importante anche di respirare Specialmente quando cadi male Senza mani osservami rialzare
Bridge
Ok ok ok sono ancora ok Ok ok ok sono ancora ok Ok ok ok sono ancora ok Ok ok ok sono ancora
Strofa 3
Lo lascio squillare tanto dopo smette Ho un centinaio di chiamate perse Come le persone e non scrivo il mio nome nel Club 27 Perché ho il mio copione in testa già dai 17 Non sprecherò più tempo a parlare di marionette Voglio che tremi, non voglio freni e non voglio premi Io non credo nel tuo Dio Figuriamo in un semi (naah!) Belle le treccine ma togliti le mollette Sognate veline ma siete delle vallette Scrivete le rime per non svegliarvi alle sette Io ho visto impazzire mio padre sulle bollette Mi vedi finito? Fratello ti piacerebbe Io volevo fare il rapper, ora sono un rapper Uno di quelli che la gente si incazza quando smette
Ritornello
Ma non è il mio canto del cigno, no Non è il mio canto del cigno, no Non è il mio canto del cigno, no Non è il mio canto del cigno, no
Questo non è un canto del cigno (fvai!) Non è il mio canto del cigno Non è il mio canto del cigno Questo non è un canto del cigno Non è il mio canto del cigno Non è il mio canto del cigno Questo non è un canto del cigno
Sono ancora ok Sono ancora ok Sono ancora ok
(perros!)
Ecco una serie di risorse utili per Golhetti in costante aggiornamento
Sentiam nella foresta il cuculo cantar ai piedi di una quercia lo stiamo ad ascoltar:
cucù cucù cucuuuuu! cucù cucù cucuuuuu!
La notte è tenebrosa non c’è chiaror lunar. Sentiam nel fitto cosco i lupi ulular:
ahu ahu ahu ahu ahu! ahu ahu ahu ahu ahu!
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Perché è un uomo, l’uomo Mangiare tutti i giorni lui dovrà Un piatto colmo di discorsi Sazio non lo farà
Perciò due tre Con noi due tre Qui nel Fronte del Lavor Perchè anche sei un lavorator Il tuo posto è insieme a noi
Perché è un uomo, l’uomo Andare nuodo e scalzo non potrà E suono di fanfare dal freddo Non lo difenderà
Perciò due tre …
Perché è un uomo, l’uomo E avere calci in bocca non gli va Sotto di se non vuole schiavo Ne sopra padroni vorrà
Perciò due tre …
Perché è un proletario i proletario La sua liberazione non verrà Da nessun altro che da lui stesso E da chi con lui lotterà.
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Prete Kassam prete Kassam povero come noi quarant’anni che non ci sei più noi ricordiamo ancora quarant’anni che sei sepolto quando ci dicevi: quarant’anni che t’hanno ammazzato i ricchi non combatteranno mai per la nostra libertà sono arrivati gli inglesi ci hanno preso tutto i ricchi latifondisti si metteranno d’accordo fra ricchi si capiranno parlano la stessa lingua di cartamoneta è il loro dizionario.
Prete Kassam prete Kassam povero come noi quarant’anni che non ci sei più ci hai chiamati a prendere il fucile quarant’anni fa ci hai chiamati gli inglesi li abbiamo scacciati quarant’anni che ci hai chiamato scacciati solo dal nostro odio ma i latifondisti ti hanno preso quarant’anni che t’hanno tradito ad un albero gli inglesi t’hanno impiccato quarant’anni che t’hanno impiccato.
Prete Kassam prete Kassam quando t’hanno fatto salire sul mulo per essere impiccato quarant’anni che t’hanno impiccato ci hai detto: non buttate il fucile nascondetelo in una grotta asciutta con le pallottole tornerò fra quarant’anni quarant’anni che ce l’hai detto e non sarò più vestito da prete perché non potrò perdonare perdonare a tutti i ricchi che sempre stanno d’accordo per impiccare il popolo.
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Lupo, salta su, che già l’ora è suonata! Lupo salta su, cominciato è il dì. Tra poco al ruscelletto fra le rocce correremo e lieti all’acqua fresca tutti insieme ci laveremo. La giungla già ci attende presto in caccia partiremo. La pista in mezzo al bosco pronti e svelti seguiremo.
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Lo zaino sulle spalle ed il bastone in man, il monte con la valle allegri traversiam. Trotta, trotta, esploratore, sulle strade e sui sentieri seguendo con ardore le tracce del dover.
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Dove fiorisce il rosmarino c’e’ una fontana scura dove cammina il mio destino c’e’ un filo di paura qual’è la direzione nessuno me lo imparò qual’è il mio vero nome ancora non lo so
Quando la luna perde la lana e il passero la strada quando ogni angelo è alla catena ed ogni cane abbaia prendi la tua tristezza in mano e soffiala nel fiume vesti di foglie il tuo dolore e coprilo di piume
Sopra ogni cisto da qui al mare c’è un po’ dei miei capelli sopra ogni sughera il disegno di tutti i miei coltelli l’amore delle case l’amore bianco vestito io non l’ho mai saputo e non l’ho mai tradito
Mio padre un falco mia madre un pagliaio stanno sulla collina i loro occhi senza fondo seguono la mia luna notte notte notte sola sola come il mio fuoco piega la testa sul mio cuore e spegnilo poco a poco
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Accordi
SOL RE/SOL SOL DO RE
Dove fiorisce il rosmarino c'e' una fontana scura,
SOL RE/SOL SOL DO RE
dove cammina il mio destino c'e' un filo di paura:
MI- SI- DO RE SOL
qual'e' la direzione nessuno me lo imparo',
LA- RE SOL MI- SI MI- RE
qual'e' il mio vero nome ancora non lo so.
Quando la luna perde la lana e il passero la strada. Quando ogni angelo e' alla catena ed ogni cane abbaia.
Prendi la tua tristezza in mano e soffiala nel fiume, vesti di foglie il tuo dolore e coprilo di piume.
Sopra ogni cristo da qui al mare c'e' un po' dei miei capelli, sopra ogni sughera il disegno di tutti i miei coltelli. L'amore delle case, l'amore bianco vestito, io non l'ho mai saputo e non l'ho mai tradito.
Mio padre un falco, mia madre un pagliaio stanno sulla collina: i loro occhi senza fondo seguono la mia luna. Notte, notte, notte sola sola come il mio fuoco piega la testa sul mio cuore e spegnilo poco a poco.
Il Testo della canzone di:
Canto Del Servo Pastore – Fabrizio De André
Dove fiorisce il rosmarino c'e' una fontana scura Dove cammina il mio destino c'e' un filo di paura Qual'è la direzione nessuno me lo imparò Qual'è il mio vero nome ancora non lo so Quando la luna perde la lana e il passero la strada Quando ogni angelo è alla catena ed ogni cane abbaia Prendi la tua tristezza in mano e soffiala nel fiume Vesti di foglie il tuo dolore e coprilo di piume Sopra ogni cisto da qui al mare c'è un po' dei miei capelli Sopra ogni sughera il disegno di tutti i miei coltelli L'amore delle case l'amore bianco vestito Io non l'ho mai saputo e non l'ho mai tradito Mio padre un falco mia madre un pagliaio Stanno sulla collina i loro occhi senza fondo seguono la mia luna Notte notte notte sola sola come il mio fuoco Piega la testa sul mio cuore e spegnilo poco a poco
Ecco una serie di risorse utili per Fabrizio De André in costante aggiornamento
Canto del tramonto (Signor fra le tende schierati) di Canti Scout
(Signor fra le tende schierati)
Signor, fra le tende schierati per salutar il dì che muor, le note di canti accorati leviamo a Te calde d’amor. Ascolta Tu l’umil preghiera che d’aspro suol s’ode innalzar a Te cui mancava alla sera un tetto ancor per riposar. RIT. Chiedon sol tutti i nostri cuori a Te sempre meglio servir. Genufletton qui nel pian tuoi esploratori: Tu dal ciel benedicili Signor. Del giorno che adesso finisce con grato cuor Ti ringraziam. Nel vincol che tutti ci unisce fratelli scout per Te noi siam. Signor, noi Ti vogliam seguire anche se aspro è il sentier: con Te noi vogliamo salire, con Te nessun potrà cader. RIT. Perdona se abbiamo mancato, ripara Tu ai nostri error, Signor, che dal cielo stellato vegli sui tuoi esplorator. Or mentre l’ombra intorno scende noi Ti sentiam tanto vicin: oh, resta con noi fra le tende fino al ritorno del mattin. RIT.
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
re la re si- la
Signor, fra le tende schierati per salutar il dì che muor,
re la re si- la
le note di canti accorati leviamo a Te calde d’amor.
re la si- la re sol la
Ascolta Tu l’umil preghiera che d’aspro suol s’ode innalzar
si- sol la re la re
a Te cui mancava alla sera un tetto ancor per riposar.
re la
RIT. Chiedon sol tutti i nostri cuori
sol re
a Te sempre meglio servir.
Genufletton qui nel pian
si mii
tuoi esploratori:
sol re la re
Tu dal ciel benedicili Signor.
Del giorno che adesso finisce con grato cuor Ti ringraziam.
Nel vincol che tutti ci unisce fratelli scout per Te noi siam.
Signor, noi Ti vogliam seguire anche se aspro è il sentier:
con Te noi vogliamo salire, con Te nessun potrà cader.
RIT.
Perdona se abbiamo mancato, ripara Tu ai nostri error,
Signor, che dal cielo stellato vegli sui tuoi esplorator.
Or mentre l’ombra intorno scende noi Ti sentiam tanto vicin:
oh, resta con noi fra le tende fino al ritorno del mattin.
RIT.
È l’ora dell’addio fratelli, è l’ora di partir e il canto si fa triste, è ver partir è un po’ morir.
Ma noi ci rivedremo ancor ci rivedremo un dì arrivederci allor, fratelli, arrivederci sì.
Perché lasciarci e non sperar di rivederci ancor? Perché lasciarci e non serbar questa speranza in cuor? Ma noi ci rivedremo ancor, ci rivedremo un dì: arrivederci, allor, fratelli; arrivederci sì.
Uniamo orsù le nostre man or mentre il giorno muor formiamo con le nostre man il cerchio dell’amor.
Se attorno a questo fuoco qui l’addio ci dobbiam dar attorno a un solo fuoco un dì sapremo ritornar.
Iddio che tutto vede e sa ci voglia benedir, Iddio che tutto vede e sa ci sappia un dì riunir! Ma non addio diciamo allor, che uniti resterem ma non addio diciamo allor, che ancor ci rivedrem.
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
DO SOL
È l’ora dell’addio, fratelli,
DO DO7 FA
è l’ora di partir.
SOL
Il canto si fa triste, è ver,
FA SOL DO
partir è un po’ morir.
Ma noi ci rivedremo ancor,
ci rivedremo un dì.
Arrivederci allor, fratelli,
arrivederci sì.
Formiamo una catena
con le mani nelle mani.
Stringiamoci l’un l’altro
prima di tornar lontani.
Iddio che tutto vede e sa
la speme di ogni cuor,
se ci ha riuniti qui un dì
saprà riunirci ancor.
Fratello non dolerti se
la fiamma langue già:
doman la stessa fiamma ancor
fra noi risplenderà.
riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l’uomo,
il potere e la falsità, la violenza e l’avidità
sono cose da abbattere. Noi però non siamo soli.
Canta con noi, batti le mani,
alzale in alto, muovile al ritmo del canto.
Stringi la mano del tuo vicino
e scoprirai che è meno duro il cammino così.
Ci ha donato il suo spirito, lo sentiamo è in mezzo a noi
e perciò possiam credere che ogni cosa può cambiare.
Non possiamo più assistere impotenti ed attoniti,
perché siam responsabili della vita intorno a noi.
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
DO SOL LA- MI-
In un mondo di maschere, dove sembra impossibile
FA DO RE SOL
riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l’uomo,
DO SOL LA- MI-
il potere e la falsità, la violenza e l’avidità
FA DO RE SOL
sono cose da abbattere. Noi però non siamo soli.
DO SOL
Canta con noi, batti le mani,
LA- MI- SOL
alzale in alto, muovile al ritmo del canto.
DO SOL
Stringi la mano del tuo vicino
LA- MI- SOL
e scoprirai che è meno duro il cammino così.
Ci ha donato il suo spirito, lo sentiamo è in mezzo a noi
e perciò possiam credere che ogni cosa può cambiare.
Non possiamo più assistere impotenti ed attoniti,
perché siam responsabili della vita intorno a noi.
Insieme con noi venite anche voi la vita è per tutti un’occasione, non fa niente se uguali non siam faremo bandiera ovunque andremo.
La felicità colore non ha, è un pezzo di cielo che dopo la pioggia ritorna sereno Rit. Bianco, verde, rosso, giallo e tu prendi il posto che vuoi e con noi canterai.
Noi siamo quelli che formiam l’arcobaleno tanti colori che si tengono per mano, in tutto il mondo un po’ d’amore noi portiamo e regaliamo a tutti la felicità.
La gente non sa che amore e bontà son fiori che stanno in un giardino donarli tu puoi se solo lo vuoi raccoglili e dalli al tuo vicino.
Tu sei come me stringiamo le mani tutti domani insieme restiamo.
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Il Testo della canzone di:
Canto dell'osso – Cesare Basile
Suonami suonami caro capraio Più mi suoni e più t'intono Mi hanno ucciso all'acqua di vento Per tre piume di pavone Il mezzano non ha colpa Il più grande va alla forca
Suonami suonami caro fratello Più mi suoni e più t'intono Mi hanno ucciso all'acqua di vento Per tre piume di pavone Tu mezzano non hai colpa Il più grande va alla forca
Suonami suonami caro padre Più mi suoni e più t'intono Mi hanno ucciso all'acqua di vento Per tre piume di pavone Il mezzano non ha colpa Il più grande va alla forca
Suonami suonami caro fratello Più mi suoni e più t'intono Mi hanno ucciso all'acqua di vento Per tre piume di pavone Il mezzano non ha colpa Tu il più grande vai alla forca
(Grazie a Laura per questo testo)
Ecco una serie di risorse utili per Cesare Basile in costante aggiornamento
Pe’ lu sanghe e pe’ la testa liberace d’e tempeste! Pe’ la testa e pe’ lu sanghe liberace a tutte quante! San Gennaro mio fa tu ca io nun ne pozzo proprio cchiù La speranza e la mia fede tutta sta riposta in Te Tu ‘o vvide e Tu ‘o ssaje arrimmierece chisti guaje
Popolo mio va te cunfessa popolo mio e nun peccare cchiù Chisto è stato San Gennaro c’ha priato lu buon Gesù Viva viva lu Protettore viva viva San Gennaro che de Napule è lu Patrone e viva ‘o gran Santone
E lu Pate sia ludato e lu Figlio e lu Spiritussanto Chè San Gennaro è grande e dona tanto San Gennaro mio putente prega a Dio pe’ tanta gente San Gennaro mio protettore prega a Dio nostro Signore Chè San Gennaro è grande e dona tanto
Jesce e fance ‘a grazia cavaliere ‘e Giesucristo Putenzia ‘e San Gennaro puteggece Sanghe ‘e San Gennaro defennece Clemenza ‘e San Gennaro cunzolace
Viva viva Giesù e Maria e viva viva San Gennaro San Gennaro è gluriuso San Gennaro è miraculuso E popolo mio fa festa e pe’ tutta la città che bella grazia ca ‘nce ha fatto San Gennaro ringrazziamme
E lu Pate sia ludato e lu Figlio e lu Spiritussanto…
Tu sempe nc’haje cunzulate e sempe nc’haje cunzulà sempe nc’haje difese e sempe nc’haje defennere sempe nc’haje aiutate e sempe nc’haje aiutà e in vita e in morte nun ce abbandunà
Da tanne ‘nzì a chest’ora cillu sanghe bolle e vive e viva lu grande Iddio che a nuje lu destinà
E lu Pate sia ludato e lu Figlio e lu Spiritussanto…
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Davanti a Te m’impegno con tutto il cuor diventerò tuo paggio o mio Signor.
Io voglio amarti sempre sempre più e la promessa mia proteggi Tu.
Voglio esser Tuo lupetto per divenir più tardi esploratore per servir.
Io voglio amarti sempre sempre più e la promessa mia proteggi Tu.
A Te Gesù che amo obbedirò a me dimenticando ti ascolterò
Io voglio amarti sempre sempre di più e la promessa mia proteggi Tu.
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Cantiamo al Signore risorto che ha vinto la morte, la sua gloria risplende nel cielo e fa gioire la terra.
RIT.
Acclamiamo al Re della gloria che redime ogni uomo, come sole che sorge sul mondo viene a salvare le genti
RIT.
Il Verbo si è fatto carne e dimora tra noi, la sua gloria risplende nel cielo e fa gioire la terra.
RIT.
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Nessuno vien cercando la mia solitudine. Un canto va lasciando la mia solitudine. Che gelo, qui nel mio cuore, amore mio sapessi tu!
Dimmi, come mai non scrivi mai, non torni mai? Dimmi dove sei e con chi sei e di chi sei? Dilla al cuore mio, al pianto mio, che, in tanto oblìo, qualche volta mi disseta della voglia disperata di sentirti accanto a me. Ma perchè non sai che nulla amai com’io t’amai Ma perchè non vuoi? E cosa vuoi? E con chi vuoi? Odi, nel richiamo, come, nel tuo nome, maledico ed amo te, che sempre amai e che giammai dimenticai.
Nella solitudine nemmeno il sole ritornerà!
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si lo so amore che io e te forse stiamo insieme solo qualche istante zitti stiamo ad ascoltare il cielo alla finestra questo mondo che si sveglia e la notte e’ gia’ cosi’ lontana gia’ lontana guarda questa terra che che gira insieme a noi anche quando e’ buio guarda questa terra che che gira anche per noi a darci un po’ di sole, sole, sole my love che sei l’amore mio sento la tua voce e ascolto il mare sembra davvero il tuo respiro l’amore che mi dai questo amore che sta li nascosto in mezzo alle sue ande a tutte le sue onde come una barca che guarda questa terra che che gira insieme a noi anche quando e’ buio guarda questa terra che che gira anche per noi a darci un po’ di sole, sole guarda questa terra che che gira insieme a noi anche quando e’ buio guarda questa terra che che gira insieme a noi a darci un po’ di sole mighty sun mighty sun mighty sun
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Accordi
Em7
G6
SI LO SO
C6
AMORE CHE IO E TE
Am7
FORSE STIAMO INSIEME
Em9 G6
SOLO QUALCHE ISTANTE
A9
ZITTI STIAMO AD ASCOLTARE
D
IL CIELO ALLA FINESTRA
G
QUESTO MONDO CHE
Em A
SI SVEGLIA E LA NOTTE E'
D
GIA' COSI' LONTANA
D9 Em
GIA' LONTANA
G
GUARDA QUESTA TERRA CHE
Em
CHE GIRA INSIEME A NOI
GM7 G
ANCHE QUANDO E' BUIO
Em G
GUARDA QUESTA TERRA CHE
Em
CHE GIRA ANCHE PER NOI
GM7 C9
A DARCI UN PO' DI SOLE,
C6 G9 Em
SOLE, SOLE
C9
MY LOVE CHE SEI L'AMORE MIO
Bm
SENTO LA TUA VOCE
Em
E ASCOLTO IL MARE
A C
SEMBRA DAVVERO IL TUO RESPIRO
G
L'AMORE CHE MI DAI
QUESTO AMORE CHE
STA LI NASCOSTO
A C
IN MEZZO ALLE SUE ANDE
Bm
A TUTTE LE SUE ONDE
Em9
COME UNA BARCA CHE
G
GUARDA QUESTA TERRA CHE
Em
CHE GIRA INSIEME A NOI
GM7 G
ANCHE QUANDO E' BUIO
Em7 G
GUARDA QUESTA TERRA CHE
Em
CHE GIRA ANCHE PER NOI
GM7 C9
A DARCI UN PO' DI SOLE,
Em9 Em9
SOLE
G
GUARDA QUESTA TERRA CHE
Em
CHE GIRA INSIEME A NOI
GM7 G
ANCHE QUANDO E' BUIO
Em7 G
GUARDA QUESTA TERRA CHE
Em
CHE GIRA INSIEME A NOI
D C9
A DARCI UN PO' DI SOLE
Em7
MIGHTY SUN
MIGHTY SUN
***
Il Testo della canzone di:
Canto Della Terra – Sarah Brightman
Si lo so Amore che io e te Forse stiamo insieme Solo qualche istante Zitti stiamo Ad ascoltare Il cielo Alla finestra Questo mondo che Si sveglia e la notte e Gia cosi lontana Gia lontana
[Chorus:] Guarda questa terra che Che gira insime a noi Anche quando e buio Guarda questa terra che Che gira anche per noi A dorci un po'di sole, sole, sole
My love che sei l'amore mio Sento la tua voce e ascolto il mare Sembra davvero il tuo respiro L'amore che mi dai Questo amore che Sta li nascosto In mezzo alle sue onde A tutte le sue onde Come una barca che
[Repeat chorus]
Guarda questa terra che Che gira insime a noi A darci un po'di sole Mighty sun Mighty sun
Ecco una serie di risorse utili per Sarah Brightman in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canto Della Terra – Jonathan & Charlotte
Si lo so Amore che io e te Forse stiamo insieme Solo qualche istante Zitti stiamo Ad ascoltare Il cielo Alla finestra Questo mondo che Si sveglia e la notte è Già così lontana Già lontana Guarda questa terra che Che gira insime a noi Anche quando è buio Guarda questa terra che Che gira anche per noi A dorci un po'di sole, sole, sole My love che sei l'amore mio Sento la tua voce e ascolto il mare Sembra davvero il tuo respiro L'amore che mi dai Questo amore che Sta lì nascosto In mezzo alle sue onde A tutte le sue onde Come una barca che Guarda questa terra che Che gira insime a noi Anche quando è buio Guarda questa terra che Che gira anche per noi A dorci un po'di sole, sole, sole Sole, sole, sole Guarda questa terra che Che gira insime a noi A darci un po'di sole Mighty sun Mighty sun Mighty sun
Ecco una serie di risorse utili per Jonathan & Charlotte in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canto della terra – Sarah Brightman
Si lo so Amore che io e te Forse stiamo insieme Solo qualche istante Zitti stiamo Ad ascoltare Il cielo Alla finestra Questo mondo che Si sveglia e la notte è Già così lontana Già lontana
Guarda questa terra che Che gira insieme a noi Anche quando è buio Guarda questa terra che Che gira anche per noi A dorci un po'di sole, sole, sole
My love che sei l'amore mio Sento la tua voce e ascolto il mare Sembra davvero il tuo respiro L'amore che mi dai Questo amore che Sta lì nascosto In mezzo alle sue onde A tutte le sue onde Come una barca che
Guarda questa terra che Che gira insieme a noi Anche quando è buio Guarda questa terra che Che gira anche per noi A dorci un po'di sole, sole, sole
Guarda questa terra che Che gira insieme a noi A dorci un po'di sole Mighty sun Mighty sun
Ecco una serie di risorse utili per Sarah Brightman in costante aggiornamento
La Folgore dall’alto emblema della gloria nel mondo e nella storia la meta ci darà.
Se la morte ci spiana i sentieri poi sorti ci volle guerrieri nessuno ci ha piegati ma l’odio ci ha temprati.
Quando il Paraca avanza nasce la civiltà quando il Paraca avanza la 10° sarà.
In questi mondo infame vacilla chi non crede ma questa nostra fede forti ci fa restar.
Se la morte ci spiana il cammino poi la sorte ci diede il destino urla paura e sangue a chi ci sbarra il passo.
Quando il Paraca avanza nasce la civiltà quando il Paraca avanza la 10° sarà.
Anche se tutto cade nei cieli della morte gli Dei della guerra dentro di noi saran.
Non abbiamo soltanto coraggio il Drago marcia con noi infuria la tempesta bruciando il vecchio mondo spazzando nella notte chi contro noi sarà.
Quando il Paraca avanza nasce la civiltà quando il Paraca avanza la 10° sarà.
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Non alberga in noi paura Né c’intralciano le gonne Nella lotta santa e pura. Sempre unite e sempre forti, O fratelli pugneremo, Vendicando i nostri morti, Con italica virtù. Giovinezza, giovinezza, Primavera di bellezza Nel Fascismo è la salvezza Della nostra libertà. Della donna è la missione D’insegnar fede ed amor E trasmetter la passione Della patria in ogni cuore! E’ la nostra fede immensa, Che può dar la redenzione E formare ogni coscienza Per l’Italico avvenir! Giovinezza, giovinezza, Primavera di bellezza Nel Fascismo è la salvezza Della nostra libertà.
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Accordi
SIb
La pattuglia dei Leoni
deve il pranzo cucinar.
FA
Troppo cotti i maccheroni,
SIb FA7 SIb
sembran colla da incollar.
FA
Ulla-i ulla-o, ulla-i la-i la-i
SIb FA SIb
la-i la-o, la la la. (2 volte)
La pattuglia dei Serpenti
un bel ponte costruì.
Volle il Capo collaudarlo,
cadde in acqua e restò lì.
Il Reparto va in uscita:
su pei monti se ne andrà,
si farà molta salita,
ma poi si discenderà.
Il Reparto finalmente
va sui monti a campeggiar.
Camminando allegramente
tutti vogliono cantar.
Il Testo della canzone di:
Canto di Achab – SalvoMenza
CANTO DI ACHAB
E Dio sì, Dio lo sa se lo amo il mare E il suo richiamo sa se mai ho deluso Dondola il mio destino e fa sognare L'occhio mio chiuso
La gamba mia incastrata al ponte, e in testa La vena al vento grida all'occidente La stiva un ventre e tutta danza questa Festa danzante
Maledetto sestante Sai dirmi dove sono, non dove devo andare
Più il cielo è terso e meno so pregare Come chi teme il peso di uno sguardo Ripenso a quanto valse navigare Così m'attardo
Che più si viaggia e vede e prova e sente Meno si crede d'aver mai viaggiato Né visto mai in passato o nel presente Né mai sentito Maledetto sestante Sai dirmi dove sono non dove devo andare
Bussola avvelenata, bene e male Sai dirmi dove vado, non da dove vengo Avresti immaginato mai che fosse Tanto pesante
Il viaggio o sestante Sai dirmi dove sono, non dove devo andare...
Ciò tutto scelsi e guarda a quale prezzo Quella mia vita monca lì nel porto O sogno dolce di promesse e inganni A un amore, a dei figli a un cane storto A un occhio e ad una gamba, ai miei ventanni Ai miei ventanni
(S. Menza, 25-10-94)
Ecco una serie di risorse utili per SalvoMenza in costante aggiornamento
Innalzate nei cieli lo sguardo: la salvezza di Dio è vicina. Risvegliate nel cuore l’attesa, per accogliere il Re della gloria.
Vieni, Gesù, deh vieni, discendi dal cielo. Sorgerà dalla Casa di David, il Messia da tutti invocato, prenderà da una vergine il corpo, per potenza di Spirito Santo.
Benedetta sei tu, o Maria, che rispondi all’attesa del mondo: come aurora splendente di grazia, porti al mondo il sole divino.
Vieni, o Re, discendi dal cielo: porta al mondo il sorriso di Dio; nessun uomo ha visto il suo volto, solo tu puoi svelarci il mistero.
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Abbiamo abbandonato il Signore fonte d’acqua viva, e ci siamo abbeverati a cisterne avvelenate.
“Popolo mio, perchè spezzi i miei legami e ti volgi a cose vane”. Così dice il Signore: “Io che ti ho fatto e ti ho amato da sempre sono da te abbandonato. Io ti piantai come vigna preziosa, ma tu non porti il tuo frutto”.
Ora ricorda, mi seguivi nel deserto eri sacro al mio nome, mia primizia e mio tempio; ora hai mutato col nulla la tua gloria, neghi la tua infedeltà. Chiedi il mio amore e la mia giustizia, ma non ti stacchi dal male.
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Si ho deciso cosi questa strada è la mia E vado dove andrò disegnandomi una scia Che effetto farà provo ad immaginare Oltre il finestrino vedo mostri a volontà Ma se li guardo bene sono di plastica Non è fantastico? Sono di plastica! E se li guardo tutti quelli più belli e i brutti Mi sento elastico! Non è fantastico? Oh aai aio’aai Disegnandomi la via mi produco energia Un altro gradino verso gioia ed armonia Se poi penso a tutto quello più bello e il brutto È fantastico mi sento elastico! E quando penso a quello che arriva sul più bello Mi sento elastico non è fantastico? Ohaai aio’aai ohaai aio’aai La mia storia è qua canto di gioia E sono pronto a tutto Ohaai aio’aai La mia storia è là canto di gioia E sono pronto a tutto non è fantastico? Ohaai aio’aai ohaai aio’aai Si ho deciso cosi questa strada è la mia E vado dove andrò disegnandomi una scia…..
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Accordi
INTRO: A Asus4 Em G
A Asus4
Sì ho deciso così
A Asus4
questa strada è la mia
A Asus4
e vado dove andrò
A Asus4 Em G
disegnandomi una scia
A Asus4
Che effetto farà
A Asus4
provo a immaginare
A Asus4
oltre il finestrino
A Asus4
vedo mostri a volontà
G
Ma se li guardo bene
sono di plastica
A
è magnifico
sono di plastica
G
e se li guardo tutti
quelli più belli e brutti
A
è la realtà
Em G Em G A Asus4
sono di plastica
Disegnando la via
mi produco energia
un altro gradino
verso gioia e armonia
Se poi penso a tutto
quello più bello e il brutto
divento mistico
quasi fantastico
e se li guardo tutti
quelli più belli e brutti
è la realtà
sono di plastica
STRUM:
Em G Em G Em G Em G A Asus4 A Asus4 Em G
Em Em A Asus4 A Asus4 Em G Em G
A
La mia storia è qua
canto di gioia
Em G Em G
e sono pronto a tutto
A
La mia storia è là
canto di gioia
Em G Em G Em G A Asus4 A Asus4
e sono pronto a tutto
A Asus4
Sì ho deciso così
A Asus4
questa strada è la mia
A Asus4
e vado dove andrò
A Asus4
disegnandomi una sc...
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Il Testo della canzone di:
Canto di libertà – Al Bano & Romina Power
Dimenticarsi la fretta in una città Allontanarsi vicini, andare più in là In una piccola casa sotto un bambù Tra gli animali e i palmeti, una tribù
Arcobaleni e fiori coltiverò Delle farfalle amica diventerò Inviteremmo gli amici all'ora del tè Gabbiani, foche, pinguini e scimpanzé Va bene anche la luna se c'è
Canta La libertà Cantando vivi La libertà Vivendo ama La libertà Amando senti La libertà
E sbadigliando il sole si sveglierà I tuoi pensieri a mattino riscalderà Dipingerà di colori i fiori per te Accenderà di ricordi le notti con me
Arcobaleni e fiori conserverò Per una sera speciale vicino al falò Inviteremmo le amici a ballare con noi Gabbiani, foche, pinguini e le stelle lassù Vivremmo anche senza tivù
Canta La libertà Cantando vivi La libertà Vivendo ama La libertà Amando senti La libertà
Canta La libertà Cantando vivi La libertà Vivendo ama La libertà Amando senti La libertà
Ecco una serie di risorse utili per Al Bano & Romina Power in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canto di libertˆ – Al Bano
Al Bano: Dimenticarsi la fretta in una città Allontanarsi vicini, andare più in là In una piccola casa sotto un bambù Tra gli animali e palme di una tribù
Arcobaleni e fiori coltiverò Delle farfalle amica diventerò Inviteremmo gli amici all'ora del tè Gabbiani, foce, pinguini e scimpanzé Va bene anche la luna sorge
Canta La libertà Cantando vivi La libertà Vivendo ama La libertà Amando senti La libertà
Al Bano: E sbadigliando il sole si sveglierà I tuoi pensieri a mattino riscalderà Dipingerà di colori fiori per te Accenderà di ricordi le notti con me
Arcobaleni e fiori conserverò Per una sera speciale vicino al falò Inviteremmo le amici a ballare con noi Gabbiani, foce, pinguini e le stelle lassù Vivremmo anche senza tivù
Canta La libertà Cantando vivi La libertà Vivendo ama La libertà Amando senti La libertà
Canta La libertà Cantando vivi La libertà Vivendo ama La libertà Amando senti La libertà
Ecco una serie di risorse utili per Al Bano in costante aggiornamento
Tra luci, strilli e fiori tu sei venuto gran sovrano dell’amor ed ora, in ogni viso brilla un sorriso che ti dice lieto é il cuor Suoni,canti pieni d’amor sembra non esista dolor Tu solo Carnevale puoi far sorridere se pure triste è il cuor Santa Croce, sei paese di bellezza e di splendore tutto in festa, lieto canti le canzoni dell’amore Dolce nido, che seduci sin da farci innamorare Santa Croce chi t’ha visto non ti può dimenticare Le belle mascherine vanno felici per le vie cantando in cor a notte, i mandolini fanno vibrare di passione i nostri cuor Bimbe, questo è tempo d’amar bimbe, or bisogna sognar Tu solo Carnevale puoi far sorridere se pure triste è il cuor Santa Croce, sei paese di bellezza e di splendore.
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Nel grembo di Maria giaceva il Bimbo la sua chioma era simile a una luce (stanco e disfatto è il mondo, ma qui tutto proprio tutto va bene).
Sul seno di Maria giaceva il Bimbo la sua chioma era simile a una stella (sono astiosi e astuti tutti i re ma qui sinceri i cuori).
Sul cuore di Maria giaceva il Bimbo ed era la sua chioma come il fuoco (stanco è il mondo, ma del mondo è questo il desiderio).
Stava Cristo ai ginocchi di Maria la sua chioma pareva una corona. E tutti i fiori a lui guardavan su tutte le stelle giù.
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Signora dei vicoli scuri dal vecchio cappotto sciupato
Asciugati gli occhi e sorridi c’è un altro Natale alle porte
Non senti le grida e le voci e qualcosa di strano nell’aria
Anche i muri ingrigiti dei vicoli splendono sotto la luna
Ti ricordi c’incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E la sera ci facemmo un bicchiere di scura ed un giro di walzer
Con tanti saluti ad un altro Natale
Signora dei vicoli scuri abbracciami forte stasera Anche i gatti festeggiano a volte e cantano sotto le stelle Dimentica il freddo le lacrime e le scarpe coperte di fango E il destino di un vecchio ubriacone cullato dal canto del vento
Ti ricordi c’incontrammo in un giorno di neve e di freddo E stasera ci faremo un bicchiere di scura ed un giro di walzer Con tanti saluti ad un altro Natale.
Signora dei vicoli scuri non mollare la lotta Verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira Vedremo le rive del mare in un giorno assolato d’estate Scoleremo cinquanta bottiglie al riparo di un cielo lontano
Ti ricordi c’incontrammo in un giorno di neve e di freddo E stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un saluto E un cordiale fanculo ad un altro Natale
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Accordi
INTRO: Mi- sol re la (x2)
Sol Do Sol Do
Signora dei vicoli scuri dal vecchio cappotto sciupato
Mim Do Sol Re
Asciugati gli occhi e sorridi c'è un altro Natale alle porte
Sol Do Mim Do
Non senti le grida e le voci e qualcosa di strano nell'aria
Sol Do Mim
Anche i muri ingrigiti dei vicoli splendono sotto la luna
Do Sol
Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
Do Sol La
E la sera ci facemmo un bicchiere di scura ed un giro di walzer
Do Sol la do (x2)
Con tanti saluti ad un altro Natale
Signora dei vicoli scuri abbracciami forte stasera
Anche i gatti festeggiano a volte e cantano sotto le stelle
Dimentica il freddo le lacrime e le scarpe coperte di fango
E il destino di un vecchio ubriacone cullato dal canto del vento
Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E stasera ci faremo un bicchiere di scura ed un giro di walzer
Con tanti saluti ad un altro Natale.
Signora dei vicoli scuri non mollare la lotta
Verranno momenti migliori il tempo è una ruota che gira
Vedremo le rive del mare in un giorno assolato d'estate
Scoleremo cinquanta bottiglie al riparo di un cielo lontano
Ti ricordi c'incontrammo in un giorno di neve e di freddo
E stasera ce ne andremo a ballare per strade e a brindare un saluto
E un cordiale fanculo ad un altro Natale
Povero amico, sai che verrà chi in Galilea ti porterà.
Osanna Osanna Osanna Jerusalem.
Canta il suo nome finché potrai, Gerusalemme ritroverai.
Osanna Osanna Osanna Jerusalem.
Dormi Regina, notte farà Gerusalemme non morirà.
Osanna Osanna Osanna Jerusalem.
Osanna Osanna Osanna Jerusalem…
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Il Testo della canzone di:
Canto Di Primavera – Banco Del Mutuo Soccorso
L'odore degli zingari è come il mare Come il mare arriva e non sai da dove L'odore degli zingari è come il mare E primavera è oltre il suo cielo chiaro Non porta più leggende da raccontare Ma ti sorprende come una malattia La primavera è altro che un cielo chiaro È grandine veloce sui tuoi pensieri Ti cresce all'improvviso dentro la testa E scopri che hai bisogno di questo sole E non ti fa paura la sua allegria Ma ti sorprende come una malattia Arriva all'improvviso Arriva come il mare E non sai mai da dove Arriva come il mare Arriva all'improvviso E non sai mai da dove La primavera è altro Che un cielo chiaro È grandine veloce sui tuoi pensieri Arriva come il mare e non sai da dove
Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove Arriva all'improvviso, arriva come il mare e non sai mai da dove Arriva come il mare, arriva, arriva all'improvviso all'improvviso e non sai mai da dove...
Ecco una serie di risorse utili per Banco Del Mutuo Soccorso in costante aggiornamento
Maria passava ri ‘na strata nova; la porta ri ‘n firraru aperta era.
“E tu, firraru, chi fai apiertu a st’ura?”
“Fazzu ‘na cruci e tri pungenti ciova”.
“Ti prièu, firraru, nun la fari ora, ri nuovu ti la pàiu la mastrìa”.
“Matruzza, e si nun la fazzu ora, unni c’è Giesù ci mìntinu a mia!”
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Il Testo della canzone di:
Canto Di Un Bastone Errante Su Ghiaia – Miike Takeshi
{Strofa} È chiuso nel suo tenue cappuccio d'ossa La vista è un cruccio e le macchie fanno da glossa Come il tangibile possa mantiene già in sé la risposta Che posta s’estrinseca nella mostra Di parabole discendenti su corpi nudi Stesi sicuri nell'agio s’intendono putrescenti Occhi lucenti scrutano il moto remoto re d’immoto Retorica lingua degli espedienti Ed il giardino attorno piange, strozzato Brandelli rossi, zampilli dalle fontane del sangue Le madri chine sui feti morti I feti chini sulle madri morte in una cornice di blande Spoglie blandite da vite, ma controvoglia Subite come limite dormono sulla soglia Passioni ancestrali che in una foglia Diramano possibilità delineate da un’ombra spoglia E sogna amore tra i feretri sorridenti Un addio dalle labbra d'inusitato colore Pulsanti stupore, selciato corrotto su cui abbandonato Un ramo spezzato dalla pioggia scesa a dirotto Salmodia la perdizione dell’intatta terra bagnata Braccia su una schiena distratta Lasciva col legno duro ed i figli in compianto È gioia dell’illusione ritratta
Ecco una serie di risorse utili per Miike Takeshi in costante aggiornamento
qui, si stanno preparando di gia’, lo sguardo serio volto verso un altro cielo, pieno di speranza. si, un canto di vittoria sara’, un volo sui colori dell’arcobaleno, che, sincero, e’ grande e splendera’. va’, l’ostacolo e’ la’ e sbattilo giu’, combatti di piu’. va’, la meta e’ piu’ in la’, se solo lo vuoi, allora lo puoi. si, il cuore sta’ salendo piu’ su, e gira forte come un motore acceso: ti riscaldera’. tu non dubitare vieni con noi, attacca la carrozza dietro questo treno che, sincero, arriva dove vuoi. va’, l’ostacolo e’ la’ e sbattilo giu’, combatti di piu’. va’, la meta e’ piu’ in la’, se solo lo vuoi, allora lo puoi. va’, l’ostacolo e’ la’ e sbattilo giu’, combatti di piu’. va’, la meta e’ piu’ in la’, se solo lo vuoi, allora lo puoi.
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Figli della Luna, di una strana magia figli della storia vera dello sbarco in Normandia
Figli di uno stereo sul Mediterraneo figli di qualcosa che è arrivata da lontano da lontano
Canto canto canto do mar canto canto do mar canto canto do mar
Muovete muovete mo viene appriesso a me muovete muovete mo e’ ghiamme. Muovete muovete mo.
Sorge la città sotto i piedi del Vulcano sono stati i saraceni o i greci un padre marziano e gli alleati che ci hanno liberati che ci hanno liberati
Canto canto canto do mar Simme nate nuje figli del duemila generazione anti fascista e dinto ‘e vene o sanghe misto
Canto canto canto do mar canto canto do mar canto canto do mar
Tiene a mente ‘o mare accummencia addò ‘a terra farnesce ll’uommune capisce ll’uommene cunosce si nun è sanghe allora è ll’acqua ca ll’aunisce
Sud sud sud sud chi songo io che ne saccio addò venimmo ‘e che culore tengo ‘a faccia chi sparte ll’uommene vò sanghe o vò sudore nun ne vulimmo pecchè a nuje ce abbasta ‘o mare.
Canto canto canto do mar canto canto do mar canto canto do mar
Tornano i bastimenti, tosse a Madonna, ‘o borgo marinaro ‘a 167, e comme’ è amaro je stò de casa ‘a Giugliano faciteme passa’, c’aggia parla’ cu Bassolino faciteme passa’.
Dicitancelle vuje ca’ l’aria nun è cchiu fresca voglio vede’ nu film con Totò e Peppino voglio vede’ nu film.
E nun t’abbasta ancora Tornano i bastimenti, tosse a Madonna, ‘o borgo marinaro ‘a 167, e comme’ è amaro Faciteme passa’ c’aggia parla’ cu Bassolino Aggia piglia’ ‘o 140 pe’ vede’ ‘o mare
Me fa male ‘a capa pure a me me fa male ‘a capa pure ‘a me.
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Accordi
LAm7/9 RE7/9 LAm7/9
Canto canto canto do mar
RE7/9 LAm7/9
canto canto do mar
RE7/9 LAm7/9 RE7/9
canto canto do mar
Tiene a mente eh
MI7+/6
'o mare accummencia addò
'a terra farnesce
LAm7/4
ll'uommune capisce ll'uommene cunosce
LAb7+/5b
si nun è sanghe allora è
ll'acqua ca ll'aunisce
LAdim7
Sud sud sud sud chi songo io
che ne saccio
MI7+/6
addò venimmo 'e che culore
tengo 'a faccia
LAm7/4
chi sparte ll'uommene vò
sanghe o vò sudore
LAb7+/5b
nun ne vulimmo pecchè a nuje
SIb/MI DO/MI
ce abbasta 'o mare.
Il Testo della canzone di:
Canto do mar – Pino Daniele
Figli della Luna, di una strana magia Figli della storia vera Dello sbarco in Normandia Figli di uno stereo sul Mediterraneo Figli di qualcosa che è arrivata da lontano Da lontano Canto canto canto do mar Canto canto do mar Canto canto do mar Muovete muovete mo viene appriesso a me Muovete muovete mo e' ghiamme Muovete muovete mo Sorge la città sotto i piedi del Vulcano Sono stati i saraceni o i greci Un padre marziano e gli alleati Che ci hanno liberati che ci hanno liberati Canto canto canto do mar Simme nate nuje Figli del duemila generazione Anti fascista e dinto 'e vene o sanghe misto Canto canto canto do mar Canto canto do mar Canto canto do mar Tiene a mente 'o mare accummencia addò 'a terra farnesce Ll'uommune capisce ll'uommene cunosce Si nun è sanghe allora è Ll'acqua ca ll'aunisce Sud sud sud sud chi songo io Che ne saccio Addò venimmo 'e che culore Tengo 'a faccia Chi sparte ll'uommene vò Sanghe o vò sudore Nun ne vulimmo pecchè a nuje Ce abbasta 'o mare Canto canto canto do mar Canto canto do mar Canto canto do mar Tornano i bastimenti Tosse a Madonna 'o borgo marinaro 'a 167, e comme' è amaro Je stò de casa 'a Giugliano Faciteme passa', c'aggia parla' cu Bassolino Faciteme passa'. Dicitancelle vuje Ca' l'aria nun è cchiu fresca Voglio vede' nu film Con Totò e Peppino Voglio vede' nu film E nun t'abbasta ancora Tornano i bastimenti Tosse a Madonna 'o borgo marinaro 'a 167, e comme' è amaro Faciteme passa' C'aggia parla' cu Bassolino Aggia piglia' 'o 140 Pe' vede' 'o mare Me fa male 'a capa Pure a me Me fa male 'a capa pure 'a me
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Uomini e non delusioni che ti segnano un po’ sembra ieri vecchie canzoni e desideri il buio e tu,chissà dov’eri nuove città, gli occhi tristi, gli occhi senza pietà del mattino mentre ti sveglia piano piano l’idea di un figlio per la mano.
Vivo, canto e vivo mi perdo e mi ritrovo ma sono sempre io quando vivo, canto e vivo cercando un cielo nuovo che assomigli al mio cielo.
Come si fa a spostare l’orizzonte più in la giorni tristi che vai al letto e non ti svesti che non sai bene se resisti come ti va, con il cuore che funziona a metà troppo soli sogni diversi e sogni uguali per conquistarci un paio d’ali
Vivo, canto e vivo mi perdo e mi ritrovo ma sono sempre io quando vivo, canto e vivo cercando un cielo nuovo che assomigli al mio cielo.
Oggi però coi ricordi voglio farci un falò cambio faccia voglio scordare freddo e pioggia e poi caderti tra le braccia
Vivo, canto e vivo mi perdo e mi ritrovo ma sono sempre io quando vivo, canto e vivo cercando un cielo nuovo che assomigli al mio cielo.
[Ripete ad libitum]
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Testo della canzone: Canto e vivo – Fiorella Mannoia
In fondo al testo trovate il video della canzone
Canto e vivo – Fiorella Mannoia Testo:
testo: Oscar Avogadro musica: Piero Fabrizi
Fiorella Mannoia
Testo “Canto E Vivo”
Uomini e non
delusioni che ti segnano un po’
sembra ieri
vecchie canzoni e desideri
il buio e tu,chissà dov’eri
nuove città,
gli occhi tristi, gli occhi senza pietà
del mattino
mentre ti sveglia piano piano
l’idea di un figlio per la mano.
Vivo, canto e vivo
mi perdo e mi ritrovo
ma sono sempre io
quando
vivo, canto e vivo
cercando un cielo nuovo
che assomigli al mio cielo.
Come si fa
a spostare l’orizzonte più in la
giorni tristi
che vai al letto e non ti svesti
che non sai bene se resisti
come ti va,
con il cuore che funziona a metà
troppo soli
sogni diversi e sogni uguali
per conquistarci un paio d’ali
Vivo, canto e vivo
mi perdo e mi ritrovo
ma sono sempre io
quando
vivo, canto e vivo
cercando un cielo nuovo
che assomigli al mio cielo.
Oggi però
coi ricordi voglio farci un falò
cambio faccia
voglio scordare freddo e pioggia
e poi caderti tra le braccia
Vivo, canto e vivo
mi perdo e mi ritrovo
ma sono sempre io
quando
vivo, canto e vivo
cercando un cielo nuovo
che assomigli al mio cielo.
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MUSICADI E. BOVE TESTODI MA BIANCHI-B. GARINO Tutto intorno alle fiamme splendenti nasce un coro di voci appassionate sono gitane innamorate. Sono donne brune dal cuore caliente san baciare ed amare con ardor. Nell’incanto di una notte io così m’innamorai fra le braccia di un gitano 10 regina diventai. cor° Ole! Nella stanza di una carovana un uomo forte dalla pelle bruna col suo sorriso, bellezza catalana fece di me una donna gitana. I sospiri dell’amore fan sognare ma la notte stava già per finire. II mio cuore doveva sperare che il ricordo non potesse svanire. Perché un uomo che è gitano non può fare dell’amore la ragione del suo cuore. È in viaggio ormai la grande carovana tra vecchie strade e terre sconosciute ma per l’uomo bruno triste è il cammino. Soffre tanto per la donna che ha lasciato quella donna che il suo cuore gli rubò. 11 suo sguardo appassionato e il calore del suo amor mi han lasciato la dolcezza e solitudine nel cuor. Nella stanza di una carovana etc. orch. I sospiri dell’amore fan sognare etc. Dell’amore la ragione del suo cuore. Canto gitano.
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EZRA POUND, IL POETA FASCISTA
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Ezra Pound, il noto poeta e critico statunitense, nacque a Hailey, Idaho, nel 1885, e si spense a Venezia nel 1972. Cresciuto in una famiglia dalle radici quacchere e puritane, trascorse gli anni giovanili a Filadelfia, intraprendendo gli studi presso l'Hamilton College di Clinton e l'Università di Pennsylvania. Dopo il trasferimento in Europa, dove avrebbe trascorso gran parte della sua vita, pubblicò la sua prima raccolta di poesie, intitolata "A lume spento" nel 1908, durante il suo soggiorno a Venezia.
Nel 1909, si trasferì a Londra, dove concepì un ambizioso progetto di riforma e rinascita della società. Pound ereditò dall'illustre J. Ruskin un profondo interesse per l'economia e la sua connessione con l'arte, così come dai preraffaelliti trasse una passione per l'epoca medievale, come dimostrato nella sua opera "The Spirit of Romance" del 1910.
A partire dal 1918, intraprese collaborazioni nel campo della critica musicale sotto lo pseudonimo di William Antheling e nella critica d'arte con quello di B. H. Dias. Nel 1913, pubblicò sulle pagine della rivista "Poetry" il manifesto dell'imagismo intitolato "A few don'ts by an imagiste", documento che rappresentò l'incisiva guida di Pound per i poeti della sua generazione, invitandoli a una maggior consapevolezza del processo creativo e indicando la via verso una poesia volta a catturare l'immagine in modo conciso e oggettivo.
A partire dal 1913, l'associazione tra il linguaggio poetico e l'ideogramma divenne il fondamento del pensiero di Pound. Il poeta statunitense identificò nell'ideogramma "il documento di un pensiero privo della sostanza metafisica che condiziona il linguaggio e la logica occidentali". Da ciò scaturì l'interesse e la dedizione verso la scienza e la tecnologia, campi in cui Pound cercò una logica e un pensiero alternativi per ricostruire il concetto di estetica e il linguaggio dell'Occidente.
Durante gli anni trascorsi a Londra, Pound ebbe incontri cruciali, includendo figure di spicco come Yeats, Eliot (che in seguito avrebbe accolto numerosi suggerimenti di Pound in "The Waste Land") e Ford. Si aggiunsero anche incontri con A. Orage, teorico del socialismo corporativo e direttore della rivista "New Age", e successivamente con D. H. Douglas, fondatore del "Social Credit". In questo periodo, iniziò anche la corrispondenza con James Joyce e si delineò la nascita dei "Cantos", il suo epico poema scritto nel corso della vita, pubblicato a sezioni a partire dal 1917 con "Three Cantos".
Nel 1920, Pound concluse la prima fase della sua produzione poetica con il poemetto "Hugh Selwyn Mauberley" e nel 1921 lasciò l'Inghilterra per trasferirsi a Parigi, dove nel 1922 compose l'opera musicale "Villon". Dal 1925 al 1945, risiedette a Rapallo.
Con "How to Read" del 1929, si aprì la seconda fase della sua riflessione teorica (ABC of reading, 1934; Make it new, 1934; Guide to Kulchur, 1938), che guidò la creazione della seconda parte dei "Cantos". L'incontro con l'opera dell'etnologo tedesco L. Frobenius enfatizzò l'importanza del fattore economico nel pensiero di Pound (ABC of economics, 1933), mentre si approfondì la complessa riflessione sull'usura, che influenzò l'antisemitismo di Pound. Quest'ultimo si avvicinò progressivamente al fascismo italiano, pur mostrando diffidenza nei confronti del nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziarono le sue pubblicazioni su "Il Meridiano di Roma" e tenne una serie di discorsi in lingua inglese alla radio italiana.
I radiodiscorsi di Pound, fortemente caratterizzati dall'antisemitismo, dall'opposizione alla guerra e alla politica di Roosevelt, contenevano anche il progetto di un mondo liberato dall'usura e dall'avarizia, ricondotto a una mitica "pax saturnia" che Pound sognava, guardando a certi elementi rurali del fascismo. Accusato di tradimento, nel 1945 venne catturato dalle truppe americane di liberazione e internato in un campo vicino a Pisa, dove scrisse i "Canti Pisani" (pubblicati nel 1948).
Trasferito negli Stati Uniti per un processo che non ebbe mai luogo, venne dichiarato mentalmente infermo e rinchiuso per 12 anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth a Washington. Qui scrisse le sezioni "Rock-Drill" e "Thrones" dei "Cantos". Una volta liberato, nel 1958, si stabilì nuovamente in Italia, dove visse fino alla morte, scrivendo l'ultima parte del suo poema "Drafts and Fragments of Cantos CX-CXVII" nel 1969. L'opera di Pound è stata ampiamente tradotta in Italia dalla figlia del poeta, Mary de Rachewiltz (Opere scelte, 1970; I Cantos, 1985), che ha anche promosso la costituzione dell'archivio poundiano presso la Yale University, Beinecke Library, negli anni Sessanta.
Il Testo della canzone di:
Canto I – Ezra Pound
Poi scendemmo alla nave,
e la chiglia tagliò il divino mare
drizzammo l'albero e le vele della nave negra,
a bordo portammo pecore e i corpi nostri
carichi di lacrime, e il vento in poppa
ci avviò con panciute vele,
di Circe benecomata arte fu questa.
Poi sedemmo sulla nave, correndo col vento
a vele tese sino a sera.
Spento il sole, ombra sull'oceano,
noi venimmo al limite delle acque profonde,
alla terra dei Cimmeri, e città popolose,
sovra tessuta nebbia fitta, mai strale
di sole la trafigge
nè rotando alle stelle, nè tornando dal cielo,
notte fosca copre quella misera gente.
L'oceano in moto contrario, noi venimmo al luogo
predetto da Circe.
Qui Euriloco e Perimede compiron riti,
traendo la spada dal fianco
scavai il fosso di un cubito quadro;
ad ogni morto spargemmo libagioni,
Idromele, poi vin dolce, acqua con bianca farina.
Molte orazioni mormorai sulle inferme teste dei morti:
come d'uso, giunto ad Itaca, i migliori bovi
sacrificherò, ammassando beni sulla pira,
e al solo Tiresia un nero campano.
Sangue scuro scorreva nella fossa,
anime dell'Erebo, morti cadaverici, schiere di spose,
di giovani e di vecchi provati dagli affanni;
anime ancor macchiate di fresche lacrime, blande fanciulle,
uomini molti, dalle teste tartassate da lance di bronzo,
predati in guerra, ma pur recanti sanguinose armi,
mi s'affollarono intorno, urlando,
impallidii, gridai ai miei uomini per altre bestie;
trucidarono i greggi, pecore colpiron con bronzo;
versai unguenti, invocai gli dei,
l'immane Plutone, lodai Proserpina;
a spada sguainata
allontanai gli impetuosi ed impotenti morti,
fino ad udir Tiresia.
Ma prima venne l'amico Elpenor,
l'insepolto, gettato sulla terra lata,
salma abbandonata in casa di Circe,
non pianto, non sepolto, ché altro urgeva.
Miserando spirito. E io gridai affrettato:
"Elpenor, come giungesti all'oscura sponda?
Hai preceduto a piedi i rematori?"
Ed egli con parlar lento:
"Malo fato e molto vino. Dormii presso il fuoc di Circe.
Scendendo caddi per la lunga scala
contro il barbacane
rompendomi l'osso del collo, e l'anima cercò l'Averno.
Ma vi prego, sire, ricordatevi di me, non pianto e insepolto,
ammucchiate l'armi mie, la tomba sul lido porti:
Misero fu, ma con fama futura
E sul tumulo s'innalzi il remo mosso tra i compagni".
Venne Anticlea, che tenni lontana, poi Tiresia di Tebe,
tenendo l'aurea verga, mi riconobbe e per primo parlò:
"Una seconda volta? Perché? Uomo di torva stella,
visiti i morti senza sole e questo regno infausto?
Via dal fosso, fa ch'io beva il sangue,
e vaticini."
Ed io indietreggiai,
ei, forte di sangue, disse: "Odisseo
tornerà pur Nettuno contrario, sovra mari oscuri,
perderà tutti i compagni". Anticlea rivenne.
Taccia ormai Andreas Divus (che cito).
In officina Wecheli (stampato) A.D. 1538, da Omero.
Oltrepassò le Sirene, lungi da lì
sino a Circe.
"Venerandam".
In stile cretense, con l'aurea corona, "Venerem,
Cypri munimenta sortita est", gioconda, oricalca,
auree cinte alla vita e ai seni, palpebre di bistro,
che portò il ramo d'oro dell'Argicida. Si che:
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Va, e va, e va, e va, e va ma è possibile Va, e va, e va, e va, e va ma è afferrabile quando sembra qui, vicino a te poi va
Va, e va, e va, e va, e si fa più ingannevole, Va, e va, e va, e va e si fa più accessibile sembra quasi parli proprio a te, poi va.
Lo vorrai, chiederai, cercherai di lui griderai, piangerai, morirai di lui lui, lui, lui.
Va, e va, e va, e va, se sei fragile Va, va, va, e va, e va ti fa vivere, ti fa stare come mai chiama e vai.
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EZRA POUND, IL POETA FASCISTA
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Ezra Pound, il noto poeta e critico statunitense, nacque a Hailey, Idaho, nel 1885, e si spense a Venezia nel 1972. Cresciuto in una famiglia dalle radici quacchere e puritane, trascorse gli anni giovanili a Filadelfia, intraprendendo gli studi presso l'Hamilton College di Clinton e l'Università di Pennsylvania. Dopo il trasferimento in Europa, dove avrebbe trascorso gran parte della sua vita, pubblicò la sua prima raccolta di poesie, intitolata "A lume spento" nel 1908, durante il suo soggiorno a Venezia.
Nel 1909, si trasferì a Londra, dove concepì un ambizioso progetto di riforma e rinascita della società. Pound ereditò dall'illustre J. Ruskin un profondo interesse per l'economia e la sua connessione con l'arte, così come dai preraffaelliti trasse una passione per l'epoca medievale, come dimostrato nella sua opera "The Spirit of Romance" del 1910.
A partire dal 1918, intraprese collaborazioni nel campo della critica musicale sotto lo pseudonimo di William Antheling e nella critica d'arte con quello di B. H. Dias. Nel 1913, pubblicò sulle pagine della rivista "Poetry" il manifesto dell'imagismo intitolato "A few don'ts by an imagiste", documento che rappresentò l'incisiva guida di Pound per i poeti della sua generazione, invitandoli a una maggior consapevolezza del processo creativo e indicando la via verso una poesia volta a catturare l'immagine in modo conciso e oggettivo.
A partire dal 1913, l'associazione tra il linguaggio poetico e l'ideogramma divenne il fondamento del pensiero di Pound. Il poeta statunitense identificò nell'ideogramma "il documento di un pensiero privo della sostanza metafisica che condiziona il linguaggio e la logica occidentali". Da ciò scaturì l'interesse e la dedizione verso la scienza e la tecnologia, campi in cui Pound cercò una logica e un pensiero alternativi per ricostruire il concetto di estetica e il linguaggio dell'Occidente.
Durante gli anni trascorsi a Londra, Pound ebbe incontri cruciali, includendo figure di spicco come Yeats, Eliot (che in seguito avrebbe accolto numerosi suggerimenti di Pound in "The Waste Land") e Ford. Si aggiunsero anche incontri con A. Orage, teorico del socialismo corporativo e direttore della rivista "New Age", e successivamente con D. H. Douglas, fondatore del "Social Credit". In questo periodo, iniziò anche la corrispondenza con James Joyce e si delineò la nascita dei "Cantos", il suo epico poema scritto nel corso della vita, pubblicato a sezioni a partire dal 1917 con "Three Cantos".
Nel 1920, Pound concluse la prima fase della sua produzione poetica con il poemetto "Hugh Selwyn Mauberley" e nel 1921 lasciò l'Inghilterra per trasferirsi a Parigi, dove nel 1922 compose l'opera musicale "Villon". Dal 1925 al 1945, risiedette a Rapallo.
Con "How to Read" del 1929, si aprì la seconda fase della sua riflessione teorica (ABC of reading, 1934; Make it new, 1934; Guide to Kulchur, 1938), che guidò la creazione della seconda parte dei "Cantos". L'incontro con l'opera dell'etnologo tedesco L. Frobenius enfatizzò l'importanza del fattore economico nel pensiero di Pound (ABC of economics, 1933), mentre si approfondì la complessa riflessione sull'usura, che influenzò l'antisemitismo di Pound. Quest'ultimo si avvicinò progressivamente al fascismo italiano, pur mostrando diffidenza nei confronti del nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziarono le sue pubblicazioni su "Il Meridiano di Roma" e tenne una serie di discorsi in lingua inglese alla radio italiana.
I radiodiscorsi di Pound, fortemente caratterizzati dall'antisemitismo, dall'opposizione alla guerra e alla politica di Roosevelt, contenevano anche il progetto di un mondo liberato dall'usura e dall'avarizia, ricondotto a una mitica "pax saturnia" che Pound sognava, guardando a certi elementi rurali del fascismo. Accusato di tradimento, nel 1945 venne catturato dalle truppe americane di liberazione e internato in un campo vicino a Pisa, dove scrisse i "Canti Pisani" (pubblicati nel 1948).
Trasferito negli Stati Uniti per un processo che non ebbe mai luogo, venne dichiarato mentalmente infermo e rinchiuso per 12 anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth a Washington. Qui scrisse le sezioni "Rock-Drill" e "Thrones" dei "Cantos". Una volta liberato, nel 1958, si stabilì nuovamente in Italia, dove visse fino alla morte, scrivendo l'ultima parte del suo poema "Drafts and Fragments of Cantos CX-CXVII" nel 1969. L'opera di Pound è stata ampiamente tradotta in Italia dalla figlia del poeta, Mary de Rachewiltz (Opere scelte, 1970; I Cantos, 1985), che ha anche promosso la costituzione dell'archivio poundiano presso la Yale University, Beinecke Library, negli anni Sessanta.
Il Testo della canzone di:
Canto LVIII – Ezra Pound
E poi dormii
e svegliandomi nell'aere perso
vidi e sentii,
e quel ch'io vidi mi pareva andare a cavallo,
e sentii:
"A me non fa gioia
che la mia stirpe muoia infangata della vergogna
governata dalla carogna e spergiurata.
Roosvelt, Churchill ed Eden ed il popolo spremuto in tutto ed idiota!
Morte che fui a Sarzana aspetto la diana della riscossa.
Son quel Guido che amasti pel mio spirito altiero
e la chiarezza del mio intendimento.
De la Ciprigna sfera
conobbi il fulgore già cavalcante (mai postiglione)
per le vie del borgo detto altramente
la città dolente (Firenze) sempre divisa,
gente stizzosa e leggiera che razza di schiavi!
Passai per Arimnio ed incontrai uno spirito gagliardo
che cantava come incantata di gioia!
Era una contadinella
un po' tozza ma bella ch'aveva a braccio due tedeschi
e cantava cantava amore senz'aver bisogno d'andar in cielo.
Aveva condotto i canadesi su un campo di mine
dove era il Tempio della bella Ixotta.
Camminavano di quattro o in cinque ed io ero ghiotto
d'amore ancora malgrado i miei anni.
Così sono le ragazze nella Romagna.
Venivan' canadesi a spugar i tedeschi
a rovinar' quel che rimaneva della città di Rimini;
domandarono la strada per la via Emilia a una ragazza
una ragazza stuprata
po' prima da lor canaglia
- Bè! Bè! soldati!
quest'è la strada
andiamo, andiamo a via Emilia
con loro proseguiva.
Il suo fratello aveva scavato
i buchi per le mine, là verso il mare.
Verso il mare la ragazza, un po' tozza ma bella,
condusse la truppa. Che brava pupa! Che brava pupetta!
Lei dava un vezzo per puro amore, che eroina!
Sfidava la morte,
conquistò la sorte peregrina.
Tozza un po' ma non troppo raggiunse lo scopo.
Che splendore!
All'inferno nemico, furono venti morti,
morta la ragazza fra quella canaglia,
salvi i prigionieri. Gagliardo lo spirito della pupetta
cantava, cantava incantata di gioia,
or'ora per la strada che va verso'l mare.
Gloria della patria! Gloria! gloria
morir per la patria nella Romagna!
Morti non morti son',
io tornato son' dal terzo cielo per veder la Romagna,
per veder'le montagne nella riscossa,
che bell'inverno!
Nel settentrion rinasce la patria,
ma che ragazza!
Che ragazze,
che ragazzi,
portan ' il nero!
Dai CANTI PISANI un frammento del testamento spirituale di Ezra Pound
Ciò che sai amare rimane, il resto è scoria
ciò che sai amare non ti sarà strappato
ciò che sai amare è il tuo vero retaggio
il mondo, quale? Il mio, il loro
o di nessuno?
Prima venne la vista, poi diventò palpabile
Eliso, fosse pure in quell'antro d'inferno,
ciò che tu sai amare è il tuo vero retaggio
ciò che tu sai amare non ti sarà strappato.
La formica è centauro nel suo mondo di draghi.
Deponi la tua vanità, non è l'uomo
che ha fatto il coraggio, o l'ordine o la grazia,
deponi la tua vanità, dico, deponila!
La natura t'insegni quale posto ti spetta
per gradi d'invenzione o di vera maestria,
deponi la tua vanità,
Paquin, deponila!
Il casco verde tua eleganza offusca.
"Padroneggia te stesso, e gli altri ti sopporteranno".
Deponi la tua vanità
sei cane bastonato sotto la grandine
tronfia gazza nel sole delirante,
mezzo nero mezzo bianco
tu non distingui fra ala e coda
giù la tua vanità
spregevole è il tuo odio
che si nutre di falso,
deponi la tua vanità,
sollecito a distruggere, avaro in carità,
deponi la tua vanità
dico, deponila!
Ma avere fatto piuttosto che non fare
questa non è vanità
aver bussato, discretamente,
perché un Blunt ti apra
avere colto dall'aria una tradizione viva
o da un occhio fiero ed esperto l'indomita fiamma
questa non è vanità.
L'errore sta tutto nel non fatto,
sta nella diffidenza che tentenna...
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EZRA POUND, IL POETA FASCISTA
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Ezra Pound, il noto poeta e critico statunitense, nacque a Hailey, Idaho, nel 1885, e si spense a Venezia nel 1972. Cresciuto in una famiglia dalle radici quacchere e puritane, trascorse gli anni giovanili a Filadelfia, intraprendendo gli studi presso l'Hamilton College di Clinton e l'Università di Pennsylvania. Dopo il trasferimento in Europa, dove avrebbe trascorso gran parte della sua vita, pubblicò la sua prima raccolta di poesie, intitolata "A lume spento" nel 1908, durante il suo soggiorno a Venezia.
Nel 1909, si trasferì a Londra, dove concepì un ambizioso progetto di riforma e rinascita della società. Pound ereditò dall'illustre J. Ruskin un profondo interesse per l'economia e la sua connessione con l'arte, così come dai preraffaelliti trasse una passione per l'epoca medievale, come dimostrato nella sua opera "The Spirit of Romance" del 1910.
A partire dal 1918, intraprese collaborazioni nel campo della critica musicale sotto lo pseudonimo di William Antheling e nella critica d'arte con quello di B. H. Dias. Nel 1913, pubblicò sulle pagine della rivista "Poetry" il manifesto dell'imagismo intitolato "A few don'ts by an imagiste", documento che rappresentò l'incisiva guida di Pound per i poeti della sua generazione, invitandoli a una maggior consapevolezza del processo creativo e indicando la via verso una poesia volta a catturare l'immagine in modo conciso e oggettivo.
A partire dal 1913, l'associazione tra il linguaggio poetico e l'ideogramma divenne il fondamento del pensiero di Pound. Il poeta statunitense identificò nell'ideogramma "il documento di un pensiero privo della sostanza metafisica che condiziona il linguaggio e la logica occidentali". Da ciò scaturì l'interesse e la dedizione verso la scienza e la tecnologia, campi in cui Pound cercò una logica e un pensiero alternativi per ricostruire il concetto di estetica e il linguaggio dell'Occidente.
Durante gli anni trascorsi a Londra, Pound ebbe incontri cruciali, includendo figure di spicco come Yeats, Eliot (che in seguito avrebbe accolto numerosi suggerimenti di Pound in "The Waste Land") e Ford. Si aggiunsero anche incontri con A. Orage, teorico del socialismo corporativo e direttore della rivista "New Age", e successivamente con D. H. Douglas, fondatore del "Social Credit". In questo periodo, iniziò anche la corrispondenza con James Joyce e si delineò la nascita dei "Cantos", il suo epico poema scritto nel corso della vita, pubblicato a sezioni a partire dal 1917 con "Three Cantos".
Nel 1920, Pound concluse la prima fase della sua produzione poetica con il poemetto "Hugh Selwyn Mauberley" e nel 1921 lasciò l'Inghilterra per trasferirsi a Parigi, dove nel 1922 compose l'opera musicale "Villon". Dal 1925 al 1945, risiedette a Rapallo.
Con "How to Read" del 1929, si aprì la seconda fase della sua riflessione teorica (ABC of reading, 1934; Make it new, 1934; Guide to Kulchur, 1938), che guidò la creazione della seconda parte dei "Cantos". L'incontro con l'opera dell'etnologo tedesco L. Frobenius enfatizzò l'importanza del fattore economico nel pensiero di Pound (ABC of economics, 1933), mentre si approfondì la complessa riflessione sull'usura, che influenzò l'antisemitismo di Pound. Quest'ultimo si avvicinò progressivamente al fascismo italiano, pur mostrando diffidenza nei confronti del nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziarono le sue pubblicazioni su "Il Meridiano di Roma" e tenne una serie di discorsi in lingua inglese alla radio italiana.
I radiodiscorsi di Pound, fortemente caratterizzati dall'antisemitismo, dall'opposizione alla guerra e alla politica di Roosevelt, contenevano anche il progetto di un mondo liberato dall'usura e dall'avarizia, ricondotto a una mitica "pax saturnia" che Pound sognava, guardando a certi elementi rurali del fascismo. Accusato di tradimento, nel 1945 venne catturato dalle truppe americane di liberazione e internato in un campo vicino a Pisa, dove scrisse i "Canti Pisani" (pubblicati nel 1948).
Trasferito negli Stati Uniti per un processo che non ebbe mai luogo, venne dichiarato mentalmente infermo e rinchiuso per 12 anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth a Washington. Qui scrisse le sezioni "Rock-Drill" e "Thrones" dei "Cantos". Una volta liberato, nel 1958, si stabilì nuovamente in Italia, dove visse fino alla morte, scrivendo l'ultima parte del suo poema "Drafts and Fragments of Cantos CX-CXVII" nel 1969. L'opera di Pound è stata ampiamente tradotta in Italia dalla figlia del poeta, Mary de Rachewiltz (Opere scelte, 1970; I Cantos, 1985), che ha anche promosso la costituzione dell'archivio poundiano presso la Yale University, Beinecke Library, negli anni Sessanta.
Il Testo della canzone di:
Canto LXXII – Ezra Pound
Purché si cominci a ricordare la guerra di merda
certi fatti risorgeranno. Nel principio, Dio,
il grande esteta, dopo aver creato cielo e mondo,
dopo il tramonto volcanico, dopo aver dipinto
la roccia con licheni a modo nipponico,
cacò il gra usuraio Satana-Gerione, prototipo
dei padroni di Churchill. E mi viene ora a cantar
in gergo rozzo (non a (h)antar 'oscano) ché
dopo la sua morte mi venne Filippo Tomaso dicando:
"Bè, sono morto,
ma non voglio andare in Paradiso, voglio combattere ancora.
Voglio il tuo corpo, con che potrei ancora combattere".
Ed io risposi: "Già vecchio il mio corpo, Tomaso
e poi, dove andrei? Ne ho bisogno io del corpo.
Ma ti darò posto nel Canto, ti darò la parola, a te;
ma se vuoi ancora combattere, va; piglia qualche giovinotto
pigiate hualche ziovinozz' imbelle ed imbecille
per fargli un po' di coraggio, per dargli un po' di cervello
per dare all'Italia ancor' un eroe fra tanti;
così puoi rinascere, così diventare pantera,
così puoi conoscere la bi-nascita, e morir una seconda volta
non morir viejo a letto,
anzi morir a suon di battaglia
per aver Paradiso.
Purgatorio già hai fatto
dopo il tradimento, nei giorni di Settembre Ventunesimo,
nei giorni del crollo.
Vai! Vai a farti di nuovo eroe.
Lascia a me la parola.
Lascia a me ch'io mi spieghi,
ch'io faccia il canto della guerra eterna
fra luce e fango.
Addio, Marinetti!
Tornaci a parlar quando ti sembra".
"PRESENTE"
e, dopo quel grido forte, mesto aggiunse:
"In molto seguii vuota vanitade,
spettacolo amai più che saggezza
ne conobbi i savi antichi e mai non lessi
parola di Confucio né di Mencio.
Io cantai la guerra, tu hai voluta pace,
orbi ambedue!
Che all'interno io mancai, tu all'odierno".
E parlava a me
in parte solamente né al vicino
una parte di se con se dialogava
e non di se il centro; e da grigia
la sua ombra si fè più grigia
finché un altro tono della gamma
uscì dalla diafana del cavo vuoto:
"Vomon le nari spiriti di fiamma"
Ed io:
"Venisti tu Torquato Dazzi a ninna-nannarmi i versi
che traducesti vent'anni or sono per svegliar Mussato?
Tu con Marinetti fai il paio
ambi in eccesso amaste, lui l'avvenire
e tu il passato.
Sovra-voler produce sovra-effetto
purtroppo troppo, egli distrugger volle
ed or vediamo le sue rovine più che nel suo voler".
Ma il primo spirito impaziente
come chi porta notizia urgente
e non sopporta affare di minor urgenza
riprese, ed io riconobbi la voce di Marinetti
come sentita Lungotevere, in Piazza Adriana:
"Vai! Vai!
Da Macalè sul lembo estremo
del gobi, bianco nella sabbia, un teschio
CANTA
e non par stanco, ma canta, canta:
-Alamein! Alamein!
Noi torneremo!
N O I T O R N E R E M O !-"
"Lo credo", diss'io,
e mi pare che di codesta risposta ebbe pace.
Ma l'altro spirito tornò al suo ritornello
con:
"poco minor d'un toro"...
(che è verso dell'Eccerinus
tradotto dal latino).
Egli non pose fine al verso.
Perché tutta l'aria tremò, e tutta l'ombra
con sconquasso
e come tuono che la pioggia ingombra
saettava frasi senza senso. Finché con scrocchio
come nello scafo sommerso quando il raggio lo trova
che precorre forse la morte
ed in ogni caso gran pena,
udii in stridio crepitar':
"Calunnia Guelfa, e sempre la loro arma
fu la calunnia, ed è, e non da ieri.
Furia la guerra antica in Romagna
lo sterco sale sino a Bologna
con stupro e fuoco, e dove il cavallo bagna
son marocchini ed altra genia
che nominar è vergogna,
sì che il sepolto polvere s'affasca
nel profondo, e muove, e spira,
e, per cacciar lo straniero, agogna
a tornar vivo.
Di sporco vidi io parecchio ai miei tempi,
la storia dà esempi a serie sporca
di chi tradì città o una provincia
ma quel mezzo feto
tutta l'Italia vendé e l'Impero!
Rimini arsa e Forlì distrutta,
chi vedrà più il sepolcro di Gemisto
che tanto savio fu, se pur fu greco?
Giù son gli archi e combusti i muri
del letto arcano della divina Ixotta..."
"Ma chi sei?" clamai
contra la furia della sua tempesta,
"Sei tu Sigismundo?"
Ma egli non m'ascoltòfuriando:
"Più presto sarà monda la Sede
da un Borgia che non da un Pacelli.
Figlio d'usuraio fu Sisto
e tutta la lor combutta
di Pietro negator' degni seguaci,
d'usura grassi e di ottimi contratti!
Ch'or' vengon' a muggirVi che Farinacci
ha mani rozze, perché è mangia foglia.
Ha una mano rozza, ma l'altra ha dato
così avendo onore cogli eroi,
tanti ne sono: Tellera, Maletti,
Miele, de Carolis e Lorenzini
Guido Piacenza, Orsi e pedrieri
fiol di banchiere fu Clemente, e nato
d'usuraio il Decimo Leone..."
"Chi sei?" clamai
"Io son quell'Ezzelino che non credé
che il mondo fu creato da un ebreo.
Se d'altro scatto io fossi reo
poco t'importa ora.
Mi tradì chi il tuo amico ha tradotto
cioè Mussato, che ha scritto
ch'io son fiol d'Orco,
e se tu credi a simile patocchia
ogni carota può ben farti ciuco.
Il bello Adonide morì d'un porco
a far pianger' la Ciprigna bella.
Se feci giocattolo della ragione
direi che un toro da macello,
o dal zoologo, vale un piccione;
chi delle favole prende piacere e gioia
dirà che l'animale non fa la religione.
Un solo falso fa più al mondo boia
che i miei scatti: tutti! Ragna, ragnaccia!
Cavami quella belva dal suo buco
se non è questa:
Bestia umana ama la pastoia?
Se mai l'imperatore quel dono fece,
Bisanzio fu madre del trambusto,
lo fece senza forma e contra legge,
scindendo sé dal sé e dallo giusto;
né Cesare se stesso mise in schegge,
né Pietro pietra fu prima che Augusto
tutta la virtù ebbe e funzione.
Chi dà in legge è solo il possidente,
e'l caso ghibellin ben seppe il fiorentino".
E come onde che vengon da più di un trasmittente
sentii allora
le voci fuse e con frasi rotte
e molti uccelli fecer' contrappunto
nel mattino estivo,
fra il cui cigolar
in tono soave:
"Placidia fui, sotto l'oro dormivo".
Suonava come note di ben tesa corda.
"Malinconia di donna e la dolcezza"...
Ma io ebbi la pelle convulsa
fra le mie spalle,
e il mi polso preso
in sì ferreo laccio
che muover non potei
né mano né spalla, e ad afferrare il polso
io vidi un pugno
e non vidi avambraccio
che mi tenne come chiodo in muro;
mi crede insulso chi non ha fatto la prova.
E poi la voce che prima furiava,
mi disse feroce, dico feroce, ma non ostile
anzi era paterna quasi, come chi spiega
in mezzo di battaglia che deve fare un giovin' poco esperto:
"La voglia è antica, ma la mano è nuova.
Bada! Bada a me, prima ch'io torni
nella notte.
Dove il teschio canta
torneranno i fanti, torneranno le bandiere".
Ecco una serie di risorse utili per Ezra Pound in costante aggiornamento
C’è come un velo d’argento nel cielo stasera, ma la notte è più nera nel biancore lunar.
Ecco una stella è caduta tra gli alberi intanto e sul triste mio canto una lacrima par.
Canto, ma sottovoce, anche l’amore canta piano o tace.
Quando c’è il cuor che non è più felice, quando chi s’ama sta lontan da te.
Luna, luna pensosa, guarda com’è distrutta la mia casa.
Dimmi dove si trova la mia sposa. Tu non rispondi e piangi insieme a me.
Sento una voce lontana che dice il mio nome, ed è serena come un sospiro d’amor.
Forse non è che la voce smarrita del vento, forse è l’eco ch’io sento del mio stesso dolor.
Quando c’è il cuor che non è più felice, quando chi s’ama sta lontan da te.
Luna, luna pensosa, guarda com’è distrutta la mia casa.
Dimmi dove si trova la mia sposa. Tu non rispondi e piangi insieme a me!
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É un canto malinconico…è un ca….nto malinconico…
va incuriosire gli animi e va incu…riosire gli animi…
la fresca aria che stimola la fre…sca aria che stimola…
che pare odor di zagare e che pa…re odor di zagare…
che canto malinconico e che ca…nto…malinconico…
coglie ogni cuore tenero e coglio..gni cuore tenero…ricchi o poveri ascoltano….ricchio….poveri ascoltano….
sto canto così languido sto ca….nto cosi languido
Afrodisiaco nettare a fro…disiaco nettare…
m’ignori o tu grandissima migno…ri o tu grandissima…
col canto malinconico e col ca…nto malinconico t’incutero quel fremito…
e t’incu…terò quel fremito…astro lucente e mistico a stro…lucente e mistico…
mortali strali lanciali morta’…li strali lanciali…
sta troppo in pena l’alma mia sta tro…ppo in pena l’alma mia…sti canti la rincuorano e sti ca…nti la rincu…orano….
Incurante di me misero incu…rante di me misero…
ma incuria amor fa male assai…ma incu..ria amor fa male assai….
oculato…son stanco e brucioculato son stanco e bruciato…
canterò malinconico e sto ca….nto la consolerà…
uo uo uo uo uo uo uo uo uo ououo
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Laggiù dopo gli ultimi alberi laggiù la corriera scomparirà resterò con la valigia dei sogni nel deserto che si stende intorno a me. Sarò sola in mezzo alla polvere dovrò farmi forza e non piangere capirò quanto eran falsi i miei sogni. E combattere i miei ricordi e te risuonerà un canto malinconico da una baracca in legno lungo la mia vita. Un chitarrista triste nel suo angolo consumerà un vino tino di follia e così come in un incantesimo andrò a sedermi vicino a lui poserò la mia valigia dei sogni mi riposerò dai miei ricordi e me
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Al chiaro sol di maggio il passero trillò spiccando il volo: l’allodola un «a solo» dolcissimo intonò; e il fresco canto nel cielo risuonò. pieno d’incanto: « Sei bella, vita. che ci rechi il sole, primavera che porti le viole, amor da cui germoglian mille nove piccole vite, amor che le famiglie tieni unite! Benedetto Colui che tutto muove! Benedetto sia il sole e la Natura e l’aria fresca e pura; l’olmo paterno che sostiene il nido, il gorgheggio ed il trillo e la canzon monotona del grillo, i chicchi, i vermiciattoli e le larve che ci sostentan! ». Disse e poi disparve
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se mi parli cosi non so vivere piu e non posso crederti se mi dici che sei tu a restarmi vicino a farmi compagnia a restare con me senza andare via se mi parli cosi se mi parli cosi sei partita cosi sono passati tanti giorni mentre io rimango qui a domandarmi se ritorni ma domani saro ancora sulla strada ma non piangero se non sarai con me ma per questo tu lo sai che cantano nel vento forse tu da li mi sentirai ma io saro contento solo quando tornerai solo quando tornerai da me a pensarci da li forse non sembra vero che io posso stare qui nell’oscurita del cielo e cammino cammino da solo tra vicoli deserti e la morte prende il volo sognando ad occhi aperti se mi parli cosi se mi parli cosi ma se tu mi vedessi cosi stanco cosi cieco come un lupo affamato che cammina avanti e indietro forse si mi capiresti e torneresti qua ma stavolta nessuno ti consolera e per questo tu lo sai che cantero nel vento e forse tu da li mi sentirai ma io saro contento solo quando tornerai solo quando tornerai da me se mi par
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
Gm
G7 C
SE MI PARLI COSI
B7
NON SO VIVERE PIU
F
E NON POSSO CREDERTI
Em
SE MI DICI CHE SEI TU
Am
A RESTARMI VICINO
Fm
A FARMI COMPAGNIA
Em7
A RESTARE CON ME
A7
SENZA ANDARE VIA
Am Dm9
SE MI PARLI COSI
Dm
SE MI PARLI COSI
Em
SEI PARTITA COSI
SONO PASSATI TANTI GIORNI
Gm
MENTRE IO RIMANGO QUI
C7
A DOMANDARMI SE RITORNI
F
MA DOMANI SARO
Em
ANCORA SULLA STRADA
Am G#
MA NON PIANGERO
Gm Am7
SE NON SARAI CON ME
F
MA PER QUESTO TU LO SAI
C
CHE CANTANO NEL VENTO
Dm
FORSE TU DA LI
C
MI SENTIRAI
B A
MA IO SARO CONTENTO
Dm7
SOLO QUANDO TORNERAI
G6
SOLO QUANDO TORNERAI
Gm D# F9
DA ME
C
A PENSARCI DA LI
B7
FORSE NON SEMBRA VERO
F
CHE IO POSSO STARE QUI
A
NELL'OSCURITA DEL CIELO
E CAMMINO CAMMINO DA SOLO
Fm
TRA VICOLI DESERTI
Em
E LA MORTE PRENDE IL VOLO
A7
SOGNANDO AD OCCHI APERTI
Am
SE MI PARLI COSI
Dm7
SE MI PARLI COSI
Em
MA SE TU MI VEDESSI
C
COSI STANCO COSI CIECO
Gm
COME UN LUPO AFFAMATO
C7
CHE CAMMINA
AVANTI E INDIETRO
F
FORSE SI
G
MI CAPIRESTI
Dm
E TORNERESTI QUA
G7
MA STAVOLTA NESSUNO
Cm Am
TI CONSOLERA
F
E PER QUESTO TU LO SAI
Em
CHE CANTERO NEL VENTO
Dm
E FORSE TU DA LI
Gm
MI SENTIRAI
B A
MA IO SARO CONTENTO
Dm7
SOLO QUANDO TORNERAI
G6 D#
SOLO QUANDO TORNERAI DA ME
Gm F9 C B A# A Dm Fm7 Em A F
C#M7 A#9 A# Fm A# Cm Gm Fm C7 Gm C7 D# Cm7 D#6 Gm
***
Il bosco è ingiallito da quando sei partita tu la fonte è gelata ed il ruscello non canta più. Ma questa neve che ha coperto la valle in fiore si scioglierà al calore del mio cuore.
Quando tu vedrai spuntare le prime viole su quel sentiero che t’incontrai ritorna amore le ritroverai. Quando tu udrai cantare questa canzone che a primavera io ti cantai, di questo cuore i sospiri avrai. Sul calessino t’aspetterò Oh oh oh nella mia valle ti porterò oh oh oh e… ti sposerò.
Quando tu udrai suonare campane a festa ed un fiore bianco ti donerò, sulle mie braccia, io ti porterò.
Quando tu vedrai spuntare le prime viole su quel sentiero che t’incontrai ritorna amore e mi troverai. Quando tu udrai cantare questa canzone che a primavera io ti cantai, di questo cuore i sospiri avrai. Sul calessino t’aspetterò Oh oh oh nella mia valle ritornerò oh oh oh e… ti sposerò.
Quando tu udrai suonare campane a festa ed un fiore bianco ti donerò, sulle mie braccia, io ti porterò. Oh oh oh oh! Oh oh oh!
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Al ronco vibrar del raudo cañón, se van las milicias que el pueblo forjó forjando su fe con esta canción. La muerte no importa, la vida es muy corta; si esclavo he de ser, prefiero caer. Sangre joven que se vierte con raudales de pasión, tu semilla es pura y fuerte, pan de sangre y de dolor.
El sol ya se fue, el canto cesó, centinela, alerta, vigila avizor por la libertad y un mundo mejor, centinela, alerta, vigila avizor.
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Il Testo della canzone di:
Canto nomade per un prigioniero politico – Banco Del Mutuo Soccorso
In questi giorni è certo autunno giù da noi Dolce Marta, Marta mia Ricordo il fieno e i tuoi cavalli di Normandia Eravamo liberi liberi
Sul muro immagini grondanti umidità Macchie senza libertà Ascolta Marta in questo strano autunno I tuoi cavalli gridano urlano incatenati ormai
Cosa dire soffocare chiuso qui perché Prigioniero per l'idea la mia idea perché
Lontano è la strada che ho scelto per me Dove tutto è degno di attenzione perché vive Perché è vero vive il vero
Almeno tu che puoi fuggi via canto nomade Questa cella è piena della mia disperazione Tu che puoi non farti prendere
Voi condannate per comodità Ma la mia idea già vi assalta
Voi martoriate le mie sole carni Ma il mio cervello vive ancora ancora
Lamenti di chitarre sospettate a torto Sospirate piano E voi donne dallo sguardo altero Bocche come melograno Non piangete perché io Sono nato nato libero libero Non sprecate per me una messa da requiem
Io sono nato libero
Ecco una serie di risorse utili per Banco Del Mutuo Soccorso in costante aggiornamento
Canto notturno (Di un pastore errante dell'aria) di Roberto Vecchioni
Il navigante si perse in un sogno di stelle irrangiugibili; da allora tutti i dati trasmessi sono illeggibili: ogni tanto ci arrivano segni che registra solo il cuore: forse, forse, non c’è stato mai, e sono tutte storie. In questa notte seminata di nuvole che non una luce trema, ogni domanda è la risposta a una domanda della risposta prima; ogni ritorno è una falsa partenza, l’illusione di un movimento, come questo bagno di lacrime che non ho pianto.
Troppo cielo; troppe foglie ha buttato il pensiero; troppi nomi per dirne uno solo; troppe, queste lezioni di volo: fammi scendere, portami via, via, via, portami via con te, portami a casa mia, tienimi sempre,
via, via, via, un tempo io sognai, prima di te sognai, solo di ombre, solo di ombre.
Nella memoria del mondo ci sono battaglie e nostalgie del cielo, grandi navi portano a spasso la luce del pensiero: ma io ricordo soltanto quel bacio, quel giorno di primavera: tutta la storia non vale il tuo bacio di una sera.
Io ti amo: ho paura ogni istante che abbiamo; ho paura di averti di meno; come un cieco ti ho dato la mano; non lasciarmela, portami via, via, via, portami via con te, portami a casa mia, tienimi sempre
via, via, via, un tempo io sognai, prima di te sognai, solo ombre, e adesso…
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
Il Testo della canzone di:
Canto notturno – Roberto Vecchioni
Il navigante si perse in un sogno Di stelle irrangiugibili; Da allora tutti i dati trasmessi Sono illeggibili: Ogni tanto ci arrivano segni Che registra solo il cuore: Forse, forse, non c'è stato mai E sono tutte storie In questa notte seminata di nuvole Che non una luce trema Ogni domanda è la risposta a una domanda Della risposta prima; Ogni ritorno è una falsa partenza L'illusione di un movimento Come questo bagno di lacrime Che non ho pianto
Troppo cielo; Troppe foglie ha buttato il pensiero; Troppi nomi per dirne uno solo; Troppe, queste lezioni di volo: Fammi scendere, portami via, via, via Portami via con te Portami a casa mia Tienimi sempre
Via, via, via Un tempo io sognai Prima di te sognai Solo di ombre Solo di ombre
Nella memoria del mondo ci sono battaglie E nostalgie del cielo Grandi navi portano a spasso La luce del pensiero: Ma io ricordo soltanto quel bacio Quel giorno di primavera: Tutta la storia non vale Il tuo bacio di una sera
Io ti amo: Ho paura ogni istante che abbiamo; Ho paura di averti di meno; Come un cieco ti ho dato la mano; Non lasciarmela, portami via, via, via Portami via con te Portami a casa mia Tienimi sempre
Via, via, via Un tempo io sognai Prima di te sognai Solo ombre E adesso...
Ecco una serie di risorse utili per Roberto Vecchioni in costante aggiornamento
Generosa la pioggia generosa sia che la notte dei pensieri porta via infinito il rimpianto quando avremo capito che non tutto sarebbe finito.
Tormentoso il cammino sotto un cielo nero ma che l’uomo diventi uomo vero siano dolci le parole se non capiremo a cantare il dolore torneremo.
Non si muore d’amore ma si muore di fame penseremo a chi vive come un cane per un giorno di ricchezza non ci venderemo ci sarà tanto asfalto di meno.
Nel momento in cui le braccia si vorranno fermare non avremo noi stessi da odiare generosa la pioggia generosa sia che la notte dei pensieri porta via.
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Il Testo della canzone di:
Canto Nyabinghi – Babaman
Rit : Io sono un Nyabinghi Un beato fra le grazie di Jah Io combatto contro Babylon Faccio fire pom pom! E Sellasiè cammino seguirò (x 2)
E se oggi sono qui che canto questo per te Devo dire solamente grazie al Re Not a Mercy Guidami nel cammino grande Hailè Sellasiè Seguirò la legge scritta con Mosè
Come un Bad Man baba shankie Dancehall Sventolo ragamuffin perchè mi riscalda il cuor Fumo la pianta del sapiente re Salomon E anche con i miei pensieri scapperò da Babylon Devi solo cercarlo e lui ti troverà Puoi provare a tradirlo ma lui ti troverà Se gli chiedi un consiglio lui te lo darà Non c'è niente che non possa o che non sia Sua volotà Selassiè Jah Rastafari Rastaman chan (??) Babaman I 'n I Quando scenderi vorrò vedere che farai Prego sua maestà l'imperator misericordia perchè...
Rit. (x 2)
E non avrò paura delle tenebre Se il suo angelo sta qui con me Mi darà la forza per combattere per vincere per perdere Per poi tenermi sempre accanto a sè Sono un uomo in gamba non puntarmi il dito man Perchè dai nemici mi difende sempre il grande Jah Italiano Rasta che vive nella città Sembrerà anche strano ma ogni uomo cerca la sua verità E tanta invidia e tanto male parlar del selvaggio Rastaman che vive senza giudicar E tanta invidia e tanto male parlar dell'uragano Baba the Man il Rasta dentro lo stival E non avrò timore neanche di -- Perchè io so che L'angelo del re si prende cura di me E non guarderò negli occhi il demone Perchè io so che vuol distruggere l'amore ch'è dentro di me
Rit. (x 2)
Tentano di fermarmi ma non possono perchè Io sono protetto dal Grande Re Tentanto d'immischiarmi ico faccende senza un perchè Solamente son tutti Babylon Men Te lo dico che ancora una volta Babilonia coi suoi carri verrà a prendere questo Bad Man e ancora una volta questo Bad Bwoy con le armi che possiede,li combatterà Tu lo sai che,ci provano sempre ma non possono fare niente Man resiste alla società è il dighidi rasta Baba the Man Odio sente nei confronti di Babylon Il diavolo dentro al Babyl Man è presente Vivo un mondo che si sta distruggendo E non sempre so che devo far Vedo sulla Terra guerre per la religione Che sarebbe stata fatta per unificar
( Not a mercy )
Rit. (x 4)
(Grazie a _dECK per questo testo)
Ecco una serie di risorse utili per Babaman in costante aggiornamento
O Dio, un cuore puro rinnova in me, con il tuo spirito, lo spirito di santità. Signore pietà. Signore pietà.
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Quella sera luna piena il lago schiarì lei nelle sue belle piume bianche era lì con lo sguardo al cielo cominciò un dolce canto non ci fu al mondo chi non sentì. Quella sua voce bellissima sopra la terra volò tra la miseria e la guerra passò non ci fu cuore dove non si fermò…
RIT: Canto per amore per chi amore non da canto per chi alza la voce per chi non ha Dio e vive solo di se canto per amore per chi amare non sa canto per chi offende la vita canto tanti auguri al mondo stasera io vado via…
Il silenzio all’improvviso il canto spezzò e una piuma bianca dolcemente volò poi leggera sulla scia del vento si spese e il vento l’eco del suo canto portò viaggiò nei cieli dell’Africa e sui villaggi planò milioni di occhi smarriti sfiorò non ci fu lacrima che non asciugò…
RIT: Canto per amore per chi amore non ha canto per chi paga la vita canto buonanotte al mondo adesso io vado via…
Non mi rimpianga nessuno chi vuole avermi vicino mi avrà basta soltanto volerlo e potrà sentire ancora questa mia voce che canta dentro…
RIT: Canto per amore per la forza che ha canto per chi ama la vita canto non lasciarmi mai sono la speranza che hai sono la speranza che hai sono la speranza…
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Testo della canzone: Canto Per Amore – Sal Da Vinci
In fondo al testo trovate il video della canzone
Canto Per Amore – Sal Da Vinci Testo:
Quella sera luna piena e il lago schiarì
Lei nelle sue belle piume bianche era lì
Con lo sguardo al cielo cominciò un dolce canto
Non ci fu al mondo chi non sentì
Quella sua voce bellissima
Sopra la terra volò
Tra la miseria e la guerra passò
Non ci fu cuore dove non si fermò
Canto per amore per chi amore non ha
Canto per chi alza la voce
Per chi non ha Dio e vive solo di sè
Canto per amore per chi amare non sa
Canto per chi offende la vita
Canto
Tanti auguri al mondo
Stasera io vado via
Il silenzio all’improvviso il canto spezzò
E una piuma bianca dolcemente volò
Poi leggera sulla scia del vento si stese
E il vento l’eco del suo canto portò
Viaggiò nei cieli dell’Africa e sui villaggi planò
Milioni di occhi smarriti sfiorò
Non ci fu l’acrima che non asciugò
Canto per amore per chi amore non ha
Canto per chi paga la vita
Canto
Buona notte al mondo
Adesso io vado via
Non mi rimpianga nessuno
Chi vuole avermi vicino mi avrà
Basta soltanto volerlo e potrà
Sentire ancora questa mia voce che canta ancora dentro
Canto per l’amore per la forza che ha
Canto per chi ama la vita
Canto
Non lasciarmi mai
Sono la speranza che hai
Sono la speranza che hai
Sono la speranza
https://youtu.be/7HvrHR2fsxk
[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
Mi Mi- Mi
Mi- Mi Do Fa6
Q u ella sera luna piena il lago schiarì
Fa Mi
Lei nelle sue belle piume bianche era lì
Do Fa
Con lo sguardo al cielo cominciò un dolce canto
Re- Mi
Non ci fu al mondo chi non sentì
Cm7
Quella sua voce bellissima
La- Fa
Sop ra la terra volò
La- Si Sol
Tra la miseria e la guerra passò
DoM7 Si
Non ci fu cuore dove non si fermò
Mi- Mi-M7
Canto per amore per chi amore non da
Sol6
Canto per chi alza la voce
G#7 Gm
Per chi non ha Dio
Si7 Mi-
E vive solo di sé
Si7 Mi- Mi-M7
Canto per amore per chi amare non sa
Sol6 La#7
Canto per chi offende la vita canto
La-
Tanti auguri al mondo
Si7
Stasera io vado via
Si- Mi- La-9 Fa6
Il silenzio allimprovviso il canto spezzò
Fa Mi
E una piuma bianca dolcemente volò
DoM7 La-
Poi leggera sulla scia del vento si stese
Fa Mi
E il vento leco del suo canto portò
Cm7
Viaggiò nei cieli dellAfrica
La-
E sui villaggi planò
Si Sol
Milioni di occhi smarriti sfiorò
DoM7 Si
Non ci fu lacrima che non asciugò
Mi- Mi-M7
Canto per amore per chi amore non ha
Sol6
Canto per chi paga la vita tanto
Sol7 La-
Buonanotte al mondo
Si7
Adesso io vado via
Mi- Si7
Non mi rimpianga nessuno
Mi- Si7 Mi-
Chi vuole avermi vicino mi avrà
Mi La-
Basta soltanto volerlo e potrà
Fa#
Sentire ancora
Fa#7 Fa#-7
Questa mia voce che canta dentro
Si Mi- Mi-M7
Canto per amore per la forza che ha
Sol6 La#7
Canto per chi ama la vita canto
La-
Non lasciarmi mai
Si7
Sono la speranza che hai
Mi- Si Mi-
Sono la speranza che hai
Si
Sono la speranza
Canto per chi se non ho più nessuno che mi sta vicino. Canto per chi se neanche tu mi vuoi più tendere le mani.
Tu, occhi di primavera, tu, che non mi ascolti più.
Canto per te anche se ormai io so che non mi sentirai. Solo per te io canterò anche se non ti rivedrò.
Tu, occhi di primavera, tu, che non mi ascolti più.
Canto per chi chi come me non ha nessuno accanto a se. Canto per chi le ascolterà quello che sento capirà. Canto per chi chi come me non ha nessuno accanto a se. Canto per chi le ascolterà quello che sento capirà. Canto per chi chi come me non ha nessuno accanto a se. Canto per chi le ascolterà quello che sento capirà.
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State a sentire. Grimau era nostro dentro la bocca gli han messo terra. Ed ora è un nome che si allontana ma che ci lascia la verità.
Juliàn Grimau Juliàn Garcìa Grimau.
Amici vivi, compagni uccisi, il capitale sa ben colpire. Là con le armi, qui coi sorrisi: se ci ha divisi – ci vincerà.
Juliàn Grimau Juliàn Garcìa Grimau.
Amici furbi, compagni vili, non fate pianto su questi morti: non ce l hanno ammazzati i fucili ma i rapporti – di proprietà.
Juliàn Grimau Juliàn Garcìa Grimau.
Il capitale internazionale che la sua legge è sempre il profitto, e fino a quando non sarà sconfitto la vita vera – ci ruberà.
Juliàn Grimau Juliàn Garcìa Grimau.
Dalle officine sappiamo uscire. Coi suoi compagni grimau ci aspetta. Faremo insieme altro avvenire, altra vendetta – altra città.
Juliàn Grimau Juliàn Garcìa Grimau.
State a sentire. Grimau era nostro: sta dentro i nostri anni sepolto e ora è un nome senza più volto, un’altra sillaba – di verità.
Juliàn Grimau Juliàn Garcìa Grimau.
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CANTO PER TE, QUESTA DOLCE CANZONE CHE VIVE DENTRO AL MIO CUORE.
CANTO PER TE CON LA GIOIA NEL CUORE INNOCENTE DI UN BAMBINO.
VIVO PER TE, PERCHE’ SENTO CHE TU SEI LA DONNA DEL MIO CUOR.
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO S’ACCENDON STASERA,
DOLCE SERA, CARO AMORE.
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO S’ACCENDON STASERA, DOLCE SERA, CARO AMORE.
VIVO PER TE, PERCHE’ SENTO CHE TU SEI LA DONNA DEL MIO CUOR.
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO S’ACCENDONO STASERA, DOLCE SERA, CARO AMORE.
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO S’ACCENDONO STASERA, DOLCE SERA, CARO AMORE.
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Accordi
F7 F A# F7 F A#
CANTO PER TE, QUESTA DOLCE CANZONE CHE VIVE DENTRO
F7
AL MIO CUORE.
CANTO PER TE CON LA GIOIA NEL CUORE
INNOCENTE
A#
DI UN BAMBINO.
A#M7
VIVO PER TE,
A#
PERCHE' SENTO CHE TU SEI
A#7
LA DONNA
D#9
DEL MIO CUOR.
A#
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO S'ACCENDON STASERA,
F7
DOLCE SERA,
A#
CARO AMORE.
D#9
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO
A#
S'ACCENDON STASERA,
F7
DOLCE SERA,
A# G7
CARO AMORE.
C G7 C
VIVO PER TE, PERCHE' SENTO CHE TU SEI
C7
LA DONNA
F
DEL MIO CUOR.
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO
C
S'ACCENDONO STASERA,
G7
DOLCE SERA,
C C7
CARO AMORE.
F
SONO TANTE LE STELLE CHE IN CIELO
C
S'ACCENDONO STASERA,
G7
DOLCE SERA,
C9 Gm6
CARO AMORE.
Ogni volta che ti penso canto per te come se la cosa avesse un senso canto per te e mi fa meno paura questa oscura immensità Canto per te per te che stai sognando perso in qualche angolo del mondo Canto per te per te che mi assomigli e che sei solo più di me io non vivrò io non vivrò senza un amore che scalda e che adesso non ho canto per te Chissà come passa i giorni canto per te stai partendo forse torni canto per te e magari ti ho sfiorato in questa oscura immensità Canto per te per te che stai sognando perso in qualche angolo del mondo Canto per te per te che mi assomigli e che sei solo più di me io non vivrò io non vivrò senza un amore che scalda e che adesso non ho no no no canto per te no no no no canto per te canto per te canto per te senza un amore che scalda e che adesso non ho canto per te canto per te canto per te canto per te ogni volta che ti penso.
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Accordi
Mim Sol La Do
Ogni volta che ti penso canto per te
Mim Sol La Do
come se la cosa avesse un senso canto per te.
Sol Re/Fa# Do Si
E mi fa meno paura questa oscura immensità.
La Mi
CANTO PER TE
Si/Mib
PER TE CHE STAI SOGNANDO
Do#m Si Fa#/Sib
PERSO IN QUALCHE ANGOLO DEL MONDO
La Mi
CANTO PER TE
Si/Mib
PER TE CHE MI ASSOMIGLI
Do#m Sol#m/Do La
PERCHÉ SEI SOLO PIÙ DI ME
Sol#m
OH!
Fa#m Si Sol#m
IO NON VIVRÒ, IO NON VIVRÒ, IO NO NO
Mim La Sim
SENZA UN AMORE CHE SCALDA E CHE ADESSO NON HO!
Sim/La Sol
OH!..... OH!......
La
CANTO PER TE!
Chissà come passi i giorni canto per te
stai partendo forse torni canto per te.
E magari ti ho sfiorato in quest'oscura immensità
CANTO PER TE
PER TE CHE STAI DORMENDO
SOTTO QUALCHE ANGOLO DI CIELO
CANTO PER TE
PER TE CHE MI ASSOMIGLI
PERCHÉ SEI SOLO PIÙ DI ME
OH!
IO NON VIVRÒ, IO NON VIVRÒ, IO NO NO
SENZA UN AMORE CHE SCALDA E CHE ADESSO NON HO!
OH! OH!
CANTO PER TE!
3 volte il giro: Sim Sim/La Sol La
OH! OH! OH!
CANTO PER TE!
IO NON VIVRÒ!
IO NON VIVRÒ!
SENZA UN AMORE CHE SCALDA E CHE ADESSO NON HO
AH! PUOI SENTIRMI?!
CANTO PER TE!
Sol La
Canto per te
Sol La Re
ogni volta che ti penso
Il Testo della canzone di:
Canto per te – Bianca Atzei
I colori e le bandiere La magia di queste sere Le canzoni messe in gioco Tutto questo basterà
E la voglia di sognare Di chi non può lasciarsi andare A ogni gente di contrada che oggi si ritroverà
Poi senti duro il tamburo T'accorgi quanto sei più solo
Sì, canto perché Tu sei parte di noi Sei quella stella che brilla nell'anima Canto perché vedo quei colori E la tua musica non finirà
Quando ammetti il tuo destino Con le mani di un {?} E disegni quella neve Quello che succederà
Poi cresce duro il tamburo Il gioco ancora prende il volo
Sì, canto per me E per questo mondo Il tuo ricordo è la voce dell'anima Sincerità nelle tue parole E questo mondo io coltiverò Con quella {?} Leggenda vestirà di rosso e di blu
Sia che domani e per sempre sarà Vicino a te come braccia nell'anima Vicino a me come qualche anno fa Che quando non c'ero mi abbracciavano già Canto perché tu sei parte di noi E dentro il cuore il silenzio {?} E suonerà ogni giorno di più Ogni giorno di più Ogni giorno... (Ahh) Ogni giorno di più (Nanananananaa)
Ecco una serie di risorse utili per Bianca Atzei in costante aggiornamento
E poi, di colpo quella notte mi svegliai il cielo si tuffò negli occhi miei e insieme a dei gabbiani mi trovai. Così, planando e volteggiando fra le nuvole un angelo mi apparve da lassù.
Vorrei, che questo sogno non finisse mai ma so che lentamente, prima o poi ritornerò a morire senza lei. Per lei, che adesso ride e piange, ma lo fa con lui vorrei gridarle forte da quassù…
Canto per te, la mia canzone canto per te, senza parole canto per te, unico amore. Per sempre canterò… canto per te.
Se mai, qualcuno la incontrasse insieme a lui e si accorgesse che negli occhi suoi c’è ancora posto per i giorni miei. Allora, voi ditele di alzare gli occhi fin quassù vedrà un angelo con me; sei tu.
Canto per te, la mia canzone canto per te, senza parole canto per te, unico amore. Per sempre canterò.
Canto per te, questa canzone canto per te, per non morire canto per te, fammi sognare. Per sempre, ti amerò.
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Il palco è vuoto ormai la gente sta sfollando già di tecnici un viavai l’ultimo autografo ad un fan. Ti ho sempre in mente e canto per te. Io stanca prendo su la tua chitarra senza un “mi” me li hai insegnati tu i primi accordi, il primo “si”. Con gli occhi in un caffè canto per te. Due ragazzi soli in un unico paltò le castagne calde e il fiato per scaldarle ma di un po’. Ecco perché canto per te. Ora canto per te ora che non ci sei sola canto per te sola in un replay. Dagli occhi un po’ di phard coi riflettori scende giù se piango cosa fa nessuno può vedermi più. Cosa ne sanno che canto per te. Due ragazzi soli la chitarra senza un “mi” mi rifaccio il trucco e metto un sorriso e un nuovo “sì”. Prendo un altro treno la mia vita corre via poi domani canterò altre storie, non la mia. Ecco perché canto per te. Ora canto per te ora che non ci sei sola canto per te ora io ti vorrei.
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Accordi
D# A# G# D# A# G# D# Cm
Il palco è vuoto ormai la gente sta
D# Cm A#
sfollando già di tecnici un via vai l'ultimo autografo ad un
Fm Cm
fan ti ho sempre in mente e canto per te io stanca prendo su la
D# Cm
tua chitarra senza un mi me l'hai insegnato tu i primi accordi il
A# Fm7 Cm7 D#
primo si con gli occhi in un caffè canto per te Due
A# G#
ragazzi soli in un unico paltò le castagne calde il fiato per
D# A#
scaldar le mani un po' voglia di suonare sogni e prove in un
Cm G#
garage ma un ragazzo sai com'è vuole quello che non c'è ecco
A# A#7 D# A# G#
perchè canto per te Ora canto per te ora che non ci
D# A# G# D# Cm
sei sola canto per te sola in un replay Dagli occhi un
D# Cm
po' di fard coi riflettori scende giù se piango cosa fa nessuno
A# Fm7 G#9 D#
può vedermi più cosa ne sanno che canto per te Due
A# G#
ragazzi soli la chitarra senza un mi mi rifaccio il trucco e metto
D# A#
un sorriso e un altro si prendo un altro treno la mia vita corre
Cm G# A#
via poi domani suonerò altre storie non la mia ecco perchè
A#7 E B A E
canto per te Ora canto per te ora che non ci sei sola
B A E
canto per te ora io ti vorrei
CANTO PER VOI QUESTO VALZER COSI’ ALL’ITALIANA INSIEME A VOI NON MI FA PIU’ PAURA NESSUNO GUARDO LASSU’ FINO A CHE S’ADDORMENTI LA LUNA LA MIA VITA E’ COSI’ UN PO’ LA’ E UN PO QUI MAI NESSUNO MI FERMERA’
CANTO PER VOI CON LA VOCE CHE HA L’USIGNOLO CANTO PER CHI E’ UN PO’ TRISTE E SI SENTE DA SOLO CANTA CON ME CON DUE NOTE TI CAMBIA LA VITA PUOI CANTAR SE TI VA’ O SE VUOI PUOI BALLAR QUESTA MUSICA E’ FELICITA’
ORCHESTRA
CONTINUERO’ A CANTARE PER CHI MI VUOL BENE NON PENSERO’ A CHI INVECE MI HA FATTO SOFFRIRE LA VERITA’ E’ CHE CANTO PER VERA PASSIONE E SOLTANTO COSI’ LA MIA VITA SARA’ L’HO VOLUTA ED ECCOMI QUA
CANTO PER VOI COME NON L’HA MAI FATTO NESSUNO E GRAZIE A VOI CHE MI SIETE DA SEMPRE VICINO LA VERITA’ E’ CHE SOLO COSI’ SON FELICE LO SCENARIO E’ QUI LA MIA ORCHESTRA E’ CON ME TANTI AMICI IL MEGLIO CHE C’E’
ORCHESTRA SE SONO QUI DEVO DIRE GRAZIE A VOI NON SCORDATELO MAI QUESTA E’ LA VERITA’ LA MIA FORZA SIETE SOLO VOI
NON SCORDATELO MAI QUESTA E’ LA VERITA’ LA MIA FORZA SIETE VOI
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Accordi
Bm F#m C# C#7 F#m
.
CANTO PER VOI
C#7 C#
QUESTO VALZER COSI' ALL'ITALIANA
C#7 C#
INSIEME A VOI
C#7 C# F#m
NON MI FA PIU' PAURA NESSUNO
GUARDO LASSU'
F# Bm
FINO A CHE S'ADDORMENTI LA LUNA
LA MIA VITA E' COSI'
F#m
UN PO' LA' E UN PO QUI
C#7 F#m
MAI NESSUNO MI FERMERA'
F#
CANTO PER VOI
CON LA VOCE
C#6 C#7
CHE HA L'USIGNOLO
G#m C#7
CANTO PER CHI
C# C#7 F#6 F#
E' UN PO' TRISTE E SI SENTE DA SOLO
D#7
CANTA CON ME CON DUE NOTE
G#m
TI CAMBIA LA VITA
C#7
PUOI CANTAR SE TI VA'
F# D#m7
O SE VUOI PUOI BALLAR
G#m C# F#
QUESTA MUSICA E' FELICITA'
Bm Bm6 F#m C# C#7 F#m
ORCHESTRA
CONTINUERO' A CANTARE PER CHI
C#7 C#
MI VUOL BE NE
C#7 C# C#7
NON PENSERO' A CHI INVECE
C# F#m
MI HA FATTO SOFFRIRE
F#
LA VERITA' E' CHE CANTO
Bm
PER VERA PASSIONE
E SOLTANTO COSI'
F#m
LA MIA VITA SARA'
C#7
L'HO VOLUTA
F#m
ED ECCOMI QUA
F#
CANTO PER VOI
C#6 C#7
COME NON L'HA MAI FATTO NESSUNO
G#m C#7
E GRAZIE A VOI
C# C#7 F#6 F#
CHE MI SIETE DA SEMPRE VICINO
LA VERITA'
D#7 G#m
E' CHE SOLO COSI' SON FELICE
C#7
LO SCENARIO E' QUI
F# D#m7
LA MIA ORCHESTRA E' CON ME
G#m
TANTI AMICI
C# F#
IL MEGLIO CHE C'E'
D
G D Am D9 D G
ORCHESTRA
SE SONO QUI
E7 Am
DEVO DIRE GRAZIE A VOI
D7
NON SCORDATELO MAI
G Em7
QUESTA E' LA VERITA'
Am D G
LA MIA FORZA SIETE SOLO VOI
E7
Am D7
NON SCORDATELO MAI
G Em7
QUESTA E' LA VERITA'
Am D7 G C G
LA MIA FORZA SIETE VOI
_______
(By Oxilia - Wikitesti)
Scenderà dalle montagne questo canto popolar canterà in mezzo alla valle di lavoro e libertà girerà lungo le strade con la voce di un torrente canterà in mezzo alla gente mille voci riunirà.
Scava la pietra sotto il sole fino a sera il tuo sudore guarda i campi la tua terra cuoce il pane la tua festa.
Scenderà dalle montagne questo canto popolar canterà in mezzo alla valle di lavoro e libertà girerà lungo le strade con la voce di un torrente canterà in mezzo alla gente mille voci riunirà.
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{Strofa 1} Oggi i lupi hanno fame non si ragiona I problemi l'acqua alla gola In cerca di una pecorella che cammini sola Capelli sciolti sembro una piovra Non mettermi mai alla prova Che ora ho dentro più veleno che i denti di un cobra Metto scarpe la cinta e la canottiera lo stesso colore In testa un new era con la bandana che asciuga il sudore In giro col circolo della morte i capi dell'ignoranza Che all'inferno anche Satana ci rimbalza E vieni dentro a, a vedere cosa succede Appena metti dentro un piede amico dì le tue preghiere Dico fuoco ad un braciere e poi fuoco a un altro braciere Mentre aspetto di vedere che succede Non mi dire bentornato e non mi stringere la mano Non me ne sono mai andato, il fatto è che vivo lontano E se mi vuoi fare un favore non mi chieder mai un favore Sto sotto al chiaro di luna e dormo quando è fuori il sole Quando è piena ululo al cielo hai presente un lupo mannaro E nel mio ghetto sono un santo come a Napoli Gennaro Ed io non ho mai fatto il grande, nemmeno mai fatto il duro Ma in sta roba piangi sangue sia che in faccia che dal culo
{Ritornello} Adesso fatemi spazio non chiedo permesso E che io in caso contrario lo prendo lo stesso Mettimi un muro di fronte ci passo attraverso Il cielo ormai lo conosco il limite è l'universo Adesso fatemi spazio non chiedo permesso E che io in caso contrario lo prendo lo stesso Mettimi un muro di fronte ci passo attraverso Il cielo ormai lo conosco il limite è l'universo
{Strofa 2} Ho un sacco di difetti il primo è che ho la testa dura granito E che delle cose che ho fatto non mi sono mai pentito In piedi grazie alle mie forze, la pelle di coccodrillo E puoi chiederlo a San Michele, a San Berillo e a San Vito Ho il rispetto dei rude boy che sanno cos'è il rispetto Che hanno chili nei cuscini divisi in pezzi da un etto Coi lupi dentro il settore domenica in gradinata I nemici dell'ispettore, noi gente indisciplinata Bandana sopra la faccia il nemico vero è lo stato Mia madre me l'ha insegnato dal giorno in cui sono nato Fidarsi solo di pochi sto in cerchio coi miei soldati Capelli raccolti a cono il cervello dentro a un temaki Baciami sulle labbra e poi dammi quello che chiedo Io stanco delle promesse ora credo in quello che vedo La mente già nello spazio in delirio su quest'aereo Ora che l'universo è il limite e ha preso il posto del cielo
{Ritornello} Adesso fatemi spazio non chiedo permesso E che io in caso contrario lo prendo lo stesso Mettimi un muro di fronte ci passo attraverso Il cielo ormai lo conosco il limite è l'universo Adesso fatemi spazio non chiedo permesso E che io in caso contrario lo prendo lo stesso Mettimi un muro di fronte ci passo attraverso Il cielo ormai lo conosco il limite è l'universo
{Strofa 3} Qui è l'orologio la sveglia il tempo mi chiama A fatica oggi si respira qui la testa gira come a Yokohama E se prima eravamo in 10 ora siamo in 10 milioni E la metà della metà qui hanno già rotto i coglioni Non sogno giorni migliori la fama e neanche la gloria Mai chiesto misericordia a voi figli della discordia Qualcuno si chiede perché l'italiano balla male L'italiano balla male le canzoni che fanno cagare
Ecco una serie di risorse utili per Vacca in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canto p nun suffrì – 24 Grana
Vedo la scrittura come un volo stellare Volo tra la giogia e la serieta' L'altra Notte un incubo m'ha fatto svegliare Sono le risposte della verita'
Ah... Canto pe nun suffri'
Resto a immaginare quando e' chiara la vita Li' tra le abitudini e la fantasia Parlo con l'orsetto che vuol farla finita Dico di sfidare la propria pazzia
Ah... Canto pe nun suffri'
Trovi I soprammobili, ma cerchi la stanza Qual e' la domanda. L'escatologia L'unica risposta e' si ha chiuvuto abbastanza L'acqua sopra l'acqua e la malinconia
Ah... Canto pe nun suffri'
Non vedo la paura vedo solo l'attesa Espressa in un eccesso di fragilita'
E' comme se fossi 'na guagliona Canto pe nun suffri' E nun me vesto eguale
Ecco una serie di risorse utili per 24 Grana in costante aggiornamento
Povera vita mia chi coglie e mmagna, chi se ne fa nu rappo e chi na pigna. Nce stà chi zappa e puta e chi vennegna, chi votta ll’acqua ô zulfo e chi ll’uva se venne.
[traduzione] Povera vita mia chi coglie e mangia chi coglie un grappolo e chi una pigna C’è chi zappa e pota e chi vendemmia chi innaffia le piante con acqua e zolfo e chi invece vende l’uva.
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Per le strade e nei quartieri la lotta sarà spietata
Abbiam sempre lavorato per sfamare un padrone
Ma oggi è il giorno della paga scoppia la rivoluzione
Col ferro, col fuoco
Riprenderemo le nostre città
Col ferro, col fuoco
Ripuliremo le nostre città
Bastardo poliziotto, tu sei il re della città
Ma quella tua divisa prima o dopo brucerà
E verrà anche il tuo turno, sporco fricchettone
Le tue canne hanno ucciso un’intera generazione
Col ferro, col fuoco
Riprenderemo le nostre città
Col ferro, col fuoco
Ripuliremo le nostre città
Coglione fascista, servo dello Stato
Hai fatto solo stragi che lui ti ha comandato
Ma i proletari uniti non han più paura
Borghesi state attenti, la lotta sarà dura
Col ferro, col fuoco
Riprenderemo le nostre città
Col ferro, col fuoco
Ripuliremo le nostre città
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A zent’anni li padroni si zi daghedi cantà un pattu vogliu fà non ni vogliu iscì in gherra noi andremmu terra terra che li cristian vibi tanti inoghi e tanti inchibi fiaba non li vurremmu tutti li dinà chi femmu li punimmu a cocci e sori cariga di don saori dedizinni in cantiadi un piattu a li leccai a lìchi pononi fattu e a noi un buon piattu di chissa cariga buona a zent’anni la padrona.
Traduzione
A cent’anni signori se ci lasciate cantare vi propongono un accordo non voglio che si litighi noi viviamo alla giornata come vive ogni cristiano uno qua e uno là fave non ne accettiamo i denari che raccogliamo li facciamo circolare fichi secchi saporiti daccene in quantità un piatto ai lacchè a quelli del seguito ma a noi un buon piatto di quelli scelti squisiti a cent’anni signora
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CORO:Nell’immensita’ siamo grandi soffrire ci fa da solo il mio canto straniero non c’e’ umanita’ Chiara così, la notte non è stata mai è triste sì, perchè te ne vai non dormirai questa notte abbracciato con me perchè so che ormai tu ti sei innamorato di lei
Lento sarà il mio disco che ti legherà un pò più a lei e meno a me e scorderai il mio nome ma non scorderai quest’ estate che finirà senza di noi
Intonerò le note più alte che sò per i tuoi si e per i tuoi no forse per te come un canto straniero sarò sola volerò certa che non mi perderò
Proprio adesso che credo nell’ immensità ascolta il mio canto straniero non ti lascierà da solo il mio canto straniero siamo grandi e soffrire ci fà stare a terra e volare nell’ immensità diventa il mio canto straniero non c’è umanità nel cuore di un canto gitano e il mio canto straniero sei tu come un dolce veleno di più
Chiara così, la notte non è stata mai è triste sì, perchè te ne vai ma a posto no questa testa non la metterò con o senza te so che io ricomincerò
Proprio adesso che credo nell’ immensità ascolta il mio canto straniero non ti lascierà da solo il mio canto straniero siamo grandi e soffrire ci fà stare a terra e volare nell’ immensità diventa il mio canto straniero non c’è umanità nel cuore di un canto gitano e il mio canto straniero sei tu come un dolce veleno di più siamo grandi e soffrire ci fà stare a terra e volare nell’ immensità diventa il mio canto straniero non c’è umanità nel cuore di un canto gitano e il mio canto straniero sei tu come un dolce veleno di più come un dolce veleno di più
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Accordi
G
Chiara così,
D
la notte non è stata mai
è triste sì,
G
perchè te ne vai
E-
non dormirai
questa notte
C A-
abbracciato con me
G
perchè so che ormai
D
tu ti sei
G D7
innamorato di lei
G
Lento sarà
il mio disco che
D
ti legherà
un pò più a lei
G
e meno a me
E-
e scorderai
il mio nome
C A-
ma non scorderai
G
quest' estate che
D G D7
finirà senza di noi
G
Intonerò le note
D
più alte che sò
per i tuoi si
G
e per i tuoi no
E-
forse per te
come un canto
C A-
straniero sarò
G
sola volerò
D
certa che
G
non mi perderò
D7
Proprio adesso
che credo
G
nell' immensità
ascolta il mio
C D
canto straniero
G
non ti lascierà da solo
il mio canto straniero C D
E- C
siamo grandi
D G
e soffrire ci fà
C
stare a terra
D G
e volare nell' immensità
diventa il mio
C D
canto straniero
G
non c'è umanità
nel cuore di un
C D
canto gitano
E- C D
e il mio canto straniero
G
sei tu
C D G D7
come un dolce veleno di più
Chiara così,
la notte non è stata mai
è triste sì,
perchè te ne vai
ma a posto no
questa testa non
la metterò
con o senza te
so che io ricomincerò
Proprio adesso
che credo
nell' immensità
ascolta il mio
canto straniero
non ti lascierà da solo
il mio canto straniero
siamo grandi
e soffrire ci fà
stare a terra
e volare nell' immensità
diventa il mio
canto straniero
non c'è umanità
nel cuore di un
canto gitano
e il mio canto straniero
sei tu
come un dolce veleno di più
siamo grandi
e soffrire ci fà
stare a terra
e volare nell' immensità
diventa il mio
canto straniero
non c'è umanità
nel cuore di un
canto gitano
e il mio canto straniero
sei tu
come un dolce veleno di
Canto straniero.txt
G
Chiara così,
D
la notte non è stata mai
è triste sì,
G
perchè te ne vai
E-
non dormirai
questa notte
C A-
abbracciato con me
G
perchè so che ormai
D
tu ti sei
G D7
innamorato di lei
G
Lento sarà
il mio disco che
D
ti legherà
un pò più a lei
G
e meno a me
E-
e scorderai
il mio nome
C A-
ma non scorderai
G
quest' estate che
D G D7
finirà senza di noi
G
Intonerò le note
D
più alte che sò
per i tuoi si
G
e per i tuoi no
E-
forse per te
come un canto
C A-
straniero sarò
G
sola volerò
D
certa che
G
non mi perderò
D7
Proprio adesso
che credo
G
nell' immensità
ascolta il mio
C D
canto straniero
G
non ti lascierà da solo
il mio canto straniero C D
E- C
siamo grandi
D G
e soffrire ci fà
C
stare a terra
D G
e volare nell' immensità
diventa il mio
C D
canto straniero
G
non c'è umanità
nel cuore di un
C D
canto gitano
E- C D
e il mio canto straniero
G
sei tu
C D G D7
come un dolce veleno di più
Chiara così,
la notte non è stata mai
è triste sì,
perchè te ne vai
ma a posto no
questa testa non
la metterò
con o senza te
so che io ricomincerò
Proprio adesso
che credo
nell' immensità
ascolta il mio
canto straniero
non ti lascierà da solo
il mio canto straniero
siamo grandi
e soffrire ci fà
stare a terra
e volare nell' immensità
diventa il mio
canto straniero
non c'è umanità
nel cuore di un
canto gitano
e il mio canto straniero
sei tu
come un dolce veleno di più
siamo grandi
e soffrire ci fà
stare a terra
e volare nell' immensità
diventa il mio
canto straniero
non c'è umanità
nel cuore di un
canto gitano
e il mio canto straniero
sei tu
come un dolce veleno di più
Il Testo della canzone di:
Canto straniero – Marcella Bella
Chiara così la notte non è stata mai E triste sì perché te ne vai Non dormirai questa notte abbracciato con me Perché so che ormai tu ti sei innamorato di lei
Lento sarà il mio disco che ti legherà Un po' più a lei e meno a me E scorderai il mio nome ma non scorderai Questa estate che finirà senza di noi
Intonerò le note più alte che so Per i tuoi sì e per i tuoi no Forse per te come un canto straniero sarò Sola volerò certa che non mi perderò
Proprio adesso che credo nell'immensità Ascolta il mio canto straniero Non ti lascerà da solo il mio canto straniero Siamo grandi, soffrire ci fa Stare a terra e volare Nell'immensità diventa il mio canto straniero Non c'è umanità nel cuore di un canto gitano E il mi canto straniero sei tu Come un dolce veleno di più
Chiara così la notte non è stata mai E triste sì perché te ne vai Ma a posto no questa testa non la metterò Con o senza te so che io ricomincerò
Proprio adesso che credo nell'immensità Ascolta il mio canto straniero Non ti lascerà da solo il mio canto straniero Siamo grandi, soffrire ci fa Stare a terra e volare Nell'immensità diventa il mio canto straniero Non c'è umanità nel cuore di un canto gitano E il mi canto straniero sei tu Come un dolce veleno di più
Ecco una serie di risorse utili per Marcella Bella in costante aggiornamento
Sull’abete le candele sono tanti fiorellin, la notte così buia s’illuminerà. Anche il vecchio come il bimbo lieto si rallegrerà, e in questa Notte Babbo Natale arriverà. Se viviamo del Natale il messaggio di bontà, rimarrà nei nostri cuori gioia e felicità.
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Canto una suora, il vestito era bianco, il sorriso era triste, la sua mano tremava se toccava una cosa che non fosse sua. Canto una suora che decise una scelta, che si è giocata tutta una vita senza avere neppure più un tetto. Sì, canto una suora che prega tuttora, e il pomeriggio nel parco lei sorride ai bambini; se volta la testa non è per curiosità, lei lo fa per donare un sorriso d’amore. Canto una suora che ha avuto il coraggio di amare un altro uomo che non fosse Cristo ed oggi ha un bel viso ed ogni mattino è una bella risata al destino. Canto una sorella senza sorelle senza fratelli. La solitudine è presente, lei piange continuamente. Canto una suora che oggi ha un bel viso ed ogni mattino è una risata al destino e prima del suo sonno lei prega solenne e spera ancora un po’ di speranza. Porca miseria, fra tanti sei sola ed ora rischi come tutti gli altri e così sai che cos’è il sacrificio, adesso sai che cos’è il vero sacrificio.
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Il Testo della canzone di:
Canto una suora – Piero Ciampi
Canto una suora, il vestito era bianco Il sorriso era triste, la sua mano tremava Se toccava una cosa che non fosse sua Canto una suora che decise una scelta Che si è giocata tutta una vita Senza avere neppure più un tetto Sì, canto una suora che prega tuttora E il pomeriggio nel parco lei sorride ai bambini; Se volta la testa non è per curiosità Lei lo fa per donare un sorriso d'amore Canto una suora che ha avuto il coraggio Di amare un altro uomo che non fosse Cristo Ed oggi ha un bel viso ed ogni mattino È una bella risata al destino Canto una sorella senza sorelle senza fratelli La solitudine è presente, lei piange continuamente Canto una suora che oggi ha un bel viso Ed ogni mattino è una risata al destino E prima del suo sonno lei prega solenne E spera ancora un po' di speranza Porca miseria, fra tanti sei sola Ed ora rischi come tutti gli altri E così sai che cos'è il sacrificio Adesso sai che cos'è il vero sacrificio
Ecco una serie di risorse utili per Piero Ciampi in costante aggiornamento
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Na na na na
Na na na na, na na na na na na na
Yeh yeh yeh yeh
Na na na na
Na na na na, na na na na na na na
Yeh yeh yeh yeh
Sul lungomare in Cagiva
Metto la quarta e quinta
Tu lì stai zitto e pedala
No, non corriamo in pista (No, fra')
Questo gira in giro come un pappa
Io c'ho da fare, lui mi esalta
Ora i rapper li trovi su TikTok
Che in strada la fatica è tanta
Faccio rap mentre sto un'ora in plank
Apro un social, cazzo, metà bitch e metà plug
Faccio, faccio, faccio su solo Cali serie A
No, non posto foto, no, col cazzo, metto like
Faccio, faccio, faccio un blunt giù nel club o nel bar
Faccio un giro in strada, metà star, metà plug
Faccio, faccio, faccio su solo Cali serie A
No, non posto foto, no, col cazzo, metto like (Like)
Na na na na (Like)
Na na na na (Like), na na na na na na na (Like)
Yeh yeh yeh yeh
Na na na na (Like)
Na na na na (Like), na na na na na na na (Like)
Yeh yeh yeh yeh
Odio Bukowski e le challenge, volevo le triple di Allen (Allen)
Con i diritti di Marvel e un'isoletta su Marte
Tu sembri Pippo, no Pippe, non sei Van Persie o Van Basten
Tagli la lingua da mister o puoi leccarmi le scarpe
Mi sento blessed da me stesso e dai miei demoni, yah
Ho due persone dentro me, sono pazzo come Jack
Volo nel nido come Randy P, yah
Calci come Cantona (Cantona)
Faccio rap mentre sto un'ora in plank
Apro un social, cazzo, metà bitch e metà plug
Faccio, faccio, faccio su solo Cali serie A
No, non posto foto, no, col cazzo, metto like
Faccio, faccio, faccio un blunt giù nel club o nel bar
Faccio un giro in strada, metà star, metà plug
Faccio, faccio, faccio su solo Cali serie A
No, non posto foto, no, col cazzo, metto like (Like)
Giro in giro, Collette, girocollo e colletto (Ah-ah)
Polo col jeans più stretto, faccio un giro, riempio il cassetto
Lancio il resto con le mollette, ma prima era giù al campetto
Da quanto eravam bambini noi sempre in strada, mai retrocessi
Che, fra', è un ping pong dall'hip hop ai miei bro
Che sono in giro confuso, ma sto confuso, poi scrivo al top (Il top)
Che sono come in Blow, coi miei flow segno in post (Yeah)
Che sono fuori (Yeah), che sono fuori (Yeah), che sono fuori (Yeah), che sono fuori
Faccio rap mentre sto un'ora in plank (Plank)
Apro un social, cazzo, metà bitch e metà plug (Plug)
Faccio, faccio, faccio su solo Cali serie A (Serie A)
No, non posto foto, no, col cazzo, metto like
Faccio, faccio, faccio un blunt giù nel club o nel bar
Faccio un giro in strada, metà star, metà plug
Faccio, faccio, faccio su solo Cali serie A
No, non posto foto, no, col cazzo, metto like (Like)
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Il Testo della canzone di:
Canucklehead – Devin Townsend Project
I wanna tell you that the whole damn thing is beauty Even when times are brooding Turn off the radio and throw it away I got a thing or two that I wanna say Well I gotta keep on moving, gotta see it through Everything is OK!
I wanna say that I think everything is music Even things that I wouldn't choose, yeah All the people around me are evil And then every song is done by the Beatles Well I gotta keep on moving, gotta see it through Everything will be OK
If you think you're moving but it's harder to tell I can guarantee you that you're wearing it well If you think you're going through the fires of hell Well you better keep on going
And let me tell you that the whole damn thing is brutal Even when you're trying to get through though I'm a believer till the end of the day And you will not stand in my way Well I gotta keep on moving, gotta see it through Everything will be OK
If you keep it moving then it's harder to tell I can guarantee you that you're wearing it well I can feel you're going through the fires of hell Well we better keep on going
I wanna tell you that the whole damn thing is beauty Even when times are brooding I'm a Canadian in every way, especially talking in the US of A Well I gotta keep on moving, gotta see it through Everything'll be OK, everything'll be OK, everything'll be OK, everything is OK!
Ecco una serie di risorse utili per Devin Townsend Project in costante aggiornamento
Aye, talking shit that they ain't never fucking did
Niggas fake, talking shit that they ain't never fucking did Making plays, I'm in motion 'cause I speak of what I live Young Xen, silver tongue, just be dashing through a bitch Niggas with me, no contesting me, feel my energy Came in max, won't be stopped, give a fuck 'bout what you got And the physical, 'cause in the spiritual I'm on top Never be, my credentials infinite, limitless Craig Xen, swinging blades up and down in the abyss As I rise, I'ma spit the flame, go against the grain It's a shame, yo bitch love my name, I ain't seen her face You a lame, we don't think the same, bitch I run the stain Run the game, bitch I run the game, you just tryna play Let it drop, bass knocking, make this motherfucker red Fuck a opp, they know Craig came to make a bloodshed Make it squirt, make it drip, send it off up in this bitch Schema Posse, leave a snitching bitch nigga's lips stick
I'm the product of my pain, if you feel me then repeat Now it's 7, came up 8, I can never take defeat I'm the product of my pain, if you feel me then repeat Now it's 7, came up 8, I can never take defeat
Never take defeat I'ma motherfucking beast, I'ma motherfucking beast Now it's 7, came up 8, I can never take defeat I'ma motherfucking beast, I'ma motherfucking beast nigga God damn, fucking beast, young blade, Craig Xen
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Canyon – Ellie Holcomb Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
(Sono un canyon, sono un canyon)
(Sono un canyon, sono un canyon)
La forma del tuo amore è un mistero
La forma del tuo amore è la pioggia che cade
Lì nel mio dolore più profondo stai sussurrando
Che le crepe del mio cuore spezzato ti lasceranno entrare
C'è un fiume che scorre attraverso il mio dolore più profondo
C'è un fiume che scorre attraverso il mio dolore più profondo
C'è un fiume che scor
(I'm a canyon, I'm a canyon)
(I'm a canyon, I'm a canyon)
The shape of your love is a mystery
The shape of your love is falling rain
There in my deepest ache you are whispering
That the cracks of my broken heart will let you in
There's a river running through my deepest sorrow
There's a river running through my deepest pain
There's a river running through every dream that never came true
Made me a canyon
But there's a river running through (I'm a canyon, I'm a canyon)
There's a river running through (I'm a canyon, I'm a canyon)
The shape of your love is a mystery
Walks through prison doors and hands out all the keys
You move through the dark you're a holy wind
But the cracks of my broken heart will breathe you in
There's a river running through my deepest sorrow
There's a river running through my deepest pain
There's a river running through every dream that never came true
Made me a canyon
But there's a river running through (I'm a canyon, I'm a canyon)
There's a river running through (I'm a canyon, I'm a canyon)
There's a river running through (I'm a canyon, I'm a canyon)
There's a river running through (I'm a canyon, I'm a canyon)
I walked into the desert and I found you
You set a table for me
In the presence of my enemies
To share with my enemies
No longer my enemies
No longer my enemies
There's a river running through our deepest sorrow
There's a river running through our deepest pain
There's a river running through every dream that never came true
Made us a canyon
But there's a river running through (we're a canyon, we're a canyon)
There's a river running through (we're a canyon, we're a canyon)
There's a river running through (we're a canyon, we're a canyon)
There's a river running through (we're a canyon, we're a canyon)
There's a river running through (we're a canyon, we're a canyon)
But there's a river running
There's a river running
There's a river running through
Ecco una serie di risorse utili per Ellie Holcomb in costante aggiornamento
Ti ho chiesto di mostrarmi amore e tu mi hai mostrato un canyon
Ho chiesto aiuto dall'alto, ho quasi mancato l'atterraggio
Andiamocene bene e abbastanza bene, perché i mendicanti non possono chiedere
E non ho mai visto un canyon ma, oh, posso immaginare
Oh, e sta arrivando per me, lo sento girare intorno al letto
Oltre la collina, guardando tra gli alberi, era tutto ciò che immaginavo
Oh, e che mi succede?Questa volta potrei averlo fatto davvero
Ma il mondo continua a girare e il sole tramonta
E la vita continua a vivere e ancora una volta vengo in giro
Non ho mai visto un canyon ma, oh, posso immaginare
Quelle grandi valli di sabbia, sono sempre state qui con me
Ora sto cadendo laggiù, ero più amichevole
E ho riempito circa un quarto di un serbatoio e ho detto "" Portami fino in fondo ""
Oh, ed è arrivato in un sogno, era sempre quello che avevo immaginato
Oltre la collina, guardando tra gli alberi, e ho fatto un giro intorno a un carro
Oh, e che mi succede?Questa volta potrei averlo fatto davvero
Ma il mondo continua a girare e il sole tramonta
E la vita continua a vivere e ancora una volta vengo in giro
I asked you to show me love and you showed me to a canyon
I asked for help from up above, almost missed my landing
Let's leave well and well enough 'cause beggers can't be asking
And I have never seen a canyon but, oh, I can imagine
Oh, and it's coming for me, I hear him ride around the bed
Over the hill, looking out through the trees, it was all that I imagined
Oh, and what's the matter with me? This time I might've really done it
But the world keeps spinning and the sun goes down
And life keeps living and once again I come around
I have never seen a canyon but, oh, I can imagine
Those big sand valleys, they've always been here with me
Now I'm falling down there, used to be more friendly
And I filled up about a quarter a tank and I said "Get me to the bottom"
Oh, and it came in a dream, it was always that I'd imagined
Over the hill, looking out through the trees, and I've been riding round a wagon
Oh, and what's the matter with me? This time I might've really done it
But the world keeps spinning and the sun goes down
And life keeps living and once again I come around
Ecco una serie di risorse utili per Wet in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canyon Moon – Andrew McMahon In The Wilderness
The sun ran out on a cold October Somewhere under the canyon moon Camera jammed in a slow exposure California in her rear view
She couldn't handle another season Another ocean of fiction blue Said a prayer to a dashboard Jesus Death Valley and worn out shoes
Then the road turned into desert everywhere The sun ran out on a cold October She disappeared, she disappeared
Take all your troubles, put them to bed Burn down the mission, the maps in your head Shot like a bullet, don't know the way The ricochet, kind of got away from you
The leaves are falling, the church bells ringing Marching band in a high school dream Little town and a faded beauty They still remember when she was queen
Then the road turned into desert everywhere The leaves are falling, the church bells ringing She disappeared, she disappeared
Ecco una serie di risorse utili per Andrew McMahon In The Wilderness in costante aggiornamento
Canyon Moon – Harry Styles Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
Devo vederlo per crederci, il cielo non è mai stato così blu
Così difficile da lasciarlo, è quello che faccio sempre
Quindi continuo a pensare a un tempo sotto la luna del canyon
Il mondo aspetta felice, porta giallo, blu spezzato
ho sentito Jenny dire: "Vai a prendere i bambini da scuola"
E continuo a pensare al tempo sotto la luna del canyon
Sarò passato troppo tempo da te
Fissando il soffitt
Il Testo della canzone di:
Canyon Moon – Harry Styles
Gotta see it to believe it, sky never looked so blue
So hard to leave it, that's what I always do
So I keep thinking back to a time under the canyon moon
The world's happy waitin', door's yellow, broken blue
I heard Jenny saying, "Go get the kids from school"
And I keep thinking back to the time under the canyon moon
I'll be gone too long from you
Staring at the ceiling, two weeks and I'll be home
Carry the feeling, through Paris, all through Rome
And I'm still thinking back to the time under the canyon moon
Quick pause in conversation, she plays songs I've never heard
An old lover's hippie music, pretends not to know the words
And I keep thinking back to the time under the canyon moon
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Canyons – KT Tunstall Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
Ehi, che ne dici?
Non inseguiamo il coniglio
Giù sottoterra, fuori dalla vista
Intorpidire i sensi sotterraneo
Oh, e queste catene, oro scintillante
Tengono l'abitudine
C'è un modo in cui posso andare?
Percorri un nuovo sentiero attraverso il sottobosco
Luce del giorno, vedo che il cielo è sveglio ora
Si fa strada verso l'orizzonte
Nel frattempo, sento che qualcosa sta cambiando
Nei canyon, nei canyon
Oh, caro cervello
Tenendomi freddo in uno schema di trattenimento
Ancora e ancora
Mi ritrovo a combatterti per rimanere strano
Ma non vedo l'ora, non un altro giorno, è troppo tardi
Ti amo, ti amo, ti voglio bene
Ma devo metterti in contatto con te, dobbiamo cambiare
Luce del giorno, vedo che il cielo è sveglio ora
Si fa strada verso l'orizzonte
Nel frattempo, sento che qualcosa sta cambiando
Nei canyon, nei canyon
Luce del giorno, credo di essere sveglio ora
Mi faccio strada verso l'orizzonte
In fondo, sento che qualcosa sta cambiando
Nei canyon, nei canyon
Nei canyon, nei canyon
Nei canyon, nei canyon
Nei canyon, nei canyon
Nei canyon, nei canyon
Nei canyon, nei canyon
Hey, what do you say?
We don't chase the rabbit
Down underground, out of sight
Numbing the senses subterranean
Oh, and these chains, glistening gold
They hold in the habit
Is there a way I can go?
Travel a new path through the undergrowth
Daylight, I can see the sky is awake now
Making its way to the horizon
Meanwhile, I can feel something is changing
In the canyons, in the canyons
Oh, dear brain
Keeping me cold in a holding pattern
Over and over again
I find myself fighting you to stay strange
But I can't wait, not another day, it's way too late
I love you, I love you, I do
But I gotta get through to you, we gotta changе
Daylight, I can see the sky is awake now
Making its way to the horizon
Mеanwhile, I can feel something is changing
In the canyons, in the canyons
Daylight, I believe I am awake now
Making my way to the horizon
Deep down, I can feel something is changing
In the canyons, in the canyons
In the canyons, in the canyons
In the canyons, in the canyons
In the canyons, in the canyons
In the canyons, in the canyons
In the canyons, in the canyons
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
F#dim Em Am7 Am6 Cm6 B7
Em B7
Canti per tì la mia canzon
EmM7
tì el rottamatt, tì el mè barbon
Em B7
che te m'hee daa on poo de mangià
Cm6 Am6 B7
quand s’eri restaa senza cà'
Em B7
che te m'hee daa on tòcch de pan dur
EmM7 Em
quand i barbon che gh'avevi in gir
EmM7 Em B7
i sciori e la gent per ben
Cm6 Am6 G
m’aveven trattaa pesg d'on can
E7 Am D7 G
L'era domà on tòcch de pan
Em Am B7 Em
ma l'è sta assee de tirà' là
B7 Em
el sò profumm el senti anmò
Am Am6 Bm7
me par de ves 'dre anmò a sgagnal.
Em B7
Tì el mè barbon quand te vee de là
EmM7 Em
quand el Signor el te ciamarà
EmM7 Em A D
te 'ndaree drizz tì e i tò barbis
C6 EmM7 Em Em9
a staa in Paradis.
Em B7
Canti per tì la mia canzon
EmM7 Em
ti el rottamatt, tì el mè barbon
EmM7 Em B7
che te m'hee daa el tò paltò vecc
Cm6 Am6 B7
quand s’eri strasciaa e pien de frecc
Em B7
Che te m'hee faa scalda' on poo i òss
EmM7 Em
quand sont restaa con nagòtt adòss
EmM7 Em B7
quand hann brusaa anca i banchett
Cm6 Am6 G
e mì seri senza calzett.
E7 Am6 Bm G
L'era domà on tòc ch de strasc
Em Am6 B7 EmM7
ma l'è staa assee de tir à là
B7 Cm6 EmM7
el sò calor el senti anmò
Am B Bm7
me par de vess 'dree a mettel sú.
EmM7 B B7
Tì el me' barbon quand te vee de là
EmM7 Em
quand el Signor el te ciamarà
EmM7 Em A D
te 'ndaree drizz tì e i tò barbis
Em EmM7 Em Em Em9
a staa in Paradis.
Em B7
Canti per tì la mia canzon
EmM7 Em
tì el rottamatt, tì el mè barbon
EmM7 Em B7
che t'hee piangiuu e te m'hee vardaa
Cm6 Am6 B7
quand s’eri sconduu e m'hann ciappaa
Em B7
che te m'hee daa on poo del tò coeur
EmM7 Em
quand i padroni e i commendator
EmM7 B7
hann faa e desfaa in fra de lor
Cm6 Am6 G
e mì m’hann menaa a San Vittor
E7 Am Bm G
L'era domà on poo d'amor
Em Am B7 Em
ma l'è staa assee de tirà là
B7 Am Em
el tò sorris el vedi anmò
Am Am6 Bm7
compagn s'el fudess pitturaa
Em B7
Tì el me' barbon quand te vee de là
Em
quand el Signor el te ciamarà
A D
te 'ndaree drizz tì e i tò barbis
Em
a staa in Paradis.
***
Il Testo della canzone di:
Canzona a Capri – Ernesto Tagliaferri
Alba e tramonto a Capri Che fantasia d'ammore! Ccà ll'aria è sempe chiara E nun cunosce sera 'E ccase, 'o cielo e 'o mare Sò tutte 'e 'nu culore E quanno è vierno pare Ca è sempe primmavera
Isola azzurra, pittata 'e sole Suspiro d'angelo, caduto 'a cielo Tu sì 'na connola dint'a 'nu velo Sì 'na canzona senza pparole
Serenatella a Capri Duorme 'na vela a mare Ma 'n'anema suspira Dint' 'o silenzio d'oro È 'a musica e 'a pittura 'Sta lacrema d'ammore Ca ffa cchiù triste e chiare Ll'uocchie 'e 'na furastiera
Isola azzurra, pittata 'e sole Suspiro d'angelo, caduto 'a cielo Tu sì 'na connola dint'a 'nu velo Sì 'na canzona senza pparole
Ecco una serie di risorse utili per Ernesto Tagliaferri in costante aggiornamento
N’albero piccerillo aggiu piantato, criscènnolo cu pena e cu sudore… na ventecata giá mme ll’ha spezzato e tutte ffronne cágnano culore… cadute só’ giá ‘e frutte: e tuttuquante,
erano doce, e se só’ fatte amare… ma ‘o core dice: “oje giuvinotto amante,
‘e ccose amare, tiénele cchiù care…” e amara comme si’, te voglio bene! te voglio bene e tu mme faje murí… te voglio bene! te voglio bene e tu mme faje murí…
era commo canario ‘nnammurato, stu core che cantaje matina e sera… “scétate!” io dico e nun vò’ stá sceta
to… e mo, nun canta manco a primmavera!… chi voglio bene nun mme fa felice: forse sta ‘ncielo destinato e scritto. ma i’ penzo ca nu ditto antico dice: “nun se cummanna a ‘o core”. e i’ mme stó’
zitto!… e mme stó’ zitto, sí…te voglio bene…
te voglio bene e tu mme faje murí.. te voglio bene! te voglio bene e tu mme faje murí…
chiagno p’ammore, e cade ‘o chianto mio
dint’a ‘sta testa: ‘o chianto ‘a sta ar
racquanno… schiòppa na bella rosa e i’, pe’ gulio,
a chi mm’ha fatto chiagnere nce ‘a manno.
lle dico: “rosa mia tu mme perduone si te scarpesarrá senza cuscienza…” ce sta nu ditto ca mme dá ragione: “fa’ bene e scorda e si faje male penza…”
pènzace buono sí…te voglio bene… te voglio bene e tu mme faje murí… te voglio bene! te voglio bene e tu mme faje murí…
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Accordi
Am B Dm Am C6 B Dm
Am B
N'albero piccerillo aggiu piantato,
Dm Am
criscènnolo cu pena e cu sudore...
B
Na ventecata giá mme ll'ha spezzato
Dm Am
e tutt''e ffronne cágnano culore...
Dm E7
Cadute só' giá 'e frutte: e tuttuquante,
Dm E
erano doce, e se só' fatte amare...
F E
Ma 'o core dice: "Oje giuvinotto amante,
Dm F F7 E7
'e ccose amare, tiénele cchiù care..."
E Am7 Dm
E amara comme si', te voglio bene!
E
Te voglio bene e tu mme faje murí...
Am7 F6
te voglio bene!
E7
Te voglio bene e tu mme faje murí...
Am7 Cm9 Gm9 D7 Gm9 Cm9 A#M7 D7 A#M7
Gm A7
Era comm''o canario 'nnammurato,
Cm Gm
stu core che cantaje matina e sera...
A7
"Scétate!" io dico e nun vò' stá scetato...
Cm Gm
e mo, nun canta manco a primmavera!...
Cm D7
Chi voglio bene nun mme fa felice:
Cm D7
forse sta 'ncielo destinato e scritto.
Gm D7
Ma i' penzo ca nu ditto antico dice:
Cm D# D#7 D7
"Nun se cummanna a 'o core". E i' mme stó' zitto!...
D Gm Cm
E mme stó' zitto, sí...te voglio bene...
D
Te voglio bene e tu mme faje murí..
Gm Cm
te voglio bene!
D7
Te voglio bene e tu mme faje murí...
Gm9 Am9 Em9 B7 Em9 Am9 GM7 B7 Em9
Em F#
Chiagno p'ammore, e cade 'o chianto mio
Am Em
dint'a 'sta testa: 'o chianto 'a sta arracquanno...
G F#
Schiòppa na bella rosa e i', pe' gulio,
Am Em
a chi mm'ha fatto chiagnere nce 'a manno.
Am7 B7
Lle dico: "Rosa mia tu mme perduone
Am7 B7
si te scarpesarrá senza cuscienza..."
Em B7
Ce sta nu ditto ca mme dá ragione:
Am7 C Gm6 B7
"Fa' bene e scorda e si faje male penza..."
B Em Am
Pènzace buono sí...te voglio bene...
B
Te voglio bene e tu mme faje murí...
G6 Am7
te voglio bene!
B
Te voglio bene e tu mme faje murí...
Em7 Am9 GM7 B7
***
Vuje ca de bbelle la cchiù bella site, veniteve a affacciá foro balcone… scetáteve nu poco, nun durmite: sentite quant’è doce ‘sta canzone.
Chesta canzone ca io stó’ cantanno, è tutta sentimento e ‘spressione che vène da nu core ‘e passione… stu core ca, pe’ vuje, soffre ‘a n’anno!
Vurria addeventá chistu cuscino, addó’ ‘sta faccia ‘e rose vuje appujate… Sul’accussí ve venarría vicino e vasarría sti ttrezze avvellutate.
Bella, ca de bellizze ca tenite, facite ‘mmiria a ‘e stelle ‘e ‘mmiez’ô cielo Po scuorno, ‘a luna giá s’ha miso ‘o velo pecché cchiù bella d’essa vuje parite.
Tutte sti rrose ‘e for’a ‘sta fenesta, aspettano ca forse v’affacciate… Ve stanno priparanno giá na festa pe’ quanno vuje, da ‘o suonno, ve scetate!
E si stu suonno, a vuje, ve dá arricietto, pe’ me, ‘o suonno, nun esiste maje… Mme diceno ‘e llenzole ‘e dinto lietto:
“Si vène nénna toja, durmarraje!…”
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Quanno mme staje vicino, quanno mme guarde, pe’ me si’ tutto munno… si’ ‘a felicitá.
Nu poco ‘e luna, nu poco ‘e mare, senza parole pe’ farme capí ca mme vuó’ bene pe’ sempe accussí…
Nu poco ‘e luna, nu poco ‘e mare… e na canzona doce pe’ te sentí cantá!
Nu poco ‘e luna, nu poco ‘e mare… e na canzona doce pe’ te sentí cantá!…
Nu poco ‘e luna, nu poco ‘e mare… pe’ te sentí cantá!
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Accordi
D#
ME VOGLIO FA NA CASA MMIEZ''O MARE
A# D#
ME VOGLIO FA NA CASA MMIEZ''O MARE
A# D#
FRAVECATA DE PENNE DE PAVUNE
F A# D#
FRAVECATA DE PENNE DE PAVUNE
A#7 D# G# D# A# D#
TRALLARALLALLA LLALLARALLALLA
A#7 A# D#
LLALLA LLALLA LLALLA LA LLALLA'.
Fm A# D# F C7 F Gm7 C7 F
D'ARGIENTO E D'ORO VOGLIO
FA LLI GGRARE
C7 F
D'ARGIENTO E D'ORO VOGLIO FA
F6 C7
LLI GGRARE
F
E DE PRETE PREZIOSE LI BALCUNE
G C7 F C7
E DE PRETE PREZIOSE LI BALCUNE
F A# F C7 F
RALLARALLALA LLARALALLA'
C7 F
LA LA LA LA RA LA LA LA LA LA'.
Gm C7 F G D7 G Am7 D7 G
QUANNO NENNELLA MIA SE VA AFFACCIARE
D7 G
QUANNO NENNELLAMIA SE VA AFFACCCIARE
D7 G G6
OGNUNO DICE,OGNUNO DICE
A D7 G A
MO' SPONTA LO SOLE
D7 G D#aug C D7
G
RALLARALLALLA LLARALLALLA'
D7 G
LA LA LA LALA LA LA LA LA LA.
Am7 D7 G D7 G C6 D7 G
***
Ricordo do ppassato: Nuttate belle ‘e pesca a purpetielle: Nénna, vucanno, a fianco a me cantava… e appassiunatamente mme vasava… E mo…sa vasa n’ato!
‘O mare ‘o smaledico, sí, pecché quann’essa apparteneva ancora a me, a tutt’e duje nce aveva subbissá… A tutt’e duje!
Oje má’, pòrtalo ampresso ‘o core ‘argiento a Mamma da Catena ca lle vulive appènnere pe’ vuto quanno ‘a lassavo…’o bbi’? mme só’ spartuto! E moro senza d’essa!
‘O mare ‘o smaledico, sí, pecché
Cumpagne marenare, pe’ chi c’è nato ‘nterra a ‘sta marina, pe’ chi capisce ll’onna quanno canta, si s’alluntana, st’anema se schianta: Cumpagne, è bello ‘o mare!…
‘O mare, no, nun ll’aggia smaledí: è ‘a femmena ca è ‘nfama e fa suffrí! ‘E tradimente suoje, ce ffa scurdá sultanto ‘o mare!
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Accordi
Cm Fm9 Fm Cm G# Cm Fm Cm Fm
Cm
Ricordo d''o ppassato:
G7
Nuttate belle 'e pesca a purpetielle:
A# D# D#6
Nénna, vucanno, a fianco a me cantava...
Fm G
e appassiunatamente mme vasava...
G Cm
E mo...s''a vasa n'ato!
Cm9
'O mare 'o smaledico,
Fm7 Cm9
si, pecche' quann'essa apparteneva
Fm6
ancora a me,
G
a tutt'e duje 'nce avev''a subbissa'...
Cm Fm9 Fm Cm G# Cm Fm Cm
A tutt'e duje!
Fm Cm
Oje mo', portalo ampresso 'o core 'argiento
G7 A#
a Mamma d''a Catena
D# D#6
ca lle vulive appennere pe' voto
Fm
quanno 'a lassavo...
G
'o bbi'? mme se' spartuto!
G Cm
E moro senza d'essa!
Cm9
'O mare 'o smaledico,
Fm7
si, pecche' quann'essa apparteneva
Cm9 Fm6
ancora a me,
'nce avev''a subbissa'...
G Cm Fm9 Fm Cm G# Cm Fm Cm Fm
a tutt'e duje!
Cm
Cumpagne marenare, pe' chi c'e' nato
G7 A#
'nterra a 'sta marina,
D# D#6
pe' chi capisce ll'onna quanno canta,
Fm G G
si s'alluntana, st'anema se schianta:
Cm Cm9
Cumpagne, e' bello 'o mare!...
'O mare, no, nun ll'aggi''a smaledi':
Fm7
e' 'a femmena ca e''nfama
Cm9
e fa suffri'!
Fm6
'E tradimente suoje,
G
c''e ffa scurda'
Cm
.....sultanto.... 'o mare
***
E’ notte Pasca all’unnece nu poco fatto a no po vico Buoncammino io mme retiro Nu poco fatto vino nun passa manco n’anema e vico cupo cupo pare na vocca lupo alo’ cantammo pare na vocca lupo vi’ che te fa na femmena nun mme pareva overo ca stevo cussi’ lero a te a te Uhi la’ lara’ nun me pareva overo Uhi la’ lara’ Uhi la’ lara’ lara’ embe’ Mo pecche’ al demo piano ‘e stu palazziello l’urdemo barcunciello e’ russo e luce l’urdemo barcunciello sarra’ spusata geleca e tarallucce vino fenenno sta festino a’ faccia mia fenenno sta festino vi’ che te fa na femmena nun mme pareva vero ca io stevo cussi’ lero a te a te Uhi la’ lara’ nun me pareva overo Uhi la’ lara’ Uhi la’ lara’ lara’ e te’cchete geleca ca mme fa chistu sfreggio e chello ch’ec chiu peggio a tengo ‘e faccia ca mme fa chistu sfreggio neh guardapo’ scusateme Angeleca spusata ched e’ Meza zerrata nun vide porta ah gia’ meza zerrata scusate e vo’ dicere meza zerrata porta vo’ dicere ch’e morta e nanotte Uri la’ lara’ vo’ dicere ch’e morta Uri la’ lara’ ri la’ lara’ lara’
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Accordi
F C F Gm F A#m6
Fm
E' notte Pasca all'unnece
C7 Fm
nu poco fatto
a no p''o vico Buoncammino
A#m6
io mme retiro
Nu poco fatto vino
F#m6 A#m
nun passa manco n'anema
F#m6 A#m
e vico cupo cupo
A#m6 C
pare na vocca lupo
Fm
alo' cantammo
A#m6 F
pare na vocca lupo
vi' che te fa
FM7 A#9
na fem mena
A#6 F9 F
nun mme pareva overo
ca stevo cussi' lero
a te a te
Gm
Uhi la' lara'
A#m6 F
nun me pareva overo
Am
Uhi la' lara'
C F
Uhi la' lara' lara'
A#m6 Fm C7
embe' Mo pecche' al demo
Fm
piano 'e stu palazziello
l'urdemo barcunciello
A#m6
e' russo e luce
A#m A#m6
l'urdemo barcunciello
F#m6 A#m
sarra' spusata geleca
F#m6 A#m
e tarallucce vino
A#m6 C
fenenno sta festino
Fm
a' faccia mia
A#m6 F
fenenno sta festino
vi' che te fa
FM7 A#9
na fem mena
A#6 F9
nun mme pareva vero
F
ca io stevo cussi' lero
a te a te
Gm
Uhi la' lara'
A#m6 F
nun me pareva overo
Am
Uhi la' lara'
C F
Uhi la' lara' lara'
A#m6
e
Fm
te'cchete geleca
C7 Fm
ca mme fa chistu sfreggio
e chello ch'ec chiu peggio
A#m6
a tengo 'e faccia
A#m A#m6
ca mme fa chistu sfreggio
F#m6 A#m
neh guardapo' scusateme
F#m6 A#m
Angeleca spusata
A#m6 C
ched e' Meza zerrata
Fm
nun vide porta
A#m6 F
ah gia' meza zerrata
FM7 A#9
scusate e vo' dicere
A#6 F9
meza zerrata porta
F
vo' dicere ch'e morta e nanotte
Gm
Uri la' lara'
A#m6 F
vo' dicere ch'e morta
Am
Uri la' lara'
C F C F Gm F
Uri la' lara' lara'
***
Che voglia di cantare che m’ha preso che voglia e me sfuga cu na canzone che voglia e di mannaggia a tutt’o munno e dare un calcio alla malinconia chi me vuleva bene se n’e gghiuta cu na valigia sa purtato tutto e suonne e chill’ammore l’ha mparato povere scemo io l’aggio creduto
FALLA TURNA CANZONA MIA FALLA TURNA
dincello tu cu e note toie falle capi ca po mpazzi nu core si nun vene e po muri d’ammore chi a vo bene
FALLA TURNA COMM’ A CUMPGNA E TUTT’E SERE
canzona mia fa comme fosse na preghiera ca po be l’acqua dint’a nu bicchiere e nu criature ca me moro e sete e mo assettato hnanzo o piano forte stanno chiagnenno e taste sotto e dete se sentono delusi pure loro e fanno stu mutivo senza e te na na na na na na na na na na na na
FALLA TURNA CANZONA MIA FALLA TURNA
dincello tu cu e note toie falle capi ca po mpazzi nu core si nun vene e po muri d’ammore chi a vo bene
FALLA TURNA COMM’ A CUMPGNA E TUTT’E SERE
canzona mia fa comme fosse na preghiera ca po be l’acqua dint’a nu bicchiere e nu criature ca me moro e sete
FALLA TURNA CANZONA MIA FALLA TURNA
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Accordi
D#
A# Gm A#
Che voglia di cantare che m'ha preso
D#
che voglia e me sfuga cu na canzone
A# D#
che voglia e di mannaggia a tutt'o munno
A# Gm Dm
e dare un calcio alla malinconia Vi
Gm A#
chi me vuleva bene se n'e gghiuta
A#9 D#
cu na valigia Falla sa purtato tutto
A# D#
e suonne e chill'ammore l'ha mparato
A# Gm Dm
povere scemo io l'aggio creduto
Gm
FALLA TURNA CANZONA MIA FALLA TURNA
G Dm
dincello tu cu e note toie falle capi
A#
ca po mpazzi nu core si nun vene
Dm
e po muri d'ammore chi a vo bene
Gm
FALLA TURNA COMM' A CUMPGNA E TUTT'E SERE
G F
canzona mia fa comme fosse na preghiera
Dm A#
ca po be l'acqua dint'a nu bicchiere
F Gm D#9 A# D# A#
e nu criature ca me moro e sete
A#6 A#
e mo assettato hnanzo o piano forte
stanno chiagnenno e taste sotto e dete
D#
se sentono delusi pure loro
A#
e fanno stu mutivo senza e te
Gm Dm
na na na na na na na na na na na na
A# Gm
FALLA TURNA CANZONA MIA FALLA TURNA
G Dm
dincello tu cu e note toie falle capi
Gm A#
ca po mpazzi nu core si nun vene
e po muri d'ammore chi a vo bene
Gm Cm Dm
FALLA TURNA COMM' A CUMPGNA E TUTT'E SERE canzona mia fa comme fosse na preghiera Falla
Gm D#
ca po be l'acqua dint'a nu bicchiere
A#
e nu criature ca me moro e sete
F D#9 Cm Dm Gm A#
FALLA TURNA CANZONA MIA FALLA TURNA
***
Giuvanuttielle ca ‘mpazzute site, ll’ammore tutte quante mme cercate… nun serve ca, fra vuje, v’appiccecate si nun decido i’ stessa ch’aggia fá! Site tutte quante belle, tutte quante mme piacite, ma stu ddoce ‘e ‘sta vucchella, chi so ppiglia? chi so ppiglia? Nun ve pòzzo assicurá…
Quann’è ‘a sera, sola sola, saglio ‘a vascio ê tterre chiene a cavallo a stu traíno… Tutte quante, puntualmente, aspettàte a ‘o stesso posto, cu ‘a speranza ‘e mme parlá… Ma a chi dice doje parole, ca mme fanno ‘nnammurá… ce ‘o pprumetto ca mmo sposo, stesso dint’a chistu mese… Chesta è tutta ‘a veritá…
‘O ciucciariello, sott’a stu traíno, canta pur’isso ca vò’ fá ll’ammore… Che terra ‘e fuoco è chesta!…e stu calore, ‘ncapa v’è ghiuto e nun ve fa campá… Vuje ‘nfunníte na pezzólla, e mettitavella ‘nfrónte… io, cu ‘o garbo ‘e sti mmanelle, va mantengo, va mantengo… fino a che nun passarrá…
Quanno è ‘a sera, sola sola
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Vorrei la voce forte che non ho La musica più dolce che ci sia Vorrei parlarti, frasi che non so Per dirti che vorrei che fossi mia Per sbandierarti a tutti all’infinito Per aiutarti nella verità, per non legarti ai ceppi di un partito Mia tanto sospirata libertà
Amarti come non ho amato mai senza possesso, senza gelosie Senza l’ambiguità dei parolai e le culture fatte di bugie Per darti finalmente a chi ti chiede e respirare la felicità Senza inchiodarti al sangue di una fede
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Accordi
Sol Do
vorrei la voce forte che non ho
Re Sol
la musica piu' dolce che ci sia
Sol Do
vorrei parlarti frasi che non so
Re Sol
per dirti che vorrei fossi mia
Do Sim
per sbandierarti a tutti all'infinito
Re Sol
per aiutarti nella verita'
Do Sim
per non legarti ai ceppi di un partito
Re Sol
mia tanto sospirata liberta'
amarti come non ho amato mai
senza possesso senza gelosia
senza l'ambiguita' dei parolai
e le culture fatte di bugie
per darti finalmente a chi ti chiede
e respirare la felicita'
senza inchiodarti al sangue di una fede
amore mai scordato liberta'
Danza lieta, mascherina, danza fino a domattina! Son coriandoli le stelle! E i panini son frittelle. Sono tutti sorridenti, sono tutti assai contenti. Lo sapete che Arlecchino fu vestito, poverino, con cenci regalati dai bambini fortunati? Arlecchino sorridente è l’immagine vivente dell’aiuto che può dare chi anche agli altri sa pensare. Danza lieta, mascherina, danza fino a domattina!
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« Dolce maggio, maggio d’oro» canta il coro degli snelli passeretti e dei fringuelli, tra le fronde. « Maggio, maggio benedetto! » su dal cielo, da ogni tetto, gaio il coro delle rondini risponde. E s’incrociano per l’aria, via tra voli, via tra frulli, i garriti, i cinguettii che salutano il tuo raggio, dolce maggio. E odorose, dai giardini, a te ridono le rose; e dai campi, (mentre il sole gitta lampi) buone e sole ti fan festa pur le timide viole…
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Il Testo della canzone di:
Canzoncine Per Bambini – Alamia e Sperandeo
Queste canzoncine sono esclusivamente dedicate ai bambini.. Affinché possano apprendere l'alto valore della cultura.. Ma un sunnu cuosi che si fanno a st’ura!
Nel millenovecentoediciannove.. ricordo, ebbi una dolce occasione.. Conobbi una donna demodé.. to suoru ca si fici a cuegghié! Sono andato a Sferracavallo a pescare cull'amici, che bello! E ca lienza cu tanta pacienzia mi sentu tirari.. 'ncucciò una minchia ’i mari! E tutti che ridevano.. e tutti ca mi sfuttievanu.. ma vedi che sfortuna, ce n'era una sula, nné mia venni a 'ncuccià! Sente questa..
Mi ricordo quann'era cchiù nicu.. I (???) ballavano soli.. Mi parieva ca ieranu dei latri! Era me patri a cavaddu a to matri!
Mio padre?! Un galantuomo! Una matina s'arruspigghiò e dissi.. "Picciuotti! Stamattina mi sono svegliato che c'ho un pochettino di cacarina alla bocca dello stomaco. Vino.. nienti!" E per via diri si nn'ammuccò sissanta litra! Si ntìsi mali e 'u puirtaru ’o spitali! ’U misiru ncàpu 'u tavulazzu e cominciò a fari cuomu ’u paaazzu! Vinni 'u dutturi e ci fa "Scusi, mi perdoni. Lei che cosa c'ha?!" "Ma cui iu?! Ma cui iu?! Io c'ho tinello, stanza da pranzo, doppi servizi, televisore a colori e anche videorreggistratore!" ’ci "No, guardi" ci fa 'u dutturi, "Non ci siamo capiti bene.. scusi, lei che cosa si sente?!" "'U megghiu i tutti!" "No, guardi! Continua lei a non capire.. ma lei che cosa accusa?" "E chi sugnu sbirru com'a lei?!" Mia madre invece una signora! Una signora con la "S" maiuscola! Le cristiane ci iavanu, ci tuppuliavanu.. *toc toc* "Signora Rosa! C'è suo marito?" "No, c'è lei e tutta a so razza!"
'U zo Vanni ca za Vanna si sciarriaru ca menza canna.. 'U zo Vanni c'iu da sutta e si nn'iu ca tiesta rutta.. Per fare pace na tavulata, con stigghiola o s'ha ngrasciata Furu 'mmìtati tutti i niputi.. fimmini schietti e fi (???) Chiedo scusa, ma gli invitati chi erano?! Gente fine.. C'era Anciluzzu scotula zicchi.. Ci pinnuliava ru nasu e d'aricchi C'era Vittorio mancialattuchi ca assicutava i tartuchi.. Lo zo Piddu ntò n'agnuni s'arraspava 'u pinnuluni.. A za Rosa ntò telaru si sciusciava 'u baccalaru.. Sucannu sucannu ntìsiru 'u ruci.. Cucino! (Chi è?!) Ma sono belli questi babbaluci! E come disse il sommo poeta ungherese Ubaldo Carupio Agneddu e suchi e fìniu 'u vattìu!
Ecco una serie di risorse utili per Alamia e Sperandeo in costante aggiornamento
Nel più bel sogno ci sei solamente tu sei come un’ombra che non tornerà mai più tristi son le rondini nel cielo, mentre vanno verso il mare è la storia di un amore, io sogno e nel mio sogno vedo che non parlerò d’amore, non ne parlerò mai più quando siamo alla fine di un’amore soffrirà soltanto un cuore, mentre l’altro se ne andrà, ora che sto pensando ai miei domani, son bagnate le mie mani, sono lacrime d’amore. Nel più bel sogno ci sei solamente tu, sei come l’ombra che non tornerà mai più questa canzone vola per il cielo, le sue note nel mio cuore, stan segnando il mio dolor. Ora che sto pensando ai miei domani, son bagnate le mie mani, sono lacrime d’amor. Ma questa canzone vola per il cielo, le sue note nel mio cuore, stan segnando il mio dolor. uh, uh, uh.
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Accordi
Am Dm6 G7 Am A#7 E7 Am Am9
Am
NEL PIU' BEL SOGNO,
Dm9
CI SEI SOLAMENTE TU
Am
SEI COME UN'OMBRA
E
CHE NON TORNERA' MAI PIU'
Dm Am
TRISTI SONO LE RONDINI NEL CIELO
E7
MENTRE VANNO VERSO IL MARE
Am9
E' LA FINE DI UN AMORE.
Am
IO SOGNO E NEL MIO SOGNO
VEDO CHE NON PARLERO' D'AMORE,
A7
NON NE PARLERO' MAI PIU'
Dm Dm6
QUANDO SIAMO ALLA FINE
Am
DI UN'AMORE
E
SOFFRIRA' SOLTANTO UN CUORE
E7 Am
PERCHE' L'ALTRO SE NE ANDRA'
F Dm6
ORA CHE STO PENSANDO
Am
AI MIEI DOMANI
E
SON BAGNATE LE MIE MANI
E7 Am
SONO LACRIME D'AMORE.
F
NEL PIU' BEL SOGNO
A#m
CI SEI SOLAMENTE TU
SEI COME UN' OMBRA
F7
CHE NON TORNERA' MAI PIU'
D#m6
QUESTA CANZONE
A#m
VOLA PER IL CIELO
F
LE SUE NOTE NEL MIO CUORE
F7 A#m A#m9 D#m6 A#m F F7 A#m A#m9
STAN SEGNANDO IL MIO DOLORE.
D#m6
ORA CHE STO PENSANDO
A#m
AI MIEI DOMANI
F
SON BAGNATE LE MIE MANI
F7 A#m
SONO LACRIME D'AMORE.
A#m9 D#m6 A#m
QUESTA CANZONE VOLA PER IL CIELO
LE SUE NOTE NEL MIO CUORE
F7 A#m A#m9 D#m6 A#m A#m9 D#m6 A#m F7 A#m
STAN SEGNANDO IL MIO DOLORE.
***
Dinto settembre, ‘o mese cchiù sanguegno, bello è stu manto d’oro da campagna: ‘o pergulato mio, cárreco ‘e pigne d’uva ammatura d’ácene russagne, quase mme chiamma: s’ha da fá ‘a vennegna! Viene cu me, statte cu me, dinta campagna te voglio tené… A faticá t’aggia purtá… po’, dinta vigna, te voglio vasá! A pigne a pigne, ll’uva ‘into canisto, cade tagliata da sti mmane noste; tu dice: “E’ tarde, jammuncenne basta!” Io nun só’ stanco ancora e dico: “Resta!… N’atu vasillo, dimme, che te costa?” E i’ vaso a te, tu vase a me, chesta vennegna ce fa stravedé… Ce fa ‘ncantá, ce fa sunná… tramonta ‘o sole, ma nuje stammo ccá. N’anno è passato e mo è turnato ‘o mese che ‘a vigna è chiena ‘e piénnule zucuse… Fatico i’ sulo: tu rummane â casa cu nu criaturo a pietto ‘e quatto mise… Tiempo ‘e vennegna…ma che bella cosa! Terzigno ohé, ringrazio a te si na famiglia mme trovo cu me!!! Mme faje campá, mme faje sunná… ‘Ntiempo ‘e vennegna mme metto a cantá.
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Canzone ‘mt’ ‘o suonno e ammore ‘int’ ‘o viento purtave ‘na sciarpa ‘e velluto. Canzone ‘mt’ ‘o suonno e ammore ‘mt’ ‘o viento purtavo ‘na veste ‘a guagliona. Cullano ‘e curalle me piense felice te voglio sapè e comme a ‘na voce che santa sirena ‘mt’ ‘o mare te valesse scelà. Suspirame ancora e dimme ch’è ammore canzone ‘mi’ ‘a varca cu tte e comme ‘a ‘na varca ca sta ‘n’coppa ‘all’onne respirame insieme a me. E ‘a veste ‘a guagliona sincera so bagna e scioglie ‘e capiIle cesta ancora ‘d viento cchiù Ilà ce sta ‘nu ragge ‘e sole e stiennette mo ‘nzino a me mo ch’ò overo ca-tu pa me vuo bene e me pienze. Uagliona sincera me parlo me dice ce mò stai tremmanne canzone ‘mt’ ‘o suonno e ammore ‘mt’ ‘o viento purtave ‘nu suonno cu tte. Cantame cantame e dimme ch’è overo canzone su tanto pe tte e comme ‘a palomma o mumenti ‘ell’ammore che fasi è vulata che te E ‘a veste ‘e guagliona sincera se bagna e scioglie ‘o capille cesta ancora ‘o viento chiù ll’a ce sta ‘nu raggio ‘e sole e stiennete mo ‘nune a me mo ch’é overo ca tu me vuò bene e me pienze.
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Il Testo della canzone di:
Canzone – Adriano Celentano
Nel più bel sogno ci sei solamente tu Sei come un'ombra che non tornerà mai più Tristi son le rondini nel cielo Mentre vanno verso il mare È la storia di un amore
Io sogno e nel mio sogno vedo che Non parlerò d'amore, non ne parlerò mai più Quando siamo alla fine di un amore Soffrirà soltanto un cuore Mentre l'altro se ne andrà Ora che sto pensando ai miei domani Son bagnate le mie mani Sono lacrime d'amore
Nel più bel sogno ci sei solamente tu Sei come un'ombra che non tornerà mai più Questa canzone vola per il cielo Le sue note nel mio cuore Stan segnando il mio dolor!
Ora che sto pensando ai miei domani Son bagnate le mie mani Sono lacrime d'amor Questa canzone vola per il cielo Le sue note nel mio cuore Stan segnando il mio dolor!
Ecco una serie di risorse utili per Adriano Celentano in costante aggiornamento
Nel più bel sogno ci sei solamente tu Sei come un'ombra che non tornerà mai più Tristi sono le rondini nel cielo Mentre vanno verso il mare È la fine di un amore
Io sogno e nel mio sogno vedo che Non parlerò d'amore, non ne parlerò mai più Quando siamo alla fine di un amore Soffrirà soltanto un cuore Perché l'altro se ne andrà Ora che sto pensando ai miei domani Son bagnate le mie mani Sono lacrime d'amore
Nel più bel sogno ci sei solamente tu Sei come un'ombra che non tornerà mai più Questa canzone vola per il cielo Le sue note nel mio cuore Stan segnando il mio dolore
Questa canzone vola per il cielo Le sue note nel mio cuore Stan segnando il mio dolore
Alla fine di un amore
Ecco una serie di risorse utili per Don Backy in costante aggiornamento
EZRA POUND, IL POETA FASCISTA
Su Wikitesti puoi trovare le poesie di Ezra Pound
Ezra Pound, il noto poeta e critico statunitense, nacque a Hailey, Idaho, nel 1885, e si spense a Venezia nel 1972. Cresciuto in una famiglia dalle radici quacchere e puritane, trascorse gli anni giovanili a Filadelfia, intraprendendo gli studi presso l'Hamilton College di Clinton e l'Università di Pennsylvania. Dopo il trasferimento in Europa, dove avrebbe trascorso gran parte della sua vita, pubblicò la sua prima raccolta di poesie, intitolata "A lume spento" nel 1908, durante il suo soggiorno a Venezia.
Nel 1909, si trasferì a Londra, dove concepì un ambizioso progetto di riforma e rinascita della società. Pound ereditò dall'illustre J. Ruskin un profondo interesse per l'economia e la sua connessione con l'arte, così come dai preraffaelliti trasse una passione per l'epoca medievale, come dimostrato nella sua opera "The Spirit of Romance" del 1910.
A partire dal 1918, intraprese collaborazioni nel campo della critica musicale sotto lo pseudonimo di William Antheling e nella critica d'arte con quello di B. H. Dias. Nel 1913, pubblicò sulle pagine della rivista "Poetry" il manifesto dell'imagismo intitolato "A few don'ts by an imagiste", documento che rappresentò l'incisiva guida di Pound per i poeti della sua generazione, invitandoli a una maggior consapevolezza del processo creativo e indicando la via verso una poesia volta a catturare l'immagine in modo conciso e oggettivo.
A partire dal 1913, l'associazione tra il linguaggio poetico e l'ideogramma divenne il fondamento del pensiero di Pound. Il poeta statunitense identificò nell'ideogramma "il documento di un pensiero privo della sostanza metafisica che condiziona il linguaggio e la logica occidentali". Da ciò scaturì l'interesse e la dedizione verso la scienza e la tecnologia, campi in cui Pound cercò una logica e un pensiero alternativi per ricostruire il concetto di estetica e il linguaggio dell'Occidente.
Durante gli anni trascorsi a Londra, Pound ebbe incontri cruciali, includendo figure di spicco come Yeats, Eliot (che in seguito avrebbe accolto numerosi suggerimenti di Pound in "The Waste Land") e Ford. Si aggiunsero anche incontri con A. Orage, teorico del socialismo corporativo e direttore della rivista "New Age", e successivamente con D. H. Douglas, fondatore del "Social Credit". In questo periodo, iniziò anche la corrispondenza con James Joyce e si delineò la nascita dei "Cantos", il suo epico poema scritto nel corso della vita, pubblicato a sezioni a partire dal 1917 con "Three Cantos".
Nel 1920, Pound concluse la prima fase della sua produzione poetica con il poemetto "Hugh Selwyn Mauberley" e nel 1921 lasciò l'Inghilterra per trasferirsi a Parigi, dove nel 1922 compose l'opera musicale "Villon". Dal 1925 al 1945, risiedette a Rapallo.
Con "How to Read" del 1929, si aprì la seconda fase della sua riflessione teorica (ABC of reading, 1934; Make it new, 1934; Guide to Kulchur, 1938), che guidò la creazione della seconda parte dei "Cantos". L'incontro con l'opera dell'etnologo tedesco L. Frobenius enfatizzò l'importanza del fattore economico nel pensiero di Pound (ABC of economics, 1933), mentre si approfondì la complessa riflessione sull'usura, che influenzò l'antisemitismo di Pound. Quest'ultimo si avvicinò progressivamente al fascismo italiano, pur mostrando diffidenza nei confronti del nazismo tedesco. Negli anni Quaranta, iniziarono le sue pubblicazioni su "Il Meridiano di Roma" e tenne una serie di discorsi in lingua inglese alla radio italiana.
I radiodiscorsi di Pound, fortemente caratterizzati dall'antisemitismo, dall'opposizione alla guerra e alla politica di Roosevelt, contenevano anche il progetto di un mondo liberato dall'usura e dall'avarizia, ricondotto a una mitica "pax saturnia" che Pound sognava, guardando a certi elementi rurali del fascismo. Accusato di tradimento, nel 1945 venne catturato dalle truppe americane di liberazione e internato in un campo vicino a Pisa, dove scrisse i "Canti Pisani" (pubblicati nel 1948).
Trasferito negli Stati Uniti per un processo che non ebbe mai luogo, venne dichiarato mentalmente infermo e rinchiuso per 12 anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth a Washington. Qui scrisse le sezioni "Rock-Drill" e "Thrones" dei "Cantos". Una volta liberato, nel 1958, si stabilì nuovamente in Italia, dove visse fino alla morte, scrivendo l'ultima parte del suo poema "Drafts and Fragments of Cantos CX-CXVII" nel 1969. L'opera di Pound è stata ampiamente tradotta in Italia dalla figlia del poeta, Mary de Rachewiltz (Opere scelte, 1970; I Cantos, 1985), che ha anche promosso la costituzione dell'archivio poundiano presso la Yale University, Beinecke Library, negli anni Sessanta.
Il Testo della canzone di:
Canzone – Ezra Pound
Ama il tuo sogno
ogni inferiore amore disprezzando,
ama il vento
ed accorgiti qui
che solo i sogni possono esistere veramente,
perciò in sogno a raggiungerti m’avvio.
Ecco una serie di risorse utili per Ezra Pound in costante aggiornamento
Le figliole che n’hanno Ammore, Songo nave senza la vela So’ lanterne senza cannela Songo cuorpo senza lo core Le figliole che n’hanno Ammore. Le figliole che n’hanno amante, So’ comm’arvole senza frutte So’ terrene sicche ed asciutte, Che non fanno sciure ne chiante Le figliole che n’hanno amante. Le figliole che n’hanno amice, Sanno poco che cos’è bene Quanno po’ la vecchiezza vene S’asciarranno triste e nfelice Le figliole che n’hanno amice. Zetellucce belle e cianciose Mo gostate, che tiempo avite Mo che tennere e fresche site Tiempo è cogliere mo le rose Zetellucce belle e cianciose.
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{Ritornello: Jovanotti} Canzone, cambiami l'umore Canzone, cambiami la testa Perché dentro c'ho mille persone Ma da fuori vedi solo questa Canzone, cambiami l'umore Canzone, cambiami la testa Perché dentro c'ho mille persone Ma da fuori vedi solo questa
{Strofa 1: Rkomi} Puoi farci l'amo-more della tua vita È qui, ma non ti guardi intorno E non ci credi mica Amica, aspettati di tu- Parecchia carne al fuoco Una canzone viene su Con le piume, più le sogno ancora Puoi farci l'amo-, puoi perderci la testa Senza perder la pate-, con lei al posto di blocco Una canzone bella sempre Parecchia carne al fuoco Una canzone viene su Con le piume, più le sogno Ho una canzone in testa Ho una canzone come, come, come questa Come corre, corre Con le proprie gambe come corre, corre Non si fa aspettare, come le ore, le ore Ho una canzone, sai, che non ritorna, non mi teme Ne approfitto finché posso, finché serve Finché muoio sarò me, non sarò meglio Né di loro, né di te, una versione interna
{Ritornello: Jovanotti} Canzone, cambiami l'umore Canzone, cambiami la testa Perché dentro c'ho mille persone Ma da fuori vedi solo questa Canzone, cambiami l'umore Canzone, cambiami la testa Perché dentro c'ho mille persone Ma da fuori vedi solo questa
{Strofa 2: Rkomi} Ho canzoni che mi porto per la vita Le porto in spalla, sul palmo Mi estraneo per un attimo Ho canzoni che mi ascolto solo in casi di casini in casa Mi camminano in camera accampati In parte mi fido, come un parere, un amico Una stella, in famiglia sa scender, salir Di solito mi sogno la solita minestra Un passato di verdura e un futuro di ricchezza Le apro il cuore quando mi apro Hai fegato, una canzone per la noia Non sa starsene da sola al suo posto Torna al tuo posto Svuotami la testa, sono in forma, ritorno
{Ritornello: Jovanotti} Canzone, cambiami l'umore Canzone, cambiami la testa Perché dentro c'ho mille persone Ma da fuori vedi solo questa Canzone, cambiami l'umore Canzone, cambiami la testa Perché dentro c'ho mille persone Ma da fuori vedi solo questa
{Outro: Jovanotti} Una canzone viene su, viene su Una canzone viene su, viene su Una canzone viene su, viene su Una canzone viene su, viene su
Ecco una serie di risorse utili per Rkomi in costante aggiornamento
Fumo per tutta la noche Penso a un modo per andarmene Ballo mambo con la morte Giro Santa Maria per rinascere Ne accendo una per chi non c’è piu Una per chi se ne è andato via Lungo le coste di Malibu La mia voce segue quella melodia
{strofa 1}
La mia voce segue quella melodia Cloudy day, anche se sono dei giorni grigi Speriamo nel Money Rain So chi sei Li ho già visti quei tizi girare con i tuoi nemici ieri Ricorda che per ogni passo che muovi lasci le impronte dietro di te Visto quello che ho fatto lì fuori Non mi stupirei di trovarmi Dante hells E vogliono sapere quello che so Cosa vogliono sapere del mio top flow? So solo dirti come suona il suond magic Bora bora, Kali, Malibu come cieli E qui il cielo ha bei colori ma c’è il trick dietro Dai che cosa hai li dentro? Merce nel mio Benz Vagon Trip nel mio cervello Tolgo il culo dalla strada e faccio un impero Prego che mi ci facciamo uscire intero Scrivo un’ altra pagina del mio Vangelo Sincero è l’unica cosa in cui credo Certe cose succedono ancora non me le spiego Ma se fede è l’unica cosa che conta il mistero E il mio Modus Operandi che lo prendo, non chiedo Perdo ancora l’accendino Te lo chiedo, l’accendo Ogni mio comandamento è un’eccezione alla regola Questo ne è un chiaro esempio Sono con mio fratello
{ritornello}
Fumo per tutta la noche Penso a un modo per andarmene Ballo mambo con la morte Giro Santa Maria per rinascere Ne accendo una per chi non c’è piu Una per chi se ne è andato via Lungo le coste di Malibu La mia voce segue quella melodia
Sai che ho la testa sulle nuvole E che non ho intenzione di scendere Non ho un piano, né schema, né regole Non avrò mai niente da perdere Ne accendo una per chi non c’è più Una per chi se ne è andato via Lungo le coste di Malibu
{strofa 2}
Sono sempre io Quello che ha biacco il fondo, dopo l’ha tradito Si io (fatti) Guarda dove siamo, si qualche anno fa lo sognavo Ma io, quello che è partito senza dire niente Quello che è tornato per portare via la sua gente Se non ti venisse in mente, sono sempre io Non seguirmi, non so se il posto in cui vado ti piacerà Sono in Chill, mi bevo lo Skinny Vannily, mi fumo blunt Da bambino ho visto farlo bene ma non abbastanza Sta a me farlo al top fra E come non era previsto vedermi Non è più previsto uno stop fra Non mi resto che prendere il volo Cancellare le mie traccie Quello che ho in testa è prezioso Vale ghiacccio sulle mie collane E più sali quelle scale Più fa paura se guardi giù Life bie tra pallazzi e panche Scambia facce bianche tutto in HQ
{rtornello}
Fumo per tutta la noche Penso a un modo per andarmene Ballo mambo con la morte Giro Santa Maria per rinascere Ne accendo una per chi non c’è piu Una per chi se ne è andato via Lungo le coste di Malibu La mia voce segue quella melodia
Sai che ho la testa sulle nuvole E che non ho intenzione di scendere Non ho un piano, né schema, né regole Non avrò mai niente da perdere Ne accendo una per chi non c’è più Una per chi se ne è andato via Lungo le coste di Malibu
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Ogne canzone tene ‘o riturnello, ca è comme fosse ‘o pierno ‘e ogne canzone… e, ca pe’ tanto è cchiù azzeccuso e bello, pe’ quanto cchiù se ‘ntreccia ‘e ‘spressione. Uno a memoria mme n’era venuto, scritto e furmato ‘a nu maesto ‘e scola… “E pòrtale – diceva – il mio saluto! Vola palomma mia, palomma vola…”
Ma giacché sti pparole nun ce sta cchiù chi ‘e ttrova o nun s’usano cchiù… Giacché st’ammore nuosto è na canzona nova… ‘o riturnello sujo, Chiarastella, si’ tu!…
‘A ‘gnora, ch’ogne sera, puntualmente, de bbelli tiempe suoje ll’uso ce avanta, se fa quacch’aria antica vení a mente e, pe’ ce ‘a fá ‘mpará, piglia e ce ‘a canta… Canta, scappáta a suonno quase quase: “Bella leggiadra sei più di una rosa…” ‘Sta vocca è ‘a calamita ‘e tutte vase e siente t’aggia dicere na cosa…
Ma giacché sti pparole
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Il Testo della canzone di:
Canzone A Manovella – Vinicio Capossela
Siamo una barca chiusa Nella bottiglia del bettoliere Fermi nel bagnasciuga Non ci spostano da sedere Il tempo è un alambicco Che piano piano ci cola a picco Nel ghiaccio in mezzo al mare Senza un messaggio da riportare
15 uomini sono andati Se li è presi la morte secca Dietro il molo della Giudecca La marina s'affoga alla spina Sul manometro del timone Brilla il calibro del cannone La corvetta sta di vedetta Che non si stappi quel collo in fretta
Sottocoperta la ciurma canta Sopracoperta la ciurma crepa Savoiardi nella congrega Inzuppati dentro la strega Sulla poppa sta il commodoro Sulla rotta rolla la botte Il pappagallo sta sulla spalla E la bottiglia ci tiene a galla
Ma un giorno sotto sale Una sorpresa venne dal mare Dal fondo di uno scoglio Nero di seppia come il petrolio Un lampo brillò a squame Nell'abisso di verderame Un eco scosse la chiglia Della ciurma nella bottiglia
Si butta il palombaro Con la sua tuta da calamaro Calato per il paranco Chiuso nel piombo dello Scafandro Va a spasso sul fondale Soffia nel mantice col pedale Appeso per il boccaglio Suona l'armonica a Quell'abbaglio
Canzone a manovella
Canzone a manovella Per la coda della mia bella Serenata marinata Per la notte che se n'è Andata Serenata di capodoglio Per il mio cuore chiuso Sott'olio
Nel vapore del mattino S'è dipinto un arcobaleno Sull'ottone della panchina La sardina s'asciuga il seno Per il canto che lí rovina Per la grazia che li avvicina Tutt'intorno si fan la scrima Con le foche da brillantina
Beccheggia bagnarola Solo la rotta ormai ci consola A spasso in mezzo al mare Senza un messaggio da riportare Stregati sotto vetro Niente più ci riporta indietro Solo gli occhi di una sirena Con la coda di una balena
Canzone a manovella
Canzone a manovella... Per la coda della mia bella Serenata marinata Per la notte che se n'è andata Serenata di capodoglio Per il mio cuore chiuso sott'olio A spasso in mezzo al mare Senza un messaggio da riportare Solo per gli occhi di una sirena Con la coda di una balena
Ecco una serie di risorse utili per Vinicio Capossela in costante aggiornamento
Canto per te, per te soltanto, in questa notte d’or mio dolce amor, ascoltami.
Mia, eternamente mia e grido di passion, invocazion, per la canzon.
Maria, Maria, io t’amo, io t’amo e vivo per te, vorrei per me solo il tuo cuore, vorrei tutti i baci per me.
Maria, Maria, io t’amo, darei la mia vita per te, io soffro, io piango e tu sai perchè. Maria, ti voglio per me.
Maria, Maria, io t’amo, darei la mia vita per te, io soffro, io piango e tu sai perchè. Maria, ti voglio per me!
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Il Testo della canzone di:
Canzone A Metà – Caparezza
Canzone a metà Come i palazzi, le strade, le scuole pubbliche, lasciate a metà Come quando non ti piace il foie gras ne mangi solo metà Incompiute, in computer. Canzoni a metà
La paura di varcare il confine La paura del punto, fine La paura di provare e fallire La paura di un brutto feedback Lasci la squadra perché non sarai mai Maradona Non arrivi al traguardo troppi crampi a metà della maratona La paura di perdere l'estro, l'ispirazione che manca La magia che stanca, vallette segate a metà dell'anca Per l'entusiasmo mi accendo ma devo ammettere un soffio e mi spengo a metà come la sigaretta di chi vuole smettere Ho come la sensazione, ho come la sensazione di essere incompleto, in completo disaccordo col mondo
E vivo solo a metà Canz Vivo solo a metà Canz
Come quel disco Come quel disco Come quel disco Come quel disco Di Brian Wilson di Brian Wilson di Brian Wilson di Brian Wilson La sua grandezza: l'incompiutezza Non avrebbero dovuto pubblicarlo mai Non avrebbero dovuto pubblicarlo mai Non avrebbero dovuto pubblicare Smile I prigionieri i prigionieri i prigionieri I prigionieri Di Michelangelo di Michelangelo di Michelangelo di Michelangelo Sono prigionieri dei blocchi di marmo Sono prigionieri dei blocchi di marmo Davvero prigionieri dei blocchi di marmo Blocchi d'artista, blocchi di marmo, mi danno Come la sensazione Come la sensazione di un disagio Che mi riconcilia col mondo Che vivo solo a me
E vivo solo a metà Canz Vivo solo a metà Canz
La fenice di Tezuka, solo a metà L'anello di Shazzan, solo a metà Il sogno di Dickens, solo a metà La scampagnata di Jean Renoir, solo a metà Petrolio di Pasolini, solo a metà Puccini e la Turandot, solo a metà Something's Got to Give, l'ultimo di film di Marilyn Monroe Canzone a metà, vola per poco come un foglio di carta piegato a metà Come i miei anni, gli sbagli, i ripensamenti e cose fatte a metà Avrei vissuto un capolavoro se avessi fatto in tempo a
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Canzone ad un amico Canzone per te, dal viso sconosciuto la bocca piena di parole che parlano d’amore, ma che non dice più. Canzone ad un amico, na na n na Canzone per te, dal nome sconosciuto le mani tese per cercare di cogliere il sapore della tua gioventù. L’avevi detto ieri una donna, un corpo, un volto, una speranza in più. Oggi non è ieri c’è un ricordo, un sole, un ombra, che già non vedi più. Canzone ad un amico, na na n na Canzone per te, ragazzo sconosciuto ti ho visto steso sopra un giornale con gli occhi fissi al sole mentre volavi giù. na, na, nana, na, nana, na, na Gli occhi fissi al sole mentre volavi giù.
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Il Testo della canzone di:
Canzone ad un amico – Riccardo Cocciante
Canzone ad un amico Canzone per te Dal viso sconosciuto La bocca piena di parole Che parlano d'amore Ma che non dice più Canzone ad un amico, na na n na Canzone per te Dal nome sconosciuto Le mani tese per cercare Di cogliere il sapore Della tua gioventù L'avevi detto ieri una donna Un corpo, un volto Una speranza in più Oggi non è ieri c'è un ricordo Un sole, un ombra Che già non vedi più Canzone ad un amico, na na n na Canzone per te Ragazzo sconosciuto Ti ho visto steso sopra un giornale Con gli occhi fissi al sole Mentre volavi giù Na, na, nana, na, nana, na, na Gli occhi fissi al sole Mentre volavi giù
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Testo della canzone: Canzone all’entrata – Caparezza
In fondo al testo trovate il video della canzone
Canzone all’entrata – Caparezza Testo:
In coda si chiedono cosa architetti di strano
“Io?! Cosa architetto di strano?”
Boh, pensavo a Lucia Mondella nel letto che dice “Renzo, Piano!”
Vengo da te, “dove sei finito?”, fuggo da te, “sei finito!”
Fa parte del gioco come il sorriso nella tua foto di rito
Come quando ti accuso di darmi sempre torto, è parte del gioco
Se mi rispondi che non è vero, mi hai dato torto, è parte del gioco
Questo è l’album che non vedi l’ora di sentire
Soprattutto tu che non vedi l’ora di dissentire
Non mi chiamare più Capa, chiamami pala eolica sulla statale
Se per le rime che scrivo (schivo) provi un trasporto eccezionale
Se invece sta roba ti provoca dissenteria, TU DILLO DI pancia
Sono abituato ai piedi in faccia, sono della bilancia
E non parlo di ghetto perché io vengo dalla terra di Banfi
Se parlassi di ghetto tu capiresti l’animaletto coi baffi
Se mi stai ascoltando e pensi “Capa, ma che pezzo originale”
Sei più banale dell’allusione sessuale sulle banane
Amici miei, amici miei
Non dite cose messe alla cazzo come gli effetti del CDJ
Il Testo della canzone di:
Canzone All'uscita – Caparezza
Pietrifico i vostri visi in gita da primo liceo Sono medusa di Merisi mi manda Perseo Per dare un taglio a ciò che sento Poca musica Epoca Musa Anagramma di Capa Museo Seguitemi, vi mando in crisi per i corridoi Distanze easy per i corridori, non per noi Che abbiamo il passo da formica Seguiamo a fatica Riflettiamo davanti ad un quadro con un audioguida Alli's gallery, tele davanti alle quali balli Tempo più speso di tanti Talleri, qua La mia arte degenere arderà tra Suoni danze e dipinti Chiamami Edgar Degas, ahahah Autoritratto, anche se d'autori tratto Disegno con la voce, perchè manco di tatto Sono moderno come il gate, come il perizoma Diventate pazzi a starmi dietro Coda per il Moma
Odio la tempra amo la tempera Qui niente è come sembra Problemi di vista come Rembrandt, sing songs Colori accesi art Simpson Pensando a sto disco, ho sofferto d'insonnia Acufene fischi, se ciò che canto ha peso Lascialo appeso, sulla parete museo con dischi Tra le correnti che neanche conosce Wiki Periodo Rosso, Pablo mi chiama BolsceMichi Capaism, questa è la personale Espongo per suonare E tu ci sei menomale, davanti al dipinto Con la cuffia, listen, Gruff La mostra è fricchetona e buffa Peace and Louvre
Museica
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Testo della canzone: Canzone all’uscita – Caparezza
In fondo al testo trovate il video della canzone
Canzone all’uscita – Caparezza Testo:
Pietrifico i vostri visi in gita da primo liceo,
sono MEDUSA DI MERISI mi manda Perseo,
per dare un taglio a ciò che sento,
poca musica
e poca musa ,
anagramma di capamuseo
seguitemi, vi mando in crisi per i corridoi
distanze easy per i corridori , non per noi
che abbiamo il passo da formica,
seguiamo a fatica,
riflettiamo davanti ad un quadro con un audioguida
ALLI’Sgallery, tele davanti alle quali balli
tempo più speso di tanti Talleri, qua
la mia arte degenere arderà tra
suoni danze e dipinti
chiamami Edgar Degas, ahahah
autoritratto, anche se in auto ritratto
disegno con la voce, perché manco di tatto
sono moderno come il gate, come il perizoma
diventate pazzi a starmi dietro,
coda come per il MOMA
odio la tempra amo la tempera
qui niente è come sembra
problemi di vista come Rembrandt, Simpson
colori accesi art Simpson
pensando a sto disco, sofferto d’insonnia
Acufene fischi , se ciò che canto ha peso,
lascialo appeso, sulla parete museo con dischi
tra le correnti che neanche conosce Vichi
Periodo Rosso, Pablo mi chiama bolsceMichi
Capaism, questa è la personale
espongo per suonare
e tu ci sei menomale, davanti al dipinto
con la cuffia, listen, Gruff ,
la mostra è fricchettona e buffa
Peace and Louvre
Ho trovato la vera amica mia che quando mi si chiude l’uscio in faccia Resta a lungo a farmi compagnia e fa l’amore qui tra le mie braccia
E quando l’altra gente a me vicina Non posso amarla più perchè m’inganna Mi viene in braccio come una bambina e si lascia cantar la ninna nanna
La mia chitarra canta senza darsi importanza se canta cose tristi lascia un po’ di speranza se canta cose allegre le rende un poco tristi proprio come è la vita di noi poveri cristi proprio come per noi poveri cristi
La mia chitarra lei non se l’ha a male se il potente o il mercante di cannoni non la paga a cantar nelle fanfare le sue glorie con pifferi e tromboni
Lei sa, la mia chitarra forte e scaltra che un giorno canterà canti felici per gente amica nostra, mentre l’altra le rape guarderà dalle radici
La mia chitarra allora si darà un po’ importanza e canterà soltanto la gioia e la speranza quando le cose allegre saran più delle tristi quando non ci saranno mai più poveri cristi non ci saranno più poveri cristi
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
La Re Mi La
Ho trovato la vera amica mia
Fa#- Si-7 Mi La
che quando mi si chiude l'uscio in faccia
Re-7 Sol Do Mi
Resta a lungo a farmi compagnia
La- Re-7 Sol Do Mi
e fa l'amore qui tra le mie braccia
La Re Mi La
E quando l'altra gente a me vicina
Fa#- Si-7 Mi La
Non posso amarla più perchè m'inganna
Re-7 Sol Do
Mi viene in braccio come una bambina
Mi La- Fa#7 Si7
e si lascia cantar la ninna nanna
Mi La
La mia chitarra canta
Fa#- Si7 Mi
senza darsi importanza
Do#- La Fa#-
se canta cose tristi
Si7 Mi Sol#7
lascia un po' di speranza
Do#7 Fa#-
se canta cose allegre
Si7 MiSol#7
le rende un poco tristi
Do#- Fa#-
proprio come è la vita
Si7 Mi Sol#-
di noi poveri cristi
Do#7 Fa#-
proprio come per noi
Fa#7Si7Mi Mi7
poveri cristi
La mia chitarra lei non se l'ha a male
se il potente o il mercante di cannoni
non la paga a cantar nelle fanfare
le sue glorie con pifferi e tromboni
Lei sa, la mia chitarra forte e scaltra
che un giorno canterà canti felici
per gente amica nostra, mentre l'altra
le rape guarderà dalle radici
La mia chitarra allora
si darà un po' importanza
e canterà soltanto
la gioia e la speranza
quando le cose allegre
saran più delle tristi
quando non ci saranno
mai più poveri cristi
non ci saranno più
poveri cristi
Só’ mure janche da ‘o sole pittate, feneste verde, luggette fiurite… cunvente appise, viarelle scavate ca, dint’a ll’acqua, se stanno a specchiá…
Carulí’, Carulí’… guarda, guá’, vide, vi’!…
Parla de viente ‘a rosa amalfitana e ll’aria addora tanto…ca te stona; mentre, po cielo, ‘o suono ‘e na campana se stenne ‘ncoppa stesa ‘e na canzone…
Carulí’, Carulí’, jammo, ja’… dimme sí!
E s’è dinchiuta ‘e smeralde na grotta, na varca…po’, na pittura scarlatta… na roccia penza ch’a mare se vótta… stanno, ‘e tterrazze ‘e limone, a gialliá…
Carulí’, Carulí’, statte, sta’… zitta, zi’…
Passa na varca a vela amalfitana… ll’ora ‘e mill’anne na campana sona… mentre, ‘e lampare d’oro, na cullana se stenne sotta stesa ‘e na canzone…
Carulí’, Carulí’, stu ssunná’ fa svení…
Finale:
‘Ncopp’a stu duomo, ‘nnanze a ‘sta marina, stammo a vedé che fa…che vò’ ‘sta luna!…
Marená’, voca, vo’… voca, vo’… marená’…
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ma che canzone amara stasera ho per te un canto molto strano misto a non so che
amore e falsita’ e mille altre realta’ da troppo tempo mi ripeto che…..
a certi ideali son fedele io e questa e’ una fatica e una ragione in piu’ di tutto cio’ che avevo mi resta il nostro cane con tutti i tuoi che hai lasciato tu…..
canzone molto molto molto amara
bilancio di una sera di una vita chi lo sa’.
fra i miei pensieri sei ancora mia mia come dico io ricordo il tuo respiro e anche molto di piu’ canzone amara amara come sei stata tu canzone amara amara come sei stata tu…..
ti faccio i complimenti cara amica mia da sempre hai scritto il testo della vita mia e’ bello da non dire ma lo regalo a te riscrivilo se vuoi ma senza te
fra i miei pensieri sei ancora mia mia come dico io ricordo il tuo respiro e anche molto di piu’ canzone amara amara come sei stata tu canzone amara amara come sei stata tu.
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
G D6 G
D6 G D
MA CHE CANZONE AMARA
Em9 B
STASERA HO PER TE
Em
UN CANTO MOLTO STRANO
Em7 G G7
MISTO A NON SO CHE
C Cm7
AMORE E FALSITA'
Bm7
E MILLE ALTRE REALTA'
Bm Am F D
DA TROPPO TEMPO MI RIPETO CHE.....
G D Bm B
A CERTI IDEALI SON FEDELE IO
Em G
E QUESTA E' UNA FATICA E UNA RAGIONE IN PIU'
G7 C
DI TUTTO CIO' CHE AVEVO
Cm Bm7
MI RESTA IL NOSTRO CANE
Bm6 Am F D
CON TUTTI I TUOI CHE HAI LASCIATO TU.....
A#aug G B Em
CANZONE MOLTO MOLTO MOLTO AMARA
G Am D
BILANCIO DI UNA SERA DI UNA VITA CHI LO SA'.
Daug G
FRA I MIEI PENSIERI
B Em
SEI ANCORA MIA
G Am D
MIA COME DICO IO RICORDO IL TUO RESPIRO
B Em
E ANCHE MOLTO DI PIU'
G C
CANZONE AMARA AMARA COME SEI STATA TU
G Bm C D C9
CANZONE AMARA AMARA COME SEI STATA TU.....
G D
TI FACCIO I COMPLIMENTI
Bm B
CARA AMICA MIA
Em G G7
DA SEMPRE HAI SCRITTO IL TESTO DELLA VITA MIA
C Cm Bm7
E' BELLO DA NON DIRE MA LO REGALO A TE
Bm6 Am D G E A C#7 F#m A Bm E Eaug
RISCRIVILO SE VUOI MA SENZA TE
A C# F#m
FRA I MIEI PENSIERI SEI ANCORA MIA
A Bm E
MIA COME DICO IO RICORDO IL TUO RESPIRO
C# F#m A
E ANCHE MOLTO DI PIU' CANZONE AMARA AMARA
D A C#m
COME SEI STATA TU CANZONE AMARA AMARA
D E D A C#m D E A
COME SEI STATA TU.
***
Canzone amica di Bambini
{{InserimentoTesti
|Testo-Ins=
Fabio Etter (Ghinazzi – Zulian)
Vola questo desiderio di avventura
cresce questa voglia che ho di libertà.
Vola un’idea che non so più fermare
questo è il momento che aspettavo io.
Alza le mani e poi
tu prova a accarezzare il vento
e chissà il vento quante mani avrà.
Quante volte per gioco ho cantato una canzone amica.
Quante volte ho sperato in un mondo di pace e verità .
Quante volte ho sognato le note di una canzone amica.
E nel sogno cantava in un coro l’umanità.
Vola la colomba bianca dell’amore
vo la e chissà dove si fermerà.
Ora i miei occhi possono vedere
gente di un colore solo: libertà.
Alza le mani e poi
tu prova a accarezzare il vento
e chissà il vento quante mani avrà.
Quante volte per gioco ho cantato una canzone amica.
Quante volte ho sperato in un mondo di pace e verità .
Quante volte ho sognato le note di una canzone amica.
E nel sogno cantava in un coro l’umanità.
Vola un’idea che non si fermerà!
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Accordi
G Am6 G Am6
G Bm
Vola questo desiderio di avventura
C
cresce questa voglia che ho di libertà.
G Am6 G Bm
Vola un'idea che non so più fermare
C
questo è il momento che aspettavo io.
Em Am D
Alza le mani e poi
Bm Em
tu prova a accarezzare il vento
Am D7 G
e chissà il vento quante mani avrà.
D G G Em
Quante volte per gioco ho cantato una canzone amica.
Am D G
Quante volte ho sperato in un mondo di pace e verità .
G Em
Quante volte ho sognato le note di una canzone amica.
Am D G Am6 G Am6
E nel sogno cantava in un coro l'umanità.
G Bm
Vola la colomba bianca dell'amore
C
vo la e chissà dove si fermerà.
G Am6 G Bm
Ora i miei occhi possono vedere
C
geente di un colore solo: libertà.
Em Am D
Alza le mani e poi
Bm Em
tu prova a accarezzare il vento
Am D7 G
e chissà il vento quante mani avrà.
D G G Em
Quante volte per gioco ho cantato una canzone amica.
Am D G
Quante volte ho sperato in un mondo di pace e verità .
G Em
Quante volte ho sognato le note di una canzone amica.
Am D G Am6 G Am6
E nel sogno cantava in un coro l'umanità.
G Dm6
Vola un'idea che non si fermerà!
***
E tiene ‘a faccia ‘e n’angelo do cielo… Santu Luca cu te nce s’è spassato: ‘O sentimento ‘nfaccia t’ha pittato, ‘ncore, t’ha miso ‘o sciore da buntá!
Ah…ah… Sempe sempe, anema e core, ll’ammore mio t’accumpagnarrá! Ah…ah… Sempe sempe, anema e core, ll’ammore mio t’accumpagnarrá!
E tiene ‘a vocca ‘e cerasella fresca… e mma sonno ogne notte e ce sperisco. Te voglio tantu bene e nun capisco pecché, accussí, te faje desiderá!
Ah…ah… Sempe sempe, anema e core
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Da un minuto ho aperto gli occhi come al solito e’ mattino si pero’ stavolta non ti ho vicino sei partita ieri sera tornerai tra poche ore si lo so pero’ che vuoto al cuore non so piu’ restare solo fumero’ una sigaretta no il tempo no non va piu’ in fretta forse e’ meglio la chitarra inventare una canzone per sentirti qui vicino a me
canzone blu azzurri sono i sogni come azzurri sono gli occhi che hai tu
canzone blu un sentimento chiaro come e’ chiaro quel sorriso che fai tu
tu che sei l’ispirazione sentirai questa canzone io non ho mestiere ma una gran passione vieni vieni poesia, vieni vieni melodia mi farete un po’ di compagnia quando tu sarai tornata devo averla terminata questa strana pazza serenata ma di colpo ho l’impressione che ho finita la canzone torna presto e te la cantero’
canzone blu azzurri sono i sogni come azzurri sono gli occhi che hai tu
canzone blu un sentimento chiaro come e’ chiaro quel sorriso che fai tu
canzone blu la la la la la la la la la la la la
canzone blu un sentimento chiaro come e’ chiaro quel sorriso che fai tu
un sentimento chiaro come e’ chiaro quel sorriso che fai tu
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Accordi
D#m C#
G#7 C#
DA UN MINUTO HO APERTO GLI OCCHI
COME AL SOLITO E' MATTINO
C#9 G#
SI PERO' STAVOLTA NON TI HO VICINO
G#7
SEI PARTITA IERI SERA TORNERAI TRA POCHE ORE
A#m C#
SI, LO SO PERO' CHE VUOTO AL CUORE
NON SO PIU' RESTARE SOLO FUMERO' UNA SIGARETTA
F#
NO, IL TEMPO NO, NON VA PIU' IN FRETTA
F#m
FORSE E' MEGLIO LA CHITARRA
A#m
INVENTARE UNA CANZONE
G#
PER SENTIRTI QUI VICINO A ME.
C# C#
CANZONE BLU,
A#m
AZZURRI SONO I SOGNI, COME AZZURRI SONO GLI OCCHI
CHE HAI TU
G# G#7
CANZONE BLU,
G#
UN SENTIMENTO CHIARO
COME E' CHIARO
C# D#m A#m G# C#
QUEL SORRISO CHE FAI TU.
D
TU CHE SEI L'ISPIRAZIONE SENTIRAI QUESTA CANZONE
Em6
IO NON HO MESTIERE MA UNA GRAN PASSIONE
A7
VIENI VIENI POESIA, VIENI VIENI MELODIA
Em7 D
MI FARETE UN PO' DI COMPAGNIA.
QUANDO TU SARAI TORNATA DEVO AVERLA TERMINATA
G
QUESTA STRANA PAZZA SERENATA
Gm
MA DI COLPO HO L'IMPRESSIONE
Bm
CHE HO FINITO LA CANZONE
A
TORNA PRESTO E TE LA CANTERO'
D D
CANZONE BLU,
Bm
AZZURRI SONO I SOGNI,
D
COME AZZURRI SONO GLI OCCHI
CHE HAI TU
A A7
CANZONE BLU,
A
UN SENTIMENTO CHIARO COME E' CHIARO
D Bm D C#m A7
QUEL SORRISO CHE FAI TU.
D A
MA DI COLPO HO L'IMPRESSIONE
D
CHE HO FINITO LA CANZONE
A
TORNA PRESTO E TE LA CANTERO'
D Em
MA DI COLPO HO L'IMPRESSIONE
D
CHE HO FINITO LA CANZONE
A
TORNA PRESTO E TE LA CANTERO'
B
CANZONE BLU,
E
AZZURRI SONO I SOGNI, COME AZZURRI SONO GLI OCCHI
CHE HAI TU
B
CANZONE BLU,
B7 B
UN SENTIMENTO CHIARO
B7
COME E' CHIARO
QUEL SORRISO CHE FAI TU.
E E7 B
UN S ENTIMENTO CHIARO
B7
COME E' CHIARO
E
QUEL SORRISO CHE FAI TU.
E7 B
UN S ENTIMENTO CHIARO
B7
COME E' CHIARO
E
QUEL SORRISO CHE FAI TU.
E7 B
UN S ENTIMENTO CHIARO
B7
COME E' CHIARO
E E7 E
QUEL SORRISO CHE FAI TU.
***
Suona, chitarra mia, Non ti fermare mai, Per chi si ama quante canzoni sai?
Souna, chitarra mia, Io cantero con te Tutti i ricordi chiusi dentro di me.
Vola, canzone blu, Piena di nostalgia, Quando ti canto sento la mia tristezza volare via.
Vola, canzone blu, Quanta malinconia, Con le tue note dolci in un momento ti porti via.
Suona, chitarra mia, Suona piu forte dai, Suona per chi nel mondo non canta mai.
Vola, canzone blu, Porta un po’ d’allegria A chi si sente solo ed ha bisogno di compagnia.
Vola, canzone blu, Non ti fermare mai, E fa incantare tutti gli innamorati che troverai.
Vola, canzone blu, Quanta malinconia, Con le tue note dolci in un momento ti porti via.
Vola, canzone blu, Non ti fermare mai, E fa incantare tutti gli innamorati che troverai.
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Paola Boatto e Massimiliano Penna (Soldi – Pagano)
E canta, canta, cantale anche tu Mille canzoni, mille colori… E canta, canta, cantala anche tu Sotto la pioggia, il sole, il vento Canzone blu.
Canzone blu! Canzone blu! Come il manto della sera, come il mare a primavera, Canzone blu… Canzone blu!
Canzone nera! Canzone nera! Se la notte è scura scura, io con te non ho paura, Canzone nera… Canzone nera!
E canta, canta, cantale anche tu Mille canzoni, mille colori… E canta, canta, cantale anche tu Canzone nera, canzone blu!
Canzone bianca! Canzone bianca! Sei un giglio sull’altare, sei la neve di Natale, Canzone bianca… Canzone bianca!
Canzone rosa! Canzone rosa! Come il viso di un bambino, come il naso di un gattino, Canzone rosa… Canzone rosa!
E canta, canta, cantale anche tu Mille canzoni, mille colori… E canta, canta, cantale anche tu Canzone rosa, bianca, nera, canzone blu!
Canzone azzurra! Canzone azzurra! Come il cielo a mezza estate, come gli occhi delle fate, Canzone azzurra… Canzone azzurra!
Canzone gialla! Canzone gialla! Se ti canto in compagnia, fai tornare l’allegria Canzone gialla… Canzone gialla!
E canta, canta, cantale anche tu Mille canzoni, mille colori… E canta, canta, cantala anche tu Sotto la pioggia, il sole, il vento Canzone blu!
E canta, canta, cantale anche tu Mille canzoni, mille colori… E canta, canta, cantala anche tu, A tutta voce, con tutto il cuore Canzone blu! Canzone blu! Canzone blu!
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Avete visto il poverello in qualche canto cencioso e scalzo a stendervi il cappello e in un suon di pianto chiedervi un pane per i santi, quel pane che ora manca a tanti? Se lo avete visto io vi voglio dire è tempo che finisca di soffrire con lui ci armerem senza viltà chiedendo al ricco pane e libertà.
Avete mai sentito l’artigiano da mane a sera batter la porta del padron villano e con preghiera chieder respinto un poco di lavoro e s’ che l’opra sua lo impingua d’oro? Se lo avete udito io vi voglio dire che il perfido padron s’avrà a pentire allora che psiegheremo senza viltà bandiera rossa gridando liberà.
E il contadin di tute le contrade lo avete visto languir per fame su le raccolte biade? E al sere tristo le riciole di quello che raccoglie chiedere, per isfamarsi colla moglie? Se lo avete visto io vi voglio dire che si deve con lui vincere o morire allora che insorgeremo senza viltà per acquistarci pane e libertà.
C’è stato il Nazzareno un giorno ancora che predicava dell’uguaglianza prossima l’aurora, ed insegnava che i grandi vivono dei nostri sudori che son dei beni comuni usurpatori. Ed essi perchè questo egli ebbe a dire barbaramente il fecero morire ma ora chi soccombere dovrà saran quei che ci negan libertà.
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er l’esposizione di Roma del 1942 tutti gli artisti sono scritturati nei vari padiglioni.
Siccome io appartengo al cosidetto reparto Arte Varia, ed avendo gironzolato e gironzolando sempre per il mondo, ho avuto una missione speciale, cioè a dire, io dovrò cantare in genere nei padiglioni stranieri ed in particolare in quelli estremo-orientali.
Però la commissione degli impresari mi ha dato questo avvertimento, mi ha detto: “Spadaro, quando voi canterete nei padiglioni orientali, cantate pure canzoni orientali, ma confermate sempre uno stile romano. Siamo a Roma e devono capir tutti”
“Giustissimo, adesso sto preparando il repertorio. Se per esempio un giorno riceverò il biglietto di servizio per il padiglione cinese, io ho preparato una canzoncina cinese con una leggera tintarella romana. Eccola quà”
Questa storiellina è cinese, è successa proprio a Pechin tra una Musmè tanto cortese ed un Mandarino, Mandarino.
Si chiamava “Ali Mort” e lei rispondeva al nome “Chi Senè”, si vedevan spesso, amici miei, e un bel dì lüi disse “Ascolta me”.
“Ali Mort, Ali Mort, chi ti parla è Ali Mort”. “Taci, taci, taci”, lei rispodeva, “il tuo amor mi confonde”.
“Io con te, sono un Re, credi cara Chi Senè, freme, freme, freme, il mio cuor per te”.
Furon visti un giorno per Shangai dal cugino, il trence Che Tepò, alla coppia dette molti guai quel fatale incontro, tale incontro.
Disse lui: “Chi sei tu, uomo o pollo?” Lui rispose: “Sono un Mandarin, ma piuttosto tu chi sei, o geloso!” Disse lui: “Sono il cugin”.
“Io sono Che Tepò, Che Tepò, chi ti parla è Che Tepò. Fino a quando deve arrivar verso me la tua gran confidenza?”
“Chi Senè, credi a me io solo amo te, sol te”. Ali Mort a quella scio.. Chi Senè, fre.. e mette il piè.
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Occhi sarò solo occhi Per ridipingerti con il mio sguardo Mani sarò solo mani Se ti tengo stretta Io mai più ti perdo Bocca sarò solo bocca Per rubare il gusto Della tua freschezza Seminando il tuo giardino Io cancellerò ogni segno D’amarezza
Vicino ti sarò vicino Quando scende il buio Ti farò il mattino Amico sarò tuo amico Quello che io so di meglio Te lo dico Fratello sarò tuo fratello Anche un dispiacere Ti farò più bello Amore io sarò l’amore Quello che ti acceca Senza farti male
Adesso fermami il destino E toccami la sorte prima Del mattino Adesso allungami la notte Non mi stancherò di amarti Mille volte Il dio pagano che ci scalda Ci vuole bene e ci balla intorno E belli noi saremo belli Con la nostra luce accenderemo il giorno
Occhi sarò solo occhi (Per ridipingerti con il mio sguardo) Mani sarò solo mani (Se ti tengo stretta Io mai più ti perdo) Bocca sarò solo bocca Per rubare il gusto Della tua freschezza Seminando il tuo giardino Io cancellerò ogni segno D’amarezza
Vicino ti sarò vicino Quando scende il buio Ti farò il mattino Amico sarò tuo amico Quello che io so di meglio Te lo dico Fratello sarò tuo fratello Anche un dispiacere Ti farò più bello Amore io sarò l’amore Quello che ti acceca Senza farti male
Adesso fermami il destino E toccami la sorte prima Del mattino Adesso allungami la notte Non mi stancherò di amarti Mille volte Il dio pagano che ci scalda Ci vuole bene e ci balla intorno E belli noi saremo belli Con la nostra luce accenderemo il giorno
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Il Testo della canzone di:
Canzone contro la pioggia – Tonno
Canzone contro la pioggia Canzone contro, canzone contro Canzone contro la pioggia Canzone contro
Canzone contro la pioggia E me ne vado a dormire E tutte le mie amiche sono andate a ballare Canzone contro la pioggia E me ne vado a soffrire E sulle spiagge del mondo Io ci voglio morire, io ci voglio morire
Canzone contro la pioggia (Canzone contro la pioggia) Canzone contro la pioggia (Canzone contro la pioggia) Canzone contro la pioggia (Canzone contro la pioggia) Canzone contro
Che non hai mai un cazzo da fare Che cosa mi volevi spiegare Che non hai mai un cazzo da dire Dove volevi andare a morire Che non hai mai un cazzo da fare E portami a ballare, ballare, ballare, ballare
Canzone contro la pioggia (contro la pioggia) Mangio il radicchio di Chioggia Perché il mio gatto è rosso Come le mie pupille Vorrei andare a ballare Con sei o sette fanciulle
Canzone contro la pioggia Le cartoline del mare Le butto dal davanzale Amici solo d'estate Perché prima o poi Faccio le microfollie
Che non hai mai un cazzo da fare Che cosa mi volevi spiegare Che non hai mai un cazzo da dire Dove volevi andare a morire Che non hai mai un cazzo da fare E portami a ballare, ballare, ballare Ballare, ballare, ballare
Canzone contro la pioggia E me ne vado a dormire E sulle spiagge di sale Io ci voglio campare Voglio andare a vedere Quanto è grande {l’avere?} E me ne vado a soffrire E non c'è molto da dire Non c'è molto da fare
Io non ho mai un cazzo da fare Che cosa mi volevi spiegare Che non ho mai un cazzo da dire Portami a morire Io non ho mai un cazzo da fare Portami a ballare Io non ho mai un cazzo da fare
Ecco una serie di risorse utili per Tonno in costante aggiornamento
Resto sveglio e scrivo una canzone controvoglia Con tutte le parole sulla griglia di partenza E mentre aspetto il verde intanto faccio conoscenza Con tutti i tuoi difetti e tutti quanti gl’optionals Ma senza tutti quei difetti non saresti tu Sei grande perchè sei cosè particolare Non solo perchè riesci a sopportare tutte le mie vanitè Ed i miei atteggiamenti da rockstar
Succede anche a me Ti sentirmi solo Per questo vorrei Parlarti di più Capire se noi Infondo era giusto Finisse così Così, così
Proprio stavolta che credevo di essere una svolta E non è vero che non me ne fregava niente Lo vedi amore, vedi come appiccica la colla Su quel biglietto dove hai scritto che nemmeno tu Lo sai se mi ami più
Succede anche a me Ti sentirmi solo Per questo vorrei Parlarti di più Capire se noi Infondo era giusto Finisse cosè Cosè, cosè Se è colpa mia Io non lo so Se è colpa tua Io non lo so Io non lo so Io non lo so
E mentre fuori viene l’alba la città si sveglia Mi accorgo di aver scritto una canzone controvoglia.
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Il Testo della canzone di:
Canzone Country – J-AX Feat Federica Abbate
Non lo fa nessuno
Non lo fa nessuno, noi non siamo come gli altri
Tutti gli altri mi porterebbero a Montecarlo come le star
E nei locali fashion in centro, ma per me è meglio fuori città
Dove non ci guardano male, e i vecchi giocano a carte al bar
Nella city la gente ti giudica, ma invece qua
Apri i social e le tipe sono tutte pornostar
Tipo in Olanda, in vetrina, Amstergram
Si fanno la mise tutta Ives Saint Laurent
Perché prendono una fee per la feed su OnlyFans
Se fossi single oggi, mi farei prete
Tu invecе l'ultima della specie
Chе non si arrapa per l'Achille ed il Mercedes
E se serve si sa fare la ceretta col machete
Altro che privé, bocce di Moët
Le bocce le esci nello stand dell'Oktoberfest
E pesti i piedi alle sciacquette con le Louboutin
Coi tuoi stivali di serpente come nel far west
Tu non ti spogli per i vecchi in barca (No)
E dici che ti piace l'odore del fieno
Giura sarò il tuo ragazzo di campagna
Vieni qui che ti faccio vedere il treno
Tutti gli altri mi porterebbero a Montecarlo come le star
E nei locali fashion in centro, ma per me è meglio fuori città
Dove non ci guardano male, e i vecchi giocano a carte al bar
Nella city la gente ti giudica, ma invece qua
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno, noi non siamo come gli altri
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno, come una canzone country
E io la faccio proprio perché non è trend
Qui vedo maschi depilati, mocassini e risvoltini (No)
Le sopracciglia fatte ad ali di gabbiano
Ma i miei nonni erano dei contadini
Forse è per questo che io ho fatto tanto grano
Infatti fuori c'ho la fila di gold digger
E mamme che vogliono vendermi le figlie
Le teste vuote che, se mi avvicino alle loro orecchie
Si sente il mare come le conchiglie
Conosco il loro scopo, di oroscopo non pratico
Noi siamo nati sotto il segno del toro meccanico
A te piace il mio pick up coi cerchioni in platino
Mica 'sti fighetti con il monopattino
Andiamo al campo, dove non c'è campo
E gli animali stanno meglio di noi
E se non puoi fare stancare il cavallo
Puoi cavalcare me che sono un vero cowboy
Tutti gli altri mi porterebbero a Montecarlo come le star
E nei locali fashion in centro, ma per me è meglio fuori città
Dove non ci guardano male, e i vecchi giocano a carte al bar
Nella city la gente ti giudica, ma invece qua
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno, noi non siamo come gli altri
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno (Non lo fa nessuno)
Non lo fa nessuno, come una canzone country
E io la faccio proprio perché non è trend
Ecco una serie di risorse utili per J-AX e Federica Abbate in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone d'addio – La Municipàl
Che cosa me ne faccio del segnale?
Se non ci chiamiamo più
Che cosa me ne faccio della voce?
Se tanto non parliamo più
Che cosa me ne faccio delle ferie?
Se tanto non andiamo al mare
Che cosa me ne faccio delle serie?
Se non guardiamo la TV
Ma lasciamoci andare
Prima che arrivino altri estranei a rovinarci la pace
Lasciamoci andare
Prima che arrivi un'altra guerra a rovinarci l'estate
Che cosa me ne faccio del cinese?
Se non ci capiamo più
Che cosa me ne faccio del piumone?
Se tanto non dormiamo più
Che cosa me ne faccio della neve?
Se non andiamo mai a sciare
Che cosa me ne faccio delle seghe?
Se non ci tocchiamo più
Ma lasciamoci andare
Prima che arrivino altri estranei a rovinarci la pace
Ma lasciamoci andare
Prima che arrivi un'altra guerra a rovinarci l'estate
Perciò lasciamoci andare
Perché ho bisogno di sentirmi triste come Robert Smith
Perciò lasciamoci andare
Perché ho bisogno di sentirmi a pezzi come Robespierre
Perciò lasciamoci...
Su quante spalle ti consolerai
Quali canzoni e quali dischi odierai?
Cancellerai le notti insonni su Real Time
O lascerai la porta aperta solo per noi
La porta aperta è solo per noi
Solo per noi...
Ma lasciamoci andare
Lasciamoci andare
Perciò lasciamoci andare
Perché ho bisogno di sentirmi triste come Robert Smith
Perciò lasciamoci andare
Perché ho bisogno di sentirmi vivo quando ascolto i Cure
Perciò lasciamoci andare
Perché ho bisogno di sentirmi un altro uomo senza te
Perciò lasciamoci andare
Perché ho bisogno di sentirmi a pezzi come Robespierre
Perciò lasciamoci...
Ecco una serie di risorse utili per La Municipàl in costante aggiornamento
Saldato proletario che parti per Valona Non ti scordar del popolo di Ancona Che volle col suo sangue la sua liberazione Sol colla ribellione sorge radiosa la libertà
Fuggiamo via senza indugiar dal suol dell’Albania Fuggiamo la malaria il massacro e la fame A morte il governo infame che in questo inferno ci trascinò.
Soldato proletario che mamma tua lasciavi E schiavo andavi a trucidar gli schiavi no non è là il nemico Non è fra monti e mari lungi non lo cercare il feroce tuo tirannoè qui
Fuggiamo via senza indugiar dal suol dell’Albania Fuggiamo la malaria il massacro e la fame A morte il governo infame che in questo inferno ci trascinò
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Amore mio scrivo per te una canzone lascia i problemi un momento voglio pensare un po a te forse tu l’unica cosa importante l’unico vero messaggio che la mia mente ricorre sta girando il sole intorno a noi senti il mondo che non grida più ora ascolta le mie parole fa riposare la mente è stanca questo fragile amore forte è tutto quel che hai tien lo caro amore mio scrivo per te una canzone lascia i problemi un momento voglio pensare un po a te forse tu l’unica cosa importante l’unico vero messaggio che la mia mente ricorre sta girando il sole intorno a noi senti il mondo che non grida più ora ascolta le mie parole fa riposare la mente è stanca questo fragile amore forte è tutto quel che hai è tutto quel che hai tien lo caro sta girando il sole intorno a noi senti il mondo che non grida più ora ascolta le mie parole fa riposare la mente è stanca questo fragile amore forte è tutto quel che hai tien lo caro
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Accordi
Em
Amore mio
scrivo per te una canzone
lascia i problemi un momento
voglio pensare un po a te
forse tu
l'unica cosa importante
l'unico vero messaggio
che la mia mente ricorre
Em9 Em D D9
sta girando il sole
intorno a noi
Em7 D C9
senti il mondo che non grida più
Em D Em
ora ascolta le mie parole
D
fa riposare
Em
la mente è stanca
D Em
questo fragile amore forte
A
è tutto quel che hai
tien lo caro
D Em
amore mio
scrivo per te una canzone
Em7 Em
lascia i problemi un momento
Em7 Em
voglio pensare un po a te
Em7 Em
forse tu
l'unica cosa importante
Em7 Em
l'unico vero messaggio
Em7 Em
che la mia mente ricorre
D D9
sta girando il sole
intorno a noi
Em7 D C9
senti il mondo che non grida più
Em D Em
ora ascolta le mie parole
D
fa riposare
Em
la mente è stanca
D Em
questo fragile amore forte
A
è tutto quel che hai
è tutto quel che hai
tien lo caro
D Em D D9
sta girando il sole
intorno a noi
Em7 D C9
senti il mondo che non grida più
Em D Em
ora ascolta le mie parole
D
fa riposare
Em
la mente è stanca
D Em
questo fragile amore forte
A
è tutto quel che hai
D
tien lo caro
Amore mio, scrivo per te una canzone Lascio i problemi un momento Voglio pensare un po’ a te.
Ora sei tu l’unica cosa importante L’unico vero messaggio Che la mia mente rincorre.
Sta girando il sole intorno a noi Senti il mondo che non grida più Ora ascolta le mie parole Fai posare la mente stanca Questo fragile amore folle È tutto quel che hai Tienlo caro.
Sta girando il sole intorno a noi Senti il mondo che non grida più Ora ascolta le mie parole Fai posare la mente stanca Questo fragile amore folle È tutto quel che hai Tienlo caro
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Accordi
Em
AMORE MIO SCRIVO PER TE UNA CANZONE
LASCIO I PROBLEMI UN MOMENTO
VOGLIO PENSARE UN PO' A TE
ORA SEI TU L'UNICA COSA IMPORTANTE
L'UNICO VERO MESSAGGIO
D
CHE LA MIA MENTE RINCORRE
D9 Em7 D
STA' GIRANDO IL SOLE INTORNO A NOI
C9 Em7 Em D9
SENTI IL MONDO CHE NON GRIDA PIU'
Em D
ORA ASCOLTA LE MIE PAROLE
Em D
FAI POSARE LA MENTE STANCA
Em A
QUESTO FRAGILE AMORE E' FORTE
A7 A D
E' TUTTO QUEL CHE HAI TIENILO CARO
Em Em7
AMORE MIO SCRIVO PER TE UNA CANZONE
Em
LASCIO I PROBLEMI UN MOMENTO
VOGLIO PENSARE UN PO' A TE
ORA SEI TU L'UNICA COSA IMPORTANTE
L'UNICO VERO MESSAGGIO
D9
CHE LA MIA MENTE RINCORRE
Em G9
STA' GIRANDO IL SOLE INTORNO A NOI
Am7 C9 Em G6
SENTI IL MONDO CHE NON GRIDA PIU'
D9 Em D9
ORA ASCOLTA LE MIE PAROLE
Em D9
FAI POSARE LA MENTE STANCA
Em
QUESTO FRAGILE AMORE E' FORTE
A
E' TUTTO QUEL CHE HAI
D Em D
TUTTO QUEL CHE HAI TIENILO CARO
D9 Em7 D
STA' GIRANDO IL SOLE INTORNO A NOI
C9 Em D9
SENTI IL MONDO CHE NON GRIDA PIU'
Em D
ORA ASCOLTA LE MIE PAROLE
Em D
FAI POSARE LA MENTE STANCA
Em
QUESTO FRAGILE AMORE E' FORTE
A D Bm
E' TUTTO QUEL CHE HAI TIENILO CARO
***
Il Testo della canzone di:
Canzone D'Amore – Jesto
{Verso 1} Non so più dove stai Non so più come stai Non so più con chi stai E probabilmente non lo saprò mai Dicono che nella vita non ci sia niente di peggio di quando sbatti il mignolo contro lo spigolo E' brutto ma peggio di una donna con il ciclo no Non col rap farò i soldi facendo il gigolò Stavo scrivendo una canzone ma non ci riesco Te dove te ne vai? ma non ti sembra un pò presto? Non dovevi farti un tatuaggio sul braccio con scritto Jesto? Mi hai lasciato qualcosa ma ti sei presa tutto il resto
{Hooke} Io volevo solo scrivere una canzone d'amore Ma non ci riesco non sono un cantautore Io sono un rapper Mi chiamo Jesto Io sono un rapper
{Verso 1} Allora ci fumo su ci bevo su non c'è nessuno qualcuno c'era ma ora non c'è più Ho capito che ogni cosa come inizia prima o poi finisce Ma a me chi mi capisce? Mi metto a scrivere ma la penna si rifiuta In me c'è qualcosa che non va e il mio cane lo fiuta Oh ma è tutto a posto ho letto sul mio oroscopo Che farò successo con un disco postumo Già adesso quando esco mi riconoscono Sono io che da un pò non mi riconosco Cosi mi somministro un Joint al fosforo Mi sento solo e piccolo come un apostrofo Perchè ormai ho capito che Esiste una sola donna per me La mia ma la mia è altrove Prima di andare via non so mai dove
{Hooke} Io volevo solo scrivere una canzone d'amore Ma non ci riesco non sono un cantautore Io sono un rapper Mi chiamo Jesto Io sono un rapper
{Verse 3} Rispondimi, rispondi prima che Venga sotto da te e non risponda più di me Non rispondi al telefono non rispondi al citofono E' per questo che stanotte suonerò il microfono E' già successo troppe volte idee bocciate a monte Do le capocciate alle porte Riscrivo questa strofa cento volte Ma chi se ne fotte Non so più chi sono se non ho te Anche stanotte farò tardi Ma so che se guardi il cielo quando lo guardo io incroceremo gli sguardi "mi ritorni in mente" mi starei quasi per commuovere Se non che alzo lo sguardo e... inizia a piovere
{Hooke} Io volevo solo scrivere una canzone d'amore Ma non ci riesco non sono un cantautore Io sono un rapper Mi chiamo Jesto Io sono un rapper
{Verse 4} Mi devo decidere a uccidere la speranza che risponda A casa non c'è o forse è diventata sorda Non la trovo sennò non l'avrei persa Vorrei solo parlarti non riesco a non pensarti (pensa!) Non ti sono riuscito a dare tutto quello che volevo darti Tu se vuoi puoi odiarmi, ah ma io non riuscirò a non amarti Se vuoi partire parti lo capisco se vuoi darti Se vuoi stare in mezzo agli altri Se vuoi fare come ti pare io lo sapevo, ubriacati se vuoi ubriacarti io non la bevo Sono l'unico ragazzo che non ha nemmeno un'amica A me non me ne frega un cazzo no a fregarmi è la... Prima di fare una cazzata pensa alla mia reazione Dopo averla fatta ascolterai questa canzone E ti pentirai ti parlo come un fratello maggiore Col cazzo ti parlo come uno che ha ragione Ti parlo come uno che se non torni entro 24 ore muore Ti parlo col cuore in mano Sanguino sul divano Perchè non mi chiami? Io ti chiamo Lo sai chi amo..
Ecco una serie di risorse utili per Jesto in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone d'amore – Le Orme
Amore mio, scrivo per te una canzone Lascio i problemi un momento Voglio pensare un po' a te
Ora sei tu l'unica cosa importante L'unico vero messaggio Che la mia mente rincorre
Sta girando il sole intorno a noi Senti il mondo che non grida più Ora ascolta le mie parole Fai posare la mente stanca Questo fragile amore folle E' tutto quel che hai Tienlo caro
Sta girando il sole intorno a noi Senti il mondo che non grida più Ora ascolta le mie parole Fai posare la mente stanca Questo fragile amore folle E' tutto quel che hai Tienlo caro
Ecco una serie di risorse utili per Le Orme in costante aggiornamento
L’orgasmo è rimasto un pensiero distratto tra il mitico e il vero tra frasi non dette e pensate si inseguono ore angosciate.
Del coito non sei soddisfatta, qualcuno non ha scioperato il padrone ha alzato la cresta, la Cina ti ha abbandonato.
Ragazza, impara a volare, i colombi in cerchio nel cielo rispecchiano nell’ali spiegate il sole del giorno d’estate.
Aspetta, non avere fretta, se il cielo è una lastra di ghiaccio la nebbia ci bagna la faccia, d’inverno la notte è più fredda.
Vedrai sotto il sole d’estate, i fantasmi del sesso spuntare le ore passate, scordate, la pelle che sempre hai portato.
Se lasci trascorrere il tempo la pioggia verrà tra le foglie la terra diventerà verde, l’aria sarà fresca e dolce.
Non puoi lasciarmi d’estate, aspetta che venga l’inverno non puoi lasciarmi d’inverno, aspetta che venga l’estate.
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Accordi
INTRO: (*) LA-/DO/SOL/LA- 2 v.
LA- RE- LA-
L’orgasmo è rimasto un pensiero distratto tra il mitico e il vero
SOL LA- SOL LA-
Tra frasi non dette e pensate si inseguono ore angosciate.
LA- RE- LA-
Del coito non sei soddisfatta, qualcuno non ha scioperato
SOL LA- SOL LA- (*) 2 v.
Il padrone ha alzato la cresta, la Cina ti ha abbandonato.
LA- RE- LA-
Ragazza, impara a volare, i colombi in cerchio nel cielo
SOL LA- SOL LA-
Rispecchiano nell’ali spiegate il sole del giorno d’estate.
LA- RE- LA-
Aspetta, non avere fretta, se il cielo è una lastra di ghiaccio
SOL LA- SOL LA- (*) 2 v.
La nebbia ci bagna la faccia, d’inverno la notte è più fredda.
LA- RE- LA-
Vedrai sotto il sole d’estate, i fantasmi del sesso spuntare
SOL LA- SOL LA-
Le ore passate, scordate, la pelle che sempre hai portato.
LA- RE- LA-
Se lasci trascorrere il tempo la pioggia verrà tra le foglie
SOL LA - SOL LA- (*) 2 v.
La terra diventerà verde, l’aria sarà fresca e dolce.
LA- RE- LA-
Non puoi lasciarmi d’estate, aspetta che venga l’inverno
SOL LA- SOL LA- (*) ad libitum
Non puoi lasciarmi d’inverno, aspetta che venga l’estate.
Il Testo della canzone di:
Canzone d'amore – Nomadi
L'orgasmo è rimasto un pensiero distratto tra il mitico e il vero Tra frasi non dette e pensate, si inseguono ore angosciate Del coito non sei soddisfatta, qualcuno non ha scioperato Il padrone ha alzato la cresta, la Cina ti ha abbandonato
Ragazza, impara a volare, i colombi in cerchio nel cielo Rispecchian nell'ali spiegate il sole del giorno d'estate Aspetta, non avere fretta, se il cielo è una lastra di ghiaccio La nebbia ci bagna la faccia, d'inverno la notte è più fredda
Vedrai sotto il sole d'estate, i fantasmi del sesso spuntare Le ore passate e scordate, la pelle che sempre hai portato Se lasci trascorrere il tempo, la pioggia verrà tra le foglie La terra diventerà verde, l'aria sarà fresca e dolce
Non puoi lasciarmi d'estate, aspetta che venga l'inverno Non puoi lasciarmi d'inverno, aspetta che venga l'estate
Ecco una serie di risorse utili per Nomadi in costante aggiornamento
Io non ho
Fatto strada
Nel cuore tuo perché
Non ho nada
Ma ci riproverò
Non mi stanco
Di amarti più di me
Più di me
Non sarò un figlio di puttana
Che usa parole false per te, lo dico davvero
Al costo di sembrare uno scemo, troppo sincero
Perché no, non c'è tempo
E voglio tenerti qua
Ho scritto una canzone d'amore per te
E quando te la giro ti immagino qua
Che mi accarezzi il viso dall'una alle sei
Mentre leggi il mio testo sopra al tuo display
Tu hai gli occhi lucidi
Mi piace un po' come ti illumini
Distruggi i miei dubbi inutili
Come le catene di Houdini
Ma per me è solo lunedì
E ho gli occhi stropicciati
Non sono bravo in niente
Non so neanche se so amarti
Ci proverò-o-o
Con tutto me stesso
Userei una glo-o-ock
Per difenderti adesso
Non mi dire di no no no
Prendi quello che ho
Per te morirò-o-o
Ma ora dimmi di si
Stai con me stanotte
Non voglio fare incubi pure oggi
Ti prego non andartene oggi, no
Mi hai scritto sopra il frigo con un post it
Ho scritto una canzone d'amore per te
E quando te la giro ti immagino qua
Che mi accarezzi il viso dall'un alle sei
Mentre leggi li mio testo sopra al tuo display
Ho scritto una canzone d'amore per te
E quando te la giro ti immagino qua
Che mi accarezzi il viso dall'una alle sei
Mentre leggi il mio testo sopra al tuo display
Ho scritto una canzone d'amore per te
E quando te la giro ti immagino qua
Che mi accarezzi il viso dall'una alle sei
Mentre leggi il mio testo sopra al tuo display
A questa nave che va contro vento perche` chi sale sia felice e contento a chi e` convinto di aver fatto centro ma nel bersaglio non sa che c’e` dentro oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh e le parole se sono d’amore son come il fuoco sanno dare calore se hai fame o sete ti sanno saziare se sei lontano ti fan ricordare canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh e allora senti senti cosa ti dico c’e` poco tempo non so se hai capito restiamo insieme finche` stiamo bene l’amore e` bello ma senza catene canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh ad una rondine che fa primavera per un amore che nasce stasera per il profumo che sale da un fiore perche` domani sara` un giorno migliore oh oh oh oh oh oh oh canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te dedicate a te.
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Accordi
Do
A questa nave che va controvento
perchè chi sale sia felice e contento
fa sol7 do
a chi è convinto di aver fatto centro
fa sol7 do
ma nel bersaglio non sa che c'è dentro...
fa sol7 do
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
fa sol7 do
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
fa sol7 do
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
fa sol7 do
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
do [come prima strofa]
e le parole se sono d'amore
son come il fuoco sanno dare calore
se hai fame e sete ti sanno saziare
se sei lontano ti fan ricordare
do lam
canzone d'amore
rem sol7
dedicata a te
da lam
ca-a-anzone d'a-a-amore
rem sol7
dedicata a te
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
e allora senti, senti cosa ti dico
c'è poco tempo non so se hai capito
restiamo insieme finché stiamo bene
l'amore è bello ma senza catene... canzone...
canzone d'amore
dedicata a te
parole d'amore
dedicate a te
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
[su di un tono]
re
per una rondine che fa primavera
per un amore che nasce stasera
sol la7 re
per il profumo che sale da un fiore
sol la7 re
perche domani... sarà un giorno migliore...
oh oh oh oh oh oh oh
re sim
canzone d'amore
mim la7
dedicata a te
re sim
ca-a-anzone d'a-a-amore
mim sim
dedicata a te
sol la7 re
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
sol la7 re
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
sol la7 re
oh oh oh oh oo oo uooh oooh ooh oh oh
sol la7 re
oh oh oh oh oo oo uooh oooh
A questa nave che va contro vento perche’ chi sale sia felice e contento a chi e’ convinto di aver fatto centro ma nel bersaglio non sa che c’e’ dentro
E le parole se sono d’amore son come il fuoco sanno dare calore se hai fame o sete ti sanno saziare se sei lontano ti fan ricordare
canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te dedicate a te
E allora senti senti cosa ti dico c’e’ poco tempo non so se hai capito restiamo insieme finche’ stiamo bene l’amore e’ bello ma senza catene
Canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te dedicate a te
Ad una rondine che fa primavera per un amore che nasce stasera per il profumo che sale da un fiore perche’ domani sara’ un giorno migliore
Canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te dedicate a te
Canzone d’amore dedicata a te parole d’amore dedicate a te dedicate a te
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Canto l’altissimo immenso amore perchè l’amore è una cosa eccezionale senza l’amore non c’è niente da fare auguro a tutti di poterlo provare come lo prova il fiore con il sole come succede alla terra con il seme e pure agli atomi e a tutte le altre cose perchè è l’amore che le tiene insieme Dio ci protegga e ci faccia stare bene distribuisca oceani d’amore alla su agente e a tutti gli animali per tutti i giorni e a tutte le ore amore in alto amore in basso peril lombrico che vive sotto al sasso per la lucertola e per l’airone viva l’amore viva la rivoluzione viva l’amore unica rivoluzione perchè l’amore è politica biologica se ne frega della logica cura ogni malattia è mistero e pazzia perchè l’amore unisce lo spirito e la carne e più ne dai e più ti vien voglia di darne è un sentimento complicato non è mai sprecato amore in alto amore in basso… perchè è sia la causa che l’effetto ti ripara più di un tetto ti espone al cambiamento in amore ti sei barca lui è il vento ti trasforma in ciò che sei traccia dei percorsi suoi irriconoscibili e misteriosi che ci rende radiosi stelle danzanti nella creazione viva la rivoluzione si difende con l’amore è la luce del colore è un equilibrio in movimento vita al 100% non evapora col sole molto più delle parole più potente delle armi l’unica droga con la quale voglio farmi è la musica del cielo si nasconde dietro a un velo l’unico comandamento vita al 100% è no strumento divino è uno spirito bambino amore in alto amore in basso… toccare, stringere, sorridere, pensare, piangere, ridere, lottare, litigare, vivere, vivere, muoversi, guardare, sorgere, scorrere, prendere, dare, annusare, scolpire, cambiare, modellare, arare, raccogliere, irrigare, seminare, attendere, agire, lasciarsi andare
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Testo della canzone: Canzone d’amore esagerata – Jovanotti
In fondo al testo trovate il video della canzone
Canzone d’amore esagerata – Jovanotti Testo:
Canto l’altissimo immenso amore
perché l’amore è una cosa eccezionale
senza l’amore non c’è niente da fare
auguro a tutti di poterlo provare
come lo prova il fiore con il sole
come succede alla terra con il seme
e pure agli atomi e a tutte le altre cose
perché è l’amore che le tiene insieme
Dio ci protegga e ci faccia stare bene
distribuisca oceani d’amore
alla su agente e a tutti gli animali
per tutti i giorni e a tutte le ore
amore in alto
amore in basso
per il lombrico che vive sotto al sasso
per la lucertola e per l’airone
viva l’amore viva la rivoluzione
viva l’amore unica rivoluzione
perché l’amore è politica biologica
se ne frega della logica
cura ogni malattia
è mistero e pazzia
perché l’amore unisce lo spirito e la carne
e più ne dai e più ti vien voglia di darne
è un sentimento complicato
non è mai sprecato
amore in alto
amore in basso…
perché è sia la causa che l’effetto
ti ripara più di un tetto
ti espone al cambiamento
in amore ti sei barca lui è il vento
ti trasforma in ciò che sei
traccia dei percorsi suoi
irriconoscibili e misteriosi
che ci rende radiosi
stelle danzanti nella creazione
viva la rivoluzione
si difende con l’amore
è la luce del colore
è un equilibrio in movimento
vita al 100%
non evapora col sole
molto più delle parole
più potente delle armi
l’unica droga con la quale voglio farmi
è la musica del cielo
si nasconde dietro a un velo
l’unico comandamento
vita al 100%
è no strumento divino
è uno spirito bambino
amore in alto amore in basso…
toccare, stringere, sorridere, pensare,
piangere, ridere, lottare, litigare,
vivere, vivere, muoversi, guardare,
sorgere, scorrere, prendere, dare,
annusare, scolpire, cambiare, modellare,
arare, raccogliere, irrigare, seminare,
attendere, agire, lasciarsi andare
Video
https://youtu.be/rVqEMP8230w
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"Canzone d'estate" è un brano dell'album Oper Futura (2023) di Levante. Su Wikitesti puoi trovare il testo originale della canzone. "Opera Futura" segna il ritorno della cantautrice siciliana Levante, presentandosi con un look rinnovato e una rinfrescante energia. Nel suo quinto album in studio, la cantante si mostra come una donna più consapevole, abbracciando il futuro con speranza e mantenendo un'amicizia con la malinconia e il senso della memoria, elementi che hanno sempre caratterizzato le sue canzoni. La copertina dell'album presenta un cigno bianco su uno sfondo verde, simbolo di speranza, bellezza, eleganza e libertà.
L'album richiede diversi ascolti per essere apprezzato appieno. I testi sono profondi e la voce di Levante si fonde con sonorità pop luminose. "Opera Futura" si distingue per essere meno cerebrale e più istintivo rispetto ai suoi lavori precedenti. I dieci brani inediti affrontano temi legati alla vita, al corpo e alle sensazioni, abbandonando l'impalpabilità del suo album precedente, "Magmamemoria".
Tra i brani più notevoli, spicca "Invincibile", un trionfo di emozioni che parla della continua lotta contro la sofferenza; "Vivo", presentato al Festival di Sanremo, delicatamente affronta la depressione post-partum; e "Mi manchi", una lunga lettera d'addio intrisa di assenza e nostalgia.
L'album offre anche riflessioni su temi sociali, come in "Fa Male Qui" e "Capitale, Mio Capitale", che denunciano la violenza delle parole come arma e la superficialità delle apparenze.
La maternità diventa un tema centrale in "Alma Futura", una dolce dedica alla figlia, e in "Mater", che esplora l'inadeguatezza e il peso delle aspettative sociali legate alla maternità.
"Opera Futura" si chiude con le ballate struggenti "Iride Blu" e "Cuore Liquido", che parlano di fragilità e forza, e delle emozioni che prendono forma e diventano tangibili.
In sintesi, l'album è un inno alla vita, affrontando temi universali e personali, con una musica coinvolgente che incanta l'ascoltatore attraverso la profondità dei testi e l'intensità delle emozioni esplorate.
Il Testo della canzone di:
Canzone d'estate – Levante
Cammino a passo svelto
Tra il ricordo del tuo affetto
Non ne posso più
Di dileguarmi in fretta
Ed ogni volta è una scommessa a chi resiste, tu
Inciampo nell'impronta di un tuo bacio
Faccia a terra e vado giù
Vado giù
Vado giù
Vado giù
Ho perso il lieto fine
Tra le fila di un discorso che non mi fai più
No, che non ti vorrei qui
Ma sei più forte di ogni volontà
Bella l'estate, mille bracciate di malinconia
Bella l'estate, bruciarsi il cuore per metterti via
Per metterti via
Bella l'estate
Trascino la mia ombra in mezzo al riso della folla
É folle piangеrti
Abbonda sulla bocca dello stomaco
La rabbia sale su
Sale su
Salе su
Sale su
So che non ti vorrei qui
Ma sei più forte di ogni volontà
Bella l'estate, mille bracciate di malinconia
Bella l'estate, bruciarsi il cuore per metterti via
Per metterti via
Bella l'estate
Sospiro ad ogni onda che si infrange
Sulla sponda delle tue bugie
Bella l'estate, quante bracciate di malinconia
Bella l'estate, bruciarsi il cuore per metterti via
Bella l'estate, spingersi al largo per poi dirsi addio
Per poi dirsi addio
Bella l'estate
Bella l'estate
Ecco una serie di risorse utili per Levante in costante aggiornamento
Io ti odio, quando non mi vedi quando mi consumi, quando non ti credo Io ti odio quando in un istante prendi le distanze e mi ritrovo sola Io ti odio, senza reticenze, senza resistenze con un senso di abbandono
Questo è il mio di odio un fatto personale, non un argomento di cui conversare questo è il mio di odio niente di speciale, niente di sensuale non fa stare male, è solo puro odio e vibra nelle mani, brucia se mi lasci ma strazia se rimani
Io ti odio, quando non ti sveli quando mi colpisci e non ho difese Io ti odio, sulla piaga il sale del mio sentimento risentimentale Io ti odio, è un atto di coerenza la mia roccaforte, la mia resistenza
Questo è il mio di odio un fatto personale, non un argomento di cui conversare questo è il mio di odio niente di speciale, niente di sensuale non fa stare male, è solo puro odio e vibra nelle mani, brucia se mi lasci ma strazia se rimani
Io ti odio, quando non mi vedi quando mi consumi, quando non ti credo Io ti odio quando in un istante prendi le distanze e mi ritrovo sola Io ti odio, senza reticenze, senza resistenze con un senso di abbandono
Questo è il mio di odio un fatto personale, non un argomento di cui conversare questo è il mio di odio niente di speciale, niente di sensuale non fa stare male, è solo puro odio e vibra nelle mani, brucia se mi lasci ma strazia se rimani
Io ti odio, quando non ti sveli quando mi colpisci e non ho difese Io ti odio, sulla piaga il sale del mio sentimento risentimentale Io ti odio, è un atto di coerenza la mia roccaforte, la mia resistenza
Questo è il mio di odio un fatto personale, non un argomento di cui conversare questo è il mio di odio niente di speciale, niente di sensuale non fa stare male, è solo puro odio e vibra nelle mani, brucia se mi lasci ma strazia se rimani
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Nelle vecchie strade del quartiere più affollato verso mezzogiorno oppure al tramontar una fisarmonica e un violino un po’ stonato capita assai spesso d’ascoltar accompagnano un cantante d’occasione che per poco niente canta una canzon. E’ una semplice canzone da due soldi che si canta per le strade dei sobborghi e risveglia in fondo all’anima i ricordi d’una dolce e spensierata gioventù. E’ una semplice canzone per il cuore poche note con le solite parole ma c’è sempre chi l’ascolta e si commuove ripensando al tempo che non torna più. Si vede aprire piano pian qualche finestra da lontan c’è chi s’affaccia ad ascoltar e sospirar. E’ una semplice canzone da due soldi che si canta per le strade dei sobborghi per chi spera per chi ama per chi sogna è l’eterna dolce storia dell’amor.
Il suo motivo all’indoman seicento orchestre suonerà vestito di mondanità ovunque andrà ma la semplice canzone da due soldi finirà per ritornare dove è nata per la strada su una bocca innamorata che cantando sogna la felicità. Canzone da due soldi due soldi di felicità.
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Accordi
A#
Dm Gm
Nelle vecchie strade del quartiere piu' affollato
A7 A Dm
verso mezzogiorno oppure al tramontar
D Gm
una fisarmonica e un violino un po' stonato
Gm6 Dm A7 A#
capita assai spesso d'ascoltar
Dm Gm
e' una semplice canzone per il cuore
A Dm
poche note con le solite parole
D Gm
ma c'e' sempre chi l'ascolta e si commuove
Dm A7
ripensando al tempo che non torna piu'
Dm A Dm9
si vede aprire piano pian qualche finestra da lontan
Dm C FM7
c'e' chi s'affaccia ad ascoltar e sospirar
A7 Dm Gm
e' una semplice canzone da due soldi
A7 A Dm
che si canta per le strade dei sobborghi
DmM7 Dm D Gm
per chi spera per chi ama, per chi sogna
Gm6 Dm Gm6
e' l'eterna dolce storia dell'amor
Dm Gm A7 A Dm D Gm Gm6 Dm A7 A#
Dm Gm
qualche volta è una canzone da due soldi
A Dm
presentata dagli artisti piu' famosi
D Gm
eseguita con saxofoni e violini
Dm A7
ha un sapore di bellezza e novita'
Dm A Dm9
il suo motivo l'indoman che cento orchestre suoneran
Dm C FM7
vestito di mondanita' ovunque andra'
A7 Dm Gm
ma la semplice canzone da due soldi
A7 A Dm
finira' per ritornare dove e' nata
DmM7 Dm D Gm
per la strada su una bocca innamorata
Gm6 Dm Gm6
che cantando sogna la felicita'
Dm DmM7 Dm
che cantando sogna la felicita'
***
Il Testo della canzone di:
Canzone da fiume – Claudio Burdese
Canzone da fiume
Ti scrivo questa canzone Dalla riva del fiume Se un giorno ti arriverà Sfiorando lo spazio e il tempo Ti parlerà ancora di me In un giorno di sole Una nuvola che passerà Che se ne andrà via col vento
I giorni son barche di carta Che cercano il mare Finiscono in fondo ai ricordi E non sanno tornare Ma il vecchio battello ubriaco Risale fischiando... Se mai lo vedessi arrivare È un sogno che sta ritornando...
Ti scrivo questa canzone Tra il vino e gli affanni Se un giorno ti arriverà Sfidando le strade e gli anni Avrà gli occhi dei nostri figli Lo stesso colore Dei nostri e dei loro sbagli Che abbiamo chiamato amore
L’amore è una linea sottile Che passa sul cuore L’amore è una pioggia d’Aprile Che scende col sole Il nostro battello ubriaco Riparte fischiando Se non mi vedessi tornare È solo perchè sto sognando... È solo perché sto sognando... te
Ecco una serie di risorse utili per Claudio Burdese in costante aggiornamento
rit. io lo sò che ti piaccion le canzoni da gay devo farle perchè a te piacciono io lo sò che ti piaccion le canzoni da gay più ti guardi allo specchio più ti credi una lei poi ti chiedi perchè faccio le canzoni da gay perchè senza di te io come camperei? poi ti chiedi perchè faccio le canzoni da gay perchè senza di te io come camperei?
se pensi a un nome di un rapper italiano a caso io ho ci ho litigato o mi sta sul cazzo quindi, pensa prima di darmi la mano perchè o mi stai sul cazzo oppure litighiamo tu lo fai per la figa tu lo fai per i bro tu lo fai per i frà io, nella mia vita non ho mai detto bro non ho mai detto frà e le fighe te le lascio io una figa ce l ho già sono fuori valente sai cosa vuol dire? che tu non vali niente come mille lire voglio la mia faccia stampata sopra un dollaro ma con il terremoto anche le certezze crollano e poi, tutti questi scemi che si accollano e io li unsulto ma sti stronzi non mi mollano e nei pezzi non ti parlerò dei cazzi miei tanto a te piaccion solo le canzoni da gay non mi dò più spiegazioni io per voi non mi ammazzo siete una massa di minchioni potete contare su stocal cazzo potete andarvene affanculo non vi voglio nel mio spazio e piuttosto che leccarvi il culo preferisco starvi sul cazzo se ti impicci in cazzi miei forse è meglio che corri e inutile che snicci e poi lo fà gnorri e dalla scena hip-hop ormai ho preso le distanze di sfondare con il rap ormai ho perso le speranze ho fatto dischi con i peggio falliti e me l hanno messa in culo senza essere puniti ho girato con quelli che erano i tuoi miti ora sono solo dei poveri falliti e tutti quei menager chi li ha più sentiti? e le bestemmie verso la donna che li ha partoriti ormai ho vent anni e ho perso ogni interesse di finti falsi amici e di false promesse ti lascio la fama, il cash e le crupi cesse non mi interessa della stima delle studentesse lo tengo vero per quelle 4 teste inzuppate nella merda come se piovesse
rit. io lo sò che ti piaccion le canzoni da gay devo farle perchè a te piacciono io lo sò che ti piaccion le canzoni da gay più ti guardi allo specchio più ti credi una lei poi ti chiedi perchè faccio le canzoni da gay perchè senza di te io come camperei? poi ti chiedi perchè faccio le canzoni da gay perchè senza di te io come camperei?
ye..blocco recordz baby gang del box studio gccio ai comandi e bella lì
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Il passero ti seguirà Non sarai piccola sempre, piccola sempre Ma ti seguirà, ti seguirà Il falco ti difenderà Non sarai debole sempre, debole sempre Ma ti difenderà, ti difenderà “Lontano” mi chiedi “Ma dov’è questo lontano Lontano è un paese che non ti do la mano Com’è lontano questo lontano…
La volpe ti incanterà Le volpi vestono bene, le volpi parlano bene Ma non le ascolterai, non le ascolterai E il vento ingarbuglierà I tuoi pensieri, l’amore e i tuoi capelli E ti cambierà, ti cambierà
Lontano vuoi dire che Domani non ritorno Lontano vuo, dire sempre un altro giorno Com’è lontano questo lontano
La luna ti sorveglierà Quando avrai sonno e nel sonno avrai paura E ti passerà, ti passerà E il grillo ti racconterà Che mi assomigli negli occhio e nelle stelle E gli chiederai, gli chiederai
E quando ti sento dire: “Fa presto che ti aspetto” Quando so che mi pensi andando a letto Non è lontano questo lontano.
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Ho sognato che il vento dell’ovest mi prendeva leggero per mano,
mi posava alla fine del mondo tra isole e terre lontane.
Camminavo al tuo fianco sul molo guardavamo le barche passare,
mi cantavi una musica dolce più dolce del canto del mare.
L’orchestra suonava “The blackbird” nel bar sulla strada del porto, i pescatori gridavano forte fra il vino, la birra e le carte. Raccontavi le storie di viaggi, di strade, di amici caduti, di amori incontrati lontano e di amori che il tempo ha perduto.
E i giorni correvano e il tempo nel sogno volava,
stringevo la donna delle isole, ballavamo leggeri nell’aria.
E i giorni passavano e l’oceano li stava a cullare
e il vento alla fine del mondo portava un canto del mare.
Seduti fra pietre e brughiere guardavamo i gabbiani volare Raccontavi la storia del bimbo che un giorno scappò con le fate Ma il vento dell’ovest chamava ed il cielo d’Irlanda svaniva, mi svegliai in una stanza deserta ubriaco mentre il sogno finiva.
E i giorni che passano sono lunghi e coperti di nero mi trascino perduto nei vicoli a maledire una terra straniera E i giorni son secoli aspettando di poter tornare di nuovo la fine del mondo cullato dal canto del mare.
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Accordi
INTRO: re sol si- re sol la re
re si- sol
Ho sognato che il vento dell'ovest mi prendeva leggero per mano,
re sol la
mi posava alla fine del mondo tra isole e terre lontane.
re si- sol
Camminavo al tuo fianco sul molo guardavamo le barche passare,
re sol la re
mi cantavi una musica dolce più dolce del canto del mare.
STRUM: re sol la
L'orchestra suonava "The blackbird" nel bar sulla strada del porto,
i pescatori gridavano forte fra il vino, la birra e le carte.
Raccontavi le storie di viaggi, di strade, di amici caduti,
di amori incontrati lontano e di amori che il tempo ha perduto.
re sol si-
E i giorni correvano e il tempo nel sogno volava,
re sol la
stringevo la donna delle isole, ballavamo leggeri nell'aria.
re sol si-
E i giorni passavano e l'oceano li stava a cullare
re sol la re
e il vento alla fine del mondo portava un canto del mare.
STRUM: re sol si- re sol la re
Seduti fra pietre e brughiere guardavamo i gabbiani volare
Raccontavi la storia del bimbo che un giorno scappò con le fate
Ma il vento dell'ovest chamava ed il cielo d'Irlanda svaniva,
mi svegliai in una stanza deserta ubriaco mentre il sogno finiva.
E i giorni che passano sono lunghi e coperti di nero
mi trascino perduto nei vicoli a maledire una terra straniera
E i giorni son secoli aspettando di poter tornare
di nuovo la fine del mondo cullato dal canto del mare.
STRUM: re sol si- re sol la (x2)
re sol si- re sol la re
Il Testo della canzone di:
Canzone Dalla Fine Del Mondo – Modena City Ramblers
Ho sognato che il vento dell'ovest mi prendeva leggero per mano Mi posava alla fine del mondo tra isole e terre lontane Camminavo al tuo fianco sul molo guardavamo le barche passare Mi cantavi una musica dolce più dolce del canto del mare
L'orchestra suonava "The blackbird" nel bar sulla strada del porto I pescatori gridavano forte fra il vino, la birra e le carte Raccontavi le storie di viaggi, di strade, di amici caduti Di amori incontrati lontano e di amori che il tempo ha perduto
E i giorni correvano e il tempo nel sogno volava Stringevo la donna delle isole, ballavamo leggeri nell'aria E i giorni passavano e l'oceano li stava a cullare E il vento alla fine del mondo portava un canto del mare Seduti fra pietre e brughiere guardavamo i gabbiani volare Raccontavi la storia del bimbo che un giorno scappò con le fate Ma il vento dell'ovest chamava ed il cielo d'Irlanda svaniva Mi svegliai in una stanza deserta ubriaco mentre il sogno finiva
E i giorni che passano sono lunghi e coperti di nero Mi trascino perduto nei vicoli a maledire una terra straniera E i giorni son secoli aspettando di poter tornare Di nuovo la fine del mondo cullato dal canto del mare
Ecco una serie di risorse utili per Modena City Ramblers in costante aggiornamento
Madonna quanto sei orgoglioso e invece non sei mai geloso lo sai che a me mi basta poco stai con me ti faccio fare sempre tardi e poi sono così nervosa però lo sai sono sincera stai con me vuoi farlo adesso ma sì lo sai mi piace così io so già quello che vuoi mi piace come lo fai vuoi fare un figlio ma dai eternamente solo noi per vincere l’amore uccidiamo l’abitudine mi ami o no? una parola non può bastare per dire quanto grande mi fai che cosa ti manca? giuro ti sazierò se stiamo insieme, forse funzionerà non dire ti l’avevo detto lo sai che io non lo sopporto chi è che stai guardando adesso? stai con me e poi per me fa sempre freddo e invece tu ci hai sempre caldo però sai essere grandioso stai con me è magica questa emozione che ho in gola adesso che stai davanti a me cupido è caduto proprio sopra di noi nessuno è perfetto, e mai lo sarà
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Peppe Barra: Cumpà,mannaggia zieta! m’he sentuto? Tre ore ca te cerco maccarone! Appriesso a me,cu ‘a mano ‘into cazone : me tasto e nun te trovo. Addò sì gghiuto?
Umberto Bellissimo: Piglia ‘na fune,avimma stà attaccate comme a galline,anfino a che turnammo. S’è fatto notte,sona,accumminciammo, pecchè se sona sempe ‘e ‘sti gghiurnate.
Peppe Barra: A li serate simme chiammate ‘mmieza li strate accaparrate.
Umberto Bellissimo: Scioscia zampogna piede e melogna. Meh,a ogna a ogna ca nè vriogna.
Peppe Barra: Levate ‘a anante nun me dà schiante. Fatte cchiù annanze, falle pe’ Sante ‘Sta ‘Mmaculata ca sta appicciata vò ‘na sunata, ce ‘avimma fà!
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O vojantri bersajeri che c’avete la gamba bbona fate presto a Venì a Roma, a portacce la libbertà.
Bersajeri avanti! Prima Vittorio, poi Garibardi, bersajeri indietro, verso San Pietro s’ha da marcià.
Oh vojantri bersajeri che venite da Palermo, Pio IX sta all’inferno co le gambe pell’insù.
Bersajeri avanti! Co Garibbardi, co’ Garibbardi, bersajeri indietro, verso San Pietro bisogna annà.
O vojantri bersajeri che venite dar Piemonte, lo portate scritto in fronte che ce date la libbertà.
Bersajeri avanti! Prima Vittorio, poi Garibbardi, bersajeri indietro, verso San Pietro s’ha da marcià.
La battuta de Porta Pia l’hanno vinta li bersajeri, quelli boja de li stranieri li volemo fucilà.
Oh vojantri bersajeri quanno entravio a Porta Pia, li zuavi scapporno via co la cacca a li carzon.
Bersajeri avanti! Prima Vittorio, poi Garibbardi, bersajeri indietro, verso San Pietro dovemo annà.
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Il Testo della canzone di:
Canzone Dei Dodici Mesi – Francesco Guccini
Viene Gennaio, silenzioso e lieve, un fiume addormentato Fra le cui rive giace come neve il mio corpo malato, il mio corpo malato... Sono distese, lungo la pianura, bianche file di campi Son come amanti dopo l'avventura, neri alberi stanchi, neri alberi stanchi...
Viene Febbraio e il mondo è a capo chino, ma nei convitti e in piazza Lascia i dolori e vesti da Arlecchino, il carnevale impazza, il carnevale impazza... L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore appare la speranza Nei primi giorni di malato sole. la primavera danza, la primavera danza...
Cantando, Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo Porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo... Riempi il bicchiere e con l'inverno butta la penitenza vana L'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana...
O giorni, o mesi che andate sempre via Sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare
Con giorni lunghi, al sonno dedicati, il dolce Aprile viene Quali segreti scoprì in te il poeta che ti chiamò crudele, che ti chiamò crudele... Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi dopo fatto l'amore Come la terra dorme nella notte dopo un giorno di sole, dopo un giorno di sole...
Ben venga Maggio e il gonfalone amico, ben venga primavera Il nuovo amore getti via l'antico nell'ombra della sera, nell'ombra della sera... Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore Mentre la canto con la mia chitarra brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore...
Giugno, che sei maturità dell'anno, di te ringrazio Dio In un tuo giorno, sotto al sole caldo, ci sono nato io, ci sono nato io... E con le messi che hai fra le tue mani ci porti il tuo tesoro Con le tue spighe doni all'uomo il pane, alle femmine l'oro, alle femmine l'oro...
O giorni, o mesi che andate sempre via Sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
Con giorni lunghi, di colori chiari, ecco Luglio, il leone Riposa, bevi e il mondo attorno appare come in una visione, come in una visione... Non si lavora, Agosto, nelle stanche tue lunghe, oziose ore Mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore...
Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull'età Dopo l'estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità... Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità Come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità...
Non so se tutti hanno capito, Ottobre, la tua grande bellezza Nei tini, grassi come pance piene, prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza... Lungo i miei monti, come uccelli tristi fuggono nubi pazze Lungo i miei monti, colorati in rame, fumano nubi basse, fumano nubi basse...
O giorni, o mesi che andate sempre via Sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
Cala Novembre e le inquietanti nebbie, gravi, coprono gli orti Lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti... Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada Te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada...
E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte Lungo i tuoi giorni, con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte... Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre Ma nei tuoi giorni, dai profeti detti, nasce Cristo, la tigre, nasce Cristo, la tigre...
O giorni, o mesi che andate sempre via Sempre simile a voi è questa vita mia Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale La mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Che non sai mai giocare, che non sai mai giocare Che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Testo di Dario Fo Dallo spettacolo “La passeggiata della domenica”
A parte i padri cappuccini i padri salesiani, paolini e consolari c’è il padre della patria c’è il padre della chimica c’è il padre dell’atomica, i suoi figli sono tutti a Hiroshima. C’è pieno di padri c’è il padre dell’automobile c’è il padre metalconcimi idrocarburi e derivati tuo buon padre è il presidente associato motoroil idrocarburi e derivati.
Associati i sette padri che son poi sette sorelle nel cartello come madyson-catini di due padri ce n’è uno solo associati per la pelle per la tua felicità.
C’è pieno di padri c’è pieno di padri c’è il padre dello stato che è pur anche il tuo tutore c’è il tutore della legge e della viabilità ci son padri comunali regionali nazionali ci son poi i confederati in blocco ed anche in tre.
Tutti pensano e han cura di te tutti pensano e han cura di te. Pur essendo nel blocco N.A.T.O. sei sfortunato di non essere nato nel paese dove vige il matriarcato.
Là c’è un padre presidente là c’è un padre presidente che manda quei suoi figli che a scuola sono insufficienti per renderli efficienti a crepare nel Vietnam. C’è pieno di padri.
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Quasi una volta al dì, ah! ah! ah! ah! Ci fan l’elettrochoc, ah! ah! ah! ah! Perché siam psicopatici, ah! ah! ah! ah! Fra l’altro siam neurotici, ah! ah! ah! ah! E in quanto endocefalici, ah! ah! ah! ah! Siam fuor dalla società, ah! ah! ah! ah! Ma alle ultime elezioni le suore del convento ci fecero votare, votar con la crocetta, tenendoci la mano, cantandoci una storia, e tutto per la gloria di questa civiltà, ah! ah! ah! ah! e grazie al noto metodo, ah! ah! ah! ah! del condizionamento, ah! ah! ah! ah! in uso nel convento, ah! ah! ah! ah! or più normali siam, ah! ah! ah! ah! siam sempre psicopatici, tarati endocefalici, ma del pensar corrente le norme conosciam: che saggio è chi desidera le cose come stanno, che è pazzo chi si lagna del poco che non ha. ah! ah! ah! ah! se vuoi sfogare i nervi, racconta barzellette sul tal ministro piccolo, su i preti e le donnette, di’ pur che tutto costa, che ci son troppe tasse, però stai buono schiscio, non pensar di scioperar, perché se vuoi l’aumento, ah! ah! ah! ah! tu fai mortal peccato, ah! ah! ah! ah! fai piangere lo stato, ah! ah! ah! ah! fai piangere il papà, ah! ah! ah! ah! tu fai piangere il papà, che ci fa lavorare, che manda i soldi in Svizzera e tasse non ne paga, finanzia ditte all’estero, ma per il nostro bene, e quindi ci conviene non starci a lamentar. Siam sempre neuropsicopatici, ah! ah! ah! ah! Noi siam tarati psichici, ah! ah! ah! ah! Perciò noi siam contenti, ah! ah! ah! ah! Di quel che non abbiamo, ah! ah! ah! ah! Perché vogliam rimangano, ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah! ah!.
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Emmu vintu a battaglia emmu vintu a de ferrari i fascisti e i se cumpari han piggiou de priuné
vegnì a quattru a quattru sci ben che ghei u baccu vegnì a ottu a ottu sci ben che ghei u scioppu
semmu du meu purtemmu a maggia russa guai chi ne tucca u pigemmu a priunè.
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Quando un cavallo è troppo focoso cos’è che gli fanno? Lo bendano lo rinchiudono in un recinto lo fanno correre sempre in giro, sempre in giro sulla sabbia e lui crede di star correndo chissà dove lui ci crede di essere scappato chissà dove e invece è sempre lì, rinchiuso, bendato, fregato finché non è sfiancato. Tanti sono i cavalli, di bende il padrone ne ha tante corri corri e hai la schiuma, corri fino ad azzopparti è sulla sabbia che tu corri, ma ti dicono che è erba mangi sterco e ti dicono che è fieno monti tutto eccitato una bella cavalla bianca e invece è una cavalla di legno con un sacco di gomma per non sprecare il seme che il tuo padrone venderà molto caro agli allevatori e quando ti calmerai e avrai passato l’età della monta finalmente uscirai dal recinto e sarà lungo il viaggio sul carro merci del treno ma sarà rapida la morte al macello sarai un cavallo da mille al chilo. E anche noi ci vorrebbe metter nel recinto di bende il padrone ne ha tante anche noi operai ci vorrebbe metter nel recinto.
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Accordi
sol do re
sol do re
sol do
Lei non ha interessi per me
re sol
(insomma non ne vuole un cazzo)
do
il mio parlare la lascia perplessa
re sol
(dice che faccio discorsi del cazzo)
Non mi darà mai il suo amore
(col cazzo che me la da)
Lei è una persona riservata
(si fa i cazzi suoi)
(e mai il mio)
sol re
quale operazione sta eseguendo?
la- sol
(oh, ma che cazzo fai?)
la- miin
quale luogo si sta recando?
re
(Aoh! Ma dove cazzo vai?!!)
do re
Fallo, nerchia, minchia, fava,
sol do
organo, randello,
re
membro, pene, mazza, canna,
sol do
verga, e uccello.
re sol do
Sventrapapere, spaventapassere.
re
Siamo peggio di Cicciolina
sol re
L'abbiamo in bocca da sera a mattina
(sai sono ancora vergine)
Mi riesce difficile crederlo
(Eh si sto cazzo!)
Non l'avrei davvero mai detto
(Alla faccia del cazzo)
La risposta era scontata
(E allora grazie al cazzo)
Sono stupito accidenti per Bacco
(Oh cazzo! Oh cazzo! Oh cazzo!)
do re
Fallo, nerchia, minchia, fava,
sol do
organo, randello,
re
membro, pene, mazza, canna,
sol do
verga, e uccello.
re sol do
Sventrapapere, spaventapassere.
re
Siamo peggio di Cicciolina
sol re
L'abbiamo in bocca da sera a mattina
La sua antipatia mi induce a vedere
la sua scatola cranica di forma fallica
(Ah testa di cazzo!)
I
l lavoro svolto male
(È fatto alla cazzo di cane)
La faccenda si è complicata
(Allora sono cazzi amari)
Potrebbe smettere di disturbarmi
(Vattene cagacazzo)
La pazienza mi ha frantumato
(Ingessami il cazzo che me l'hai rotto!)
do re
Fallo, nerchia, minchia, fava,
sol do
organo, randello,
re
membro, pene, mazza, canna,
sol do
verga, e uccello.
re sol do
Sventrapapere, spaventapassere.
re
Siamo peggio di Cicciolina
sol re
L'abbiamo in bocca da sera a mattina
Se questo Cd non lo compra nessuno
è fatto per l'anima del cazzo!
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Il faraone attraversa il deserto sul suo cocchio, ma chi gli ha costruito le ruote chi gliele ha inventate è un povero fabbro dell’Eufrate. I sapienti delle piramidi hanno costruito la tomba di Cheophe col piano inclinato dai contadini del Tigri l’hanno copiato. Archimede ha fatto conoscere la vite per pompare l’acqua a noi contadini del Nilo l’aveva rubata. I sacerdoti del faraone guardano la luna e le stelle per sapere del destino del loro padrone. Noi contadini da sempre guardiamo stelle e luna per sapere quando piantare quando raccogliere il grano. Tutto il raccolto per il nostro padrone. Quando noi che abbiamo dato tutto – e non volevamo darlo in regalo – capiremo che siamo tutto: ruota, vite d’Archimede grano e piramide. Quando lo capiremo basterà che apriamo le braccia tutti insieme e il faraone e i suoi sacerdoti moriranno di spavento.
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Il buongiorno brava gente questo organetto vi da se in cambio un tozzo di pane mi date allora Iddio di certo vi benedirà
Io che avevo padre e madre e sorelline ben tre sono rimasto da solo e dove son finiti inutile chiederlo a me
Io canto sull’organetto quello che ognuno ben sa non serve fingere ancora perché tra poco tutti in cenere si finirà
E la fame ci tormenta i morti sono tra noi presto di tutti gli ebrei vivrà solo il ricordo ormai lo sapete anche voi
Mentre suono l’organetto in cenere sono di già finiti di noi altri mille Treblinka è là che aspetta e tutti a morirvi si andrà
Che sprofondi questo ghetto la spada occorre impugnar meglio morir per la strada piuttosto che a Treblinka andar come stracci a bruciar
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C’è una casetta alpina dove siamo noi partigiani Combattiamo con ardore per l’Italia dell’indomani E il mitra par che dica ognor scacciamo tutti i traditor Fascisti e nazisti lor che ci han traditi nell’onor
Tutti abbiamo una casa familiare che è pur lontano Ove attende e prega ognor la nostra mamma che tanto amiamo Ma noi sulle montagne stiam e con coraggio combattiam Non per cercar comodità ma per la sola libertà
Giuriam fede di combatter per la patria fino alla fine E i nemici dell’Italia scacceremo oltre il confine E tanto tanto correran coi piedi ed anche colle man Alfin liberi sarem e in pace a casa tornerem
I fascisti e i nazisti salutiamo con condoglianze Scenderemo coi ribelli per finire le loro danze A morte a morte i traditor che ci hanno offesi nell’onor Evviva evviva i partigian evviva evviva la libertà
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Sono morti i tuoi occhi dopo la battaglia sono morti con l’ultimo uragano è l’istinto d’animale la paura fatta pietra
fuggi fuggi e non voltarti indietro corri forte amico e non voltarti indietro
Sei rimasto per anni sulla montagna a vedere i vecchicieli insaguinare hai spezzato le ginocchia hai forato le tue mani
fuggi fuggi e non voltarti indietro corri forte amico e non voltarti indietro
Hai sparato contro le aquile troppo alte hai sparato agli antichi cavalieri ti piaceva la neve hai ferito le farfalle
fuggi fuggi e non voltarti indietro corri forte amico e non voltarti indietro
Hai sparato nel cielo contro di te impazzivi giocando con i passeri hai sparato al tuo buio hai ferito le montagne
fuggi fuggi e non voltarti indietro corri forte amico e non voltarti indietro
Sei strisciato per strade polverose inseguendo la musica degli zingari hai trovato le lenti hai scoperto la tua luna
fuggi fuggi e non voltarti indietro corri forte amico e non voltarti indietro
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Il Testo della canzone di:
CANZONE DEL MARE – MARIKA SOCIONOVO
Siamo figli di questo tempo
Questo tempo che ha pretese
Siamo figli di questo vento
Che ha messo in conto le sue spese
Siamo figli di questa terra
Che non scende a compromessi
Siamo soli che più soli
Siamo quelli più dispersi
Ci perdiamo nelle lacrime
Confusi nell'orgoglio
Curiosi di sapere
Vedo il fiume
Dentro un sogno
Che va alla ricerca del mare
Ho bisogno di quelle scuse
Dove potrei anche nuotare
Inventando dei passi
Quando il sole va via
Va via
Va via
Va Via
Siamo figli di questo cielo
Con le nuvole nascoste
Siamo figli di questi amori
Con le storie mai risolte
Siamo eroi del passato
Ci perdiamo nelle lacrime
Confuse dall'orgoglio
Curiosi di sapere
Vedo il fiume
Dentro un sogno
Che va alla ricerca del mare
Ho bisogno di quelle scuse
Dove potrei anche nuotare
Inventando dei passi
Quando il sole va via
Va via
Va via
Va Via
Vedo il fiume
Dentro un sogno
Che va alla ricerca del mare
Ho bisogno di quelle scuse
Dove potrei anche nuotare
Inventando dei passi
Quando il sole va via
Va via
Va via
Va Via
Ecco una serie di risorse utili per MARIKA SOCIONOVO in costante aggiornamento
Canzone del mio cuore appassionato Che cantavi per lei tutte le pene
Falle sentir quel canto appassionato La fiamma che le brucia nelle vene Dille che per lei soltanto Io smanio soffro e canto
Nell’aria dolce e tenera….. Insieme col profumo d’ogni fiore Sboccia una nota limpida È l’eco del mio cuore E dice quella voce d’incantesimo Amor amor amore…..
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Il Testo della canzone di:
Canzone del monacello – Nuova Compagnia Di Canto Popolare
- Figlia figlia jesce e abballa - - Patre patre nun pozzo asci' - - Figlia figlia pecché pecché? - - Jé nun pozzo accumpare' - - Figlia figlia e che te manca Figlia figlia e che te manca? - - A mme me mancano li cazette - - E ghiette 'o monaco e accumparette E li cazette lle facette - - Figlia figlia jesce e abballa - - Patre patre nun pozzo asci' - - Figlia figlia pecché pecché? - - Jé nun pozzo accumpare' - - Figlia figlia e che te manca Figlia figlia e che te manca? - - A mme me mancano li ricchine - - E ghiette 'o monaco malandrino E lle 'nfilaie li ricchine - - Figlia figlia jesce e abballa - - Patre patre nun pozzo asci' - - Figlia figlia pecché pecché? - - Jé nun pozzo accumpare' - - Figlia figlia e che te manca Figlia figlia e che te manca? - - A mme me mancano li scarpette - - E ghiette 'o monaco e accumparette E li scarpette lle facette - - Figlia figlia jesce e abballa Jesce e abballa ca pare bella L'anno passato ire zetella Mò si ffresca pe' mmareta' Pigliatille chisti cunfiette 'o muccaturo pe' ddinto lietto 'o muccaturo lle pare scuro 'a senga e 'o monaco rinto muro 'a mamma 'o caccia 'nu pere annuro 'a principessa e 'a pettenessa 'a peresina e 'o mantesino 'a suttanina e 'o principino E co papuscio e 'o pere le struscia E 'o pato che ttene 'o tene muscio! -
Ecco una serie di risorse utili per Nuova Compagnia Di Canto Popolare in costante aggiornamento
Il lunedì poi è il giorno di san Crispino mi piace bere il vino non voglio lavorar larallallà lallà Il lunedì poi è il giorno di san Crispino mi piace bere il vino non voglio lavorar
Il martedì poi è il giorno seguente non voglio fare niente non voglio lavorar larallallà lallà
Il mercoledì poi mi casca giù il martello e giusto per quello non voglio lavorar larallallà lallà
Il giovedì poi l’è fiera a Bussolengo io vado a ramengo non voglio lavorar larallallà lallà
Il venerdì poi l’è giorno di dolore l’è morto il Signore non voglio lavorar larallallà lallà
Il sabato poi l’è giorno di paga per mal che la vaga non voglio lavorar larallallà lallà
Ma viene la domenica mi tiro sul cantone aspetto il padrone che venga a ripagar larallallà lallà
Arriva il padrone l’è tutto arrabbiato va via vigliacco va via di qua larallallà lallà
Io son della ligera e poco me ne importa che vaga in su l’ostia la fabbrica e il padron larallallà lallà
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“Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi solo i sogni che non fanno svegliare”.
“Sì. Vostro Onore, ma li voglio più grandi.”
“C’è lì un posto, lo ha lasciato tuo padre. Non dovrai che restare sul ponte e guardare le altre navi passare le più piccole dirigile al fiume e più grandi sanno già dove andare.”
Così son diventato mio padre ucciso in un sogno precedente il tribunale mi ha dato fiducia assoluzione e delitto lo stesso movente.
E ora Berto, figlio della Lavandaia, compagno di scuola, preferisce imparare a contare sulle antenne dei grilli non usa mai bolle di sapone per giocare; seppelliva sua madre in un cimitero di lavatrici avvolta in un lenzuolo quasi come gli eroi; si fermò un attimo per suggerire a Dio di continuare a farsi i fatti suoi e scappò via con la paura di arrugginire il giornale di ieri lo dà morto arrugginito, i becchini ne raccolgono spesso fra la gente che si lascia piovere addosso.
Ho investito il denaro e gli affetti banca e famiglia danno rendite sicure, con mia moglie si discute l’amore ci sono distanze, non ci sono paure, ma ogni notte lei mi si arrende più tardi vengono uomini, ce n’è uno più magro, ha una valigia e due passaporti, lei ha gli occhi di una donna che pago.
Commissario io ti pago per questo, lei ha gli occhi di una donna che è mia, l’uomo magro ha le mani occupate, una valigia di ciondoli, un foglio di via.
Non ha più la faccia del suo primo hashish è il mio ultimo figlio, il meno voluto, ha pochi stracci dove inciampare non gli importa d’alzarsi, neppure quando è caduto: e i miei alibi prendono fuoco il Guttuso ancora da autenticare adesso le fiamme mi avvolgono il letto questi i sogni che non fanno svegliare.
Vostro Onore, sei un figlio di troia, mi sveglio ancora e mi sveglio sudato, ora aspettami fuori dal sogno ci vedremo davvero, io ricomincio da capo.
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Accordi
la- do sol la- la- do sol la-
la- fa re- sol7 do la- fa mi-la- do sol fa la-
la- do
vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi
sol la-
solo i sogni che non fanno svegliare
do
si vostro onore ma li voglio più grandi
sol la-
c'è liì un posto lo ha lasciato tuo padre
fa sol do
non dovrai che restare sul ponte e guardare le navi passare
la- fa
le più piccole dirigile al fiume
mi- la-
le più grandi sanno già dove andare
do sol
così son diventato mio padre
fa la- do sol
ucciso in un sogno precedente il tribunale mi ha dato fiducia
la- mi- la- sol do fa do sol
assoluzione e delitto lo stesso movente
la- do
e ora berto figlio della lavandaia
sol la-
compagno di scuola preferisce imparare
do
a contare sulle antenne dei grilli
sol la-
non usa mai bolle di sapone per giocare
fa
seppelliva sua madre in un cimitero di lavatrici
sol do
avvolta in un lenzuolo quasi come gli eroi
la- fa
si fermò un attimo per suggerire a Dio
mi- la-
di continuare a farsi i fatti suoi
do sol
e scappò via con la paura di arrugginire
fa la-
il giornale di ieri lo da morto arrugginito
do sol
i becchini ne raccolgono spesso
la- mi- la- sol do fa do sol
fra la gente che si lascia piovere addosso
la- do
ho investito il denaro e gli affetti
sol la-
banca e famiglia danno rendite sicure
do
con mia moglie si discute l'amore
sol la-
ci sono distanze non ci sono paure
fa
ma ogni notte lei si arrende più tardi
sol do
vengono uomini c'è n'è uno più magro
la- fa
ha una valigia e due passaporti
mi- la-
lei ha gli occhi di una donna che pago
do sol
commissario io ti pago per questo
fa la-
lei ha gli occhi di una donna che è mia
do sol
l'uomo magro ha le mani occupate
la- mi- la- sol do fa do sol
una valigia di ciondoli un foglio di via
la- do
non ha più la faccia del suo primo hascish
sol la-
è il mio ultimo figlio il meno voluto
do
ha pochi stracci dove inciampare
sol la-
non gli importa di alzarsi neppure quando è caduto
fa
e i miei alibi prendono fuoco
sol do
il Guttuso ancora da autenticare
la- fa
adesso le fiamme mi avvolgono il letto
mi- la-
questi sogni che non fanno svegliare
do sol
vostro onore sei un figlio di troia
fa la-
mi sveglio ancora e mi sveglio sudato
do sol
ora aspettami fuori dal sogno
la- mi- la-
ci vedremo davvero io ricomincio da capo
Guardammo int’a nu pertuso che grande felicità! Aggio truvato annascuso nu panaro chine ‘e magnà! ‘Nce’ è vino, ‘nc’è presutto purpette in quantità ce sta nu’ dorce c’a frutta , ricotta e mmiezo babà; nu piatto ‘e maccarune ‘na scella e baccalà! Sta roba ‘un ‘a dongo a nisciuno! sul ‘io me l’aggi’a magnà!
Lengua preparate, sono sta musica, panza spalancate pe’ fa capì Sta fella ‘e tortano,’stu piezze ‘e locena, ‘sta meza provola, comme dich’i! Si siente ‘o fecato ca tene ‘arteteca e ca se fricceca se vo addurmì ‘a rint’a mmummera d’o vino e Proceta fatte ‘na veppeta pe’ digerì! Pecchè si capita ca’ rint’o stommaco tutte sti cose tu puo fa trasì Miette pure a bordo o carico, nun fa ‘l chichiaro, nun fa ‘o sufistico, o si no rimane fracete int’a ‘na clinica vaje ‘a murì!
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Ricordi mamma quando ti lasciai, tremavala tua mano nel saluto, forse credevi rivedermi mai, e invece vedi, mamma, son venuto. Ho combattuto là sopra quel monte, coi miei compagni e tanti ne morì, ma per la patria e con il sole in fronte, credimi, bello era morir così.
E m’era tetto il ciel con tutte le sue stelle, e m’era amico il gel, amico per la pelle. Ma quei nostri cuor spuntava sempre il sol al grido dell’amor, la patria è che lo vuol.
E tante volte in una quieta sera vedeva il cuor lontano il casolare ma sempre fra quei boschi han sventolato alti nel sole liberi i colori di questa terra, perchè mai piegato giacque per lei l’amor dei nostri cuori
E m’era tetto il ciel…
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Vurria addeventare pesce d’oro dinta lu mare me jesse a menare.
Venesse ‘o piscatore e me piscasse dinta ‘na chianelluccia me mettesse.
Venesse ‘a nenna mia e me cumprasse dinta la tielluccia me friesse.
Nun me ne m’porta ca poi me mangiasse basta ca ‘ncoppa ‘o core me tenesse.
Me voglio fà ‘na casa ‘mmiezo ‘o mare fravecata de penne de pavone.
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per entrare in casa mia non buttare i piedi a caso
sta composto nel tuo posto
non mangiare con le mani
e non dire parolacce
come fanno i ragazzacci
A-a Aladino a-a attenzione
atciiii
salute!
grazie
prego
atciiii
salute
salute
salute
atciiii.
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Lascierà il confine l’inverno, e se ne andrà, canterà l’uccello che ieri non cantò… ma scosceso è il monte ed io so che i fiori suoi non mi cederà. Frutti porterà questo ampio melo, frutti verdi e rossi che non coglierò… per un’altra terra io camminerò, là l’autunno mi ritroverà.
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Il Testo della canzone di:
Canzone del rimpianto – Angelo Branduardi
Lascierà il confine L'inverno, e se ne andrà Canterà l'uccello Che ieri non cantò... Ma scosceso è il monte Ed io so che i fiori suoi Non mi cederà Frutti porterà Questo ampio melo Frutti verdi e rossi Che non coglierò... Per un'altra terra Io camminerò, là l'autunno Mi ritroverà
Ecco una serie di risorse utili per Angelo Branduardi in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Del Ritorno – Lalli
Quando l'alba aprirà le braccia Al tuo ritorno Scavato nel sole da gocce splendenti Racchiuderai il dolore Racconterai sorprese E le canzoni Con le ali ancora bagnate Di farfalle appena nate Voleranno Socchiuderanno al vento e al cielo Le ombre della terra Come un fiore Come un fiore Che non vedrai mai appassire
Il caffè riaprirà la porta Al tuo sorriso Rimasto com'era di polvere chiara Asciugherai parole Sussurrerai le offese E le tue canzoni Prima schiacciate in un bicchiere Voleranno leggere Sul tuo viso Socchiuderai le labbra al cielo E il cielo sulla terra Come un fiore Come un fiore Che non vedrai mai appassire
Ecco una serie di risorse utili per Lalli in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Del Ritorno – Premiata Forneria Marconi
Stasera ho l'anima in strada E certo un rifugio non c'è Per chi sta inseguendo un miraggio Ed è fuori di se
Stasera il mio cuore ha capito Che questa mia malinconia È un cane che annusa le cose Per trovare la via
C'è sempre un ritorno negli occhi di Chi se ne va Persino gli uccelli Hanno regole di gravità Stringiti a me dovunque sei Io sono con te
Terra all'orizonte Ora che il cuore lo sa Terra all'orizzonte Quanto mare c'é tra di noi
E corrono alberi e case L'odore di un posto più mio Adesso che tornano insieme L'approdo e l'addio
Terra all'orizzonte Ora che il cuore lo sa Ora che quello che cerca È tutto quello che ha Ora che il mundo si ferma E respira con noi Stringiti a me Non finirò Non finirai
Terra all'orizzonte Ora che il cuore lo sa Terra all'orizzonte Quanto mare c'é tra di noi Terra all'orizzonte Ora che il cuore lo sa Terra all'orizzonte...
... quanto mare c'é
Ecco una serie di risorse utili per Premiata Forneria Marconi in costante aggiornamento
Saluteremo dalla nostra finestra il tempo che passa e se passando ci riconoscerà anche il tempo perduto anche il tempo sbagliato ci risponderà Saluteremo dalla nostra finestra e non sarà una canzone che tutto il tempo finito ci ritornerà ma saranno gli occhi questi nostri occhi senza più parole e un altro tempo sarà
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Il Testo della canzone di:
Canzone Del Tempo Che Passa – Gianmaria Testa
Saluteremo dalla nostra finestra Il tempo che passa E se passando ci riconoscerà Anche il tempo perduto Anche il tempo sbagliato Ci risponderà Saluteremo dalla nostra finestra E non sarà una canzone Che tutto il tempo finito ci ritornerà Ma saranno gli occhi Questi nostri occhi senza più parole E un altro tempo sarà
Ecco una serie di risorse utili per Gianmaria Testa in costante aggiornamento
Stamattina fasso el toco e chissà che la sorte gira se lavoro par ancùo no ‘ndarò a culo nùo.
E la ciave gira gira èco el toco che ‘l scominsia fino a sento el xe rivà e mi fora el m’ha lassà
Me vien rabia, me vien bile tornar casa sfortunà par ancùo man in scarsèla e no se impenisse la scuèla
Doman torno a fare ‘l toco perché son occasional anca fusse col piastrin qua al porto xe un casin
Tonelate de lavoro finché la sorte ne rancura pò co’ manca da magnar sarà tempo de robàr
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Il Testo della canzone di:
Canzone dell'affitto – The André
L'ultima volta che ho visto Michele, ha detto: "Là dove muore il sole ci rivedremo Passassero degli anni Dovessimo affrontare mille affanni." Ed ora che il sole è alle mie spalle Quasi non sto più nella pelle
Michele arriva domani per colazione Con uno strano mezzo di locomozione Senza volante, senza ruote Michele arriva con le tasche vuote
È venuto col barcone È venuto col barcone
Sono andato a prenderlo a Lampedusa Aveva la pelle tutta contusa Mi ha detto: ".. per il troppo far l’amore Dovresti vedere com'è ridotto il cuore..." L'ho accompagnato per la via E, arrivati a casa mia Gli ho mostrato il suo letto Ci si è gettato a capofitto Poi mi ha chiesto per questo bell’ambiente: "Quanto paghi?" Gli ho detto: "Niente."
Io non pago l'affitto Io non pago l'affitto
La mattina dopo, sul menù C'eran tagliatelle col ragù E senza nessuna pretesa Siamo andati a far la spesa "Con che pagheremo?", mi chiese Risposi: "Coi soldi per le spese." "Ma dove prendi tutto questo denaro: Fai l'operaio, il cuoco, il bar?" "Me li danno per star fermo, mi copron d'oro Basta che non lavoro."
Io non faccio l'operaio Io non faccio l'operaio No, non faccio l’operaio Io non fa...
Michele bevve vino e mangiò gnocchi Brindando al Paese dei Balocchi Io mangiai pasta con il tonno Lui rideva: "Dev’essere un sogno!"
E un sogno lo era per davvero Ci risvegliammo sotto un cielo nero Su una barca senza remi e senza bagno Che cigolava sul mar Mediterraneo
Nella notte una dozzina ne era morta Di chi fosse il sogno, poco importa
Eya, Wi-fi... Ollelè, olleleya! Non pago affitto...
Ecco una serie di risorse utili per The André in costante aggiornamento
Nella terra radici profonde un bel tronco robusto che sale una testa foltissima e grande che ripara dall’acqua e dal sole Un albero è un amico se soffre muore e dopo non c’è più e allora penso e dico un po’ l’aiuto io e un po’ l’aiuti tu E ci stanno farfalle e formiche gli scoiattoli vanno su e giù qui ci fanno la casa gli uccelli e puoi farcela forse anche tu Un albero è un amico se soffre muore e dopo non c’è più e allora penso e dico un po’ l’aiuto io e un po’ lo aiuti tu
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In un mondo di maschere, dove sembra impossibile riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l’uomo Il dolore, la falsità, la violenza, l’avidità, sono mostri d’abbattere, noi però non siamo soli. Canta con noi, batti le mani, alzale in alto, muovile al ritmo del canto, stringi la mano del tuo vicino, e scoprirai che è meno duro il cammino così. Ci hai promesso il tuo Spirito, lo sentiamo in mezzo a noi, e perciò possiam credere che ogni cosa può cambiare, non possiamo più assistere, impotenti ed attoniti, perchè siam responsabili della vita intorno a noi, Canta con noi, batti le mani, alzale in alto muovile al ritmo del canto, stringi la mano del tuo vicino, e scoprirai che è meno duro il cammino cosi. è meno duro il cammino cosi.
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Il Testo della canzone di:
Canzone Dell'amore Perduto – Fabrizio De André
Ricordi sbocciavan le viole Con le nostre parole "Non ci lasceremo mai, mai e poi mai" Vorrei dirti ora le stesse cose Ma come fan presto, amore, ad appassire le rose Così per noi L'amore che strappa i capelli è perduto ormai Non resta che qualche svogliata carezza E un po' di tenerezza E quando ti troverai in mano Quei fiori appassiti al sole Di un aprile ormai lontano Li rimpiangerai Ma sarà la prima che incontri per strada Che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato Per un amore nuovo E sarà la prima che incontri per strada Che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato Per un amore nuovo
Ecco una serie di risorse utili per Fabrizio De André in costante aggiornamento
L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme non è il conforto di un normale voler bene l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
L’appartenenza non è un insieme casuale di persone non è il consenso a un’apparente aggregazione l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
Uomini uomini del mio passato che avete la misura del dovere e il senso collettivo dell’amore io non pretendo di sembrarvi amico mi piace immaginare la forza di un culto così antico e questa strada non sarebbe disperata se in ogni uomo ci fosse un po’ della mia vita ma piano piano il mio destino é andare sempre più verso me stesso e non trovar nessuno.
L’appartenenza non è lo sforzo di un civile stare insieme non è il conforto di un normale voler bene l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
L’appartenenza è assai di più della salvezza personale è la speranza di ogni uomo che sta male e non gli basta esser civile. E’ quel vigore che si sente se fai parte di qualcosa che in sé travolge ogni egoismo personale con quell’aria più vitale che è davvero contagiosa.
Uomini uomini del mio presente non mi consola l’abitudine a questa mia forzata solitudine io non pretendo il mondo intero vorrei soltanto un luogo un posto più sincero dove magari un giorno molto presto io finalmente possa dire questo è il mio posto dove rinasca non so come e quando il senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo.
L’appartenenza non è un insieme casuale di persone non è il consenso a un’apparente aggregazione l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé.
L’appartenenza è un’esigenza che si avverte a poco a poco si fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopo è quella forza che prepara al grande salto decisivo che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti in cui ti senti ancora vivo.
Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.
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Il Testo della canzone di:
Canzone dell'assenza – Massimo Bubola
Fuori piove argento e neve C'è un silenzio lieve sopra i prati bianchi Corvi stanchi scrivono che tu mi manchi già
Sopra la vetrata gocce d'acqua Lente scivolano giù nel cuore C'è un segnale che mi dice che mi manchi già
Io che ho attraversato le tempeste dell'amore Mi ritrovo in poche ore a naufragar così
Giro nelle stanze Le tue essenze di ginepro e di lavanda La Provenza in dissolvenza mi ricorda che mi manchi già
Io che ho navigato nei deserti dell'amore Mi ritrovo qui perduto a chiedermi dov'è
Divergenza, l'irruenza Penitenza, la partenza La cadenza, la tua danza L'innocenza, la clemenza La distanza, sofferenza L'impazienza, l'esigenza La tua assenza, la tua assenza
Ecco una serie di risorse utili per Massimo Bubola in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone dell'Irlanda occidentale – Rein
Galway porto di mare E un libro di Herman Hesse Riso e un bicchiere di Thè Birra al molo se avrò due soldi
L'Irlanda è tutta qua fuori Che pascola nel blu Scende dalle sue valli Tra l'oceano e la brughiera
Ho messo le gambe nel cuore E le ho portate via Ai lati delle nazionali Le ho portate via E il vento andava più forte Le mani stringevano il cielo E tutto sembrava più vivo L'inganno diviso dal vero
Le lettere scritte sul molo Che mai leggerai Gli scogli, l'oceano, la terra E vecchi felici E il cielo era vasto oltre il monte E tutto poteva accadere Ed anche il dolore si arrese Di fronte al sorriso di Dio
Sul ciglio delle scogliere Scolpite a poesia Il senso più vero e immortale Di una nazione E niente potrà mai spiegare La forza di quelle pianure Il suono di certi violini Il mare che urlava negli occhi
Che perso ero perso nel fondo Dell'Irlanda occidentale E un viaggio non è mai spostarsi Ma è un atto d'amore Tra te e la terra che incontri Tra te e la tua parte migliore Figlia di quello che hai dentro Sposa della libertà
Ho messo le gambe nel cuore E l'ho portato via
Ecco una serie di risorse utili per Rein in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Dell'omino Di Peli – Mariposa
{Intro}
{Strofa 1} Lo trovi quasi sempre in omaggio Promozione da settembre a maggio Fidati Dentro il pacco famiglia Rivestito di ciniglia Piace a mamma e figlia Non è certo paccottiglia
{Rit} È l'omino di peli Senza peli sulla lingua È l’omino di peli Senza peli sulla lingua È l'omino di peli Con i peli così vizzi
{Instrumental}
{Strofa 2} Collezionane l'intera serie Quest’offerta non va mai in ferie Fidati È morbido e simpatico È il tuo amico carismatico Ha un bottone automatico Qualche volta è un po' lunatico
È l'omino di peli Senza peli sulla lingua È l'omino di peli Senza peli sulla lingua È l'omino di peli Con i peli così vizzi
{Instrumental}
{Strofa 3} Se lo premi lui si accende Chi più compra meno spende Fidati Rivela profezie Ti porta mercanzie Rilascia garanzie Piace pure alle tue zie Alle tue zie, alle tue zie {?}
{Instrumental}
{Rit} È l'omino di peli Senza peli sulla lingua È l'omino di peli Senza peli sulla lingua È l'omino di peli Con i peli così vizzi
Ecco una serie di risorse utili per Mariposa in costante aggiornamento
Anno 1943 L’otto settembre fu la data, l’armistizio fu firmato, mi credevo congedato e alla mamma ritornai.
Al giorno dopo fu fallito quel bel sogno lusinghiero, mi hanno fatto prigioniero e in Germania mi mandar.
Lunghi son quei tristi giorni di tristezza e patimenti, siam rivati a tanti stenti che in Italia tornerò.
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Il Testo della canzone di:
Canzone Della Bahia – Alberto Camerini
Guerrigliero nella jungla ero in esplorazione, quando seppi di un mistero che attirò la mia attenzione
C'è una incantatrice negra che abita in Bahia, si dice sia una strega, è ricercata dalla polizia Ha il potere dei misteri dell'Africa equatoriale e legge nei pensieri, ha una forza eccezionale
E conosce il ritmo magico del selvaggio Carnevale, ha il calore animale della forza tropicale Cerchi l'amore che tu non hai e che non trovi mai. Viene l'amore l'aspetterai, poi non ti basterà mai
Dopo un lungo viaggio, senza perdere coraggio, per le piste della jungla, per i suoi passaggi oscuri Riuscii ad arrivare stando sempre bene attento al mio orientamento, a non farmi divorare
La trovai in una cucina, cucinava bene il samba, fumava marijuana, roba verde brasiliana E mangiai il vatapà, ascoltai le sue canzoni, maxisce, candoblè e le sue divinazioni
Cerchi l'amore che tu non hai e che non trovi mai. Viene l'amore l' aspetterai, poi non ti basterà mai E lì sentii parlare di Macumba misteriosa, e delle dee del mare, della forza portentosa Del giardino profumato, del suo frutto proibito, lei disse "non lo toccare che ti potrai innamorare E se lo mangerai lei ti conquisterà e in cambio ti darà il sapore della libertà
Ma amico stai attento che ti pentirai" . Lei ballava come il vento e anch'io ci cascai Cerchi l'amore che tu non hai e che non trovi mai. Viene l'amore l' aspetterai, poi non ti basterà mai
E disse: "Voglio aiutarti se ti fermerai, posso spiegarti tutto se mi ascolterai" Dissi: "Mi vorrei fermare, ma mi dispiace devo andare, perché cerco uno strumento per dar forza al movimento
Una macchina volante con un amplificatore, con un buon altoparlante per sentirsi meglio amore Ti farà volare, ridere e saltare, sarà come un grande impianto per meglio ascoltare"
Cerchi l'amore che tu non hai e che non trovi mai. Viene l'amore l' aspetterai, poi non ti basterà mai C'era una popolazione che abbandonò la jungla su strane caravelle, dirette sulle stelle Forse fu per caso o per uno strano piano, ma sulla terra qui lasciarono questo mostro disumano
In pochi lo hanno visto, ma che c'è questo è certo, chi lo chiama rock' n ' roll, chi lo chiama cammino aperto Quando l'avrò trovato allora potrò tornare, mi sarò soddisfatto e avrò il tuo amore
Cerchi l'amore che tu non hai e che non trovi mai. Viene l'amore l'aspetterai, poi non ti basterà mai Io allora ringraziai, presi tutto e salutai, è da allora che la cerco e che non la trovo mai
Anzi se la incontrate o di lei qualcosa sapete, io sarò a voi grato se me lo scriverete Io non abito nel cielo né sulla grande scala, ma dove soffia il vento e c'è tanto movimento
Io non abito in paradiso né su una gran montagna, ma su una strada dritta, si chiama Via Della Cuccagna
Ecco una serie di risorse utili per Alberto Camerini in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Della Bambina Portoghese – Francesco Guccini
E poi e poi, gente viene qui e ti dice di sapere già ogni legge delle cose E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verità fatte di formule vuote... E tutti, sai, ti san dire come fare Quali leggi rispettare, quali regole osservare, qual è il vero vero... E poi e poi, tutti chiusi in tante celle, fanno a chi parla più forte Per non dir che stelle e morte fan paura...
Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese Non c'eran parole, rumori soltanto come voci sorprese Il mare soltanto e il suo primo bikini amaranto Le cose più belle e la gioia del caldo alla pelle...
Gli amici vicino sembravan sommersi dalla voce del mare... O sogni o visioni, qualcosa la prese e si mise a pensare Sentì che era un punto al limite di un continente Sentì che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte...
E in questo sentiva qualcosa di grande Che non riusciva a capire, che non poteva intuire Che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, quell'oceano infinito... Ma il caldo l'avvolse, si sentì svanire e si mise a dormire E fu solo del sole, come di mani future Restaron soltanto il mare e un bikini amaranto...
E poi e poi, se ti scopri a ricordare, ti accorgerai che non te ne importa niente E capirai che una sera o una stagione son come lampi, luci accese e dopo spente E capirai che la vera ambiguità è la vita che viviamo Il qualcosa che chiamiamo esser uomini... E poi e poi che quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere Ma il qualcosa che ti porti dentro Cioè vivere, vivere e poi, poi vivere E poi, poi vivere...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone della bambina portoghese – Nomadi
E poi e poi, gente viene qui e ti dice di sapere già ogni legge delle cose E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco di verità fatte di formule vuote... E tutti, sai, ti san dire come fare Quali leggi rispettare, quali regole osservare, qual è il vero vero... E poi e poi, tutti chiusi in tante celle, fanno a chi parla più forte Per non dir che stelle e morte fan paura...
Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese Non c'eran parole, rumori soltanto come voci sorprese Il mare soltanto e il suo primo bikini amaranto Le cose più belle e la gioia del caldo alla pelle...
Gli amici vicino sembravan sommersi dalla voce del mare... O sogni o visioni, qualcosa la prese e si mise a pensare Sentì che era un punto al limite di un continente Sentì che era un niente, l'Atlantico immenso di fronte...
E in questo sentiva qualcosa di grande Che non riusciva a capire, che non poteva intuire Che avrebbe spiegato, se avesse capito lei, quell'oceano infinito... Ma il caldo l'avvolse, si sentì svanire e si mise a dormire E fu solo del sole, come di mani future Restaron soltanto il mare e un bikini amaranto...
E poi e poi, se ti scopri a ricordare, ti accorgerai che non te ne importa niente E capirai che una sera o una stagione son come lampi, luci accese e dopo spente E capirai che la vera ambiguità è la vita che viviamo Il qualcosa che chiamiamo esser uomini... E poi e poi che quel vizio che ti ucciderà non sarà fumare o bere Ma il qualcosa che ti porti dentro Cioè vivere, vivere e poi, poi vivere E poi, poi vivere...
Ecco una serie di risorse utili per Nomadi in costante aggiornamento
E che ne saccio d’a Basilicata dice ca Cristo nun c’è mai venuto e primma ‘e chesta terra s’è fermato E che ne saccio d’a Basilicata è na storia o na favola luntana ca mentre a siente già t’à si’ scurdata
A chi ce vole veni’ a sta terra addò o dulore nun è peccato addò nun ce po’ sta mai la guerra pecché la pace nun c’è mai stata
E si ce vai de juorno a chesta terra p’e strade ca so’ serpe sott’o sole ce siente o passo de la tarantella
E si ce vai la notte de la luna e na voce te chiamma da luntano tu non la sentire, è na fattura
E primma ‘e chesta terra n’angelo s’è fermato e s’è fermato o tiempo ma o diavolo c’è stato è o rosso de la sera è o nnero d’o cammino pe’ nascere a Matera e pe’ muri’ a Torino
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Quando CASELLA chiama la Centuria <<Vo’ CHE VO’>>, appello non si fà, che tutti ci son già. Quando il suo fischio trilla: l’Adunata in riga, là – scattano tutti in piè, a fianco TRE per TRE: MOSCHETTO A TRACOLL’ARM’, GIBERNE E TASCAPAN, LA BICICLETTA A MAN, CON PEDIVELLA IN SU’!
La Centuria Ciclisti così, sente un fischio e ferma sta lì; sente un fischio e parte che par una macchina sola a girar; con un fischio di sella vien giù, scatta in piè per non muoversi più; la più bella centuria è davver collezion SOLDATINI DI FER!
Quel che CASELLA chiede alla Centuria <<VO’ CHE VO’>>, mai non lo chiede invan, non uno se ‘n riman. Basta ceh parli al cuore ed all’orgoglio loro un pò, che cosa non ottien chi li conosca ben? OFFRIRE AL DUCE, AR RE! NON CHIEDERE PER SE’ CHE BICICLETTA AL BRACCIO E MASCHERA SUL FEZ!
La Centuria Ciclisti così, c’è un servizio, e ferma stà lì; c’è una marcia e parte che par una macchina sola a girar; c’è chi muore pel proprio DOVER, ma non muore nel loro pensier; la più bella Centuria ha l’onor di formar dei SOLDATI DI CUOR!…..
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Peppe Barra: Che brutta cosa è a famma! Comm’a miseria nera è peggio d’ ‘o culera ca te fa cunsumà! Te vene ‘o mancamento, te vene a debulezza. Te senti ‘na munnezza e ten’hai ‘a cuccà!
Umberto Bellissimo: Annanze all’uocchie languide vennene ‘e palummelle! Ccà, si se scosa ‘a pelle, a’imme fennute ‘e fa!
Peppe Barra e Umberto Bellissimo: Quann’o sacco è vacante all’erta ‘un se mantene, e ‘o sanghe rint’e vvene chissà che fine fa! Te scite ‘int’a nuttata e pienze ch’e stentine Se so azzeccate ‘e rine pè solidarietà
Peppe Barra: Fanne rumore ll’osse pure si sbatte ‘e mmane! Venene ‘e corze ‘e cane, te vonno arrusecà!
Umberto Bellissimo: E sabato matine ‘o tuonne ‘ e Capemonte Avette ‘o viente ‘nfronte: m’avett’arretirà!
Peppe Barra: Te vire rint’o specchie cchiù secche ‘e nu cetrulo, ch’e ragnatele ‘nculo! Ne, ma che campe a fa
Peppe Barra e Umberto Bellissimo: Quann’o sacco è vacante all’erta ‘un se mantene, e ‘o sanghe rint’e vvene chissà che fine fa! Te scite ‘int’a nuttata e pienze ch’e stentine Se so azzeccate ‘e rine pè solidarietà
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Il Testo della canzone di:
Canzone Della Fine Del Mondo – Modena City Ramblers
Ho sognato che il vento dell'ovest mi prendeva leggero per mano Mi posava alla fine del mondo tra isole e terre lontane Camminavo al tuo fianco sul molo guardavamo le barche passare Mi cantavi una musica dolce più dolce del canto del mare
L'orchestra suonava "The blackbird" nel bar sulla strada del porto I pescatori gridavano forte fra il vino, la birra e le carte Raccontavi le storie di viaggi, di strade, di amici caduti Di amori incontrati lontano e di amori che il tempo ha perduto
E i giorni correvano e il tempo nel sogno volava Stringevo la donna delle isole, ballavamo leggeri nell'aria E i giorni passavano e l'oceano li stava a cullare E il vento alla fine del mondo portava un canto del mare Seduti fra pietre e brughiere guardavamo i gabbiani volare Raccontavi la storia del bimbo che un giorno scappò con le fate Ma il vento dell'ovest chamava ed il cielo d'Irlanda svaniva Mi svegliai in una stanza deserta ubriaco mentre il sogno finiva
E i giorni che passano sono lunghi e coperti di nero Mi trascino perduto nei vicoli a maledire una terra straniera E i giorni son secoli aspettando di poter tornare Di nuovo la fine del mondo cullato dal canto del mare
Ecco una serie di risorse utili per Modena City Ramblers in costante aggiornamento
Va, canzone della gioia va Canzone di felicità Alleluja! Va, canzone della gioia va Canzone di felicità Allelu-u-ja!
Succhiare piano piano una caramella… è gioia è gioia! Trovare tra le nuvole una stella… è gioia è gioia! Sentire il vento fresco tra i capelli… è gioia è gioia! Dormire e fare tanti sogni belli… è gioia è gioia! Guardare un micio bianco su un cuscino, Avere un rosso e allegro palloncino, Avere tanti amici per giocare È gio-o-ia!
Va canzone della gioia va Canzone di felicità Alleluja! Va canzone della gioia va Canzone di felicità Allelu-u-ja!
Orchestra
Accarezzare una cane sulla testa… è gioia è gioia! Sentire le campane quando è festa… è gioia è gioia! Avere la speranza per compagna… è gioia è gioia! Andare ad una gita in campagna… è gioia è gioia! Giocare a fare bolle di sapone Cantare con gli amici una canzone, Amare tutti i doni del Signore È gio-o-ia!
Va, canzone della gioia va Canzone di felicità Alleluja! Va, canzone della gioia va Canzone di felicità Allelu-u-ja!
Va, canzone della gioia va Canzone di felicità Alleluja! Va, canzone della gioia va Canzone di felicità Allelu-u-ja!
Va, canzone della gioia va… Va, canzone della gioia va… Va, canzone della gioia va… Va…
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E se Berlino chiama ditele che s’impicchi: crepare per i ricchi no! non ci garba più.
E se la Nato chiama ditele che ripassi: lo sanno pure i sassi: non ci si crede più.
Se la ragazza chiama non fatela aspettare: servizio militare solo con lei farò.
E se la patria chiama lasciatela chiamare: oltre le Alpi e il mare un’altra patria c’è.
E se la patria chiede di offrirgli la tua vita rispondi che la vita per ora serve a te.
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Cantiamo questa sera una canzone per tutti i cittadini di Torino, che serva a darci a tutti uno scrollone e a dire pane al pane e vino al vino.
Noi crediamo fascista vero solo chi ha l’orbace nero; ma ci son quelli colla camicia bianca ed i gemelli.
Fascisti, qui da noi, sono i padroni di oggi alla Michelin, ieri alla Lancia: se non riusciamo a farli stare buoni finisce a casa nostra come in Francia.
Non nutriamo le pretese di chiamarci il “Bel paese”: questo è retaggio, al massimo, di un tipo di formaggio.
Sentite, impiegati e contadini, sentite voi, studenti ed artigiani: ci son quattromila cittadini che da due mesi sono senza pane.
Stan lottando, per noi tutti, contro i vecchi farabutti che, guarda caso, da un secolo ci menan per il naso;
che ci hanno sempre e solo comandati, ci han fatto far le guerre in casa altrui, che ci hanno addormentati e comperati per fare sempre i comodacci sui.
Cerchiam d’esser cittadini e non sudditi cretini: dobbiam capire che è finito il tempo di servire.
Togliamoci di dosso ‘sta mania che chi ci ha i soldi deve aver ragione: piantiamola così di dario via in cambio a un’auto e ad un televisore,
che diventa un fatto comico ‘sto miracolo economico se tanta gente da ben due mesi vive senza niente.
Facciamolo noi altri, ‘sto miracolo di unirci nella lotta all’ingiustizia: su questa strada non esiste ostacolo che possa trattenere chi la inizia.
La bandiera del lavoro è di noi, come di loro: andiamo avanti, tenendoci per mano tutti quanti
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Questa é la canzone della mucca Carolina bianca, nera e bella proprio come una regina. Lei vive nella nostra grande fattoria e non vuole andar via. Tutto il giorno viaggia su e giù nei praticelli, tutto il giorno mangia erba coi suoi fratelli, poi la sera torna sempre dentro la sua stalla bella e fresca come una palla. Hey, mucca Carolina la nostra mucca Carolina tu sei la mucca più bella che ci sia la mucca della nostra fattoria. Questa é la canzone della mucca Carolina bianca, nera e bella proprio come una regina il suo latte é proprio il più buono che ci sia il buon latte della fattoria. Quando ha caldo lei si sdraia sull’erba bagnata, quando ha sonno sulla paglia fa una dormita quando é allegra corre su e giù per la vallata come una mucca disperata. Hey, mucca Carolina la nostra mucca Carolina tu sei la mucca più bella che ci sia la mucca della nostra fattoria.
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[parlato:] Quando mi è capitato di nascere, la maggior parte dei miei simili si era allontanata da Dio. E per colmare questo vuoto aveva scelto come nuovo culto l’umanità con tutti i suoi ideali di libertà e di eguaglianza. Tuttavia non so se per coscienza o per prudenza, non riuscendo ad abbandonare completamente Dio, né ad accettare fino in fondo l’umanità, siamo rimasti come alla deriva del mondo in quella distanza aristocratica da tutto comunemente chiamata decadenza. Insomma siamo nati troppo tardi per Dio e troppo presto per gli uomini.
La grande intesa tra me e l’universo è sempre stata un mistero il grande slancio verso la mia patria non è mai stato vero il tenero attaccamento al paese natio mi sembra l’enfasi pietosa di un mio vecchio zio tutto quello che ho, tutto ciò che mi resta è solo questa mia famiglia che non mi basta.
Quando non c’è nessuna appartenenza la mia normale, la mia sola verità è una gran dose di egoismo magari un po’ attenuato da un vago amore per l’umanità.
La mia anima è vuota e non è abitata se non da me stesso non so bene da quando l’amore per il mondo mi sembra un paradosso ma soffrire per gente di cui non si sa l’esistenza mi sembra il segno un po’ preoccupante di qualche carenza tutto quello che provo è una vana protesta è solo questa mia coscienza che non mi basta.
Quando non c’è nessuna appartenenza la mia normale, la mia sola verità è una parvenza di altruismo magari compiaciuto che noi chiamiamo solidarietà.
Ma se guardo il mondo intero che è solidale e si commuove in coro i filmati di massacri osceni con tanti primi piani di mamme e bambini mi vien da dire che se questo è amore sarebbe molto meglio non essere buoni.
Se provo a guardare il mondo civile così sensibile con chi sta male il cinismo di usare la gente col gusto più morboso di un corpo straziante mi vien da urlare che se questo è amore io non amo nessuno non sento proprio niente.
E invece siamo nati per amare proprio tutti indiani, russi, americani, schiavi, papi, cani e gatti è proprio il mondo della grande fratellanza per nuove suffragette piene d’isteria o peggio ancora è, quella sporca convenienza come sempre mascherata dalla grande ipocrisia la nostra ipocrisia.
Quando non c’è nessuna appartenenza la mia normale, la mia sola verità è una gran dose di egoismo magari un po’ attenuata da un vago amore per l’umanità.
E non ci salva l’idea dell’uguaglianza né l’altruismo o l’inutile pietà ma un egoismo antico e sano di chi non sa nemmeno che fa del bene a sé e all’umanità.
Un egoismo antico e sano di chi non sa nemmeno di fare il bene dell’umanità.
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Il Testo della canzone di:
Canzone della non appartenenza – Giorgio Gaber
Parlato: Quando mi è capitato di nascere, la maggior parte dei miei Simili si era allontanata da Dio. E per colmare questo vuoto aveva scelto come nuovo culto L'umanità con tutti i suoi ideali di libertà e di eguaglianza. Tuttavia non so se per Coscienza o per prudenza, non riuscendo ad abbandonare completamente Dio, né ad accettare Fino in fondo l'umanità, siamo rimasti come alla deriva del mondo in quella distanza Aristocratica da tutto comunemente chiamata decadenza. Insomma siamo nati troppo tardi per Dio e troppo presto per gli uomini
La grande intesa tra me e l'universo È sempre stata un mistero Il grande slancio verso la mia patria Non è mai stato vero Il tenero attaccamento al paese natio Mi sembra l'enfasi pietosa di un mio vecchio zio Tutto quello che ho, tutto ciò che mi resta È solo questa mia famiglia che non mi basta
Quando non c'è nessuna appartenenza La mia normale, la mia sola verità È una gran dose di egoismo Magari un po' attenuato Da un vago amore per l'umanità
La mia anima è vuota e non è abitata Se non da me stesso Non so bene da quando l'amore per il mondo Mi sembra un paradosso Ma soffrire per gente di cui non si sa l'esistenza Mi sembra il segno un po' preoccupante di qualche carenza Tutto quello che provo è una vana protesta È solo questa mia coscienza che non mi basta
Quando non c'è nessuna appartenenza La mia normale, la mia sola verità È una parvenza di altruismo Magari compiaciuto Che noi chiamiamo solidarietà
Ma se guardo il mondo intero Che è solidale e si commuove in coro I filmati di massacri osceni Con tanti primi piani di mamme e bambini Mi vien da dire che se questo è amore sarebbe molto meglio Non essere buoni
Se provo a guardare il mondo civile Così sensibile con chi sta male Il cinismo di usare la gente Col gusto più morboso di un corpo straziante Mi vien da urlare che se questo è amore io non amo nessuno Non sento proprio niente
E invece siamo nati per amare proprio tutti Indiani, russi, americani, schiavi, papi, cani e gatti È proprio il mondo della grande fratellanza Per nuove suffragette piene d'isteria O peggio ancora è, quella sporca convenienza Come sempre mascherata dalla grande ipocrisia La nostra ipocrisia
Quando non c'è nessuna appartenenza La mia normale, la mia sola verità È una gran dose di egoismo Magari un po' attenuata Da un vago amore per l'umanità
E non ci salva l'idea dell'uguaglianza Né l'altruismo o l'inutile pietà Ma un egoismo antico e sano Di chi non sa nemmeno Che fa del bene a sé e all'umanità
Un egoismo antico e sano Di chi non sa nemmeno Di fare il bene dell'umanità
Ecco una serie di risorse utili per Giorgio Gaber in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Della Tolleranza E Dell'amore Universale – Giorgio Canali & Rossofuoco
Hanno un sogno segreto i corvi di Orvieto Di mettere a morte i corvi di Orte Forza Etna,vai col liscio Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio Got mit uns Allah akbar In God we trust Dio lo vuole.... Nell'allegra filastrocca si nasconde l'infedele Tutti contro tutti Nessuno escluso Tutti contro tutti A calci sul muso Tutti contro tutti Caccia all'intruso Tutticontrotutticontrotutti...per uno Pericolo giallo A miliardi lo sai e come si fa se non muoiono mai? Campioni del mondo L'invidia è mondiale e palese La superiorità culturale E dove crede di stare questo forestiero Per schiodare giù gusù cristo dal muro Che comunque abbiamo già i nostri di poveri cristi Fuoco alzo sero sugli scafisti! Tutti contro tutti Nessuno escluso Tutti contro tutti A calci sul muso Tutti contro tutti Caccia all'intruso Tutti contro tutti È una crociata Mantieni pura la tua razza Razza d'idiota Tutti contro tutti Scontro globale E per la Svizzera neutrale Un diluvio universale Tutticontrotutticontrotutti
Ecco una serie di risorse utili per Giorgio Canali & Rossofuoco in costante aggiornamento
Le luci dentro al buio sono andate via e l’ allegria comprata è già sparita, il giorno dopo è sempre la malinconia che spezza la magia di un’ altra vita.
La forza che ti lega è grande più di te, l’ anello al collo si stringe sempre più: non dare più la colpa al mondo o a lei per la rinuncia triste a quello che non sei…
Lo sai cosa vuol dire stare giorni interi a buttar via nel niente solo il niente; fai mille cose, ma sono sempre i tuoi pensieri che scelgono per te diversamente.
Son stanco d’ aver detto le cose che dirò, di aver già fatto le cose che farò, ma è tardi, troppo tardi, piangere ormai sulla rinuncia triste a quello che non fai…
Credevo l’ incertezza possibilità e il dubbio assiduo l’ unica ragione, ma quali scelte hai fatto in piena libertà: ti muovi sempre dentro a una prigione…
Non è la luce o il buio né l’ ero ed il sarò, non è il coraggio che ti fa dir “vivrò”, è solo un’ altra scusa che usare vuoi per la rinuncia triste a quello che non puoi…
Non voglio prender niente se non so di dare, io e chissà chi decidono ciò che posso, non ho la voglia o la forza per poter cambiare me stesso e il mondo che mi vive addosso…
E forse sto morendo e non lo so capire o l’ ho capito e non lo voglio dire, rimangono le cose senza falso o vero, e la rinuncia triste a quello che io ero…
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Accordi
Re Mim7
Le luci dentro al buio sono andate via
La7 Sol Re
e l'allegria comprata è già sparita
Mim7
il giorno dopo è sempre la malinconia
La7 Sol Re
che spezza la magia di un'altra vita.
Sim Fa#m
La forza che ti lega è grande più di te
Re Sol
l'anello al collo si stringe sempre più
Re Mim7 Mim9
non dare più la colpa al mondo o a lei
La7 Sol Re
per la rinuncia triste a quello che non sei.
Mim7
Lo sai cosa vuol dire stare giorni interi
a buttar via nel niente solo il niente
fai mille cose ma sono sempre i tuoi pensieri
che scelgono per te diversamente.
Son stanco d'aver detto le cose che dirò
di aver già fatto le cose che farò
ma è tardi troppo tardi, per piangere ormai
sulla rinuncia triste a quello che non fai.
Credevo l'incertezza possibilità
e il dubbio assiduo l'unica ragione
ma quali scelte hai fatto in piena libertà
ti muovi sempre dentro a una prigione.
Non è la luce o il buio ne l'ero ed il sarà
non è il coraggio che ti fa dir "vivrà".
è solo un'altra scusa che usare vuoi
per la rinuncia triste a quello che non puoi
Non voglio prender niente se non so di dare
io e chissà chi decidono ciò che posso
non ho la voglia o la forza per poter cambiare
me stesso e il mondo che mi vive addosso.
E forse sto morendo e non lo so capire,
e l'ho capito e non lo voglio dire,
rimangono le cose senza falso o vero,
e la rinuncia triste a quello che io ero.
Il Testo della canzone di:
Canzone della triste rinuncia – Francesco Guccini
Le luci dentro al buio sono andate via E l'allegria comprata è già sparita Il giorno dopo è sempre la malinconia Che spezza la magia di un'altra vita
La forza che ti lega è grande più di te L'anello al collo si stringe sempre più Non dare più la colpa al mondo o a lei Per la rinuncia triste a quello che non sei...
Lo sai cosa vuol dire stare giorni interi A buttar via nel niente solo il niente Fai mille cose, ma sono sempre i tuoi pensieri Che scelgono per te diversamente
Son stanco d'aver detto le cose che dirò Di aver già fatto le cose che farò Ma è tardi, troppo tardi, piangere ormai Sulla rinuncia triste a quello che non fai...
Credevo l'incertezza possibilità E il dubbio assiduo l'unica ragione Ma quali scelte hai fatto in piena libertà Ti muovi sempre dentro a una prigione...
Non è la luce o il buio né l'ero ed il sarò Non è il coraggio che ti fa dir "vivrò" È solo un'altra scusa che usare vuoi Per la rinuncia triste a quello che non puoi...
Non voglio prender niente se non so di dare Io e chissà chi decidono ciò che posso Non ho la voglia o la forza per poter cambiare me stesso E il mondo che mi vive addosso...
E forse sto morendo e non lo so capire O l'ho capito e non lo voglio dire Rimangono le cose senza falso o vero E la rinuncia triste a quello che io ero...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Inizia presto all’ alba o tardi al pomeriggio, ma in questo non c’è alcuna differenza, le ore che hai davanti son le stesse, son tante, stesso coraggio chiede l’ esistenza..
La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato come il caffè che bevi appena alzato e l’ acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni e col bisogno annega la speranza e mentre la dolcezza del sonno si allontana, inizia la tua vita quotidiana…
E subito ti affanni in cose in cui non credi, la testa piena di vacanze ed ozio e non sono peggiori i mali dei rimedi, la malattia è la noia del lavoro:
fatiche senza scopo, furiose e vane corse, angosce senza un forse, senza un dopo, un giorno dopo l’ altro il tuo deserto annuale, con le oasi in ferragosto e per Natale, ma anno dopo anno, li conti e sono tanti quei giorni nella vita che hai davanti..
Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo, risposte argute date sempre tardi, saluti caldi d’ ansia, di noia o di disprezzo o senza che s’ incrocino gli sguardi,
le usate confidenze di malattie o di sesso dove ciascuno ascolta sol se stesso: finzioni naturali in cui ci adoperiamo per non sembrar di esser quel che siamo. Consolati pensando che inizia e già è finita questa che tutti i giorni è la tua vita…
Amori disperati, amori fatti in fretta, consumati per rabbia o per dovere che spengono in stanchezza con una sigaretta i desideri nati in tante sere,
amori fatti in furia, ridicolo contrasto, dopo quei film di fasto e di lussuria, rivincita notturna dove, per esser vero, l’ uno tradisce l’ altro col pensiero: son questi che tu vedi, che vivi e che hai d’ attorno gli amori della vita d’ ogni giorno…
Le tue paure assidue, le gioie solitarie, i drammi che commuovon te soltanto, le soluzioni ambigue, i compromessi vari, glorie vantate poi di tanto in tanto,
i piccoli malanni sempre più numerosi, più dolorosi col passar degli anni, la lotta vuota e vana, patetico tentare di rimandare un poco la vecchiaia… E poi ti trovi vecchio e ancor non hai capito che la vita quotidiana ti ha tradito…
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Accordi
Rem Do
Inizia presto all'alba o tardi al pomeriggio
Sib La7
ma in questo non c'è alcuna differenza
Rem Do
le ore che hai davanti son le stesse, son tante,
Sib La7
stesso coraggio chiede l'esistenza.
Fa Do
La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato
Rem La7
come il caff? che bevi appena alzato.
Fa Do
E l'acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni
Fa La7
e col bisogno annega la speranza.
Rem Do
E mentre la dolcezza del sonno si allontana,
Sib La7 Rem
inizia la tua vita quotidiana.
E subito ti affanni in cose in cui non credi,
la testa piena di vacanze ed ozio
e non sono peggiori i mali dei rimedi,
la malattia è la noia del lavoro.
Fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
angosce senza un forse, senza un dopo;
un giorno dopo l'altro il tuo deserto annuale,
con le oasi in ferragosto e per Natale,
ma anno dopo anno, li conti e sono tanti
quei giorni nella vita che hai davanti.
Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo,
risposte argute date sempre tardi,
saluti caldi d'ansia, di noia o di disprezzo,
o senza che s'incrocino gli sguardi.
Le usate confidenze di malattie o di sesso,
dove ciascuno ascolta sol se stesso;
finzioni naturali in cui ci adoperiamo
per non sembrar di esser quel che siamo.
Consolati pensando che inizia e già è finita
questa che tutti i giorni è la tua vita.
Amori disperati, amori fatti in fretta,
consumati per rabbia o per dovere
che spengono in stanchezza con una sigaretta
i desideri nati in tante sere.
Amori fatti in furia, ridicolo contrasto,
dopo quei film di fasto e di lussuria;
rivincita notturna dove per esser vero
l'uno tradisce l'altro col pensiero.
Son questi che tu vedi, che vivi e che hai d'attorno
gli amori della vita di ogni giorno.
Le tue paure assidue, le gioie solitarie,
i drammi che commuovon te soltanto,
le soluzioni ambigue, i compromessi vari,
glorie vantate poi di tanto in tanto.
I piccoli malanni sempre più numerosi,
più dolorosi col passar degli anni;
la lotta vuota e vana, patetico tentare
di rimandare un poco la vecchiaia.
E poi ti trovi vecchio e ancor non hai capito
che la vita quotidiana ti ha tradito.
Il Testo della canzone di:
Canzone della vita quotidiana – Francesco Guccini
Inizia presto all'alba o tardi al pomeriggio Ma in questo non c'è alcuna differenza Le ore che hai davanti son le stesse, son tante Stesso coraggio chiede l'esistenza
La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato Come il caffè che bevi appena alzato E l'acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni E col bisogno annega la speranza E mentre la dolcezza del sonno si allontana Inizia la tua vita quotidiana...
E subito ti affanni in cose in cui non credi La testa piena di vacanze ed ozio E non sono peggiori i mali dei rimedi La malattia è la noia del lavoro
Fatiche senza scopo, furiose e vane corse Angosce senza un forse, senza un dopo Un giorno dopo l'altro il tuo deserto annuale Con le oasi in ferragosto e per Natale Ma anno dopo anno, li conti e sono tanti Quei giorni nella vita che hai davanti
Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo Risposte argute date sempre tardi Saluti caldi d'ansia, di noia o di disprezzo O senza che s'incrocino gli sguardi
Le usate confidenze di malattie o di sesso Dove ciascuno ascolta sol se stesso Finzioni naturali in cui ci adoperiamo Per non sembrar di esser quel che siamo Consolati pensando che inizia e già è finita Questa che tutti i giorni è la tua vita...
Amori disperati, amori fatti in fretta Consumati per rabbia o per dovere Che spengono in stanchezza con una sigaretta I desideri nati in tante sere
Amori fatti in furia, ridicolo contrasto Dopo quei film di fasto e di lussuria Rivincita notturna dove, per esser vero L'uno tradisce l'altro col pensiero: Son questi che tu vedi, che vivi e che hai d'attorno Gli amori della vita d'ogni giorno...
Le tue paure assidue, le gioie solitarie I drammi che commuovon te soltanto Le soluzioni ambigue, i compromessi vari Glorie vantate poi di tanto in tanto
I piccoli malanni sempre più numerosi Più dolorosi col passar degli anni La lotta vuota e vana, patetico tentare Di rimandare un poco la vecchiaia... E poi ti trovi vecchio e ancor non hai capito Che la vita quotidiana ti ha tradito
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Amore se io fossi aria le tue rondini vorrei per guardar mele ogni minuto e farle volare negli occhi miei quelle rondini bianche e nere che anche mute dicono tanto tutta la gioia di mille sere ed un momento solo di pianto Ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto.
Amore mai saro’ stanco. di bermi tutto il tuo miele quando ridi o quando mi parli in me si gonfiano mille vele quando un sogno o un tuo segreto. ti fan seria e sembri rubata, guizzan pesci fra i tuoi due fiori rivive l’anima mia assetata rivive l’anima mia assetata rivive l’anima mia assetata rivive l’anima mia assetata
Amore pensa se io avessi una torre colombaria per far posare le tue due colombe stanche di volare in aria vederle alzarsi dritte nel cielo e atterrare fra le mie mani pe carezzarle dentro ai miei oggi e baciarle fino a domani e baciarle fino a domani e baciarle fino a domani e baciarle fino a domani
Amore nel mio giardino vorrei fiorisse la tua rosa perchè l’anima mia si perda dove il corpo rinasce e riposa quella rosa di primavera sempre rorida di rugiada
misteriosa come la sera balenante come una spada balenante come una spada balenante come una spada balenante come una spada.
Amore colomba fiore amore fragile e forte sfrontatezza e pudore compagna di gioia e sorte sapore amaro e dolcezza col l’arcobaleno fra le dita vorrei perdermi nel tuo respiro, vorrei offrirti questa mia vita vorrei offrirti questa mia vita vorrei offrirti questa mia vita vorrei offrirti questa mia vita.
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Amore, s’io fossi aria, le tue rondini vorrei, per guardarmele ogni minuto e farle volare negli occhi miei, quelle rondini bianche e nere che anche mute dicono tanto: tutta la gioia di mille sere ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto ed un momento solo di pianto…
Amore, mai sarò stanco di bermi tutto il tuo miele, quando ridi o quando mi parli in me si gonfiano mille vele ; quando un sogno od un tuo segreto ti fan seria e sembri rubata, guizzan pesci tra i tuoi due fiori, rivive l’ anima mia assetata rivive l’ anima mia assetata, rivive l’ anima mia assetata rivive l’ anima mia assetata…
Amore, pensa s’io avessi una torre colombaria per far posare le tue due colombe stanche di volare in aria, vederle alzarsi dritte nel cielo e atterrare fra le mie mani per carezzarle dentro ai miei oggi e baciarle fino a domani e baciarle fino a domani, e baciarle fino a domani e baciarle fino a domani…
Amore, nel mio giardino vorrei fiorisse la tua rosa perchè l’ anima mia si perda dove il corpo rinasce e riposa, quella rosa di primavera sempre rorida di rugiada, misteriosa come la sera, balenante come una spada balenante come una spada, balenante come una spada, balenante come una spada….
Amore, colomba, fiore, amore fragile e forte, sfrontatezza e pudore, compagna di gioia e sorte, sapore amaro e dolcezza, con l’ arcobaleno fra le dita, vorrei perdermi nel tuo respiro, vorrei offrirti questa mia vita vorrei offrirti questa mia vita, vorrei offrirti questa mia vita, vorrei offrirti questa mia vita…
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Accordi
intro: mi RE DO SI la mi SI7 mi RE DO SI la mi SI7 mi
SI7
Amore, se fossi aria,
mi
le tue rondini vorrei,
SOL RE
per guardarmele ogni minuto
SOL
e farle volare negli occhi miei;
SI mi
quelle rondini bianche e nere
SI mi
che anche mute dicono tanto:
SOL RE
tutta la gioia di mille sere
RE7 SOL
ed un momento solo di pianto
SI mi
ed un momento solo di pianto
la FA# SI
ed un momento solo di pianto
SI7 mi
ed un momento solo di pianto.
Amore, mai saro' stanco
di bermi tutto il tuo miele;
quando ridi o quando mi parli
in me si gonfiano mille vele;
quando un sogno od un tuo segreto
ti fan seria e sembri rubata,
guizzan pesci fra i tuoi due fiori,
rivive l'anima mia assetata.
Amore, pensa se avessi
una torre colombaria,
per far posare le tue due colombe stanche
di volare in aria;
vederle alzarsi dritte nel cielo
e atterrare fra le mie mani
per carezzarle dentro ai miei oggi
e baciarle fino a domani.
Amore, nel mio giardino
vorrei fiorisse la tua rosa,
perche' l'anima mia si perda
dove il corpo rinasce e riposa;
quella rosa di primavera
sempre rorida di rugiada,
misteriosa come la sera
balenante come una spada.
Amore colomba fiore,
amore fragile e forte,
sfrontatezza e pudore,
compagna di gioia e sorte,
sapore amaro e dolcezza,
con l'arcobaleno fra le dita,
vorrei perdermi nel tuo respiro,
vorrei offrirti questa mia vita.
Dice il pollice: “Fame!” l’indice :”pane” e il medio: “non ce n’è” l’anulare: “aih che potremmo fare?” e il mignolo: “tutti quanti a lavorare!”
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Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente come se il tempo per noi non costasse l’ uguale, come se il tempo passato ed il tempo presente non avessero stessa amarezza di sale.
Tu non sai le domande, ma non risponderei per non strascinare parole in linguaggio d’ azzardo; eri bella, lo so, e che bella che sei, dicon tanto un silenzio e uno sguardo…
Se ci sono non so cosa sono e se vuoi quel che sono o sarei, quel che sarò domani, non parlare non dire più niente, se puoi, lascia farlo ai tuoi occhi, alle mani…
Non andare… vai… Non restare…stai… Non parlare… parlami di te…
Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse, trascinate dai giorni come piena di fiume tante cose sembrate e credute diverse, come un prato coperto a bitume.
Rimanere così, annaspare nel niente, custodire i ricordi, carezzare le età; è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente del diritto alla felicità…
Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perchè? Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani? Esser tutto, un momento, ma dentro di te, aver tutto, ma non il domani…
Non andare… vai.. Non restare…stai… Non parlare… parlami di te…
E siamo qui spogli in questa stagione che unisce tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove, non so dire se nasce un periodo o finisce, se dal cielo ora piove o non piove…
Pronto a dire “buongiorno”, a rispondere “bene”, a sorridere a “salve”, dire anch’io “come va?” Non c’è vento stasera. Siamo o non siamo assieme? Fuori c’è ancora una città?
Se c’è ancora balliamoci dentro stasera, con gli amici cantiamo una nuova canzone… tanti anni e son qui ad aspettar primavera, tanti anni ed ancora in pallone…
Non andare… vai… Non restare…stai… Non parlare… parlami di te… Non andare… vai… Non restare…stai… Non parlare… parlami di noi…
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Accordi
Dodim Si7 Mi
Dodim Si7 Mim
Mim
Ancora qui a domandarsi
Sol
e a far finta di niente
Re
come se il tempo per noi
Si7
non costasse l'uguale,
Mim
come se il tempo passato
Do
ed il tempo presente
Do Lam Si4 Si7
non avessero stessa amarezza di sale.
Tu non sai le domande,
ma non risponderei
per non strascinare le parole
in linguaggio d'azzardo;
eri bella, lo so,
e che bella che sei;
Do Si4/7 Si7
dicon tanto un silenzio e uno sguardo.
Mi7 Lam
Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
Dodim Sol
quel che sono o sarei, quel che sarà domani
Si7 Mim
non parlare non dire più niente se puoi,
Do Lam Si4/7
lascia farlo ai tuoi occhi alle mani.
Si7 Mim Re
Non andare... vai. Non restare...stai.
Do Si7 Mim
Non parlare... parlami di te.
Tu lo sai, io lo so,
quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni
come piena di fiume
tante cose sembrate
e credute diverse
come un prato coperto a bitume.
Rimanere così,
annaspare nel niente,
custodire i ricordi,
carezzare le età;
è uno stallo o un rifiuto
crudele e incosciente
del diritto alla felicità?
Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perchè?
Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento, ma dentro di te.
Aver tutto, ma non il domani.
Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.
E siamo qui, spogli,
in questa stagione che unisce
tutto ciò che sta fermo,
tutto ciò che si muove;
non so dire se nasce
un periodo o finisce,
se dal cielo ora piove o non piove,
pronto a dire "buongiorno",
a rispondere "bene"
a sorridere a "salve",
dire anch'io "come va?"
Non c'è vento stasera.
Siamo o non siamo assieme?
Fuori c'è ancora una città?
Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
con gli amici cantiamo una nuova canzone...
...tanti anni, e sono qui ad aspettar primavera
tanti anni, ed ancora in pallone
Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.
Non andare... vai. Non restare...stai.
Do Lam Mim
Non parlare... parlami di noi.
I grandi che raccontano la fiaba della sera. I piccoli che ascoltano mentre la notte è scura. E poi, dopo la fine, gli occhi che si chiudono, e piano il sonno viene con baci che addormentano…
Buona notte a te nel tuo letto tranquillo buona notte a te e sia il tuo sogno bello.
E poi i bambini dormono nei letti colorati. Pianissimo respirano, riposano beati. A pancia in alto o in basso i loro sonni dormono. Con la faccina rossa i loro sogni sognano…
Buona notte a te nel tuo letto tranquillo buona notte a te e sia il tuo sogno bello.
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Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta, ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta: qualcuno è andato per età, qualcuno perchè già dottore e insegue una maturità, si è sposato, fa carriera ed è una morte un po’ peggiore…
Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto, delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto, non so se scusano il passato per giovinezza o per errore, non so se ancora desto in loro, se m’ incontrano per forza, la curiosità o il timore…
Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, tiro sempre a far mattino, le carte poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino, ma non ho scuse da portare, non dico più d’esser poeta, non ho utopie da realizzare: stare a letto il giorno dopo è forse l’unica mia meta…
Si alza sempre lenta come un tempo l’alba magica in collina, ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima. Ladri e profeti di futuro mi hanno portato via parecchio, il giorno è sempre un po’ più oscuro, sarà forse perchè è storia, sarà forse perchè invecchio…
Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte, son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte. Dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più, ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu…
Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi, non più amici, ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi e forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura, non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l’odio e nella mente la paura…
Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita, è una cosa piccola di ieri che domani è già finita. Son sempre qui a vivermi addosso, ho dai miei giorni quanto basta, ho dalla gloria quel che posso, cioè qualcosa che andrà presto, quasi come i soldi in tasca…
Non lo crederesti ho quasi chiuso tutti gli usci all’avventura, non perchè metterò la testa a posto, ma per noia o per paura. Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto: le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto…
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta, ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta: qualcuno è andato per formarsi, chi per seguire la ragione, chi perchè stanco di giocare, bere il vino, sputtanarsi ed è una morte un po’ peggiore…
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Accordi
Do Re-7 Mi-7
Sono ancora aperte come un tempo
Sol7 Do
le osterie di fuori porta
Re-7 Mi-7
ma la gente che ci andava a bere
Sol7 Do
fuori o dentro è tutta morta.
Fa Sol7 Do Mi-7
Qualcuno è andato per età,
Fa Sol7 Do Mi-7
qualcuno perchè già dottore
Fa Sol7 Do
e insegue una maturità:
Re-7 Mi-7
si è sposato fa carriera
Sol7 Do
ed è una morte un po' peggiore.
Cadon come foglie o gli ubriachi
sulle strade che hanno scelto,
delle rabbie antiche non rimane che
una frase o qualche gesto,
non so se scusano il passato,
per giovinezza o per errore,
non so se ancora desto in loro,
se m'incontrano per forza,
la curiosità o il timore.
Io ora mi alzo tardi tutti i giorni,
tiro sempre a far mattino
le carte poi il caffè della stazione
per neutralizzare il vino;
ma non ho scuse da portare,
non dico più d'esser poeta,
non ho utopie da realizzare,
stare a letto il giorno dopo
è forse l'unica mia meta.
Si alza sempre lenta come un tempo
l'alba magica in collina
ma non provo più quando la guardo
quello che provavo prima,
ladri e profeti di futuro mi hanno
portato via parecchio,
il giorno è sempre un po' più oscuro,
sarà forse perchè è storia
sarà forse perchè invecchio.
Re Mi-7 Fa#-7
Ma le strade sono piene di una rabbia
La7 Re
che ogni giorno urla più forte,
Mi-7 Fa#-7
son caduti i fiori e hanno lasciato
La7 Re
solo simboli di morte.
Sol La7 Re Fa#-7
Dimmi se son da lapidare,
Sol La7 Re Fa#-7
se mi nascondo sempre pi?,
Sol La7 Re
ma ognuno ha la sua pietra pronta
Mi-7 Fa#-7
e la prima, non negare,
La7 Re
me la tireresti tu.
Sono più famoso che in quel tempo
quando tu mi conoscevi,
non più amici, ho un pubblico che ascolta
le canzoni in cui credevi,
e forse ridono di me,
ma in fondo ho la coscienza pura,
non rider tu se dico questo, ride
chi ha nel cuore l'odio
e nella mente la paura.
Ma non devi credere che questo
abbia cambiato la mia vita;
è una cosa piccola di ieri
che domani è già finita,
son sempre qui a vivermi addosso,
ho dai miei giorni quanto basta,
ho dalla gloria quel che posso
cioè qualcosa che andrà presto
quasi come i soldi in tasca.
Non lo crederesti ho quasi chiuso
tutti gli usci all'avventura,
non perchè metterà la testa a posto,
ma per noia o per paura.
Non passo notti disperate,
su quel che ho fatto o quel che ho avuto;
le cose andate sono andate
ed ho per unico rimorso
le occasioni che ho perduto.
Sono ancora aperte come un tempo
le osterie di fuori porta
ma la gente che ci andava a bere
fuori o dentro è tutta morta.
Qualcuno è andato per formarsi,
chi per seguire la ragione,
chi perchè stanco di giocare
bere il vino, sputtanarsi
ed è una morte un po' peggiore.
Le strade sono aperte ed il momento viene sempre: sapessi quante volte l’ho vissuto! Stagione di canzoni, di facili emozioni: un’ altra volta ancora abbiamo chiuso. T’ invidio perchè ancora hai molte pagine da aprire di un libro che ho già letto e che tu devi ancor scoprire, ma quando capirai che cerchi un libro che non c’è, allora ti ricorderai di me…
C’è Shangri-La che attende perchè il nodo che ti prende per te c’è ancora tutto da inventare. Vedrai questi tuoi giorni in un minuto di ricordi e quanti giorni hai ancora da incontrare. Invidio i tuoi paesaggi che non so e non vedrò mai, rimpiango le ragioni per cui ancora piangerai, ma quando piangerai te stessa e ciò che è dentro in te, allora ti ricorderai di me…
Già Superman non vola sui tuoi sogni della scuola, Mandrake e Wiz son solo falsi maghi, cosmogonie segrete che credevi ormai complete si stan riempiendo adesso di presagi. Già temi che il giullare getti maschere e casacca e mostri il vero volto dietro al velo della biacca, ma quando vedrai meglio quello che dicevo a te, allora ti ricorderai di me…
Ma eroi, profeti, miti, santi, bambole e banditi ti rapiranno ancora tante volte o tu li aspetterai e non verranno mai, per una aperta chiudi cento porte. Ed io chi sono stato nelle fantasie che vivi? Poeta od ubriaco nei racconti per gli amici, ma quando picchierai la testa contro ai tuoi perchè allora ti ricorderai di me…
Le ore sono andate e le parole consumate attendon le parole che verranno. Castelli e primavere che hai creduto di vedere non sai se son durante un’ ora o un anno. Son pronti i tuoi misteri: chiama ciò che non conosci, già corri dove ho corso, verso nuove strade e voci, ma se vorrai capire tutto questo che cos’ è, allora ti ricorderai, allora ti ricorderai, allora ti ricorderai di me…
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Accordi
Re La Sol7 La7 Re
Re La
Le strade sono aperte ed il momento viene sempre:
Sol La7 Re
sapessi quante volte l'ho vissuto!
Re La
Stagione di canzoni e di facili emozioni:
Sol7 La7 Re
un'altra volta ancora abbiamo chiuso.
Fa#m Sim
T'invidio perchè ancora hai molte
Sol Re
pagine da aprire
Fa#m Sim
di un libro che ho già letto e che tu
Mi7 La7
devi ancor scoprire,
Re La
ma quando capirai che cerchi un libro che non c'è
Sol La7 Re La Sol Re
allora ti ricorderai di me.
C'è Shangri-La che attende perchè il nodo che ti prende
per te c'è ancora tutto da inventare.
Vedrai questi tuoi giorni in un minuto di ricordi
e quanti giorni hai ancora da incontrare.
Invidio i tuoi paesaggi che non so e non vedrò mai,
rimpiango le ragioni per cui ancora piangerai,
ma quando piangerai te stessa e ciò che è dentro in te
allora ti ricorderai di me.
Già Superman non vola sui tuoi sogni della scuola;
Mandrake e Wiz son solo falsi maghi.
Cosmogonie segrete che credevi ormai complete
si stan riempiendo adesso di presagi.
Già temi che il giullare getti maschere e casacca
e mostri il vero volto dietro al velo della biacca,
ma quando vedrai meglio quello che dicevo a te
allora ti ricorderai di me.
Ma eroi, profeti, miti, santi, bambole e banditi
ti rapiranno ancora tante volte
o tu li aspetterai e non verranno mai,
per una aperta chiudi cento porte.
Ed io chi sono stato nelle fantasie che vivi?
Poeta od ubriaco nei racconti per gli amici.
Ma quando picchierai la testa contro ai tuoi perchè
allora ti ricorderai di me.
Le ore sono andate e le parole consumate
attendon le parole che verranno.
Castelli e primavere che hai creduto di vedere
non sai se son durante un'ora o un anno.
Son pronti i tuoi misteri: chiama ciò che non conosci,
già corri dove ho corso, verso nuove strade e voci
ma se vorrai capire tutto questo che cos'è
allora ti ricorderai
allora ti ricorderai
allora ti ricorderai di me.
Il Testo della canzone di:
Canzone delle ragazze che se ne vanno – Francesco Guccini
Le strade sono aperte ed il momento viene sempre Sapessi quante volte l'ho vissuto! Stagione di canzoni, di facili emozioni Un'altra volta ancora abbiamo chiuso T'invidio perché ancora hai molte pagine da aprire Di un libro che ho già letto e che tu devi ancor scoprire Ma quando capirai che cerchi un libro che non c'è Allora ti ricorderai di me...
C'è Shangri-La che attende Perché il nodo che ti prende Per te c'è ancora tutto da inventare Vedrai questi tuoi giorni in un minuto di ricordi E quanti giorni hai ancora da incontrare Invidio i tuoi paesaggi che non so e non vedrò mai Rimpiango le ragioni per cui ancora piangerai Ma quando piangerai te stessa e ciò che è dentro in te Allora ti ricorderai di me...
Già Superman non vola sui tuoi sogni della scuola Mandrake e Wiz son solo falsi maghi Cosmogonie segrete che credevi ormai complete Si stan riempiendo adesso di presagi Già temi che il giullare getti maschere e casacca E mostri il vero volto dietro al velo della biacca Ma quando vedrai meglio quello che dicevo a te Allora ti ricorderai di me...
Ma eroi, profeti, miti, santi, bambole e banditi Ti rapiranno ancora tante volte O tu li aspetterai e non verranno mai Per una aperta chiudi cento porte Ed io chi sono stato nelle fantasie che vivi? Poeta od ubriaco nei racconti per gli amici Ma quando picchierai la testa contro ai tuoi perché Allora ti ricorderai di me...
Le ore sono andate e le parole consumate Attendon le parole che verranno Castelli e primavere che hai creduto di vedere Non sai se son durante un'ora o un anno Son pronti i tuoi misteri: chiama ciò che non conosci Già corri dove ho corso, verso nuove strade e voci Ma se vorrai capire tutto questo che cos'è Allora ti ricorderai, allora ti ricorderai, allora ti ricorderai di me...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Peppe Barra Che bella vocca ca tene ‘a primma sora Che bella vocca ca tene ‘a primma sora l’ha fatta apposta cu chella vocca a’ fora quant’è bella ‘a primma sora me n’ha fatto nnammurà vucchéa accà vucchéa allà cu chella vocca te vo’ vucchià.
Che belli mmane ca tene ‘a siconda sora l’ha fatta apposta cu chelli mmane ’a fora quant’è bella ‘a siconda sora me n’ha fatto nnammurà manéa accà manéa allà cu chelli mmane te vò manià.
Che bella zizza ca tene ‘a terza sora l’ha fatta apposta cu chelli zizze ‘a fora quant’è bella ‘a terza sora me n’ha fatto nnammurà zezzéa accà zezzèa allà cu chella zizza te vo’ zzezià.
Che bellu culo ca tene ‘a quarta sora l’ha fatta apposta cu chillu culo ‘a fora quant’è bella ‘a quarta sora me n’ha fatto nnammurà culéa accà culéa allà cu chillu culo te fa’ sculà.
Che bella panza ca tene ‘a quinta sora l’ha fatta apposta cu chella panza ‘a fora quant’è bella ‘a quinta sora me n’ha fatto nnammurà panzéa accà panzéa allà cu chella panza te vo’ spanzà.
Che bella cosa ca tene ‘a sesta sora l’ha fatta apposta cu chella cosa ‘a fora quant’è bella ‘a sesta sora me n’ha fatto nnammurà te cos’ accà te cos’ allà cu chella cosa te cusarrà.
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
Andammo i pomeriggi cercando affiatamento, scoprivo gli USA e rari giornaletti. Ridesti nel vedermi grande e grosso coi fumetti, anch’ io sorrisi sempre più scontento.
Poi scrissi il nome tuo versando piano sulla neve la strana cosa che sembrava vino, mi aveva affascinato il suo colore di rubino: perchè lo cancellasti con il piede?
La scatola meccanica per musica è esaurita, rimane solo l’ eco in lontananza, ma dimmi cosa fai lontana via nell’ altra stanza, ma dimmi cosa fai della tua vita. O sera, scendi presto! O mondo nuovo, arriva! Rivoluzione, cambia qualche cosa! Cancella il ghigno solito di questa ormai corrosa mia stanca civiltà che si trascina.
Poi piovve all’ improvviso sull’ Amstel, ti ricordi? Dicesti qualche cosa sorridendo; risposi, credo, anch’ io qualche banalità scoprendo il fascino di un dialogo tra i sordi.
Tuo nonno era un grand’ uomo, famoso chissà cosa, di loro si usa dire “è ancora in gamba”. Mi espose a gesti e a sputi quella “weltanshauung” sua stramba puntando come un indice una rosa.
Malinconie discrete che non sanno star segrete, le piccole modeste storie mie, che non si son mai messe addosso il nome di poesie, amiche mie di sempre, voi sapete! Ebbrezze conosciute già forse troppe volte: di giorno bevo l’ acqua e faccio il saggio. Per questo solo a notte ho quattro soldi di messaggio da urlare in faccia a chi non lo raccoglie.
Il tuo patrigno era un noto musicista, tuo padre lo incontravi a qualche mostra. Bevemmo il tè per terra e mi piaceva quella giostra di gente nelle storie tue d’ artista.
Mi confidasti trepida non so quale segreto dicendo “donna” e non “la cameriera”. Tua madre aveva un forte mal di testa quella sera: fui premuroso, timido, discreto.
E tu nell’ altra stanza che insegui i tuoi pensieri, non creder che ci sia di meglio attorno: noi siamo come tutti e un poco giorno dopo giorno sciupiamo i nostri oggi come ieri. Ma poi che cosa importa? Bisogna stare ai patti: non voglio il paradiso né l’inferno. Se a volte urlo la rabbia, poi dimentico e mi perdo nei mondi dentro agli occhi dei miei gatti.
Uscimmo un po’ accaldati per il troppo vino nero, danzammo sulla strada, già albeggiava. Sembrava una commedia musicale americana, tu non lo sai, ma dentro me ridevo…
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Accordi
Re Fa#m Do Sol Re
Re Fa#m Mim7 Re
Andammo i pomeriggi cercando affiatamento:
Re7+ Do Re7+ Sol
scoprivo gli USA e strani giornaletti.
Re La
Ridesti nel vedermi
Sol Re
grande e grosso coi fumetti,
Do Sol Re
anch'io sorrisi sempre più scontento.
Re Fa#m
Poi scrissi il nome tuo
Sol Re
versando piano sulla neve
Re Do Re Sol
la strana cosa che sembrava vino.
Re La
Mi aveva affascinato
Sol Re
il suo colore di rubino:
Do Sol Re
perchè lo cancellasti con il piede?
La Sol La Sol Re
La scatola meccanica per musica è esaurita,
La Sol Re
rimane solo l'eco in lontananza,
La Sol
ma dimmi cosa fai lontana via
Re
nell'altra stanza,
La Sol Re
ma dimmi cosa fai della tua vita.
La
O sera, scendi presto!
Sol Re
O mondo nuovo, arriva!
La Sol Re
Rivoluzione, cambia qualche cosa!
La Sol
Cancella il ghigno solito
Re
di questa ormai corrosa
La Sol
mia stanca civiltà che si trascina.
Poi piovve all'improvviso sull'Amstel,
ti ricordi? Dicesti qualche cosa sorridendo;
risposi, credo, anch'io
qualche banalità scoprendo
il fascino di un dialogo fra i sordi.
Tuo nonno era un grand'uomo,
famoso chiss? cosa,
di loro si usa dire "è ancora in gamba".
Mi espose a gesti e a sputi
quella weltanshauung sua strana
puntando come un indice una rosa.
Malinconie discrete
che non sanno star segrete,
le piccole modeste storie mie,
che non si son mai messe
addosso il nome di poesie,
amiche mie di sempre, voi sapete!
Ebbrezze conosciute
già forse troppe volte:
di giorno bevo l'acqua
e faccio il saggio.
Per questo solo a notte
ho quattro soldi di messaggio
da urlare in faccia a chi
non lo raccoglie.
Il tuo patrigno era
un noto musicista,
tuo padre lo incontravi a qualche mostra.
Bevemmo il tè per terra
e mi piaceva quella giostra
di gente nelle storie tue d'artista.
Mi confidasti trepida
non so quale segreto
dicendo "donna" e non "la cameriera".
Tua madre aveva un forte
mal di testa quella sera:
fui premuroso, timido, discreto.
E tu nell'altra stanza
che insegui i tuoi pensieri,
non creder che ci sia di meglio attorno:
noi siamo come tutti
e un poco giorno dopo giorno
sciupiamo i nostri oggi come ieri.
Ma poi che cosa importa?
Bisogna stare ai patti:
non voglio il paradiso nè l'inferno.
Se a volte urlo la rabbia,
poi dimentico e mi perdo;
nei mondi dentro agli occhi dei miei gatti.
Re Fa#m
Uscimmo un po' accaldati
Sol Re
per il troppo vino nero,
Re Do Re Sol
danzammo sulla strada, già albeggiava.
Re La
Sembrava una commedia
Sol Re
musicale americana,
Do Sol Re
tu non lo sai, ma dentro me ridevo.
Re Fa#m Sol Re
Re Fa#m Do Sol Re
Il Testo della canzone di:
Canzone delle situazioni differenti – Francesco Guccini
Andammo i pomeriggi cercando affiatamento Scoprivo gli USA e rari giornaletti Ridesti nel vedermi grande e grosso coi fumetti Anch'io sorrisi sempre più scontento
Poi scrissi il nome tuo, versando piano sulla neve La strana cosa che sembrava vino Mi aveva affascinato il suo colore di rubino Perché lo cancellasti con il piede?
La scatola meccanica per musica è esaurita Rimane solo l'eco in lontananza Ma dimmi cosa fai, lontana, via nell'altra stanza Ma dimmi cosa fai della tua vita
O sera, scendi presto! O mondo nuovo, arriva! Rivoluzione, cambia qualche cosa! Cancella il ghigno solito di questa ormai corrosa Mia stanca civiltà che si trascina
Poi piovve all'improvviso sull'Amstel, ti ricordi? Dicesti qualche cosa sorridendo Risposi, credo, anch'io qualche banalità Scoprendo il fascino di un dialogo tra i sordi
Tuo nonno era un grand'uomo, famoso chissà cosa Di loro si usa dire "è ancora in gamba" Mi espose a gesti e a sputi quella "weltanshauung" sua stramba Puntando con un indice una rosa
Malinconie discrete che non sanno star segrete Le piccole, modeste storie mie Che non si son mai messe addosso il nome di poesie Amiche mie di sempre, voi sapete!
Ebbrezze conosciute già forse troppe volte Di giorno bevo l'acqua e faccio il saggio Per questo, solo a notte, ho quattro soldi di messaggio Da urlare in faccia a chi non lo raccoglie
Il tuo patrigno era un noto musicista Tuo padre lo incontravi a qualche mostra Bevemmo il tè per terra e mi piaceva quella giostra Di gente nelle storie tue d'artista
Mi confidasti trepida non so quale segreto Dicendo "donna" e non "la cameriera" Tua madre aveva un forte mal di testa quella sera Fui premuroso, timido, discreto
E tu nell'altra stanza che insegui i tuoi pensieri Non creder che ci sia di meglio attorno Noi siamo come tutti e un poco, giorno dopo giorno Sciupiamo i nostri oggi come ieri
Ma poi che cosa importa? Bisogna stare ai patti Non voglio il paradiso né l'inferno Se a volte urlo la rabbia, poi dimentico e mi perdo Nei mondi dentro agli occhi dei miei gatti
Uscimmo un po' accaldati per il troppo vino nero Danzammo sulla strada, già albeggiava Sembrava una commedia musicale americana Tu non lo sai, ma dentro me ridevo...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone di Anna – Fabi Silvestri Gazzè
Anna che sorride a tutti Anna in fondo come sta Anche se si trucca gli occhi Si capisce che non va Anna e le sue insicurezze Gli entusiami artificiali Anna con i suoi animali Gli ultimi esemplari di sincerità Anna che domanda agli altri Tutto quello che non sa
Anna ha sempre un libro in borsa Anna aspetta più di quel che ha E sul frigo mette quelle foto Di posti dove non andrà Anna che cucina dolci Per le feste degli amici Anna che si chiude in bagno Quando a cena parlano di libertà Anna con il suo nome Che in tanti hanno cantato già Anna ha bisogno di essere amata Per quello che ancora non è E regala a se stessa Nella speranza che poi qualcuno la convincerà Anna come a diciotti anni Anna i figli che non ha Anna con i suoi vestiti colorati Grandi molto più di lei Anna e quella casa al mare Dove non ritorna più
Anna che sorride a tutti Anna in fondo come sta Anche se si trucca gli occhi Si capisce che non va Anna e le sue insicurezze Gli entusiami artificiali Anna con i suoi animali Gli ultimi esemplari di sincerità Anna che domanda agli altri Tutto quello che non sa
Anna
Anna
Anna
Anna
Anna
Ecco una serie di risorse utili per Fabi Silvestri Gazzè in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Di Bassa Lega – Claudio Lolli
Adesso Che hanno costruito tutte quelle macchine Milioni di automobili Che oggi riempiono tutte le piazze Di un'Italia ristrutturata dalle banche Le grandi banche che hanno capitalizzato i frutti Della vendita di tutte quelle macchine Milioni di automobili Adesso Li rimandano al sud Adesso Li rimandano al sud
E' una canzone di bassa lega È una canzone che fa pietà E' una canzone di bassa lega È una canzone che fa pietà
Ecco una serie di risorse utili per Claudio Lolli in costante aggiornamento
Ne è passato di tempo ormai da quando tu eri qui Ci ritroviamo a parlare noi Il giorno che ad un’altro hai detto si Sembra strano, ma è cosi… Ora mi manchi anche di venerdì.
Canzone di campane Io tra queste puttane E tu… davanti a Dio Ma te le sei scordate le nostre sere d’estate E oggi tu ti sposi e non ci sei piu’ Nanana na… Nanana na… ….uuuh uuh uuh uuh…
E’ il contrario di me, lo so Lavora ed è diplomato… o laureato E pensare che un tempo tu Per niente mi avresti cambiato. Ma la vita, va così… L’ impossibilità di amare che ho di venerdì.
Eeeeeh Canzone di campane Io tra queste puttane E tu davanti a Dio Ma te le sei scordate le nostre sere d’estate E oggi tu ti sposi e non ci sei piu’ Nana nana nana …
Ti dico ciao l’ultima volta adesso Chissà se ti vedrò una volta ogni tre mesi Facciamo due Ma io ti amo a te L’unica cosa di una vita indecente L’unica cosa che mi ha fatto capire dentro che non sono un perdente Io non sono un perdente No! Non sono un perdente Nana nana nana … Nana nana nana …
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
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Accordi
LA- MI-
Ne è passato di tempo ormai da quando tu eri qui
LA-
Ci troviamo a parlare noi
MI-
Il giorno che a un'altro hai detto si
LA- MI-
Sembra strano ma è cosi
LA- MI-
Ora mi manchi anche di Venerdì
SOL
Canzone di campane
SI-
Io tra queste puttane
MI- DO
E tu davanti a Dio
SOL SI-
Ma te le sei scordate le nostre sere d'estate
MI- DO LA- MI- LA- MI-
Oggi tu ti sposi e non ci sei piu'....aaaah aah aaaah aah
LA-
E' il contrario di me lo so
MI-
Lavora ed è diplomato.... o laureato
LA-
E pensare che un tempo tu
MI-
Per niente mi avresti cambiato
LA- MI-
Ma la vita....va così
LA- MI-
L'impossibilità di amare che ho di Venerdì
SOL
Canzone di campane
SI-
Io tra queste puttane
MI- DO
E tu davanti a Dio
SOL SI-
Ma te le sei scordate le nostre sere d'estate
MI- DO LA- MI- LA- MI-
Oggi tu ti sposi e non ci sei piu'....
Il Testo della canzone di:
Canzone di campane – Fabrizio Moro
{Verse 1} Ne è passato di tempo ormai Da quando tu eri qui Ci ritroviamo a parlare noi Il giorno che ad un'altro hai detto si Sembra strano, ma è cosi Ora mi manchi anche di venerdì
{Chorus} Canzone di campane Io tra queste puttane E tu, davanti a Dio Ma te le sei scordate Le nostre sere d'estate e oggi tu Ti sposi e non ci sei più
Nanana-na Nanana-na
{Verse 2} È il contrario di me, lo so Lavora ed è diplomato o laureato E pensare che un tempo tu Per niente mi avresti cambiato Ma la vita, va così L'impossibilità di amare che ho di venerdì
{Chorus} Canzone di campane Io tra queste puttane E tu, davanti a Dio Ma te le sei scordate Le nostre sere d'estate e oggi tu Ti sposi e non ci sei più Nanana-na
{Bridge} Ti dico ciao l'ultima volta adesso Chissà se ti vedrò una volta ogni tre mesi Facciamo due Ma io ti amo a te L'unica cosa di una vita indecente L'unica cosa che mi ha fatto capire dentro Che non sono un perdente Io non sono un perdente No, non sono un perdente
{Outro} Nanana-na Nanana-na Nanana-na Nanana-na
Ecco una serie di risorse utili per Fabrizio Moro in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Di Domani – Marlene Kuntz
Ecco di nuovo la storia, la stessa: O.K Scopo coi giorni a venire, ma non vengo mai Volo in un mare di stelle che sono i miei guai
Della gravità non mi ricordo più Se non mi tiri giù tu, in volo resterei Cercami di più e poi vedremo se In due c'è più tempo per ridere o per piangere
Questa è la storia di me che non vengo mai Parla di me e di una serie di difficoltà Redistribuite a una parte di società
Introducimi come piace a me È proprio quello che a me non riesce di fare Introducimi come non piace a te È proprio quello che a te non riesce di fare
Ehi, penso che quanto detto è vero (Rispetto massimo per me) Ehi, penso che quanto detto è raro (Rispetto massimo per me) Ehi, penso che quanto detto è puro (Rispetto massimo per me)
Ecco una serie di risorse utili per Marlene Kuntz in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone di fine anno – Piergiorgio Tedesco
Nella tua memoria qualche pagina in più
Ma non è come l’hai scritta tu
Di persone viste, di detto e non detto
E sogni rimasti nel cassetto
Si annusa l’aria e come va a finire
Si progetta un viaggio, una casa o l’avvenire
Ma in questo giorno incredibile
In questo anno impossibile
La neve cade dal cielo e viene giù
E col naso attaccato al vetro
Ci sei anche tu
Sarà l’ira degli Dei le cose che non sai
Il mondo gira come non vuoi
Noi siamo su un treno ci muoviamo qua e là
Ma quando parte e dove va?
E ogni anno balliamo questa danza
Tra gli Auguri un po’ scontati e la Speranza
Ma in questo giorno incredibile
In questo anno impossibile
La neve cade dal cielo e viene giù
E col naso attaccato al vetro
Ci sei anche tu
Ma in questo giorno incredibile
In questo viaggio impossibile
La neve cade dal cielo e viene giù
E col naso attaccato al vetro
Ci sei anche tu
Ecco una serie di risorse utili per Piergiorgio Tedesco in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Di Fuga E Speranza – Yo Yo Mundi
A cosa servono sogni costosi inutili e preconfezionati Sappiamo bene che i giorni lasciati alla noia Non ritorneranno E poi la vita ha certi contorni che ci sono sconosciuti Sono sensazioni che hanno fatto di noi Ragazzi poco tranquilli Averne abbastanza di questa vita a queste condizioni State sicuri non farete di noi Uomini troppo mansueti E ce ne andremo via nell'ombra silenziosamente Come un attore che sente Che ? giunta l'ora di uscire di scena Scivoleremo via Dalla nostra mente Lasciandoci alle spalle soltanto il vento indolente E un'altra primavera Ci terremo forte per mano senza timori e senza ideali Ma queste ali Conoscono i remoti segreti del vento Ed io sono contento Di questi occhi scolpiti in una faccia stanca E ce ne andremo via lasciando Un mucchio di stelle sullo sfondo E un'altra primavera Per non restare qui nell'ombra cos? stupidamente Come un attore che mente Quando entra in scena E fuggiremo fuggiremo e fuggiremo insieme Lasciandoci Dietro le spalle soltanto Un'altra primavera E fuggiremo fuggiremo fuggiremo via Lasciandoci Dietro le spalle soltanto un' altra primavera
Ecco una serie di risorse utili per Yo Yo Mundi in costante aggiornamento
Stormiscono le fronde nell’aria greve, e il sole ride alle prataiole ed alle biche bionde,
e rende tutto d’oro il campo donde arriva la canzone giuliva nell’agreste lavoro.
Ecco è piena la spica e la falce è nel pugno; e il buon sole di giugno rallegra la fatica.
E la canzone sale dal campo del lavoro e s’accompagna a un coro stridulo di cicale:
e sale il canto anelo da bocche pia lontane lodando in terra il pane ed il buon Padre in cielo.
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Su, su, alla lotta! Alla lotta! Per la lotta siamo nati! Su, su, alla lotta! Alla lotta! Per la lotta siamo pronti. A Karl Liebknecht l’abbiamo giurato, alla Rosa Luxemburg tendiamo la mano.
Non temiamo, no il rombo dei cannoni. Non temiamo, no la nera reazione. Il Karl Liebknecht l’abbiamo perduto la Rosa Luxemburg cadde per mano assassina.
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Laura nun chiagnere si ‘munno va accussi stasera te penzo ancora e l’acqua ‘mare e’ salata e’ salata, si ma dint’ ‘e suonne se vola.
Mo sta cadenno ‘na stella fa ‘ampressa a ce penza’ qual’e’ ‘cosa cchiu’ bella ca vulisse i ‘te vulesse cca’. Laura s’affaccia e intanto penza dimane e l’uocchie vanno luntano.
Quello ‘ca ‘o mare leva ‘o mare da arance siciliane.
Mo sta cadenno ‘na stella fa ampressa a ce penza’ e si ‘na lacrema scenne po’ caccosa succedarra’.
Cammina fino a che nun ce’ a faje cchiu’, piccirella, cammina semp’ addo’ l’acqua e’ cchiu’ blu e si vuo’ na mano ‘o ssaje ca sto cca’.
Laura si chesta canzone putesse accuncia’ ‘tutt’e’ guaje…
Mo sta cadenno na’ stella fa ampressa a ce penza’ e si ‘na lacrema scenne po’ caccosa succedarra’.
Cammina fino a che nun ce ‘a faje cchiu’, piccirella cammina semp’ addo’ l’acqua e’ cchiu’ blu e si vuo’ ‘na mano ‘o ssaje ca sto ‘cca’.
Laura si chesta canzone putesse accuncia’ tutt’e’ guaje..
Pe sta ‘ziria ca nun ce da pace e nun ce lassa maje …
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Accordi
Laura nun chiagnere
Re La/Do
si ‘o munno va accussì
Sol/Si Re/La La
stasera te penzo ancora So! Re/Fan Mim7 La
e l’acqua ‘e mare è salata
Re La/Do Sol/Si
è salata, si
Re/La
ma dint’ ‘e suonne se vola.
So! Re/Fan Mim7
Mo’ sta cadenno ‘na stella
So! La Fa Sim
fa’ ampressa a ce penzà’
Mim7 La Re7+
qual’è ‘a cosa cchiù bella ca vulisse
Do Fa Sim 1
i’ te vulesse ccà.
La Re
Laura s’affaccia e intanto
Re La Sol/Si
penza a dimane
Re/La La
e l’uocchie vanno luntano
So! Re/Fan Mim7La
chello ca ‘o mare leva
Re La/Do So!ISi
‘o mare da
Re/La
arance siciliane.
So! Re/F4Mim7La
Mo sta cadenno ‘na stella
So! La Fa
fa’ ampressa a ce penzà’
Mim7 La Re7+
e si ‘na l’acrèma scenne
Do Fa Sini
pò caccòsa succedarrà.
Mim9 La Re
Cammina fino a che nun ce ‘a faje cchiù
Lam7 Re Lam7 Re
piccerella
So!7+ Lam7 Fa Sim
cammina semp’ addò l’acqua è cchiù blu
SoIm7 Do7 So!m7 Do7
e si vuo’ ‘na mano
Fa Sim7
‘o ssaje ca sto ccà
Mim7 La
Laura si chesta canzone
Re LajDo Re7!Do
putesse accuncià’ tutt’ ‘e guje
SoliSi Mim7 La Re
STRUMP.oJI, (2 volte)
Mo sta cadenno ‘na stella
Sol La Fa Sim
fa’ ampressa a ce penzà’
Mim7 La Re7+
e si ‘na làcrèma scenne
Do$ Fa Sim
p0’ caccòsa succedarrà.
Mim9 Lam Re
Cammina fino a che nun ce ‘a faje cchiù
Lam7 Re Lam7 Re
piccerella cammina semp’
So17+ Lam7Fa
addò l’acqua è cchiù blu
Solm7 Do7
e si vuo’ ‘na mano
Fa Sim7
‘O Ssaje ca sto ccà
Mim7 La
Laura si chesta canzone
Re La/Do Re7!Do
putesse accuncià’ tutt’ ‘e guaje .. .
SoIlSi Mim7 La SoI
Pe’ sta ‘nziria ca nun ce da pace
Solm7 F4m7 Sim7
e nun ce lassa maje.
Mim7 La So1$m7/5mSo1m7Fa$m75im7Mim9SjI,7+Re7+j
Rivivrei fosse solo un giorno quell’aprile sai anche se è passato troppo tempo e noi abbiamo altre storie o quasi viviamo altri amori o quasi abbiamo altre storie o quasi viviamo nuovi amori o quasi
e saprei rifarmi il trucco in fretta farti ridere sai anche se è passato così poco tempo e noi abbiamo altre storie o quasi viviamo altri amori o quasi abbiamo altre storie o quasi in giorni senza troppa qualità o quasi
rivivrei forse solo un giorno ancora quell’aprile sai anche se ho sprecato così tanto tempo e noi abbiamo altre storie o quasi senza grandi scatti in avanti o quasi
abbiamo altre storie o quasi viviamo altri amori o quasi in notti senza troppa qualità o quasi.
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Il Testo della canzone di:
Canzone di maggio – Massimo Bubola
(testo e musica di M. Bubola)
È come una cascata l'urlo di un dio lontano È un'uomo addormentato che piange disperato È come una contrada che brucia il suo maggio E scopre che l'argento non era il suo coraggio
E così tutta la nebbia coprì le mie mani E non avevo scelto di colpire gli immortali E così tutta la foresta indietreggiò alle onde E con gli occhi strizzati non sentivo le sue ombre
E lascerò che il mare asciughi il mio respiro E aspetterò che il vento ritrovi il mio respiro Ho consumato il cielo a furia di guardarci dentro Ho consumato il cielo a furia di guardarci dentro
E maggio respirava e maggio voleva morire Il pianto non bastò a farlo rimanere ... Il pianto non bastò a farlo rimanere Bagnate più di tutte erano due piccole prostitute Non m'hanno mai confessato ha chi s'erano vendute Non m'hanno mai detto ha chi s'erano vendute
Sul filo dei pensieri saltellavano le illusioni E ti fai strappare via verso una pazzia serena È un fiume di menzogne o un momento di noia Durò così tanto o poco una parola sola Durò così tanto o poco una parola sola
Ecco una serie di risorse utili per Massimo Bubola in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone di Marinella – Mina
Questa di Marinella è la storia vera Che scivolò nel fiume a Primavera Ma il vento che la vide così bella Dal fiume la portò sopra una stella Sola senza il ricordo di un dolore Vivevi senza il sogno di un amore Ma un Re senza corona e senza scorta Bussò tre volte un giorno alla tua porta Bianco come la luna il suo capello Come l'amore rosso il suo mantello Tu lo seguisti senza una ragione Come un ragazzo segue un aquilone E c'era il sole e avevi gli occhi belli Lui ti baciò le labbra ed i capelli C'era la luna e avevi gli occhi stanchi Lui pose le sue mani sui tuoi fianchi Furono baci e furono sorrisi Poi furono soltanto "fiordalisi" Che videro con gli occhi nelle stelle Fremere al vento e ai baci la tua pelle Dicono poi che mentre ritornavi Nel fiume, chissà come, scivolavi E lui che non ti volle creder morta Busso cent'anni ancora alla tua porta Questa è la tua canzone Marinella Che sei volata in cielo su una stella E come tutte le più belle cose Vivesti solo un giorno come le rose E come tutte le più belle cose Vivesti solo un giorno come le rose
Ecco una serie di risorse utili per Mina in costante aggiornamento
La comodità di dormire in macchina la semplicità del latte e del caffè la casualità alla Festa dell’Unità poi la genialità delle parole
ma non capisco come mai parliamo di tutto anche di quello che non ci va facciamo di tutto anche quello che non si fa
e quello che ti meriti canzone di non amore hey hey
la difficoltà nel costruire una zattera ho la scatola dei ricordi che esonda ti prego torna… ti prego torna… ti prego torna… ti prego torna… ti prego torna… …da dove sei venuta
finché non capisco come mai facciamo di tutto anche quello che non si fa mangiamo di tutto anche quello che non ci sta
e quello che ti meriti canzone di non amore hey hey
e quello che mi merito parole di non amore hey
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Accordi
EA
E
A
E
La comodità di dormire in macchina
la semplicità del latte e del caffè
la casualità alla Festa dell'Unità
poi la genialità delle parole
G
F
Em
ma non capisco come mai
F
Em
parliamo di tutto
anche di quello che non ci va
facciamo di tutto
anche quello che non si fa
G
F
Em
e quello che ti meriti
canzone di non amore
hey hey
AEA E
la difficoltà
nel costruire una zattera
A
ho la scatola dei ricordi che esonda
ti prego torna
ti prego torna
ti prego torna
ti prego torna
ti prego torna
E
da dove sei venuta
finché non capisco come mai
facciamo di tutto
anche quello che non si fa
mangiamo di tutto
anche quello che non ci sta
e quello che ti meriti
canzone di non amore
hey hey
e quello che mi merito
parole di non amore
hey
Ore confuse nella notte, la malinconia non è uno stato d’ animo, le vite altrui si sono rotte e sembra non esista più il tuo prossimo. Ti vesti un poco di silenzio, hai la dolce illusione di esser solo, son macchine che passano od è il vento, o sono i tuoi pensieri alzati in volo.
I tuoi pensieri un po’ ubriachi, danzando per le strade si allontanano, ti son sfuggiti dalla mano e il giorno sembra ormai così lontano e il giorno sembra ormai così lontano…
Mattino o notte, hai perso il tempo, la malinconia ti sembra di toccarla, ma forse è l’ora dell’ avvento e chiami l’ ironia per aiutarla. E forse c’è qualcuno che ora muore, e forse c’è qualcuno che ora nasce, qualcuno compie un crimine d’ onore, passeggiano sui viali le bagasce.
Bagasce sono i tuoi ricordi che fra canzoni e vino ti disturbano, che ti molestano pian piano e il giorno sembra ormai così lontano, e il giorno sembra ormai così lontano….
Mattino o notte, cosa importa? I giorni sono nuvole distratte. Suonerò l’ora alla tua porta e l’ orologio è il sangue tuo che batte. Quando verrà il tempo di partire l’ ora avrà il medesimo colore: sembra sempre un poco di morire nel momento eroico dell’amore…
Se ridi o piangi è sempre uguale, le cose nel ricordo poi si sfumano, il sacro si unirà al profano e il giorno sembra ormai così lontano e il giorno sembra ormai così lontano….
Mattino o notte, dentro e fuori, sei certo o cerchi la consolazione? Son bianco e nero sol colori, o facce ambigue della tua prigione? Cerchi sempre ciò che ti è lontano, dopo dici: “Tutto è relativo,” ma l’ ironia e il dolor dicono invano che sei certo solo di esser vivo.
Ma c’è ancor tempo per pensare, per maledire e per versare il vino, per pianger, ridere e giocare e il giorno sembra ormai così vicino, e il giorno sembra ormai così vicino, e il giorno sembra ormai così vicino, e il giorno sembra ormai così vicino…
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Accordi
Do# Re La
La Mi7
Ore confuse nella notte
Do Re La
la malinconia non è uno stato d'animo
Le vite altrui si sono rotte
Do Re La
e sembra non esista più il tuo prossimo.
Do Mi7 La
Ti vesti un poco di silenzio
Do Mi7 La
hai la dolce illusione di esser solo,
Do Re La
son macchine che passano od è il vento,
Do Re Mi 4/7 7
o sono i tuoi pensieri alzati in volo.
La
I tuoi pensieri un po' ubriachi,
Do Re La
danzando per le strade si allontanano;
ti son sfuggiti dalla mano
Do Mi7 La
e il giorno sembra ormai così lontano
Do Mi7 La
e il giorno sembra ormai così lontano.
Mattino, notte, hai perso il tempo,
La malinconia ti sembra di toccarla
Ma forse è l'ora dell'avvento
E chiami l'ironia per aiutarla.
E forse c'è qualcuno che ora muore,
E forse c'è qualcuno che ora nasce,
Qualcuno compie un crimine d'onore,
Passeggiano sui viali le bagasce.
Bagasce sono i tuoi ricordi
Che fra canzoni e vino ti disturbano
Che ti molestano pian piano
Il giorno sembra ormai così lontano.
Mattino, notte, cosa importa?
I giorni sono nuvole distratte.
Suonerà l'ora alla tua porta
E l'orologio è il sangue tuo che batte.
Quando verrà il tempo di partire
L'ora avrà il medesimo colore.
Sembra sempre un poco di morire
Nel momento eroico dell'amore.
Se ridi o piangi è sempre uguale,
Le cose nel ricordo poi si sfumano,
Il sacro si unirò al profano
E il giorno sembra ormai così lontano.
Mattino, notte, dentro e fuori,
Sei certo o cerchi la consolazione?
Son bianco e nero, o son colori,
O facce ambigue della tua prigione?
Cerchi sempre ciò che ti è lontano,
Dopo dici: "Tutto è relativo,"
Ma l'ironia e il dolor dicono invano
Che sei certo solo di esser vivo.
Ma c'è ancor tempo per pensare,
Per maledire e per versare il vino,
Per pianger, ridere e giocare,
E il giorno sembra ormai così vicino. (X4)
Il Testo della canzone di:
Canzone Di Notte N. 2 – Francesco Guccini
E un'altra volta è notte e suono Non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo E voglio in questo modo dire "sono" O forse perché è un modo pure questo per non andare a letto O forse perché ancora c'è da bere E mi riempio il bicchiere..
E l' eco si è smorzato appena Delle risate fatte con gli amici, dei brindisi felici In cui ciascuno chiude la sua pena In cui ciascuno non è come adesso da solo con sé stesso A dir "Dove ho mancato, dov'è stato?" A dir "Dove ho sbagliato?"
Eppure fa piacere a sera Andarsene per strade ed osterie, vino e malinconie E due canzoni fatte alla leggera In cui gridando celi il desiderio che sian presi sul serio Il fatto che sei triste o che t'annoi E tutti i dubbi tuoi...
Ma i moralisti han chiuso i bar E le morali han chiuso i vostri cuori e spento i vostri ardori: È bello ritornar "normalità" È facile tornare con le tante stanche pecore bianche! Scusate, non mi lego a questa schiera: Morrò pecora nera!
Saranno cose già sentite O scritte sopra un metro un po' stantìo, ma intanto questo è mio E poi, voi queste cose non le dite Poi certo per chi non è abituato pensare è sconsigliato Poi è bene essere un poco diffidente Per chi è un po' differente...
Ma adesso avete voi il potere Adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia Gli dei, i comandamenti ed il dovere Purtroppo, non so come, siete in tanti e molti qui davanti Ignorano quel tarlo mai sincero Che chiamano "Pensiero"...
Però non siate preoccupati Noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale! Gli anarchici li han sempre bastonati E il libertario è sempre controllato dal clero, dallo Stato: Non scampa, fra chi veste da parata Chi veste una risata...
O forse non è qui il problema E ognuno vive dentro ai suoi egoismi vestiti di sofismi E ognuno costruisce il suo sistema Di piccoli rancori irrazionali, di cosmi personali Scordando che poi infine tutti avremo Due metri di terreno...
E un'altra volta è notte e suono Non so nemmeno io per che motivo, forse perchè son vivo O forse per sentirmi meno solo O forse perchè a notte vivon strani fantasmi e sogni vani Che danno quell' ipocondria ben nota Poi... la bottiglia è vuota...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Esistenza, che stai qui di contrabbando, come un ladro sempre pronta per fuggire, ogni età chiude in sé i crismi dello sbando, sbaglio e intuire, coi suoi giochi di carambola e rimando, prendere e offrire, ma si muoia solo un po’ di quando in quando, ma sia poco a poco che si va a morire…
Ogni giorno è un altro giorno regalato, ogni notte è un buco nero da riempire, ma per quanto non l’ ho mai visto colmato, così per dire, resta solo l’ urlo solito gridato, tentare e agire, ma si pianga solo un po’ perchè è un peccato e si rida poi sul come andrà a finire…
Lo capisco se mi prendi per le mele, ma ci passo sopra, gioco e non mi arrendo, ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele, se posso prendo, quando perdo non sto lì a mandar giù fiele e non mi svendo e poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele e se dicono che vinco stan mentendo
perchè quelle poche volte che busso a bastoni, mi rispondono con spade o con denari, la ragione diamo e il vincere ai coglioni, oppure ai bari, resteremo sempre a un punto dai campioni (tredici è pari), ma si perda perchè siam tre volte buoni e si vinca solo in sogni straordinari…
Ah, quei sogni, ah, quelle forze del destino che chi conta spingerebbe a rinnegare, ci hanno detto di non fare più casino, non disturbare: canteremo solo in modo clandestino, senza vociare, poi ghignando ce ne andremo pian pianino per sederci lungo il fiume ad aspettare…
Quello che mi gira in testa questa notte son tornato, incerta amica, a riferire, noi immergenti, noi con fedi ed ossa rotte, lasciamo dire: ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte per scomparire… Noi, se si muore solo un po’ chi se ne fotte, ma sia molto tardi che si va a dormire…
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Accordi
Mi Fa#7 Si7 Mi
Esistenza, che stai qui di contrabbando,
La Mi
come un ladro sempre pronta per fuggire,
Fa#m Sol#7 Do#m
ogni età chiude in sè i crismi dello sbando
Sol#7 La
sbagli e intuire
Mi Sol#7 Do#
coi suoi giochi di carambola e rimando
Fa#7
prendere e offrire
Si7 Mi La Si7 Mi
ma si muoia solo un po' di quando in quando
Do Si7
ma sia poco a poco che si va a morire.
Ogni giorno è un altro giorno regalato
ogni notte un buco nero da riempire
ma per quanto non l'ho mai visto colmato
così per dire
resta solo l'urlo solito gridato
tentare agire
ma si pianga solo un po' perchè è un peccato,
Do Si7 La Mi
e si rida poi sul come andrà a finire.
Lo capisco se mi prendi per le mele
ma ci passo sopra gioco e non mi arrendo
ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele
se posso prendo.
Quando perdo non sto lì a mandar giù fiele,
e non mi svendo
e poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele
e se dicono che vinco stan mentendo, perchè
quelle poche volte che busso a bastoni
mi rispondono con spade o con denari
la ragione diamo, e il vincere ai coglioni,
oppure ai bari
resteremo sempre a un punto dai campioni
(tredici è pari)
ma si perda perch? siam tre volte buoni,
e si vinca solo in sogni straordinari.
Ah quei sogni, ah quelle forze del destino
che chi conta spingerebbe a rinnegare
ci hanno detto di non fare più casino
non disturbare
canteremo solo in modo clandestino
senza vociare
poi ghignando ce ne andremo pian pianino
per sederci lungo il fiume ad aspettare...
Quello che mi gira in testa questa notte
son tornato, incerta amica, a riferire,
noi immergenti, noi con fedi ed ossa rotte,
lasciamo dire
ne abbiam visti geni e maghi uscire a frotte
per scomparire
noi, se si muore solo un po' chi se ne fotte
ma sia molto tardi che si va a dormire.
Il Testo della canzone di:
Canzone di notte n.4 – Francesco Guccini
Ehi notte, che mi arrivi di soppiatto Notte senza rumori e senza imprese Ehi notte, che ti strusci come un gatto Contro gli angoli più oscuri del paese Ehi notte, che ti insinui in ogni anfratto Notte pavanese
Ehi notte, che improvvisa sei discesa Felina e silenziosa come il lupo E non permetti difesa né resa E tutto avvolgi in un mantello cupo Ehi notte, che mi hai avvinto di sorpresa Del tuo viluppo
Il fiume Muglia sempre laggiù in fondo E nel silenzio bevi la sua voce Racconta questo eterno vagabondo Storie del viaggio da sorgente a foce Ma lo interrompe un camion errabondo Che romba veloce
Ehi notte, che ricalchi l'atmosfera Svagata e dolce di quando ero bambino E la battola ritmica sbatteva In casa giù dai ruoti all'abbaino E sentivi le macine frusciare dentro il mulino
Ehi notte, quante notti ti ho incontrato Quando tutti eravamo ancora ignari Di quel che ci sarebbe capitato Notti senza traguardi e cellulari E immortali avevamo forza e fiato Come corsari
La notte la lasciavi scivolare E poi svaniva col primo barlume Età acerba, la gran voglia di andare A parlare coi boschi e con il fiume Mentre adesso quel mondo ti scompare Sotto il bitume
Ehi notte, che sussurri lentamente Le rime di poeti ormai scordati Pagine lette a vuoto, tutto e niente Giorni e ricordi già dimenticati Chimici giochi erosi dalla mente Via frantumati
Ehi notte, larga e oscura di altre notti Rabbiose, fatte a morsi, divorate Prendendo a gabbo ipocriti e bigotti Lunghe d'inverno, eterne nelle estati Chitarra e vino e via come cazzotti Notti passate
Ma tutto cambia attorno e già lo sai Ti gira dentro e fuori la tua età E allora, notte, che mi porterai? Rimpianto, noia quiete o verità? O, indifferente a tutto, te ne andrai Senza pietà?
Notte di stelle a correre nel cielo O son le nubi che spinte dal vento Sbatacchiano impazzite come un telo Che cambia forma e posa ogni momento E la luna scompare dietro un velo D'ombra e d'argento
Le poche luci accese sulle coste Figurano un presepio di maniera Immagini e animali nelle roste E voci d'altri tempi e d'altra era Se di domande accennano risposte È una preghiera
Ehi notte, che mi lasci immaginare Fra buio e luci, quando tutto tace I giorni per la quiete e per lottare Il tempo di tempesta e di bonacce Notte tranquilla che mi fai trovare, forse La pace
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Di Oggi – Marlene Kuntz
Avrei voluto scriverti di me Per arrivare dritto a te Con trilli di parole smascherate e impavide Avrei voluto scrivere a te Per riportarti qui da me E lusingarti e farti gala con occhiate trepide Ma pi cercavo il tono sai Pi non mi risolvevo mai: Chiss perch... Ma pi cercavo il suono sai Pi l'armonia faceva guai: Chiss perch... Avrei voluto inviarti un po' di me Quel tanto che non sai che c' Facendo a meno degli slanci dei tuoi su e gi Avrei dovuto inviarti quel che c' Di bello e fragile in me Per fartelo osservare con religiosit Ma pi cercavo il tono sai Pi non mi risolvevo mai: Chiss perch... Ma pi cercavo il suono sai Pi l'armonia faceva guai: Chiss perch... Caos. Zigzag nel caos
Ecco una serie di risorse utili per Marlene Kuntz in costante aggiornamento
Uno di noi si chiamava Priamo Uno che già conosceva il mare Conosceva le isole I gabbiani e le scogliere Sognava un giorno di partire E lo presero le navi Col vento caldo all’imbrunire
Salutavano l’Oriente Gli avori e le comete Si riparavano nei porti E conoscevano la gente Tanta gente e ancora gente E tu li rivedrai…
Negli occhi suoi rivedrai quel vento Vento che parla di un altro mare Poche ombre nel mattino Su una terra sconosciuta Dove il sole ti accarezza E gentile è la natura
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
Oggi è venuto a visitarmi un usignolo, m’ha fatto un dono e sai qual’è?
Son poche note scritte su di un rigo solo, quattro parole, di più non c’è, ma son sicuro piaceranno a te.
È una canzone di Primavera, è il più bel fiore sbocciato al sole ch’io dono a te.
È la promessa di un’alba chiara con il profumo di chi vuol bene soltanto a me.
La melodia dirà al tuo cuore che il primo amore non si può dimenticar, e bacerà la bocca tua sincera la mia canzone di Primavera.
È una canzone di Primavera, è il più bel fiore sbocciato al sole ch’io dono a te.
È la promessa di un’alba chiara con il profumo di chi vuol bene soltanto a me.
E bacerà la bocca tua sincera la mia canzone di Primavera!
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Quann’io nascette ninno ‘a cuorpo a mamma, a Napule nascette muorto ‘e famma. E muorto ‘e famma nun appena nato, mammella mia dicette :”E’ nato un’altro sventurato”. E arravugliato rint’a ‘na mappina me ‘nfasciaje, e dint’a nu spurtone ‘sta nuvena me cantaie : Nuvena, nuvena,mammella era prena appriesso a ‘nu figlio già n’ato ne vene. Facette ‘o primmo e nascette cecato mò cerca lemmosena pemmieze strate. Facette ‘o sicondo chiammato Pascale, ca sta carcerato a Puceriale, e aroppo ‘o cchiù bello ‘o chiammaie Gennaro, cabbascio ‘a Duchesca mò fa ‘o ricuttaro. E mò pe’ cumpleto,sgravannose ‘e chisto, ha fatto un’altro povero Cristo. Chiagnenno appena nato int’a ‘stu lietto, cercaie da mammélla ‘a zizza ‘mpietto. Ma zuca che te zuca ‘stu nennillo che te pesca? Da chella zizza ‘o latte era comma ll’acqua fresca! Cchiù zuca ca te zuca e chillu pietto cchiù s’arrogna, zucanno me ‘mparaie a sunare la zampogna….. Nuvena,nuvena,Natale mò vene ma cu ‘sta nuvena cchiù famme me vene, verenno magna’ pe’ chi tene ‘e quattrine, verennolo sulo adderete vvetrine, e allora me cocco cu tutte calzine e ‘a notte me sonno ca nasce un bambino che nasce ‘e rimpetto a ‘na bella cantina, cu addore ‘e suffritto,cu tre litre vino, n’appesa ‘e sacicce,nu bellu capone, anguille ammescate cu lu capitone, castagne ro prevete,noce e nucelle, ‘nzalata ‘e rinforzo cu lu susamiello… Ma senza renare, ‘a notte Natale, me fummo ‘na pippa e me vaco a cuccà…….
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Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno con amore ed umilta’ potra’ costruirlo. Se davvero tu saprai vivere umilmente piu’ felice tu sarai anche senza niente. Se vorrai ogni giorno con il tuo sudore una pietra dopo l’altra alto arriverai. Nella vita semplice troverai la strada che la calma donera’ al tuo cuore puro. E le gioie semplici sono le piu’ belle sono quelle che alla fine sono le piu’ grandi. Se vorrai ogni giorno con il tuo sudore una pietra dopo l’altra alto arriverai.
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Giu’ nel fiume i contadini hanno smesso di tirare l’acqua tanto e’ inutile chi e’ rimasto e’ soltanto per morire qui chi vuol vivere s’e’ gia’ scelto la citta’
La tua casa lentamente va cadendo vetri rotti vento, carte e porte che non chiudono ma ogni volta che ci passo mi ci fermo un po’ anche adesso mi ricorda quando c’eri tu
Ora il cielo si chiude e il tramonto e’ una lingua di fuoco come un rito antico ed antiche consuetudini ogni odore si confonde con la sera ogni colore si perde nell’oscurita’
Per le strade deserte la notte quando sale la luna ogni tanto un’ombra senza forma appare all’improvviso e se ne va e quando cerchi di chiamarla di seguirla non la trovi piu’ vagabondi, timorosi o solitudine
Credi adesso non so proprio cosa dire col mio cane che mi sta morendo fra le mani forse un giorno o l’altro ti ritrovero’ ma per ora voglio stare ancora un poco qua
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Accordi
DO FA
Quanta pace giù nella valle
DO SOL
non si sente nemmeno un rumore
FA DO
il mulino, la miniera, le baracche
RE- RE7 SOL
tutto vuoto, tutto fermo, e abbandonato
Giu' nel fiume i contadini
hanno smesso di tirare l'acqua tanto e' inutile
chi e' rimasto e' soltanto per morire qui
chi vuol vivere s'e' gia' scelto la citta'
La tua casa lentamente va cadendo
vetri rotti vento, carte e porte che non chiudono
ma ogni volta che ci passo mi ci fermo un po'
anche adesso mi ricorda quando c'eri tu
Ora il cielo si chiude e il tramonto e' una lingua di fuoco
come un rito antico ed antiche consuetudini
ogni odore si confonde con la sera
ogni colore si perde nell'oscurita'
Per le strade deserte la notte quando sale la luna
ogni tanto un'ombra senza forma appare all'improvviso e se ne va
e quando cerchi di chiamarla di seguirla non la trovi piu'
vagabondi, timorosi o solitudine
Credi adesso non so proprio cosa dire
col mio cane che mi sta morendo fra le mani
forse un giorno o l'altro ti ritrovero'
ma per ora voglio stare ancora un poco qua
Il Testo della canzone di:
Canzone Di Striscio – Max Manfredi
(Manfredi)
Le tue amiche si son perse tra tisana e temporali O toccandosi dietro il vetro che alle cinque appanna inverno Come il te fa coi miei occhiali
I tuoi amici sono in giro per i grandi magazzini Dan fastidio alle commesse, fan la corte ai manichini Mentre al circo delle pulci questa sera non ci andrete C'è chi piange il trapezista che è volato senza rete
E alle sette dietro il ponte c'è la chiesa illuminata Dalle lampadine blu della fiera del rione E quel pesce innamorato da tre tiri cento lire Che ti salta dentro i pantaloni e che guarda proprio te
Vedo dietro le tendine le famiglie illuminate Quelle che stasera non ci hanno invitato a cena Da lontano un rione veglia con le chiavi alla cintura Tra le tua telenovela e il marciapiede della luna La mia camera è una nave
Ecco una serie di risorse utili per Max Manfredi in costante aggiornamento
Il 14 luglio alle undici Togliatti uscì dal Parlamento fu colpito a tradimento gravemente ferito restò
Dal senato Rita Montagnana accorreva vicino al marito all’ospedale dissanguato e sfinito con la morte lui stava a lottar
L’onorevole professor Valdoni gran chirurgo di fama mondiale per salvare Togliatti dal male procedeva all’operazion
Per salvare Togliatti dal male centinaia di donatori di sangue nel corridoio un infermiere all’istante si fa avanti poi dice così
“Io sono un democristiano ma dono volentieri il mio sangue per Togliatti che soffre che langue perchè merita poterlo salvare”
Non appena si è spanta la voce dell’infame e vile attentato tutto il popolo in piedi è scattato e il suo sdegno ha fatto sentir
Finalmente è il ventidue di luglio otto giorni già sono passati si alza dal letto Togliatti redivivo chiamare si può
Interrogato dal procuratore rispondeva alle sue domande e parlando del reo Pallante non nutriva nè odio nè rancor
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I tuoi passi nella notte, io cammino accanto a te, su di noi solo le stelle, siamo soli, io e te… E il sorriso che mi fai nel silenzio è illuminato dalla luce del tuo sguardo chiaro e dolce come te E non trovo le parole non riesco a dirti che forse che vorrei abbracciarti O magari accarezzarti come il primo che ti ha presa e ti ha fatto così male così male… Ora sei così vicina quasi sento il tuo profumo e il tuo viso è così bello forte e fiero come te Forse io ti potrei dire che hai cambiato la mia vita e la fiamma che tu hai acceso brucia forte dentro me Ma sarebbe un po’ banale, non abbiamo più vent’anni, Però io vorrei posare Le mie mani sui tuoi fianchi come il primo che ti ha presa e ti ha fatto così male così male… E ora sento la tua voce che nel pianto ancora trema quando parli di un dolore troppo forte anche per te E vorrei poterti dire che ora non sarai più sola perchè ti starò vicino sarò sempre accanto a te Ma io non sarò il tuo uomo, tu non piangerai per me, Però io vorrei abbracciarti O magari accarezzarti come il primo che ti ha presa e ti ha fatto così male così male… E vorrei che questa notte non finisse solamente con un bacio sulla guancia e una macchina che parte Ma io non sarò quel vento che ti agiterà i capelli Io non sfiorerò il tuo seno con le mani un po’ esitanti E per te non sarò l’onda, che percorrerà il tuo mare, Però io vorrei abbracciarti O magari darti un bacio come il primo che ti avrà ma io non ti farò male così male… così male…
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Una canzone disordinata ‘na vorta tanto vojo canta’ nun sembra certo ‘na serenata nun ce sta’ niente da ‘nterpreta’ si fosse ‘n fiore nun sembrerebbe ‘na rosa gialla e manco un lillà sarebbe forse ‘na margherita che fra le dita se po’ sfoja’
M’ama o nun m’ama sospira er core fra le pene ma de le pene ‘sto core mio nun vo’ parla’ si me fai ride forse diro’ te vojo bene si fai la vittima e piagni te dico ‘n c’è niente da fa’
Una canzone disordinata ‘na vorta tanto vojo canta’ nun è de certo la sviolinata che a tanta gente je piace fa’ si fosse n’aria de melodramma nun sembrerebbe ‘na Butterfly sarebbe er coro de n’operetta der Cavallino o der Cincillà
Amame Arfredo sospira er core tra le pene ma de le pene ‘sto core mio nun vo’ parla’ si me fai ride forse dirò te vojo bene si te lamenti e si piagni te dico ‘n c’è niente da fa’
Una canzone disordinata ‘na tanto vojo canta’ nun è un modello pe’ ‘na sfilata nun è un vestito da gran galà somija forse a ‘na scamiciata ‘na parannanza pe’ cucina’ a ‘n par de ginse co’ ‘na majetta che sopra er prato te poi sdraia’ in mezzo all’erba guardanno er cielo co’ ‘na chitara la poi sona’ ‘sta canzonaccia disordinata ch’è fatta apposta pe’ nun pensa’
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Il Testo della canzone di:
Canzone DOdio – Mambassa
Io ti odio quando non mi vedi Quando mi consumi, quando non ti credo Io ti odio quando in un istante prendi le distanze E mi ritrovo solo Io ti odio senza reticenze Senza resistenze, con un senso di abbandono Questo è il mio di odio Un fatto personale Non un argomento di cui conversare Questo è il mio di odio Niente di speciale, niente di sensuale Non fa stare male È solo puro odio E vibra nella mani, brucia se mi lasci Ma strazia se rimani
Io ti odio quando non ti sveli Quando mi colpisci e non ho difese Io ti odio, sulla piaga il sale Del mio sentimento risentimentale Io ti odio, è un atto di coerenza La mia roccaforte, la mia resistenza Questo è il mio di odio Un fatto personale Non un argomento di cui conversare Questo è il mio di odio Niente di speciale, niente di sensuale Non fa stare male È solo puro odio E vibra nella mani, brucia se mi lasci Ma strazia se rimani
Ecco una serie di risorse utili per Mambassa in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone d’amore – Paolo Vallesi
Capelli biondi e mentre dormi io mi lascio andare
e quella curva sulla fronte è l’orizzonte amore
e scendo sulle ciglia
e ti accarezzo gli occhi
e mentre dormi ed io ti guardo
lasci che io li tocchi
E la collina del tuo naso sento sale piano
e mentre scendo con un dito sposto via una ciocca
e lentamente si apre in un sorriso piano
la prima cosa che io ho visto è stata la tua bocca
E mentre dormi voglio solo dirti questo, amore
E mentre dormi voglio solo dirti…
Che tutte le paure tutte le paure le ore buie che ti spaventavano
Gli darò un posto dove poter stare
Ti proteggerò non ti faranno male
Perché sei il mio fine l’anima il confine
La mia parte chiusa e le mie estremità
Sei la mia terra su cui coltivare
Così mentre dormi resto lì a guardare.
Poi giù sul collo scendo ancora e sai che non mi freno
come marea che si ritira e scopre via il tuo seno
Ti sento respirare
Mio Dio che bel viaggio
se nei tuoi sogni sono un principe che con coraggio
si apre la sua strada col cavallo e con la sua armatura
combatte la sua guerra
e la sua spada è vera è pura
C’è strada ancora mi fermo e poi riparto
e dalla pancia scendo e infine arrivo al mio traguardo
E mentre dormi voglio solo dirti questo, amore
E al tuo risveglio troverai….questa canzone
E tutte le paure tutte le paure
le ore buie che ti spaventavano
Gli darò un posto dove poter stare
Ti proteggerò non ti faranno male
Perché sei il mio fine l’anima il confine
la mia parte chiusa e le mie estremità
E mentre intanto dormi io ti lascio stare
E al tuo risveglio troverai questa canzone d’amore.
E mentre intanto dormi io ti lascio fare
Al tuo risveglio troverai questa canzone d’amore
La tua canzone d’amore
Ecco una serie di risorse utili per Paolo Vallesi in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone d’amore e di contributi – Lastanzadigreta
Una voce si alza sicura
dal corso motivazionale
«le vostre sono tutte cazzate
non c’è nulla da motivare»
Comincia così sopra le righe
una storia di amore e di pane
più forte degli interinali
e del vuoto occupazionale
Amore mio
i contributi li verso io
cuore mio
non pensarci, li pago io
E ci riprodurremo,
senza aggravi aggiuntivi
stanchi per la fatica
ma orgogliosi di essere vivi
Con i tempi che dio ci dispensa
sposarsi e metter su casa
è lusso per gente borghese
o per saggi da tabula rasa
Tutti ci dicono di aspettare
la crisi ancora si sente ma
le fabbriche riapriranno
pensioneranno qualche dipendente
Amore mio
i contributi li verso io
cuore mio
non pensarci, li pago io
Il ricalcolo dice quello che non ci piace,
non c’è sentimento né ricongiungimento.
Ci vuole pazienza, santa previdenza, o mio patronato
perché mi hai abbandonato?
Nell’azzurro degli anni, residenza
Corallo il paradiso può attendere,
noi in Portogallo.
Uno scatto ci aspetta perché avremo un’età,
qualche punto importante di invalidità.
Ecco una serie di risorse utili per Lastanzadigreta in costante aggiornamento
Canzone esagerata di Renzo Arbore{InserimentoTesti||Testo-Ins=
sincro Silvano Izzo C’e’ chi ci ha trecento anelli C’e’ chi ci ha C’e’ chi ci ha gli occhi belli C’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha tutti i capelli C’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha e’ vero… c’e’ chi ci ha ma c’e’ pure chi non ci ha cha cha cha. C’e’ chi ci ha una fabrichetta c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha la sua barchetta c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha una bicicletta c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha e’ vero…. c’e’ chi ci ha ma c’e’ pure chi non ci ha cha cha cha. Canto questa canzone indifferente per chi ci ha tutto e per chi non ci ha niente canto questa canzone appassionata la mia canzone bella esagerata. (strumentale) C’e’ chi ci ha la macchinina c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha la moglie bona c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha la fortunona c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha e’ vero…. c’e’ chi ci ha ma c’e’ pure chi non ci ha cha cha cha. C’e’ chi ci ha casa in montagna c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha pollo e lasagna c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha una castagna c’e’ chi ci ha c’e’ chi ci ha e’ vero…. c’e’ chi ci ha ma c’e’ pure chi non ci ha cha cha cha. Canto questa canzone indifferente per chi ci ha tutto e per chi non ci ha niente canto questa canzone appassionata la mia canzone bella esagerata. .
Dormi qui non pensare, bimbo mio, oggi è notte intorno a noi notte di guerra senza pietà. Mani qui vicino a te, bimbo mio, piena d’odio contro di’ noi, piccolo mio non guardare. Come vorrei fuggire via, portandoti con me. Donarti la vita si, la mia, un ultimo abbraccio e un bacio mio su di te… Gente qui accanto a noi, bimbo mio, ed un corpo sopra di me piccolo mio non guardare. Come vorrei fuggire via, portandoti con me Donarti la vita si, la mia, in questa notte tremenda, per lui, …Dio, …si, prendi me. Donagli pace e libertà e tutta la vita per sé donagli luce die sarà un ultimo abbraccio e un bacio mio su di te…
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Canzone Generale Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh Questa è una canzone da cantare Dabadieeh dabadiooh tutti con la faccia verso il sole Dabadieeh dabadiooh una canzone dove le parole Dabadieeh dabadiooh tutti se le possono inventare Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh Una canzone senza il cantautore Dabadieeh dabadiooh e questa è già una cosa eccezionale Dabadieeh dabadiooh una canzone “niente di personale”! Dabadieeh dabadiooh questa è una CANZONE GENERALE! Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh e dopo la canzone popolare Dabadieeh dabadiooh e dopo la canzone commerciale Dabadieeh dabadiooh e dopo la canzone di quel tale! Dabadieeh dabadiooh alzati che si sta alzando la CANZONE GENERALE dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh dabadiooh Dabadieeh
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Accordi
Accordi: Re La4
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh
Questa è una canzone da cantare
Dabadieeh dabadiooh
tutti con la faccia verso il sole
Dabadieeh dabadiooh
una canzone dove le parole
Dabadieeh dabadiooh
tutti se le possono inventare
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh
Una canzone senza il cantautore
Dabadieeh dabadiooh
e questa è già una cosa eccezionale
Dabadieeh dabadiooh
una canzone "niente di personale"!
Dabadieeh dabadiooh
questa è una CANZONE GENERALE!
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh
e dopo la canzone popolare
Dabadieeh dabadiooh
e dopo la canzone commerciale
Dabadieeh dabadiooh
e dopo la canzone di quel tale!
Dabadieeh dabadiooh
alzati che si sta alzando la CANZONE GENERALE
dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh dabadiooh
Dabadieeh
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E’ la canzone giusta questa Per parlare di te Di te che a volte sei un po’ troppo drammatica Ti confondi nei particolari Sarà che in testa c’ hai i fantasmi di ieri Scusa, ma cos’è Non serve perdersi così per niente Se poi ti dico che sei importante tanto quanto…
E’ la canzone tua questa Per parlare di te Le frasi sono poco studiate Scritte così, quasi buttate Perché non serve starci tanto a pensare Quando si scrive una canzone d’amore Perché la musa ce l’ hai dentro al cuore E non servono grandi parole…
E’ la canzone giusta questa Per parlare di te Di quelle volte che diventi fragile Quando sei in macchina con me E ti butti lì e non dici niente Scusa, sai che ora è? E il silenzio che fa sempre fuori Anche il più grande degli amori…
E’ la canzone giusta questa Per pensarci un po’ su A quando dici che mi vuoi sposare Perché abbiamo quel qualcosa in più A volte ci crediamo a volte A volte no.
Io so solo che è la tua canzone E parla di te
Nanana na nanana Nanana aaa E parla di te Nanana
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Il Testo della canzone di:
Canzone giusta – Fabrizio Moro
{Verse 1} È la canzone giusta questa Per parlare di te Di te che a volte sei un po' troppo drammatica Ti confondi nei particolari Sarà che in testa c'hai i fantasmi di ieri Scusa, ma cos'è? Non serve perdersi così per niente Se poi ti dico che sei importante tanto quanto
{Verse 2} È la canzone tua questa Per parlare di te Le frasi sono poco studiate Scritte così, quasi buttate Perché non serve starci tanto a pensare Quando si scrive una canzone d'amore Perché la musa ce l'hai dentro al cuore E non servono grandi parole
{Verse 3} È la canzone giusta questa Per parlare di te Di quelle volte che diventi fragile Quando sei in macchina con me E ti butti lì e non dici niente Scusa, sai che ora è? E il silenzio che fa sempre fuori Anche il più grande degli amori
{Verse 4} È la canzone giusta questa Per pensarci un po' su A quando dici che mi vuoi sposare Perché abbiamo quel qualcosa in più A volte ci crediamo a volte A volte no Io so solo che è la tua canzone E parla di te
Na-na-na Na Na-na-na Na-na-na E parla di te Na-na-na Na Na-na-na Na-na-na ...
Ecco una serie di risorse utili per Fabrizio Moro in costante aggiornamento
TATTARATA…è qua…no aspetta…anco…ancora un attimo… …vado…vaiiii PI-PI-PPI-RI PI-PPI-RI-PI-PI PI-PPI-RI-PI-RI-PI-RI ma noooo, è così, guarda te la faccio vedere io PI-PI-PPI-RI è uguale PI-PPI-RI-PI-PI è uguale a come la facevo io PI-PPI-RI-PPI-PI-PI-PI-PI
Questa è una canzone in allegria… viaaaa quattro amici e poi… poi ci pensiamo noi… noi un mazzo di carte due bottiglie e via verso un altro inverno insieme e questo è un altro inverno di follia e sullo slittino… la malinconia si scioglie come un pesce al sole PI-Pi-PPI-RI… più americano e allora dovevi chiamare Maicol Gekson PI-PPI-RI-PI-PI PI-PPI-RI-PPI-PI-PI-PI-PI
Schiocca le dita con noi queste son due dita di allegria… viaaa come profumo ha… la felicità son cose semplici per noi romantici con la mestizia… chi ce la fa… che c’è PI-PPI-RI PI-PPI-RI-PI-PI PI-PPI-RI-PPI-PI-PI-PI-PI
Schiocca le dita con noi questa allegra vita di allegria… iaaa un salame e poi… poi ma che festa insieme a noi è un sogno incredibile… irrangiungibile come il calendario dei Pooh! PU-PU-RU eh… i Pooh… come i Pooh! ma cosa c’entrano i Pooh PU-PU-RU-PU-PU PU-PU-RU-PU-PU-PU-PU-PU Jannacci tu non eri ancora nato e i Pooh c’erano già …il calendario dei Pooh… ma tu ce l’hai il calendario dei Pooh? ma cosa vuoi che m’interessi a me il calendario dei Pooh PU-PU-RU PU-PU-RU-PU-PU PU-PU-RU-PU-PU-PU-PU-PU
Faccio già fatica a stare al mondo io scusa in definitiva chi è che comanda qua… i Pooh!…i Pooh? e tu mi hai fatto venire da Lecce fino a qua a piedi per sentire due deficienti che cantano la storia del calendario dei Pooh ma questa è una canzone allegra, nazional-popolare, così, da osteria …non ti diverti…sìì…coi POOH…e certo…..ah mettiamola così eh Baccini… nella vita si può fare di tutto… nella vita si può fare… piùùù americano… anche i Pooh… per forza il calendario dei Pooh… PU-PU-RU.
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Chi è, ma guardatelo adesso con quell’aria da stiro e ti ammiro chi è ama solo se stesso e si porta ogni tanto un pò in giro Così starò tutta la vita a levargli quel sasso dal cuore perché quando arriva quell’ombra lui confonde la gioia e il dolore
Ma tu non lasciarmi la mano forse è solo questione d’amore.
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Il Testo della canzone di:
Canzone in cerca d'autore – Roberto Vecchioni
Chi è? Ma guardatelo adesso Con quell'aria da stiro E ti ammiro Chi è? Ama solo se stesso E si porta ogni tanto Un pò in giro Così Starò tutta la vita A levargli quel sasso dal cuore Perchè Quando arriva quell'ombra Lui confonde La gioia e il dolore Ma tu Non lasciarmi la mano Forse è solo questione d'amore
Ecco una serie di risorse utili per Roberto Vecchioni in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone in lacrime – Mecna
Se sto qui già lo sai perché
C’è una canzone in lacrime
Sick Luke, Sick Luke
Fa così, poi parla di me
Ho dovuto farla piangere
Non fare un disco se non stai soffrendo
Non fare niente, non so stare fermo
Non continuamente in cui ho detto il momento
Non so mai parlare dal vivo
Però se parlo nei pezzi è stupendo
Perché se li ascolti è come se tu fossi dentro
Non voglio avere il successo che hanno quasi tutti adesso
Non ho lacrime per ciò che non è ancora successo
In famiglia chiedono perché non sei in TV, che tu sei molto meglio
Ma sai purtroppo l’ho sentito spesso
Non sfrecciare su un Ferrari
Ho già una bomba e un Frecciarossa che mi porta verso Bari
Avremmo fatto il viaggio insieme, ma ti imbrogli con gli orari
Non ti guardano se vinci, ma ti fissano se cadi
E con chi sto parlando, dico sul serio
Chi pensa di stare dentro il mio viaggio, mi sta sottovalutando
E se conosci come sono è perché io ci ho messo tutto quanto
Orgoglio, illusione e rimpianto
Quante cose avrei da dire
Quante cose sai di me
Parlo per poterti dire
Tutto ciò che sai di me
Tutto ciò che sai di me
Di me, tutto ciò che sai di me, di me
Dai, trova i difetti dove non ci sono
Se non ho reagito è perché sono un gentiluomo
Sto correndo verso un posto dove quasi è tutto nuovo
Appena arrivo è come se già conoscessero chi sono
Ho fatto passi da gigante, solo ma con le mie gambe
Ancora se salgo sul palco, mi tremano entrambe
Forse è più facile buttare nel disco qualche cantante
Mischiare e poi spruzzarvi come lo spumante
È ancora quando parte è una magia
Che se non ci sei tu dentro, non capisci come sia
Prendono ognuno come tanti e lo scambiano per Messia
Ma ho capito il loro trucco, io non mi butterò via (fanculo)
L’ho detto troppe volte, ma di queste quante volte poi l’ho detto seriamente a qualcuno
Ora che ho fatto di me la mia cosa preferita
Giuro, non resto ad aspettare nessuno
Se sto qui già lo sai perché
C’è una canzone in lacrime
Fa così, poi parla di me
Ho dovuto farla piangere
Se sto qui già lo sai perché
C’è una canzone in lacrime
Fa così, poi parla di me
Ho dovuto farla piangere
Quante cose avrei da dire
Quante cose sai di me
Parlo per poterti dire
Tutto ciò che sai di me
Tutto ciò che sai di me
Quante cose avrei da dire (tutto ciò che sai di me)
Quante cose sai di me (se sto qui già lo sai perché)
Parlo per poterti dire (c’è una canzone in lacrime)
Tutto ciò che sai di me
Tutto ciò che sai di me
Di me, tutto ciò che sai di me, di me
Ho dovuto farla piangere
Ho dovuto farla piangere
Ho dovuto farla piangere
Se sto qui già lo sai perché
C’è una canzone in lacrime
Ho dovuto farla piangere
Fa così poi parla di me
Ho dovuto farla piangere (ho dovuto farla piangere)
Se sto qui già lo sai perché
C’è una canzone in lacrime
Fa così, poi parla di me
Ho dovuto farla piangere
Se sto qui già lo sai perché
Ecco una serie di risorse utili per Mecna in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone incompiuta – Bova
Povero mondo
l’ho scritto di nero
sul ponte del Muro Torto
perché tutti passando vedessero
ma poi quel giorno c’è stata l’eclissi di sole
dopodiché sono morto e risorto
nel mezzo ho cambiato colore
e ho giurato che dovevo dirtelo
ma poi alla fine non sono riuscito a trovare le parole
e svegliandomi mi sono accorto
che avevo lasciato incompiuta qualcosa
forse l’intro di un pezzo o una strofa
forse na na na na na na
e svegliandomi mi sono accorto
che avevo lasciato incompiuta qualcosa
forse l’intro di un pezzo o una strofa
forse na na na na na na
Quando mi hai detto non essere freddo
hai sorriso ed hai aperto il portone
ho pensato che avevo ragione io
a dirti che un giorno…ma poi abbiamo fatto l’amore, ore e ore
e svegliandomi mi sono accorto
che avevo lasciato incompiuta qualcosa
forse l’intro di un pezzo o una strofa
forse na na na na na na
e svegliandomi mi sono accorto
che avevo lasciato incompiuta qualcosa
forse l’intro di un pezzo o una strofa
forse na na na na na na
e svegliandomi mi sono accorto
che avevo lasciato incompiuta qualcosa
forse l’intro di un pezzo o una strofa
forse na na na na na na
e svegliandomi mi sono accorto
che avevo lasciato incompiuta qualcosa
forse l’intro di un pezzo o una strofa
forse na na na na na na
Ecco una serie di risorse utili per Bova in costante aggiornamento
Questa canzone indiana è un profumo da seguire per capir di piu’ una brezza che ci spinge su con il naso nel cielo E’ un dolore che ti scende giu’ E che arriva da lontano dove c’è chi ormai ha raggiunto quella linea blu fra la terra ed il cielo Un desiderio profondo che nasce di entrare in altre dimensioni in cui il respiro sia umano perche’ non è sano chiudersi in noi Perche’ di errori ne abbiam fatti tanti e abbiamo appreso cosi’ poco sai che rischiamo dormendo purtroppo di non svegliarci mai perche’ il senso della vita è uno straniero in mezzo a noi e questa casa è vuota se vuoi entrare-io posso-tu puoi- Questa canzone indiana è un incenso che si spande sempre un po’ di piu’ una scala che ci porta su’ con il naso nel cielo e sono immagini e silenzi chiari che la mente ricostruisce con l’intento di capir di piu’ la magrezza di un santone assente non piu’ in terra ma in cielo Perche’ di errori ne abbiam fatti tanmti e abbiamo sofferto inutilmente se non usciamo dai prati di ortiche per scoprire cio’ che di bello c’è perche’ il senso della vita è uno straniero in mezzo a noi e questa casa è fredda la possiamo scaldare-se vuoi-
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Il Testo della canzone di:
Canzone Indie – Domenico Troiano
Le strade per perdersi son tante
Qui mi sembra l'inferno di Dante
Per ritrovare la retta via la retta via
Ci vorrebbe un po' di pulizia o polizia
Dormo poco penso spesso a tutto niente normalmente
Come i battisti mi ritorni in mente
E gridavi il mio nome quando eri ubriaca
Che ci davamo dentro solo quando ti andava
Ti incaz^avi di brutto quando sbagliavo strada quando sbagliavo strada
Maledetto facebook con la sezione ricordi
Uuuu serve un testo che spaccaa
Ma si con quattro accordi
Quindi,ti scrivo un pezzo indie
Perchè adesso tu fingi
Se nelle storie sorridi
Quindi,ti scrivo un pezzo indie
Perchè non so cosa dirti
Uoooo
Sbaglio se ti chiamo sbaglio se non ti chiamo
Uuuu poi vabbè ci vediamo
Ci farà male se ricominciamo
Le strade per perdersi son tante
Come quando accavalli le gambe
In giro come te ne trovo mille
Ma insieme facevamo scintille
Come quella volta a Barcellona che casino ?
E i tuoi puntuali ritardi
In linea su tutto d'accordo su niente
Io che ridevo come un deficiente
Come i battisti mi ritorni in mente
Dolce porca ed elegante
Insopportabile ma stravagante
Dite che cosa avrebbe scritto Dante
Uuuuu maledetto facebook con la sezione ricordi
Uuuuu serve un testo che spacca
E un massimo quattro accordi
Quindi,ti scrivo un pezzo indie
Perchè adesso tu fingi
Se nelle storie sorridi
Quindi,ti scrivo un pezzo indie
Perchè non so cosa dirti
Uoooo
Sbaglio se ti chiamo sbaglio se non ti chiamo
Poi vabbè ci vediamo
Ci farà male se ricominciamo
Le strade per perdersi son tante
Qui mi sembra l'inferno di Dante
Ecco una serie di risorse utili per Domenico Troiano in costante aggiornamento
Bum bum bum bumbitiaiti Mani al cielo por favor Bum bum bum bumbitiaiti Bimbi indigeni dell’Ecuador.
E’ per voi bambini indigeni Che io canto una cancion Nati liberi sotto gli alberi Nelle foreste dell’Ecuador. Nella foresta amazzonica dell’ Ecuador C: Oh oh oh oh… Vivono ancora quaranta gruppi di… Indios, Quichua, Secoya, Huaorani, Shuar e tanti altri. La foresta e’ un luogo magico Dai bellissimi color Noi cantiamo per difendere I bimbi indigeni dell’Ecuador. Mani al cielo
In tutto il mondo canteremo Fino a quando splende il sol Canta la nostra cancion indigena Mani al cielo por favor Il sorriso di un bimbo indigeno E’ una speranza d’amor.
Bum bum bum bumbitiaiti Mani al cielo por favor Bum bum bum bumbitiaiti Bimbi indigeni dell’Ecuador
Es por ti mi niño indigena Que yo canto esta cancion Porque quiero que sonrias Hasta ver que salga el sol. Ecuador te vio nacer Con pincel dale color Que tu eres su esperanza Y puedes salvar su amor
In tutto il mondo canteremo Fino a quando splende il sol. Canta la nostra cancion indigena Mani al cielo por favor Il sorriso di un bimbo indigeno E’ una speranza d’amor In tutto il mondo canteremo In tutto il mondo canteremo Fino a quando splende il sol Fino a quando splende il sol Canteremo mani al cielo Canteremo mani al cielo Por los indios d’Ecuador Por los indios d’Ecuador Canteremo mani al cielo Queremos speranza d’amor.
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Accordi
Cm B
D# Cm D#
Bum bum bum bumbitiaidi mani al cielo por favor,
Cm Cm Dm Cm D#
bum bum bum Bumbitiaidi bimbi indigeni dell'Ecuador.
Cm D# Cm
E' per voi bambini indigeni che io canto una cancion,
Cm Dm Cm
nati liberi sotto gli alberi nelle foreste dell'Ecuador.
D# Cm D#
Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh.
Cm Cm Dm Cm A#
Oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh oh
D# Cm D#
La foresta è un luogo magico dai bellissimi color,
Cm Cm Dm Cm Gm
noi cantiamo per difendere i bimbi indigeni dell'Ecuador.
G# D# G# D#
In tutto il mondo canteremo fino a quando splende il sol.
F D# F D#
Canta la nostra cancion indigena mani al cielo por favor,
G F G7
il sorriso di un bimbo indigeno è una speranza d'amor.
Cm D# Cm
Bum bum bum bumbitiaidi
D# Cm
mani al cielo por favor, bum bum bum
Cm Dm Cm D#
Bumbitiaidi bimbi indigeni dell'Ecuador.
Cm D#
Es por ti mi niño indigena que yo canto esta cancion,
Cm Cm Dm Cm A#
porque quiero que sonri as hastaver que salga el sol.
D# Cm D#
Ecuador se vio nace r con pincel dale color,
Cm Cm Dm Cm Gm
que tu eres su esperanza y puedes salvar su amor.
G# D# G# D#
In tutto il mondo canteremo fino a quando splende il sol.
F D# F D#
Canta la nostra cancion indigena mani al cielo por favor,
G F G7 Cm D#
il sorriso di un bimbo indigeno è una speranza d'amor.
G# D# G# Cm D#
In tutto il mondo canteremo fino a quando splende il sol.
G# Cm D# G# Cm D#
canteremo mani al cielo por los indios d'Ecuador.
G# D#
Canteremo mani al cielo queremo speranza d'amor.
***
Il Testo della canzone di:
Canzone intelligente – Cochi E Renato
Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr tan tan tan Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr tan tan tan Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr
Mi piacerebbe cantar Una canzone intelligente Che segua un filo logico Importante E che sia piena di bei ragionamenti Insomma una canzone Intelligente Che spieghi un po' di tutto E un po' di niente
Questa è la canzone intelligente Che farà cantar tutta la gente Questa è la canzone intelligente Che farà cantar, che farà ballar Che farà ballar Lo sciocco in blu
Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr tan tan tan Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr
Cosa ci vuole si sa Per far successo con la gente Si intende un filo logico Importante La casa discografica adiacente Veste il cantante Come un deficiente Lo lancia sul mercato Sottostante
Questa è la canzone intelligente Che farà cantar tutta la gente Questa è la canzone intelligente Che farà cantar, che farà ballar Che farà ballar Lo sciocco in blu
Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr Lo sciocco in blu
Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr Lo sciocco in blu
Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr Lo sciocco in blu
Iattattà trr Iattattà trr Iattattà trr Lo sciocco in blu
Per me è finita Sto già pensando ad altro Ne facciamo un altro? Il filo logico è importante! Solo quello?
Ecco una serie di risorse utili per Cochi E Renato in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone inutile – Alessandra Amoroso
Rimani qui se il mondo cade
fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
e forse è vero come dicono
l'amore a volte è strano
Ma adesso smetti di parlare ascoltami
è tanto tempo che volevo dirti che solo adesso che ti ho qui davanti
capisco anche io il perchè
di tutte quelle frasi dentro le canzoni
di tutti quei per sempre scritti sui portoni
delle parole in gola urlate ad alta voce
buttate dai balconi
Rimani qui se il mondo cade
fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
e forse è vero come dicono
l'amore a volte è strano
e mentre il traffico si muove
e sopra gli alberi le foglie cambiano colore
non dirmi che sei triste
per forza esiste almeno una storia che ne nasce poi non finisce
rimane dentro una canzone, un'altra inutile canzone
per te, per te
E ti ho cercato in ogni angolo, in ogni posto
in tutte quelle storie che mi mettevo addosso
le provavo ad aggiustare sempre ad ogni costo
ma non mi stavano bene
ti prego adesso non pensare a cosa ne sarà
guarda quanto è bella da lontano la città
che ci sembra quasi un'isola vista da qua
mentre noi siamo il mare
Rimani qui se il mondo cade
fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
e forse è vero come dicono
l'amore a volte è strano
e mentre il traffico si muove
e sopra gli alberi le foglie cambiano colore
non dirmi che sei triste
per forza esiste almeno una storia che ne nasce poi non finisce
rimane dentro una canzone, un'altra stupida canzone
Se tutto intorno esplode perchè [?]
Rimani qui se il mondo cade
fino a che tutto sembrerà solo un punto lontano
e forse è vero come dicono
l'amore a volte è strano
e mentre il traffico si muove
e sopra gli alberi le foglie cambiano colore
non dirmi che sei triste
per forza esiste almeno una storia che ne nasce poi non finisce
rimane dentro una canzone, un'altra inutile canzone
per te, per te per te, per te
Ecco una serie di risorse utili per Alessandra Amoroso in costante aggiornamento
Vorrei suonare il rock e l’elettronica, cantare il sogno americano, se non avessi in testa un’armonica in un cortile italiano. La mamma, il cielo blu e la politica, la tenerezza e l’ironia, se gratti trovi sempre un po’ di Napoli e qualche volta la poesia. Una canzone che ti va diritta al cuore, la senti per la strada e un momento ti commuove, due note e due parole già sentite chissà dove. Una canzone che regala l’illusione, l’amore passeggero più leggero di una piuma, l’amore disperato che ti lascia senza fiato. Una canzone un po’ ruffiana, più dolce da cantare e ricordare di questa nuova musica americana. Vorrei suonare il rock e l’elettronica, portare un orecchino d’oro, se non avessi dentro quella musica che ancora oggi m’innamora. Ragazzo con la testa tra le nuvole e pane, amore e fantasia, sapore caro che non si dimentica e mi riporta a casa mia. Una canzone che ti va diritta al cuore, la senti per la strada e un momento ti commuove, due note e due parole già sentite chissà dove. Una canzone che regala l’illusione, l’amore passeggero più leggero di una piuma, l’amore disperato che ti lascia senza fiato. Una canzone un po’ ruffiana, più dolce da cantare e ricordare di questa nuova musica americana.
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Testo della piada e crocifisso attaccati al muro
La scarpa da calcio, pochi tacchetti, ma il numero
Non é il suo, Luca respira forte
Dribbla pali e muri, poi la tira fino a notte
E a volte, sogna sogni
Più grandi del mare
È dura se, a volte, affondi
Perdi i colpi e non sai chi far tornare
[Ritornello]
Vuole solo una canzone leggera
Che parta la mattina e arrivi a sera
Perché Luca non ha niente di sbagliato
Può far parte della vita, tutto sommato
[Strofa 2]
Passa il tempo, passa storia, e la maglietta é attaccata al muro
Un paio di foto, un paio di poster, e già si sente
Più sicuro, Luca, se solo fosse
Questione di abitudini e di mosse e contro-mosse
E, a volte, sogna sogni, si orienta con il mare
È dura se, a volte, affondi
Perdi i conti e non sai chi far tornare, perché
[Ritornello]
Vuole solo una canzone leggera
Che parta la mattina e arrivi a sera
Perché Luca non ha niente di sbagliato
Può far parte della vita, tutto sommato
Che male c'é se, in un attimo, mi confondo con te?
E non aver paura per...
[Ritornello]
Vuole solo una canzone leggera
Solo una canzone leggera
[Outro]
Testo della piada e crocifisso attaccati al muro
La scarpa da calcio, poch tacchetti, ma il numero
Non é il suo, Luca respira forte
Dribbla pali e muri, poi la tira fino a notte
Ecco una serie di risorse utili per Fadi in costante aggiornamento
Se porti ancora i segni di un amore che si è consumato, non dormi per paura di cadere nel sogno sbagliato… Se fino a te il dicorso adesso è un nodo che prende alla gola, se ti ritrovi magra come un chiodo e sei troppo sola… Cantala questa canzone leggerissima una malinconia dolcissima sopra il tuo cuore soffierà… Sentila sulla tua pelle mentre scivola in un abisso in più e dopo ti trascina su. Sui bordi della notte c’è un sentiero che porta alla luna, un’illusione che attraversa il cielo bagliore di lana… Nell’iride degli occhi c’è un ricordo che pallido sfuma, la musica si scioglie in una coppa e l’anima trema… Cantala questa canzone leggerissima una malinconia dolcissima sopra il tuo cuore soffierà, Sentila sulla tua pelle mentre scivola in un abisso in più e dopo ti trascina su Cantala questa canzone leggerissima Sentila sulla tua pelle mentre scivola in un abisso in più…
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Accordi
Eb Ab Eb
Ab Bb Cm
Ab Bb Eb Eb4 Eb
Eb Ab Eb
Ho camminato fino a qui
Ab Bb
senza risparmiarmi mai
Cm
sempre pronto lo sai
Ab Bb Eb
a inseguire chissà dove
Ab Bb Eb Eb4 Eb
le volate del mio cuore.
Eb Ab Eb
Si ogni sentimento io
Ab Bb
l'ho cresciuto a modo mio
Cm Ab Bb Eb
ogni amore così diventava una passione
Ab Bb Eb Eb4 Eb
e i tuoi occhi una canzone.
Ab Bb Eb Gm7
Canzone libera capace di volare
Ab Bb Cm
il resto è storia che tu conosci già
Bb Ab
Canzone libera
G7 Cm Cm/Eb
di credere che l'ultima non sia
Ab Bb Eb
a questo punto della vita mia.
Ab Eb Ab
{column_break}
Eb Ab Eb
Ho camminato fino a qui
Ab Bb
e la strada gira già
Cm
verso nuove avventure
Ab Bb Eb
verso giorni da inventare
Ab Bb Eb Eb4 Eb
da dividere con te.
Ab Bb Eb Gm7
Canzone libera capace di volare
Ab Bb Cm
toccarti dentro e poi rimanere lì
Bb Ab
Canzone libera
G7 Cm Cm/Eb
di credere che non andrai più via
Ab Bb Ab
a questo punto della vita mia
Bb/Ab Ab
fortemente mia
Bb/Ab Ab
questa vita che
Fm7 Gm7
voglio continuare
Ab7+ Ab/Bb Bb/C
a raccontare a te.
{comment:instr.}
Bb C F Am7
Bb C Dm
C Bb
Canzone libera
A7 Dm Dm/F
di credere che l'ultima non sia
Bb C F
a questo punto della vita mia.
Canzone libera è un singolo di Endi del 2021. Su Wikitesti puoi trovare il testo integrale della canzone In “Canzone libera” Endi stila una lista di “grattacapi” che riguardano la vita quotidiana di tutti noi, raccontando il tutto in maniera ironica
Il Testo della canzone di:
Canzone libera – Endi
Libera,libera
Una vita libera
Libera,libera
Una voce libera
C'è la fila allo sportello
Il parcheggio a pagamento
L'iva il fisco e lo scontrino
La patente al cinquantino
?
L'imu ?
Tfr il vitalizio
C'è la spesa di condominio
L'agenzia delle entrate
Il coperto al ristorante
C'è la tassa di soggiorno
E una lasagna a mezzogiorno
La benzina,il bollo auto
L'area c la zeta t
Il copyright e la ?
C'è la password del wi-fi
Libera,libera
Una vita libera
Libera,libera
Una voce libera
Libera,libera
Una pianta libera
Libera,libera
Un amore libera
C'è chi viene c'è chi va
C'è il traffico in città
La Pasquetta,il Ferragosto
C'è il prodotto interno lordo
Equitalia,Trenitalia
?,l'acqua,il gas
Chi va al bar e chi va al caff
La routine la slot machine
C'è il canone della Rai
La bolletta della Snai
Il gratta e vinci l'enalotto
C'è il Tg delle otto
Social net le cover ?
Il nuovo di talent show
Tutto il calcio,il fantacalcio
Serie A,serie B
C'è la Uefa Champions League
Libera,libera
Una vita libera
Libera,libera
Una voce libera
Libera,libera
Una pianta libera
Libera,libera
Un amore libera
Libera,libera
Una vita libera
Libera,libera
Una voce libera
Libera,libera
Una pianta libera
Libera,libera
Una amore libera
Bumba
In aggiornamento...
Ecco una serie di risorse utili per Endi in costante aggiornamento
fin da piccolo io vedevo il mondo bellissimo splendido come un miracolo magico i bambini si sa hanno occhi che ridono cantano e giocano e ridono m’insegnarono poi a diventare insensibile logico pratico abile perche’ il mondo e di chi e’ un po’ piu’ responsabile clinico ipercritico e cinico ma lei no non e’ cambiata mai se guardi gli occhi suoi sorridono anche a te lei lo sa che la sua forza e’ li la sua sincerita’ e’ il fascino che ha… fa la dura e lo fa qualcosa da difendere e’ burbera grintosa terribile se cambiasse anche lei in un mondo che rotola mi sentirei piu’ piccolo piccolo ma lei no non e’ cambiata mai se guardi gli occhi suoi sorridono anche a te lei lo sa che la sua forza e’ li la sua sincerita’ e’ il fascino che ha… che ha… che ha… che ha…
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Accordi
C'e' una casa bianca che
che mai piu'
io scordero'
mi rimane dentro il cuor
con la mia gioventu'
Era tanto tempo fa'
ero un bimbo
e di dolore
io piangevo
nel mio cuore
non volevo entrare la'
Tutti i bimbi come me
hanno qualchecosa che
di terror li fa tremare
e non sanno che cos'e'
Quella casa bianca che
non vorrebbero lasciare
e' la loro gioventu'
e mai piu' ritornera'
Tutti i bimbi come me
hanno qualchecosa che
di terror li fa tremare
e non sanno che cos'e'
E' la casa bianca che
che mai piu'
io scordero'
mi rimane dentro il cuor
con la mia gioventu'
e mai piu' ritornera
Il Testo della canzone di:
Canzone logica – Elisabetta viviani
Fin da piccola io vedevo il mondo bellissimo, splendido come un miracolo, magico I bambini si sa, hanno gli occhi che ridono cantano e giocano vivono E mi insegnavano poi, ha diventare sensibile o logica, pratica, abile, perché il mondo è di chi è un po più responsabile, clinico, ipercritico e cinico Ma lui no, non è cambiato mai, se guardi gli occhi suoi sorridono anche a te Lui lo sa che la sua forza è lì, la sua sincerità è il fascino che ha E se fa il duro lo fa per qualcosa da difendere, è burbero Grintoso terribile Se cambiasse anche lui in un mondo che rotola mi sentirei più piccola, piccola Ma lui no, non è cambiato mai Se guardi gli occhi suoi, sorridono anche a te Lui lo sa che la sua forza forza è lì, la sua sincerità e il fascino che ha
Ecco una serie di risorse utili per Elisabetta viviani in costante aggiornamento
Maledetto il giorno che ti ho conosciuto maledetta notte che non ti ha cancellato stare chiusi in casa con la vita appesa non libera la mente da questa assurda attesa
Maledetto il sole va giù troppo presto da quando non ci sei c’è sempre buio pesto maledetta radio che suona le canzoni maledetto specchio e gli occhi testimoni
Lo so che ho fatto bene a spezzarmi il cuore anche se ho l’anima che sanguina l’amore
Maledetto il corpo che era tra le mie braccia non sento più il sapore non riconosco la mia faccia maledetto sesso che picchia così forte che a volte mi dimentico persino della morte
Io so che ho fatto bene era una storia storta ma odiandoti ti aspetto mi tieni sulla porta.
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Il Testo della canzone di:
Canzone maledetta – Mina
Maledetto il giorno che ti ho conosciuto Maledetta notte che non ti ha cancellato Stare chiusi in casa con la vita appesa Non libera la mente da questa assurda attesa
Maledetto il sole, va giù troppo presto Da quando non ci sei c'è sempre buio pesto Maledetta radio che suona le canzoni Maledetto specchio e gli occhi testimoni
Lo so che ho fatto bene a spezzarmi il cuore Anche se ho l'anima che sanguina l'amore
Maledetto il corpo che era tra le mie braccia Non sento più il sapore, non riconosco la mia faccia Maledetto sesso che picchia così forte Che a volte mi dimentico persino della morte
Io so che ho fatto bene, era una storia storta Ma odiandoti ti aspetto, mi tieni sulla porta
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Vai, canzone vai. Vai non sei più mia. Vola in alto e più lontano sconfinerai, canzone mia fra la gente in mezzo al mondo vai, io resto qui. Sai, mi chiedo anch’io quanta vita tu vedrai, ti ascolterò, canzone mia, fra la gente in mezzo al mondo vai. Voce che fa dire ai cuori muti: ” Ho bisogno di Te “ luce dentro il buio di chi è solo e si consola con te. Fai compagnìa, canzone mia, alla gente in mezzo al mondo vai. Io ti aspetterò, tornerai per caso con qualcuno che mi parla di te, mi meraviglierai, mi troverò con questa canzone mia fra la gente in mezzo al mondo vai. Voce che fai dire ai cuori accesi: ” Io, la dedico a TE “ luce dentro gli occhi di chi ride adesso insieme con te. Somigli a me, canzone mia, fra la gente in mezzo al mondo vai. Non sei più mia, vai , canzone mia.
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Il Testo della canzone di:
Canzone mia – Amedeo Minghi
Vai Canzone vai Vai non sei più mia Vola in alto e più lontano Sconfinerai Canzone mia Fra la gente in mezzo al mondo vai Io resto qui Sai, mi chiedo anch'io Quanta vita tu vedrai Ti ascolterò Canzone mia Fra la gente in mezzo al mondo vai Voce che fa dire ai cuori muti: " Ho bisogno di Te " Luce dentro il buio di chi è solo E si consola con te Fai compagnìa Canzone mia Alla gente in mezzo al mondo vai Io ti aspetterò Tornerai per caso con qualcuno Che mi parla di te Mi meraviglierai Mi troverò Con questa canzone mia Fra la gente in mezzo al mondo vai Voce che fai dire ai cuori accesi: " Io, la dedico a TE " Luce dentro gli occhi di chi ride Adesso insieme con te Somigli a me Canzone mia Fra la gente in mezzo al mondo vai Non sei più mia Vai Canzone mia
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Il Testo della canzone di:
Canzone micidiale – Pierfrau
Guardo gli occhi miei pesanti
Un sorriso fa pensare
Ad un ricordo un po' teatrale
Perchè non vivere sempre al mare
Con il sole che ci scalda
Dov'è difficile star male eh
Vorrei un'estate all'italiana
Una coda allucinante
Ma una famiglia sorridente
E parto con baci lunghi sulla spiaggia
A ricordare quando ero un ragazzino
Ed ero sempre innamorato della figlia del vicino
Non ho paura di cadere,ne paura di star male
Vorrei vedere e poi guarire ogni mio singolo dolore
Poi tornare a casa sano,con la voce per cantare
Questa canzone micidiale che fa vivere e ballare
Ho una canzone micidiale
Te ne vuoi andare o vuoi restare
Balliamo ad un ritmo tropicale
Te ne vuoi andare o vuoi restare?
Parlo con l'anziano di paese
Che mi fa poi assaporare
Un piatto tipico tradizionale
Perchè no non vivere sempre al mare
Con la gente che ci guarda
E da un sorriso nazionale
Vorrei un'estate all'italiana
Una canzone batticuore che mi fa un po' affezzionare
E parto con baci lunghi sulla spiaggia
A ricordare quando ero un ragazzino
Ed ero sempre innamorato dela figlia del vicino
Non ho paura di cadere,ne paura di star male
Vorrei vedere e poi guarire ogni mio singolo dolore
Poi tornare a casa sano,con la voce per cantare
Questa canzone micidiale che fa vivere e ballare
Ho una canzone micidiale
Te ne vuoi andare o vuoi restare?
Balliamo ad un ritmo tropicale
Te ne vuoi andare o vuoi restare?
Sparo stronzate,fumo a granate
Guardo le foto e tu non sei qui
E sul divano quante puntate di un telefilm
E non sei qui,ti aspetto qui ah-ah
Non ho paura di cadere,ne paura di star male
Vorrei vedere e poi guarire ogni mio singolo dolore
Poi tornare a casa sano,con la voce per cantare
Questa canzone micidiale che fa vivere e ballare
Ho una canzone micidiale
Te ne vuoi andare o vuoi restare?
Balliamo ad un ritmo tropicale
Te ne vuoi andare o vuoi restare?
Ecco una serie di risorse utili per Pierfrau in costante aggiornamento
Vola canzone e va’, doce e curtese, pe’ cielo e mare, pe’ ll’aria ‘e chesti mmatenate chiare… Di’ a tuttuquante: “Vengo ‘a nu paese addó’ se gode meglio ‘a giuventù…”
E, fino a quanno ce sta ancora Napule, dincello, va’ dincello, va’!… “Uocchie ca chiagnono, core ca soffrono, nun ce hanna stá!”
Canzone mia, te scrivo pe’ tramente nénna sta allèra, e tengo ‘a vocca soja pe’ Primmavera… Tengo, pe’ sole, ll’uocchie suoje lucente, ll’arbere ‘e pigna e ‘o mare attuorno a me…
E, fino a quanno ce sta ancora Napule
Vola canzone, addó’ nun truove sole, né primmavere, e parla ‘e chesti mmatenate allère… Porta ‘a prijezza ‘e tutte sti ffigliole che cámpano d’ammore e di’ accussí
ca, fino a quanno ce sta ancora Napule
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Femmene ca scenneno a mare ma ormai è dimane putesseme canta’ forze ‘na canzone nova doje pummarole e ghiesce ‘o sole. Gioia ‘o ssaje ca i’ po’ nun so’ crisciuto gioia ‘a sera l’uocchie s’arravogliano ‘e paura e vuo’ tucca’. Ammore ‘e chi nun perde tiempo ammore ‘e se po’ aspetta’ ammore fatto sott’ ‘o muro ‘ncopp’ ‘e discese sott’ ‘a luna ma è sempe ammore. Femmene senza cchiù parole nun state sole putessemo canta’ forze ‘na canzone nova doje pummarole e ghiesce ‘o sole. Gioia ‘o ssaje ca i’ po’ nun so’ crisciuto gioia ‘a sera l’uocchie s’arravogliano ‘e paura e vuo’ tucca’. Ammore ‘e chi nun perde tiempo ammore ‘e chi se po’ aspetta’ ammore fatto sott’ ‘o muro ‘ncopp’ ‘e discese sott’ ‘a luna ma è sempe ammore
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
F#7 E6
F#7
Femmene ca scenneno a mare
C#m7
ma ormai e' dimane
G#m
putesseme canta'
E
forze 'na canzone nova
C#7 E6
doje pummarole e ghiesce 'o sole.
G#m
Gioia 'o ssaje ca i' po'
E
nun so' crisciuto
D#m
gioia 'a sera l'uocchie
C#m
s'arravogliano 'e paura
e vuo' tucca'.
A#mM7 E
Ammore 'e chi nun perde tiempo
C# B
ammore 'e se po' aspetta'
E D#m
ammore fatto sott' 'o muro
C#m7
'ncopp' 'e discese sott' 'a luna
G
ma ' sempe ammore.
E6 F#7
Femmene senza cchiù parole
C#m7
nun state sole
G#m
putessemo canta'
forze 'na canzone nova
E B9 E
doje pummarole e ghiesce 'o sole.
G#m
Gioia 'o ssaje ca i' po'
C#m
nun so' crisciuto
D#m
gioia 'a sera l'uocchie
C#m
s'arravogliano 'e paura
A9 B7
e vuo' tucca'.
E
Ammore 'e chi nun perde tiempo
C# B
ammore 'e chi se po' aspetta'
E D#m
ammore fatto sott' 'o muro
C#m7
'ncpp' 'e discese sott' 'a luna
G G7
ma e' sempe ammore.
G G7 G G7 G9 G7 G G7 G
***
Il Testo della canzone di:
Canzone nuova – Eduardo De Crescenzo
Il piano va Muove l'aria di una notte che respira Su un giro di armonie Incontrerà L'eco di una canzone che sta nascendo Ma ancora non è mia Inseguo la sua scia Che prende un po' di me In questo sogno speciale Proviamo a fare un gioco Svegliamo il giorno a fare il coro Rubiamo un po' di caldo al sole Io e la musica per te... per te
Ecco una serie di risorse utili per Eduardo De Crescenzo in costante aggiornamento
Oh mio dio il mondo mi assopiva poi ho trovato lei Ne uscirò, ne uscirò
Ora c’è e parlerò di noi come se fossimo ancora insieme
E’ fantastico ma è vero ed io non so se tornerai, clorofilla sui miei guai
Autobus, riportami vicino a dove respira lei, ne uscirò, ne uscirò
Sai quanto vale insistere tra noi, come se fossimo ancora insieme.
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Noi qui dentro si vive in un lungo letargo, si vive afferrandosi a qualunque sguardo, contandosi i pezzi lasciati là fuori, che sono i suoi lividi, che sono i miei fiori.
Io non scrivo più niente, mi legano i polsi, ora l’unico tempo è nel tempo che colsi: qui dentro il dolore è un ospite usuale, ma l’amore che manca è l’amore che fa male.
Ogni uomo della vita mia era il verso di una poesia perduto, straziato, raccolto, abbracciato
Ogni amore della vita mia ogni amore della vita mia è cielo e voragine, è terra che mangio per vivere ancora.
Dalla casa dei pazzi, da una nebbia lontana, com’è dolce il ricordo di Dino Campana; perché basta anche un niente per esser felici, basta vivere come le cose che dici, e dividerti in tutti gli amori che hai per non perderti, perderti, perderti mai.
Cosa non si fa per vivere, cosa non si dà per vivere, guarda! Io sto vivendo
Cosa mi è costato vivere? Cosa l’ho pagato vivere? Figli, colpi di vento…
La mia bocca vuole vivere! La mia mano vuole vivere! Ora, in questo momento!
Il mio corpo vuole vivere! La mia vita vuole vivere! Amo, ti amo, ti sento!
Ogni uomo della vita mia era il verso di una poesia buttata, stracciata, raccolta, abbracciata
Questo amore della vita mia, ogni amore della vita mia, è cielo e voragine, è terra che mangio per vivere ancora
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Il Testo della canzone di:
Canzone per Alessandra – Riccardo Zanotti
Alessandra ti ricordi quando eravamo bambini I viaggi in camper e la voglia di andar via La nonna che ci costringeva a mangiare le verdure La tua collezione di videocassete più grande della mia
Le ginocchia sbucciate scavalcando il cancello Dei vicini per recuperare i palloni Tua sorella e mio fratello con i loro pasticci E io e te con le nostre ribellioni
Ma non ho capito bene Mi hanno detto che hai vent’anni Nuovi amori nelle vene Meno illusioni e qualche verità
Alessandra ti ricordi i pomeriggi di latino In attesa della prima superiore? Con quel muro insormontabile rappresentato Dalla terza declinazione
E poi al liceo le nostre discussioni La scuola migliore non è la tua, è la mia Tu con la media molto alta Ed io con il mio quattro in biologia
Ma non ho capito bene Mi hanno detto che hai vent’anni Nuovi amori nelle vene Meno illusioni e qualche verità
E oggi siam qui, io che vendo il caffè al bar E tu che fai le notti in ospedale Che cerchiamo di guadagnarci un futuro E lui in faccia non ci vuol neanche guardare
Ed è la prima volta che lo dico Ale, sei la migliore Però non provare mai più ti prego A condividere francesco sole
Ma non ho capito bene Mi hanno detto che hai vent’anni Nuovi amori nelle vene Meno illusioni e qualche verità
Ecco una serie di risorse utili per Riccardo Zanotti in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Per Anna – Francesco Guccini
La luce incerta della sera getta fantasmi ed ombre sulla tua finestra Non pensi o non vorresti più pensare Bambine in fiore con sorrisi ambigui che lungo i colli si faranno cupi Rincasano veloci per mangiare
E tu, che hai già conosciuto questo gioco Non sai più com'era in quel passato Non sai se sorridere od urlare
Non sei più bella come un tempo quando cercò il tuo corpo quello di un compagno Dimmi se fu paura o fu piacere Ma adesso senti il tempo che ti abbraccia come qualcosa che ti segna in faccia Che non si vede ma che sai d' avere
E' come quel male a cui non si dà il nome Un' ossessione circolare Fra la volontà ed il non potere
Brandelli di canzoni, frasi e televisioni parlano dalle finestre aperte In un telegiornale qualcuno il bene o il male denuncia, auspica, avverte; Frasi del quotidiano ti sfiorano pian piano ed entrano senza toccarti S' infilano negli angoli della tua casa suoni che tu non sai
Un uomo in canottiera, dietro ad una ringhiera, innaffia dei fiori cittadini Un grido e un pianto acuto già spenti in un minuto segnalano tragedie di bambini Odori di frittate e minestre riscaldate combattono lo smog di un diesel Un fuoristrada assurdo che romba per partire e non va mai
E tu sei sola sola sola sola, ti senti sola sola sola sola e pensi a un figlio temuto che ora non hai Ma dura un attimo quel tuo pensiero, atomo incerto in mezzo al falso e al vero Per lasciar posto ai giorni che vivrai...
Niente "se" e "forse", fra le occasioni avute e perse Restano solo ore scomparse Di certo hai solo quello che farai...
La luce incerta della sera fonde col buio che entra, e presto si confonde tutto Come a chi guarda senza un fuoco; La luce accendi e in viso si disegna forse un sorriso che le labbra spiega Come se fosse stato tutto un gioco...
Fa niente, danno in TV un programma intelligente Ci vuole un tè aromatico e bollente E poi che il sonno arrivi a poco a poco...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Cade dal cielo una pioggia scura passa l’aereo che porta la paura Passa l’aereo che spara sulla terra ma il suo rumore non copre la chitarra
Can’t stop stars from shining or Beirut from rising non c’è più niente dove c’era il ponte Can’t stop stars from shining or Beirut from rising nessun colore dove c’era il mare
Spiaggia deserta, gioca una bambina ma il suo pupazzo può essere una mina ma nel suo sguardo grande come il mare c’è tutta Beirut che si vuol rialzare
Can’t stop stars from shining or Beirut from rising passa la guerra col suo squallore Can’t stop stars from shining or Beirut from rising la guerra passa Beirut non muore
Passa la pioggia innaturale Can’t stop stars from shining or Beirut from rising Beirut ritorna a scintillare
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Il Testo della canzone di:
Canzone per Carla – Mirco Menna
Ti abbiamo avuta così
ragazza
fino alla fine
lo sguardo chiaro
indomabile
ti abbiamo ancora così
compagna
anche più forte
bella e di parte
adorabile
Terremo a mente in questo inverno
di timori e balbettio
mentre intorno è ringhio e violenza
terremo a mente che fascismo
non è roba da museo
e nemmeno lo è resistenza
Ti abbiamo amata così
compagna
e avevamo ragione
e per questa ragione
ti amiamo
Ecco una serie di risorse utili per Mirco Menna in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone per Che [Guevara Forever] – Skiantos
Viva Que Viva Que Viva Que Viva Che Guevara Viva Que Viva Que Viva Que Viva Che Guevara
Ernesto guevara mi piace perché Ha sempre pagato ogni cosa da sé Mitico Ernesto, comune mortale Che ha dato la vita per un ideale Facendo davvero quel che lui sognava Volendo sul serio quel che poi diceva Esempio per tutti di rara coerenza Anche per chi non approva la sua militanza
Tu che sei di casa qui dove c'è sempre la musica E la parola che tu dai è nata di domenica Tu che sogni forte del sogno sei bandiera Viva, sempre Viva, que Viva Che Guevara Viva Que Viva Que Viva Que Viva Che Guevara
Ernesto Guevara, come Cristo Gesù Ti hanno tradito e non sogni più Il Mitico Ernesto, di buona famiglia Diventò comandante della Santa Guerriglia Fu per cercare un futuro migliore E lui si decise contro il potere Nessun rimpianto per la sorte che tocca E infatti lui ride col sigaro in bocca
Tu che sei che sei la strada, dei sette arcobaleni Che hai la pioggia dentro gli occhi e il vento sotto i piedi Tu che sei la stella, quella rossa e nera Viva sempre Viva Que Viva Che Guevara Viva Que Viva Que Viva Che Guevara Viva Que Viva Que Viva Che Guevara
Il "Che" in ogni foto sparsa nel mondo Sembra pensoso, ma anche contento Con la stella sul basco, i capelli al vento Corrucciata la fronte, la barba sul mento La faccia di uno che forse ha già vinto Come colui che va fino in fondo Ernesto Guevara rassegnato al destino O anche su in cielo hai fatto casino? Esiste lassù un posto per buoni Un paradiso senza padroni O era soltanto pura utopia Ideale chimera, ingenua follia Ernesto Guevara, mi piace perché Credo abbia dato il meglio di sé Ernesto Guevara, detto il ’Che' Avrei volentieri bevuto con te!
Ecco una serie di risorse utili per Skiantos in costante aggiornamento
“Mi è andato il cane sotto un camion quella sera ho pianto come un vecchio sopra una bandiera, se fosse stato un compagno basco avrei pianto di meno” Così dicevi e mi chiedevi “Professore, dimmi se sono un qualunquista, un uomo ad ore”
Così dicevi e già nasceva mezzo sole e il giornalista in fondo è un modo di campare e alla ragazza greca traducevi piano – Luci a San Siro – gli imbonitori sono troppi e non li fermi e Dio che è morto non è morto per tre giorni
La rabbia un tempo la scandiva soltanto la locomotiva tra i fiori rossi sulla strada e contro il niente adesso parte ogni mezz’ora un volo charter itinerario di gran moda e vorrei dirti sbagli guarda che t’inganni loro han solo meno dubbi e meno anni e intanto spuntano i tarocchi e giù frescate su Calvino… e sui destini che si incrociano un po’ male e che si parte per vedersi ritornare
E vorrei dirtelo ma in fondo cosa importa? Ti ho visto peggio e già la so la tua risposta
Che non c’è niente che non resti e che non passi con il vino ma coi ragazzi c’era un fatto personale non han capito chi ci marcia su e chi vale
La rabbia un tempo la scandiva soltanto la locomotiva gettata a sasso sulla strada adesso è giorno di mercato spuntano a grappoli i poeti tutte le isole han trovato
E non c’è niente che non passi con il vino anche Susanna e andata su per il camino e noi vediamo un po’ d’alzarci perchè è l’ora, perchè è tardi a ciucche dure finiremo per capire come si vive e ci potremo divertire
“Bologna è un vecchio che ripete la mia vita l’ultimo amore, l’osteria che mi è restata”
E intanto fuori è temporale la greca canta un libertale che già le diamo per scontato ricordo quasi per inciso qualcuno mi sfiorava il viso ed ero stato proprio male
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Accordi
sol do
Mi è andato il cane sotto un camion quella sera:
sol do
ho pianto come un vecchio sopra una bandiera,
sol do do
se fosse stato un compagno basco avrei pianto di meno"
fa re
Così dicevi e mi chiedevi "Professore,
fa re
dimmi se sono un qualunquista, un uomo ad ore"
sol do
Così dicevi e già nasceva mezzo sole,
sol do
e "il giornalista in fondo è un modo di campare"
sol do sol
e alla ragazza greca traducevi piano Luci a S. Siro.
fa re
Gli imbonitori sono troppi e non li fermi,
fa re
e Dio che è morto non è morto per tre giorni.
sol mi- la-
La rabbia un tempo la scandiva soltanto la locomotiva
re
tra i fiori rossi sulla strada:
sol mi- la-
e contro il niente adesso parte ogni mezz'ora un volo charter
re
itinerario di gran moda.
sol do
E vorrei dirti sbagli, guarda che t'inganni,
sol do
loro han soltanto meno dubbi e meno anni,
sol do sol
e intanto spuntano i tarocchi e giù frescate su Calvino
fa re
e sui destini che s'incrociano un po' male
fa re
e che si parte per vedersi ritornare.
sol do
E vorrei dirtelo ma in fondo cosa importa?
sol do
Ti ho visto peggio e già la so la tua risposta,
sol do sol
che non c'è niente che non resti e che non passi con il vino
fa re
ma coi ragazzi c'era un fatto personale
fa re
non han capito chi ci marcia su e chi vale...
sol mi- la-
La rabbia un tempo la scandiva soltanto la locomotiva
re
gettata a sasso sulla strada.
sol mi- la-
Adesso è giorno di mercato spuntano a grappoli i poeti
re
tutte le isole han trovato.
sol do
E non c'è niente che non passi con il vino
sol do
anche Susanna è andata su per il camino,
sol do sol
e noi vediamo un po' d'alzarci perché è l'ora, perché è tardi:
fa re
A ciucche dure finiremo per capire
fa re
come si vive e ci potremo divertire....
sol do sol do sol do
fa re
"Bologna è un vecchio che ripete la mia vita,
fa re
l'ultimo amore, l'osteria che mi è restata
sol mi- la-
E intanto fuori è temporale, la greca canta un libertale
re
che già le diamo per scontato.
sol mi- la-
Ricordo quasi per inciso qualcuno mi sfiorava il viso
re
ed ero stato proprio male.
sol mi- la- re sol mi- la- re
Il Testo della canzone di:
Canzone per Francesco – Roberto Vecchioni
"Mi è andato il cane sotto un camion Quella sera: Ho pianto come un vecchio Sopra una bandiera Se fosse stato un compagno basco Avrei pianto di meno." Così dicevi e mi chiedevi "Professore Dimmi se sono un qualunquista Un uomo ad ore" Così dicevi e già nasceva Mezzo sole E il giornalista in fondo È un modo di campare E alla ragazza greca Traducevi piano -Luci a S. Siro- Gli imbonitori sono troppi E non li fermi E Dio che è morto Non è morto per tre giorni
La rabbia un tempo la scandiva Soltanto la locomotiva Tra i fiori rossi sulla strada: E contro il niente adesso parte Ogni mezz'ora un volo charter Itinerario di gran moda
E vorrei dirti sbagli Guarda che t'inganni Loro han soltanto meno dubbi e meno anni E intanto spuntano i tarocchie giù frescate Su Calvino... E sui destini che s'incrociano un po' male E che si parte per vedersi ritornare
E vorrei dirtelo ma in fondo cosa importa? Ti ho visto peggio e già la so la tua risposta
Che non c'è niente che non resti E che non passi con il vino: Ma coi ragazzi c'era un fatto personale; Non han capito chi ci marcia su e chi vale
La rabbia un tempo la scandiva Soltanto la locomotiva Gettata a sasso sulla strada; Adesso è giorno di mercato Spuntano a grappoli i poeti Tutte le isole han trovato
E non c'è niente che non passi con il vino; Anche Susanna è andata su Per il camino E noi vediamo un po' d'alzarci Perché è l'ora, perché è tardi: A ciucche dure finiremo per capire Come si vive, e ci potremo divertire...
"Bologna è un vecchio Che ripete la mia vita L'ultimo amore, l'osteria che mi è restata"
E intanto fuori è temporale La greca canta un libertale Che già le diamo per scontato; Ricordo quasi per inciso Qualcuno mi sfiorava il viso Ed ero stato proprio male
Ecco una serie di risorse utili per Roberto Vecchioni in costante aggiornamento
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Accordi
REm
Un palazzo sfavillante
DO
dalle finestre luminose,
un portone assai bugiardo
REm DO
per l'inferno sottostante.
REm
Terzo piano il più importante
DO
dietro un tavolo il potere,
una giunta militare
REm DO
che decide per la morte.
REm
Secondo piano grandi saloni
DO
per ricevere gli onori,
radunando ambasciatori
REm DO
di affari generali.
REm
Primo piano stan gli uffici
DO
con gli schedari riservati,
non è aperto mai a nessuno
REm DO
per informar la gente
REm DO
Desaparecido, desaparecido
REm DO
Desaparecido, desaparecido
REm DO REm DO
Desaparecido
REm
Interrati stan gli orrori,
DO
sudan sangue quelle mura
di quei vivi senza voce
REm
tra gli attrezzi di tortura.
REm
Li han contati a migliaia
DO
donne, uomini e bambini,
la cultura e la miseria
REm DO
cancellate dalla terra.
REm
Anche gli uomini di Dio
DO
non han visto né sentito,
hanno perso il coraggio
REm DO
di un messaggio di pietà
REm DO
Desaparecido, desaparecido
REm DO
Desaparecido, desaparecido
REm DO REm DO
Desaparecido
REm
Quegli orrori son finiti,
DO
confessati ormai si sono
perdonati dalla legge,
REm DO
chi è rimasto ricorderà.
REm
Non han tombe, neanche croci,
DO
non han volto quelle voci
sono un nome in quel foglio,
REm DO
a cercar la verità.
REm
Nella piazza primo maggio
DO
una folla silenziosa
tiene viva quella voce,
REm DO
di scomparsi senza colpa
REm DO
Desaparecido, desaparecido
REm DO
Desaparecido, desaparecido
REm DO REm DO
Desaparecido
Un popolo può liberare se stesso dalle sue gabbie di animali elettrodomestici ma all’avanguardia d’America dobbiamo fare dei sacrifici verso il cammino lento della piena libertà.
e se il rivoluzionario non trova altro riposo che la morte, che rinunci al riposo e sopravviva; niente o nessuno lo trattenga, anche per il momento di un bacio o per qualche calore di pelle o prebenda.
I problemi di coscienza interessano tanto quanto la piena perfezione di un risultato lottiamo contro la miseria ma allo stesso tempo contro la sopraffazione
Lasciate che lo dica mai l rivoluzionario quando è vero è guidato da un grande sentimento d’amore, ha dei figli che non riescono a chiamarlo, mogli che fan parte di quel sacrificio, suoi amici sono “compañeros de revolucion”.
Addio vecchi, oggi è il giorno conclusivo; non lo cerco, ma è già tutto nel mio calcolo. Addio Fidel, oggi è l’atto conclusivo; sotto il mio cielo, nella gran patria di Bolìvar la luna de Higueras è la luna de Playa Giron. Sono un rivoluzionario cubano. Sono un rivoluzionario d’America.
Signor Colonnello, sono Ernesto, il “Che” Guevara. Mi spari, tanto sarò utile da morto come da vivo
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Accordi
RE/LA/SOL/SOLb- MI-/LA RE/LA/SOL/SOLb- MI-/LA
RE/SOL/LA RE/SOL/LA
RE SOL/MI LA MI-
Un popolo può liberare se stesso
LA RE
dalle sue gabbie di animali elettrodomestici
LA
ma all’avanguardia d’America
SOL MI- LA
dobbiamo fare dei sacrifici
RE
verso il cammino lento della piena libertà.
RE/SOL/LA
RE
e se il rivoluzionario
SOL/MI LA MI-
non trova altro riposo che la morte,
LA RE
che rinunci al riposo e sopravviva;
LA
niente o nessuno lo trattenga,
SOL MI- LA
anche per il momento di un bacio
RE
o per qualche calore di pelle o prebenda.
RE/SOL/LA
RE SOL/MI LA MI-
I problemi di coscienza interessano tanto
LA RE
quanto la piena perfezione di un risultato
LA
lottiamo contro la miseria
SOL MI- LA RE
ma allo stesso tempo contro la sopraffazione
RE/LA
RE
Lasciate che lo dica
mai l rivoluzionario quando è vero
MI
è guidato da un grande
LA
sentimento d’amore,
MI- LA
ha dei figli che non riescono a chiamarlo,
MI- LA
mogli che fan parte di quel sacrificio,
MI- RE
suoi amici sono “compañeros de revolucion”.
RE/SOL/LA RE/SOL/LA SOLb/SI- SI-/SOLb/SI-/SOLb
SI- SOLb SI-/SOLb-
Addio vecchi, oggi è il giorno conclusivo;
MI- RE SOLb
non lo cerco, ma è già tutto nel mio calcolo.
SI- SOLb- MI-
Addio Fidel, oggi è l’atto conclusivo;
SOLb- MI- LA
sotto il mio cielo, nella gran patria di Bolìvar
RE MI- SOLb7
la luna de Higueras è la luna de Playa Giron.
SI-/SOLb7/SI-/SOLb7
SI- SOLb7
Sono un rivoluzionario cubano.
SI- SOLb7
Sono un rivoluzionario d’America.
SI-/SOLb-/SOL/SOL/SOLb-/SOL/DO#
SI- MI-
Signor Colonnello, sono Ernesto, il “Che” Guevara.
SOLb
Mi spari, tanto sarò utile da morto come da vivo.
SI-/SOLb-/SOL/SOLb SI-/SOLb-/SOL/SOLb SOLb/SI-
Partito da lontano per partire davvero Sei sceso con la pioggia e il tuo sguardo di cielo Giorni di frontiera dove i sogni vanno piano I treni sono viaggio e i rumori sono tuono
Arrivato da lontano nel paese in culo al mondo Un confine sulle spalle e un amore controvento Il tempo scivola piano come una vendetta La fatica in agguato è un dolore che ti aspetta
Nella casa di ringhiera si contano le ore E non cade più la neve nella città senza stagione Dove il cielo è più scuro e la notte è più nera Per tutti i cuori stranieri nel freddo della sera
Poi vennero i padroni del fumo e della tempesta Fabbricanti di nuvole nere e onde di fuoco per [la festa Con le loro offerte speciali e una paga da soldato La tua bocca da cucire e un lavoro disperato
Avevi mani di zucchero per disegnare arcobaleni Ora hai braccia di fango per costruire grattacieli Dove il sole è stanco e non riscalda il cuore La gente vive in fretta nel paese del dolore
Viaggiavano i tramonti partivano le parole Per la tua rosa lontana i tuoi fiori di sole Poi primavera arriverà primavera porterà l’amore In questo angolo di rabbia in questa terra [senza viole
Poi fu la notte delle stelle che cantavano alla luna Quando l’assassino bruciò i tuoi occhi di sfortuna O forse fu la luna che piangeva con le stelle Mentre morivano i tuoi anni e bruciava la tua pelle
Partito da lontano arrivato davvero Ion figlio della pioggia che cercavi un nuovo cielo Giornate di frontiera sogni stretti in una mano Treni sempre in viaggio i rumori sono tuono
Partito da lontano arrivato davvero Ion adesso sei con le stelle nel tuo nuovo cielo Giorni di frontiera sogni chiusi in una mano I treni adesso sono fermi i silenzi sono tuono
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
Quanno nasciste tu forma d’argiento nasciste a lu tiempo de la luna nova ‘ncielo sulo ‘e stelle pe curona. Luna scesciente e tu da stu ciardino cuglieve a uno a uno tutti lì culure de la primavera chiena ‘e sciure A lì tre notte della luna chiena tu ce si venuta pe fare l’ammore pe vasà tre vote chistu core Luna calante e tu te si addurmuta comm’a na palomma ca ce vò morire novi amanti stateme a sentire
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva Con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva Con la radio che ronzava per il mondo cose strane E il respiro del tuo cane che dormiva Coi tuoi santi sempre pronti a benedire i tuoi sforzi per il pane Con il tuo bambino biondo a cui hai donato una pistola per Natale Con il letto in cui tua moglie non ti ha mai saputo amare E gli occhiali che fra un po’ dovrai cambiare Com’è che non riesci più a volare Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi sulla gente Con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente La tua coda di ricambio, le tue vergini in affitto E le rondini di guardia sotto al tuo tetto Con il tuo francescanesimo a puntate e la tua dolce consistenza Le tue onde regolate in una stanza Col permesso di trasmettere e il divieto di parlare E ogni giorno un altro giorno da scontare Com’è che non riesci più a volare Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali E una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali Con il tuo collezionismo di parole complicate La tua ultima canzone per l’estate Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali Con lo scemo in giardino ad isolare le tue rose migliori Col tuo freddo di campagna e il divieto di sudare E più niente per poterti vergognare Com’è che non riesci più a volare
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
C F C
Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva
F C
con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva
Am G
con la radio che ronzava
F Em
per il mondo cose strane
C G
e il respiro del tuo cane che dormiva
C F C
Coi tuoi santi sempre pronti a benedire i tuoi sforzi per il pane
F C
con il tuo bambino biondo a cui hai dato una pistola per Natale che sembra vera,
FM7 G
con il letto in cui tua moglie
F CM7
non ti ha mai saputo dare
C G
e gli occhiali che tra un po' dovrai cambiare
F C
Com'è che non riesci più a volare
F C
Com'è che non riesci più a volare
F C
Com'è che non riesci più a volare
F G
Com'è che non riesci più a volare
Em C
Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi sulla gente
con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente
Am G
la tua coda di ricambio
F Em
le tue nuvole in affitto
G
le tue rondini di guardia sopra il tetto
C
Con il tuo francescanesimo a puntate e la tua dolce consistenza
col tuo ossigeno purgato e le tue onde regolate in una stanza
Am G
col permesso di trasmettere
F C
e il divieto di parlare
G
e ogni giorno un altro giorno da contare
F C
Com'è che non riesci più a volare
Em
Com'è che non riesci più a volare
C
Com'è che non riesci più a volare
G C
Com'è che non riesci più a volare
G C F C
Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali
F C
e una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali
Am G
con il tuo collezionismo
F Em
di parole complicate
C G
la tua ultima canzone per l'estate
C F C
Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali
F C
Con l'idiota in giardino ad isolare le tue rose migliori
FM7 G
col tuo freddo di montagna
F CM7
e il divieto di sudare
C G
e più niente per poterti vergognare
F C
Com'è che non riesci più a volare
F C
Com'è che non riesci più a volare
F C
Com'è che non riesci più a volare
F G
Com'è che non riesci più a volare
***
Il Testo della canzone di:
Canzone Per L'estate – Fabrizio De André
Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva Con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva Con la radio che ronzava Per il mondo cose strane E il respiro del tuo cane che dormiva Coi tuoi santi sempre pronti a benedire i tuoi sforzi per il pane Con il tuo bambino biondo a cui hai dato una pistola per Natale Che sembra vera Con il letto in cui tua moglie Non ti ha mai saputo dare E gli occhiali che tra un po' dovrai cambiare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Con le tue finestre aperte sulla strada e gli occhi chiusi sulla gente Con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente La tua coda di ricambio Le tue nuvole in affitto Le tue rondini di guardia sopra il tetto Con il tuo francescanesimo a puntate e la tua dolce consistenza Col tuo ossigeno purgato e le tue onde regolate in una stanza Col permesso di trasmettere E il divieto di parlare E ogni giorno un altro giorno da contare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali E una bella addormentata che si sveglia a tutto quel che le regali Con il tuo collezionismo Di parole complicate La tua ultima canzone per l'estate Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali Con l'idiota in giardino ad isolare le tue rose migliori Col tuo freddo di montagna E il divieto di sudare E più niente per poterti vergognare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare Com'è che non riesci più a volare
Ecco una serie di risorse utili per Fabrizio De André in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Per L'estate – Francesco De Gregori
Con tua moglie che lavava i piatti in cucina e non capiva Con tua figlia che provava il suo vestito nuovo e sorrideva Con la radio che ronzava per il mondo cose strane E il respiro del tuo cane che dormiva Coi tuoi santi sempre pronti a benedire I tuoi sforzi per il pane Con il tuo bambino biondo a cui hai donato Una pistola per Natale Con il letto in cui tua moglie non ti ha mai saputo amare E gli occhiali che fra un po' dovrai cambiare Com'è che non riesci più a volare Con le tue finestre aperte sulla strada E gli occhi chiusi sulla gente Con la tua tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente La tua coda di ricambio, le tue vergini in affitto E le rondini di guardia sotto al tuo tetto Con il tuo francescanesimo a puntate E la tua dolce consistenza Le tue onde regolate in una stanza Col permesso di trasmettere e il divieto di parlare E ogni giorno un altro giorno da scontare Com'è che non riesci più a volare Con i tuoi entusiasmi lenti precisati da ricordi stagionali E una bella addormentata che si sveglia A tutto quel che le regali Con il tuo collezionismo di parole complicate La tua ultima canzone per l'estate Con le tue mani di carta per avvolgere altre mani normali Con lo scemo in giardino ad isolare le tue rose migliori Col tuo freddo di campagna e il divieto di sudare E più niente per poterti vergognare Com'è che non riesci più a volare
Ecco una serie di risorse utili per Francesco De Gregori in costante aggiornamento
per cambiare faccia alla nostra citta’ per cambiare l’acqua all’amore che vuoi che cresca per andare a letto contenti di noi per comprare tutto con quello che c’e’ in tasca. per fermare il tempo quando vuoi tu per innamorarsi sempre di piu’. approfitterai dei vent’anni che hai e svegliamo tutta la gente che sta nascosta mi provocherai se mi scordo di te ti abbandonerai quando l’aria per te e’ giusta. per tornare il tempo quando vuoi tu per innamorarsi sempre di piu’. e’ che non possa mai piu’ tornare in tempo per te ci sia sempre una spiaggia di luna selvaggia goccia di mondo nel mondo. e’ che non sembra mai piu’ indifferenza tra noi lascia sempre scoppiare dolcezza dolore ci restino sempre parole da dire. per avere sempre abbastanza allegria da rifare il mondo di quanto non e’ perfetto. per giocare qua se qualche volta ti va per viaggiare sempre piu’ quando non hai biglietto. per fermare il tempo quando vuoi tu per innamorarsi sempre di piu’. e’ che non possa mai piu’ tornare in tempo per te ci sia sempre una spiaggia di luna selvaggia goccia di mondo nel mondo. e’ che non possa mai piu’ tornare in tempo per te lascia sempre scoppiare dolcezza e dolore noi non dobbiamo sbagliare. na na na na na na na na na na na na na na na na na na na na na nara na na na na na na na na na na na na na na na na na na na na na nara na na na na na na na na na na na na na na na na na na na na na nara na na na na na na na na na na. na na na na na na na na na na na na ra na na na na na na na na na na
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Accordi
F
PER CAMBIARE FACCIA ALLA NOSTRA CITTA'
A#
PER CAMBIARE L'ACQUA ALL'AMORE CHE VUOI
F
CHE CRESCA PER ANDARE A LETTO
Dm
CONTENTI DI NOI PER COMPRARE TUTTO CON QUELLO CHE C'E' IN TASCA.
Am
PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU
A#9 C Gm7
PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'.
A#9
APPROFITTERAI DEI VENT'ANNI CHE HAI
A#
E SVEGLIAMO TUTTA LA GENTE CHE STA NASCOSTA
F
MI PROVOCHERAI SE MI SCORDO DI TE TI ABBANDONERAI
A#
QUANDO L'ARIA PER TE E' GIUSTA.
Am A#9
PER TORNARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU
Am Am7 F9
PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'.
F F6 F F6
E' CHE NON POSSA MAI PIU' TORNARE IN TEMPO PER TE
F A#M7
CI SIA SEMPRE UNA SPIAGGIA DI LUNA SELVAGGIA
F Am
GOCCIA DI MONDO NEL MONDO.
D# A#mM7 D#7
E' CHE NON SEMBRA MAI PIU' INDIFFERENZA TRA NOI
A#mM7 D#7
LASCIA SEMPRE SCOPPIARE DOLCEZZA DOLORE
A#mM7 Cm6
CI RESTINO SEMPRE PAROLE DA DIRE.
A#mM7
PER AVERE SEMPRE ABBASTANZA ALLEGRIA
DA RIFARE IL MONDO DI QUANTO NON E' PERFETTO.
PER GIOCARE QUA SE QUALCHE VOLTA TI VA
PER VIAGGIARE SEMPRE PIU' QUANDO NON HAI BIGLIETTO.
A#m9 DmM7
PER FERMARE IL TEMPO QUANDO VUOI TU
Cm Cm7
PER INNAMORARSI SEMPRE DI PIU'.
F7 A#m9 F7 A#m9
E' CHE NON POSSA MAI PIU' TORNARE IN TEMPO PER TE
F7 A#m6 F7
CI SIA SEMPRE UNA SPIAGGIA DI LUNA SELVAGGIA
A#m9 D#7 G#m6 D# A# D# Fm9 D# D#9 Em F
GOCCIA DI MONDO NEL MONDO.
A#9 F A#9
E' CHE NON POSSA MAI PIU' TORNARE IN TEMPO PER TE
F A#6 F
LASCIA SEMPRE SCOPPIARE DOLCEZZA E DOLORE
A#9 Gm
NOI NON DOBBIAMO SBAGLIARE.
F
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
NA NARA
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
NA NARA
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
F6
NA NARA
F
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA.
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
NA NA RA
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
***
Al primo amore si fermò scese dalla filovia e allora il mondo gli sembrò una drogheria, una drogheria L’ultima volta che lo videro era col circo del pensateci un po’ voi dove leoni, clowns, acrobati, stavan fermi come lui va da sè che Laura non crede, non crede più passa il sale chiacchiera siede e guarda giù fu rè Riccardo il primo che salutò la compagnia, si tolse l’elmo e disse tiè ma con cortesia ma con cortesia era una guerra un po del cavolo mancava un senso un apriscatole un’idea, eppure tutti comandavano, va da sè che Laura non crede, non crede più passa il sale chiacchiera siede e guarda giù e Marco Polo li fregò doge moglie Turchi e idee partì da Chioggcia ed arrivò non più giù di Bari non più giù di Bari, poi disse ho visto orienti magici ma almeno aveva avuto della fantasia i veneziani che applaudivano solo invidia e ipocrisia va da sè che Laura non crede non crede più passa il sale, chiacchiera, siede e guarda giù poi quel bambino si voltò e contò le nostalgie scese dal palco e disse no sono cose mie solamente mie e mentre tutti si aspettavano la giravolta, il salto doppio, la poesia gridò a chi stava a capotavola stacci attento e fila via! perchè adesso Laura ci crede ci crede sì chiude gli occhi e: dentro ci vede adesso sì perche adesso Laura ci crede ci crede sì chiude gli occhi e dentro sorride, adesso sì
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Accordi
LA- RE SOL MI-
Al primo amore si fermo', scese dalla filovia
LA- RE SOLSI-MI- SOLSI-MI-
e allora il mondo gli sembrò una drogheria, una drogheria.
LA- RE SOL MI-
L'ultima volta che lo videro, era col circo del "Pensateci Un Po' Voi",
LA- RE SOL MI
dove leoni, clown e acrobati, stavan fermi come lui.
LA- RE SOL MI-
Va da sè che Laura non crede, non crede più
LA- RE SOL MI- SOL MI-
passa il sale, chiacchiera, siede, e guarda giù.
LA- RE SOL MI-
Fu Re Riccardo il primo che, saluto' la compagnia
LA- RE SOLSI-MI- SOLSI-MI-
si tolse l'elmo e disse "Tiè"! Ma con cortesia, ma con cortesia.
LA- RE SOL MI-
Era una guerra un po' del cavolo, mancavano un senso, un apriscatole, un'idea
LA- RE SOL MI
eppure tutti comandavano, a che cosa non si sa.
LA- RE SOL MI-
Va da sè che Laura non crede, non crede più
LA- RE SOL MI- SOL MI-
passa il sale, chiacchiera, siede, e guarda giù.
LA- RE SOL MI-
E Marco Polo li frego', Doge, moglie, turchi e idee,
LA- RE SOL SI- MI- SOL SI- MI-
partì da Chioggia ed arrivo', non più giù di Bari, non più giù di Bari
LA- RE SOL MI-
poi disse :"Ho visto orienti magici", ma almeno aveva avuto della fantasia,
LA- RE SOL MI
i veneziani che applaudivano, solo invidia e ipocrisia.
LA- RE SOL MI-
Va da sè che Laura non crede, non crede più
LA- RE SOL MI- SOL MI-
passa il sale, chiacchiera, siede, e guarda giù.
LA- RE SOL MI-
Poi quel bambino si volto', e conto' le nostalgie
LA- RE SOLSI-MI- SOLSI-MI-
scese dal palco e disse "No! Sono cose mie, solamente mie".
LA- RE SOL MI-
e mentre tutti si aspettavano, la giravolta, il salto doppio, la poesia
LA- RE SOL MI
grido' a chi stava a capotavola: "Stacci attento e fila via!"
LA- RE SOL MI-
Perchè adesso Laura ci crede, ci crede sì
LA- RE SOL MI- SOL MI-
chiude gli occhi e dentro ci vede, adesso sì
LA- RE SOL MI-
Perchè adesso Laura ci crede, ci crede sì
LA- RE SOL MI- SOL MI-
chiude gli occhi e dentro sorride, adesso .
Il Testo della canzone di:
Canzone per Laura – Roberto Vecchioni
Al primo amore si fermò Scese dalla filovia E allora il mondo gli sembrò Una drogheria, una drogheria: L'ultima volta che lo videro Era col circo del "pensateci un po' voi" Dove leoni, clowns, acrobati Stavan fermi come lui Va da sé che Laura non crede Non crede più Passa il sale, chiacchiera, siede E guarda giù
Fu re Riccardo il primo che Salutò la compagnia Si tolse l'elmo e disse "tie'!" Ma con cortesia, ma con cortesia; Era una guerra un po' del cavolo Mancava un senso , un apriscatole, un'idea Eppure tutti comandavano A che cosa non si sa
Va da sé che Laura non crede Non crede più Passa il sale, chiacchiera, siede E guarda giù
E Marco Polo li fregò: Doge, moglie, turchi, idee Partì da Chioggia ed arrivò Non più giù di Bari Non più giù di Bari Poi disse "ho visto orienti magici" Ma almeno aveva avuto della fantasia; I veneziani che applaudivano Solo invidia e ipocrisia
Va da sé che Laura non crede Non crede più Passa il sale, chiacchiera, siede E guarda giù
Poi quel bimbo si voltò E contò le nostalgie Scese dal palco e disse "no!" "sono cose mie, solamente mie" E mentre tutti si aspettavano La giravolta, il salto doppio, la poesia Gridò a chi stava a capotavola: "stacci attento e fila via!"
Perché adesso Laura ci crede Ci crede sì Perché adesso Laura ci crede Ci crede sì Chiude gli occhi e dentro sorride Adesso sì
Ecco una serie di risorse utili per Roberto Vecchioni in costante aggiornamento
Vagabondo io vivo di notte cantando alle stelle per le strade le mie serenate le storie piu’ belle Io che canto canzoni d’amore e son triste perchè c’e’ qui nel mio cuore un amore che ogni notte vivo quando penso a lei Canzone dolce canzone messaggio d’amore che arriva al suo cuore Canzone dolce canzone i miei sogni piu’ belli cantero’ per lei Sono un principe delle canzoni che canto alla gente ma ogni notte qui dentro di me non rimane mai niente La mia voce velata di pianto singhiozza perchè lei che non mi ascolta non lo sapra’ mai che questa canzone io cantero’ per lei Canzone dolce canzone messaggio d’amore che arriva al suo cuore Canzone dolce canzone i miei sogni piu’ belli cantero’ per lei
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Accordi
C7 F C7 F C7 C
Vagabondo io vivo di notte cantando alle stelle per le
C7 F
strade le mie serenate le storie piu' belle Io che canto canzoni
F7 A# F C7
d'amoree son triste perchè c'e' qui nel mio cuore un amore che
F A# F C7 F F7 A#
ogni notte vivo quando penso a lei Canzone dolce
F6 F C7 F F7 A#
canzone messaggio d'amore che arriva al suo cuore Canzone
F6 F C7 F
dolce canzone i miei sogni piu' belli cantero' per lei Sono
C7
un principe delle canzoni che canto alla gente ma ogni notte qui dentro di
F A#
me non rimane mai niente La mia voce velata di pianto singhiozza per
F C7 F A#
chè lei che non mi ascolta non lo sapra' mai che questa canzone
F C7 F F7 A# F6 F C7
io cantero' per lei Canzone dolce canzone messaggio
F F7 A# F6
d'amore che arriva al suo cuore Canzone dolce canzone
F C7 C F C# F
i miei sogni piu' belli cantero' per lei
UN SENTIMENTO CHE MI LEGA A TE E’ UN SENTIMENTO SAI INDISTRUTTIBILE LA LONTANANZA CERTE VOLTE PESA UNA TELEFONATA MI TIRA SU LA TUA VOCE CALDA UN POCO ANSIOSA MI CHIEDI COME STAI E LO CHIEDO A TE OH MAMMA QUANTO MANCA LA TUA PRESENZA QUESTA CANZONE E’ DEDICATA A TE
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE UNA CANZONE CHE HO SCRITTO PER LEI E’ QUI E GLIELA VOGLIO DEDICARE OH MAMMA SENZA TE COSA SAREI LO DEVO SOLO A TE SE VIVO E CANTO SEI LA MIA VITA E L’UNICO MIO BENE RINGRAZIO DIO DI AVERTI SEMPRE ACCANTO SEI LA PIU’ BELLA MAMMA DI TUTTO IL MONDO SE QUALCHE VOLTA FORSE TI HO DELUSA TI PREGO DI CAPIRE CHIEDO SCUSA LA VITA E’ FRENETICA E LO SAI ED IO NON TI VORREI FERIRE MAI TU RAPPRESENTI E SEI LE MIE RADICI E QUANDO SIAMO INSIEME SIAM FELICI OH MAMMA QUANTO MAI TI VOGLIO BENE QUESTA CANZONE E’ DEDICATA A TE
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE COME SE FOSSI UN SUO INNAMORATO LA DEDICO A MIA MADRE CON IL CUORE NEL SUO GIARDINO IO IL PIU’ BEL FIORE TUTTA LA VITA TI SARO’ ACCANTO TI APPARTENGO SEMPRE UN PO’ DI PIU’ OH MAMMA NON POTRO’ LASCIARTI MAI SEI LA PIU’ BELLA MAMMA DI TUTTO IL MONDO LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE TUTTA LA VITA TI SARO’ ACCANTO TI APPARTENGO SEMPRE UN PO’ DI PIU’ OH MAMMA NON POTRO’ LASCIARTI MAI SEI LA PIU’ BELLA MAMMA DI TUTTO IL MONDO
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Accordi
Gm Dm A7 Dm
UN SENTIMENTO CHE MI LEGA A TE
Gm
E' UN SENTIMENTO SAI INDISTRUTTIBILE
A7
LA LONTANANZA CERTE VOLTE PESA
Dm
UNA TELEFONATA MI TIRA SU
LA TUA VOCE CALDA UN POCO ANSIOSA
D Gm
MI CHIEDI COME STAI E LO CHIEDO A TE
Dm
OH MAMMA QUANTO MANCA LA TUA PRESENZA
D
QUESTA CANZONE E' DEDICATA A TE
D9 A7
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE
D
UNA CANZONE CHE HO SCRITTO PER LEI
F#m
E' QUI E GLIELA VOGLIO DEDICARE
A7 D
OH MAMMA SENZA TE COSA SAREI
D9 A7
LO DEVO SOLO A TE SE VIVO E CANTO
D
SEI LA MIA VITA E L'UNICO MIO BENE
B7 Em
RINGRAZIO DIO DI AVERTI SEMPRE ACCANTO
A7
SEI LA PIU' BELLA MAMMA
D
DI TUTTO IL MONDO
Gm Dm A7 Dm
SE QUALCHE VOLTA FORSE TI HO DELUSA
Gm
TI PREGO DI CAPIRE CHIEDO SCUSA
A7
LA VITA E' FRENETICA E LO SAI
Dm
ED IO NON TI VORREI FERIRE MAI
Dm9 Dm
TU RAPPRESENTI E SEI LE MIE RADICI
D Gm
E QUANDO SIAMO INSIEME SIAM FELICI
Dm
OH MAMMA QUANTO MAI TI VOGLIO BENE
D
QUESTA CANZONE E' DEDICATA A TE
D9 A7
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE
D
COME SE FOSSI UN SUO INNAMORATO
A7
LA DEDICO A MIA MADRE CON IL CUORE
D
NEL SUO GIARDINO IO IL PIU' BEL FIORE
D9 A7
TUTTA LA VITA TI SARO' ACCANTO
D
TI APPARTENGO SEMPRE UN PO' DI PIU'
B7 Em
OH MAMMA NON POTRO' LASCIARTI MAI
A7
SEI LA PIU' BELLA MAMMA
D
DI TUTTO IL MONDO
A#7
LASCIATEMI CANTARE UNA CANZONE
D# A#7 D# D#9 A#7
TUTTA LA VITA TI SARO' ACCANTO
D#
TI APPARTENGO SEMPRE UN PO' DI PIU'
C7 Fm
OH MAMMA NON POTRO' LASCIARTI MAI
A#7
SEI LA PIU' BELLA MAMMA
D#
DI TUTTO IL MONDO
G#m D#
____
(By Oxilia - Wikitesti)
C’ho provato 1000 volte sai, ma però non m’è venuta mai La canzone per il festivalbar, che ci faccia diventare stars
Nel jukebox di fianco al videogame, dei ragazzi diventare eroi Sulla loro bocca solo noi, con un pezzo che non stanca mai
Teresa è ritornata dalla spesa Un bel concerto e forte mi diverto E mi lamento stretto nel cemento Ma il nostro pezzo nuovo è già un evento
Una canzone per l’estate, tra la birra e le cedrate Che ti faccia ballare, sudare, scatenar… Una canzone per l’estate, rallegra le serate La canti per le strade e balli con lo ska…
L’ho sognato 1000 volte sai, in classifica i primi noi Un motivo che vi stupirà , e dal ritmo che vi colpirÃ
Da cantare in cerchio nei falò, e dopo lei non potrà dire di no… La ragazza che speravi poi, la conquisti pure grazie a noi
Teresa è ritornata dalla spesa Un bel concerto e forte mi diverto E mi lamento stretto nel cemento Ma il nostro pezzo nuovo è già un evento
Una canzone per l’estate, tra la birra e le cedrate Che ti faccia ballare, sudare, scatenar… Una canzone per l’estate, rallegra le serate La canti per le strade e balli con lo ska…
L’ho provato 1000 volte sai, quell’accordo fatto apposta per lei La canzone che ci arricchirà , e che ognuno poi canterÃ
Quest’estate intorno a dei falò, con lei che non potrà dire di no… quell’amore che sognavi sai, è sbocciato pure grazie a noi
Una canzone per l’estate, tra la birra e le cedrate Che ti faccia ballare, sudare, scatenar… Una canzone per l’estate, rallegra le serate La canti per le strade e balli con lo ska…
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Il Testo della canzone di:
Canzone per Lilli – Pooh
Lilli è da un pezzo che si innamora Anche se sedici anni non li ha fatti ancora Dice: io mi conosco Dice: sento che cresco E tra un po' sono donna Lilli l'ho vista venirmi attorno L'ho sentita cambiare giorno per giorno Dice: non me ne importa Dice: la prima volta Lo farò solamente con te Lilli che voli Coi tuoi pensieri più in fretta dei miei Lilli che sali Sopra i tuoi sogni più in alto che puoi Lilli gli amori Non sono facili mai Lilli ti invidio per quel che piangi E per i giorni che ancora devi incontrare Corri dove ho già corso Corri non mi aspettare Scappa via dalla mia fantasia Lilli che spari La tua incoscienza ad un passo da me Lilli che vali Tutti gli amori che ho avuto fin qui Lilli la vita Non è mai come nei films Lilli non basta che mi vuoi bene C'è una vita da bere nel tuo bicchiere Storie, stagioni e mari Gente e amori veri E vedrai, mi dimenticherai
Ecco una serie di risorse utili per Pooh in costante aggiornamento
lilly e da un pezzo che si innamora anche se sedici anni non li ha fatti ancora dice: io mi conosco” dice: sento che cresco e tra un po’ sono donna”. lilly l’ho vista vivermi attorno l’ho sentita cambiare giorno per giorno dice: non me ne importa” dice: la prima volta lo faro’ solamente con te”.
lilly che voli con i tuoi pensieri piu’ in fretta dei miei lilly che sali sopra i tuoi sogni piu’ in alto che puo’ lilly gli amori non sono facili mai.
lilly ti invidio per quel che piangi e per i giorni che ancora devi incontrare corri dove ho gia’ corso corri non mi aspettare scappa via dalla mia fantasia.
lilly che spari la tua incoscienza ad un passo da me lilly che vali tutti gli amori che avuto fin qui lilly la vita non e’ mai come nei film.
lilly non basta che mi vuoi bene c’e’ una vita da bere nel tuo bicchiere storie stagioni amari gente e amori veri che vedrai mi dimenticherai.
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Accordi
C7 A#9 C7 A#9
F
LILLY E DA UN PEZZO
Cm9
CHE SI INNAMORA ANCHE SE SEDICI ANNI
F Gm
NON LI HA FATTI ANCORA DICE: IO MI CONOSCO"
F Gm
DICE: SENTO CHE CRESCO E TRA UN PO' SONO DONNA".
F
LILLY L'HO VISTA VIVERMI ATTORNO L'HO SENTITA CAMBIARE GIORNO PER GIORNO
F Gm F Gm Am7 D7
DICE: NON ME NE IMPORTA" DICE: LA PRIMA VOLTA LO FARO' SOLAMENTE CON TE".
Em7 CM7 G Am7
LILLY CHE VOLI CON I TUOI PENSIERI PIU' IN FRETTA DEI MIEI
D#M7 Fm7 D# G# D#M7
LILLY CHE SALI SOPRA I TUOI SOGNI PIU' IN ALTO CHE PUO'
Fm7 C9 D7 C7 A#9 C7 A#9
LILLY GLI AMORI NON SONO FACILI MAI.
F Cm9
LILLY TI INVIDIO PER QUEL CHE PIANGI
E PER I GIORNI CHE ANCORA DEVI INCONTRARE
F
CORRI DOVE HO GIA' CORSO
Gm Am Gm
CORRI NON MI ASPETTARE SCAPPA VIA DALLA MIA FANTASIA.
C Dm A#m C Dm A#m F Dm Am7 D7
Em7 CM7 G Am7
LILLY CHE SPARI LA TUA INCOSCIENZA AD UN PASSO DA ME
D#M7 Fm7 D# G#
LILLY CHE VALI TUTTI GLI AMORI CHE AVUTO FIN QUI
D#M7 Fm7 C9 D7 A#9 C7 A#9
LILLY LA VITA NON E' MAI COME NEI FILM.
F Cm9
LILLY NON BASTA CHE MI VUOI BENE
C'E' UNA VITA DA BERE NEL TUO BICCHIERE
F Gm Am
STORIE STAGIONI AMARI GENTE E AMORI VERI
Gm Am
CHE VEDRAI MI DIMENTICHERAI.
Cm Gm Gm7 Am D7 Gm A#9 A#9 C7 A#9
***
Canzone per Natale Canzone per Natale Le finestre accese e le ombre tutte quante insieme a conversare Nelle strade tetre del quartiere un nuovo centro commerciale Alberi che puntualmente, giorno dopo giorno, vengono a mancare Canzone per Natale Soltanto per Natale Tornò dalle battaglie perse e si dimenticò la strada Poi errando si svagò avagando un po’ al museo di scienza naturale Faceva proprio finta di sapere dove andare! Sognò di festeggiare Le nozze di Natale C’è il temporale E nelle case la luce si fa artificiale s’è fatto buio E si racconta la vera storia di Napoleone C’è il temporale E anche se non fosse stato Natale T’avrei amata uguale
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Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e diciamo un po’ retorici che sembra ieri. Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato, tu forse giovane non sei stato mai.
Ma d’ illusioni non ne abbiamo avute, o forse si, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni giorno.
Chi glielo dice a chi è giovane adesso di quante volte si possa sbagliare, fino al disgusto di ricominciare perchè ogni volta è poi sempre lo stesso. Eppure il mondo continua e va avanti con noi o senza e ogni cosa si crea su ciò che muore e ogni nuova idea su vecchie idee e ogni gioia su pianti.
Ma più che triste ora è buffo pensare a tutti i giorni che abbiamo sprecati, a tutti gli attimi lasciati andare e ai miti belli delle nostre estati.
Dopo l’inverno e l’ angoscia in città quei lunghi mesi sdraiati davanti, liberazione del fiume e dei monti e linfa aspra della nostra età. Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l’ avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre.
Il mio Leopardi, le tue teologie: “Esiste Dio ?” Le risate più pazze, le sbornie assurde, le mie fantasie, le mie avventure in città con ragazze.
Poi quell’ amore alla fine reale tra le canzoni di moda e le danze: “E’ in gamba sai, legge Edgar Lee Masters. Mi ha detto no, non dovrei mai pensare.” Le sigarette con rabbia fumate, i blue jeans vecchi e le poche lire, sembrava che non dovesse finire, ma ad ogni autunno finiva l’ estate.
Poi tutto è andato e diciamo siam vecchi, ma cosa siamo e che senso ha mai questo nostro cammino di sogni fra specchi, tu che lavori quand’ io vado a letto.
Io dico sempre non voglio capire, ma è come un vizio sottile e più penso più mi ritrovo questo vuoto immenso e per rimedio soltanto il dormire. E poi ogni giorno mi torno a svegliare e resto incredulo, non vorrei alzarmi, ma vivo ancora e son lì ad aspettarmi le mie domande, il mio niente, il mio male…
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Accordi
Dom Dom5+ Fam Sol7 (2v.)
Do 7+ 7
Mio vecchio amico di giorni e pensieri
Fa Sol7 Do
da quanto tempo che ci conosciamo,
Sol 7 Mi7 Lam
venticinque anni son tanti e diciamo
Re7 Sol7
un po' retorici che sembra ieri.
Invece io so che è diverso e tu sai
quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato;
io appena giovane sono invecchiato,
tu forse giovane non sei stato mai.
Mi7 Lam
Ma d'illusioni non ne abbiamo avute,
Sol Sol7 Do
o forse sì, ma nemmeno ricordo,
Mi7 Lam
tutte parole che si son perdute
Re7 Sol7
con la realtà incontrata ogni giorno.
Chi glielo dice a chi è giovane adesso
di quante volte ci si possa sbagliare,
fino al disgusto di ricominciare
perchè ogni volta è sempre lo stesso.
Eppure il mondo continua e va avanti
con noi o senza e ogni cosa si crea
su ciò che muore e ogni nuova idea
su vecchie idee e ogni gioia su pianti.
Ma più che triste ora è buffo pensare
a tutti i giorni che abbiamo sprecati,
a tutti gli attimi lasciati andare,
ai miti belli delle nostre estati.
Dopo l'inverno e l'angoscia in città
quei lunghi mesi sdraiati davanti,
liberazione del fiume e dei monti
e linfa aspra della nostra età.
Quei giorni spesi a parlare di niente
sdraiati al sole inseguendo la vita
come l'avessimo sempre capita,
come qualcosa capito per sempre.
Il mio Leopardi, le mie teologie:
"Esiste Dio ?" Le risate più pazze,
le sbornie assurde le mie fantasie
le mie avventure in città con ragazze.
Poi quell'amore alla fine reale
tra le canzoni di moda e le danze:
"è in gamba sai, legge Edgar Lee Masters ...
Mi ha detto no, non dovrei mai pensare."
Le sigarette con rabbia fumate,
i blue jeans vecchi e le poche lire
sembrava che non dovesse finire
ma ad ogni autunno finiva l'estate.
Poi tutto è andato e diciamo siam vecchi,
ma cosa siamo e che senso ha mai questo
nostro cammino di sogni tra specchi,
tu che lavori quando io vado a letto.
Io dico sempre non voglio capire,
ma è come un vizio sottile e più penso
più mi ritrovo questo vuoto immenso
e per rimedio soltanto il dormire.
E poi ogni giorno mi torno a svegliare
e resto incredulo, non vorrei alzarmi,
ma vivo ancora e son lì ad aspettarmi
le mie domande, il mio niente, il mio male
Il Testo della canzone di:
Canzone per Piero – Francesco Guccini
Mio vecchio amico di giorni e pensieri Da quanto tempo che ci conosciamo Venticinque anni son tanti e diciamo Un po' retorici, che sembra ieri
Invece io so che è diverso e tu sai Quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato Io appena giovane sono invecchiato Tu forse giovane non sei stato mai
Ma d'illusioni non ne abbiamo avute O forse sì, ma nemmeno ricordo Tutte parole che si son perdute Con la realtà incontrata ogni giorno
Chi glielo dice a chi è giovane adesso Di quante volte si possa sbagliare Fino al disgusto di ricominciare Perché ogni volta è poi sempre lo stesso
Eppure il mondo continua e va avanti Con noi o senza e ogni cosa si crea Su ciò che muore e ogni nuova idea Su vecchie idee e ogni gioia su pianti
Ma più che triste ora è buffo pensare A tutti i giorni che abbiamo sprecati A tutti gli attimi lasciati andare E ai miti belli delle nostre estati
Dopo l'inverno e l'angoscia in città Quei lunghi mesi sdraiati davanti Liberazione del fiume e dei monti E linfa aspra della nostra età
Quei giorni spesi a parlare di niente Sdraiati al sole, inseguendo la vita Come l'avessimo sempre capita Come qualcosa capito per sempre
Il mio Leopardi, le tue teologie: "Esiste Dio ?" Le risate più pazze Le sbornie assurde, le mie fantasie Le mie avventure in città con ragazze
Poi quell'amore alla fine reale Tra le canzoni di moda e le danze: "È in gamba sai, legge Edgar Lee Masters Mi ha detto no, non dovrei mai pensare"
Le sigarette con rabbia fumate I blue jeans vecchi e le poche lire Sembrava che non dovesse finire Ma ad ogni autunno finiva l'estate
Poi tutto è andato e diciamo siam vecchi Ma cosa siamo e che senso ha mai questo Nostro cammino di sogni fra specchi Tu che lavori quand'io vado a letto?
Io dico sempre “non voglio capire” Ma è come un vizio sottile e più penso Più mi ritrovo questo vuoto immenso E per rimedio soltanto il dormire
E poi ogni giorno mi torno a svegliare E resto incredulo, non vorrei alzarmi Ma vivo ancora e son lì ad aspettarmi Le mie domande, il mio niente, il mio male...
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Bambino mio, ti porta il mare, ti culla l’onda, ti veste il fuoco. E calde le tue piume, chicco di grano… nuvola sottile, piccole mani; e là dove sarai ti porto il mare, se il mare è asciutto, il mio dono è pioggia… Ma dormi il tuo riposo, e ti darò il vento, se il vento è tempesta lo caccerò lontano. Ma dormi e non pensare, avrai un amico cane, e abbaierà alla luna e i rospi nel fossato e il tuo campo di dalie e l’albero di pino e l’ombra dei suoi rami… Ma racconta a me i dolori perchè già sai.
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Il Testo della canzone di:
Canzone per Sarah – Angelo Branduardi
Bambino mio Ti porta il mare Ti culla l'onda Ti veste il fuoco E calde le tue piume Chicco di grano... Nuvola sottile Piccole mani; E là dove sarai Ti porto il mare Se il mare è asciutto Il mio dono è pioggia... Ma dormi il tuo riposo E ti darò il vento Se il vento è tempesta Lo caccerò lontano Ma dormi e non pensare Avrai un amico cane E abbaierà alla luna E i rospi nel fossato E il tuo campo di dalie E l'albero di pino E l'ombra dei suoi rami... Ma racconta a me i dolori Perchè già sai
Ecco una serie di risorse utili per Angelo Branduardi in costante aggiornamento
Il ladro di cavalli non era lui, ma fu impiccato per comodità e l’uomo di profilo non si bastò partì cercando l’altra sua metà il capitano Achab non torna più dal viaggio contro l’impossibile… Oh, Sergio, non ho tempo di scriverti, ma, d’altra parte, non ti ho scritto mai e come ti potevo sorridere? erano stati tutti amici miei;
A volte sento che bussano: non è niente, niente, niente; non sono loro che tornano: solo vento, vento, vento… Ne avrò di tempo per amare prima che entri lei?
Il grande orologiaio non passa più e gli orologi li aggiustiamo noi; adesso costruiamo le macchine, vedessi come sono belle, sai; a volte ci incontriamo sugli argini, e ci contiamo, e manchi sempre tu… Oh, Sergio, non ho tempo di scriverti, ma, d’altra parte, non ti ho scritto mai oh, si, di cose qui ne succedono ma ci illudiamo di inventarle noi.
Siamo un passaggio di allodole: con un colpo andiamo giù mentre cerchiamo di scegliere se volare a nord o sud… E gli anni indietro, gli anni Sergio, e quando c’eri tu…
Il tempo mischia bene le bibite gli imperativi e qual che mando giù qualcuno vede ancora negli occhi miei quel che gli specchi non rifletton più: si spezza la collana, le idee van giù, stan rotolando un pò di qua e di là e tutti a dirmi come raccoglierle, non c’è nessuno qui che non lo sa; non riesco a immagginarmi di vivere illuminato dalla verità, la risposta nel vento dov’è, dov’è? Sarà la stessa per ognuno di noi? oh, Sergio non ho tempo di scriverti, ma un giorno o l’altro mi rincontrerai:
Ci appoggeremo sui gomiti quando il sole viene giù, mi accadrà di sorridere, come non speravo più… E l’occhio azzurro avrà un momento uguale all’occhio blu…
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Accordi
Il ladro di cavalli non era lui ma fu impiccato per comodità;
e l'uomo di profilo non si basto' partì cercando l'altra sua mete;
il capitano Achab non torna più dal viaggio contro l'impossibile...
Coro:
( DO FA DO SOL
Oh Sergio non ho tempo di scriverti ma, d'altra parte, non ti ho scritto mai
DO FA DO SOL
Oh Sergio non ho tempo di scriverti ma, d'altra parte, non ti ho scritto mai
DO FA DO SOL
Oh Sergio non ho tempo di scriverti ma, d'altra parte, non ti ho scritto mai)
DO FA DO SOL
Oh Sergio non ho tempo di scriverti ma, d'altra parte, non ti ho scritto mai
DO FA DO SOL
e come ti potevo sorridere? Erano stati tutti amici miei;
FA SOL DO SOL FA
a volte sento che bussano: non è niente, niente, niente;
SOL DO SOL FA
non sono loro che tornano: solo vento, vento, vento...
SOL SOL7 DO FA RE- DO
ne avro' di tempo per amare, prima che entri lei?
Il grande orologiaio non passa più e gli orologi li aggiustiamo noi;
adesso costruiamo le macchine, vedessi come sono belle, sai;
a volte c'incontriamo sugli argini e ci contiamo e manchi sempre tu...
DO FA DO SOL
Oh Sergio non ho tempo di scriverti ma, d'altra parte, non ti ho scritto mai
DO FA DO SOL
oh si, di cose qui ne succedono ma ci illudiamo d'inventarle noi:
FA SOL DO SOL FA
siamo un passaggio di allodole, con un colpo andiamo giù;
SOL DO SOL FA
mentre cerchiamo di scegliere se volare a nord o a sud
SOL SOL7 DO FA RE- DO
gli anni indietro, gli anni Sergio e quando c'eri tu...
DO FA DO SOL
Il tempo mischia bene le bibite, gli imperativi e quel che mando giù (coro)
DO FA DO SOL
qualcuno vede ancora negli occhi miei, quel che gli specchi non rifletton più
DO FA DO SOL
si spezza la collana le idee van giù, stan rotolando un po' di qua e di là
DO FA DO SOL
e tutti a dirmi come raccoglierle, non c'è nessuno qui che non lo sa
DO FA DO SOL
non riesco a immaginarmi di vivere illuminato dalla verità
DO FA DO SOL
la risposta del vento dov'è, dov'è? Sarà la stessa per ognuno di noi?
DO FA DO SOL
Oh Sergio, non ho tempo di scriverti ma un giorno o l'altro mi rincontrerai:
FA SOL DO SOL FA
ci appoggeremo sui gomiti, quando il sole viene giù,
SOL DO SOL FA
mi accadrà di sorridere, come non speravo più
SOL SOL7 FA DO MIb SIb REb DO
e l'occhio azzurro avrà un momento uguale all'occhio blu...
Era il dieci luglio di una terra senza colpa bambini nei giardini giocavano nel sole e l’aria era di casa, di sugo e di fatica e vecchi nella piazza parlavano d’amore e donne al davanzale lanciavano parole sepolte ormai nel ventre di madri perdute, perdute dal cielo proprio sopra di noi che restiamo a guardare morire le radici, i preti perdonare proprio sopra di voi, che vivete tranquilli nella vostra coscienza di uomini giusti, che sfruttate la vita per i vostri sporchi giochetti allora allora ammazzateci tutti! Noi siamo qui prigionieri del cielo come giovani indiani risarciteci i cuori, noi siamo qui, senza terra né bandiera, aspettando qualcosa da fare e che non porti ancora dei torroni a Natale, telegrammi “ci pensiamo noi” condoglianze! condoglianze!
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Il Testo della canzone di:
Canzone per Seveso – Antonello Venditti
Era il dieci luglio di una terra senza colpa Bambini nei giardini giocavano nel sole E l’aria era di casa, di sugo e di fatica E vecchi nella piazza parlavano d’amore E donne al davanzale lanciavano parole Sepolte ormai nel ventre di madri perdute, perdute Perdute dal cielo, dal cielo proprio sopra di noi Che restiamo a guardare morire le radici, i preti perdonare Proprio sopra di voi che vivete tranquilli nella vostra coscienza di uomini giusti Che sfruttate la vita per i vostri sporchi giochetti E allora, allora, ammazzateci tutti! Ammazzateci tutti! Noi, noi siamo qui prigionieri del cielo Come giovani indiani, risarciteci i cuori Noi, noi siamo qui senza terra né bandiera, aspettando qualcosa da fare E che non porti ancora dei torroni a Natale Telegrammi: “Ci pensiamo noi. Condoglianze! Condoglianze!"
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Il cielo dell’ America son mille cieli sopra a un continente, il cielo della Florida è uno straccio che è bagnato di celeste, ma il cielo là in prigione non è cielo, è un qualche cosa che riveste il giorno e il giorno dopo e un altro ancora sempre dello stesso niente.
E fuori c’è una strada all’ infinito, lunga come la speranza, e attorno c’è un villaggio sfilacciato, motel, chiese, case, aiuole, paludi dove un tempo ormai lontano dominava il Seminole, ma attorno alla prigione c’è un deserto dove spesso il vento danza.
Son tanti gli anni fatti e tanti in più che sono ancora da passare, in giorni e giorni e giorni che fan mesi che fan anni ed anni amari; a Silvia là in prigione cosa resta? Non le resta che guardare l’ America negli occhi, sorridendo coi suoi limpidi occhi chiari…
Già, l’ America è grandiosa ed è potente, tutto e niente, il bene e il male, città coi grattacieli e con gli slum e nostalgia di un grande ieri, tecnologia avanzata e all’ orizzonte l’ orizzonte dei pionieri, ma a volte l’ orizzonte ha solamente una prigione federale.
L’ America è una statua che ti accoglie e simboleggia, bianca e pura, la libertà, e dall’ alto fiera abbraccia tutta quanta la nazione, per Silvia questa statua simboleggia solamente la prigione perchè di questa piccola italiana ora l’ America ha paura.
Paura del diverso e del contrario, di chi lotta per cambiare, paura delle idee di gente libera, che soffre, sbaglia e spera. Nazione di bigotti! Ora vi chiedo di lasciarla ritornare perchè non è possibile rinchiudere le idee in una galera…
Il cielo dell’ America son mille cieli sopra a un continente, ma il cielo là rinchiusi non esiste, è solo un dubbio o un’ intuizione; mi chiedo se ci sono idee per cui valga restare là in prigione e Silvia non ha ucciso mai nessuno e non ha mai rubato niente.
Mi chiedo cosa pensi alla mattina nel trovarsi il sole accanto o come fa a scacciare fra quei muri la sua grande nostalgia o quando un acquazzone all’ improvviso spezza la monotonia, mi chiedo cosa faccia adesso Silvia mentre io qui piano la canto…
Mi chiedo ma non riesco a immaginarlo: penso a questa donna forte che ancora lotta e spera perchè sa che adesso non sarà più sola. La vedo con la sua maglietta addosso con su scritte le parole “che sempre l’ ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte”, “che sempre l’ ignoranza fa paura ed il silenzio è uguale a morte”, “che sempre l’ ignoranza fa paura… ed il silenzio è uguale a morte”..
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Accordi
Mi La
Mi La
Mi
Il cielo dell'America
La Mi La Mi
son mille cieli sopra un continente;
Do#m
il cielo della Florida
Fa# Si
è uno straccio che è bagnato di celeste,
La Si
ma il cielo lì in prigione non è cielo,
Mi Sol# Do#m
è un qualche cosa che riveste
La Si
il giorno e il giorno dopo e un altro ancora
Mi La Mi
sempre dello stesso niente.
La Si
E fuori c'è una strada all'infinito,
Mi La Mi
lunga come la speranza,
La Si
e attorno c'è un villaggio sfilacciato,
Mi La Mi
motel, chiese, case, aiuole,
Fa# La
paludi dove un tempo ormai lontano
Mi La Mi
dominava il Seminole,
La Si
ma attorno alla prigione c'è un deserto
Mi La Mi
dove spesso il vento danza.
Do#m La
Son tanti gli anni fatti, e tanti in più
Do#m La Do#m
che sono ancora da passare,
Do#m La
in giorni e giorni e giorni che fan mesi
Si
che fan anni e anni amari;
La Si
a Silvia lì in prigione cosa resta?
Mi Sol# Do#m
Non le resta che guardare
La Si
l'America negli occhi, sorridendo
Mi La Mi
Coi suoi limpidi occhi chiari.
Mi
Già, l'America è grandiosa ed è potente,
tutto e niente, il bene e il male,
città coi grattacieli e con gli slum
e nostalgia di un grande ieri,
tecnologia avanzata e all'orizzonte
l'orizzonte dei pionieri,
ma a volte l'orizzonte ha solamente
una prigione federale.
La
L'America è una statua che ti accoglie
e simboleggia, bianca e pura,
la libertà, e dall'alto fiera abbraccia
tutta quanta la Nazione,
per Silvia questa statua simboleggia
solamente la prigione
perchè di questa piccola italiana
ora l'America ha paura.
Do#m
Paura del diverso e del contrario,
di chi lotta per cambiare,
paura delle idee di gente libera,
che soffre, sbaglia e spera.
Nazione di bigotti! Ora vi chiedo
di lasciarla ritornare,
perchè non è possibile rinchiudere
le idee in una galera.
Mi
Il cielo dell'America
son mille cieli sopra a un continente
ma il cielo là rinchiusi
è solo un dubbio o un'intuizione;
mi chiedo se ci sono idee per cui valga
restare lì in prigione,
e Silvia non ha ucciso mai nessuno
e non ha mai rubato niente.
La
Mi chiedo cosa pensi alla mattina
nel trovarsi il sole accanto,
o come fa a scacciare fra quei muri
la sua grande nostalgia,
o quando un acquazzone all'improvviso
spezza la monotonia,
mi chiedo cosa faccia adesso Silvia
mentre io qui piano la canto.
Do#m
Mi chiedo ma non riesco a immaginarlo:
penso a questa donna forte
che ancora lotta e spera perchè sa
che adesso non sarà più sola.
La vedo con la sua maglietta addosso,
con su scritte le parole,
La Si
Che sempre l'ignoranza fa paura,
Mi La Mi
Ed il silenzio è uguale a morte
La Si
Che sempre l'ignoranza fa paura,
Mi La Mi
Ed il silenzio è uguale a morte
La Si
Che sempre l'ignoranza fa paura,
Mi La Mi
Ed il silenzio è uguale a morte
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula, ti ha preso Lambrakis, ti ha preso la libertà.
Martiri, eroi ci conducono, i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula, usignolo e leone, montagne e cielo stellalo.
Martiri, eroi ci conducono, i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula, sospirano le madri, sospirano i monti!
Martiri, eroi ci conducono, i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula, le fanciulle e i giovani ti portano [racchiuso nel cuore!
Martiri, eroi ci conducono, i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
Sotiri Petrula, Sotiri Petrula conduci il tuo popolo, portaci avanti!
Martiri, eroi ci conducono, i tuoi occhi azzurri ci chiamano.
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Tutto cominciò con un amore di Susy per il suo bassista un bassista duro di Rock and Roll suonavano in provincia per passione, così… “Dimmi come faccio io ad amarti”, lui le diceva “Se suono valzer ogni sera se a casa ho un’altra donna che mi aspetta” Ma intanto la teneva stretta, stretta e con la mano le asciugava dolcemente gli occhi. Susy era nata a Roma ed era una novità la sua voce trascinava come il fiume e a guardarla ti incantavi già. Oh, ma perché Susy bella quella sera sei andata dentro al camerino? Adesso avresti i tuoi capelli lunghi lunghi, lunghi, fino al mandolino. Susy non aveva fatto i conti con l’altra con l’altra e con la gelosia con l’altra e con la gelosia così che quando smise di cantare il destino l’aspettava dentro al camerino. E prima che lei capisse una forbice tagliava i suoi capelli una donna, l’altra donna nello specchio sfogava con odio il suo dolore. Susy senza la forza di reagire sentiva cadere giù le ciocche dei capelli sopra i piedi e in quel momento nulla più. Oh, ma perché Susy bella quella sera sei andata dentro al camerino? Adesso avresti i tuoi capelli lunghi lunghi, lunghi fino al mandolino.
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Accordi
Intro: la si- mi la re la re
la si- mi
Tutto cominciò con un amore, di Susy,
la fa#- la fa#-
per il suo bassista, un bassista duro di Rock'n'Roll.
la si- la re la
Suonavano in provincia per passione, così.
la si- mi
Dimmi come faccio io ad amarti, lui le diceva,
la fa#-
se suono walzer ogni sera,
la fa#-
se a casa ho un'altra donna che mi aspetta.
la si-
Ma intanto la teneva stretta stretta,
mi
e con la mano le asciugava dolcemente gli occhi.
re mi la re mi do#
Susy era nata a Roma, ed era una novità,
re mi la
la sua voce trascinava come il fiume,
mi
e a guardarla t'incantavi già.
re mi la
Oh! Ma perchè Susy bella quella sera,
re mi do#
sei entrata dentro al camerino,
re mi la
adesso avresti i tuoi capelli lunghi,
mi la
lunghi, lunghi fino al mandolino.
Strumentale: la re la re
la si- mi
Susy non aveva fatto i conti, con l'altra,
la fa#-
con l'altra e con la gelosia,
la fa#-
con l'altra e con la gelosia.
la si-
Così che quando smise di cantare,
mi
il destino l'aspettava dentro al camerino.
re mi la
E prima che lei capisse,
re mi do#
una forbice tagliava i suoi capelli,
re mi la
una donna, l'altra donna nello specchio,
mi
sfogava con odio il suo dolore.
re mi la re mi do#
Susy senza la forza di reagire, sentiva cadere giù,
re mi la
le ciocche dei capelli sopra i piedi,
mi
e in quel momento nulla più.
Strumentale: re mi la re mi do#
re mi la
Oh! Ma perchè Susy bella quella sera,
re mi do#
sei entrata dentro al camerino,
re mi la
adesso avresti i tuoi capelli lunghi,
mi la re la
lunghi, lunghi fino al mandolino.
Outro: la si- mi la re la
Il Testo della canzone di:
Canzone Per Te – Roberto Carlos
La festa appena cominciata è giá finita Il cielo non è piu con noi Il nostro amore era l'invida di chi è solo La mia ricchezza, la tua allegria Perché giurare che sarà l'ultima volta Il cuore non ti crederà Qualcuno ti darà la mano E com un bacio un'altra storia nascerà
E tu, tu mi dirai Che sei felice come non sei stata mai E a un'altra io dirò Le cose che dicevo a te
Ma oggi devo dire che ti voglio bene Per questo canto e canto te La solitudine che tu mi hai regalato Io la coltivo come um fiore
E tu, tu mi dirai Che sei felice come non sei stata mai E a un'altra io dirò Le cose che dicevo a te
Ma oggi devo dire che ti voglio bene Per questo canto e canto te La solitudine che tu mi hai regalato Io la coltivo come un fiore Ma oggi devo dire che ti voglio bene Per questo canto e canto te
Ecco una serie di risorse utili per Roberto Carlos in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Per Te – Zizi Possi
La festa appena cominciata й giа fi....... Nita Il cielo non и piщ con noi Il nostro amore era I'invidia di chi и solo Era il mio orgoglio la tua allegria Й stato tanto grande ormai non sa morire Per questo canto e canto te La solitudine che tu mi hai regalato Io la coltivo come un fiore
Chissа se passerа se un altro amore la mia mano prenderа Se a un'altro io dirт le cose che dicevo a te Ma oggi devo dire che ti voglio bene Per questo canto e canto te La solitudine che tu mi hai regalato Io la colitivo come un fiore
Ecco una serie di risorse utili per Zizi Possi in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone per un amico – SIRIO
Se negli ingredienti per fare un uomo ci butti la creatività,
l'umanità, piccole dosi di orgoglio e lo sguardo sempre viso alla semplicità
Darai vita a un essere che ha troppe qualità per saper anche vivere Mancato artista e miliardario...
desse sfogo al suo talento, alla genialità.
Lui canta laiaiaiaia nonostante i suoi trent' anni gli chiedano pietà
Lui trova positività ma ha un marchio maledetto nella bocca dello stomaco...
Laiaiaiaiaiaia
Non gli importa il futuro se può ridere un poco e allora
Laiaiaiaiaiaia
Non gli serve un lavoro finché campa lo stesso
Potrebbe cambiare il mondo o per lo meno inclinarlo
Ma laiaia lui vive lo stesso giorno Ma laiaia lui vive un sonno profondo.
Ci siamo fatti una promessa sulla cima dell' ozio durante un equinozio di vitalità.
pure io in quei giorni ero in letargo ma la nostra morte almeno era divisa a metà,
ci siamo detti che alla pensione del dolore andremo in capo al mondo su un'isola: avrai vinto l'aereo,
il tuo padre bastardo e l'ansia di affrontar la quotidianità Lui canta laiaiaiaia nonostante lo scroscio della vita che va Lui non conosce la verità ma forse lascerà un segno alla fine del viaggio...
Laiaiaiaiaiaia
Non gli importa il futuro se può vivere un poco e allora
Laiaiaiaiaiaia
Se ne frega del mondo se può amare lo stesso
Lui soffre durante il giorno ma se lo gode lo stesso
Ma laiaia lui vive lo stesso giorno Ma laiaia lui vive un sonno profondo
Laiaiaiaiaiaia eh! Laiaiaiaiaiaia eh!
Ecco una serie di risorse utili per SIRIO in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone per un amico – Venerus
Tu-ru-tu, tu-tu
Tu-ru-tu, tu
Tu-ru-tu, reh
Tu-ru-tu-ru, ru-tu
Forse è normale
Sentirsi soli in un momento così
È dura pensare
Se guardi il soffitto
Per non guardar dentro te (Yeah, yeah)
Ma niente può cambiare
Se non vuoi cambiare tu
Con questa canzone vorrei ricordati che
Se vuoi, puoi chiamarmi amico
Quando avrai più bisogno
Ci sarò sempre per te
Se tutto ti sembra andar male
Pensa ai sogni più grandi
Avran bisogno di te
Tu-ru-tu, tu-tu
Tu-ru-tu, tu
Tu-ru-tu, reh
Tu-ru-tu-ru, ru-tu
Quando ti ho incontrato
Guardavo i tuoi modi
Volevo anch'io esser così
E può sembrar banale
Ma poche persone
San così tanto di me (Yeah, yeah)
E se mi senti un po' lontano
Non è perché non ci sono più
Sto spiccando il volo
Voglio tu sia con me
Se vuoi, puoi chiamarmi amico
Quando avrai più bisogno
Ci sarò sempre per te
Se tutto ti sembra andar male
Pensa ai sogni più grandi
Avran bisogno di te
Ecco una serie di risorse utili per Venerus in costante aggiornamento
La felicità non è impossibile La stupidità la rende facile, Come un’ebbrezza effimera che può imbrogliare Fino a non capire che può fare male la sua vanità Se sai bene ciò che fai
La felicità sarà sempre raggiungibile Se non sai quello che vuoi L’infelicità sarà spesso incomprensibile Se davvero sai chi sei la felicità… sarà dentro di te
La felicità sorride attonita, Con ingenuità e un largo brivido, Alla bellezza eterea che sa incantare E alla poesia che ci fa sentire la forza della bontà Se sai bene ciò che fai
La felicità sarà sempre raggiungibile Se non sai quello che vuoi L’infelicità sarà spesso incomprensibile Se davvero sai chi sei a felicità sarà desiderare ciò che hai Dentro, in fondo all’anima Dentro di te.
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
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Accordi
C9 A# Am C9 A# Am
LA FELICITA' NON E' IMPOSSIBILE
C9 A# Am
LA STUPIDITA' LA RENDE FACILE
G F
UN'EBBREZZA EFFIMERA
C
CHE PUO' IMBROGLIARE
G F
FINO A NON CAPIRE CHE
G# G
PUO' FARE MALE LA SUA VANITA'
C F
SE SAI BENE CIO' CHE FAI
C
LA FELICITA'
Cm6 C
SARA' SEMPRE RAGGIUNGIBILE
F
SE NON SAI QUELLO CHE VUOI
C
L'INFELICITA'
Cm6
SARA' SPESSO INCOMPRENSIBILE
C F
SE DAVVERO SAI CHI SEI
C
LA FELICITA'
D#
SARA' DENTRO DI TE
C Gm Am
LA FELICITA' SORRIDE ATTONITA
C A#6 Am
CON INGENUITA' E UN LARGO BRIVIDO
Am7 G F C
ALLA BELLEZZA ETEREA CHE SA INCANTARE
G F
E ALLA POESIA CHE
G#
CI FA SENTIRE
G
LA FORZA DELLA BONTA'
C F C F C F
SE SAI BENE CIO' CHE FAI
C
LA FELICITA'
Cm6
SARA' SEMPRE RAGGIUNGIBILE
C F
SE NON SAI QUELLO CHE VUOI
C
L'INFELICITA'
Cm6
SARA' SPESSO INCOMPRENSIBILE
C F
SE DAVVERO SAI CHI SEI
C
LA FELICITA'
F9 C
SARA' DESIDERARE CIO' CHE HAI
Cm6 C
DENTRO E IN FONDO ALL'ANIMA
Cm6 C
DENTRO E IN FONDO ALL'ANIMA
Cm6 C
DENTRO E IN FONDO ALL'ANIMA
D#6
DENTRO DI TE
__________
(By Oxilia - Wikitesti)
Il Testo della canzone di:
Canzone per un figlio – Marlene Kuntz
La felicità non è impossibile La stupidità la rende facile Come un'ebbrezza effimera che può imbrogliare Fino a non capire che può fare male la sua vanità Se sai bene ciò che fai
La felicità sarà sempre raggiungibile Se non sai quello che vuoi L'infelicità sarà spesso incomprensibile Se davvero sai chi sei la felicità... sarà dentro di te
La felicità sorride attonita Con ingenuità e un largo brivido Alla bellezza eterea che sa incantare E alla poesia che ci fa sentire la forza della bontà Se sai bene ciò che fai
La felicità sarà sempre raggiungibile Se non sai quello che vuoi L'infelicità sarà spesso incomprensibile Se davvero sai chi sei a felicità sarà desiderare ciò che hai Dentro, in fondo all'anima Dentro di te
Ecco una serie di risorse utili per Marlene Kuntz in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Per Un'Amica – LRZ One
{Strofa 1} Mi fulminasti illuminandomi la giusta strada Vada come vada tuo amante anche in vesti Prada Sul tempo attento spiego l'argomento Perché si possa capire vada oltre la vita in strada Sarà difficile lo ammetto sarai il mio Maometto Io la montagna mi avvicinerò per proverbio Nessun diverbio scrivo parole dal cuore a getto Per una passione che mi mette sotto assedio Non è solo una dedica zero filtri alla retrica Non faccio predica chi mi giudica vale zero Non è finzione scenica sarei il primo a dire smettila In questo testo ogni verso dev'essere veritiero Non voglio fare il romantico o il sentimentale Se ti mento è male sarebbe esito drammatico Mi corico e carico scrivo questo testo Sperando di questa valanga rimanga almeno un verso
{Ritornello} Ricorderò per molto quel primo forte impatto Dal giorno ho sempre stretto in petto quel patto Fiero d'essere perdente agli occhi della gente Se al mio fianco ci sei te a fare un altro passo Sono in debito ti accredito quanto ti devo Non mi levo finché ti vedo sul mio cammino Fermo a riflettere su che parole prendere Dalle troppe lettere bruciate in un camino
{Strofa 2} Regali mille e più emozioni alla Battisti Mi fai viaggiare in diversi universi mai visti Dove il male si toglie finalmente di dosso Per lasciare che il bene si impossessi del corpo Valvola di sfogo dove far influire l'odio Tavola messa al rogo che mi si incendia all'interno Al suo cospetto solo un silenzio maestoso Quasi fossimo a Gennaio quando regna Inverno Sei tu la luce che mi medica in giorni tristi Quella che cuce persino la ferita più profonda Un beat un mic e quando rimo chi vi ha visti Mi bastano per non sentire questa baraonda Mi rilasso mi alzo su di te rimbalzo Di fatto posso dirti grazie per ciò che hai fatto Di te fatto cosa di cui non mi pento affatto È oltre l'affetto ma mai il mio fato avrei disfatto
{Ritornello}
{Strofa 3} In un mondo senza più ideali mi regali un paio d'ali Da tale tra tanti tali mi elevi e levi i problemi Svuoti la mente dai cattivi pensieri e ovviamente Sulla carta ho la conferma che risolvi tutti i mali Non spiego il tuo valore anche se mi preme È oltre le sole parole che un dizionario possa contenere Ma una cosa è certa ne sono assai sicuro La musica è la migliore amica che un uomo possa avere
Ecco una serie di risorse utili per LRZ One in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone per un'amica – Nomadi
Lunga e diritta correva la strada L'auto veloce correva La dolce estate era già cominciata Vicino a lui sorrideva Vicino a lui sorrideva
Forte la mano teneva il volante Forte il motore cantava Non lo sapevi che c'era la morte Quel giorno che ti aspettava Quel giorno che ti aspettava
Non lo sapevi, ma cosa hai pensato Quando la strada è impazzita Quando la macchina è uscita di lato E sopra un'altra è finita E sopra un'altra è finita
Non lo sapevi, ma cosa hai sentito Quando lo schianto ti ha uccisa Quando anche il cielo di sopra è crollato Quando la vita è fuggita Quando la vita è fuggita
Vorrei sapere a che cosa è servito Vivere, amare e soffrire Sull’autostrada cercavi la vita Ma ti ha incontrato la morte Ma ti ha incontrato la morte
Voglio però ricordarti com'eri Pensare che ancora vivi Voglio pensare che ancora mi ascolti Che come allora sorridi Che come allora sorridi
Ecco una serie di risorse utili per Nomadi in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone per una amica – Nomadi
Lunga e diritta correva la strada L'auto veloce correva La dolce estate era già cominciata Vicino a lui sorrideva Vicino a lui sorrideva Forte la mano teneva il volante Forte il motore cantava Non lo sapevi che see'era la morte Quel giorno che ti aspettava Quel giorno che ti aspettava Non lo sapevi ma cosa hai provato Quando la strada è impazzita Quando la macchina è uscita di lato E sopra un'altra è finita E sopra un'altra è finita Non lo sapevi ma cosa hai pensato Quando lo schianto ti ha uccisa Quando anche il cielo di sopra è crollato Quando la vita è fuggita Quando la vita è fuggita Vorrei sapere a cosa è servito Vivere, amare, soffrire Spendere tutti i tuoi giorni passati Se così presto hai dovuto partire Se presto hai dovuto partire Voglio però ricordarti com'eri Pensare che ancora vivi Voglio pensare che ancora mi ascolti E che come allora sorridi Che come allora sorridi
Ecco una serie di risorse utili per Nomadi in costante aggiornamento
Ho voglia di una canzone piccola che parli di cose piccole che diventano invisibili schiacciate dagli eventi dai grandi avvenimenti una canzone piccola che parli di caffettiere di cartoline di pasta e ceci di sveglie che non suonano o suonan troppo forte di un ritornello che ti resta in testa di uno spiffero dalla finestra delle tue labbra della tua maglietta una canzone lenta come una bicicletta una canzone piccola fatta di due strumenti al massimo due accordi senza tanti accorgimenti lontana dall’Europa dal mondo e dalle stelle ma molto molto molto molto molto vicina alla mia pelle piccola come l’aria che mi entra nei polmoni una canzone piccola con piccole emozioni fatta di una matita un poco di caffè le scale mie di casa un piccolo perché i tuoi vestiti allegri a fiori di campagna senza pretese come una farfalla che è bella perché è bella e non c’è discussione una canzone piccola come la mia opinione come un panino caldo come una passeggiata talmente piccolina che adesso è già finita come una chiacchierata col solito vecchio amico che sa che cosa penso anche se non lo dico una canzone piccola che parli delle cose in questa stanza un movimento semplice una leggera danza una canzone piccola che ci si può fidare una canzone piccola che non ha niente da dimostrare che non ha niente da dimostrare (2v)
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Testo della canzone: Canzone piccola – Jovanotti
In fondo al testo trovate il video della canzone
Canzone piccola – Jovanotti Testo:
Ho voglia di una canzone piccola che parli di cose piccoleche diventano invisibili schiacciate
dagli eventi dai grandi avvenimentiuna canzone piccola che parli di caffettiere di cartoline di pasta e cecidi sveglie che non suonano o
suonan troppo fortedi un ritornello che ti resta in testa di uno spiffero dalla finestradelle tue labbra della tua maglietta una
canzone lenta come una biciclettauna canzone piccola fatta di due strumenti al massimo due accordisenza tanti accorgimenti lontana
dall’Europa dal mondo e dalle stellema molto molto molto molto molto vicina alla mia pellepiccola come l’aria che mi entra nei
polmoni una canzone piccolacon piccole emozioni fatta di una matita un poco di caffèle scale mie di casa un piccolo perché i tuoi
vestiti allegria fiori di campagna senza pretese come una farfallache è bella perché è bella e non c’è discussioneuna canzone
piccola come la mia opinionecome un panino caldo come una passeggiatatalmente piccolina che adesso è già finitacome
una chiacchierata col solito vecchio amicoche sa che cosa penso anche se non lo dicouna canzone piccola che parli delle cose in
questa stanzaun movimento semplice una leggera danzauna canzone piccola che ci si può fidareuna canzone piccola che non
ha niente da dimostrareche non ha niente da dimostrare (2v)
Dicono dei sentimenti che siano simili ai fiori infatti quelli finti non diventano grandi mai.
Dicono degli amanti Che siano simili ai fiumi I fiumi hanno argini solidi Ma quando piove vengono giù.
Com’era bella La moglie del tuo amante Sei stata ingenua Con il telefono stacci più attenta.
Dicono le mogli Che i mariti migliori Siano quelli col naso lungo A cui piace la gioventù.
Ai loro uomini piacciono i pugni Non hanno un cazzo di meglio da fare Ma in fondo li posso capire Si devono sfogare.
Ai loro uomini piacciono i segni Che lasciano le scrivanie Sulle gambe di una donna Com’era bella La moglie del tuo amante Sei stata ingenua Con il telefono stacci più attenta.
Invidia all’intelligenza Che sta vicino ai testicoli Chissà come diventi rossa Anche quando tua moglie lo è già.
Quando gli bruci i sentimenti Senti che puzza di plastica Ti sei sporcata fino ai denti Con tutta l’acqua che è venuta giù Com’era bella La moglie del tuo amante Sei stata ingenua Con il telefono stacci più attenta.
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Dicono dei sentimenti Che siano simili ai fiori Infatti quelli finti Non diventano grandi mai
Dicono degli amanti Che siano simili ai fiumi I fiumi hanno argini solidi Ma quando piove vengono giù
Com'era bella La moglie del tuo amante Sei stata ingenua Con il telefono stacci più attenta
Dicono le mogli Che i mariti migliori Siano quelli col naso lungo A cui piace la gioventù
Ai loro uomini piacciono i pugni Non hanno un cazzo di meglio da fare Ma in fondo li posso capire Si devono sfogare
Ai loro uomini piacciono i segni Che lasciano le scrivanie Sulle gambe di una donna Com'era bella La moglie del tuo amante Sei stata ingenua Con il telefono stacci più attenta
Invidia all'intelligenza Che sta vicino ai testicoli Chissà come diventi rossa Anche quando tua moglie lo è già
Quando gli bruci i sentimenti Senti che puzza di plastica Ti sei sporcata fino ai denti Con tutta l'acqua che è venuta giù Com'era bella La moglie del tuo amante Sei stata ingenua Con il telefono stacci più attenta
(Grazie a Cirus per questo testo)
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Escono allegri i bambini dalla scuola, lanciando nell’aria tiepida d’aprile,tenere canzoni. Quanta allegria ne l profondo silenzio della stradina! Un silenzio fatto a pezzi da risa d’argento nuovo
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Non starò più a cercare parole che non trovo per dirti cose vecchie con il vestito nuovo, per raccontarti il vuoto che, al solito, ho di dentro e partorire il topo vivendo sui ricordi, giocando coi miei giorni, col tempo…
O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti o che per le mie navi son quasi chiusi i porti; io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi, non voglio menar vanto di me o della mia vita costretta come dita dei piedi…
Queste cose le sai perchè siam tutti uguali e moriamo ogni giorno dei medesimi mali, perchè siam tutti soli ed è nostro destino tentare goffi voli d’ azione o di parola, volando come vola il tacchino…
Non posso farci niente e tu puoi fare meno, sono vecchio d’ orgoglio, mi commuove il tuo seno e di questa parola io quasi mi vergogno, ma c’è una vita sola, non ne sprechiamo niente in tributi alla gente o al sogno…
Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa e quasi non ti accorgi dell’ energia dispersa a ricercare i visi che ti han dimenticato vestendo abiti lisi, buoni ad ogni evenienza, inseguendo la scienza o il peccato…
Tutto questo lo sai e sai dove comincia la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia perchè siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni e abbiam gli stessi mali, siamo vigliacchi e fieri, saggi, falsi, sinceri… coglioni!
Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata? Ti dono, se vorrai, questa noia già usata: tienila in mia memoria, ma non è un capitale, ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto, che la noia di un altro non vale…
D’ altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni e pago la mia casa, pago le mie illusioni, fingo d’ aver capito che vivere è incontrarsi, aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, bere, leggere, amare… grattarsi!
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Accordi
Re- La
Non starò più a cercare parole che non trovo
Re7 Solm
per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
Do7
per raccontarti il vuoto che, al solito,
Fa
ho di dentro
Mib Rem
e partorire il topo vivendo sui ricordi
Mi7 La7
giocando coi miei giorni col tempo
O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti
io parlo sempre tanto ma non ho ancora fedi
non voglio menar vanto di me o della mia vita
costretta come dita ...dei piedi
Do7 Fa
Queste cose le sai perchè siam tutti uguali
La7 Re
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali
Re7 Sol- Do7 Fa
perchè siam tutti soli ed ? nostro destino
Mib Rem
tentare goffi voli d'azione o di parola,
Mi7 La7
volando come vola il tacchino
Non posso farci niente e tu puoi fare meno
sono vecchio d'orgoglio mi commuove il tuo seno
e di questa parola io quasi mi vergogno
ma... c'è una vita sola non ne sprechiamo niente
in tributi alla gente o al sogno
Le sere sono uguali ma ogni sera è diversa
e quasi non ti accorgi dell'energia dispersa
a ricercare i visi che ti han dimenticato
vestendo abiti lisi buoni ad ogni evenienza
inseguendo la scienza ...o il peccato
Tutto questo lo sai e sai dove comincia
la grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
per te sian tutti uguali siamo cattivi buoni
e abbiam gli stessi mali siamo vigliacchi e fieri
saggi, falsi, sinceri... coglioni
Ma dove te ne andrai? ma dove sei già andata?
ti dono, se vorrai, questa noia già usata
tienila in mia memoria ma non è un capitale,
ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto,
che la noia, di un altro, non vale
D'altra parte lo vedi scrivo ancora canzoni
e pago la mia casa pago le mie illusioni
fingo d'aver capito che vivere è incontrarsi
aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare,
bere, leggere, amare... grattarsi
Il Testo della canzone di:
Canzone Quasi D'amore – Francesco Guccini
Non starò più a cercare parole che non trovo Per dirti cose vecchie con il vestito nuovo Per raccontarti il vuoto che, al solito, ho di dentro E partorire il topo vivendo sui ricordi Giocando coi miei giorni, col tempo...
O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti O che per le mie navi son quasi chiusi i porti; Io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi Non voglio menar vanto di me o della mia vita Costretta come dita dei piedi...
Queste cose le sai perché siam tutti uguali E moriamo ogni giorno dei medesimi mali Perché siam tutti soli ed è nostro destino Tentare goffi voli d'azione o di parola Volando come vola il tacchino...
Non posso farci niente e tu puoi fare meno Sono vecchio d'orgoglio, mi commuove il tuo seno E di questa parola io quasi mi vergogno Ma c'è una vita sola, non ne sprechiamo niente In tributi alla gente o al sogno...
Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa E quasi non ti accorgi dell'energia dispersa A ricercare i visi che ti han dimenticato Vestendo abiti lisi, buoni ad ogni evenienza Inseguendo la scienza o il peccato...
Tutto questo lo sai e sai dove comincia La grazia o il tedio a morte del vivere in provincia Perché siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni E abbiam gli stessi mali, siamo vigliacchi e fieri Saggi, falsi, sinceri... coglioni!
Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata? Ti dono, se vorrai, questa noia già usata: Tienila in mia memoria, ma non è un capitale Ti accorgerai da sola, nemmeno dopo tanto Che la noia di un altro non vale...
D'altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni E pago la mia casa, pago le mie illusioni Fingo d'aver capito che vivere è incontrarsi Aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare Bere, leggere, amare... grattarsi!
Ecco una serie di risorse utili per Francesco Guccini in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Registrata – Cristalli Liquidi
Questa è una canzone registrata, chiaro esatto giusto no? Non facciamo scherzi, niente versi per favore e dopo stop Parlo chiaro o no, qui c'è il coro Ma dove sono i dischi dell'altr'anno?
Questa è una canzone registrata,a forma scura di frittata, giusto no? Buco al centro d'uovo da cui salto fuori nuovo e dico pio, o sbaglio? Tu mi puoi tenere chiuso mesi qui a covare ad uso quaglia, sbaglio no? Tu mi puoi squagliare il disco al sole te l'ho detto poco fa c'è il coro oh oh
Sì la guerra è guerra, parliamoci, coro, coro I dischi girano ma è l'uomo che si volta, giusto o no? Fa corpo a corpo, fa corpo, no?
Ecco ti domandi dove vada il tuo cantante a disco fermo, il migratore Anatra tremante quando il ghiaccio frena il disco sullo stop, il migratore anatra No, non è sparito, ti sta a un metro, senti l'alito, sta dietro è l'uomo nero Se gli salta il picchio lui ti acchiappa per davvero, come no è l'uomo nero, discolo
Stai ascoltando un disco registrato, è chiaro, esatto, giusto o no? Ma dov'è l'uomo? pensaci E il tuo orecchio è donna, ha tutto il corpo che ci serve, vero o no? Ti parlo arabo? cara mia
Vedi non esiste mica un pubblico dei dischi casomai è uno solo, sei solo tu Ti sto quasi addosso, non c'è canzone tra di noi, capito o no? ti parlo arabo
Vòltati, ci sei quasi, va bene così, osa Sì che sei la sola, è così, osa, la cosa è seria, sì Scivolosa sì, si fa la cosa, scivoloso ti si fa l'orecchio Scivolosa e intima, deciditi ed usala la musica
Là dove finisce la canzone registrata tu sei appena cominciata Ecco dove l'anatra sparisce quando il lago si è ghiacciato, cara mia
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Il Testo della canzone di:
Canzone Retorica – Mèsa
{Strofa 1} Come si fa a non fare rumore Con le scarpe grosse Come ce le hai tu Come si fa a provocare il dolore Con le mani assenti E qualche sguardo in più Me lo chiedo adesso Lontana da tutto questo E non ho un pretesto È solo, è solo retorica
{Strofa 2} Come si fa ad ascoltare il cuore Con la testa rotta che urla di più Mi chiedo come si fa A spiegare il vuoto a parole Ma non è una domanda, è una canzone retorica
{Ritornello} Ebbene, stai bene? Tu ce l'hai una visione d'insieme È un bene se un insieme non c'è Ebbene, stai bene? Tu ce l'hai una visione d'insieme È un bene se un insieme non c'è Ebbene, stai bene? Tu ce l'hai una visione d'insieme È un bene se un insieme non c'è
Ecco una serie di risorse utili per Mèsa in costante aggiornamento
Fra tante canzone sentite pè mesi e pè giorni tu sola, canzone romana, ner core me torni tu sola ch’esprimi tormenti, carezze e armonia tu sola canzona t’accordi coll’anima mia
canzone romana tu canti gentile e serena e l’eco der canto sù in cielo ogni core avvicina tu canti vicina e lontana cor sòno più dorce e profonno e dici, o canzone romana io canto pè tutte le voce der monno
t’ho inteso laggiù prigioniero, ma in tera lontana de notte che pena! e ce piansi, o canzone romana ma adesso tornato qui a Roma ‘sto core te dice: cantamo pè mamma! stasera sò quasi felice
canzone romana io sento quaggiù l’orchestrina che sona canzone straniere ma è ‘na musica strana tu invece t’esprimi serena cor sono più dorce e profonno e canti, o canzone romana tu canti pè tutte le voce der monno
Fra tante canzone sentite pè mesi e pè giorni tu sola, canzone romana, ner core me torni..
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TESTO DIGCATELLANI MUSICA DIM.ZIVERI-M. D’ALESSIO lui Ho scritto una canzone l’ho inventata per tè pensando agli occhi tuoi felici sapevo che era questo che volevi da me perché l’hai detto con gli amici. E adesso quando penso che la canti per me con tutta la tua simpatia mi sembra la canzone più carina che c’è e poi mi fa sentire dentro tanta allegria. lei Mi piace la canzone che tu hai scritto per me per questo ti ringrazio tanto ammetto che era questo che volevo da tè ed è per questo che la canto. Se adesso il ritornello tu lo canti con me con tutta la tua simpatia diventa la canzone più carina che c’è e poi ci fa sentire dentro tanta allegria. Cantala con me, questa canzone romantica ti divertirai, se ti abbandoni alla musica ora vieni qui, dammi la mano e cammina con me voglio cantare la nostra canzone e la voglio cantare con tè. lei Sei dolce come il miele quando parli con me tu sai come scaldarmi il cuore anch’io vorrei parlare dolcemente con tè perciò ti parlerò d’amore. lui La musica è importante per chi è come me ma contano anche come le persone ognuno ha la sua feccia e chi ce l’ha come tè fa diventare ancor più bella una canzone. Cantala con me etc. Orchestra Ora vieni qui, dammi la mano e cammina con me voglio cantare la nostra canzone e la voglio cantare con te voglio cantare la nostra canzone e la voglio cantare con te
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Il Testo della canzone di:
Canzone sbagliata – Danti e Luca Carboni Feat Shade
Democratico come l’Inghilterra
e piatto come questa Terra
coi baffetti come Mussolini
le braccia forti come i delfini
resto in piedi come il muro di Berlino
toro scatenato sì come Al Pacino
mi taglio l’orecchio come Beethoven
e come De Andrè faccio solo cover
Sai
te lo dico sereno il cielo dentro una stanza non mi capita mai
la cassiera pretende la mia tessera sconto gentilmente ma io
vorrei solo pagare, fumare
dovrei contare fino a dieci
1,2,10
Porca p*ttana
se non ci sei tu questa vita è strana
non mi ricordo più chi sono i Nirvana
e ingrasso dentro ad una
sana ignoranza italiana
Scopro la luna come Colombo
corro a quattro zampe come un pollo
col toro sul logo tipo Ferrari
mangio solo animali vegani
stonato come Mina
contadino come Riina
col mitra in mano come Gandhi
le mani piccole sì, come Morandi
super batterista come Jimi Hendrix
vorrei la pelle nera come Elvis
inventare l’iPhone come Bill Gates
o la tuta da ragno come Bruce Wayne
Sai
io non sono Venditti il cielo dentro una stanza non mi capita mai
la cassiera pretende la mia tessera sconto gentilmente ma io
vorrei solo pagare, fumare
dovrei contare fino a dieci
1,2,10
Porca p*ttana
se non ci sei tu questa vita è strana
non mi ricordo più chi sono i Nirvana
e ingrasso dentro ad una sana ignoranza italiana
Esco in pigiama
se non stai attento questa vita ti sbrana
mi sono perso eppure mi sento a casa
e mi accontento di una sana ignoranza italiana
Tutta sbagliata
se non ci sei tu questa vita è buttata
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Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio.
Ma guarda che contrasto che ridicola illusione la botte è così grossa e così piccolo è il bottone
Rit. Cantiamo la canzon al suono del trombon ed al suon del violoncel fischiamo il ritornel.
Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio.
La signorina grassa cadde un dì dal quinto piano ma non si fece nulla perchè sotto c’era un ragno.
Rit. Cantiamo la canzon al suono del trombon ed al suon del violoncel fischiamo il ritornel.
Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio.
La farfallina azzurra portò in braccio un elefante per farlo divertire saltellando sulle piante.
Rit. Cantiamo la canzon al suono del trombon ed al suon del violoncel fischiamo il ritornel.
Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio.
Se tu sul tram tem vai puoi chiamarlo allor “tramvai” se aspetti ne convieni tu devi dire allor “tram vieni”.
Rit. Cantiamo la canzon al suono del trombon ed al suon del violoncel fischiamo il ritornel.
Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio Ollalà ie ollalà ie ollalà ie ila ie ilaio.
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IO NON SARO’ UN GRANDE ATTORE MA AL TUO CUORE SO PARLARE. LE MIE PAROLE SONO CHIARE FORSE PERCHE’ NON MENTO MAI. ED E’ COSI’ CHE QUESTA SERA SONO DI FRONTE ALLA TUA PORTA E SE T’IMPORTA DI ME MI ASCOLTERAI.
DI TUTTO QUELLO CHE E’ PASSATO NON CI SI DEVE SPAVENTARE E SE QUALCUNO CI HA FERITO IO ME LO SON SCORDATO GIA’. IO RICOMINCIO LA MIA VITA DALL’ INNOCENZA DEI TUOI OCCHI E SE MI TOCCHI COSI’ UN SENTIMENTO NASCERA’.
E VOLA E VA QUESTA CANZONE SEMPLICE CHE DICE TUTTO SENZA DIR NIENTE MA TU MI CAPIRAI E VOLA E VA QUESTO STORNELLO FACILE CHE SEMBRA FATTO DI NIENTE MA UN GRANDE CUORE HA ED IL TUO CUORE SENZA PARLARE MI HA DETTO “SI” … A CHI SI SENTE SOLO, PIU SOLO DI COSI’ … QUESTA CANZONE VA …
ORCHESTRA …
IO RICOMINCIO LA MIA VITA DALL’ INNOCENZA DEI TUOI OCCHI ESE MI TOCCHI COSI’ UN SENTIMENTO NASCERA’.
E VOLA E VA QUESTA CANZONE SEMPLICE CHE DICE TUTTO SENZA DIR NIENTE MA TU MI CAPIRAI E VOLA E VA QUESTO STORNELLO FACILE CHE SEMBRA FATTO DI NIENTE MA UN GRANDE CUORE HA LE NOSTRE STORIE DIVERSE ADESSO SI INCONTRAN QUI … A CHI SI SENTE SOLO, PIU’ SOLO DI COSI’ QUESTA CANZONE VA …
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Il Testo della canzone di:
CANZONE SENSIBILE – ondaGranda
{Bridge : Dargen D'Amico} Canzone sensibile, canzone canzone sensibile Canzone sensibile, canzone canzone sensibile
{Strofa 1: Dargen D'Amico} Ma lo sai che anticamente i cantautori erano ricci E poi ne hanno persi molti E impazzendo per gli spicci Litigando tra di loro per la banconota rancorosa E lo zucchero lo nota dentro la tazzina vuota Al tempo non si parlava di rifarsi o maturare E la morte era l'unico rimedio naturale A me non m’hanno lasciato leggi né dichiarazioni Giusto un paio di milioni, sì però quante canzoni Nelle cui parole noto dosi di colpevolezza Debbo chiedervi perdono o magari è viceversa Che dal vivo eravate solo metà dell'altezza E ora gli ologrammi vostri mancano di concretezza E una volta che è finita la loro serie di colpe E si sono reincarnati dentro al gatto ed alla volpe E poi se ne sono andati dall'hotel urlando contro il maître "We, ma se il tempo è denaro, allora il mio denaro dov’è?"
{Bridge : Dargen D'Amico} Canzone sensibile, canzone canzone sensibile Canzone sensibile, canzone canzone sensibile
{Strofa 2: Emiliano Pepe} C'era sempre il sole giallo quando abitavo giù Ma col sole non ci campi e mi sono trasferito su Sentivamo sempre a Pino, mamma mia che male c'è Quando poi l'ho conosciuto non gli ho mai parlato di me Quando è bella la mia donna, c'ha viziato più dei figli Eravamo due fratelli in un posto che ti consiglio Perciò cantate forte, cantate forte, cacciate a voce Cantate forte, cantate forte, scenn ra croce
{Interludio: Emiliano Pepe} Ca nisciuno se ricorda 'e te
{Strofa 3: Emiliano Pepe} C'era sempre il sole giallo quando stavo giù Poi mi sono trasferito e sono andato su Poi mi sono sposato a Pina Ma che male c'è se lei intrattiene me e io intrattengo te Comme bella mamma mia chella è ancora viva Me lassate sulo senza cchiù ’na zia Nisida è un’isola che non c'è Lei intrattiene me e io intrattengo te
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Amico canta una canzone una canzone senza inganni con poche note in questi giorni dove il vento ci porta in tutte le città canta più forte o non ti sento io sono qua.
E` chiaro che la notte non va cani randagi e troppa magia portami via per favore via …
Stanotte ho scritto una canzone che come una figlia si mette a giocare io chiudo gli occhi e lascio fare e poi volare più in là …
Tutti i giorni dentro al bar a parlare dei tuoi guai canta forte amico questa sera sei con noi.
No, non bere in fretta i tuoi bicchieri passan come i tuoi anni, canta una canzone senza inganni.
Ho fatto sempre a modo mio non ho pregato mai nessuno nè uomo nè donna nè Dio ma questa sera la mia vita mentre la sto cantando potrei cambiarla tutta intera con la tua vita se vuoi …
Tutti i giorni dentro al bar a parlare dei tuoi guai canta forte amico questa sera sei con noi.
No, non bere in fretta i tuoi bicchieri passan come i tuoi anni, canta una canzone senza inganni.
… più in là, qualcuno le ripeterà … queste tue parole
e più in là, qualcuno le ricorderà… in un’altra città …
… più in là, qualcuno le ripeterà … per cantare ancora
e più in là qualcuno le ricorderà!
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Accordi
RE SOL RE MI LA6/7
RE SOL SOL-
Amico canta una canzone
RE MI-7 LA7
una canzone senza inganni con poche note
RE RE7+
in questi giorni dove il vento
RE7
ci porta in tutte le città
SOL RE SOL LA7 RE SOL LA7 RE RE7
canta più forte o non ti sento io sono qua.
SOL DO DO-
E` chiaro che la notte non va
SOL LA7
cani randagi e troppa magia
RE7
portami via per favore via ...
SOL SOL7+
Stanotte ho scritto una canzone
SOL7
che come una figlia si mette a giocare
DO
io chiudo gli occhi e lascio fare
SOL DO RE7 SOL DO RE7 SOL
e poi volare più in là ...
MI- SI7
Tutti i giorni dentro al bar
DO SOL
a parlare dei tuoi guai
DO SOL
canta forte amico questa sera sei con noi.
MI- SI7
No, non bere in fretta
DO SOL
i tuoi bicchieri passan come i tuoi anni,
DO SOL DO RE7 SOL DO RE7 SOL RE-7 SOL7
canta una canzone senza inganni.
DO FA-
Ho fatto sempre a modo mio
DO RE-7
non ho pregato mai nessuno
SOL7 DO
nè uomo nè donna nè Dio
ma questa sera la mia vita
DO7+
mentre la sto cantando
DO7 FA
potrei cambiarla tutta intera
DO FA SOL7 DO FA SOL7 DO
con la tua vita se vuoi ...
LA- MI7
Tutti i giorni dentro al bar
FA DO
a parlare dei tuoi guai
FA DO
canta forte amico questa sera sei con noi.
LA MI7
No, non bere in fretta
FA DO
i tuoi bicchieri passan come i tuoi anni,
FA DO
canta una canzone senza inganni.
FA SOL7 DO
... più in là, qualcuno le ripeterà ... queste tue parole
FA SOL7 DO
e più in là, qualcuno le ricorderà ... in un'altra città ...
FA SOL7 DO
... più in là, qualcuno le ripeterà ... per cantare ancora
FA SOL7 DO FA SOL DO FA SOL7 DO DO FA SOL7 DO
e più in là qualcuno le ricorderà!
Compagni se vi assiste la memoria ricorderete i tempi d’oppressione quella punta funesta della storia che mise tutto il mondo in perdizione. I popoli fra lor fecero guerra ognuno perse il senno e la ragione la morte dilagò sopra la terra ovunque fu rovina e distruzione.
Nel cielo tonò il rombo del cannone l’Italia si dovette inginocchiare i tedeschi vi fecero invasione si videro i fratelli deportare. Per noi non ci fu pace e compassione abbandonati fummo a trista sorte il re tradì per primo la nazione ed al nemico spalancò le porte.
Molti fatti di sangue e disumani si videro dovunque consumare famiglie trucidate come cani in ogni strada e in ogni casolare. A quei tempi a Arezzo fu Licio Nencetti che alla ventura gli toccò scappare la sua memoria meriti rispetti e la sua storia ognun deve ascoltare.
Con lui lasciaron molti e terra e tetti e le proprie famiglie abbandonate armati di coraggio e di moschetto col nome degli eroi stampato in petto. L’8 settembre Licio aveva detto che vendicato alfin avrebbe il padre pure pensando bene il poveretto al gran dolore della vecchia madre.
E sempre più su lui furor si scaglia da Lucignano gli toccò scappare perseguitato da tanta canaglia in Casentin si dovette rifugiare. E allora Licio dichiarò battaglia e si mise i partigiani a radunare facendo su quei monti accampamento della vendetta attese il gran momento.
Rapidamente passano le ore si scorge già il nemico da lontano il cuor di Licio palpita d’ardore ed a’ compagni tende la sua mano. Ognuno sa che sono in minoranza però d’ave’ timore nessun lo dice al primo cenno scoppia la battaglia e sibila rabbiosa la mitraglia.
E Licio nel successo non s’incaglia rinnova coi compagni il giuramento e dice: “Per maggior precauzione decido di cambia’ la posizione. Ritorneranno a fare un’incursione e battendo e mulattiere e strade e ponti e quando ci sarà il rastrellamento col piombo gli faremo un complimento”.
A Monterosi fu il trasferimento ma vennero scoperti e circondati però la sorte non recò sgomento dal gran coraggio furono animati. Ognuno tenne fede al giuramento per quanto si trovassero isolati passarono con impeto all’attacco ed al nemico ancor diedero smacco.
Ma la sciagura era già in vedetta e contro Licio preparò l’agguato il 23* di maggio per disdetta da quelle belve venne catturato. In carcere fu messo a tutta fretta fra pugni e calci poi fu torturato, ma Licio a loro nulla volle dire perché i compagni lui ‘un volea tradire.
Più d’uno strazio gli toccò subire, ma solo alla sua mamma lui pensava qualche notizia pe’ falli pervenire ormai che a morte certa se ne andava. Nulla importava a lui quel partire, nessuna grazia ai sgherri domandava e dopo un giorno che fu carcerato solo per finzione venne liberato.
Di nuovo fu ripreso e interrogato, ma nessuna risposta volle dare e allora col sistema più spietato pugni e pedate presero a menare. Pe’ l’ira furibonda il disgraziato vide la dura sorte preparare, tutto il veleno de quei delinquenti s’accese fracassandogli anche i denti.
Il nostro eroe mantenne il suo coraggio disprezzò il nemico con fierezza finché un mattin del ventisette maggio finir doveva la sua giovinezza. Di salvarlo non c’era alcun miraggio attese il suo verdetto con fermezza fori della prigione fu portato dove un plotone stava preparato.
E l’ordine di foco gli fu dato e sparan su di lui quegli assassini e mentre a Licio la fine gli scocca stramazza a terra col sorriso in bocca. Alla sua cara mamma con amore ogni persona onesta asciuga il pianto e sulla tomba a lui gli ponga un fiore che esalti della gloria tutto il vanto.
Licio Nencetti, è tua questa canzone col cuore di compagno te la canto riposa in pace non ti scorderemo la tua memoria rivendicheremo.
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Ho una canzone triste nel mio cuore! Allegra ma non troppo appena spunta il sole e prendo il mio giubbotto una canzone soul Sì, la strofa è da cambiare, però potrebbe funzionare lasciandosi un po’ andare suonando con vigore più avanti, fino in fondo al cuore senza accelerare. piano, piano,…. Ci ho una canzone triste nel mio cuore! Avrai un gran daffare caro amico Joe, hai fuso, s”, e devo riparare qualcosa che non va. Il motore è da rifare però potrebbe ripartire lasciandolo scaldare spingendo con vigore più avanti, fino in fondo al cuore senza accelerare. piano, piano,…. Ci ho una canzone triste nel mio cuore! (sad song) Ci ho una canzone triste nel mio cuore! La sera all’imbrunire che non va proprio giù A chi (a te?) a chi lo devo dire se ci sei solo tu? Il giorno sale, (la notte, amore) va giù… E noi torniamo su (sweet song, more song) I’ve got a sad song said in my heart! Ci ho una canzone triste nel mio cuore! (allora dillo… sweet, sweet, sweet song)
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Accordi
RE- SOL7
Ho una canzone triste nel mio cuor
DO LA- FA RE9
allegra ma non troppo, appena spunta il sol
DO LA- FA RE9
e prendo il mio giubbotto, è una canzone soul.
DO SIb SOL
Si la strofa è da cambiare però ....
DO FA
Potrebbe funzionare, lasciandosi un po' andare
DO FA
suonando con vigore, più avanti fino in fondo al cuore
DO FA
senza accelerare piano piano.
RE- SOL7
Ho una canzone triste nel mio cuor
DO LA- FA RE9
avrei un gran da fare, caro amico Joe
DO LA-
hai fuso si, e devo riparare
FA RE9 DO SIb SOL
qualcosa che non va, il motore è da rifare, però ....
DO FA
Potrebbe ripartire lasciandolo scaldare
DO FA
spgendo con vigore più avanti fino in fondo al cuore
DO FA
senza accelerare piano piano.
RE- SOL
Ho una canzone triste nel mio cuor
DO LA- FA RE9
la sera all'imbrunire, che non va proprio giù
DO LA- FA
a chi, a te, a chi la devo dire, ci sei solo tu
DO SIb SOL DO
il giornale la notte amore va giù e noi torniamo su!
Il Testo della canzone di:
Canzone Triste – Alexell e Andrea Area Feat U’Dan
Spengo le luci
Oggi é tutto ok anche se abbiamo finito i baci
Due corpi nudi
Che si mescolano e diventano follia Siamo pezzi di un puzzle che
Trovan la giusta combinazione
Ci attiriamo senza un perché Viviamo e moriamo d'amore
La classe non é acqua é temporale
Ti cade sul volto e poi scompare
Piango sale
Perché dentro i miei occhi ci trovi il mare
E balliamo un lento Su una canzone triste Siamo come le risse
non finiscono mai bene
Forse questo é il tempo
Di ascoltarci sul serio ma fallo davvero o tutto finirà
Sulla mia pelle mille tattoo
Se vedi bene forse ci sei anche tu Se non so amare me
io che mi odio
Come faccio ad amare il mio prossimo
SONO TRISTE WO COME STA CANZONE NON MI STUPISCE NO UN’ALTRA DELUSIONE
SIAMO ESSERI COMPLICATI
SUI PROBLEMI DIVARICATI SUI DIFETTI UBICATI
PIENI DI STRESS INNAMORATI INSODDISFATTI NOI CERCHIAMO SEMPRE QUALCOSA DI Più
ANIME TOSSICHE COLME DI INVIDIA DISTRATTE DA TUTTA STA GENTE CHE CERCA DI SALIRE SU
A VOLTE BISOGNA CAMBIARE IL PUNTO DI VISTA VEDI
E GIOCARE INVERTENDO IL PROPRIO DESTINO DA TRISTE A TETRIS
Ecco una serie di risorse utili per gli artisti in costante aggiornamento
Alla peggio vince il peggio,
vinco io.
Ti proteggi, mi proteggo
e maledico Dio.
Era quello che volevi
magari non ero io
Se le strade si dividono
addio amore mio.
Rit: Dove sarai ormai?
Dove sarò?
Tu mi perderai
Io ti perderò...
Alla peggio è un pareggio
scrivo e non invio.
Mischio vodka all’amarezza
e scordo il nome tuo.
Quanto costa la paura
se neanche è colpa mia?
Forse sbaglio, forse è meglio
O lasciarsi è una follia.
Rit: Dove sarai ormai?
Dove sarò?
Tu mi perderai
Io ti perderò...
L’acciaio della luna su questa città
La notte non perdona
e non perdonerà.
Mi spoglio di ogni trucco
e di ogni maschera
abbraccio la sconfitta
abbraccio la mia umanità...
Rit: Dove sarai ormai?
Dove sarò?
Tu mi perderai
Io ti perderò...
Ecco una serie di risorse utili per AVA in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzone Triste – Gemitaiz
[Intro] E mo' state tutti quanti Cor nastro adesivo sulla bocca E questo è il pezzo serio E se nun te piace Vor di' che hai vissuto poco
[Verso 1: Gemitaiz] Non so manco dove vado Cammino al buio nascosto come un ladro E collasso ogni volta che cado Perchè la realtà qua ha più facce di un dado Non sono mai stato bravo A dirti che per te farei lo schiavo Prima almeno ti chiamavo Adesso mi prendo a male e bevo come uno slavo Ogni volta che mi hai detto te non stai bene Non te credo più non potemo sta insieme Fumo e spingo play ma non come vorrei Soffro come Cobain se non sto con lei (lei) Allora esco coi miei E resto sconfitto, fumo cinque bong E il resto l'ho scritto dentro sto testo Ma tanto mi fa male lo stesso lo sai fratè
[Hook] È inutile che insisti Non sto bene i miei occhi li hai visti Ma bisogna esse realisti La vita è una merda e io scrivo canzoni tristi E non importa se mi fischi Con la musica mi assumo i miei rischi Ma bisogna esse realisti cì La vita è una merda e io scrivo canzoni tristi
[Verso 1: Gemitaiz] Non te l'ho mai rispiegato Che è per quello che mi sento disperato Che per te non c'è niente di sensato Dopo tutti gli errori che ho disprezzato Nei giorni io mi allontano Scrivo le mie ossessioni e le registro E le conseguenze so sempre grevi E hai il coraggio di chiedermi "perche bevi ?" Che non avere te è come soffrire la fame E dentro divento nero come il catrame Che cercare altro e scordare l'esame E' come paragonare l'oro al rame Una cosa funziona solo se ci credi Io mi sbraccio da solo dimmi se mi vedi Che non scriverei così se non avessi più te Non ti dico di più yeah
[Hook] È inutile che insisti Non sto bene i miei occhi li hai visti Ma bisogna esse realisti La vita è una merda e io scrivo canzoni tristi E non importa se mi fischi Con la musica mi assumo i miei rischi Ma bisogna esse realisti cì La vita è una merda e io scrivo canzoni tristi
[Verse 3: Gemitaiz] Ormai avrai capito che sto pezzo è dedicato A chi come me non ha il cuore medicato Ce l'ha levigato, si sente pedinato Dall'ansia de nun raccoglie quello che ha seminato E il risveglio è tutt'altro che delicato L'emicrania è per le volte che non hai meditato Impazzire pensando che tu non eri in grado Di tenerla ogni volta che dice me ne rivado E' come se mi arrivasse contro un sasso Che sto pagando ancora il contrappasso Per questo se ho una bomba non la passo Perchè ho una testa che è una bomba con la password E poi mi distruggo con tutto quello che trovo Ma non farci caso che non è niente di nuovo E te l'ho scritto dentro sto testo Ma tanto mi fa male lo stesso lo sai fratè
[Hook] È inutile che insisti Non sto bene i miei occhi l'hai visti Ma bisogna esse realisti La vita è una merda e io scrivo canzoni tristi E non importa se mi fischi Con la musica mi assumo i miei rischi Ma bisogna esse realisti cì La vita è una merda e io scrivo canzoni tristi
Ecco una serie di risorse utili per Gemitaiz in costante aggiornamento
Erano sposi. Lei s’alzava all’alba prendeva il tram, correva al suo lavoro. Lui aveva il turno che finisce all’alba entrava in letto e lei n’era già fuori.
Soltanto un bacio in fretta posso darti bere un caffè tenendoti per mano. Il tuo cappotto è umido di nebbia. Il nostro letto serba il tuo tepor.
Dopo il lavoro lei faceva spesa -buio era già – le scale risaliva. Lui in cucina con la stufa accesa, fanno da cena e poi già lui partiva.
Soltanto un bacio …
Mattina e sera i tram degli operai portano gente dagli sguardi tetri; fissar la nebbia non si stancan mai cercando invano il sol,fuori dai vetri.
Soltanto un bacio ..
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Accordi
Do Sol7
Erano sposi. Lei s'alzava all'alba
Do
prendeva il tram, correva al suo lavoro.
Sol7
Lui aveva il turno che finisce all'alba
Do
entrava in letto e lei n'era già fuori.
Do Re7 Sol
Soltanto un bacio in fretta posso darti
Re7 Sol
bere un caffè tenendoti per mano.
Mi7 La- Re7 SolMi7
Il tuo cappotto è umido di nebbia.
La- Re7 Sol
Il nostro letto serba il tuo tepor.
Dopo il lavoro lei faceva spesa
-buio era già - le scale risaliva.
Lui in cucina con la stufa accesa,
fanno da cena e poi già lui partiva.
Soltanto un bacio ...
Mattina e sera i tram degli operai
portano gente dagli sguardi tetri;
fissar la nebbia non si stancan mai
cercando invano il sol,fuori dai vetri.
Soltanto un bacio ...
Il Testo della canzone di:
Canzone triste – Zucchero
C'ho una canzone triste Nel mio cuor; Allegra ma non troppo Appena spunta il sol E prendo il mio giubbotto È una canzone soul Sì, la strofa È da cambiare, però… Potrebbe funzionare Lasciandosi un po' andare Suonando con vigore Più avanti fino in fondo al cuore Senza accelerare Piano, piano, oh C'ho una canzone triste Nel mio cuor; Avrei un gran da fare Caro amico Joe… (Hai fuso) Sì, e devo riparare Qualcosa che non va Il motore È da rifare, però… Potrebbe ripartire Lasciandolo scaldare Spingendo con vigore Più avanti, fino in fondo al cuore Senza accelerare Piano, piano, oh Ho una canzone triste nel mio cuor Ho una canzone triste Nel mio cuor La sera all'imbrunire Che non va proprio giù A chi, a te, a chi la devo dire Ci sei solo tu! Il giorno sale la notte amore va giù! E noi torniamo su! C'ho una canzone triste Nel mio cuor
Ecco una serie di risorse utili per Zucchero in costante aggiornamento
Compagno, è col tuono delle onde che canto dentro le notti più nere Sulle spiagge vendute al cemento: false parole, false chiese Dentro il sonno di lavoro operaio, nelle marce barriere Io canto la morte nei cessi in stazione Canto le mille africane sui tram Vestite con un destino comprato a poco da un signore nascosto dietro ad un finestrino Comandando un mercato da solo, porta cristo e il vaiolo Io canto la pace portata a Baghdad Compagno, canto degli occhi di Franti seduto in mezzo a due sbirri Mirafiori, Bovisa, Rebibbia, San Paolo del Brasile Lo porto via, lo prendo per mano Accendere un fuoco e poi sparire
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DATEMI UNA CHITARRA PER SUONARE PERCHE’ HO UNA VOGLIA PAZZA DI CANTARE TUTTE LE MIE CANZONI CON AMORE A VOI LE VOGLIO PROPRIO DEDICARE E CHE CI IMPORTA SE FACCIAMO TARDI TANTO LA NOTTE E’ LUNGA DA PASSARE DOVETE STARE ATTENTI ED ASCOLTARE PER POI SENTIRVI AD APPLAUDIRE.
VA CANZONE VA SIAMO TORNATI IN PIENA FORMA COME UNA VOLTA. VA CANZONE VA SIAMO FELICI E DEI PROBLEMI CHE CI IMPORTA VA CANZONE VA MENTRE IO CANTO VEDO IN VOI TANTA EMOZIONE CHE MI DA LA FORZA DI CONTINUARE A RIMANERE ACCANTO A VOI.
DATEMI UN PO’ DI VINO CHE VOGLIO BERE PERCHE’ HO LA GOLA SECCA DAL CANTARE QUESTA E’ UNA SERATA UN PO’ SPECIALE DIFFICILMENTE DA DIMENTICARE
ADESSO CHE ABBIAM FATTO QUASI L’ ALBA SAREBBE BELLO ANDARSENE A DORMIRE E RISVEGLIARSI PIENI DI SPERANZA CON UN MOTIVO CHE FA COSI’.
VA … CANZONE VA ORCH. VA … CANZONE VA ORCH.
VA CANZONE VA MENTRE IO CANTO VEDO IN VOI TANTA EMOZIONE CHE MI DA LA FORZA DI AMARVI SEMPRE E RIMANERE ACCANTO A VOI.
DI AMARVI SEMPRE E RIMANERE ACCANTO A VOI.
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Accordi
C#m G# C# F#m C#m G#
C#m G#
DATEMI UNA CHITARRA PER SUONARE PERCHE' HO UNA VOGLIA PAZZA DI CANTARE
G#m C#m
TUTTE LE MIE CANZONI CON AMORE A VOI LE VOGLIO PROPRIO DEDICARE
C#7 F#m
E CHE CI IMPORTA SE FACCIAMO TARDI TANTO LA NOTTE E' LUNGA DA PASSARE
C#m G# C#
DOVETE STARE ATTENTI ED ASCOLTARE PER POI SENTIRVI AD APPLAUDIRE
VA CANZONE VA SIAMO TORNATI IN PIENA FORMA
G#7
COME UNA VOLTA VA CANZONE VA
C#6
SIAMO FELICI E DEI PROBLEMI CHE CI IMPORTA
C# C#7
VA CANZONE VA MENTRE IO CANTO
F# C#
VEDO IN VOI TANTA EMOZIONE CHE MI DA LA FORZA
G#7 C# F#m C#m G# C# F#m C#m G# C#m A
DI CONTINUARE A RIMANERE ACCANTO A VOI
Dm A
DATEMI UN PO' DI VINO CHE VOGLIO BERE PERCHE' HO LA GOLA SECCA DAL CANTARE
Am Dm
QUESTA E' UNA SERATA UN PO' SPECIALE DIFFICILMENTE DA DIMENTICARE
D7 Gm
ADESSO CHE ABBIAMO FATTO QUASI L'ALBA SAREBBE BELLO ANDARSENE A DORMIRE
Dm A D
E RISVEGLIARSI PIENI DI SPERANZA CON UN MOTIVO CHE FA COSI
A7
VA CANZONE VA
D6
VA CANZONE VA
D D7 G
VA CANZONE VA MENTRE IO CANTO VEDO IN VOI TANTA EMOZIONE
D
CHE MI DA LA FORZA DI AMARVI
A7 D Gm Dm
SEMPRE E RIMANERE ACCANTO A VOI CHE MI DA LA FORZA
A7 A Dm Gm Dm A7
DI AMARVISEMPRE E RIMANERE ACCANTO A VOI
***
Affronta l’aria e sagli chianu chianu e nun te perdere si vai luntano.
Affronta o munno e nun avè paura si’ n’aquilone po’ jorno e a sera e fatte rispettà ormai nun si chiù ‘na creatura, e nun te preoccupà nun t’aggio scritto cu’ mestiere e nun me par’overo che vai miez’all’ate e te se so’ ‘mbriacate s’abbruceranno e mane pe’ te mo’ è già dimane.
Canzone va mo’ curre forte nun te fermà.
Canzone va ca si fa notte nun può alluccà scuorde e prumesse che c’a fatte a gente ciento illusioni mo’ so’ cose e niente e scorda o tiempo c’ammo perso insieme appriesso e’ faveze appriesso e’ sceme e fatte rispettà ormai nun si chiù ‘na creatura, tu si nu piezz e me parole e musica e ‘na sera e che ‘sta vota e o vero che tu stai miez a l’ate che ‘e te se so’ ‘mbriacate s’abbruceranno ‘e mane pe’ te mo già dimane. Canzone va..
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Il Testo della canzone di:
Canzone Va – Franco Califano
Canzone, va’ Addò nisciuno te po’ accattà Canzone, va’ Addò nisciuno te po’ cagnà
Affronta l’aria e sagli chianu chianu E nun te perdere si vai luntano Affronta o munno e nun ave’ paura Si’ n’aquilone po’ jorno e a sera E fatte rispetta’ Ormai nun si chiù ‘na creatura E nun te preoccupa’ Nun t’aggio scritto cu’ mestiere E nun me par’overo che vai miez’all’ate E te se so’ ‘mbriacate S’abbruceranno e mane pe’ te mo’ è già dimane
Canzone, va’ Mo’ curre forte nun te fermà Canzone, va’ Ca si fa notte nun può alluccà
Scuorde e prumesse che c’a fatte a gente Ciento illusioni mo’ so’ cose e niente E scorda o tiempo c’ammo perso insieme Appriesso ’e faveze appriesso ’e sceme E fatte rispettà Ormai nun si chiù ‘na creatura Tu si nu piezz e me Parole e musica e ‘na sera E che ‘sta vota e ’o vero che tu stai miez a l’ate Che ‘e te se so’ ‘mbriacate S’abbruceranno ‘e mane pe’ te mo già dimane
Canzone, va’... Canzone, va’...
Ecco una serie di risorse utili per Franco Califano in costante aggiornamento
Il leader della parte scura dietro una barba quasi nera diceva cose alla sua gente a voce bassa come sempre e ricordava cose antiche proibite ma pur sempre vive come il martini con le olive dal millenovecentottanta anno di grazia e di alleanza felice e immobile la gente viveva solo del presente ma lui a quei pochi che riuniva come una nenia ripeteva quel suo programma che chiedeva
Fosse permesso ricordare fosse permesso ricordare poi ricordò che era vietato nel mondo nuovo anche il passato
Il leader della parte chiara con quella cicatrice amara sul mento a forma di radice gridava: “Abbasso questa pace” Coi pochi giovani insultava la polizia che costringeva soltando ad essere felici ed abbatteva e rifaceva palazzi d’arte e di cultura e delle bibite e del niente sì, ma soltanto con la mente e all’occorrenza le prendeva davanti ai giudici abiurava ma appena uscito risognava
Fosse possibile cambiare fosse possibile sperare ma la speranza era un difetto del mondo ormai così perfetto
E il leader con la cicatrice credeva l’altro più felice e l’altro quello con la barba di lui diceva : “E’ pieno d’erba” Si sospettavano a vicenda di fare solamente scena d’essere schiavi del sistema e l’uno l’altro beffeggiava e l’altro l’uno ricambiava pur descrivendo alla rinfusa due volti di una stessa accusa che era impossibile cambiare tornare indietro, andare avanti avere voglia di sbagliare
Come ad esempio ricordare come ad esempio ricordare questo ricordo era un difetto nel mondo ormai così perfetto né si poteva più cambiare né si poteva più sperare questa speranza era un difetto nel mondo ormai così perfetto
E il leader della parte chiara pianse di rabbia quella sera seduto sopra la sua vita perduta come una partita ma il servofreno dentro il cuore che scatta al minimo segnale gli eliminò tutto il dolore e il leader della parte scura contando i passi e la paura si avvicinò alle parti estreme dove correva un giorno il fiume ricostruendo da un declivio l’ultima chiesa un vecchio bivio l’acqua e l’amore che non c’era
Si sentì stanco e in quel momento tolse la barba e sopra il mento apparve a forma di radice quella sua vecchia cicatrice
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Il Testo della canzone di:
Canzonenoznac – Roberto Vecchioni
Il leader della parte scura Dietro una barba quasi nera Diceva cose alla sua gente A voce bassa come sempre; E ricordava cose antiche Proibite ma pur sempre vive Come il martini con le olive Dal millenovecentottanta Anno di grazia e d'alleanza Felice e immobile la gente Viveva solo del presente; Ma lui a quei pochi che riuniva Come una nenia ripeteva Quel suo programma che chiedeva Fosse permesso ricordare Fosse permesso ricordare Poi ricordò che era vietato Nel mondo nuovo anche il passato
Il leader della parte chiara Con quella cicatrice amara Sul mento a forma di radice Gridava "Abbasso questa paace" Coi pochi giovani insultava La polizia che costringeva Soltanto ad essere felici: Ed abbatteva e rifaceva Palazzi d'arte e di cultura E delle bibite e del niente Sì, ma soltanto con la mente; E all'occorenza le prendeva davanti ai giudici abiurava Ma appena uscito risognava
Fosse possibile cambiare Fosse possibile sperare Ma la speranza era un difetto Nel mondo ormai così perfetto
E il leader con la cicatrice Credeva l'altro più felice E l'altro quello con la barba Di lui diceva "È pieno d'erba"; Si sospettavano a vicenda Di fare solamente scena D'essere schiavi del sistema E l'uno l'altro beffeggiava E l'altro l'uno ricambiava Pur descrivendo alla rinfusa Due volti di una stessa accusa: Che era impossibile cambiare Tornare indietro, andare avanti Avere voglia di sbagliare
Come ad esempio ricordare Come ad esempio ricordare Questo ricordo era un difetto Nel mondo ormai così perfetto Né si poteva più cambiare Né si poteva più sperare Questa speranza era un difetto Nel mondo ormai così perfetto
E il leader della parte chiara Pianse di rabbia quella sera Seduto sopra la sua vita Perduta come una partita; Ma il servofreno dentro il cuore Che scatta al minimo segnale Gli eliminò tutto il dolore E il leader della parte scura Contando i passi e la paura Si avvicinò alle parti estreme Dove correva un giorno il fiume Ricostruendo da un declivo L'ultima chiesa, un vecchio bivio L'acqua e l'amore che non c'era Si sentì stanco in quel momento Tolse la barba e sopra il mento Apparve a forma di radice Quella sua vecchia cicatrice
Ecco una serie di risorse utili per Roberto Vecchioni in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzonetta – Mercanti Di Liquore
Questa canzone è dedicata a chi si gode la sua libertà A chi ha una voglia esagerata e prima o dopo se la toglierà Ai sognatori, confusionari A chi vorrebbe ma non ce la fa E anche alla gente che non fa niente Tanto qualcuno poi ci penserà Questa canzone è dedicata a chi è partito e non ritornerà A chi ha paura di stare solo, a chi è da solo per sua volontà Ai visionari, ai loschi figuri A chi ha passato la vita in un bar Alle cantine, alle puttane E a chi non guarda la pubblicità Questa canzone è dedicata a noi che stiamo qua sopra a suonar Alle mie tasche sempre bucate e anche alla vita che ci piace far Alle ragazze che abbiam baciato A quelle che ancora potremo baciar Ai nostri cuori, ai nostri dolori E a tutta la gente che si incontrerà
Ecco una serie di risorse utili per Mercanti Di Liquore in costante aggiornamento
Pulcinella aveva un gallo; tutto il giorno vi andava a cavallo, con la briglia e con la sella. Viva il galletto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un gatto; tutto il giorno saltava da matto, suonando una campanella. Viva il gattino di Pulcinella!
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Il Testo della canzone di:
Canzonetta Sull' aria – All Angels
Sull'aria... Che soave zeffiretto... Questa sera spirerà... Zeffiretto... Questa sera spirerà... Questa sera spirerà...
Sotto I pini del boschetto Sotto I pini... Sotto I pini del boschetto Sotto I pini...del boschetto...
Ei già il resto capirà Certo, certo il capirà Certo, certo il capirà
Canzonetta sull'aria... Che soave zeffiretto... Questa sera spirerà... Sotto I pini del boschetto Ei già il resto capirà Certo, certo il capirà Certo, certo il capirà Certo, certo il capirà
Il capirà... Il capirà... Il capirà... Il capirà... Il capirà... Il capirà..
Ecco una serie di risorse utili per All Angels in costante aggiornamento
Quello che sta succedendo, sarà forse sì musicale: ma si tratta di noi. Ti ricordi di noi? Non sono cose che, puoi dirle in musica e farne via via melodìa. Ed allora: ” Tara tara tara tatta tattà “ Ti ripeto: ” Tara tara tara tatta tattà “ che si tratta di noi. Quello che capita nelle canzoni non può succedere in nessun posto del mondo. Tu, ricordati di noi. Io, non so dire se qui sto per piangere o ridere o farmi una foto e poi dire di me, tra qualche tempo di me, sai quel visino chi è. Ero io, qui lontano da chi qui non c’è. Ed allora : ” Tara tara tara tattà “ Ti ripeto: ” Tara Tara Tara Tattà “ che si tratta di noi. Quello che capita nelle canzoni , non può succedere in nessun posto del mondo. Tu, ricordati di noi. Di noi. L’amore…. ” Tara Tara Tara Tattà “ Le parole, la melodia, ma l’amore va via. Noi siamo vivi mi pare, lo spero. Non foglie morenti così falsamente danzanti. Se l’estate se ne va, a me, sai che importa se l’estate poi se ne va, se tra un anno torna, sai a me sai tu, cosa mi fà? Se il cielo è terso, se un anno è trascorso, se il Sole si è perso così come fosse un bambino, sai che me ne importa poi? Qui, si tratta, di noi.
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Accordi
G Em7
QUELLO CHE STA SUCCEDENDO SARA' FORSE SI MUSICALE MA SI TRATTA DI NOI
C6 G CM7
TI RICORDI DI NOI NON SONO COSE CHE PUOI DIRLE IN MUSICA
Em Am
E FARLE VIA VIA MELODIA E ALLORA TARA TARA TARA TTA TTA TTA TTA
Am7
TI RIPETO TARA TTA TTA TTA TTA
F
CHE SI TRATTA DI NOI QUELLO CHE CAPITA NELLE CANZONI
G7
NON PUO' SUCCEDERE IN NESSUN POSTO DEL MONDO
Em Am G
TU RICORDATI DI NOI IO NON SO
DIRE SE QUI' STO PER PIANGERE O RIDERE O FARMI UNA FOTO
Em7 C6
PER POI DIRE DI ME TRA QUALCHE TEMPO DI ME
G CM7 Em
SAI QUEL VISINO CHI E' ERO IO QUI' LONTANA DA CHI QUI' NON C'E'
Am
E ALLORA TARA TARA TARA TTA TTA TTA TTA
Am7
TI RIPETO TARA TTA TTA TTA TTA
F
CHE SI TRATTA DI NOI QUELLO CHE CAPITA NELLE CANZONI
G7
NON PUO' SUCCEDERE IN NESSUN POSTO DEL MONDO
Em Em7
TU RICORDATI DI NOI DI NOI
Am
L'AMORE TARA TARA TARA TTA TTA TTA
Am7 F
LE PAROLE LA MELODIA MA L'AMORE VA VIA
NOI SIAMO NIDI DI FARE LO SPERO NON FOGLIE VOLANTI COSI'
G7 Em
FALSAMENTE DANZANTI SE L'ESTATE SE NE VA
Em7 Am
A ME SAI CHE M'IMPORTA SE L'ESTATE POI SE NE VA
Am7 F
SE TORNANDO TORNA SAI A ME SE TU COSA MI FAI
SE IL CIELO E' TERSO SE UN ANNO E' TRASCORSO SE IL SOLE SI E' PERSO COSI'
G7 Em C Em
COME FOSSE UN BAMBINO SAI CHE ME NE IMPORTA POI
Am G
QUI SI TRATTA DI NOI
***
Quello che sta succedendo sarà forse sì, musicale ma si tratta di noi Ti ricordi di noi? Non sono cose che puoi dirle in musica e farne via via melodia E allora Tara Tara Tara Tatta Tatta Tatta Ti ripeto Tara Tatta Tatta che si tratta di noi Quello che capita nelle canzoni non può succedere in nessun Posto del mondo, ti ricordi di noi... Io non so dire se qui sto per piangere o ridere O farmi una foto per poi dire di me Tra qualche tempo, di me, sai quel visino chi è Ero io, qui lontano da chi qui non c'è E allora Tara Tara Tara Tatta Tatta Ti ripeto Tara Tatta Tatta che si tratta di noi Quello che capita nelle canzoni non può succedere In nessun posto del mondo Ti ricordi di noi, di noi, l'amore Tara Tara Tara Tatta le parole, la melodia, ma l'amore va via Noi siamo vivi, mi pare, lo spero Non foglie morenti così falsamente danzanti Se l'estate se ne va a me sai che importa se l'estate poi se ne va Se tra un anno torna, sai a me, sai tu cosa mi fa Se il cielo è terso, se un anno è trascorso Se il sole si è perso così come fosse un bambino Sai che me ne importa poi, qui si tratta di noi
Ecco una serie di risorse utili per Mietta in costante aggiornamento
Siamo una barca chiusa nella bottiglia del bettoliere fermi nel bagnasciuga non ci spostano da sedere il tempo è un alambicco che piano piano ci cola a picco nel ghiaccio in mezzo al mare senza un messaggio da riportare
15 uomini sono andati se li è presi la morte secca dietro il molo della Giudecca la marina s’affoga alla spina sul manometro del timone brilla il calibro del cannone la corvetta sta di vedetta che non si stappi quel collo in fretta
sottocoperta la ciurma canta sopracoperta la ciurma crepa savoiardi nella congrega inzuppati dentro la strega sulla poppa sta il commodoro sulla rotta rolla la botte il pappagallo sta sulla spalla e la bottiglia ci tiene a galla
ma un giorno sotto sale una sorpresa venne dal mare dal fondo di uno scoglio nero di seppia come il petrolio un lampo brillò a squame nell’abisso di verderame un eco scosse la chiglia della ciurma nella bottiglia
si butta il palombaro con la sua tuta da calamaro calato per il paranco chiuso nel piombo dello scafandro va a spasso sul fondale soffia nel mantice col pedale appeso per il boccaglio suona l’armonica a quell’abbaglio
canzone a manovella
canzone a manovella per la coda della mia bella serenata marinata per la notte che se n’è andata serenata di capodoglio per il mio cuore chiuso sott’olio
nel vapore del mattino s’è dipinto un arcobaleno sull’ottone della panchina la sardina s’asciuga il seno per il canto che lí rovina per la grazia che li avvicina tutt’intorno si fan la scrima con le foche da brillantina
beccheggia bagnarola solo la rotta ormai ci consola a spasso in mezzo al mare senza un messaggio da riportare stregati sotto vetro niente più ci riporta indietro solo gli occhi di una sirena con la coda di una balena
canzone a manovella
canzone a manovella… per la coda della mia bella serenata marinata per la notte che se n’è andata serenata di capodoglio per il mio cuore chiuso sott’olio a spasso in mezzo al mare senza un messaggio da riportare solo per gli occhi di una sirena con la coda di una balena
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Il Testo della canzone di:
Canzoni A Memoria – Stokka & MadBuddy
[Verso 1: MadBuddy] Rivelatori di scrivo di rivoluzioni, nemici, amori, vivo di mancate azioni, se dici amore è privo di limitazioni, è libero di esplodere, spirito alle imposizioni. Voglio mangiarlo e parlarne, ma in ogni senso e senza carne ci ha lasciati qua, privi di sesso, vuoti nella sua città, ha nodi ed ho fame di catene in troppa libertà. Si è come offerto e ha visto l'odio negli occhi, adesso è come dovunque è come l'odio che tocchi, un viaggio dentro chiunque, un viaggio inutile avvolti, in mezzo posseggo mare che non sfruttiamo raccolti.E ora i ragazzi stanno fuori da scuola, imparano a farsi male sanno canzoni a memoria, intorno al fuoco di un'estate che scuoia, si giurano per sempre, prima che il sempre muoia
[Rit: Serena Ganci] Questo è il sogno migliore che ho Il sogno migliore che ho
[Verso 1: MadBuddy] Uh, prendimi cosi per intero, vivono così nell'impero, per non potere dell'amore non è il potere dell'euro, potere fare vivo il pensiero, sui dieci stati dell'essenza della pioggia, la confusione può sporcare la pioggia,la diffidenza può sforzare i rapporti, solo chi lo fa a pelle può trovare gli accordi, vuole stringere le mani, spingere le chiavi, ha visto come guardi il nostro fingerci schiavi a vivere domani gli stati di emergenza, dove solo chi sta solo, per questo amarti è un'urgenza, per le ossa per un brivido e molto sta perchè passa come una dea senza volto qua. Anche se un blocco ha il profumo della tua anima sento le mani dell'amore e tu le afferri baby
[Rit: Serena Ganci]
Yeah, amore incondizionato a tutti i nostri brother e a tutte le nostre sorelle. Siamo sempre insieme, il momento giusto arriva per tutti, Mad Buddy, Stokka o Toni Madonia. La vita è Life Drama
Ecco una serie di risorse utili per Stokka & MadBuddy in costante aggiornamento
Adesso siediti là
Puoi anche non parlare se vuoi a me basterà
Perdermi per l'ultima volta
Tra la luna e i tuoi nei
Che mi vien voglia di spogliarti le paure che hai
E bruciare all'inferno potrei
E come sempre vorrei,che non ti fermassi mai
Che non so cosa farei da solo con i miei guai
Non sai che cosa farei,ma io non te lo direi
Che tanto in fondo lo sei,che tanto in fondo lo vuoi
Che tanto poi ti aspetto sempre là
Come se fosse l'estate
Un'altra estate passasse e tu passassi di qua
A raccogliere pezzi di me tra le canzoni che ho lasciato a metà
Del nostro mondo diverso,in questo strano universo
Nel nostro solito sesso
Adesso basterà
Perdermi per l'ultima volta tra i respiri che fai
E bruciare all'inferno potrei,e poi per sempre vorrei
Che non ti fermassi mai(che non ti fermassi mai)
Che non so cosa darei per esser quello che vuoi
Non sai che cosa darei,ma io non te lo direi
Che tanto in fondo lo sai,che tanto in fondo tu sei
Che tanto in fondo lo vuoi
Che tanto poi ti aspetto sempre là
Come se fosse l'estate
Un'altra estate passasse e tu passassi di qua
A raccogliere pezzi di me tra le canzoni che ho lasciato a metà
Del nostro mondo diverso,in questo strano universo
Nel nostro solito sesso
A raccogliere pezzi di me tra le canzoni che ho lasciato a metà
Del nostro mondo diverso,in questo strano universo
Nel nostro solito sesso
A me basterà
Ecco una serie di risorse utili per Laco in costante aggiornamento
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Coi dadi si stan giocando le stelle con gli spot sono bravi a venderci sorrisi e noi davvero chissà chi lo sa quale voce parlare e così, così per caso nasce una canzone forse è stupido ma… ah ah è la più bella di tutte si stacca piano dal cuore è la più bella di tutte è una canzone d’amore è come un sasso leggero guardo una mano poi guardo in su lo tiro in alto e non ritorna più è un miracolo no… se il sasso nel cielo è già una stella cometa se fosse per questo che hanno inventato la radio e le gite all’aperto le corse in bici sotto i cieli blu proprio come quando c’eri tu…
Coi dadi e poi con le guerre con i robot sanno già fare l’amore per noi ancora qui proprio qui tante cose da dire e così nel silenzio parte una canzone sembra stupido ma è la più bella di tutte si stacca piano dal cuore è la più bella di tutte è con la rima amore è solo un sasso leggero guardo una mano e poi guardo in su lo tiro in alto e non lo vedo più è un miracolo no… se il sasso nel cielo è già una stella cometa se fosse per questo che hanno inventato la radio e le gite all’aperto i vestiti di seta le corse in bici sotto i cieli blu le corse in bici sotto i cieli blu… na na na na na na na na na na na na……
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
G
COI DADI SI STAN GIOCANDO LE STELLE
G
CON GLI SPOT SONO BRAVI A VENDERCI SORRISI
Cm
E NOI DAVVERO CHISSA'
G
CHI LO SA CON QUALE VOCE PARLARE
G G
E COSI' COSI PER CASO NASCE UNA CANZONE
Em
FORSE E STUPIDO MA E LA PIU BELLA DI TUTTE
G
SI STACCA PIANO DAL CUORE
Em
E LA PIU BELLA DI TUTTE
G
E UNA CANZONE D'AMORE
Em
E COME UN SASSO LEGGERO
A7
GUARDO LA MANO POI GUARDO IN SU
G
LO TIRO IN ALTO E NON RITORNA PIU'
E UN MIRACOLO O NO
C
SE IL SASSO NEL CIELO
G
E GIA' UNA STELLA COMETA
C
SE FOSSE PER QUESTO
G
CHE HANNO INVENTATO LA RADIO
G6
E LE GITE ALL'APERTO
A7
LE CORSE IN BICI SOTTO I CIELI BLU
Dm7 G
PROPRIO COME QUANDO C'ERI TU TU
Am
YEAH YEAH YEAH YEAH YEAH YEAH
G C9
YEAH YEAH YEAH YEAH YEAH YEAH YEAH YEAH
G Am9
COI DADI E POI CON LE GUERRE
Em7 G7 CM7
COI ROBOT CHE SANNO GIA FARE L'AMORE
Cm6
PER NOI ANCORA QUI
G Am9
PROPRIO QUI CON TANTE COSE DA DIRE
Em7 G7 CM7
E COSI' CHE IN SILENZIO PARTE UNA CANZONE
Cm6
SEMBRA STUPIDO MA
G C9
E LA PIU BELLA DI TUTTE
G
SI STACCA PIANO DAL CUORE
C9
E LA PIU BELLA DI TUTTE
G
ECCO LA RIMA AMORE
G6
E COME UN SASSO LEGGERO
A7
GUARDO LA MANO POI GUARDO IN SU
F9
LO TIRO IN ALTO E NON RITORNA PIU'
E UN MIRACOLO O NO
C9
CHE IL SASSO NEL CIELO
G
E GIA' UNA STELLA COMETA
C9
FORSE E PROPRIO PER QUESTO
G
CHE HANNO INVENTATO LA RADIO
Em7
E LE GITE ALL'APERTO
A7
E I VESTITI DI SETA
F9
LE CORSE IN BICI SOTTO IL CIELO BLU
G9 C9 G
LE CORSE IN BICI SOTTO IL CIELO BLU
C9 G
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
Em7 A7
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
F9
NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA NA
G C9 G C9
NA NA NA NA NA NA NA
***
Eccoci a San Remo pieno di emozioni per il festival delle canzoni: chissà chi andrà, chi mai lo vincerà.. canzoni, ma che gran calamità.. se vedi una ragazza passeggiare, se provi desiderio o tentazione, ormai, non c’è più scampo nel da fare ..e tu scrivi una canzon! Se brilla il sol o c’è il temporale, se sei felice o ti senti male, c’è sol un rimedio che non ha l’eguale ..e tu scrivi una canzon! Il cielo, le stelle, la luna, il mare, col vento.. son buoni pretesti per scrivere qualche lamento. Canzoni da mattino sino a sera, canzoni di chi spera e si dispera, è tutto un turbinare di canzoni che san remo lancerà!!! Quanta seduzione c’è in una canzone quando il ritornello giunge al cuore Amor tesor. non senti il mio dolor.. è bella questa sua semplicità!.. Se perdi una battaglia col tuo amore, e semti di morir di crepacuore, tu piangi le tue lacrime più amare ..e poi scrivi una canzon! Se vedi una gardenia o un tulipano, se vedi un pappagallo o un caimano, tu trovi un certo sentimento strano .. e poi scrivi una canzon! Dottori, pittori, tenori, cantanti, ed uscieri in fondo si sentono tutti un po’ canzonieri! Canzoni da mattino sino a sera, canzoni di chi spera e si dispera, è tutto un turbinare di canzoni che San Remo lancerà! canzoni, canzoni, canzoni, a voi la libertà!!!
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Su wikitesti.com ci sono oltre 11.000 artisti e 320.000 testi. Sulla pagina “discografia e raccolte” trovi Trovi la lista completa degli artisti in ordine alfabetico: Discografie e Raccolte
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Il Testo della canzone di:
Canzoni buttate – Gianna Nannini
Cambio le cose senza di te ma non sarà facile
la vita è di là è sulla soglia di una porta girevole
è tremendo fingere
qui non è il mio posto
ma non ce n'è un altro dove posso stare bene
Calma, calma, calmami
calma, calma, dove sei?
Canzoni buttate addio per sempre o forse no
canzoni inventate sanno loro e io non so
canzoni buttate via non ci ripenserò
allora mi arrendo e torna tutto come prima
prima di te
Scrittore inglese
dimmi come stai
ci siamo visti poco
ma non mi perderai
vince la routine su ogni cambiamento
torno alla mia piccola che preferisce l'italiano
Calma, calma, calmami
calma, calma, stringimi finchè puoi
parla, parla, parlami
calma, calma, non mi dimenticherai
Canzoni buttate addio per sempre o forse no
canzoni inventate sanno loro e io non so
canzoni buttate via non ci ripenserò
allora mi arrendo e torna tutto come prima
e prima di te
Prima di te
E goodbye
goodbye
goodbye
goodbye
e goodbye
goodbye
goodbye
goodbye
Ecco una serie di risorse utili per Gianna Nannini in costante aggiornamento
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Il Testo della canzone di:
Canzoni che voglio dimenticare – Arcobasso
Capita a volte un tempo
Che il mare riporta
Con un fragile vento
Pensieri parole
E anche qualche canzone
Che non finirà
Andavo su una barca d'argento
Nell'aria di maggio
Quasi come un lamento
Passavo per caso
Che bella canzone
Ma a te come va
Chissà come va
E mille e più tramonti
E mi sono perso
Regina della notte
Di questa città
Le lacrime che arrivano dall'inferno
Le luci del porto
Un' estate d'inverno
Una nave che parte
Chissà dove va
A modo mio
Ho scalato le montagne per averti
E poi dirti addio
Amore mio
Sei scappata senza un biglietto
Te l'ho dato io
A modo mio
Ho paura a dirti che
Io non so stare
Solo quando guardo il mare
E penso a te
Scienziati me l'hanno detto
Che non era facile
Non è più lo stesso
Inutile cara
Capire o spiegare
Se hai capito già
Se hai capito già
E mille e più racconti
E ci siamo persi
Sentire Cyrano
Che combatte coi versi
Guardare ballando
Le stelle della città
A modo mio
Ho scalato le montagne per averti
E poi dirti addio
Amore mio
Sei scappata senza un biglietto
Te l'ho dato io
A modo mio
Ho paura a dirti che
Io non so stare
Solo quando guardo il mare
E penso a te
Ma a modo mio
Ho scalato le montagne per averti
E poi dirti addio
Amore mio
Sei scappata senza un biglietto
E questo sono io
A modo mio
Ho paura a dirti che
Io non so stare
Solo quando sento cantare
E penso a te
Ecco una serie di risorse utili per Arcobasso in costante aggiornamento
Profetico nonché magnetico / geometrico ed acrobatico / sei spesso problematico / ma molto ironico / a volte un po’ lunatico / ma carismatico / Ti abbiamo visto salire sul palco / e poi guardare giù / ti abbiamo visto iniziare il concerto / e già non poterne più / Canzoni con il naso / canzoni con il naso lungo / canzoni con il fiato corto / canzoni con il doppio fondo / canzoni con il naso / canzoni con il naso lungo / Ma come sei enigmatico / e così ermetico / nelle interviste lucido / anche se un po’ dispotico / in certe foto scettico / in altre ipnotico / coi musicisti un po’ dispotico / ma sempre democratico / Abbiamo visto cambiare stagioni / ma non sei cambiato tu / ne abbiamo sentite di tutti i colori / ma non ne vogliamo più / Canzoni con il naso / canzoni con il naso lungo / canzoni con il fiato corto / canzoni con il doppio fondo / canzoni con il naso / canzoni con il naso lungo / Ma come sei didattico / e un po’ selvatico / ma così abulico / e un po’ sclerotico / Se mi vedrete su tutti i giornali / su tutte le tivù / se mi riconoscerete dal naso / non ci cascate più / Canzoni con il naso / canzoni con il naso lungo / canzoni con il fiato corto / canzoni con il doppio fondo / canzoni con il naso / canzoni con il naso lungo
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Accordi
MI- DO RE
MI- DO RE
Profetico, nonché magnetico
geometrico ed acrobatico,
sei spesso problematico ma molto ironico,
a volte un po' lunatico ma carismatico
LA- MI- SOL RE
Ti abbiamo visto salire sul palco e poi guardare giù
LA- MI- SOL RE
ti abbiamo visto iniziare il concerto e già non poterne più
RE
Canzoni con il naso
MI-DORE
canzoni con il naso lungo
MI- DO RE
canzoni con il fiato corto
MI-DO RE
canzoni con il doppio fondo
RE
canzoni con il naso
MI- DO RE
canzoni con il naso lungo.
Come sei enigmatico e così ermetico
nelle interviste lucido anche se un po' scorbutico
in certe foto scettico in altre ipnotico
coi musicisti un po' dispotico, ma sempre democratico
Abbiamo visto cambiare stagioni ma non sei cambiato tu
ne abbiam sentite di tutti i colori ma non ne vogliamo più
Canzoni con il naso...
Ma come sei didattico e un po' selvatico
così abulico e un po' sclerotico
se mi vedrete su tutti i giornali su tutte le tivù
se mi riconoscerete dal naso non ci cascate più
Canzoni con il naso
canzoni con il naso lungo.
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Il Testo della canzone di:
Canzoni d'amore – Nomi di ieri
Che fine fanno le canzoni d'amore quando non ci sia ama più
Appunti e date restano orfani
Il cuore non centra il cervello è il carneficie
Giudice boia dei ricordi
A cosa serve incazzarsi coi video,le foto e le parole
A che serve,a che serve sognare insieme
Che fine fanno le canzoni d'amore se l'amore non basta più
Staremo a guardare chi si butta lontano per primo
Senza colpevolizzare chi sta male per non soffrire
Si mi lego all'appetito coi sorrisi e con l'estate
Si mi lego,si disegna,si dilegua nella mente
La paura che si è soli anche in amore
Siamo solo disperati che non vogliono morire da soli
Siamo solo disperati che non sanno di vivere soli(x2)
Ora cosa me ne faccio delle canzoni d'amore
L'amore c'è manchi solo tu
Ecco una serie di risorse utili per Nomi di ieri in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzoni d'amore – Piccolo G
Le canzoni d'amore (Le canzoni d’amore)
Sono mille volte un milione
False, non arrivano al cuore (Al cuore)
Vere, portan gioia e dolore (E dolore)
Uomini cantano donne (Donne)
Donne cantano uomini (Uomini)
Pentiti, pentite, delusi, deluse
Il rimedio è la canzone d'amore
D'estate il loro fine è muovere avventure
Intonazioni iberiche soggette a varie critiche (Critiche)
Peschе e follie concluse, l’autunno е poi l'inverno
Riecco le voglie isteriche
Si canta, si canzona
Ci consola e lo perdiamo questo amore
Un bel ritornello (Un bel ritornello)
Sembra ritornare
Le canzoni d'amore
Sono mille volte un milione
Rubano l'esperienza di tutti
Accendono qualcosa nel cuore
A volte sono mela dolce
A volte un acre limone
Chiamano tutti a banchetto
Queste stupide canzoni d'amore
Le scrivono in un'ora, sono pronte ad uscire
Perplesse, acerbe, tirate per la coda (Coda)
Centomila doppioni, solo poche diverse, avverse alla moda
Tristi rattristano, gioiose divertono
Provocano il senso in cui vanno
E tu lasciale andare (Andare)
Ci seghi le giornate in due
Avviti le certezze tue
Ma devi essere giovane
Oppure credere in lui
Le migliori scendono dall'alto
Tu immobile segui quel moto
Guarda il soffitto, rimani da solo
Le canzoni d'amore
Sono mille volte un milione
Rubano l’esperienza di tutti
Accendono qualcosa nel cuore
A volte sono mela dolce
A volte un acre limone
Chiamano tutti a banchetto
Queste stupide canzoni d’amore
Le canzoni d'amore
Ecco una serie di risorse utili per Piccolo G in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
CANZONI D'AMORE – Samurai Jay Feat Rkomi
Aah
Woah
Sai che servono poche parole
Woah
Sono in studio e mi accendo un’altra Marlboro
Ho fatto le cinque di mattina di nuovo
Ancora in cerca di qualcosa che non trovo
Mi sento come se fossi perso nel vuoto
Ti lascio mille messaggi non li vedi
Quando ti dico che sei la più bella tu non mi credi
E faccio ancora a botte con i miei pensieri
Perchè non sono cambiato sono lo stesso di ieri
Ma mica sapevo che avrei perso la testa per te
Ma ogni volta che cercavo di scappare era un problema
Per me nessuno qua c’è stato mai
E non sai quanto mi fa male sentirmi solo
Io ti ho promesso che non ti avrei fatto male mai
E sai che per me una promessa vale più dell’oro
Yeah Yeah
Il tuo ricordo non sembra svanire
Ma fino alla fine tu sei con me
E ho mal di testa non riesco a dormire
Fai troppo casino dentro di me
Fuori fa freddo e non ci ho voglia di uscire
Sai che servono poche parole
Come nelle canzoni d’amore
Vuoi ballare RnB nella pioggia
Brr Brr per la tosse
Amo cantarle sopra la notte al piano di sotto
Voglio una donna che si mangi
La doccia la mattina
Stonata che mi salti addosso
Senza neanche la matita agli occhi
C'era fila in bagno
Ora ne ho due per piano
Tutti parlano di te al bancone
Devo litigarci appena esci un attimo
Stai là alla portata di tutti
Mi balli di la, nina, a lato del culo
Penso sia una porta guai, porta guai,
Ecco perché con me non ti porto mai
Giusto che bruci quest’anno
In una strofa del cazzo
Non sono più il tuo problema
Ma tu il problema di un altro
Il tuo ricordo non sembra svanire
Ma fino alla fine tu sei con me
E ho mal di testa non riesco a dormire
Fai troppo casino dentro di me
Fuori fa freddo e non ci ho voglia di uscire
Sai che servono poche parole
Come nelle canzoni d’amore
Ecco una serie di risorse utili per Samurai Jay e Rkomi in costante aggiornamento
Il fiume è là tutto si dissolve e non resta più niente intorno a noi. Io scriverò, io ti dedicherò canzoni d’amore.
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Non so scrivere canzoni d’amore
Forse perchè quello vero non l’ho mai provato
E forse mai lo proverò,e forse mai lo proverò
Forse mai,io cadrò in quel baratro
Forse mai lo proverò,forse mai lo proverò
Forse mai io cadrò,se non mi butto,se non mi butto
? sentirmi sola,e poi arrivi tu
E sai lo dico col cuore in gola
E se mi butto giù
Non so scrivere canzoni d’amore
Forse perchè troppe volte,è stato già cantato
E forse mai le troverò,e forse mai le troverò
Le parole più giuste per dirtelo
E forse mai le scriverò,e forse mai le scriverò
Forse mai le scriverò,quindi le butto,quindi le butto via
? sentirmi sola,e poi arrivi tu
E sai lo dico col cuore in gola
E se mi butto giù
Non so scrivere canzoni d’amore
Forse perchè ai giorni nostri,è un concetto un po’ scontato
E forse mai,e forse mai lo ammetterò
E forse mai,e forse mai lo ammetterò
Con te mi butto,con te mi butto
Tutto questo amore che sta versando senza te vola ahi ahi, oh oh non mi tengo, non per te nel ricordo dei vestiti tuoi Sto male, sto spezzandomi per riprodurti qui com’eri, come stavi addosso a me vieni qui, vieni qui resta qui, resta qui Tutto questo amore che sto godendo senza te sale ahi ahi, ohi ohi trema nella mano mia tutto quello che ti donerei Amore amore stringimi fa’ finta che ci sei salvami e’ quel grido che ho per te vieni qui, vieni qui resta qui, resta qui Ma ledetta la bocca che bacio e non c’e’ maledetto l’odore di te maledetta la pelle che tocco e non c’e’ e lo farei, lo farei, lo farei, si lo farei Tutto questo amore che sto sprecando senza te gela ahi ahi, oh oh se ne va, non e’ poesia e’ soltanto fiacca vela ormai Che schifo faccio a piangere a piangere per te sul letto nudo, sporco senza eta’ vieni qui, vieni qui resta qui, resta qui Ma ledetta la bocca che bacio e non c’e’ maledetto l’odore di te maledetta la pelle che tocco e non c’e’ e lo farei, lo farei, lo farei, si lo farei Maledetta canzone che parla di te maledetto l’odore di te maledetto sentirti e non prenderti piu’… e lo farei lo farei, lo farei, si lo farei.
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Il Testo della canzone di:
Canzoni da mangiare insieme – Brugnano
Benvenuta nella mia solitudine
La tua sa di traghetti, di biglietti e di teatro
E hai un’anima di vetro, e degli occhi così grandi che potrei sentirmi piccolo se mi ci trovo davanti, potrei sentirmi inutile
Non so cosa ma molte cose mi fanno stare sveglio
E di sicuro sono cose che appartengono a te
Di sicuro sono cose che voglio, non voglio e poi rivoglio
Anche se ho parlato male di te
E a volte mi sento così grande, lento e pesante
A volte tento di essere più divertente
Più leggero per poter camminare nel vento
E l’isola da raggiungere è il tuo appartamento
E non mi importa, non mi importa davvero
Di tutto quello che non hai, di tutto quello che hai perso
Delle chiacchiere e delle bugie e di tutto l’universo
Da dietro il vetro opaco di questa finestra ho scritto canzoni da mangiare insieme
Per farci colazione quando fuori piove, per farci stare bene
Facendo del nostro meglio anche del nostro peggio
Per questo cuore che non trova mai un riparo
Abbiamo spento le luci del mondo intero, per guardarci davvero
Il tempo di un secondo e la luce già scompare
Un libro di poesie ed un letto da rifare
Mi chiedo dove sono le zanzare, se oggi sei di buon umore
E non ti sembra un po’ strano che anche quando ci annoiavamo
Era meglio di adesso che ci sentiamo al telefono
Solo quando sparisco, solo quando fallisco, sono quando non freno e mi schianto su un muro, ma tu Sei caduta con me
Sì tu sei caduta con me
Da dietro il vetro opaco di questa finestra ho scritto canzoni da mangiare insieme
Per farci colazione quando fuori piove, per farci stare bene
Facendo del nostro meglio anche del nostro peggio
Per questo cuore che non trova mai un riparo
Abbiamo spento le luci del mondo intero
Per guardarci davvero, per guardarci davvero
Ecco una serie di risorse utili per Brugnano in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Canzoni Da Stadio – Two Fingerz
{Rit.: Danti} Sogno di riempire uno stadio Ma non sono mai andato allo stadio L'unica cosa che mi rimane da fare è Cantare canzoni da stadio E fanno "Po Po Po Po" Questa è la canzone dell'italia, lo sai? "Po Po Po Po" E io che credevo fosse un pezzo del White Stripes
{Verso 1: Danti} Scusate la mia ignoranza, ma da ragazzino Il calcio non è mai stato il mio pallino E non andavo in piedi sulla sella di un motorino Che fa casino tipo vuvuzela Ho fatto colpi di testa per l'amore Signore battono l'angolo meglio di un calciatore Altro che Serie A questa è la serie "Aaah!" Ci vuole talento se vuoi buttarla dentro Non capisco niente di calcio, anzi diciamo che capisco poco Ho quattro termini tecnici e per il resto sto fuorigioco Analogie tra vita e calcio che posso tirare in ballo Tu non sai quante donne ho visto fingere per prendere il fallo Chiedo un Martini in zona Cesarini prima che chiuda il locale Sono troppo fatto, abbassa il finestrino che faccio una rimessa laterale E' tutta colpa del bere, è così tutte le sere Dimentico le chiavi di casa, per fortuna nel mio palazzo c'è il portiere
{Rit.} Sogno di riempire uno stadio Ma non sono mai andato allo stadio L'unica cosa che mi rimane da fare è Cantare canzoni da stadio E fanno "Po Po Po Po" Questa è la canzone dell'italia, lo sai? "Po Po Po Po" E io che credevo fosse un pezzo del White Stripes
{Verso 1: Fabri Fibra} Prendo applausi, prendo fischi Come un calciatore in campo senza rap non campo Maratona alla Maradona, ma la mala arriva anche qua allo stadio Lo sport è sporco come il cazzo dentro al culo di un viados La mazzetta di soldi la gente ultimamente la chiama "la fresca" Perché rende la vita fresca Io davanti al bancomat in attesa che esca La moneta mi serve per prendere questa Roba che amo, dividiamo, io sono l'amo, lei è l'esca In italia il rap non vende un cazzo come la Dr Pepper Ma i calciatori qua hanno più spazio che in America i rapper In testa ho il beat che uccide e come sogni il business Mi stresso, mi carico come un video con due mistress Vorrei anche io avere intorno una corte di Yes Man Vuol dire che sei arrivato al top, giusto? Yes, man! Sogno una ragazza che a letto sia come Moana Sogno di riempire uno stadio di marijuana
{Rit.} Sogno di riempire uno stadio Ma non sono mai andato allo stadio L'unica cosa che mi rimane da fare è Cantare canzoni da stadio E fanno "Po Po Po Po" Questa è la canzone dell'italia, lo sai? "Po Po Po Po" E io che credevo fosse un pezzo del White Stripes
Ecco una serie di risorse utili per Two Fingerz in costante aggiornamento
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Trattamenti mal riusciti nascondiglio nei vestiti canzoni di devozione i miei preferiti gli altri in culo! competenti no potenti, le festicciole a portar via si trasformano in eventi. non mi distrai, fratelli non ci sono mai, coda dell occhio sporca che mi immaggino il via vai, c ho un teschio appeso, che rischia il sovrappeso, in ballo il bastardo ugualmente sei indifeso. Non vai bene così vediamo che mi sforni: boomerang a 365 giorni ma non torni mai, quando devi ritornare, è troppo tardi adesso io non posso piu aspettare. Occhi di fuoco,io non so che farcene, abbocchi al gioco, sconti la pena in carcere. Peggio morire quando non si deve adesso e poi annerire perchè non si vive piu lo stesso. Meglio se aggalla nuota e poi a fondo svuota, meglio se n’ onda affonda la contea di minnesota, a ruota 1, 2, 300 ordinazioni che perdo il conto di pazienza nelle spiegazioni, c ho gli storni, i moribondi solo andata, un aquila nel nido che è radiotelecomandata, l apri a casa, che se li pizzico li convinco che la cassaforte in frigo tra straccetti co lo stinco, my name is james ambulanza di roberto armani is under cats by passetto senza mani punti su di noi se ci conosci poi affondo,palla al collo nera in direzione all altro mondo, profondo, mio cozzetto pirata, 4 mori co la faccia mia vettorializzata posso avere un minuto di silenzio prego, un ultima boccata d aria prima che m annego.
ALTRO CHE L ERBA DE GRACE DENTRO AL NORTH FACES C HO COME BILL GATES IL SISTEMA 5 minuti d estrema violenza pe chi cazzo fa resistenza. Chiano Rivs in Blow, mo so io che parlo co Pablo senza nessun intermediario, chiaro e limpido come no shortino de vodka, lo manno giu a na botta sola. Raggiungo il massimo della tolleranza all alcohol, mi imbarco in un altra missione impossibile portando a casa il piu possibile fino alla fine de sti giorni c ho in mente solo i cazzo de soldi! A CHI CAZZO JE VA DE LAVORA’?! PE 8 ORE LAVORATORE PRECARIO! CHE CAZZO ME DAI COME UN ORARIO UN SOLO FOGLIO ARANCIO?! ma che scherziamo?! società segrete: tutti le vedete me organizzo, acchiappo al giusto prezzo a smazzo a un cazzo e mezzo, e il risultato è la completa addizione, il blocco è allerta pe ogni nuova operazione, e ogni volta devi guardarti da ogni figlio di mignotta, non vorresti esse la sua svolta?! (NO!)
E ci muoio solo tra svastiche del bagno, Cristo vomita nel sonno io no che non piango un fiume, e poi nel fiume ci sta troppo fango, un angolo di vento e mi vedi che risalgo. Giovanotti G vieni qui coll’ oro al collo, colorare il sole Cole è questo cosa voglio, me lo prendo, sbadiglio consigliami uno sbaglio pupille piccole ore piccole va meglio. E’ un sogno sopra il foglio lo affogo quando viene è il male dentro al mare del destino che conviene, quelli come me meglio che li metti via, hai nostalgia una serata una botta e via! ti vedo troia chiamo ho ancora voglia, fammi quello che ti passa per la testa, gioia, non ti basta, questa dieta mega paranoia faccio pesi co la testa e tu butti via la noia. Non mi freghi se ti sfreghi a me stai stretta, fammi un buco in pancia che ti dico una cosetta: quel rossetto mettitelo dentro che c ho fretta, ti chiudo quella merda in un cassetto e ZITTA!
Imbianco, stanco di stupidi ideali, faccio branco co chi mi dice cose banali. Se sono affranto il mio pianto lo cancella Pezzali, se tanto mi da tanto vado a party e funerali, in depressione ti offendo in modo manesco anche se poi sono anni che non esco, come al fresco c è chi si mantiene onesto in questo solo fino al giorno del processo, sputo sentenze, le tossicopendenze, acqua distillata, bicarbonato nelle credenze, quinte essenze non faccio niente senza niente chi mi crede non mi segue è un morto vivente
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Il Testo della canzone di:
Canzoni di devozione – Gemello
{Verso 1: Gemello} Trattamenti malriusciti, nascondiglio nei vestiti Canzoni di devozione, i miei preferiti Lenti in culo, competenti no potenti Mie festicciole a portar via si trasformano in eventi Non mi distrai, fratelli non ci sono mai Coda dell'occhio sporca che mi immagino il viavai C'ho un teschio appeso che rischia il sovrappeso In ballo il bastardo ugualmente sei indifeso Non vai bene così, vediamo che mi sforni Boomerang a 365 giorni Ma non torni mai quando devi ritornare È troppo tardi adesso io non posso più aspettare Occhi di fuoco, io non so che farcene Abbocchi al gioco, sconti la pena in carcere Peggio morire quando non si deve adesso E poi annerire perché non si vive più lo stesso Meglio se a galla nuota e poi a fondo svuota Meglio se un'onda affonda la contea di Minnesota A ruota 1, 2, 300 ordinazioni Che perdo il conto più pazienza nelle spiegazioni C'ho gli stormi, i moribondi solo andata Un'aquila nel nido che è radiotelecomandata Ladri a casa che se li pizzico li convinco Che la cassaforte è in frigo tra straccetti con lo stinco Manna emergenza ambulanza di Robert Armani Gli Stunned Guys e fai il passetto senza mani Punti su di noi se ci conosci, poi affondo Palla al collo nera in direzione all'altro mondo Profondo mio gozzetto pirata Quattro mori con la faccia mia vettorializzata Posso avere un minuto di silenzio prego? Un'ultima boccata d'aria prima che m'annego
{Verso 1: Chicoria} Artro che l'erba de Grace, dentro er North Face C'ho come Bill Gates er sistema 5 minuti d'estrema violenza pe' chi cazzo fa resistenza Keanu Reeves in Blow, mò so' io che parlo co' Pablo Senza nessun intermediario Chiaro e limpido come 'no shottino de vodka 'O manno giù a una botta sola Raggiungo er massimo de 'a tolleranza all'alcol M'imbarco in un'altra missione impossibile Portarne a casa il più possibile Fino alla fine de 'sti giorni C'ho in mente solo i cazzo de soldi A chi cazzo je và de lavorà pe' 8 ore? Lavoratore precario Che cazzo me dai come onorario? Un solo foglio arancio?! Ma che scherziamo? Società segrete Tutti le vedete, m'organizzo Acchiappo al giusto prezzo 'a smazzo a un cazzo e mezzo E il risultato è 'a completa addizione Il blocco è all'erta pe' ogni nuova operazione E ogni volta devi guardarti da ogni figlio di mignotta Non vorresti esse' la sua svolta
{Verse 3: Cole} E ci muoio solo tra le svastiche del bagno Cristo vomita nel sonno, io no che non piango Un fiume e poi nel fiume ci sta troppo fango Un angolo di vento e mi vedi che risalgo Giovanotti G, vieni qui con l'oro al collo Colorare il sole, Cole questo è cosa voglio Me lo prendo, sbadiglio, consigliami uno sbaglio Pupille piccole, ore piccole e va meglio E' un sogno sopra al foglio, lo affogo quando viene E' il male dentro al mare del destino che conviene Quelli come me meglio che li metti via Hai nostalgia, una serata una botta e via Ti vedo troia, ti amo, ho ancora voglia Fammi quello che ti passa per la testa gioia Non ti basta questa dieta mega paranoia Faccio i pesi con la testa e tu butti via la noia Non mi freghi se ti sfreghi, a me stai stretta Fammi un buco in pancia che ti dico una cosetta Quel rossetto mettitelo, ho detto che c'ho fretta Ti chiudo quella merda in un cassetto e zitta
{Verse 4: Benassa} In bianco stanco di stupidi ideali Faccio branco con chi mi dice cose banali Se sono affranto il mio pianto lo cancella Pezzali Se tanto mi da tanto vado a party e funerali In depressione ti offendo in modo manesco Anche se poi sono anni che non esco Come ar fresco c'è chi si mantiene onesto in questo Solo fino al giorno del processo Sputo sentenze le tossico-pendenze Acqua distillata, bicarbonato nelle credenze Quintessenze, non faccio niente senza niente Chi mi crede e non mi segue è un morto vivente
{Outro: Gemello & altri, Chicoria} Guarda che Minnesota è 'no stato, Minnesota è 'no stato, non è 'na contea A chi cazzo je va de lavora' pe' 8 ore Ancora co' ste cazzo de contee, Minnesota è 'no stato Almeno quella cosa là Er Minnesota è 'no stato Dopo i sordi, perché se no se la mandi così nun ha assolutamente senso Er film invece chi era? No, Keanu Reeves, l'attore è Johnny Deep, Johnny Deep, è frocio Johnny Deep No 'rda lo odio proprio che na cosa mia non abbia assolutamente senso, nun me va, non esiste No, che cazzo dici, è bono pure Keanu Reeves Per me va bene come la... solamente che ci devi mettere attaccate un paio di rime in più
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È come una cascata l’urlo di un dio lontano è un’uomo addormentato che piange disperato è come una contrada che brucia il suo maggio e scopre che l’argento non era il suo coraggio
E così tutta la nebbia coprì le mie mani e non avevo scelto di colpire gli immortali e così tutta la foresta indietreggiò alle onde e con gli occhi strizzati non sentivo le sue ombre
E lascerò che il mare asciughi il mio respiro e aspetterò che il vento ritrovi il mio respiro ho consumato il cielo a furia di guardarci dentro ho consumato il cielo a furia di guardarci dentro
E maggio respirava e maggio voleva morire il pianto non bastò a farlo rimanere … il pianto non bastò a farlo rimanere bagnate più di tutte erano due piccole prostitute non m’hanno mai confessato ha chi s’erano vendute non m’hanno mai detto ha chi s’erano vendute
Sul filo dei pensieri saltellavano le illusioni e ti fai strappare via verso una pazzia serena è un fiume di menzogne o un momento di noia durò così tanto o poco una parola sola durò così tanto o poco una parola sola
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Ne ho aspettate canzoni, ne ho aspettate di cicogne che nascessero fuori o dentro il cuore; ed erano i miei figli beduini, venuti ad assomigliarmi in parole d’amore.
Le canzoni hanno fame, hanno freddo le cicogne e il bambino ha lo sguardo troppo stanco; e mai fu lungo un bacio o breve un viaggio, o ingannata la memoria del suo dolore al fianco.
Com’era bello, quella sera il tuo vestito giallo; com’eri bella tu… mi sembra quasi di toccarlo.
Sai, vorrei tornare indietro e rivederti lì mi basterebbe solo stringerti di più, perché non c’ero, non ci sono stato mai tutti quei giorni che mi hai amato solo tu; e vorrei dirti cose come “vita mia”, stronzate assurde tipo “fammi compagnia”, e che son solo e so che pure tu lo sei, vorrei, vorrei… vederti giovane, vorrei.
Ho cantato da solo questa vita per mestiere per due lacrime perse in un bicchiere… E intanto se ne andavano i tuoi occhi e la fantasia che accende l’orlo delle tue mutande…
Com’eri bella, quella sera, Daria: com’è lontana quella sera…
Sai, vorrei ternare indietro e non lasciarti mai; mi basterebbe solo stringerti di più, per tutti i giorni che con te non c’ero mai, per tutti i giorni che mi hai amato solo tu.
Sarai la sera quando non mi perderò, la rabbia vera di un pensiero che non ho, l’ombra che scende per dimenticare me, la ninna nanna di un dolore che non c’è la storia farà scempio di uomini e parole, gli uomini non saranno più frasi d’amore, ma nel continuo disperarci che c’è in noi io so per sempre che tu ci sei.
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Il Testo della canzone di:
Canzoni e cicogne – Roberto Vecchioni
Ne ho aspettate canzoni Ne ho aspettate di cicogne Che nascessero fuori o dentro il cuore; Ed erano i miei figli beduini Venuti ad assomigliarmi In parole d'amore Le canzoni hanno fame Hanno freddo le cicogne E il bambino ha lo sguardo troppo stanco; E mai fu lungo un bacio O breve un viaggio O ingannata la memoria Del suo dolore al fianco
Com'era bello, quella sera Il tuo vestito giallo; Com'eri bella tu... Mi sembra quasi di toccarlo
Sai, vorrei tornare indietro E rivederti lì Mi basterebbe solo stringerti di più Perché non c'ero Non ci sono stato mai tutti quei giorni Che mi hai amato solo tu; E vorrei dirti cose come "vita mia" Stronzate assurde tipo "fammi compagnia" E che son solo E so che pure tu lo sei Vorrei, vorrei... Vederti giovane, vorrei
Ho cantato da solo Questa vita per mestiere Per due lacrime Perse in un bicchiere... E intanto se ne andavano i tuoi occhi
Com'eri bella, quella sera, Daria: Com'è lontana quella sera...
Sai, vorrei tornare indietro E non lasciarti mai; Mi basterebbe Solo stringerti di più Per tutti i giorni Che con te non c'ero mai Per tutti i giorni Che mi hai amato solo tu
Sarai la sera Quando non mi perderò La rabbia vera Di un pensiero che non ho L'ombra che scende per dimenticare me La ninna nanna Di un dolore che non c'è La storia farà scempio Di uomini e parole Gli uomini non saranno più Frasi d'amore Ma nel continuo disperarci Che c'è in noi Io so per sempre che tu ci sei
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Testo della canzone: Canzoni e Momenti (Cancoes e Momentos) – Fiorella Mannoia
In fondo al testo trovate il video della canzone
Canzoni e Momenti (Cancoes e Momentos) – Fiorella Mannoia Testo:
(Milton Nascimento, Fernando Brant, Piero Fabrizi)
(feat. Milton Nascimento)
Ho canzoni e momenti
io non so come spiegare
in cui la voce è uno strumento
che non posso controllare
Lei si leva allinfinito
e accarezza tutti noi
e cè un solo sentimento
nella platea e nella voce
Ci son canzoni e momenti
in cui la voce è alla radice
io non so se è quando sono triste
o se è quando son felice
Ma io so che cè un momento
che si unisce alla canzone
e di questo matrimonio
vive la mia professione.
Há canções e há momentos
Em que a voz vem da raiz
Eu não sei se quando triste
Ou se quando sou feliz
Eu só sei que há momentos
Que se casa com canção
De fazer tal casamento
Vive a minha profissão.
Il Testo della canzone di:
Canzoni fatte per poche persone – rOMA
Da dove vieni? cosa puoi dare?
Inventiamoci una formula perfetta per strutturare
Gli amici degli amici dei tuoi amici
Tasselli fatti apposta per mancare
La situazione vegeta non cambia paralizzare
Uno come me non perde le occasioni
Abita in provincia e non sente la rivalità
Quando sputa fuoco quando sviene dentro
Si barrica in casa per un solo argomento
E chitarre Made in China
Però così non va
Persone fatte per poche canzoni e poca libertà
È per me è qua
Le canzoni fatte per poche persone tanta libertà
Dice che è tutto fermo
Che vince chi veste meglio
Chi sfrutta la potenza della singolarità
Che la notte è dsempre meglio
E fare le puttane musicali
Scambiarsi daltoniche emozioni
Cmminare al centro dell'inferno
A buttarsi dentro
Però così non va
Persone fatte per poche canzoni e poca libertà
È per me è qua
Canzoni fatte per poche persone
Canzoni fatte per poche persone e tanta libertà
Canzoni per guidare,canzoni suggerite
Canzoni un po' dimenticate,canzoni ferite
Ecco una serie di risorse utili per rOMA in costante aggiornamento
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Quando tu mi parlavi d’amor fin lassù s’involava il mio cuor solo tu mi facevi sognar eri il blu, eri il cielo, eri il mar canzoni lontane che un po’ mi ricordo anch’io canzoni in cucina la domenica mattina malinconie dei nostri padri in cerca di energie perdute e di amicizie che-non-ci-si-vede-mai gli amori sbocciati gli amori finiti lì canzoni vissute nei giradischi portatili ma forse è più facile rimpiangere che ammettere il tempo già passato-che-non-torna-più e quando dicono che era meglio allora sì io gli rispondo che il bello è stare qui sono ormai sono-solo ormai sono solo-più che mai canzoni lontane la nostalgie è una trappola e se caderci è dolce rimanerci no quando tu mi parlavi d’amor fin lassù s’involava il mio cuor le nostalgie dei nostri padri forse per parlare ancora un po’ d’amore visto che non lo sanno fare quasi più e quando dicono che un bel giorno capirò sarà anche vero ma per il momento no sono ormai sono-solo ormai sono solo-in ogni senso canzoni lontane passioni andate anche se qualcosa che rimane di sicuro c’è quando tu mi parlavi d’amor fin lassù s’involava il mio cuor solo tu mi facevi sognar eri il blu, eri il cielo, eri il mar
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[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
LA FA#-7 SI-7 SOL MI7 MI5+
"Quando tu mi parlavi d'amor fin lassù s'involava il mio cuor
LA FA#- SI-7 SOL MI7 MI5+
solo tu mi facevi sognar, eri il blu, eri il cielo, eri il mar..."
SOL MI7
LA FA#-
Canzoni lontane che un po' mi ricordo anch'io
LA FA#-
canzoni in cucina la domenica mattina
RE MI DO#-7 FA#-
malinconie dei nostri padri in cerca di energie perdute
RE MI7 LA FA#-
e di amicizie che non ci si vede mai...
LA FA#-7
Gli amori sbocciati, gli amori finiti lì
LA FA#-
canzoni vissute nei giradischi portatili
RE MI DO#- FA#-
ma forse e più facile rimpiangere che ammettere
RE MI7 LA
il tempo già passato che non torna più...
SOL RE LA FA#-
E quando dicono che era meglio, allora sì,
SOL RE MI MI7
io gli rispondo che il bello sta ora qui.
LA FA#- LA FA#- LA FA#- MI
Sono ormai (sono) solo ormai (sono solo), più che mai canzoni lontane
SI-7 RE SI-7 MI7 LA
la nostalgia è una trappola e se caderci è dolce, rimanerci no...
LA FA#-7 SI-7 SOL MI7 MI5+
"Quando tu mi parlavi d'amor fin lassù s'involava il mio cuor..."
RE MI
Le nostalgie dei nostri padri
DO#-7 FA#-
forse per parlare ancora un po' d'amore
RE MI7 LA
visto che non lo sanno fare quasi più...
SOL RE LA FA#-
E quando dicono che un bel giorno capirò
SOL RE MI MI7
sarà anche vero ma per il momento no...
LA FA#-7 LA FA#- LA FA#- MI
Sono ormai (sono) solo ormai (sono solo), in ogni senso canzoni lontane
SI-7 RE SI-7 MI7 LA
passioni andate anche se qualcosa che rimane di sicuro c'è...
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"Canzoni per gli altri è un brano dell'album Canzoni per gli altri () di Federica Abbate. Su Wikitesti puoi trovare il testo originale della canzone Federica Abbate presenta il suo primo album intitolato 'Canzoni per gli altri', un progetto che la consacra non solo come cantautrice di successo, ma anche come la donna autrice più certificata d'Italia nel mondo della musica. In questo disco, Federica Abbate si fa accompagnare da una schiera di amici, dimostrando la sua eclettica versatilità artistica.
Le nove tracce dell'album fondono armonie pop e sonorità urban, mettendo in luce il notevole talento di Federica Abbate come cantautrice.
Tra i collaboratori presenti in questo disco ci sono nomi di spicco come Elisa e Mr.Rain, che hanno condiviso con lei la creazione di brani memorabili, e artisti per i quali Federica ha scritto testi, tra cui Emis Killa, Matteo Romano, Alessandra Amoroso e Ana Mena. Inoltre, il disco riserva alcune piacevoli sorprese, come Franco126.
L'album sarà disponibile a partire dal 22 settembre su Carosello Records/Epic e verrà presentato in un unico concerto dal vivo il 26 novembre alla Santeria Toscana 31 di Milano (i biglietti saranno in vendita online a partire dal 25 settembre)"
Il Testo della canzone di:
Canzoni per gli altri – Federica Abbate Feat Elisa
Ci siamo detti quasi tutto, tranne che
che non ho ancora messo un punto dopo di te
e non lo sai quante notti ho
passato a parlarti scrivendo
soltanto canzoni per gli altri
per parlarti davvero, non farci caso nemmeno
mandare il tempo all’indietro
pensare che almeno
tu sai che parlo di noi che non
sono soltanto canzoni per gli altri
Avrei voluto dirti basta
senza paura senza rabbia
ma ogni volta che non scrivi poi
dopo arrivi esplode l’universo
quando passerà, me lo chiedo da sempre
mi sembra sempre presto ma
i giorni sembrano lunghi
Come respiri dimmi
anche se ora è tardi
gli occhi sono chiusi tu sei qui davanti
e dammi dammi un modo per trovarti
per noi che ci perdiamo da tutte le parti
e cosa resta, solo una goccia in mezzo alla tempasta
e poi mi sembra ieri
quando non riuscivamo mai a stare seri
Ci siamo detti quasi tutto, tranne che
che non ho ancora messo un punto dopo di te
e non lo sai quante notti ho
passato a parlarti scrivendo
soltanto canzoni per gli altri
per parlarti davvero, non farci caso nemmeno
mandare il tempo all’indietro
pensare che almeno
tu sai che parlo di noi che non
sono soltanto canzoni per gli altri
E ballare tutta la notte con te
e finire tutte le volte io e te
passando tutta la notte con te
come sconosciuti nella notte
Ci siamo detti quasi tutto, tranne che
che non ho ancora messo un punto dopo di te
e non lo sai quante notti ho
passato a parlarti scrivendo
soltanto canzoni per gli altri
per parlarti davvero, non farci caso nemmeno
mandare il tempo all’indietro
pensare che almeno
tu sai che parlo di noi che non
sono soltanto canzoni per gli altri
Da ballare tutta la notte con te
e finire tutte le volte io e te
perdermi dentro la notte con te
come sconosciuti nella notte
passando tutta la notte con te
come sconosciuti nella notte
Ecco una serie di risorse utili per Federica Abbate e Elisa in costante aggiornamento
anima pirata e mille citta’ fra le mie dita con la voglia e con la musica a caccia della vita cuore marinaio con un rimpianto in ogni porto e una donna in fondo all’anima col conto sempre aperto oh oh oh domani e’ un giorno fortunato oh oh oh domani e’ appena nato ti raccontero’ di me e di perche’ mi voglio bene di come mai questa vita conviene ti raccontero’ di me e dei miei giorni di bufere che ho navigato nel sole e nel sale ho pianto forte, ho fatto musica ed ho sperato in qualche dio cantero’ canzoni per mestiere fantasie e storie amare rubero’ amori ed emozioni ne faro’ cento canzoni… cantero’ tra le pieghe dei miei suoni si nasconde un po’ di me ti raccontero’ di me e della mia buona sorte di tutte quante le mie prime volte ti raccontero’ di me dappertutto un po’ straniero di quanto costa restare com’ero parto per cieli lontanissimi ma torno sempre a casa mia cantero’ canzoni per mestiere passero’ cento frontiere leggero’ le gocce sulla neve scrivero’ favole nuove… cantero’ tra le pieghe dei miei suoni si nasconde un po’ di me anima pirata e mille citta’ fra le mie dita con la voglia e con la musica a caccia della vita cuore marinaio con un rimpianto in ogni porto e una donna in fondo all’anima col conto sempre aperto oh oh oh domani e’ un giorno fortunato oh oh oh domani e’ appena nato
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Accordi
C A#
ANIMA PIRATA E MILLE CITTA' FRA LE MIE DITA
Am G
CON LA VOGLIA E CON LA MUSICA A CACCIA DELLA VITA
C A#9
CUORE MARINAIO CON UN RIMPIANTO IN OGNI PORTO
Am G
E UNA DONNA IN FONDO ALL'ANIMA COL CONTO SEMPRE APERTO
Em7 C6
OH OH OH DOMANI E' UN GIORNO FORTUNATO
Am Em
OH OH OH DOMANI E' APPENA NATO
Am F C
TI RACCONTERO' DI ME E DI PERCHE' MI VOGLIO BENE
G Am
DI COME MAI QUESTA VITA CONVIENE TI RACCONTERO' DI ME
F C G F
E DEI MIEI GIORNI DI BUFERE CHE HO NAVIGATO NEL SOLE E NEL SALE
Am7 F E7
HO PIANTO FORTE, HO FATTO MUSICA ED HO SPERATO IN QUALCHE DIO
A D9 A D9
CANTERO' CANZONI PER MESTIERE FANTASIE E STORIE AMARE
A D9 A D9 FM7
RUBERO' AMORI ED EMOZIONI NE FARO' CENTO CANZONI... CANTERO'
Em7 FM7 E7 Am7 C6
TRA LE PIEGHE DEI MIEI SUONI SI NASCONDE UN PO' DI ME
Am F C
TI RACCONTERO' DI ME E DELLA MIA BUONA SORTE
G Am
DI TUTTE QUANTE LE MIE PRIME VOLTE TI RACCONTERO' DI ME
F C G
DAPPERTUTTO UN PO' STRANIERO DI QUANTO COSTA RESTARE COM'ERO
F Am7 F E7
PARTO PER CIELI LONTANISSIMI MA TORNO SEMPRE A CASA MIA
A D9 A D9
CANTERO' CANZONI PER MESTIERE PASSERO' CENTO FRONTIERE
A D9 A D9 FM7
LEGGERO' LE GOCCE SULLA NEVE SCRIVERO' FAVOLE NUOVE... CANTERO'
Em7 FM7 G
TRA LE PIEGHE DEI MIEI SUONI SI NASCONDE UN PO' DI ME
C A#9
ANIMA PIRATA E MILLE CITTA' FRA LE MIE DITA
Am G
CON LA VOGLIA E CON LA MUSICA A CACCIA DELLA VITA
C A#9
CUORE MARINAIO CON UN RIMPIANTO IN OGNI PORTO
Am G
E UNA DONNA IN FONDO ALL'ANIMA COL CONTO SEMPRE APERTO
Em7 C6
OH OH OH DOMANI E' UN GIORNO FORTUNATO
G9
OH OH OH DOMANI E' APPENA NATO
Gm9 G9 Gm9 Dsus4 Dsus4
CANZONI PER MESTIERE
***
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Non mi vedi mai nei film Son sempre quello che riprende Che la forchetta va a sinistra Te l’ avrò detto mille volte Che il vino rosso fa buon sangue Sangue nuovo sangue amaro E chi bene mangia e beve fa buon sesso E non sono canzoni per parrucchiere Sono languidi baci e calci nel sedere Sono lacrime e sangue E miele tra le gambe Sono estasi e passione La mia immaginazione.
Volevo prendere un acquario Per parlare con i pesci Di Platone e della vita Della mia loquacità stavo con te per quei massaggi Che mi facevi sulla fronte Che mi facevano dormire così bene… Ma non sono canzoni per parrucchiere Sono languidi baci e calci nel sedere Sono lacrime e sangue E miele tra le gambe Sono estasi e passione La mia liberazione La mia immaginazione La mia liberazione La mia immaginazione.
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Il Testo della canzone di:
Canzoni solitarie – Umberto Tozzi
Lavoro troppo fino a non poterne più Scappo da tutti e qualche volta anche da me Sempre la testa fra le nuvole lassù E nel mio cuore c'è una donna che non c'è Gli altri mi sembrano tutti robots che vanno a pile Su quei motori che mangiano un po' di questo cielo Chissà per quanto potrò sognare a vela Dentro i rumori di questa città son prigioniero Di tanti amori rimasti a metà sul diario Forse da grande farò il solitario
Un po' di colpa ce l'hai anche tu, perduto amore Quando scegliesti una stella nel blu da ricordare Ora la guardo e non so dimenticare La caramella che il tempo disfà ha due sapori: Quello frizzante alla vita che va per nuovi amori E quello al sogno per chi è sognatore Non si sente, ma è nell'aria e la notte si profuma Di presente e di memoria che soltanto all'alba sfuma È l'illusione ed altre storie Una strana razza di canzoni solitarie
Sono canzoni che servono più da sottofondo Puoi ascoltarle nel vento del sud che sta arrivando O te le scrivi da te, andando andando Sono canzoni del cuore per cui non c'è mercato Pubblicizzarle davvero non puoi come un gelato Restano dentro di te dimenticate Non si sente, ma è nell'aria
Ecco una serie di risorse utili per Umberto Tozzi in costante aggiornamento
Passo, se non posso neanche scegliere, ma non è un lamento no non faccio il pianto è solo per dire, viene lento un valzer che fa ridere con le facce in festa e quello che mi resta non so cos’è E sembra un vento nuovo da quì, e sembra chissà cosa ma poi è soltanto il carnevale….
Passano gli alfieri cani e ragionieri sfilano, in un ritmo a festa che la strada giusta si porta via passano i signori dame e servitori arrivano, tutti quanti in fila fermi ad aspettare una lotteria e puoi fermarti a dire se vuoi, puoi stare ad ascoltare semmai ma è soltanto un carnevale che canta canzoni stonate…
Sfilano impresari comici e corsari cantano, vecchi ritornelli solo e sempre quelli chissà perchè, giorno dopo giorno dopo giorno ancora, sfila la miseria veste di progresso e calzini blu e se anche sembra vero non è da prendere sul serio semmai è soltanto il carnevale che inventa canzoni stonate
Crescono le case girano le cosa all’incontrè, vanno per la strada fanno la parata coi dubbi tuoi passa in passerella sfila una modella e dice che ogni moda oggi è popolare parla pane al pane e poi costa meno e puoi ridere adesso se vuoi o dire che è lo stesso semmai ma è già un’altro carnevale che canta canzoni stonate…
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Canto solamente insieme a pochi amici Quando ci troviamo a casa o abbiam bevuto Non pensare che ti abbiam dimenticato Proprio ieri sera parlavamo di te
Camminando verso casa, mi sei tornato in mente A letto mi son girata e non ho detto niente Ho ripensato alla tua voce così fresca e strana Dava al nostro gruppo qualcosa di più
Enrico che suona, sua moglie fa il coro Giovanni come sempre ascolta, stonato com'è Canzoni d'amore che fanno ancora bene al cuore Noi stanchi ma contenti Se chiudi gli occhi, forse tu ci senti anche da lì
L'altra domenica siamo andati al lago Carlo ha preso un luccio grande che sembrava un drago Poi la sera abbiamo cantato piano Quel pezzo americano che cantavi tu
Canzoni stonate, parole sempre un po' sbagliate Ricordi quante serate passate così Canzoni d'amore che fanno ancora bene al cuore Diciamo quasi sempre, qualche volta no, no
Ecco una serie di risorse utili per Mina in costante aggiornamento
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Il Testo della canzone di:
Canzoni tristi alla radio – Leslie
Ma che mi importa se cado
Se il mondo è tutto sbagliato
Sto qua con il cuore in mano
Non ho nient’altro che tutta me
Mi chiedi di più
Io non sono in grado
Di stare bene davvero
Però ogni tanto ci provo
Canzoni tristi alla radio
Ma che mi importa se cado e non mi rialzo
Se ho perso il treno che passa una volta sola
Quant’è difficile restarmi sempre accanto
Quante canzoni tristi che ho cantato a squarciagola
Trattenevo le lacrime
Ma era bello, sentivo il cuore battere nel petto
Poi niente
La vita cambia in fretta, vabbè
Fammi credеre che stare mеglio di così è possibile
E magari prima o poi ci riuscirò
Ma che mi importa se cado
Se il mondo è tutto sbagliato
Sto qua con il cuore in mano
Non ho nient’altro che tutta me
Mi chiedi di più
Io non sono in grado
Di stare bene davvero
Però ogni tanto ci provo
Canzoni tristi alla radio
Ma che mi importa se il singolo va di merda
Se il disco va di merda
Perché il rit è poco catchy
Perché “il video quando esce?”
Me ne sbatto
Di cosa pensi tu che non hai concluso un cazzo
Combatto a mani nude
Oh baby, c’ho soltanto poche cose per cui vivere
Una è la famiglia mia
L’altra quando spingo rec
Anima che scivola via dalle mie lacrime
Piango lo decido io
Ma che me ne importa se
Ma che mi importa se cado
Se il mondo è tutto sbagliato
Sto qua con il cuore in mano
Non ho nient’altro che tutta me
Mi chiedi di più
Io non sono in grado
Di stare bene davvero
Però ogni tanto ci provo
Canzoni tristi alla radio
Ecco una serie di risorse utili per Leslie in costante aggiornamento
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CHELLA NUN E’ PE’ TE CAGNE QUARTIERE PE’ CHELLA LLA’ CE VO’ N’OMME ‘E DENARE PRIMMA TE PIGLIA E PO’ CAGNE PENSIERO E RIESTE COMME A ME CU ‘A VOCCA AMARA CHELLA NUN E’ PE’ TE CAGNE QUARTIERE (SEGUE ‘A ROSSA)
STA’ ROSSA MO’ TE PIGLIA E PO’ TE LASSA STA’ ROSSA CA SUSPIRA ‘MBRACCIA A TE NUN E’ OVERO T’ARREPASSA E L’HA FATTO PURE A ME VO’ FA AMMORE MAGNA ‘E RASSO
CAGNA STRADA SIENTE A ME (CAPURICHINE)
‘E SIGNURINE ‘E CAPURICHINE FANNO AMMORE CU ‘E MARRUCCHINE ‘E MARRUCCHINE SENZA CRIANZA ‘E SIGNURINE CU’ ‘E PANZE ANNANZA AMERICAN ESPRESS DAMME ‘O DOLLARO CA VACO ‘E PRESSA SI’ NO VENE ‘A POLISS METTE ‘E MANE ADDO’ VO’ ISSO(‘NFINFERO) VENITELO A VEDE’MO’PASSA ‘O’NFINFERO CU ‘O CUOLLO ‘MPUSUMATO E ‘A CAPA A GLIOMMERO
E SE DA’ L’ARIA ‘E N’OMMO AMMARTENATO MA NUN E’ OVERO IO L’AGGIO CANUSCIUTO E’ NU’ BUONU GUAGLIONE VERAMENTE CA E’ BUONO FORSE E’ TRE VOTE BUONO TROPPO BUONO PE’ CHELLA LLA’ TROPPO BUONO TROPPO BUONO
TROPPO BUONO PE’ CHELLA LLA'(‘O VASCIO)
‘A GENTE CA ME VEDE ‘E SENTINELLA
‘NNANZA STU’ VASCIO DA MATINA A SERA MA CHISTO DICE HA PERZO ‘E CEREVELLA MA COMME S’E’ CECATO ‘E STA’ MANERA
E INVECE IO VOGLIO BENE A ‘NA FIGLIOLA CA STA’ INTO VASCIO E NUN’E’ VASCIAIOLA
NO STU’ VASCIO NUN E’ VASCIO E’ ‘NA REGGIA ‘A MEGLIA REGGIA E SISSIGNORE ‘O PATO E’ MASTERASCIO
E SISSIGNORA ‘A MAMMA EMPAGLIASEGGIE
M’HANNO FATTO CHELLA FIGLIA CHE E’ ‘NA VERA MERAVIGLIA CA PE’SBAGLIO E’ NATA LLA'(CAPURICHINO)
‘O NIRO CA VENNEVA ‘E CONTRABBANDO ‘E SIGARETTE E’ SPARITO INTO FURCELLA ISSO ‘E STECCHE E ‘A CAMIONETTA OLLERE E PISTUDDA’ OPPISTUDDACHE MAMA OLLERE E PISTUDDA’ EPPISTUDDACHE MAMA (UE’ NANASSA) UE’ NANASSA QUANNO CAMMINE SE FA’A FOLLA APPRIESSO UE’ NANASSA SE FERMANO CARROZZE E FILOBUSSE MENTRE IO CA SO’ GELUSE ‘E LL’ARIA STESSA CHE FREVA AGGIA ‘NCUCCIA’ QUANDO IN GIRO PER LA CITTA’ TUTTA ‘A GENTE TE GUARDA E FA UE’ NANA’SI’ CCHIU’ DOCE ‘E ‘NU BABBA’ UE’ NANA’SI’……(CAPURICHINO)
AJERE SSERA A PIAZZA DANTE ‘A PANZA MIA ERA VACANTE E SI’ NUN ERA PO CONTRABBANDO JE MO’ GIA’ STEVO ‘O CAMPUSANTO E LLEVATE ‘A PISTUDDA’ E LLEVATE ‘A PISTUDDA’ EPPISTUDDACHE MAMA E LLEVATE ‘A PISTUDDA'(STORTA VA’) STORTA VA’ DERITTA VENE SEMPE STORTA NUN PO’ GGHI’ SPISSO ‘O MALE PORTA ‘O BENE PO’ TARDA’ MA ADDA VENI’ NUN ME SPOSTANO MANCO ‘E FEMMENE SI’ MINACCIANO ‘NFAMITA’ NUN ME PIGLIO CCHIU N’OMBRA ‘E COLLERA
QUANTA FELICITA’ QUANTA FELICITA’ SARRA’ STU’ SOLE ‘E STA’ CITTA’ SARRA’ STU’ MARE CHE STA’ CCA’ SARRA’ CHI ‘O SSAPE CHE SARRA’ CA TUTTE GUAIE ME FA SCURDA'(CAPURI) PARLA E VENNENO ‘E SIGNURINE CU FRANCISE E AMERICANE CON GLI INGLESI E MARROCCHINI CANADESI E AUSTRALIANI OLLERE E PISTUDDA’ OPPISTUDDACHE MAMA OLLERE E PISTUDDA’ EPPISTUDDACHE MAMA (‘O SURICILLO)
AH MANNAGGIA ‘O SURECILLO E PEZZA ‘NFOSA AH L’AMMORE ‘E PRIMMAVERA E’ FATTO ‘E ROSE
SO’ ROSETE’ RUSELLE SENZA SPINE CA PE’ DESTINO ‘A VITA FA SPUNTA’ L’AMMORE A PRIMMAVERA E’ FATTA ‘E VASE MANNAGGIA ‘O SURECILLO E PEZZA ‘NFOSA ‘E SUGNIRINE NAPULITANE FANNO ‘E FIGLIE CU ‘E MERICANE CE VEDIMMO OGGE E DIMANE ‘MMIEZO PORTA CAPUANA SIGARETTE PAPA’ CARAMELLE MAMMA’ BISCUITTE BAMBINE CIUCCULATA ‘E SIGNURINE (CHELLA LLA’)
CHELLA LLA’ CHELLA LLA’ MO’ VA DICENNO CA ME’ VO’ LASSA’
SE CREDE CA ME FACCIO ‘O SANGHE AMARO SE CREDE CA ‘MAZZISCO E PO’ ME SPARO CHELLA LLA’ CHELLA’ LLA’ NUN SAPE CHE PIACERE CA ME FA ME NE PIGLIO N’ATA CCHIU’ BELLA E ZETELLA RESTARRA’ CHELLA LLA’ CHELLA LLA’ CHELLA LLA'(CUMMARE E CUMMARELLE)
DO’ VICO ‘E PAPARELLE NON PER DIRE SONGO RRE CUMMARE E CUMMARELLE STANNO SEMPE ATTUORNO AMME S’ARAPENO ‘E FENESTE SI’ ME VEDONO ‘E PASSA’ PERSINO L’AUCIELLE FANNO A GARA PE’ CANTA’ PECCHE’ STO’ SEMPE ALLERO STO’ SEMPE ALLERO E L’ARIULA’ CUMMARE E CUMMARELLE SO’ BELLE SO’ BELLE MA IO VOGLIO BENE A STELLA CHE E’ BELLA CHE E’ BELLA
MA PE’ L’ACCUNTENTA’ NUN ME FACCIO PRIA’ UNA A CCA’ N’ATA A LLA’ ME PORTO PA RIVIERA SOTTO BRACCIO A PASSIGGIA’ E CICCILO ‘O VIECCHIO PAZZO SE ARRUBBATO ‘E MATARAZZE E AMERICA PE’ DISPIETTO C’HA SCIPPATO ‘E PILE A PIETTO AMERICAN ESPRESS DAMME ‘O DOLLARO CA VACO ‘E PRESSA SINO’ VENE A POLISS METTE ‘E MMANE ADDO’ VO’ ISSO
AJERE SSERA MAGNAJE PELLECCHIE ‘E CAPILLE ‘NCOPPE RECCHIE ‘E CAPILLE ‘E CAPILLE E ‘O DECOTTO ‘E CAMUMILLA ‘O DECOTTO ‘O DECOTTO E ‘A FRESELLA CU ‘A CARNACOTTA ‘A FRESELLA ‘A FRESELLA E ZI’ MONACO TENE ‘A ZELLA
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Wikitesti.com è la più grande enciclopedia musicale italiana, sul nostro sito oltre i testi delle canzoni potete trovare: traduzioni delle canzoni, accordi per chitarra, spartiti musicali e molto altro.
Su wikitesti.com ci sono oltre 11.000 artisti e 320.000 testi. Sulla pagina “discografia e raccolte” trovi Trovi la lista completa degli artisti in ordine alfabetico: Discografie e Raccolte
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Quanno a Napule sponta ‘a luna, pare overo nu riflettore!… Ce se ‘ncantano ‘e furastiere: nun se pònno capacitá…
‘O Francese, sfrancesianno, dice ‘nfaccia a na Miss inglese: “Questa luna non è francese, questa è luna napolitan…”
No, furastiero, chesta è stessa luna, ca guarda ‘a sera, Londra e Margellina, ma llá nisciuno canta pe’ nisciuna… e ccá pustegge, ammore…e ‘sta marina…
E ‘a luna vò’ sapè… vò’ sèntere e vedé… pe’ chesto ride e luce comm’a che…
Me diceva n’Americano, ll’atu juorno, guardanno ‘o mare: “Molto bello, quanti colori, in America non cosí…
Anche pesce molto odoroso, più movibile, più squisito… Se toccare sol con un dito, io vedere freccechiá…”
No, Americano mio, siete in errore… stu mare è tale e quale a tutte mare: E’ il cielo azzurro che gli dá colore quando, nell’acqua sua, si va a mirare..
Mussiù vassicur’i’ cho fatto va accussí… Currite â casa e ghiatencello a dí…
Furastiero cha primma vota, viene a Napule pe’ capriccio, te ne parte cu ‘o rrusso ‘nfaccia e ‘o proposito ‘e riturná…
Nun fa niente ca vaje dicenno ch’è ‘o paese de vermicielle… ma ‘sta luna cu tanta stelle, ma stu mare, chi to pò dá?!…
Nuje, furastiero mio, chesto tenimmo: ‘o mare e ‘o cielo bello ch’avantammo… e ‘o core ca, si troppo ‘o ‘ntennerimmo, fernesce ca ce ‘o cirche e nuje to dammo!
Perciò tu tuorne ccá, pe’ chesti nnuvitá che, a n’atu pizzo, nun ‘e ppuó’ truvá!…
Perció tu……..
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Ieu sacciu ‘na canzune alla ruvescia alla ruvescia la vosi cantare
m’azzu la mane e lacisciu festa pìju la zappa e cumenzu a jentulare
annanzi truai ‘n’arburu de sammucu addhai nci cosi li beddhi culummi
rispuse la patruna de ddha susu: “addhu’ l’hai cote ddhe belle cirase?”
Me minau na petra me cose ‘llu musu me cuminzau ‘ssire sangu de lu iddhicu
me mina la truvaja cu me stusciu me stusciu lu musu e lu carcagnu lu viddhicu lassai minannu sangu.
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Il Testo della canzone di:
Can’t Fight This Feeling – Bastille
I can’t fight this feeling any longer
And yet, I’m still afraid to let it flow
What started out as friendship, has grown stronger
I only wish I had the strength to let it show
And I can’t fight this feeling anymore
I’ve forgotten what I started fighting for
It’s time to bring this ship into the shore
And throw away the oars, forever
‘Cause I can’t fight this feeling anymore
And even as I wander, I’m keeping you in sight
You’re a candle in the window on a cold, dark winter’s night
And I’m getting closer than I ever thought I might
And I can’t fight this feeling anymore
I’ve forgotten what I started fighting for
It’s time to bring this ship into the shore
And throw away the oars, forever
‘Cause I can’t fight this feeling anymore
I’ve forgotten what I started fighting for
And if I have to crawl upon the floor
Come crashing through your door
Baby, I can’t fight this feeling anymore
Ecco una serie di risorse utili per Bastille in costante aggiornamento
Can’t Imagine – Shawn Mendes Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
Non riesco a immaginare cosa sarebbe un mondo
Non riesco a immaginare cosa sarebbe un mondo
Non riesco a immaginare cosa sarebbe un mondo
Senza di te, tutti gli uccelli smetterebbero di cantare
Senza di te, tutte le cose giuste sarebbero così sbagliate
Non riesco a immaginare cosa sarebbe un mondo
No, non riesco a immaginare cosa sarebbe un mondo
No, non riesco a immaginare cosa sarebbe
Il Testo della canzone di:
Can’t Imagine – Shawn Mendes
i can't imagine what a world would be
I can't imagine what a world would be
I can't imagine what a world would be
Without you, all the birds would stop their songs
Without you, all things right would feel so wrong
I can't imagine what a world would be
No, I can't imagine what a world would be
No, I can't imagine what a world would be
Without you, I'd always be alone
Without you, I don't know where to go
I can't imagine what a world would be
No, I can't imagine what a world could be
I can't imagine what a world would be
I can't imagine
I can't imagine, no
I can't imagine, no, what a world would be
Without you
I'd always be alone
I'd always be alone
Cool, that's good for now
Ecco una serie di risorse utili per Shawn Mendes in costante aggiornamento
Can’t Stay Away – Darin Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
I tavoli girano ora
La libertà è lockdown
non posso chiamarti
Perché non passerà
La maggior parte delle volte
Vedo un mondo che non riconosco
Tesoro, la maggior parte delle volte
Voglio solo sapere come si sente il tuo corpo
Quindi cosa faccio se non riesco a stare lontano?
Continuo a muovermi finché non sei accanto a me
Cosa faccio se non riesco a stare lontano?
Non posso fare a meno di avvicinarmi di quanto dovremmo essere
Perché non posso stare lontano da te, no
non posso stare lontano
Non posso stare lontano da te, no
non posso stare lontano
Direttamente dalla speranza
Che i telefoni morti sono cose buone
nella meraviglia
Di due mosse da te
La maggior parte delle volte
Vedo il mondo senza amore nei miei occhi
Tesoro, la maggior parte delle volte
Voglio solo sapere come si sente il tuo corpo
Quindi cosa faccio se non riesco a stare lontano?
Continuo a muovermi finché non sei accanto a me
Cosa faccio se non riesco a stare lontano?
Non posso fare a meno di avvicinarmi di quanto dovremmo essere
Perché non posso stare lontano da te, no
non posso stare lontano
Non posso stare lontano da te, no
non posso stare lontano
(x2)
Il Testo della canzone di:
Can’t Stay Away – Darin
Tables turn now
Freedom is lockdown
I can’t call you
’Cause it won’t go through
Most of the time
I see a world that I don’t recognise
Baby, most of the time
I just wanna know what your body feels like
So what do I do if I can’t stay away?
I just keep on moving till you’re next to me
What do I do if I can’t stay away?
I can’t help getting closer than we’re meant to be
‘Cause I can’t stay away from you, no
I can’t stay away
I can’t stay away from you, no
I can’t stay away
Straight from hoping
That dead phones are good things
Into the wonder
Of two moves from ya
Most of the time
I see the world with no love in my eyes
Baby, most of the time
I just wanna know what your body feels like
So what do I do if I can’t stay away?
I just keep on moving till you’re next to me
What do I do if I can’t stay away?
I can’t help getting closer than we’rе meant to be
’Cause I can’t stay away from you, no
I can’t stay away
I can’t stay away from you, no
I can’t stay away
(x2)
Ecco una serie di risorse utili per Darin in costante aggiornamento
CAN’T STOP – DaBaby Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
Tutto straniero, ahah
si
Cagna, non è niente fermare nessun negro come me
Cagna, non è niente fermare nessun negro come me, andiamo
(Nuovo album, negro, sì)
Baby, su Baby, su Baby (Fuck, fuck, nuovo album)
Baby, su Baby, figlio di puttana Baby (Aw, merda, aw, merda)
Cazzo, stai parlando, negro?
Cagna, non si può fermare nessun negro come me
Questa è l’introduzione, guardami entrare (Andiamo)
Le p
Everything Foreign, haha
Yeah
Bitch, it ain’t no stoppin’ no nigga like me
Bitch, it ain’t no stoppin’ no nigga like me, let’s go
(New album, nigga, yeah)
Baby, on Baby, on Baby (Fuck, fuck, new album)
Baby, on Baby, on motherfuckin’ Baby (Aw, shit, aw, shit)
Fuck you talkin’ ‘bout, nigga?
Bitch, it ain’t no stopping no nigga like me
This the intro, watch me get into it (Let’s go)
Bitches call me a cutie, I’m groovy
My daughter took care of forever off music (Muah)
Screaming, “Fly high,” to Kobe, Gianna, we ballin’
I can’t tell you shit about losin’ (R.I.P.)
Finger fuck allegations, keep hatin’
I’m patiently waitin’ on niggas to prove it (You bitch)
Bitch, you know I turn piss into lemonade
Turn shit into sugar, that’s chocolate pudding
Let you know I don’t fuck with you anyway (Hmmgh)
Know I keep getting better, you thought that I wouldn’t
I’ma keep lettin’ off, I’m a renegade
The media blitzed and I took off and shook ‘em
Came out like a boss and they feel a way (Ha)
Gon’ end up gettin’ fucked, you keep thinkin’ I’m pussy
Bitch, I’m ‘bout my business, it’s all about timin’
When I put this shit on, I don’t cop from no stylist
I’m all on the TV and net, I’m too viral
I pull up with a vibe, when we hop out, we vibin’
I like movin’ in silence, don’t bother nobody
He come bother me, I’ma catch me a body
I don’t get into politics, I just be poppin’ shit
Obviously hot as a motherfuckin’ fire (Hot)
Let me cool off a minute
I got nothin’ to hide, I don’t run from my problems
Just tryna get you out my business (You bitch)
Only answer to God, I’m already convicted
If I’m havin’ you as my witness (Uh-huh)
Having hoes at my shows, tryna take off they clothes
I don’t know what to do with them bitches (Let’s go, huh)
You know it’s Baby, nigga
Let’s go
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me, let’s go
Oh, no, bitch
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me (I just can’t motherfuckin’ stop, man)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me (I just can’t stop)
Let’s go, bitch (And they can’t motherfuckin’ stop me)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me (I know this shit frustratin’, man, like I know)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me, bitch
(I know it’s frustratin’ for you niggas, dawg)
Huh? Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me (I know it’s frustratin’ for you bitches, dawg)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me (Ain’t no stoppin’ no nigga like me)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Verse two
You do what you want when you poppin’ (Let’s pop)
Guess I do what I want, plus I’m single as fuck
See my boo in the cut, I got options (Muah)
Know I’m all up her skirt like a stockin’ (Mmm)
My album make hoes, call me Kirk like my mama
I see how they peepin’ the technique and jockin’
All these icy VVS on my neck, let’s play hockey (Bling, bling)
I’m guessin’ that he brought a stick, ‘cause I brought a stick (Yeah)
And I ain’t the type to be payin’ for pussy
I fuck hoes for free, never bought a bitch
Hold me up to the sun, I’m not counterfeit (Yeah, yeah)
I just got a new gun from my bottom bitch
And I’m ready to slang it, I’m warnin’, I’m dangerous (Boom, boom, boom)
Come fuckin’ with me, better find a ditch
And throw yourself in it ‘cause that’s how I’m living
When I get in my feelings, I make niggas feel it
When I hit yo lil’ bitch, I put dick in her kidneys
On a date with my new ho, I took her to Wendy’s
We ain’t going in, get that shit from the window
Take that ho through the drive-thru
Keep playin’ me like a ho, we gon’ slide through
It’s cool, I’ma let you act up on the internet
Let’s see you niggas act tough when I find you
Bitch ass nigga and umm…
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me, huh?
Nah, bitch (Fuck)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Let’s go, bitch
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Oh, no, bitch (I wish the fuck I would let a bitch ass nigga stop this shit)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me (Or a bitch, can’t no bitch or no bitch ass nigga stop this shit, dawg)
Bitch, you know ain’t no stopping no nigga like me
Baby, on Baby, on motherfuckin’ Baby, nigga
Let’s get it
Ecco una serie di risorse utili per DaBaby in costante aggiornamento
Can’t Stop Christmas – Robbie Williams Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
Oh che anno miserabile
Ma che tempo per essere vivi
Purtroppo alcuni amici sono scomparsi
Non è mai stato così prima
Sembra che siamo in guerra
Quindi mi chiedo chi deciderà
Se riusciamo a fare l'Auld Lang Syne
Vorrei poter fare quello che mi piace
Con questa mia famiglia
Stiamo andando fuori di testa
Allora cosa dobbiamo fare
Informazioni su FaceTimes e Zoom?
C'è una stanza nella
Il Testo della canzone di:
Can’t Stop Christmas – Robbie Williams
Oh what a miserable year
But what a time to be alive
Sadly some friends disappeared
It's never been like this before
It feels like we're at war
So I wonder who's gonna decide
If we can do the Auld Lang Syne
I wish that I could do what I like
With this family of mine
We're going out of our minds
So what are we to do
About your FaceTimes and Zooms?
There's a room inside my mind
And it's always here for you
Nothing's gonna stop Christmas...
No chance
You can't take away our season
Like you can take away the why's
(Santa's on his sleigh
But now he's two metres away)
The people gonna need something to believe in
After a year of being in
(We've got a wish list
To catch the Christmas time)
If you're wondering what I like
Stacks of sanitiser will do fine
I guess you do your shopping online
The high street lights are out
There's nobody about
So where will we all be
Come this time next year?
I know you'll be with me
And I'll be here
Nothing's gonna take Christmas...
You can't take away our season
Like you can take away the why's
(Santa's on his sleigh
But now he's two metres away)
The people gonna need something to believe in
After a year of being in
(We've got a wish list
To catch the Christmas)
Why, oh why are we all waiting?
The whole damn world anticipating
Beyond boredom and frustration
The planet's locked in what ifs and maybes
You can't take away our season
Like you can take away the why's
(I spoke to Santa Claus
I hear he's waiting at the door)
The people gonna need something to believe in
After a year of being in
We've all missed this
So here's our wish list
You can't stop Christmas time
Ecco una serie di risorse utili per Robbie Williams in costante aggiornamento
Testo della canzone: Can’t stop the feeling – Justin Timberlake
In fondo al testo trovate il video della canzone
Can’t stop the feeling – Justin Timberlake Testo:
colonna sonora del film Trolls
[Verse 1]
I got this feeling inside my bones
It goes electric, wavey when I turn it on
All through my city, all through my home
We’re flying up, no ceiling, when we in our zone
[Pre-Chorus]
I got that sunshine in my pocket
Got that good soul (or “song”) in my feet
I feel that hot blood in my body when it drops
I can’t take my eyes up off it, moving so phenomenally
You gon’ like the way we rock it, so don’t stop
[Chorus]
Under the lights when everything goes
Nowhere to hide when I’m getting you close
When we move well, you already know
So just imagine, just imagine, just imagine
Nothing I can see but you when you dance, dance, dance
Feeling good, good, creeping up on you
So just dance, dance, dance, come on
All those things I should do to you
But you dance, dance, dance
And ain’t nobody leaving soon, so keep dancing
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[Post-Chorus 1]
I can’t stop the feeling
So just dance, dance, dance
I can’t stop the feeling
So just dance, dance, dance, come on
[Verse 2]
Ooh, it’s something magical
It’s in the air, it’s in my blood, it’s rushing on
I don’t need no reason, don’t need control
I fly so high, no ceiling, when I’m in my zone
[Pre-Chorus]
So I got that sunshine in my pocket
Got that good soul (or “song”) in my feet
I feel that hot blood in my body when it drops
I can’t take my eyes up off it, moving so phenomenally
You gon’ like the way we rock it, so don’t stop
[Chorus]
[Post-Chorus 2]
I can’t stop the feeling
So just dance, dance, dance
I can’t stop the feeling
So just dance, dance, dance
I can’t stop the feeling
So just dance, dance, dance
I can’t stop the feeling
So keep dancing, come on
[Bridge]
I can’t stop the, I can’t stop the
I can’t stop the, I can’t stop the
I can’t stop the feeling
[Chorus 2]
Nothing I can see but you when you dance, dance, dance
(I can’t stop the feeling)
Feeling good, good, creeping up on you
So just dance, dance, dance, come on
(I can’t stop the feeling)
All those things I should do to you
But you dance, dance, dance
(I can’t stop the feeling)
And ain’t nobody leaving soon, so keep dancing
[Post-Chorus 3]
Everybody sing
(I can’t stop the feeling)
Got this feeling in my body
(I can’t stop the feeling)
Got this feeling in my body
(I can’t stop the feeling)
Wanna see you move your body
(I can’t stop the feeling)
Got this feeling in my body
Break it down
Got this feeling in my body
Can’t stop the feeling
Got this feeling in my body, come on
Video
[nextpage title=”Accordi per chitarra”]
Accordi
INTRO
C Am F Am
VERSE
Sol Mi-
I got this feeling inside my bones
Do Mi-
(It goes electric, wavey when I turn it on)
Sol Mi-
All through my city, all through my home
Do Mi-
We’re flying up, no ceiling, when we in our zone…
PRE-CHORUS
Sol
I got that sunshine in my pocket
Mi-
Got that good song in my feet
Do Mi-
I feel that hot blood in my body when it drops
Sol Mi-
I can’t take my eyes up off it, moving so phenomenally
Do Mi-
You gon’ like the way we rock it, so don’t stop
SolHORUS
Sol
Under the lights when everything goes
Sol
Nowhere to hide when I’m getting you close
Fa
When we move, well, you already know
Do
So just imagine, just imagine, just imagine
Sol Mi-
Nothing I can see but you when you dance, dance, dance
Do
Feeling good, good, creeping up on you
Mi-
So just dance, dance, dance, come on
Sol
All those things I should do to you
Mi-
But you dance, dance, dance
Do Mi-
And ain’t nobody leaving soon, so keep dancing
Sol
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance
Do
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance, come on
VERSE
Sol Mi-
Ooh, it’s something magical
Do Mi-
It’s in the air, it’s in my blood, it’s rushing on
Sol Mi-
I don’t need no reason, don’t need control
Do Mi-
I fly so high, no ceiling, when I’m in my zone
PRE-CHORUS
Sol
I got that sunshine in my pocket
Mi-
Got that good song in my feet
Do Mi-
I feel that hot blood in my body when it drops
Sol Mi-
I can’t take my eyes up off it, moving so phenomenally
Do Mi-
You gon’ like the way we rock it, so don’t stop
SolHORUS
Sol
Under the lights when everything goes
Sol
Nowhere to hide when I’m getting you close
Fa
When we move, well, you already know
Do
So just imagine, just imagine, just imagine
Sol Mi-
Nothing I can see but you when you dance, dance, dance
Do
Feeling good, good, creeping up on you
Mi-
So just dance, dance, dance, come on
Sol
All those things I should do to you
Mi-
But you dance, dance, dance
Do Mi-
And ain’t nobody leaving soon, so keep dancing
Sol
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance
Do
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance, come on
Sol
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance
Do
I can’t stop the feeling
Mi-
So keep dancing, come on
INSTRUMENTAL
C Am F Am x2
SolHORUS
Sol Mi-
Nothing I can see but you when you dance, dance, dance
Do
Feeling good, good, creeping up on you
Mi-
So just dance, dance, dance, come on
Sol
All those things I should do to you
Mi-
But you dance, dance, dance
Do Mi-
And ain’t nobody leaving soon, so keep dancing
Sol
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance
Do
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance, come on
Sol
I can’t stop the feeling
Mi-
So just dance, dance, dance
Do
I can’t stop the feeling
Mi-
So keep dancing, come on
Can’t We Just Leave the Monster Alive? – TXT Testo con traduzione in italiano
TRADUZIONE IN ITALIANO
Il cespuglio aggrovigliato, il labirinto oscuro
La foresta in cui mi sono imbattuto
Ora è stato ripetuto più volte
Finendo davanti ai miei occhi
Oh, fermati un attimo
Posso rimandare per un po’?
Ora il boss finale ha paura
Voglio godermi di più questo mondo in questo momento
Ora quel drago
Fai un giro e nasconditi
Uovo di Pasqua sì baby lo troverò
Va bene
Se posso restare per sempre in questo tem
Il Testo della canzone di:
Can’t We Just Leave the Monster Alive? – TXT
엉켜버린 덤불 어둠뿐인 미로를
지나쳐오며 마주친 숲
몇 번이고 다시 반복되던 지금
내 눈 앞으로 다가온 ending
Oh 잠시 그대로 멈춰봐 주어진 결말은
잠시 미뤄도 돼 다시 돌아갈래
자 최종의 보스 두려운 마음은 뒤로
이 세계를 더 즐기고 싶어 이 순간
Now 저 dragon을
타고 날아봐 숨어있는
Easter egg yeah baby I’ll find that
Alright
이 시공에 영원히 머물 수 있다면
여기 던전 속 여행을 떠나
이제 모든 무기를 버리고
축제로 just jump
It will be alright alright alright
Alright
It will be alright alright alright
Alright
It will be alright alright alright
모든 무기를 버리고
스탯을 포기한대도
괴물을 살려두면 안 되는 걸까
네가 영웅이 되고
난 이제 괴물이 될게
지루한 역할을 벗어나 서로가 되게
난 칼에 베여도 아무렇지도 않아
여기선 그저 짜릿할 뿐야
I won’ t hurt you
Now 마음에 안 들면
다시 리셋하면 돼
이 게임에 우리 숨어버릴래
Alright
이 시공에 영원히 머물 수 있다면
여기 던전 속 여행을 떠나
함께 도망쳐온 이 곳에 영원히
just stay
It will be alright alright alright
Alright
It will be alright alright alright
Alright
It will be alright alright alright
이 stage를 깨야만 꼭 어른이 돼야만
잘 하고 있는 걸까
난 영원히 소년으로 살고픈 걸
Oh 어둔 미로도
엉킨 덤불도 뒤틀려진
Oh 숲 속 괴물도 맘에 드는 걸
Alright
탈선된 오류 속 버그라 불러도
정해진 길은 지루하잖아
함께 도망쳐온 이 곳에 영원히
just stay
It will be alright alright alright
Alright
It will be alright alright alright
Alright
It will be alright alright alright
치명적 오류지 하지만 평화롭지
Alright
지금 이 시간을 잠깐만 멈춰줘
oh 머물고 싶어
Alright
Alright
It will be alright alright alright
Ja, choejongui boseu duryeoun maeumeun dwiro
I segyereul deo jeulgigo sipeo i sungan
Now jeo dragoneul tago narabwa sumeoinneun
Easter egg, yeah baby I'll find that
Alright i sigonge yeongwonhi meomul su itdamyeon
Yeogi deonjeon sok yeohaengeul tteona
Ije modeun mugireul beorigo chukjero just jump
It will be alright, alright, alright
(Alright) It will be alright, alright, alright
(Alright) It will be alright, alright, alright
Nan kare beyeodo amureochido ana
Yeogiseon geujeo jjarithal ppunya I won' t hurt you
Now maeume an deulmyeon dasi risethamyeon dwae
I geime uri sumeobeorillae?
Alright i sigonge yeongwonhi meomul su itdamyeon
Yeogi deonjeon sok yeohaengeul tteona
Hamkke domangchyeoon i gose yeongwonhi just stay
It will be alright, alright, alright
(Alright) It will be alright, alright, alright
(Alright) It will be alright, alright, alright
I stagereul kkaeyaman kkok eoreuni dwaeyaman
Jal hago inneun geolkka, nan yeongwonhi sonyeoneuro salgopeun geol
Oh eodun mirodo eongkin deombuldo dwiteullyeojin
Oh sup sok goemuldo mame deuneun geol
Alright talseondoen oryu sok beogeura bulleodo
Jeonghaejin gireun jiruhajana
Hamkke domangchyeoon i gose yeongwonhi just stay
It will be alright, alright, alright
(Alright) It will be alright, alright, alright
(Alright) It will be alright, alright, alright
Chimyeongjeok oryuji, hajiman pyeonghwaropji (Alright)
Jigeum i siganeul jamkkanman meomchwojwo oh meomulgo sipeo (Alright)
(Alright) It will be alright alright alright
Ecco una serie di risorse utili per TXT in costante aggiornamento
Il Testo della canzone di:
Cao Cao Mani Picao – Celia Cruz
Cao, cao, cao Maní picao, cao, cao Cao, cao, cao Maní picao, cao, cao. Lo quiere la gente Cao, cao Ay, lo dice la gente Cao, cao Pero le gusta a la gente Cao, cao Ay, lo baila la gente Cao, cao. Quiquiriquí picao Quiquiriquí picao Quiquiriquí picao Arriba e' la tabla Maní picao, cao, cao. A mí qué me importa Cao, cao Ay, yo vivo mi vida Cao, cao A ti qué te importa Cao, cao Pero tú vives tu vida Cao, cao. Quiquiriquí picao Quiquiriquí picao Quiquiriquí picao Arriba e' la tabla Maní picao, cao, cao. Dame una candelita Allí fumé Ay, dame una candelita Allí fumé. Quiquiriquí picao Quiquiriquí picao Quiquiriquí picao Arriba e' la tabla Maní picao, cao, cao. Cao, cao, cao Maní picao, cao, cao Eh maní picao, cao Arriba e' la tabla Maní picao, quiquiriquí Cao, cao, cao Maní picao, cao, cao. Ay, pero cao, cao, cao Arriba e' tabla Maní picao, quiquiriquí Cao, cao, cao Maní picao, cao, cao...
Ecco una serie di risorse utili per Celia Cruz in costante aggiornamento
Mi trovo davanti a due porte socchiuse devo sceglierne una ed entrare sola quanta pace perduta dentro un attimo sento il tempo che spinge e non riesco a decidere so che in tanta bellezza c’è sempre un angolo oscuro e attraverso un inferno puoi raggiungere tranquillità una giungla di mani che non mi sfiorano piccola dea senza un sentiero che conduce al futuro E tutto potrebbe essere caos E tutto potrebbe essere fuoco Un dolce rumore diventa un frastuono è il momento di scegliere
Mi trovo a fuggire ormai troppe volte da un dolore troppo intenso è uno strappo che non voglio affrontare così cado in un lungo tormento che fa meno male ma non finirà presto e lentamente mi soffoca E tutto potrebbe essere caos E tutto potrebbe essere fuoco Un dolce rumore diventa un frastuono è il momento di scegliere E tutto potrebbe cadere nel caos E tutto potrebbe bruciare nel fuoco Un dolce rumore diventa un frastuono è il momento di scegliere
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale.
Il Testo della canzone di:
Caos – Fabri Fibra e Lazza Feat Madame
Fammi capire, quando sei tu a cercarmi io ci sono sempre
Quando sono io a cercarti tu non ci sei mai
Dimmi solo se vuoi
Dirmi qualcosa prima o poi
So che è complicato
Ma non ci credo che non puoi
Te ne vai senza dire "ciao"
Mi lasci sul divano in down
Mi resta solo il caos
E le tue foto nell'iCloud
Il tuo amore è una medicina
Ne sento gli effetti collaterali
Un Oki che mi aggiusta la testa, ma
Mi manda in pappa pancia e fegato
Le tue bugie non so se mi hanno amata per davvero
Al sole eri sereno perdevo la rotta quando mi ti avvicinavi
Potevi squarciarmi mi sarebbe andata uguale
So che la cura ad ogni tua paura procurarti un calice di vino per la sera
Accendere il telefono e messaggiare con lei
Ma tanto mi andava bene anche solo un pezzo di te
Ma io ogni notte ti sogno e poi mi sveglio che sudo
I tuoi occhi baciati dalla luna di luglio
Ma tu ancora non sai le domande ti ho amato
Ma tanto ritorna se vuoi
Dimmi solo se vuoi
Dirmi qualcosa prima o poi
So che è complicato
Ma non ci credo che non puoi
Te ne vai senza dire ciao
Mi lasci sul divano in down
Mi resta solo il caos
E le tue foto nell'iCloud
Era la stessa vita nello stesso posto
Gli stessi pensieri ogni cazzo di giorno
Preso male dentro mi sentivo morto
Fino a quando non mi sei venuta incontro
Un frontale tipo crash
Sento le chitarre: Slash
Pensavo fosse per sempre, per sempre
Ci sono cascato sempre, cascato sempre
Ora vivo nel passato, hai presente?
Dare tutto e non ricevere in cambio mai niente
Sei più bella quando non sai di essere attraente
Tu lo sai mentre mi infili una lama nel ventre
Tutti sti problemi che ci sono tra noi
Possiamo superarli insieme su una Rolls Royce
Correre dietro ai vecchi tempi sopra una Bentley
Vedrai non te ne penti dimmi solo se vuoi
Dimmi solo se vuoi
Dirmi qualcosa prima o poi
So che è complicato
Ma non ci credo che non puoi
Te ne vai senza dire ciao
Mi lasci sul divano in down
Mi resta solo il caos
E le tue foto nell'iCloud
Dimmi solo se vuoi
Dirmi qualcosa prima o poi
So che è complicato
Ma non ci credo che non puoi
Te ne vai senza dire ciao
Mi lasci sul divano in down
Mi resta solo il caos
E le tue foto nell'iCloud
Ecco una serie di risorse utili per gli artisti in costante aggiornamento
Il caos è tornato a farci visita
E un bio complice ha bussato già
Pura confusione storica che ci trasformerà
Caos per cambiare cose inutili
Nel caos atomi di libertà
Una pioggia sulle regole che ci trasformerà
Parlano di formule impossibili
Che riescono da qualche prigione
A evadere nel mondo
Strana realtà costruisce codici
Poi tutto quanto finisce nel caos
E il disagio resta nitido
Finché scivola in profondità
Come al solito è una perdita che ci trasformerà
Parlano di formule impossibili
Che riescono da qualche prigione
A evadere nel mondo
Strana realtà costruisce codici
Poi tutto quanto finisce nel caos
Un laboratorio unico
Per calcoli di umanità
Una guerra senza logica che ci trasformerà
Che ci trasformerà
Ecco una serie di risorse utili per ARTICO in costante aggiornamento
Ogni tanto sai si intravede una luce, ma la notte poi ritorna ancora più blu. Dentro il grande caos c’è una nota di pace, ma riprende poi e le mie braccia van giù.
Ma guarda, guarda là, l’arcobaleno c’è e già un istante dopo non c’è più. Cielo azzuro cielo facci sempre da sgombro. Resta fermo li puro e chiaro cosi Cielo azzurro cielo un respiro profondo. L’aria sia pulita come sempre sei tu.
E’ consolante avere un aiuto sincero. Io vorrei aprire un varco lungo il nostro sentirero. Chiudo gli occhi e il caos sembra quasi sparire. Chiudo gli occhi e qui, proprio qui appari tu.
Ma guarda, guarda là l’arcobaleno c’è, e già un istante dopo non c’è più. Cielo azzuro cielo facci sempre da sgombro. Resta fermo li puro e chiaro cosi. OH NO OH NO Cielo azzurro cielo un respiro profondo, l’aria sia pulita come sempre sei tu.
Perchè ci vuole per vivere un pavimento di erba attiva e verde che verrà con noi. Perchè ci vuole per vivere un sentimento che sia costante e che non… non esiste più
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"Caos" è un brano dell'album Invisibili (2023) di Il Tre. Su Wikitesti puoi trovare il testo originale della canzone. Il 15 settembre uscirà "Invisibili", il nuovo album di Il Tre, seguito al suo acclamato esordio "ALI – Per chi non ha un posto in questo mondo", che ha raggiunto la vetta delle classifiche di vendita e ottenuto la certificazione Platino.
Il Tre, nome d'arte di Guido Senia, è un talentuoso artista romano classe '97, che ha conquistato un meritato posto tra le stelle emergenti dell'hip-hop italiano. Ha scalato le classifiche guadagnandosi ben 4 Dischi di Platino e 2 di Oro. Con questo nuovo album, Il Tre ha condensato tutte le sue esperienze e riflessioni degli ultimi due anni e mezzo, un periodo in cui ha scritto, viaggiato e esplorato il suo mondo interiore, confermando la sua passione per le parole e dimostrando ancora una volta le sue straordinarie abilità tecniche.
Questa la tracklist:
Amen
Invisibili
A volte
Big Show
Cracovia pt.4
Caos
Blackout
Coolin break
Techno freestyle
Il coraggio della paura
Roma
Lettera a mio padre
Il Testo della canzone di:
Caos – Il Tre
Io spesso mi sento come non avessi un motivo per spingere
Abbandonato al mio destino così delicato e difficile anche da sconfiggere
Non c'è nessuno al mio fianco, nulla mi regge se cado, niente che asciuga il mio pianto
Niente che possa cambiare il mio punto di vista che mi vede deteriorato
Ad agosto quel posto era vuoto, ora è settembre ed è pieno di gente
Volevo starci da solo, sembra che quello che penso la gente lo sente
Non reggo il peso di niente, lascio aperte le ferite
La depressione si trova pure dietro gli occhi felici di chi sembra a posto e sorride
Ed io che non mi sorrido mai
Che sottraggo mille sguardi
E forse sembra tutto a posto e non lo è
Se non metto in ordine
Questo caos che porto dentro
E forse che sembra tutto a posto e non lo è
Le cose cambiano direzione
È una lettera senza destinazione
Non sono stato in grado di darle amore
Dentro sento l'amaro come il liquore
Lei lo sa quanto bene mi ha fatto e se
Tornerò sui miei passi, starò con lei
Per adesso c'ho i mostri dentro la testa
Non voglio farle avere i problemi miei
Devo chiedere scusa a me stesso
Perché spesso mi lascio morire
In un vortice di emozioni negative
E alle volte 'sto tunnel non ha una fine
Vedo nero e ricordi mi affogano
Le foto che ho sul cell mi divorano
Le persone promettono mille cose, fanno mille pianti e non migliorano
E tu lo sai
Ed io che non mi sorrido mai
Che sottraggo mille sguardi
E forse sembra tutto a posto e non lo è
Se non metto in ordine
Questo caos che porto dentro
E forse che sembra tutto a posto e non lo è
Questo caos che porto dentro
E tu stavi quando me quando intorno a me c'era la terra bruciata
La mia vita era tutta nera ed invece tu l'hai salvata
Non eri cosciente del danno in cui ti fossi cacciata
Non ti ho tenuta stretta e infatti è giusto te ne sei andata
È vero, ammetto che soffro
Guido e perdo il controllo
Come fossi ubriaco alla guida
Invece sono solo uno stronzo
Non ho neanche i sensi di colpa
Se tu mi pensi che io scopo le altre
Senza né arte né parte
Senza provare nient'altro che un vuoto gigante
'Sto vuoto mi distrugge
Cerco pace ma qui non c'è
Voglio solo una vita normale perché me la merito e lei non c'è
Cerco pace ma qui non c'è
La continuo a cercare in me
Scavo bene, ma qui non c'è
Qui non c'è
Ecco una serie di risorse utili per Il Tre in costante aggiornamento
Tra le mani ho un affare(affare)
(?)
Tra le mani ho un affare che scotta
Voi parlate troppo,vi chiudiamo la bocca
Non la senti la tua ora che scocca
Grrr ?
La famiglia non si tocca(tocca)
Nella mia testa regna il caos(regna il caos)
Non posso tradire i miei ?
E non volterò le spalle ai miei fra(ahh)
Mi hanno mentito,mi hanno tradito(ya)
Ah,però non mi stupisco,non so mica il prima(ya)
Ah,sono più studio io che tuo padre in ufficio(che tuo padre in ufficio)
Da le 6 di pomeriggio alle 6 del mattino(mattino)
Ora che è tutto ok,ora che è tutto ok
Non rincorro nessuno,mi faccio gli affari miei
Non le sento manco le cazzate che racconti(no)
Tanto in questo mondo gira tutto intorno ai soldi
La verità ti brucia,
Sanno che ho sempre duto,mai cercato fortuna
Quando svolterò,non volterò le spalle a chi c'era(a chi c'era)
Quando stavo col culo per terra(ah)
Tra le mani ho un affare che scotta(che scotta)
Voi parlate troppo,vi chiudiamo la bocca(vi chiudiamo la bocca)
Non la senti la tua ora che scocca(che scocca)
Grrr ?
La famiglia non si tocca(tocca)
Nella mia testa regna il caos(regna il caos)
Non posso tradire i miei ?
E non volterò le spalle ai miei fra
Io sognavo New York,sono a Roma centro
Stati ? viene dal nord,le piace il mio accento
Ora niente scuse no,perchè non le accetto(no)
Potessi tornare(tornare)indietro(inidetro)
Mi ami poi mi odi niente vie di mezzo
Perchè lo sai di poco io non mi accontento
Dimmi perchè gli infami scrivono a braccetto
Questa vita a volte può giocarti un brutto scherzo
(Ye)
Tra le mani ho un affare che scotta(yeye)
Voi parlate troppo,vi chiudiamo la bocca(yeye)
Non la senti la tua ora che scocca
Grrr ?
La famiglia non si tocca(tocca)
Ecco una serie di risorse utili per KAYLER in costante aggiornamento
{Ritornello} Mi si legge in fronte Il caos che ho dentro E si sente forte Il caos che ho dentro
{Strofa} Mi porto fino alla fine del mondo Voglio andare più a fondo Voglio le ali, pensieri su cui volare Dove non so toccare la terra È distante questo pianeta Dalla mia amata meta Metà di me non sa più dove vorrebbe andare L'altra vuole restare
{Ritornello} Mi si legge in fronte Il caos che ho dentro E si sente forte Il caos che ho dentro
Ecco una serie di risorse utili per Levante in costante aggiornamento
Voglio quelle red lips Infami mi mandano kiss Lei pensa "have you miss" Non ho dimenticato, ma non sono un king
Però voglio lo stesso una Queen Che non sia come queste qui Tutte false, tutte comparse Tutte tutte bitch
Tête-à-tête con lo specchio Di sentimenti sono astemio Di stronzate non ne bevo Dentro l'ego io ci annego
Fiori del male sbocciano dal cemento Il male ti giuro sta in incremento Blackout alla testa, pensiero spento Rimpiango ogni fallimento
{HOOK}
No non fai al caso mio Ma fai al caos mio Crei il caso caso quale caso il mio Insieme a me crei il caos, dio No non fai al caso mio Ma fai al caos mio (effetto a svanire netto)
{SECOND VERSE}
Vedo? Non vedo Ma se vedo, giuro che ti piego Il volo lo spiego un tuffo cieco Non nego che in me non credo
E scusa se mi sporco le mani Ti vedo di notte nei sogni compari Soltanto dagli errori impari Io e J siamo pari
Penso che scrivo di me stesso Per sentirmi un po' più spesso Senza non c'è più un nesso È la soluzione come il sesso
Ho imparato che non sei nessuno Cresci solo a calci nel culo Sogno ancora di diventare qualcuno Ma sto chiuso in studio
{BRIDGE}
J muoviti muoviti Tu scrivimi cercami Se vuoi sognami Dimenticami provaci Tra gli altri ricordati che Non sono come noi Non sono come noi no
(Alias culto!)
{THIRD VERSE}
No non reggi l'impatto con l'urto Se faccio il salto mi prendo tutto Mi metto a crudo, mi metto a nudo Ti metto al muro, ma non resto muto
Ho bruciato anni con questa nena Che se ripenso a quella scena Mi faccio pena, si tanta pena Ne ho la testa piena
Aspetto solo che me lo chieda E mi prendo si tutta la scena Mi levo sti pesi dalla schiena Criticate solo in schiera
Ma tu lo sapevi chi ci credeva? In cameretta con noi chi c'era? Adesso tutti quanti rapper per un New Era
(Faggot)
{HOOK}
No non fai al caso mio Ma fai al caos mio Crei il caso caso quale caso il mio Insieme a me crei il caos, dio No non fai al caso mio Ma fai al caos mio
Ecco una serie di risorse utili per Lil Janji in costante aggiornamento
Siamo i signori del caos Quell'urlo collettivo che ci spinge a non credere più a niente Il sentimento del dolore è la sostanza Che prende forma consapevolmente
Come nei titoli di coda L’ultima fermata La parola "fine" una bellezza sfigurata Un pensiero distorto che ci assale La sofferenza che azzera la morale
L'ora è ora È questa la tua ora? E la risposta è certamente imprevedibile! L'ora è ora È questa la tua ora? È una domanda che puzza di retorica!
L’ora è ora È questa la tua ora? E la risposta è certamente imprevedibile! l'ora è ora È questa la tua ora? La soluzione che prevede quattro lettere:
Caos! La conseguenza naturale Caos! L'infinitezza dell'abisso Caos! Come un istinto primordiale Caos! Oltre lo sguardo consentito Caos! Un orizzonte universale Caos! L'ultimo sogno che si avvera Caos! Nuovo disordine mondiale
Naufragati tra i mari del cosmo Inseguiti, inquisiti, arrestati, esiliati Artefici di un'esistenza rovesciata Profughi verso una terra di promesse E sorridiamo alla "crisi di valori" L'incoerenza è il prezzo da pagare Come un monaco in preghiera O quella droga che ti manca L'eterno quotidiano hai già firmato la condanna
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Ecco una serie di risorse utili per Linea 77 in costante aggiornamento
Ogni giorno avverto una brutta emozione
Sono sempre nella stessa situazione
In cui dentro di me c’è sempre l’impressione
Di essere solo anche se circondato da persone
È questa vita che mi prende a calci
Mi farà male? Si può darsi
Ma non tiene conto che per quanto io possa cadere sarò sempre lì pronto a rialzarmi
Do troppa importanza a tutti i miei pensieri
È difficile scordarmi cosa ho fatto ieri
Posso giurarci che mi metterei a pensare pure se davanti mi spuntassero gli alieni
Cosa ne sanno gli altri di cosa si prova
Di essere messo ogni giorno alla prova
Per lottare di continuo contro un dolore che sapessi come mi divora
È questo caos che ci lega infondo
Siamo come le lancette di quell’orologio
Insieme io e te segnamo sempre mezzogiorno
Perchè è come fossimo nel punto più alto del mondo
Se non ho a fianco te la cosa è diversa
Giocare a starti lontano è una carta persa
Non è che non ci provo, è che non ci riesco
Perchè sei solo tu il mio punto di riferimento
Tenere tutto dentro e soffire in silenzio
È questo ciò che faccio e non me ne pento
Perchè più mi apro con qualcuno più aumenta il dolore dato ciò che mi si viene detto
Mi faccio strada e vado avanti cercando di non voltarmi
E se dovesse capitare so che posso sempre riprovarci
Questa gabbia dura da mattina a sera
È un caos che molto presto finirà, si spera
Ne ho 19 e per me la realtà è giá nera
Ma ci vado pesante come un lungo fiume in piena
Se mi vedi un poco in aria facci l’abitudine
La mia vita è una costante indecisione
Ho la testa totalmente in altitudine
Quello che c’ho dentro non l’hai mai visto in televisione
Paranoia interminabile
Queste stronzate passano c’ho il cuore permeabile
Colpe e rimorsi addosso mi mangiano vivo
C’è solo un modo per sfogarmi e te lo scrivo
È che sto solo un po in bilico
Mi prendo del tempo per pensare ancora
Gli impulsi infermabili da quel giorno limpido
Ma non ho nessuna intenzione di mollare ora
Poi però mi sono reso conto che
In mezzo a questi oleandri c’è sempre una rosa
E per quanto possa essere incredibile
È identica a te proprio in ogni cosa
Credo sia un classico esempio di destino
Non mi importa quanto dura e se sarà un casino
Ma una sola cosa è certa, contaci
Ci difenderemo come fanno i veri complici
È questo caos che ci lega infondo
Siamo come le lancette di quell’orologio
Insieme io e te segnamo sempre mezzogiorno
Perchè è come fossimo nel punto più alto del mondo
Se non ho a fianco te la cosa è diversa
Giocare a starti lontano è una carta persa
Non è che non ci provo, è che non ci riesco
Perchè sei solo tu il mio punto di riferimento
Tutto questo chi lo avrebbe mai pensato
Il destino è già scritto mica sono io che l’ho inventato
Punto a diventare ció che non sono mai stato
Una volta fatta capirai che non scherzavo
Testi un pó ovunque spiegano come funziona
Sembra sia il loro artista a voler girare sta ruota
Se qualcosa non va bene tu girala ancora
Guardami e dimmi cosa vedi nei miei occhi
Io nei tuoi ci vedo un mondo pieno di sogni
Non so se questo faccia parte dei tuoi giochi
Ma mi rendi felice come un bimbo al parcogiochi
Con te non ho bisogno di farmi
Sai baby l’amore non puoi paragonarlo ai grammi
Non c’è persona o cosa in grado di fermarmi
Ma poi arrivi te e mi fermo solo a guardarti
È questo caos che ci lega infondo
Siamo come le lancette di quell’orologio
Insieme io e te segnamo sempre mezzogiorno
Perchè è come fossimo nel punto più alto del mondo
Se non ho a fianco te la cosa è diversa
Giocare a starti lontano è una carta persa
Non è che non ci provo, è che non ci riesco
Perchè sei solo tu il mio punto di riferimento
Ecco una serie di risorse utili per Overthinker in costante aggiornamento
Dio è morto, stiamo assistendo alla morte del mondo Ora Laplace contro Boutroux è uno scontro che non ci tocca più Il primo pensava ad un mondo prevedibile Il secondo a un mondo che superasse ogni previsione Il loro limite era di creder in un mondo unitario Necessario o contingente aveva un ossatura ma è il contrario Il mondo lascia spazio al caos, assenza di ogni legge E quando ci son leggi è perché nulla è vietato se non ci sono leggi Scienza e religione lottan per unificare il caos Ma forse ogni unione è un'illusione E che il mondo esista o no, sono ipotesi diverse Chi può vantare esclusiva se si parla di certezze? In realtà la scienza ha sempre complicato Perché anch'essa ama affrontare il caos mai abbastanza sperimentato E quindi oscilla come un funambolo, come una stringa Anch'essa sembra impazzita, liberata, sì Perché forse la nostra libertà non è nostra Ma ci avvolge senza esser compresa dalla razionalità In ogni caso oggi non c'è più il creatore E come lui le evidenze apparenti quali l'unità della creazione L'unità delle persone, forse può sembrare astratto Ma è il motivo per cui regna l'opinione Perché è un ottimo narcotico Per dimenticare un mondo che dal crollo degli idoli riscopriam caotico Temendo il vero pensiero che è instabile Ovvero la filosofia che esce e rientra nel caos, impensabile Impenetrabile, come la follia Che ci può insegnare tanto come portarcelo via Per questo non serve definire tutto, il tutto resta un problema Il problema è un caos Ovvero indefinibile con formule univoche Per cui ogni termine ci ricorda che è sterminabile in modo interminabile Si dice casca il mondo quando c'è un problemone In realtà non si tratta del mondo ma della sua compluralizzazione Eraclito contro Eraclito, che brucia col suo fuoco il logos fino all'autocombustione Un po come dalle canzoni sprofondiamo in passioni Oltre le tue associazioni è nel caosmo che risuoni
Ecco una serie di risorse utili per Zona MC in costante aggiornamento
Mi trucco gli occhi di un turchese caotico La rosa e’ gialla la pelle e’ rosa Delicata la prosa Del mio contorno che sullo specchio Delicato non e’ Frastagliato com’e’ il mio profilo senza di te
Disincrostato il mio cuore dall’acido Del tuo veleno che sembrava buono Rosso bordò Ferruginoso insipido brodo Il tuo amore per me E intanto penso quant’è bianca la luna che c’è
E sono in giro e non ho soldi Inciampo negli astri corteggio la luna Mi piace la notte perdo treni E mangerei pure i pianeti
Dov’è quel deragliamento impazzito di cuori E per fortuna che sembrava vero Almeno fossi sincero E sputo verde,viola ,nero La rabbia che ho E intanto penso quant’è bianca la luna che c’è
E sono in giro e non ho soldi Inciampo negli astri corteggio la luna Mi piace la notte perdo treni E mangerei pure i pianeti…
Mi trucco gli occhi di un turchese caotico
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Il Testo della canzone di:
Caotico – Patrizia Laquidara
(P.Laquidara – T.Canto)
Mi trucco gli occhi di un turchese caotico La rosa e' gialla la pelle e' rosa Delicata la prosa Del mio contorno che sullo specchio Delicato non e' Frastagliato com'e' il mio profilo senza di te
Disincrostato il mio cuore dall'acido Del tuo veleno che sembrava buono Rosso bordò Ferruginoso insipido brodo Il tuo amore per me E intanto penso quant'è bianca la luna che c'è
E sono in giro e non ho soldi Inciampo negli astri corteggio la luna Mi piace la notte perdo treni E mangerei pure i pianeti
Dov'è quel deragliamento impazzito di cuori E per fortuna che sembrava vero Almeno fossi sincero E sputo verde,viola ,nero La rabbia che ho E intanto penso quant'è bianca la luna che c'è
E sono in giro e non ho soldi Inciampo negli astri corteggio la luna Mi piace la notte perdo treni E mangerei pure i pianeti…
Mi trucco gli occhi di un turchese caotico
Ecco una serie di risorse utili per Patrizia Laquidara in costante aggiornamento
Boss Bitch Boss Bitch B-Boss Bitch Boss Bitch And you a broke ass Bitch And you a broke ass Bitch And you a broke ass Bitch
Boss Bitch, to broke niggas I'm acting funny Get the fuck up from me if yeen tryna spend no money Broke niggas can't flex, or get a crum from me Blue hundred dollar bills keep a check on me I'm just flexing on my ex and you next homie I been shitting on bitches since I fucking started And it's smoke up in the air like a bitch farted Big 40 on me incase a bitch get retarteded Ion think she want the smoke better call Molly Big horses on me like ion do the drama Bitches still tryna figure me out They want the lifestyle Want me to stop right now But I done made a million dollars before I ever hit the top New album finna drop Know these hoes shit flop Diddy bop on a weak hoe And I get it by the week hoe Catch me in the streets hoe Slide down yo block, best believe it ain't for free though Yea and you a broke ass bitch Taking pictures with that shit But we know who it is And you get treated like a kid like the bitch that you is Lil crib that you in Big shit that you miss Ian spitting no diss I'm just spitting them facts, know these hoes is wack No clap back you mad I got more ass than Kash Then ya mom and ya dad Bitch get in ya bag (And you a broke ass bitch) Bitch step up ya cash (And you ain't on shit) Low class you trash (And I be shitting on bitches) All my bitches is bad, yours going out sad Bitch get in ya bag (And you a broke ass bitch) Bitch step up ya cash (And you ain't on shit) Low class you trash (And I be shitting on niggas) All my bitches is bad, yours going out sad Bitch get in ya bag
Boss Bitch Boss Bitch B-Boss Bitch Boss Bitch
Ecco una serie di risorse utili per Cuban Doll in costante aggiornamento